Fixing 2023 nr. 44

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Anno XXXI - n.44 - 1,50 euro

Direttore Daniele Bartolucci

Venerdì 1 Dicembre 2023

E ditoriale “Avvicinerà San Marino L avoro Riforme o Contratti PA regali sotto l’albero?

Un mese prima che arrivi il nuovo anno, qualcosa meno perché si festeggi il Natale. Ma sotto l’albero il Governo cosa vuole mettere? Il via libera della Commissione alle cartolarizzazioni è un ulteriore passo verso la risoluzione dell’annosa questione dei NPL, ma va concretizzata entro l’anno e i tempi ora stringono davvero. Lo stesso vale per la fase negoziale con la Commissione Europea per l’Accordo di Associazione, su cui si sono ribadite le rispettive volontà di arrivare alla conclusione a breve, anche in questo caso entro l’anno. Se poi prendiamo le ultime Leggi di Bilancio, il 31 dicembre 2023 è - in teoria - la data di scadenza di una bella lista di riforme attese. In primis, c’è il “cantiere IVA”, ricordato anche da ANIS, per il quale è stato avviato formalmente il gruppo di lavoro, ma solo per la prima fase della riforma. Il secondo step, la normativa, va autorizzato. Entro l’anno, se non si vuole rimandare ancora l’intervento risolutivo. Ma anche la riforma del Fondiss e della governance dei Fondi Pensione sarebbe una riforma essenziale. Nel frattempo, però, c’è appunto da costruire la finanziaria, che come anticipato già tiene conto degli aumenti per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici. Sacrosanto dopo dieci anni, ma comunque sostanzioso per le casse dello Stato, ma anche in prospettiva elettorale avrà il suo peso. Così come lo avranno gli altri interventi. Da qui l’auspicio che si facciano tanti bei “regali” al Paese sottoforma di riforme e interventi per lo sviluppo. La lista è già stata consegnata al Governo, ma non è la letterina di Babbo Natale, dopo anni d’attesa è un appello forte e chiaro: fate le cose che servono. Daniele Bartolucci

all’Italia e all’Europa”

e Servizi: ora i lavoratori

L’Ambasciatore Mercuri sul valore della visita del Presidente Mattarella La Presidente ANIS, Neni Rossini: “Darà impulso alle relazioni in corso” a pag.3

Banche

NPL, via libera della Commissione

a pag.4

C ultura

Cresce l’attesa per la visita di stato a San Marino del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella. Un evento che, già dal momento dell’ufficializzazione della data - il prossimo 6 dicembre ha assunto un significato ben preciso: i rapporti diplomaitici tra Italia e San Marino sono in costante rafforzamento, prova ne sono anche i numerosi incontri a tutti i livelli, che si stanno infittendo negli ultimi anni. A rilevarne il valore è l’Ambasciatore d’Italia, Sergio Mercuri, che inserisce questo passaggio nel più ampio percorso di avvicinamento di San Marino non solo all’Italia, ma all’Europa. Lo stesso piano - il mercato unico - su cui le imprese, come sottolinea la Presidente ANIS, Neni Rossini, auspicano si possa finalmente operare alle stesse condizioni degli altri Paesi. Bartolucci alle pagg. 6-7

L’ultimo Gaber fu a San Marino

alle pagg.9-11

spazio riservato all’indirizzo


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di Daniele Bartolucci

“Il reperimento di personale con le competenze e l’esperienza necessarie è un tema rilevante per ogni impresa e fattore di competitività per l’economia sammarinese, il cui sviluppo passa necessariamente attraverso il supporto a questa attività e la valorizzazione delle competenze delle persone che ci lavorano oggi e quelle che ci lavoreranno nei prossimi anni, compresi i giovani sammarinesi che stanno concludendo i loro percorsi scolastici”. Da questa consapevolezza, condivisa e già palesata anche dal mondo imprenditoriale sammarinese (ma anche da quello italiano ed europeo) e al fine di affrontare al meglio questi scenari, Agenzia per lo Sviluppo Economico – Camera di Commercio ha promosso un’iniziativa volta alla ricognizione delle competenze che saranno necessarie alle imprese durante i prossimi tre anni, ma anche delle competenze che si renderanno disponibili al termine di percorsi di studio dei giovani e di percorsi formazione degli adulti già impiegati nei prossimi anni. “Le trasformazioni nei modelli economici internazionali e nei modelli di business aziendali”, spiegano ancora da ASE-CC, “influiscono sulle competenze necessarie alle imprese, oggi e in prospettiva, che richiedono un orientamento mirato alle giovani generazioni durante i loro percorsi di studio e una pianificazione dei percorsi di inserimento di nuove risorse nelle aziende a fronte dei pensionamenti, delle sostituzioni e dei nuovi

L avoro e formazione

Prima fase: il sondaggio a imprese, lavoratori e studenti. Poi la condivisione con gli stakeholders

Far incontrare l’orientamento con le competenze che servono Il progetto di ASE-CC: al via la prima ricognizione delle prospettive dei prossimi 3 anni

inserimenti per sostenere la crescita e realizzare nuovi prodotti e servizi negli anni a venire”. L’innovazione di questo progetto è quindi nella possibilità di effettuare una prima ricognizione delle necessità delle aziende, sia delle competenze che effettivamente il mercato del lavoro sammarinese potrà offrire dopo i percorsi formativi su

quanti già lavorano e dopo i percorsi scolastici dei più giovani. Una prospettiva con un orizzonte temporale di tre anni, da condividere con tutti gli stakeholders sammarinesi, a partire dalle Istituzioni (in particolare le Scuole), con l’obiettivo di coinvolgere anche le Associazioni di categoria e le Organizzazioni Sindacali.

R eport “Excelsior” di Unioncamere

Oltre 5,5 milioni di assunzioni programmate ma quasi la metà dei profili non si trova Oltre 5,5 milioni di assunzioni programmate dalle imprese nel 2023 con contratti a tempo indeterminato o a tempo determinato per la durata superiore a 30 giorni: +6,4% rispetto al 2022. È lo scenario delineato dal Bollettino annuale 2023 del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal1, e diffuso in occasione delle iniziative promosse nell’ambito della 32esima edizione di Job&Orienta, il salone dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro svoltosi la settimana scorsa a Verona.

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Nonostante l’andamento positivo dell’occupazione nel settore privato quest’anno, il mismatch continua ad aumentare per tutti i profili ricercati, collocandosi al 45,1% delle assunzioni, in crescita di 4,6 punti percentuali sul 2022 e di ben 18,7 sul 2019. In particolare, raggiunge il 60,3% la quota di criticità per gli operai specializzati. Interessante l’analisi di Unioncamere sui requisiti richiesti: per più di 8 assunzioni su 10 programmate, i candidati dovranno possedere almeno un titolo di studio secondario: oltre 800mila i contratti per

profili con una formazione terziaria (laurea o ITS Academy) e più di 3,5 milioni le posizioni offerte per professioni con un titolo tecnicoprofessionale e di istruzione e formazione professionale. Difficili da reperire il 65,5% dei diplomati ITS Academy, il 49% laureati e il 46,9% dei qualificati/diplomati professionali. “Sono diversi i fattori che stanno determinando l’alto tasso di mismatch registrato anche quest’anno”, sottolinea il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. “Di sicuro una leva sulla quale agire subito è l’orientamento dei giovani”. DB

Il questionario La prima fase sarà dunque caratterizzata dalla raccolta dei dati: dopo aver condiviso

con le Associazioni di categoria e le Organizzazioni Sindacali le specifiche domande, Agenzia per lo Sviluppo Economico – Camera di Commercio ha predisposto un breve questionario anonimo da inoltrare ad imprese, lavoratori e studenti, con il supporto dell’Ufficio Informatica e il confronto con UPAL-CFP sotto il patrocinio delle Segreterie di Stato per l’Istruzione e l’Università, per l’Industria e per il Lavoro. La compilazione del questionario viene effettuata attraverso un’interfaccia online accessibile direttamente tramite un link presente sul sito www.camcom. sm e sui canali social di ASECC e sarà disponibile fino al 15 dicembre 2023. “Affinché l’iniziativa sia più utile possibile”, rimarcano i promotori del progetto, “occorre che il coinvolgimento sia il più esteso possibile da

parte di chi studia, di chi lavora e di chi ha un’impresa a San Marino, attraverso la compilazione del questionario: più sarà ampia e completa e più efficacemente sarà possibile indirizzare le scelte di studio e iniziative di formazione di giovani e adulti e, al contempo, attivare iniziative utili alle imprese così da supportare in maniera pianificata ed efficace la crescita del tessuto professionale ed imprenditoriale sammarinese”.


