Gaa Rovigo calcio gaelico 24 agosto 2013 stadio Mario Battaglini

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Progetto ideato e ralizzato da Digital Ink srl - via Giovanni Miani, 62 - 45100 Rovigo supplemento a RovigoOggi.it Aut. Trib. Rovigo n째 06/08 Reg. Stampa del 07/08/2008 - direttore responsabile Irene Lissandrin


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Genesi e sviluppo

di una storia che ha dell’incredibile Era il 2 Giugno del 2011 quando un pallone acquistato qualche mese prima nello store del Croke Park di Dublino ed otto pionieri danno vita, su un campetto della prima periferia cittadina, al Rovigo Gaelic Football, la prima squadra italiana di Calcio Gaelico. Inizia così, più per goliardia che per convinzione, la storia della squadra che ha dato il “LA” al movimento del Gaelic Football nel nostro Paese. Ben presto agli otto pionieri si aggiunsero altri incuriositi da questo sport che dà spazio a tutti: rugbisti, calciatori, giocatori di basket, volley e baseball. Uno sport antico! Completo, veloce, capace di appassionare migliaia di irlandesi e non solo quelli se è vero che, a poco a poco, dopo Rovigo, anche Padova e Roma sono

scese in campo ed hanno costruito la loro squadra. Non saranno le ultime in quanto il movimento è in pieno fermento. Rovigo e Padova guidano, sotto l’occhio attento ed interessato della Gaelic Athletic Assocation (GAA), l’organizzazione di quella che sarà la futura Federazione Italiana dei Giuochi Gaelici (F.I.G.G.). Un successo dietro l’altro, arrivato grazie ad un attento utilizzo di social network quali facebook e twitter, che hanno permesso di dare visibilità e seguito a questa pazza idea. Infatti, già nel Giugno dello scorso anno, i pionieri di Rovigo volarono in Puglia per partecipare, invitati allora come unica squadra Italiana di gaelic football, al Festival dei Giochi e delle Tradizioni di Ceglie

Messapica (BR). Da quel preciso momento è stato un continuo crescendo fino ad arrivare alla fine di Ottobre quando, alla vigilia del derby con il Padova Gealic Football fondato nel mese di Giugno del 2012 dai fratelli Alfonso e Vincenzo Duca, il Rovigo Gaelic Football, che nel frattempo aveva trovato la sua personalità giuridica entrando nella grande famiglia di Ascaro asd, per mezzo della voce del suo “chairman” andava in diretta telefonica nel corso della trasmissione pomeridiana “00K” di Radio Kiss Kiss. E’ il primo passaggio su un network nazionale e non sarà l’ultimo. Mercoledì 16 Gennaio 2013 tocca a Deejay Tv ospitare in diretta skipe Matteo Perazzolo e Chiara Sandonà nel contenitore pomeridiano “Occupy-

Deejay” e la domenica successiva c’è ancora spazio per l’Ascaro Rovigo Gaelic Football Gaa nel corso della trasmissione radiofonica “Dai&Vai” di Radio-24. Non sono però solo i media radiofonici e televisivi nazionali ad occuparsi di questo fenomeno sportivo, ma anche numerose testate online e, soprattutto, la carta stampata. E’ indubbio che Rovigo continua ad essere un faro per tutto il movimento degli sport tradizionali irlandesi nel nostro Paese, tanto che alla fine dello scorso mese di Aprile, la nostra città è stata scelta dal Board europeo della Gaelic Athletic Association (Gaa Europe) come una delle sedi 2013 per i corsi arbitri di calcio gaelico maschile e femminile. Dalla tre giorni svoltasi all’Hotel Villa Regina Mar-


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gherita, sono usciti i primi arbitri italiani che hanno avuto modo di dirigere i loro primi incontri nei tornei di Roma e Padova, ricevendo i complimenti direttamente da Mr. Tom McGrath, il designatore europeo della Gaa che ha avuto modo di apprezzare la loro professionalità nell’arbitrare in questo nuovo sport. Certo manca loro ancora un po’ d’esperienza ma sembrano tutti aver imboccato la strada giusta

per avere una brillante carriera. Sinceramente nessuno si immaginava tanta popolarità in così poco tempo. Questo però fa da sprone per fare ancora di più lavorando per crescere nei numeri e facendo conoscere questo sport sul territorio grazie all’organizzazione di eventi, anche a scopo benefico, nati grazie anche alla collaborazione con altre Associazioni. Dal 27 ottobre dell’anno scorso,

