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Dislivelli

Ricerca e comunicazione sulla montagna

La Narrazione

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talizzare l’acqua è una tautologia, per cui, a partire dai pascoli per finire al minimo deflusso vitale nei fiumi, i problemi sono stati e saranno enormi.

Intraprendiamo allora un breve excursus sui rilievi bergamaschi iniziando da oriente.

Presolana e Pora rappresentano i poli sciistici di rilievo di questa parte della provincia. La prima stazione è sposata al Pizzo della Presolana: un imponente blocco calcareo solcato da canaloni e circondato da guglie e torrioni, ricchissimo di giacimenti minerari e fossili che ha attratto, specialmente nell’800, legioni di alpinisti in virtù delle sue erte pareti sulle quali sperimentar e nuove vie: è montagna identitaria nel cuore di tutti i Bergamaschi. Gli impianti posti sulle sue pendici, con quota massima 1600 m, sono tradizionalmente una palestra per principianti, meta obbligata per esordienti nel mondo dello sci da discesa. Lorenzo Pasinetti, direttore di stazione, non nasconde il primato negativo, da 30 anni a questa parte, dell’inverno 2022-23: temperature impossibili a cui si è aggiunta una carenza estrema di acqua. L’accesso ad un bando regionale permetterà alla comunità locale di approntare nuovi bacini di raccolta idrica. In linea con i trend di de-stagionalizzazione dell’offerta si immaginano proposte capaci di essere attrattive anche nella stagione estiva, per offrire maggiore stabilità alle maestranze. La quota più elevata, insieme a una notevole riserva idrica, con un nuovo bacino progettato per il 2024, ed efficientissimi impianti di innevamento artificiale, sono stati fattori determinanti che han permesso alla stazione dirimpettaia sul Monte Pora di avere, nelle parole dell’AD Maurizio Seletti, risultati molto positivi, indubbiamente anche in virtù dei problemi patiti altrove. Le piste adagiate sul “panettone” di 1800 metri del Pora, sono meta predestinata di sci-club bergamaschi e bresciani che approfittano vieppiù dei servizi di ticketing facilitato e, non ultimo, la disponibilità di spazi caldi per rifocillarsi. La proposta di montagna “facile e per tutti” mantiene una spiccata attrattività per le famiglie bergamasche, grazie anche alla possibilità di un approccio ludico agli sport invernali e a progetti rivolti a non sciatori che saranno implementati a breve. La promozione di un’offerta ristorativa dell’intorno, basata anche sui prodotti locali, concorre a mantenere alto l’interesse per i due poli di un “topos” di grande suggestione.

A Trabuchello, facciamo due passi col sindaco di Isola di Fondra, attraversiamo il ponte appena fuori dal Municipio. Sotto scorre quel che resta del Brembo, un rigagnolo, in questo febbraio che, ormai, solo pochi irriducibili possono definire anomalo. G uardiamo a monte verso Branzi, non si vede traccia di neve, la pista di sci nordico che partirebbe poco più su quest’anno è rimasta all’asciutto. «Beh, - esordisce Carletto Forchini - se non altro il sentiero delle