DOMENICA 23 MARZO 2014
Settimanale di Informazione
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ANNO XIV - N° 10- DOMENICA 23 MARZO 2014
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OTTICA AURIEMMA
GIOVANI, DISAGI &
SCOMMESSE SUL FUTURO
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NANDO TROISE
GIOVANI, DISAGI E SCOMMESSE SUL FUTURO I giovani sono alla ricerca delle motivazioni perdute Perché i giovani fanno notizia, provocano titoli a molte colonne, suscitano discussioni? Forse perché in una società che frena il ricambio generazionale e professionale i giovani assomigliano sempre più ad una “tribù” chiusa. La “famiglia lunga”, caratterizzata dalla convivenza con i genitori anche oltre i 30 anni, consente l’assolutizzazione dell’età giovanile. CHI SONO I GIOVANI? Ciò che li accomuna è il loro sentirsi drammaticamente in gioco, come generazione che deve compiere scelte etiche in un mondo che non ha più certezza di leggi. La gioventù è diventata condizione, un tempo stazionario di attesa di un esito, al momento imprevedibile.
Il cambiamento di immagine è molto profondo. Nei decenni precedenti il dato generazionale, lo stereotipo era fortissimo. Negli anni cinquanta, avevamo la gioventù bruciata che si ribellava ai padri. Negli anni sessanta – settanta c’era invece la generazione politica che bruciava sulle piazze le mediazioni tradizionali. A quest’epoca si ispirano, oggi, molti movimenti giovanili ed anche registi “impegnati” come Muccino in “Ricordati di me”, Giordana in “La Meglio Gioventù” e Veronesi in “Che ne sarà di noi”. Gli anni ottanta sono stati poi il terreno della euforica “generazione del consumo”, fra mandrie yuppies e pascoli del consumismo. Una mentalità che ha resistito negli anni novanta e
resiste ancora: basta vedere il successo dei telefonini. Visto più da vicino, oggi, nel Terzo Millennio, il quadro risulta inevitabilmente più mosso. In ogni caso, quale può essere il destino di “ questi” giovani? E’ già scritto nel corredo genetico della loro tribù? L’invito implicito è a rinviare, a prolungare la non scelta, a mantenersi nella zona grigia. Il domani può attendere. Ogni giorno in più è un giorno contemporaneamente perduto e guadagnato. Il fatto è che, in questa ambiguità, nella terra di nessuno, si gioca senza scampo il passato, il presente ed il futuro dei giovani di oggi. CONTINUA A PAG. 5
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DOMENICA 23 MARZO 2014 SEGUE DA PAG. 3 Sono bravi, saranno famosi. Nessuna sfera di cristallo, nulla che ricordi neppure lontanamente la pur onorevole professione di cartomante. Semplicemente una scommessa sul futuro, un primo e provvisorio viaggio nel continente inesplorato dei “saranno famosi”. Una ragionevole previsione sui non più giovanissimi ma non ancora supermaturi che sul campo della letteratura o in quello del giornalismo o anche della fotografia o dello spettacolo o dello sport si candidano seriamente a diventare i primi della classe. Una sonda tra gli “emergenti”, insomma. Che bello augurare un grandissimo in bocca al lupo ai “miei” olimpionici. Un parterre di giovani. Gioia Marzocca, figlia del mio amico Salvatore e nipote dell’altro mio grande amico Tonino, ha disputato, a Londra 2012, la sua terza Olimpiade, capitana della squadra azzurra della sciabola femminile. Donna che, insieme alle famosissime Trillini e Vezzali, ha fatto la storia della Scherma Italiana. Mauro Sarmiento, figlio di Enzo, Medaglia Olimpica a Beijng Olimpic Games 2008, a Londra ha raggiunto l’Argento
5 Olimpico e Enzo Picardi, figlio d’arte di Antonio Picardi, campione italiano professionista negli anni 80, nei pesi gallo (durante gli anni di Bruno Arcari, Mazzinghi e Benvenuti) bronzo olimpico nella boxe, ha disputato la sua seconda Olimpiade. Che bello! Pensare che questa mia Città, Casoria, stuprata, devastata, invasa e martoriata dalla Mala Politica, dal Cemento, dalla Camorra riesce a mandare tre suoi figli all’Olimpiade……… Non so quante Città in Italia se lo possono permettere……… E poi continuo a salutare i “miei” campioni del calcio: Daniele Franco a La Spezia che allunga la scia dei mitici Caffarelli, Zunico, Rullo e Gaetano De Rosa. Tra i giornalisti casoriani il gioco dell’emergente non può che contemplare una menzione speciale per Dario Sarnataro, responsabile dei servizi sportivi di Radio Marte e Teleluna, per Giuseppe Pesce, componente dello staff di Giovanni Minoli a Rai Educational ed un grosso in bocca al lupo, da antico cronista di periferia, di trincea e di calcio, a tutti i giovani che scrivono sui settimanali casoriani: Nuova Dimensione, Maiden, Prospettive, il Domenicale di Casoria, Libero
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Pensiero, Casoriadue e Nuova Città; ai giovani della web tv Unica Channel ed a quelli dei siti web Napoli Nord.it, IldomenicalediCasoria.it, IlgiornalediCasoria.it e Casoriadue.it. Nel campo della musica classica gli esperti puntano invece sul pianista casoriano Vincenzo Sorrentino, ideatore ed organizzatore del MusicaCasoria Festival che, da qualche anno, sta dando la possibilità a tanti giovani talenti di potersi esibire nel campo della musica e della canzone. Ovviamente nel campo dello spettacolo i pareri sono più che discordi e l’affollamento di giovanissimi con l’ambizione di “emergere” rende problematica l’indicazione di nomi cui appare ragionevole scommettere con un minimo di attenzione. Casoria è la Città dei “già famosi” Nino D’Angelo, Mauro Caputo, Alan De Luca, Rosalia Porcaro, Antonio Fiorillo e Francesco Cicchella. In Teatro Lucia Palmentieri, giovanissima, è già una delle attrici e cantanti preferite. Carolina Ferrara, Raffaele De Bellis, Gino sono i giovani su cui scommettere. Ce ne sono tanti altri, sicuramente……………….