zo ai pali iniziando da quelli dell’Adige Gaelic Cup giocata a Padova lo scorso 16 marzo, fino a quelli dell’incontro benefico giocato il 1° giugno nell’ambito di una manifestazione organizzata a San Possidonio (MO) a favore dei terremotati dell’Emilia in collaborazione con l’Associazione Amici di Sarzano. Sicuramente indimenticabile il debutto internazionale nella tappa romana del Torneo Regionale Italo-svizzero dello scorso 18 maggio ed il successivo appuntamento disputato a Padova il 15 giugno, eventi che dopo l’apertura di Zurigo, in attesa della chiusura organizzata a Rovigo, hanno acceso le sfide regionali della nuova competizione creata dal Council del Gaa Europe. Questi appuntamenti che hanno messo il team polesano allenato da Simone Zonzi a confronto con squadre più esperte, sono stati davvero utili per imparare e fare la necessaria esperienza che permetterà di affrontare al meglio quello che sarà l’appuntamento clou di questa prima straordinaria stagione per il calcio gaelico italiano: le finali Paneuropee che si disputeranno ad Athlone, in Irlanda, tra il 19 ed il 20 ottobre prossimi. Proprio li, nella culla del calcio gaelico, ci sarà l’occasione di vivere un’altra esaltante avventura!

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quando i rossoblu scesero in campo per la prima volta per disputare un incontro di gaelic football a quest’ultimo appuntamento del 2013 nel torneo regionale italosvizzero, sono passati poco meno di 10 mesi, eppure di acqua ne è “passata sotto i ponti” ed altrettanti palloni sono finiti in rete ed in mez


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Il calcio gaelico

Breve guida ad uno sport straordinario Il calcio gaelico o gaelic football (peil Ghaelach in lingua Gaelica) è uno sport di squadra giocato principalmente in Irlanda. Squadre di 15 giocatori calciano o colpiscono di pugno una palla rotonda su un campo d’erba, cercando di indirizzarla dentro i pali di una particolare porta. Lo sport è molto popolare in tutta l’Irlanda, anche nella parte politicamente dipendente dal Regno

Unito, dove viene giocato fin dal XVI secolo. A prima vista il calcio gaelico appare come una combinazione fra il calcio ed il rugby ed in qualche particolare giocata ricorda anche il basket. I giocatori avanzano con la palla sul campo trasportandola, calciandola e passandosela con la mano fra compagni di squadra. Una squadra raccoglie punti quando riesce a segnare in

una particolare porta a forma di H, sia sotto che sopra la traversa (vedi punteggio). Le prime notizie di questo gioco risalgono al 1527 e la prima partita della quale si ha testimonianza risale al 1712, quando a Slane s’affrontarono gli atleti del Meath e quelli del Louth. Nel 1884 il regolamento fu rivisto e codificato.

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Le regole

Il campo e i ruoli nel calcio gaelico Il campo è in erba e di forma rettangolare, con dimensioni che variano sui 130–145 metri in lunghezza e 80–90 in larghezza. Alla fine di ogni campo ci sono porte a forma di H, nella parte sotto la traversa corredate di una rete. I pali delle porte sono alti almeno 7 metri e l’altezza della porta sotto la traversa deve essere di 2,5 metri, la larghezza deve essere di 6,5 metri. Il campo è marcato da delle linee orizzontali situate a 13, 20 e 45 metri di distanza dalle due linee di fondo. Le squadre sono formate da 15 giocatori così divisi nei seguenti ruoli: un portiere (goalkeeper), due difensori

d’angolo (right and left cornerback), un difensore centrale (fullback), tre mediani (right, centre

and left half-back), due centrocampisti (midfielder), tre mezze punte (right, centre and left halfforward), due attaccanti d’angolo (right and left corner-forward) e una punta centrale (full-forward)

La palla

Il football gaelico viene giocato con un pallone rotondo di cuoio, simile a quello del calcio, ma più pesante e formato da zone orizzontali piuttosto che da esagoni e pentagoni spesso usati nei palloni da calcio e, a prima vista, molto più simile ad un pallone da volley. Può essere calciato o passato a mano: quest’ultimo non è propriamente un pugno come potrebbe sembrare, piuttosto un colpo di nocche. E’ comunque possibile passare il pallone colpendolo a mano aperta. In questo caso però il colpo deve sempre e comunque avvenire dal basso verso l’alto. Fare determinate azioni con la palla non è permesso e sono considerati falli tecnici: - Trattenere la palla

più un massimo di 15 sostituti, dei quali cinque possono entrare in campo. Ogni giocatore è numerato da 1 a 15, a partire dal portiere, che deve indossare una divisa di colore differente come nel calcio. Nel resto d’Europa, non esistendo campi con le misure previste dal regolamento (nei tornei infatti si utilizzano campi da calcio o da rugby adattando le porte) le squadre sono formate da 11 giocatori. In sostanza vengono tolti i 4 uomini centrali dello schema (full-back, centre half-back, centre half-forward e centre forward). Restano invece invariate le linee orizzontali a 13, 20 e 45 metri.

- Raccogliere la palla da terra con le mani prima di averla alzata con il piede (regola valida solo nel il football maschile) - Fare più di quattro passi senza passare, far rimbalzare o soloing la palla (Soloing significa calciare la palla su una propria mano, gesto abbastanza tecnico). - Rimbalzare la palla due volte di seguito - Passare la palla in rete di mano (al volo può essere invece colpita) - “Square ball”, una regola spesso molto dibattuta e, per questo, simile al fuorigioco nel calcio: se, nel momento in cui la palla entra nell’area piccola, è presente un altro attaccante all’interno, l’arbitro fischia una punizione.


