Fixing 17 2016

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Anno XXIV - n.17 - 1,50 euro

E ditoriale Un nuovo Umanesimo del lavoro

Il 1° maggio è il giorno nel quale “si celebra il lavoro come diritto, come dovere, come espressione della creatività e responsabilità umana. Si impone anche una riflessione sulla disoccupazione e sulla sicurezza nel lavoro. Ma nel lavoro c’è anche una insopprimibile dimensione di spiritualità”. Con queste parole il vescovo Monsignor Andrea Turazzi invita lavoratori, imprenditori, dirigenti sindacali, alla solenne celebrazione della Messa alle 11 in Basilica del Santo. Il tema lanciato dal vescovo per questo maggio dice molto: “Per un nuovo Umanesimo del lavoro. Sì, ma insieme”. Per un nuovo “Umanesimo del lavoro” sarebbe opportuno che alle parole di Mons. Turazzi seguissero una serie di azioni politiche mirate a ridare slancio alle imprese - il vero volano economico del Paese - e di conseguenza, anche all’occupazione. Per generare economia, è necessario che le aziende della Repubblica vengano messe nelle condizioni di crescere, di continuare a fare impresa. Anche con il supporto della scuola e della formazione. Parimenti, è strategico che il Titano riesca ad attrarre nuovi imprenditori. Internazionalizzazione delle imprese che già operano a San Marino quindi, ma anche internazionalizzazione intesa come apertura agli investimenti esteri. Ricordiamo che “imprese” significa lavoro, economia, entrate le casse dello Stato ma soprattutto occupazione. Gli ultimi dati dell’UPECEDS aggiornati al mese di febbraio mettono in luce una fotografia preoccupante: oltre 1.600 disoccupati.Riflettiamo quindi sulle parole del Vescovo. L’Umanesimo pone al centro l’uomo. E il lavoro. Alessandro Carli

Direttore Alessandro Carli

Venerdì 29 Aprile 2016

Un “Polo del lavoro” per San Marino

S torie

Carlo Barulli scuola, sport e ceramiche

Le principali realtà del territorio si sono consorziate per realizzare The Market: “Ricadute positive in termini di occupazione e entrate” a pag.3

D ogane

In vigore il nuovo Codice UE

a pag.2

A ccordo

Un’opportunità di lavoro, ma anche un bel banco di prova. Nelle scorse settimane le più importanti aziende sammarinesi si sono consorziate per realizzare il Luxury Department Store San Marino. Ricordando che dal 2008 ad oggi sono state più di 30 le imprese edili che hanno dovuto chiudere i battenti in Repubblica, coinvolgendo circa 400 lavoratori, senza contare l’indotto, il progetto può rappresentare una inversione di tendenza per le imprese del territorio: il Governo ha dato l’ok alla trasformazione dell’area, cambiando la “destinazione” da industriale a commerciale. Insomma, polo del lusso, ma soprattutto – in questa fase – possiamo tranquillamente parlare di potenziale “polo del lavoro”. Servizio alle pagg. 6-7

Il PST come “porta” per la Cina

a pag.5

spaz io riservato all’ indiriz z o


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F ocus

Questione di num3ri

Tasche più vuote per gli italiani. La conferma arriva dalla Cgia di Mestre, che ha calcolato che dal 2010 ad oggi le imprese e le famiglie italiane hanno dovuto sostenere uno sforzo fiscale aggiuntivo di ben 29 miliardi di euro. Non sarà di certo per la crisi, ovvio, ma intanto leggiamo (e riportiamo) i dati di un recente studio by Nielsen e intitolato “Global Brand-Origin Survey”. Per quel che concerne i marchi internazionali, più di un italiano su due si è detto esterofilo. Il 29% però ha anche affermato di orientarsi verso il “made in Italy” per la genuinità degli ingredienti e dei processi di preparazione dei prodotti. Interessante poi il rapporto sulla fiducia economica delle famiglie e delle imprese, realizzato dalla Fondazione Di Vittorio della Cgil e dall’Istituto di ricerche Tecnè: solo il 4% delle imprese ritiene che la situazione economica attuale sia migliore a quella dell’anno scorso, a fronte del 29% che vede, invece, un peggioramento. Segnali positivi si riscontrano anche nel Rapporto 2016 stilato Confindustria e Cerved con la collaborazione di Srm, Studi e ricerche per il Mezzogiorno. I fallimenti hanno fatto registrare la prima decisa inversione di tendenza dal 2007, con un -29%. Chi invece ha qualche grattacapo è la Svizzera: il Paese elvetico, nel primo trimestre del 2015, ha registrato un aumento dei fallimenti aziendali, +10% rispetto a 12 mesi prima. Il Canton Ticino ha presentato un totale di 43 bancarotte (+95%), di cui 14 per insolvenza (+17%) e 29 per motivi legali (+190%). Ma il 29 è anche la festa di uno sport elegante e nobile, il tennis. Oggi difatti sono nati Andre Agassi (1970), tornato di prepotenza alla ribalta con un’autobiografia strepitosa, e Sara Errani (1987). Il 29 aprile del 1955 infine Giovanni Gronchi viene eletto Presidente della Repubblica Italiana con 658 voti su 833; presterà giuramento l’11 maggio.

I mport - E xport di Daniele Bartolucci

Entra in vigore il nuovo Codice Doganale UE, una piccola grande rivoluzione per il commercio eruopeo e, quindi direttamente, anche per San Marino. In verità il nuovo CDU è già in vigore dal 30 ottobre 2013, istituito dal regolamento UE n. 952/2013, ma l’art. 288 del regolamento, nel dettagliare le disposizioni applicabili da tale data, aveva già disposto al tempo l’attuazione delle restanti norme a decorrere dal 1° maggio 2016. Come spiega una nota diffusa il 19 aprile dall’Agenzia delle Entrate, “strategia e piano operativo sono stati elaborati per limitare gli impatti su operatori economici e uffici, conservando le semplificazioni nazionali già disponibili (Sdoganamento in mare, Sportello unico, Fast Corridors, etc.) ed affiancandone altre (Sdoganamento H24, 7 giorni su 7, gestione totalmente telematica del ciclo di vita della dichiarazione con l’utilizzo del Fascicolo Elettronico, etc.). Le nuove semplificazioni sono basate su una più intensa digitalizzazione del dialogo tra impresa e dogana e mirano sia a ridurre i tempi di sdoganamento, sia a fornire anche all’utenza esterna la tracciabilità dell’intero ciclo di import/export e dello svolgimento dei controlli connessi”. Il passaggio al nuovo, comunque, non sarà netto, in quanto è previsto un periodo transitorio, fino al 1° maggio 2019, per consentire l’adattamento di tali decisioni e autorizzazioni alle nuove disposizioni giuridiche. Come detto, anche la Repubblica di San Marino è interessata a questa “rivoluzione”, avendo siglato un accordo con l’Unione Europea, per cui come sempre fatto fino ad oggi, il sistema si adeguerà alle nuove disposizioni. Le procedure di domiciliazione Le autorizzazioni alle procedure di domiciliazione rimangono valide sino al loro riesame - da concludersi entro il 30 aprile 2019 - ma possono essere utilizzate secondo le nuove regole. Pertanto i luoghi autorizzati censiti nella banca dati delle autorizzazioni alle domiciliate e alle semplificate per il transito (speditore/destinatario autorizzato) possano svolgere la funzione di “luoghi approvati” e possano essere così utilizzati nell’ambito della dichiarazione “normale in dogana” con presentazione delle merci presso un luogo approvato, c.d. dichiarazione “Ordinaria c/o luogo”.

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Una rivoluzione per “limitare gli impatti sugli operatori economici e uffici”

Semplificazioni e web per le dogane europee Dal 1 maggio entra in vigore il nuovo Codice Doganale dell’UE I documenti di accompagnamento Tra le più importanti novità si rileva che dal 1° maggio, i documenti di accompagnamento saranno forniti alla dogana, non più sistematicamente, ma solo se la normativa dell’Unione lo richiede o se sono necessari per controlli doganali. Si apre quindi la via a semplificazioni nazionali anche per la dichiarazione “normale in dogana” con presentazione delle merci all’ufficio doganale designato, c.d. dichiarazione “Ordinaria c/o dogana”, basate sull’utilizzo del fascicolo elettronico (FE). Inoltre, tramite il ricorso al FE, che consente di effettuare l’upload dei documenti di accompagnamento della dichiarazione, si ottiene la tracciabilità dell’intero ciclo di vita della dichiarazione doganale e dell’iter di esecuzione dei controlli. Rappresentanza: nuove certificazioni Come noto nel sistema AIDA (Automazione Integrata Dogane Accise) è stata costituita la “Banca dati dei Rappresentanti”, contenente i soggetti cui è riconosciuto il potere di rappresentanza in dogana. Per quanto riguardai soggetti ai quali è stato concesso lo status di AEOC/F Operatori Economici Autorizzati constatus Customs o Full), con le nuove regole, tale status non è più attribuito con una certificazione ma con due diversi tipi di autorizzazione: AEOC (settore delle semplificazioni doganali) e AEOS (settore della sicurezza “safety&security”). In caso di possesso dei requisiti per entrambe le autorizzazioni viene rilasciata un’autorizzazione combinata che garantisce i benefici cumulati AEOC + AEOS. Nella banca dati, in un secondo momento, saranno inseriti in tale banca dati i soggetti stabiliti in Italia o in altro Stato Membro che richiedano di agire in qualità di rappresenti previo accertamento dei requisiti previsti dall’art. 39 CDU, lettere da a) a d) e rilascio dell’apposita abi-

