IlCorniglianese Luglio 2014

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ilCorniglianese Mensile indipendente di informazione e cultura

Concordia, ritorno a Genova >> 12-13 Cornigliano,illavori “infiniti” in via Vetrano >> 3

Anno III

Numero 7

Mensile

Pian della Mussa, parrocchiani in gita >> 4

Copia gratuita

Doria (l’eterno indeciso) decide: “Il biodigestore? A Cornigliano”

Foce del Polcevera, argine destro: le ex aree a caldo dell’Ilva indicate da Doria per costruirvi il nuovo biodigestore (foto Razzore)

< o Cornigiòtto> Luglio 2014 La testa e la pancia di Enrico Cirone Nel nostro corpo ci sono, tra le altre cose, la testa e la pancia. Che bello essere la testa. La testa contiene il cervello, organo straordinario, efficientissimo. Materia grigia che elabora dati in continuazione, ordina i gesti e la nostra esistenza. Silenzioso, passa da un tema ad un problema senza faticare, calcolatore naturale di inarrivabile perfezione. Poi c’è la pancia. La pancia è già un po’ più rumorosa, poverina. Incolpevole magari si ribella, facendosi sentire - eccome - con modalità abbastanza pittoresche e turbolenti. La pancia contiene anche l’intestino e, per molti versi, il nostro corpo assomiglia ad una città dove ritroviamo i quartieri elitari, silenziosi, così come quelli meno nobili e più rumorosi. Certo, se nel nostro quartiere, dopo una discarica, un fangodotto e un depuratore, ci piazzano un biodigestore, penso che siamo diventati l’intestino della città. Ma noi vogliamo andare anche con le idee. Vogliamo andare con la mente. E non solo andare di corpo.


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Corniglianese/cronaca dalla delegazione

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Digerire il biodigestore Istruzioni per l’uso Biodigestore, se Doria tradisce Amleto Per una curiosa combinazione, quando Marco Doria venne eletto sindaco di Genova, il nostro giornale era alla sua seconda uscita. Possiamo quindi affermare, con buona sicurezza, di aver seguito da subito i suoi intendimenti e le sue mosse, così come avviene tra due binari che, dall’inizio, corrono paralleli. Persona senz’altro per bene, persino troppo, di livello intellettuale superiore, e ben lontano da vetuste e scontate dinamiche politiche, a nostro modestissimo avviso, il sindaco si è distinto, tra tante caratteristiche, per una in particolare: la “non decisione”. Che può essere anche una formula innovativa di gestione in tempi così difficili per tutti. Uno straordinario Amleto di shakespeariana memoria. Proviamo qualche esempio. La gronda. Se dall’inizio della sua campagna elettorale, la gronda segnava un “no” deciso, ora, sulla spinta della maggioranza Pd che lo sostiene, la gronda è diventata “no, ma forse sì” se la valutazione d’impatto ambientale dirà di

sì. Lo stadio alla Fiera. “No, ma forse sì” se la Fiera cambierà destinazione d’uso. La Fiera aprirà spazi commerciali? “No, ma forse sì” se gli spazi saranno monotematici. La Fiera alla Fiumara e la Fiumara alla Fiera? “Sì, no, forse”. Il tunnel sotto il porto? “No ma forse sì” se ci saranno le risorse economiche. Le corsie per le biciclette in via XX Settembre? “Sì ma forse no” se AMT non sarà d’accordo. Il mercato civico di Cornigliano? “No ma forse sì” se lo gestiranno le associazioni. Il parcheggio pubblico in piazzale Kennedy? “Sì ma forse no” se non sarà sdemanializzato. Il campo da bocce in Valbisagno? “No ma forse sì se piace a Burlando”. Il centro prelievi all’Annunziata? “Sì ma forse no se piace a Montaldo”. L’ospedale di vallata. Erzelli o Bombrini? Bombrini od Erzelli? Bombrelli o Erzellini? Questo è il problema. Ecco perché ci siamo stupiti, non abbiamo creduto ai nostri occhi e alle nostre orecchie quando abbiamo visto e sentito il nostro amletico sindaco, indicare con una sicurezza mai riscontrata prima il luogo in cui realizzare il

Biodigestore e new generation

accompagnandoci fino al nuovo centro commerciale di Campi, ma coadiuvato dall’ondeggiare delle fronde degli alberi posizionati ordinatamente tutto intorno alla costruzione. La cappa sulfurea si espande anche su buona parte della delegazione e noi, ignari di questo vantaggio, respiriamo con sdegno quel salubre ossigeno dal sapore particolare che, nostro malgrado, in tanti anni non siamo mai stati in grado di apprezzare. Di solito i nostri governanti, per ricordarci la loro attenta presenza, ci dedicano qualche omaggio e circola voce che anche questa giunta abbia deciso di offrirci un biodigestore nuovo di zecca, un aggeggio smaltitore di rifiuti umidi che dovrebbe finire sulle aree rimaste libere dopo la chiusura delle acciaierie. Forse sarà utile per smaltire tutte le depressioni subite in questi anni e quelle che potranno ancora destinarci in futuro e, visto con quanto impegno si sono sempre prodigati per noi, c’è da crederci, anzi siamo certi che anche questo, sarà di nostra

Finalmente Cornigliano può vantare la gradita visita del sindaco Doria (col suo seguito) ed io, convinta di trovarmi in prossimità del periodo elettorale, dopo un po’ di conti, mi sono dovuta ricredere perché siamo davvero in quel periodo, ma per la corsa per la poltrona più prestigiosa della Regione, quindi questa visita era davvero destinata ai problemi di questa delegazione. La sua presenza rincuora anche se, per la verità, tanti suoi predecessori non hanno brillato per tempestività. Ne è un esempio il depuratore, dimostrazione lampante di come, fra tante delegazioni presenti in tutta Genova, l’attenzione dei pubblici amministratori sia stata rivolta proprio a noi. Che onore. E che odore. Lui staziona in pianta stabile tra corso Perrone e via Rolla. Quando tira il vento di ponente, chiamato anche marino, quell’inconfondibile olezzo ci orienta proprio in quella direzione,

nuovo impianto “biodigestore”. “Il biodigestore?” si era interrogato Doria senza che, peraltro, nessuno glielo avesse chiesto. “Lo mettiamo a Cornigliano”. Così, oplà. Ha colpito l’automatismo. Uno poteva dire: il biodigestore? A Trasta. No, alla Fiera. Al posto dello stadio di Marassi o di Esaote Biomedica quando salirà agli Erzelli. O all’ex acciaieria San Giorgio di Multedo o all’ ex Verrina di Voltri o… o… o… Invece, tradendo l’enigmatico personaggio di Shakespeare che diede il meglio di sé nell’atto III, scena I, Doria, per la prima volta, non ha dubbi. L’impianto cui conferire i rifiuti di tutta la città per ricavarne bioenergia, andrà realizzato a Cornigliano. Stop. Dove? A valle di una vastissima e pe-

proprietà. Appena terminata la strada a mare, e smaltito un po’ di traffico locale, i camion dei rifiuti potranno circolare liberamente per la delegazione senza ingorgare il traffico, permettendo ai cittadini di passeggiare agevolmente in un viale alberato fra verde, negozi e dehor, e sedersi sulle panchine ad ammirare la viabilità della nuova via Cormigliano. Spesso mi ritrovo a pensare perché non vengono mai prese in considerazione le aree in disuso e fatiscenti che da Sestri Ponente arrivano fino a Multedo. Forse non si saranno addentrati oltre questo periglioso confine e a Cornigliano, sapendoci rassegnati ormai da

Mi manda Cirone ricolosa discarica che perde acque ricche di percolato, a sud delle case e di un depuratore inefficiente e ad est di un’acciaieria e di una rimessa di autobus a gasolio. Il biodigestore lo costruiremo quindi a Cornigliano, nell’ex area a caldo dell’Italsider, laggiù verso il mare, dove il terreno inzuppato di benzene confinava con quello annaffiato di cianuro.

