Fixing 20 2016

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Anno XXIV - n.20 - 1,50 euro

E ditoriale Referendum Ricadute e opportunità

Si è giocato su due concetti quasi tutto il referendum che ha chiamato alle urne, il 15 maggio, i cittadini sammarinesi: spending review e necessità di attrarre nuovi investimenti. Dal risultato referendario è emerso chiaro un segnale forte lanciato alla politica. A bocce ferme – sono trascorsi già una manciata di giorni dall’esito delle tornata – condividiamo con i nostri lettori una serie di riflessioni. Il dato “politico” che emerge con maggior forza è un senso di malessere della cittadinanza, che chiede di essere ascoltata con maggior attenzione. I cittadini hanno utilizzato lo strumento più democratico – quello delle urne – per rimarcarlo, e i tre “sì” espressi lo affermano: è passata la riduzione delle preferenze alle elezioni (da tre a una), così come l’abolizione del quorum per il referendum e il tetto massimo – fissato 100 mila euro – per le retribuzioni nei settori e negli enti pubblici, o partecipati dallo Stato (quasi un plebiscito). Per quel che concerne invece la modifica alla variante PRG, dopo un lungo testa a testa è stato dato il semaforo verde al Polo della Moda, che verrà quindi realizzato a Rovereta. Sul quesito, abbiamo raccontato il piano aziendale, evidenziandone le potenziali ricadute per il sistema Paese. Si tratta di un progetto che in prima battuta auspichiamo abbia una grossa rilevanza per il settore edile e per le attività connesse del territorio ed anche, una volta portato a compimento, per il settore commerciale e dei servizi. Un progetto che, sulla carta è davvero di ampio respiro. (...) Segue a pag. 4

Direttore Alessandro Carli

Venerdì 20 Maggio 2016

Pensioni: prime idee per la grande riforma

S torie

Aqua Viva, il DG: sport e impresa

Età più contributi a 102, clausole di garanzia e addio al retributivo Aumento del rendimento dei fondi, un “progetto pilota” dal Fondiss a pag.3

E dilizia

PRG a Boeri Urbanistica in Consiglio

a pag.5

S cuola

La riforma delle pensioni sta entrando nel vivo, con la condivisione delle prime proposte della Commissione di Studio sulla Previdenza Sammarinese, ma anche di quelle pervenute sul tavolo di lavoro dagli altri soggetti interessati, associazioni datoriali, sindacati, gruppi politici e non da ultimo anche dal Comitato Amministratore di Fondiss. Nei prossimi quattro mesi, infatti, il Governo è impegnato (art. 61 della Legge 189/2015) a produrre la proposta di riforma per rendere sostenibile, subito, l’intero sistema previdenziale. Tra le idee sul tavolo, oltre al passaggio al contributivo, anche la possibilità di lavorare oltre la pensione. Mentre sull’aumento del rendimento dei fondi, c’è un “progetto pilota” proposto dal Fondiss. Bartolucci alle pagg. 6-7

Le vacanze e i “ponti” del 2016-17

a pag.8

spazio riservato all’indirizzo


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F ocus

Questione di num3ri

Tra i 20 club di calcio più importanti al mondo per fatturato, risultati sportivi e brand, secondo Forbes, ci sono anche cinque squadre italiane: Juventus (9), Milan (12), Inter (16), Roma (18) e Napoli (19). Chissà se è anche per questo che Berlusconi sta cercando di vendere il Milan a una cifra che, secondo i tifosi, è più alta di quanto direbbero i risultati sportivi degli ultimi anni… Dagli USA, così riporta Wired, una notizia curiosa: il CEO di Amazon, Jeff Bezos, in 20 minuti ha guadagnato 6 miliardi di dollari in un giorno grazie a un’impennata record del prezzo azionario, passato da 678,5 a 704,8. Ma c’è anche un grosso grattacapo per la Regina Elisabetta e per il Premier Cameron, alle prese – il 23 giugno – con il referendum sul Brexit. Secondo National Institute of Economic and Social Research se l’UK uscisse dall’UE, la sterlina (o meglio, il pound) potrebbe perdere il 20% del suo valore. Tradotto: sulla Terra della perfida Albione si potrebbero scatenare robuste pressioni inflazionistiche. Mentre a San Marino decollano le auto ibride (vedi Fixing numero 20), USA e Germania si sfidano sul terreno delle quattro ruote. Secondo quanto riporta “Frankfurter Allgemeine Zeitun”, Apple avrebbe inviato a Berlino un team segreto composto da 20 ingegneri che stanno lavorando attorno al progetto iCar per “imparare” qualcosa in più da chi le macchine le sa fare, e molto bene. Scendiamo in Italia per leggere che, in base al Registro delle imprese delle Camere di commercio elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna, a fine marzo le imprese femminili in Regione hanno superato il 20% del totale. Ma il 20, se accostato al mese di maggio, è anche altro. Oggi per esempio sono nati il politico sammarinese Glauco Sansovini (1975) e il pallavolista del Titano Valerio Guagnelli. Il 20 maggio del 1970 veniva emanato in Italia lo Statuto dei lavoratori. Esattamente 4 anni fa un terremoto di magnitudo 6.0 colpiva l’EmiliaRomagna.

F isco & T ributi

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Invariata invece la modalità per la trasmissione dei dati, ovvero attraverso il portale PA

Dichiarazione importazioni Anticipata la presentazione L’Ufficio Tributario di San Marino: la nuova scadenza è stata fissata per il 30 giugno La presentazione della dichiarazione annuale ai fini dell’imposta sulle importazioni per l’anno 2015 è stata anticipata al 30 giugno 2016, così come definito dall’articolo 62 della Legge numero 189 del 2015. Invariate invece le modalità di trasmissione, ovvero attraverso il portale della Pubblica Amministrazione di San Marino (www.pa.sm): l’utente, lo ricordiamo, per espletare la pratica deve accedere all’apposita sezione delle imposte indirette. Nella sezione “Download” – spiega in una circolare l’Ufficio Tributario – c’è anche la possibilità di scaricare il programma “DichAnnualePc”, qualora fosse necessario reinstallare l’applicativo. Nota tecnica preziosa: non serve l’aggiornamento del programma in quanto non

sono stati fatti aggiornamenti o modifiche alla versione 1.0.14. Sempre la circolare mette in evidenza che eventuali ritardi comportano una serie di sanzioni amministrative. Vediamole assieme: entro il mese di luglio (quindi per un ritardo sino a 30 giorni) l’importo aggiuntivo è stato defi-

nito in 1.000 euro, che raddoppiano nel caso la trasmissione dei dati avvenisse entro la fine di settembre. Ammenda che si innalza sino a 5 mila euro per chi posticipa la dichiarazione “non oltre il mese di novembre”. Quest’ultima deadline, rimarca la circolare, “è perentoria (ai sensi dell’articolo 8

del Decreto Delegato n. 163/2004 e successive modifiche) pertanto, la mancata presentazione entro tale termine, comporta la definitiva rinuncia ad ogni credito da parte dell’operatore economico”. L’Ufficio Tributario (ai sensi e per gli effetti dell’art. 24 della Legge n. 146/ 2014 e del Decreto Delegato 30/6/2015 n.98 recanti norme e disciplina del conto fiscale) nel caso in cui l’operatore economico ha optato per le modalità di rimborso del saldo a suo credito della dichiarazione diverse dalla compensazione, procederà – anche per le dichiarazioni annuali già presentate - alla compensazione d’ufficio di eventuali debiti del contribuente, ad esclusione della fattispecie garantita da fideiussione. a cura della Red. ec.

F isco

Scadenze del mese

In sintesi, ecco le principali scadenze fiscali previste per questo mese. Entro il 31 maggio ci sono due appuntamenti di grande rilievo: in agenda difatti troviamo l’approvazione del bilancio civile dell’anno precedente (Legge numero 47 del 2006). Stessa data poi per la presentazione della dichiarazione dell’imposta sulle assicurazioni e versamento del relativo conguaglio (Legge numero 150 del 2012 e Decreto Delegato numero 89 del 2013).

P innevoluzione C GIA di Mestre Discendiamo tutti dai pesci: abitudini Studi di settore ok, ma stop agli accertamenti fiscali Sono poco più di 3,7 milioni le partite IVA sottoposte agli studi di settore e oltre il 75 per cento (2,8 milioni di attività) è congruo, ovvero rispetta le richieste avanzate dall’Amministrazione finanziaria in materia di ricavi. Questi contribuenti, tuttavia, rimangono ancora nel mirino del fisco visto che ogni anno rischiano di subire un accertamento fiscale, sebbene per gli studi di settore siano dei soggetti fedeli al fisco. Nel 2014, infatti, sono stati 160.000 gli accertamenti in materia di IVA, Irap e imposte dirette che hanno interessato le imprese potenzialmente soggette agli studi di settore. “Questa attività accertativa deve terminare – sottolinea il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA di Mestre, Paolo Zabeo – e bisogna limitare al massimo il numero di

controversie con l’Amministrazione finanziaria per togliere quell’ansia da fisco che, purtroppo, continua a investire molti piccoli imprenditori. E’ vero che dopo le sentenze della Cassazione del 2009 gli studi sono stati depotenziati per quanto concerne la valenza in ambito accertativo, ma ciò non basta”. Negli anni gli studi di settore hanno garantito un grosso apporto di gettito alle casse del Stato. Dalla loro introduzione (1998) al 2014 (ultimi dati disponibili), a fronte di 46,8 miliardi di euro di maggiori ricavi ottenuti attraverso l’adeguamento spontaneo in sede di dichiarazione dei redditi, questi si sono tradotti, secondo una stima elaborata dall’Ufficio studi della CGIA di Mestre, in 18,6 miliardi di euro di tasse in più versate all’erario...

appetiti, difetti e capacità comuni

di Daniele Bartolucci La lampuga è uno dei pesci più belli del mare, con la sua livrea argentea colorata di giallo, azzurro e verde, che lo rende un trofeo tra i più ambiti dai pescatori d’altura. E’ infatti in mare aperto che la si può incontrare più spesso, anche se in autunno si sposta vicino alla costa. Oltre ai colori molto vivaci, da cui le deriva il nome di Dorado nelle zone tropicali, anche la sua

particolare conformazione fisica rende questo velocissimo predatore molto riconoscibile: la sua testa appare schiacciata, come se avesse una fronte molto alta. Ma non per questo la sua caratteristica principale è l’intelligenza. Come tutti i predatori d’altura, sicuramente sfrutta molto la velocità e l’attacco in branco, ma spesso è vittima degli altri predatori, molto spesso dell’uomo, che la insidia con esche artificiali

a traina e a spinning. Al di là dell’inganno, è un altro l’aspetto che pone questo pesce tra i primi posti nella classifica della poca furbizia: forse per pigrizia, forse per nascondersi o per altro, le piace stazionare sotto qualsiasi cosa galleggi in mare aperto, siano essi dei tronchi d’albero o rifiuti come cassette o altro. Un modo, tanto inconsapevole quanto efficace, di segnalare la propria presenza ai pescatori.


