Fixing 2024 nr. 1

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Anno XXXII - n.1 - 1,50 euro

E ditoriale Le riforme e le elezioni: si può fare

Da mesi si vocifera (e nel nostro caso si è anche scritto) che si inizierà a discutere di elezioni solo dopo la visita di Mattarella e l’Accordo di Associazione. Ora come ora la ratifica sembra imminente, per cui si scaldano i motori delle macchine elettorali. C’è chi, facendo parte della maggioranza, cercherà di valorizzare quanto fatto in questi quattro anni e mezzo, mentre dall’altra parte ci sarà chi ricorderà cosa non è stato fatto e criticherà ciò che non è stato fatto per il verso giusto. Le solite cose, insomma. Ma c’è dell’altro e fa bene anche la Presidente ANIS nell’intervista inaugurale di questo 2024 a ricordarlo, perché l’Accordo di Associazioni va poi messo a terra e non saranno poche le cose da fare. Ma soprattutto, se la direzione è quella dell’integrazione nel mercato unico, mancano ancora all’appello tutti gli interventi e le riforme che dovevano essere già stati completati, a partire dal passaggio all’IVA, determinante ai fini dell’interscambio. Ma anche dell’equità impositiva interna: a tal proposito, la riforma IGR annunciata e poi ritirata si farà sentire per la sua assenza in molti ambiti, primo fra tutti l’ICEE (l’ISEE sammarinese), che forse partirà forse no, ma sarà comunque zoppo, visto che non potrà contare su tutti gli strumenti di controllo che servirebbero. Nella stessa situazione il sistema pensionistico, la cui riforma va completata con la revisione del Fondiss (sparito dall’agenda anche quella) per poi ragionare sulla governance unitaria e l’ampliamento delle possibilità di investimento (e aumentare la redditività). Tutte cose note, che tutti i Governi avevano annunciato. E che si possono fare. Daniele Bartolucci

Direttore Daniele Bartolucci

Venerdì 12 Gennaio 2024

ANIS: “L’Accordo UE è un punto di partenza”

Finanza

Vigilanza: cooperazione con Andorra

La Presidente Neni Rossini: “Cambiamento epocale, che dovrà tradursi in interventi per lo sviluppo e per la competitività, dall’IVA all’energia” a pag.3

U niversità

Petrocelli: IV mandato e tante idee

a pag.9

Expo

Le aspettative degli imprenditori ANIS per il 2024 ruotano attorno all’Accordo di Associazione all’UE, non solo per quanto contenuto nei testi in attesa di ratifica, ma anche per tutto ciò che comporterà l’integrazione anche in chiave di interventi volti allo sviluppo economico. Tutte cose che i Paesi europei hanno già e a cui anche San Marino deve allinearsi. Questa per ANIS è il reale “competere ad armi pari sul mercato, ed è ciò che ci aspettiamo dall’Accordo e anche dalla politica”. Chiaro il riferimento alle riforme che ancora mancano, ma anche alle elezioni ormai imminenti, a cui anche ANIS si sta preparando, prima con l’Assemblea pubblica del 19 febbraio e l’analisi dell’Osservatorio, quindi con un documento programmatico da presentare ai partiti candidati. Bartolucci alle pagg. 6-7

San Marino firma: sarà a Osaka 2025

a pag.11

spazio riservato all’indirizzo


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di Daniele Bartolucci

“Un partner strategico per le imprese, che le aiuta ad affrontare le sfide dei mercati, ma anche a cogliere le opportunità che da essi provengono”. Così l’Amministratore Delegato Fabio Guidi sintetizza l’attività di NT Advisory, la prima società sammarinese specializzata in servizi di consulenza strategica alle imprese, fondata a inizio 2023 da un gruppo di qualificati manager ed esperti del settore bancario e finanziario. “Le nostre esperienze professionali e le diverse competenze acquisite negli anni, ci permettono di analizzare tutte le diverse tipologie di situazioni che si possono verificare nel contesto sammarinese, dalle questioni più semplici a quelle più complesse. I servizi offerti da NT Advisory spaziano infatti dal corporate finance al risk management, alla sostenibilità, fino alla gestione di soluzioni manageriali: si tratta di consulenze strategiche di cui le aziende hanno sempre più necessità”, spiega Guidi, “per cui crediamo sia un valore aggiunto avere sul territorio degli esperti delle materie specifiche della pianificazione finanziaria, comprese quelle più evolute come nell’ambito M&A. Il nostro vero punto di forza e che ci rende di fatto unici, è rappresentato dal fatto che questa è la prima società a offrire e gestire determinati servizi in maniera mirata e professionale”. Anche se attiva da pochi mesi, la società si è già fatta notare in diverse operazioni a San Marino: “I risultati sono incoraggianti”, spiega Guidi. “Inoltre, senza entrare nello specifico, alcune di queste operazioni riguardano anche ristrutturazioni aziendali e crisi d’impresa, situazioni

I mprese

FIXING - Anno XXXII - n.1- Venerdì 12 Gennaio 2024

“Già diversi i mandati per pianificazione finanziaria, gestione di ristrutturazioni e crisi d’impresa”

“NT Advisory, il partner strategico delle imprese” “La prima società sammarinese specializzata in Corporate finance e soluzioni manageriali”

altamente complesse che richiedono il coinvolgimento di tanti attori, dagli istituti bancari fino ad altri professionisti, e per questo anche la capacità di relazionarsi con essi. Anche l’Associazione Bancaria Sammarinese, del resto, ha organizzato recentemente un convegno dedicato a questo tema, da cui è emerso un approccio che non solo condividiamo, ma che fa parte della nostra visione: oggi l’obiettivo è proprio quello di salvaguardare il valore sociale delle imprese, intese come business e persone che vi lavorano. Per questo occorre saper valuta-

re non solo i bilanci, ma anche predisporre l’ottimizzazione dei flussi aziendali, la ristrutturazione delle strutture di costo e il perfezionamento dei processi: tutte competenze che, con un approccio multidisciplinare, abbiamo già all’interno di NT Advisory o che possiamo attivare con i nostri partner esterni”. A fine mese San Marino Innovation e NT Advisory hanno organizzato un Workshop incentrato sul connubio tra finanza e startup, dal titolo “Finanza e Startup – come orientarsi tra finanziamenti e capitale di rischio”. Nella pri-

M ission e struttura societaria

“Fornire servizi che rappresentano un reale vantaggio per l’azienda e i suoi stakeholders” Nt Advisory è una società di consulenza strategica nata con l’obbiettivo di fornire, con etica e professionalità, servizi che rappresentano un reale vantaggio per l’azienda e i suoi stakeholders. La società si occupa, direttamente o in collaborazione con partner di primario standing, di: servizi di “corporate finance”, ossia di assistenza finanziaria tesa ad aiutare l’azienda cliente ad adattarsi con successo al mercato e a migliorare le performance

trasformando la strategia in realtà (m&a, due diligence, valutazioni aziendali, business plan, gestione di crisi d’impresa/ristrutturazioni aziendali e assistenza nel rapporto banca-impresa); assistere le imprese nella individuazione e gestione dei rischi aziendali (risk managament); rispondere alle concrete esigenze delle imprese nell’ambito della sostenibilità, per perseguire l’obiettivo della creazione di valore sostenibile; progetti aziendali di turnaround,

riorganizzazione e sviluppo aziendale attraverso interventi in team di Temporary Manager selezionati e di fiducia. Il consiglio di amministrazione di Nt Advisory è composto da: Pier Paolo Fabbri (Presidente), Fabio Guidi (Vice Presidente e Amministratore Delegato), Marco Felici (Amministratore Delegato), Cristian Ceccoli (Consigliere) e Pier Paolo Navarra (Consigliere). Filippo Fabbri ricopre infine il ruolo di Analista.

ma parte, Marco Felici, amministratore delegato di Nt Advisory, esaminerà l’ambito della finanza ordinaria a San Marino, con particolare enfasi sulla creazione di un dialogo efficace con le istitu-

zioni bancarie. Verrà presentato il set informativo essenziale e verranno esposte strategie per la gestione delle richieste di finanziamento, approfondendo inoltre i KPI fondamentali che meritano

attenta considerazione. “NT Advisory è stata fondata con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo del territorio e di valorizzare l’economia locale, in particolare quella innovativa e tecnologicamente avanzata”, ricorda Felici. “Per questo una collaborazione sinergica con San Marino Innovation è per noi una cosa naturale, che ci permette inoltre di portare a San Marino e rafforzare la nostra relazione con un partner di altissimo livello come PWC, rappresentato in questa occasione da Fabrizio Franco De Belvis, che approfondirà il panorama finanziario non convenzionale, esplorando le possibilità offerte dal mercato finanziario come alternative al tradizionale finanziamento bancario. L’evento del 26 gennaio sarà dunque un momento importante per noi, ma anche per il sistema economico sammarinese”.