molti anni, riservano qualsiasi iniziativa pur di “valorizzare” questo territorio. Durante la visita del primo cittadino nessuno deve aver abbozzato a questa nuova idea tecnologica e allora sorge spontaneo considerare che sia una gratificante sorpresa per darci la giusta razione di visibilità. Come a Sampierdarena troneggia la Lanterna che la contraddistingue, per evitare ingiustizie di sorta, ci doteranno di un biodigestore, magico nome e prodigio d’ingegneria moderna, parte integrante della new generation, la nuova generazione. Rosanna Robiglio

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Corniglianese/cronaca dalla delegazione

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Biodigestore e discarica: bagarre in consiglio comunale Biodigestore a Cornigliano, Spatola: fondamentale il coinvolgimento Ma protestano solo i cittadini della Volpara di municipio e popolazione

Nel corso della sessione fiume del consiglio comunale del 17 luglio per la discussione della delibera sul nuovo ciclo di rifiuti e lo sviluppo degli impianti di Cornigliano e Volpara, sono stati presentati ben 35 emendamenti. Matteo Campora ed Edoardo Rixi, capigruppo Ncd e Lega Nord, con l’appoggio di Lilli Lauro (Pdl), hanno chiesto di rimandare di almeno una settimana la discussione della delibera per permettere un percorso partecipato con municipio e cittadini. La proposta di sospensiva è stata bocciata con 20 voti contrari ((Pd, Lista Doria, Sel e Fds) e in aula è scoppiata la bagarre. I comitati di cittadini della Valbisagno hanno espresso sonoramente il loro dissenso urlando a più riprese «vergogna». Poco prima gli stessi comitati avevano srotolato uno striscione con scritto “Basta morti alla Volpara”, lo stesso che il giorno prima avevano mostrato in

corteo di fronte all’ingresso della discarica. L’intervento della polizia municipale ha permesso al consiglio di riprendere. In pomeriggio è partito il voto su ordini del giorno ed emendamenti e con 23 sì e 12 no, è stata approvata la delibera. La delibera prevede la costruzione di un biodigestore per il trattamento della frazione organica dei rifiuti a Cornigliano entro il 2018, due impianti di separazione secco/umido a Campi e Volpara, il primo entro luglio 2015. “Estendere la raccolta dell’umido a tutta Genova entro il 2015 con l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata entro il 2020 rendendo Scarpino una discarica di servizio” è l’obiettivo dell’assessore al Ciclo dei rifiuti, Valeria Garotta. Accolto dalla giunta Doria un emendamento del capogruppo Udc Alfonso Gioia per prevedere «contestualmente all’avvio del biodigestore, il trasferimen-

to degli impianti della Volpara». Lunedì 21 la protesta è ritornata alle origini, in Valbisagno, nella sede del municipio in un clima di tensione. “Non sono solo miasmi, sono agenti chimici che arrivano a 5 chilometri di distanza. Noi non li vogliamo» hanno protestato contro il sito Amiu di Volpara circa 200, tra cittadini e aderenti ai comitati di zona, giovani e anziani arrivati per partecipare alla seduta di consiglio in Media Valbisagno. All’ordine del giorno la discussione del documento - presentato e sottoscritto da tutti i capigruppo - per formalizzare la proposta, approvata, di costituzione dell’osservatorio di cittadinanza attiva sul tema dei rifiuti-zero in valle. Obiettivo: monitorare la Volpara e ribadire necessità di un percorso di progressivo superamento del sito. Enrico Cirone

"Essere coinvolti assieme alla popolazione prima che sia assunta qualsiasi decisione. Questo è un impegno che si era assunto il presidente dell'Amiu un anno fa, ovvero quando avvenne il suo insediamento". Queste le parole del presidente del municipio VI medio ponente, Giuseppe Spatola, a proposito dell'idea lanciata dal sindaco di Genova, Marco Doria, di collocare un biodigestore a Cornigliano. Spatola chiede un coinvolgimento diretto della popolazione prima che la decisione venga definitivamente assunta: "Il presidente di Amiu, Castagna, si era impegnato a fare un passaggio informativo e conoscitivo del territorio prima della presentazione del piano industriale e questo me lo ha confermato recentemente. Sull'ipotesi biodigestore vogliamo e dobbiamo essere coinvolti, sia noi come municipio che la popolazione. Non vogliamo entrare

nel merito della scelta perché ancora non abbiamo elementi per giudicare però, come detto, chiediamo un coinvolgimento diretto e su questo abbiamo ricevuto disponibilità. Un referendum? Non escludo nulla. La partecipazione ci dovrà essere e soprattutto dovrà essere coscienziosa, seria e non demagogica. I cittadini dovranno essere messi al corrente dei pro e contro della questione per capire in cosa questo progetto consiste. Dai giornali e dagli atti del consiglio comunale che ci vengono trasmessi per via istituzionale ho appreso della possibilità del biodigestore a Cornigliano, ma questa, come confermata dal presidente Castagna, è solo un ipotesi e non c'è nessuna decisione definitiva. Una volta che questa ipotesi sarà inserita nel piano industriale sarà sottoposta all'attenzione del territorio". Intervista raccolta da Riccardo Cabona

Comune generoso: arriva (gratis) pure il “rumentosauro” Opera d’arte di rara bruttezza, al Porto antico non piaceva a nessuno Piazza Cavour era la sua postazione dal 21 ottobre 2011 quando venne inaugurato il Festival della Scienza. Lo si poteva vedere benissimo una volta intrapresa la rampa della sopraelevata che scende al Porto antico. Nata come opera provocatoria era però presto diventato un simbolo privo di contenuti che andassero al di là della sua apparente “mostruosità”. Un’opera “vuota” che non è mai riuscita ad emergere dalla sua immediata e voluta bruttezza. Per giunta abbandonato a se stesso e circondato da provvisorie transenne stradali. Fino a quando il Rumentosauro, opera di pneumatici dell'artista belga Serge Van de Put, è stato portato via dall'ingresso del Porto Antico, in piazza Cavour.

senso di temporaneità, di area di cantiere non in linea con la vocazione turistica della zona. Un'area post-industriale come quella dove verrà ricollocato è sicuramente più adatta». L'opera è stata rimossa dal Comune. Al Porto Antico ribadiscono la bontà dell’operazione. «Il RuIl Rumentosauro di Serge Van de Put mentosauro è stata una bella idea, un'opera che La sua nuova collocazione serviva a far riflettere - ha sarà un'aiuola in via di Greto, commentato Alberto Cappato, a Cornigliano, dietro la Fabdirettore generale Porto Antibrica del Riciclo. «Ne chiediaco Spa - nel tempo però si è mo la rimozione da tempo degradato e lasciarlo lì, cirperché l'area del Porto Antico condato dalle transenne, non non ci sembrava adeguata - ha era certo un bel biglietto da spiegato il presidente del muvisita per la città. Per questo nicipio Centro-est Simone mi sono lamentato più volte Leoncini - temevano che ci della sua presenza, sono confossero problemi di sicurezza tento che sia stato spostato». e poi le transenne davano un Il Rumentosauro, 8 metri x 4

