Fixing 28 2015

Page 1

Anno XXIII - n.28 - 1,50 euro

E ditoriale Evviva la libertà sindacale

Ogni dibattito ha il pregio di far emergere le posizioni. Perché al di là del fiume di parole, dell’inevitabile confusione, spesso voluta, con un po’ di attenzione ed approfondimento in più emergono chiari i valori ed in questo caso quelle a fondamento dell’attività sindacale. Da tempo tutte le parti avvertono la necessità di aggiornare le disposizione della legge sul lavoro del 1961, non più adeguate ai tempi e di ricreare un quadro ordinamentale di certezza. Non tutti, ovviamente, allo stesso modo: alcuni con convinzione, altri per dovere.

Direttore Alessandro Carli

Venerdì 17 Luglio 2015

CCIAA, con la riforma ci si apre al mondo

R TV

Italia verso la ratifica dell’accordo

Due divisioni funzionali: a quella più classica dell’ente si affiancherà la Camera Attrazione Investimenti. I tempi? Già entro fine anno... a pag.3

T erritorio

Architettura rurale ed ecodesign

Le posizioni L’Associazione Nazionale Industria San Marino è da tempo impegnata nella direzione di definire norme più precise sulla rappresentatività e con CSdL e CDLS ha sottoscritto uno specifico accordo nel 2012 che tratta della materia in modo approfondito e puntuale. UNAS, il sindacato degli artigiani e della piccola impresa, sostiene gli stessi principi e ha firmato un analogo specifico accordo sulla rappresentatività con le due sigle, CSdL e CDLS. USC e USOT, che rappresentano due specifiche categorie, quelle del commercio e degli alberghi bar e ristiranti, nel cambiamento, vogliono giustamente vedersi riconosciuto il loro ruolo e lunga storia di rappresentanza. Da parte sindacale CSdL e CDLS, come abbiamo già detto, condividono con ANIS e UNAS specifici accordi e sono decise nel sostegno della proposta di legge presentata dalla Segreteria al Lavoro. L’altro sindacato, l’USL, (...)

Il progetto di riforma della Camera di Commercio inizia a delinearsi. Assieme a Silvia Della Balda, Segretario Particolare per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio e Coordinatore dell’Agenzia per gli Investimenti Diretti Esteri, vi sveliamo le principali novità. In un unico organismo verranno fatte convogliare la CCIAA classica e la Camera di Attrazione Investimenti della Repubblica di San Marino. I tempi? E’ la stessa Della Balda a rivelarlo: “E’ essenziale che la legge sia approvata entro dicembre sia per motivi di ordine economicofinanziario, visti i riflessi che ci saranno sul Bilancio dello Stato, sia per motivi di pianificazione e organizzazione del lavoro, con le nuove competenze che verranno attribuite”.

Segue alle pagg. 6-7

Servizio a pag. 5

a pag.8

F inanza

Scambio automatico con Deloitte

a pag.9

spazio riservato all’indirizzo


2

F ocus

Questione di num3ri

Alla faccia della superstizione: c’è da benedirlo, questo 17. I numeri di un report di UnioncamereInfocamere parlano chiaro: le Pmi che innovano e si lanciano in settori dal contenuto tecnologico avanzato sono in forte crescita, mandando un po’ in soffitta l’immagine della piccola impresa familiare che più tradizionale non si può anche dal punto di vista del prodotto proposto. A fine marzo 2015, il numero di startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese è pari a 3.711, in aumento di 532 unità rispetto alla fine di dicembre (+17%). Gongoleranno di certo invece i 17 mila sindacalisti che hanno beneficiato della norma contenuta nel decreto 564 del 1996, sulle cosiddette ‘pensioni d’oro’, norma che ha permesso a dirigenti e dipendenti sindacali di avere una pensione integrativa attraverso il pagamento anche di un solo mese di contributi integrativi da parte delle organizzazioni sindacali. Il dato è emerso nella risposta data l’8 luglio dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti durante il question time alla Camera in risposta all’interrogazione presentata dal deputato di Scelta Civica Giulio Sottanelli. Intanto è crisi pure per la celebre Goldman Sachs: secondo nuove direttive della banca d’affari Usa, i tirocinanti non possono fermarsi in ufficio oltre la mezzanotte e non rientrare in ufficio prima delle sette di mattina. Gli stagisti potranno lavorare “solo” 17 ore al massimo. Ma c’è anche chi preferisce la storia: oggi difatti sono accaduti molti fatti: 1429, Carlo VII viene ufficialmente incoronato re di Francia; 1505, Martin Lutero entra in convento a Erfurt; 1762, Caterina II diventa zarina di Russia; 1897, inizia la corsa all’oro nel Klondike; 1902, Willis Haviland Carrier realizza il primo impianto di aria condizionata; 1917, Re Giorgio V d’Inghilterra emana un proclama in base al quale la linea di discendenza maschile della Casa Reale britannica porterà il nome di Windsor; 1955, a Los Angeles inaugura Disneyland.

L eggi e Normative

FIXING - Anno XXIII - n.28 - Venerdì 17 Luglio 2015

Tutte le specifiche sono state raccolte nella Legge 103 del 2015: consegna, custodia, spese

Oggetti smarriti e ritrovati Come ci si deve comportare? Grandi attenzioni per i preziosi ma anche per il ritrovamento di sostanze nocive Ogni mondo è Paese? Dipende. Il 1 luglio è stata pubblicata la Legge 103, dedicata alle disposizioni in materia di cose ritrovate. Disposizioni che si applicano alle cose ritrovate quando non siano direttamente restituite dal ritrovatore al legittimo proprietario o possessore. Le disposizioni però non si applicano: a) ai veicoli a motore con targa o muniti di altro sistema di registrazione che consenta di individuare il proprietario; b) agli oggetti palesemente abbandonati perché fuori uso o aventi valore di mero rottame; c) ad armi di qualsiasi genere, munizioni, esplosivi o materiale potenzialmente pericoloso per la salute pubblica che devono essere consegnati esclusivamente ai corpi di polizia;. Consegna della cosa Chi trova una cosa mobile deve restituirla al proprietario, e, se non lo conosce, deve consegnarla senza ritardo all’Ufficio o ad un funzionario dei corpi di polizia. L’appartenente al corpo di polizia ricevente consegna, senza ritardo, all’Ufficio la cosa ritrovata unitamente al verbale, di cui ne viene rilasciata copia per ricevuta al ritrovatore, nel quale sono riportate le informazioni relative al ritrovatore, alle circostanze del ritrovamento, all’eventuale richiesta di premio e all’eventuale richiesta di restituzione della cosa ritrovata. Custodia delle cose ritrovate L’Ufficio, ricevendo in deposito la cosa ritrovata dal ritrovatore o dall’appartenente al corpo di polizia redige apposito verbale, di cui è rilasciata ricevuta di consegna al ritrovatore stesso. Il verbale deve riportare: a) una dettagliata descrizione della cosa ritrovata; b) le circostanze del ritrovamento; c) le generalità del ritrovatore e gli estremi di un suo documento di riconoscimento, l’e-

ventuale richiesta di premio e l’eventuale richiesta di restituzione della cosa ritrovata. In caso di oggetti di valore o presunto valore (quali a titolo esemplificativo ma non esaustivo gioielli, orologi, ecc.) il verbale è, altresì, corredato da documentazione fotografica. Le cose ritrovate e consegnate all’Ufficio, quindi, sono immediatamente prese in carico con annotazione in apposito registro numerato progressivamente, tenuto in maniera informatica, nel quale sono riportate la data del deposito, la descrizione dell’oggetto, le generalità del ritrovatore e gli estremi di un suo documento di riconoscimento nonché tutte le operazioni successive relative al medesimo oggetto prescritte dalla legge. La consegna delle cose ritrovate da appartenenti ai corpi di polizia, nell’espletamento delle loro mansioni, avviene mediante nota di consegna o rapporto di servizio contenenti la descrizione delle cose e le circostanze del ritrovamento. Tali soggetti non hanno titolo per acquisire la proprietà delle cose ritrovate durante l’espletamento dell’attività di lavoro. L’Ufficio non redige il verbale qualora la cosa ritrovata sia di scarso o nessun valore. Su tali cose l’Ufficio appone la sola data di ritrovamento e, trascorsi tre mesi dalla suddetta data, senza che qualcuno si sia presentato per reclamarle, le stesse sono smaltite o, se del caso, devolute ad associazioni di beneficenza presenti nel territorio. Qualora la cosa ritrovata sia deperibile o in condizioni igienico sanitarie precarie, l’Ufficio provvede dopo le ventiquattro ore di giacenza alla sua distruzione. Borse, zaini, valigie o più in generale contenitori chiusi, anche a chiave, devono essere comunque aperti per motivi di sicurezza. Nel caso di ritrovamento di sostanze pericolose, nocive o sospette, l’Ufficio provvede ad avvisare le competenti autorità e nel caso di contenitore sospetto l’a-

