Fixing 2023 nr. 36

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La Dichiarazione Conclusiva dello Staff della Missione 2023 ai sensi dell’Articolo IV del Fondo Monetario Internazionale certifica i miglioramenti della Repubblica di San Marino su diversi fronti economici e, indirettamente, anche sociali: basti pensare alla disoccupazione interna praticamente azzerata cosa possa significare per i lavoratori e le loro famiglie. O anche per lo Stato, che grazie alla crescita economica ha potuto incamerare più risorse per sostenere il proprio welfare state. Non è tutto rose e fiori, ovviamente, ma l’aver potuto verificare (anche di persona, con la visita in alcune aziende ANIS) per diversi anni - a iniziare dal capo missione Borja Gracia, che è rimasto lo stesso per più Missioni - la realtà economica sammarinese, ha permesso di individuare al meglio le dinamiche positive e la qualità dell’economia della piccola Repubblica, evidenziandone sia la capacità di resistere alle crisi che si sono ripetute in questi anni, sia i progressi conseguiti nell’ultimo biennio, con una crescita superiore alle aspettative e tra le migliori a livello europeo. Un giudizio complessivamente positivo e migliorativo, che proprio per questo stride con la recente decisione di Fitch di non considerare i titoli di stato di San Marino come “investment grade”. Da qui la domanda, posta direttamente a Borja Gracia: perché secondo voi? Invitereste a investire su San Marino? Il capo missione, dopo aver spiegato il diverso ruolo del FMI rispetto all’agenzia di rating, ha chiosato con un perentorio: “The market has spoken”. Ovvero, gli investitori hanno creduto in San Marino. E un po’ meno al giudizio di Fitch.

al 70%, ora continuate con le riforme”

Il FMI ha rivisto le stime che lo davano al 90%, grazie ai miglioramenti dei dati economici, trainati dall’industria. Attesa per le cartolarizzazioni

L’economia sammarinese è in ripresa e i dati valutati dal FMI certificano gli effetti positivi su tutto il sistema, comprese banche e Bilancio dello Stato. Il traino del manifatturiero si sente, soprattutto sull’occupazione, ma è anche vero che all’orizzonte ci sono inflazione, crisi dei consumi e un’incertezza generale dettata dal contesto geopolitico. Per questo, ribadisce il FMI, occorre proseguire sul programma di riforme, a iniziare dall’operazione di cartolarizzazione sistemica per risolvere la questione dei NPL. Anche sulla spesa pubblica occorre intervenire, perché se è vero che il rapporto debito/PIL è stato rivisto al ribasso di circa 20 punti (dal 90% al 70% circa), l’obiettivo è arrivare al 60%. E per farlo servono appunto le riforme strutturali attese da tempo.

Bartolucci alle pagg. 6-7

spazio riservato all’indirizzo alle pagg.9-11 a pag.3 a pag.2 L’orazione di Zavoli ai Reggenti Le 14 idee finaliste del concorso C ultura N.I.N.I. L’opportunità della finanza straordinaria C onvegno
Daniele Bartolucci
“The market has spoken” dice tutto
Editoriale
“Debito/PIL
Anno XXXI - n.36 - 1,50 euro Direttore Daniele Bartolucci Venerdì 6 Ottobre 2023

Sul palco Fabbri (NT Capital), Pelanda (Quadrivio) e Andrisani (Ambrosetti)

La finanza straordinaria volano per gli investimenti

Opportunità e progetti nel convegno organizzato da NT Capital SG

Il sistema economico sammarinese non solo ha saputo resistere alle crisi, ma ha dimostrato di saper competere sui mercati internazionalicome certificato proprio in questi giorni dal FMI - e, soprattutto, ha enormi potenziali di crescita. Ma per sviluppare ancora, le imprese così come lo Stato, hanno bisogno di capitali: serve dunque uno sforzo condiviso tra istituzioni (che devono costruire le condizioni ottimali per favorire sia lo sviluppo interno che l’attrazione dall’esterno di investitori), e imprese (che devono progettare gli investimenti e realizzarli per sfruttarli di conseguenza). Ed è in questo contesto che NT Capital SG intende inserirsi come partner strategico, portando anche a San Marino quella finanza indipendente e “straordinaria”, capace di dare slancio a iniziative sul “territorio” (le

parole chiave che hanno dato il titolo all’evento) di San Marino, ma anche coinvolgendo le aree limitrofe, come ha concordato l’Assessore riminese Moreno Maresi, ospite del convegno insieme a tantissimi altri rappresentanti di istituzioni e imprese. Una platea d’eccezione per la pri-

ma iniziativa pubblica di NT Capital SG (in collaborazione con The European HouseAmbrosetti e patrocinata da Segreteria di Stato alle Finanze, Agenzia per lo Sviluppo-Camera di Commercio di San Marino, Università di San Marino e San Marino Innovation), a cui - visto il

NT Capital SG è la prima società sammarinese di gestione del risparmio indipendente, nata nel 2023 con l’obiettivo valorizzare gli investimenti e sviluppare una nuova economia sul territorio, in particolare quella innovativa e tecnologicamente avanzata. Il tutto “senza condizionamenti” né vincoli, come già palesa il nome della società stessa: NT è infatti l’acronimo di

quel “Nemini teneri” (“non dipendere da nessuno”), principio basilare dell’antica Repubblica di San Marino. L’indipendenza nella finanza è allo stesso modo una caratteristica determinante perché consente di concentrarsi sulla gestione del risparmio dei propri clienti senza vincoli utilizzando tutti gli strumenti finanziari su tutti i mercati e avvalendosi della collaborazione

delle controparti più qualificate. A questo si aggiunge una visione , fortemente condivisa dai soci fondatori (Pier Paolo Fabbri, Fabio Guidi, Cristian Ceccoli, e Marco Felici) e focalizzata anche sull’innovazione e la tecnologia, introducendo e promuovendo iniziative imprenditoriali sostenibili, ovvero che integrano fattori ambientali, sociali e di buon governo.

successo riscontrato - ne seguiranno altre, a partire dalla prossima conferenza a tema, già in programma a marzo dell’anno prossimo. Un 2024 che, come hanno spiegato i rappresentanti del Governo (Marco Gatti, Fabio Righi e Teodoro Lonfernini), potrebbe essere caratterizzato da tanti cambiamenti, come l’entrata in vigore dell’Accordo di Associazione con l’Unione Europea la cui trattativa dovrebbe concludersi entro i prossimi mesi: un’integrazione e un’apertura al mercato unico che San Marino e le sue imprese non hanno mai potuto sfruttare finora, che aprirà, a sua volta, nuove opportunità. Occorre dunque farsi trovare pronti, non solo nelle aziende (come spiegato da Nevia Andrisani di The European HouseAmbrosetti, intervenuta sul tema: “Rinnovare la visione Strategica per restare Competitive: la sfida delle imprese per affrontare l’incertezza”), ma anche come sistema. Ed è ciò che sta facendo anche l’Agenzia per lo Sviluppo: il Presidente Emanuel Colombini, infatti, non solo ha rendicontato le varie iniziative già avviate e realizzate in tal senso, ma ha anche annunciato i prossimi progetti, tra cui quello di “fare da collettore” per gli investitori esteri e, potendo in futuro gestire anche maggiori risorse, partecipare eventualmente anche direttamente in queste iniziative. Un terreno di gioco ideale, si

potrebbe dire, per NT Capital. Poco prima, infatti, lo stesso Presidente Pier Paolo Fabbri aveva presentato le attività della nuova società, tra le quali c’è anche la creazione di un fondo chiuso con più comparti d’investimento, per raccogliere risorse da destinare sia alle imprese sammarinesi e del circondario, sia quelle più grandi, ma soprattutto quelle più piccole che hanno difficoltà maggiori ad accedere ai capitali tramite i canali tradizionali. Ma anche le start up: il riferimento è andato sia a San Marino Innovation sia ad altre iniziative già ben avviate, come Nuove Idee Nuove Imprese (che non a caso “parla” a un territorio unico tra Romagna e San Marino), dove “il Ven-

Sviluppo dell’economia e del territorio:

una visione

condivisa anche

dall’Assessore

Maresi e dai

Presidenti di ASE-CC e ANIS

ture Capital di NT potrebbe fornire le risorse per industrializzare i loro progetti”. Un’opportunità sia per le realtà nuove o innovative, come per quelle già presenti: “Abbiamo la fortuna di vivere su un territorio particolarmente intraprendente”, ha ribadito il Presidente Fabbri, “non dobbiamo far mancare a questo territorio il propellente per poter continuare il suo sviluppo secondo i radicali cambiamenti che stiamo vivendo. La finanza può essere ed è un mix di componenti positive che contribuiscono allo sviluppo delle imprese ed il loro territorio, portando risorse finanziarie, consulenziali, nonché mettendo a disposizione le relazioni derivanti dalla connes-

sione in reti, estremamente utili alla crescita”.