Genova, Porto Antico: la rimozione del Rumentosauro

e 560 kg di peso, è stato imbragato, sollevato da terra e caricato su un camion. Senza suscitare grandi proteste tra gli appassionati d’arte che non lo vedranno più nel contesto portuale, l'opera è stata depositata provvisoriamente in un magazzino, in attesa della sua ricollocazione a Cornigliano. Servirà però tempo per la messa in sicurezza e la prepa-

razione di un basamento. Nel frattempo gli abitanti del Porto Antico che si sentono orfani dell’opera potranno sempre protestare con il Comune per chiedere di farsi riassegnare l’importante allestimento. E chissà se si farà avanti qualcuno. Salvatore Pilotta


dalla delegazione

Generazione ‘96. Liberi di, liberi da... La conquista? E’ una maglietta “fuori moda” SALGO IN TRENO, MI GUARDO INTORNO. La gente sa essere davvero curiosa se ti soffermi a guardarla. Noiosa anche, forse, ma pur sempre interessante. Crede di essere libera, di scegliere per se stessa, la gente; non si rende conto che non riesce neppure a notare la sua assenza. Sì, perché è assente. Esiste chi ancora prova a urlare al mondo che anche lui esiste, ma c’è un problema: il mondo non lo sente. Lo soffoca. Lo comprime. E finisce per porre fine a quel suo glorioso periodo di ribellione e si ritrova a dover combattere per diventare, ironia della sorte, come tutti gli altri. Gaber cantava che “non riusciamo a trovare nemmeno abbastanza distacco per ridere di noi”, in quanto ormai siamo riusciti a stereotipare i nostri bisogni, le nostre parole, i nostri gusti e perfino i nostri pensieri. Si dice che siamo architetti e geometri delle nostre decisioni, ma mi continuo a guardare intorno e ciò che vedo sono soltanto i titoli di coda della libertà di scegliere. Le mode sono sintomo di una manipolazione sociale, conseguenza di stili di vita imposti. Il “diverso” è sinonimo di “sbagliato”. Le mode che reprimono noi stessi e ciò che vogliamo essere, ci impongono corazze e maschere che finiamo poi per scambiare con le nostre stesse facce. Chi sceglie per noi ciò che dobbiamo indossare, ascoltare, guardare? Chi ha il diritto di imporci dove dobbiamo passare le vacanze, come dobbiamo parlare, cosa dobbiamo leggere, come dobbiamo comportarci, come dobbiamo essere? Ci soffermiamo sempre meno a chiederci chi siamo veramente. Semplice è rimanere ancorati all’idea della moda considerata come tappa che segna e contraddistingue ogni epoca come fosse un processo normale. Sembra quasi che la libertà stia diventando un’utopia. Di fatto oggi la libertà è un’utopia ma ciò che mi risulta più preoccupante è il fatto che la libertà vista come quel mondo irrealizzabile e inarrivabile è diventata un’idea stampata in tutti noi davanti alla quale abbiamo abbandonato le armi. Ci siamo scordati del nostro diritto di essere liberi, di poter indossare una maglietta che non-sene-vedono-più-in-giro, di ascoltare canzoni che nessuno ascolta perché sono fuori moda, di scegliere di non frequentare posti perché non troviamo gusto a passare una serata tra alcol, droga e musica che non ascolteremmo mai se non in quelle occasioni. Siamo vittime del “Chi sceglie per noi ciò che dobbiamo indossare, aconformismo, la realtà ci scoltare, guardare?” Illustrazione di Adriano Sanna regala sogni riciclati. Ed è facile adattarsi, molto più semplice che rimboccarsi le maniche e non ascoltare i parere degli altri. E’ facile stare sempre dalla parte giusta, quella della maggioranza, spegnendo il cervello e seguendo la massa. E si sa che una massa di pecore in una società di lupi è il sogno di chiunque sta lì, in alto. Abbiamo paura di perdere il passo, di arrivare ultimi alla staffetta per comprare l’ultimo modello di chissà quale cellulare, e non pensiamo che forse rischiamo di perdere qualcosa di più importante: noi stessi. Noi siamo indifferenti: ci accontentiamo, ci mescoliamo, ci adattiamo, ci confondiamo. Quando inizieremo a vivere la nostra vita liberi da imposizioni, da mode e tendenze?

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Marta Fasulo

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Don Andrea cambia aria… E con lui parrocchiani e volontari a quota “1400”

Pian della Mussa (To). Casa San Francesco dista 235 km da Genova

Mariangela Grimaldi, cuoca di Soleluna, al lavoro con un paiolo di polenta

QUEST’ANNO COME TUTTI gli anni don Andrea Robotti, parroco delle chiese Sant’Ambrogio e Lourdes di Campi, ha organizzato i consueti campi estivi a favore dei ragazzi che frequentano la parrocchia, a poco più di 1400 metri in un bellissimo comune in provincia di Torino, Balme. A “lamentarsi” del consueto evento sono state le parrocchiane, che di anni ne hanno un po’ di più: “caro don Andrea, pensi sempre ai giovani e a noi donne più mature ci hai dimenticato? Potresti programmare qualcosa anche per noi?” Don Andrea non si è fatto rivolgere due volte la stessa domanda e ha raccolto la “sfida”. Occorreva qualcuno che cucinasse e un paio di volontari autisti per il trasporto e... les jeux sont faits: all’appello ha risposto Mariangela Grimaldi, cuoca di Soleluna; per gli autisti hanno aderito Vittorio del gruppo Alpini di Cornigliano, Alberto, volontario che collabora con don Andrea e Marina, parrocchiana che non ha esitato a mettere a disposizione la sua macchina e ovviamente don Andrea con la sua Fiat 600. Hanno aderito all’iniziativa una ventina di persone, al costo di 140 euro a testa, pensione completa, per sette giorni. Casa San Francesco, questo è il nome di questo edificio che si trova poco più in alto di Balme, in località “Pian della Mussa” è una sorta di struttura per campi estivi: dista 235 km da Genova, ma ne vale la pena affrontare un bel viaggio per scoprirlo. Il posto è incantevole e si respira a pieni polmoni. Il menù proposto da Mariangela ha spaziato dalla polenta alla carne alla brace, poi ci sono state serate con animazione, dal karaoke alla proiezione di filmati amatoriali, l’immancabile tombolata, la serata dedicata al gioco delle carte e la visita al borgo di Balme in occasione del mercato. Ovviamente tutte le sere alle 18 la messa. Insomma una settimana ricca di iniziative che sicuramente don Andrea riproporrà con successo nell’estate del prossimo anno.

La sala da pranzo di Casa San Francesco durante un momento conviviale

Dal 1972 al vostro servizio

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Carlo Guerra


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dalla delegazione

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A CASA VOSTRA/15 La famiglia Orlandi tra volontariato, canto e bocce “Siamo più impegnati oggi di quando lavoravamo”