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RAFFAELLA NOLASCO
AAA Opposizione cercasi Se in una città le cose non funzionano, la colpa di chi è? Certamente un quesito questo la cui risposta non è semplice da trovare. Il rischio di cadere nel qualunquismo è elevato. Sarebbe comodo puntare il dito verso chi, in un determinato periodo, amministra il territorio. L’analisi storico-sociale, però, diventa fondamentale al fine di poter analizzare in maniera intellettualmente onesta il perché di problemi atavici. Non è certamente in questa sede che possiamo ripercorrere 20 anni di disastri amministrativi, ma va senz’altro specificato che se l’attuale cattiva gestione della Cosa pubblica è evidentemente una delle cause degli innumerevoli drammi che Casoria vive, sicuramente il marcio va cercato anche altrove. Le responsabilità sono e devono essere imputate non soltanto in chi ha l’onere e l’onore, il diritto/ dovere, (in virtù del mandato conferitogli dagli elettori) di governare, ma anche alle opposizioni il cui ruolo diventa basilare in ogni democrazia rappresentativa degna di essere definita tale. Consentire che il potere economico e quello decisionale vengano accentrati unicamente nelle mani della maggioranza, peggio ancora di pochi esponenti di spicco parte di essa, è deleterio, oltre che altamente pericoloso. Lo svuotamento del ruolo della minoranza è evidente nel Consiglio comunale di Casoria dove una piccola cerchia di eletti, continua a gestire incontrastata la vita cittadina in barba alle lamentele molteplici dei casoriani che esprimono malcontento genera-
lizzato per i bassi livelli di vivibilità sul territorio. Basta poco per rendersi conto che i casoriani non sono soddisfatti e i più ritengono tradito il mandato elettorale. Un giro per la rete, una chiacchierata con gli esercenti, con l’utenza del mondo della scuola, con l’anziano fuori a qualsivoglia bar, basterebbe a dimostrare che sono in pochi ad approvare la linea di governo cittadino. Erano state riposte tante speranze nel sindaco medico, Enzo Carfora, presentatosi alla competizione elettorale contro il giovane professionista Massimo Iodice. Speranze disattese. In questo marasma, con una maggioranza sempre in bilico, sul filo del rasoio, che male riesce a gestire le tante e complicate problematiche del territorio, ci si aspetterebbe un’ opposizione feroce, pronta a ribaltare la situazione. Così non è. Se qualche cenno di dissenso esiste, lo si vede all’interno della maggioranza stessa per malcontenti di pochi scalpitanti consiglieri. Assente completamente è, infatti, l’opposizione a Casoria. Manca la voce del dissenso capace di suscitare discussioni e confronti in una direzione di arricchimento e stimolo positivo, anche per chi governa. Il consociativismo, fatto di accomodamenti e compromessi tra le élites di partito, non ha mai prodotto nulla di buono. Interrogazioni che restano lettera morta; qualche manifesto per ridicolizzare sindaco e qualche assessore; commenti su noti social network. Questo è tutto quello che la minoranza a Casoria fa. Lo spazio del dibattito, quel poco che
resta, si è spostato scena mediatica riducendosi notevolmente di qualità e di spessore. E’ fin troppo evidente che l’opposizione ha smesso di espletare il proprio naturale compito di promotore di critica costruttiva, cadendo in una sottomissione (difficile credere disinteressata), quasi imbarazzante. E mentre la minoranza volutamente sonnecchia, la città va a rotoli. Viene allora da rimpiangere i tempi delle grandi opposizioni politiche, essenza della democrazia. Gli estremisti, di destra e di sinistra, spesso criticati, innegabilmente costituivano quelle voci fuori dal coro che non temevano di portare a galla le malefatte di chi trattava (allora come ora) la Res pubblica come “cosa propria” e si avvaleva del potere come scudo e strumento per il raggiungimento di obiettivi personali. L’appello va a Nando D’Anna, a Michele Spaventa; va Luca Scancariello, a Pasquale Lucchese e a tutti quelli che hanno alle spalle un percorso politico radicato sul territorio, fatto di lotte contro i potenti e gli arroganti di turno. Quelli che negli anni hanno avuto il coraggio di denunciare abusi e soprusi, con gli occhi attenti e la passione nel cuore. Se l’opposizione è sorda e inesistente, riappropriarsi della città di Casoria diventa compito e dovere delle parti sociali, dei movimenti dal basso; di tutti quei soggetti che hanno voglia di prendere in mano le redini del dibattito civile, dare spazio ad iniziative e ad idee fresche, nuove, estranee alle sporche logiche di potere. Un’opposizione reale, concreta, limpida, costituisce l’unica soluzione per buttare giù dal trono i sultani e le regine che nel tempo hanno profuso impegno soltanto nel distruggere la nostra città.
