[02-02-2014] Casoriadue - N.47

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DOMENICA 9 FEBBRAIO 2014

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ANNO XIV - N° 04- DOMENICA 9 FEBBRAIO 2014

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CASORIA: IL DEGRADO DELLA POLITICA E LE MERAVIGLIE DELLA SUA STORIA

OTTICA AURIEMMA


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NANDO TROISE

CASORIA: IL DEGRADO DELLA POLITICA E LE MERAVIGLIE DELLA SUA STORIA E’ domenica, suonano a festa le campane di San Mauro, la Chiesa Cattolica ricorda la canonizzazione di Suor Giulia Salzano, proclamata Beata il 23 aprile del 2003 da Papa Giovanni Paolo II e, poi, con il solenne rito della canonizzazione, avvenuto domenica 17/ ottobre/ 2010 in Piazza San Pietro. “uno, due, tre, quattro, cinque, sei” contiamo i rintocchi insieme ai volontari del servizio d’ordine della Basilica Pontificia Minore di San Mauro Abate (Biagio, Gennaro, Enzo) e a loro ed ai miei ospiti (Fulvio e Ciro, Pasquale, Antonio, Antonella, Ettore) indico i tanti dipinti di scuola napoletana appesi nelle cappelle laterali della Chiesa di San Mauro, trionfo dell’arte barocca nel 1600 in Italia (competitor artistico e culturale a grandissimo livello del Gesù Nuovo e Santa Chiara, di San Domeni-

co Maggiore e del Pantheon dedicato a San Francesco da Paola in Piazza del Plebiscito). La Chiesa di San Mauro si trova in uno dei quartieri più degradati del centro antico e storico di Casoria. Mauro Zurro è il Preposito Curato, giovane e sportivo ma con grande esperienza di Sacerdozio in giro per la Città di Napoli. E, con lui, nella sua sagrestia parliamo di storia, cultura, arte, calcio e Napoli. Gli ricordo che ogni volta che entro in quella Chiesa mi assalgono i ricordi ma vince l’ammirazione per i tantissimi capolavori in essa custoditi, dove le petulanti preghiere distraggono i “fedeli e credenti” da tanta Arte e da tanta Storia. “Anni fa trafugarono la statua d’argento di San Mauro Abate e il putto in marmo sulla fonte battesimale, un opera del grande Lorenzo Vaccaro, e non sono stati più restituiti né trovati.

Hanno poi rubato dalla Cappella della Madonna della Palma, dove riposano i resti mortali di Donato Ferrara, la reliquia popolare della fantaspina della corona di Gesù e le reliquie di San Filippo Neri”. Ed ai colloqui avuti con il Preposito Curato interviene un giovane intellettuale di Casoria, che, a seguito dei suoi studi su Elsa Morante, Indro Montanelli e Claudio Ferone, suggerisce: “Occorre in questa Città un Assessore alla “Pre”istoria, anche per mettere mano a quello sconcio della toponomastica”. Con Mauro, come lo chiamano nei vicoli di Via Santa Croce parliamo del suo predecessore, don Carmine Genovese, l’artefice principale della ristrutturazione dei seicentesco complesso monumentale di San Mauro e la bellissima porta in bronzo. CONTINUA A PAG. 5


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DOMENICA 9 FEBBRAIO 2014 SEGUE DA PAG. 3 Degrado e meraviglie è il titolo di questo pezzo, ispiratomi dai tanti giri per la città e dagli umori di giovani e anziani, dalle lettere che arrivano nella posta elettronica e sugli account: si ammirano le bellissime pasticcerie, le botteghe artigiane e i vicoli bui, i campanili (San Mauro e San Benedetto su tutti) e i cortili in tufo, con i loro alberi di limoni e arance, questa è la vera Casoria. Dal campanile, purtroppo non visitabile (tante sono le bellezze sottratte ai cittadini di questa sfortunata, martoriata, invasa e derubata Città), la vista è a 360 gradi. Da quel posto, coacervo di tanti ricordi e di tante storie, si ammirano le cupole delle Chiese di Casoria: quella settecentesca di Santa Maria delle Grazie, quella della Chiesa del Carmine, quella arabeggiante di San Benedetto, quelle modernissime di Sant’Antonio Abate, San Paolo e San Giuseppe, quella barocca delle Sacramentine. Poi, lo sguardo cade sui palazzi fatiscenti; un vecchio amico mi indica, in via Cavour, gli angeli anneriti con le ali rotte, i fregi in stucco deturpati, sui balconi panciuti sul punto di crollare. Erano molti anni fa e, puntualmente, tanti ne sono crollati (in via Cavour, come in via Santa Croce) e sempre grazie ai Santi di questa Città senza mai un ferito o un morto. A Largo San Mauro, sale ininterrotto il grido dei clacson che fa da colonna sonora alla vita quotidiana di questi vicoli. Quando ci si decide di rendere zona religiosa questo posto? I raggi del sole filtrano dalla cupola vetrata a forma di croce dietro al bellissimo altare della Chiesa di San Mauro. L’altare a cui si sono inginocchiati nei loro silenzi, nelle loro preghiere e nei loro pensieri personaggi di una levatura storica enorme e internazionale: il francescano frà Ludovico, i cardinali Maglione, Castaldo, Del Giudice e il loro ospite, un giovane Cardinale Montini, poi diventato Paolo VI, il generale Dalla Chiesa con la moglie e la piccola figlia Rita, padre Antonio Casolaro, l’assistente spirituale di suor Luigia Velotti, la fondatrice dell’Ordine Religioso devoto del Sacramento, Madre Cristina Brando, la Santa