Bruna e Silvano Orlandi in un angolo della loro bella casa di Cornigliano

LA FAMIGLIA DI QUESTO MESE risponde al cognome di Orlandi. Sono andato a trovarli nella loro abitazione in via Mario Piana, proprio nel cuore pulsante di Cornigliano. Ad accogliermi la moglie, Bruna Bulgarelli, 65 anni, originaria della provincia di Ferrara ma trasferita a Genova poco dopo la nascita. Quindi Silvano, il capofamiglia, che di anni ne ha 70, corniglianese doc. Poi c’è Alessio, 38 anni, il figlio che vive in altra casa, sempre qui, a Cornigliano. Chiediamo subito loro di raccontarci, essendo ora pensionati, la loro vita lavorativa. “Sono stato dipendente Italsider - risponde Silvano - dal 1973, nel reparto manutentori e all’occorrenza facevo anche il saldatore. Sono andato in pensione nel 1994 “. “Io invece sono in pensione da 5 anni. Lavoravo in un’azienda di pulizie” risponde Bruna. So che siete impegnati nel sociale, mi raccontate qualcosa di più? Silvano: “Poco dopo essere andato in pensione, nel 2001, l’Auser che ha la sede a fianco del centro civico in viale Narisano, apre i battenti e posso dire di essere stato uno dei promotori collaborando anche ai lavori di restauro. Il circolo ha iniziato a fare attività sociale con tombola, gioco delle carte, ginnastica e, alla domenica, il ballo liscio. Per l’occasione avevamo ingaggiato un tizio a cui davamo tutte le domeniche 150 mila lire per suonare ma con scarsi risultati (suonava e cantava in play back), quindi ho proposto di acquistare l’attrezzatura e fare la stessa cosa risparmiando: con la differenza che io canto veramente dal vivo senza nessun altro espediente e oggi lo continuo a fare per l’Acli Sant’Ambrogio, per la parrocchia di don Andrea e vado a fare la stessa cosa al San Raffaele di Coronata ad allietare gli ospiti. Canto anche nel coro Castello Raggio e sono in un gruppo corale dal nome ‘I Grixi’, ho fatto per tre anni il nonno-vigile alla Sbarbaro e ho svolto il ruolo di volontario - prima di controllore e poi di accompagnatore - presso i più quotati musei, Palazzo Bianco Palazzo Rosso ed altro, insomma di cose ne ho fatte e, come vedete, non mi sono fatto mancare niente. Naturalmente sono sempre a disposizione del quartiere e del Municipio se richiedessero il mio intervento. Bruna: “Da pochi anni sono volontaria Avo, ho sentito questa necessità di dare e portare una parola di conforto a chi ne ha bisogno. Il mio volontariato lo svolgo al San Raffaele di Coronata e, credetemi, mi sono affezionata moltissimo agli ospiti e quando svolgo il mio turno vedo proprio che mi attendono con ansia. C’è molta sofferenza in questi luoghi e mi sono accorta che occorrerebbero più volontari”. Ho visto, rivolgendomi a Silvano, tra i suoi cimeli una medaglia con l’insegna delle bocce: di cosa si tratta?

BAR CAFFETTERIA

“Quando lavoravo avevo un hobby, quello delle bocce, specialità ‘volo’ e nel 1990 ho vinto i campionati italiani a terne sotto la bandiera dell’Acli, poi, purtroppo, ho dovuto smettere per problemi alle ginocchia e oggi mi devo accontentare solo dei ricordi”. Dalle vostre finestre si vede bene via Cornigliano e avrete visto molte manifestazioni e cortei. Nelle ultime settimane ve ne sono state due sul degrado, cosa ne pensate? Silvano: “Dobbiamo prima di tutto essere noi di Cornigliano a tenere pulito, tutte le sere passa il mezzo dell’Amiu a pulire le strade ma non possiamo dare sempre la colpa ad altri. Se poi ci si riferisce ai nomadi, che poi nomadi non sono perche sono anni che si sono insediati nel nostro tessuto urbano, abbiamo riscontrato un silenzio assordante da parte dei politici, crediamo invece che occorra mettere mano una volta per tutte alla questione e trovare una collocazione Silvano ha vinto con la squadra delle dignitosa sia per loro che per noi che la Acli nel 1990 i campionati italiani di proponiamo”. bocce a “terne” Presto ci saranno cambiamenti a Cornigliano: la strada a mare, l’ospedale di vallata e la possibile costruzione di un biodigestore. Cosa ne pensate? Silvano: “La strada a mare speriamo sia ultimata nei tempi previsti perché alleggerirebbe il traffico e noi potremmo finalmente aprire le finestre e non sentire il rumore. L’ospedale pare lo facciano agli Erzelli è sicuramente un fatto positivo, il biodigestore è sicuramente un’incognita. A noi i politici locali hanno spiegato che sarà un fatto positivo, addirittura oltre a non inquinare potrà fornire energia elettrica al quartiere”. Dove andrete in vacanza? Bruna: “Abbiamo da molti anni una roulotte a Marina di Massa e quasi ogni fine settimana la trascorriamo in campeggio, probabilmente non abbiamo ancora deciso ma programmeremo una settimana in altra località”. Carlo Guerra

Tra le tante attività del “pensionato” Silvano c’è il canto con cui allieta il pubblico dell’Acli Sant’Ambrogio, della parrocchia di don Andrea e gli ospiti del San Raffaele di Coronata

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Corniglianese/cronaca dalla delegazione

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Mezzo secolo di storia e di cucina La pizzeria-ristorante che ha dato da mangiare a due generazioni (e mezza) Tra le attività più antiche di Cornigliano non poteva mancare la visita alla trattoria e pizzeria Castello Raggio in via D’Acri , soprattutto per il nome che porta. “Nonostante i vari passaggi di proprietà, il nome storico è rimasto” questa è stata la risposta alla prima domanda che ho rivolto ai titolari, Genni, 43 anni e Maurizio, 47, “Castello Raggio, da quanto esiste questa trattoria”. “Di proprietà di due sorelle nei primi anni ‘50, probabilmente la trattoria prosperava anche con gli operai dell’acciaieria, poi passò nelle mani di un certo Cardamone e poi, nel 2010, siamo subentrati Genni ed io e ci siamo ben guardati di cambiare il nome che ha fatto la storia del ‘900 a Cornigliano”. Che cucina proponete e avete qualche piatto particolare? “La nostra è una cucina tradizionale. A pranzo proponiamo un menù adatto a chi lavora, operai e impiegati, in particolare i dipendenti della Cgil e abbiamo un buon rapporto di lavoro con la Corniglianese Calcio: spesso portiamo loro le nostre pizze. A volte, invece, vengono le squadre qui da noi. La pizza d’estate la proponiamo solo di sera, in inverno anche a pranzo; inoltre le pizze le prepariamo anche da asporto: sono molto richieste. In cucina non abbiamo piatti particolari ma abbiamo messo nella nostra lista la pizza “Castello Raggio” con questi ingredienti: mozzarella, stracchino, salsiccia, melanzane e, quando la sforniamo, la completiamo con delle fette di salame dolce: è una pizza bianca, senza pomodoro, con forno rigorosa-

mente a legna”.

Ci sono state nelle ultime settimane due manifestazioni con cortei sul degrado: cosa ne pensa? “Se si riferisce ai rom, in questa via si vedono poco: prediligono l’arteria principale di Cornigliano”. Cosa ne pensa del progetto che interesserà il futuro di Cornigliano? “C’è molta carne al fuoco, si dice che la Cgil andrà a Villa Serra, la Basko vicino alla stazione. L’ospedale credo che non lo facciano agli Erzelli (secondo me è scomodo). Ma se tutto questo fosse vero sarebbe un fatto positivo per l’indotto della delegazione, possiamo immaginare i cantieri che verrebbero sicuramente aperti e che porterebbero lavoro per tutti in particolare per noi ristoratori e poi comunque alla fine si avrebbe l’aspetto urbanistico modificato della città, molto più a misura d’uomo, sarebbe un buon passo avanti per la visibilità di Cornigliano. Sappiamo che non è una delegazione ben vista, nessuna attrazione turistica. Pare che vogliano mettere nell’area dismessa dell’Ilva un biodigestore, una sorta di impianto nel quale la sostanza organica (frutta, mais, spazzatura trattata), in assenza di ossigeno, si trasforma in gas che può diventare combustibile per la pro-

duzione di energia elettrica. Non sappiamo però come faranno a distribuirla o se noi di Cornigliano potremo accedere a questa energia a buon mercato o se le nostre case potrebbero riscaldarsi gratuitamente d’inverno. Abbiamo extracomunitari, non solo cittadini ma anche titolari di varie attività, molte persone si lamentano, ma se non ci fossero ci sarebbe ancora più degrado: la metà dei negozi di Cornigliano sarebbe chiusa, invece con molte attività aperte fino a tardi c’è più movimento, altrimenti alle 20 ci sarebbe il coprifuoco. Non ci voglio nemmeno pensare. Ma voglio anche dire qualcosa sul comitato di Cornigliano. Per me dovrebbe essere più attivo e coinvolgere tutti. A volte ho l’impressione che sia il comitato di pochi e non di tutti approfitto quindi dell’occasione per lanciare un appello di lavorare insieme per migliorare Cornigliano, io sono disponibile”. Lei legge il nostro giornale come lo trova? “Molto interessante: buoni articoli e un buon approfondimento delle notizie, molto positiva la rubrica delle famiglie che dà l’opportunità di conoscere altre culture. A proposito de ilCorniglianese, sarebbe utile dislocare appositi contenitori anche per le strade in modo che tutti possano prendere e leggere il mensile senza dover necessariamente entrare nei negozi”. Carlo Guerra