litazione da parte del competente Ufficio centrale. Semplificazioni alle procedure Come detto, sono molte le semplificazioni. Nel merito nell’ambito di “Ordinaria c/o luogo” è possibile trasmettere 24 ore su 24, 7 giorni su 7 le dichiarazioni con firma digitale di: import (msg IM); export e di export abbinata a transito (msg ET); transito (msg ET). In questo caso si ha la ricezione immediata di svincolata/ non svincolabile ed è disponibile immediatamente sul portale il canale di controllo determinato dal Circuito Doganale di Controllo (CDC). Mentre in caso di utilizzo di FE il colloquio tra dogana e dichiarante avviene via portale. Nell’ambito “Ordinaria c/o

dogana” subordinate all’utilizzo del FE: la dichiarazione viene convalidata automaticamente, senza necessità di recarsi in dogana e l’esito del CDC è disponibile subito sul portale. I movimenti di esportazione e i movimenti di transito che utilizzano una garanzia globale nazionale sono rilasciati automaticamente. Mentre il “visto uscire” per le esportazioni di merci che lasciano il territorio unionale sulla base di un contratto di trasporto unico a destinazione di un paese terzo, viene apposto immediatamente a condizione che l’Ufficio competente per il luogo in cui le merci sono prese in carico coincida con l’ufficio di esportazione diverso da porto/aeroporto. Anche in questo caso le dichiarazioni possono essere

P innevoluzione

inviate 24 ore su 24. Il “vecchio”: cosa viene abrogato Oltre a elencare le novità, è opportuno fare un riepilogo delle norme che verranno abrogate dal 1 maggio 2016: regolamento CEE n. 3925/91, sull’eliminazione dei controlli sui bagagli dei viaggiatori intracomunitari; - il regolamento CEE n.2913/92, che istituisce il codice doganale comunitario (CDC); il regolamento CEE n. 1207/2001, sul rilascio dei certificati di origine EUR e alla qualifica di esportatore autorizzato; il regolamento CEE n. 2454/1993, recante disposizioni di applicazione del regolamento CEE n.2913/92 (DAC), abrogato in verità dal regolamento di esecuzione UE n. 2016/481 della Commissione del 1° aprile 2016.

Discendiamo tutti dai pesci: abitudini appetiti, difetti e capacità comuni

di Daniele Bartolucci Il barracuda è sicuramente uno dei predatori più famosi nel mondo: il suo corpo possente, con quella testa che si assottiglia all’estremità della bocca facendo intravvedere i denti aguzzi è un’immagine che incute paura a tutti. Un’immagine stereotipata anche nei film, a dimostrazione che non tutto ciò che fa paura è sbagliato. Anzi, questo pesce ha diversi “fan” nel mondo, oltre ai cultori dei

film splatter. La sua forma stretta ed allungata lo fa assomigliare ad un missile, e la velocità che può raggiungere quando è lanciato è impressionante. Motivo per cui è preda ambita da tutti i pescatori d’altura, che lo insidiano a traina nei mari tropicali, sfruttando la sua voracità e ingannandolo con esche artificiali. Un predatore così spaventoso che si fa gabbare da un pesciolino finto? Eppure è così, lo sanno bene gli amanti dello spinning, che

provano a farlo allamare lanciando dalle scogliere e dai moli, sapendo che questo indomito pesce non disdegna cacciare anche a pochi metri dalla riva. Anche dalle rive del Belpaese e di tutto il Mediterraneo: è infatti una delle poche specie che è riuscita a fare il passaggio dello stretto di Suez, colonizzando i nostri mari da diversi anni oramai. Ma invece che nei film del terrore, a quanto dicono i pescatori, è finito più spesso in padella.


S torie di I mprenditori

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di Alessandro Carli

“A undici anni facevamo, come si diceva alla fine degli anni Cinquanta, ‘la casa’, un pezzo alla volta. Ricordo ancora oggi i quantitativi per fare la calce: sei carriole di sabbia e un sacco di cemento da 50 kg. Ogni tanto le carriole diventavano sette. Il problema è che non riuscivo a trasportare questi pesi, quindi facevo anche tantissimi viaggi”. E’ questo il primo passo nel mondo del lavoro di Carlo Barulli, imprenditore che ha legato il proprio nome a Gattei Impianti (nel tempo però ha fondato anche altre aziende nel territorio). Ma già all’età di 12 anni arriva una nuova occupazione, anch’essa davvero ricca di aneddoti, come lui stesso racconta con un sorriso: “Portavo le bottiglie di ceramica, i souvenir di San Marino che riempivamo con il profumo di lavanda ai negozi di città”. L’incontro con quello che poi diventerà la sua principale occupazione – l’idraulica – avviene poco dopo. “A 14 anni ho cominciato ‘la bottega’ con Tommaso Bigi, padre dell’ex Segretario di Stato. Poi sono andato a lavorare da Domenico Gattei. Nei primi anni Settanta io, Monaldi e Gatti siamo entrati in società con Gattei sino ai primi anni Ottanta. Poi abbiamo continuato noi tre sino al 2006, anno in cui ho rilevato la ditta. Dieci anni fa l’impresa era al massimo del lavoro. La crisi iniziata nel 2008 è arrivata anche da noi. Siccome siamo legati all’edilizia…”. Eppure Gattei Impianti non ha mollato. “Con grandi sacrifici e stringendo i denti, con impegno, investendo anche capitali personali e puntando sulle persone, siamo riusciti ad andare avanti” racconta. Ma di quei primissimi lavori di poco più che adolescente, Carlo Barulli ne ha conservato memoria, trasformando parte di quell’impegno in un hobby, è da sempre un collezionista. “Ho iniziato con francobolli e monete che poi

“A 11 anni facevo le case, a 12 portavo i souvenir di San Marino piene di profumo di lavanda”

Carlo Barulli: “La mia vera scuola è stata il lavoro” L’imprenditore si racconta: la passione per il calcio, per il ciclismo e per le ceramiche

ho lasciato per dedicarmi alla ceramica italiana e di San Marino. Alle varie mostre di ceramica fatte sia a San Marino e in Italia ho prestato vari pezzi. Nella mia collezione ci sono manufatti che appartengono vari periodi ma principalmente Ottocento e Novecento. Il mio sogno è quello di creare, assieme alle istituzioni, un museo permanente qui a San Marino. I brand più importanti sono Ginori, Cantagalli, Molaroni, Santarelli, Farina e Minghetti e artisti quali Giò Ponti, Chini, Pietro Melandri, Achille Wildi, Rometti. In collaborazione con la dottoressa Giuliana Gardelli stiamo preparando anche un catalogo sulla ceramica istoriata italiana”. Carlo Barulli poi entra di slancio nello sport. “Calcio in particolare” specifica. “Sono stato tra i primi, assieme ad altre persone, a creare la settimana di preparazio-

ne: sette giorni ad agosto a Montalbo di scuola-calcio, quindi dedicato ai più giovani. Un centro estivo fatto in casa, circa 15-18 ragazzini che di giorno si divertivano, giocavano e mangiavano tutto quello che veniva preparato grazie all’impegno di familiari e persone disponibili”. Ma il nome di Barulli è legato anche a una squadra di San Marino. “Da 35 anni siamo vicini alla squadra del Murata. Ci siamo avvicinati all’inizio degli anni Ottanta creando il settore giovanile. Lo sport, con le sue regole, ha permesso a molti di loro di poter coltivare una passione sana”. Ma il suo legame con il Murata lo porta anche ad alcuni ricordi: “La squadra, ormai qualche anno fa, è arrivata ai preliminari di Champions League. Nella rosa avevamo giocatori di grandissima caratura tecnica come l’ex romanista Al-

San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica Direttore responsabile Alessandro Carli a.carli@fixing.sm Redattore Daniele Bartolucci d.bartolucci@fixing.sm Responsabile commerciale Roberto Parma 339.8016455 roberto.parma@fixing.sm Per la pubblicità su Fixing 0549.873925 commerciale@fixing.sm

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dair e Massimo Agostini, ‘il

condor’, già centravanti del Milan”. Barulli è milanista di lunga data - “Ho ammirato molto Gianni Rivera sia come calciatore che come uomo, come pure Franco Baresi” - ma è anche appassionato di ciclismo. “Mi piacevano Felice Gimondi, un campione completo, ma anche Francesco Moser e Pantani, il Pirata”. Barulli per un momento torna alla sua infanzia. “Ho fatto la quinta elementare: la mia scuola è stata il lavoro”. Ma è durante l’ultimo anno delle scuole che i suoi ricordi si fermano. “Venne a casa nostra il direttore, Pacifico Montanari, per chiedere a mia madre di farmi continuare gli studi e di

rinunciare al lavoro, ma con mio padre emigrato in Germania prima e poi in Francia, a casa c’era bisogno di braccia che lavorassero”. Chissà se il direttore Montanari si sarebbe immaginato di vedere quel bambino un giorno diventare imprenditore di un’azienda che oggi dà lavoro a oltre 20 persone: Gattei Impianti si sviluppa su una superficie di circa 2 mila metri quadrati e negli anni ha eseguito lavori presso l’ospedale di Stato, World Trade Center, Admiral Point, Atlante, Azzurro, La Piazza, Museo di Stato, Palazzo Begni, Palazzo Congressi e anche presso le principali aziende industriali del territorio sammarinese.