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DANIELA ABBATE
In memoria di Padre Ludovico da Casoria L’11 marzo la città di Casoria ha ricordato il bicentenario della nascita del Beato Padre Ludovico da Casoria, tra l’orgoglio e l’emozione dei cittadini. Il francescano, fondatore dei frati bigi e delle suore elisabettine, ha lasciato, senza dubbio, un forte segno della sua presenza sul nostro territorio. Sono in molti, infatti, a sperare nella santificazione di padre Ludovico, proclamato beato il 18 aprile 1993 da Papa Giovanni Paolo II. Sono passati quasi 21 anni da quel giorno glorioso. Troppo tempo. Eppure, per la città di Casoria è ancora vivo il ricordo, una testimonianza tangibile, che colpisce il cuore ogni volta che si è davanti alla Chiesa dell’Immacolata, la sua casa natale. Come dimenticare l’opera caritatevole del Beato che aveva adibito quella casa a ospizio per anziani poveri e a oratorio. Dopo la sua morte, l’ing. Curri ne ampliò i locali realizzando nel 1887 l’attuale chiesa (ampliata nel 1955) e la casa religiosa. Nel 1995, invece, il Cardinale di Napoli Michele Giordano affidò la Casa alle Suore Francescane Elisabettine Bigie, che
ancora oggi testimoniano, con il loro instancabile impegno, gli insegnamenti del frate a sostegno dei più deboli. La comunità di Padre Ludovico va avanti nonostante tutto, grazie anche all’attività dell’omonima associazione culturale, che da anni fa sentire la sua voce. Ma tutto questo, purtroppo, non basta. Bisognerebbe sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni locali affinché si possa conoscere la reale storia di un uomo di cultura, ancor prima d’essere un uomo di fede. La sua apertura al dialogo con persone di diverse impostazioni ideologiche, politiche e culturali lo rendono un ponte tra quelli che sono i valori della tradizione perduta e la modernità. Poco si conosce dei luoghi della sua storia, la casa natale, il convento e l’operato delle suore che tengono in vita la sua memoria. Ben lontani sono i tempi in cui la stradina, ora via Nuova Padre Ludovico, era percorsa da numerosissimi “munacielli” che rientravano in convento. Quella stradina adesso è poco illuminata, isolata, dimenticata, spesso oggetto di scempio e di atti di inciviltà da parte di cittadini ignari e non curanti della preziosità di quel luogo. Ma forse non tutto è perduto. C’è qualcosa di estremamente singolare accaduta in questo periodo che lascia intravedere un barlume di speranza. Pochi giorni dopo la ricorrenza del bicentenario, esattamente il 13 marzo scorso, la comunità cattolica mondiale ha celebrato il primo anniversario di pontificato di Jorge Mario Bergoglio,
il Papa argentino che ha deciso di operare un cambiamento nella Chiesa, cominciando dalla scelta del proprio nome: Francesco, in onore del “poverello d’Assisi”, il fondatore dell’ordine, il patrono d’Italia, simbolo di umiltà e di altruismo estremo. Quella che può sembrare una semplice coincidenza può essere letta come un segnale di cambiamento. Il Papa e il nostro Beato hanno molto in comune: l’interesse per gli studi filosofici, l’attenzione per gli emarginati e per i poveri (il frate casoriano si è battuto contro la schiavitù dei bambini africani oltre a occuparsi della sua città), l’appartenenza a un ordine religioso (gesuita per Papa Bergoglio, francescano alcantarino per Padre Ludovico). Una somiglianza notevole, che, in qualche modo, sembra avvicinare il Pontefice alla nostra città e alla possibilità di riprendere il processo di canonizzazione del Beato. E’ arrivato il momento di agire, di svegliarsi dal sonno e di rivelare le nostre umili e caritatevoli radici attraverso la promozione di questi luoghi, appartenuti a grandi personaggi del passato destinati ad essere un esempio di tenacia e di dedizione per le generazioni future, affinché la nostra terra possa riscuotersi da quello stato di torpore che continua a invadere le sue membra.
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10 ANTONIO BOTTA
Notificati i dati delle Indagini tecniche per la mappatura dei terreni destinati all’agricoltura in Campania
A CHI CREDERE?
Ridimensionato il problema della contaminazione di prodotti agricoli nella “Terra dei fuochi”: è quanto risulta dalla relazione sulle “Indagini tecniche per la mappatura dei terreni destinati all’agricoltura della Campania” svolte da diversi Enti, tra i quali l’Arpac,l’Istituto superiore di sanità e l’Agenzia per le erogazioni in Agricoltura. Nella relazione si rileva che “a rischio sono 9,2 chilometri quadrati di aree agricole fra tutti i 57 comuni prioritari (24 nel Casertano e 33 nel Napoletano). Pertanto, il decreto interministeriale approvato di recente dal Consiglio dei ministri, tenuto conto dei dati emersi dalle indagini, ha disposto il divieto immediato della vendita dei prodotti ortofrutticoli nei terreni classificati a rischio. Al riguardo, il ministro dell’agricoltura Maurizio Martina ha dichiarato alla stampa che “nella mappatura completa dei 1076 chilometri quadrati dei 57 Comuni prioritari sono stati individuati 51 siti per i quali risulta necessario proporre misure di salvaguardia per garantire
rischio il 98% dei terreni sottoposti a mappatura nei 57 Comuni: solo il 2% delle aree è ritenuto a rischio”. “Con il decreto” ha affermato il ministro Martina “possiamo mettere in campo azioni mirate. Da subito bloccheremo la vendita dei prodotti ortofrutticoli dei terreni dei 51 siti classificati a rischio”. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha sottolineato che “bisogna dare certezza agli abitanti della Campania sulle loro condizioni di salute e sugli alimenti che mangiano, ma anche non scoraggiare l’uso di prodotti campani”, aggiungendo che sono stati stanziati 50 milioni, fra i quali 25 “per uno screening di massa relativo alla salute
la sicurezza della produzione agroalimentare, per un totale di 64 ettari di suolo agricolo”. Da ciò si evince che “non esistono elementi per definire a
su questo territorio.” Ma non mancano coloro che nutrono perplessità sui dati delle indagini. Fra questi, il giornalista Pino Ciociola di
Avvenire, che molto ha contribuito, con le sue puntuali inchieste, a porre all’attenzione dei media e dll’opinione pubblica il fenomeno dei roghi tossici e dell’avvelenamento dell’aria e delle campagne nella “Terra dei fuochi”. “Eppure” egli scrive “i conti non tornano. Perché il servizio di Ostetricia e ginecologia dell’ASL Napoli Nord
invita da un paio di anni le donne in gravidanza a non mangiare mozzarella, frutta e verdure locali? Perché il generale Sergio Costa, che comanda a Napoli il Corpo forestale dello Stato, da un anno ripete che la Terra dei fuochi è devastata dal punto di vista ambientale? Com’è possibile che l’istituto oncologico nazionale “Pascale” abbia registrato, sempre in questa Terra, un aumento del 47% dei morti per malattie oncologiche negli ultimi 20 anni? E perché l’ex pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, Raffaele Cantone, sostiene che nella Terra dei fuochi “ancora non conosciamo i livelli di inquinamento e le conseguenze che questo disastro ha provocato”? Domande a cui occorre, da parte delle Istituzioni, dare una risposta immediata, per non disorientare ulteriormente la popolazione. Certo, i dati emersi nelle Indagini sono confortanti e ciò ci tranquillizza, ma se non bisogna creare allarmismi non si deve neanche sottovalutare e minimizzare il problema che ha causato micidiali effetti mortali. Di sicuro non bisogna abbassare la guardia e stare sempre all’erta. E’ in gioco la salute dei nostri figli e nipoti.