Sull’attrazione di questi investimenti – tema comune dell’Agenzia per lo Sviluppo e delle iniziative legislative che il Governo sta mettendo in campo – si è concentrato quindi l’ospite dell’evento: il Prof. Carlo Pelanda, che ben conosce la realtà sammarinese e che grazie al ruolo di Presidente di Quadrivio Group Italia, conosce altrettanto bene le dinamiche globali. “San Marino ha imprese molto forti e resilienti, in particolare nella manifattura con diverse eccellenze. Per crescere ancora e competere sempre di più, non vi mancano né imprenditori capaci né know how, ma vi serviranno capitali, risorse aggiuntive che in questo momento non ci sono nel Paese. Ma fuori ci sono e potete attirarle qui”. E per attirarle potrebbero essere fondamentali quei progetti che già oggi investono in sostenibilità (i cosiddetti ESG ormai governano qualsiasi scelta imprenditoriale anche a San Marino), oppure che guardino ai nuovi asset tecnologici o ai cambiamenti in atto nella psicologia dei consumatori, come ha consigliato lo stesso Pelanda rispondendo alle domande riguardanti il futuro, che gli ha posto la Presidente ANIS, Neni Rossini. Progetti che avranno bisogno, come detto, di capitali ma anche del sostegno del sistema bancario: “Il ruolo della finanza straordinaria”, ha aggiunto il Presidente Fabbri, “è veramente un elemento complementare e di integrazione con l’attività bancaria tradizionale, la quale oggi sul nostro territorio ha ancora un peso preponderante, ma che potrebbe avere un notevole giovamento dallo sviluppo della finanza straordinaria che andrebbe a coprire aree specifiche, ad essa riservate anche dal quadro regolamentare, con approccio specialistico su precise aree di attività. NT Capital si sta impegnando per interpretare al meglio questo ruolo”.

“Nemini teneri”, indipendenti nel nome ma soprattutto nella gestione delle attività
N T Capital SG
2 I mprese FIXING - Anno XXXI - n.36 - Venerdì 6 Ottobre 2023 2

nnovazione FIXING - Anno XXII - n.36 - Venerdì 6 Ottobre 2023

Sono 14 i progetti che parteciperanno alla seconda fase di Nuove Idee Nuove Imprese. Il Comitato Tecnico Scientifico li ha selezionati tra i 101 iscritti alla business plan competition, al termine della prima fase, dopo settimane intense di lavoro durante le quali i team hanno sviluppato i propri progetti.

La fase numero due sarà focalizzata sulla creazione del business plan e condurrà i team selezionati all’evento finale, nel corso del quale avranno l’opportunità di presentare il proprio progetto al pubblico. Tra questi, saranno scelti i vincitori dei premi economici (20.000 euro il montepremi) e nei numerosi benefits in palio. Dei 14 team finalisti, 5 provengono dalla provincia di Rimini, 3 sono dell’area bolognese, 2 del territorio di Forlì – Cesena, 2 di Ravenna e 2 della Repubblica di San Marino (Cutmyclimp e S.M.A.T.). In verità, “parlano sammarinese” anche altri progetti dove figurano come membri del team. E a proposito di team, ce n’è uno - Nuova forma del metallo - che unisce diversi dipendenti di un’azienda industriale (associata ANIS) tra le più importanti dell’antica Repubblica, a riprova del dinamismo sul Monte Titano e anche della rinnovata atten-zione degli imprenditori verso l’innovazione.

Di seguito i progetti finalisti.

2NDSPACE: società operante nel settore della New Space Economy, specializzata nella realizzazione di missioni spaziali complete, dalla progettazione e costruzione del satellite fino al lancio in orbita.

Baze: il primo community marketplace dedicato al lavoro domestico. Una piattaforma che si pone come punto di riferimento per famiglie, lavoratori e agenzie di intermediazione che cercano soluzioni affidabili e convenienti per il lavoro domestico.

Cutmyclip: marketplace verticale innovativo che si inserisce in un settore in evoluzione come il social video marketing.

Flates: app mobile dedicata

Nuove Idee Nuove Imprese Ecco i 14 business plan finalisti

Due i progetti sammarinesi, più quello del team di dipendenti di un’azienda del Titano

alla ricerca di soluzioni abitative da condividere. Mette in contatto persone con interessi e esi-genze simili per facilitare la ricerca di coinquilini ideali e condividere stanze o case.

FutureLink: si tratta di una piattaforma specializzata nella rivendita di materiale inutilizzato e attrezzature di seconda mano presenti nei magazzini aziendali e nei cantieri.

Gnapp my industries: azienda attiva nel campo della tecnologia alimentare, focalizzata sulla preparazione e distribuzione di bevande e alimenti di alta qualità attraverso sistemi innovativi e all’avanguardia.

LAW4U: piattaforma che facilita l’integrazione delle nuove tecnologie nel settore forense.

Me, la città fatta per me: piattaforma che si prende cura delle persone nello spettro autistico e delle loro famiglie, in tutte le fasi della vita.

Navimarket: ecosistema di tecnologie per digitalizzare le corsie dei supermercati e innovare l’esperienza di acquisto dei con-sumatori

Nuova forma del metallo:

soluzione nel settore alimentare per servire pasti caldi o freddi, pietanze pronte per il consumo in loco o da asporto.

Replate: servizio di menu digitali progettato per suscitare emozioni coinvolgenti nei clienti durante l’ordinazione, grazie alla presentazione di modelli 3D realistici dei piatti.

S.M.A.T.: sistema di coltivazione verticale che utilizza in modo parsimonioso acqua, nutrienti ed energia, ideale per orti di nuova concezione ad uso familiare.

TecSaClean: processo speciale di decontaminazione e imballaggio progettato per proteggere i particolari tecnici destinati all’assemblaggio nei settori dell’Automotive e dell’eMobility.

Vongole Bernardi: realtà emergente che punta a diffondere la vongola della Riviera Romagnola in tutto il mondo attraverso l’uso di tecnologie innovative e competenze trasversali.

Nuove Idee Nuove Imprese vanta 22 anni di storie, nel corso dei quali sono stati formati alla cultura imprenditoriale 4.303 partecipanti, 1.567 idee di business sono

San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica

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state presentate alle giurie e 128 sono le aziende nate dalla competizione, di cui 73 tuttora attive. Tutto questo è possibile grazie al sostegno di numerosi soci e partner. I soci sono: Fondazione Cassa di Ri-sparmio di Rimini, Camera di Commercio della Romagna Forlì-Cesena e Rimini, SUMS Società Unione Mutuo Soccorso della Repubblica di San Marino, Confindustria Romagna,

Uni.Rimini SpA – Società Consortile per l’Università nel riminese, Agen-zia per lo Sviluppo Economico - Camera di Commercio della Repubblica di San Marino, Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese, Università degli Studi della Repubblica di San Marino, San Marino Innovation. L’iniziativa bene-ficia del contributo economico di RivieraBanca, Deloitte & Touche SpA., Studio Skema e Crèdit Agricole che forniscono anche sostegno didattico e tecnico-scientifico. Ai partner storici (Cesena Lab, Romagna Tech, Soroptimist Rimini, ART-ER, Tec-nopolo di Rimini, Prospectra, Fattor Comune) si sono aggiunti quest’anno Zeitgroup e Simple Networks, e più recentemente anche Adriano Buggiani, Laborinto e Nemini Teneri Capital SG.

F isco

Il calendario delle scadenze fiscali per le imprese sammarinesi va aggiornato: è stato infatti adottato nei giorni scorsi dal Congresso di Stato il Decreto Legge 29 settembre 2023 n.139 della Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio, il quale proroga in via straordinaria al 31 dicembre 2024 i termini per l’archiviazione delle fatture elettroniche emesse e ricevute negli anni 2021, 2022 e 2023, nelle more della predisposizione della disciplina tecnica regolamentare dell’archiviazione delle fatture elettroniche.