F inanza

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Funzionale al Protocollo sui servizi finanziari dell’Accordo di Associazione

BCSM unisce le forze con AFA in vista dell’UE Siglato un MoU tra le Autorità di Vigilanza di San Marino e Andorra La Banca Centrale della Repubblica di San Marino ha firmato lo scorso 4 gennaio un Memorandum of Understanding (MoU) con l’Andorran Financial Authority (AFA) che, si legge in una nota dell’Istituto di Via Del Voltone, “stabilisce un ampio ambito di cooperazione bilaterale tra le due autorità di vigilanza nello svolgimento delle rispettive funzioni e compiti. L’accordo comprende la totalità dei servizi finanziari e fornisce un solido quadro di riferimento per lo scambio di informazioni e l’assistenza reciproca in materia di vigilanza e regolamentazione delle attività bancarie, finanziarie e assicurative. Il MoU”, sottolinea la nota stampa, “faciliterà inoltre una fattiva collaborazione e la condivisione delle rispettive competenze tra le due autorità nell’adozione e nella successiva implemen-

tazione dell’acquis comunitario in materia di servizi finanziari, alla luce dell’attesa conclusione dell’Accordo di associazione tra San Marino e Andorra con l’Unione europea”. Del resto l’Annex IX Financial services (Servizi fi-

nanziari) è stato in questi mesi uno dei temi più delicati della trattativa e la soluzione prospettata darà sì tempo ai due piccoli Paesi di adeguarsi, ma anche una road map precisa di “cose da fare”, come ha fatto capire anche il

U fficio Attività Economiche

Comunicazione preventiva di lavoro straordinario: la procedura su LABOR Con la Circolare 1/2024 “Comunicazione preventiva di lavoro straordinario”, la Dirigente dell’Ufficio Attività Economiche ricorda che “in conformità al contratto collettivo di lavoro applicato e ai sensi degli articoli 16 e 21 della Legge 17 febbraio 1961 nr. 7, cosi come modificato dall’articolo 1 Decreto Delegato 17 maggio 2019 nr. 77 e

dall’art.23 della Legge 9 dicembre 2022 n. 164. A partire da lunedì 8 gennaio 2024 la comunicazione preventiva di straordinario (che avveniva tramite mail), dovrà essere inserita nel gestionale LABOR”, tramite la seguente procedura: GESTIONE DIPENDENTI, quindi ELENCO DIPENDENTI E RICHIESTE, poi cliccare sul lavoratore oggetto

della comunicazione e VARIAZIONE CONTRATTO LAVORO STRAORDINARIO. “Per motivi di urgenza”, si fa presente nella Circolare, “è concesso effettuare le comunicazioni preventive via mail a ispettorato.uac@ pa.sm, ma devono essere comunque regolarizzate entro i 3 giorni lavorativi successivi sull’applicativo Labor”.

San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica Direttore responsabile Daniele Bartolucci d.bartolucci@fixing.sm Redattore Alessandro Carli a.carli@fixing.sm Responsabile commerciale Roberto Parma 339.8016455 roberto.parma@fixing.sm Per la pubblicità su Fixing 0549.873925 commerciale@fixing.sm

Editore Società Editoriale Fixing srl Via Antonio Onofri, 109 47890 San Marino Città Tel. 0549.991719 Fax 0549.879049 e-mail: info@fixing.sm web: www.sanmarinofixing.com Prezzo in edicola: 1,50 euro Fotolito Linotipia Riminese Via San Leo, 10 47922 Rimini Italia

Stampa Studiostampa New Age Strada Rovereta, 42 47899 Falciano Repubblica di San Marino Autorizzazione della Segreteria di Stato agli Affari Interni della Repubblica di San Marino del 16/4/1993 - Protocollo n.1695. Spedizione di stampa periodica in abbonamento postale per l’in­terno - Tassa pagata - Tariffa per editori - Au­to­rizzazione n.711 del 16/02/2005 della Di­rezione Generale delle PP.TT. della Repubblica di San Marino

Vice Presidente della Commissione Europea, Maros Sefkovic, nella sua dichiarazione ufficiale rilasciata durante la conferenza stampa a tre che ha chiuso di fatto la trattativa: “Vi saranno inclusi anche i servizi finanziari.

In questo settore, l’accesso al mercato interno sarà graduale e dipenderà dall’esito positivo di una verifica della solidità dei quadri normativi e di vigilanza degli Stati associati. Il rispetto dell’acquis antiriciclaggio sarà una condizione preliminare e le autorità di vigilanza europee svolgeranno un ruolo centrale nel processo di verifica”. Di fatto, i due Paesi dovranno lavorare e non poco per affrontare e superare queste verifiche e una collaborazione e cooperazione più stretta potrebbe agevolare questi sforzi. Il Direttore Generale di BCSM, Andrea Vivoli, che ha firmato l’accordo, ha accolto con favore il Memorandum of Understanding, affermando che: “Il Memorandum con l’Andorran Financial Authority riflette una visione condivisa per un settore finanziario solido e ben rego-

lamentato. Con questo accordo intendiamo promuovere una cultura di collaborazione, condivisione delle informazioni e miglioramento costante dell’azione di vigilanza. Insieme affronteremo meglio le complessità derivanti dall’Accordo di associazione con l’UE e coglieremo le opportunità a vantaggio delle nostre economie”. Soddisfatto anche il Dott. David Cerqueda, Direttore Generale di AFA: “Il Memorandum d’Intesa tra l’Andorran Financial Authority e la Banca Centrale della Repubblica di San Marino conferma l’omologazione internazionale dei nostri rispettivi sistemi finanziari e sarà uno strumento molto utile per implementare e applicare l’acquis UE in aggiunta agli atti giuridici già attuati sulla base della Convenzione Monetaria”. Daniele Bartolucci


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E conomia

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Previsti vantaggi da una più stretta integrazione con il mercato dell’Ue

Fitch: Titano “promosso” IDR da stabile a positivo Rallenta la crescita ma migliora il debito e si attenua l’inflazione L’agenzia Fitch Ratings ha rivisto l’outlook sul rating di default degli emittenti in valuta estera a lungo termine di San Marino (IDR) da stabile a positivo e ha confermato l’IDR a “BB”. Driver di valutazione Il costante miglioramento di alcuni parametri chiave del settore ha ridotto il rischio che le banche sammarinesi rappresentano per il bilancio del governo, secondo Fitch. Nonostante i fattori avversi esterni, il coefficiente di solvibilità del settore è aumentato al 15,8% a giugno 2023, dal 9,5% a fine 2019, e i rapporti di liquidità sono costantemente migliorati, con attività liquide rispetto a passività a breve termine in aumento. Tuttavia, le questioni strutturali relative alla redditività continuano a destare preoccupazione poiché la struttura dei costi della banca sammarine-

Fitch repor San Marino: lo storico Rating

15/12/2023

17/07/2023

10/02/2023

11/03/2022

Rating di default dell’emittente a lungo termine

BB+

BB

BB

BB+

Rating di default dell’emittente a breve termine

B (azione: affermato)

B (azione: affermato)

B (azione: affermato)

B (azione: affermato)

Tetto Paese

A (azione: aggiornamento)

BBB (azione: affermato)

BBB (azione: affermato)

BBB (azione: affermato)