S torie di imprenditori

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di Alessandro Carli

“Il nostro blockbuster è un prodotto chiamato Ateronorm, un integratore alimentare utile per il controllo del livello plasmatico di colesterolo e trigliceridi e per prevenire malattie cardiovascolari. Si tratta di un’innovazione che risale a qualche anno fa, ma che ci ha permesso di ritagliarci un’importante fetta di mercato”. Pietro Bocchini, classe 1976, direttore generale di Aqua Viva (azienda fondata nel 2001 dal padre Giampiero e che si occupa di produzione e vendita di integratori alimentari), spiega con queste parole il prodotto di “punta” dell’azienda. Ma non è l’unico: “Un’impresa deve anche saper anticipare i cambiamenti. Nel 2014 abbiamo lanciato una linea di barrette e proteine per vegani. Certo, oggi il ‘fattore novità’ è un po’ caduto: altre aziende si sono buttate in questa nicchia di mercato e gli spazi di conseguenza di sono ridotti, ma in un certo qual modo siamo stati dei piccoli pionieri”. Dopo aver ripercorso le tappe che hanno portato alla crescita di Aqua Viva – è del 2002 il progetto Nutrifarma, una linea di integratori alimentari personalizzata destinata al canale farmacia mentre è dell’anno successivo l’acquisizione del marchio Keforma, brand dedicato allo sport -, il direttore generale si sofferma sull’attualità: “Oggi distribuiamo direttamente a più di 600 farmacie i marchi Nutrifarma e Ke Forma e serviamo circa 800 clienti attivi con prodotti a marchio Keforma”. L’azienda – che ha ottenuto la certificazione ISO 9001 - opera da qualche anno in una nuova sede di circa 1.600 mq, ubicata ad Acquaviva e progettata con impianti all’avanguardia. Sono state costruite 24 camere bianche produttive, dall’elevato grado di tecnologia. I dipendenti sono circa 30. “Prima di fondare Aqua Viva, mio padre aveva una farmacia a Rivazzurra, a Rimini. Apparteneva a suo padre, mio nonno. Oggi ci lavora mia sorella. Poiché mio

In entrambi i settori, spiega Pietro Bocchini, “devi essere costante e porti obiettivi precisi”

Impresa e sport: fondamentale saper anticipare i cambiamenti Il Direttore Generale di Aqua Viva tra sviluppo dell’azienda, Erasmus e passioni babbo ha sempre avuto la passione per lo sport e per gli integratori (i suoi prodotti sono stati acquistati anche da molti sportivi di caratura internazionale e di diverse discipline, ndr), all’inizio del nuovo millennio ha deciso di aprire la propria azienda qui a San Marino”. Con Pietro Bocchini parliamo di hobby. “Amo molto il nuoto. Faccio parte della squadra Master, categoria M40, della Repubblica di San Marino”. Uno sport che ha qualche punto di contatto con la gestione di un’azienda. “Sì, certo. In piscina devi essere disposto a soffrire, devi allenarti e essere costante, ponendoti obiettivi precisi”. La seconda passione di Pietro si lega sempre all’elemento liquido: la vela. “Come azienda, abbiamo fornito alcuni prodotti a Luna Rossa. Personalmente invece possiedo una barca a vela di 11 metri. In passato ho avuto prima un gommone e poi un motoscafo”. Mezzi piuttosto differenti per molti motivi. “Una banca a motore arriva anche a 25 nodi di velocità, quella a vela, poiché viene ‘spinta’ dal vento, a 5-6 nodi. E’ meraviglioso sentire solamente il rumore del vento”. Anche la barca ha però qualche analogia con il mondo delle imprese. “In mare come nel lavoro, è importantissimo saper anticipare i cambiamenti, avere una visione di quello che può accadere. Il faro del lupo di mare è la prudenza”. Attracchiamo in azienda. “Il nostro mercato di riferimento è quello italiano, il più grande d’Europa, che mostra segnali di salute: la crescita

annuale si aggira attorno ai 9 punti”. Da Acqua Viva – e dalla sede di Aqua Viva – si può ammirare uno scorcio di Romagna. A qualche decina di km si trova la sede di Technogym. Impossibile non dialogare sul progetto di Wellness valley ipotizzato dal fondatore Nerio Alessandri. “Se si riesce a porre l’attenzione su questo progetto e soprattutto a realizzarlo, credo che i benefici possano arrivare anche sino a noi. Le sue parole possono dare una mano a tutte le aziende che lavorano attorno al wellness”. Pietro ripercorre poi i suoi studi. “Ho frequentato il liceo scientifico Alessandro Serpieri di Rimini e poi mi sono iscritto al CTF (Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ndr) a Bologna. Sono stato in Erasmus per nove mesi a Siviglia: è stato lì che ho preparato la mia tesi di laurea, focalizzata sul rilascio ritardato di un farmaco antinfiamma-

San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica Direttore responsabile Alessandro Carli a.carli@fixing.sm Redattore Daniele Bartolucci d.bartolucci@fixing.sm Responsabile commerciale Roberto Parma 339.8016455 roberto.parma@fixing.sm Per la pubblicità su Fixing 0549.873925 commerciale@fixing.sm

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Editore Società Editoriale Fixing srl Via Antonio Onofri, 109 47890 San Marino Città Tel. 0549.991719 Fax 0549.879049 e-mail: info@fixing.sm web: www.sanmarinofixing.com Prezzo in edicola: 1,50 euro Fotolito Fotoedit srl - Via G. Angeli, 4 47899 Serravalle Repubblica di San Marino

Stampa Studiostampa New Age Strada Cardio, 58 47899 Galazzano Repubblica di San Marino Autorizzazione della Segreteria di Stato agli Affari Interni della Repubblica di San Marino del 16/4/1993 - Protocollo n.1695. Spedizione di stampa periodica in abbonamento postale per l’interno - Tassa pagata - Tariffa per editori - Autorizzazione n.711 del 16/02/2005 della Direzione Generale delle PP.TT. della Repubblica di San Marino

torio. E ho anche imparato lo spagnolo”. Erasmus quindi. Un’esperienza che Pietro

consiglia: “Apre la mente ma soprattutto e ti permette di imparare un’altra lingua. Un

valore aggiunto utile sia dal punto di vista personale ma anche professionale”.

A lt(r)adefinizione Per condividere il significato delle parole senza dare nulla per scontato

di Roberto Parma Il principio di giustizia all’interno di un’azienda può ispirare le decisioni e le valutazioni che influiscono sul lavoro e quindi sulla vita delle persone? Nella quotidiana gestione della risorsa umana, considerata giustamente da molti una risorsa strategica alla stregua di quella economica e finanziaria, non è semplice essere “giusti”, o essere percepiti tali. Mi riferisco alle scelte che necessariamente riguardano gran parte delle organizzazioni: ferie, permessi,

gratifiche, addestramento, formazione, mansioni, carichi di lavoro, eccetera. Se essere “giusti” significa solo prendere provvedimenti identici, sempre e comunque, allora credo non sia proprio possibile esserlo. Le condizioni aziendali cambiano in continuazione: ciò che è possibile in certe circostanze - a volte addirittura funzionale al raggiungimento degli obiettivi aziendali - potrebbe non esserlo in altre. Allora come comportarsi? Anzitutto, attraverso maggiore coinvolgimento e

condivisione, possiamo assicurarci più trasparenza, eliminando così molte percezioni di presunta imparzialità che spesso creano tante incomprensioni e tensioni. Diventa però fondamentale discernere soprattutto i desideri dai bisogni delle persone. Sì, le esigenze personali non devono mai compromettere il funzionamento dell’azienda, ma non comprendere che alcuni bisogni individuali vanno soddisfatti ad ogni costo, non solo non è giusto ma anche poco lungimirante.


A ttualità

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L’impiego dei nuovi lavoratori alleggerirà gli ammortizzatori sociali

Il Polo, una “calamita” per l’occupazione Una possibilità per chi è disposto a seguire i corsi di formazione Segue dalla prima pagina

(...) Poiché lo abbiamo presentato, dettagliatamente, sulla pagine del nostro giornale, per dovere di cronaca e per onestà – nei prossimi mesi - vi racconteremo lo stato di avanzamento dei lavori. In attesa del cantiere e della posa della prima pietra, accogliamo la soddisfazione degli imprenditori. Sul Polo della moda abbiamo una convinzione che, superando gli aspetti squisitamente politici, ci permette di abbracciare argomenti che rientrano nel dna del nostro settimanale: l’occupazione, le entrate per lo Stato, la situazione economica, le ricadute positive sul sistema Paese. Polo della moda per rilanciare l’edilizia Sul ruolo di volano che hanno edilizia e affini per il Paese, la nostra posizione è chiara. I numeri del comparto Costruzioni sono quasi ai mini-

mi termini: in 10 anni siamo passati da circa 500 imprese (e oltre 1.500 occupati) alle attuali 400 (circa), nelle quali sono impiegate meno di 900 persone. Restringendo il campo al solo settore Edilizia, oggi operano circa 70 imprese, che occupano circa 300 persone. Permettere alle imprese del territorio di realizzare “fisicamente” il Polo significa dare lavoro a un comparto davvero allargato: imprese edili, ma anche imbianchini, arredatori d’interni, elettricisti, idraulici, eccetera.