pertura è fatta dalle autorità specializzate nel settore. Qualora sussistano motivi per sospettare che la cosa ritrovata sia di illecita provenienza o possa costituire corpo del reato, oltre agli adempimenti di cui alla presente legge, l’Ufficio ne dà comunicazione all’autorità giudiziaria. Il deposito delle cose ritrovate sarà quindi reso noto, come avviene anche in altri Paesi (ad esempio in Italia è un impegno assunto direttamente dai Comuni) con la pubblicazione dell’elenco nell’albo dell’Ufficio, da farsi con cadenza mensile previo aggiornamento. L’elenco delle cose ritrovate e depositate è consultabile sul portale internet della PA. Identificazione del proprietario Quando le condizioni del ritrovamento o la natura della cosa consentono l’immediata identificazione del proprietario, l’Ufficio provvede ad avvertirlo del deposito, fornendo le indicazioni necessarie circa le modalità del ritiro. I libretti bancari o postali di deposito o di conti correnti, gli assegni, i vaglia, i libretti di pensione, le carte di credito o bancomat o documenti analoghi, qualora non sia possibile identificarne i titolari o gli aventi diritto sui medesimi, sono oggetto di comunicazione dall’Ufficio agli istituti o uffici emittenti a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno I documenti di identità o di riconoscimento sono spediti dall’Ufficio al titolare con addebito delle spese di spedizione. Restituzione al proprietario Le cose ritrovate sono restituite, previi gli accertamenti ritenuti necessari, a colui che entro un anno dalla data di pubblicazione del ritrovamento, dichiari di esserne il proprietario. Della restituzione è redatto processo verbale nel quale sono indicati, oltre alla data in cui avviene la restituzione: a) le generalità complete del proprietario unitamente agli

estremi di un documento di riconoscimento; b) gli elementi forniti dal proprietario per provare la sua qualità; c) le circostanze di luogo e tempo dichiarate dal proprietario sulla perdita del possesso della cosa; d) l’indicazione del corpo di polizia presso cui il proprietario ha denunciato la perdita della cosa. Della restituzione deve essere data notizia al ritrovatore, se è stata fatta richiesta di premio, e al corpo di polizia presso il quale il proprietario ha eventualmente denunciato la perdita dell’oggetto. Restituzione al ritrovatore Trascorso un anno dalla data di pubblicazione del ritrovamento, senza che il proprietario si sia presentato per richiedere la restituzione della cosa, quest’ultima, è messa a

trenta giorni dalla data di comunicazione. Spese da sostenere Il proprietario o il ritrovatore che intende ritirare la cosa è tenuto al pagamento di un rimborso spese, sostenute per il deposito e la custodia della cosa rinvenuta, pari ad euro 15,00 (quindici/00). Eventuali spese vive, opportunamente documentate, sostenute dall’Amministrazione Pubblica devono essere rimborsate prima della consegna della cosa ritrovata. Premio al ritrovatore Il proprietario è tenuto a corrispondere al ritrovatore, qualora richiesto, un premio pari ad un ventesimo della somma o del valore della cosa ritrovata. Se la cosa non ha valore commerciale, la misura del premio è fissata concordemente tra le parti.

C sir Frontalieri, primo sì

disposizione del ritrovatore, che ne abbia fatta richiesta, il quale è tenuto a ritirarla entro

alla stabilizzazione L’Ufficio di Presidenza del CSIR Rep. San Marino - Emilia Romagna - Marche ha incontrato una delegazione del Governo sammarinese composta dai Segretari di Stato per Affari Esteri Pasquale Valentini e per il Lavoro Iro Belluzzi. Nell’incontro il CSIR ha illustrato il proprio documento programmatico, mettendo in particolare evidenza la questione della stabilizzazione dei lavoratori frontalieri a San Marino, interrotta dal 2011, la questione fiscale e i diritti sociali previsti per chi ha un familiare disabile. Sulla questione della trasformazione del rapporto di lavoro da precario, quale è oggi, a tempo indeterminato, il Governo sammarinese ha espresso parere favorevole, legando la tempistica del processo alla riforma

del mercato del lavoro, di prossima presentazione da parte della Segreteria competente, anche alla luce della già avviata trattativa di associazione di San Marino alla UE. Per quanto riguarda la questione fiscale, la proposta del CSIR di un accordo tra le autorità dei due Paesi competenti in materia, che permetta al lavoratore di versare il dovuto mensilmente e non in un’unica soluzione, è stata ritenuta interessante dalla delegazione dell’Esecutivo sammarinese, anche alla luce del fatto che tale sistema eliminerebbe qualsiasi possibilità di eventuale evasione fiscale nei confronti della Repubblica Italiana. In tal senso il Governo sammarinese si è riservato di verificare la fattibilità di tale percorso.


I mprese

FIXING - Anno XXIII - n.28 - Venerdì 17 Luglio 2015

3

Nuove possibilità e un ‘bacino’ più ampio, oltre al contributo annuale

Rtv, l’Italia verso la ratifica dell’accordo Il relatore Arlotti (Pd): “Votazione in Aula prima della pausa estiva” La ratifica dell’Accordo su Rtv tra Italia e San Marino ha i giorni contati. Lo ha annunciato il deputato PD riminese Tiziano Arlotti, che è stato nei giorni scorsi relatore in terza commissione Esteri della Camera del disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell’Accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di San Marino. “Un provvedimento molto importante”, spiega il deputato riminese, molto vicino geograficamente e come ex frontaliere alle questioni dell’antica Repubblica, “che arricchisce il quadro di riferimento giuridico della storica cooperazione bilaterale tra Italia e San Marino, opportunatamente perfezionato in questi ultimi anni – commenta Arlotti -, e mette in sinergia la televisione di Stato sammarinese con la tv pubblica italiana sulla base dei principi della qualità della programmazione, della collaborazione nelle produzioni, dell’ottimizzazione dei costi. Risponde così all’esigenza di sviluppare la cooperazione reciproca fra le società concessionarie del servizio pubblico dei due Paesi e di estendere il bacino di utenza attraverso l’utilizzo del sistema di diffusione satellitare con un progetto mirato prevalentemente all’area balcanico-adriatica. Il testo andrà in votazione in Commissione la prossima settimana, per poi approdare all’Aula e chiudere la partita prima della pausa estiva dei lavori”. Quindi prima

dell’avvio, oramai ‘strutturale’ in Italia, delle prime stesure del cosiddetto Decreto Milleproroghe, dove immancabilmente finiva anche il contributo di circa 3 milioni che l’Italia si è impegnata a versare per la Rtv. Questa volta, in verità, l’accordo è ben diverso e diventerà operativo in maniera strutturale (in questo con l’accezione positiva del termine), avendo durata quinquennale. L’Accordo di cooperazione radiotelevisiva tra Italia e San Marino, infatti, si inserisce in una complessa vicenda risalente all’accordo aggiuntivo di amicizia e di collaborazione del 1953, quando la Repubblica del Titano rinunciò espressamente all’esercizio del diritto ad una stazione radiotelevisiva indipendente, ha ricordato il deputato nella sua relazione. Nel dettaglio, spiega la nota

dell’On. Tiziano Arlotti, “l’Accordo si compone di un preambolo e di 9 articoli. All’articolo 2 sono precisati i termini della cooperazione fra le emittenti concessionarie del servizio pubblico, in particolare nello sviluppo di programmi e contenuti per i canali televisivi e radiofonici, nella messa a disposizione di prodotti televisivi, nell’utilizzo e condivisione degli impianti di diffusione e nello sviluppo di progetti nei settori web e Televideo”. L’articolo 3, invece “prevede la messa a disposizione dell’Italia di tre delle cinque frequenze, assegnate a San Marino e che il nostro Paese potrà utilizzare nei territori limitrofi. Il medesimo articolo prevede altresì la possibilità per la Tv Sanmarinese di estendere il proprio bacino di utenza oltre i limiti attuali”, dando

San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica Direttore responsabile Alessandro Carli alessandro.carli@fixing.sm Redattore Daniele Bartolucci Responsabile commerciale Roberto Parma 339.8016455 roberto.parma@fixing.sm Per la pubblicità su Fixing 0549.873925 commerciale@fixing.sm

Editore Società Editoriale Fixing srl Via Antonio Onofri, 109 47890 San Marino Città Tel. 0549.991719 Fax 0549.879049 e-mail: info@fixing.sm web: www.sanmarinofixing.com Prezzo in edicola: 1,50 euro Fotolito Fotoedit srl - Via G. Angeli, 4 47899 Serravalle Repubblica di San Marino

Stampa Studiostampa New Age Strada Cardio, 58 47899 Galazzano Repubblica di San Marino Autorizzazione della Segreteria di Stato agli Affari Interni della Repubblica di San Marino del 16/4/1993 - Protocollo n.1695. Spedizione di stampa periodica in abbonamento postale per l’interno - Tassa pagata - Tariffa per editori - Autorizzazione n.711 del 16/02/2005 della Direzione Generale delle PP.TT. della Repubblica di San Marino

quindi una maggiore rilevanza strategica alla programmazione, anche in chia-

ve turistica di attrazione verso l’esterno, potendo ampliare il pubblico a cui far pervenire una più efficace campagna di comunicazione, per gli eventi, ad esempio. Non solo, perché “l’articolo 4 prospetta la partecipazione di San Marino ad una programmazione mirata dell’area adriatica-balcanica per la promozione della lingua italiana”, focalizzando anche quale potrebbe essere un’area di interesse, in questo caso i Paesi dell’est, che oggi rappresentano senza dubbio un potenziale partner per quanto riguarda il turismo, ma anche il commercio e l’industria. Molto importante, soprattutto per Rtv, risulta ovviamente l’articolo 5, quello che “prevede il pagamento di un contributo annuale di importo forfetario da parte dell’Italia

alla Repubblica del monte Titano per l’utilizzo delle frequenze - la cui entità sarà individuata da una apposita Convenzione quinquennale”. Al momento, secondo la nota, “gli oneri economici sono quantificati in poco più di 3 milioni di euro”. “Sono poi stabiliti un impegno fra le Parti a collaborare per un miglior funzionamento degli impianti, in linea con lo sviluppo delle nuove tecnologie (articolo 6) e l’istituzione di una Commissione mista incaricata di monitorare l’esecuzione dell’accordo (articolo 7).”. Gli articoli 8 e 9, infine, “disciplinano le modalità per l’entrata in vigore e la durata dell’Accordo, nonché per la risoluzione delle eventuali controversie. Daniele Bartolucci