Stampa

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Il Comitato Tecnico Scientifico ha potuto scegliere tra ben 101 iscritti alla competizione
Archivio e-fatture: la proroga 3
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SMOE: gara certificata camminata e shopping

Le gare scatteranno e finiranno al San Marino Outlet Experience

Ultimissimi preparativi per la seconda edizione della SMOE RUN San Marino 2023, in programma sabato 7 e domenica 8 ottobre al San Marino Outlet Experience di Falciano: torna quindi la festa della corsa rivolta a tutti, dai top runner di massimo livello agli appassionati di tutte le categorie Master (gruppi di età di 5 in 5 anni, da 35 a 90 e oltre), dai ragazzi delle scuole che giocheranno con diversi sport nella giornata di sabato ai team composti da colleghi di lavoro, che animeranno la gara “Corporate Run”, ormai un vero “marchio di fabbrica” degli eventi running organizzati da Track&Field San Marino. Corporate che ha come media partner San Marino Fixing e che vedrà impegnati, come conferma il Presidente Track&Field San Marino Samuele Guiducci, “circa 10 team aziendali”. La novità più importante riguarda il raddoppio delle corse competitive: non più la sola gara sui 5 km, come nell’edizione 2022, ma anche quella sui 10 km, che sarà valida come campionato sammarinese. Un percorso “filante” e chiuso al traffico, ma soprattutto in pianura. “Le due prove utilizzeranno

C oncorsi

lo stesso tracciato (uno o due giri) – prosegue Samuele Guiducci – e probabilmente partiranno nello stesso momento, se le quantità degli iscritti alle due distanze lo consentiranno. È una decisione che assumeremo a ridosso della gara, una volta visto come si distribuiranno le iscrizioni. Al di là delle gare competitive, che dai primi contatti con gli atleti si preannunciano di qualità anche superiore al già buon livello dell’anno scorso, il nostro obiettivo resta quello dell’inclusione, la nostra volontà di realizzare attraverso il running una festa per tutti. Quest’anno verranno inoltre assegnati i titoli di capione, di campionessa sammarinese di corsa su strada sia individuale che a squadre”. Soddisfatta anche Veronica Foresti (San Marino Outlet Experience): “A distanza di un solo anno, quella che era nata come una scommessa, è diventato un evento del territorio. Una scommessa che ci sentiamo di aver vinto: abbiamo infatti raddoppiato la distanza e siamo certi che raddoppieremo anche i par- tecipanti. È un evento che si rivolge a tutti: non solo ad atleti professionisti, ma anche

alle famiglie e alle aziende, con la Corporate Run. Sabato pomeriggio apriremo le porte ai bambini, con una serie di attività a loro dedicate. Sosteniamo questa manifestazione perché promuove la socialità, lo sport e i corretti stili di vita, aspetti che San Marino Outlet Experience tiene a valorizzare”.

Come ogni evento sportivo Track&Field San Marino è prevista l’iscrizione di team aziendali o amatoriali che possono partecipare alla speciale classifica generale a squadre Corporate Run. Ogni squadra (che può essere anche mista maschile/femminile) deve essere obbligatoriamente composta da almeno 5 persone, senza limiti sul numero massimo di iscritti per ogni squadra.

Le iscrizioni on-line alla SMOE RUN 10K e 5K, il programma, il percorso e il regolamento ufficiale sono disponibili su ENDU e sul sito web www.tfsanmarino.com. Le iscrizioni riapriranno nel villaggio accoglienza TFSM, il 7 ottobre (dalle 15:00 alle 18:00) e l’8 ottobre (dalle 8:00 alle 9:00), nella Event Plaza del San Marino Outlet Experience.

Alessandro Carli

TIM San Marino, “Lo sport addosso”: Alberto di Città si è portato a casa la PlayStation 5

In occasione dell’edizione 2023 di SportInFiera (tenutosi il 23 e 24 settembre al Multieventi di Serravalle)

TIM San Marino ha indetto un concorso, volto a sottolineare l’ormai assodata vicinanza del brand allo sport. Il contest “Lo Sport Addosso” gioca allo sport con TIM San Marino ha messo in palio una PlayStation 5, per colui o colei che avrebbe scattato la foto più bella in ambito sportivo, indossando uno dei gadget TIM San Marino, distribuiti gratuitamente durante l’evento. Era sufficiente presentarsi presso lo stand TIM San Marino, mostrando

Rifiuti

una scheda con almeno 6 timbri delle Federazioni presenti, ritirare gratuitamente uno dei gadget e scattare con esso una foto durante l’attività sportiva. Realizzare quindi un post su Instagram entro il 30 settembre, usando lo speciale hashtag #TIMSMPERLOSPORT e taggando @tim.sanmarino (dopo aver iniziato a seguire la pagina).

Dopo una lunga e difficile scelta, ad aggiudicarsi il premio della giuria è stato Alberto, 7 anni di Città, che si è portato a casa la PlayStation 5 in palio.

Spesso e volentieri ci chiedono se i rifiuti derivati dai sistemi fotovoltaici sono o non sono recuperabili. La mia risposta è sì: al 98%. Dai pannelli per esempio, soprattutto quelli di ultima generazione, si possono recuperare senza problemi i materiali preziosi che li compongono ma anche l’intero impianto, quindi il rame, il cablaggio, la parte elettronica, i trasformatori e i condensatori ma anche le batterie, il gel o il piombogel. A grandi linee quindi, giusto per non dire “al 100%” perché qualcosa viene comunque scartato (alcune plastiche, più o meno il 2%), tutti i rifiuti sono recuperabili. Un pannello difatti è fatto da diversi materiali, quasi sempre non pericolosi: al loro interno si trovano anche l’alluminio, il vetro e i polimeri. In maniera spannometrica e semplificata possiamo dire, riprendendo i numeri pubblicati da https://economiacircolare.com/ che da un pannello fotovoltaico comune, di circa 22 kg di peso, è possibile recuperare mediamente 0,1 kg di schede elettriche, 0,2 kg di metalli vari, 1,7 kg di plastiche, 2,8 kg di silicio, 2,9 kg di alluminio, e 13,8 kg di vetro. È chiaro quindi che al suo interno si celano materiali che possono

essere “salvati” e immessi nuovamente nel mercato. La stessa cosa – nel senso del riutilizzo e non del peso dei materiali - vale anche per altri sistemi di energia verde come le pale eoliche (quindi alluminio, carbone e motori elettrici) e i cogeneratori. Cogeneratori che sono al centro del recente Decreto Delegato numero 135 del 2023 che, tra i diversi aspetti, tratta anche quello delle caratteristiche degli impianti di cogenerazione per la qualifica CAR (cogenerazione ad alto rendimento) che sintetizzo velocemente: capacità di generazione non superiore a 6 MWe, riferita complessivamente a tutte le unità di cogenerazione dell’impianto, realizzate in corrispondenza di un’utenza di consumo; utilizzo di una sola delle seguenti tecnologie: motore a combustione interna; turbine (micro turbine o turbine a gas con recupero di calore); risparmio di energia primaria almeno pari al 10% per le unità di cogenerazione con capacità di generazione pari o superiore a 1 MWe; risparmio di energia primaria maggiore di zero per le unità di piccola cogenerazione con capacità di generazione inferiore a 1 MWe e di micro generazione con capacità di genera-

zione inferiore a 50 kWe. Gli impianti di cogenerazione ad alto rendimento di calore ed energia in ambito industriale, alimentati esclusivamente a gas naturale di rete non beneficiano dei sostegni economici stabiliti nelle disposizioni per la promozione e incentivazione energetica. Tornando alla gestione dei rifiuti dagli impianti di energia pulita, come IAM diamo supporto al recupero dei materiali “finiti” e alla loro valorizzazione: quasi sempre non hanno costi di gestione per chi li consegna (o per chi ci chiede di venirli a ritirare). Perché, come si può leggere nel report “End of life management: solar photovoltaic panels” le nuove industrie che riciclano i vecchi pannelli fotovoltaici “possono guidare la creazione di valore economico e costituire un elemento importante nella transizione del mondo verso un futuro energetico sostenibile”.

Rubrica a cura di:
Il “recupero” dei materiali dei sistemi fotovoltaici
G estione
Corporate Run, Guiducci: “Sono già una decina i team aziendali iscritti”
4 S port & Imprese FIXING - Anno XXXI - n.36 - Venerdì 6 Ottobre 2023

Economia e mercati: il commento di ottobre di Denis Manzi, CFA, CIPM

Comunque vada, non è mai facile facile

La fase negativa potrebbe davvero non essersi ancora conclusa

Tabella performance

“È difficile fare previsioni, soprattutto se riguardano il futuro”. Questa frase, attribuita al premio Nobel per la fisica 1922 Niels Bohr, si addice ai mercati finanziari. Spesso, infatti, siamo tentati di credere che ci sia qualcuno in giro per il mondo, sia esso una persona fisica o una qualsiasi società, in grado di prevedere il futuro, di sapere in anticipo come si muoverà il prezzo della singola azione, della singola obbligazione o del mercato nel suo complesso, ma la verità è che – se escludiamo l’insider trading o altri reati finanziari – non esiste niente e nessuno in grado di sapere con un elevato grado di certezza come si comporteranno i mercati finanziari, soprattutto nel breve periodo e, cosa ancora più interessante, nemmeno avendo una capacità di previsione del futuro su tutto ciò che ci circonda – ad esclusione chiaramente dell’andamento dei mercati – saremmo probabilmente in grado di prevedere il movimento dei prezzi degli strumenti finanziari. Supponiamo infatti che qualcuno vi avesse detto 4 anni fa, nell’autunno del 2019, che il mondo sarebbe andato incontro ad una pandemia globale e che Pfizer, un’azienda americana, sarebbe stata il principale produttore dei vaccini per sconfiggerla. Molto probabilmente, avreste pensato che le azioni di questa azienda avrebbero sovraperformato ampiamente il mercato nel suo complesso, giusto? Ebbene, l’azione Pfizer ha ottenuto una performance del +9% circa in tale lasso di tempo, contro un +54% circa di un sicuramente più noioso investimento nell’indice azionario S&P500 o di un +42% circa di un ancora più noioso investimento nell’indice azionario mondiale MSCI World. In effetti, i fattori e le variabili che guidano l’andamento dei mercati finanziari nel breve periodo sono molteplici e di difficile lettura (leggermente diverso è il discorso per quanto concerne l’andamento nel medio-lungo periodo, lasso temporale sul quale è invece possibile

stimare con una certa confidenza dei range di possibili performance). Pertanto è indubbio come nel breve e brevissimo periodo, la fortuna o il caso abbiano un impatto maggiore rispetto all’effettiva bontà di una qualsivoglia analisi, sia essa top down o bottom up. Ne consegue che, per la maggior parte degli investitori, sia maggiormente importante una corretta allocazione delle proprie risorse in funzione dei propri obiettivi di investimento piuttosto che un approccio “speculativo” e di market timing, approcci questi ultimi che, come dimostrabile empiricamente, portano nella grande maggioranza dei casi a danni. È infatti provato che il risultato medio ottenuto dagli investitori (indipendentemente dall’utilizzo di strumenti a gestione attiva o a gestione passiva) sia peggiore rispetto a quello registrato dagli strumenti finanziari nei quali essi investono, sintomo di un contributo negativo dato dall’attività di compravendita.