E, al di là delle opportunità occupazionali, il Polo rappresenta una banco di prova impegnativo su cui misurare le professionalità della nostra Repubblica. Sul capitolo entrate, i promotori le stimano in “circa 200 milioni di euro in due lustri, con una crescita di 10 punti percentuali del Prodotto Interno Lordo, quando il Polo sarà a pieno regime. Nei 70 negozi che daranno corpo a The Market infine, lavoreranno circa 400 persone. Interessanti anche le previsioni

Radio 24 News - “Mix24”

Scaroni: “Quotazione Aramco, nessuna possibilità per l’Italia” Radio 24 Il Sole 24 Ore www.radio24.ilsole24ore.com

“Ci credo nel senso che li condivido. Io considero l’Arabia Saudita una nave che sta lentamente affondando e anzi comincio a chiedermi se sta affondando lentamente o piuttosto velocemente”. Così l’ex ad di Eni, oggi Deputy Chairman di Rotschild, Paolo Scaroni, intervistato a “Mix24” di Giovanni Minoli su Radio 24, risponde al giornalista che gli domanda se sia d’accordo con l’abbassamento del rating dell’Arabia Saudita, e prosegue spiegando: “Lo dico perché ha una caterva di problemi che vanno dalla guerra nello Yemen che non è ancora conclu-

sa e che ha dimostrato un’incapacità di gestire conflitti nella regione. Il suo rapporto con l’Iran di cui abbiamo già parlato, il prezzo del petrolio che è sceso precipitosamente e soprattutto per la prima volta risuonano dissidi nella famiglia regnante”. Giovanni Minoli chiede poi se sia un’opportunità per l’Italia la prossima quotazione di Aramco con cui stanno provando a creare il fondo sovrano più grande del mondo e Scaroni su Radio 24 risponde: “Non credo sarà un’opportunità per l’Italia, forse un’opportunità per qualche investitore, per qualche banca

d’affari che si occuperà di questa quotazione, quotazione che peraltro solleva una serie di dubbi perché bisogna che la legislazione dell’Arabia Saudita consenta un approccio privatistico a quello che fino ad oggi è addirittura proprietà del sovrano”.

dei flussi dei clienti, circa 2 milioni all’anno”. Parliamo di un’occupazione comunque specializzata e quindi di una concreta opportunità per i disoccupati - i dati dell’ultimo bollettino di statistica dell’UPECEDS del primo trimestre 2016 riportano 1.468 disoccupati totali, di cui 1.169 in senso stretto – che si renderanno disponibili a essere formati e a svolgere un’attività lavorativa anche nei fine settimana, con conseguente alleggerimento per gli ammortizzatori sociali. Le sfide del rilancio dell’economia e, in scala più allargata, dell’intero sistema Paese, si giocano su più tavoli: l’accordo di associazione con l’Unione europea, il passaggio dall’imposta monofase al sistema IVA (IGC, Imposta Generale sui Consumi), la riforma del mercato del lavoro e, per l’appunto, l’attrazione di investitori stranieri. Chiuso definitivamente il capitolo economico del passato, e in previsione di un processo di ampliamento dell’accordo con l’UE, San Marino deve ridisegnare il proprio futuro, cercando di dialogare con l’esterno e individuando le opportunità economiche che si possono presentare. Se ben calibrato e soprattutto se ci sarà corrispondenza tra quanto annunciato e la realtà dei fatti – e su questo, ve lo promettiamo, “staremo sul pezzo” -, tutte le fasi di realizzazione del Polo possono rappresentare non di certo la panacea di tutti i mali, ma senza dubbio un progetto importante per lo sviluppo e il rilancio del nostro Paese. Alessandro Carli

Z oom Referendum, la cronaca

(online) minuto per minuto

Domenica 15 maggio, dalle 20.30 in poi, abbiamo raccontato sul nostri sito internet lo spoglio delle schede e soprattutto lo stato di avanzamento delle preferenze. Ecco, minuto per minuto, il nostro racconto. Ore 20.30: i dati ufficiali. Si è recato il 69,76% dell’elettorato interno e il 4,83% di quello estero. L’affluenza generale definitiva all’orario di chiusura dei seggi è stata del 47,57%. Curiosità statistica: tra i Castelli di San Marino, quello che ha fatto registrare la maggior affluenza è stato Domagnano (73,63%). Acquaviva invece quello con la minore (67,59%). Ore 21.43: riduzione preferenze elezioni da tre a una. Sono pervenute 35 sezioni su 49. Il sì è al 55,02%, i no al 44,98%. Ore 22.02: l’abrogazione della Legge variante PRG Rovereta (Polo della moda) è a metà del guado: sulle 49 sezioni ne sono pervenute 25. Testa a testa tra i sì e i no: i primi sono in vantaggio, 50,47%. Ore 22.10: arrivano i primi numeri sul tetto retribuzioni 100.000€ annui: le prime 7 sezioni (su un totale di 49), vedono i sì avanti con un 67,67%. Ore 22.25: si sta avviando alla fine lo spoglio sulla riduzione preferenze elezioni da tre a una. Le sezioni pervenute sono 44 su 49. I sì sono avanti di circa 10 punti: 55% a 45%. Al momento mancano 657 sì al quorum. Ore 22.31: sul quesito che chiede di esprimersi sull’abrogazione Legge Variante PRG le sezioni pervenute sono 36 su 49. Testa a testa tra i sì, in lieve vantaggio (50,28%) e i no. I sì mancanti al quorum sono 3.045. Ore 22.41: PRG, le sezioni pervenute sono 42 su 49. Testa a testa sempre più stretto tra i sì, ancora in lieve vantaggio (50,11%) e i no. I sì mancanti al quorum sono 1.831. Ore 22.48: riduzione preferenze elezioni da tre a una in dirittura d’arrivo. Le sezioni pervenute sono 46 su 49. I sì sono avanti di circa 10 punti: 55% a 45%. Sono 278 i sì mancanti al quorum (8.474). Ore 23.06: PRG, le sezioni pervenute da Serravalle sono 11 su 12. I no sono in lieve vantaggio: 50,88%.

Ore 23.10: PRG, primi risultati definitivi dai singoli Castelli. A Città hanno vinto i sì di quasi 10 punti: 54,24% a 45,76%. Ore 23.16: tetto alle retribuzioni 100.000€ annui, primi risultati definitivi dai singoli Castelli. A Faetano i sì si impongono con il 65,02%. Ore 23.24: riduzione preferenze elezioni da tre a una, quorum vicinissimo. Mentre mancano all’appello solamente due sezioni su 49 e i sì sono in vantaggio di circa 10 punti percentuali, mancano solamente 19 sì al raggiungimento. Ore 23.28: PRG, balzo dei no al fotofinish. Mentre sono pervenute 47 sezioni su 49, i no si portano al 50,40%. Per raggiungere il quorum mancano 870 voti. Ore 23.38: riduzione preferenze elezioni da tre a una, quorum raggiunto. Mentre manca ancora una sezione, i sì sono stati il 54,91%. Ore 23.40: abolizione quorum per referendum, quorum raggiunto mentre mancano all’appello solamente due sezioni. I sì hanno superato il 58%. Ore 23.52: tetto alle retribuzioni 100.000€ annui, quorum quasi raggiunto. Con 41 sezioni su 49 pervenute, i voti che servono per raggiungere il quorum sono 233 voti. I sì sono saldi al comando con il 63% delle preferenze. Ore 23.56: riduzione preferenze elezioni da tre a una, i risultati definitivi. Quorum raggiunto, proposta accolta dal 54,76% dei votanti. Ore 23.58: abolizione quorum per referendum, i risultati definitivi. Quorum raggiunto, proposta accolta con oltre il 58% di sì. Ore 00.10: moderato ottimismo sul raggiungimento del quorum per il tetto retribuzioni 100.000€ annui. Sull’abrogazione della Legge variante PRG il quorum sembrano davvero un’utopia. Ore 00.19: tetto retribuzioni 100.000€ annui, i risultati definitivi. Quorum raggiunto, proposta accolta con oltre il 63% di sì. Ore 00.20: abrogazione della Legge variante PRG - Rovereta, i risultati definitivi. Il quorum non è stato raggiunto, la proposta è stata respinta.


E dilizia

FIXING - Anno XXIV - n.20 - Venerdì 20 Maggio 2016

di Daniele Bartolucci

Un nuovo Piano Regolatore Generale. Questo l’annuncio dato dalla Segreteria al Territorio il 13 maggio, lo stesso giorno in cui San Marino Fixing uscita in edicola con il titolo “L’Edilizia riparte da: PRG, contratto e riconversioni”. Se per il contratto di settore si stanno definendo proprio in queste ore gli ultimi dettagli, per il nuovo PRG sembra ormai chiara la strada da percorrere e su cui il Governo si vuole muovere nei prossimi mesi. Per questo ha già individuato “l’autista”, ovvero Stefano Boeri, uno degli architetti più famosi e apprezzati del pianeta. A darne l’annuncio, come detto, proprio la Segreteria di Stato per il Territorio e Ambiente, spiegando che “nella seduta del Congresso di Stato di martedì 10 maggio è stata adottata una delibera che prevede il conferimento all’arch. Stefano Boeri dell’incarico professionale per la redazione del nuovo piano urbanistico della nostra Repubblica, che andrà a sostituire il vigente Piano Regolatore Generale. L’incarico è articolato in tre fasi”, spiegano dalla Segreteria: “La prima prevede l’analisi territoriale ed urbana, la seconda la visione strategica e lo schema preliminare di Piano, la terza il nuovo Piano Regolatore Generale”. “Fin dal primo contatto con l’Arch. Boeri, è emersa la sua disponibilità a collaborare nel definire una precisa identità distintiva per il nostro Paese, attraverso uno strumento urbanistico moderno e all’avanguardia, che costituisca il fondamento per rilanciare la coesione sociale e lo sviluppo economico negli anni a venire in un’ottica multidisciplinare. Tutte le fasi saranno caratterizzate da un confronto costante e approfondito con tutte le forze politiche, per la determinazione degli indirizzi, e con i competenti uffici. Verrà inoltre istituito un “forum”, ossia un ambito permanente di discussione e confronto sul territorio e nel territorio in cui esperti provenienti da settori diversi saranno chiamati a confrontarsi con i cittadini. Ciò permetterà di recepire temi, suggerimenti e proposte in modo partecipato, per il conseguimento di un obiettivo strategico ed atteso da lungo tempo. L’obiettivo è infatti quello di allargare la riflessione al fine di condividere le migliori scelte per il futuro”. “Il vigente Piano Regolatore Generale, in vigore dal 1992, a fronte di una previsione di durata di dieci an-

