Fixing 2023 nr. 41

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Anno XXXI - n.41 - 1,50 euro

Direttore Daniele Bartolucci

Venerdì 10 Novembre 2023

E ditoriale Raccolta bancaria: mezzo C ontratto Quanto vale la visita di Mattarella

Il “Mattarella Day” si avvicina e non è solo il Comitato Organizzatore – nominato dal Congresso di Stato qualche settimana fa – ad essere al lavoro per il 6 dicembre. La visita ufficiale del Presidente della Repubblica Italiana è un evento che va ben oltre, infatti, il cerimoniale diplomatico: il rapporto tra San Marino e Italia è qualcosa che esula dalle dinamiche canoniche, anche perché non esiste in occidente un altro Stato che sia così “immerso” geograficamente e socialmente dentro un altro Stato più grande, senza però che questo determini anche il rapporto di potere in base al principio di forte contro debole. La storia, del resto, ci ricorda che non sempre è stata l’Italia il “forte” a cui chiedere aiuto: i centomila sfollati accolti e protetti dentro ai confini (e nelle gallerie) di San Marino durante la Seconda Guerra Mondiale sono un fulgido ricordo di queste dinamiche, senza scomodare per forza sempre Garibaldi. Ma oggi i quasi 7500 frontalieri, che fanno certamente la fortuna delle imprese sammarinesi, poi tornano ogni sera in Italia, dove vivono e spendono i loro stipendi, contribuendo all’economia anche del loro Paese. In verità vi pagano anche le tasse e su questo fronte qualche criticità (vedi le pensioni) c’è da risolvere. Come tante altre questioni più grandi o più piccole di queste, che forse non è nemmeno il caso di presentare al Presidente Mattarella. Ma se il Presidente sale sul Monte Titano, è un segnale forte e chiaro: l’Italia vuole parlare con San Marino. Sicuramente dei tanti dossier aperti, ma anche - questo l’auspicio - per avviare una nuova stagione di cooperazione. La aspettiamo Presidente! Daniele Bartolucci

miliardo in più in tre anni

Servizi: al voto i datori di lavoro

I dati di BCSM confermano un settore in ripresa già dal 2020-2021 Nel 2023, inoltre, sono continuati a calare anche i crediti dubbi lordi a pag.3

L’Accordo

Chiusi altri dossier, resta la finanza

a pag.5

A NIS

I dati confortanti dell’ultimo “cruscotto” di BCSM relativo al II trimestre 2023 si inseriscono in un percorso di crescita del sistema bancario: dal 2020 la raccolta totale è passata da poco più di 5,1 miliardi di euro e oltre 5,7 miliardi di euro (nello specifico, al 30 giugno 2020 il totale è stato di 5.134.883 euro, al 30 giugno 2021 di 5.168.613, al 30 giugno 2022 di 5.497.269, al 30 giugno di quest’anno di 5.733.308 euro). A crescere maggiormente è stata la raccolta indiretta che da 1.572.506 euro di metà 2020 è schizzata a 2.118.478 euro alla fine del sesto mese del 2023. Meno “incisiva” invece l’accelerazione della raccolta diretta che ha avuto il seguente andamento: 3.562.326 euro al 30/06/2022, 3.531.886 euro al 30/06/2021, 3.645.265 euro al 30/06/2022 e 3.614.830 euro al 30/06/2023. Carli alle pag. 6-7

Benefici per il Paese dalla cogenerazione

a pag.9

spazio riservato all’indirizzo


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C onsumi

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L’accordo tra Governo e categorie è infatti focalizzato sui generi alimentari

Il tavolo anti-inflazione non basta ai sindacati Pronti alla mobilitazione se non arriveranno gli interventi sui redditi L’inflazione a doppia cifra degli ultimi anni e l’innalzamento dei tassi di interesse conseguente potrebbero aver toccato i rispettivi picchi ed entrare in una fase di calmieramento, ma l’effetto di queste due dinamiche continua a concretizzarsi nei prezzi dei beni di consumo, che continuano a salire. Anche a San Marino, dove la capacità del sistema di far fronte a questa urgenza è stata finora limitata al rinnovo dei contratti di lavoro (o almeno a quelli i cui aumenti sono entrati già in vigore Industria, Edilizia, Artigianato, Assicurazioni e Commercio). Non è poco, ma anche gli stessi firmatari hanno sempre ammesso che non bastasse a coprire l’effettiva inflazione del periodo. Da qui l’iniziativa del Governo e delle Segreterie di Stato alle Finanze e all’Industria di avviare un tavolo di lavoro, insieme alle Associazioni dei Consumatori, oltre che OSLA e USC per quanto riguarda gli imprenditori dei settori più interessati, per contenere gli effetti dell’inflazione e incentivare i consumi sul territorio. Nei giorni scorsi è stato formalmente sottoscritto l’Accordo Quadro che prevede l’istituzione di un tavolo presso la Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio nel quale, in ragione delle tematiche analizzate, potranno essere coinvolte le altre Segreterie di Stato, per affrontare i problemi specifici derivanti dall’eccessivo aumento dell’inflazione e portare avanti una politica comune e sinergica per contenerla, mettendo in campo iniziative mirate, per incentivare i consumi sul territorio, per dare un concreto impulso all’economia sammarinese anche tramite l’ampliamento dell’1% - a carico dello Stato, per un totale del 3% - della scontistica applicata sulla SMaC Card per il comparto alimentare dal 1 novembre 2023 al 31 gennaio 2024. Presentata quindi la Campagna Anti-Inflazione, un’iniziativa del Governo, della Grande Distribuzione Organizzata (GDO), delle Asso-

ciazioni dei Consumatori e di OSLA e USC, che - assieme all’Accordo - favorisce il contenimento dei prezzi e tutela il potere di acquisto dei consumatori, specialmente delle famiglie in maggiori difficoltà, al fine di contrastare il caro spesa. Gli esercizi che aderiscono all’iniziativa, riconoscibili tramite l’esposizione di una locandina con un logo nei colori bianco e azzurro della bandiera sammarinese, si impegnano a offrire una selezione di articoli a prezzi contenuti - con particolare attenzione ai prodotti di uso quotidiano appartenenti al ‘carrello della spesa’ - e a non aumentare il prezzo di tale selezione durante il bimestre 1 novembre – 31 dicembre 2023. I sindacati: “Da febbraio attendiamo risposte” Per i sindacati sammarinesi, però, questo non basta e lanciano l’ultimatum: “Senza risposte concrete per la tutela di stipendi e pensioni sarà inevitabile la mobilitazione”. I Segretari Generali delle tre sigle sindacali (Enzo Merlini per la CSdL, Gianluca Montanari per la CDLS, Francesca Busignani per USL) non cambiano quindi idea sulla necessità di recuperare il potere d’acquisto dei redditi da lavoro e da pensione eroso dall’inflazione, sottolineando come anche lo Stato deve

fare la propria parte. “Il Governo, tuttavia, continua a latitare”, hanno ribadito, tanto che “attendiamo una risposta alla nostra lettera dello scorso febbraio i cui contenuti sono stati ribaditi in una nuova missiva spedita lo scorso 20 ottobre”. Inoltre, “l’accordo firmato contro l’inflazione, che al momento di concreto vede soltanto i 200mila euro stanziati dal Governo - finanziamento quindi a carico dello Stato per l’aumento di un punto percentuale della ricarica Smac per l’acquisto dei prodotti alimentari, deve evolversi in ulteriori scontistiche e benefici per i consumatori, ivi compreso un serio e accurato controllo dei prezzi che finora non è mai stato attuato nonostante le numerose richieste. In caso contrario, per le famiglie sammarinesi questo intervento rappresenterebbe poco più che uno spot. E soprattutto non deve rappresentare un alibi per il Governo, perché le politiche dei redditi necessitano di un impegno strutturato, che al momento manca totalmente. Del resto è risaputo che il miglior incentivo ai consumi è aumentare il reddito disponibile, in particolare per le famiglie meno abbienti”. Nello stesso tempo, “occorre contrastare l’inverno demografico e per farlo c’è bisogno che la politica presti ascolto alle

problematiche che le persone si trovano a dover affrontare: su molte di queste pesa l’aumento generalizzato del costo della vita, a causa del quale faticano ad arrivare alla fine del mese pur lavorando. Il rischio è che sempre più persone, anche lavoratori, lavoratrici e pensionati, scivolino nella fascia di povertà”. Nel frattempo, però, dalla prima lettera del febbraio scorso la lista delle richieste sindacali si è alquanto allungata. “Si chiede, tra le altre cose, di recuperare sulle buste paga un 10% di potere d’acquisto, per redditi annui fino a 25.000 euro lordi, da ridursi proporzionalmente fino ad azzerarsi oltre i 35.000 euro annui. Parte di questo obiettivo potrà essere raggiunto attraverso la riduzione dei contributi pensionistici: la differenza dovrà essere posta a carico del bilancio dello Stato. Un’altra parte po-

