Noi che amiamo marina di cecina

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Alla cortese attenzione della Signora Fraddanni e della Signora Meacci Oggetto: “Ottava Settimana dei Beni Culturali Ambientali” promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno.

Gli alunni e le insegnanti della Scuola Primaria “Carlo Collodi” di Cecina Mare, in occasione dell’Ottava Settimana dei Beni Culturali ed Ambientali, promossa dalla Fondazione, ringraziano la Fondazione per l’alto valore dell’iniziativa e per le opportunità che ogni anno vengono offerte alle scuole del nostro territorio. Quest‘ anno il progetto ha riguardato proprio la nostra scuola, il viale della Repubblica e la pineta di Marina di Cecina. PREMESSA Ogni volta che ci affacciamo alle finestre della nostra scuola vediamo un grande giardino e un bellissimo viale alberato che sta lì come un amico che accompagna i bambini nel viaggio da casa a scuola. Il Viale della Repubblica unisce in un abbraccio, da tantissimo tempo, Cecina al suo mare e alla sua pineta. Prima ha sentito il rumore degli zoccoli dei cavalli, ora il rumore rombante di moto e auto. Ha sentito anche le chiacchiere e i passi di chissà quante persone. Se solo potesse parlare… Siete curiosi di saperne di più ? Vi raccontiamo la storia del viale e degli ambienti che unisce. Ci piacerebbe che la storia del nostro territorio si concretizzasse nella realizzazione di pannelli da collocare nei luoghi più frequentati di Cecina Mare.


Noi che…amiamo Marina di Cecina

La scuola 2B-2A

Il viale 3A-4A

La pineta 3B-4B

Com’era

La storia del viale

La sua storia

Com’è

La leggenda di Andalù

Come sarà

La pineta com'è oggi vista da noi …





La nostra scuola è un edificio a due piani, con un ampio giardino intorno, dove, di solito, noi bambini giochiamo durante la ricreazione. Ci sono due cancelli per l’entrata e l’uscita degli alunni. L’edificio è formato da undici aule, nove al piano superiore e due a quello inferiore, 2 aule mensa, la biblioteca, piena di libri per soddisfare il nostro desiderio di leggere, la palestra, dove amiamo scatenarci durante l’educazione motoria, il laboratorio multimediale per lo svolgimento dell’attività di informatica. Inoltre ci sono la segreteria, la direzione e un ambulatorio.


Circa settanta anni fa, Marina di Cecina era abitata da poche famiglie, quindi c’erano pochi bambini. A quel tempo l‘edificio scolastico era un piccolo prefabbricato a piano terra, di fianco alla chiesa. Lì insegnava una sola maestra, si chiamava Bonciani e preparava gli alunni fino alla classe terza. Per le classi quarta e quinta, i bambini dovevano andare a piedi a Cecina. Piano piano, il paese si ingrandì, aumentarono gli abitanti e la scuola divenne insufficiente, così verso il 1935 venne costruito un nuovo edificio proprio dove ora c’è il “Palazzo del Sole”. La nuova scuola comprendeva quattro aule molto ampie e le scolaresche erano numerose, infatti erano formate da trenta, trentacinque alunni … C’era un corridoio spazioso e all’esterno era circondato da un grande giardino recintato da una cancellata.


Dopo la guerra la popolazione era cresciuta ancora. Aumentarono gli alunni e quindi anche le insegnanti. Si tornò a lavorare anche nel primo edificio scolastico.

Marina si ingrandiva sempre di più e i due edifici risultarono insufficienti;

cominciarono

i

doppi

turni:

alcune

classi

funzionavano durante la mattinata, altre durante il pomeriggio. Dopo un’attesa piuttosto lunga nel 1962 venne costruita la nuova scuola, quella ATTUALE. L’edificio era piuttosto piccolo, ma con il tempo è stato ampliato. Il plesso Collodi era sotto la Direzione Didattica di Cecina. Negli anni settanta, con l’aumento della popolazione scolastica nacque il secondo Circolo Didattico di Cecina Mare.