I mercati finanziari Settembre ha visto il proseguimento della fase di debolezza iniziata ad agosto, per quanto riguarda sia i mercati azionari che quelli obbligazionari (tabella performance). La ragione del protrarsi del momento negativo va ascritta a diversi fattori, tra i quali vale la pena citare: 1) l’atteggiamento delle principali banche centrali, che continuano a lasciare intendere come i tassi di interesse non siano destinati a scendere nel breve periodo; 2) il movimento ascendente dei tassi di interesse di mercato, sia nominali che reali, che contribuiscono anche alla negatività degli attivi a più lunga duration implicita (come ad esempio i titoli azionari di aziende votate alla crescita);

3) aspettative in ribasso sulla crescita economica, che risentirà forzatamente del recente aumento delle materie prime, petrolio in primis, dopo il taglio alla produzione deciso da Arabia Saudita e Russia. Unica notizia positiva del periodo, per gli investitori

eurocentrici ben diversificati anche a livello valutario, è il rafforzamento del biglietto verde, spinto da un lato da una politica monetaria americana che si presume manterrà tassi elevati per un periodo non breve e dall’altro dalla consapevolezza che – come quasi sempre accade – l’Europa subirà più dell’America una eventuale fase economica negativa. Se si vuole comunque cercare un fattore positivo in tutto questo, è che partendo da un inizio anno con tassi di interesse che erano già a livelli abbastanza elevati e con mercati azionari che mostravano valutazioni non malvagie, un classico portafoglio bilanciato composto al 60% da azionario mondiale e al 40% da obbligazionario globale investment grade sta tutto sommato registrando performance non disdicevoli, specialmente se raffrontate con quelle del 2022 (tabella portafoglio 60-40).

L’economia globale Continua a mantenersi ampio il differenziale tra quanto

emerge dai dati macroeconomici coincidenti e ritardati (come ad esempio le letture sul PIL, sull’inflazione e sul mercato del lavoro) che mostrano una resilienza dell’attività economica sorprendente e tra quanto invece emerge dai dati anticipatori (come ad esempio le stime di fiducia e gli indicatori dei direttori degli acquisti, i PMI), che segnalano invece una situazione non di buona salute, che si sta espandendo dal settore manifatturiero a quello dei servizi. Una tematica che vale sicuramente la pena considerare è quella dei tassi di interesse, che tutti siamo ben consapevoli quanto impattano su molteplici variabili. Molte volte, però, si ragiona in termini di tassi di interesse solamente per i debitori, ma se da un lato c’è un debitore, dall’altro ci sarà sempre un creditore e, a quanto pare, se restringiamo il nostro focus al mondo corporate non finanziario USA notiamo come il rialzo dei tassi di interesse abbia portato un beneficio al settore, visto che la spesa netta per interessi è calata, principalmente grazie al fatto che, durante gli anni dei tassi vicini allo zero, molte aziende sono riuscite a finanziarsi a media-lunga scadenza a livelli irrisori

I portafogli

Lo scorso mese avevamo scritto che “settembre statisticamente non è un buon mese per le attività finanziarie” ed in effetti il periodo si è rivelato negativo. Ora ci troviamo in una situazione intermedia. Se da un lato potrebbe venire voglia di incrementare le esposizioni al rischio, dall’altro ci troviamo ancora in una fase incerta con valutazioni, specie sul mercato obbligazionario con rischio di credito, non così interessanti. Da tenere inoltre in considerazione anche il fine trimestre, che molti investitori istituzionali utilizzano per ribilanciare i portafogli e riallinearli così ai pesi dell’asset allocation strategica, con conseguenti flussi in ingresso su quelle asset class che hanno performato peggio nel trimestre uscente e vice-

versa. Pertanto, anche in considerazione dei premi al rischio presenti attualmente sulle principali classi di investimento e del posizionamento di mercato, confermiamo il nostro atteggiamento prudente con un leggero sottopeso di azionario e di obbligazionario di credito (sottopeso da incrementare, in considerazione del fatto che il premio al rischio sull’asset class non è aumentato nell’ultimo periodo tanto quanto apparirebbe giustificato dal ribasso dei mercati azionari) e leggero sovrappeso di obbligazionario governativo (sovrappeso da incrementare). In dettaglio, per il prossimo periodo, si consiglia di:

• Mantenere l’esposizione azionaria a livelli leggermente inferiori rispetto al peso stabilito in sede di asset allocation strategica;

• Ridurre ulteriormente l’esposizione all’obbligazionario con rischio di credito, mantenendola sotto al peso stabilito in sede di asset allocation strategica;

• Aumentare ulteriormente l’esposizione all’obbligazionario privo di rischio di credito, mantenendola sopra al peso stabilito in sede di asset allocation strategica.

Concludiamo sul cambio Euro-Dollaro. Infatti, esattamente due mesi fa, avevamo scritto che “considerando il differenziale reale dei tassi sul punto a 2 anni della curva, sembra avere spazio per un leggero recupero”. Il movimento c’è stato ed abbastanza importante, con il tasso di cambio passato da area 1,09 ad area 1,05. Ora, la stessa analisi, ci mostra invece come nel prossimo periodo il tasso di cambio potrebbe virare a favore della moneta unica.

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Asset Class Perform. % settembre in valuta locale Performance % 2023 valuta locale Azionario Americano -4,87% 11,68% Azionario Europeo -2,85% 10,04% Azionario Mercati Emergenti -2,81% -0,38% Obbligazionario Investment Grade Americano -2,54% -1,21% Obbligazionario Investment Grade Europeo -2,08% 0,59% Obbligazionario globale High Yield -1,59% 5,05% Obbligazionari mercati emergenti aggregato -2,28% 0,91%
Fonte:elab.BSMsudatibloomberg.Pricereturnperindiciazionari,totalreturnperindiciobbligazionari
5 F inanza FIXING - Anno XXII - n.36 - Venerdì 6 Ottobre 2023
Tabella portafoglio 60-40. Fonte: elab. BSM su dati Bloomberg (al 28/09/2023)

“Il buon andamento economico di San Marino continua nonostante gli shock esterni e l’indebolimento dell’economia europea. L’attività è stata sostenuta da un settore manifatturiero competitivo e dal boom del turismo, che ha superato i livelli pre-covid. Tuttavia, l’indebolimento della domanda esterna e l’inasprimento delle condizioni finanziarie incideranno sulla crescita futura. Garantire sane riserve di bilancio e del settore finanziario è fondamentale per preservare la stabilità e la fiducia nell’economia sammarinese. In particolare, il recente miglioramento della posizione di bilancio dovrebbe essere consolidato ed esteso. Inoltre, ulteriori sforzi si rendono necessari per affrontare gli elevati NPL e rafforzare la capitalizzazione e la redditività delle banche”.

Nella sintesi della Dichiarazione Conclusiva dello Staff della Missione 2023 ai sensi dell’Articolo IV c’è già tutto quello che serve per comprendere la portata delle indicazioni del FMI: i dati economici sono migliorati sotto molti punti di vista, ma occorre continuare sulla strada delle riforme per evitare i rischi interni ed esterni.