A mbiente

trà essere raggiunta applicando la legge tributaria, laddove prevede che gli scaglioni di reddito imponibile vadano adeguati all’inflazione: i tre sindacati chiedono che il relativo risparmio fiscale non venga riconosciuto a tutti, ma concentrato sui redditi più bassi”. “Anche gli assegni familiari vanno aumentati, ma non del 10% come è stato fatto”: la proposta di CSdL, CDLS, USL era di aumentarli del 30%, pari al valore dell’inflazione per gli anni trascorsi, “quindi manca all’appello un 20% di aumento”. Quanto infine al reddito minimo familiare, “il suo importo va aumentato sensibilmente, così come sono da rivedere i requisiti d’accesso. Questi ultimi sono talmente stringenti che si può beneficiare di questo sostegno solo in pochissimi e disperati casi”. Insomma, per i sindacati “è

improcrastinabile l’apertura di un tavolo sulla politica dei redditi affinché quel dialogo di cui a fasi alterne si sente tanto parlare, possa finalmente iniziare a sfociare in soluzioni concrete ed efficaci a beneficio dei lavoratori, dei pensionati e delle famiglie in generale”. Da qui l’ultimatum, che arriva non a caso a novembre - come per lo sciopero dell’anno scorso, svoltosi il 15 novembre 2022 - che è il periodo in cui si costruisce la finanziaria per l’anno prossimo: “Se l’Esecutivo continuerà a non far arrivare risposte sulla politica dei redditi diviene necessario l’avvio nelle prossime settimane di una nuova fase di mobilitazione da parte delle organizzazioni sindacali, a partire da un ciclo di assemblee informative intercategoriali con i lavoratori, estese ai pensionati”. Daniele Bartolucci

Anche la Protezione Civile di San Marino in aiuto della Toscana colpita dall’alluvione

In conseguenza degli eventi meteorologici di eccezionale intensità verificatesi a partire dal 2 novembre scorso che hanno determinato una grave situazione di pericolo per l’incolumità delle persone, causando alcune vittime, l’allagamento e l’isolamento di diverse località, nonché l’evacuazione di numerose famiglie dalle loro abitazioni, è stato dichiarato stato d’emergenza, per dodici mesi, nel

territorio delle province di Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia e Prato (foto: https:// www.protezionecivile.gov. it/). In questo contesto emergenziale anche la Protezione Civile di San Marino è impegnata a fronteggiare le criticità causate dall’eccezionale maltempo che ha colpito la regione Toscana. I volontari sammarinesi sono stati mobilitati e una prima squadra è in parten-

za nel primo pomeriggio di oggi in affiancamento alla colonna mobile della Regione Emilia Romagna e al Coordinamento delle associazioni di Volontariato di Protezione Civile di Rimini. Al momento gli interventi sono concentrati nel comune di Campi Bisenzio, le squadre della Protezione Civile di San Marino turneranno ogni quattro giorni per dare un supporto continuativo alla popolazione.


L avoro

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di Daniele Bartolucci

Al via il referendum tra i datori di lavoro per l’approvazione del Contratto Collettivo di Lavoro del Settore Servizi. ANIS e OSLA, le associazioni datoriali maggiormente rappresentative delle imprese del settore dei Servizi, invitano tutti i datori di lavoro di detto settore (iscritti e non alle suddette associazioni) a partecipare alla consultazione referendaria per approvare l’accordo firmato il 19 settembre dalle stesse ANIS e OSLA con tutte e tre le Organizzazioni Sindacali CSdL, CDLS e USL. Tale accordo, per quanto riguarda l’Associazione Nazionale Industria San Marino, è stato il compimento di un lavoro portato avanti da lungo tempo e ampiamente condiviso con tutte le aziende associate del settore (che insieme rappresentano quasi 700 persone occupate nei Servizi e, quindi circa un quarto del totale). Una condivisione che si è rinnovata nel corso dei mesi, anche alla luce degli altri rinnovi contrattuali, ai quali ci si è allineati per quanto riguarda la parte degli aumenti economici, come si è visto. ANIS e OSLA sottolineano l’importanza di questa votazione, ricordando che “questo Contratto di lavoro attendeva il suo rinnovo da 5 anni, essendo scaduto il 31 dicembre 2017, e riguarda 741 datori

I SS

Scaduto nel 2017, l’accordo siglato con i sindacati copre il periodo 2018-2024 con aumenti del 6%

Contratto Servizi: i datori di lavoro chiamati ad approvarlo ANIS e OSLA lanciano l’invito per le giornate del 16, 21 e 22 novembre alla Sala Montelupo delle retribuzioni ammonta al 6% e copre l’arco temporale 2018-2024”. Un passo avanti significativo, tenuto conto anche del fatto che all’interno del contratto Servizi ci sono diversi ambiti economici, alcuni dei quali sono quelli più tradizionali del settore, altri invece sono espressione del mondo delle professioni e soprattutto delle cosiddette “nuove professioni” in campo digitale, comunicazione, grafica e marketing.

di lavoro che occupano 2621 lavoratori”. A tal proposito si ricorda che l’intesa raggiunta rivede principalmente l’aspetto economico e prevede i

seguenti aumenti su tutte le voci economiche contrattuali: 1° gennaio 2022 = 0,50%; 1° gennaio 2023 = 2,5%;

Si installa il distributore di medicinali H24 alla farmacia di Città di San Marino Un nuovo distributore di farmaci self-service aperto 24 ore su 24, per la farmacia di Città di San Marino. Sono partiti lunedì 6 novembre i lavori d’istallazione della nuova apparecchiatura, che permette anche un servizio di tele-assistenza con i farmacisti dell’Istituto per la Sicurezza Sociale, per il ritiro di medicinali senza obbligo di ricetta ma che richiedono

comunque l’intervento di un farmacista. Si tratta di un’apparecchiatura innovativa, capace di ospitare fino a 70 prodotti diversi, dotata di menù multilingue e di un monitor con collegamento video al farmacista di turno con reperibilità. Quest’ultima funzionalità permette un servizio continuativo, garantito 7 giorni su 7 e indipendente dagli orari di

apertura dell’esercizio commerciale. Un servizio molto utile non solo per i residenti, ma anche per i tanti turisti del Centro Storico. er consentire l’installazione e i conseguenti lavori di muratura, Via Donna Felicissima rimarrà chiusa fino a domenica 12 novembre, con riapertura delle attività prevista per la mattina di lunedì 13 novembre.