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GIANNI BIANCO
Senza tregua
Da anni, almeno dal decreto Bersani, la liberalizzazione delle tariffe per la R.C. auto in Campania, ma in soprattutto in provincia di Napoli e Caserta ha visto lievitare i costi in misura inquietante. Le cause? In primis il cartello che le compagnie assicurative hanno costituito per vanificare il tentativo di rendere competitive le tariffe. L’A.N.I.A. (associazione nazionale imprese assicurative), ha nel tempo condizionato l’opinione pubblica italiana pubblicando dati, in parte falsificati, d’indennizzi per sinistri elevati rispetto alla media nazionale. Il 1° gennaio 2013 l’IVASS - Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni è succeduto in tutti i poteri, funzioni e competenze dell’ISVAP. Entrambi gli istituti hanno la funzione di controllo sulle compagnie assicurative a tutela degli utenti. Passi avanti si sono fatti rispetto al precedente istituto Isvap che, pur avendo competenze analoghe era costituito per lo più da uomini che comunque orbitavano a vario titolo nella galassia assicurativa. C’è da dire che una parte di automobilisti ha contribuito, con il loro comportamento poco virtuoso, a giustificare gli aumenti che di anno in anno si sono registrati. Vergogna assoluta la presunzione di colpevolezza dei nostri ragazzi che fino al ventiseiesimo anno di età pagano somme sconsiderate per assicurare l’auto, un’autentica “estorsione”, una condanna preventiva. Oggi il problema diventa drammatico, si parla di cifre stratosferiche, quattro milioni, in Italia i mezzi in circolazione non assicurati, in provincia
di Napoli probabilmente uno su due, sicuramente uno su tre. La prima associazione a contrastare questo fenomeno in Italia è stata Federconsumatori che, a Napoli, in due differenti momenti è intervenuta attraverso gli organismi Nazionali, in testa il Presidente Rosario Trefiletti. Dopo una serie di provvedimenti approvati nel 2012 (scatole nere, abolizione del tacito rinnovo, riduzione dei premi per assicurati in bonus), con le liberalizzazioni del Governo Monti, nel Dicembre 2013, il Governo Letta, vara il Decreto “Destinazione Italia”, in cui l’intero art. otto prevede una serie di misure sulla RC Auto. L’obiettivo del Governo è stato quello di raggiungere una serie di riduzioni automatiche a fronte di meccanismi che riducessero e ponessero limiti a una serie di distorsioni legate ai risarcimenti: incoraggiare l’utilizzo delle scatole nere, rendendole ufficialmente elemento di prova in giudizio, il divieto della cessione del credito derivante dai sinistri, la riduzione dei termini di prescrizione per la richiesta di un risarcimento, il risarcimento in forma specifica e astratta sui testimoni di comodo. Purtroppo nel provvedimento mancava la soluzione al problema delle differenze territoriali, vera assurdità del sistema RC auto. Mentre un fronte cospicuo di parlamentari, in maniera trasversale, puntava, in sede
di conversione in legge del decreto, a inserire norme che premiassero i virtuosi ovunque risiedessero, si è scatenata una vera battaglia contro l’intero art.8. Sulla RC Auto esistono due tipi di lobbie, quella evidente, formata dalle imprese assicurative, e quella occulta, fatta da tutti coloro “che ci guadagna”, sui sinistri ovviamente. La lobby occulta ha scatenato una vera battaglia contro i provvedimenti antifrode del decreto, tanto da provocare il ritiro dell’intero art. otto, con buona pace di chi si stava impegnando a emendarlo, inserendo la tariffa equa per i virtuosi. Il Governo, col timore di non vedere convertito in Legge l’intero decreto (nel quale vi erano una serie di misure su più temi altrettanto delicati) ha preferito inserire i provvedimenti sulla RC Auto in un Disegno di Legge ad hoc. Oggi il timore che tutto possa perdersi nelle nebbie parlamentari è molto alto, e occorre che quel fronte trasversale che si è battuto per la fine delle differenze territoriali, si faccia sentire e si “imponga”, contro le resistenze delle lobbies evidenti, ma, soprattutto, di quelle occulte. Sarebbe bello che a questi due tipi di lobbies ve ne possa aggiungere un’altra: la lobby dei cittadini onesti.