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Rubare palla Il livello di tackle consentito è più vasto del calcio, ma inferiore rispetto al rugby. In buona sostanza non è permesso placcare il portatore del pallone ma contrastarlo spalla a spalla. I seguenti sono invece considerati falli: - usare entrambe le mani per fermare l’avversario - spingere l’avversario - caricare l’avversario di spalla colpendolo sulla schiena

o sul petto - colpire deliberatamente un avversario - tirare la maglia - bloccare un tiro col piede - entrare in scivolata sull’avversario - toccare il portiere dentro l’area piccola

Il punteggio, a prima vista piuttosto ostico, in realtà è molto semplice: se la palla entra fra i due pali della porta, la squadra consegue dei punti. Se la palla passa sopra la traversa, vale un punto (point) e viene alzata una bandiera bianca. Se la palla passa invece sotto la traversa e finisce in rete, si tratta di goal, che vale tre punti, e viene alzata una bandiera verde dai giudici di

porta (umpires). Il punteggio viene registrato nel modo {goal totali}{punti totali}. Ad esempio, la semifinale All-Ireland del 1991 finì: Meath 0-15 Roscommon 1-11. Il Meath aveva quindi vinto “quindici a uno-undici” (ovvero a quattordici).

Il punteggio Il gioco

giocatori devono rimanere fuori dall’area grande. Nel caso il fallo non sia chiaro, sia per zuffe o mischie, l’arbitro concede la palla contesa (o “palla a due”). In tutti i casi di palla ferma: rimesse, punizioni, palla contesa, ecc. tutti i giocatori (compagni e avversari) devono stare almeno a 13 metri di distanza dal punto di battuta.

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La partita inizia quando l’arbitro lancia la palla fra i quattro centrocampisti (miedfilders). Quando un attaccante ha tirato la palla fuori dalla linea di fondo, il portiere deve effettuare una rimessa dalla linea dei 13 metri (kickout). Tutti i giocatori devono stare dietro la linea dei 20 metri. Analogamente, dopo che un attaccante ha segnato un gol o un punto, il portiere deve effettuare una rimessa dal fondo dalla linea dei 13 metri, con i giocatori tutti oltre la linea dei 20 metri e fuori dal semicerchio. Dopo che un difensore ha mandato la palla fuori dalla sua porta (quello che calcisticamente si definisce “salvare in corner”), un attaccante può effettuare un così detto “45” (fortyfive) calciando da fermo, col pallone a terra e senza l’utilizzo di un tee, dalla linea dei 45 metri. Se un giocatore manda la palla fuori dal campo, l’altra squadra ha in favore una rimessa laterale (sideline kick) nel punto dove la palla è uscita. Una particolarità. Se chi effettua la rimessa laterale si trova in buona posizione può tentare di segnare direttamente un punto. Quando un giocatore effettua un fallo, l’altra squadra beneficia di un calcio di punizione (free kick) dove il fallo è stato commesso. Può essere battuto indifferentemente con le mani o con i piedi, e si può tentare la via del punto come nelle rimesse laterali. Se la difesa commette un fallo nella propria area grande, la squadra in attacco beneficia di un rigore (penalty kick), che va battuto dagli 11 metri. Solo il portiere può difendere la porta e tutti gli altri


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Brian Sheehy presidente federazione Gaa Europe

Gaa Europe. Un movimento in piena espansione La storia della Gaelic Athletic Association ho ormai raggiunto la bellezza dei 130 anni! L’anno di fondazione risale infatti al 1884, quando Michael Cusack, insegnante e giornalista a Dublino, intuisce la necessità di creare un organismo in grado di regolare l’attività dei giochi tradizionali irlandesi che all’epoca venivano giocati con regole diverse a seconda del club e dalle contee di provenienza. Da quel momento, messo ordine ai regolamenti, hurling, football ed handball hanno trovato una nuova spinta che, passo dopo passo, li ha portati ai livelli oggi conosciuti. Una finalissima di hurling o football, giocata al Croke Park di Dublino, porta allo stadio più di 83mila spettatori, un pubblico che i nostri stadi di calcio non vedono ormai da decenni. Questi numeri

fanno capire quanto il popolo irlandese si identifichi in questi sport tradizionali. Negli ultimi anni i giochi gaelici hanno conosciuto un notevole sviluppo anche al di fuori della madrepatria, grazie ai tanti immigrati irlandesi che per motivi di lavoro hanno “invaso” l’Europa e gli altri continenti. Da qui la necessità per la Gaa di coordinare le attività di questi nuovi Club che pian piano si formavano a macchia di leopardo al di fuori del territorio nazionale. Nasce così, tra gli altri, il Board della Gaa Europe, l’organismo incaricato di regolare le attività sportive dei nuovi club che negli ultimissimi anni sono cresciuti ad un ritmo impressionante tanto che oggi si contano una settantina di club operativi in 20 diverse nazioni europee ed un’altra ventina di nuove squadre stanno lavorando per affiliarsi al Board europeo entro l’inizio della prossima stagione sportiva. Un successo straordinario! Il bello di questa storia è che ormai gli espatriati che originariamente