A lt(r)adefinizione Per condividere il significato delle parole senza dare nulla per scontato

di Simone Selva La parola crescita sta dominando la cultura imprenditoriale e geo-politica contemporanea.Tanto per esemplificare: crescita significa che quello che sto misurando oggi è maggiore di quello che mi trovavo a misurare ieri. Crescita di fatturato, di investimenti, di consumi, di lavoro… si potrebbe andare avanti all’infinito. Ci si concentra sempre su “cosa” dovrebbe crescere ma, a parere di chi scrive, non si insiste mai abbastanza sul “come” si dovrebbe crescere.

È bene per esempio ricordare che una crescita è sana se è anche equilibrata, ossia se l’incremento dei volumi di attività non sovraccarica l’organizzazione rendendola inefficiente. La crescita, poi, non deve essere vorace, ma paziente. Se infatti si dimentica, per una spasmodica ricerca di fatturati, di coltivare e rigenerare con continuità la propria impresa, investendo sulle proprie risorse umane e sul rinnovamento dell’offerta, la crescita avrà vita breve. Un imprenditore recentemente mi ha detto “vede dottore, siamo cresciuti

del 15% quest’anno”, ma quando ho chiesto entusiasta che cosa lo avesse permesso lui è rimasto in silenzio. Senza comprendere le cause sottostanti la crescita essa apparirà sempre come un evento sporadico, non gestito, e dunque in ultima analisi non sostenibile, cioè non riproducibile con stabilità. Quando i mercati si fermeranno un’altra volta, e non che ora stiano correndo, che cosa ci avrà insegnato la crisi economica che abbiamo vissuto? Saremo abbastanza cresciuti da saper stare in piedi?


A mbiente

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Raccolta dei rifiuti: prosegue il progetto “Teniamo pulito il nostro parco”

Accordo sul clima: San Marino ha firmato Da New York l’impegno a diventare sempre più ecosostenibili Una data storica, quella del 22 aprile, quando al Palazzo di Vetro dell’Onu, a New York, si è svolta la cerimonia di firma dell’accordo sul clima raggiunto lo scorso dicembre a Parigi. Un accordo che parte subito con il piede giusto, grazie al numero record di oltre 170 Paesi presentatisi davanti al Segretario Generale Ban Ki-moon. Per San Marino era presente il Segretario di Stato al Territorio Antonella Mularoni, che ha firmato come 142esimo paese. “Dobbiamo dimostrare - ha ribadito il Segretario al Territorio - che come paese piccolo abbiamo le idee chiare e siamo veloci ad attuarle”. Il riferimento, in Repubblica, va subito al “piano” di incentivi e interventi per la mobilità sostenibile lanciato alcuni mesi fa dall’Upr e ora terreno comune di tutto il Consiglio Grande e Generale - con particola-

re riferimento alle auto elettriche e ai mezzi pubblici. Ma

Radio 24 News - Mix24

non solo, perché uno dei problemi che l’antica Repubblica

Spiagge, Baretta: “Troppa evasione Cambieremo il metodo di calcolo” Radio 24 Il Sole 24 Ore www.radio24.ilsole24ore.com

Dai canoni di concessione del litorale lo Stato incassa “pochissimo, 100 milioni, dovrebbero essere 300, c’è però un’evasione troppo forte, alla fine sono 100 milioni, francamente una cifra irrisoria”. Risponde così a “Mix24” di Giovanni Minoli su Radio 24 il sottosegretario Pierpaolo Baretta che denuncia una forte evasione sui canoni di concessione del litorale. Sono circa 30mila imprese concessionarie che si dividono gli 8 mila chilometri di coste italiano. Di questi, circa la metà è balneabile: ogni 350 metri c’è uno stabilimento privato, un business da decine di milioni di euro. Ed a Minoli che evidenzia come si tratti di una situazione assurda, dal

momento che da una parte non ci sono regole, dall’altra lo Stato praticamente regala le concessioni, Pierpaolo Baretta risponde “Sì, da un lato è assurdo ed è veramente uno spreco, dall’altro però bisogna tener conto della stratificazione storica, quindi aumentare i canoni ad una cifra diciamo accettabile”. “Noi pensiamo di cambiare il sistema di calcolo passando dal sistema attuale, al calcolo al metro quadro – prosegue -, questa è una riforma che vogliamo fare”. Le gare presenti nella nuova legge sulle concessioni balneari possono funzionare “stabilendo dei parametri che riconoscano gli investimenti fatti, in secondo luogo calcolare un

dovrà affrontare è anche quello della produzione e smaltimento dei rifiuti, visto che quest’ultima è ancora delegata all’esterno, ovvero all’Italia con accordi con le Regioni limitrofe. Di recente si è discusso, a tal proposito del conferimento dei rifiuti all’inceneritore di Raibano nel Comune di Coriano, ma al di là del singolo caso o della piccola o grande modifica alla convenzione, San Marino deve comunque fare i conti con un cambiamento culturale e manageriale riguardante questo tema: dalla differenziazione del rifiuto alla raccolta “porta a porta” ai siti di stoccaggio e al servizio di raccolta stesso, i passi da compiere sono tanti. Tra questi, ne segnaliamo uno di questi giorni, forse piccolo ma non banale. Sta procedendo infatti il progetto “Teniamo pulito il nostro parco” per una San Marino sempre più virtuosa, attenta all’ambiente e alla sua salvaguardia. Nell’ambito del progetto “Teniamo pulito il nostro parco” - lanciato dalla Segreteria di Stato per i Rapporti con l’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici, dalla Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente, dalle Giunte dei Castelli, dall’AASS e dall’UGRAA - sono stati installati nei giorni scori al parco di Falciano, presenti il Segretario di Stato Teodoro

Lonfernini e il Capitano del Castello di Serravalle Vittorio Brigliadori, i nuovi contenitori per la raccolta differenziata già installati presso il parco del Castello di Fiorentino. Il progetto consiste nel potenziamento del servizio di conferimento dei rifiuti nei parchi dell’intero territorio della Repubblica di San Marino orientandone la gestione verso una riduzione del carico ambientale e verso una fruizione consapevole e attiva da parte di quanti quotidianamente vivono tali spazi. I contenitori, collocati in corrispondenza dei punti d’ingresso e uscita dei parchi e in prossimità dei parcheggi, distinguibili dai colori e dalle insegne, sono quattro (carta, plastica, metalli e residuo) e sono tenuti insieme da un supporto di metallo che ricorda quello usato a tavola per dispensare olio, aceto, sale e pepe. La disposizione dei raccoglitori esterna ai parchi non è casuale, perché, come rilevato dai tecnici e dalle istituzioni, questa soluzione consente una notevole riduzione dei tempi necessari per lo svuotamento e la pulizia, quindi una diminuzione dei costi di manutenzione, oltre a un minor impatto in aree di valore ambientale grazie anche al loro gradevole aspetto. Daniele Bartolucci

A ASS Dal 2 maggio apertura parziale degli uffici

indennizzo per chi le perde, ovviamente, e in terzo luogo un tempo di concessione lunga, in maniera tale che gli investimenti siano ammortizzati. Questo lo si può fare, quello che non possiamo fare è prorogare, ma una volta deciso le nuove gare possiamo stabilire un periodo anche trentennale di concessioni nuove”.

Chiusura degli uffici amministrativi dell’AASS. Per consentire il cambio del software applicativo di gestione delle utenze, al fine di conseguire un significativo innalzamento di qualità, trasparenza ed efficacia nella gestione dei servizi offerti alla cittadinanza si comunica che nel periodo di seguito precisato gli sportelli seguiranno gli orari specificati: a partire dal giorno 18 di

aprile e sino al 29 aprile gli sportelli per i contratti e le pratiche sui misuratori rimarranno chiusi al pubblico per l’intera giornata; da lunedì 2 maggio 2016 si procederà con l’apertura parziale di tutti gli uffici nell’orario 08:15 – 13:15; infine, da lunedì 9 maggio è previsto il ritorno al normale orario di apertura degli sportelli. Per ogni informazione: 0549/883705 o mail@aass.sm.