D L numero 103 del 2015 Alcune misure urgenti per la soluzione della crisi temporanea delle aziende I mercati con l’acqua alla gola, la difficoltà nel vedere un futuro. Per fare fronte alla situazione economica che sta colpendo anche e ancora la Repubblica di San Marino, è stato promulgato nei giorni scorsi un Decreto Legge, il numero 106 del 2015, che contiene una serie di misure urgenti per la soluzione dello stato di crisi temporanea delle imprese. Andiamo a leggere di cosa si tratta e la ratio del provvedimento. Vista la necessità di interventi normativi tesi a sostenere il risanamento e il finanziamento delle imprese in crisi, anche per problemi di accesso al credito e vista anche l’urgenza di dare immediato riscontro alla predetta necessità al fine di scongiurare il reale pericolo di chiusura di aziende dall’alto livello occupazionale e salvaguardare posti di lavoro, principale emergenza dell’attuale congiuntura economica, il DL offre una

serie di soluzioni. Disposizioni che si applicano qualora l’impresa sia stata ammessa alla procedura prevista dall’articolo 114 della Legge 23 febbraio 2006 n. 47 (Legge sulle Società) e successive modifiche e, successivamente alla chiusura del periodo di moratoria, incorra in procedura concorsuale. In caso di procedura concorsuale, i debiti sottoelencati, contratti dagli amministratori della società durante il periodo della procedura prevista dall’articolo 114 della Legge n.47/2006 (Legge sulle Società) e successive modifiche, devono essere pagati in prededuzione e nell’ordine che segue: a) debito verso il controllore della moratoria; b) debito verso le persone di servizio per i loro salari e stipendi; c) debito verso il Pubblico Erario per le imposizioni e tasse legittimamente impo-

ste e non soddisfatte; d) debito verso l’Istituto Sicurezza Sociale per contributi ed ogni altro onere; e) debito verso le banche per i finanziamenti concessi. Ogni altro debito contratto dall’impresa nel periodo di moratoria, ad eccezione di quelli elencati sopra, ha lo stesso trattamento di quelli sorti anteriormente al periodo di moratoria stessa. Il comma 2, dell’articolo 114, della Legge n. 47/2006 (Legge sulle Società) e successive modifiche è così modificato: “Il Commissario della Legge, qualora valuti positivamente l’istanza e conceda i provvedimenti richiesti, può anche fissare tutti gli oneri, termini e condizioni che ritenga opportuni per la realizzazione del piano per risanare l’impresa, della salvaguardia dei diritti dei creditori sociali nonché del patrimonio economicosociale costituito dall’impresa nel suo complesso”.


4

“La chiarezza e la certezza del diritto sono due fonti di attrazione importantissime per gli imprenditori, quindi l’Istituto Giuridico Sammarinese, che ha l’obiettivo di favorire la diffusione della conoscenza del diritto sammarinese nelle sue peculiarità e nelle fonti, può essere un efficace volano per favorire il ritorno degli investimenti”. Così il Direttore, Prof. Lanfranco Ferroni, ha annunciato la ripresa dei lavori dell’Istituto, partendo dalla collaborazione presso l’Avvocatura dello Stato finalizzata a realizzare raccolte sistematiche delle principali normative sammarinesi. “Una ripresa dei lavori”, ha spiegato Ferroni, “possibile grazie alla rinnovata sensibilità delle istituzioni sammarinesi, che era venuta meno negli anni scorsi, quando non avevamo più né sede né personale. Oggi, grazie anche al contributo di Banca Agricola Commerciale e Asset Banca (che finanziano i 10.000 euro della borsa di studio, ndr), possiamo rimetterci al servizio del Paese, con iniziative importanti come i corsi di formazione per i professionisti che abbiamo sempre organizzato a cadenza biennale, ma anche quelli dedicati ai Dipendenti pubblici, ai Dirigenti e ai Corpi di Polizia, che saranno avviate a breve e avranno cadenza annuale, ottemperando così alle raccomandazioni del GRECO e rimanendo in linea col percorso di internazionalizzazione della PA e con la necessità di affrontare in maniera operativa efficace materie sempre più complicate”. Al fianco di Ferroni, il Segretario di Stato per gli Affari Interni, la Giustizia e la Funzione Pubblica, Gian Carlo Venturini, che ha riconosciu-

G iustizia

FIXING - Anno XXIII - n.28 - Venerdì 17 Luglio 2015

A Federico Guerra la borsa di studio per la raccolta sistematica delle leggi

“La certezza del diritto per attrarre investitori” “L’Istituto Giuridico divulga la conoscenza del sistema sammarinese”

to e rilanciato il ruolo dell’Istituto, anche in funzione di una rinnovata “sinergia tra le istituzioni pubbliche e gli istituti di credito, in progetti finalizzati alla promozione della cultura e della crescita scientifica, civile ed economica del territorio”. Un pensiero condiviso da Stefano Ercolani, presidente di Asset Banca e Luigi Lonfernini presidente di Banca Agricola Commerciale, convinti, anche in base alla loro esperienza quotidiana, nel rapporto con imprenditori e potenzia-

li investitori esteri, di quanto la conoscenza del diritto sammarinese abbia ricadute importanti in ambito economico proprio come fattore attrattivo. “La borsa di studio – ha spiegato l’avv. Manuel Canti, Direttore del Dipartimento Affari Istituzionali e Giustizia - rientra nell’ambito del progetto del Dipartimento Affari Istituzionali e Giustizia per il miglioramento e la semplificazione dell’attività amministrativa e la qualità dei testi normativi, partito nel 2013, che prevede-

C amera Penale Un nuovo Codice di Procedura Penale: il Comitato Scientifico già al lavoro Il Comitato Scientifico della Camera Penale della Repubblica di San Marino ha iniziato il lavoro di studio per la redazione di un progetto di nuovo codice di procedura penale che, “rafforzi l’indispensabile requisito di terzietà del Giudice, garantisca in modo non soltanto formale pari diritti di accusa e difesa nel processo, attui la necessità di deflazione del carico di lavoro della giurisdizione, renda effettivi ed efficienti i sistemi di controllo delle decisioni, assicuri tempi

più ragionevoli della durata dei processi penali, nell’ottica della garanzia di libertà costituita dalla presunzione di innocenza dell’imputato”. Il Comitato ha quindi preso atto che “una meditata elaborazione del progetto impone tempi di lavoro obiettivamente incompatibili con l’indifferibilità di soluzione di talune emergenze (previsione di termini di durata massima delle misure cautelari personali; revisione del sistema di impugnazioni in materia di misure cautelari

personali e reali; possibilità di ricorso diretto al Collegio Garante per la verifica della legittimità costituzionale delle leggi)”, per cui si è impegnato “a predisporre, con priorità ed urgenza, un progetto di normativa su tali materie”. Un impegno assunto dal Comitato e dalla Camera Penale, condividendo quanto espresso nell’udienza dall’Ecc.ma Reggenza, che ha posto in rilievo “l’indubbia esigenza di potersi dotare quanto prima di un nuovo Codice di Procedura Penale”.

va due fasi attuative: la prima, già completata, consistente nella redazione di un formulario per la stesura dei testi normativi, la seconda, nella raccolta sistematica

delle normative in testi consolidati al fine di facilitarne la conoscenza, la consultazione e la fruibilità”. Al bando, che si è chiuso il 15 maggio scorso, hanno parte-

cipato 8 candidati, laureati in giurisprudenza, risultati tutti idonei. Tra questi, il primo in graduatoria è risultato Federico Guerra, di 24 anni, laureatosi in giurisprudenza nel luglio 2014 presso l’ateneo bolognese”. Guerra dovrà dedicarsi non solo alla realizzazione delle raccolte sistematiche delle leggi, ma anche all’implementazione della funzionalità del sito www.consigliograndeegenerale.sm al fine di rendere consultabili anche on line i testi consolidati. Un lavoro di ricerca importante, non l’unico che l’Istituto ha in programma, come ha spiegato Ferroni: “Sarà presto emesso un altro bando di concorso per una borsa studio per proseguire la raccolta della giurisprudenza civile, che è ferma al 1995. Vorrei sottolineare”, ha concluso il Direttore, “la peculiarità del sistema sammarinese, soprattutto in diritto civile, che non necessita di codificazioni come avviene in altri ordinamenti. Anzi, sarebbe un grave errore codificarlo, tanto è vero che altri sistemi – quello italiano in particolare – si sta decodificando proprio nella direzione del diritto comune, che è fondamento del sistema sammarinese e che, opinione personale, potrebbe rappresentare ben presto anche l’obiettivo dell’Europa, perché è una base condivisa”. Daniele Bartolucci