avevano costituito questi club lontano dalla loro verde Irlanda, stanno cedendo il passo ad una nuova razza di giocatore, un giocatore “indigeno” nato e cresciuto al di fuori dell’Isola di Smeraldo. In parecchie squadre ormai fino al 50% dei tesserati non sono irlandesi ed in alcuni casi le percentuali “no irish” sfiorano il 100% come ad esempio nel caso di Rovigo e Padova, o come in molte squadre spagnole e francesi. Oggi il sistema Gaa Europe è organizzato su un pilastro di torneo a livello europeo per hurling e camogie (la versione femminile dell’hurling) e su 6 pilastri di tornei, maschili e femminili, a livello “regionale” per il football: Benelux (Belgio, Olanda e Lussemburgo); Eastern & Central (Austria, Germania, Polonia, Repubblica Ceca e Slovac-

ed Italia). Il torneo italo-svizzero è l’ultimo nato nella famiglia della Gaa Europe, tornei che vengono organizzati annualmente utilizzando criteri, quanto più possibile, di viciniorità tra le squadre sparse nelle varie nazioni europee. Tutti i tornei vengono giocati con il sistema dei concentramenti: 3 o 4 tappe che vengono ospitate in città diverse. I concentramenti si disputano nell’arco di una giornata con incontri di durata variabile, tra i 25 ed i 30 minuti. Tutto dipende dal numero delle squadre iscritte alla competizione. Comunque sia, concentramenti di questo tipo sono molto impegnativi perché le squadre che arrivano a giocarsi la finale di tappa potrebbero arrivare a disputare anche 5 o 6 partite nell’arco di una

chia); France & Channel Islands (Francia, Bretagna e Isole del Canale della Manica); Iberia (Spagna); Nordic (Svezia, Finlandia, Norvegia, Danimarca ed Estonia); Swiss & Italy (Svizzera

giornata! Alla squadra che si aggiudica la tappa vengono assegnati 25 punti, 20 quelli riservati alla seconda, 16 per la terza, 13 per la quarta, 11 alla quinta, 10 alla sesta, 9 alla settima e via di seguito. Il team che alla chiusura del campionato, una volta disputate tutte le tappe, si aggiudicherà più punti verrà dichiarato campione della “regione” di competenza. I concentramenti regionali però non sono le uniche competizioni organizzate dal Board europeo della Gaelic Athletic Association. Esistono anche degli appuntamenti chiamati “Intermediate Championship”, ai quali possono partecipare squadre provenienti da regioni diverse e che generalmente vengono utilizzati per verificare il livello di gioco dei team partecipanti. Nel mese di Ottobre o Novembre poi, a chiusura della stagione continentale, si organizzano le finali europee che quest’anno si disputeranno in Irlanda e verranno giocate nella città di Athlone dal 19 al 20 Ottobre.


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Le squadre partecipanti DROPKICK PADOVA GFC Gli avversari di sempre

GENEVA GAELS La novità

Il team svizzero inizia la propria attività nel 2002 con l’intento di raccogliere i tanti appassionati degli sport gaelici residenti nella confederazione elvetica. Il club ha avuto modo di svilupparsi tanto che oggi conta un numero di giocatori elevato e molto competitivo ed anche un’ottima squadra “ladies”. I zurighesi vantano una buona tradizione anche con le loro squadre di hurling e camogie. I bianconeri sembrano davvero di un altro pianeta tanto che quest’anno non hanno ancora perso un incontro ed arriveranno a Rovigo con in tasca già il titolo di campioni 2013 della regione italo-svizzera. Sarà sicuramente soddisfatto Brian Sheehy, presidente del team e chairman della Gaa Europe, che all’inizio di quest’anno, aveva fortemente voluto e sostenuto: la nuova regione italo-svizzera.

Fondata nel mese di novembre del 2012, la squadra di Ginevra è una delle ultime entrate nella grande famiglia della Gaa Europe ed ha fatto il suo debutto ufficiale nelle competizioni europee solo quest’anno. Nonostante la breve esperienza, il team giallorosso ha fatto vedere buone cose in campo tanto da arrivare fino alle semifinali nel torneo di Zurigo dello scorso 20 aprile, dove si è dovuto inchinare solo alla squadra “A” dei padroni di casa poi vincitrice della tappa.