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Il progetto si articolerà in tre fasi: analisi dell’esistente, visione strategica e nuovo pianoi

Il nuovo PRG ha un “papà” E’ l’archistar Stefano Boeri L’ideatore del “Bosco verticale” disegnerà e pianificherà la San Marino del futuro

ni, è invece tuttora vigente e manifesta da tempo i limiti dovuti alle mutate sensibilità

ed esigenze del Paese”. Anche per questo la Segreteria di Stato al Territorio e Am-

biente “esprime la sua soddisfazione per l’adozione di tale delibera e confida che il lavoro che sarà prodotto possa contribuire a valorizzare la bellezza e la qualità della vita del nostro Paese, in linea con le migliori pratiche internazionali di crescita sostenibile”. In concomitanza all’annuncio, sul sito della Stefano Boeri Architetti è apparso lo stesso comunicato, con qualche spunto in più: “The Plan will offer the citizens of San Marino a “Fresco” about the future of the Republic, a “Charter” of rules and principles for the transformation of the

territory and an “Atlas” of urban and architectural projects underway and planned for the coming years”. Tradotto, non sarà solo un insieme di “retini” sui terreni, ma un piano di sviluppo vero e proprio per San Marino. Le sensibilità di Boeri e del suo staff sono infatti note da tempo, il suo “Bosco verticale”, ovvero il primo complesso residenziale sulla biodiversità di Milano è un modello di riferimento per l’architettura urbana moderna, così come lo sono diventati la “Casa Bosco” del 2009, un progetto per social housing di unità abitative prefabbri-

cate in legno. La sua attenzione per l’ambiente e lo sviluppo ecosostenibile sarà quindi un valore aggiunto, soprattutto a San Marino, non di meno l’aspetto culturale, visto che Boeri è anche l’ideatore dell’Incubatore per l’Arte di Milano e del Sea Pavillon in Sardegna, uno spazio commerciale, è vero, ma anche espositivo, didattico e turistico legato alle attività nautiche e di vela, di oltre 10.000 mq con cui è stato riconvertito l’ex Arsenale a La Maddalena nel 2009. Chissà cosa avrà in serbo per l’antica Repubblica di San Marino?

V erso un nuovo Testo Unico dell’Urbanistica Si aggiornano tutte le regole dell’edilizia, dopo quasi 21 anni: espropri sanzioni e concessioni edilizie, fino ai nuovi Piani strategici di Settore All’annuncio di Stefano Boeri segue in parallelo l’approdo in prima lettura del Progetto di Legge “Riforma della Legge 19luglio 1995 n. 87- Testo Unico delle Leggi Urbanistiche ed Edilizie”, un altro importante passo in avanti verso i futuri strumenti urbanistici e, quindi, fondamentale per lo sviluppo del Paese. Come spiega nella relazione che accompagna la nuova legge il Segretario di Stato al Territorio, Antonella Mularoni, questo PdL “ha ad oggetto sia la riforma della Legge 19 luglio 1995 n.87 (Testo Unico delle Leggi Urbanistiche ed Edilizie) che la modifica della normativa urbanistica ed edilizia successiva a tale data ed il loro coordinamento in un unico testo al fine di una più facile lettura delle norme di settore”. Nello specifico, il Testo in vigore, “raccoglie la disciplina relativa alle procedure di formazione degli strumenti di pianificazione urbanistica, la regolamentazione del regime della proprietà e le procedure di espropriazione per pubblica utilità, la disciplina e le norme di controllo dell’attività

dell’edilizia e le norme a tutela degli edifici con valore monumentale e di interesse storico, ambienta e culturale”. Come detto, è un Testo vecchio di vent’anni, ormai, e “l’esigenza di operare una revisione è fortemente condivisa sia dalle forze politiche di maggioranza che di opposizione, le quali, nei rispettivi programmi di Governo, hanno evidenziato la necessità di varare tale provvedimento, come pure dai professionisti del settore i quali hanno più volte rappresentato alla Segreteria di Stato la necessità di definire incertezze e distorsioni applicative emerse negli anni di vigenza del TU, anche in conseguenza di pronunce giurisdizionali”. Senza dimenticare che “il comma dell’art.215 del TU prevedeva che a distanza di un anno dall’entrata in vigore della legge la stessa fosse sottoposta a revisione”. Invece, “dopo quasi 21 anni tale revisione non è stata ancor effettuata e tutto il settore edilizio si trova ad operare con una normativa ormai obsoleta soprattutto in alcune sue parti, che si è cercato di aggiornare e

rendere compatibile con le direttive europee di settore, prima di tutte la trasparenza dei procedimenti amministrativi e la repressione degli abusi edilizi”. Ed ora alcune delle novità che verranno introdotte. Nel Capo I, che tratta la pianificazione urbanistica, è stata introdotta la pubblicità degli atti della Commissione per le Politiche Territoriali sul sito della Segreteria di Stato per il Territorio e Ambiente, al fine di garantire la massima trasparenza. Così come sono state semplificate le procedure per lo svolgimento degli incontri pubblici, che saranno convocati solo su richiesta della Giunta di Castello. “La parte innovativa di questa sezione è l’introduzione dei Piani Strategici di Settore (artt.13 e 14), che si pongono come strumenti urbanistici attuativi intermedi tra il Piano Territoriale Strutturale Urbanistico e il Piano Particolareggiato, capaci di analizzare una più vasta area di territorio, se non il territorio nella sua totalità, in riferimento a settori specifici quale, a titolo esemplificativo, il piano della mobilità collettiva”. Il

Capo II tratta la spinosa questione dell’espropriazione per pubblica utilità. Interessante la modifica (art. 21) per l’esecutività dell’esproprio e per la corresponsione dell’indennità all’espropriato, “introducendo nel nuovo testo il principio del “silenzio assenso” relativamente all’accettazione dell’indennità determinata dalla competente commissione”. Trattando delle concessioni e autorizzazioni edilizie, delle sanzioni e delle relative procedure, però, è il Capo III la parte più importante e su cui si è intervenuto maggiormente. Qui sono inseriti i contenuti del regolamento della Commissione per le Politiche Territoriali, che stabilisce le modalità e i criteri del contributo di concessione (tabella in allegato C), ma sono anche definite le opere soggette a concessione edilizia e ad autorizzazione edilizia, quelle non soggette a nessuno dei due procedimenti e i lavori eseguibili d’urgenza. Per quanto riguarda il procedimento autorizzativo della concessione e dell’autorizzazione edilizia e dell’esecuzione

dei lavori, “nell’art. 58 viene istituita la Commissione Tecnica per l’Edilizia come organo collegiale per l’approvazione delle concessioni edilizie. Tale modifica”, spiega sempre Mularoni, “si è resa necessaria anche a seguito delle indicazioni del Gruppo di Valutazione del GRECO che hanno evidenziato la carenza di controllo e la possibile discrezionalità nella procedura di rilascio delle concessioni edilizie. Pur prevedendosi l’introduzione di tale Commissione, sono stati ridotti da 120 a 90 giorni i termini per il rilascio delle concessioni edilizie”. Detto questo, “la maggiore novità di questa Sezione è il sistema sanzionatorio, completamente rinnovato rispetto a quello presente nel vigente TU, che troviamo agli articoli 72 e 73” e “tutta la procedura sanzionatoria viene posta in capo all’Ispettorato di Vigilanza, superandosi quindi la dualità tra Ispettorato e Ufficio per l’Edilizia”.. Oltre a questo ci sono anche novità inerenti gli atti giuridici, “a tutela del privato negli atti di compravendita e maggiore trasparenza degli stessi.


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Aavoro L ttualità

L e idee sul tavolo

Clausole di garanzia, nuovi coefficienti e la possibilità di lavorare da pensionati Come si è visto, ci sono due differenti tipologie di interventi da pianificare nella riforma, perché due sono le prospettive su cui si deve ragionare: una di breve periodo se non proprio nell’immediato, l’altra di medio-lungo periodo. Va detto infatti che la Legge del 2011, così impostata, avrà effetti solo tra dieci o venti anni, per cui anche l’eventuale modifica della stessa avrà effetto nel lungo periodo. Anche per questo le soluzioni proposte dalla Commissione di Studio hanno una doppia valenza. Nell’immediato, infatti, occorre intervenire per evitare l’erosione del patrimonio, quella “riserva tecnica” da centinaia di milioni che il sistema sammarinese, unico al mondo, è riuscito ad accumulare e che può rappresentare una grande risorsa (a patto di ottenere investimenti e rendimenti più importanti) piuttosto che un salvadanaio da cui prendere finché ci sono i soldi, come sarà se non si interviene subito. Ridurre le pensioni attuali e aumentare le aliquote contributive sembrerebbero le soluzioni più semplici e rapide, ma sono chiari a tutti gli effetti di tali interventi, per cui anche la Commissione di Studio ha sempre ammonito il legislatore che agire su queste leve avrebbe una conseguenza sia sul versante economico (sui consumi e indirettamente anche sulle imprese che si troverebbero un costo del lavoro più alto), sia su quello sociale, intaccando i cosiddetti “diritti acquisiti”. Sulle pensioni attuali, stante la loro poca oggettiva equità nel rapporto padre-figlio e ancora di più in quello nonno-nipote, una valutazione si rende comunque necessaria, basandosi però sul criterio dei contributi, evitando di penalizzare chi effettivamente ha versato di più durante la vita lavorativa, e concentrandosi su chi invece ha versato meno. Ma anche qui l’intervento risolutore e immediato sarebbe ingestibile. Una revisione graduale delle norme, invece, potrebbe ottenere una maggiore condivisione, per cui si