L avoro

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IContratto l Governo ha firmato L’accordo siglato tra ANIS, OSLA e i 3 sindacati copre il periodo 2018-2024 PA rinnovato: “Più flessibilità e merito”

Contratto Servizi: il via libera dei datori di lavoro

Il Sì vince con quasi il 95%, ora tocca al referendum tra i lavoratori

Il nuovo contratto collettivo per il pubblico impiego è pronto a entrare in vigore: il Governo ha infatti firmato l’accordo con i sindacati e, dopo le assemblee dei lavoratori, il Consiglio Grande e Generale potrà ratificarlo. Nel frattempo, visto che sono stati formalizzati anche gli aumenti retributivi (per tutti i dipendenti della PA) complessivamente del 6% per il triennio 2022-2024, già nella Legge di Bilancio in prima lettura sono stati previsti i maggiori oneri per lo Stato. Ma le novità - dopo una decina d’anni d’attesa sono diverse, in particolare quelle che riguardano da una parte la tutela del lavoratore e il benessere lavorativo, dall’altra per ottenere una maggiore efficienza nella prestazione lavorativa. Ad esempio, il monte ore complessivo per flessibilità e lavoro straordinario ammonterà a 140 ore annuali e si distinguerà in flessibilità programmata a recupero (annuale o semestrale) e flessibilità straordinaria a recupero alla pari delle ore in eccedenza entro 8 mesi. “Flessibilità e merito”, sono questi i concetti che sottolinea il Direttore della Funzione Pubblica, Manuel Canti, e che avvicinano di fatto il pubblico al privato. In tal senso, le

valutazioni della qualità del lavoro svolto ai fini dell’avanzamento di carriera rappresentano la novità più interessante, lato “datore di lavoro”, che poi è lo Stato in questo caso. A tal proposito, nel presentare l’accordo raggiunto, i Segretari di Stato Gian Nicola Berti, Teodoro Lonfernini, Marco Gatti e Andrea Belluzzi hanno commentato con rammarico lo stralcio dell’allegato 2, sulla scia delle proteste di alcune parti dei dipendenti e dei precari della Scuola: “Il problema non ce l’ha il Governo e d’accordo con la parte sindacale abbiamo accettato lo stralcio, il problema ce l’hanno i lavoratori, perché questa area della PA rimarrà fuori dalle dinamiche della meritocrazia e, di fatto, vivrà ancora della discrezionalità politica. Proprio per questo restiamo aperti al dialogo con la controparte, anche per un recupero dell’allegato 2”. Del resto, la trattativa non è finita, visto che resta ancora fuori dal Contratto Collettivo la parte riguardante i Dirigenti, i Medici (vedi articolo a lato) e ovviamente i Salariati dell’AASLP che da mesi sono in agitazione e per i quali, ha garantito il Segretario Berti, “la trattativa è in corso e contiamo di chiuderla entro brevissimo”.

O rdine dei Medici “Via il tetto dei 3.700 euro

e riscatti lauree con l’Italia”

Approvato dai datori di lavoro il Contratto Collettivo Unico Generale di Lavoro per le Aziende dei Servizi. “Esprimiamo estrema soddisfazione”, commentano da ANIS e OSLA, “per il positivo esito del referendum con il quale i datori di lavoro hanno approvato il Contratto Collettivo Unico Generale di Lavoro per le Aziende dei Servizi, sottoscritto da ANIS e OSLA con tutte le Organizzazioni Sindacali il 19 settembre scorso e che prevede aumenti complessivi del 6% per il periodo 2018-2024. Ha infatti votato Sì il 94,48% dei datori di lavoro che si sono recati alle urne nelle tre giornate di assemblea convocate ai sensi della Legge 9 maggio 2016 n.59”. Questa votazione era, però, solo la prima fase dell’iter di approvazione definitiva del contratto, perché dopo i datori di lavoro anche i lavoratori del settore dovranno confermarlo. “Ora la parola passa ai lavoratori”, annunciano ANIS e OSLA: “Le Organizzazioni Sindacali organizzeranno a breve una serie di consultazioni referendarie alcune nelle aziende più grandi ed altre a livello zonale - convocando gli occupati del settore. Quando sarà con-

San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica Direttore responsabile Daniele Bartolucci d.bartolucci@fixing.sm Redattore Alessandro Carli a.carli@fixing.sm Responsabile commerciale Roberto Parma 339.8016455 roberto.parma@fixing.sm Per la pubblicità su Fixing 0549.873925 commerciale@fixing.sm

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clusa questa fase, se anche i lavoratori confermeranno l’accordo, il Comitato Garante per la Contrattazione Collettiva, come prevede la Legge sulla rappresentatività, provvederà alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale per attribuirgli l’efficacia erga omnes e certificarne l’entrata in vigore”. Si ricorda a tal proposito che gli aumenti retributivi sono stati così predisposti: 0,5% nel 2022, 3% nel 2023, 1,5% dal 1 gennaio 2024 e 1,5% dal 1 luglio 2024.

Come noto i Medici sono esclusi, al pari di altri lavoratori (vedi Dirigenti e salariati AASLP) dal rinnovo del contratto del Settore Pubblico, ma anche per loro la trattativa sembra giungere al termine. Con qualche punto ancora da risolvere. L’assemblea degli iscritti all’Ordine dei Medici della Repubblica di San Marino infatti ha preso atto delle ultime proposte, tra cui quella”espressa dalle istituzioni di eliminare la detrazione del 10% sulle indennità degli stipendi dei medici”. Ma resta “tra le criticità sicuramente

la materia previdenziale”. Per cui l’assemblea ha dato mandato alla commissione di portare le proprie proposte di soluzioni prevalentemente rispetto ai seguenti temi: cancellazione del tetto dei 3.700 euro per il calcolo dell’importo della pensione; adeguamento dell’importo del riscatto degli anni di laurea e specializzazione equiparabile a quello italiano; equiparamento delle norme che regolano l’attività dei medici in pensione a quella in vigore per i medici italiano che vengono a lavorare a San Marino”.


B anche

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Via libera dalla Commissione consiliare alle Deliberazioni sia sulla partecipazione al capitale sociale di Igrc S.p.a. da parte delle ban-che sammarinesi, sia alla garanzia dello Stato all’operazione di cartolarizzazione del sistema finanziario. Con la votazione positiva da parte dei commissari di maggioranza e i ‘no’ dell’opposizione (11 voti a favore e 9 contrari) sono state dunque approvate le De-liberazioni con cui la Commissione Finanze esprime parere favorevole sulle proposte emerse nel corso dell’audizione delle scorse settimane con i rappresentati di ABS. La votazione è arrivata a conclusione di una seduta molto partecipata in cui sono emersi i dubbi, espressi anche a livello bipartisan, sulla modalità con cui si è proceduto all’operazione e in cui non sono mancate proposte condivise dai commissari su come garantire il più possibile lo Stato a seguito dell’ok dell’impegno preso, inserite poi nel testo della deliberazione. Il capitale sociale di IGRC Spa In dettaglio, con il primo testo approvato, la Commissione “esprime parere favorevole alla partecipazione al capitale sociale dell’Istituto per la Gestione e il Recupero crediti, Igrc, da parte delle banche sammarinesi, mediante aumento di capitale, conse-

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ABS: “Rattrista che il progetto abbia raccolto consensi all’esterno e non all’interno del Paese”

Cartolarizzazioni: via libera della Commissione Finanze Ora la parola al Consiglio Grande e Generale, poi toccherà a Banca Centrale approvarle

guentemente l’Igrc risulterà così partecipata: EccMa camera il 40,32 % del capitale sociale. Bac al 14,67%, Bs al 31,76%, Carisp al 11,43%, Bsi al 1,82%”. Come spiega in apertura di seduta lo stesso Segretario di Stato per le Finanze, Marco Gatti, il capitale dell’Igrc aumenta da 148 mila euro a 248 mila euro e non sarà più al 100% in capo alla Ecc.ma Camera, ma la partecipazione pubblica scende al 40.32%.