La manifattura come fattore di resilienza Dopo la lunga crisi iniziata nel 2010, “il settore non finanziario ha iniziato la ripresa nel 2014”, spiegano gli esperti del FMI nel documento, “sostenuta dalla competitività del costo del lavoro, dalla solidità dei bilanci e dall’accesso alle banche italiane. Pertanto, il settore delle esportazioni sammarinesi si è trovato in una posizione forte e competitiva nel momento in cui è scoppiata la pandemia, contribuendo alla sua notevole resilienza durante quel periodo e alla sua forte ripresa successiva che continua ancora oggi. Nonostante gli shock esterni e l’aumento dei tassi di interesse, la crescita di San Marino è rimasta resiliente e ha sostenuto la tenuta del mercato del lavoro e la piena occupazione. Politiche prudenziali e accesso ai mercati internazionali dei capitali hanno aumentato le riserve previste dalle politiche a livelli adeguati. La robusta domanda esterna, fino a poco tempo fa, ha dato impulso al settore manifatturiero e a quello turistico. Con l’espansione dell’economia, l’occupazione ha raggiunto livelli record. Finora la ripresa ha resistito ai venti contrari dovuti all’aumento dell’infla-

Il rapporto debito/PIL rivisto dal

zione, all’inasprimento delle condizioni finanziarie e alla debolezza della domanda esterna. Tuttavia, questi fattori, unitamente all’aumento dell’incertezza globale, peseranno sull’attività, che, in base alle attese, rallenterà. Si prevede che l’inflazione rimanga elevata ma in calo, in linea con le tendenze italiane”. Il FMI ha stimato infatti che nel 2023 l’inflazione dovrebbe attestarsi al 5,9% per poi scendere al 2,5% l’anno prossimo e al 2,0% nel 2025. Nello stesso periodo, le proiezioni del PIL parlano comunque di una crescita del 2,2% quest’anno e dell’1,3% sia nel 2024 che nel 2025. Segno che c’è grande fiducia nella solidità delle imprese sammarinesi, che nonostante le difficoltà all’orizzonte, saranno in grado di garantire all’economia una crescita, rallentata rispetto all’ultimo biennio, ma comunque una crescita positiva.

Debito pubblico e pil: serve una strategia C’è dunque di che essere soddisfatti, come ha commentato il Segretario alle Finanze, Marco Gatti: “Le politiche che abbiamo adottato come Governo in questi anni alla fine hanno premiato. Nonostante le criticità che arrivavano dall’esterno, hanno permesso all’economia sammarinese di crescere e di essere resilienti. E oggi, se da una parte il debito pubblico nel suo ammontare è cresciuto –prevalentemente, per gli interventi che lo Stato ha fatto nel settore bancario – dall’altro, questo rafforzamento dell’economia si è tradotto in una crescita del PIL, addirittura al di sopra di quelle che erano le stime del Fondo Monetario Internazionale”. Il riferimento è alle valutazioni che lo stesso FMI ha rivisto dopo aver analizzato i dati economici, come ha spiegato il capo delegazione Borja Garcia in conferenza stampa: “Premesso che nella quantificazione del debito pubblico noi valutiamo anche altre poste, per cui la nostra stima di circa 1,3 miliardi di euro si discosta un po’ dal valore espresso dal vostro Bilancio dello Stato, quello che è fon-

damentale non è il volume, ma il suo rapporto al PIL e quindi alla capacità di ripagare quel debito. Abbiamo rivisto queste valutazioni, che vedevano un rapporto debito/PIL verso il 90%, mentre oggi possiamo dire che tenda invece al 70%, non distante da quel 60% che consideriamo ottimale per un’economia come quella sammarinese”. Per arrivarci serve quindi un ulteriore sforzo, che nella Dichiarazione Conclusiva è così sintetizzato: “Questo obiettivo, in linea con il quadro dell’Ue, costituisce un ancoraggio per la politica di bilancio che garantirà la sostenibilità. Per raggiungere questo obiettivo entro il 2028, è necessario un moderato sforzo di bilancio pari all’1% del PIL nei prossimi tre anni (circa 8 milioni di euro l’anno, secondo Borja Garcia, ndr)”. Come? Tramite la mobilizzazione delle entrate. È possibile ridurre le esenzioni dall’imposta sul reddito, introdurre un’imposta sul valore aggiunto, ridurre gli sconti sui prodotti petroliferi ed espandere l’uso delle accise, che aumenterebbero le entrate e contribuirebbero ad affrontare le esternalità ambientali”. Ma anche tramite il “consolidamento della spesa. Una prudente indicizzazione dei salari e delle pensioni conterrà ulteriormente la spesa, mentre l’inflazione rimarrà elevata. Inoltre, è fondamentale migliorare l’efficienza della spesa, effettuando revisioni della spesa in tutti i settori pubblici”.

“Per rafforzare il quadro della politica di bilancio e garantire la prevedibilità, è neces-

sario sviluppare e comunicare una strategia di bilancio a medio termine”, avvertono quindi dal FMI. “Questa strategia dovrebbe fornire una prospettiva a medio termine della politica di bilancio e del suo impatto sulla sostenibilità del debito. Inoltre, dovrebbe essere sviluppata una strategia di debito complementare a medio termine che identifichi il fabbisogno finanziario a medio termine. L’obietti-

vo dovrebbe essere quello di mantenere livelli sani di liquidità, riducendo al minimo sia i rischi di rollover - anche, se possibile, attraverso operazioni di gestione delle passività per attenuare gli ingenti ammortamenti nel 2027 - sia i costi di finanziamento”. Sulle cose da fare, il FMI (come lo è stata anche ANIS, che rappresenta quel motore eccezionale che sono le industrie sammarinesi) è chiaro:

“Le riforme strutturali sono fondamentali per sostenere la competitività del settore manifatturiero e consolidare i recenti risultati ottenuti nel settore del turismo, aumentando il potenziale di crescita di San Marino. L’Accordo di Associazione con l’UE favorirà l’integrazione economica riducendo i costi di transazione e attirando investimenti esteri. Le recenti riforme del mercato del lavoro hanno

Il 2 ottobre ha preso servizio primo Consolato onorario della Lituania a San Marino, Rosa Zafferani. “Ha ricoperto posizioni di rilievo in istituzioni chiave della Repubblica di San Marino ed è attiva nella sfera pubblica, acquisendo perciò ottimi contatti con le autorità della Repubblica di San Marino e con rappresentanti del mondo imprenditoriale e sociale. Ci auspichiamo”, spiegano dall’Ambasciata della Lituania in Italia, “che

l’apertura del Consolato onorario della Lituania a San Marino contribuisca al rafforzamento delle relazioni bilaterali”. Per l’occasione era presente infatti l’Ambasciatore della Lituania in Italia e di San Marino, Dalia Kreiviene, accompagnata dalla Responsabile degli affari economici, Laura Sereniene. Dopo la cerimonia ufficiale, alla quale ha partecipato anche il Segretario agli Affari Esteri, Luca Beccari, la delegazione li-

tuana insieme al Console onorario ha fatto visita all’ANIS, l’associazione di categoria più importante di San Marino. All’incontro conoscitivo e di presentazione delle rispettive attività e opportunità, hanno partecipato per ANIS il Segretario Generale William Vagnini, Romina Menicucci e Luca Barberini, insieme a Irene Grossi, Responsabile Academy dell’Agenzia per lo Sviluppo-Camera di Commercio.

ANIS
Indicatori economici - Attività e Prezzi: 2020 2021 PIL reale (variazione percentuale) -6,8 % 14,2 PIL nominale (in milioni di euro) 1.352 € 1.569 Tasso di disoccupazione (medio; percentuale) 7,3 % 5,2 Tasso di inflazione (medio; percentuale) -0,1 % 2,1 Fonte:FMI,Dichiarazione
R elazioni internazionali
incontra l’Ambasciatrice della Repubblica della Lituania e il nuovo Console Onorario
Secondo le proiezioni degli esperti di Washington, l’inflazione sammarinese dovrebbe ridursi al 2,5%
90%
Il FMI certifica la crescita dell’economia, trainata dalle performance del manifatturiero, ma una grande incertezza e per questo “occorre proseguire sul percorso di riforme strutturali,
6 A ttualità FIXING - Anno XXXI - n.36 - Venerdì 6 Ottobre 2023 E conomia
di Daniele Bartolucci

aumentato la flessibilità liberalizzando gli accordi in materia di lavoro transfrontaliero. Tuttavia, è necessaria un’ulteriore liberalizzazione, eliminando i disincentivi sui contratti a tempo determinato e rendendo i contratti interinali in linea con il quadro italiano. Infine, l’aggiornamento del quadro normativo sull’insolvenza e sui diritti dei creditori, ormai obsoleto, sarà fondamentale per affrontare gli impedimenti strutturali, aumentare gli investimenti e sostenere la risoluzione degli NPL”.

Dal rollover alla soluzione per gli NPL Tra i fatti salienti del 2023, rimarcano anche dal FMI, c’è senza dubbio la seconda emissione di titoli di debito pubblico sui mercati internazionali: “Il successo del rollover dell’Eurobond nel maggio 2023 ha ridotto significativamente i rischi a breve termine, migliorando la liquidità interna e sostenendo la fiducia. I rischi negativi riguardano l’indebolimento delle condizioni esterne e l’ulteriore inasprimento monetario globale, mentre i rischi interni si concentrano sull’incertezza politica dovuta alle elezioni del prossimo anno e sulle restanti vulnerabilità del settore finanziario”.

In ogni caso, “la solidità di fondo del settore manifatturiero e i sani bilanci del settore privato determinano evoluzioni positive rispetto allo scenario base”.

