piede piatto infantile: come e quando trattarlo

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Quando è necessario trattare il piede piatto infantile ed in che modo Dott Raffaello Riccio

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Quando è necessario trattare il piede piatto infantile ed in che modo

Cos’è il piede piatto infantile? Il piede piatto è una condizione nella quale l’altezza dell’arco plantare si riduce o scompare del tutto. L’altezza dell’arco varia molto nell’ambito della normalità da persona a persona. I bambini nei primi anni di vita non hanno ancora sviluppato un arco plantare; lo faranno in genere dopo i tre anni di vita.


Quanti tipi di Piede Piatto Infantile distinguiamo? Distinguiamo sostanzialmente due tipi di Piede Piatto nell’infanzia: Piede Piatto Flessibile E’ un piede nel quale la volta plantare si riduce o scompare del tutto sotto carico (cioè in piedi) mentre ricompare in assenza di carico (paziente sdraiato o seduto) o sulle punte dei piedi. Comprende circa il 95% dei piedi piatti infantili e si associa frequentemente ad una condizione di lassità legamentosa generalizzata. Si tratta di un piede piatto benigno, in genere non doloroso, che raramente interferisce con le normali attività fisiche e sportive. Nonostante si tratti di una condizione quasi sempre asintomatica, un piede piatto flessibile molto marcato può però determinare ed associarsi a disturbi della postura a livello delle ginocchia, del bacino e della colonna lombo-sacrale; disturbi che andranno attentamente valutati e monitorati durante l’accrescimento. Raramente è necessario intervenire per correggere un piede piatto flessibile a meno che non determini disturbi posturali importanti. Piede Piatto Rigido E’ un piede nel quale la scomparsa dell’arco plantare persiste anche fuori dal carico. Sono sempre presenti rigidità e dolore soprattutto al carico ed alla deambulazione. Spesso sono associate patologie congenite del piede quali sinostosi tarsali ed astragalo verticale. Il Piede piatto rigido rappresenta una minima parte dei piedi piatti infantili, ma richiede spesso un trattamento correttivo chirurgico.

Qual’è la causa del Piede Piatto? Molto spesso si tratta semplicemente di una conformazione del piede, una varietà morfologica che rientra nei limiti della normalità. Spesso un piede simile si riscontra tra i genitori, ed in questo caso il piattismo si presenta sostanzialmente correggibile. Raramente il piede piatto è causato da qualcosa che non è andato per il verso giusto nel processo di sviluppo prenatale del piede. Si può verificare talvolta una malformazione per cui due o più ossa del piede possono risultare fuse tra loro (sinostosi). Questi piedi saranno rigidi, piatti e dolorosi già nell’infanzia.


In altri pazienti il piede tende a coricarsi sul suo lato interno in modo eccessivo nella stazione eretta e nella deambulazione. Ciò può essere causato da una lassità legamentosa nelle articolazioni del piede e della caviglia che permette un eccessivo movimento di coricamento verso l’interno del piede. Tale movimento è definito “pronazione” e questi pazienti sono definiti iperpronatori. Come conseguenza dell’iperpronazione del piede il calcagno si sposta verso l’esterno più del normale, così come la parte anteriore del piede.

Questi pazienti hanno spesso una lassità legamentosa anche in altre articolazioni del loro corpo. I bambini tendono ad avere articolazioni e legamenti più lassi degli adulti. Con la crescita le loro articolazioni si rinforzano ed i loro archi plantari tendono a comparire. Il modo migliore per dire se un bambino ha un piede piatto flessibile iperpronato è farlo salire sulle punte, o sollevare dorsalmente l’alluce; se questo determina la comparsa dell’arco plantare, il piede sarà un piede piatto flessibile e sostanzialmente normale.


Alcuni bambini con malattie neurologiche o muscolari quali paralisi cerebrali infantili, spina bifida, o distrofia muscolare possono sviluppare un piede piatto a causa della debolezza e dell’insufficienza dei loro muscoli. In questi casi i piedi saranno generalmente rigidi e la deformità sarà evolutiva nell’accrescimento.

Io ho i piedi piatti. Li avranno anche i miei figli? E’ possibile. Dipende dalla causa del tuo piede piatto. In ogni caso la maggior parte dei piedi piatti sono solo piedi piatti flessibili o piedi iperpronati in un quadro di lassità legamentosa generalizzata. Entrambi hanno una ricorrente familiarità. Che problemi possono causare i piedi piatti? La maggior parte dei piedi piatti non causa disturbi, ma può sollecitare fortemente muscoli e legamenti del piede e della caviglia. Ciò può causare dolore alle gambe nella deambulazione.

Un piede piatto importante può essere causa di dolore : alla caviglia sotto l’arco plantare sul bordo esterno del piede al polpaccio al ginocchio, all’anca o alla regione lombare. Alcuni pazienti con piedi piatti avvertono che il loro peso è distribuito in modo non uniforme, soprattutto se i piedi sono iperpronati. In caso di marcata iperpronazione del piede le scarpe si deformeranno velocemente; e potranno anche verificarsi nel tempo danni alla caviglia ed al tendine d’Achille.