Le garanzie dello Stato per le ABS Senior La seconda Deliberazione è quella su cui si concentra di più il dibattito: con essa la Commissione consiliare Finanze “esprime parere favorevole al rilascio della garanzia di cui all’articolo 21 della legge 157/2021, a favore della società Veicolo di Sistema Srl per il puntuale pagamento delle cedole e l’integrale rimborso a scadenza unicamente delle c.d. ‘ABS senior’”. Non

Radio 24 News - “24 Mattino”

DL Energia, Pichetto: “Su mercato libero trattativa con l’Ue” Radio 24 Il Sole 24 Ore www.radio24.ilsole24ore.com

“La norma prevede che al 10 gennaio ci sia l’inserimento di coloro che sono nella parte dei non vulnerabili e quindi circa 4 milioni sui 9 milioni di utenze domestiche nel mercato libero dal 10 di gennaio. In realtà prima c’è la valutazione di Arera che la fa avviare qualche mese dopo. La posizione che io ho cercato di portare avanti e che stiamo trattando con l’Unione Europea, essendo questo un vincolo di legge del 2017 del governo Renzi, inserito nel Pnrr con Conte e poi confermato dal governo Draghi, è di dire ‘Noi non vogliamo assolutamente mettere in discussione quello che è un quadro europeo condiviso da una sequenza

di governi, però vogliamo una gestione della tempistica un po’ più ragionata’. Per una ragione: dare il massimo dell’informazione e trovare qualche forma di accompagnamento per questi quattro milioni”. Lo ha detto Gilberto Pichetto, Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, a 24 Mattino su Radio 24. “Mercato libero come per le tariffe telefoniche?” Rispondendo a una domanda su se il mercato libero possa diventare come quello delle le tariffe telefoniche il ministro afferma: “La speranza è quella, però credo che sia nostro dovere dare il massimo dell’informazione e avere il massimo del

controllo contro gli abusi, anche perché i venditori sono 600 e quindi nel libero prezzo c’è il diritto di fare il libero prezzo. Io non ho la sfera di cristallo, ma sono convinto che un vero mercato fa risparmiare, le imprese e la telefonia lo hanno dimostrato ma deve essere un vero mercato libero, senza via monopolistiche che condizionano il mercato”.

solo, i commissari ag-giungono delle puntualizzazioni al testo, ovvero: la Commissione “Precisa che attesa la deliberazione del Coordinamento della Vi-gilanza della Banca Centrale in merito al programma dell’operazione il presente parere non costituisce giudizio di adeguatezza dell’importo massimale della garanzia né delle condizioni di mercato da applicarsi”e, “considerata la complessità dell’operazione, il numero e l’importanza dei soggetti coinvolti, la rilevanza della garanzia offerta dalla Stato e la durata che richiederà il completarsi dell’operazione stessa”, la Commissione “Raccomanda al congresso di Stato di individuare un organismo dello Stato che possa monitorare sotto l’aspetto legale e contabile tutta l’operazione nonché supportare la Commissione nella valutazione della informa-ti-

va semestrale che per legge dovrà ricevere”. Con le votazioni che respingono gli Odg dell’opposizione e approvano le due deliberazioni relative alle Raccomandazioni per il Congresso di Stato si sono poi conclusi i lavori della Commissione. La palla ora passa al congresso di Stato e a Banca centrale che dovrà infine autorizzare l’operazione entro metà dicembre. ABS: “Parlamento diviso Ma serviva unità” In una nota indirizzata ai Capigruppo Consigliari, l’Associazione Bancaria ha ricordato di aver “promosso il progetto cartolarizzazione dei crediti non performanti, che consentirà la riorganizzazione ed il rilancio dell’intero sistema ban-cario” Sul tema delicato del rilascio della Garanzia dello Stato, ABS sottolina che “non è certo una ta-

ciuta forma di aiuto pubblico al settore bancario: è concessa a titolo oneroso, con premio determinato ad opera dello stesso Congresso di Stato, il cui pagamento è persino antergato a quello degli investitori esteri”. A tal proposito l’Associazione Bancaria ammette: “Spiace, piuttosto, constatare come l’arco consigliare si sia profondamente diviso su di un progetto che avrebbe dovuto essere di sistema, attuativo di una legge approvata per giunta a larga maggioranza. Rattrista infine constatare che, ad oggi, il Progetto abbia paradossalmente raccolto consensi presso il mercato dei capitali, mentre abbia subito una incomprensibile opposizione interna. Chi invoca la internazionalizzazione della Repubblica, del mercato e del sistema bancario, deve rimanere coerente con quanto professa”. DB


F inanza

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Economia e mercati: il commento di dicembre di Denis Manzi, CFA, CIPM

Rally di fine anno? Forse sì, forse no Più probabile un movimento laterale con tendenza verso l’alto di Denis Manzi

Complessità e velocità la fanno sempre più da padrone nell’attuale contesto economico e finanziario. Se solo fino a poche settimane fa il pericolo ed il problema principale sulla bocca di tutti era l’inflazione, è bastata la pubblicazione di qualche dato macroeconomico che ha mostrato come i prezzi stiano salendo ad un ritmo meno elevato rispetto al recente passato e di quanto ci si attendeva, per far si che diversi commentatori abbiano già iniziato a parlare di possibile deflazione e chiaramente, anche i mercati finanziari, non se lo sono fatti dire due volte ed hanno festeggiato a caviale e champagne, facendo registrare ottime performance sia sul fronte azionario che su quello obbligazionario. In effetti, l’andamento delle principali classi di investimento, negli ultimi due anni, è stato guidato in buona parte dall’andamento dei livelli inflazionistici, come ben visibile dal grafico “mercati ed inflazione”, che mostra l’andamento dell’indice azionario S&P500 e quello dei prezzi al consumo negli Stati Uniti d’America. Tutto sommato, la velocità con cui cambiano i paradigmi non dovrebbe ormai sorprenderci più di tanto, avendo vissuto, soltanto negli ultimi tre anni, una pandemia sanitaria a livello mondiale, due guerre ai confini con l’Europa e il passaggio dall’aberrazione dei tassi negativi ad un contesto di rialzo dei tassi di interesse tra i più rapidi di sempre! Risulta pertanto fisiologico e normale, per qualsiasi essere umano, sentirsi molte volte confusi e smarriti in questo mondo super veloce, governato da logiche e processi di difficile lettura ma che, soprattutto, non ci danno il tempo di comprenderle a fondo prima di divenire già obsolete. In tale contesto, l’unica strategia vincente, sia come esseri umani che investitori, è

Grafico mercati ed inflazione: andamento dei prezzi al consumo negli USA (asse destro) ed andamento dell’indice azionario S&P500 (asse sinistro, invertito). Fonte: elaborazione BSM su dati Bloomberg al 20/11/2023

Tabella performance Perform. % novembre in valuta locale

Performance % 2023 valuta locale

Azionario Americano

8,50%

18,52%

Azionario Europeo

7,22%

14,78%

Azionario Mercati Emergenti

6,81%

2,21%

Obbligazionario Investment Grade Americano

3,96%

1,08%

Obbligazionario Investment Grade Europeo

2,13%

3,14%

Obbligazionario globale High Yield

4,55%

8,79%

Obbligazionari mercati emergenti aggregato

4,49%

3,88%

Asset Class

onte: elaborazione BSM su dati bloomberg. Price return per indici azionari, total return per indici obbligazionari. Dati al 27 novembre 2023

quindi quella di concentrarsi più sulla sostanza delle cose e meno sul rumore di fondo, sempre con la consapevolezza di come l’andamento dei mercati finanziari nel breve periodo sia dettato per lo più da variabili randomiche e sulle quali poco possiamo fare, ma che invece, nel mediolungo periodo e con una corretta pianificazione e strategia finanziaria, saremo in grado di raggiungere quegli obiettivi che possiamo tranquillamente porci con un grado di confidenza elevato. Infatti, se non sposiamo idee catastrofiche (e poco probabili), è indubbio che i mercati finanziari nel lungo periodo sono destinati a crescere, visto che l’essere umano, per sua natura, continuerà come è sempre successo a volere migliorare il proprio stile di vita, contribuendo perciò ad

un miglioramento della crescita economica, rendendo i normali ribassi temporanei del mercato quasi impercettibili. I mercati finanziari nell’ultimo periodo Dopo tre mesi di negatività, la pubblicazione dei dati sull’inflazione al consumo del mese di ottobre, che ha mostrato segnali incoraggianti e che ormai non è così lontana dal target del 2% perseguito dalla banche centrali dell’eurozona e degli Stati Uniti d’America, unita probabilmente ad una allocazione estremamente prudente da parte degli investitori ed all’annuncio del tesoro americano su una diminuzione del ritmo di emissione di carta a lungo termine, ha portato ad una repentina inversione di tendenza nell’anda-