rende necessario stabilire una tempistica certa e chiara. Anzi, la proposta sul tavolo, emersa anche nell’incontro di fine febbraio con tutte le parti sociali, pare sia quella di prevedere delle clausole di salvaguardia, per cui a determinate situazioni negative corrisponda in automatico un intervento mirato. Ed è in questo caso che un lieve aumento delle aliquote (quelle dei lavoratori e non dei datori), potrebbe rendersi necessario ma allo stesso tempo sostenibile. Nel lungo periodo invece, intervenendo sulla Legge del 2011, le proposte sono diverse. La prima è la modifica dei coefficienti per il calcolo delle pensioni, riducendo l’attuale differenza tra redditi sotto e sopra i 20.000 euro: questo dovrebbe aumentare i contributi sopra l’attuale soglia con un possibile incentivo a dichiararlo, visto che oggi chi dichiara un reddito maggiore è disincentivato a farlo. Poi si potrebbe modificare il requisito per la pensione di anzianità aumentando fino a 102 la quota minima data dalla somma dell’età e degli anni di contributi versati. Infine, una piccola rivoluzione necessaria a San Marino, stante l’aumentare dell’aspettativa di vita, ovvero la possibilità di svolgere l’attività lavorativa anche dopo la pensione, già possibile, per esempio, nella vicina Italia. Tutto questo dovrebbe rendere sostenibile l’intero sistema, è vero, ma in prospettiva resterebbe tale, anche aumentando i rendimenti dei fondi e del Fondiss, la prospettiva iniziale, ovvero che chi andrà in pensione domani lo farà sempre più tardi e con una pensione più bassa. Per questo, con sempre più forza, si sta facendo strada un cambiamento di sistema che tanti altri Paesi, come l’Italia, hanno già scelto da anni, ovvero il passaggio da un sistema retributivo ad uno basato sul contributivo. L’unico modo, secondo molti esperti del settore, per ricostruire quel patto generazionale che anche a San Marino si è sgretolato negli ultimi anni. DB

FIXING FI X I NG -- Anno Anno XXIV X X I I - n.21 n.20 - Venerdì 30 20 Maggio 2014 2016

Verso la riforma delle pensioni: con le attuali norme, chi ha iniziato a lavorare pr

Rendimento dei fondi, dal F

La difficoltà di investire il patrimonio oltre che nelle sole banche di San M al vaglio una proposta per una nuova gestione più redditizia. Nel frattemp

GLI INVESTIMENTI DEL FONDISS

di Daniele Bartolucci

La riforma delle pensioni sta entrando nel vivo, con la condivisione delle prime proposte della Commissione di Studio sulla Previdenza Sammarinese, ma anche di quelle pervenute sul tavolo di lavoro dagli altri soggetti interessati, associazioni datoriali, sindacati, gruppi politici e non da ultimo anche dal Comitato Amministratore di Fondiss. Nei prossimi quattro mesi, infatti, il Governo è impegnato (art. 61 della Legge 189/2015) a produrre la proposta di riforma per rendere sostenibile, subito, l’intero sistema previdenziale. Fattori negativi e rischio insostenibilità Come spiegato nei mesi scorsi (vedi Fixing nr.i 5 e 10), la sostenibilità dell’intero sistema è messa a rischio da diversi fattori, accentuati dalla crisi economica che ha portato ad una sostanziale riduzione del numero di lavoratori, e quindi dei contribuenti, ma anche delle risorse dello Stato, che secondo la normativa vigente è l’altro grande contributore dei fondi pensione. Su questi fattori si è discusso molto e molto si discuterà, visto che solo la ripresa economica e l’avvio di una nuova fase di sviluppo potranno correggere le previsioni, attualmente negative, sul depauperamento dei fondi pensione nei prossimi anni. Secondo i tecnici, infatti, l’intero patrimonio accumulato negli anni (a regime circa 400 milioni di euro) potrebbe esaurirsi nei prossimi 15-20 anni, grossomodo l’arco di tempo necessario perché la riforma del 2011 entri pienamente a regime. Una riforma che, anche a parere dei tecnici incaricati, sarà effettivamente sostenibile in futuro, ma non nell’immediato, a causa della “generosità” delle norme precedenti, di cui purtroppo si sta palesando il peso sui conti attuali. Si badi bene, la questione non riguarda le cosiddette “pensioni d’oro”, ma più in generale il calcolo matematico secondo il quale si è versa-

BANCA

DATA SCADENZA

CAPITALE

BSM

14/09/2016

2.603.000 €

ASSET

14/09/2016

9.115.000 €

CARISP

14/09/2016

2.603.000 €

CIS

14/09/2016

9.115.000 €

BSI

14/09/2016

2.603.000 €

TOTALE CAPITALE INVESTITO

26.03

Elaborazione grafica a cura di San Marino Fixi to molto meno di quanto si percepisce o si percepirà. Per dare un’idea di questo calcolo, basti pensare che la Commissione di Studio ha analizzato, basandosi ovviamente su dati medi, la serie temporale dei redditi e dei contributi versati da un lavoratore e da una lavoratrice “a cavallo”

della riforma del 2011, calcolando quindi il volume di contributi versati dal 1998 al 2036 (pari a 353.680,13 e 281.515,57 euro) e mettendolo a confronto con il volume delle pensioni che percepiranno da 2037 (649.717,22 e 598.619,21 euro) tenendo conto dell’aspettativa di vita e

della reversibilità. E’ la conferma a quanto detto sopra, ovvero che i contributi coprono solo il 54,4% della pensione percepita nel caso dell’uomo e il 47% nel caso della donna, per un dato medio del 51%. La domanda sorge spontanea: il restante 49% chi lo mette? Ciò che manca,


ALttualità avoro

FI X I NG - Anno XXXIV FIXING X I I -- n.21 n.20 -- Venerdì Venerdì 30 20 Maggio Maggio 2014 2016

rima del 2000 avrà versato in contributi solo il 51% di quanto gli verrà erogato

Fondiss il “progetto pilota”

Marino accomuna Comitato Amministratore e Consiglio per la Previdenza: po si studiano i vari correttivi per rendere sostenibile l’intero sistema

S TASSO INTERESSI 1,900 % 2,050 % 1,910 % 2,000 % 1,850 %

39.000 €

ing. Fonte Comitato Gestore Fondiss

ovviamente, viene erogato comunque dal Fondo Pensione, al quale partecipano i lavoratori in grossa parte, lo Stato per quanto previsto dalla legge e infine il rendimento stesso del patrimonio, che per la maggior parte è però investito nelle banche sammarinesi a tassi molto bassi. E’ chiaro che di fronte ad una riduzione dei lavoratori contribuenti e del contributo statale, l’aumento dei pensionati e quindi dell’erogazione di prestazioni pensionistiche risulta insostenibile, a meno che non si intacchi in maniera sempre più decisa il patrimonio accumulato in attesa di una stabi-

lizzazione, futuribile, del rapporto lavoratori/pensionati per cui i contributi dei primi (maggiorati e per più anni) basteranno a coprire le pensioni dei secondi (più basse di quelle odierne). La proposta “pilota” del Fondiss Il fondo di previdenza complementare della Repubblica di San Marino è parte integrante del progetto avviato con l’ultima modifica normativa del 2011. Soprattutto in funzione degli effetti che dovrà avere nel medio-lungo periodo, visto che è stato istituito con lo scopo di sopperire alla diminuzione del tasso

di sostituzione che subiranno i lavoratori di oggi quando andranno in pensione, integrando l’assegno pensionistico con un un’ulteriore pensione, detta appunto complementare. Come noto, infatti, con le ultime riforme attuate sul sistema previdenziale sammarinese, si andrà in pensione sempre più tardi e si percepirà un assegno più basso rispetto alle generazioni precedenti, per cui è stato previsto un intervento diretto e “personale”, visto che il Fondiss è un fondo a capitalizzazione in cui ogni singolo lavoratore ha una propria posizione contributiva. In altre parole, i contributi versati da

ciascun aderente vengono “accantonati” in una sua posizione individuale e specifica. Posizione che permetterà dunque, maturati i requisiti pensionistici, di garantirsi una pensione complementare, ma affinché questa abbia un valore rilevante occorre che i versamenti al fondo siano adeguati e che le quote del fondo aumentino di valore nel tempo. Al di là del referendum abrogativo del 2014, la questione della gestione del patrimonio (oggi superiore ai 26 milioni di euro investiti) è ancora attuale, come dimostra l’impegno del Comitato Amministratore nel proporre una soluzione strutturale. La proposta, già portata all’attenzione delle istituzioni e delle parti sociali, passa ovviamente dall’individuazione di quei soggetti qualificati a San Marino (rientrando quindi nel vincolo territoriale) che possano gestire il patrimonio in funzione degli obiettivi fondanti del Fondiss. Una soluzione da condividere quindi con Banca Centrale e, soprattutto, con i nuovi vertici appena insediati. Un problema comune a

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tanti altri, in effetti, come è comune, in questo caso con il Consiglio per la Previdenza, l’annosa questione del rendimento del patrimonio gestito. Perché se è vero che da una parte c’è l’esigenza di assicurare sicurezza negli investimenti, dall’altro per le ragioni dette sopra diventa altrettanto fondamentale garantire un rendimento ottimale agli scopi prefissati. Il rendimento attuale, infatti, dato dall’investimento nelle banche sammarinesi, è ancora basso per raggiungere l’obiettivo finale, ovvero di rendere più sostenibile il primo pilastro e, per quanto riguarda il Fondiss, di aumentare la redditività delle prestazioni che verranno erogate in futuro. Il progetto proposto dal Comitato Amministratore di Fondiss, quindi, potrebbe rappresentare una soluzione percorribile anche dal Consiglio per la Previdenza, che già oggi sta valutando (pur avendo più libertà d’azione data dalla legge) e anche sperimentando altri investimenti rispetto all’unico e poco redditizio deposito nelle banche locali.