I mprese

FIXING - Anno XXIII - n.28 - Venerdì 17 Luglio 2015

5

Silvia Della Balda, Segretario Particolare per Industria e Commercio

CCIAA, arriva la riforma Due divisioni funzionali All’interno dell’ente anche la Camera Attrazione Investimenti Dopo un lungo periodo di gestazione (la prima notizia, del tutto ufficiosa, l’avevamo scritta nel 2011), e comunque del tutto legittimo in quanto la materia è alquanto delicata, sta prendendo corpo e forma la riforma della Camera di Commercio. Un passo molto importante per tutto il sistema Paese, anche in vista del ruolo che dovrà assumere l’ente camerale che, come leggerete, raddoppierà i proprio impegni. Lo assicura la dottoressa Silvia Della Balda, Segretario Particolare per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio e Coordinatore dell’Agenzia per gli Investimenti Diretti Esteri, che ha seguito con estrema attenzione il progetto sin dalle prime fasi, senza troppi clamori, con grande professionalità, senza mai ricorrere alla cassa di risonanza mediatica. Come mai si è pensato di agire sulla Camera di Commercio? “La Camera di Commercio è un’istituzione specificamente rivolta alla promozione degli interessi del sistema delle imprese, di cui ne è l’interfaccia statuale. Svolge, inoltre, un importante ruolo per lo sviluppo delle imprese e dell’economia del territorio in ogni Stato. Per questo ci sono molto aspettative attorno ad essa, sia da parte delle imprese, che delle associazioni delle categorie economiche che le rappresentano e con le quali Camera di Commercio collabora e si interfaccia, che delle istituzioni stesse, che di essa si avvalgono. Anche a San Marino, nel tempo, sono state affidate a Camera di Commercio diverse funzioni istituzionali per rispondere alle esigenze di trasparenza nel mercato e di sburocratizzazione di un sistema di per sé ingessato, quale quello della Pubblica Amministrazione; e da qui la tenuta di registri, albi, sistemi di certificazione, banche dati, erogazione di servizi alle imprese. La Camera di Commercio che vogliamo deve poter rivestire un ruolo attivo e incisivo nella politica

industriale di San Marino; deve essere di reale sostegno alle imprese, alle quali deve semplificare la vita; deve poter essere luogo di raccordo e mediazione tra le esigenze delle imprese e le istituzioni. Un aggiornamento della normativa è quanto mai opportuno per far sì che questa importante istituzione si muova nella complessità in cui cerchiamo, mondo economico ma anche statuale, di sopravvivere. A questo si aggiunga una parola chiave che ha contraddistinto l’operato della Segreteria Industria, Artigianato e Commer-

cio fin da subito, da quando nel 2009 il Segretario Arzilli e la sottoscritta hanno preso stanza a Palazzo Mercuri: internazionalizzazione. Tutti gli Stati attuano politiche di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e di attrazione di investimenti esteri. Con la legge di riforma di Camera Commercio ci siamo proposti di riunire queste due direttrici delle politiche di internazionalizzazione del Paese in un unico organismo, la ‘Camera di Commercio e di Attrazione Investimenti della Repubblica di San Marino’. È evidente

che assorbirà in sé le funzioni dell’Agenzia per gli Investimenti Diretti Esteri di San Marino, istituita nel 2011 con Decreto Delegato”. Cosa diventerà la Camera di Commercio di San Marino? “La Camera di Commercio potrebbe diventare un ente autonomo di diritto pubblico a capitale misto, dotato di autonomia gestionale e operante in due Divisioni funzionali: Camera di Commercio e Camera di Attrazione Investimenti. Sono gli enti pubblici di questo tipo che nei Paesi industrializzati svolgono sostegno all’interna-

zionalizzazione delle imprese in modo sinergico con la politica industriale e la politica economica e in un microStato quale il nostro è quanto mai essenziale eliminare gli sprechi legati alla duplicazione di segmenti di attività che per loro natura sono complementari. È allo stesso tempo essenziale coordinare attività e azioni, sia nell’interesse pubblico alla crescita economica e nei rapporti economici con il resto del mondo, sia nell’interesse del sistema delle imprese. L’armonizzazione e il coordinamento fra le due direttrici delle politiche di internazionalizzazione del Paese diventano fondamentali anche per il lavoro operativo, quello di programmazione delle attività verso l’esterno, per accompagnare le imprese nei mercati esteri, che quelle da svolgere all’estero verso l’interno, per promuovere il Paese al fine di attrarre investimenti e guidare in territorio gli investitori verso le istituzioni e nei meandri della realtà burocratica sammarinese”. Uno dei nodi da sciogliere è quello della rappresentatività delle associazioni. Che peso specifico avrà ciascuna associazione di categoria? “Il tema della rappresentatività non è stato ancora approfondito con le associazioni. Sicuramente sarà uno dei temi da trattare con la massima attenzione, così come quello del sostentamento economico di Camera di Commercio. Al momento ci sono stati due incontri sulle linee generali della riforma con i Soci di Camera di Commercio ovvero le forze economiche, le banche e l’Università. Si parte da punti di vista diversi, ma l’auspicio comune è quello di venirsi incontro con spirito costruttivo. Non dobbiamo dimenticare che la politica ha chiesto alla Segreteria di Stato Industria di accorpare in unico soggetto Camera di Commercio e Agenzia per gli Investimenti Diretti Esteri e su questo input la Segreteria e Camera di Commercio hanno lavorato. L’obietti-

vo di dare vita ad una nuova Camera di Commercio, funzionale alle imprese e a San Marino, è comunque un obiettivo comune e la sfida di pensare in maniera innovativa questo nuovo soggetto è stata colta da tutti i presenti. Il prossimo incontro sarà con le associazioni di categoria e con l’associazione bancaria sammarinese in rappresentanza delle singole banche e sicuramente prima di Ferragosto si saranno sciolti alcuni importanti nodi. Cerchiamo di arrivare a settembre con un testo condiviso da presentare al Paese”. Come si manterrà, dal punto di vista economico, l’ente camerale? “Abbiamo alcune proposte che verranno discusse sia all’interno del Governo, sia con le forze politiche, economiche e sociali. Non c’è dubbio che occorre tenere conto dei vincoli e delle minori risorse disponibili nel Bilancio pubblico, ma è impensabile portare avanti una legge di riforma di questo tipo senza assegnare risorse adeguate al funzionamento e al respiro strategico delle attività della nuova Camera di Commercio e di Attrazione Investimenti. Una riflessione approfondita è in corso e va completata nel giro di breve tempo. Anche perché sempre maggiori funzioni sono state e saranno trasferite in capo a Camera di Commercio togliendole agli uffici della Pubblica Amministrazione, compreso il Registro delle Imprese”. Infine, i tempi: entro quanto entrerà a pieno regime la riforma? “E’ essenziale che la legge sia approvata entro dicembre sia per motivi di ordine economico-finanziario, visti i riflessi che ci saranno sul Bilancio dello Stato, sia per motivi di pianificazione e organizzazione del lavoro, con le nuove competenze che verranno attribuite a Camera di Commercio. I tempi auspicati, pertanto, presumono la prima lettura del progetto di legge entro ottobre”. Alessandro Carli


Aistema S ttualitàPaese

6

segue dalla prima

(...) si è sempre espresso contro i sindacati autoreferenziali e con convinzione ha dichiarato tutti i propri iscritti e segnatamente quelli del settore industria così come CSdL, CDLS e ANIS in occasione del recentissimo rinnovo del contratto. USL però non ha poi sottoscritto il rinnovo del contratto nazionale proprio per la mancata condivisione dell’accordo sulla rappresentatività, promuovendo una massiccia campagna di comunicazione contro la legge asserendo a gran voce come questa violerebbe gravemente la libertà sindacale. Crediamo non sia proprio così, anzi. L’accordo richiamato e la proposta di legge non intendono “cancellare” i diritti, ma al contrario renderli più chiari e trasparenti, fondando l’impianto giuridico sull’affermazione del principio di democrazia dove a decidere è la maggioranza, nel caso specifico delle imprese e dei lavoratori occupati. Questo al contrario di quanto avviene oggi dove una minoranza può “imporre” rendendolo efficace erga omnes - un contratto nazionale di lavoro parallelo, vanificando la funzione stessa della contrattazione che è quella della unicità e univocità delle norme. Dunque occorre analizzare le ragioni che spingono l’USL a difendere ad oltranza la vecchia norma e a promuovere questa iniziativa. A nostro modo di vedere queste possono essere almeno tre: la prima, più rilevante, è l’assegnazione dei fondi, la seconda, di rappresentanza e la terza di promozione e ricerca di nuove iscritti. Ma andiamo con ordine. Il contributo “semi obbligatorio” dello 0,40 viene versato da tutti i lavoratori salvo disdetta che deve avvenire con atto formale sottoscritto davanti al direttore dell’Ufficio del lavoro. La ripartizione di questo introito, che ammonta a oltre 2 milioni di euro, viene effettuata sulla base degli iscritti. Qui nasce il problema. Per

FIXING FIXING -- Anno Anno XXII XXIII- -n.21 n.28- -Venerdì Venerdì3017Maggio Luglio 2015 2014

Riflessione sullo stato dell’arte delle posizioni di ANIS, CSdL, CDLS, OSLA e USL: vecchi e nuovi

San Marino, evviva la rappre

La Legge, l’assegnazione dei fondi, la questione della rappresentanza e la promozione e dello 0,40 viene versato da tutti i lavoratori. L’introito complessivo, di circa 2 milioni di eu essere iscritti a CSdL e CDLS occorre versare un ulteriore 0,30%, per iscriversi a USL nulla. Questo appare come una sorta di concorrenza sleale che naturalmente incide sulla rappresentatività e sui bilanci dei sindacati. Qui si innesta anche la questione dei distacchi previsti dalla contrattazione pubblica. Un dipendente pubblico può essere distaccato e lavorare a tempo pieno per un sindacato mentre il suo stipendio continua a essere a carico del bilancio dello Stato. Un costo rilevantissimo in tempo di spending review. USL ne fa “buon suo” e questo unitamente al fatto di essere un sindacato giovane e meno strutturato l’aiuta nella gestione dei suoi costi. Certamente la materia nel suo complesso necessita di un aggiornamento per riequilibrare le diverse posizioni in considerazione del fatto che i sindacato svolgono un ruolo pubblico ben preciso. Non certo per ultimo, USL che è sempre attenta alla comunicazione - ha colto l’opportunità che l’argomento offre per promuoversi, farsi meglio conoscere ovviamente per incrementare i propri iscritti. Nella nostra analisi abbiamo lasciato per ultima OSLA in quanto le sue posizioni sono piuttosto “uniche”. L’associazione rappresenta tutti i settori d’attività imprenditoriale: bar, ristoranti, alberghi, piccola e grande impresa, artigiani, liberi professionisti e altri ancora; non ha mai dichiarato pubblicamente e neppure alle altre organizzazioni sindacali i propri iscritti per poco comprensibili ragioni di tutela

della privacy. Sulla base della legge del 1961, essendo legalmente riconosciuta, può sottoscrivere tutti i contratti di lavoro indipendentemente da chi rappresenta in tutti i settori nei diversi settori d’impresa. OSLA sostiene che i datori di lavoro non possono misurarsi sulla base dei lavoratori dipendenti occupati, come prevede invece la proposta di Legge. Ad esempio, si domanda: 50 aziende con 100 dipendenti valgono meno di una con 200 dipendenti? L’esempio è sbagliato in sé, ma così è. Per essere sindacati legalmente riconosciuti, la Legge del 1961 prevede che i sindacati dei lavoratori abbiamo almeno 500 iscritti, mentre quelli datoriali devono comprendere almeno otto categorie oppure un minimo di 100 iscritti qualificati. Il termine qualificati è davvero interessante. Il legislatore nelle sue valutazioni ha ra-