5 donna Giulietta Salzano, don Arcangelo Paone, uno dei grandi Prepositi dell’800: un elenco che potrei portare all’infinito. Una luce soffice avvolge il crocifisso settecentesco in legno, di autore anonimo, sotto il quale mi raccolgo sempre in “penziere cuntente e penziere scuntente”, dove scorgo l’ammirazione, la sorpresa di Giosuè e di Gigino, dove i Prepositi di ogni tempo hanno riunito tante volte Assessori e Sindaci, nella speranza di entusiasmarli. Sotto lo sguardo addolorato di San Mauro, salutando i monumenti sepolcrali del Cardinale Maglione, quello dell’Arcivescovo Del Giudice, lascio la Chiesa della mia infanzia e dei miei ricordi alle mie spalle e proseguo il mio giro. In strada, nella curva che divide Piazzetta Santa Croce, un bellissimo borgo medievale dove troneggia il monumento al Beato Ludovico da Casoria e la Santa Croce del 1638 con Piazza Cirillo, ricevo la benedizione della Madonna del Carmelo, bionda e carnosa come una contadina normanna, ridipinta sul muro dalle artiste della Associazione “Il Mosaico”. E così la vedono gli abitanti della zona facendosi veloci il segno della croce davanti alla Santa. Nei vicoli del centro storico, stanze senza finestre che, alle nove e mezzo del mattino, profumano di pulito. In strada, al centro di quei vicoli, una donna si affaccia al balcone al secondo piano con un secchio in mano. Un secondo dopo l’acqua sporca, con la quale ha appena lavato il pavimento di cucina, si schianta sul marciapiede, terra di nessuno. Il mio giro continua. Abbandono la quiete dei vicoli per immergermi nel rumore della strada. Osservo con riflessione e ammirazione: altarini dappertutto, Madonne e Gesù sanguinanti ci benedicono lungo il nostro percorso; mi fermo davanti alla Cappella del Carmine, un gioiello. Avrei voluto vedere la cripta sotterranea, quella che in età infantile sbirciavo dalla strada, a volte con torcia elettrica, nella speranza di vedere le orbite di un teschio, un femore, un mucchietto di ossa giallastre che, da secoli, giacciono. I resti mortali dei nobili dell’epoca che venivano conservati nelle terre sante delle Chiese.

Un altro capolavoro del genere è la Cappella del Buon Consiglio in Largo San Mauro ed in quel bellissimo sito turistico religioso si trovano ancora intatti gli scolatoi dei morti di quelle epoche. I tempi di Giovanni Pisa, Donato e Pietro Ferrara. In strada si ascoltano urla che sembrano i lamenti dei muezzin e girando girando arrivo al mercato dei tessuti del venerdì. La folla è fittissima. Non piove, è bel tempo. Bisogna spingere e vale la pena prendere anche qualche gomitata pur di riuscire a vedere il “teatro” del mercato delle pezze. Marittiello il pannazzaro mi fa da guida e io osservo: piramidi di olive bianche e nere, ventagli di origano, sacchi di spezie profumate, torri di peperoncino tritato, ceste di limoni, frutti di mare e pesce sul quale passeggiano beate le vespe, le bancarelle dei tessuti. Stoffe di ogni genere e colore e per tutte le tasche. Saluto Mario e mi sposto, cerco i gruppi giovanili, quelli di via Marconi o via Caruso e li trovo, assembrati, si infilano prepotenti, zigzagando tra la gente, motorini nuovi di zecca guidati da adolescenti con lo sguardo annoiato. Mi sposto nel vicolo dei munacielli ed anche qui invoco la “zona a protezione religiosa”. Ammiro la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, sulle cui origini gli storici dell’arte non si sono ancora messi d’accordo. Il giro continua: è d’obbligo la visita alla Chiesa di San Benedetto e porto i miei giovani ospiti ad osservare la tomba sepolcrale di Jacopo Torello da Fano, un soldato dell’esercito del Generale Lautrec. Passo davanti alle vetrine delle pasticcerie e quelle di Casoria sono di altissimo livello, espongono pastiere, babà, sfogliatelle ed anche cassate, cannoli e spero, suggerisco, ultime arrivate, le statuette di zucchero dei Santi di Casoria. Il giro, a Casoria, lo si può concludere in uno dei tanti ristoranti o trattorie di Casoria, dove si può mangiare a base di pesce e specialità napoletane. Seduto a tavola, vi saluto, augurandovi una Buona Domenica, dandovi appuntamento al prossimo giro di una Città che vive nel degrado e nelle meraviglie storiche, religiose e culinarie.


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GIANLUCA GRIMALDI

Intervista al consigliere regionale Sandra Lonardo

Sandra Leonardo, consigliere del Consiglio regionale della Campania, è spesso etichettata come “moglie di Clemente Mastella”. In realtà, la sua ricca carriera politica e le sue esperienze l’hanno portata a una netta emancipazione dalla figura politica del marito e a numerosi successi. Riterrà ne sarà valsa la pena, data l’attuale situazione del nostro Paese? Non lo sappiamo ma, di certo, possiamo concordare con lei che “la politica deve tornare a fare politica”.

Prima di intraprendere la carriera politica, lei ha insegnato. Che ricordi ha e cosa ha lasciato questa esperienza nella figura istituzionale che sarebbe, poi, diventata? Ho insegnato ai corsi regionali della regione Campania. Da giovane insegnante, riuscivo a cogliere un grande entusiasmo e una forte ambizione nei giovani. Oggi, purtroppo, vedo nei ragazzi un’abissale incertezza. Ci sono ancora differenze nel cursus honorum politico tra uomini e donne? C’è ancora una forte differenza, nonostante recenti leggi abbiano ampliato la partecipazione delle donne al mondo politico. Così come nel lavoro, anche in politica non si può parlare di una parità totale. E’ un problema che giace nell’assetto culturale che ci circonda e che va mutato. Le cose stanno lentamente cambiando: basti guardare all’attuale Governo dove ci sono donne a

capo di ministeri molto importanti. Tuttavia, la strada da percorrere è ancora lunga. Cosa pensa dei recenti attacchi del Movimento 5 stelle alla Presidente della Camera L aura Boldrini e alle offese nei confronti delle deputate del PD? Penso che la Boldrini abbia commesso un errore nell’aver utilizzato la così detta “ghigliottina”: la parola non va negata a nessuno; è vero che ci sono tempi da rispettare, ma il dialogo non va interrotto. I grillini hanno avuto ragione nell’evidenziare che non è stata rispettata la democrazia, ma sono subito passati dalla parte del torto con la reazione che hanno avuto: una condotta deplorevole, i cui echi hanno fatto il giro del mondo. Secondo lei, attualmente la politica è più strategia o coerenza? Con il tempo la politica è mutata. Gli effetti di questo cambiamento sono evidenti nella cittadinanza, in particolare nella condizione in cui versano i giovani: alcuni restano, altri si recano all’estero in cerca di lavoro. Mi sento di dire che, al di là della strategia o della coerenza, si dovrebbe tornare a fare politica nel senso stretto della parola. Che consiglio darebbe a chi si appresta ora, in un ambiente di forte instabilità e mutevolezza dei partiti, a intraprendere la carriera politica? Si parla tanto di meritocrazia, eppure ci ritroviamo puntualmente a premiare la non-meritocrazia

in quanto non c’è più un luogo di confronto in cui emerga chi è più capace. Non c’è la forma di partito che c’era un tempo, dove erano frequenti i dibattiti e gli scambi di idee. Il tutto andrebbe inquadrato in uno sguardo di insieme che coinvolga altri settori: basti pensare ai trasporti che, spesso, non consentono un facile spostamento da un luogo all’altro e, di conseguenza, ostacolano gli incontri e la socialità, da cui possono nascere spunti e progetti. Quali modifiche andrebbero attuate? Molte sono le modifiche che la politica dovrebbe attuare. Abbasserei le tasse e inasprirei le leggi sull’evasione. La tassazione va cambiata anche in relazione alle imprese che, spesso, sono sottoposte a oneri finanziari eccessivamente aspri: se le cose non cambieranno, per le imprese non ci sarà futuro. Il nostro è un Paese che necessita di riforme veloci. In Italia, purtroppo, il tutto sembra pervaso da una forte lentezza, ma è possibile accelerare i tempi: la recente legge elettorale scaturita dall’incontro di Renzi e Berlusconi può essere ritenuta valida o meno, ma c’è una velocità e un tempismo che vanno riconosciuti. CONTINUA A PAG. 9