EINDHOVEN SHAMROCKS GFC Gli ospiti

Il team olandese giocherà il torneo di Rovigo usufruendo di una wild card. Geograficamente inseriti nella regione BENELUX, sono una delle squadre nuove nate ed entrate a far parte della grande famiglia della Gaa Europe da quest’anno. Era il mese di aprile quando l’idea di Paddy Clancy e Stephen Harford cominciò a prendere forma. In buona sostanza i due fondatori hanno voluto portare nella città olandese, nella quale risiedono per motivi di lavoro, lo sport di casa ed in breve hanno raggiunto un buon numero di atleti pronti a lanciarsi in questa nuova avventura. Per motivi organizzativi, visti i tempi ri-

stretti avuti a disposizione, i “trifogli” olandesi nel loro campionato sono riusciti a partecipare solo all’ultima tappa giocata in Lussemburgo lo scorso 15 giugno, peraltro ben figurando ed è per questo motivo che hanno chiesto ed ottenuto la wild card per il torneo di Rovigo, un modo per fare un po’ d’esperienza in vista dei prossimi impegni futuri. Nonostante la breve storia che hanno alle spalle, i ragazzi di Eindhoven saranno pronti a vendere cara la pelle e contribuiranno, col loro gioco, ad aumentare il tasso tecnico di un torneo che si preannuncia davvero interessante e quanto mai competitivo.

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I “cugini” del DROPKICK PADOVA, gli avversari di sempre detentori dell’Adige Gaelic Cup, il primo e, fino a questo momento, unico trofeo tutto italiano già vinto dai biancorossi in due occasioni. Questa Coppa ha segnato la storia del calcio gaelico in Italia essendo stata messa in palio la prima volta lo scorso 27 ottobre, data che segna il punto “zero” di tutto il movimento degli sport gaelici nel nostro Paese. Il 16 giugno 2012, verrà ricordato come data ufficiale di fondazione del club patavino anche se è pur vero che i fratelli Alfonso e Vincenzo Duca, fondatori del sodalizio, già da qualche tempo avevano quest’idea che frullava loro in testa. La spinta decisiva per partire definitivamente con quest’avventura arrivò paradossalmente da Rovigo, la Provincia “povera” che già da un anno, era il 2 giugno 2011, stava lavorando per costruire una squadra di football gaelico. Con i rodigini è subito nata una collaborazione utile alla crescita di entrambi i sodalizi tanto che, il 7 luglio dello stesso anno presso il campo di rugby di Villadose, si svolse il primo, e non sarà l’unico, allenamento congiunto tra le due squadre “rivali”. Questa collaborazione si è dimostrata molto proficua. Una collaborazione rivelatasi decisiva per accendere la scintilla e far crescere in entrambe le squadre la passione agonistica per questo nuovo sport per l’Italia, una passione che ha portato entrambe a proiettarsi, in così breve tempo, nell’avventura dei Tornei internazionali organizzati dalla Gaa Europe. Il team biancoscudato ha debuttato nel torneo regionale nella prima Tappa di Zurigo conquistando un ottimo 5° posto. Nella sfortunata tappa di Roma, perso il derby, i patavini si sono disuniti ed hanno chiuso il torneo all’ultimo posto per tornare meritatamente sul podio poi nel terzo appuntamento, quello organizzato in casa nella splendida cornice dello storico Stadio “Appiani”, lo scorso 15 giugno. In attesa di chiudere la prima impegnativa stagione con la difesa dell’Adige Gaelic Cup, che si disputerà a Rovigo il prossimo 26 ottobre, il team biancorosso a fine agosto attraverserà l’Adige con tutte le intenzioni di ben figurare per mantenere intatto il secondo posto in classifica generale alle spalle solo dello straordinario squadrone di Zurigo che guida, inattaccabile, la pattuglia italo-svizzera nella prima vera avventura europea. Un risultato straordinario e sul quale forse, alla vigilia, nessuno, nemmeno i fratelli Duca, avrebbero scommesso un centesimo, un risultato comunque meritato e che ripaga l’ottimo lavoro svolto dai patavini in poco più di un anno d’attività.

ZURICH INNEOIN I fenomeni


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Risultati & Classifiche Italy/Switzerland Regional Football Round 1 Zurigo, 20 aprile 2013 Group A St Gallen vs Zurich “A” 0-1 2-4 Padova vs Neuchatel 0-2 0-2 St Gallen vs Padova 0-5 0-1 Zurich “A” vs Neuchatel 4-6 0-2 Zurich “A” vs Padova 3-7 0-3 St Gallen vs Neuchatel 1-2 0-3 Group B Zurich “B” vs Ginevra Zurich “B” vs Roma Ginevra vs Roma

5th vs 6th play off Roma vs Padova

1-3 1-5 2-5

0-6

3-4

1-3 2-9

2-5 0-4

1-9

1-8

Semifinali St Gallen vs Zurich “B” Zurich “A” vs Ginevra Finale Zurich “A” vs Zurich “B”

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CLASSIFICA 1. Zurich A 2. Zurich B 3. St Gallen 4. Genève 5. Padova 6. Roma 7. Neuchâtel