Elaborazione grafica a cura di San Marino Fixing - Fonte: https://www.fitchratings.com se rimane molto elevata, come evidenziato da un rapporto costi/ricavi del 77,7% che è ben al di sopra del 60,6% riportato per la media dell’UE. I progressi volti a ridurre la costosa rete di filiali e gli alti salari sono in fase di stallo. Le autorità hanno compiuto progressi nella riduzione dei rischi di passività potenziali legati ai rappor-

ti eccezionalmente elevati dei prestiti in sofferenza (NPL) preesistenti delle banche. Il governo ha creato una società di gestione patrimoniale (AMC) e una prima tranche di ABS è stata emessa con successo a metà dicembre, portando il rapporto NPL al netto degli accantonamenti più vicino al 10% del PIL dal 16,4% di settembre. L’opera-

zione ha ridotto il rapporto NPL lordi dal 54,1% al 45,0% e il rapporto NPL netti al 17,4% dal 25,8%. L’entità della tranche senior è stata determinata a 70 milioni di euro (3,8% del PIL), coperta da una garanzia statale e ulteriormente protetta da un conto di deposito a garanzia (20% della tranche senior). Gli accantonamenti calendarizzati, in linea con la regolamentazione dell’UE, entreranno in vigore il prossimo anno, incentivando le banche a smaltire rapidamente gli NPL imponendo requisiti patrimoniali più elevati sugli NPL che non sono stati trasferiti e hanno livelli di accantonamento insufficienti. Migliora il debito “Le dinamiche del debito – scrive Fitch - sono migliorate rispetto alla nostra analisi precedente, spinte da un PIL nominale più elevato e da una solida performance fiscale. Prevediamo che il debito pubblico scenderà al di sotto del 70% del PIL entro la fine del 2023, scendendo da un picco del 76,6% alla fine del 2021 e al di sotto del 60% entro la fine del 2027”. Una quota considerevole del debito pubblico comporta interessi molto bassi e scadenze lunghe. Di conseguenza, l’onere complessivo degli interessi rimane basso (anche dopo l’emissione degli Eurobond), con interessi passivi/ proventi previsti al 5,8% nel 2024, rispetto a una mediana “BB” prevista del 9,8%. Il rapporto debito pubblico di San Marino rimarrà significati-

vamente al di sopra della mediana prevista “BB” pari al 51,9% del PIL. San Marino ha un record di politica fiscale prudente e “non prevediamo che le elezioni generali del prossimo anno modificheranno in modo significativo le politiche fiscali o economiche nazionali”. Dopo che i risultati fiscali finali mostrano che il saldo delle amministrazioni pubbliche ha raggiunto un surplus dell’1,1% del PIL nel 2022, Fitch prevede un deficit dell’1,5% del PIL nel 2024, guidato dall’acquisto una tantum di spazi per uffici. Il deficit si ridurrà allo 0,3% nel 2024 e si trasformerà in un piccolo surplus dello 0,1% nel 2025 con la ripresa della crescita economica. “Le nostre previsioni reggono favorevolmente il confronto con la mediana delle nostre previsioni ‘BB’ pari a -2,9% del PIL e -2,4% rispettivamente per il 2024 e il 2025”. La crescita rallenta Le entrate fiscali dirette e i dati sulla produzione suggeriscono un ritorno a tassi di crescita più moderati ne 2023, dopo una ripresa economica eccezionalmente forte nel 2021/22. Fitch si aspetta che il PIL reale rallenti all’1,0% nel 2023 dal 7,6% nel 2022 (dati provvisori), ma superando le nostre previsioni per l’Italia e l’Eurozona rispettivamente dello 0,7% e dello 0,5%. “Prevediamo che l’economia sammarinese crescerà vicino al potenziale, con una crescita del PIL reale che raggiungerà l’1,3% oltre il 2024”.

Focus

Dal 1975 è una delle “3 sorelle”

Fitch Ratings, Inc. è un’agenzia internazionale di valutazione del credito e rating (valutazione), con due quartier generali, a New York e a Londra. Fitch Ratings e Fitch Solutions sono parte del Fitch Group. Il Fitch Group è una sussidiaria controllata al 100% dalla Hearst Corporation, con sede a New York. Fin dal 1975, con la fondazione del Nationally Recognized Statistical Rating Organizations, Fitch fa parte delle tre agenzie di valutazione del credito assieme a Moody’s e Standard & Poor’s. L’accordo con l’UE Fitch ritiene che la crescita potenziale potrebbe trarre vantaggio da una più stretta integrazione nel mercato unico dell’UE. Dopo i ritardi dovuti alla pandemia, San Marino ha chiuso provvisoriamente i negoziati per l’Accordo di Associazione con la Commissione Europea, che potrebbe essere ratificato e attuato nel corso del 2024. L’accordo faciliterà, tra l’altro, la circolazione dei lavoratori transfrontalieri e sosterrà l’integrazione finanziaria e cooperazione in materia di vigilanza. Si attenua l’inflazione Fitch prevede che nel 2023 l’inflazione raggiungerà una media del 6,3% e scenderà gradualmente al 4,2% nel 2024 e al 2,5% nel 2025, sostenuta dal calo dell’inflazione in Italia e da una crescita salariale contenuta. Trattandosi di un’economia piccola e aperta, gran parte dell’inflazione viene importata, ma gli aumenti dei prezzi dell’energia sono stati ben inferiori a quelli sperimentati da altri paesi Ue. Alessandro Carli


F inanza

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Economia e mercati: il commento di gennaio di Denis Manzi, CFA, CIPM

Che cosa attendersi per il nuovo anno? Dopo un buon 2023, la strada che si presenta appare in salita Un altro anno è passato. Il 2023, dopo un 2022 brutale per gli investitori, si è rivelato un anno migliore. L’economia globale appare in una situazione molto migliore di quanto ci si potesse aspettare alla fine dello scorso anno, quando le probabilità di un brusco calo della crescita erano piuttosto elevate. Questo nonostante essere passati tra due guerre ai confini dell’Europa, uno dei peggiori ribassi di sempre sui mercati obbligazionari, i livelli di inflazione più alti degli ultimi 50 anni e politiche monetarie aggressive. Tutti questi aspetti negativi sono stati compensati da politiche fiscali che, durante il periodo del Covid e anche successivamente sono rimaste espansive, creando degli importanti buffer di risparmio a disposizione dei cittadini, che hanno supportato la crescita. In aggiunta, la risoluzione dei problemi sul lato dell’offerta che ha consentito un graduale calo dei livelli inflazionistici unita a valutazioni che, specialmente sui mercati obbligazionari, erano arrivati a livelli interessanti, hanno permesso un notevole recupero nei corsi di tutte le classi di investimento. Anche l’ultimo mese dell’anno, complici gli atteggiamenti molto più accomodanti delle principali banche centrali rispetto a quelli mostrati solo sino a poco tempo prima, ha visto gli attivi finanziari muoversi al rialzo, registrando performance eccellenti (tabella performance). La sensazione è tuttavia che i mercati abbiano forse corso troppo e stiano scontando uno scenario perfetto, prendendo in prestito una fetta della positività che era lecito attendersi per il 2024. Le prospettive per il 2024 La crescita economica mondiale, dopo avere mostrato una marcata resilienza nel 2023, dovrebbe registrare un andamento peggiore nel 2024, palesando comunque divergenze importanti tra le varie aree geografiche. Infatti, sebbene la crescita dei principali paesi sviluppati si manterrà generalmente in linea a quella potenziale, la probabilità di

Tabella performance Perform. % dic. in valuta locale

Perform. % 2023 val. locale

Perform. % 2022 val. locale

Azionario Americano

4,42%

24,23%

-19,44%

Azionario Europeo

3,18%

19,19%

-11,74%

Azionario Mercati Emergenti

3,71%

7,04%

-22,37%

Obbligazionario Investment Grade USA

3,83%

5,53%

-13,01%

Obbligazionario Investment Grade Europeo

3,33%

7,19%

-17,18%

Obbligazionario globale High Yield

4,03%

14,04%

-12,71%

Obbligazionari mercati emergenti aggregato

4,20%

9,09%

-15,26%

Asset Class

Fonte: elaborazione BSM su dati bloomberg. Price return per indici azionari, total return per indici obbligazionari assistere a una vera e propria recessione economica appare maggiore per Eurozona e UK, più che altro per la diversa dinamicità delle rispettive economie ma anche, cosa da non sottovalutare, in quanto in America il 2024 sarà un anno elettorale e l’amministrazione uscente non tollererebbe un andamento economico troppo negativo e farà di tutto per evitarlo. Gli effetti ritardati della politica monetaria restrittiva dell’ultimo anno e mezzo inizieranno a farsi sentire in misura importante su tutta la filiera economica incidendo negativamente sulla crescita. Inoltre, l’Europa rimane sicuramente più fragile alle tensioni geopolitiche attualmente in corso. I rischi, a livello generale, rimangono comunque al ribasso e di difficile stima. L’andamento economico – oltre a essere guidato da fattori geopolitici di impossibile previsione sia in Russia sia nell’area di Taiwan, senza mai dimenticare la questione mediorientale – continuerà in larga parte a essere influenzato dall’andamento dell’inflazione. Se infatti l’inflazione, magari anche per fattori esogeni come un aumento del costo dell’energia, non dovesse continuare nel trend di graduale discesa iniziato ormai da qualche trimestre, le banche centrali si troverebbero con le mani legate e sarebbero costrette a proseguire