San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica Direttore responsabile Daniele Bartolucci d.bartolucci@fixing.sm Redattore Alessandro Carli a.carli@fixing.sm Responsabile commerciale Roberto Parma 339.8016455 roberto.parma@fixing.sm Per la pubblicità su Fixing 0549.873925 commerciale@fixing.sm

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Editore Società Editoriale Fixing srl Via Antonio Onofri, 109 47890 San Marino Città Tel. 0549.991719 Fax 0549.879049 e-mail: info@fixing.sm web: www.sanmarinofixing.com Prezzo in edicola: 1,50 euro Fotolito Linotipia Riminese Via San Leo, 10 47922 Rimini Italia

Stampa Studiostampa New Age Strada Rovereta, 42 47899 Falciano Repubblica di San Marino Autorizzazione della Segreteria di Stato agli Affari Interni della Repubblica di San Marino del 16/4/1993 - Protocollo n.1695. Spedizione di stampa periodica in abbonamento postale per l’in­terno - Tassa pagata - Tariffa per editori - Au­to­rizzazione n.711 del 16/02/2005 della Di­rezione Generale delle PP.TT. della Repubblica di San Marino

1° gennaio 2024 = 1,5%; 1° luglio 2024 = 1,5%. “Complessivamente”, spiegano quindi le due associazioni datoriali, “l’aumento

Le operazioni di voto Le votazioni si svolgeranno in tre date differenti per permettere a tutti i legali rappresentanti delle aziende di recarsi a votare: giovedì 16 novembre dalle 15:00 alle 18:30; martedì 21 novembre dalle 8:30 alle 18:30; mercoledì 22 novembre dalle 8:30 alle 12:30. Le operazioni si svolgeranno

tutte presso la sala Montelupo a Domagnano. Si ricorda che hanno diritto di voto i legali rappresentanti delle aziende con almeno un dipendente, i quali do-

Nel settore Servizi operano 741 imprese e sono occupate 2621 persone vranno presentarsi - in una qualsiasi delle date sopra elencate presso la sala Montelupo - con un documento identificativo, all’interno degli orari indicati. Il testo integrale del contratto è consultabile e scaricabile sui siti istituzionali delle due associazioni: www.anis.sm e www. osla.sm.


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Requisiti e presentazione della richiesta di iscrizione al Registro, modalità di certificazione, diritti di pratica, operatività a distanza e modalità di identificazione del cliente: queste solo alcune delle voci che innervano il Regolamento n.16 del 2023 che apporta le “Disposizioni applicative degli articoli 1 e 5 del DD 134/2023 – Disciplina del commercio dell’oro e degli altri metalli preziosi da investimento”. Rimandando il lettore al testo integrale, scaricabile dal sito del CGG, ci soffermiamo sull’operatività a distanza. È consentito agli operatori professionali in metalli preziosi da investimento operare a distanza o in qualsiasi altra modalità che non preveda la simultanea presenza presso la sede dell’operatore economico, dell’operatore economico stesso e del cliente. Nei casi di operatività a distanza, dove il valore dell’operazione occasionale sia pari o superiore agli euro 10.000, gli operatori professionali in metalli preziosi da investimento devono attenersi a quanto disciplinato. Nel caso in cui il cliente sia un soggetto diverso da una persona fisica, esso si considera presente quando lo è l’esecutore, inteso quale soggetto in possesso di delega o a cui siano comunque conferiti poteri di rappresentanza che gli consentano di operare in nome e per conto del cliente. Gli operatori professionali in metalli preziosi da investimento pongono particolare attenzione all’operatività a distanza, in considerazione dell’assenza di un contatto diretto con il cliente o con l’esecutore. Nei casi di operatività a distanza, gli operatori professionali in metalli preziosi da investimento acquisiscono i dati identificativi del cliente e dell’esecutore e ne effettuano il riscontro su una copia - ottenuta tramite fax, posta, in formato elettronico o con modalità analoghe - di un valido documento di identità e, nel caso dell’esecutore, acquisiscono altresì idonea documentazione da cui risulti la delega ad operare o la sussistenza dei poteri di rappresentanza che gli consentano di operare in nome e per conto del cliente; effettuano riscontri ulteriori rispetto a quelli sopra previsti sui dati acquisiti, secondo le modalità più opportune in relazione al rischio specifico. A titolo esemplificativo, si indicano le seguenti modalità: contatto telefonico su utenza fissa; invio di comunicazioni a un domicilio fisico con rice-

C ommercio

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Gli operatori dovranno porre grande attenzione all’operatività a distanza

Commercio dei preziosi: le disposizioni applicative Si va dai requisiti alla modalità di certificazione ai diritti di pratica vuta di ritorno; bonifico effettuato dal cliente attraverso un intermediario bancario e finanziario con sede a San Marino o in un paese dell’A-

rea SEPA o di un paese membro GAFI/FATF; richiesta di invio di documentazione controfirmata; verifica su residenza, domicilio, attività

svolta, tramite richieste di informazioni ai competenti uffici ovvero mediante incontri in loco, effettuati avvalendosi di personale proprio

o di terzi. Nel rispetto dell’approccio basato sul rischio, gli operatori professionali in metalli preziosi da investimento

possono utilizzare meccanismi di riscontro basati su soluzioni tecnologiche innovative e affidabili, a titolo esemplificativo quelle che prevedono forme di riconoscimento biometrico, purché assistite da robusti presidi di sicurezza. L’identificazione del cliente può essere effettuata dagli operatori professionali in metalli preziosi da investimento in digitale da remoto secondo la procedura di registrazione audio/video così disciplinata: a) gli operatori professionali in metalli preziosi da investimento realizzano un sistema che garantisca, preliminarmente all’instaurazione della sessione audio/video, la cifratura del canale di comunicazione mediante l’adozione di meccanismi standard, applicativi e protocolli aggiornati. Essi, inoltre, garantiscono anche l’utilizzo di applicativi orientati all’usabilità e all’accessibilità da parte del cliente; b) gli operatori professionali in metalli preziosi da investimento assicurano che l’identificazione da remoto effettuata da parte dell’operatore addetto alla video-identificazione rispetti le seguenti condizioni: le immagini video sono a colori e consentono una visualizzazione chiara dell’interlocutore in termini di luminosità, nitidezza, contrasto, fluidità delle immagini; l’audio è chiaramente udibile, privo di distorsioni o disturbi evidenti; la sessione audio/video, che ha ad oggetto le immagini video e l’audio del cliente e dell’addetto, è effettuata in ambienti privi di particolari elementi di disturbo. Gli operatori professionali in metalli preziosi da investimento assicurano che l’addetto preposto all’attività si astenga dall’avviare il processo di identificazione o lo sospenda quando la qualità audio/video è scarsa o ritenuta non adeguata a consentire l’identificazione del cliente. L’addetto che effettua l’identificazione: acquisisce i dati identificativi forniti dal cliente; richiede l’esibizione di un documento d’identità valido, munito di fotografia recente e riconoscibile e di firma autografa del richiedente; verifica il codice ISS e COE o codici identificativi analoghi (a titolo esemplificativo codice fiscale, partita IVA, “social security number” o “Tax ID number”, ovvero altro codice identificativo univoco rilasciato dallo Stato estero) tramite documentazione in corso di validità. Alessandro Carli


E steri

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Si è svolto il 7 e l’8 novembre, presso Palazzo Berlaymont a Bruxelles, il nono round negoziale dell’anno nell’alveo dell’Accordo di Associazione della Repubblica di San Marino all’Unione europea. La prima giornata era dedicata al confronto in formato bilaterale, la seconda - in ambito multilaterale - era incentrata sulla discussione di tematiche relative al testo istituzionale dell’Accordo e dei servizi finanziari. In bilaterale “Repubblica di San Marino San Marino – Unione Europea” il dibattito ha interessato tredici allegati, quattro dei quali provvisoriamente chiusi: Concorrenza, Aiuti di Stato, Riconoscimento qualifiche professionali e Servizi in generale. Per altri Allegati, come Materie veterinarie e fitosanitarie, Dogane, Agricoltura e Commercio, la chiusura avverrà nelle prossime settimane in forma scritta, una volta che le parti si saranno scambiate i reciproci riferimenti. Anche Statistica e Diritto societario giungeranno alla conclusione nelle prossime settimane, sempre per iscritto. Praticamente chiusi anche gli Allegati relativi a Libera circolazione dei lavoratori, Stabilimento delle persone e Diritto del lavoro, nelle modalità già illustrate dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri Luca Beccari nella seduta del Consiglio Grande e Generale della scorsa settimana: le ultime osservazioni, discusse in giornata, verranno definitivamente approvate per iscritto nei prossimi giorni. I punti da chiarire Restano ancora alcuni punti da chiarire su Trasporti ed Energia, i cui aggiornamenti degli Allegati, trasmessi da parte della Commissione solo da poco, richiedono un po’ di tempo per la loro analisi. Progressi registrati anche nel coordinamento e nella revisione del Protocollo San Marino - documento che era sospeso da qualche anno e che necessitava di un lavoro di restyling - e sulla partecipazione di San Marino alle attività delle agenzie della Ue. Nella giornata dedicata al confronto Ue/San Marino/ Andorra, il dibattito è servito a proseguire l’analisi del testo istituzionale, al fine di ripulire e aggiornare i contenuti corposi che disciplinano le cosiddette “regole del gioco”. Nel pomeriggio dell’8 novembre il focus della discussione è stato sul Protocollo relativo ai Servizi Finanziari: durante l’incontro sono state esaminate le richieste di