mento delle principali classi di investimento (tabella performance), con tassi di interesse in repentino calo, mercati azionari in rimbalzo e dollaro americano in indebolimento. La condizione di salute dell’economia globale Il 2023 ha sorpreso positivamente per la resilienza dei diversi attorni economici, in un contesto di elevata inflazione e tassi di interesse in forte rialzo. Tale resilienza è stata sicuramente garantito dagli stock di risparmi che i cittadini privati avevano accumulato negli anni precedenti e dall’oculato rifinanziamento effettuato a tassi molto bassi da parte del mondo corporate. Ora, però, ci troviamo in una situazione decisamente diversa e sotto tanti aspetti più

complicata. Se infatti appare abbastanza ovvio come la politica monetaria sia molto vicina al punto di massima pressione, siamo verosimilmente di fronte ad un periodo di calo dell’attività economica, come mostrato sia dagli indicatori anticipatori del ciclo, sia da un mercato del lavoro che sta perdendo forza (in effetti, le probabilità che il ritardo temporale con cui solitamente la politica monetaria dispiega i propri effetti sull’economia si faccia sentire appaiono abbastanza elevate). Gli eventi da monitorare nel prossimo periodo L’attenzione, anche durante il mese di dicembre, sarà rivolta all’evoluzione del contesto geopolitico, soprattutto in Medio Oriente, ed alle decisioni delle banche centrali sulla politica monetaria. I prezzi delle attività finanziarie scontano un periodo di pausa lato tassi di interesse e pertanto un discostamento dalle attese – che appare tuttavia poco probabile - potrebbe riverberarsi in maniera anche violenta sulla price action. Gestione portafogli nel prossimo periodo Lo scorso mese suggerivamo di mantenere un leggero sottopeso di azionario (questa chiamata non ha pagato) ed incrementare il sovrappeso sul mercato obbligazionario governativo (questa ha invece pagato molto bene). Il potente rimbalzo registrato dai mercati finanziari nell’ultimo periodo, sebbene non ci abbia sorpreso più di tanto visto che i mercati iniziavano a stazionare in un contesto di ipervenduto, ha anticipato forse un po’ i tempi e pertanto il classico “rally di fine anno” appare quindi a rischio. In effetti, appare invece più probabile da ora sino alla fine dell’anno un movimento laterale, magari con un lieve calo nella prima parte del mese ma con tendenza co-

munque improntata ad un leggero rialzo. Pertanto, anche in considerazione dei premi al rischio presenti attualmente sulle principali classi di investimento e del posizionamento di mercato, confermiamo il nostro suggerimento per un leggero sottopeso di azionario e di obbligazionario di credito per una diminuzione dell’esposizione all’obbligazionario governativo. In dettaglio, per il prossimo periodo, si consiglia di: 1 - Mantenere l’esposizione azionaria a livelli leggermente inferiori rispetto al peso stabilito in sede di asset allocation strategica; 2 - Mantenere l’esposizione all’obbligazionario con rischio di credito a livelli leggermente inferiori rispetto al peso stabilito in sede di asset allocation strategica; 3 - Diminuire – aumentando la percentuale di liquidità l’esposizione all’obbligazionario privo di rischio di credito, portandola in linea al peso stabilito in sede di asset allocation strategica. Relativamente al mercato valutario, ribadiamo quanto scritto lo scorso mese sul cambio Eur-Yen Giapponese, confermando la nostra idea che posizioni lunghe sulla moneta nipponica appaiono sensate, in considerazione sia della sottovalutazione in termini fondamentali sia del probabile restringimento del differenziale dei tassi di interesse tra le due aree economiche. Il Dollaro Americano, infine. La valuta degli Stati Uniti d’America dovrebbe invece rimanere debole anche nel prossimo periodo. Leggi l’articolo integrale sul sito www.sanmarinofixing.com


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Asteri E ttualità

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L a Presidente ANIS

di Daniele Bartolucci

Neni Rossini: “Questa visita darà impulso alle relazioni e ai tavoli di lavoro in corso”

“La visita di stato a San Marino del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, è un evento fondamentale e dall’altissimo valore simbolico in quel percorso di rafforzamento dei rapporti bilaterali con quello che è il nostro Paese di riferimento sia per quanto riguarda i legami storici e sociali, ma anche a livello economico. Si tratta di un fatto storico, perché non accade così spesso come invece sarebbe da attendersi dalla vicinanza geografica e dalle tantissime interazioni tra i due Stati a tutti i livelli, ma soprattutto”, spiega la Presidente di ANIS, Neni Rossini, “avviene in un particolare momento, altrettanto storico, che il nostro Paese sta vivendo, ovvero la possibilità sempre più concreta di stipulare finalmente un Accordo di Associazione con l’Unione Europea che permetta alle nostre imprese di competere sul mercato unico alle stesse condizioni di tutti gli altri. La fase negoziale, iniziata ormai otto anni fa, sembra arrivata alle ultime battute con diversi dossier già chiusi, tra cui molti che interessano direttamente l’accesso al mercato unico da parte di beni e servizi. Perché le nostre imprese possano competere ad armi pari manca però ancora un passaggio fondamentale, invero, il superamento del T2, che non farà parte di questo Accordo ma come annunciato dal Vice Presidente della Commissione Europea Maros Sefcovic può essere oggetto di un

accordo parallelo su cui chiediamo di lavorare sin da subito: nel frattempo occorre, internamente, avviare senza tentennamenti l’introduzione dell’IVA nel nostro sistema fiscale, al fine di essere fin da subito allineati alle procedure dell’Intrastat. L’IVA è uno strumento indispensabile per dialogare con gli altri Paesi e, in chiave T2, anche un fondamentale elemento di competitività: non se ne deve avere timore, come si è dimostrato con la fatturazione elettronica, che superati i dubbi iniziali, si sta dimostrando un elemento di semplificazione per le imprese. Anche questo, va ricordato, frutto di una rinnovata collaborazione con l’Italia, che ha permesso di superare diverse criticità conseguenti alla Legge 21 dicembre del 1993 nr.134, che conteneva norme vecchie di trent’anni fa, quando ancora non si usavano né email né internet”. Se è vero che l’Accordo di Associazione verrà siglato con la Commissione Europea, è altrettanto vero che l’Italia è membro, nonché fondatore della stessa Unione Europea e, soprattutto, circonda geograficamente la Repubblica di San Marino: “L’Italia”, prosegue la Presidente Rossini, “rappresenta anche fisicamente il nostro primo approdo in Europa, per cui è naturale che ogni attività economica, sociale e istituzionale, vada resa sempre più forte e allo stesso tempo più semplice, all’insegna di una collaborazione che siamo certi possa portare vantaggi

reciproci, come dimostrano i numerosi accordi bilaterali già sottoscritti. Molti, invero, sono i tavoli di lavoro aperti e le due diplomazie sono impegnate su tematiche tecniche proprio per risolvere questioni riguardanti tanti aspetti della vita dei cittadini e delle imprese dei rispettivi Paesi: vale per le migliaia di italiani residenti a San Marino, come per le migliaia di lavoratori frontalieri italiani, sia quelli attivi che quelli in pensione, come vale per tutti i cittadini sammarinesi che si spostano in Italia per lavoro o per motivi familiari, anche risiedendovi; vale per le imprese di entrambi i Paesi, che operano e interagiscono tra loro attraversando i confini quotidianamente. Alcune di queste criticità verranno assorbite in un più ampio quadro giuridico determinato dall’Accordo di Associazione, altri invece dovranno essere appunto concordati tra i due Paesi: in tal senso, la visita di stato del Presidente Mattarella diventa un passaggio fondamentale perché pur non affrontando le singole questioni, siamo certi possa dare impulso a tutte queste relazioni, favorendo il buon esito delle trattative in corso. L’auspicio è che questo evento, proprio perché al più alto livello diplomatico possibile, rappresenti una nuova stagione dei rapporti tra i nostri due Paesi, anche in funzione di quella cooperazione a livello internazionale che siamo sicuri porterà benefici a entrambi”. DB

La visita di Stato del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella nella Repubblica di San Marino è per sua natura un evento storico, ma come in altri casi, quella del prossimo 6 dicembre assumerà una rilevanza diversa, se non maggiore delle precedenti. A livello diplomatico e politico, infatti, rappresenta la tappa fondamentale di un percorso di rafforzamento dei rapporti bilaterali, certificato dall’aumentato numero di incontri, scambi, visite reciproche tra membri dei rispettivi Governi e anche tra i più alti rappresentanti delle rispettive istituzioni, politiche e amministrative. “La visita di stato del Presidente Sergio Mattarella non solo conferma la volontà di proseguire quel percorso”, spiega l’Ambasciatore d’Italia a San Marino, Sergio Mercuri, “ma anche l’intenzione di elevare i rapporti bilaterali dal necessario livello di collaborazione tra due Stati così interconnessi, ad un livello superiore, basato sulla cooperazione, in funzione di una maggiore integrazione della Repubblica di San Marino non solo con la vicina Italia, ma con l’Europa, di cui fa parte non solo geograficamente, ma anche storicamente e culturalmente”. Questa evoluzione positiva dei rapporti bilaterali come