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SEGUE DA PAG. 7 Circa il ruolo dell’Unione Europea? Mi lascia sgomenta un’Europa non solidale. Sarebbe stato necessario emanare leggi per un’equiparazione totale dei Paesi Membri, prima di procedere alla politica economica. Invece, c’è una politica economica non supportata da adeguate leggi: risultato è la supremazia di una Germania sempre più ricca. Pensa che la frattura tra Forza Italia e Nuovo Centrodestra possa aver indebolito la stabilità del centro-destra agli occhi degli elettori? Credo di no. Anzi, probabilmente la coalizione riuscirà ad ottenere anche più voti visto che ci saranno programmi diversi che concilieranno più modi di pensare. Se la scissione avviene nel rispetto reciproco, si può andare avanti tranquillamente. L ei ha vissuto a lungo negli Stati Uniti. Qual è la maggior differenza tra il modo di far politica italiano e quello statunitense? Non si può fare una differenza

9 immediata. Lì c’è un senso dello Stato molto diverso dal nostro, un grande rispetto per il proprio Paese e per le sue leggi. Questo senso di appartenenza viene coltivato già nelle scuole di ogni ordine e grado, dove, prima dell’inizio delle lezioni, si giura fedeltà alla bandiera. La politica è fatta in modo diverso: molti rappresentanti sono fatti eleggere da grandi imprenditori, ma il tutto avviene nella piena trasparenza e chiarezza. Com’è cambiata, nel tempo, la figura del politico e il suo rapporto con gli elettori? Attualmente si tenta in ogni modo di denigrare la figura del politico. Se è minimamente capace o rappresentabile, subito si tenta di sbarrargli la strada. Il Parlamento, il Consiglio regionale, il Consiglio comunale, sono specchi della società: troviamo persone eccelse, ma anche persone non competenti. Non bisogna, però, sfociare nella generalizza-

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zione e condannare l’intera classe politica. All’inizio della sua presidenza, nel 2005, dichiarò che uno dei suoi obiettivi era raggiungere un equilibrio tra la carica di presidente e quella di governatore. Attualmente, da consigliere, pensa che questo equilibrio sia stato raggiunto? In passato si è riuscito a fare molto e il Consiglio regionale era in grado di definire con una certa autonomia percorsi che, precedentemente, erano portati avanti solo dalla Giunta. Ora, invece, la Giunta prevale nettamente a discapito dei consiglieri.


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10 ALESSIA FRAIESE Questa settimana abbiamo avuto il piacere di intervistare il geometra Vincenzo D’Anna, dottore in Scienze dell’Ingegneria ed iscritto da quasi un ventennio al Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della Provincia di Napoli, con l’obiettivo di chiedergli chiarimenti ed esemplificazioni riguardo la normativa “PIANO CASA”. Di seguito riportiamo l’avvenuta intervista: Per chi non lo sapesse che cosa è il Piano Casa? Come già detto ad una sua collega qualche mese fa, la Legge Nazionale denominata “Piano Casa”, veniva emanata dal governo Berlusconi nel lontano 2009. Aveva come obiettivo primario il miglioramento del patrimonio edilizio esistente, stante anche la crisi economica che il quel periodo dava i primi segnali, e rilanciare di conseguenza l’attività edilizia nazionale, da sempre volano dell’intera economia del nostro paese Italia. Nel dettaglio la normativa nazionale denominata “PIANO CASA”, legge avente una durata temporale limitata, ossia con una scadenza dei termini già contemplata nella legge stessa, prevedeva fatto salvo alcune disposizioni di natura strettamente tecnica, che rimando ad un approfondimento di natura specifica, la possibilità di realizzare ampliamenti volumetrici pari al 20% di edifici esistenti con volumi esistenti rientranti nei 1500 metri cubi, demolizioni e ricostruzioni di edifici fatiscenti con incremento volumetrico pari al 35% di quello esistente e cambi di destinazione d’uso. La legge nazionale in rispetto al quadro normativo generale in materia di urbanistica, demandava alle Regioni l’applicabilità della norma mediante l’emanazione di una Legge Regionale specifica. Perché a Casoria la norma del Piano Casa fu applicata con ritardo rispetto all’emanazione della Legge Regionale? Nel 2009 la Regione Campania emanò la Legge Regionale denominata “PIANO CASA” in ossequio a quanto di sua competenza ed in ottemperanza al disposto della normativa Nazionale. La legge Regionale prevedeva che nei successivi sessanta giorni dall’entrata in vigore, i Comuni, attraverso un deliberato del Consiglio Comunale, potevano prendere atto della norma e scegliere l’applicabilità sul proprio territorio. Il Comune di Casoria nella seduta di Consiglio Comunale del 25 ottobre 2010 deliberava e approvava l’applicabilità della legge “PIANO CASA” sul territorio

“PIANO CASA”: PAROLA ALL’ESPERTO comunale. Successivamente la Regione Campania, nel gennaio 2011, integrò e modifico la legge denominata “PIANO CASA”. Conseguenzialmente il Comune di Casoria nel marzo 2011, con deliberazione dell’allora Commissario Prefettizio, sospese gli effetti della nuova legge regionale, ritenendo di rimandare tutto all’approvazione del Piano Urbano Comunale in corso di approvazione. Com’era prevedibile gli aventi diritto, tra cui imprenditori edili, professionisti del settore e proprietari immobiliari sul territorio, vedendosi negate le richieste formulata ai sensi della legge “PIANO CASA”, ricorsero al Tribunale Amministrativo competente contro la deliberazione del Commissario Prefettizio. Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, si pronunciò su di un ricorso formulato da un imprenditore Casoriano ritenendolo fondato e, di fatto, annullando gli effetti della deliberazione del Commissario Prefettizio citata. Alla luce di quanto brevemente illustrato fu di fatto applicabile anche sul territorio Casoriano la Legge Regionale denominata “PIANO CASA”. In che modo è stata applicata tale legge sul territorio Casoriano e quale la situazione odierna rispetto a tale normativa? La legge denominata “Piano Casa” è di fatto oggi vigente su tutto il territorio Regionale è di fatto anche su quello cittadino Casoriano, in virtù anche della proroga dei termini di scadenza che la stessa Regione Campania ha stabilito nel gennaio 2016 quale termine ultimo per la presentazione delle istante ai Comuni. Come ritiene essere l’attuale situazione a Casoria e quali nuovi progetti ci sono in cantiere? Intendo precisare che dal mio punto di vista la normativa denominata PIANO CASA non poggia il proprio fondamento giuridico su quello di una pura speculazione edilizia, ma ritengo cosi come già precedentemente detto che l’obiettivo è il rilancio dell’attività del settore edile. A distanza oramai di quasi cinque anni dalla sua prima emanazione non credo che gli effetti economici, che il legislatore voleva perseguire, volti al rilancio del