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Altri passi in avanti su libera circolazione, servirà invece più tempo su Trasporti ed Energia

Accordo UE, il Protocollo sui servizi finanziari tiene banco Nuovo round negoziale: dei 13 allegati, 4 sono già stati provvisoriamente chiusi

chiarimenti avanzate dalle delegazioni dei due Stati e sono state presentate congiuntamente - da parte di San Marino e di Andorra - alcune proposte di integrazione al Protocollo. Al termine del confronto, la Commissione si è impegnata a inviare una nuova proposta di testo che verrà sottoposta ai due Stati associandi. Il Segretario di Stato agli Esteri Luca Beccari, intervenendo recentemente in Consiglio Grande e Generale, ha parlato di “parafatura” entro il 2023, mentre la firma vera e propria dovrebbe arrivare nei primi mesi del 2024, prima delle elezioni europee. Le parti hanno individuato nel 6 e 7 dicembre le date per la prossima sessione negoziale - che si svolgerà come di consueto a Bruxelles - con l’auspicio di giungere alla definizione di un testo parafabile. La sessione di ottobre Incontro piuttosto positivo quello che si è svolto a fine ottobre sempre a Bruxelles presso Palazzo Berlaymont tra il Segretario di Stato per gli Affari Esteri Luca Beccari e il Vicepresidente della Commissione Europea Maroš Šefčovič. Durante il colloquio si è parlato in modo

particolare di stabilimento delle persone e di circolazione dei lavoratori: su entrambi i temi è stata raggiunta una convergenza di massima al fine di raggiungere una posizione condivisa. In quanto al dossier sui servizi finanziari, sono stati presi in esame gli aspetti più sensibili per la parte sammarinese; il Segretario di Stato Beccari ha potuto registrare ampia disponibilità da parte della Commissione a ricercare soluzioni mutualmente accettabili. È stato infine ipotizzato un calendario relativo ai prossimi step – che prevedono ancora alcuni round negoziali prima della chiusura dell’accordo, previsto per la fine dell’anno – e dei relativi passi verso la chiusura dei negoziati. Il Segretario di Stato Beccari ha manifestato al Vicepresidente Šefčovič la propria soddisfazione per il clima costruttivo e per la disponibilità manifestata nel tenere conto delle necessità della parte sammarinese. “Abbiamo innanzitutto immaginato quella che sarà la road map sulla base dei piani precedenti – ha sottolineato il Segretario di Stato Luca Beccari ai microfoni di San Marino RTV – e comunque confermato l’obiettivo di cercare di chiudere il negoziato

entro l’anno. Abbiamo iniziato ad immaginare quali potrebbero essere i percorsi

successivi, quindi la ratifica anche tenuto conto di quelle che possono essere ovviamente le tempistiche interne a San Marino e ovviamente interne alla Commissione Europea per tutte le approvazioni del caso e compatibilmente con il doppio appuntamento elettorale sia per San Marino sia per la stessa Unione europea nel 2024”. Il Segretario di Stato Luca Beccari ha poi aggiunto che “al di là di questo, abbiamo anche affrontato in modo particolare il pacchetto mobilità e stabilimento delle persone e dei lavoratori – un ‘pacchetto unico’ – sul quale abbiamo fatto notevoli progressi e abbiamo raggiunto sostanzialmente quella che può essere una posizione di compromesso; valuteremo nel dettaglio ma credo che le istanze sammarinesi siano state nella sostanza recepite appieno dalla Commissione

Europea, quindi siamo molto soddisfatti. Sono stati inoltre affrontati, in modo particolare, i nodi più politici del dossier dell’integrazione dei servizi finanziari, dopo la prima riunione tecnica che c’è già stata un paio di settimane fa e quella che ci sarà invece i primi di novembre, dove abbiamo evidenziato quelli che sono i punti più importanti per la parte sammarinese, tenuto conto delle discussioni avute in Commissione Esteri-Finanze congiunta ma anche sentita in proposito l’ABS (Associazione Bancaria Sammarinese, ndr). Infine abbiamo ricevuto margini di disponibilità rassicuranti per cui, insomma, credo che anche su questo dossier che rimane il più complicato da un punto di vista tecnico ci possano essere tutti i margini per arrivare ad un compromesso soddisfacente”.


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di Alessandro Carli

Viaggia in terreno positivo la raccolta totale del sistema bancario del Monte Titano che nel raffronto tra il secondo e il primo semestre 2023 ha registrato una variazione positiva di circa 67 milioni di euro (+1,2%), attestandosi a 5.733 milioni di euro. È uno dei dati di spicco del Bollettino informativo di Banca Centrale della Repubblica di San Marino, pubblicato nei giorni scorsi e che confermano la risalita dell’intero sistema bancario del Paese. La struttura del sistema finanziario Al 30 giugno 2023 nel Registro dei Soggetti Autorizzati risultavano iscritte 16 società di cui 5 iscritte nella sezione delle imprese finanziarie estere autorizzate all’esercizio di attività riservate nel settore dei servizi di pagamento in regime di PSSS, mentre erano 34 gli intermediari assicurativi e riassicurativi iscritti nel relativo registro. Rispetto al trimestre precedente è variato il numero dei soggetti iscritti nel Registro dei Soggetti Autorizzati (+4), mediante l’iscrizione di 1 istituto di pagamento e 3 Imprese Finanziarie Estere in regime di PSSS. In crescita la raccolta del risparmio In particolare la raccolta del risparmio è aumentata di 12

FAinanza ttualità

FIXING FIXING - Anno - Anno XXXIXXII - n.41- n.22 Venerdì - Venerdì 10 Novembre 6 Giugno 2023 2014

Tra marzo e giugno del 2023 I crediti dubbi lordi, pari a 1.041 milioni di euro, sono risultati in cal

La raccolta delle banche è salita d

La “totale” è passata da poco più di 5,1 miliardi di euro e oltre 5,7 miliardi di euro (al 30 al 30 giugno 2022 di 5.497.269, al 30 giugno di quest’anno di 5.733.308 euro). A cresce milioni di euro rispetto al trimestre precedente, attestandosi a 3.610 milioni di euro (+0,3%). Con riguardo alle componenti del predetto aggregato, i debiti verso la clientela, pari a 2.557 milioni di euro, sono diminuiti di 35 milioni di euro (-1,4%) e i debiti rappresentati da strumenti finanziari, pari a 1.050 milioni di euro, risultano aumentati di 47 milioni di euro (+4,7%). La raccolta interbancaria invece risulta in aumento di circa un milione di euro. La raccolta indiretta ha evidenziato invece un aumento di 54 milioni di euro, attestandosi a 2.118 milioni di euro (+2,6%). A fronte dell’aumento della custodia e amministrazione di strumenti finanziari (+47 milioni di euro) e della gestione di patrimoni mobiliari (+11 milioni di euro), Banca Centrale della Repubblica di San Marino rileva che si è registrata una riduzione di valore dell’attività di banca depositaria (-4 milioni di euro).

