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Dislivelli

Ricerca e comunicazione sulla montagna

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La Narrazione

Neve diversa di Vanda Bonardo

Neve artificiale, Olimpiadi Milano-Cortina 2026, “brutte idee” e “buone idee da copiare”. Il nuovo dossier di Legambiente “Nevediversa 2023. Il turismo invernale nell’era della crisi climatica” fotografa l’era del cambiamento.

Qui non c'è acqua ma soltanto roccia

Roccia e non acqua e la strada di sabbia

La strada che serpeggia lassù fra le montagne

Che sono montagne di roccia senz'acqua

“La terra desolata” di T.S. Eliot

E’ recente il grido d'allarme lanciato dai quasi 200 atleti con la lettera inviata alla FIS, la Federazione Internazionale Sci e Snowboard, in occasione dei campionati del mondo di sci a lpino a Courchevel Méribel per richiamare l’attenzione sulle problematiche legate ai cambiamenti climatici. L’appello, siglato tra i tanti dalla campionessa americana Mikaela Shriffin e dalla nostra Federica Brignone, arriva in un momento particolarmente deli cato per il mondo del turismo invernale e chiede esplicitamente di riorganizzare l’intera stagione sciistica rivedendo calendario e luoghi delle gare perché, come ha affermato il campione norvegese Aleksander Kilde, “il mondo sta cambiando sul piano della sostenibilità ambientale e l’impatto sul nostro sport è enorme. Voglio che le generazioni future vivano l’inverno come noi e siano in grado di praticare queste discipline”.

Le nostre montagne stanno cambiando a vista d’occhio: pochissima neve, nevica più tardi e la neve è più bagnata e più pesante. In sintesi, nevica meno e nevica peggio. E’ la fine di un’epoca: quella delle sciate dal primo dicembre a fine aprile. Per la prima volta nella storia dello sci il calendario di Coppa del Mondo, da inizio stagione a fine febbraio 2023 ha visto cancellate o rinviate per il comparto maschile ben 8 gare su 43, il 18,6% del totale. Per il femminile le cose non sono andate meglio con 5 gare cancellate su un totale di 42 (11,9% de totale) quasi tutte per scarso innevamento e/o temperature elevate.

Intanto le temperature continuano a crescere a vista d’occhio. I dati elaborati su fonte OBC Transeuropa per European Data Journalism Network (EDJNet) nel 2020 ci descrivono una montagna sempre più calda. Su 224 comuni montani situati nei co mprensori sciistici o nelle loro immediate prossimità sono ben 22 i comuni che dal 1961 al 2018 hanno subito un aumento di 3 o più gradi. Il pri-