settore sono visibile, è chiaro anche che il tutto va anche inserito in un quadro economico generale disastroso. Nello specifico sul territorio di Casoria si può precisare che visto che la legge è volta prevalentemente all’ampliamento di edifici esistenti con una cubatura limitata, ossia 1500 metri cubi, e che tali edifici sono prevalentemente quelli sorti con l’espansione abusiva degli anni 80 è chiaro che gli stessi se non sono regolari, cioè minuti di regolare Permesso di Costruire in Sanatoria rilasciato dal Comune, la denominata legge Piano Casa non è applicabile. Quindi gli effetti ed i benefici economici nell’applicazione della normativa allo stato non sono evidenti sul territorio cittadino. Si ritiene soddisfatto dei traguardi raggiunti finora? Spero che la Regione Campania riformuli tale legge eliminando i termini di scadenza e evitando di fatto la disparità di applicabilità tra edificio già in possesso di regolare permesso e quelli che sono in corso di definizione per ottenerli. Per le considerazione che le ho espresso prima sia come professionista del settore e sia come cittadino non posso esprimere soddisfazione a riguardo, in quanto non ritengo che ci siano risultati economici visibili nell’applicazione della norma, ritengo anche come sempre l’ente oberato di lavoro non possa essere celere nel dare risposte alle richieste che gli pervengono in materia.


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ANTONIO BOTTA

Bambini della “Terra dei fuochi”, morti per cancro, “parlano” al Presidente Napolitano per voce delle loro mamme

UCCISI DALL’ECOMAFIA, INDUSTRIA CRIMINALE , COLLETTI BIANCHI

Ancora non approvate le modifiche alla legge che istituisce il registro dei tumori in Campania. Ma le mamme del “Comitato terra dei fuochi” non demordono: il dolore atroce per la morte dei loro figli colpiti dal cancro si tramuta in impegno instancabile, in energia inesauribile nel continuare a lottare con l’arma della denuncia contro politici corrotti e disonesti , imprenditori cinici e senza scrupoli, criminali incalliti, cittadini conniventi, che hanno avvelenato campi, cibo, falde acquifere e aria tra le aree di Napoli e Caserta sud, sotterrando i e incendiando illegalmente rifiuti tossici e nocivi. Dopo la lettera aperta, scritta agli inizi di Novembre, nella quale fu rimarcato che “i nostri angeli combattono da lassù per i bimbi che restano qui e per quelli che verranno, chiedendo Verità e azioni concrete perché i responsabili paghino per omicidio plurimo e crimini contro l’umanità”, le donne – coraggio ne hanno scritta un’altra consegnata al Presidente della Repubblica Napolitano il 22 Gennaio scorso in occasione dell’incontro tra il Capo dello Stato, don Patriciello e una rappresentanza dell’associazione “Noi genitori di tutti”. Nella lettera sono direttamente i bambini morti in Terra dei veleni a parlare per voce delle loro mamme: in essa sono dettagliati i fatti, le responsabilità e si sottolinea la necessità di conoscere la Verità e di fare giustizia per tutti gli altri bambini. Ognuno dei tredici “angeli” si presenta all’inizio della lettera, indicando il tipo di tumore che ha reciso drasticamente la propria vita in germoglio (leucemia linfoblastica acuta, neuroblastoma surrenale, rabdomiosarcoma, medulloblastoma,, glioblastoma troncocerebrale, epatocarcinoma metastatico ai polmoni..) e descrivendo brevemente i sogni, le speranze, le inclinazioni che avrebbero voluto sviluppare se a loro fosse stato consentito di proseguire l’avventura esistenziale. Prendo a caso quattro esempi fra tutti: Francesco Di Crescenzo: “osteosarcoma metastatico polmonare, 9 anni per sempre: amavo nuotare e giocare a calcio, ero un

portento, un giorno forse avrei portato a casa una medaglia olimpica se me lo avessero concesso.” Dalia Scuotto: “linfoma linfoblastico non hodking, 13 anni per sempre: sempre 10 la mia media scolastica, volevo diventare un dottore, avrei dato un grande contributo alla scienza, se me lo avessero concesso.” Antonio Galdi: “rabdomiosarcoma nucleare, 9 anni per sempre: amavo la vita e la mia famiglia, volevo diventare un grande papà, lo sarei stato, se me lo avessero concesso.” Mesia Nasi: “neuroblastoma surrenale, 3 anni per sempre, ero allegrissima e solare, quanto ottimismo avrei dato al mondo se me lo avessero concesso.” “Quanti diritti negati, Presidente” essi scrivono “ quante individualità perse per sempre da una società che, se ci avesse protetti e lasciato crescere, sarebbe stata di certo migliore di quella che, per interessi biechi e meschini, ha firmato la condanna a morte nostra e del nostro popolo. Quanti bimbi come noi non cresceranno mai, quanti stanno lottando in ospedali oncologici, quanti si ammaleranno. E quanti papà, mamme, zii e zie giovanissimi hanno avuto la nostra sorte e oggi di tutti ci facciamo portavoce.” Dopo aver evidenziato che nel corso di 25 anni sono stati trasportati da mezza Italia e interrati nel “triangolo della morte” circa 10 milioni di tonnellate di rifiuti di ogni specie (polveri di abbattimento dei fumi, morchia di verniciatura, reflui liquidi contaminati da metalli pesanti, amianto, scarti nucleari..), “gli angeli della speranza” denunciano che “ciò che ci spaventa da cittadini del mondo è che il genio criminale a tre teste,ecomafia – industria criminalecolletti bianchi, starà progettando nuove rotte verso cui deviare i traffici illeciti illegali e noi questo non possiamo e non dobbiamo permetterlo. Alla fine della lettera, viene avanzata a Napolitano la richiesta di contribuire a fare chiarezza dopo un ventennio di silenzi, ritardi, errori, omissioni e complicità individuali. “Non si può permettere che molti cittadini vedano oggi lo Stato