Venerdì mattina è venuto a scuola il nonno di Giulia e Tommaso. Ci ha raccontato di quando, da piccolo, frequentava la scuola elementare di Marina di Cecina, che non si chiamava ancora “Carlo Collodi”. A quel tempo i termosifoni non c’erano e i bambini si riscaldavano con una stufa a legna. I maschi indossavano il grembiule nero con il colletto bianco, le femmine avevano il grembiule bianco con il fiocco blu. CLASSE 1°ELEMENTARE SCUOLA DI MARINA DI CECINA A.S. 1948 – 1949

Insegnante Egle Cascione


La scuola elementare si trovava dove oggi c’è il “Palazzo del Sole” e poiché le aule non bastavano per tutti, facevano i turni: gli alunni della prima, della seconda e della terza frequentavano dalle ore 8:30 alle ore 12:30; quelli di quarta e di quinta dalle ore 12:30 alle ore 16:30. C’era una sola maestra che insegnava tutte le materie e se i bambini non stavano buoni dava le “bacchettate” sulle mani o sulle gambe. Per scrivere non avevano le penne cancellabili, ma una penna con il pennino; c’era il calamaio con l’inchiostro che si teneva nel buco del banco.

CLASSE 1°ELEMENTARE SCUOLA DI MARINA DI CECINA Anno Scolastico 1949- 1950


Per colazione non avevano le merendine ma il pane e pomodoro o pane e formaggio. Non si facevano le gite ma soltanto uscite nella vicina pineta.


Nella scuola che vorrei le pareti sono costruite sulle ruote, sono tutte rosa, piene di cuori rossi e stelle. Sul tetto ci sono molti alberi e dei letti per i bambini che non vogliono arrivare tardi a scuola. Ogni classe è molto grande, dal soffitto scendono gli astucci che si aprono da soli e alla fine rimettono le penne al loro posto. Quando suona la campanella della ricreazione si sente la musica ad alto volume, così tutti gli alunni possono ballare come in discoteca, e la merenda è un frappè con la panna montata. Il giardino, poi, è un vero paradiso: è grandissimo, pieno di fiori colorati e profumati, dove si posano le farfalle e le coccinelle. In un angolo c’è una casa sull’albero per i bambini più avventurosi. Nel giardino vivono tanti cervi e tanti cani, di tutte le razze. Ci sono tantissimi giochi per far divertire gli studenti, come altalene, scivoli, un tappeto elastico, una catapulta, una sedia volante, una pista per il pattinaggio sul ghiaccio, un costruzioni.

bancomat

dei soldi e

un

bancomat

delle


Gli alberi producono zucchero filato, caramelle, cioccolata calda e il caffè per le maestre. C’è anche un albero speciale che sa parlare e ama giocare coi bambini! In mezzo al giardino c’è una piscina enorme con un bel trampolino per fare i tuffi e uno scivolo come quello dell’Acquapark. I bambini

devono comportarsi bene,

perché la scuola è

sorvegliata da un coccodrillo che nuota in un fossato, da un drago volante, dagli alieni che si spostano su navicelle spaziali e dagli gnomi del giardino che, se si arrabbiano, diventano giganti. Quando, infine, suona la campanella ed è ora di andare via, i bambini possono andare a casa con lo zaino a reazione, col tappeto volante o con la Limousine, oppure possono farsi trasportare da Flash il supereroe per viaggiare alla velocità della luce e arrivare a casa in un secondo.


Ci divertiamo a colorare ...la nostra scuola

Che bello sarebbe se la scuola fosse davvero cosĂŹ!



