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A Traves sui Sentieri della Resistenza

Hanno camminato sui "Sentieri della Resistenza", quelli percorsi dai partigiani, che in quasi 80 anni sono cambiati non poco, per conoscere le memorie custodite tra boschi e montagne. I 45 studenti delle scuole secondarie di primo grado di Ceres e di Viù, dotati di mappa, hanno percorso il sentiero della Libertà numero 254 della segnaletica CAI, che collega Malerba di Traves alla località Prà Lorenzo sullo spartiacque con la valle di Viù: un percorso che rientra tra quelli che Città metropolitana di Torino sta inserendo nella rete dei "Sentieri della Resistenza" all’interno del piano tematico Pa.C.E. finanziato dal programma transfrontaliero Alcotra. Al colle Colmet, dopo le spiegazioni sull'orientamento in montagna, la botanica locale e gli interventi umani per terrazzare i prati e costruire baite con muri a secco, gli studenti hanno potuto ascoltare e ripercorrere alcuni momenti della Resistenza vissuti proprio in quei luoghi da Nicola Grosa e dagli altri partigiani: hanno visto la baita di Bramafam dove trovarono rifugio i prigionieri inglesi usciti dai campi di Gassino e scortati fin qui da Grosa, lo spartiacque verso Viù e verso… la libertà. Attenti e partecipi i ragazzi, hanno ascoltato la storia del primo antifascista ucciso in valle nel 1926, Marco Perino, che era stato il proprietario proprio della baita di Bramafam. Ai ragazzi sono state consegnate schede storiche da compilare, per fissare date e idee di fondo dell’escursione e dell’incontro precedente, quello del 17 novembre nella sede della Cooperativa di consumo di Traves, dedicato a Grosa, comandante dei partigiani della 46ª Brigata Garibaldi.

Michele Fassinotti

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