come un nemico da cui difendersi, che scende a patti con la mafia sacrificando il territorio e i cittadini. Il popolo ha il diritto di sapere chi e perché ha deciso in Parlamento la secretazione dei verbali delle confessioni del pentito Carmine Schiavone, firmando in tal modo la nostra condanna a morte sacrificando la nostra gente per il segreto di stato. Facendo, poi, riferimento ad altri verbali secretati da rendere assolutamente pubblici per consegnare alla giustizia tutti gli artefici dello scempio ambientale e della morte di tanti cittadini innocenti, essi si rivolgono al Presidente con queste parole: “Ci auguriamo che lei possa leggere nel cuore delle nostre mamme che oggi portano a lei il grido di dolore della nostra gente e trovi la forza necessaria per imporre la sua Autorità, affinché si attui tutto ciò che è necessario e abbia inizio “l’operazione verità”. Da angeli quali siamo diventati noi forse troveremo un giorno il coraggio di perdonare chi ci ha tolto tutto facendoci passare per atroci e inimmaginabili sofferenze, ma i nostri cari no, gridano giustizia per noi e per tutte le vittime, e anche questo uno Stato di diritto e di fatto deve garantire. Firmano dichiarandosi “I furono piccoli cittadini italiani”: sì, “furono”, ma quanto è magnifico e grandioso il coraggio delle loro mamme che, invece di chiudersi in un dolore cupo e disperante, lottano senza tregua per assicurare un futuro sereno ai tanti “figli” di questa nostra terra martoriata, quel futuro che “alla carne della loro carne” e al “sangue del loro sangue” è stato negato per sempre. Nel sorriso e nello sguardo grato e riconoscente di una moltitudine di piccoli, i “genitori di tutti” scorgono e scorgeranno la gioia dei loro “angeli”. E quel lugubre “furono” si tramuterà in “saranno”: i loro “angeli”, allora, saranno giovani e uomini nei tanti cittadini che essi avranno contribuito a salvare dalla “peste chimica”: ne avvertiranno,così, il sentimento forte di gratitudine e di amore, ne condivideranno i progetti e ne leggeranno la speranza negli occhi aperti alla vita.


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Pronti per il Liceo Musicale Sabato 25 gennaio alle ore 10:30 l’istituto Sacro Cuore ha ospitato presso il teatro della scuola l’evento dell’ open day destinato ai ragazzi del terzo anno della scuola secondaria di I° grado, in procinto di fare la prima scelta importante della loro vita che influirà sulla loro crescita personale: la scuola superiore. L’incontro è stato finalizzato alla promozione del liceo musicale in partenza il prossimo settembre nelle aule del Sacro Cuore. L’istituzione dei licei musicali risale al 2010. Nonostante i quattro anni di vita si conosce ben poco di questa nuova tipologia di istruzione. Di conseguenza, scarseggiano i licei musicali sul nostro territorio. Tale penuria costringe gli studenti, che hanno deciso di intraprendere questo percorso, a trasferte disumane per raggiungere l’istituto più vicino. Non sempre si è preparati ai cambiamenti, né se ne comprendono i vantaggi. Urge, dunque, una maggiore e corretta informazione oltre a un interesse da parte delle istituzioni. In una realtà poco entusiasmante si inserisce la nuova proposta formativa dell’istituto

Sacro Cuore, che va a colmare le lacune presenti, proponendosi come polo di eccellenza dell’area a Nord di Napoli. L’evento è stato presieduto dalla direttrice dell’accademia musicale di Portici, la quale, spinta dalla passione per la musica e per la cultura ha deciso di istituire un liceo musicale e coreutico nella sua città, illustrandone le caratteristiche formative. Il liceo musicale è un’istituzione qualitativamente valida e completa che, calata nella realtà del Sacro Cuore, che da anni lavora con serietà e con amore per i ragazzi, sarà una vera e propria garanzia di successo. Durante la mattinata si sono evidenziate le peculiarità del liceo, che sostituisce e amplia la didattica che ha caratterizzato l’ex conservatorio, ormai diventato università a tutti gli effetti. Negli ultimi anni, infatti, il conservatorio ha ceduto il posto all’AFAM(Alta formazione artistica e musicale), al quale si accede all’età di 18 anni, dopo il diploma liceale e al superamento di un test d’ammissione. Con la nuova riforma scolastica, dunque, non esistono più percorsi di studio paralleli:

quello del conservatorio e della scuola dell’obbligo. Al giorno d’oggi è possibile optare per un solo indirizzo che racchiuda le materie della scuola superiore e le discipline musicali studiate e approfondite in conservatorio. Al termine del percorso di studi un diplomato al liceo musicale - e in particolare presso il Sacro Cuore - avrà le competenze di un alunno del liceo scientifico e la cultura musicale di chi ha studiato al conservatorio. Grazie alla formazione scientifica, dunque, potrà scegliere qualsiasi percorso universitario; grazie all’apprendimento teorico-pratico della musica e del suo ruolo nella cultura della storia potrà orientarsi verso l’AFAM e conseguire la laurea specifica (triennale e specialistica). I vantaggi dunque sono già visibili: istruzione completa, ingentilita dalla capacità di saper suonare uno o due strumenti musicali e dalla conoscenza della musica, e risparmio economico: i ragazzi non avranno bisogno di iscriversi alle accademie musicali o di prepararsi privatamente,

Sono aperte le iscrizioni per l’anno 2013-2014

perché potranno farlo a scuola. Saranno dedicate, infatti, tre ore settimanali allo studio dello strumento. Inoltre, sarà dato spazio all’apprendimento della lingua straniera, fondamentale per la formazione del background culturale e linguistico dei giovani del nuovo millennio. Al quinto anno, invece, gli studenti avranno modo di sperimentare l’apprendimento integrato di lingua e contenuti (CLIL), in base al quale una disciplina scolastica sarà insegnata in lingua inglese. La figura dell’allievo cambia radicalmente. Gli verrà concessa una doppia opportunità: diventare un musicista senza abbandonare la cultura, intraprendere la carriera desiderata con la sensibilità di chi conosce la musica. Al termine dell’incontro i ragazzi della scuola secondaria di primo grado dell’istituto Sacro Cuore hanno dato prova delle loro abilità musicali esibendosi con flauti e diamoniche, cantando l’Inno della scuola dedicato a Madre Giulia.