50 aziende con 100 dipendenti valgono meno di una con 200 dipendenti? gionato sulla diversità tra datori di lavoro e sul fatto che era necessario dare un indirizzo. Qui ci permettiamo una nostra interpretazione, immaginando che la “qualifica” del datore di lavoro non sia un giudizio sulla persona o sull’attività svolta, ma, più semplicemente, rivolto alla

INDUSTRIA

TOTALI

ANIS

Numero Aziende

489

152 (31,08%)

Numero Dipendenti

5.737

dimensione dell’impresa e quindi ai lavoratori che occupati. D’altronde è interesse pubblico offrire occupazione ai cittadini. Un’altra riflessione è che i contratti sono rivolti ad ogni singolo lavoratore e le aziende, quando lo sottoscrivono, lo fanno assumendosi un impegno specifico verso ogni

CSD /

4.320 (75,30%) 1.597 (27

dipendente occupato. Per capirci un’azienda con un dipendente avrà costi per un dipendente, quella con 200 lavoratori per 200 lavoratori. Ergo, non siamo tutti uguali di fronte alla sottoscrizione di un impegno contrattuale perché l’azienda più grande deve impegnarsi per un maggiore costo proprio in re-

lazione ai dipendenti occupati. La Legge inoltre assegna ai sindacati legalmente riconosciuti uno specifico ruolo pubblico riconoscendo la facoltà di sottoscrivere contratti di lavoro con efficacia erga omnes. Cioè contratti che sono legge per tutti, anche i non iscritti.


S istema A ttualità Paese

FIXING - Anno XXIII XXII --n.21 n.28--Venerdì Venerdì30 17Maggio Luglio 2015 2014

i ostacoli, domande e qualche concreta risposta. Per il futuro del sistema Paese

esentatività sindacale

e la ricerca di nuovi tesserati. Oggi il contributo “semi obbligatorio” uro, viene effettuato sulla base degli iscritti. E qui nasce il problema...

DL

CDLS

USL

/

/

7,84%) 1.045 (18,22%)

575 (10,02%)

Elaborazione dati San Marino Fixing Senza nuove regole i contratti collettivi possono essere legittimamente sottoscritti con efficacia erga omnes anche dai Sindacati che rappresentano una minoranza dei lavoratori occupati nel settore di riferimento. I sindacati che rappresentano una minoranza di lavoratori possono imporre alla

maggioranza delle imprese costi più elevati senza interpellarle? O, per converso, può un sindacato minoritario imporre regole a tutti i lavoratori. La proposta di legge risolve il problema indicando che i sindacati debbano rappresentare la maggioranza dei lavoratori del settore contrattuale di riferimento

per poter assegnare la valenza erga omnes al contratto. Ovviamente in caso contrario il contratto resta valido e impegna solo le parti che lo hanno sottoscritto.

Occorre superare l’attuale situazione che lascia spazio ad assurdità Occorre superare l’attuale situazione che lascia spazio a vere e proprie assurdità. Un sindacato datoriale riconosciuto anche senza nessun imprenditore iscritto in una categoria e dunque senza dipendenti occupati può sottoscrivere un contratto che è efficace per tutti gli altri. Francamente questo sì che viola i principi della demo-

crazia e della liberta sindacale. Se oggi un imprenditore volesse investire a San Marino e chiedesse quale contratto deve applicare alla sua azienda manifatturiera si sentirebbe rispondere che ce ne sono ben due, ma che potenzialmente (lo prevede la Legge) potrebbero anche diventare di più. Il Sindacato poco rappresentativo in una categoria di imprese, potrebbe firmare contratti con clausole vessatorie per queste imprese. Ma anche solamente, come avviene in molte occasione, sottoscrivere contratti senza sottoporli all’approvazione delle imprese e dei lavorati. La nuova legge colma queste aberrazioni. Per noi è un fatto di civiltà. Cari lettori, avrete certamente notato che nella nostra analisi non abbiamo trattato gli interessi della politica partitica, ma questa è sempre la stessa storia.

7

LContratti a storia 2005-2015, ecco

cosa è accaduto tra le parti Come si sono comportati i sindacati in questi ultimi 10 anni? Alcuni esempi: nel primo contratto dei servizi, con efficacia erga omnes, siglato da OSLA e CSU (Federazioni servizi) una clausola contrattuale recitava che, per applicarlo tutti dovevano essere iscritti all’OSLA. Nel 2005 in occasione del rinnovo del contratto industria, in piana trattativa ed azioni sindacali pesantissime CSU per convincere ANIS predispone una ipotesi di accordo con OSLA. E si scambiamo favori. Maggiori concessioni da parte di OSLA sulle parti normative del contratto in cambio di una clausola di salvaguardia sugli aumenti retributivi concordati. Se l’Associazione Nazionale Industria San Marino darà aumenti retributivi più contenuti anche OSLA darà di meno rispetto a quello convento. Fortuna vuole che questa ipotesi non è mai stata sottoscritta evidentemente un poco di buon senso c’è stato. Nel 2010? OSLA firma la mediazione del Governo

per il rinnovo di tutti i contratti, ANIS no. Secondo OSLA il contratto ha efficacia erga omnes ma non verrà mai applicato dalle aziende iscritte ANIS, che sono oltre 75% del settore. Nessuno ha il coraggio di opporsi tant’è che solo nel 2012 è ANIS e CSU sottoscrivono il rinnovo del contratto industria valevole dal 2009 al 31 dicembre 2014. Nel 2012 OSLA esclusa dalla trattativa, firma un secondo contratto per il settore industria con USL. In teoria oggi vi due contratti con efficacia erga omnes. Che confusione. Quest’anno, nel mese di giugno, in occasione del rinnovo del medesimo contratto, dopo una lunga trattativa a quattro che ha visto ANIS e OSLA da una parte e CSdL, CDLS e USL dall’altra, per diverse ragioni firmano solamente ANIS e CSU ma non OSLA e USL. Molto importante durante la trattativa, USL, CSdL, CDLS ed ANIS dichiarano i propri iscritti con dividendo i principi sulla rappresentatività. OSLA no. E’ storia contemporanea…


8

“Anche in un settore così legato alle tradizioni, come lo è l’agricoltura, l’innovazione non solo è possibile, ma diventa un’esigenza primaria per sviluppare la propria impresa”. E’ questo il messaggio che ha lanciato l’Azienda agricola Vivaio Righi Cristina a San Marino ed ora anche all’Expo di Milano. La titolare dell’azienda, Dott.ssa Cristina Righi, infatti, ha sviluppato qui una coltura fortemente innovativa, avviando la prima produzione di Goji in Repubblica, che permette non solo di ampliare la propria offerta sia commerciale che professionale, ma anche di utilizzare terreni marginali del fondo agricolo, come i calanchi, e metterli a frutto. Per questo motivo, unito all’esperienza imprenditoriale di una donna in un settore considerato – a torto, ndr – prettamente maschile, con la sua preparazione umanistica, grazie alla valutazione e alla scelta sul merito condotta dal tutor Architetto Massimo Bilancioni, in quanto unica azienda agro rurale della Repubblica di San Marino meritevole a partecipare allo stage da lui diretto in merito al progetto “La luce di un’idea”, ha permesso alla Dott.ssa Cristina Righi titolare dell’Azienda Agroflorovivaistica Righi Cristina di proporsi e apportare al Padiglione della Repubblica di San Marino all’Expo 2015 un alto valore culturale introducendo gli studenti del Liceo Statale “Enrico Medi” di Napoli(si veda Fixing nr 25). Con ciò il tutor Architetto Massimo Bilancioni ha riconosciuto il merito del Vivaio Righi Cristina nell’investire risorse e studi nell’innovazione in agricoltura, soprattutto per quanto riguarda l’integrazione strategica con altri settori, come cultura, turismo e architettura. Ed è in questo linea che l’azienda si appre-

T erritorio

Forte dell’esperienza in Expo, l’azienda rilancia in territorio l’innovazione in agricoltura

