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Dislivelli

Ricerca e comunicazione sulla montagna

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Torino il 21 aprile 2010. Direttore responsabile Maurizio Dematteis

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Voglia di restare di Giuseppe Dematteis

“Voglia di restare. Indagine sui giovani nell’Italia dei paesi”, a cura di A. Membretti, S. Leone, S. Lucatelli, D. Storti e G. Urso. Donzelli Editore, Roma, 2022.

Il libro presenta i risultati della ricerca “Giovani Dentro” sui giovani 18-39 anni residenti nelle “aree interne”, che preferiscono restare per lavorare nel settore agro-pastorale, nonostante le notevoli difficoltà.

Il libro presenta i risultati della ricerca “Giovani Dentro”, promossa dall’ Associazione Abitare l’Italia, sui giovani (18-39 anni, di entrambi i generi) residenti nelle “aree interne” (Snai), che, com’è noto, comprendono buona parte della montagna rurale italiana. Grazie alla sua metodologia, all’ampiezza geografica e a quella del campione, l’indagine offre un quadro quantitativo e qualitativo, dettagliato ed esauriente del fenomeno della restanza e dell’abbandono giovanile, dal quale dipende in larga misura anche il futuro delle nostre montagne: un quadro essenziale per mettere in atto politiche adeguate, per le quali il libro offre utili indicazioni. Per spiegare come e perché si decide di restare o partire, l‘indagine esamina la condizione giovanile: la difficoltà dei giovani di rendersi autonomi (terminare gli studi, trovare un lavoro, lasciare la famiglia e farsene un’altra, diventare genitori), il grado di partecipazione alla vita della comunità, l’attivismo sociale e politico, l’impiego del tempo libero, i progetti per il futuro. Decisivo per restare è il modo in cui vengono percepiti i valori del proprio ambiente di vita, i legami umani e le potenzialità del “capitale naturale” locale. Una valutazione positiva di questo milieu spiega la restanza in quasi l’80% dei casi e nella metà di essi è associata alla prospettiva di diventare imprenditori o liberi professionisti. L’indagine scompone poi l’alternativa stare/partire, nei casi dovuti a scelta o a necessità. Ne risulta che i restanti per scelta sono quasi ovunque un po’ più della metà (dunque la restanza non è solo un’opzione residuale). Invece solo il 16% parte per necessità, con qualche maggiore differenza geografica (dall’ 11% Nord ovest al 19% del Sud). Queste scelte vengono poi analizzate in base al variare delle motivazioni tra cui giocano un ruolo importante fattori non economici come quelli salutistici, comunitari, famigliari e della qualità della vita in generale. L’indagine, mentre rivela la preferenza dei restanti per lavorare nel settore agro-pastorale, mette in evidenza le notevoli difficoltà dei giovani che vogliono intraprendere questo cammino. La necessità