Quando è necessario rivolgersi ad uno specialista per un piede piatto infantile? La maggior parte dei piedi piatti va soltanto seguita durante l’accrescimento, monitoraggio che può essere affidato al pediatra del piccolo paziente. Segnali che devono spingere a consultare uno specialista sono: la comparsa di dolore ricorrente al piede, alla gamba o alle ginocchia un piede che appare rigido e piatto


una rapida deformazione delle calzature un dolore persistente alla schiena

E’ importante in crescita un controllo clinico periodico che permetta di seguire nel tempo l’evoluzione del piattismo e di cogliere eventuali alterazioni posturali in rapporto con il piede piatto. Esso infatti non va visto come un’entità isolata, ma va inserito nel contesto posturale generale. Va posta attenzione pertanto alle deviazioni della colonna vertebrale, al ginocchio valgo con componente di intra ed extra rotazione nella deambulazione.

Quale trattamento è necessario per un piede piatto? La maggior parte dei piedi piatti flessibili non sono sintomatici e non causano dolore. In questi casi vanno considerati come una variante del normale assetto del piede. Il piede piatto rigido, condizione nella quale la pianta del piede rimane rigidamente piatta anche fuori dal carico, spesso sta ad indicare invece un problema importante nello scheletro del piede ed è molto spesso un piede doloroso. Condizioni correlate al piede piatto quali sinostosi tarsali (in cui due o più ossa sono fuse tra loro) o un osso scafoide accessorio, dovrebbero essere trattate prontamente, anche prima dei 10 anni di vita, prima che la struttura ossea del piede del bambino diventi quella di un adulto. Il trattamento di un piede piatto può anche essere giustificato da un dolore persistente al piede o alla gamba o da un dolore che interessi le ginocchia o la regione lombare. Il trattamento di un piede piatto sintomatico può comprendere l’utilizzo di ortesi appropriate (plantari di sostegno) ed esercizi di rinforzo della muscolatura del piede. Talvolta è però necessario ricorrere ad un intervento chirurgico per risolvere la sintomatologia e ricreare un arco plantare dove prima non esisteva, ristabilendo pure un migliore equilibrio posturale.


Che tipo di intervento va effettuato in un piede piatto sintomatico? L’intervento più utilizzato consiste nell’introduzione di una piccola vite per via percutanea, attraverso una minima incisione, all’interno di quello spazio esistente tra calcagno ed astragalo chiamato seno del tarso. Proprio il movimento tra queste due ossa nell’articolazione sottoastragalica, quando l’escursione è eccessiva in pronazione, e’ responsabile della deformità in piede piatto. L’introduzione di questa vite nel seno del tarso (artrorisi sottoastragalica), limita l’iperpronazione impedendo lo spostamento eccessivo dell’astragalo sul calcagno.

Si tratta di una correzione che in una prima fase è essenzialmente di natura meccanica ma che, successivamente, assume una importanza propriocettiva, in quanto lo stimolo esercitato dalla vite sui recettori presenti nei tessuti del seno del tarso stimola per via riflessa i muscoli deputati al sostegno della volta pantare. La tensione di questi muscoli viene adattata alla nuova situazione e mantiene la correzione del piattismo anche dopo la rimozione della vite, che generalmente avviene dopo tre anni. Questo piccolo intervento mini-invasivo ha una durata di pochi minuti e viene eseguito in anestesia locale associata ad una breve sedazione. Nel post-operatorio il piccolo paziente rimarrà a riposo per un paio di giorni con il piede immobilizzato . Tale immobilizzazione sarà rimossa dopo circa 10gg dall’intervento. Dopo i primi giorni il paziente potrà caricare il suo peso sul piede operato. Con una certa frequenza nelle settimane successive all’intervento il bambino potrà lamentare fastidi e doloretti al piede legati al cambiamento di assetto del retropiede stesso; doloretti che andranno a scomparire con il progressivo adattamento alla nuova condizione.

Ho dovuto utilizzare da bambino scarpe ortopediche per il piede piatto. Mio figlio dovrà fare lo stesso? Assolutamente no. Il tipo di piede piatto più frequente riconosce una familiarità, ma si tratta anche del tipo di piede che più raramente causa problemi e sintomatologia, e pertanto non richiede alcun trattamento. Si è per molto tempo ritenuto che il piede piatto nel bambino dovesse essere trattato con scarpe ortopediche e plantari per prevenire problemi più gravi in età adulta. Oggi sappiamo con certezza che non è così. Questi trattamenti non funzionano: bambini con piedi piatti trattati in questo modo sviluppano nel tempo gli stessi risultati di bambini con piedi piatti non trattati in alcun modo.


Non esiste alcuna evidenza scientifica che utilizzare scarpe ortopediche e plantari per trattare tutti i piedi piatti nell’infanzia prevenga problemi in età adulta. La sola ragione per considerare una correzione dei piedi piatti di tuo figlio è se questi causano dolore, deformano velocemente le calzature e determinano importanti disturbi dell’equilibrio posturale.


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