La leggenda di Castello Raggio Dalla storia ai ricordi C’ERA UNA VOLTA A CORNIGLIANO un bellissimo castello in riva al mare, con a fianco una spiaggia dall’acqua limpida. Una spiaggia anche letteraria; fu proprio lì che cadde da cavallo la Luigia Pallavicini. Il castello somigliava a quello del Miramare di Trieste: il suo proprietario era Edilio Raggio (1840-1906), personaggio considerato allora l’uomo più ricco d’Italia. Fornitore ufficiale di carbone della Marina e delle Ferrovie, creatore della Società Trasporti Marittimi, fondatore a Sestri Ponente del primo stabilimento di siderurgia della Ferriera, proprietario di miniere, altoforni, industrie di macinati, zuccherifici, cotonifici, assicurazioni, banche. La sua fortuna oscillava dai 150 ai 200 milioni di lire annue. Vent’anni dopo la sua morte nel ’26 nacque l’idea di far nascere "la Grande Genova", realizzando un’area industriale. Poi tornò la Guerra; gli eredi di Raggio sfollarono nel basso Piemonte. Sulla spiaggia a fianco del Castello deserto vennero create rudimentali saline ove s’evaporava l’acqua di mare su lamiere scaldate da fornelli; c’era bisogno di legna da ardere; vennero distrutte le piante del giardino, e i fumi danneggiarono le pareti interne. Nel ’40 l’Ansaldo pose sempre sulla spiaggia i cannoni per collaudarli, danneggiando con le vibrazioni gli affreschi e stucchi dei grandi saloni; poi venne occupato da un presidio militare di soldati austriaci e, infine, il 25 aprile del ’45 i partigiani lo assaltarono. Nel ‘46, del Castello rimaneva solo lo scheletro in muratura; spariti arredi, gradini e balaustre di marmo, serramenti, orditure del tetto, tubature. R. M.

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Corniglianese/cronaca dalla delegazione

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Lavori in corso fermi o mai iniziati Piccoli, grandi misteri sulle strade di tutti i giorni

Cornigliano: check up sulla salute I cittadini “visitano” i medici di famiglia

SE È VERO CHE RISPONDERE è almeno cortesia ci piacerebbe sapere dai nostri amministratori, sollecitati da alcuni nostri lettori, a che punto stanno alcune opere iniziate e mai finite nel nostro quartiere. 1) Il muro di contenimento di via Monte Guano all'altezza dell'Istituto Immacolata a Coronata è crollato da oltre due anni e mai ripristinato, pare a causa di un contenzioso tra il Comune di Genova e la proprietà Come si presenta il muro di contenimento sottostante. Perché per un crollo di via Monte Guano: da due anni così analogo avvenuto tempo addietro distante pochi metri da questo il Comune è intervenuto in tempi brevi senza obiettare? Il muro non è di proprietà del fondo servito (Cod. Civ.) in questo caso la strada comunale? 2) Il restyling della via Vetrano si è interrotto da tempo a causa dell'apertura di altro contenzioso tra il Comune di Genova ed un civico a causa di un intervento che andrebbe fatto a rinforzo dell'attuale muro dell'intercapedine contenente la strada prospiciente il civico in questione. Mentre si discute chi deve pagare la parte di strada rimasta, il cantiere è diventato ricettacolo di rifiuti che nessuno rimuove. L'impressione che se ne ha (da cittadini) è che, in attesa di tempi migliori (che forse non verranno mai), al Comune di Genova convenga molto di più aprire lunghi contenziosi piuttosto che mettere mani alle casse ormai vuote. Intanto noi comuni mortali abbiamo pagato (salata) la TASI che prevede anche la manutenzione (poca) delle nostre strade.

MEDICI DI FAMIGLIA DI Cornigliano e cittadini. L’incontro è avvenuto nei locali dell'Associazione dei Lucani, in via Minghetti. Una ventina di medici facenti parte la Funzionale territoriale n. 4 del distretto sanitario diretto dal dottor Mauro Occhi si sono sottoposti alle domande dei partecipanti, una sessantina di persone. Fra tanti temi, si è voluta sottolineare l'evoluzione dei bisogni sanitari ai quali bisogna dare serie risposte, oltre alla carenza dei servizi che mancano nella nostra deleAssociazione dei lucani: un momento dell’incontro fra medici e cittadini gazione come la mancanza di un centro prelievi, i lunghi tempi d'attesa per la diagnostica strumentale, per fare in modo che i pazienti possano evitare di recarsi ai pronti soccorso dei nostri boccheggianti ospedali. Ancora: la scarsa assistenza ai malati cronici, specialmente ai diabetici, pazienti anziani con grossi problemi di mobilità a compiere anche piccoli tragitti sanitari con troppe tappe dispersive per le loro esigenze patologiche. Positivo, quindi, questo incontro al quale si è riproposto di fatto il rilancio di una richiesta dell'offerta del servizio sociosanitario di base, una di queste potrebbe vedere l'integrazione del medico di famiglia come modello di presa a carico dell'assistenza a domicilio nella gestione delle urgenze sanitarie dei malati cronici e non solo. Intanto la Regione Liguria ha confermato la partenza, in via sperimentale, del sistema regionale della ricetta elettronica, avviato, come previsto, martedì 1 luglio. I medici di famiglia che già hanno inviato le prime ricette sono un medico dell'ASL1 imperiese, due dell'Asl2 savonese, due dell'Asl 3 genovese e uno dell'ASL4 chiavarese. Tutte le prove che sono state effettuate hanno avuto esito positivo. Il sistema regionale che raccoglie le ricette dematerializzate e le invia in tempo reale al cervellone di Sogei presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze è, quindi, in funzione. Le farmacie regionali sono in grado di erogare i farmaci a fronte della presentazione del promemoria e sono anch'esse collegate al sistema di Sogei. Il software di mercato scelto dai medici in queste ore è stato reso disponibile dal produttore, pertanto anche gli altri 11 medici sperimentatori potranno gradualmente iniziare a prescrivere.