U OGA

Catasto rifiuti: c’è la proroga

Slitta il termine ultimo per la comunicazione “Catasto Rifiuti” anno 2015, prodotti in territorio. Con una comunicazione alle associazioni di imprese, l’Unità Operativa Gestione Ambientale ha infatti ricordato che, vista la comunicazione della Segreteria di Stato Territorio e Ambiente, prot. n. 138899 del 14/12/2015, “i dati riguardanti la produzione di rifiuti per l’anno 2015, in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 27, Decreto Delegato n. 44 del 27 Aprile 2012 - “Catasto Rifiuti”, saranno ricevuti e registrati dall’Ufficio competente U.O.G.A. (Unità Operativa Gestione Ambientale), tramite software dedicato denominato Servizi Web UOGA”. Va ricordato che la norma riguarda tutte le aziende obbligate alla tenuta del registro di carico/scarico rifiuti, ovvero le aziende produttive che contano più di 20 dipendenti o che producono anche un solo rifiuto pericoloso indipendentemente dal numero dei dipendenti. Era stata fissata una data entro cui le imprese avrebbero dovuto registrarsi, ma la tempistica è risultata troppo stretta (29 aprile 2016), per cui, come spiega la nota dell’UOGA, “in accoglimento delle istanze degli operatori di settore, ed in accordo con la Segreteria di Stato Territorio e Ambiente, si concede la proroga dei termini per le registrazioni, inderogabilmente fino al 31 maggio 2016”. Per gli interessati si ricorda che i recapiti per contattare l’Ufficio UOGA sono i seguenti: tel. 0549/887067 o fax 0549/887068.


I mprese

FIXING - Anno XXIV - n.17 - Venerdì 29 Aprile 2016

di Daniele Bartolucci

Sull’antica via della seta “passeranno” tecnologie, imprese e business. La Cina e l’antica Repubblica di San Marino non sono mai state così vicine come oggi, grazie all’accordo con la Zona di sviluppo economico e tecnologico di Huzhou, che apre le sue porte alle imprese del Techno Science Park San Marino-Italia. Accoirdo che verrà firmato il 2 giugno. L’obiettivo è quello di creare un “Parco tecnologico internazionale Huzhou San Marino-Italia”, in cui le imprese associate al PST potranno godere di un’importante serie di vantaggi fiscali, logistici e soprattutto commerciali (la Cina è uno dei mercati più importanti del mondo, in particolare per il settore tecnologico). Un’opportunità storica per lo sviluppo economico di San Marino, all’interno dei propri confini ma anche come “ponte” con l’oriente, attirando sul Titano e in particolare nel Parco Scientifico e Tecnologico, tutte quelle imprese (italiane o europee) che vogliano cogliere questa straordinaria e unica opportunità. I vantaggi: spazi servizi e fondi In breve, l’accordo prevede una partnership che consentirà alle imprese insediate nel Techno Science Park San Marino-Italia di collaborare in modo sistematico con le imprese insediate a Huzhou e di utilizzare la Zona di sviluppo cinese come ‘porta’ d’ingresso per presentarsi su quel mercato. Potranno inoltre usufruire fisicamente degli spazi e dei servizi di Huzhou, per sviluppare nuovi progetti e portare avanti nuove ricerche. Tra le caratteristiche più interessanti dell’accordo vi sono ovviamente quelle di natura fiscale, con una serie di “sussidi”, tra cui quelli per l’acquisizione di terreni e attrezzature all’interno del nuovo Parco; incentivi allo sviluppo del proprio business con “premi” alle prime tre società di ogni settore per crescita di proventi; contributi e rimborsi delle imposte; bonus per l’innovazione tecnologica e la creazione dei marchi, ma anche per l’inserimento di talenti nelle proprie imprese. Allo stesso modo, le imprese insediate nella Zona di sviluppo economico e tecnologico cinese potranno, attraverso la partnership con la Techno Science Park San Marino- Italia, trovare sul Titano una piattaforma per le imprese cinesi che vorranno entrare nei mercati europei,

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Grandi vantaggi economici e logistici alle aziende associate per svilupparsi in quel mercato

Sull’antica “via della seta” passeranno imprese e hi-tech Cina: accordo tra il Parco Scientifico Tecnologico e la Zona di Sviluppo di Huzhou

per investimenti, scambi commerciali, ricerca tecnologia e sviluppo principalmente nel settore della green economy. Altra interessante opportunità è rappresentata dal fondo per l’Incubatore del Parco tecnologico internazionale Huzhou San Marino-Italia, che verrà istituito per sostenere lo sviluppo delle imprese all’interno del Parco stesso e potranno accedervi tutte le imprese che hanno un contratto di associazione con il PST di San Marino che si insedieranno a Huzhou. Questo darà un impulso fortissimo al PST sammarinese, trasformandolo in pratica in una porta d’accesso, per le imprese che la vorranno utilizzare, per il grande mercato cinese. Imprese sammarinesi, ovviamente, ma anche tutte quelle europee che puntano a percorrere “l’antica via della seta”, come detto: l’associazione al PST, vincolante, diventerà quindi una strada obbligata, ma anche sicura e vantaggiosa, dati i numerosi benefit economici, gestionali e amministrativi. Arzilli: “Questi sono risultati concreti” Il Parco Scientifico e Tecnologico travalica altri confini e si fa ancora più internazionale, arrivando in Cina. Un risultato che rende orgogliosa la struttura pubblica che sta lavorando al progetto del PST da anni, non senza difficoltà, e che – per voce del Segreta-

rio all’Industria Marco Arzilli – si toglie anche qualche sassolino. Nel corso della serata pubblica a Palazzo Graziani, infatti, il Segretario Arzilli ha annunciato la firma, il prossimo 2 giugno, dell’accordo ricordando il lavoro svolto in collaborazione con l’Ufficio di rappresentanza a Shangai fortemente voluto dalla Segreteria di Stato per l’Industria. Al suo fianco il segretario alla Cultura Giuseppe Morganti che ha ricordato come “quando siamo arrivati si parlava già di Parco scientifico e tecnologico, ma solo in termini immobiliari. Poi il segretario Arzilli ci ha spiazzati tutti dicendo ‘lo faremo sul web’. E’ stata una provocazione forte, ma che ci ha portati a focalizzare il vero obiettivo di questo progetto, ossia la creazione di una cultura della conoscenza e della ricerca come motore dello sviluppo”. “Non è il progetto di una o due segreterie di Stato – ha quindi proseguito Arzilli -, ma è un progetto che coinvolge tutto il paese: le istituzioni, il mondo dell’impresa, i lavoratori e ora anche il settore finanziario”. “Di fronte a questi risultati concreti nessuno può più fermare questo progetto”, ha commentato Arzilli, concludendo con un accenno al tema del terreno su cui sorgerà il PST. “Negli ultimi anni avete assistito a una telenovela sui terreni per il PST e poi dopo vari ‘balletti’, è stata assegnata la

zona di Galazzano con una parte, l’ex boveria, che è degradata e ha bisogno di interventi di recupero. L’altra è invece la zona dove circa 20 anni fa era stata fatta una piantumazione. Io capisco le preoccupazioni, ma vorrei far comprendere che non stiamo parlando di speculazione del territorio, bensì del suo uso per un progetto a vantaggio di tutto il paese. Ma la cosa fondamentale – ha concluso Arzilli – è che il Parco sia su un terreno pubblico e la struttura, seppur dovranno intervenire degli investitori privati, sarà di proprietà pubblica perché il progetto è del Paese e non di qualcuno”. Huzhou, un hub tecnologico mondiale “Huzhou – si legge nell’accordo – è stato uno dei più importanti nodi dell’antica rotta commerciale cinese, la via della seta”, mentre oggi in questa città non distante da Shangai, ha sede una delle Zone di sviluppo economico e tecnologico nazionali, sulle quali il governo cinese investe proprio come poli di innovazione e sviluppo. In queste zone trovano sede numerose imprese tecnologiche internazionali e trovano impiego i giovani laureati cinesi, che negli ultimi anni si stanno sempre più specializzando nelle materie legate alla ricerca e all’innovazione (il governo cinese investe ogni anno il 4% del pil nella formazione e oggi in Cina ci sono alcune delle università più prestigiose del mondo). Il Parco di Huzhou, nato nel 1992, dal 2012 è diventata una delle Zone di sviluppo nazionali, uno degli snodi principali del paese in termini di innovazione e sviluppo: ha una superficie di 144 km2 e ospita più di 270 imprese che provengono da Stati Uniti, Canada, Australia, Italia, Danimarca, Corea del sud, Giappone eccetera e a breve anche da San Marino. Le aree strategiche del futuro Parco Tecnologico Huzhou San Marino Italia, riguardano espressamente i seguenti settori: Biotecnologie, Far-

maceutica, – Attrezzatura medica, Risparmio energetico, Protezioni dell’ambiente (incluso veicoli elettrici e componenti ausiliari), Produzione di attrezzature avanzate, Brand consuming products, Servizi finanziari. I dati confermano l’interesse sul PST Il Direttore del Dipartimento Economia Nadia Lombardi, che segue il progetto PST dalla sua nascita, ha ricordato che il parco scientifico e tecnologico sammarinese “è una struttura che aiuta le imprese ad innovarsi, agevolando il contatto con il grande bacino di conoscenze formato dall’Università, con la rete di competenze di altri Parchi Scientifici e Tecnologici e di altre imprese e sostenendole nel processo di internazionalizzazione. Non solo: il PST, attraverso la struttura dell’incubatore, accoglie e facilita la nascita di

nuove imprese innovative e tecnologicamente avanzate, supportandole in tutte le questioni logistiche e burocratiche che ‘rubano’ tempo all’attività imprenditoriale”. E proprio dell’incubatore ha parlato Valentina Vicari, responsabile della struttura che ha sede a Rovereta. “E’ una realtà che funziona. L’incubatore è nato a fine maggio 2014 e ad oggi ci sono 24 imprese incubate che danno lavoro a 49 persone di alto profilo. In tutto si sono iscritti 77 aspiranti imprenditori, di questi sono 50 i business plan che sono arrivati alla valutazione, 24 quelli che hanno ottenuto esito positivo e si sono insediati e altri sono già in attesa di farlo Questi numeri dimostrano come sia alto l’interesse, ma anche che accedere non è così facile. Inoltre chiediamo la disponibilità alla condivisione e alla trasparenza: insieme le cose si fanno meglio”.