LPeralaserata pubblica del 20 maggio prima volta il Comitato Amministratore del Fondiss presenta pubblicamente dati di bilancio, attività e proposte, come la possibilità di dare anche contributi volontari Fondiss è il Fondo di Previdenza Complementare dell’Istituto per la Sicurezza Sociale della Repubblica di San Marino istituto con la legge n. 191 del 6 dicembre 2011 e ha lo scopo di assicurare, al momento dell’età pensionabile, la liquidazione di un’ulteriore pensione, detta appunto complementare, che si affianca alle prestazioni del Sistema di Previdenza Principale. E’ fondato su un sistema di finanziamento a capitalizzazione, che consiste per ogni iscritto, nella creazione di un conto individuale in cui confluiscono i versamenti contributivi effettuati. Come noto l’iscrizione al Fondo è obbligatoria per tutti i lavoratori che al momento dell’entrata in vigore della legge (22/12/2011) non avevano compiuto i 50 anni di età. A giugno 2015 è stato rinnovato il Comitato Amministratore, con la nomina di Raffaele Bruni, Luca Filanti, Sante Ruggero Lonfernini, Mirko Muccioli, Renato Nibbio, Angela Piazzolla, Martina Poggiali, Lino Sbraccia, ed Alessia Scarano. Nel corso della prima della seduta di insediamento il nuovo Comitato Amministratore ha eletto

L’EVOLUZIONE DEL FONDO DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE DATA DI RIFERIMENTO

TOTALE ISCRITTI

NUMERO ISCRITTI ATTIVI

NUMERO ISCRITTI “SILENTI”

31/12/2013

23.684

19.548

4.136

31/12/2014

24.152

21.197

2.955

31/12/2015

24.152

23.022

1.130

Elaborazione grafica a cura di San Marino Fixing. Fonte Comitato Gestore Fondiss all’unanimità, al suo interno, Lino Sbraccia alla carica di Presidente, seguendo il criterio di rotazione annuale previsto dalla legge. Quella del 2015 è stata quindi la terza annualità di gestione: attualmente gli iscritti sono 24.152, di cui 23.022 attivi e 1.130 “silenti”, per un totale di 2.315.675,104 quote. Il valore delle singole quote al 31/12/2015 era di 10,426 euro, mentre l’anno precedente era di 10,211 e il primo anno 10 euro (fissato per legge). “Nonostante i vincoli noti e l’essere comunque ancora un fondo giovane e obiettivamente piccolo, tenuto conto del rendimento offertoci dalle banche sammarinesi in cui abbiamo investito il capitale gestito”, spiega Lino Sbrac-

cia, presidente del Comitato Amministratore di Fondiss, “abbiamo comunque ottenuto un rendimento interessante per gli iscritti”. Il totale degli investimenti nelle varie banche, tutti con scadenza al 14 settembre 2016, è infatti oggi di poco superiore ai 26 milioni, che aumenteranno almeno fino al 2018, anno in cui dovrebbero venire erogate le prime prestazioni agli iscritti (ovvero coloro che, pur avendo superato i 50 al tempo, si iscrissero volontariamente, e avranno raggiunto i requisiti richiesti per la pensione). Tutti i dati di bilancio e le filosofie gestionali del 2015 saranno esposti nella serata del 20 maggio (ore 21, sala Montelupo di Domagnano), quando per la prima volta nella sua co-

munque brevissima storia, il Comitato Amministratore si presenterà in pubblico per condividere la propria attività con la cittadinanza, annunciando anche le prossime azioni: “Oltre al macro tema della riforma delle pensioni”, anticipa Sbraccia, “in cui comunque rientra anche il Fondiss, ci sono diversi temi che ci competono direttamente, alcuni li abbiamo già affrontati in questi mesi, mentre altri sono all’ordine del giorno, come la questione delle modalità di impiego dei fondi raccolti. Oltre a quello, dobbiamo comunque tenere conto del momento in cui smetteremo di accumulare contributi e inizieremo anche ad erogare pensioni: dobbiamo quindi rendere sostenibile

l’impianto, anche ricercando altre forme di contribuzione. Sul tavolo sono diverse le proposte in tal senso, dalla modifica delle aliquote contributive, che ricordo, nel 2018 arriveranno al 2% da parte del lavoratore e 2% da parte del datore di lavoro, un 4% che probabilmente non sposterà molto, nel conto finale. Perché non permettere ai lavoratori, volontariamente, di aumentare ulteriormente i propri contributi? Se riuscissimo a sommare questa possibilità ad una agevolazione fiscale, così come quella prevista per le pensioni integrative private, il lavoratore valuterebbe penso positivamente questa opportunità. E se l’agevolazione fosse estesa anche al datore di lavoro,

come per esempio trasferendo i premi di produzione frutto della contrattazione integrativa o il Tfr (anche solo una parte) in Fondiss invece che lasciarlo in busta, il patrimonio crescerebbe ulteriormente, e così la sua capacità di garantirsi un rendimento maggiore e, in definitiva anche la possibilità di erogare prestazioni pensionistiche più elevate”. Questo ed altro, nella serata pubblica del 20 maggio, che è stata organizzata anche per dimostrare che il Fondiss non è un’entità misteriosa di cui si conosce poco. “Se non ci conoscono è questa l’occasione per farlo”, annuncia Sbraccia senza remore. “Abbiamo comunque un sito internet (www.fondiss.sm) con tutte le informazioni necessarie, i bilanci e gli investimenti fatti”, spiega il presidente, “e con la possibilità per ogni aderente di visionare, in maniera riservata, la propria posizione contributiva, ma abbiamo deciso di organizzare questo primo momento di condivisione perché crediamo fortemente nella trasparenza e nella partecipazione dei cittadini alla nostra attività: non sono soldi nostri, ma loro”. DB


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di Daniele Bartolucci

Dal 19 settembre si torna tutti in classe. Pronto il Calendario scolastico 2016-2017, così come da Decreto Delegato. In verità l’anno scolastico inizierà prima, ovvero il 5 settembre, e ancora prima, il 1° settembre, aprirà l’anno formativo del Centro di Formazione Professionale. Nel dettaglio, il 19 settembre partiranno le lezioni di tutte le scuole: Scuola d’Infanzia, Scuola Elementare, Scuola Media Inferiore, Scuola Secondaria Superiore e Centro di Formazione Professionale. Differito invece il termine delle lezioni: il 9 giugno 2017 finiranno quelle di Scuola Elementare e Centro di Formazione Professionale, il 10 giugno quelle di Scuola Media Inferiore e Scuola Secondaria Superiore e, infine, il 14 giugno quelle della Scuola dell’Infanzia. Interessante anche il calendario delle festività, perché oltre a tutte le domeniche, gli studenti di ogni grado e livello avranno diversi giorni di vacanza, a iniziare dal 1° ottobre (ingresso Capitani Reggenti) che quest’anno cadrà di sabato e quindi si prospetta subito un’occasione per una bella gita fuori porta. Stessa cosa un mese dopo, quando lunedì 31 ottobre verranno sospese le lezioni per creare il “ponte” più lungo dell’anno, ovvero da domenica 30 ottobre al mercole-

I struzione

FIXING - Anno XXIV - n.20 - Venerdì 20 Maggio 2016

Le lezioni partiranno per tutti il 19 settembre e si concluderanno a giugno, ma in date diverse

Scuola, ufficiale il calendario 2016-2017 e relativi “ponti” Ben 17 giorni per le vacanze di Natale e 6 per Pasqua, più 4 per Tutti Santi e Defunti

dì 2 novembre, ricomprendendo quindi sia Tutti Santi che la Commemorazione dei defunti. Singolo giorno invece per l’8 dicembre, che

quest’anno cade di giovedì. Quindi le vacanze natalizie, che se è vero che andranno dal 23 dicembre al 5 gennaio, è anche vero che si tornerà in

classe solo il 9 di gennaio 2017, visto che il 6 è l’Epifania e il 7 sarà vacanza. In totale 17 giorni di stacco, non male. Un modo per compensare, si

potrebbe dire, il fatto che la Festa di Sant’Agata, nel 2017 cadrà di domenica (5 febbraio). Mentre l’Arengo verrà di sabato (25 marzo) e così anche l’Ingresso dei nuovi Capitani Reggenti (1°aprile). Sei giorni di vacanza, invece, dal 13 al 18 aprile per la Pasqua. Infine il 1° maggio, che quest’anno è caduto di domenica (con buona pace di tutti i lavoratori) e che invece nel 2017 sarà festeggiato in un giorno feriale, ovvero il lunedì, permettendo a tutti di allungare il weekend. Stando a inizio/fine e festività, il calendario scolastico garantirà comunque 201 giorni di attività didattica nella Scuola Media Inferiore e nella Scuola Secondaria Superiore; 170 giorni di attività didattica nella Scuola Elementare e il Centro di Formazione Professionale; 173 giorni di attività didattica nella Scuole dell’Infanzia.

S uperiori Decise le materie d’esame

Con Decreto Delegato 31 marzo 2016 n.43 sono state ufficializzate le materie oggetto della seconda prova scritta degli esami conclusivi degli indirizzi di studio quinquennali nella Scuola Secondaria Superiore per l’anno scolastico 20152016. Nello specifico ecco le materie per ogni singolo indirizzo: per l’indirizzo Classico, Greco; indirizzo Linguistico, Lingua Straniera; indirizzo Scientifico, Matematica; indirizzo Economico Aziendale, Economia Aziendale.