Banca Centrale: i dati della raccolta (dal 30 giugno 2020 al 30 giugno 2023) 30/06/2020

30/06/2021

30/06/2022

30/06/2023

Raccolta diretta

3.562.326

3.531.886

3.645.265

3.614.830

Debiti verso clientela

2.130.774

2.419.416

2.602.641

2.557.097

- di cui: a vista

1.940.741

2.091.191

2.212.328

2.056.292

Raccolta indiretta

1.572.506

1.714.272

1.852.004

2.118.478

RACCOLTA TOTALE

5.134.883

5.168.613

5.497.269

5.733.308

Elaborazione grafica a cura di San Marino Fixing - Fonte: BCSM In discesa gli impieghi verso la clientela Per quanto riguarda gli impieghi verso la clientela, nel secondo trimestre 2023 gli impieghi lordi verso la clientela sono diminuiti di 51 milioni di euro, attestandosi a 1.913 milioni di euro. I crediti dubbi lordi, pari a 1.041 milioni di euro, sono risultati in calo di 45 milioni, sui quali ha inciso, prevalentemente, la riduzione delle sofferenze. Le sofferenze lorde, pari a 404

A ssociazione Bancaria Italiana

Nel 2023 in Italia è fortemente cresciuto l’ammontare dei mutui rinegoziati L’ABI segnala che i dati pubblicati dalla Banca Centrale Europea indicano che nel 2023 in Italia è fortemente cresciuto l’ammontare dei mutui rinegoziati (allungamenti, passaggi da variabile a fisso, revisione del tasso di interesse), per attenuare gli impatti dell’incremento dei tassi d’interesse sull’importo delle rate dei mutui a tasso variabile. Infatti, nei primi nove mesi del 2023, l’ammontare dei mutui rinegoziati è stato di 17,4 miliardi euro, ben superiore ai 5,1 miliardi nei primi 9 mesi del 2022. In termini di comparazione internazionale, nei primi 9 mesi del 2023 a fronte di un valore per l’Italia del 34,4%, l’incidenza delle rinegoziazioni sul totale delle nuove erogazioni nell’area dell’euro è del 24,4%. Proprio in tal senso l’ABI ha promosso per i propri Associati l’adozione

di misure in favore delle famiglie con mutui a tasso variabile, quali ad esempio: - allungamento del piano di ammortamento dei finanziamenti per l’acquisto della prima casa; - ampliamento della platea dei beneficiari della rinegoziazione dei contratti di mutuo ipotecario, introdotta dall’art.1, comma 322, della Legge 29 dicembre 2022, n. 197 (ad esempio, ammettendo alla misura anche soggetti con reddito ISEE o con mutui di importo più elevato rispetto a quanto previsto dalla legge); - ulteriore diffusione della conoscenza presso la propria clientela della possibilità di ricorrere Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa (cosiddetto Fondo Gasparrini), al fine di sospendere – al verificarsi di specifici eventi - il pagamento delle rate del finanziamento. Se-

condo gli ultimi dati della Banca d’Italia le consistenze di mutui a tasso fisso si collocavano al 63% del totale dei mutui. La Guida sul fondo garanzia Supportare e rafforzare la conoscenza del principale strumento pubblico volto a favorire l’acquisto dell’abitazione principale da parte delle famiglie. Al Fondo di garanzia per i mutui prima casa è dedicato l’approfondimento elaborato dall’ABI, con le banche e le Associazioni dei consumatori nell’ambito del progetto “Trasparenza semplice”. Al fine di illustrare le caratteristiche, è stata realizzata una guida in formato digitale (www.abi.it/mercati/progetto-trasparenzasemplice/ambito-strumentiinfoeducativi-diretti-allaclientela/).

milioni di euro, risultano diminuite di 41 milioni. La variazione è riconducibile, in particolare, allo stralcio di crediti operati da taluni istituti di credito. Gli impieghi netti verso la clientela, pari a 1.175 milioni di euro, sono diminuiti di 20 milioni. I crediti in bonis netti sono diminuiti di 7 milioni di euro, attestandosi a 864 milioni, mentre i crediti dubbi netti (NPLs) si ragguagliano a 311 milioni di euro (-2 milioni rispetto al tri-

mestre precedente). Tra i crediti dubbi netti si rilevano sofferenze per 164 milioni di euro (-10 milioni), incagli per 85 milioni di euro (-3 milioni) e crediti ristrutturati per circa 61 milioni di euro (sostanzialmente invariati rispetto al trimestre precedente). Il coverage ratio sui crediti dubbi è pari al 70,1% (59,4% sulle sofferenze). I crediti dubbi lordi rappresentano il 54,4% degli impieghi lordi (NPLs Ratio a valori

lordi), mentre i crediti dubbi netti costituiscono il 26,5% degli impieghi netti (NPLs Ratio a valori netti). Al 30 giugno 2023 poi il patrimonio netto del sistema bancario risulta pari a 307 milioni di euro, in aumento di 3 milioni rispetto al trimestre precedente. Le società di gestione e i fondi comuni A fine giugno 2023 i fondi comuni di diritto sammarinese


AFttualità inanza

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lo di circa 45 milioni di euro, sui quali ha inciso, prevalentemente, la riduzione delle sofferenze

di oltre mezzo miliardo in tre anni

0 giugno 2020 il totale è stato di 5.134.883 euro, al 30 giugno 2021 invece di 5.168.613 ere maggiormente è stata però quella indiretta: da 1.572.506 euro agli attuali 2.118.47 gestiti dalle tre Società di Gestione erano pari a undici, di cui due istituiti ai sensi di specifici decreti nell’ambito di operazioni di ristrutturazione bancarie e un fondo in liquidazione di tipo chiuso alternativo e riservato a clientela professionale. Il patrimonio netto dei fondi comuni risultava pari a 169 milioni di euro, di cui 0,7 milioni di euro relativo al citato fondo chiuso in liquidazione, in diminuzione di 2 milioni di euro rispetto a fine marzo 2023. Del citato importo di 169 milioni, la parte riferita ai menzionati 2 fondi di crediti in essere era pari a 59 milioni. Le quattro fotografie allargate Più interessate, anche per capire meglio l’andamento del sistema bancario della Repubblica di San Marino, è la “messa a specchio” delle performance degli anni 2020, 2021, 2022 e 2023 alla data del

30 giugno. Come riportato nella tabella, la raccolta totale è passata da poco più di 5,1 miliardi di euro e oltre 5,7 miliardi di euro (nello specifico, al 30 giugno 2020 il totale è stato di 5.134.883 euro, al 30 giugno 2021 di 5.168.613, al 30 giugno 2022 di 5.497.269, al 30 giugno di quest’anno di 5.733.308 euro). A crescere maggiormente è stata la raccolta indiretta che da 1.572.506 euro di metà 2020 è schizzata a 2.118.478 euro alla fine del sesto mese del 2023. Meno “incisiva” invece l’accelerazione della raccolta diretta che nelle quattro “fotografie” ha avuto il seguente andamento: 3.562.326 euro al 30/06/2022, 3.531.886 euro al 30/06/2021, 3.645.265 euro al 30/06/2022 e 3.614.830 euro al 30/06/2023. Scomponendo le voci più rilevanti della “diretta” si può osservare che sono aumentati i “debiti verso la clientela” (i circa 2,1 miliardi del 30 giugno del 2020 sono diventati 2,4 dodici me-

B ankitalia €-coin diminuisce in ottobre confermando le debolezze Nel mese di ottobre l’euro-coin (€-coin) è sceso marcatamente (a -0,67 da -0,18 in settembre), confermando la debolezza di fondo dell’attività nell’area dell’euro. A comunicarlo è Banca d’Italia. La flessione, si legge nel “cruscotto”, è dovuta al peggioramento degli indicatori finanziari, di domanda e di fiducia delle imprese. €-coin – sviluppato dalla Banca d’Italia – fornisce in tempo reale una stima sintetica del quadro congiunturale corrente nell’area dell’euro, esprimendo tale indicazione in termini di tasso di crescita trimestrale del Prodotto Interno Lordo (PIL) depurato dalle componenti più erratiche (stagionalità, errori di misura e volatilità di breve periodo). La nota viene pubblicata mensilmente dalla Ban-

ca d’Italia e dal CEPR. Le prossime date di pubblicazione di €-coin saranno venerdì 1° dicembre e venerdì 5 gennaio 2024 (da confermare). La nota €-coin è costruito mensilmente sfruttando un vasto insieme di serie storiche macroeconomiche (quali, ad esempio, gli indici di produzione industriale, i sondaggi congiunturali, gli indicatori di domanda e gli indici di borsa) da cui viene estratta l’informazione rilevante per la stima della dinamica di fondo del PIL dell’area. €-coin precede di alcuni mesi la pubblicazione del dato ufficiale sulla crescita trimestrale del PIL dell’area dell’euro da parte di Eurostat e ne anticipa il segnale al netto delle componenti erratiche e di breve periodo.

si più tardi, 2,6 miliardi al 30 giugno 2022 e 2,55 miliardi al 30 giugno del 2023). In aumento anche quelli “a vista”: 1,9 miliardi a metà 2020, 2 miliardi a metà 2021, 2,2 miliardi a metà 2022 e 2 miliardi a

metà 2023. Infine l’evoluzione del coverage ratio sui crediti dubbi: al 30 giugno 2020 è risultato pari al 63,3% mentre il coverage ratio sulle sofferenze è risultato pari al 64,5%; i crediti

dubbi lordi a metà 2020 rappresentavano il 62,8% degli impieghi lordi (NPL Ratio a valori lordi), mentre i crediti dubbi netti costituivano il 38,5% degli impieghi netti (NPL Ratio a valori netti).