Ma resta alta l’attenzione sul settore bancario e finanziario. Se è vero che “la redditività delle banche è migliorata

di NPL, mira a risolvere la questione degli NPL in modo più efficiente sfruttando le economie di scala. Il collocamento internazionale della tranche senior della cartolarizzazione, basata su una valutazione esterna del porta-

foglio di NPL trasferito all’AMC, fornirà alle banche nuova liquidità, che, in futuro, potrebbe sostenere la redditività”.

In parallelo, da Washington rilevano anche che “il quadro di risoluzione delle crisi ban-

carie deve essere migliorato e allineato agli standard europei. La riforma del 2019”, avvertono, “non è riuscita a conformare completamente tale quadro a quello europeo. Al contempo, dovrebbero essere eliminati i limiti alla strut-

tura azionaria delle banche”. Anche per questo, “la posizione finanziaria di BCSM dovrebbe essere rafforzata per salvaguardare la sua indipendenza e sostenere la stabilità del settore finanziario attraverso un’effettiva capacità di prestatore di ultima istanza”. Inoltre, “l’adozione del quadro europeo per il settore finanziario nel contesto dell’Accordo di Associazione con l’Unione Europea imporrà a Banca Centrale di San Marino costi per il rispetto degli obblighi potenzialmente significativi, che dovranno essere affrontati”.

grazie all’aumento dei margini di interesse, l’aumento dei tassi di interesse comporta anche dei rischi. Considerati gli NPL al 56% (28% al netto degli accantonamenti), gli alti costi operativi e la scarsa capitalizzazione di alcune banche, il settore finanziario rimane vulnerabile. Tuttavia, la solidità del mercato del lavoro e la piena occupazione hanno impedito un deterioramento della qualità del portafoglio prestiti, caratterizzato per lo più da prestiti a tasso variabile”.

Ora, però, “sono necessari ulteriori sforzi per migliorare la redditività e la capitalizzazione delle banche. In prospettiva, con l’aumento dei tassi di deposito, i margini di interesse diminuiranno, producendo un impatto negativo sulla redditività. Allo stesso tempo, l’indebolimento dell’attività economica in futuro può deteriorare la qualità dei prestiti. Pertanto, le banche dovrebbero utilizzare gli utili di quest’anno per aumentare il capitale e dovrebbero sostenere la redditività futura rilanciando gli sforzi per ridurre gli elevati costi operativi, che nell’ultimo anno si sono arrestati”.

Ma il tema vero era e resta appunto la cartolarizzazione di sistema degli NPL, che dovrebbe partire entro l’anno: “Sono stati compiuti progressi significativi nell’attuazione della strategia delle autorità per ridurre gli NPL attraverso una società di gestione patrimoniale (AMC) e una calendarizzazione degli accantonamenti”, confermano dal FMI. “L’AMC, che cartolarizzerà parte dello stock

Prezzi: andamento, stima e proiezioni future del FMI 2021 2022 (stima) 2023 (proiezione) 2024 (proiezione) 2025 (proiezione) 14,2 % 5,0 % 2,2 % 1,3 % 1,3 % 1.569 € 1.693 € 1.836 € 1.924 € 1.987 € 5,2 % 4,3 % 4,0 % 3,9 % 3,9 % 2,1 % 5,3 % 5,9 % 2,5 % 2,0 % ElaborazionegraficaacuradiSanMarinoFixing DichiarazioneConclusivadelloStaffdellaMissione2023aisensidell’ArticoloIV
2,5% nel 2024, mentre il PIL continuerà a crescere (+1,3%) anche se molto meno dell’ultimo biennio
90% al 70%: “L’obiettivo è il 60%”
7 E conomia FIXING - Anno XXII - n.36 - Venerdì 6 Ottobre 2023
ma anche dai miglioramenti conseguiti dal settore bancario. All’orizzonte, però, si palesa strutturali, a iniziare dal completamento delle cartolarizzazioni per risolvere la questione dei NPL”

Il teatro a San Marino è una “Buona novella”

In cartellone anche lo spettacolo ispirato all’opera di De André

“E lo stupore nei tuoi occhi / salì dalle tue mani / che vuote intorno alle sue spalle / si colmarono ai fianchi / della forma precisa / d’una vita recente. / Di quel segreto che si svela / quando lievita il ventre” è forse la descrizione poetica più alta della gravidanza. È, con certezza, uno dei passaggi più belli de “Il ritorno di Giuseppe” di Fabrizio De André, uno dei brani che compongono il capolavoro “La buona novella”. Il “viaggio musicale” nei Vangeli apocrifi, nell’interpretazione di Neri Marcorè, è una delle tante perle che illuminano la stagione teatrale 2023-2024 di San Marino.

Il “dialogo fra linguaggi diversificati, adattamenti di classici a temi di attualità e rappresentazioni di grande impatto emotivo per una riflessione critica e consapevole del vivere quotidiano” è il

fil rouge che unisce le pietre preziose i “tre cartelloni in uno” della Repubblica: 12 spettacoli in abbonamento divisi tra Teatro Nuovo (4

spettacoli) e Teatro Titano (8 spettacoli) più 4 appuntamenti “fuori” dal teatro.

“Lo spettacolo dal vivo - spiegano gli organizzatori - per-

mette di vivere un’esperienza unica e appassionante: il nostro obiettivo è offrire una proposta di qualità, ricca e innovativa, proponendo testi, artisti e registi importanti, con trasversalità nei temi e nella partecipazione”.

Detto di Neri Marcorè (spettacolo meraviglioso e longevo che gira sui palchi da oltre quattro lustri: a inizio secolo il regista Giorgio Gallione diresse Claudio Bisio con Lina Sastri e Le voci atroci), che chiuderà il “Nuovo” il 3 aprile, la programmazione si aprirà a Dogana il 26 ottobre con “Otello Circus” di Antonio Viganò, Compagnia La Ribalta – Kunst der Vielfalt.

Il 5 novembre (ore 15.30) presso la Sala “Il Ritrovo” di Fiorentino David Riondino e Dario Vergassola presenteranno “I nostri classici”. Sempre a novembre “Agosto a Osage County” di Tracy Letts: sul palco del “Nuovo”, il 14, una delle grandi signore della scena, Anna Bonaiuto (in “Sabato, domenica e lunedì” di Eduardo, assieme a Toni Servillo, ha regalato una pagina cristallina di interpretazione) e Filippo Dini.

Il 26 novembre si sale a Città: a Palazzo Graziani, alle 17, Antonio Fazzini porterà in scena “La donna fatta a pezzi” tratta dalla raccolta di Alessia Djebar. Si rimane “in alto” il 5 dicem-

bre quando al Teatro Titano la Compagnia Asini Bardasci porterà “Ciao amore ciao –un’indagine su Tenco”. L’anno nuovo ripartirà da dove si è chiuso il vecchio: il 12 gennaio Simone Cristicchi sarà “Franciscus. Il folle che parlava agli uccelli”, il 14 Carrozzeria Orfeo sarà sul palco con “Salveremo il mondo prima dell’alba”, il 30 gennaio Michele Di Giacomo rivelerà perché “Io sono mia moglie”, la storia di Charlotte Von Mahlsdorf, trasgender sopravvissuta al nazismo e al regime comunista. Titano che il 16 febbraio accoglierà anche Gegè Telesforo e la sua band nel concerto “Big Mama Legacy”. Con l’arrivo della primavera “fioriranno” fiori profumati e attesi: domenica 3 marzo (ore 17.00), alla Sala Montelupo di Domagnano spazio al pentagramma e voce di Giostremia, il 15 marzo, Enzo Vetrano e Stefano Randisi saranno “I Macbeth”, il 20 marzo, Vanessa Incontrada e Gabriele Pignotta porteranno in scena “Scusa sono in riunione... ti posso richiamare?”, il 27 marzo buio in sala su “Le serve” di Jean Genet “vissute” da Eva Robin’s, Beatrice Vecchione e Matilde Vigna. Chiusura in bellezza – in ulteriore bellezza – ad aprile con “La buona novella” (il 3) e con “Filò - Storia di uno Zanni all’inferno” di Silvio Castiglioni all’interno di Giorgia Boutique (14 aprile alle ore 17), una perla di parole ma non solo: il viaggio nel mondo lirico di Andrea Zanzotto si concluderà con il risotto col tastasàl che verrà servito agli spettatori. “E a te, che cercavi il motivo / d’un inganno inespresso dal volto / lei propose l’inquieto ricordo / fra i resti d’un sogno raccolto”

Tante “buone novelle” quindi, tutte da “vivere” seduti: la campagna abbonamenti (che terminerà il 22 ottobre) e la vendita dei Carnet avranno inizio il 16 ottobre (al Teatro Concordia dalle 17 alle 20 oppure sul sito www.sanmarinoteatro.sm).