0-3 0-0 0-5

25 pts 20 pts 14,5 pts 14,5 pts 11 pts 10 pts 9 pts

Italy/Switzerland Regional Football Round 2 Roma, 18 maggio 2013 Group A St Gallen vs Roma Aussie 0-3 3-1 St Gallen vs Zurich 0-2 3-7 Roma Aussies vs Zurich 1-1 4-9 Group B Padova vs Rovigo Padova vs Roma Rovigo vs Roma

0-1 1-0 0-1

0-2 2-6 0-7

5th vs 6th play off Padova vs St Gallen

0-1

0-8

Semifinali Zurich vs Rovigo Roma vs Roma Aussies

4-5 1-3

0-0 1-0

3th vs 4th play off Rovigo vs Roma Aussies Finale Zurich vs Roma CLASSIFICA 1. Zürich 2. Roma 3. Rovigo 4. Roma Aussies 5. St Gallen 6. Padova

25 pts 20 pts 16 pts 13 pts 11 pts 10 pts

2-13

– 0-4

Guarda i video della tappa nella capitale


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Italy/Switzerland Regional Football Round 3 Padova, 15 giugno 2013 Neu Bern Bears vs Padova 3-1 2-4 Zurich vs Rovigo 3-12 0-3 Neu Bern Bears vs Zurich 0-1 2-9 Padova vs Rovigo 1-2 0-3 Neu Bern Bears vs Rovigo 4-3 2-3 Padova vs Zurich 0-2 3-3 2th/3th play off (calci da 30 metri) Neu Bern Bears vs Padova 3–0 25 pts 20 pts 16 pts 13 pts

Ci aspettano due giornate davvero intense. Un programma fitto e ricco di sorprese, che saprà coinvolgere anche il pubblico presente. Da indiscrezioni pare infatti che gli organizzatori del Torneo regionale italo-svizzero di Rovigo, siano già al lavoro per preparare anche alcuni giochi che metteranno a “dura” prova le abilità di quanti vorranno vivere l’emozione di tentare cose nuove e divertenti. Mancano dunque solo gli ultimi dettagli ma, in linea di massima, il programma del week end pare già ben delineato. La giornata del 24 Agosto allo Stadio “Mario Battaglini” vedrà l’inizio degli incontri alle ore 10.00, una volta che le squadre partecipanti avranno completato le procedure d’iscrizione e riscaldamento. L’accesso degli spettatori allo stadio è libero. Verso mezzogiorno il torneo osserverà una pausa per permettere ai partecipanti di pranzare presso la Club House, per riprendere poi alle ore 15.30 con l’ultimo turno della fase preliminare e l’incontro di football femminile. A seguire le semifinali e la finale che decreterà la squadra vincitrice del torneo. Dalle ore 20.00, presso le strutture della “Casetta Rossoblu”, inizierà la grande festa aperta a tutti e che si concluderà con le premiazioni delle squadre partecipanti. Il giorno seguente, 25 agosto, l’attenzione si sposterà presso il Centro Giovanile Don Bosco di Sarzano dove, dalle ore 9.00, inizieranno le esibizioni degli atleti dello Sporting Club Nizza che faranno d’overture al 1° Torneo “Summer OneWall” aperto a tutti. Le iscrizioni sono già aperte e si chiuderanno la mattina poco prima dell’inizio del torneo. Quanti saranno interessati a sfidare i campioni dell’handball potranno farlo gratuitamente registrandosi presso la sede del Circolo Noi Sarzano del Centro Giovanile “Don Bosco” della Parrocchia. Il pranzo e le premiazioni chiuderanno il programma eventi di due giornate speciali, due giornate dove tutti potranno provare ad essere protagonisti e dove il divertimento sarà assicurato.

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Programma eventi

CLASSIFICA 1. Zurich 2. Neu Bern Bears 3. Padova 4. Rovigo


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Non solo gaelic football Le finali del Torneo Regionale italosvizzero di calcio gaelico in programma allo Stadio “M. Battaglini” di Rovigo il prossimo 24 agosto, saranno solo il main event di un week end che prevede tutta una serie di eventi collaterali, sportivi e culturali, che avranno come leit motiv l’Irlanda in generale e la cultura celtica in particolare. Dal punto di vista sportivo non si parlerà solo di calcio gaelico ma anche di tutti gli altri sport “gaelici”

che vengono gestiti dalla Gaelic Athletic Association. Ci sarà spazio quindi per l’hurling, in modo particolare si parlerà della specialità del Poc fada. L’hurling è una sorta di hockey su prato, però molto più veloce e con regole molto simili a quelle del calcio gaelico tanto da condividerne gli stessi impianti e strutture. Il Poc fada invece è giocato da singoli giocatori utilizzando la mazza (hurl) e la palla (silotar) da hurling.