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AM IMPIANTI MAIONE: sinonimo di professionalità e qualità da cinque generazioni La ditta AM IMPIANTI DI MAIONE nasce da una lunga esperienza tramandata da ben cinque generazioni che trovano la loro origine a partire dal lontano trisnonno Enrico Maione, allora chiamato il “fontaniere” del piccolo comune di Casoria, e successivamente dal bisnonno Alfonso che riaffermò il suo cognome per la grande professionalità e umanità. Dopo di lui cominciò l’opera di trasformazione del “nonno”, Berardino chiamato Valentino, incrementando e acquisendo più rami d’esperienza: idraulica, riscaldamento centralizzato ed elettrico. Numerosi lavori impiantistici furono affidati a questa azienda che incrementò notevolmente il numero delle costruzioni tra gli anni 65’ a 85’, nel comune di Casoria e nei comuni limitrofi. Poi ancora in evoluzione il “papà” Antonio, con modesta esperienza acquisita negli anni nell’ambito delle opere pubbliche e private, integrava dei rami importanti quali la climatizzazione e la termoregolazione climatica,
dando vita inoltre all’apertura del primo showroom dove i clienti potevano avere un contatto diretto e una consulenza impiantistica immediata. Tutte queste esperienze professionali sono state tramandate ai figli Valentino e Carmine, attuali titolari della ditta AM IMPIANTI S.A.S. con numerose attestazioni conferite. La ditta svolge l’attività nell’ambito dell’impiantistica idraulica, riscaldamento, condizionamento, antincendio, impianti tecnologici, elettrici, riparazione, manutenzioni generali e assistenza tecnica autorizzata su caldaie, con costanti corsi di aggiornamento conseguiti in tutta Italia. Attualmente, con grande soddisfazione di tutti coloro che ogni giorno lavorano affinchè l’azienda possa fornire il massimo delle prestazioni possibili, sono numerosi gli enti pubblici e le aziende private che si avvalgono della professionalità e della fiducia che la ditta offre nel settore. La sede si trova a Casoria in Via F. Petrarca 97.
Nello showroom è presente un’esposizione di termoarredi, termosifoni, caldaie, condizionatori e biocamini, con tante scelte per curare nei minimi dettagli le esigenze del cliente. Essendo sempre alla ricerca di nuovi servizi da offrire ai propri clienti, da maggio 2013 la ditta è diventata agente Union Gas Metano & Energy, occupandosi di nuovi contratti gas e luce, allacci, attivazioni e volture contatori. Questo servizio è molto importante in quanto offre al cliente consulenza in sede e soprattutto un punto di riferimento fisso per qualsiasi problematica. Ciò che li rende così dinamici, eclettici, professionali e attenti si esplicita con una loro singola espressione: “Il nostro scopo principale è quello di essere sempre all’avanguardia nell’ambito delle tecnologie moderne e curare il cliente ed ogni sua esigenza”.
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VALENTINA IACONO
CENTRO ACUSTICO VALENTE: UN AIUTO PER SCONFIGGERE LA SORDITA’ Questa settimana, abbiamo incontrato il Dott. Giovanni Valente esperto in tecniche audioprotesiche, nel suo centro di acustica, sito in Via Ferrara a Casoria. Il Dott. Valente esperto in sordità e consulenza audioprotesica, svolge questa attività da oltre 33 anni. Inizia con il supporto di un’azienda nazionale per poi approdare alla realizzazione e all’apertura di diverse attività, tra cui una con sede ad Avellino. Il Dott. Valente è Presidente del consorzio dell’audioprotesi “Acustica Campania”. Specialista inoltre, per la sordità infantile. E’ possibile ci dice, diagnosticare problemi di sordità nel futuro nascituro a partire dal periodo di gestazione. Il target di pazienti seguiti dal Dott. Valente è molto ristretto, infatti abbraccia una fascia d’età avanzata, che presenta gravi problemi di sordità; obiettivo principale è
quello di impiantare protesi acustiche. La protesi acustica, ci rivela, serve a riequilibrare l’udito perso, supportandone un possibile ritorno. Di queste protesi ne esistono vari tipi, con diverse tipologie, scelta in base al tipo di sordità. Esistono poi, protesi acustiche wireless, che offrono la possibilità di ascoltare la tv o semplicemente di parlare al cellulare. Queste protesi non sono però, efficaci per coloro colpiti da grave deficit uditivo. In tal caso, esiste la possibilità di applicare un impianto nucleare, denominato cocleare (orecchio bionico). Si tratta di una protesi sofisticata, applicata tramite intervento chirurgico. Questo tipo di intervento, in Campania viene effettuato solo in 4 ospedali, in totale esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria, per pazienti che versano in particolari condizioni di disagio economico. Il centro Valente
fa parte di questo progetto di impianti cocleari.