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VALENTINA IACONO

AGENZIA IMMOBILIARE REMAX: DA 40 ANNI AL SERVIZIO DEL CLIENTE! Questa settimana abbiamo incontrato il broker dell’agenzia immobiliare Remax, ovvero Biagio De Angelis. Il Sig. De Angelis, ci ha illustrato alcuni aspetti caratterizzanti il mercato immobiliare. Remax è un’azienda americana nata 40 anni fa, con l’intento di rivoluzionare il mercato immobiliare. L’agenzia Remax, con sede a Casoria, opera su Napoli e provincia. Iscritta alla FIAIP (Federazione italiana agenti immobiliari professionale), Remax è promotrice a livello internazionale di un accordo tra consumatori. Come vi siete attrezzati, per far fronte alla grave crisi finanziaria, che ha visto coinvolto anche il mercato immobiliare? Questa è una bella domanda… In effetti, è da qualche tempo che leggiamo sui vari quotidiani della “crisi del mattone”. Una crisi, che purtroppo ha creato e crea nei consumatori, incertezze sia da un punto di vista fiscale,

che legale. Lo spartiacque è stato quello del 2006 con il Decreto Bersani, che ha visto l’attuazione di una serie di normative, che hanno ulteriormente “ingessato” il mercato immobiliare anno dopo anno, insieme alla crisi economica del partito della finanza degli Stati Uniti, tradotta in Europa. C’è però, da dire che negli ultimi mesi, abbiamo notato qualche segnale di interesse rispetto agli anni scorsi; pertanto siamo ottimisti, pensiamo che il peggio sia passato. Credo, che la ripresa sia ancora molto lenta, bisogna aspettare ancora qualche anno affinché ci sia un netto miglioramento. Come sono stati i dati registrati dell’anno appena passato? Hanno confermato un ulteriore calo rispetto al 2012, sicuramente più contenuto rispetto agli anni precedenti, quindi ciò lascia ben sperare, sia in termini di numeri di transazioni, sia in termini di valori immobiliari.

Un compleanno da ricordare Nell’elegante locale “Il Cocos” di Casoria, c’è stata una festa di compleanno di notevole spessore. Il Maestro Enrico Schiano uno dei più grossi autori e compositori che abbiamo nel panorama

partenopeo, e udite udite ha raggiunto la splendida età di 80 anni e portati in modo smagliante. Alla riuscitissima festa non potevamo mancare le telecamere di alcune emittenti tra cui TV LUNA1 TVLUNA2 e personaggi del mondo artistico e non solo. Tra i presenti Miss. Campania 2013 Naomi Giuliani, i cantanti Salvatore Merola, Raffaella De Simone che han-

Al livello generale è diminuito il calo delle compravendite. E’ un forte segnale questo, come ad esempio, l’adeguamento dei prezzi verso il basso, che sta facendo riaffacciare coloro che hanno intenzione di investire nell’immobile sul mercato. Secondo Lei, i prezzi richiesti su un determinato immobile, sono sempre giusti, o vi è speculazione da parte del venditore? Il più delle volte non sono i valori reali dell’immobile, ma valori richiesti dai venditori, perché influenzati da tanti motivi. Una delle cause principali è il legame ad un retaggio di mercato che non esiste più; ancora per delle situazioni personali, nate in seguito ad un investimento andato male su un determinato immobile. Qual è il compito principale dell’agente immobiliare? Innanzitutto è quello di educare il mercato, in ambito della funzione sociale, facendo adeguare no deliziato la serata con le più belle canzoni composte dal Maestro Schiano, al Sax Gino Corno, alle Percussioni Fabio Genovese. Inoltre presenti la sensitiva Rita Russo, il Giornalista D’Addio,

anche i prezzi ed il reale valore dell’immobile, quindi accordare domanda ed offerta. Cerchiamo di educare il mercato ai giusti valori. Qual è la differenza tra il mercato immobiliare italiano e quello estero? Rispetto ad alcuni paesi siamo equivalenti, come ad esempio, quello spagnolo, islandese. Invece, rispetto agli altri paesi, tipo quello della Gran Bretagna, che pur avendo conosciuto un periodo di crisi anche peggiore del nostro, ha visto una rapida ripresa, favorita dall’esistenza di un sistema statale che può decidere sulle dinamiche in maniera veloce, favorendo così una ripresa del valore immobiliare. Lo stesso vale anche per l’America che ha visto una forte ripresa. Qual è l’aspetto più importante da tener conto, per chi ha intenzione di acquistare casa? Di farlo affidandosi ad un’agenzia immobiliare e non ad un mediatore abusivo, per non inceppare in errori. L’agente immobiliare da tutte le garanzie all’utente, assumendosi ogni responsabilità.

L’Avv. Casillo, il Presidente Serpe. Mancavano all’appello Peppino di Capri, il Direttore d’orchestra Maestro Enzo Campagnoli, Sal Da Vinci e altri che per motivi di impegni hanno formulato gli auguri via email. Insomma una festa certamente da ricordare, e anche da parte di Casoria2 gli auguri al maestro perché li merita tutti!!!


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SARA AURIEMMA

Musica contro la piaga degli infortuni domestici

Continua con il plauso generale del pubblico l’evento organizzato da ANMIL in collaborazione con l’INAIL di Napoli e l’associazione musicale Estri Armonici di Casoria a favore della vita contro gli infortuni domestici. La capacità dell’INAIL, oltre a tutte le questioni che sostiene è stata quella di interessarsi alle vittime di incidenti domestici, sia per fare opera di sensibilizzazione mediante prevenzione, sia per informare tutti che è obbligatorio assicurarsi contro di essi. Gli incidenti domestici più frequenti sono dovuti a folgorazione, scivolamenti o cadute, ustioni, inalazione di sostanze chimiche tossiche generate spesso anche a seguito di reazioni secondarie con altre sostanze, ferite da taglio per quanti si dedicano ai piccoli lavoretti domestici (bricolage, giardinaggio, oppure cucina, pulizia, etc). Le casalinghe sono la categoria maggiormente a rischio poiché direttamente coinvolte con la cura della casa e più spesso trattengono bambini, anziani e disabili o degenti di qualsiasi genere e misura e quindi sono coloro che vanno informate sulla possibilità di potersi e doversi assicurare. L’INAIL sta già facendosi da portavoce per la prevenzione e in tema di sicurezza operando sia nelle scuole (da elementari a superiori)

sia nelle parocchie, nei circoli ricreativi, e procederà di questo passo, anche in altre ricorrenze religiose e non - festa della donna, festa della mamma, festa del papà, festa dei nonni - affinchè chiunque sia informato in tema di sicurezza contro gli infausti incidenti domestici. Ad oggi infatti è stato stimato che essi ammontano ad oltre 4.000.000, di cui mortali circa 8000, come i morti per incidenti stradali, mentre un’altra buona parte è fortemente invalidante. In Campania sono solo 132.512 le persone assicuratesi contro gli infortuni domestici nel 2011, mentre a carattere nazionale le persone assicuratesi nel decennio 20012011 sono state solo 1.732.270, di cui 776000 in Campania. Molte persone ancora non sono