SCUOLA PRIMARIA “CARLO COLLODI” II CIRCOLO DIDATTICO CECINA MARE CLASSE 2^ B

CAMERINI VALENTINO CHATIBI HODA DABJANI VANESSA EDMONSON GABRIEL FORNAI GIULIA FORNAI TOMMASO FRONGIA ELIA GIANNERINI GIAN PAOLO GIULIO FRANCESCO GIULIO LORIS GRACCI TOMMASO GUIDETTI FRANCESCO


IGNOTO MARTIN LONDI NICOLA PISTOLESI PIETRO OLMO POGGETTI TOMMASO RICCUCCI ISABELLA ROSSI MIA SANNUTO DANIELE SANTORO DAVIDE SIRIGATTI VALENTINA STEFANINI GIULIO TALBI RACHID

INSEGNANTI GAGLIO SANDRA MANNOZZI STEFANIA CASCIONE CHIARA TOGNOTTI CLARISSA

CON LA COLLABORAZIONE LUANA BIANCHI, SORIANA BENUCCI DELLA LUDOTECA

E

DI

LUISA PARLAPIANO

“FANTASIA”



Questa è la nostra scuola. E' un grande edificio circondato da un bel giardino. Quando è bel tempo,

usciamo

tutti fuori, all'ora della merenda e ci divertiamo a giocare con i nostri amici delle altre classi. Quando è tanto caldo ci ripariamo all'ombra dei pini che, dall'alto, ci guardano mentre ci rincorriamo tra i loro alti fusti.

Tanto tempo fa la scuola di Marina si trovava in un altro posto, dove ora c'è il Palazzo del Sole. Era un edificio ad un solo piano con il giardino.


Anche

allora

i

bimbi

si

divertivano ad inventare giochi da

fare,

tutti

insieme,

nei

momenti liberi dalle lezioni.

Ci piacerebbe che nel nostro grande giardino ci fossero dei giochi, da poter utilizzare nella ricreazione ed anche delle panchine con dei tavoli, per poter fare delle attivitĂ all'aperto.


SCUOLA PRIMARIA “CARLO COLLODI” II CIRCOLO DIDATTICO CECINA MARE CLASSE 2^ A

ASSENZA FEDERICA BETTINI CHIARA BIBBIANI DILETTA BRAGUTI ANDREA BRUNI ROCCO CAMPUS SOFIA CALUGARU ALEXANDRA CHTIOUI JASMINE DIOP VITTORIA FESATI CLODIAN FRATELLI NADEL GIOVANNETTI ANNA LAURIA MATILDE LIPARI MARTA


MAZZUFFERI AZZURRA PARRINO ALESSIO PARRINO ELIA

INSEGNANTI De Rosa Maria Concetta Cappuccio Rosa



La storia di questo viale inizia tanto tanto tempo fa‌ L’idea di poter fare una strada lunga due chilometri che unisse il centro abitato di Cecina con il mare è documentata in un progetto del 1919.


Nel 1932 viene conclusa la costruzione del primo tratto di strada che, già da allora, viene arricchita da due vialetti laterali ideali per fare lunghe passeggiate dal centro abitato al mare e viceversa. Nel 1934 viene completato l’intero percorso del viale che viene anche asfaltato.

Nel 1935 il nuovo tratto stradale viene collaudato e viene organizzata una bella gara ciclistica. Da questa data in poi inizia la lunga storia di questo viale. Una delle tappe più tristi di questa storia è l’alluvione del 1966. Nel novembre di quell’anno, infatti, il viale e l’abitato di Marina furono invasi dall’acqua.


Oggi il Viale della Repubblica è una grande e bella strada che, specialmente nella stagione estiva, è molto transitata. E’ affiancata da altissimi pini che regalano una bellissima ombra a chi percorre il viale a piedi o in bicicletta. Da pochi anni il viale si è arricchito di rotatorie che hanno sostituito il semaforo. Lateralmente si vedono abitazioni di diverso tipo immerse nel verde dei giardini ed alcuni esercizi commerciali.