Obiettivi raggiunti dalla Società Casoria Ambiente spa nell’anno 2013 Raccolta 2013: consolidato il 60% ; Efficientamento costo del lavoro/riorganizzazione interna : Efficientamento logistico: riduzione costi carburante raggiunta quota 65% nei parametri di legge risparmiati circa 150.000 euro su base 2012 (circa 12.000 ore) risparmio circa 120.000 euro su base 2012 (-25%) Effetto dissuasione telecontrollo / efficientamento interventi su territorio, riduzione interventi straordinari per rimozione cumuli abbandonati: riduzione costi del 45% rispetto al 2012 (circa 50.000 euro) . Fatturato proventi da raccolta differenziata 2013 : euro 475.000 oltre iva Attivazione nuovi servizi: Interventi di bonifica e spazzamento meccanico periodico aree esterne circumvallazione; potenziamento/ristrutturazione centro raccolta comunale (isoletta ecologica). Valutazione dell’ispettore ministeriale sulla politica di bilancio del CdA in carica (indicatori finanziari):“Il bilancio aziendale è di medie/piccole dimensioni, essendo le Attività al di sotto dei 10 milioni di euro (9.332.253,00, nel bilancio 2012). Al di là delle variazioni nei vari anni, le componenti principali dello Stato patrimoniale sono rappresentate dai crediti e dai debiti; tali voci rappresentano, infatti, la stragrande maggioranza dell’attivo e oltre il 50% del passivo. Sempre con riferimento ai debiti, emerge poi il fatto che tra essi non ci sono in bilancio quelli a medio/ lungo termine verso banche o altri creditori.Una delle spiegazioni di tale particolarità risiede nel fatto che la maggior parte degli automezzi impiegati dall’ azienda non sono acquisiti in proprietà (con il probabile ricorso all’indebitamento, quindi), ma il possesso è avvenuto a seguito di contratti di locazione finanziaria”. Tale circostanza riduce notevolmente l’incidenza degli interessi su debiti con riflessi positivi sul risultato di gestione. “È evidente nel periodo considerato il deciso miglioramento degli indicatori in questione; il contributo maggiore è stato fornito dalla consistente opera di sdebitizzazione (concentrata soprattutto negli ultimi due esercizi) dell’azienda (i debiti, a breve, ossia gli unici presenti nella società, sono passati dagli oltre 5,8 milioni del 2008 ai 4,8 milioni del 2012) accompagnata dal deciso incremento del patrimonio netto il cui ammontare ha superato nel 2012 il milione di euro grazie ai consistenti aumenti delle Riserve (assenti, nel 2008). Si rimarca infatti che nel quinquennio gli utili d’esercizio non sono stati mai distribuiti, ma destinati sempre a riserva”.
GRAZIE A TUTTI COLORO CHE HANNO LAVORATO CON NOI..... GRAZIE CASORIA
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LUIGI IPPOLITO
Conosciamo Pino Iodice, Segretario Generale dell’Ischia Calcio! La Società Sportiva Ischia Isolaverde milita nel Girone B della Seconda divisione di Lega Pro. Tra le figure che spiccano all’interno del club ci sono sicuramente il Presidente Onorario Dino Celentano, ex dirigente del Napoli che portò Maradona all’ombra del Vesuvio, e l’allenatore dei portieri Pino Taglialatela, che un tempo difendeva i pali della compagine azzurra. Anche il Segretario Generale Giuseppe Iodice ha un passato nel team del capoluogo campano. Oltretutto, Pino (come preferisce farsi chiamare) ha girovagato un po’ per tutta l’Italia e da trent’anni opera nel panorama calcistico. Per Casoria2 gli abbiamo proposto un’intervista circa il suo lavoro, domandandogli altresì della squadra ischitana e il suo punto di vista del calcio nazionale. Iniziamo con l’elencare le sue esperienze nel settore prima di approdare a Ischia. “Ho Iniziato nel lontano ’83 con l’Ercolanese, con la quale poi sono stato per ben quattro anni. Nella stagione ‘87/88 ero nel Campania Puteolana: con questa squadra ottenni una promozione in C1. Subito dopo, mi ingaggiò la Salernitana: tre anni davvero intensi, il primo dei quali ancor più memorabile perché vincemmo il campionato di C1 e arrivammo in B. Dal ’91 al ’98 arrivai al Napoli che in quegli anni era in Serie A. Altre esperienze sono con il Savoia, ben sei anni tra Serie B e C; con l’Acireale in C2 dove, all’epoca, in panchina c’era mister Mazzarri; con il Taranto per quattro anni; poi con il Gallipoli, con il Pro Patria di Busto Arsizio e con
la Nocerina. Insomma, una lunga trafila prima di arrivare qui ad Ischia!” Quale fra queste ricorda con più affetto? “Paradossalmente non è col Napoli in Serie A. La parte della mia carriera passata che porto sempre nel cuore è quella legata alla Salernitana! Quella promozione dalla C alla B mi è rimasta fortemente impressa: ricordo che venivano promosse soltanto le prime due e alla terzultima giornata perdemmo in casa contro il Palermo. Allora temevamo di non riuscire a salire nella serie cadetta, ma andammo a vincere a Brindisi e poi per ottenere la promozione ci bastava solo un punto che conquistammo tra le mura amiche contro il Taranto. Una grande emozione davvero!” Vorrebbe tornare a giocare in campionati di livello maggiore? “Sicuramente sì. Però ora penso a questa mia avventura con l’Ischia. Giocarsela nei tornei maggiori certo è più gratificante, ma tutte le esperienze vengono affrontate con la stessa intensità e professionalità indipendentemente dal campionato che si affronta o dalla squadra in cui si opera. Questo è il mio modo di vivere questo lavoro”. Parliamo dell’Isolaverde ora. Quando è arrivato che squadra ha trovato? Adesso come è la vostra situazione e in graduatoria come vanno le cose? “All’inizio trovai un ambiente
molto euforico, perché l’anno prima si era conquistata la promozione dalla Serie D alla Lega Pro. Poi, per una sequenza di incomprensioni fra area tecnica e dirigenza, la strada si è fatta subito in salita e i
è Fabio Tito del ’93 e l’altro è Andrea Impagliazzo del ’92. Credo che si possa sentir parlare di loro fra qualche anno!”. E sull’allenatore cosa vuole dirci? È un tecnico che può
risultati non davano conforto. Con le nuove normative imposte dalla Figc abbiamo ringiovanito la squadra nel mercato di gennaio e, anche se sembra strano, con calciatori meno esperti e molto più piccoli d’età abbiamo risalito pian piano la china. L’allenatore Antonio Porta ha dato tanta serenità, umiltà ed entusiasmo con la sua competenza. Un grande apporto è stato dato anche dai veterani del gruppo come il portiere Luigi Mennella, il difensore Giuseppe Mattera, il centrocampista Gerardo Alfano e l’attaccante Evangelista Cunzi. Ora siamo a un punto dal Foggia che è quarto. A sei partite dal termine, il nostro obiettivo la permanenza nel torneo”. In rosa tra i giovani c’è qualcuno che può sfondare nel panorama calcistico? “Ci sono Gennaro Armeno e Lorenzo Longo che sono classe ’94: il primo gioca a centrocampo, l’altro in attacco. Poi ci sono due ottimi difensori: uno
andar bene anche nelle categorie più alte? “Credo che lo abbia dimostrato già in passato, quando ha allenato le giovanili del Napoli e ha ottenuto risultati davvero egregi. Dopo quella parentesi c’è stata un po’ di sfortuna ma si sta mettendo abilmente di nuovo in gioco con noi e chissà che non sia poi un bel trampolino di lancio per un salto di categoria. Noi qui, però, vogliamo averlo il più possibile perché ha grandi doti tecniche e umane!”. Lei è Segretario Generale e Direttore Sportivo della squadra: precisamente di cosa si occupa? “Mi occupo di tutta la parte che riguarda l’organizzazione e l’amministrazione del club. Il segretario generale è uno dei ruoli fondamentali all’interno di una società sportiva, è un tuttofare!