U niversità

FIXING - Anno XXIV - n.20 - Venerdì 20 Maggio 2016

Ingegneria Civile: al via la ricerca nel campo dello sviluppo delle tecnologia ecosostenibili

L’asfalto di materiale riciclato L’Ateneo e la CBR assieme

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Z oom

Legalità, Ciconte sul Titano

Il ricercatore Andrea Grilli: “Introdurre nuove tecniche di produzione e costruzione” Dopo le vernici antiscivolo prodotte dal Colorificio Sammarinese e che vengono utilizzate anche in Formula Uno (sappiamo tutti la pericolosità delle strisce bianche quando sono bagnate o semplicemente umide), il Titano affronta – ma questa volta attraverso l’Ateneo e la sinergia con un gruppo riminese – la base su cui queste vengono dipinte: l’asfalto. E’ partito nei giorni scorsi un nuovo studio sperimentale dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino nell’ambito dell’Ingegneria Civile, e per la precisione nel campo dello sviluppo di tecnologie ecososteni-

Impiegati materiali che finirebbero direttamente in discarica bili per la costruzione delle strade, con l’obiettivo di definire una ‘miscela’ di asfalto in grado di utilizzare in misura sempre più ampia materiali altrimenti destinati alla discarica. Coinvolta anche la

Cooperativa Braccianti Riminese, che metterà a disposizione dell’Università di San Marino il suo impianto produttivo di Pietracuta, in provincia di Rimini, per le ricerche legate all’iniziativa. A occuparsi della progettazione in laboratorio e delle altre operazioni coinvolte sa-

rà uno studente dell’ultimo anno del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile, Stefano Silvegni, che andrà così ad applicare le nozioni teoriche acquisite durante il suo percorso di studi. ”Lo scopo principale del progetto – afferma a proposito Andrea Grilli, ricercatore

B ando di concorso Gli Istituti Culturali cercano un Esperto L’iter, i requisiti richiesti e la scadenza Il Direttore della Funzione Pubblica indice una procedura di bando di selezione per titoli e colloquio per il reclutamento della figura professionale di “Esperto Liv. 8” presso la U.O. Istituti Culturali. La selezione, nello specifico, è rivolta ai soggetti in possesso dei seguenti titoli di studio: Laurea in Archivistica e beni librari o in Conservazione dei beni culturali con indirizzo archivistica vecchio ordinamento o lauree magistrali o specialistiche equiparate, così come individua-

te nell’allegato numero 4 della Legge 5 ottobre 2011 numero 161. E’, altresì, titolo idoneo altra laurea vecchio ordinamento, magistrale o specialistica purché in possesso di specializzazione biennale in archivistica rilasciata dalle Università o dalle Scuole degli Archivi di Stato. Le domande di ammissione corredate dalla documentazione precisata nel Bando, dovranno pervenire tramite lettera raccomandata o consegna a mano, alla Direzione Generale

della Funzione Pubblica, in via della Capannaccia n. 13, San Marino, entro e non oltre le ore 18.00 del 20 giugno 2016. Al vincitore sarà conferito l’incarico a tempo determinato. E’ comunque previsto un periodo di prova di 2 mesi decorrenti dall’effettiva presa di servizio del vincitore. Per ulteriori informazioni scrivere a info.direzionegeneralefunzionepubblica@pa.sm o telefonare al n.0549-882837 (Direzione Generale della Funzione Pubblica).

dell’Ateneo - è quello di giungere a una miscela a uso stradale prodotta a freddo e contenete un alto quantitativo di

Prodotto a freddo e poi viene opportunamente trattato materiale fresato opportunamente trattato, proveniente dalla demolizione di vecchie pavimentazioni stradali”. Grilli rileva che l’applicazio-

ne di queste tecniche è diventata sempre più importante per il territorio, “dove le montagne naturali vengono frantumate per la produzione di aggregati di cava e contemporaneamente altre montagne artificiali si generano dal continuo stoccaggio dei materiali di demolizione”. Il progetto, precisa infine il ricercatore, “nasce dalla volontà condivisa di introdurre nuove tecniche di produzione e costruzione che possano ridurre l’impatto ambientale dei siti di stoccaggio e dei sistemi di produzione, creando delle valide alternative progettuali agli enti pubblici gestori della rete stradale”.

Il Consiglio Grande e Generale ha scelto il 23 maggio di ogni anno per celebrare la Giornata della Legalità. Una data molto significativa poiché ricorre l’anniversario dell’attentato al Giudice Giovanni Falcone, grande simbolo della lotta contro la criminalità organizzata. Nell’occasione la Scuola Secondaria Superiore della Repubblica di San Marino e la Segreteria di Stato Istruzione e Cultura hanno organizzato un’intera mattinata dedicata alla discussione sul tema della legalità che i ragazzi, durante l’intero arco dell’anno scolastico, affrontano in più materie fra i temi essenziali dell’Educazione alla Cittadinanza, tema fondamentale del loro curricolo formativo. Ospite principale il prof. Enzo Ciconte, Scrittore e Docente di Storia della criminalità organizzata all’Università di Roma Tre. La Giornata della Legalità del 23 maggio 2016 avrà il seguente programma: - Teatro Titano ore 9.10, dialogo del prof. Enzo Ciconte con gli studenti della Scuola Secondaria Superiore delle classi quarte e quinte; - Teatro Concordia ore 9.30, proiezione del film “La mafia uccide solo d’estate” e a seguire dibattito con il prof. Ciconte degli studenti delle classi prime, seconde e terze. Modera Sergio Barducci, Giornalista di San Marino Rtv.


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Proprio a ridosso della 18esima Fiera agricola (29 aprile - 1 maggio), è stato promulgato il Decreto Delegato numero 50 del 2016 (il documento è già online sul sito del Consiglio Grande e Generale), che fa chiarezza sull’etichettatura delle carni fresche, refrigerate o congelate di animali della specie suina, ovina, caprina e di volatili, fissando le norme riguardanti l’indicazione del paese di origine o del luogo di provenienza. Il fattore “tracciabilità” E’ stato stabilito, in prima battuta, che gli operatori del settore alimentare, in ogni fase della produzione e distribuzione delle carni, devono utilizzare di un sistema di identificazione e di registrazione in modo da garantire “il collegamento tra le carni e l’animale, o il gruppo di animali, da cui sono state ottenute” (durante la fase di macellazione, chiarisce il DD, “la responsabilità di tale collegamento spetta al macello”) ma anche la trasmissione, insieme alle carni, delle informazioni relative alle indicazioni (…) agli operatori nelle successive fasi di produzione e distribuzione. L’operatore del settore alimentare che confeziona o etichetta la carne è tenuto poi a garantire la correlazione tra il codice della partita che identifica la carne fornita al consumatore o a una colletti-

L eggi & N ormative

FIXING - Anno XXIV - n.20 - Venerdì 20 Maggio 2016

Le differenze tra suini, ovini, caprini e volatili, nel segno della tracciabilità

Etichettatura carni Fissate le nuove regole Il DD numero 50 del 2016 fa chiarezza sui procedimenti da seguire

vità, e la relativa partita, o le partite, di carne da cui è costituita la confezione o la partita etichettata. Tutte le confezioni con lo stesso codice di partita devo-

no corrispondere alle stesse indicazioni. Etichettatura della carne Andiamo al nocciolo: l’eti-

chetta delle carni destinate al consumatore finale o a una collettività, deve contenere una serie di indicazioni. In prima battuta, il nome dello Stato membro UE o del paese

terzo in cui ha avuto luogo l’allevamento indicato come “Allevato in: (nome dello Stato membro o del paese terzo)”, conformemente ad alcuni criteri. Per i suini, nel caso in cui l’animale abbattuto sia di età superiore a sei mesi, il nome dello Stato membro UE o del paese terzo in cui si è svolto l’ultimo periodo di allevamento di almeno quattro mesi. Nel caso in cui l’animale abbattuto sia di età inferiore a sei mesi e con un peso a vivo di almeno 80 kg, il nome dello Stato membro UE o del paese terzo in cui si è svolto l’allevamento dopo che l’animale ha raggiunto i 30 kg. Infine, nel caso in cui l’animale abbattuto sia di età inferiore a sei mesi e con un peso a vivo inferiore a 80 kg, il nome dello Stato membro UE o del paese terzo in cui ha avuto luogo l’intero periodo di allevamento. Qualche diversificazione per

Centro REACH, ECHA: moltissime le novità che interessano anche le nostre aziende

Regolamento per armonizzare le emergenze degli antiveleno E’ un mese denso di lavoro per il Centro REACH. Vediamo assieme i principali impegni e le novità inserite nella newsletter del mese di maggio. L’ECHA annuncia di aver pubblicato la nuova versione di IUCLID6 e i manuali e i plug-in aggiornati ma anche una news in cui avvisa che, dalla fine di giugno, saranno rese disponibili al pubblico ulteriori informazioni derivanti dalle registrazioni delle imprese, come ad esempio i sommari degli endpoint, gli scenari di esposizione e nuovi elementi introdotti da IUCLID6.

E’ poi in fase di finalizzazione la bozza di Regolamento che riguarda l’armonizzazione delle informazioni per la risposta alle emergenze dei centri Antiveleno (articolo 45), che verrà pubblicata come Allegato VIII del CLP. Una volta che sarà pubblicato il Regolamento, le notifiche verranno effettuate tramite un formato armonizzato e inviate utilizzando il portale dell’ ECHA. Sul sito dell’ECHA inoltre è disponibile la nuova pagina web del “Poison Centres” dove è visionabile una prima bozza del format (come file XML) ed un draft dell’appli-

cazione online. Tali strumenti - si legge nel sito del Centro REACH - consentono, sia alle aziende che alle Autorità Competenti degli Stati membri, di iniziare a prepararsi per la presentazione delle informazioni ai centri antiveleno. Entrambi gli strumenti saranno aggiornati successivamente (indicativamente entro la fine del 2016), quando si prevede che il nuovo Regolamento entrerà in vigore. ECHA incoraggia le aziende che dovranno sottomettere le informazioni, in base al nuovo Regolamento, ad iniziare a visionare e testare tali stru-

menti. L’ECHA informa i registranti che ha iniziato una nuova attività di verifica per identificare i dossier di registrazione per cui non viene rispettato il principio di “una sostanza, una registrazione”. La verifica può essere anche retroattiva e prevede la riapertura di circa 700 dossier. Se un dossier risulta incompleto dopo il controllo, il registrante avrà un periodo per aggiornarlo con le informazioni mancanti. Questo potrebbe anche richiedere di unirsi in una joint submission per la stessa sostanza. Se le informazioni

verranno fornite entro i tempi e sarà rispettato l’obbligo trasmissione comune, si potrà rimanere sul mercato senza interruzioni. In caso contrario, la registrazione perderà la sua validità e la società perderà l’accesso al mercato. Aperta infine la consultazione pubblica sulle proposte di classificazione ed etichettatura armonizzata per una sostanza, il Methylmercuric chloride (EC 204-064-2; CAS 115-09-3). Per questa ultima la consultazione pubblica si chiuderà il 13 giugno 2016. Info: www.centroreach.it

gli ovini e i caprini: per loro si parla di Stato membro UE o del paese terzo in cui ha avuto luogo l’intero periodo di allevamento. Per i volatili invece si parla di “l’ultimo periodo di allevamento di almeno un mese”, o, nel caso in cui l’animale abbattuto sia di età inferiore a un mese, “dello Stato membro UE o del paese terzo in cui ha avuto luogo l’intero periodo di allevamento dopo che l’animale è stato immesso all’ingrasso”. Qualora il periodo di allevamento non sia stato raggiunto in nessuno degli Stati membri UE né dei paesi terzi in cui l’animale è stato allevato, l’indicazione è sostituita da “Allevato in: vari Stati membri dell’UE” o, nel caso in cui le carni o gli animali siano stati importati nell’Unione, da “Allevati in: vari paesi extra UE” o “Allevati in: vari paesi dell’UE e paesi extra UE”. Se più pezzi di carne, della stessa specie animale o di specie diverse, corrispondono a indicazioni di etichettatura diverse, conformemente ai commi precedenti e sono presentate nella stessa confezione al consumatore o a una collettività, l’etichetta indica per ciascuna specie, l’elenco dei relativi Stati membri UE o paesi terzi e il codice della partita che identifica le carni fornite al consumatore o alla collettività. a cura della Red. ec.

