TAVOLA 003 lg

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PIETRAMOGOLANA

Comune di Berceto . Provincia di Parma

La Rocca .

Condizioni preliminari e analisi di recupero del Borgo e della Rocca di Pietramogolana . Progetto

tav.

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OBIETTIVI . Fasi di intervento Accessibilità alla Torre

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Le difficili condizioni di accessibilità alla parte alta della rocca rendono necessaria una prima serie di opere che permettano di accedere agevolmente al sito, inizialmente per le più urgenti opere di messa in sicurezza da possibili crolli di materiale che possa danneggiare le costruzioni circostanti sia per l’incolumità delle persone. in seconda istanza per consentire un agevole accesso alla parte alta del massiccio ofiolitico e poter programmare in futuro lavori archeologici di scavo e pristino delle strutture ancora esistenti dell’antico fortilizio. La possibilità di rendere accessibile il sito potrà anche consentire di delineare un progressivo programma di visite, guidato, misurato e modesto, ma reale, introducendo così anche nuove prospettive di avvicinamento, di fruizione, di un sito storico archeologico. Questi luoghi, senza concrete prospettive di divulgazione anche attraverso progetti di fruizione diretta, di avvicinamaneto alle antiche rovine, rischiano il crollo definitivo. Quindi una salvaguardia di quanto è ancora presente ed identificabile quale porzione della costruzione della Rocca fortificata, un loro “recupero” allo stato in cui attualmente si trovano (sempre che ad oggi l’inverno e le intemperie non compromettano oltre i resti ancora visibili) è quanto mai urgente.

Le particolari condizioni morfologiche del rilievo ofiolitico hanno consentito la “conservazione” nel tempo di parte dell’antico manufatto fortificato. A differenza di quanto è stato per diverse altre fortificazionicon maggiore integrazione nelle presente abitative che attorno si sono sviluppate, che progressivamente si sono sgretolate e spesso sono state di servizio e d’uso per materiali da costruzione o sisono trasformate esse stesse con altre funzioni perdendo così i loro caratteri, per la Rocca di Pietramogolana non è stato possibile fungere da “cava”, e la sicura competenza tecnica nell’esecuzione delle opere murarie ne ha consentito l’integrità con la quale si prensenta ancora oggi.

Una suggestiva immagine scattata tra le rovine del castello. Rovine mai documentate con dettaglio che lasciano pensare a come effettivamente so potesse salire al castello e quale fosse la sua organizzazione planimetrica.

Sovrapposizione tra le parti della fortificazione ancora presenti al 1870 (in rosso) e quelle rimaste oggi (in tonalità chiara), e questo solo per il castello.

Su una foto di primo novecento, sulla quale sono ancora presenti ed integri i volumi antichi del borgo e parte delle fortificazioni, si sono messe in evidenza: . in rosso . in giallo . in viola . in azzurro

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Recupero delle strutture murarie ancora presenti

le parti crollate o ormai compromesse definitivamente l’edificato trasformato radicalmente sugli antichi sedimi i fabbricati di cui ancora sono visibile parti antiche le nuove costruzioni di metà novecento che nulla hanno a che fare con l’antico borgo e la fortificazione

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Definita la “cantierabilità” dei luoghi si renderà necessaria un rilievo dettagliato tridimensionale del sito e dei manufatti ancora presenti. In questa fase devono essere previste quindi opere di indagine dettagliata sulla stabilità dell’affioramento ofiolitico, soprattutto per le pareti prospicenti il borgo e le porzioni sulle quali ancora sono presenti murature della fortificazione. Sulla base dei risultati sarà possibile con maggiore precisione stendere una planimetria precisa dei percorsi ed un paino delle opere da eseguire.

Adeguamento dei percorsi di accesso alla parte alta della rocca.

Anche la parte rocciosa a questo punto è contesto archeologico, necessaria porzione di studio. Uno stretto rapporto simbiotico tra l’affiormaneto e le costruzioni che sono vi state realizzate sopra: entrambi devono essere oggetto di studio e approfondimento.

L’attuale campanile messo in discussione. E’ evidente come sia necessaria una decisione in merito: caratteri compositivi di nessun valore, l’attuale evidente degrado strutturale ne impongono una scelta tra la demolizione e il recupero funzionale. Ma allora quale veste dargli? Un’occasione non facilmente ripetibile se si considera che la sua funzione religiosa a fatica ne giustificherebbe la demolizione.

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Effettuati i principali interventi di scavo, studio e consolidamento, sarà possibile attuare il progetto di fruizione. In questo senso si dovranno adeguare le piccole strutture realizzate per accedere ai manufatti e rendere accessibile in sicurezza il luogo alto della fortificazione.

Il campanile esistente visto dall’interno: seppur realizzato all’inizio degli anni ‘60 è interamente costruito in pietra, probabili parti delle antiche strutture del castello. L’interno è vuoto: la parte alta è accessibile tramite una scala a pioli.

Un primo obiettivo da affrontare e risolvere è relativo all’accesso, in sicurezza, all’area alta della rocca. L’idea proposta è collegata al recupero della torre campanaria, di recente realizzazione ma anche in cattivo stato di manutenzione e di nessun pregio architettinico se non per quanto legata alla chiesa e alle funzioni religiose. Nella torre, mantenendo le campane, si propone la realizzazione di una scala in legno interna (ora non c’è nessuna scala fissa) con la quale risalire in quota e collegarsi con una passerella al massiccio roccioso e con una struttura sempre prevalentemente in legn, collegarsi in quota alla situazione alta della rocca.