Il 6 dicembre inaugurerà anche l’esposizione d

“Avvicinerà Sa

L’Ambasciatore Mercuri: “La visita del Pr rapporti tra i due Paesi, che potranno e può essere misurata? “La visita del Presidente Giorgio Napolitano del 2014 avvenne ben 24 anni dopo quella del Presidente Francesco Cossiga. Il Presidente Sergio Mattarella sarà a San Marino dopo soli 9 anni da quella di Napolitano. La cronologia è un elemento importante su cui riflettere, tanto più che sarà possibile collocarla nel tempo trascorso dalla fine della guerra anche visivamente grazie alla mostra fotografica che verrà allestita a Centro Congressi Kursaal con le immagini delle visite dei Capi di Stato a San Marino e in Italia. Questa consuetudine di massimi incontri ufficiali - ricordo l’ultima importante visita dei Capitani Reggenti a Roma nel maggio del 2021 – esprime di fatto un rapporto gradatamente evoluto tra i due Stati, confermato dal fitto calendario degli ultimi anni di visite ufficiali, incontri e tavoli tecnici a tutti i livelli, sia governativo che

amministrativo, che ha prodotto una serie di intese e interventi legislativi e, soprat-

L ’incontro a Villa Manzoni

Il Segretario Beccari e il Sottosegretario Mantovano confermano il “cambio di passo” A conferma di un’agenda sempre più fitta di incontri ufficiali e non solo, nei giorni scorsi l Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Luca Beccari, ha incontrato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Italiano, Alfredo Mantovano, a San Marino per l’occasione del convegno “Fede Ragione Missione” organizzato dal centro internazionale Giovanni Paolo II in ricordo di Mons. Luigi Negri. “Numerosi sono stati i temi trattati nell’articolato confronto”, si legge in una nota della Segreteria di Stato, “con ampia centralità dedicata al percorso di associazione e all’imminente conclusione del negoziato propedeutico alla firma dell’Accordo di Associazione della Repubblica con l’Unione Europea. A tal riguardo ribadita l’ampia convergenza di vedute

sulle scelte effettuate e sui passi compiuti, che hanno costantemente ottenuto condivisione e collaborazione proficue da parte dell’amica Italia. Il confronto si è inoltre aperto alle numerose collaborazioni in atto tra i due Stati, nella reciproca constatazione di un cambio di passo nelle relazioni bilaterali che ora si attestano ad un livello di preventiva concertazione sui progetti comuni e non soltanto sulla

risoluzione delle emergenze e delle questioni contingenti. Una convinta apertura, da parte del Sottosegretario di Stato Mantovano, è stata offerta al Segretario di Stato Beccari, per l’attivazione di rapporto più stretto con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ribadendosi l’opportunità di stabilire una sistematica concertazione sui dossier bilaterali aperti e sulle future prospettive di collaborazione”.


E steri

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del manoscritto contenente il “Vita Sanctorum Marini et Leonis”, che testimonia la storia e i valori comuni

an Marino all’Italia e all’Europa”

residente Sergio Mattarella è un passaggio fondamentale di un percorso di rafforzamento dei evolvere dalla collaborazione a una più fattiva cooperazione, anche in ambito internazionale”

tutto, accordi operativi. Tutti atti volti a rinsaldare quella collaborazione, non più solamente necessaria, ma voluta e ricercata da entrambe le parti: non è infatti solamente San Marino a chiederla, ma anche l’Italia, come dimostrano le visite dei membri di governo e del Parlamento e, ancora di più, il fatto che anche le strutture amministrative italiane si stiano muovendo dando seguito in questa stessa direzione”. Dalla collaborazione alla cooperazione, dunque? “Entrambe le parti hanno interesse affinché si ragioni in prospettiva e non solo inseguendo urgenze o problematiche. Sulle criticità, ovviamente, vanno trovate e costruite le soluzioni più opportune a livello tecnico e sicuramente la visita del Presidente Mattarella può dare impulso a questo tipo di lavoro, ma è soprattutto in chiave europea che la visita rappresenta un passo avanti per San Marino e anche per l’Italia”. Nel 1990, durante la sua visita a San Marino il Presidente Cossiga parlò dell’apertura del mercato unico del 1993 come al futuro: oggi, finalmente, si parla di Accordo di Associazione. “La Repubblica di San Marino, i suoi cittadini e le sue im-

prese sono già in Europa: fisicamente, ma anche culturalmente ed economicamente.

La richiesta di maggiore integrazione all’Unione Europea e al mercato unico è quotidianamente rinnovata dal 1993, soddisfatta a volte con accordi internazionali come quello monetario o di unione doganale, a volte con accordi bilaterali con l’Italia ma senza una visione complessiva. L’Accordo di Associazione fornirà invece un quadro giuridico chiaro in cui trovare non solo soluzioni, ma anche opportunità. E, aggiungerei, anche il riconoscimento delle specificità: un principio che accomuna la fondazione sia della Repubblica di San Marino che dell’Unione Europea”. A tal proposito, ci sarà anche un’altra mostra che unirà San Marino all’Italia e all’Europa, giusto? “Per la prima volta nella storia, verrà esposto* a San Marino il manoscritto altomedioevale F.III 16 che, al suo interno (Carte 182r-190v) reca la più antica testimonianza

esistente del documento latino ‘Vita Sanctorum Marini ed Leonis’: su iniziativa dell’Ambasciata d’Italia d’intesa con il Ministero della Cultura, il manoscritto è stato richiesto il prestito alla Biblioteca Nazionale Universi-

In mostra anche le immagini delle visite dei Capi di Stato in Italia e a San Marino taria di Torino e sarà proprio il Presidente Sergio Mattarella, insieme ai Capitani Reggenti, a inaugurare l’esposizione intitolata “Ex universis Europe partibus: viaggio alle origini di San Marino attraverso un antico Manoscritto”. Quest’opera ha un’eccezionale rilevanza storica nel contesto europeo: non solo

viene narrato l’itinerario geografico e spirituale dei tagliapietre Marino e Leone dalla Croazia al Monte Titano, ma emerge chiaramente la scelta di Marino, individuale e di fede, di dare origine a una comunità basata su ideali quali laboriosità, ascolto, indipendenza, libertà e appunto solidarietà. Principi cardine delle più importanti organizzazioni internazionali che sarebbero stati acquisiti solo molti secoli dopo. Tra esse la stessa Unione Europea, a cui San Marino sarà quindi ancorata, come lo è ovviamente l’Italia”. Anche l’Italia è molto legata a San Marino, ma ancora di più al proprio Presidente. “La dimensione istituzionale, la Presidenza della Repubblica, al di là del legame con i singoli Presidenti, rappresenta l’unità d’Italia, è un simbolo oltre che la massima Istituzione del nostro Paese. La visita del 6 dicembre, sono convinto, richiamerà l’atten-

zione non solo dei tanti italiani residenti a San Marino ma anche di Sanmarinesi che riconoscono la sua figura e delle migliaia di frontalieri che qui ogni giorno lavorano senza trascurare tutti coloro che abitano nei territori limitrofi, della Romagna e delle Marche e che hanno quotidianamente delle interazioni con l’antica Repubblica. Anche la visita a San Marino, infatti, conferma l’attenzione del Presidente Mattarella rivolta di recente nei confronti di questo territorio per manifestazioni e celebrazioni pubbliche come per esprimere concretamente la vicinanza dello Stato ai cittadini, come avvenuto in occasione dell’alluvione in Romagna. Un evento drammatico a cui anche San Marino, attraverso tanti suoi volontari, ha dato un prezioso contributo sia durante la fase più emergenziale sia successivamente, con donazioni economiche e materiali. Solidarietà appunto, anch’essa resa operativa tramite accordi tra i due Paesi. Accordi che, come dimostra questo caso, sono di mutuo beneficio oltre che espressioni della stretta vicinanza”. *Resterà in esposizione per l’intera stagione delle festività natalizie, dal 7 dicembre 2023 al 27 gennaio 2024 a beneficio dei visitatori di San Marino e del Palazzo Pubblico.