CLe amera di Commercio imprese vi andranno in missione già a giugno In previsione della prossima Missione Istituzionale in Cina – Huzhou (150km circa da Shanghai) dal 1 al 5 giugno, l’Ufficio di Rappresentanza della Camera di Commercio a Shanghai in collaborazione con il Techno Science Park San Marino-Italia ha già dirmato la comunicazione che verrà coordinata una Missione Imprenditoriale che prevede la visita del Techno Science Park di Huzhou e di alcune imprese internazionali che operano al suo interno, per mostrare il modello di possibile cooperazione. Per le imprese sammarinesi che hanno intenzione di aprirsi al mercato cinese attraverso attività di produzione e/o Joint Venture con aziende locali verranno organizzati incontri B2B durante i giorni della missione. Le imprese inte-

ressate a partecipare alla missione imprenditoriale, sono pregate di compilare e inviare il modulo di manifestazione interesse (non vincolante) e il company profile alla Camera di Commercio. Si ricorda a tal proposito che la città di Huzhou sponsorizza gli spostamenti interni alla città e un pranzo ufficiale, mentre il restanti costi saranno a carico dei partecipanti. Ricordiamo che per i cittadini sammarinesi non occorre il visto per l’espatrio mentre in caso di altre cittadinanze occorre il visto, quindi considerati i tempi ristretti è opportuno interessarsi al più presto con la propria agenzia viaggi. Per ulteriori informazioni contattare la Camera di Commercio Spa al 0549/980380 oppure info@cc.sm


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di Alessandro Carli

E’ di estrema attualità il tema della realizzazione del Luxury Department Store San Marino, che rappresenta una grossa opportunità di lavoro per le imprese sammarinesi. Davanti a un progetto di questa portata (per la realizzazione del complesso nella zona di Rovereta, che si sviluppa su una superficie di circa 51.000 metri quadrati di cui circa 25.000 mq occupati dagli immobili che saranno costruiti, si parla di almeno due anni di lavoro), le principali imprese del Paese interessate – ovvero quelle legate al settore edilizio, al movimento terra, alla termoidraulica, agli impianti elettrici e altri ancora – si sono consorziate, proponendosi di realizzarlo direttamente. “Vogliamo dimostrare – spiegano - che sul Titano esistono professionalità di altissimo livello”. Le imprese che hanno fatto squadra sarebbero in grado di mettere sul campo una forza lavoro che oscilla tra i 280 e i 300 dipendenti, un numero che potrebbe, in fieri, anche sensibilmente aumentare. Una boccata d’ossigeno per le imprese Analizziamo l’impatto che il progetto – e utilizziamo volutamente il condizionale – potrebbe avere sul sistema Paese. Non diciamo nulla di

A ttualità

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Nelle scorse settimane le principali aziende del territorio hanno deciso di consorziarsi, propon

Polo del lusso, polo del lavoro p

Il complesso si sviluppa su una superficie di 51 mila metri quadrati. La forza-lavoro messa I promotori stimano 200 milioni di maggiori entrate fiscali per lo Stato in dieci anni, un

nuovo sulla crisi che sta ancora colpendo anche la nostra Repubblica: i numeri

della Cassa Integrazione Guadagni (e in senso più allargato, degli ammortizzato-

ri sociali) e le difficoltà che le imprese ancora oggi si trovano a dover superare, sono sotto gli occhi di tutti. Rispetto al ruolo di volano che ha il comparto edilizio per l’intera economia del Paese (ricordiamo che la convenzione sul Polo del lusso prevede che vengano privilegiate le imprese del territorio, ndr), non vogliamo ripeterci: abbiamo speso più e più pagine di San Marino Fixing, ospitando le riflessioni degli imprenditori del set-

tore e offrendo ai nostri lettori i modus operandi (anche e soprattutto legislativi) delle realtà limitrofe. L’istantanea scattata recentemente dalla Cassa Edile della Repubblica di San Marino dà la misura del problema: dal 2008 ad oggi sono state più di 30 le imprese edili che hanno dovuto chiudere i battenti in Repubblica, coinvolgendo circa 400 lavoratori, senza contare l’indotto. Il Polo del lusso quindi, ma un po’ tutta la zona di Rove-

reta, può rappresentare una inversione di tendenza per le imprese del territorio: il Governo ha dato l’ok alla trasformazione dell’area, cambiando la “destinazione” da industriale a commerciale. Permettendo alle imprese della Repubblica di lavorare – chiaramente a determinati requisiti “di livello qualitativo” -, si può dare linfa al settore. Vista anche la qualità del progetto e l’impegno richiesto, è chiaro che dovranno

FLa ocus Convenzione: investimenti per 105 mln complessivi suddivisi in due fasi distinte Riepiloghiamo brevemente i passi salienti della convenzione sul Luxury Department Store San Marino. Sono previsti investimenti per 105 milioni di euro (divisi in due fasi distinte) e un volume occupazionale diretto e indiretto, impiegato nelle società dei promotori ed in quelle di gestione dei negozi, di circa 200 persone nella prima fase. Dei 105 milioni complessivi, 40 mln saranno investiti

direttamente dai promotori, mentre i restanti 65 mln saranno oggetto di finanziamento, per il quale sarà chiesto il credito agevolato. La fase uno (I), da completarsi entro la fine del 2017, prevede un investimento diretto dei soci per 30 milioni (che sarà la somma massima, per questa fase, di beneficio fiscale previsto dalla Legge IGR) e un finanziamento, a credito agevolato, per 40 milioni. La fase seconda (II) inve-

ce, da completarsi entro la fine del 2019, prevede un investimento diretto dei soci per 10 milioni (che sarà la somma massima, per questa fase, di beneficio fiscale previsto dalla legge IGR) ed un finanziamento, a credito agevolato, per 25 milioni. Come previsto dalla Legge, il credito agevolato verrà erogato solo se lo Stato avrà incamerato un importo uguale o superiore dalle imposte.


A ttualità

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nendosi di realizzare direttamente il Luxury Department Store San Marino

per le imprese del Titano

a in campo inizialmente è di 280-300 unità, che potrebbero aumentare +10 per cento di incremento del PIL e circa 400 nuovi posti di lavoro essere messi in campo knowhow e capacità di fare “a regola d’arte”. Insomma, un banco di prova efficace per capire se San Marino possiede quelle professionalità in grado di svolgere opere piuttosto importanti. Parcheggi, edifici, inquinamento Il Polo del lusso – pensato su un modello all’estero già collaudato e che si è rivelato vincente, ovvero quello denominato “village” - significa anche nuova occupazione. La dimensione e il modo di funzionare del progetto, si legge nella documentazione creata dal gruppo di imprese, porta con sé alcune rilevanti opere di urbanizzazione d’interesse pubblico. Il tracciato stradale verrà modificato per meglio integrare la sua funzione pubblica con la disposizione degli accessi veicolari al nuovo intervento. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di due parcheggi di uso pubblico lungo il suo percorso, dei quali uno è progettato per fungere da “stabilizzatore” nei momenti di maggior afflusso di acqua lungo il fiume Ausa. “La realizzazione di parcheggi in sottosuolo – spiega la relazione degli imprenditori - ci ha permesso di assecondare la pendenza naturale del terreno e di ridurre l’impronta al suolo dell’intervento e la riduzione dell’impermeabilizzazione del terreno”. Ciascun livello ha un accesso indipendente dall’esterno e si collega alle quote della piazza tramite tre blocchi di risalite verticali, con scale e ascensori. Le soluzioni proposte sono state verificate attraverso modelli di simulazione dinamica dei flussi veicolari per assicurarsi che strade e parcheggi rispondano alle necessità funzionali imposte dal nuovo insediamento. Alcuni edifici saranno rivestiti con pannelli di cemento fibrorinforzato con inerti naturali, tra cui la pietra di San Marino, affinché siano ripresi i colori degli edifici del borgo storico. La struttura si configura co-

me una sequenza di spazi comuni, di stampo tipicamente urbano, che potranno anche ospitare eventi non necessariamente legati all’attività commerciale prevista. Seppure incentrate sul com-

mercio, le attività previste includono anche la ristorazione e luoghi di informazione e servizi legati alla Repubblica e al suo centro storico. Il cuore del progetto è senza dubbio lo spazio collettivo