nelle loro azioni restrittive; un’economia globale molto indebitata e sfibrata, soffrirebbe particolarmente e la recessione sarebbe scontata. I mercati finanziari Dopo un anno positivo come il 2023, ci addentriamo nel nuovo anno con una situazione che tutto sommato non è così malvagia. I rendimenti attesi sull’asset class obbligazionaria con basso rischio di credito continuano ad apparire buoni, mentre invece siamo meno positivi sulla componente di credito e in generale sui mercati azionari, che difficilmente potranno beneficiare di una cospicua espansione dei multipli e che pertanto saranno maggiormente influenzati dall’andamento degli utili aziendali, dal contesto macro e dai tassi di interesse. Nel 2024, vediamo inoltre buone probabilità di tornare in un contesto di decorrelazione (o comunque minore correlazione) tra le due principali componenti di portafoglio, l’azionario e l’obbligazionario. I mercati azionari anche nel 2024 continueranno a essere influenzati dall’andamento dei tassi di interesse e, dopo un 2023 che, come avevamo previsto lo scorso anno ha visto la sovra-performance del settore tecnologico, il 2024 potrebbe portare un ritorno della predominanza dei settori più difensivi e meno cari in

termini di valutazioni. I nostri modelli che, per stimare la redditività prospettica sui mercati azionari considerano il tasso di rendimento dei dividendi, la crescita reale degli utili, la crescita dovuta all’inflazione e l’espansione/contrazione dei multipli segnalano uno scenario di base leggermente positivo sul mercato nel suo complesso, sebbene crediamo che l’andamento debba essere giustificato da un incremento degli utili, cosa che comunque non sarà facile vista la profittabilità del mondo corporate a livelli molto elevati. Inoltre, le valutazioni di partenza, specialmente su quei settori che hanno guidato il mercato nell’ultimo anno, non appaiono a buon mercato. Anche per il 2024, visto lo sconto a cui trattano, continuano ad apparire interessanti i listini dei mercati emergenti nel loro aggregato, sebbene vada sempre tenuto in considerazione che investire sui mercati in via di sviluppo in maniera agnostica significa avere una elevata esposizione all’andamento del listino cinese, con tutto ciò che ne consegue in termini di incertezza Le obbligazioni governative a rating medio-alto trattano, nonostante il ritracciamento dei tassi di interesse registrato nell’ultimo periodo, a livelli di rendimento che potevamo solo sognare sino a poco più di un anno fa. Le stesse continue-

ranno a fornire un livello di carry decente. Il pericolo è che il mercato stia scontando forse troppo gli eventuali tagli dei tassi da parte delle banche centrali e pertanto potrebbero andare incontro a sorprese negative. Tuttavia, indipendentemente da come si muoveranno i tassi di interesse, l’asset class, partendo dai livelli di tassi attuali, potrà essere nuovamente in grado di fornire un andamento decorrelato all’andamento degli attivi più volatili. Gli spread di credito sono non troppo lontani dalle medie di lungo periodo e un’ulteriore compressione appare poco probabile. Ad ogni modo, i livelli di rendimento di partenza (abbastanza elevati) permetteranno all’asset class di comportarsi discretamente, fornendo un livello di carry interessante. Sia il credito investment grade sia quello high yield appaiono ben prezzati, mentre qualche sacca di valore in più la si nota sul credito dei mercati emergenti. Sul credito, allocare le risorse sulla parte breve delle curve appare essere la migliore proposizione. Il mercato del credito, fatta eccezione per gli emittenti con salute più precaria, ha nel complesso una buona probabilità di rivelarsi abbastanza resiliente anche in caso di una situazione macroeconomica in deterioramento, grazie a una buona salute complessiva del mondo corporate, che è riuscito negli scorsi anni ad allungare le durate dei finanziamenti, facendolo a costi molto bassi e pertanto il settore continuerà ad essere resiliente anche in caso si registrasse un calo della crescita economica. Dopo che nel 2022 il Dollaro USA era stata una delle poche ancore di salvezza per portafogli denominato in euro, come previsto il 2023 ha visto una performance debole del biglietto verde rispetto all’euro, dovuta, tra le altre cose, al restringimento del differenziale tra i tassi di interesse USA e quelli UE e da un miglioramento della bilancia commerciale europea. Per quanto riguarda il nuovo anno, il Dollaro appare ancora sopravvalutato rispetto

all’Euro guardando ai fondamentali ed anche il differenziale tassi (atteso in restringimento) potrebbe detrarre dalla performance del biglietto verde nel 2023. Tutte le metriche considerate ci permettono di affermare che appare verosimile aspettarsi un andamento ancora debole del dollaro americano rispetto all’euro durante il 2024. Inoltre, così come è stato per il 2023, non va dimenticato che anche la liquidità è ora in grado di offrire quel porto sicuro per cui viene solitamente inserita nei portafogli, dando un rendimento nominale positivo. In ordine di preferenza, prendendo come riferimento 5 delle principali categorie di investimento, per il 2024 abbiamo: 1 - Obbligazionario governativo; 2 - Liquidità; 3 - Azionario; 4- Obbligazionario a Spread; 5- Materie Prime. Fare previsioni è sempre difficile, ma su una cosa siamo molto più confidenti: la volatilità. Gli ultimi anni hanno dimostrato come l’andamento di mercato sia ormai da tempo caratterizzato da lunghi momenti di calma intervallati ad altri di elevatissima volatilità. Rimane quindi fondamentale non farsi prendere troppo la mano durante le fasi di tranquillità e cercare di sfruttare le oscillazioni negative. Il mantra è il solito: restare umili senza pretendere di volere prevedere i movimenti di mercato nel breve periodo (cosa impossibile da fare con attendibilità statistica significativa) e mantenere dei portafogli robusti composti da classi di investimento che si rivelino decorrelate tra loro soprattutto nelle fasi di avversione al rischio. Leggi l’articolo integrale sul sito www.sanmarinofixing.com


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di Daniele Bartolucci

“L’Accordo di Associazione all’Unione Europea sarà il perno su cui ruoteranno, di fatto, tutti gli interventi per portare San Marino alla pari degli altri Paesi europei: interventi che per le nostre imprese si dovranno tradurre in sviluppo economico e competitività”, avverte la Presidente ANIS, Neni Rossini. “Il 2024 per la nostra Associazione comporterà fin da subito l’impegno significativo del rinnovo del Contratto del Settore Industria, che riguarda oltre 10mila persone, ma per il Paese sarà caratterizzato da questo percorso di riforme fondamentali per favorire l’auspicata integrazione nel mercato unico, ma anche per modernizzare tutto il nostro Stato riducendo le distanze dai Paesi più virtuosi che sono già presenti nel contesto europeo. Non un punto di arrivo, ma il punto di partenza di una strada che, se percorsa con convinzione e determinazione, ci porterà verso un positivo sviluppo non solo economico ma anche sociale. Una strada”, aggiunge la Presidente Rossini, “resa sicuramente più agevole dai rinnovati rapporti diplomatici con la vicina Italia, confermati dall’emozionante visita del Presidente Sergio Mattarella, da cui dipendono tante soluzioni che auspichiamo arrivino subito nei prossimi mesi. Percorso

L a ricerca

EAconomia ttualità

FIXING FIXING- Anno - AnnoXXXII XXII -- n.1n.22Venerdì - Venerdì 126Gennaio Giugno 2024 2014

“Ci saranno anche le elezioni e, per la nostra Associazione, questo sarà anche l’anno del rinnov

“L’Accordo con l’UE, punto di parten

La Presidente ANIS, Neni Rossini: “Il 2024 sarà caratterizzato da cambiamenti e riforme, Ma anche alla modernizzazione del nostro Stato riducendo le distanze dai Paesi più virtu che dovrà necessariamente continuare con coerenza e determinazione anche dopo le elezioni politiche, che rappresentano un altro importante appuntamento di quest’anno e a cui, come sempre, cercheremo di portare come ANIS un contributo di idee, dati e stimoli affinché le esigenze dell’economia reale - per esprimere al meglio il proprio potenziale di sviluppo e nella crescita della nostra Repubblica vengano considerate e trattate con la giusta priorità da tutti i partiti candidati”. L’Accordo di Associazione all’Unione Europea sarà dunque l’elemento che caratterizzerà questo 2024? “Si tratta di una svolta epocale per San Marino, che non sarà più considerato un Paese terzo e potrà finalmente muoversi alla pari all’interno del contesto europeo, sia per quanto riguarda i cittadini che le imprese. Occorrerà essere all’altezza di questa op-

portunità e attuare tutti i cambiamenti necessari, nei limiti concordati durante la trattativa che tengono conto delle nostre dimensioni. Per questo l’Accordo non solo caratterizzerà l’anno in corso, ma inciderà profondamente sui tanti anni a venire, rappresentando la giusta direzione in cui muoversi e progredire. Una direzione che tutte le parti politiche, economiche e sociali hanno già ampiamente condiviso in maniera pressoché unanime e che è stata confermata anche recentemente dal sondaggio puntuale dell’Università di San Marino”. Restando nell’ambito economico, più volte ANIS ha ribadito l’urgenza di avere “armi pari”: sarà così? “Come abbiamo detto, l’Accordo di Associazione non è un traguardo e dunque non significa di per sé, soprattutto per quanto riguarda gli attori economici, avere “armi pari”. Per raggiungere que-