. Sui vialetti laterali ogni mattina si muovono, per raggiungere la scuola, molti bambini ed è per questo che questo viale, con una storia tanto antica, entra a far parte della storia attuale di tanti piccoli studenti.


SCUOLA PRIMARIA “CARLO COLLODI” II CIRCOLO DIDATTICO CECINA MARE CLASSE 3^A – 4^A AMATO NICHOLAS BERTINI AMARI CERRINI LORENZO DOMINICI GAIA FIORENTINI CAMILLA GIACCONE RICCARDO GIANNUZZI LUCIA MANCINI SILVIA MONTANELLI LISA NANNINI DARIA NIKOLLA NOEMI PERAZZI GIULIO RADICCHI DUCCIO RINDI FRANCESCO SBIRA YASSIN SEBASTIANI FILIPPO SERRA ELEONORA VANNI SOFIA CALUGARU IULIAN FLORIN

BELLUCCI MARTA BEQIRI REBECCA BRUCI SIBEL CAIAZZO ALBERTO DELLA SANTA MATTIA FILESI SIMONE FRANCHINI LORENZO GEMMA FRANCESCA LINARIS NICOLAS LUCARELLI LORENZO MALENOTTI GAIA MALOSSI GIACOMO MICHELOTTI TOMMASO ONANO LORENZO PORCIANI EMMA RAGNANESE FEDERICO SILVESTRI ANITA SIMEONE CRISTINA SUK BAGDAN

INSEGNANTI:

Bani Rossella Bianchi Cristiana Furfaro Teresa Barontini Eleonora



Noi piccoli esploratori siamo andati alla scoperta del nostro territorio perlustrando la pineta, ed è cosÏ che abbiamo intrapreso i percorsi della storia e svelato i segreti dell'ambiente.


Nei tempi antichi il litorale di Cecina era una palude spazzata dai venti, popolata da zanzare portatrici di malaria. Nel 1839 il Granduca Leopoldo decise di piantare una pineta proprio in questa zona per proteggere le colture interne. Le chiome dei pini avrebbero costituito una barriera contro le intemperie garantendo maggiore prosperitĂ ai raccolti.

In questo ambiente malsano viveva una fastidiosa zanzara molto pericolosa che portava una malattia chiamata malaria.

Questa zanzara trovava nella palude l’ambiente ideale per deporre le uova e le sue larve crescevano bene nelle sue acque stagnanti.



Ma chi sentĂŹ per primo l'esigenza di bonificare la palude? Fu il Marchese Carlo Ginori che possedeva una tenuta nella regione e desiderava attraversarla con maggiore agio e correndo minori rischi. E' in quest'area che fece costruire Villa Ginori, che esiste ancora dopo essere stata trasformata in caserma.

Granduca Leopoldo

Ginori Carlo

Molto tempo dopo, nel 1839, quest’area bonificata e oramai destinata alle coltivazioni agricole venne arricchita dal Granduca Leopoldo che vi creò una pineta per proteggere l’entroterra dal vento e dare agli abitanti del luogo una meta piacevole di passeggiate.


Fu proprio in questa pineta che molto tempo dopo l’Amministrazione Forestale istituì un parco di animali. Lo scopo del parco era quello di garantire la sopravvivenza di alcune razze, che, allo stato libero, andavano sempre più diminuendo sia a causa del progresso che dei cacciatori di frodo.

L’iniziativa offriva la possibilità di ammirare da vicino gli esemplari di animali che fino a 50 anni prima erano molto diffusi nei boschi della regione.


Nel parco vivevano specie che si erano guadagnate la simpatia e il favore di tutti i visitatori: una numerosa famiglia di daini, il cui capostipite era stato chiamato Pippo, un gruppo di cinghiali di cui facevano parte i popolari “Andalù” e “Dolly” e poi .. mufloni e caprioli. Possiamo affermare che questo parco rappresentava una cosa unica nel suo genere per il numero delle varietà animali, ma anche perché ogni anno attirava nelle pinete locali migliaia di visitatori richiamati dalla notorietà di Andalù e compagni.