Oerre

Via Vetrano: il restyling della strada di Cornigliano si è interrotto da tempo

Sergio Daga


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Cosa rimane. Alla fine di

Guido Pallotti

LILIANA E ROMILDA ERANO NATE entrambe nel ’22 al Carmine, lì erano cresciute e avevano convissuto, con ruoli ben definiti. Romilda la chiamavano “o masccio”, ma solo per il ruolo dominante che aveva nel rapporto di coppia. «A Lilli me a son tiâ sciù comme in geranio in sciö barcon.» Diceva ed era verità sacrosanta, perché Liliana, bionda e gracile, una graziosa statuina di porcellana: senza la sua protezione, sarebbe finita nelle mani di chiunque avesse avuto intenzione d’approfittarsi della sua scarsa opposizione emotiva. Il padre di Romilda era sparito lasciando la moglie incinta del secondogenito, quando aveva avuto la certezza che la consorte lo tradiva. Un mattino s’era limitato a dire alla sposa che continuava imperterrita a tradirlo: «Sciörto in pitinin a catàme i sigári.» E con il biglietto per la “Merica” in tasca s’era volatilizzato. Liliana invece il padre non l’aveva mai conosciuto. Sua madre Carla, proveniva dalle terre del delta del Po, dove i maschi erano soliti usare la precauzione di mettere incinta la fidanzata prima di sposarla, per assicurarsi che fosse in grado di procreare una prole numerosa, indispensabile per il lavoro nei campi. Col suo moroso s’erano dati da fare e parecchio, tuttavia non era stata ingravidata, la voce s’era sparsa, così era venuta a Genova a fare la domestica presso un’agiata famiglia che viveva in un palazzo all’inizio di corso Podestà. Lillo, sessantacinquenne trapanese, vedovo e padre della sua datrice di lavoro, dopo avere esercitato per trent’anni nel capoluogo ligure la professione di notaio, s’era ritirato nella sua città natale, ma era ben presto dovuto ritornare, per arginare lo scialacquamento del suo ingente patrimonio che, incautamente, aveva affidato al genero. Fin dal giorno del suo arrivo aveva detto a Carla: «Tu beddra garrusa sarai la mia segretaria.» L’aveva quindi condotta in alcuni bei negozi del centro per comprarle degli abiti, poi in un salone di bellezza, dove l’avevano sottoposta a un servizio completo, compreso il pedicure. Ovunque il notaio era conosciuto e Carla s’era accorta d’essere gelosa delle immaginarie sconosciute che l’avevano preceduta. Biancheria, vestiti, scarpe e cappellini, che lui l’aveva aiutata a scegliere, erano poi stati recapitati nell’appartamento in via Raggio, dove s’erano stabiliti. «Avrai pensato che sono un cafone che considera le donne soltanto come oggetto del suo piacere.» Le aveva detto lui dopo il primo pomeriggio trascorso interamente a letto, poi aveva aggiunto: «Ero arrivato con l’intenzione di procurarmi una donna che mi facesse compagnia, poi ho visto il messaggio che mi hai trasmesso col tuo primo sguardo, ma forse neppure te ne sei accorta, allora ho capito che la donna che cercavo eri tu.» Carla gli s’era avvinghiata per non dover ammettere che quel signore alto, dai morbidi capelli bianchi, come la barba e le lunghe fedine, in contrasto con i baffi colorati dal fumo, aveva ragione, che aveva visto giusto, scoprendo che lei l’aveva desiderato fin da quella prima occhiata. Aveva fatto fare a Carla decine di viaggi, sempre a bordo della lussuosa Lancia con autista, frequentando i migliori ristoranti della riviera e poi cinema, riviste, teatro e prima di ripartire l’aveva condotta da un collega notaio, per farle dono della stessa casa che era stata testimone del loro amore e della quale i famigliari neppure conoscevano l’esistenza, poi le aveva detto ridendo, mentre le porgeva una busta: «Se ti scopri incinta, puoi incolpare quello scimunito di mio genero, che ti palpa sempre il culo, così finalmente mia figlia si deciderà a liberarsene.» La busta conteneva un libretto di risparmio postale, caricato della somma di mille lire. Il notaio ci aveva azzeccato, erano gli spermatozoi del fidanzato che non avevano funzionato, non le sue tube, utero, ovaie. Quando la gravidanza era divenuta evidente, non aveva voluto svelare chi era il padre della creatura, allora la sua padrona, un’autentica arpia mascherata da beghina, l’aveva scacciata inorridita insultandola. Di conseguenza e con gran piacere, Carla aveva messo in atto quanto le era stato suggerito dal suo simpatico amante. S’era fatta scrivere dalla sua amica, in bella evidenza, su una cartolina postale “a mettere incinta la serva è stato suo marito che sa pure della relazione che lei ha con l’infermiere del Galliera che viene a farle i massaggi”. Il postino naturalmente, non s’era tenuto solo per sé quella chicca così che, tutta la gente di Carignano era stata messa al corrente di quel giro di corna intrecciate.

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Alvaro Filippo Michelon

OGGI È MERCOLEDÌ. Questa mattina c'era anche il sole e il cielo era celeste e terso come un quadro d’altri tempi. In un certo senso mi dispiace di essere morto in un giorno così bello, però per altri ne sono felice. Almeno non sono defunto in uno di quei giorni piovosi e bui in cui si è costretti ad accendere la luce anche a mezzogiorno. Effettivamente è un peccato. Avrei potuto fare tante di quelle cose, invece di perdere tempo a morire. Per esempio avrei potuto telefonare a mia madre, non la sentivo da più di una settimana. Strano che non avesse telefonato lei, però. Di solito mi bombardava di chiamate a tutte le ore. Una volta il cellulare si era messo a squillare alle due di notte. Non si rendeva ancora conto, dopo tre anni, che c'erano sei ore di differenza tra Alessandria e New York e il risultato era che mi svegliavo di soprassalto e le rispondevo a mugugni, beccandomi anche la ramanzina perché ero "sempre così scontroso con lei". Non so se può in un E. Hopper: Luci dell’alba ad East River (particolare) qualche modo interessare a qualcuno come io sia effettivamente passato a miglior vita ma di solito la gente è curiosa rispetto a certe cose, anche se il cadavere è un perfetto sconosciuto. Devo ammettere però che la mia morte non è stata poi così eccitante. Non c'è dietro nessun tipo di organizzazione criminale, tanto per intenderci. E non soffrivo nemmeno di malattie gravi che mi avrebbero consumato poco a poco. Niente incidenti d'auto fuori dalla norma, nessuna coincidenza particolare o buffa. Insomma, in breve, ho avuto un semplice arresto cardiaco. Non so a cosa sia stato dovuto, fatto sta che mi stavo mettendo i calzini quando all'improvviso non ho visto né sentito più nulla. Per essere più precisi avevo appena infilato un calzino. L'altro è rimasto sul letto. La mia memoria presenta un buco di circa un'ora. Infatti, non ho idea di come sono arrivato nell'obitorio dell'ospedale, fatto sta che è lì che ho ricominciato a sentire dei rumori. Non sono resuscitato, non fraintendetemi. Ero immobile, proprio come un cadavere, ma potevo sentire ciò che mi succedeva intorno. Non potete dire che è strano: non essendo mai stati morti, nessuno di voi può sapere cosa effettivamente accada a un defunto. Potete forse affermare con certezza che egli non senta odori o rumori? No, non siete mai morti. Non avete prove certe per simili affermazioni. Sentivo le infermiere che si affaccendavano attorno al mio corpo inerte. Mi stavano vestendo per mettermi in una bara. Mi chiesi chi mi avesse trovato morto in casa, con un solo calzino. Non avevo parenti lì, a New York, ma tanti amici. Ora che ci penso avevo un coinquilino che non essendo rientrato la sera prima deve essere rincasato stamattina quindi si è ritrovato un morto sul letto. Chissà che brutta sensazione. Mi sento quasi in colpa. David è un tipo impressionabile. Non avrei mai dovuto giocargli un simile scherzo.