Il 62% voterebbe Sì al referendum: l’Accordo darà più possibilità, lavoro e prosperità al Paese La maggioranza dei sammarinesi si sente “europea” e ben il 62% voterebbe Sì ad un eventuale referendum sull’Accordo di Adesione. Questo perché darebbe “più prospettive e possibilità” (per il 68,36% degli intervistati) e “più prosperità economica” (per il 63,61%). Ancora più marcata la risposta sulle nuove generazioni: per il78,77% degli intervistati, infatti, l’Accordo di Associazioni migliorerebbe la qualità della vita dei giovani. Invero, potrebbero crescere criminalità e immigrazione. Ma ci sarebbe comunque più lavoro. Sono questi i dati principali emersi nella ricerca “L’Europa e noi: l’opinione pubblica sammarinese verso l’Unione Europea”, realizzata dal Centro di Ricerca per le Relazioni Internazionali dell’Università di San Marino in

collaborazione con Fondo Servizi Sociali e UPECEDS, e presentata lo scorso dicembre in un evento pubblico. La ricerca ha rilevato e analizzato i pareri e i sentimenti della popolazione su temi come l’identificazione soggettiva con la vita del Continente, il valore della sovranità nell’integrazione in Europa e la percezione delle quattro libertà oggetto dell’accordo di associazione tra San Marino e l’Unione. Con più di 1.500 questionari somministrati alla popolazione residente (stratificati, sia per età, sia per professione, sia per sesso), è stato superato del 25% l’obiettivo strategico e, di fatto, ricerca si distingue quindi per avere il miglior campione mai rilevato nella Repubblica di San Marino. La ricerca è disponilbile sul sito istuzionale del Centro di Ricerca per le Relazioni

Internazionali: istituito nel 2015, il CRRI si occupa di attività di ricerca e didattica inerente le relazioni internazionali quale campo del sapere interdisciplinare e d’azione sociale, promuovendone la diffusione. Nel 2018 ha vinto il bando Erasmus Plus finanziato dalla Commissione Europea nel campo dell’innovazione. È stata la prima istituzione sammarinese ad aggiudicarsi un bando europeo.

sto risultato saranno necessarie azioni e riforme importanti, ma ovviamente, fin da subito, l’auspicio di tutti gli

imprenditori è che finalmente ci si muova con convinzione per allinearci alle best practice dei Paesi più virtuo-

si, dando modo alle nostre imprese di competere veramente alle stesse condizioni sul mercato unico, liberando


EAconomia ttualità

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vo del Contratto del Settore Industria, che riguarda oltre 10mila lavoratori”

nza per lo sviluppo del Paese”

che ci porteranno all’auspicata integrazione nel mercato unico europeo uosi e, finalmente, le nostre imprese potranno competere ad armi pari”

tutto il potenziale che hanno. L’opportunità è enorme, se pensiamo alle dimensioni e alla ricchezza del mercato europeo, che è già oggi il nostro principale punto di riferimento: ma per coglierla appieno occorrerà dotare anche il nostro sistema degli strumenti di cui godono già i nostri competitor. Il tema degli energetici è un esempio lampante: dobbiamo accelerare assolutamente il processo di autonomia energetica adottando le migliori tecnologie già utilizzate nel contesto europeo, mantenendo alta l’attenzione verso la sostenibilità. Un esempio chiaro della arretratezza di San Marino su questo fronte è la mancanza delle norme per la cogenerazione industriale - oltre che l’incomprensibile preoccupazione e polemica che un tema così “assodato” e riconosciuto come virtuoso nel resto del mondo genera nel nostro dibattito politico - che invece è uno dei volani della transizione energetica in molte filiere produttive di tutti i Paesi europei. Lo stesso vale per il ciclo dei rifiuti, su cui ci aspettiamo un piano di investimenti in grado di riportarci agli standard europei”. Anche a livello di leggi e normative si può aumentare la competitività?

“La sburocratizzazione è un obiettivo perseguito in Europa a tutti i livelli e sicuramente anche San Marino può fare tantissimo in questo ambito, così come sulla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, su cui occorre accelerare. Il tema principale, però, legato proprio a quel principio di integrazione e di stesse condizioni, resta il passaggio ad un sistema IVA di imposte indirette: per le imprese sammarinesi significherebbe poter finalmente dialogare alla pari con tutti gli altri Paesi e nell’interscambio commerciale liberarsi degli oneri del T2, il cui superamento è possibile con un accordo parallelo su cui lo stesso Vice Presidente della Commissione Europea, Maros Sefkovic, ha dato ampia disponibilità a trattare. Su questo è necessario ribadire ed essere tutti consapevoli che il presupposto fondamentale dell’eliminazione del T2 è proprio l’introduzione del sistema IVA. Continueremo a sollecitare la politica perché questo passaggio, già previsto da tutti gli ultimi Governi, venga attuato nel più breve tempo possibile. Insieme alle altre riforme e agli investimenti strategici, consentirebbe di riacquistare competitività e allo stesso tempo aumenterebbe l’attrattività dell’intero sistema, ovvero gli obiettivi che tutti dovremmo avere per il nostro Paese”. Un altro obiettivo prioritario è il rapporto con l’Italia? “La bellissima ed emozionante visita del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella ha sancito un nuovo modello di relazione tra i due Paesi, non solo basato sulla necessaria collaborazione, ma elevato a livello di cooperazione. Dobbiamo dimostrarci all’altezza anche di questa occasione e costruire, assieme all’Italia, le migliori soluzioni per tutte le problematiche che da tempo si stanno protraendo - frontalieri, smaltimento rifiuti, sanità ecc. - e iniziare a lavorare a progetti condivisi per lo sviluppo economico di entrambi i Paesi: penso ai trasporti e alla viabilità, a impianti di

produzione di energia che per dimensione potrebbero essere realizzati fuori territorio, ma anche a canali commerciali su cui condividere nuove strategie”. L’altro evento atteso per il

2024, infine, sono le elezioni politiche. Come vi state preparando? “Non essendoci ancora una data certa e visto il grande lavoro che si prospetta sia per mettere a regime l’Accordo di

Associazione all’Unione Europea, sia per completare le riforme strutturali già in programma, il nostro auspicio è che la politica faccia leva sul proprio senso di responsabilità e continui attivamente fino all’ultimo minuto questo percorso, e che il prossimo Governo lo riprenda subito, senza che si sprechi ulteriore tempo prezioso. Anche per questo, come ANIS non faremo mancare il nostro contributo di idee e stimoli: abbiamo già avviato da tempo i lavori per una nuova analisi sull’andamento economico delle imprese associate attraverso il nostro

Osservatorio, che verrà presentata il 19 febbraio nell’Assemblea pubblica. Un lavoro che fungerà da base anche per il documento programmatico che andremo a presentare a tutte le forze politiche che si presenteranno alle elezioni, come è stato fatto anche nelle tornate precedenti, affinché quell’economia reale che ci onoriamo di rappresentare, e che è riconosciuta come elemento di solidità e promotore di sviluppo, venga valorizzata anche nelle loro proposte e possa continuare a sostenere, sempre più e sempre meglio, il nostro sistema Paese”.