dove si affacciano gli edifici, che costituisce la faccia più pubblica dell’intervento. In questo contesto l’altezza, la materia e l’articolazione degli edifici diventa un elemento fondamentale della

costruzione. Capitolo entrate: le stime Per quel che concerne le entrate per lo Stato, i promotori stimano 200 milioni di euro

di maggiori entrate fiscali per la Repubblica in 10 anni, al netto delle agevolazioni fiscali, circa il +10% di incremento del Prodotto Interno Lordo della Repubblica (con il Polo del Lusso a pieno regime) e circa 400 nuovi posti di lavoro. Il numero di negozi è sull’ordine delle 70 unità. Quelle pagine del passato L’altro aspetto parte dal passato ma arriva direttamente al presente e, forse (questo lo diranno le urne) al futuro. Ricordiamo tutti Ikea e il Centro Commerciale le Befane: i vertici dei due gruppi avevano individuato come territorio ideale dove fare impresa quella zona che abbraccia la Repubblica di San Marino e la Riviera. Due opportunità che poi, specificatamente per il Titano, si sono concluse con un nulla di fatto. Con il questo progetto parliamo comunque di un target di clienti diverso, più “alto”. “I brand internazionali legati al settore del lusso – sottolineano gli imprenditori che si sono associati - hanno una grande capacità attrattiva, che realisticamente potrebbero portare sul Titano almeno due milioni di clienti all’anno. Clienti dalla buona capacità di spesa, che spesso abbinano lo shopping a una visita culturale alla città. Il biglietto da visita che l’Antica Repubblica presenta al mondo dal 2008 è scritto nel bronzo: Patrimonio Mondiale dell’UNESCO…”. Già, il centro storico. “Il Polo del lusso non frenerebbe il commercio di Città, anzi – concludono gli imprenditori -. Le ricadute si avvertirebbero anche in cima al Monte: hotel e alberghi, ristorazione, negozi che vendono prodotti ‘più sammarinesi’ - il ‘made in’, o comunque le tipicità locali, funzionano molto bene in diverse Regione d’Italia e all’esteroo semplicemente altri brand e altre tipologie merceologiche, verrebbero frequentati dai clienti del Luxury Department Store San Marino”.


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di Daniele Bartolucci

Posti riservati ai medici specializzandi sammarinesi, c’è l’accordo con l’Università di Modena e Reggio Emilia. Un punto a favore della risoluzione dell’annosa questione dei pochi medici specialisti sammarinesi, che negli anni ha creato più di un motivo di scontro in un settore, quello sanitario, che dovrebbe essere invece esentato da tali dinamiche. Il Segretario di Stato per la Sanità e Sicurezza Sociale Francesco Mussoni, ha infatti annunciato che a seguito della Delibera n. 48 del 23 Marzo 2016,Intesa tra il Governo di San Marino e l’Università di Modena e Reggio Emilia, “sarà possibile avere riserve di posti per i medici specializzandi sammarinesi nelle strutture dell’Università di Modena e Reggio Emilia”. L’Uni.MO.RE. è considerata tra le istituzioni universitarie più prestigiose e tra le prime in Italia per il suo alto livello di ricerca, per cui Mussoni ha sottolineato che questa collaborazione è “fondamentale nell’ambito dell’alta formazione delle professioni sanitarie e mediche, per poter sviluppare livelli di eccellenza e di efficace risposta al bisogno dei cittadini, e supportare nel futuro un percorso che favorisca l’inserimento di nostri medici nel nostro Istituto per la Sicurezza Sociale”. Inoltre con la sottoscrizione dell’accordo

S anità

FIXING - Anno XXIV - n.17 - Venerdì 29 Aprile 2016

Nel frattempo anche l’Università di San Marino sigla la collaborazione con l’Ateneo di Bologna

Più medici specialisti: c’è l’accordo con l’Uni.MO.RE. Intesa con Modena e Reggio Emilia: saranno riservati posti per le specializzazioni

si avvia un iter atteso da tanti anni, e che presuppone la collaborazione delle Istituzioni Italiane preposte, ovvero il MIUR, il Ministero Este-

ri e l’Ambasciata D’Italia. A tal proposito il Segretario alla Sanità ritiene che la soluzione definitiva cui il sistema debba tendere sia quella del

rinnovo del “Programma di cooperazione culturale e scientifica tra la Repubblica Italiana e la Repubblica di San Marino” in attuazione dell’Accordo di collaborazione culturale e scientifica tra la Repubblica Italiana e la Repubblica di San Marino del 21 Marzo 2002. In tal senso il Segretario Francesco Musso-

ni e il Segretario all’Istruzione e Cultura, Giuseppe Maria Morganti hanno sottolineato congiuntamente la necessità strategica di dare luogo al secondo programma di cooperazione culturale e scientifica sopracitato. Per i medici sammarinesi che volessero accedere alle specialità mediche possono contattare gli uffici della Segreteria di Stato per la Sanità e Sicurezza Sociale 0549/883040, ricordando che è in scadenza il termine per la richiesta al MIUR dei posti riservati in specialità mediche secondo l’accordo con UNI.MO.RE. Riprendendo l’appello dei due Segretari in merito ad una maggiore collaborazione con gli altri Atenei, è proprio di questi giorni l’accordo tra l’Università di San Marino e l’Alma Mater Studiorum di Bologna. Un accordo di mutua cooperazione, approvato il 19 aprile scorso dal Senato Accademico dell’Ateneo sammarinese, nel campo dell’insegnamento superiore, della ricerca e dell’innovazione. L’obiettivo del protocollo

d’intesa è favorire iniziative di reciproco interesse in ambito scientifico, artistico e culturale, attraverso iniziative che interessano didattica, orientamento al lavoro, ricerca, condivisione del personale, realizzazione di progetti innovativi e organizzazione di seminari. Nello specifico, nella collaborazione rientrano attività come l’implementazione di percorsi formativi progettati congiuntamente a livello di laurea e dottorati, la realizzazione di percorsi di tirocinio e la mobilità reciproca di dottorandi e ricercatori. “L’accordo con il più antico e prestigioso Ateneo italiano – ha spiegato il Rettore dell’Università del Titano, Corrado Petrocelli - prevede una piena collaborazione negli ambiti della formazione e della ricerca, dell’innovazione e della mobilità di docenti e studenti. Assume inoltre un rilevante significato in vista delle iniziative congiunte, alcune della quali già in fase avanzata di definizione, che vedranno la luce prossimamente”.

C omitato Paralimpico Consegnato il nuovo van, sponsorizzato

anche da ANIS e molte imprese associate Consegnato al Comitato Paralimpico Sammarinese il Fiat Doblò XL attrezzato per disabili sponsorizzato da quasi 60 tra cittadini, imprese e istituzioni, tra cui ANIS e molte delle sue associate. “Siamo stati molto contenti nel vedere che i sostenitori materiali del progetto erano entusiasti – sottolinea Daniela Del Din, presidente del Comitato Paralimpico – sicuramente è un risultato tangibile e concreto, con effetti importanti in termini di utilità. Siamo fortunati ad aver incontrato lo staff di Pubblicità Solidale che ci ha proposto questa iniziativa e ci sentiamo in dovere di ringraziare la Segreteria alla Sanità che ci

ha patrocinato e l’ANIS per la preziosa collaborazione, come pure tutti coloro che hanno reso possibile acquistare il Doblò”. Pubblicità Solidale trasforma infatti i pulmini in “cartelloni viaggianti” collocando sulle fiancate gli adesivi con i

loghi delle aziende sponsor. In questo modo la pubblicità delle imprese solidali si sposta in tutto il territorio, facendo circolare il nome dell’azienda che, oltre a farsi conoscere, dimostra la propria disponibilità e sensibilità verso il sociale.


L avoro

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Ottimismo: segnali di ripresa nel manifatturiero e le riforme necessarie

Primo Maggio, festa ancora rimandata Disoccupazione altissima e sono soprattutto i giovani a subirla La disoccupazione da una parte, la ripresa che ancora non si vede concretamente e che non consente, quindi, di progettare un futuro più positivo per il futuro. Sono questi i temi che anche nel 2016 affliggono l’area europea e anche San Marino. I lavoratori, protagonisti della Festa del Primo Maggio, ne hanno piena consapevolezza, purtroppo da diversi anni ormai. I numeri sono lì a testimoniare questi problemi, ovvero un livello di disoccupazione mai visto a San Marino (a fine febbraio il tasso di disoccupazione totale era del 10,11%) con 1.669 persone iscritte nelle liste. E’ pur vero, come spiegato nella relazione del Gruppo Tecnico per la riforma degli ammortizzatori sociali (vedi Fixing nr 14 ) che la distinzione tra disoccupati in senso stretto e “altri”, che ha generato più volte un misunderstanding dei dati forniti dall’UPECEDS, è solo una parte del problema. L’altra, più interessante ai fini di una più corretta gestione delle risorse disponibili, è quella data dalle liste disoccupati: pur essendo migliorato il rapporto tra iscritti e assunti entro i 50 giorni dalla fine della mobilità, “si scopre che un numero non trascurabile di lavoratori risulta ivi iscritto da lungo tempo”, si legge nella relazione: 681 su 1.319 nel 2014, 299 su 1.336 nel 2015. E di questi “una quota non trascurabile, pur se iscritta da lungo tempo, non ha mai ricevuto un avvio al lavoro o gli avvii al lavoro risultano in numero non superiore a 1 o 2 occasioni”. Il problema è dato dal contributo che comunque queste persone possono percepire e “dobbiamo quindi evitare che la permanenza in queste liste diventi un reddito vero e proprio”, aveva anticipato il Segretario Iro Belluzzi. Per il Gruppo Tecnico, infatti, “devono essere ragionevolmente rivedute le regole di amministrazione, iscrizione e tenuta del registro stesso”, ricordando che attualmente sono iscritti anche coloro che non stanno cercando un lavo-

ro. Come intervenire? Le ipotesi sono diverse, ma non possono prescindere dall’evitare “fenomeni antibeveridgiani di arrendevolezza