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Al 30 giugno 2021 il coverage ratio sui crediti dubbi è stato pari al 63,8%, (65,2% sulle sofferenze); i crediti dubbi lordi rappresentavano il 60,8% degli impieghi lordi (NPL Ratio a valori lordi), mentre i crediti dubbi netti costituivano il 36,1% degli impieghi netti (NPL Ratio a valori netti). Al 30 giugno 2022 il coverage ratio sui crediti dubbi era pari al 67,0% (67,3% sulle sofferenze); i crediti dubbi lordi rappresentavano il 58,5% degli impieghi lordi (NPLs Ratio a valori lordi), mentre i crediti dubbi netti costituivano il 32,0% degli impieghi netti (NPLs Ratio a valori netti).


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F iscalità

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La nuova scadenza, in via straordinaria, è stata posticipata al 31/12/2024

E-fatture, prorogati i termini di archiviazione Riguarda quelle emesse e ricevute negli anni 2021, 2022 e 2023 Il termine per l’archiviazione delle fatture elettroniche emesse e ricevute negli anni 2021, 2022 e 2023 è posticipato, in via straordinaria, al 31 dicembre 2024, nelle more della predisposizione della disciplina tecnica regolamentare dell’archiviazione delle fatture elettroniche. Così il Decreto – Legge del 27 ottobre 2023 numero 152. Entro il 31 dicembre 2023, prosegue il DL, “l’Autorità ICT, ai sensi del comma 1, lettera c) dell’articolo 12 del Decreto Delegato 20 novembre 2018 n.146 così come modificato dal Decreto Delegato 20 novembre 2020 n.204 formula le norme tecniche relative all’archiviazione delle fatture elettroniche nell’interscambio di beni e servizi con l’Italia, da sottoporre al Congresso di Stato ai fini dell’adozione del Regolamento di cui all’articolo 8, comma 3 del Decreto Delegato n.163/2021”. L’articolo 64 della Legge del 23 dicembre 2020 numero 223 (“Deleghe per la disciplina della fatturazione, anche elettronica e della temporanea movimentazione di beni”) inoltre è così sostituito: ad integrazione di quanto già previsto dall’articolo 38, comma 8 e dall’articolo 39, comma 1 della Legge nr. 173 del 2018, è dato mandato al Congresso di Stato di adottare Decreti Delegati per: a) disciplinare la fatturazione, anche elettronica, negli scambi interni di beni ovvero di servizi e altresì la relativa conservazione ed archiviazione; b) prevedere e disciplinare la fattura elettronica per le prestazioni di servizi di cui alla Legge nr. 131 del 1991. Al fine di recepire i risultati del negoziato in corso con la Repubblica Italiana, e altresì con riferimento alle operazioni effettuate tra operatori sammarinesi, è dato mandato al Congresso di Stato di adottare un Decreto Delegato per modificare la Legge nr. 137 del 1997. Interscambio con l’Italia La fattura in formato elettronico nell’ambito degli scambi commerciali con l’Italia è di-

sciplinata dalle disposizioni normative specifiche in materia di cui al Decreto Delegato del 5 agosto 2021 n. 147 e dall’apposito regolamento.

L’operatore economico sammarinese, o suo delegato, deve presentare all’Ufficio Tributario le fatture elettroniche d’acquisto di beni e servi-

zi connessi dall’Italia, messe a sua disposizione dall’HUB SM, nei termini di cui alla Legge 27 marzo 1987 n. 49 e sue successive disposizioni

applicative, mediante compilazione ed invio all’Ufficio Tributario di apposito modulo in formato elettronico indicando per ogni acquisto

il tipo merce, l’aliquota e l’imposta sulle importazioni. L’operatore economico sammarinese deve presentare all’Ufficio Tributario anche le eventuali fatture in formato elettronico relative a prestazioni di servizi emesse da operatori economici italiani e pervenute all’HUB SM tramite SdI. L’operatore economico sammarinese deve emettere e trasmettere all’Ufficio Tributario le fatture elettroniche relativamente alle cessioni di beni verso l’Italia nei termini previsti dalle disposizioni di cui al Decreto 29 novembre 2004 n. 163 e sue successive modifiche, con trasmissione comprensiva dei dati rilevanti ai fini del rimborso dell’imposta sulle importazioni. Per ogni file elaborato relativo alle cessioni di beni verso l’Italia viene calcolato dall’HUB SM il corrispondente codice HASH che caratterizza univocamente il documento e che è memorizzato nel HUB SM assieme ai dati acquisiti dal file. La fattura elettronica scartata dall’HUB SM a seguito dei controlli eseguiti secondo le regole e principi previsti dal regolamento di cui sopra si considera non emessa. Definizioni Ai fini del DD, valgono le seguenti definizioni: 1 - “Fattura elettronica”, un documento informatico recante la rappresentazione informatica di dati, fiscalmente e giuridicamente rilevanti; 2 - “HUB SM”, apposita tecnologia hardware e software utilizzata dall’Ufficio Tributario ai fini della raccolta, smistamento e trasmissione delle fatture elettroniche agli operatori economici e alle Autorità competenti; 3 - “SdI”, Sistema d’Interscambio italiano, vale a dire la struttura istituita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano attraverso la quale avviene la trasmissione e lo scambio delle fatture elettroniche tra San Marino e l’Italia. Alessandro Carli


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A mbiente

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“Nel mondo la usano già da anni: basta pregiudizi, si valuti l’aspetto tecnico”

ANIS: “La cogenerazione darà benefici al Paese” Gli Industriali a sostegno del Decreto: “Vantaggi economici e ambientali” di Daniele Bartolucci

“È stato emesso, finalmente, il Decreto che permetterà alle aziende private - potenzialmente anche agli enti pubblici come l’Ospedale di Stato - di utilizzare la tecnologia della cogenerazione e trarne per le aziende e per tutto il Paese i relativi benefici, in termini ambientali e competitivi”. Una posizione chiara quella di ANIS, anche alla luce delle prime critiche mosse all’indirizzo della nuova norma, che in verità non è nuova per niente, visto che “in Italia la prima direttiva che ne ha promosso l’uso e lo sviluppo risale addirittura al 2004”, ricordano gli Industriali sammarinesi. “Come rappresentanti del comparto industriale, che chiede parità di condizioni rispetto ai concorrenti italiani ed europei, attendiamo da oltre un decennio questo provvedimento normativo”. (Nella foto in alto a destra un particolare dell’impianto di cogenerazione realizzato da Caviro Extra, storica azienda di Faenza (RA) leader nel mercato vitivinicolo, che ha vinto il Primo premio Sviluppo Sostenibile per il settore economia circolare nel 2022). Tecnicamente, “gli impianti di cogenerazione e trigenerazione aumentano di fatto l’efficienza dei sistemi di generazione di energia elettrica, termica e frigorifera, recuperando per altro uso il calore che deve necessariamente essere dissipato dall’impianto. I vantaggi che ne conseguono sono di tre tipi: energetici, ambientali ed economici. Innanzitutto la riduzione a livello globale

delle emissioni in atmosfera: questo è un obiettivo prioritario, che il nostro Paese ha espressamente dichiarato di perseguire e a cui noi, come imprenditori, vogliamo contribuire investendo in impianti che permettano alle nostre aziende di ridurre il loro fabbisogno di energia dall’esterno. Inoltre i minori consumi di energia primaria comportano un significativo vantaggio economico che si tradurrà in maggiore competitività (o meglio in un recupero della competitività persa fino ad ora) per le aziende del nostro territorio. Al pari del fotovoltaico si tratta di tecnologie certificate green e sostenibili, riconosciute a livello globale e per questo promosse e incentivate da tutti gli organismi interna-