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E conomia

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Ne possono beneficiare le persone fisiche: previste condizioni speciali

Tassi di interesse mutui Interventi calmieranti Le nuove disposizioni contenute nel Decreto Delegato 198/2023 di Alessandro Carli

Nuove disposizioni per tutelare i nuclei familiari della Repubblica di San Marino maggiormente colpiti dal forte rialzo dei tassi di interesse sui mutui ipotecari contratti sulla propria abitazione di residenza: è quanto dispone il Decreto Delegato numero 198 del 2023 che chiarisce che ne possono beneficiare (articolo 2) “la persona fisica che sia titolare di mutuo ipotecario, a tasso variabile, riferito all’immobile adibito alla propria residenza effettiva, anche concesso per le finalità di cui alla Legge del 15 dicembre 1994 numero 110 e successive modifiche e alla Legge del 31 marzo 2015 numero 44 e successive modifiche” o che “il cui nucleo familiare abbia un reddito imponibile pro-capite non superiore a 25.000 euro”. Nel caso di mutui ipotecari

cointestati a più persone fisiche almeno un intestatario deve avere residenza effettiva nell’immobile ipotecato. In tal caso, la soglia di cui sopra si applica al reddito imponibile pro-capite del nucleo familiare del residente in tale immobile. I beneficiari, per i mutui ipotecari a tasso variabile riferiti all’immobile adibito a propria residenza (articolo 3), a decorrere dal 1° gennaio 2024 e fino alla naturale scadenza del mutuo, possono richiedere all’istituto di credito finanziatore l’applicazione di un tetto massimo sulla rata prevista dal piano di ammortamento precedentemente concordato, riconducendolo all’importo dell’ultima rata maturata nell’anno finanziario 2022. La differenza di importo tra la rata dovuta sulla base del

piano di ammortamento, e quella determinata sulla base dell’applicazione del tetto massimo di cui sopra, che per l’istituto di credito finanziatore rappresenta un credito verso il titolare del mutuo ipotecario non produttivo di interessi, sarà versata, sempre nella forma rateale con tetto massimo, in via posticipata al momento del pagamento dell’ultima rata del mutuo ipotecario. Qualora, a seguito di una diminuzione dei tassi, la rata prevista dal piano di ammortamento originario, scenda al di sotto del tetto massimo della rata, l’istituto di credito finanziatore inizierà a recuperare il proprio credito maturato per l’applicazione delle presenti disposizioni rata per rata sino alla concorrenza del tetto massimo.

La presentazione della richiesta Il richiedente il beneficio, evidenzia il Decreto Delegato numero 198 del 2023, “deve presentare apposita richiesta all’istituto di credito finanziatore, anche per via telematica, entro il 31 marzo 2024, contenente l’attestazione dei requisiti di cui all’articolo 2, ed in cui deve altresì dichiarare la regolarità dei pagamenti alla data di presentazione della domanda”. La regolarità dei pagamenti deve intendersi riferita a tutto il sistema creditizio e, pertanto, dalla Centrale dei Rischi della Banca Centrale della Repubblica di San Marino non devono essere rilevate, nei confronti del richiedente, tensioni di sorta (sconfinamenti, rate insolute, posizioni in sofferenza, eccetera). In presenza di rate scadu-

F ocus

te e non pagate nel periodo antecedente alla data di presentazione della richiesta, il cliente, per poter usufruire del beneficio, dovrà dimostrare di aver pagato le rate insolute. La dichiarazione rilasciata dal richiedente, chiarisce ancora il Decreto Delegato numero 198 del 2023, “è sottoposta alla verifica dell’istituto di credito finanziatore, il quale può altresì chiedere eventuali ulteriori informazioni di supporto ai fini dell’istruttoria”. Le condizioni speciali Il beneficio di cui all’articolo 3 del Decreto Delegato mumero 198 del 2023: a) non determina alcuna modifica delle condizioni contrattuali originariamente pattuite, né costituisce nova-

zione dal punto di vista giuridico od autonomo motivo di declassamento del credito ai fini di vigilanza; b) non comporta ulteriori formalità all’accordo originario di finanziamento stipulato tra l’istituto di credito finanziatore ed il soggetto richiedente, anche in relazione alla conservazione delle eventuali garanzie a esso collegate, non essendo necessaria alcuna formalità o annotazione nei pubblici registri; c) non determina nuovi o maggiori oneri, anche fiscali, a carico delleparti. L’applicazione della misura di cui all’articolo 3, non comporta altresì la decadenza e la sospensione dei benefici e dei contributi previsti dalla Legge numero 110 del 1994 e successive modifiche e dalla Legge numero 44 del 2015 e successive modifiche.

Associazione Bancaria Italiana: tasso medio nuovi mutui a tasso fisso in Italia è 4,32% L’ABI ha approfondito i recenti dati territoriali pubblicati dalla Banca d’Italia: nel secondo trimestre del 2023 il tasso medio applicato alle famiglie sui nuovi mutui a tasso fisso per l’acquisto di abitazioni è risultato del 4,32%, con minime differenze tra le singole aree territoriali. In particolare, il tasso più elevato si è registrato nel Nord-Est con il 4,40%, seguito dal 4,35% nelle Isole, 4,31% nel Nord-Ovest, 4,30% nel Sud. Il livello più basso si è riscontrato nel Centro con il 4,27%. Sempre nel secondo trimestre 2023 i tassi sui nuovi mutui a tasso variabile sono risultati un po’ più alti di quelli a tasso fisso: 4,76% a livello nazionale, rispetto al 4,32% del fisso. Nelle singole aree territoriali i tassi variabili sono stati: 4,80% nel Nord-Ovest; 4,75% nel

Nord-Est, 4,71% nel Centro e 4,86% nelle Isole%. Il livello più basso dei mutui a tasso variabile si è riscontrato nel Sud con il 4,66%. Sempre nel secondo trimestre 2023, i tassi praticati alle imprese sui nuovi prestiti connessi ad esigenze di investimento sono risultati mediamente del 5,26% a livello nazionale, 5,21% nel Nord-Ovest, 4,99% nel

Nord-Est, 5,33% nel Centro, 5,98% nel Sud e Isole; il maggior livello dei tassi nel Mezzogiorno riflette la maggiore rischiosità dei prestiti alle imprese: a giugno 2023 il rapporto sofferenze lorde su impieghi alle imprese è stato, infatti, più elevato nel Mezzogiorno (3,4% rispetto al 2,0% del totale Italia, 1,5% nel Nord e 2,7% nel Centro).


I struzione

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Nel 2014 gli studenti erano 200, oggi il totale ha superato quota 2mila

“Gli iscritti sono parte integrante dell’Ateneo” Quarto mandato per il Rettore dell’Università, Corrado Petrocelli di Alessandro Carli

Dietro la conferma del Rettore Corrado Petrocelli – conferma arrivata all’unanimità da parte dell’Aula - i numeri: quando ha accettato l’incarico, nel 2014, l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino contava circa 200 studenti (compresi i frequentanti dei Master), oggi invece il totale ha superato le 1.100 unità e si arriva a oltre 2.000 con i corsisti dei vari master, corsi di alta formazione, specializzazione, etc. “Tutti i risultati sono merito di una collettività che ha lavorato con grande impegno, dal personale tecnico-amministrativo agli stessi docenti che, nel tempo, sono cresciuti con l’Università, senza dimenticare gli studenti che oggi hanno una rappresentanza anche in Senato e Consiglio dell’Università (CDU). Siamo una comunità universitaria in cui gli iscritti non sono ‘consumatori’ ma una componente integrante” esordisce il Rettore Corrado Petrocelli, al quarto mandato sul Monte Titano. Che Università ha incontrano dieci anni fa? “Gli iscritti erano pochi e alcuni corsi languivano, soprattutto come forma di organizzazione e di requisiti che venivano richiesti a livello internazionale agli Atenei. Ero pienamente consapevole che sarebbe stato necessario un processo lungo, faticoso e impegnativo: sono partito dalle basi e dai servizi per gli studenti. In dieci anni gli iscritti all’Università di San Marino sono più che quintuplicati, sono stati avviati nuovi percorsi formativi sia triennali che magistrali – ne ricordo uno, tra i nuovi, ‘Comunicazione e Digital Media’, organizzato in collaborazione con Alma Mater Studiorum – Università di Bologna che offre una formazione professionalizzante sulla comunicazione contemporanea applicata ai media digitali e alle reti – e sono stati consolidati quelli già esistenti, ad esempio Design che anche quest’anno ha fatto il pieno di