MODULI

(consapevole o meno) nella ricerca di una nuova occupazione”. Tradotto: riduzione progressiva dei benefici al decorrere del tempo, vincoli

più stringenti alla formazione e sanzioni a chi rifiuta l’occasione di lavoro che si presenta. Incentivare i disoccupati (se reali) a trovare un la-

1a lezione

2a lezione

3a lezione

4a lezione

GIORNI

Excel II°livello

09/05/2016

11/05/2016

16/05/2016

18/05/2016

lunedì - mercoledì

Excel III°livello

23/05/2016

25/05/2016

30/05/2016

01/06/2016

lunedì - mercoledì

Excel IV°livello

06/06/2016

08/06/2016

13/06/2016

15/06/2016

lunedì - mercoledì

voro si declina poi in vario modo, a partire dalla formazione professionale, fondamentale per ricollocarsi in un mondo del lavoro in continua

evoluzione. Ma perché tutto sia veramente efficace, occorrono anche gli interventi legislativi giusti. Quelli degli ultimi hanni hanno infatti innescato dinamiche positive: è aumentata la percentuale di lavoratori over 50 e di donne, questo grazie anche alle politiche attive introdotte per tempo, più difficoltoso è l’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani, degli under 30, per i quali ancora non si intravvedono interventi risolutori. Allo stesso modo è in dirittura d’arrivo l’attesa riforma del mercato del lavoro, che dovrebbe dare slancio soprattutto al collocamento, con un mix tra pubblico e privato dalle potenzialità altissime per quanto riguarda l’incontro tra domanda e offerta. Il sistema sammarinese, del resto, con oltre 5mila frontalieri e “solo” 1.600 disoccupati, si presenta ancora come un sistema in grado di riassorbire questi ultimi senza particolari problemi, a patto che siano veramente utili alle aziende. Perché le aziende sammarinesi stanno ricominciando ad assumere, non lo si può negare: solo il settore manifatturiero nel 2015 ha creato oltre 200 posti di lavoro in più, trainando in positivo tutto il comparto dei dipendenti, compreso il pubblico. Altri settori stannop uscendo dalle secche degli scorsi anni, altri si stanno rilanciando in grande stile (come il turismo e la sanità), altri ancora stanno atttirando investimenti (l’Outlet di Trulli è già aperto, poi partiranno i lavori del The Market). Sintomi di una ripresa da intercettare, spingere e agevolare. E in questo, forse per i tanti anni di crisi alle spalle, forse perché San Marino è comunque una piccola comunità coesa, ci sono i presupposti che si riesca a farlo tutti assieme: istituzioni in primis, ma anche imprese e lavoratori assieme, senza conflitti, ma con la consapevolezza dei reciproci ruoli, ovvero che senza imprese non c’è occupazione e senza lavoratori non c’è impresa. Daniele Bartolucci


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S port e I mprese

FIXING - Anno XXIV - n.17 - Venerdì 29 Aprile 2016

Il 21 giugno la corsa che rinnova la mitica sfida del compianto Ninni Fantini

Il Giro del Monte ci porta nella Wellness Week Nuovo format: due giorni di eventi e la Corporate Run per le aziende Il Giro del Monte proietta San Marino nella Wellness Week, la settimana dedicata alla salute e benessere con decine di eventi in tutta la Romagna dal 20 al 29 maggio. L’iniziativa fa parte della vision innovativa di Nerio Alessandi, fondatore di Techongym, che coniuga business e responsabilità sociale e che sta lanciando in tutto il mondo la “Wellness Valley- Romagna Benessere”. Proprio la sua Wellness Foundation ha infatti valutato e scelto l’edizione 2016 del Giro del Monte per inserirla nel programma di eventi sportivi dedicati al benessere, dando una nuova spinta alla mission dell’evento: avvicinare più persone allo sport non solo in termini agonistici, ma anche per ottenerne benefici psicofisici e sociali. E’ questo infatti l’obiettivo che si è posta la Track&Field di San Marino quando ha ridato vita, tre anni fa, alla mitica corsa nata nel 1971. Una corsa che trae la sua origine da una semplice scommessa, quella di Lazzaro “Ninni” Fantini, che sfidò i suoi amici nel compiere l’impresa: completare il giro del monte in meno di un’ora. Una sfida vinta, come tutti ricorderanno, nonostante la sua artrite deformante alle gambe, per cui da quell’esempio di determinazione e sana competizione ha preso origine una delle manifestazioni più originali della penisola, che quest’anno compie ben 45 anni. Per onorare Fantini, scomparso l’anno scorso, e rinnovare lo spirito della manifestazione trasformandola in un evento a tutto tondo, la Track&Field ha deciso di ampliare il progetto, sviluppandolo nell’arco di due giorni (il 21 maggio la corsa, il 22 la scoperta di alcuni dei più bei sentieri di San Marino), anche per trasformarlo in motivo di attrazione turistica, con l’obiettivo di offrire ai partecipanti non solo una corsa, ma un intero weekend di eventi dedicati allo sport e al benessere. I dettagli sono stati presentati nei giorni scorsi dal Presidente dell’Associazione sportiva, Samuele Guiducci, alla presenza del

Segretario per il Turismo, Teodoro Lonfernini, del Segretario Generale della Federazione Sammarinese Atletica, Cristina Carattoni e del Capi-

tano di Castello di San Marino, Teresa Beccari. Con l’occasione la Track&Field ha presentato il calendario 2016: il 25 giugno la Trenino Rail Run, il

27 agosto la nuova San Marino Comics Run, organizzata dalla San Marino Comics e ispirata alle fughe di Lupin IlI viste nella recente edizione

del cartone animato ambientata a San Marino, e l’11 settembre la maratona internazionale Rimini-San Marino. Riguardo all’evento principa-

le, spiega Guiducci, “Il Giro del Monte è sia una gara podistica competitiva sia una camminata di 7 chilometri, entrati nel cuore dei sammarinesi che si preparano a darsi appuntamento sullo Stradone per stare insieme, divertirsi e magari anche sfidarsi con il cronometro. E, novità del 2016, la possibilità di iscriversi a squadre, di amici o colleghi, nella formula Corporate Run e partecipare alla speciale classifica a squadre”. “Si tratta della prima corporate Run a San Marino, ma anche in Italia”, spiega Loris Galeotti. “Questo modello è molto sviluppato negli Stati Uniti, in particolare a Miami, dove le imprese sono molto interessate a sviluppare concetti come team building e welfare aziendale, che nella Corporate Run si uniscono in maniera complementare: si corre tutti assieme, dirigenti e dipendenti allo stesso livello, ma si corre anche come squadra e tutti contribuiscono al risultato finale dell’azienda. Inoltre l’attività fisica contribuisce a migliorare la propria salute, a scaricare le tensioni e, quindi, anche ad aumentare la propria attività al rientro al lavoro”. Concetti evoluti che, non a caso, hanno attirato l’attenzione della Wellness Foundation, partner della manifestazione con altre grandi realtà come Garmin, che ha sviluppato un programma di Wellness aziendale con un sistema di monitoraggio dell’attività fisica del personale della singola azienda, la nuova frontiera del benessere, che non riguarda più l’attività privata, a casa o nel tempo libero, ma anche l’orario di lavoro. Un’altra novità è il coinvolgimento di Funny Gain e Comparyson, due delle start up del Parco Scientifico e Tecnologico sammarinese, che vivacizzeranno l’evento grazie ad un simpatico intreccio fra mondo digitale e realtà, mettendo in palio altri premi. Le iscrizioni sono aperte on-line, sia per la gara podistica che per la Corporate Run, sul sito web www. tfsanmarino.com. Daniele Bartolucci