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On the road, storie di strade/1: via Giovanni Ansaldo QUESTO TRATTO DI strada che oggi collega il ponte sul Polcevera con piazza Massena, ora intitolato a Giovanni Ansaldo, per un breve periodo, cambiò nome, assumendo quello di “via Enrico Melen”, ma dopo il 1961 anche questa intestazione fu trasferita definitivamente alla strada degli Erzelli e quel tratto riprese la Tra il 1852 e il 1853 nacque la “Gio. Ansaldo e C.” sua nomina precedente. Fino al 1910 la zona compresa tra via Operai e via Argine Polcevera era costellata da numerosi fabbricati, poi abbattuti per far spazio alla crescente realtà produttiva della nuova Ansaldo. Via Ansaldo che si sovrapponeva all’ultimo tratto della antica creusa del ponte, fu intitolata all’ideatore di quello stabilimento, mentre il lato mare prese il nome di via Bombrini, ma ben presto anche via Ansaldo scomparve perché inglobata in quella nascente realtà industriale sempre più affamata di spazi. In quelle aree vi fu eretta anche una cabina elettrica e uno stabilimento di “piccole artiglierie”, chiamato Ansaldo S.A. e in quel periodo di importante evoluzione, di quella strada rimase solo il tratto finale. Giovanni Ansaldo, nato a Genova nel 1814, fu professore all'Università locale dove guidò la cattedra nelle scuole tecniche di meccanica applicata alle arti rivelandosi un esponente di spicco della cultura e a lui si deve anche l'introduzione della scuola serale per operai lavoratori del capoluogo ligure che nella seconda metà dell'Ottocento, attribuì a Genova il maggiore centro di studi politecnici del Regno d'Italia. Ansaldo fu anche membro della Società Economica di Manifatture e Commercio e fu tra gli organizzatori dell'Esposizione del 1846. Giovanissimo, assunse la guida della fabbrica Taylor & Prandi fallita da poco, che

peraltro era stata anche una delle maggiori del Nord Italia e, tra il 1852 ed il 1853, da quelle ceneri nacque la “Gio. Ansaldo e C.” di cui il giovane imprenditore era unico socio e grazie alla conoscenza di personaggi politici a livello europeo, riuscì ad acquisire importanti commesse per la sua nuova industria. D a pp r ima in quella azienda venivano costruite caldaie marine e in seguito, per conto del nuovo governo sabaudo che si accingeva a predisporre la tratta ferroviaria fra Torino e Rivoli, vennero fabbricate due locomotive a vapore, di cui una prese il nome della delegazione di Sampierdarena, che vennero collaudate proprio dallo stesso Ansaldo. Dal 1853 agli anni Novanta, la società in accomandita semplice “Gio. Ansaldo & C.” con la collaborazione di esponenti di punta del mondo economico genovese che oltre a Giovanni Ansaldo, comprendeva anche Raffaele Rubattino, Giacomo Filippo Penco e Carlo Bombrini, si orientò alla costruzione ed alla riparazione di materiale ferroviario, trasformandosi poi in una organizzazione industriale distribuita in sette stabilimenti rivolti al settore ferroviario, cantieristico e ad altre produzioni meccaniche. Tornata nelle mani di Carlo Bombrini, l'azienda estese ulteriormente la produzione navale, un settore divenuto strategico che impiegò circa diecimila dipendenti, anni irripetibili, e nel 1904 questa grande azienda proseguì poi la sua corsa con Ferdinando Maria Perrone. Giovanni Ansaldo morì a Genova il 12 maggio 1859. R. R. La “Gio. Ansaldo e C.” costruì locomotive per il governo sabaudo

On the road, storie di strade/2: via Giudo Agosti Musicale Chigiana di Siena dove, durante l’arco della sua carriera, vennero formati un gran numero di musicisti, tra cui Maria Tipo e Daniela Sabatini. Partecipò come membro di giuria in importanti concorsi internazionali e nel 1967 riprese l'attività concertistica, suonando spesso in trio con il flautista Severino Gazzelloni ed il violoncellista Enrico Mainardi. Autore e compositore di revisioni pianistiche, scrisse numerosi pezzi per pianoforte come liriche e vocali, da camera e pagine orchestrali, ma le sue principali incisioni furono eseguite in età avanzata e riguardavano soprattutto le composizioni dedicate alle sonate di Beethoven e i preludi di Debussy. Molto apprezzata fu l’esecuzione di Stravinskij nell'arrangiamento per pianoforte e la “danza infernale” dall’Uccello di fuoco, uno straordinario brano da lui trascritto che raramente si sente da altri pianisti. Guido Agosti morì a Milano nel 1989 e Cornigliano lo ricorda intitolandogli la strada che da via Nino Cervetto sale verso nord e si affaccia sulla collina che porta a Coronata. La sede dell’Accademia

CENTRO SERVIZI UIL: TRA LE PERSONE, TRA LA GENTE www.uilliguria.it Centro: piazza Colombo 4/6, 4/7, 4/9 Tel. 010/585865 Fax 010/532043 e-mail: urliguria@uil.it Sampierdarena: via Carzino 2/c Tel. 010/6466848 e-mail: sampierdarena@pec.italuil.it Sestri Ponente: vico Schiaffino 1/1° Tel. 010/6531222 e-mail: sestriponente@pec.italuil.it PATRONATO ITAL UIL: Pensioni di anzianità, Invalidità civile, Pensioni di vecchiaia, Indennità di accompagnamento, Pensioni di invalidità, Cause di servizio e indennizzo, Malattie professionali, Permessi di soggiorno e immigrazione, Infortuni sul lavoro, Disoccupazione e mobilità, Assegni familiari, Assistenza legale medico-legale CAF UIL: pratiche 730, Unico, RED, ICI, ISEE, ISEU, Successioni, Regolarizzazione colf e badanti e altri adempimenti fiscali UIL IMMIGRATI e SOLIDARIETA’: assistenza e consulenza per la permanenza e il lavoro dei migranti; ADA UIL: Associazione per la tutela e i diritti degli anziani; ADOC UIL: consumatori.; UIL TEMP: lavoro atipico; UNIAT UIL: Assistenza e stipula dei contratti di locazione; CONSULENZA LEGALE: gratuita

Rosanna Robiglio

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GUIDO AGOSTI, PIANISTA e didatta italiano, nato a Forlì l’11 agosto 1901, mostrò, sin dalla più tenera età, una spiccata attitudine e passione per la musica. Frequentò il liceo musicale di Bologna, sotto la guida di Ferruccio Busoni, Bruno Mugellini e Filippo Ivaldi, e a 13 Una rarissima foto di Guido Agosti, professore anni si diplomò in pianoforte. In al conservatorio di Santa Cecilia, a Roma seguito proseguì gli studi privatamente con Giacomo Benvenuti, per migliorare le sue composizioni continuando, nel frattempo, a completare anche quelli letterari universitari. Nel 1921, esordì come concertista, ottenendo anche lusinghieri successi sia in Italia che all'estero, ma la sua promettente carriera di brillante solista fu spesso ostacolata da problemi nervosi, perciò si dedicò all'insegnamento di pianoforte preparando nuove leve nei conservatori di Venezia, Roma e Milano. Fu professore al conservatorio di Santa Cecilia in Roma e presso l'Accademia

Chigiana a Siena


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Il tempo che ha fatto

Africani, asiatici, italiani. Giovani o maturi L’imbarazzo della scelta. Se si tratta di meloni

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GIUGN0 2014 Statistiche giugno 2014 Giorni di pioggia : 7 Giorni di sereno: 12 Temperatura minima: 16,1° C Temperatura massima: 27,3° C

Parole crociate a schema libero (G. Pallotti) ORIZZONTALI: 1 Inquilini – 8 Ma in latino – 11 Studia l’ambiente – 12 … e vegeta – 13 Città abruzzese—14 Veicolo dell’antichità – 15 Un senso – 16 Sean ex marito di Madonna – 17 Superstite di Troia – 18 La squadra di Pelé – 20 Fiumiciattolo – 21 Modulistica Unificata Regionale – 22 Monti della Sicilia –24 Iniziali di Aalto – 25 Un presidente egiziano – 27 Associazione Nazionale Sociologi – 28 Vi nacque J. Steinbeck - 30 Salerno – 31 Scrisse dei sepolcri – 34 Lo attua chi estorce – 35 Non basso – 37 Un po’ d’ira –38 Marca di spazzole per la pulizia – 39 Seccatura – 40 L’ufficio di frontiera. VERTICALI: 1 Comprende la prosa – 2 L’Australia ne fa parte – 3 Lo forma il seguito – 4 Predisposta per il volo - 5 Libro voluminoso – 6 Arnese per cucire – 7 Finiscono il lavoro – 8 Donna sposata – 9 La prima donna – 10 Preposizione semplice – 12 Sconfitte – 14 Nome dell’attore Affleck – 16 Sistema di carrucole multiple 18 Combatterono contro i Nordisti - 19 Comune della Borgogna – 21 Hector scrittore francese – 23 Il nome della Duncan – 25 Partita di caccia grossa - 26 Ideologia cinese –28 Condivide utili e perdite – 29 Gergo anglosassone - 32 Giudice Istruttore – 33 Nome di donna – 36 Dieci a Liverpool – 38 Sono differenti in tutto.