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DOMENICA 23 MARZO 2014 SEGUE DA PAG. 15 Poi sono anche iscritto all’albo dei Ds e ricopro anche questo ruolo con i gialloblù, occupandomi dei rapporti tra area tecnica e dirigenziale, o di quelli societari con la federazione. Infine, sono Delegato alla sicurezza dello stadio Mazzella curando l’impianto, le normative, il personale steward e cose simili”. Oggi le società sportive hanno molte figure che ricoprono un ruolo specifico. Secondo lei è davvero funzionale tutto ciò? “Gestire una società è come dirigere un’azienda: ognuno deve avere un ruolo specifico. Questo è molto importante. Avere un membro che ha un incarico o un compito preciso diventa fondamentale per far funzionare davvero un’organizzazione. Ovviamente devono essere persone con titoli e qualifiche giuste e che siano di grandissima competenza”. Cosa serve per diventare un manager del settore?
“Oggi è più difficile perché con le nuove leggi il campo si restringe di molto. Comunque, oltre ai consueti attestati, bisogna essere mossi da un’immensa passione. Poi bisogna avere la giusta abnegazione e l’abilità di ramificare i rapporti con persone dell’ambito. E, come in ogni cosa della vita, ci vuole una buona dose di fortuna”. Con la sua esperienza ha avuto modo di conoscere il calcio italiano. C’è differenza tra Nord e Sud Italia? “De Laurentiis ha dato col suo Napoli un grande esempio a tutte le società campane, anche a quelle più piccole, per quanto riguarda la progettazione. Non penso, quindi, che i club calcistici nella nostra regione siano di un livello inferiore rispetto a quelli del nord. Anzi, lavorando a Busto Arsizio ho constatato che siamo alla pari! Quello che manca è più sul piano degli
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impianti e delle strutture, ma è una situazione difficile per l’intero Paese. Questa è una questione legata ai mancati accordi con le istituzioni. Il governo dovrebbe muoversi a riguardo perché siamo molto indietro rispetto ad altre nazioni come Inghilterra e Germania...” Quando pensa possano risolversi questi problemi? “Beh, siamo ancora lontani dalla soluzione perché i problemi sui quali concentrarsi al momento sono altri: ci sono altre cose alle quali dare priorità rispetto al mondo del calcio. Ci vorrà del tempo…” Favorevole alla nuova rifor-
ma del campionato dell’ormai ex Serie C? “Sì, ma credo che si sia partiti un po’ troppo tardi. La realtà di Lega Pro deve essere ancora più contenuta. Personalmente, vorrei che le squadre fossero 40 anziché 60 come previsto a partire dalla stagione prossima. Credo che nonostante questa diminuzione, ci sarà sempre il solito problema che non permetterà il corretto svolgimento del campionato: qualcuna avrà difficoltà a iscriversi o durante la stagione può trovarsi indebitata. Farei una serie con squadre che danno certezza economica assoluta!”.
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ALESSANDRA VERGARA
Il Teatro in Tv
“Il Teatro in Tv” nasce da un’idea di Giuseppe Nappa e monologhi scritti dall’autore già noto al pubblico per aver creato la prima radio soap sul web dal titolo “Passioni senza fine” Giuseppe Cossentino. Una trasmissione in diretta tv su Ciao Tv canale 686 del digitale terrestre e in streaming. Dopo anni si riporta il Teatro in Tv fatto con amore e per amore dell’arte, con un cast di tutti attori professionisti che hanno aderito a questo progetto tv senza battere ciglio. Una delle voci belle ed
eleganti di Napoli Anna Calemme (Vincitrice del Festival di Napoli su Rete 4), l’ex star di “Ti lascio una canzone” Raiuno Giuseppe Di Lorenzo, la poetessa definita da Enti, Associazioni ed Accademie “Ambasciatrice della poesia nel mondo” Tina Piccolo, l’Attrice Rachele Esposito, L’Attore Mariano Mascolo, L’Attore Mirko Ferramola, il cantante Mirko Stella. I monologhi di Cossentino hanno trattato tutti i tempi di attualità che oggi giorno invadono il nostro quotidiano, in una forma
ALESSANDRA VERGARA Programma di interviste e di informazione attraverso la voce dei personaggi intervistati sul mondo dello spettacolo, della cultura , dell’arte e dello sport. Ideato, curato e condotto da Giuseppe Nappa. Questa puntata ha intervistato l’arte della magia e della comicità con due veterani di quest’arte Mago Prezzemolo e Clown Banana in questa puntata i nostri artisti fanno dei giochi di magia e di comicità coinvolgendo le intere famiglie. Tutti i giorni in onda su Ciao
Tv canale 686 del digitale terrestre e in streaming alle ore 13.20 e alle ore 00.30.