Il principio del Poc fada è simile a quello del golf, dove il giocatore che si aggiudica il trofeo deve completare un percorso prestabilito (che potrebbe essere un prato, le pendici di un monte od una semplice strada di campagna) in meno colpi possibile. Così il 24 agosto verrà presentato ufficialmente il torneo di Poc fada (gioco che si adatta molto bene a giocatori e giocatrici di baseball e softball) organizzato dal Baseball

& Softball Club Rovigo (che da qualche tempo collabora con varie iniziative con l’Ascaro Rovigo Gaelic Football) in concomitanza con i consueti tornei “settembrini” che, come ogni anno, si concluderanno con la “Baseball Night” in Piazza Vittorio Emanuele II. Il percorso verrà preparato dagli organizzatori negli ampi spazi disponibili attorno al nuovo diamante del Quartiere Tassina e per due giorni coinvolgerà atleti, accompagnatori delle


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La Pallapugno

squadre impegnate nei tornei giovanili di baseball e quanti vorranno cimentarsi in questa divertente attività sportiva. Il 24 agosto però si parlerà anche di gaelic handball, altro sport molto seguito in Irlanda e che da qualche tempo sta avendo un discreto seguito anche in Italia, questo grazie alla Federazione Italiana Palla Pugno, federazione affiliata al CONI che gestisce questo sport antichissimo di origini romane oggi molto seguito soprattutto in Liguria e Piemonte.

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Il pallone elastico, chiamato ufficialmente pallapugno dal 2001 e definito balon (pronuncia “balùn”) in piemontese e ligure, è uno sport di squadra giocato con una palla su un terreno di gioco privo di rete. Il gioco della pallapugno si pratica fasciandosi il pugno con una serie di strisce di stoffa alle quali si sovrappone un pezzo di cuoio opportunamente modellato ed una striscia di gomma che serve per ammortizzare il colpo ed aiutare il giocatore nell’indirizzare la palla. Questa specialità è storicamente radicata nel basso Piemonte e nella Liguria (specialmente nella Riviera di Ponente) dové ancor oggi molto praticato. Tra ’800 e ’900 il pallone elastico attraversò una crisi che portò alla sua quasi totale scomparsa, con l’eccezione di alcune province del Piemonte (Torino, Asti e Cuneo) e della Liguria (Savona e Imperia). Il pallone elastico è da sempre un emblema della cultura contadina e del folcrore piemontese e ligure: è stato narrato e celebrato anche da grandi scrittori quali Edmondo De Amicis, Cesare Pavese, Beppe Fenoglio e Giovanni Arpino.


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Gaelic Handball La pallamano gaelica (gaelic handball) è uno sport molto antico che, come molti altri giochi, hanno avuto origine in tempi e luoghi diversi. Comunque sia, la prima “partita” conosciuta e certificata nella quale si vide qualcuno colpire una palla con la mano contro un muro risale al 1427 al tempo del regno di re Giacomo I di Scozia che ordinò personalmente di murare una finestra della cantina di palazzo perché interferiva con il suo gioco preferito. In Irlanda invece, la prima testimonianza scritta di un gioco di palla simile è contenuto addirittura nello statuto della città di Galway la quale stesura del 1527 vietava la pratica di giochi con la palla contro le mura della città. La prima forma codificata di pallamano irlandese venne comunque successivamente certificata nel 1785. Galaway, situata sulla costa occidentale dell’Irlanda, intratteneva all’epoca molti legami commerciali con la Spagna, in particolare con le regioni basche, dove si praticava un gioco ancora molto in voga anche ai giorni nostri: la “pelota”, gioco molto simile al gaelic handball e alla nostra Pallapugno. Gli immigrati scozzesi e irlandesi, nei secoli scorsi, portarono il gioco in molti altri Paesi tanto che ancora oggi è molto praticato soprattutto negli Stati Uniti (nello scorso mese di ottobre Dublino ha ospitato il mondiale Irlanda vs. USA, n.d.r.), in Canada, Messico, Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa, Galles ed Inghilterra. La Gaa ha codificato le prime regole per il gioco moderno nella stesura della Carta del 1884, inserendolo di diritto, con football e hurling, tra gli sport da promuovere nella nuova nascente Associazione. Questa la storia. Oggi l’handball gaelico, in Irlanda, è giocato in più versioni e le più diffuse sono: la 40×20 piedi (campo piccolo 12,2x6,1 metri e che è la versione usata nelle competizioni inter-

nazionali), la tradizionale 60×30 (18,3×9,15 metri, nelle due versioni “hardball”, dove la palla è più dura ma più leggera e “softball” dove si utilizza una palla leggermente più grande), entrambe giocate in impianti simili a quelli usati per lo squash e la One-wall. Quest’ultima versione ad “Una parete” è diventata molto popolare nel corso degli ultimi anni ed è la versione di gaelic handball più praticata al mondo tanto che viene gioca in oltre 35 Paesi. Adesso vi starete sicuramente chiedendo quale nesso ci sarà mai tra la Pallapugno e la Pallamano Gaelica. Beh, sembra evidente che i due sport hanno in comune una palla, pur se di diverse dimensioni, che dev’essere colpita con la mano