Il futuro: architettura rurale turismo culturale ed ecodesign Il Vivaio Righi lancia gli incontri su possibili integrazioni strategiche tra i diversi settori

sta ad ospitare a fine luglio/ primi di agosto tre giornate di informazione e formazione in cui verranno sviluppati i temi dell’architettura rurale, del turismo culturale e dell’eco-design. “Non è il primo momento di incontro e di formazione che organizziamo”, spiega la Dott.ssa Righi, “in passato abbiamo avuto un ottimo riscontro per i cicli di ‘Percorsi nel verde’ ed oggi aggiorniamo quel format allargando lo sguardo verso quei settori che possono integrarsi al meglio con l’attività di un’azienda agricola. ‘Vivi il vivaio’, questo il tema conduttore delle tre giornate, permetterà infatti di vivere l’esperienza del nostro vivaio a 360 gradi, ma non solo: essendo dedicato a tutti i cittadini, siano essi

appassionati, imprenditori o associazioni culturali, questa esperienza permetterà loro di rendersi conto di tutte le potenzialità di questa attività anche in funzione di possibili sinergie e integrazioni con altri settori, in particolar modo quelli da cui provengono loro stessi. L’obiettivo è infatti quello di fare cultura, nel senso più ampio del termine, dando modo ai partecipanti di conoscere e comprendere ciò che si fa in un vivaio o in un’azienda agricola, perché immaginino nuovi sviluppi per la propria impresa o anche per migliorre con nuove idee il proprio stile di vita. Il tutto in uno scenario che guarda alla valorizzazione del territorio basato su un nuovo sistema che integri

FAssegni isco famigliari integrativi: prorogati al 31 agosto i termini per le domande C’è tempo fino al 31 agosto per presentare la domanda per l’assegno familiare integrativo e per l’assegno per il coniuge. Anche questa proroga fa seguito ai cambiamenti tecnici introdotti con la nuova legge fiscale. Le richieste vanno presentate all’Ufficio Assegni Familiari dell’ISS. Possono richiedere gli assegni integrativi i residenti in territorio sammarinese con

FIXING - Anno XXIII - n.28 - Venerdì 17 Luglio 2015

reddito familiare pro-capite annuo non superiore a 8.500 euro. Il reddito procapite, si ricorda, è determinato tenendo conto di alcune detrazioni: rate del muto, affitto, oneri per l’assistenza continuativa (es. badanti) di componenti il nucleo familiare non autosufficienti, rette per asili nido pubblici e privati. La domanda, per l’anno 2014, dell’assegno, va pre-

sentata compilando l’apposito modulo disponibile presso l’Ufficio Assegni Familiari, oppure scaricabile dal sito www.iss.sm. Si ricorda, a tal proposito, che la domanda si può presentare anche se non si è in possesso della pratica della dichiarazione dei redditi. “L’assegno”, specificano dagli uffici competenti, “verrà liquidato entro il mese di maggio del 2016”.

più settori, culturali e imprenditoriali. Quindi non più un iniziativa di settore, ma multi settoriale”. I temi scelti, del resto, toccano più settori economici e sociali, ma possono essere la base di partenza per progetti e programmi futuri, soprattutto in una San Marino sem-

pre più votata all’innovazione e all’economia sostenibile. Non è solo l’architettura rurale, basata anche sul recupero e il riutilizzo dell’esistente, a interessare molte realtà sammarinesi e del circondario, ma “è l’unione della stessa con il turismo culturale a rendere questo tema forte-

mente innovativo”, spiega la Dott.ssa Righi, “perché il nostro territorio non è solo costellato di manufatti dall’alto valore storico-architettonico che vanno recuperati, preservati e rinnovati, ma anche ricco di storia, tradizioni e cultura, quelli che gli esperti chiamano ‘contenuti’, appunto. L’esperienza all’interno di un vivaio, inoltre, permette di valutare la natura anche sotto l’aspetto della forma estetica, per questo il terzo tema scelto è quello dell’ecodesign, perché all’architettura del contenitore e alla cultura contenuta al suo interno, occorre dare un’accezione di bello, gradevole, ecologico ed ecosostenibile, valori aggiunti che possono trasformare il prodotto di queste nuove integrazioni in un progetto imprenditoriale nuovo e innovativo”. Daniele Bartolucci


F inanza

FIXING - Anno XXIII - n.28 - Venerdì 17 Luglio 2015

di Daniele Bartolucci

Lo scambio automatico delle informazioni finanziarie ai fini fiscali entrerà in vigore a settembre 2017, ma, è bene ricordarlo, per quanto riguarda la Repubblica di San Marino (e molti altri Paesi che hanno aderito) i dati di riferimento saranno già quelli al 31 dicembre di quest’anno. Quindi “al fine di potere rispettare gli impegni assunti, gli adeguamenti interni conseguenti debbono essere assolti nel corso del corrente anno”, si legge nella delibera del Congresso di Stato nr. 15 del 23 marzo, tanto che l’Ocse “effettuerà entro l’anno corrente una prima on-sitevisit in San Marino”. In questi mesi il lavoro propedeutico è stato portato avanti da un Gruppo Tecnico istituito con quella delibera, finalizzato all’implementazione dello “Standard for Automatic Exchange of Financial Information in Tax Matters” AEOI, che verrà affrontata su quattro livelli: “il contesto normativo interno che dovrà essere allineato, previa approfondita disamina, alle disposizioni contenute nello Standard for Automatic Exchange of Financial Information in Tax Matters e in particolare nel Common Reporting Standard (CRS)”, “lo studio e l’implementazione del sistema informatico di raccolta dati, provenienti dagli intermediari finanziari verso l’Autorità Competente, e da quest’ultima verso le competenti autorità estere, secondo le modalità previste dal Common Reporting Standard, attraverso un sistema informatico che garantisca i requisiti e le procedure di sicurezza e riservatezza necessari”, “lo studio e l’implementazione delle modalità organizzative e procedurali che garantiscano l’allineamento ai livelli di conformità previsti dal Common Reporting Standard” e “l’individuazione delle necessarie linee dell’organizzazione dell’Ufficio Centrale di Collegamento-CLO (fabbisogno dinamico e speciali procedure di assunzione e formazione del personale), ad oggi Autorità Competente in materia di scambio di informazioni su richiesta, e ora indicato ai diversi livelli (OCSE-UE-FATCA) quale Autorità anche ai fini dello scambio automatico delle informazioni”. Dal Gruppo Tecnico alla consulenza a Deloitte Il Gruppo Tecnico, di cui facevano parte rappresentanti di Segreteria di Stato per le Finanze e Bilancio, con ruolo

9

Il nuovo accordo Ocse entrerà in vigore nel 2017 ma i dati faranno data al 31 dicembre 2015

Con Deloitte verso lo scambio automatico e il nuovo CRS Il Congresso incarica per 44 mila euro la famosa società per rispettare i tempi soglie quantitative per escludere lo scambio di informazioni.

di coordinamento, Direzione Affari Esteri del Dipartimento Affari Esteri, Ufficio Centrale di Collegamento – CLO, Banca Centrale, Agenzia di Informazione Finanziaria, Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica, Ufficio Tributario e Avvocatura dello Stato, ha concluso la sua valutazione e presentato la relazione finale (che da incarico avrebbe dovuto contenere “con l’indicazione delle criticità e delle risorse per la totale implementazione del CRS nei tempi richiesti”) al Congresso di Stato, “al fine di fornire gli elementi utili per la predisposizione delle utili risorse”. Una di queste è “l’incarico di consulenza e assistenza per l’impostazione della struttura generale dello scambio automatico delle informazioni e l’implementazione del CRS”, deliberato l’8 giugno dal Congresso di Stato, alla Società Deloitte LLP, ritenuta “in possesso dei requisiti e delle professionalità richieste per l’espletamento dell’incarico relativo alla prima importante fase di impostazione strutturale così come indicato dall’annex 4 del CRS, che costituisce anche il primo ambito di valutazione da parte dell’OCSE in relazione al processo di recepimento e che si ritiene determinante superare al fine di evitare monitoraggi rafforzati”. Quindi prima della visita in Repubblica, annunciata nella precedente delibera di marzo. Di lavoro ce n’è abbastanza, “tenuto conto che l’implementazione del CRS comporta interventi a vari livelli e che il piano legislativo

deve essere da subito affiancato da quello operativo con conseguenti scelte di fondo che coinvolgono in maniera preponderante anche il piano informatico”. E’ anche vero che “il Gruppo Tecnico di Lavoro ha attivato un confronto strutturato con il settore privato da cui sono emersi primi importanti input da sviluppare ai fini dell’implementazione” e comunque, “alla luce del primo periodo di lavori, il Gruppo Tecnico di Lavoro ha potuto approfondire il tema individuando le criticità e le necessità da soddisfare in funzione di una implementazione corretta e nei tempi prestabiliti”. Per farlo, però, si è reso necessario “ampliare le competenze da coinvolgere affiancando a quelle già reperite tramite propria precedente delibera n. 16 del 10 marzo 2015, focalizzate sulla formulazione del nuovo quadro giuridico di riferimento conseguente all’implementazione del CRS, con competenze tecniche rispetto alla costruzione della struttura generale dell’implementazione del CRS che coinvolge tutti gli aspetti direttamente ed indirettamente collegati a quello giuridico, fondamentali per la determinazione del piano operativo e la definizione delle scadenze delle procedure interne e che nella prima fase, incluso gli adempimenti dell’Annex 4, risultano essere altrettanto determinanti e per alcuni aspetti predominanti”. Di qui l’incarico, per 44mila euro, alla Società Deloitte LLP. Il 21 luglio 2014 l’Ocse ha pubblicato il modello completo e definitivo

dello “Standard for Automatic Exchange of Financial Account Information in Tax Matters”. Crs e Fatca: obiettivo comune, ma diversi Il documento, sviluppato dall’Ocse su mandato del G20, si propone come modello per lo scambio di informazioni tra Amministrazioni fiscali, delineando l’oggetto, la modalità e la tempistica delle informazioni da scambiare e ponendo solide basi per fare diventare lo scambio di informazioni automatico uno standard globale. Il segretario Generale dell’Ocse Angel Gurria ha definito lo standard “un ambizioso modello per lo scambio di informazioni che aiuterà le autorità degli Stati aderenti nella lotta alla frode e all’evasione fiscale, avvicinandoci ad un mondo in cui gli evasori fiscali non avranno più posti dove nascondersi”. Il CRS, acronimo di Common Reporting Standard, sviluppato dall’Ocse riprende ampiamente nei contenuti quanto previsto dal modello americano FATCA (Foreign Account Tax Compliance Act). La differenza sostanziale è che mentre il FATCA si basa su accordi bilaterali, di scambio informazioni conclusi dall’Amministrazione americana con singoli Stati, lo standard messo a punto dall’Ocse si propone come uno strumento multilaterale a cui più stati possono aderire. Inoltre, diversamente dal FATCA, infatti, ciò che rileva per il controllo è la residenza fiscale estera, e non la cittadinanza, e non sono previste

