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La transizione del nulla - o di qualcosa di Alberto Di Gioia

Ci sono questioni che riguardano due tipi di transizione: il loro rapporto con il nulla o con qualcosa (ispirandoci a G. Ritzer). Il nulla è un gioco delle tre carte climatico, a spese di certe comunità e a favore di altre. Il qualcosa è un gioco a somma positiva, che però non sembra considerato.

I Mondiali di calcio in Qatar sono terminati, con tutte le contraddizioni culturali e sociali su cui si è discusso quasi quotidianamente nei media e non solo, e subito si mostra una nuova contraddizione emergente di cui però assai poco si discute: quella ambientale, interconnessa a quella economica. L'intento di creare nuovi canali economici e turistici, sulla base dell'accresciuta visibilità, sta per essere monetizzato: possiamo constatarlo con il bombardamento mediatico dello spot VisitQatar. Che si sovrappone a nuovi tormentoni pubblicitari - in ultimo lo spot "Io in un villaggio? Mai! Manda in vacanza i luoghi comuni" - in cui la ripresa turistica post-covid nel 2022 è stata associata a campagne di massa sulla promozione del turismo organizzato - fino a 10.000 km dall'Italia. Un singolo volo organizzato verso queste destinazioni (in sola andata) impatta in termini di CO2 come il consumo medio annuale di un Comune come Usseaux, Lemie, Claviere o Ceresole Reale considerando Doha come meta su un Boeing 777 300 Er - 408 posti a sedere -. Come Monastero di Lanzo, Prali o Sauze di Cesana scegliendo come destinazione la Riviera Maya nello Yucatan.

Spot citati

VisitQatar: https://bit.ly/3LDmMfw

Io in un villaggio? Mai! Manda in vacanza i luoghi comuni: https://bit.ly/3LDmMfw

Il calcolo complessivo di questa nuova forma di schizofrenia del margine climatico non lo si ha al momento, ma potrà essere utile considerare che i soli voli di un anno verso villaggi turistici di una meta molto gettonata e molto più vicina - Sharm El Sheik in Egitto - impattano in termini di CO2 come l'89% delle emissioni delle Alpi piemontesi e il 10% degli impatti dei 14 milioni di abitanti alpini a livello transnazionale (sono mie stime calcolate su fonti UE, tour operators e schede tecniche di progettazione degli aeromobili, avvicinate a confronti già effettuati a livello internazionale intorno agli impatti dei jet privati e le proposte di contenimento all'uso di questo tipo di mobilità d'elite, la più insostenibile).

In parallelo il Parlamento europeo ha approvato la proposta della Commissione per la neutralità climatica entro il 2050, con un piano di divieto di veicoli non elettrici al 2035: di questo invece si è molto discusso - e ad oggi la proposta è tuttavia bloccata per il rinvio del voto formale degli Stati membri in Consiglio per la contrarietà di Germania, Italia e Polonia. A riguardo ha scritto Romano Prodi "la