P oste San Marino - Divisione Filatelica e Numismatica Le “Relazioni San Marino-Italia” celebrate in una moneta in oro: tre anni fa

l’ultima emissione. Tiratura di soli 750 esemplari, con purezza a 999 millesimi Poste San Marino Spa Divisione Filatelica e Numismatica torna a proporre una moneta in oro a distanza di tre anni dall’ultima emissione, non a caso in concomitanza della visita di stato del Presidente Sergio Mattarella a San Marino. Dal prossimo 30 novembre è infatti disponibile una moneta da 20 euro di nominale in oro fior di conio brillante dedicata proprio alle “Relazioni San Marino-Italia”. Un’emissione preziosa (un quarto di oncia, ovvero 7,776 grammi) che riaccende l’interesse dei collezionisti numismatici di tutto il mondo verso la Repubblica di San Marino, visto che l’ultima moneta in oro emessa risale al 2020. Una tradizione interrottasi e che ora, grazie anche al passaggio sotto Poste San Marino, la Divisione Filatelica e Numismatica può tornare a rinvigorire a pieno regime, come del resto ha

fatto con le emissioni filateliche e in particolare con quelle celebrative dei grandi eventi nazionali, internazionali, pubblici e privati. Le caratteristiche Il rovescio della moneta è realizzato dall’artista Sandra Deiana (la coin designer che già nel 2019 aveva disegnato la moneta celebrativa dedicata alla Giornata internazionale delle foreste) e trae

ispirazione dalle classicheggianti ed eleganti iconografie dell’Italia e di San Marino sotto sembianze femminili che lo scultore Enrico Saroldi modellò a inizio anni ’30 del ‘900 per le nuove monete da 5 lire in argento e per la medaglia dedicata all’inaugurazione della ferrovia Rimini-San Marino. Rinnovando tale iconografia in senso moderno, i due mezzibusti femminili sono

rappresentati affiancati, su un piano paritario; l’allegoria di San Marino si distingue per un copricapo, un leggero elmo a calotta simbolo di autorità, sull’orlo della scollatura dell’abito è tratteggiato il motto LIBERTAS. L’Italia ha invece il capo sormontato da una corona con torri. Le due donne sollevano in un gesto comune un rametto d’ulivo con frutti: il gesto e il ramo evocano cooperazione,

amicizia, i frutti proficui di pace e prosperità che scaturiscono dal rapporto fra le due repubbliche. Sul fronte lo stemma della Repubblica di San Marino (bozzettista Antonella Napolione). Oltre a quelle artistiche e storiche, anche le caratteristiche tecniche rappresentano una interessante novità rispetto alle monete d’oro realizzate in passato: le nuove monete saranno infatti emesse con purezza pari a 999 millesimi, e pur conservando il classico nominale di 20 euro non sarà più al taglio del marengo e a finitura proof ma al peso di un quarto di oncia di fino (quindi espresso in unità di misura riconosciuta in tutto il mondo) e in finitura BU fior di conio brillante. Il prezzo è di 560 euro: per acquistarle ci si può rivolgere alla Divisione Filatelica Numismatica di Poste San Marino (www.dfn.sm).


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Il 17 novembre il Comitato esecutivo del Fondo monetario internazionale (FMI) ha concluso la consultazione ai sensi dell’Articolo IV con la Repubblica di San Marino. Nonostante gli shock esterni e i tassi di interesse più elevati, la crescita a San Marino è rimasta resiliente. Così si apre la consultazione ai sensi dell’Articolo IV con la Repubblica di San Marino firmata dal Comitato esecutivo del Fondo Monetario Internazionale. Le politiche prudenti e l’accesso ai mercati internazionali dei capitali hanno portato i buffer politici a livelli sani. La robusta domanda esterna fino a poco tempo fa ha stimolato la produzione e il settore del turismo. Con l’economia in forte espansione, l’occupazione ha raggiunto livelli record. Finora la ripresa ha resistito agli ostacoli derivanti dall’aumento dell’inflazione, dall’inasprimento delle condizioni finanziarie e dalla debolezza della domanda esterna. Tuttavia, questi fattori e l’accresciuta incertezza globale peseranno sull’attività che dovrebbe rallentare. Si prevede che l’inflazione rimanga elevata ma in calo in linea con le tendenze italiane. Il successo del rollover degli Eurobond nel maggio 2023 ha ridotto significativamente i rischi a breve termine, migliorando la liquidità interna e sostenendo la fiducia. I rischi al ribasso riguardano l’indebolimento

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Le raccomandazioni: ampliamento della base imponibile sul reddito e IVA

San Marino, economia in forte espansione Il FMI ha pubblicato l’esito della consultazione ai sensi dell’art. IV

delle condizioni esterne e un’ulteriore stretta monetaria globale, mentre i rischi interni si concentrano sull’incertezza politica dovuta alle elezioni del prossimo anno e sulle restanti vulnerabilità nel settore finanziario. La forza di fondo del settore manifatturiero e i bilanci sani del settore privato forniscono alcuni rischi al rialzo per lo scenario di base. I direttori esecutivi concordano con l’orientamento della valutazione del personale. Hanno accolto con favore il fatto che

San Marino abbia dimostrato una notevole resilienza ai recenti venti contrari esterni. Gli amministratori, tuttavia, hanno osservato che si prevede che la crescita rallenterà rispetto al suo potenziale, in un contesto di inasprimento delle condizioni finanziarie, debole domanda esterna e maggiore incertezza. Notando che i rischi sono orientati al ribasso, i direttori hanno sottolineato l’importanza di preservare la stabilità macroeconomica, ristrutturare il settore finanziario e rafforza-

re la crescita potenziale. I direttori hanno accolto con favore il miglioramento della posizione fiscale e hanno sottolineato che sono necessari ulteriori sforzi per ridurre il debito al di sotto del 60% del PIL entro il 2028. Misure importanti includono l’ampliamento della base imponibile sul reddito, l’introduzione dell’IVA e il miglioramento dell’efficienza della spesa pubblica, rafforzando le finanze pubbliche. gestione e indirizzare meglio i programmi sociali. I direttori hanno raccomandato di proseguire con un’indicizzazione prudente dei salari e delle pensioni e hanno sottolineato che sono necessarie ulteriori riforme per garantire la sostenibilità a lungo termine del sistema pensionistico. Hanno inoltre sottolineato la necessità di sviluppare e comunicare una strategia fiscale e di debito a medio termi-

ne. Gli amministratori hanno riconosciuto i notevoli progressi compiuti nella ristrutturazione e nel consolidamento del settore bancario, ma hanno sottolineato che permangono vulnerabilità soprattutto in un contesto di tassi di interesse più elevati. Notando gli elevati crediti in sofferenza (NPL), gli alti costi operativi e la debole capitalizzazione di alcune banche, i direttori hanno sottolineato la necessità di migliorare la redditività e la capitalizzazione delle banche, evitando al tempo stesso la tolleranza e limitando i rischi fiscali. Gli amministratori hanno accolto con favore i progressi nell’attuazione della strategia delle autorità per ridurre gli NPL attraverso una società di gestione patrimoniale (AMC) e accantonamenti calendarizzati. Hanno sottolineato la necessità di piani di capitalizzazione credibili per

affrontare tempestivamente qualsiasi sottocapitalizzazione derivante dall’attuazione della strategia. Gli amministratori hanno inoltre sottolineato l’importanza di una forte struttura di governance per l’AMC al fine di ridurre i rischi di implementazione. Hanno incoraggiato gli sforzi volti a migliorare e allineare il quadro di risoluzione bancaria agli standard europei. I direttori hanno raccomandato di rafforzare la posizione finanziaria della banca centrale per salvaguardare la sua indipendenza e sostenere la stabilità del settore finanziario. Hanno inoltre incoraggiato misure per rafforzare il quadro AML/CFT. I direttori hanno sottolineato che le riforme strutturali sono fondamentali per sostenere la crescita a lungo termine. Hanno sottolineato che l’accordo di associazione con l’UE migliorerebbe l’integrazione economica e attirerebbe investimenti esteri. I direttori hanno inoltre sottolineato che sono necessari ulteriori sforzi per aumentare la flessibilità del mercato del lavoro, preservare la solidità finanziaria della società di servizi pubblici e migliorare il quadro normativo in materia di insolvenza. Rilevando che la fornitura di dati rimane ampiamente adeguata per la sorveglianza, i direttori hanno incoraggiato ulteriori sforzi per migliorare la qualità e la frequenza dei dati.