L’aggettivo “apocrifo” in greco significa “segreto”, “nascosto”. Sembra stesse a indicare, fino al IV secolo d.C., alcuni scritti che qualche setta cristiana metteva a disposizione solo degli iniziati, non ritenendo che gli scritti fossero di facile comprensione per le masse. Quando la Chiesa cominciò a distinguere in “ispirata e no” la letteratura su Cristo escluse quei testi apocrifi dal codice “canonico”. Gli apocrifi sembrano colmare il vuoto dei quattro canonici (Marco, Matteo, Luca, Giovanni) sull’infanzia di Maria, la storia di Giuseppe, l’infanzia di Gesù e la storia di Erode e Pilato. Ma la differenza più affascinante è l’attenzione che gli autori mettono anche sulla natura “comunque” umana dei protagonisti. Pur essendo fuori della Chiesa, gli apocrifi hanno lasciato una traccia ben profonda: dalle più piccole e radicate tradizioni (la grotta, l’asino e il bue, i nomi dei Magi e dei genitori di Maria), sino alle basi sulle quali poggia il dogma dell’Assunzione e la definizione “Madre di Dio”. La loro storia è sotterranea. I fedeli cristiani non li conoscono, la Chiesa non li divulga, per secoli sono stati ignorati. Eppure Dante, Tiziano, Michelangelo, Raffaello, Hugo, Bulgakov devono averli letti se hanno raccontato o dipinto scene che solo gli apocrifi contengono. Attraverso i Vangeli apocrifi, scelti come traccia da seguire per elaborare la trama de “La buona novella”, emerge la vocazione umana e terrena, quindi provocatoria e rivoluzionaria, della figura storica di Gesù. AC

di Alessandro Carli I Vangeli “apocrifi” e la Chiesa
F ocus
Tra i grandi nomi anche Neri Marcorè, Telesforo, Incontrada e Cristicchi
8 FIXING - Anno XXXI - n.36 - Venerdì 6 Ottobre 2023 E venti

Il Titano è un “non visto altrove”

Da pochi giorni la Repubblica di San Marino ha due nuovi Capitani Reggenti, Filippo Tamagnini II e Gaetano Troina. Il protocollo prevede che alla cerimonia venga chiamato un oratorie ufficiale. Nel 2014 Asset Banca diede alle stampe un libro, curato da Marcello Beccari, che raccoglie “Le orazioni ufficiali” dal 1923 al 2013. A sfogliarlo si “incontrano” nomi celebri: ve ne presentiamo qualcuno. Il 1° ottobre del 1956, in occasione dell’ingresso di Mariano Ceccoli III ed Eugenio Bernardi I, venne chiamato Carlo Levi. Del suo intervento il volume riporta uno stralcio: “Perciò voi potete, come ogni anno nell’atto stesso di preparare l’avvenire, nel momento in cui rinnovate la carica suprema della Repubblica, rievocare con solenne cerimonia e con giusto orgoglio il passato, perché, aperti ad ogni esperienza, avete saputo conservare e tutelare la misura dell’uomo, il potere del popolo, la libertà. Così possa essere negli anni avvenire. Così possa essere sempre, per opera vostra, o cittadini di una libera Repubblica”.

È più vicina nel tempo invece quella di Sergio Zavoli, il giornalista a cui, nel centenario della nascita (1923), la San Marino RTV ha intitolato la redazione (Zavoli è stato il primo Presidente della TV di Stato di San Marino). Il 1° ottobre del 1978 Zavoli, per l’investitura di Ermenegildo Gasperoni I e Adriano Reffi I, un’immagine di San Marino rispondente all’espressione del “non visto altrove”. Così

Zavoli: “La Repubblica di San Marino ha il privilegio di dare un’immagine di non visto altrove. C’è quasi il rischio, per chi vi guardi da fuori, di credervi non del tutto consapevoli del valore storico della vostra identità giusta e libera e pacifica: un rischio che deriva dalla vostra discrezione, dal vostro trovare regola quel che altrove è eccezione, dal passo del vostro quotidiano, che giustamente attende di essere segnalato dalla cronaca e non ritiene di doversi imporre,

perché del resto ha sempre dietro, l’avvallo della vostra storia”. Zavoli inoltre parlò dell’importanza del ruolo della Repubblica di San Marino durante la Seconda Guerra Mondiale. “Ricordo il costo di quella scelta, il 26 giugno 1944, quando un grappolo di bombe lasciate cadere sul Titano dagli Alleati volle cogliere, persino qui, la sua razione di morte. Quei luoghi di carità e di libero asilo, in quattro ondate di 3 bimotori per volta, furono violati assieme a uno Stato sovrano tenutosi fuori dalla guerra. Si contarono 68 morti

e 98 feriti. Per riparare a quell’ingiuria, San Marino riceverà dagli inglesi 80.000 sterline, 20 anni dopo. Poi i 100.000 rifugiati – quando l’Italia seppe riconquistarsi libertà, indipendenza e giustizia – tornarono a riprendersi, in un mare di polvere, le case mozze di Rimini e dei paesi limitrofi. C’è l’ambizione che l’uomo e il popolo, tutti gli uomini e tutti i popoli, inseguono con costanza e nella quale uniscono fede e ragione: è l’ambizione di dare di sé un’immagine di coerente esemplarità. Nel vostro Palazzo, e di fronte alla vostra

gente, è difficile per chi vi parla non cogliere un doppio giudizio: quello di istituzioni millenarie che nella loro severità sembrano aver trovato una miracolosa sintonia con ciascuno dei momenti storici coi quali si sono confrontate, .sino al nostro, e quello di cittadini che con il loro lavoro, i loro ideali di libertà e di indipendenza, la loro scelta di non estraniarsi mai dalle vicende complessive della storia, hanno acquisito e tuttora rivendicano il loro diritto ad essere protagonisti delle loro istituzioni”.

Sergio Zavoli (Ravenna, 21 settembre 1923 – Trevignano Romano, 4 agosto 2020) è stato un giornalista, scrittore, politico e conduttore televisivo italiano. All’età di quattro anni si trasferisce a Rimini con la famiglia. Frequenta tutto il ciclo scolastico nella cittadina romagnola. Non ancora ventenne, prima della caduta del Fascismo qualche suo scritto viene pubblicato su giornali di regime, ma la sua attività inizia alla fine del 1944 con la fondazione di Publiphono, il sistema di altoparlanti che a Rimini diffondeva notizie locali e pubblicità. Segue, nel 1946, la collaborazione con il quotidiano “Il Progresso d’Italia” come pubblicista. Si trasferisce a Roma nel 1947 per iniziare quella che sarebbe diventata la sua lunga carriera giornalistica, quindi politica. Entra in RAI chiamato da Vittorio Veltroni. Diventa giornalista professionista lavorando alla radio. Due suoi documentari radiofonici sono ricordati per aver vinto il prestigioso Premio Italia: “Notturno a Cnosso” nel 1953 e “Clausura” nel 1958. Quest’ultimo, in particolare, realizzato con la collaborazione di Piero Pasini e la musica di Ildebrando Pizzetti, rimane un documento unico e, dopo le aperture del Concilio Vaticano II, irripetibile perché, con le registrazioni effettuate all’interno di un monastero delle Carmelitane Scalze in epoca preconciliare, documenta la vita delle monache e raccoglie alcune loro testimonianze. Trasmesso per la prima volta il 23 dicembre 1957 sul terzo canale di Rai Radio, fu tradotto in sei lingue e diffuso in altre

nazioni.

Nel 1957 è assistente alla regia sul set del film “Il grido” e sempre nello stesso anno esce con un libro di ricordi letterari della sua terra romagnola: “Campana, Oriani, Panzini, Serra”. Nel 1962 crea la trasmissione televisiva “Il processo alla tappa”, un programma sportivo incentrato sul Giro d’Italia. Zavoli è conduttore e autore di altri programmi di successo come “Nascita di una dittatura” (1972).

Vicino al Partito Socialista Italiano, dal 1980 al 1986 è presidente della RAI e successivamente ha ricoperto vari altri incarichi, tra cui quello di presidente della Radiotelevisione di San Marino (1992-95).

Nel 1981 pubblica il suo primo libro, “Socialista di Dio”, che vince il Premio Bancarella. Una volta dimessosi dall’incarico di presidente continua sia la sua carriera televisiva (presentando programmi come “Viaggio intorno all’uomo”, “La notte della Repubblica”, “Viaggio nel Sud”) sia quella letteraria e nella veste di autore vinse il Premio letterario Basilicata con Romanza (1987). Nel 1986 ha ricevuto la laurea honoris causa dall’università di Urbino. Per lo “straordinario contributo apportato alla causa del giornalismo italiano”, il 26 marzo 2007 la facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Roma Tor Vergata gli conferisce honoris causa la laurea specialistica in editoria, comunicazione multimediale e giornalismo, onorificenza che, come osserva Edmondo Berselli, “assomiglia a una tautologia” in quanto Zavoli è senz’altro il più noto giornalista televisivo italiano.