assicurate in quanto disinformate sul tema. L’assicurazione per gli infortuni domestici è dal 2001 obbligatoria, non c’è automaticità della cosa, come invece avviene per gli incidenti sul lavoro; sono assicurabili tutti coloro con età compresa tra i 18 ed i 65 anni di età e che compiono per causa di forza maggiore lavori legati alla casa, ci si assicura con una quota irrisoria, versando cioè solo 12,91 euro all’anno. Per renditi familiari bassi ci pensa lo Stato. Per tutte le informazioni esistono opportuni sportelli caf.: Casoria, Arzano ed Afragola fanno capo ad un’unica sede ubicato in Parco S. Antonio. ‘’ Da tale tipo di assicurazione trarranno molti vantaggi specialmente le casalinghe; per loro ci sono come fondi inutilizzati

circa 1.200.000 euro ‘’afferma la Dott.essa Spisto L’iniziativa è stata appoggiata sin dall’inizio dal cardinale di Napoli Sepe che, seppure assente per l’appuntamento del 31 gennaio presso la Chiesa della Madonna del Carmine, ha esortato a continuare nell’impegno per questa giusta causa, mostrando la sua totale solidarietà verso chi è stato già vittima di tali incidenti. La rassegna concertistica è consistita nell’esecuzione di brani volti a valorizzare la figura della Madonna, in quanto icona della femminilità, donna, sposa e madre per cui accanto ad un repertorio di musica sacra colta con celebri Ave Maria (Schubert, Verdi, Cimmaruta, Haendel, Frisina, musiche del ‘200) si sono alternati canti mariani di ispirazione più prettamente popolare, e più di tutti dediti alla Madonna Bruna del Carmelo. Ad esibirsi il Coro dell’associazione Estri Armonici dei M.i De Luca ed intermezzi solistici de il soprano Puzio, il baritono M.o Esposito ed il M.o De Luca., il tenore Caro. La rassegna concertistica a favore della vita, continuerà ulteriormente con termine previsto il giorno 8 marzo, in onore della festa della donna. Resta aperta la possibilità di lanciare una petizione al governo affinchè l’assicurazione contro gli infortuni domestici sia estesa anche agli over 65.


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ALESSANDRA VERGARA

Giuseppe Cossentino si Racconta su Casoria Due e ci parla di “Passioni senza fine” Giuseppe Cossentino come e quando inizia la tua passione per la scrittura? La mia passione e l’avvicinamento alla scrittura inizia quando ero un adolescente di quattordici anni. Mi piaceva inventare storie su un quadernino, inventare intrecci magari osservando i miei vicini di casa che neanche si conoscevano o si salutavano. Lo trovavo divertente. Più che passione ormai è diventato un mestiere anche abbastanza faticoso ma che faccio sempre con un grande e contagioso entusiasmo. E’ sempre bello regalare emozioni con le parole. Poi da qualche mese sto seguendo il corso di Sceneggiatura

per Enterntainment Media alla prestigiosa scuola Internazionale di Comics. Accademia delle Arti Fi-

gurative e digitali. Dove ci sono insegnanti di calibro come Alessandro Bilotta ( sceneggiatore di Dylan Dog) Davide Aicardi e Dario Carraturo. Inoltre nel mese di dicembre ho avuto la fortuna di partecipare ad un interessante workshop di sceneggiatura cinematografica “ Scrivere un Film” con una delle

sceneggiatrici più brave del nostro panorama nazionale Heidrun Schleef, una professionista vera e di grande umiltà. So che da anni scrivi la famosa e fortunata radiosoap “Passioni senza fine” come mai questo titolo e da quanti anni va avanti? CONTINUA A PAG. 19

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DOMENICA 9 FEBBRAIO 2014 SEGUE DA PAG. 17 Passioni Senza fine è il mio primo amore che nonostante i diversi lavori che mi stanno proponendo non trascuro mai. Il titolo Passioni Senza fine deriva dal fatto che ogni passione ha una un inizio ma potrebbe non avere una fine trasformandosi di volta in volta in nuove grandi passioni e per il fatto che è una soap opera quindi una soap prendiamo in esame “ Sentieri” può durare decenni. E’ uno dei lavori più laboriosi che ho ma fortunatamente ho un cast ben collaudato di attori professionisti come Maria Rosaria Virgili, Guendalina Tambellini, Jessica Resteghini, Giuseppe Scaglione, Angelo Favale, Mariano Mascolo, Eleonora Baliani, Mirko Ferramola, Anna Calemme, Mimmo Fornaro, Alessia Aversa, Luca Marano, Noemi Giangrande, Renzo Imbroinise, Rachele Esposito e tanti

altri. Il 28 Febbraio 2014 Passioni Senza fine spegnerà la candelina del suo terzo anno di vita e come il primo giorno continua in modo inarrestabile a raccogliere audience e consensi del pubblico. So che ha vinto alcuni premi quali? Nel 2011 “Passioni Senza fine” con me autore e sceneggiatore e in qualità di regista radiofonico e col cast storico ha ricevuto una menzione d’onore come prodotto innovativo e di ritorno alle origini”. E’ stata una bella emozione. Con noi c’erano le nostre special guest come Emanuela Tittocchia, Lorenzo Patanè e Marco Cassini. In platea tanti ospiti noti come Anna Mazzamauro, un mito e Vittorio Sgarbi che ricordo che mi strinse la mano e disse “ Complimenti sei un autore nato”. Poi nel 2013 nel salotto trentennale dell’ambasciatrice della poesia, Tina Piccolo “Passioni Senza fine” è stato premiato

19 come prodotto storico e per la sua sceneggiatura che si avvicina al sociale, al precariato, alla violenza sulle donne e con me c’era Maria Rosaria Virgili, ormai icona di “Passioni Senza fine” premiata come miglior attrice di soap opera! Un tuo Sogno nel cassetto? Scrivere un lungometraggio con grandi nomi del cinema italiano con la regia ad esempio di Pupi Avati. Mi piace molto come regista. Ci vuole una bella sceneggiatura per risollevare il cinema italiano ormai povero e privo di contenuti. Ma credo di non avere un solo sogno ma tanti forse perchè sono ancora molto giovane. Qualche anticipazione su Passioni senza Fine? Tra le anticipazioni che posso dare di Passioni. La morte di uno dei protagonisti storici Damiano Marasco interpretato per ben due anni e mezzo dall’attore paganese Carlo Cutolo che

ha deciso di non rinnovare il suo contratto con la radiosoap per impegni teatrali deludendo moltissimi fans che lo ascoltavano. Mi è dispiaciuto tanto ma purtroppo come autore devo pensare anche al bene del mio prodotto e bisogna andare avanti. E d’accordo con l’attore abbiamo scelto una fine forte per un personaggio così di impatto come Damiano. Un consiglio che dai ai giovani che vogliono intraprendere il mondo della scrittura, dello spettacolo? Ai giovani che intraprendono questo mondo il consiglio che do è di aprire bene gli occhi “ Non è tutto oro quello che luccica” ma sicuramente chi vuole entrare nel mondo dello spettacolo come autore o sceneggiatore deve leggere, scrivere, scrivere e scrivere e scrivere guardandosi intorno. Non è da tutti scrivere bisogna averlo dentro almeno per me è stato così.