Il parco era come un angolo dimenticato e primitivo, dove ancora c’era un rapporto privilegiato con gli animali che accorrevano per farsi accarezzare e ricevere il cibo dai bambini e da Gianni, la guardia forestale.



Il

pino domestico

fa parte delle conifere che vengono dette “sempreverdiâ€? perchĂŠ nel periodo invernale non perdono le loro foglie aghiformi.

Il tronco, diritto, si divide solo nella parte superiore formando una tipica chioma ad ombrello, molto fitta e di un verde intenso.

Il tronco ha una corteccia fatta come le squame di un pesce.


Le pigne sono a forma di grosso uovo di colore marrone scuro e con scaglie spesse e robuste, piene di pinoli, che cadono a terra, maturi, in autunno e inverno. I pinoli sono racchiusi in un astuccio legnoso.


La pineta veniva sfruttata soprattutto per motivi economici; dal pino infatti si ricavavano:

resina per costruire le barche legna per alimentare i forni della Magona.


La pineta si è trasformata in risorsa turistica/ambientale arricchendo il territorio di un luogo dove poter trascorrere il proprio tempo libero con passeggiate, jogging, cavalcate, il tutto all'insegna del contatto con la natura.


Dalle pigne si ricavano i pinoli per fare le piantine per rinnovare la pineta

e pinoli per preparare squisite pinolate!!!


Il pino è una pianta resinosa quindi si incendia con molta facilità … Il fuoco però non è il grande nemico solo dei pini. Tutte le specie vegetali, ma anche quelle animali lo temono. E anche l'uomo! Per questo bisogna sempre stare attenti a osservare le norme di sicurezza per evitare disastri ambientali e mettere in pericolo la vita delle persone.



Venerdì 22 febbraio siamo andati a fare un'escursione in pineta con due operatrici del Corpo Forestale di Cecina. Appena entrati in pineta, abbiamo preso il BIGLIETTO: una foglia che ci chiamava per essere presa; è stata quindi conservata per tutto il percorso, dentro a un guanto insieme alle altre. E' iniziato così il nostro viaggio!!

Quante curiosità e informazioni ci hanno dato le due operatrici!


Appena entrati regnava un silenzio assordante, rotto però, molto spesso, dalle nostre voci, risate, dal cinguettio degli uccellini e dai passi delle persone che facevano footing.


Vicino al mare però i poveri alberi sembravano morti, rinsecchiti, quasi accasciati a terra per le forti mareggiate:

"hanno fatto da scudo in tutti questi anni, poverini!" Arrivati sulla spiaggia, lo spettacolo è stato meraviglioso, anche se la giornata era fredda e grigia, il mare ci ha regalato colori e odori unici.


Ma anche la pineta ci ha fatto sentire i suoi odori: resina, muschio, foglie, ... Volevamo raccogliere tutto: pigne, legnetti, foglie, cortecce, ma il tempo volava e dovevamo sbrigarci per vedere tutto.


Alla fine dell'escursione, le operatrici ci hanno fatto ripassare con una penna le linee sul palmo della mano, poi volgere lo sguardo verso l'alto e ... magia!! Le chiome dei pini sembravano proprio le linee della nostra mano!


Poi, e qui viene il bello, le "foglioline-biglietto" sono state messe su un tavolo e ognuno di noi ha riconosciuto la sua!! E poi qualcuno dice che le foglie sono tutte uguali, mah!!