L’orazione ufficiale di Sergio Zavoli per l’insediamento dei Reggenti Gasperoni e Reffi nel 1978: “C’è quasi il rischio di credervi non del tutto consapevoli del valore storico della vostra identità giusta”
Penna trasversale tra sport e suore di “Clausura” (1958)
Focus

Nozze d’oro per il voto aperto anche alle donne

Alla Pinacoteca San Francesco una mostra che ripercorre la conquista

Fotografie inedite, interviste video e grafici accompagneranno la storia del voto alle donne in Italia e a San Marino in una mostra allestita nel Museo Pinacoteca San Francesco, nel centro storico del Titano (foto: Davide Minghini)

L’esposizione, organizzata dall’Università degli Studi della Repubblica di San Marino insieme agli Istituti Culturali, è stata inaugurata giovedì 21 settembre per celebrare i 50 anni trascorsi dalla legge che, nel 1973, ha dato il via alla possibilità, per le donne, di essere elette per cariche, impieghi e funzioni pubbliche. Uno sviluppo, questo, seguito alle prime elezioni nelle quali non erano stati solo gli uomini a votare, nel 1964.

“Quello che si è verificato in Repubblica è un percorso molto diverso rispetto all’Italia - spiega Valentina Rossi,

principale curatrice della mostra ed esponente del Centro Sammarinese di Studi Storici dell’Ateneo - rispet-

C onsorzio Terra di San Marino

“Non soltanto il vino canta, / anche l’olio canta, / vive in noi con la sua luce matura / e tra i beni della terra / io seleziono, / olio, / la tua inesauribile pace, / la tua essenza verde, / il tuo ricolmo tesoro che discende / dalle sorgenti dell’ulivo”. L’olio che canta nei versi di Pablo Neruda ha la stessa voce di quello che incontriamo al frantoio del Consorzio Terra di San Marino, luogo “profumato” di raccolta e di trasformazione.

La “stagione” è alle porte: si aprirà lunedì 9 ottobre e andrà avanti sino alla fine di novembre. “Abbiamo avuto un’estate siccitosa – esordisce Flavio Benedettini, Presidente della Cooperativa Olivicoltori Sammarinesi –ma le piante dell’ulivo, per natura, sono molto ‘pazienti’ e hanno le ‘spalle larghe’.

La raccolta, sotto il profilo della qualità, sarà buona mentre con ogni probabilità la quantità non sarà alta. Siamo comunque abituati all’alternanza, ci sono annate più produttive e altre meno”. Dal 9 ottobre quindi i 300

soci conferiranno al frantoio della Cooperativa Olivicoltori le loro preziose “gemme” verdi e scure. “Siamo curiosi di vedere come gli ulivi hanno vissuto il cambio del clima, in passato spesso ci hanno regatato grandi sorprese”. La qualità dell’annata 2023

dipende sì dalle olive ma non solo. “Il frantoio si è dotato di un frangitore di ultima generazione” prosegue Flavio. Una macchina che permette di liberare maggiori quantità di olio e di sostanze minori ma anche di rompere in maniera adeguata il nocciolino. La pasta esce anche in

to al quale erano rarissimi anche materiali come le fotografie. Dalla mia attivitàprosegue - sono emersi do-

cumenti, immagini e dettagli che mi hanno permesso di tracciare, negli otto pannelli esposti, le principali vicende e il loro significato nel contesto sammarinese, partendo dall’Arengo del 1906 per arrivare quasi ai giorni nostri”. Le attività di ricerca si sono concentrate in particolare sulle testimonianze orali, alcune delle quali raccolte in un video di circa 20 minuti nel quale sono presenti gli estratti di 24 interviste con donne sammarinesi: “Dodici di loro - precisa Valentina Rossi - hanno votato nel 1964, mentre l’altra metà è stata eletta dal 1974 in avanti”. Le analisi hanno coinvolto anche la raccolta dei numeri sulla rappresentanza femminile nel Consiglio Grande

e Generale, nonché nel governo: “Fino a oggi, per esempio, solo nove donne hanno ricoperto il ruolo di Segretario di Stato”. Il materiale esposto ha visto anche la partecipazione del direttore degli Istituti Culturali, Paolo Rondelli, mentre le dinamiche che hanno caratterizzato l’esperienza italiana sono state ripercorse da Patrizia Gabrielli, docente di Storia Contemporanea all’Università di Siena. L’accademica, che fa parte del Centro Sammarinese di Studi Storici ed è stata supportata dalle collaboratrici Giulia Cioci e Maria Antonietta Serci, ha inoltre fatto da consulente scientifica per l’iniziativa. La mostra potrà essere visitata fino al 19 novembre.

Rubrica periodica a cura del Consorzio Terra di San Marino

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maniera più pulita rispetto al passato - sottolinea il Presidente della Cooperativa Olivicoltori Sammarinesi – e quindi avremo un olio migliore”. Intanto a giorni il frantoio è pronto per accogliere un team di ingegneri del Politecnico di Zurigo. “Con loro

abbiamo avviato un progetto sull’acqua di scarto della lavorazione delle olive dalla quale otterremo una serie di conservanti naturali. Si tratta di un primo test che permetterà di estrarre le sostanze ossidanti dall’acqua vegetale” spiega Flavio.

È invece una sinergia tutta

sammarinese quella avviata con l’azienda Bea per produrre un compost per l’agricoltura biologica: verranno impiegate le bucce di uva, i batteri prodotti dalla Bea e la sansa di olive (un sottoprodotto del processo di estrazione dell’olio di oliva composto dalle buccette, dai residui della polpa e dai frammenti di nocciolino).

“…ci sono sillabe di olio / ci sono parole / utili e profumate” non solo nei versi dell’immenso Pablo Neruda ma anche nelle parole di Flavio Benedettini. Parole profumate ma anche utili alla natura, all’agricoltura, alla vita.

Il “canto” del nuovo olio: il frantoio si prepara ad accogliere i “frutti” dei 300 soci della COS. Benedettini: “Quest’anno ci aspettiamo una buona qualità”
Valentina Rossi: “A San Marino il percorso è stato diverso rispetto all’Italia”
10 FIXING - Anno XXXI - n.36 - Venerdì 6 Ottobre 2023 S peciale Cultura

Essere fautori dei propri capolavori quotidiani

Ognuno può coltivare con impegno un orto all’interno della collettività

Fare del proprio meglio: non si può chiedere di più a un essere umano. E non possiamo chiedere di meno a noi stessi. La convinzione di poter salvare il mondo ormai appartiene solo ai supereroi.

Più modestamente, però, ognuno può coltivare con impegno il proprio orto, all’interno - e al servizio - della collettività.

Diversi anni fa, Sergio Zavoli (ph. Gallini) - in una serata dedicata a un suo libro di poesie - spiegò la necessità di una società in cui ognuno fosse il fautore del proprio capolavoro quotidiano, nel lavoro che ogni giorno svolgeva, qualunque fosse la mansione che doveva portare avanti.

Ci sono gesti semplici, che se compiuti con tenacia possono cambiare la realtà quotidiana, sempre più tristemente affetta da sconforto e afflizione. Un po’ come ci insegna anche Jorge Luis Borges nella

sua poesia “I giusti”: “Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire. Chi è contento che sulla terra esista la musica. Chi scopre con piacere una etimologia. Due impiegati che in un caffè del Sud giocano in silenzio agli scacchi. Il ceramista che intuisce un colore e una forma. Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non

gli piace. Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto (Loredana Scianna e Teresio Massimo Troll, foto di Dino Morri). Chi accarezza un cane addormentato. Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto. Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson. Chi preferisce che abbiano ragione gli altri. Tali

persone stanno salvando il mondo”.

È un testo che offre conforto. Perché ogni tanto capita di riconoscersi. Ci sono momenti in cui nel fare qualcosa di semplice e banale ti accorgi che stai portando uno spillo di luce su una tela di tenebre. E altre volte - il più delle volte - è un testo che ispira. E allo stesso tempo mette all’angolo. Perché sarebbe bello essere quello che giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto, invece di legarselo al dito e crollare nel rancore. O, per una volta - una soltanto - riuscire a essere quello che preferisce dare ragione agli altri, disinnescando ogni litigio sul nascere. Invece si arriva a sera e dallo specchio ti fissa quello che ha passato la giornata a dimostrare la propria verità relativa, spacciandola per assoluta. Quello che ha buttato la scacchiera all’aria perché ha

subito scacco matto tre volte di fila. Quello che con il suo disappunto, denunciato a gran voce, ha sovrastato ogni musica.

Ma non ci si può arrendere, anche se non è stato il giorno

in cui hai dato il meglio, devi riprovarci. Con tutto l’impegno. Con tutta la forza di volontà. E quello in cui oggi hai fallito, domani potrebbe essere il tuo capolavoro.

La TOP FIVE di Fixing

1 Tre vite una settimana (Michel Bussi)

E/O € 18

2 Fino alla fine (Helga Flatland)

Fazi € 18,50

3 La vita del bosco (Long Litt Woon)

Iperborea € 18,50

4 La signora Van Gogh (Caroline Cauchi)

Piemme € 21

5 Le armi della luce (Ken Follett) Mondadori € 27

Come una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto
11 FIXING - Anno XXII - n.36 - Venerdì 6 Ottobre 2023 S peciale Cultura
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