iscritti, 110. Non voglio poi dimenticare Ingegneria Gestionale e Ingegneria Antisismica per la Sostenibilità Ambientale, due proposte molto gradite dagli studenti. Quest’anno abbiamo uno studente anche dalla Sardegna, l’unica regione che mancava: adesso ci sono tutte”. L’Università è studio ma non solo. “In questi due lustri è stata rafforzata l’attività didattica e quella dedicata alla ricerca. Pochi mesi fa abbiamo presentato, assieme all’ISS, i risultati di un progetto sulla diagnosi precoce del morbo di Alzheimer che abbiamo finanziato sin dall’inizio. A coordinare l’iniziativa Francesco Tamagnini, direttore della ricerca neuroscientifica del Centro di Studi Biomedici dell’Ateneo sammarinese, parallelamente impegnato come docente e ricercatore all’University of Reading, nel Regno Unito, in collaborazione con un team dell’ISS guidato dalla Dottoressa Guttmann”. L’impressione è che, rispetto a 10 o 15 anni, oggi l’Università di San Marino sia maggiormente integrata con il territorio. “Quando sono arrivato in Repubblica la percentuale di studenti sammarinesi era circa l’1%, oggi è del 10%: una crescita che misura e conferma l’attenzione alle esigenze formative del territorio. Si è creato un sistema virtuoso che fa incontrare l’Università

e le aziende del territorio: il matching avviene attraverso stage e tirocini. Tra gli obiettivi che mi ero proposto, anche quello di unire lo sviluppo del Paese alla qualificazione professionale, nell’accezione più ampia del termine, attraverso percorsi di formazione mirati e qualificati – oggi le competenze sono necessarie - e un’integrazione con l’estero: siamo entrati, dopo una serie di verifiche approfondite, in tutti i principali organismi internazionali ed europei grazie all’allineamento agli standard richiesti”. Con uno sguardo attento anche alla trasparenza. “Sul sito dell’Università sono stati raccolti i verbali del Senato Accademico e del Consiglio dell’Università dal 2014 al 2023 con tutti gli allegati, quindi tutte le delibere, i provvedimenti, in questo modo tutte le persone possono constatare le attività che vengono svolte e le decisioni prese”. L’Università di San Marino si è dimostrata attenta anche durante il Covid. “La pandemia ha avuto ripercussioni anche sul nostro Ateneo. Oggi, a fronte di un finanziamento statale inferiore ai 4 milioni di euro, l’Università fattura circa 8 milioni: l’Ateneo è in salute. Non possiamo comunque dimenticare gli anni della pandemia. Il primo anno, il 2020, tutto il personale si è autotassato del 10% per an-

dare incontro alle difficoltà degli studenti: in questo modo siamo riusciti a ‘tagliare’ i costi dell’ultima rata universitaria di oltre il 40%. Nel 2021 abbiamo destinato parte dei fondi per ricaricare le SMaC Card di circa 700 studenti con 150 euro a testa. Il

Covid non ha intaccato gli avanzi perché abbiamo sospeso gli investimenti”. Un Ateneo su “misura” degli studenti. “Tra i servizi che offriamo voglio ricordare la mensa – si può pranzare con 3,90 euro – e il Servizio di Ascolto e Consulenza Psicologica, istituito, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane e in particolare con l’Osservatorio Permanente sulla Condizione Giovanile e a disposizione anche del personale docente qualora, nell’ambito dell’attività didattica, desideri un confronto per richieste di aiuto ricevute o abbia ravvisato situazioni di disagio. Una ‘fragilità’, quella delle difficoltà legate all’apprendimento ma non solo, che ho condiviso recentemente anche con Anna Maria Bernini, Ministro

dell’Università e della ricerca dell’Italia: per alcuni studenti vivere fuori casa può provocare una forma di smarrimento”. La stretta attualità ci porta all’Accordo di Associazione con l’Unione Europea. “L’Accordo avrà ricadute positive, l’Università potrà gestire la propria posizione come membro e interlocutore. Università che già da tempo dialoga con il mondo: testimonianze ne sono la partecipazione a ‘Erasmus+’ e i lavori del Centro di Ricerca per le Relazioni Internazionali: a dicembre il direttore Michele Chiaruzzi ha presentato l’indagine scientifica ‘L’Europa e noi – l’opinione pubblica sammarinese verso l’Unione Europea’. Il nostro Ateneo ospita con una certa frequenza studenti provenienti dall’estero”.


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C ommercio e Artigianato

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Stabiliti anche i requisiti per le “botteghe storiche” e i “mercati storici”

“Made in San Marino” Disciplinato il marchio Il Decreto Delegato numero 1 del 2024 norma le produzioni locali Il decreto delegato numero 1 del 2024, in attuazione della delega di cui all’articolo 3, comma 10 della Legge 15 settembre 2023 n.132, istituisce e disciplina i marchi “Made in San Marino” e “100% Made in San Marino” e il Registro delle Botteghe Storiche e dei Mercati Storici al fine di valorizzare i prodotti della Repubblica e far conoscere, oltre all’origine, l’esclusività e l’eccellenza sammarinesi. Il marchio “Made in SanMarino” I beni alla cui produzione contribuiscono due o più paesi o territori sono considerati originari della Repubblica di San Marino e identificati con il marchio “Made in San Marino” se hanno subito nel territorio dello Stato sammarinese l’ultima trasformazione o lavorazione sostanziale ed economicamente giustificata, effettuata presso un’impresa sammarinese attrezzata a tale scopo, che si sia conclusa con la fabbricazione di un prodotto nuovo o abbia rappresentato una fase importante del processo di fabbricazione. La domanda per la concessione d’uso del marchio deve essere presentata all’UO Ufficio Attività Economiche (di seguito brevemente UAE), a cui compete l’istruttoria, la valutazione e la concessione del marchio stesso. La domanda è accompagnata da un disciplinare di produzione contenente: a) la descrizione del prodotto; b) le caratteristiche generali; c) i procedimenti di lavorazione; d) i materiali usati; e) i luoghi di produzione e il tipo di lavorazione o trasforma-

zione effettuata presso gli stessi. La domanda è accompagnata da una descrizione del prodotto unitamente alla riproduzione visiva dello stesso. La concessione d’uso del marchio si perfeziona attraverso la stipula di una convenzione tra la Segreteria di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio, per il tramite dell’UO UAE, e il titolare o rappresentante legale dell’impresa. Per la concessione d’uso del marchio è istituita una tassa, da versare annualmente, il cui ammontare è fissato in euro 100. Con regolamento adottato dal Congresso di Stato è identificato graficamente il marchio “Made in San Marino” e sono disciplinate le modalità e i criteri per la concessione d’uso, il controllo, la sospensione e la revoca del marchio stesso. Nel rispetto dei ruoli propri del Congresso di Stato e delle associazioni di cate-

goria di settore e dei consorzi di produzione, tutela e promozione, i suddetti criteri saranno individuati in collaborazione con questi ultimi al fine di garantire la più ampia condivisione. Il marchio “100% Made in SanMarino” Si intende realizzato interamente in San Marino e identificato con il marchio “100% Made in San Marino” il prodotto o la merce per il quale il disegno, la progettazione, la lavorazione ed il confezionamento sono compiuti interamente sul territorio sammarinese. Con regolamento adottato dal Congresso di Stato è identificato graficamente il marchio “100% Made in San Marino” e sono disciplinate le modalità e i criteri per la concessione d’uso, il controllo, la sospensione e la revoca del marchio stesso.

Botteghe storiche e dei mercati storici Sempre il DD nr. 1, al fine di promuovere la conoscenza e la valorizzazione delle attività commerciali ed artigianali

aventi valore storico, artistico, architettonico ed ambientale, che costituiscono testimonianza della storia, dell’arte, della cultura e della tradizione imprenditoriale e mercatale sammarinese istituisce lo status di “Bottega Storica” e “Mercato Storico”. Gli esercizi commerciali al dettaglio o di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, le imprese artigianali e i mercati su aree pubbliche, per essere definiti “Bottega Storica” o “Mercato Storico” (foto Adolfo Chelius), devono dimostrare il possesso dei seguenti requisiti: a) svolgimento della medesima attività da almeno cinquanta anni continuativi, nello stesso locale o nella stessa area pubblica. Sono irrilevanti a tal fine le modifiche attinenti alla proprietà, amministrazione, denominazione, insegna dell’attività purché le caratteristiche ori-

E nogastronomia

ginarie della stessa siano mantenute; b) collegamento funzionale e strutturale dei locali e degli arredi con l’attività svolta, al fine di dare il senso di un evidente radicamento nel tempo dell’attività stessa; c) accesso su area pubblica oppure su area privata gravata da servitù di pubblico passaggio per i locali in cui viene esercitata l’attività; d) presenza nei locali, negli arredi, sia interni che esterni, e nelle aree dove viene svolta l’attività, di elementi di particolare interesse storico, artistico, architettonico e ambientale, o particolarmente significativi per la tradizione e la cultura del luogo. Tali caratteristiche esteriori, spiega il DD, “devono suggerire in modo evidente il senso del radicamento nel tempo dell’attività e il collegamento con la stessa”. Alessandro Carli

A Coriano (RN) si diventa assaggiatori di formaggi ONAF: già aperte le iscrizioni Un viaggio approfondito nel mondo dei formaggi italiani, che alterna una parte teorica e tecnica a una pratica, quindi di degustazione. Coriano (Rimini), dal 30 gennaio 2024 e per otto martedì di seguito ospiterà il corso di primo livello firmato da ONAF (Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio). Le lezioni, tenute da Docenti Maestri Assaggiatori di ONAF, affonderanno come un coltello nel cuore di questo universo fatto di regionalità, tradizioni, ricerca della qualità e disciplinari di produzione. In Italia, va ricordato, si producono circa 500 tipi di formaggi diversi da latte vaccino, ovino, caprino e di bufala, e più di 50 sono i DOP: un patrimonio straordinario che il corso ONAF metterà al centro delle lezioni.