M edia

FIXING - Anno XXIV - n.17 - Venerdì 29 Aprile 2016

Il fil rouge che attraverserà il convegno “Libera stampa in libero Stato” è racchiuso, con grande precisione e attualità, nel titolo scelto per la quarta edizione: “Tra guerra e libertà, il ruolo dell’informazione”. Il Centro Congressi Kursaal, il 3 maggio dalle 9 alle 13 circa, ospiterà un momento di riflessione sull’informazione come facilitazione del dialogo tra i Paesi, soffermandosi sui “Balcani, 20 anni dopo” e sulla libertà di stampa dopo la guerra, ricordando anche Umberto Eco. Sul palco, tra i relatori, Sergio Barducci, Michele Chiaruzzi, Sergio Lepri, Stefano Lusa, Paolo Mieli, Alberto Negri, Corrado Petrocelli, Carlo Romeo, Gianni Rossetti e Renato Truce. In attesa dell’apertura dei lavori, le parole del Segretario di Stato per il lavoro con delega all’informazione, Iro Belluzzi. “All’interno della normativa che definisce la professione degli operatori dell’informazione, si è pensato di inserire un momento di confronto più ampio, un convegno in cui, oltre ai professionisti che operano nel territorio, vi fossero anche testimonianze di giornalisti esteri”. La data del 3 maggio non è casuale. L’assemblea generale dell’ONU ha dichiarato proprio il 3 maggio la Giornata mondiale della libertà di stampa per evidenziarne l’importanza e ricordare ai governi i loro doveri per far

Iro Belluzzi: “La giornata diventa un momento di riflessione sull’attualità”

Il ruolo dell’informazione tra guerra e libertà “Libera stampa in libero Stato”: il 3 maggio al Kursaal il IV convegno

rispettare l’articolo 19 della dichiarazione universale dei diritti umani. “Una dichiarazione – prosegue Belluzzi – che evidenzia come la libertà di stampa sia un elemento fondamentale della democrazia”. Il segretario poi si sofferma sull’edizione di quest’anno. “Il punto di partenza è quello della stretta attualità, i fatti di cronaca, gli scontri, le guerre e i limiti che alcuni governi

impongono all’informazione, che talvolta si spinge sino all’eliminazione fisica del giornalista. La giornata così diventa un momento di riflessione sui fatti di oggi ma anche su come la vita, in alcuni Paesi, è ripartita”. L’area dei Balcani, circa quattro lustri fa, è stata terreno di aspra battaglia. “Verrà fatto il punto sulla situazione di quella zona, teatro di un grandissimo genocidio”.

Il convegno: quattro crediti formativi La quarta edizione del convegno rientra anche nel calendario di crediti formativi (quattro) stilato dall’ordine dei giornalisti dell’Italia. “Gli ordini dell’Emilia Romagna e delle Marche hanno risposto positivamente”. Insomma, le parole pronunciate dal Presidente del Consiglio dell’Emilia-Romagna Antonio Farnè a metà marzo (ha

R iccione, 23-26 giugno 2016 DIG Festival, quattro giorni di seminari, conferenze, workshop e premi internazionali del giornalismo DIG non si limita a premiare i migliori reporter, e con la sua DIG Academy organizza anche importanti momenti di formazione per i giornalisti italiani. Una tappa cruciale in questo cammino di aggiornamento professionale è rappresentata dal DIG Festival, grande festa del giornalismo in programma a Riccione dal 23 al 26 giugno, con incontri pubblici, spettacoli, proiezioni e la cerimonia finale dei DIG Awards, premi internazionali del giornalismo investigativo. La manifestazione ha in calendario più di 20 corsi accreditati dall’Ordine dei giornalisti ai fini della formazione continua: una no-stop di seminari, conferenze e workshop ospitati dal giovedì alla domenica al CinePalace di Riccione, con docenti scelti tra reporter

di straordinaria esperienza, produttori televisivi ed esperti di nuove tecnologie. Tra i temi dei corsi non poteva mancare la struttura dell’inchiesta, al centro di tre moduli tenuti da veri e propri maestri: il tedesco John Goetz, lo svedese Nils Hanson e due star dell’inchiesta francese, Luc Hermann e Paul Moreira. Grandi professionisti come Xavier Muntz (Arte), Mary Carson (The Guardian) e Jacopo Ottaviani si soffermeranno invece sui generi del mestiere – dal reportage di guerra ai più recenti campaign e data journalism – mentre Alberto Nerazzini racconterà tecniche e stili dell’intervista. La novità dell’anno è la grande attenzione dedicata a due temi sempre più vitali per gli addetti ai lavori, l’information security e le fonti

digitali, con corsi tenuti da esperti di associazioni come il Centre for Investigative Journalism e l’Osservatorio europeo di giornalismo. Ampio sarà anche lo spazio riservato agli aspetti produttivi, con i consigli pratici di dirigenti e direttori di rete sulle opportunità per finanziare e distribuire una videoinchiesta. I corsi della DIG Academy non si fermano però agli aspetti metodologici, e sensibilizzano professionisti e pubblicisti anche su questioni di deontologia e temi di approfondimento. Si parlerà quindi di immigrazione e incitamento all’odio, ma anche di comunicazione ambientale e segreti di Stato, con partner come l’Associazione Carta di Roma, il Centro di documentazione sui conflitti ambientali, e il Premio Morrione. Per il calendario completo dei

corsi e le modalità di iscrizione è possibile visitare il sito www.dig-awards.com, sezione Academy. DIG Awards, DIG Academy e DIG Festival sono iniziative organizzate dall’Associazione DIG | Documentari Inchieste Giornalismi in collaborazione con il Comune di Riccione e la Repubblica di San Marino, con il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, dell’Ordine dei Giornalisti e della Federazione Nazionale della Stampa Italiana e dell’UNHCR. Con la collaborazione dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna, dell’Associazione Stampa estera, della Scuola Holden, del Global Investigative Journalism Network e il Centre for Investigative Journalism di Londra, Informant, Slow news, Linkiesta, Wolf, Millecanali.

parlato di “un nuovo inizio dei rapporti tra i due Ordini”, quello dell’ER e quello sammarinese) stanno trovando un seguito concreto. “Abbiamo iniziato a dialogare con gli ordini italiani affinché quello che facciamo sul Titano venga riconosciuto”. San Marino difatti riconosce l’iscrizione all’albo italiano. L’auspicio, ma anche qualcosa di più (Farnè si è detto attento e disponibile) è che anche da parte italiana vi sia il riconoscimento delle professionalità che operano sul Monte. Il programma della giornata La quarta edizione del convegno si aprirà alle 9 con l’introduzione di Silvia Pelliccioni, giornalista di San Marino Rtv. Il primo focus in programma affronterà il tema dell’informazione come facilitazione del dialogo tra i Paesi. Moderati da Luca Pellic-

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cioni, Presidente della Consulta per l’Informazione, interverranno Giuseppe Maria Morganti, Segretario di Stato per l’Istruzione; Corrado Petrocelli, Rettore dell’Università degli Studi di San Marino; Gianni Rossetti, Direttore Istituto di formazione al giornalismo di Urbino; Renato Truce, Direttore responsabile di Zai.net. A seguire, moderati da Silvia Pelliccioni, le parole di Paolo Mieli e Sergio Lepri e il servizio realizzato da Gianmarco Morosini “Balcani, 20 anni dopo”. Dopo il coffee break, i lavori riprenderanno alle 11 con “La libertà di stampa dopo la guerra”, una tavola rotonda moderata da Gianmarco Morosini. Interverranno Pasquale Valentini, Segretario di Stato con delega agli Affari Esteri; Michele Chiaruzzi, politologo ed esperto di relazioni internazionali; Stefano Lusa di Radio Capodistria; Alberto Negri de “Il Sole 24 Ore” e Sergio Barducci, Caporedattore Centrale San Marino Rtv. La mattinata sarà impreziosita dall’intervista al giornalista Franco di Mare realizzata da Francesca Biliotti (corrispondente da Roma per San Marino RTV) e da un “Omaggio a Umberto Eco giornalista” a cura di Carlo Romeo, Direttore Generale San Marino Rtv, con le testimonianze di Furio Colombo e Fabio Roversi Monaco. Alessandro Carli

S“Genesi”, algado a Genova un omaggio

delicato al pianera terra I suoi tanti reportage in Africa hanno insegnato a moltissimi fotografi come si fa a raccontare la guerra. Sebastião Salgado si reca in Ruanda nel 1994: nello stesso periodo nel piccolo paese dell’Africa Centrale era in corso un enorme genocidio tra le due etnie di hutu e di tutsi. Sono molte le immagini in cui si vedono profughi ruandesi che scappano nei paesi confinanti. Alla fine si conteranno circa 800.000 morti e circa un milione di sfollati che sono scappati lasciandosi dietro di sé un enorme massa di cadaveri che saranno i veri soggetti principali delle sue foto. “Genesi” invece, in mostra a Palazzo Ducale di Genova (www.salgadogenova. it) sino al 26 giugno, è il

suo ultimo, grande lavoro. Uno sguardo appassionato, teso a sottolineare la necessità di salvaguardare il nostro pianeta, di cambiare il nostro stile di vita, di assumere nuovi comportamenti più rispettosi della natura e di quanto ci circonda, di conquistare una nuova armonia. Il mondo come era, il mondo come è. La terra come risorsa magnifica da contemplare, conoscere, amare. In mostra oltre duecento fotografie eccezionali: dalle foreste tropicali dell’Amazzonia, del Congo, dell’Indonesia e della Nuova Guinea ai ghiacciai dell’Antartide, dalla taiga dell’Alaska ai deserti dell’America e dell’Africa fino ad arrivare alle montagne dell’America, del Cile e della Siberia.



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