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LUIGI IPPOLITO Nelle ultime tre uscite in campionato, il Napoli non è riuscito ad ottenere alcuna vittoria: due pareggi con Bologna e Chievo che lottano per non retrocedere e la sconfitta per 3 a 0 domenica scorsa in casa dell’Atalanta dell’ex al veleno Denis. La squadra allenata da Benitez così perde il passo di Juventus e Roma, tirandosi quasi definitivamente fuori dalla lotta al titolo. Da non dimenticare anche i mancati acquisti nel mese scorso che lasciano la rosa ancora piena di problemi. E ancora, a causa di tutto ciò, l’enorme delusione del pubblico. Una situazione che quindi si presenta alquanto difficile e preoccupante. Noi abbiamo voluto analizzarla con l’aiuto del giornalista Paolo Esposito. Partito nelle emittenti radiofoniche, Paolo è poi intervenuto come opinionista in tv su Canale9, TeleCapri Sport, Canale21 e Tele A. Da due anni e mezzo conduce “Settimana Azzurra” in onda su Julie Italia (canale 19 del digitale terrestre) e in streaming sul sito julienews.it Napoli deludente nelle ultime gare. Cosa succede? “Farei un discorso diverso tra Serie A e Coppa Italia. Nel primo torneo, credo che gli azzurri si siano resi conto dello strapotere della Juventus e dell’impossibilità di raggiungerla, quindi hanno mollato un po’ la presa. Per quanto riguarda la coppa di Lega, invece, ci stanno provando con maggior impegno. Nella gara contro la Lazio ci fu un diverso atteggiamento in campo. Credo che ci siano, però, altri fattori da aggiungere: la stanchezza in primis, visto che giocano quasi sempre gli stessi; poi fattori individuali, ad esempio Reina sembra già pensare al Barça e in questo caso sarebbe meglio far giocare Rafael”. Molti passi falsi con le piccole, come mai?

Paolo Esposito: “Napoli difendi il terzo posto! Mercato povero, addio scudetto!” “Deriva sempre da un fattore mentale. In questo il Napoli non è cambiato affatto rispetto all’anno scorso. Succedeva esattamente la stessa cosa nella stagione passata e si perdevano punti importanti contro le provinciali. Del resto, si può vincere anche con le grandi forse perché stimolano di più, ma per vincere il tricolore questo non è necessario e lo diceva anche uno come Trapattoni: la vittoria finale è un discorso che va valutato alla lunga e, quindi, non perdendo punti con le piccole del torneo”. Sogni scudetto da accantonare allora? “Sicuramente! Ma è una cosa già sancita da qualche settimana. Ormai, se lo giocano Juve e Roma”. E del mercato di gennaio cosa ne pensa? “Il mercato di riparazione è stato davvero povero. I partenopei hanno anche cercato rinforzi, ma non sono mai riusciti a concludere le trattative. Questo principalmente per questioni di soldi: la società non è mai stata convinta di un calciatore talmente tanto da investire importanti cifre. Per Capoue del Tottenham 15 milioni erano davvero troppi e secondo me il giocatore non ha questo valore. Per l’acquisto di Nainggolan, però, poteva davvero essere fatta una spesa decisa perché il belga è un ottimo mediano sia

d’attacco che di difesa. Purtroppo il club non ha saputo sfruttare i buoni rapporti che ha con Cellino e ha lasciato che i giallorossi lo mettessero sotto contratto. Sono arrivati Henrique che nessuno conosce e che non sembra convincere anche perché viene dalla serie cadetta brasiliana, e Ghoulam che non sembra tanto diverso da Armero … Questi sono demeriti che vanno spesso attribuiti al direttore sportivo: Bigon non sembra avere la giusta esperienza, non sa vendere nemmeno i giocatori. Mentre in altre società militano grandi dirigenti, come Sabatini della Roma che è riuscito a cedere Bradley a 7 milioni e mezzo…”.


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Brindisi 26/01/2014 Torneo regionale allieve F.G.I. 1° classificata Perrella Flora dellla A.D.P Ginnastica Quasar di Casoria Domenica 26 Gennaio 2014 si è tenuta a Brindisi la prima gara del torneo regionale allieve di ginnastica artistica La società Quasar Casoria (NA) ben nota per le innumerevoli vittorie e qualificazioni nazionali, ha parteciapto con le ginnaste: Formicola Chiara (Casoria), Mautone Gaia (Marigliano),Perrela Flora (Casoria), Scalera Erika (Casoria). “il lavovo paga” e con questa espressione che -Maria Francesca Imbaldi istruttrice federale nazionale della Quasar ha commentato la vittoria della casoriana Flora Perrella, che dopo anni di immeritata assenza dalle gare agonistiche ha finalmente visto coronato il suo sogno classificandosi prima Brava Flora continua cosi ...

23 Francesco Manco ha conseguito la Laurea Magistrale in Medicina Veterinaria discutendo la tesi in “Controlli Ispettivi sul Latte Nobile e sui Prodotti Lattieri-Caseari” con la Ch.ma Prof.ssa Nicoletta Murru e con la collaborazione della Dott.ssa Carmela D’Acierno, responsabile del distretto 29 dell’ ASL NA 1 Centro.

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ALLEGRETTO - TUCCI AVVOCATI CIVILE - MATRIMONIALE - CANONICO (nullità di matrimonio presso i Tribunali Ecclesiastici) Via Milano, 24 - 80021 Afragola (NA) Cell. 3209723980 - 3333000896

Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000

Editore CASORIA DUE s.a.s Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 06 2014 21FEBBRAIO FEBBRAIO 2013 Impaginazione Grafica di Giuseppe Mascioli Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel./Fax 0817597271 email: info@printinghousesrl.it


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DOMENICA 9 FEBBRAIO 2014


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