zionali e dai singoli Paesi. Basti pensare che oggi un tale investimento, se fatto in Italia, viene quasi completamente ripagato in meno di dieci anni grazie agli incentivi. Al contrario - e questo va sottolineato quale differenza rispetto al contesto circostante - il decreto sammarinese non prevede alcun incentivo”. E le dimensioni? “Va detto che tali impianti, il cui costo di realizzazione è molto alto, lavorano in maniera efficiente solo se perfettamente tarati sui consumi della singola azienda e perciò giustamente il decreto fissa i limiti di dimensione e di produzione, escludendo qualunque potenziale rischio di un non corretto dimensionamento (qualcuno ha parlato di “so-

vradimensionamento”) degli stessi rispetto alle reali necessità dell’azienda”. Inoltre, nell’ottica di una maggiore integrazione con l’Unione Europea, va rimar-

cato come la cogenerazione (e la trigenerazione che ne è l’evoluzione e, oltre a produrre energia elettrica, consente di utilizzare l’energia termica recuperata dalla trasformazione termodinamica anche per produrre energia frigorifera, ovvero fluidi refrigerati per il condizionamento o per i processi industriali) sono talmente promosse dall’Europa che nella recente definizione della Tassonomia verde per la classificazione delle attività economiche che possono essere definite sostenibili, non solo è una delle teconolgie permesse, ma è anche una di quelle utili al processo di transizione (e quindi, ad esempio, all’uso del gas come combustibile al fine diraggiungere gli obiettivi prefissati). Detto questo, “le industrie sammarinesi - ribadisce ANIS - contribuiscono per oltre un terzo alla formazione del PIL, trainano l’occupazione con migliaia di posti di

C entro REACH

lavoro e generano una parte consistente del reddito delle famiglie e, direttamente o indirettamente, gran parte del gettito fiscale. Questo è quindi un Decreto che va nella di-

“Interessa alle industrie, ma potenzialmente anche al pubblico: ad esempio per l’Ospedale” rezione di riconoscere possibilità tecnologiche virtuose al pari di quelle già presenti da anni fuori dai confini, va valutato tecnicamente e senza pregiudizi e posizioni ideologiche, e pertanto non può che essere accolto positivamente e sostenuto”.

Imprese: prorogati di tre anni le deadline di registrazioni per il REACH del Regno Unito È ufficiale: l’Autorità Inglese ha deciso di prorogare di tre anni le deadline di registrazioni per il REACHUK. Le nuove scadenze di registrazioni sono: 1 - 27 ottobre 2026: per le sostanze prodotte o importate in quantità ≥ 1.000 ton/anno. Questa scadenza si applica anche alle sostanze Cancerogene, Mutagene e Tossiche per la riproduzione (CMR) in quantità ≥1 ton/anno, alle sostanze classificate molto tossiche per gli organismi acquatici (acuto o cronico) in quantità ≥ 100 ton/anno e alle sostanze in candidate list (al 31 dicembre 2023); 2 - 27 ottobre 2028: per le sostanze prodotte o importate in quantità ≥ 100 t ton/anno e alle sostanze in

candidate list (al 27 ottobre 2026); 3 - 27 ottobre 2030: per le sostanze prodotte o importate in quantità ≥ 1 ton/ anno. Per usufruire di queste nuove scadenze è necessario soddisfare alcuni criteri: essere un utilizzatore a valle o un distributore ai sensi del REACH-UK nei 2 anni precedenti il 1° gennaio 2021; oppure essere produttori/formulatori EU, aver nominato un rappresentante esclusivo (OR) e aver venduto ai clienti UK (utilizzatori a valle o distributori) le sostanze in quanto tali o in miscela nei 2 anni precedenti il 1° gennaio 2021. Questi due criteri richiedono comunque di aver presentato una notifica Downstream

User Import Notification (DUIN) all’Autorità Inglese per continuare a importare le sostanze registrate REACH nel Regno Unito. In caso contrario, è necessario presentare una nuova domanda di registrazione ai sensi del regolamento REACH-UK. Sono state pubblicate in GU dell’UE le Decisioni di esecuzione 2023/2378, 2023/2380 e 2023/2386 che posticipano la data di scadenza dell’approvazione delle seguenti combinazioni di principio attivo/tipo di prodotto (PT). Per alfa-cloraloso (EC 240-016-7; CAS 15879-93-3) la nuova data di scadenza dell’approvazione per il PT14 (Rodenticidi) è il 30 Giugno 2026. Info: www.centroreach.it


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G iustizia

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Sono state inasprite le sanzioni a seconda del “grado”: ecco le novità

Codice Penale, sono stati rivisti due articoli DD 161/2023: appropriazione indebita e amministrazione infedele Attraverso il Decreto Delegato del 7 novembre 2023 numero 161 la Repubblica di San Marino ha “messo mano” al Codice Penale. Il Decreto Delegato di cui sopra, nella fattispecie, è intervenuto sudue articoli, il numero 197 e il numero 198 del Codice Penale quelli cioè dedicati all’appropriazione indebita e all’amministrazione infedele. Appropriazione indebita Per quel che concerne l’articolo 197, “chiunque indebitamente fa sua la cosa mobile altrui, della quale ha il possesso a qualsiasi titolo, è punito, a querela dell’offeso, con la prigionia e la multa a giorni di secondo grado. Si applica la prigionia di primo grado o la multa a giorni di secondo grado, se l’appropriazione ha per oggetto cose di tenue valore o da altri smarrite o costituenti tesoro ovvero cose delle quali l’agente è venuto in possesso per errore, caso fortuito o forza maggiore. Si procede d’ufficio se il fatto è commesso da un amministratore, esattore, custode, curatore ovvero da chiunque presta la propria opera ad altri e si applicano la prigionia di secondo grado, la multa a giorni di terzo grado e l’interdizione di quarto grado dall’incarico di tutore o curatore, dalla professione o dall’arte. Si procede d’ufficio se il fatto, da chiunque commesso, abbia arrecato danno allo Stato o a società da esso partecipate o ad enti pubblici o ad istituti bancari o finanziari; in tali fattispecie si applica la prigionia dal secondo al quarto grado, in considerazione della rilevanza dell’entità del danno economico arrecato, la multa a giorni di terzo grado e l’interdizione di quarto grado dai pubblici uffici e dai diritti politici”. Amministrazione infedele Il nuovo articolo 198 invece stabilisce che “i tutori, i curatori, gli amministratori, i direttori, i liquidatori di società ed ogni altro amministratore di patrimonio privato, i qua-

li, fuori dai casi previsti dall’articolo 197, per procurare a sé o ad altri un vantaggio, compiono atti che siano di danno al patrimonio ammi-

nistrato, sono puniti con la prigionia di secondo grado o con la multa a giorni di terzo grado. Se il fatto è commesso in danno dello Stato, di socie-

tà da esso partecipate o di enti pubblici o di istituti bancari e finanziari, conclude l’artcolo numero 198 del Decreto Delegato, “si applica la pri-

gionia dal secondo al quarto grado, in considerazione della rilevanza dell’entità del danno economico”. Alessandro Carli

F ocus

Riciclaggio e contrasto Le novità

Adeguamento della legislazione nazionale, alle convenzioni e agli standard internazionali in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, novità in arrivo attraverso il Decreto Delegato numero 154 del 2023. Rimandando il lettore al documento integrale e scaricabile (o consultabile) sul sito del Consiglio Grande e Generale, ci soffermiamo su un articolo. Tra le modifiche apportate dal Decreto Delegato numero 154 del 2023 c’è anche quello dei costi per il personale, per la struttura, per l’organizzazione e per il funzionamento dell’Agenzia, interamente a carico dell’Ecc.ma Camera e recuperati integralmente dalla Banca Centrale della Repubblica di San Marino, che li sostiene, nei termini e con le modalità stabiliti negli accordi, di cui all’articolo 22 della Legge 29 giugno 2005 n.96 e successive modifiche, quale maggiorazione applicata alla remunerazione già concordata per le funzioni ivi previste. L’Agenzia utilizza le risorse secondo criteri di economicità e di efficienza”. Inoltre il primo periodo del comma 4, dell’articolo 2 della Legge n.92/2008 è così modificato: “4. L’Agenzia predispone entro il mese di aprile di ogni anno un rendiconto sulla gestione delle risorse ricevute l’anno precedente da Banca Centrale della Repubblica di San Marino ed entro il mese di settembre di ogni anno un documento di previsione dei costi che verranno sostenuti l’anno successivo.”.