F ocus

Agevolazioni prima casa

Novità per chi vuole acqustare una nuova abitazione. Attraverso il Decreto Delegato numero 56 del 2016 - consultabile sul sito del Consiglio Grande e Generale - sono stati prorogati i termini di presentazione della domanda di ammissione all’agevolazione (di cui all’articolo 4 del decreto delegato 30 ottobre 2014 numero 175). La sospensione pagamento quote capitale mutui e finanziamenti per la prima casa quindi - si legge nell’articolo unico del DD - è stata prorogato al 30 giugno 2018. Le modifiche delle formalità conseguenti all’ammissione della domanda di cui al comma che precede, sono esenti dalle imposte di bollo, registro, ipotecarie e trascrizione.


E venti

FIXING - Anno XXIV - n.20 - Venerdì 20 Maggio 2016

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Mara Verbena: “Da mostra mercato si è trasformata in cultura floreale”

Fiori, fashion, design e food: arriva Florea A Borgo Maggiore, il 21 e il 22 maggio, l’evento più “profumato” “Dalla prima edizione di ‘Florea’ a quella che si terrà Borgo Maggiore nel weekend del 21 e 22 maggio, è certamente cambiata la filosofia della manifestazione: anno dopo anno, l’evento si è allontanato dall’essere una semplice ‘mostra mercato’, trasformandosi in una kermesse legata alla cultura floreale”. Mara Verbena, organizzatrice e curatrice della rassegna sammarinese, si sofferma su questa crescita. “Il termine ‘cultura floreale’ ha diverse interpretazioni: significa sicuramente creare una serie di dialoghi, di abbinamenti armonici e delicati tra il mondo dei fiori e delle piante ad altri aspetti della vita: il benessere che danno al cuore e agli occhi, ma anche il cibo e lo stare a tavola. Anche la moda non è indifferente: quando due eccellenze si specchiano e riescono a fondersi, possiamo assistere a ‘miracoli’ creativi. Senza dimenticare le tavole rotonde e i convegni, momenti preziosi di scambio di esperienze e di apertura verso quello che accade”. Proprio sulle ricadute e la possibilità che hanno la qualità ambientale e paesaggistica di ergersi a volano di un’economia importante per il nostro Paese – quella turistica - si discuterà domenica pomeriggio con le testimonianze di Anna Letizia Monti, presidente Associazione Italiana Architettura del Paesaggio, dei sindaci di Riccione e Sanremo, Renata Tosi e Alberto Biancheri e del segretario di Stato al Turismo di San Marino, Teodoro Lonfernini. Con loro due importanti nomi del mondo dei fiori italiano e internazionale: il maestro fiorista Chicco Pastorino e il presidente dell’Associazione Piante e Fiori d’Italia, Cristiano Genovali. Come detto, non mancheranno gli abbinamenti tra fiori, fashion e food. Nella Casa del Castello di Borgo Maggiore, sarà visitabile un’esposizione che racchiude 40 anni di storia della maison di moda sanremese “Daphné”, accompagnata poi da una presentazione della sua ultima

collezione di foulard floreali. Dopo “Crêuza de mä” – omaggio al grande cantautore genovese Fabrizio De André (l’omonimo album è del 1984, ndr) -, la “Rosa Romanov”, dedicata alla Zarina Marija Aleksandrovna e la linea “Rosa Grace de Monaco”,

la casa ligure accarezza il Monte Titano. “A Florea – prosegue Mara Verbena – verrà presentato il foulard con i disegni della Rosa San Marino”. La stessa rosa poi è stata raccolta anche dallo chef stellato Michelin Luigi Sartini, che proporrà (il 22

mattina, ndr) un show cooking a base di ‘floreal sushi’ e di cocktail all’aroma di questo fiore. Per tutta la durata di “Florea 2016” non mancheranno, chiaramente, i migliori florovivaisti italiani, i seminari e un workshop su composizio-

ne e arredi floreali. “Nella piazza di Borgo Maggiore – prosegue Mara Verbena - gli appassionati troveranno, infatti, gli eccezionali bonsai di Luigi Crespi, creatore di un museo unico al mondo dove sono raccolte piante straordinarie come il millenario Ficus Retusa Linn, e esemplari ultracentenari ‘educati’ dai più famosi maestri giapponesi” fra cui Kato, Kawamoto, Kawahara e Ogasawara. Gianfranco Rossi, direttore della scuola “Spazio Bonsai”, terrà due seminari per avvicinare il pubblico ai segreti di questa antichissima arte. Tra gli stand saranno in esposizione anche le collezioni di piante e fiori da casa e giardino, coltivate dai ragazzi della Comunità di San Patrignano, una vasta selezione di piante

acquatiche e aromatiche, quest’ultime sempre più diffuse anche sui terrazzi delle nostre abitazioni. Ultima novità, le creazioni tra artigianato e design per la casa, create utilizzando solo un materiale bellissimo e ultra naturale: “Extra virgin olive wood”. Chiusura, ed è proprio il caso di dirlo, in grande stile: domenica alle 18 è in programma la sfilata “Moda e fiori” in collaborazione con Fabrizio Raggi. On stage le interpretazioni floreali degli abiti by Fior di Verbena. Per l’occasione sfileranno Vanity e Vanity Baby (acconciature: Hairwellness; l’estetica invece è firmata Tiffany). Se è vero che “tre cose ci sono rimaste del Paradiso: le stelle, i fiori e i bambini”, Florea è l’occasione per poterne ammirare perlomeno una. AC

A Palazzo Graziani sino al 5 giugno Dall’inferno di Dante alla stretta attualità, passando per l’ex Jugoslavia Viaggio tra i “Profughi” raccolti e raccontati da Giuseppe Giannini Mentre un pittore dipinge l’istante, l’artista lo sa anticipare: riesce cioè, attraverso la sua sensibilità, decodificare il presente con largo anticipo rispetto all’accadimento. Giuseppe Giannini, in mostra sino al 5 giugno alla galleria Graziani con circa 40 tele racchiuse sotto un titolo importante – “Profughi” - appartiene a questa seconda categoria: la stretta cronaca, ovvero quella degli sbarchi, l’ha lavorata (e realizzata con olio su tela) oltre 15 anni fa: visi, tratti, posture mai cristallizzate ma sempre – davvero sempre - in movimento. Lo sforzo e il moto che si “leggono” nelle sue tele deflagrano in tutta la loro potenza soprattutto nelle “pose”: occhi segnati, sguardi che sfuggono per ricercare, se esiste, una terra di quiete. Il fil rouge che attraversa la sua ricerca va individuato (anche) nella scelta cromatica, molto vivace, quasi a voler far da contraltare alla

cupezza del dolore: fondali densi di energia, con richiami alle volte psichedelici, alle volte molto terrigni. “Il mio ‘primo periodo’ – racconta l’artista italiano nato in Belgio – è stato caratterizzato una matrice più paesaggistica: fermato i pescherecci e gli squarci della Riviera. Successivamente mi sono avvicinato alla figurazione umana, al tema dell’emigrazione, un tema che ho vissuto di persona in quanto mio padre lavorava in una miniera a Liegi”. Come non pensare alle celebri fotografie scattate da Sebastiao Salgado, quella della miniera della Serra Pelada, in Brasile? “Gli scatti in bianco e nero di Salgado mi hanno colpito molto – racconta Giannini -. Tempo fa ho creato tre quadri – che non sono in esposizione qui a San Marino – su quella miniera in Brasile. Ho preso alcune sue fotografie e le portate su tela”. L’attualità però è il tema

della migrazione, della condizione dei profughi (tra l’altro, raccontati anche da Salgado in quel dramma che il Ruanda ha vissuto negli anni Novanta) che in questa bella mostra, senza l’utilizzo della parola, raccontano la propria, personale letteratura umana. Colpiscono le espressioni dei visi di donne, uomini e bambini. Dolori ma senza ombre di pietismo: nei loro gesti c’è la forza della speranza. Assieme all’artista “entriamo” nei dettagli. Da

uno, in particolare: l’inizio. “Sono un autodidatta, però amo leggere, studiare, informarmi. Cerco di seguire alcuni canoni, le distanze e l’armonia. Un volto parte dagli occhi”. E sono proprio gli sguardi dei soggetti delle sue opere che ti squassano dentro: uomini e donne di colore (“In Africa i cattolici sono scappati dagli islamici” spiega), ma anche bianchi, fermati nella loro non voluta quotidianità. Perché l’esodo dei profu-

ghi è trasversale. “Ricordo ancora quelli dell’ex Jugoslavia, negli anni Novanta” racconta prima di portarci in un altro, meraviglioso viaggio: quello dentro l’opera di Dante Alighieri. “Ho osservato le piccole illustrazioni che Gustave Dorè ha fatto per la ‘Divina Commedia’ e le ho portate, a matita, su uno spazio più ampio”. Sono profughi anche loro, i dannati dell’inferno. 700 anni fa come oggi. Alessandro Carli



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