artistica del tutto teatrale. Gli attori a mio modesto parere hanno dato il meglio della loro interpretazione facendo tornare prima e
del tutto in lingua italiana accompagnati dalla bella melodia classica napoletana e dalle note della poesia. Una trasmissione che cre-
poi rivivere il Teatro in Tv e si è palpato con mano il connubio tra monologhi
do sia di spessore artistico e rimarrà nella storia della Tv Interregionale.
Occhio All’Artista
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Eg. Direttore, carissimo Nando sollecitata da un innato rispetto delle istituzioni e consapevole della tua particolare attenzione al mondo della scuola e ai suoi protagonisti, reputo mio preciso dovere informare il tuo giornale e per esso i suoi numerosi lettori, dell’incarico che ieri ha voluto affidarmi Francesco Russo, Sindaco della mia città, Frattamaggiore, che amo non meno di Casoria, che mi ha invece adottato ormai da molti anni e nella quale svolgo quotidianamente il mio lavoro di Dirigente Scolastico. Sono onorata, infatti, di essere stata chiamata a far parte della Giunta Comunale della città di Frattamaggiore: Francesco Russo ha voluto affidarmi l’incarico di seguire, tra
l’altro, un argomento che conosco bene, ormai da più di 30 anni: l’Istruzione Pubblica e la Cultura. Sento chiaro in me l’onore di un ruolo tanto delicato, così come sono consapevole delle difficoltà e delle responsabilità di essere al servizio di Frattamaggiore, città dal solido tessuto sociale, che negli ultimi anni, anche grazie ai suoi rappresentanti istituzionali, in primis il Sindaco Russo, è cresciuta, nonostante le difficoltà, in termini civili, politici e culturali. Apprezzo sinceramente il prezioso lavoro fatto da chi mi ha preceduto, e voglio ringraziare Francesco Russo, per la sua affettuosa fiducia, insieme a tutti coloro che nel Consiglio comunale e nel mio Partito, il Partito Democratico, hanno contribuito alla sua
scelta, che non deluderò. Ma non posso dimenticare che ciò per cui mi appresto a lavorare in campo politico è anche il risultato di un impegno professionale che ho
miei alunni, che possiamo mettere al servizio di altri i nostri risultati. Sono certa che troverò la stessa disponibilità al lavoro ed al sacrificio fra i Dirigenti, gli Inse-
potuto assolvere anche grazie agli straordinari collaboratori che mi stanno vicini quotidianamente all’Istituto Comprensivo Carducci-King di Casoria: è anche grazie a lavoro di insegnanti, personale Ata, Genitori, ed all’affetto dei
gnanti e in tutto il mondo scolastico della mia città: nessuno resterà indietro, se crederemo nei nostri ragazzi. Affettuosamente Prof.essa Fernanda Manganelli
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Corri per i bambini del Pausilipon Ancora protagonista Città di Casoria runners con i suoi terribili atleti, che scendono in pista sulle strade di Santa Maria a Vico (Ce). Gara con percorso difficile fatto di salite, asfalto e basolato, due giri di 5 km e 100 per un totale di 10 km e 200 metri molto duri. Atleti presenti alla gara, la campionessa Mariapia Durante, De Rosa Pasquale, Celardo Pasquale, Guida Salvatore, Cervo Alberto, Mazzone Benedetto, Viziola Pasquale, Leucoio Erberto, Luca Morelli, Larenza Giuseppe, Vincenzo Valentino e Pino Santomenna. Grande prova di Mariapia Durante che dopo tre secondi posti finalmente agguanta la prima posizione staccando di tre minuti la sua diretta concorrente.Da segnalare l’ottima prestazione di Viziola Pasquale, e il primo di Città di Casoria runners Alberto Cervo. Città di Casoria runners presto organizzera’ allenamenti al campo sportivo di Casoria per persone che vogliono iniziare a correre, ci saranno allenamenti per persone sedentarie fino a finire a quelle sportive, voglio ricordare che Città di Casoria runners si impegna a diffondere questo sport totalmente gratis.
ALLEGRETTO - TUCCI
AVVOCATI CIVILE - MATRIMONIALE - CANONICO (nullità di matrimonio presso i Tribunali Ecclesiastici) Via Milano, 24 - 80021 Afragola (NA) Cell. 3209723980 - 3333000896
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24 e 25 Marzo: A Nunziello Laurino Non contare gli anni. Conta le ore e i minuti e i secondi. Perché la vera felicità è fatta di pochi attimi, e quelli che porterai semprecon te in quel posticino chiamato cuore. Auguri di buon onmastico e buon compleanno da i tuoi nipoti Christian, Alessia, e tutta la famiglia
Augurissimi 50’ COMPLEANNO DELLE GEMELLE ANTONELLA ED ELEONORA VALENTINO C’e’ qualcosa di magico e di speciale nella vostra vita che vi fa sembrare senza eta’, il nostro augurio e’ che possiate sempre piu’ assaporare i piaceri che la vita vi puo’ dare. Auguroni alle belli cinquantenni da Alfredo e Patrizia con Carlo e Vittoria.
Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000
Editore CASORIA DUE s.a.s Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il21 20FEBBRAIO MARZO 2014 2013 Impaginazione Grafica di Giuseppe Mascioli Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel./Fax 0817597271 email: info@printinghousesrl.it
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