STADIO MARIO BATTAGLINI - DALLE ORE 9

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ROUND torneo “Four Wall” giocato a Padova presso il centro squash Plebiscito. Questi sono stati i primi due tornei di questo sport irlandese giocati nel Nordest, non i primi però giocati in Italia in quanto, già da qualche tempo, nelle zone dove regna la Pallapugno, si è sperimentato e giocato questo sport molto utile nei periodi invernali per allenare i giocatori di Pallapugno. Più precisamente, 5 anni fa, Nizza Monferrato è stata la prima Società a praticare l’One Wall che oggi è inserito “Federalmente” nel Coni sotto l’egida della Federazione Italiana Pallapugno: FIPAP,

Italo Svizzero di Gaelic Football di Rovigo, il presidente federale “One Wall” FIPAP Massimo Corsi ed il dirigente Maurizio Trentin saranno presenti a Rovigo per assistere al Torneo e per presentare il loro progetto di Gaelic Handball. Sarà un’interessantissima occasione per promuovere un altro sport molto divertente ed appassionante. Corsi e Trentin presenteranno il loro progetto di successo, racconteranno come è possibile la costruzione di un muro e saranno prodighi di consigli per aiutare Ascaro asd a lanciarsi in una nuova avventura sportiva di

ritraggono sacerdoti che partecipano ad un gioco molto simile a questi ed altre numerose testimonianze archeologiche hanno riportato alla luce il fatto che in molte civiltà precolombiane del Sud e Centro America, su tutte quella Maya, si praticavano giochi rituali di pallamano che rivestivano un’importanza immensa in quelle antiche culture. Fin qui nulla da eccepire. A questo punto però qualcuno si starà chiedendo cosa centrino Pallapugno e Gaelic Handball con Rovigo ed il suo torneo di Gaelic Football. Apparentemente nulla! La realtà dei fatti invece testimonia il contrario. L’Ascaro Rovigo Gaelic Football infatti, nello scorso mese di gennaio, si è fatto promotore di un torneo di Handball Gaelico “One Wall” vinto, magari lo ricorderete, da Fabio Cavallini. Il forte “Caballo” si è poi ripetuto il mese successivo nel

che tra l’altro fa da referente per l’Italia della GAA Hanball. Già da qualche tempo i contatti tra i dirigenti della FIPAP e quelli dell’Ascaro asd si sono intensificati negli ultimi mesi, contatti volti a preparare il terreno per quello che potrebbe essere il futuro di questo sport anche nel nostro Veneto. In Piemonte sono già stati costruiti dei “muri” per la pratica del Gaelic Handball e grazie ai tecnici federali si è già iniziato da tempo un interessante percorso capace di coinvolgere il variegato mondo della scuola tanto che già si disputa un campionato Italiano che coinvolge giocatori, di ambo i sessi, provenienti oltre che dal Piemonte, da Liguria, Lombardia, Toscana e Sicilia. Quindi, quale migliore occasione dell’evento “gaelico” del prossimo 24 agosto per parlare anche di questo nuovo progetto? Così, in occasione della 4ª Tappa del Torneo

successo! Con loro a Rovigo porteranno anche atleti, dirigenti e tifosi dello Sporting Club Nizza, il team di Nizza Monferrato affiliato alla Gaa Handball che il 25 agosto si esibirà in una serie d’incontri dimostrativi di gaelic handball “One Wall” c/o il Centro Giovanile “Don Bosco” di

Sarzano, dove per l’occasione il presidente del circolo, Paolo Simonetta, farà allestire un muro adatto a questa disciplina sulla piastra polivalente del centro giovanile. Un’altra occasione per conoscere uno sport per noi nuovo e davvero spettacolare!

Sport e cultura Anche il mondo del giornalismo sportivo infatti si è fatto coinvolgere dalla passione per gli sport gaelici tanto che al Torneo di Rovigo è segnalata anche la presenza di Daniela Scalia e Luca Tramontin, i due noti cronisti sportivi di Sport Italia e Sky-Eurosport, esperti di ogni tipo di “codice” giocato con la palla ovale (rugby union, rugby league e

aussie rules) ma anche di hockey ghiaccio e cricket, spesso coinvolti in prima persona nella pratica di questi sport e che questa volta proveranno a cimentarsi anche nel gaelic football a conferma di quanto questo sport, fino a qualche tempo fa “solo irlandese”, abbia saputo coinvolgere in così poco tempo sempre più persone!

ROVIGO 24 AGOSTO 2013

(aperta o con il pugno appunto). Diversa è la filosofia dei due giochi in quanto il primo è uno sport giocato tra due squadre, formate da 4 giocatori ciascuna, che si sfidano su un campo molto lungo (90 metri) e stretto (16-18 metri), chiamato sferisterio, fiancheggiato su uno dei suoi lati lunghi da un muro d’appoggio; il secondo invece è uno sport individuale, o di doppio come il tennis, e si gioca utilizzando, a seconda delle versioni, una o più pareti. Di sicuro c’è l’antica origine comune. Oggi sappiamo infatti che alcuni geroglifici nel tempio di Osiride, in Egitto,


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