Il volo del “cigno G.” sul Titano Il 15 febbraio del 2000 l’ultima apparizione teatrale di Giorgio Gaber: si tenne al Nuovo di Dogana A 20 anni dalla sua scomparsa ricordiamo lo spettacolo, un’analisi dello scadimento delle coscienze Urbino è alle spalle, esame superato. Scelgo di cambiar strada: passo dai monti. Non so perché: è più comodo passare per Tavullia e San Giovanni in Marignano, e poi da lì prendere per Rimini. Ma non ci penso: la musicassetta gira da sola, la mia Ford Ka trotterella sulle strade dissestate. Passo per Fiorentino, poi Borgo Maggiore, poi Dogana. Stasera c’è Gaber. Mi fermo, prendo il biglietto. Il suo ultimo spettacolo dal vivo, lo avrei saputo più tardi, tre anni dopo. Il mio ultimo “30” sul libretto, lo avrei scoperto più tardi ancora. Vent’anni fa Re Giorgio se ne è andato anche se non è uscito mai di scena: dal 2003, ovunque, sono stati riallestiti i suoi spettacoli. Anche sul Monte Titano: nel 2019 Elio ha portato al Nuovo di Dogana il monologo “Il grigio”, piccola e preziosa parentesi di prosa nel periodo del teatro-canzone di Gaber (1988). A novembre di quest’anno è approdato nelle sale “Io, noi e Gaber”, un film di Riccardo Milani: a raccontarlo, oltre a decine di spezzoni delle sue apparizioni televisive e dei suoi spettacoli teatrali, e molteplici canzoni scritte e interpretate dal Signor G, tanti testimoni che l’hanno conosciuto e che a lui si sono ispirati: dalla figlia Dalia Gaberscick, al nipote Lorenzo Luporini, Sandro Luporini fino a Ombretta Colli, che non parla mai ma incarna il suo rimpianto. E poi Jovanotti, Fossati, Morandi, Paolo Jannacci, Gino e Michele, Fazio, Serra, Mogol, Gianco, Bisio. L’ultimo spettacolo dal vivo lo ha “eseguito” a San Marino. O meglio: vissuto. Perché per

lui il palco era una “prova di verità”, di generosità. E a rivedere la locandina dello spettacolo (per gentile concessione degli Istituti Culturali), il pensiero torna ancora e sempre al suo inconsapevole “canto del cigno”. La tournée si intitola “Gaber 99/00”. Il foglio di sala che pubblichiamo ci è stato gentilmente concesso dalla Fondazione Giorgio Gaber. “Anche in questa occasione Gaber e Luporini continuano la loro indagine sui disagi esistenziali della nostra epoca. La ricerca si snoda attraverso quell’alternanza di canzoni e monologhi che caratterizza l’originalità e l’unicità del loro linguaggio teatrale. Come sempre avviene il discorso si riallaccia allo spettacolo precedente (‘Un’idiozia conquistata a fatica’) per venire via via precisato, puntualizzato e arricchito di nuovi spunti e nuovi obiettivi. Si approda così a una visione più chiara e ragionata dove la certezza e l’accettazione del dolore e della quotidiana fatica viene filtrata, come di consueto, dall’ironia e dall’autoironia dei due autori. Il tema centrale dello spettacolo diventa lo stretto rapporto di causa-effetto che c’è tra l’inarrestabile espansione del mercato e lo scadimento delle coscienze sempre più assuefatte al consumo e alla totale dipendenza dalla produzione. Riaffiorano temi e riflessioni che ci riportano a ‘Libertà obbligatoria’, spettacolo fondamentale, negli anni 70, per la produzione di Gaber e Luporini. È come se un pericolo allora paventato si fosse oggi inesorabilmente trasformato in una realtà concreta sotto i

nostri occhi. In questo quadro, che sembrerebbe non prevedere vie d’uscita, si impone all’individuo l’arduo compito di mantenere un precario ma consapevole equilibrio che gli consenta di dare un senso alle sue azioni quotidiane. D’altronde se è vero che l’antagonismo decisivo è quello tra la coscienza e il mercato, è possibile che da questa contrapposizione, da questa presunta complementarietà l’uomo possa rinascere di dentro e immaginare un nuovo umanesimo che riporti l’individuo al centro della vita”. Sudato, come sempre alla fine della maratona, e davvero stanchissimo, alla fine dello spettacolo è uscito per farsi asciugare la fronte dall’aria proveniente dagli applausi delle mani della platea e, come ricorda bene chi lo ha visto dal vivo, ha preso una chitarra e ha fatto un medley dei pezzi che lo hanno reso celebre, il Gaber “prima di diventare il “signor G.”: “Barbera e champagne”, “La ballata del Cerutti”, “Torpedo blu”, cantati a gran voce dai presenti (compreso il ritornello “poti poti” dell’ultima canzone). Finito lo spettacolo, risalgo sulla Ka: giornata di splendida meraviglia. Nell’autoradio “gira” una musicassetta di Gaber, ovviamente. Il brano è “La libertà”, una delle sue perle più pure. (“... la libertà non è uno spazio libero / libertà è partecipazione”). Nel film di Milani, a un certo punto, Giorgio spiega che la parola “partecipazione” forse era errata ma che motivi di metrica non aveva trovato di meglio. Alessandro Carli


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Con lui Jim van de Klundert alla chitarra e Yussif Barakat al contrabbasso

La mia banda suona il jazz Il 16 dicembre all’Auditorium Little Tony il live del trio di Michele Pazzini Nell’ambito della rassegna “Occhi sul Teatro 2023”, organizzata dalla Giunta di Castello di Serravalle, sabato 16 dicembre 2023, nell’Auditorium Little Tony, Sala Polivalente, si esibirà il Trio di Michele Pazzini in un concerto di musica jazz. Il progetto “Stick to Sticks” è un’ode alla musica composta dai più grandi batteristi jazz al mondo. Durante la loro carriera di accompagnatori, questi artisti hanno ambìto anche a progetti di bandleader, trovando più spazio per creare e condividere la propria musica originale. Le composizioni spazieranno fra timbri melodici, dinamici, ritmicamente complessi e

C onsorzio Terra di San Marino

groovy. Al giorno d’oggi questa musica viene eseguita raramente ed è per molti sconosciuta nel mondo del jazz. È per questo che il Trio avrà il piacere di accompagnare gli ascoltatori in un viaggio alla scoperta di bellissimi brani jazzistici. Durante il concerto, il pubblico sarà guidato all’ascolto di composizioni di Jeff “Tain” Watts, Tony Williams, Victor Lewis, Ralph Peterson, Paul Motian, Elvin Jones per citarne alcuni. La serata sarà un omaggio a questi artisti e sarà arricchita da aneddoti, storie e curiosità. Dall’Olanda quindi un concerto di musica jazz dove Mi-

chele Pazzini avrà il piacere e l’onore di suonare nel suo Paese natale con il suo trio olandese composto da Jim van de Klundert alla chitarra, Yussif Barakat al contrabbasso. Nel 2012 San Marino Fixing lo aveva intervistato: vi riproponiamo alcune sue risposte. È facile immaginare che abbia dei musicisti di riferimento. “Sì, ce ne sono tanti. C’è Steve Gadd ad esempio, o Dave Weckl, Will Kennedy e poi tanti mostri sacri del passato. Tra gli italiani c’è sicuramente Tullio De Piscopo, che ho avuto l’onore di conoscere ad un seminario e con cui ho collaborato, in occasione di

Dentro il laboratorio del panificio Zanotti alla scoperta del Panettone “Terra di San Marino”: il tempo per realizzarlo e gli ingredienti di prima qualità