I temi delle lezioni Dalla metodica di assaggio dei formaggi (uso appropriato dei sensi, l’ambiente dell’assaggio, terminologia dell’assaggiatore dei formaggi, analisi sensoriale, valutazione del consumatore, degustazione amatoriale) passando per gli aspetti chimici, microbiologici e merceologici del latte, ma anche la tecnologia casearia (pastorizzazione e termizzazione del latte, lavorazione in caldaia, taglio della cagliata, salatura, maturazione, stagionatura e affinatura), gli approfondimenti sui formaggi a pasta molle, semidura, dura e a pasta filata, la cultura e normativa casearia e gli abbinamenti dei formaggi con vini, frutta, verdura, mieli e marmellate. Saper utilizzare correttamente i cinque sensi (vista, tatto, olfatto, gusto e udi-

to), compilare una specifica “scheda di degustazione sensoriale”, in maniera oggettiva, ricorrendo a un vocabolario “tecnico” e riconosciuto, ma soprattutto essere in grado di capire e decodificare tutti gli aspetti che si nascono dietro a una crosta (o a una buccia) diventa così una forma di amore e rispetto per uno dei diamanti più puri (e poco conosciuti) della grande enogastronomia italiana celebre in tutto il mondo. In sintesi Lezioni: dal 30/01/2024 al 02/04/2024. Data limite per le iscrizioni: 16/01/2024. Corso di primo livello. Luogo: Centro Giovani Coriano (Via Piane, 100, Coriano). Riferimento mail: onaf@ onaf.it Costo: 350€.


P romozione del Paese

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Il Commissario Generale Francini: “Al via le operazioni organizzative”

Expo 2025, San Marino ci sarà: destinazione Osaka Firmato l’accordo di partecipazione con l’Ambasciatore del Giappone La partecipazione di San Marino all’Expo è ormai una costante nell’ambito della promozione del sistema Paese a livello globale e questa “tradizione” non poteva che continuare anche in futuro. Ora c’è l’ufficialità, perché il Commissario Generale per la Repubblica di San Marino Filippo Francini, accompagnato dall’Ambascitore di San Marino in Italia Daniela Rotondaro, presso la sede dell’Ambasciata del Giappone di Roma alla presenza dell’Ambasciatore del Giappone in Italia Satoshi Suzuki, ha siglato l’accordo di partecipazione della Repubblica di San Marino all’Expo di Osaka del 2025 con la Japan Association for the 2025 World Exposition che prevede la presenza della Repubblica di San Marino alla manifestazione con un proprio padiglione dal 13 aprile al 13 ottobre 2025. “Con questa fir-

Z oom

La Capitale della buona tavola

Osaka è una città del Giappone di oltre 2,75 milioni di abitanti situata nella regione del Kansai, nell’isola di Honshū, alla foce dei fiumi Yodo e Yamato. Un primato singolare detenuto dalla città è il più alto quoziente nel rapporto tra la popolazione diurna e quella notturna (141%),che dimostra l’importanza di Osaka come centro economico e commerciale: mentre di notte la popolazione arriva a 2,6 milioni di abitanti, piazzando la città al terzo posto del Giappone, durante il giorno cresce fino a 3,7 milioni, seconda solo a Tokyo. Inoltre, Osaka è tradizionalmente considerata la “cucina del Paese” o la “capitale della buona tavola” del Giappone.

ma”, ha commentato lo stesso Commissario Generale Filippo Francini, “ufficializziamo la presenza della Repubblica di San Marino all’edizione 2025 dell’Esposizione Universale e di fatto diamo il via alle operazioni per la realizzazione del Padiglione e

all’organizzazione della partecipazione”. A fargli eco l’Ambasciatore del Giappone in Italia e a San Marino, Satoshi Suzuki: “Siamo grati che la Repubblica di San Marino abbia firmato il contratto di partecipazione all’Expo di Osaka, Kansai del 2025. Au-

L ’iniziativa

guriamo ogni successo al Padiglione della Repubblica di San Marino”. Dopo gli ottimi risultati garantiti dalla partecipazione sammarinese a Expo Dubai 2020 inizia dunque un nuovo percorso per arrivare con un progetto di alto livello per la

promozione dell’immagine e delle opportunità offerte nei diversi settori: economia, turismo, commercio, ambiente e salute. Il tema scelto dagli organizzatori è “Designing future society for our lives” con il padiglione della Repubblica di San Marino che troverà spazio nel settore “Saving life” e sarà chiamata a dare la propria interpretazione. Expo 2025 segna una tappa importante per tutti i Paesi partecipanti che saranno chiamati a presentare il proprio percorso per il raggiungimento degli obiettivi dettati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. La firma “da il via” al progetto di realizzazione e organizzazione della struttura organizzativa del padiglione sammarinese. La progettazione architettonica e di design sarà affidata all’Università degli Studi di San Marino mentre la gestione ammini-

strativa sarà in capo all’Agenzia per lo Sviluppo – Camera di Commercio che si occuperà anche della promozione del sistema economico sam-

Il Padiglione sammarinese sarà insediato nel settore “Saving life” marinese. Come le precedenti edizioni anche quella giapponese che prenderà il via esattamente fra 472 giorni, sarà contrassegnata da eventi di promozione e appuntamenti istituzionali. In via di definizione la data del San Marino National Day che dovrebbe essere fissato ad inizio maggio 2025. Daniele Bartolucci

San Marino torna ad essere un set cinematografico: l’attore Massimo Boldi e il regista Neri Parenti sono già pronti a lavorare ad una produzione in loco Due dei più celebri protagonisti della commedia italiana, l’attore comico Massimo Boldi e il regista Neri Parenti, hanno raggiunto nei giorni scorsi la Repubblica di San Marino per incontrare alcuni membri del Congresso di Stato. Boldi e Parenti, protagonisti delle più celebri produzioni cinematografiche comiche, accompagnati dall’autore Gianluca Bomprezzi e dai produttori Fabio Boldi e Federico Saraceni, hanno presentato un progetto cinematografico, che il Congresso di Stato ha avvallato e che sosterrà, per una produzione da tenersi sul territorio sammarinese. “La Repubblica di San Marino è il set cinematografico ideale per qualsiasi tipo di produzione”, ha annunciato lo stesso Boldi, “ne conosco le peculiarità da quando mi ci portava Little Tony e da quel tempo ne sono affasci-

nato. Credo che il progetto presentato sia di alto livello, sono certo che presto ne vedremo gli sviluppi”. All’incontro hanno partecipato il Segretario di Stato per il Turismo Federico Pedini Amati e il Segretario di Stato Fabio Righi oltre ai rappresentanti delle altre Segreterie di Stato che saranno coinvolte nell’iniziativa. Al termine dell’incontro, cui faranno seguito ulteriori riunioni esecutive e una prima bozza di sceneggiatura la delegazione è stata ricevuta in Udienza privata dagli Eccellentissimi Capitani Reggenti. “Da tempo sostengo che la Repubblica di San Marino possa ospitare produzioni cinematografiche che favoriscano la promozione e l’economia del territorio”, ha commentato Federico Pedini Amati (Segretario di Stato per il Turismo): “Massimo Boldi, Neri Parenti, Gianluca

Bomprezzi e la delegazione che abbiamo incontrato oggi ha un progetto serio che il Congresso di Stato si è impegnato a sostenere”. D’accordo con lui anche il

collega Fabio Righi, Segretario di Stato per l’Industria: “Il settore delle produzioni cinematografiche offre interessanti opportunità di sviluppo economico. Mol-

to interessante discutere delle grandi opportunità di questa industria sulle quali lavoreremo insieme per sviluppare anche le necessarie normative”.



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