Cosa possiamo dire ancora? La nostra pineta è una grande risorsa non solo per noi cecinesi, ma per tutti i turisti che vengono per


... NOI GRIDIAMO A GRAN VOCE A CHI NON VUOL SENTIRE


E' stata un'esperienza divertente ed emozionante. Abbiamo cavalcato, Galopi e Istrice, i due cavalli del maneggio che sono stati molto pazienti con noi! Li abbiamo strigliati e abbiamo dato loro le carote da mangiare. Quanto ci siamo divertiti!!! Grazie anche alla pineta per la bella esperienza!




Qui finisce il nostro viaggio nella pineta. Abbiamo rintracciato la sua storia e abbiamo potuto viverla nel presente grazie anche alle indicazioni delle operatrici del Corpo Forestale. Abbiamo capito cosa intendono i grandi quando dicono che si tratta di “una risorsa ambientale e turisticaâ€?: la pineta ci dĂ infatti non solo la sua legna e i suoi preziosi pinoli per le torte, ma anche un luogo fresco dove passeggiare, giocare, andare in bicicletta e persino a cavallo. Abbiamo imparato a rispettarla seguendo tutte le indicazioni che ci hanno dato su come comportarci in modo sicuro seguendo i percorsi, ma soprattutto abbiamo imparato ad ascoltarla e guardarla con occhi diversi. Proprio per questo vorremmo lasciarvi dando la parola agli alberi ‌ una preghiera silenziosa che noi ora sappiamo ascoltare.





SCUOLA PRIMARIA “CARLO COLLODI” II CIRCOLO DIDATTICO CECINA MARE CLASSE 3^ B

BIBBIANI DANIELE CHATIBI ZAKARIYAA CIAMPI EDOARDO COMPARINI ALESSIA COMPARINI ANIKA DI NUBILA FEDERICA DOBRIN FABRIZIO RENATO KURT MUHAMMET GUARINI ISABELLA PANICUCCI LUCA PESARESI FRANCESCA PETRYUK ANDRIANA PISTOLESI LIVIO PRENGA DENNIS SERAFINI ANDREA STEFANINI SARA TRIMARCHI EDUA ULIVIERI LEONARD NATHAN VALEANU ALEXANDRO CONSTANTINO VEGGIAN SARA ZAZZERI SILVIA INSEGNANTI: MASTINI OLGA ULIVIERI CLAUDIA

IN COLLABORAZIONE CON IL CORPO FORESTALE DELLO STATO



“Si udiva il canto limpido di un usignolo e dalla pineta arrivava il profumo di erba e di resina, da lontano giungeva lenta e ritmata la voce del mare.” Da “Storie di Settembre“ di Romano Battaglia Anche noi, come lo scrittore, ci siamo lasciati affascinare dai suoni, dagli odori e dai colori della pineta di Marina di Cecina.


Da bravi ed esperti artisti abbiamo catturato le immagini della pineta e disegnate sui cartelloni.


Osservate bene le nostre meravigliose produzioni‌

Non avete l’impressione anche voi di essere alla finestra della nostra scuola o nella pineta di Marina di Cecina ?


SCUOLA PRIMARIA “CARLO COLLODI” II CIRCOLO DIDATTICO CECINA MARE CLASSE 4^ B BERNARDINI NICOLO’ BUONI O DEL BUONO ELENA BUONOCORE FRANCESCA CALZOLARI ELIA CAPPUCCIO MIRIANA CIAMPI ZOE FAYE MOUHAMADOU LAMINE FERRARI FABIO FOSCHI ALICE GUARGUAGLI CHIARA LEONCINI SARA MANFREDI FRANCESCA MARATEA MARIA PIA MARSILI MARTINA PANTANI LEONARDO PASTORE MIRKO PATISSO FRANCESCA PAZZI JONATHAN PINESCHI GIULIA POMAROLLI SILVIA ALYSIA ROSSELLI GIULIA ROVENTINI BIANCA MARIA SELMI LORENZO SIRIGATTI ALESSIO. SPECOS ELISA INSEGNANTI: GHILLI DANIELA PAOLETTI PATRIZIA FAZZINI LUCIA


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