Controlli di Sicurezza in Aeroporto e Protesi

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Controlli di Sicurezza in Aeroporto e Protesi Dott Raffaello Riccio

www.raffaelloriccio.com

Newsletter I controlli di sicurezza negli aeroporti sono aumentati notevolmente in questa ultima decade, così come le procedure chirurgiche per protesi articolari. Secondo la Accademia americana dei Chirurgi Ortopedici, nel 2009 sono state realizzate negli Stati Uniti quasi 300,000 sostituzioni protesiche totali dell’anca (THR). In Italia gli interventi per impianto di protesi articolari raggiungono circa i 100,000 impianti all’anno ( Società Italiana di Ortopedia). Una nuova ricerca Detection of Total Hip Prostheses at Airport Security Checkpoints: How Has Heightened Security Affected Patients (Rilevamento di protesi totali d'anca ai controlli di sicurezza aeroportuali: Come l’aumento della sicurezza ha interessato i pazienti) , pubblicata il 4 aprile 2012 nel “Journal of Bone and Joint Surgery” , fornisce un’analisi dell’impatto delle attuali misure di sicurezza aereoportuali nelle persone sottoposte ad un intervento di sostituzione protesica: • Un gruppo di 250 pazienti portatori di protesi articolare è stato sottoposto ad un’indagine presso l’Ospedale Sinai di Baltimore, questo gruppo é stato osservato ed intervistato. Circa 209 pazienti hanno risposto all’indagine, 143 hanno dichiarato di essere passati attraverso sistemi di sicurezza aeroportuali nell’arco di 12 mesi dopo l’intervento; l’età media dei viaggiatori è di 56 anni. • 120 viaggiatori, 84% di quanti hanno risposto al sondaggio, hanno dichiarato di aver fatto scattare l'allarme in una media di 4 volte. I pazienti soggetti ad un solo impianto protesico dell’anca hanno avuto una media di scatto d’allarme significativamente più bassa (80% ­ 66 su 82 pazienti) comparato con quelli che hanno ricevuto due protesi dell’anca (95% ­ 37 su 39 pazienti). • Oltre a subire il controllo obbligatorio con un metal­detector portatile, 25 pazienti hanno dichiarato di aver dovuto sottoporsi ad ulteriori controlli, 20 di questi in aeroporti degli Stati Uniti. • 128, circa del 90%, hanno dichiarato di aver ricevuto una tessera dalla azienda produttrice della protesi o dal chirurgo che identificava e dichiarava la persona come portatrice di una protesi articolare. • 99 dei 143 pazienti, circa 69% dichiara che l’impianto protesico articolare ha causato un’inconveniente durante il viaggio in aereo. Gli autori concludono che il sistema completo di body screening security negli aeroporti (dispositivo di scanning di immagine dell'intero corpo) sarebbe la soluzione più comoda per questi viaggiatori. I pazienti devono essere informati che possono subire dei ritardi presso i checkpoints di sicurezza e pertanto prepararsi a tali inconvenienti . Una informazione adeguata alla persona portatrice di impianti protesici può aiutare a controllare l’ansia e la preoccupazione prima di affrontare un viaggio in aereo.


Si aggiunga che non sempre succede che le protesi attivino il sistema di allarme. dipendendo molto dalla sensibilità dei rilevatori nei checkpoints. L’importante è che il paziente sia informato che tale evenienza si potrà verificare e che alla visita di controllo richieda la tessera che documenti l’intervento da portare con sè in viaggio.


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