I dati ‘scambiabili’: personali e societari Oggetto di scambio automatico saranno le informazioni finanziarie tra cui saldi del conto, interessi, dividendi, ricavi dalla vendita di asset finanziari transitate per i conti detenuti da persone fisiche e giuridiche inclusi i trust e le fondazioni. In particolare le Autorità fiscali si impegnano a scambiare, in via automatica e su base annua, con riferimento ad ogni reportable account informazioni concernenti nominativo e dati identificativi del titolare del conto, il numero di conto, dati identificativi dell’istituto finanziario, il saldo o il valore del conto medesimo. Gli istituti finanziari tenuti a riportare le informazioni sono, oltre alle banche, gli intermediari finanziari, brokers, le compagnie assicurative e gli organismi di investimento collettivo. Il documento pone una particolare enfasi sull’ampiezza dello scambio, in particolare sotto tre profili: quello “oggettivo” (le informazioni oggetto di scambio riguardano qualsiasi tipologia di reddito, compresi interessi, dividendi e altri redditi di natura finanziaria, e includono i saldi periodici dei conti nonché i redditi derivanti dal disinvestimento delle attività), quello soggettivo (le informazioni acquisite non sono solo quelle relative alle persone fisiche, ma anche quelle di società ed enti, compresi trust e fondazioni), nonché quello relativo agli intermediari (verranno, infatti, acquisite informazioni non solo da banche e soggetti depositari di attività finanziarie, ma anche da broker, organismi di investimento collettivo, talune imprese assicurative ecc.). Le procedure previste nel documento comporteranno (soprattutto per i conti bancari ancora da aprire) l’obbligo per le banche di acquisire dettagliate informazioni sui non residenti (nome, indiriz-

zo, data di nascita, codice fiscale o tax identification number ecc.), da inviare in modo automatico all’Amministrazione dello Stato di residenza del titolare su base annuale. Sono state altresì previste dall’OCSE precise regole per tradurre in legge le nuove procedure: per quanto riguarda il CRS, esso verrà recepito negli ordinamenti nazionali con apposita legge, al pari di quanto avviene oggi in Italia per le Direttive comunitarie, mentre il CAA (Competent Authority Agreement) rappresenta uno strumento che può essere operativo anche senza una norma ad hoc, essendo di fatto la trasposizione sotto il profilo operativo dell’art. 6 della Convenzione sulla mutua assistenza in materia fiscale, o dell’art. 26 del modello OCSE di Convenzioni contro le doppie imposizioni.

A vvocati Menghini eletto Presidente

L’avvocato Simone Menghini è il nuovo Presidente dell’Ordine degli Avvocati e Notai di San Marino. L’Assemblea dell’Ordine degli Avvocati e Notai, nella riunione del 3 luglio 2015, ha infatti provveduto all’elezione del nuovo Consiglio e del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Ordine medesimo. Al termine delle operazioni elettorali, dopo regolare scrutinio, sono risultati eletti quali membri del nuovo Consiglio dell’Ordine, all’unanimità dei presenti: Simone Menghini (poi eletto Presidente); Elia Santi (Segretario); Tania Ercolani (Tesoriere); Alberto Selva e Paride Bugli. Sono stati invece eletti quali membri del Collegio dei Revisori dei Conti gli avvocati Lucia Selva e Federico Fabbri Ercolani.


F isco

10

FIXING - Anno XXIII - n.28 - Venerdì 17 Luglio 2015

Circolare dell’Ufficio Tributario: approfondimenti anche sul Quadro M

IGR “L”, chiarimenti e compilazione Credito: le imposte estere devono essere pagate entro il 31/12 Preziosi chiarimenti per quel che concerne la metodologia di calcolo del credito d’imposta estero da parte dell’Ufficio Tributario (0549.885010) che, attraverso una corposa circolare, approfondisce il Modello IGR “L” e fornisce precisazioni sulla compilazione del quadro M. Per comodità, scompattiamo la circolare, suddividendola in tre puntate. I redditi si considerano prodotti all’estero sulla base di criteri reciproci per individuare l’applicazione dell’imposta ai non residenti e gli stessi concorrono alla formazione del reddito complessivo in base alle regole vigenti per le tipologie dei redditi interni. Se concorrono redditi prodotti in più Stati esteri, la detrazione si applica separatamente per ciascuno Stato. Le imposte estere, per essere riconosciute quale credito, devono essere definitivamente pagate entro il 31/12 dell’anno della presentazione della relativa dichiarazione; il contribuente, in sede di presentazione della dichiarazione a San Marino potrà portare a credito le imposte dovute all’estero, ancorché non ancora effettivamente pagate nello Stato estero purché le medesime imposte di pertinenza siano definitivamente pagate entro il 31/12 dell’anno della sua presentazione. Nel caso invece in cui alla scadenza della presentazione della dichiarazione a San Marino (31 luglio 2015 per il periodo d’imposta 2014), o comunque in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, il contribuente non conosca ancora l’ammontare delle imposte estere che deve pagare, ha facoltà di presentare una dichiarazione rettificativa della dichiarazione già presentata e portarsi, con la dichiarazione rettificativa, il credito per le imposte pagate all’estero, credito che non può eccedere l’ammontare dell’imposta netta dovuta sul reddito complessivo. Qualora il contribuente porti a credito nella dichiarazione presentata l’imposta assolta all’estero deve allegare alla dichiarazione, il conteggio del credito d’impo-

sta estero e, se ne è già in possesso, la relativa documentazione attestante l’effettivo pagamento dell’imposta estera portata a credito. Qualora invece al momento della presentazione della dichiarazione il contribuente abbia portato a credito l’imposta ma non sia in possesso della documentazione attestante l’effettivo pagamento, deve successivamente trasmettere all’Ufficio Tributario, sempre telematicamente, la documentazione attestante il pagamento senza necessità di fare una dichiarazione rettificativa ma semplicemente allegando nel relativo quadro di spettanza tali documenti alla dichiarazione già trasmessa in precedenza. L’allegazione alla dichiarazione della predetta documentazione è obbligatoria per il riconoscimento del credito d’imposta estero. Eventuali successive rettifiche del reddito prodotto all’estero comportano la conseguente rettifica della dichiarazione entro 3 anni dall’esercizio di competenza. L’applicativo informatico di compilazione e trasmissione della dichiarazione prevede nei vari “quadri” compilativi appositi righi per le diversi tipologie di reddito estero (suddivisi per Paese), ma si evidenzia che è il contribuente deve riportare il calcolo del credito d’imposta estero, calcolo da lui effettuato secondo le disposizioni vigenti, e il credito d’imposta così calcolato va poi riportato nel rigo 80 del quadro P della dichiarazione, che va in detrazione dell’imposta dovuta. Possono essere portate a credito le imposte definitive pagate all’estero, non ripetibili, fino alla concorrenza della quota d’imposta corrispondente al rapporto tra redditi prodotti all’estero e il reddito complessivo. La Circolare evidenzia che tutti i redditi soggetti a tassazione separata non danno diritto al credito d’imposta assolta all’estero. Unica deroga è rappresentata dal reddito di lavoro autonomo e d’impresa (inclusi i redditi da società di persone, Snc o Sas) in quanto assimilati alle stabili organiz-

zazioni, e che pur soggetti a tassazione separata del 17% (limitatamente per il periodo 2014-2017) danno diritto al credito d’imposta estero. Le imposte assolte all’estero a titolo definitivo o da ritenersi tali su redditi d’impresa o di lavoro autonomo possono essere ammesse in detrazione dall’imposta netta dovuta per tali redditi prodotti a San Marino. Tale detrazione è ammessa sino alla concorrenza della quota d’imposta corrispondente al rapporto tra i ricavi prodotti all’estero e i ricavi complessivi, considerando eventuali perdite di esercizi precedenti ammesse in detrazione. Se il reddito prodotto all’estero concorra parzialmente alla formazione del reddito, anche l’imposta estera detraibile va ridotta nella misura corrispondente. Con riferimento al credito d’imposta estero, eventuali ritenute/ tassazione subite nel paese della fonte, sono recuperabili come credito d’imposta estero solo nell’ipotesi di tassazione ordinaria e nei casi e nei limiti previsti dalla normativa dello Stato estero e/o da una eventuale normativa convenzionale. Di seguito la compilazione della dichiarazione del modello IGR “L” relativamente alle principali tipologie di redditi esteri. Quadro A: redditi da capitale Per quel che concerne gli interessi da titoli di Stato esteri, vista la frequenza di casistiche, con riferimento alle disposizioni di cui alla Convenzione Italia - San Marino, non deve essere applicata alcuna ritenuta sugli interessi percepiti dai soggetti residenti e corrisposti dallo Stato italiano su titoli di Stato italiani (es. BOT) e nel caso in cui sia stata applicata sui predetti interessi una ritenuta alla fonte (es. 12,5% sui BOT) la stessa non può essere portata quale credito d’imposta nella dichiarazione dei redditi ma il contribuente dovrà richiedere il relativo rimborso all’Agenzia delle Entrate di Pescara. Per la tipologia di interessi in trattazione il contribuente persona

fisica residente potrà optare per la tassazione sul netto frontiera dell’8% oppure per la tassazione progressiva per scaglioni. Per gli interessi da depositi in conti correnti bancari e postali in Italia, in base alla disposizione interna italiana, sono esenti da tassazione se corrisposti a soggetti non residenti. Il contribuente persona fisica residente potrà optare per la tassazione dell’11% sul netto frontiera oppure per la tassazione progressiva per scaglioni. Per la predetta tipologia di redditi da capitale il contribuente non si porta alcun credito d’imposta estera. Anche per gli interessi da titoli obbligazionari (diversi dalle azioni), la disposizione normativa prevede la possibilità di opzione di tassazione separata dell’8% sul netto frontiera, oppure della tassazione progressiva per scaglione. Segue sul prossimo numero.