Questa condizione consentirebbe in un primo tempo di accedere in sicurezza alla parte alta e quindi poter programmare ed eseguire interventi di verifica, di scavo e consolidamento sulle strutture esistenti. Tra l’altro la realizzazione delle strutture interne alla torre eviterebbe la messa in sicurezza con ponteggi e strutture precarie il cantiere. L’accesso tramite la torre sarebbe assolutamente controllato: il portone della torre ne rappresenterebbe una valida garanzia. In un secondo tempo, effettuati i lavori di manutenzione, la scala interna alla torre potrebbe servire per accedere in modo controllato alla rocca ed effettuare visite guidate o anche opere di manutenzione. La parte alta ai piedi della rocca in futuro potrebbe essere semplicemente attrezzata con pannelli informativi e anche un semplice binocolo per l’osservazione della valle da una posizione di particolare suggestione: la rocca diventa così meta di un percorso turstico lungo la Val Taro.

Si propone la realizzazione al suo interno di una scala in legno che consentirebbe di arrivare agevolmente alle due campane, ad una quota che si relaziona anche con il massiccio roccioso su cui sorge la fortificazione: superata la parte più ripida usufruendo del volume del campanile ci si relaziona con la parte del “castello” in cui era il principale portale, e quindi con la parte delle rovine che sono rimaste. Della torre si propone anche un restyling, necessario per un suo consolidamento ma anche per tendare di restiruire all’insieme del borgo una apparente “omogeneità” compositiva, che anche per volumi non propri delle strutture originarie ne possano retituire una gradevole percezione d’insieme.

Accedere alla rocca significa salire, e per più di 20 metri in altezza (la differenza di quota tra lo spazio a sagrato della chiesa e la base della torre è di circa 28-30 metri). Una volta raggiunta una posizione che potremmo considerare utile ai diversi scopi che ci si prefigge, sarà necessario, adattandosi al terreno e alle strutture ancora presenti, mettere in sicurezza il sito da eventuali ulteriori crolli e per una sua fruibilità.

Attezzature e strumenti per l’informazione e la fruizione della Rocca e del Borgo.

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Rilievo materico della rocca . fronte est. La ricostruzione non individua i caratteri di fragilità o criticità delle parti esistenti, e non rileva nemmeno sostruzioni o resti delle murature ancora presenti e non evidenti. Questo lavoro dovrà essere delegato ad una fase di scavo e studio archeologico del sito, che dovrà riportare alla luce, consolidare e mappare con dovizia scientifica, le porzioni ancora esistenti della rocca. Sarà così eseguibile un lavoro di ricostruzione virtuale dell’intero sito e del castello di Pietramogolana

Il disegno si sovrappone ad una restituzione grafica della rocca. Le scale che permettono di raggiungere un punto di osservazione particolare e favorevole sono solo indicate nella loro funzione e non nella possibile restiruzione tecnologica. Avvicinarsi alla torre dell’antico sistema fortificato, in una posizione panoramica eccezzionale rispetto all’intera vallata, oltre a suggestionare la fantasia e la curiosità del visitatore, rappresenta un valido supporto per opere di manutenzione e controllo del sito. L’affioramento ofiolitico si trasforma così in un luogo nel quale imparare la storia della rocca ripercorrendone l’idea degli antichi camminamenti.

Sistema di illuminazione per una corretta visibilità dall’autostrada e dalla fondovalle assieme ad un opportuno sistema di mitigazione del rumore che però non ne comprometta la percezione..

Ricostruzione dell’idea di progetto.

5 Un primo obiettivo di un percorso di recupero è legato alla necessità di poter raggiungere in sicurezza il sito ai piedi della torre. Questo porta ad un duplice risultato:

Il piccolo nucleo di Pietramogolana tagliato in due dall’autostrada presenta la Rocca a chi transita in questo tratto in modo assolutamente unico ma che non ne valorizza la presenza e di conseguenza non stimola la curiosità ad una visita. Ma ancor più la rocca è parte del sistema di emergenze che possono essere ri-scoperte nell’appennino. L’illuminazione rappresenta un primo passo per valorizza

Realizzazione di materiale a scopo divulgativo turistico e didattico. A diversi ordini di approfondimento - scuole, turismo, studio scientifico. Inserimento di Pietramogolana in un sistema di fruizione delle testimonianze storiche dell’intera valle del Taro. APT, scuole, accoglienza e ospitalità, punti strategici . autogril . ....

1. la realizzazione di un percorso in sicurezza per l’accessibilità per future operazioni di scavo e consolidamento delle strutture esistenti, al sicuro da crolli che non garantiscono la sicurezza per le persone che frequentano la chiesa e gli spazi limitrofi e che potrebbero compormettere l’integrità dell’esistente oltre che causare danni alle strutture del borgo; 2. la predisposizione di un percorso di accesssibilità per fruizioni del sito - limitate in una prima fase di lavori sull’esistente, programmate e più frequenti in un futuro, dopo il recupero dell’esistente.

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Realizzazione di un punto di fruizione multimediale a Pietramogolana. Area a parcheggio . Piazzola di sosta a margine dell’autostrada e accesso pedonale al borgo - Punto di informazione Turistica ed enogastronomica Attraverso la torre campanaria si accede ad una posizione in quota della rocca e una scalinata in legno, seguendo la morfologia dell’affioramento roccioso, consente di accedere ad una quota panoramica sul borgo e sulla vallata. Da quì sarà poi possibile accedere alla torre per operazioni di consolidamento, manutenzione e visita.

Realizzazione e potenziamento dell’offerta turistica che gravita attorno al sistema in cui si inserisce Pietramogolana.

8 Amministrazione Comunale di Berceto Progetto di Recupero della Rocca di Pietramogolana Elaborazioni e progetto:

Dott. Arch. Roberto Bruni Via Combattenti n. 19 . 43044 Collecchio PR rb@hrothbor.com

dicembre 2011 - gennaio 2012


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