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Dislivelli

Ricerca e comunicazione sulla montagna

sciatori del clima” italiani, nominati dalla Commissione Europea con lo scopo di favorire la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi ambientali e climatici in relazione al “Patto per il clima” promosso dalla UE.

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Il comitato tecnico-scientifico del progetto vede la partecipazione di diversi esperti sul tema, afferenti al GSSI dell’Aquila, all’Università di Torino, all’Università Statale di Milano, alla Società Meteorologica Italiana/Nimbus, ad IOM Italia e alle Città Metropolitane di Torino e di Milano. L'obiettivo di MICLIMI è quello di investigare, quantificare e comprendere il fenomeno della migrazione interna per cause o concause climatiche, con particolare riferimento alla metromontagna padana del nord-ovest, ovvero al territorio interconnesso ai poli di Milano e di Torino, e che ricomprende il tessuto urbano e di pianura delle città lombarde e piemontesi, unitamente a quello montano e interno delle valli alpine e appenniniche. I dati raccolti serviranno non solo a descrivere e quantificare il fenomeno in questione ma anche a identificare in un secondo momento le dinamiche di adattamento reciproco tra neo abitanti e residenti storici delle aree interne e montane, unitamente alle opportunità legate al ripopolamento di aree remote e spesso abbandonate, in rapporto a nuove forme di cura e ripristino del territorio, come risposta resiliente e innovativa rispetto proprio alle nuove fragilità provocate dai cambiamenti in atto nel clima.

La prima fase del progetto prevede uno studio sulle principali caratteristiche del sistema socio- territoriale della metromontagna padana, finalizzato a definirne il quadro socio-ambientale e climatico generale, in rapporto agli elementi che possono fungere da push factor per la migrazione dalle città alle aree montane, così come alle fragilità che possono costituire fattori di rischio nei territori di arrivo dei nuovi abitanti. L’analisi del quadro complessivo dei push e pull factor porterà a identificare un “indicatore integrato di potenziale migrazione climatica interna”, utile per ipotizzare i trend relativi al fenomeno.

La seconda fase della ricerca mira invece a ricostruire le dimensioni socio-demografiche e quantitative del fenomeno, facendo riferimento alla mobilità residenziale dalle aree urbane della metromontagna di nord-ovest (Milano e Torino, in primis) verso le aree interne e montane di Lombardia e Piemonte, con riferimento ad alcune valli di particolare interesse rispetto alla presenza di flussi immigratori interni.

La terza fase del progetto, infine, è finalizzata a indagare la percezione del cambiamento climatico e della fragilità ambientale espressa dai residenti nelle aree urbane e di pianura della metromontagna di nord-ovest come push factor per lo spostamento verso le aree interne e montane di Lombardia e Piemonte. Nello