S ociale

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L’appello agli imprenditori sammarinesi: “Donate un futuro a Kalala-Diboko”

“Completiamo l’ultimo padiglione dell’ospedale” Carità senza Confini: “Manca poco per vedere il progetto finito” Manca davvero poco per vedere finalmente operativo il Centro ospedaliero di Kalala-Diboko, con sala operatoria, sala parto, ambulatori e 30 posti letto, fortemente voluto dall’associazione Carità senza Confini per fornire cure mediche e ospedaliere alle più di 45mila persone che vivono in un’area geografica molto particolare: la zona interessata si trova a sud-ovest della Repubblica Democratica del Congo e si trova all’incrocio tra due fiumi, Lulua e Luiza, che la isolano completamente dal resto della Regione in quanto non ci sono ponti che la collegano ai principali centri urbani. Questo isolamento geografico e la mancanza di infrastrutture si ripercuote su ogni possibilità di sviluppo e rende più difficile e costoso qualsiasi tipo di intervento. A maggior ragione per quanto riguarda la sanità: le 45mila persone che abitano in quest’area non hanno né un ospedale né un ambulatorio medico a cui rivolgersi in caso di necessità. Anche per questo, il tasso di mortalità tra le donne incinte, tra gli anziani e anche purtroppo i giovanissimi, è alta, spesso per cause facilmente curabili. Proprio per questo, diversi anni fa, grazie anche all’esperienza maturata in progetti di questo tipo già realizzati in tutta l’Africa, Carità senza Confini ha deciso di accettare la sfida più grande, ovvero quella di realizzare un progetto impegnativo come un ospedale, in una regione povera di ogni infrastruttura, dove non è possibile reperire il materiale necessario per la costruzione e tutto deve essere trasportato sul posto con grandi costi di trasporto e dove si devono interrompere i lavori nella stagione delle piogge. Un impegno che richiede uno sforzo organizzativo e finanziario maggiore rispetto al normale, a cui grazie a numerosi finanziatori privati, si è riuscito a far fronte fino ad oggi. Uno sforzo, però, reso complicato ancora di più dalla

pandemia e poi dal conflitto in Ucraina, che hanno causato un generale aumento del 30% dei prezzi per il trasporto e per il materiale, che è in buona parte importato dall’Europa. “Proprio quando si sceglie di servire i più poveri fra i poveri”, spiegano dall’associazione, “si incontrano le difficoltà maggiori ma si incontrano anche i bisogni maggiori, che per questa gente, senza cure mediche, significa sofferenze e morte, che potrebbero essere evitate”. E questa è la grande motivazione che muove i volontari di Carità senza Confini, che si appellano di nuovo ai sammarinesi e in particolare agli imprenditori sammarinesi perché contrinuiscano a realizzare anche l’ultima parte del progetto. Imprenditori che, va detto, non si sono mai tirati indietro in questi anni, fin dal “primo mattone” posato nel 2016: tra di loro numerose aziende ANIS, a cui l’associazione si è rivolta nelle scorse settimane chiedendo di far circolare questa nuova iniziativa. Nello specifico progetto del Centro ospedaliero di Kalala-Diboko, oltre ai contributi di privati, figurano infatti diverse aziende locali, che hanno contribuito o con donazioni in denaro o anche, laddove necessario, in beni materiali: Ceramica Del Conca (che da anni sostiene l’associazione finanziando direttamente progetti in di-

versi paesi africani, dall’Etiopia allo Zambia, per esempio), Colorificio Sammarinese, New Gattei Impianti, Marino Cristal, Marlu’, Titan Tex, MyO, Banca Agricola Commerciale, Fondazione Graziana Graziani, Commissione Nazionale Sammarinese per l’UNICEF, Banca Cis, Centro Missionario Diocesano, Croce Rossa Sammarinese, Eccellentissima Reggenza, Segreteria di Stato per gli Affari Esteri. L’appello che l’associazione rivolge agli imprenditori è oggi quello di compiere questo ultimo sforzo e dare, finalmente, a questa popolazione non solo un Centro Ospedaliero avanzato con tanti servizi fondamentali, ma una vera e propria speranza per il futuro. Stato di avanzamento Ecco cosa manca Come detto, i lavori sono iniziati nel 2016 e ad oggi già 3 dei 4 padiglioni sono stati realizzati e resi operativi, ovvero quelli che ospitano il blocco operatorio, la sala parto, il laboratorio analisi e i vari ambulatori. Inoltre è stato fatto l’inventario di tutti i beni e delle attrezzature mediche, che sono anche state testate. In corso di ultimazione anche la fossa biologica per le latrine esterne. Detto questo, ci sono ancora opere essenziali necessarie per il completamento, a iniziare dall’ultimazione del

quarto padiglione, il più grande, di 224 mq più le verande, che ospita i reparti e la pediatria, con intonacatura, porte e finestre, soffitti, grondaie e canalizzazioni, impianti idraulico ed elettrico, posa delle piastrelle e tinteg-

giatura (piastrelle e vernici sono già sul posto). Come detto, oltre al completamento delle latrine esterne, devono essere realizzati anche l’inceneritore e la cisterna per l’acqua. Tutto questo per un costo di circa 131mila eu-

ro. Infine, nelle scorse settimane sono stati testati i pannelli fotovoltaici e purtroppo si è constatato che non sono in grado di fornire tutta l’energia elettrica necessaria alle attrezzature mediche, quindi si è reso necessario anche acquistare sul posto un generatore. A tutto questo va aggiunta ovviamente la spesa del materiale e della mano d’opera. Per chi fosse interessato a contattare l’associazione Carità senza Confini e avere maggiori informazioni sulla possibilità di contribuire al completamento del progetto, può rivolgersi ai seguenti referenti: Rita Berardi, Presidente Carità senza Confini, Cell. 335 222873; Don Raymond Nkindji Samuangala, Responsabile in loco del Progetto, Cell. 366 1543211; Loredana Mazza, Vice Presidente Carità senza Confini, Cell. 333 1663851.

I talia e San Marino insieme

Sul Titano la Conferenza Internazionale sul Turismo Accessibile dell’UNWTO Il 16 e il 17 novembre il Centro Congressi Kursaal della Repubblica di San Marino ospiterà la Conferenza Internazionale dell’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (UNWTO): “TOURISM FOR ALL - Advancing accessibility for destinations, companies and people”. Due giorni di conferenze, tavole rotonde e panel di primo piano per promuovere il “turismo per tutti” e confrontarsi su ciò che il mondo del turismo deve fare per garantire alle persone con disabilità il diritto al turismo. La Repubblica di San Marino torna ad ospitare una conferenza sul turismo accessibile a distanza di 9 anni dall’ultima volta e insieme ad Italia e UNWTO offrirà una piattaforma per governi, destinazioni e settore privato dove discutere i modi migliori per dare priorità all’acces-

sibilità in qualsiasi politica o strategia turistica. L’appuntamento è organizzato per dimostrare ancora una volta che rendere accessibili le destinazioni turistiche e le aziende aprirà la strada al futuro. La conferenza prevede due giorni di lavori con la partecipazione di Ministri ed autorità da diversi Paesi del mondo oltre a tecnici ed esperti di organizzazioni pubbliche e private. Parteciperanno autorità

politiche da diversi paesi del mondo, rappresentanti di destinazioni turistiche, amministrazioni locali, autorità di organizzazioni internazionali, imprenditori di aziende legate al turismo e alla disabilità, medici, manager e professionisti. Al termine dei lavori si auspica possa essere definito e sottoscritto il “San Marino Action Plan”, un documento che detti le linee guida per lo sviluppo di un turismo accessibile e sostenibile in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e rispettoso delle persone con disabilità e contemporaneamente renda la Repubblica di San Marino un hub permanente per l’elaborazione di politiche di inclusività. Per registrarsi all’appuntamento è sufficiente compilare i form sul sito www.sanmarinoaccessibletourism.com.



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