“Panettone o pandoro? Questo è il problema. Se sia più nobile all’animo sopportar l’uvetta e i canditi o prender l’armi contro ‘sto mare di triboli e naufragar nel soffice zucchero a velo…”. La domanda, formulata come battuta da Luciana Littizzetto, trova risposta all’interno del panificio Zanotti dove da dieci anni (“Ma forse anche qualcosa in più” spiega Massimo Casadei) viene prodotto anche il “Panettone Terra di San Marino”. Massimo ci accoglie vestito da lavoro: grembiule, cappello e maglietta a maniche corte. “Lavoro qui dal 1° dicembre del 1982 e in oltre 40 anni ho visto e vissuto il progresso dell’azienda, anche dal punto di vista degli spazi”. Il primo panettone “firmato” Zanotti arriva dopo 10 anni circa. “Abbiamo iniziato a farlo nel 1990 o nel 1991” aggiunge prima di “raccontare” quello a marchio CTSM. Per il Consorzio Terra di San Marino la produzione è iniziata, come detto, circa dieci anni fa. “Nel tempo la ricetta è stata modificata” sottolinea Massimo. “Un

anno a San Marino c’è stata un’abbondante produzione di vino e quindi si è deciso di far macerare l’uvetta nello spumante dolce. Una novità che poi non è più stata abbandonata”. All’interno del panificio Zanotti l’aria odora già di festività natalizie. “Abbiamo iniziato a consegnare i primi

panettoni ‘Terra di San Marino’ a metà novembre e andremo avanti sino a gennaio”. Difficile sapere quanti ne verranno infornati ma per avere un’idea “spannomentrica” nel 2022 il panificio Zanotti superò gli 800 pezzi. Detto del peso (“Mezzo chilo l’uno”), Casadei si apre alla “vita” e alla creazione dei pa-

nettoni CTSM. “Gli impasti, in estrema sintesi, sono due. Per il primo si parte verso mezzogiorno con gli ingredienti - Naturvi-s (un lievito madre, ndr), acqua, farina Terra di San Marino, tuorlo d’uovo, burro e zucchero - e si aspettano le 4 di notte quando l’impasto triplica. Una volta triplicato, arriva

la seconda fase in cui viene reimpastato il tutto con l’aggiunta di altra farina Terra di San Marino, zucchero, miele, tuorlo, burro, uova scorza d’arancio, acqua e uvetta. A questo punto l’impasto deve ‘puntare’ un’ora, cioè deve lievitare. Poi si ‘fanno le bocce’ da 550 grammi e alle 7 del mattino sono già nello

un suo concerto a Bologna, come assistente di palco e sound-checker”. Per un batterista la strada più scontata è quella che porta al rock, o al pop... “Invece ho scelto il jazz. Come mai? Come tanti, qualche anno fa suonavo con i miei amici nella tavernetta sotto casa. Facevamo rock, punk. Poi ho scoperto il jazz e da lì è iniziato il mio percorso. Differenze tra batteria rock e jazz? Il rock lo conosco poco ma credo sia un modo tutto diverso di portare il tempo, il tocco, le sonorità. Nel jazz per il batterista è tutto un gioco di orecchio, di sguardi, di interplay con gli altri musicisti”.

Rubrica periodica a cura del Consorzio Terra di San Marino tel.(00378)0549-902617 Fax.(00378)0549-906278 mail to: consorzioterradisanmarino@ omniway.sm

stampo e pronte per il forno dove dovranno rimanere per 52 minuti a una temperatura di 95 gradi. Una volta ‘sfornato’ si prendono alcuni spilli e lo si infilza per vedere se è cotto”. Il segreto di un buon panettone? Massimo non ha dubbi: oltre all’esperienza (“Negli anni è capitato di sbagliarne qualcuno, soprattutto a livello di impasto”), la qualità delle materie prime. Le stesse, forse, che hanno fatto scrivere alla magnifica poetessa Alda Merini questi versi: “Si andava dalla camera al tinello per vedere se era arrivato Gesù, e per mangiare il panettone, che allora si chiamava ‘el pan de Toni’”.


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Secondo lo scrittore tedesco Goethe “Il buon senso è il genio dell’umanità”

Ogni passo ha sempre il suo grande valore Più la situazione si fa complessa più la complichiamo ulteriormente Strana creatura l’essere umano. Più la situazione si fa complessa più la complica ulteriormente, nel tentativo di risolverla con ragionamenti e ipotesi. Siamo fatti così. Nei momenti cruciali tendiamo a lasciarci sfuggire di mano lo spirito pratico, e anche quel buonsenso - che ci hanno insegnato le nonne - che non è una vera e propria saggezza ma può dare l’equilibrio necessario a superare un problema senza fare troppi danni. Ci può aiutare a capire se siamo in grado di parlare senza rancore e siamo quindi aperti a un dialogo, parola facile da sbandierare ma ardua da realizzare. O se, invece, è il momento di scegliere il silenzio, perché senti che ogni discorso potrebbe essere frainteso: non è colpa di uno o dell’altro, è solo che a volte le circostanze vanno fatte decantare come il vino, per ri-

durre l’anidride carbonica, aumentare l’ossigeno e tornare a respirare. Nella vorticosa coreografia delle giornate, ogni passo ha un suo valore, va scelto con cura. Ci sono balli in cui è fondamentale fare un passo indietro, e acrobazie in cui non ci si può sottrarre da un salto mortale. Secondo Goethe “Il buon senso è il genio dell’umanità”. Alessandro Manzoni, ne “I promessi sposi” ci ricorda che “Il buonsenso c’era, ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune”. E Arthur Schopenhauer sottolinea che “Sono poche le persone dotte in possesso di quel sano buonsenso che spesso riscontriamo in quelle incolte” (in “Parerga e paralipomena”). È dal buonsenso che nasce la parola “scusa”, che andrebbe pronunciata solo se quello

sbaglio non vorresti farlo proprio più. E anche la parola “grazie”, che andrebbe usata non solo quando va tutto bene, ma anche quando sembra che vada tutto male eppure siamo ancora qui e abbiamo la possibilità di combattere, e imparare, e cercare ancora un senso, e capire che le giornate di piombo portano insegnamenti d’oro. Quanti gomitoli intricati si scioglierebbero se dimostrassimo la nostra attenzione, il nostro riguardo, non solo a parole, ma con piccoli gesti genuini. Un invito a fare due chiacchiere su una panchina soleggiata. Un bigliettino con una frase incoraggiante. Un libro che mi è piaciuto così tanto che vorrei fartelo leggere. E quando le posizioni sembrano inconciliabili sfoggiare una carezza, perché anche

se siamo su due rive opposte ci piacerebbe tanto continuare insieme, e magari cammina e cammina il fiume si fa ruscello e quelle due sponde anche se parallele si avvicinano. Ma c’è un altro importante segreto, che ci hanno lasciato le nonne, tramandato di generazione in generazione: mai credere di avere la verità in tasca. Un segreto troppo poco utilizzato. Poco considerato. Scaduto in un banale cliché. Perché siamo così impegnati a dimostrare che il nostro punto di vista è più elevato, giusto e coerente. Così impegnati a voler essere più interessante, arguto o veggente di chi abbiamo di fronte, da non essere più capaci di ammettere che - nelle nutrite differenze che ci distinguono - possediamo tutti una buona dose di ignoranza. E di meraviglia. Simona Bisacchi

Simona Bisacchi autrice e giornalista freelance, sul nostro giornale cura una rubrica dedicata a libri, letture e lettori, argomenti al centro del suo blog scrittotranoi.blogspot.com

La TOP FIVE di Fixing 1

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Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente... (Antonio Manzini) Sellerio € 10

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L ibri - 1 L ibri - 2 “Amarcord dalla A alla Z”

“Comprate da Biscein. Fave! Balose! Lupini!Brustolein”. Chi ha visto il capolavoro di Fellini non può dimenticare le battute di uno dei personaggi più bizzarri e divertenti del film che gira con il suo carretto sgangherato. “Amarcord dalla A alla Z” di Davide Bagnaresi e Miro Gori (Edizioni Sabinae) è un prezioso abbecedario sui personaggi del capolavoro di Federico Fellini uscito esattamente 50 anni fa (1973) e vincitore dell’Oscar come miglior film straniero nel 1975. Dalla Z di Zeus, passando per Biscein, Fulgor, Gradisca, Giudizio, Rex, lo zio matto, la tabaccaia, la Volpina: aneddoti e curiosità per “conoscere” più da vicino i protagonisti del film più “riminese” del Maestro e di Guerra. AC

L’amore in Riviera ai tempi della II° Guerra Mondiale La rivelazione del meraviglioso libro familiare di Susanna Calandrini – “Al Servizio di Sua Maestà” accade nella postfazione quando Susanna racconta quello che è accaduto mentre cercava di recuperare informazioni preziose sulla storia d’amore tra sua madre, Carla, e Chris, un giovane inglese, interrotta prima del matrimonio per motivi religiosi. Sullo sfondo di una Riviera in guerra (siamo tra il 1943 e il 1947) e dell’Enklave Rimini (un’area che si estendeva da Cervia a Riccione), i due giovani si scrivono preziose lettere e tante promesse di un futuro insieme. Il carteggio, trovato dall’autrice dopo la scomparsa della madre in una scatola di cartone due fascicoli annodati con lo spago, è un racconto autentico di vita vera: dagli

studi di Carla (Macrelli) all’Università di Venezia agli arrivi in moto di Chris nella zona di Rimini Nord sino all’addio. Un addio come una stella cometa, con una coda che ha superato la Manica: l’inglese difatti, rifattosi una vita, ha chiamato la sua unica figlia con il nomignolo di Carla, Carol. Alessandro Carli



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