C entro REACH SDS, in vigore il nuovo riferimento legislativo

Il 29 maggio 2015, sulla Gazzetta dell’Ue è stato pubblicato il Regolamento 2015/830 che sostituisce l’Allegato II del Regolamento REACH che stabilisce i requisiti per la compilazione delle Schede Dati di Sicurezza. Nel 2008 con l’entrata in vigore del Regolamento CLP, sono stati “rivisti” i criteri per la classificazione ed etichettatura delle sostanze pericolose, di conseguenza l’Allegato II del REACH è stato modificato dal Regolamento 453/2010 per tener conto delle modifiche apportate dal Regolamento CLP. Inoltre dal 1° giugno 2015 sono entrate in vigore contemporaneamente due modifiche dell’Allegato II, una introdotta dal Regolamento CLP (applicazione dei criteri di classificazione ed etichettatura per le miscele) e l’altra introdotta dal Regolamento 453/2010. Per evitare confusione su quale versione dell’Allegato II adottare, la Commissione Europea ha pubblicato il Regolamento 2015/830 che dal 1° giugno 2015 diventa il riferimento legislativo per la redazione delle Schede Dati di Sicurezza. Nel Regolamento viene indicato che se gli operatori hanno già elaborato le Schede Dati di Sicurezza prima del 1° giugno 2015 viene consentito di continuare a utilizzare le attuali SDS fino al 31 Maggio 2017, a meno che queste non necessitano un aggiornamento secondo l’articolo 31 paragrafo 9 del Regolamento REACH. Dopo tale data si dovrà utilizzare il formato definito dal nuovo Regolamento 2015/830. È stato pubblicato in GU (GUUE L139 del 05/06/2015) il Regolamento di esecuzione (UE) n. 2015/864 che modifica il Regolamento (CE) n. 340/2008 della Commissione relativo alle tariffe e agli oneri pagabili all’Agenzia europea per le sostanze chimiche a norma del Regolamento REACH. Il Regolamento 340/2008 prevede che le tariffe e gli oneri pagabili all’Agenzia siano rivisti annualmente tenendo conto del tasso di inflazione rilevato mediante l’indice europeo dei prezzi al consumo pubblicato da Eurostat; a seguito di tale revisione, realizzata nel 2014, le tariffe devono essere adattate al tasso di inflazione medio annuale applicabile che è pari a 1,5% per l’anno 2013. Info: www.centroreach.it


E venti

FIXING - Anno XXIII - n.28 - Venerdì 17 Luglio 2015

Sarà un’estate a suon di musica, di grande musica italiana, ma con sonorità internazionali grazie agli artisti chiamati sul Titano nell’ambito di “San Marino Estate”, la rassegna di eventi che ha già preso il via a inizio luglio e che continuerà a colorare le serate dei sammarinesi fino a settembre. Tre grandi concerti, tre serate differenti per musica e target. Più sofisticato e ‘americano’ il concerto di Tommy Emmanuel e Dodi Battaglia, più rockeggiante quello dei Negrita, decisamente più glam quello di Nina Zilli. Un mix che saprà soddisfare quindi diversi pubblici. Si parte giovedì 30 luglio con Tommy Emmanuel & Dodi Battaglia e il loro “Dov’è andata la musica...tour”. Emmanuel è un chitarrista e percussionista australiano, noto soprattutto per la sua innovativa tecnica del fingerpicking. Durante la sua carriera ha suonato con molti grandi artisti, tra cui Chet Atkins, Eric Clapton, Sir George Martin, John Denver e, appunto, Dodi Battaglia, storico chitarrista dei Pooh, con cui ha creato quest’anno l’album “Dov’è andata la musica”, inciso per metà in Italia e per metà a Nashville, negli USA. Il concerto è a cura di Music Store RSM e Musicando di Enzo Milani. La seconda serata da appuntare in agenda è quella di venerdì 28 agosto, quando sul

Tre grandi concerti arricchiranno il cartellone di “San Marino Estate”

La Cava degli Umbri capitale della musica Aprono Dodi Battaglia e Tommy Emmanuel, poi Negrita e Nina Zilli

Titano farà tappa il tour “9” dei Negrita. Nove come i Castelli della Repubblica, nove come sono le tappe del tour che arriverà qui, nove come il titolo del loro ultimo album. I Negrita

sono un gruppo musicale rock italiano, formatosi all’inizio degli anni ‘90 a Capolona, in provincia di Arezzo. Forse non tutti sanno che il loro nome deriva dal brano dei Rolling Stones “Hey! Ne-

D al 17 luglio al 1 agosto Verucchio Festival, il piano musicale del maestro Ludovico Einaudi Si parte dalla fine, dall’ultima pagina. Non per svelare il finale, bensì per dare voce e spazio al Maestro. Il direttore artistico del Festival di Verucchio, sua eminenza grigia Ludovico Einaudi, proporrà come da tradizione la sua esibizione “live” il 31 luglio: il concerto “In a time lapse” vedrà Einaudi al pianoforte affiancato da un ensemble di sei musicisti, con la presenza del verucchiese Federico Mecozzi al violino. Album di una bellezza straordinaria - brani come “Time Lapse”, “Life” o “Experience” (soprattutto “Experience”, che inizia con il parto lento ed esplode in un grido ritmato, una richiesta di vita, che supera la barriera dell’atmosfera) sono capolavori cristallini. Sull’opera lo stesso Einaudi mi ha detto che “i suoni sanno essere eterei ma anche possedere la forza del fuoco”. Il cartellone numero 31 della kermesse romagnola, nella sua interezza, si compone di dieci appuntamenti musicali. Ad aprire la rassegna (Chiesa Collegiata, ore 21.30) è il 17 luglio Brunori srl, cantautore della provincia cosentina (vero nome Dario Brunori); sabato 18 luglio (Rocca Malatestiana, ore 21) appuntamento con Oren Lavie. Il polistrumentista folk australiano Xavier Rudd insieme alla sua nuova band The United

Nations, presenterà l’ultimo album “Nanna” il 19 luglio (Chiesa Collegiata, ore 21.30) Mercoledì 22 luglio (Chiesa Collegiata, ore 21.30) arriva The Kooks con i materiali del nuovo album “Listen” assieme a brani del loro acclamato album d’esordio “Inside In/ Inside Out”. Il 23 luglio (Chiesa Collegiata, ore 21.30), è di scena il gruppo tedesco The Notwist, progetto in continua evoluzione, ricerca e sperimentazione sonora. Sabato 25 luglio (Museo Archeologico, ore 18.30, ingresso gratuito) il Festival ospita Dimitri Espinoza, sassofonista che presenta la sua composizione “Oreb”. Il 28 luglio una serata da non perdere con Kings of Convenience: il duo composto da Erlend Øye e Eirik Glambæk Bøe propone dal vivo per intero l’album di culto del 2001, “Quiet is the new loud”. Giovedì 30 luglio (Chiesa Collegiata, ore 21.30) è il turno di Toumani & Sidiki.L’ultimo appuntamento del Festival è per sabato 1 agosto (Museo Archeologico, ore 21) con Redi Hasi & Maria Mazzotta. Prevendite: Liveticket, Mailticket, Ticketone, Vivaticket e nell’ufficio IAT di Verucchio. Info: 0541.670222. Alessandro Carli

grita”, ma sicuramente tutti gli riconoscono le influenze rock della storica band. L’evento è a cura del gruppo SMART, in sinergia con Romagna Concerti e Dimensione Eventi. Prevendite: www.

ticketone.it e filiali di Banca Cis. Infoline: 338 3987208 345.7111296. L’ultimo grande concerto sarà quello di giovedì 3 settembre, lasciando cavallerescamente il palco della Cava de-

11

gli Umbri alla nuova regina della musica italiana, Nina Zilli, che porterà a San Marino il suo tour “Frasi & Fumo”. Maria Chiara Fraschetta, questo il suo vero nome, non è solo una delle più apprezzate interpreti della musica italian, ma è anche cantautrice e, grazie alle sue doti comunicative con il pubblico, si è imposta sulla scena televisiva e radiofonica come un personaggio tra i più richiesti, soprattutto dopo l’esperienza estremamente positiva dell’ultimo Italia’s got talent. E’ chiaro quindi che San Marino l’ha scelta per questo duplice ruolo, quello di personaggio capace di attrarreil grande pubblico, ma anche e sporattutto come cantante. Del resto, ad oggi, dopo la pubblicazione di tre album in studio, un Ep e nove singoli, la FIMI certifica le sue vendite complessive per oltre 175.000 copie, premiate con due dischi di platino e quattro dischi d’oro. Il concerto è promosso nell’ambito delle Celebrazionidel Santo Patrono e Anniversario di Fondazione della Repubblica. Biglietto € 5.00. Bambini fino 10 anni ingresso gratuito. Biglietti in vendita nella stessa giornata del 3 settembre, dalle 15, presso l’Area del Concerto e Piazzale Lo Stradone (in caso di maltempo il concerto avrà luogo presso il Teatro Nuovo, P.zza M. Tini, Dogana).



Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.