La circolazione alla quota media di 500 hpa computa correnti instabili atlantiche frequenti e diffuse sull'Europa centrosettentrionale con tempo instabile ma infiltrazioni di aria fresca e umida riguarderanno anche il Mediterraneo centrosettentrionale e l'Est Europa, anche qui con piogge frequenti, specie pomeridiane. Rimane stabile l'alta pressione sull'Europa meridionale e sul resto del Mediterraneo con tempo più stabile, soleggiato e molto caldo. Evoluzione del tempo Continuerà a essere caratterizzato da una maggiore instabilità sulle aree settentrionali per correnti più umide atlantiche. Maggiore presenza dell'alta pressione subtropicale altrove con maggiore soleggia mento. Caldo estivo nella norma. Sulla nostra zona avremo periodi di relativa stabilità intervallati da passaggi perturbati con locali temporali anche di forte intensità, le temperature saranno in media con il periodo con massime fino a 30 gradi circa sulla costa.

A cura di Nicolò Scibetta www.meteoligure.it

SOLUZIONI

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giungere a nessuna conclusione. Infine, se volete creare un ottimo dessert, ricavate delle sfere con uno scavino dalla polpa del melone e mettetele in fusione nel porto per diverse ore. Potrete poi servirle fresche in tazze di macedonia o rimetterle nel melone e portarle a tavola. Questa storica ricetta sono le perle di melone al porto di Pellaprat che hanno deliziato i nobili di tutta Europa e potranno farlo anche con i nostri palati.

Orizzontali: 1 locatari- 8 sed – 11 ecologo – 12 viva – 13 teramo – 14 biga – 15 tatto – 16 penn – 17 enea – 18 santos – 20 rio – 21 mur – 22 erei – 24 aa – 25 sadam – 27 ans – 28 salinas – 30 sa – 31 ugofoscolo – 34 ricatto – 35 alto – 37 ir – 38 unger – 39 noia – 40 dogana.

Dopo aver parlato del connubio con il prosciutto crudo e delle varietà di questo pregiatissimo salume, è interessante conoscere anche qualche tipologia di melone. Sovente viene classificato erroneamente fra gli ortaggi, ma è un frutto della categoria acidulo – zuccherina, ha la buccia non edibile, appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae, il suo nome scientifico è Cucumis melo. La probabile provenienza è di origini africane, altri testi citano l’Asia, nell'antica Persia. Già gli Egizi nel V secolo a.C. lo commerciavano e lo esportavano nel bacino del Mediterraneo. L’arrivo in Italia viene collocato in età cristiana: Plinio nel suo trattato Naturalis Historia

burzi o Tibursi hanno polpa gialla soda. Sotto l’aspetto nutrizionale i meloni forniscono zuccheri, fibre, contengono alcuni antiossidanti, vitamine dei gruppi A–C. Ricco di potassio ha sali minerali in tracce e precisamente: ferro, calcio e fosforo. Il melone maturo si riconosce dall’aspetto: esternamente il colore deve essere abbastanza intenso e uniforme, il retato deve avere pochi riflessi verdacei nelle righe di divisione fra le fette. Il prodotto deve essere profumato. I lisci e i rigati devono avere le righe quasi nette e la colorazione marcata. Una preghiera: non schiacciate le estremità del melone per capire la sua maturazione, lo danneggereste per i futuri acquirenti senza

Verticali: 1 letteratura -2 oceania – 3 corteo – 4 alata – 5 tomo – 6 ago – 7 ro – 8 signora – 9 eva – 10 da – 12 vinte – 14 ben – 16 paranco – 18 sudistiu – 19 sens – 21 malot –23 isadora – 25 safari – 26 mao – 28 socio – 29 slang – 32 gi – 33 olga – 36 ten – 38 uo.

Riccardo Collu

del I secolo d.C. lo assimila al cetriolo con forma di mela cotogna, melopepaes. Attualmente vi sono diverse varietà coltivate in Italia, possiamo dividerle in estive ed invernali, con buccia chiara o scura, liscia rigata o retata e per il colore della polpa chiara o aranciata. Fra le tipologie estive vi sono le più comuni a buccia chiara retata qualità Talento con le varietà Expo, Macigno, Sogno. I meloni tondi lisci appartengono alla qualità Cantalupo comune ed alcune varietà sono: Intenso, Polis, Pregiato. Altre tipologie sono la Long life mundial e la Prescott. Meno conosciuti ma molto validi sono i meloni invernali fra i più comuni il Viadana dalla buccia gialla e polpa arancio e il Gigante di Napoli, buccia verde e polpa bianca meno diffuso nella nostra Liguria. Altri prodotti meno conosciuti sono sicuramente il Morettino, con sia buccia che polpa verde e il melone di Malta a polpa verde. Una parentesi a parte meritano le tipologie siciliane Magenta e RedMoon con polpa rossa profumata; le varietà Proteo e Ti-

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Caldo, passionale, audace Ruggisce l’estate sotto il segno del Leone Sommersa da libri, riviste ed opuscoli vari che invadono la mia casa, vi riferirò alcune notizie stagionali. Fin dalla più tenera età leggevo tutto, anche la carta dei giornali con cui il ciabattino rifasciava le scarpe risuolate, con un'ingordigia da far concorrenza a quella dei topi nel rosicchiare il formaggio e ancora adesso se trovo per strada un foglio scritto cerco di leggere, sperando in chissà quali messaggi rivelatori e tengo tutto, perdendomi tra fogli, appunti, libri di quando andavo alle elementari, miei, ma anche quelli dei miei fratelli, cercando ovunque risposte, peggio della Sibilla cumana. Grande invenzione la scrittura: segni mantici che trasmettono il sapere. Detto questo, anzi scritto, leggo dall' "Almanacco Barbanera 2014" e riporto integralmente che il 22 luglio "alle ore 23,41 il Sole lascia il segno del Cancro ed entra in quello del Leone", le temperature dovrebbero salire, peraltro il nome aestas deriva dal latino aestuare, cioè "avvampare". Il fiore del Leone è il girasole, meraviglioso tripudio di giallo e vita, che fiorisce tra luglio ed agosto, ispiratore di pittori e poeti. A questo proposito non posso fare a meno di citare la poesia "Portami il girasole" di Eugenio Montale, da Ossi di seppia, ed. Mondadori:

Portami il girasole ch'io lo trapianti nel mio terreno bruciato dal salino, e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti del cielo l'ansietà del suo volto giallino. Tendono alla chiarità le cose oscure, si esauriscono i corpi in un fluire di tinte: queste in musiche. Svanire è dunque la ventura delle venture. Portami tu la pianta che conduce dove sorgono bionde trasparenze e vapora la vita quale essenza; portami il girasole impazzito di luce... L'ho riportata tutta, perché non si può spezzare e non la spiego, perché è bene che ognuno se la legga per conto suo e se la interpreti in base al principio del "libero esame", in caso di necessità può tuttavia recarsi alla biblioteca Guerrazzi e cercare un volume con note esplicative. Credo che un po' più di poesia, potrebbe salvarci dalla mancanza di intelligenza dilagante. Non voglio mancare, avendone qui l'occasione, di fare gli auguri a tutti gli amici leoncini; dal segno si esce il 23 agosto,

alle ore 6,46, quando il sole entra in quello della Vergine. Il Leone, come leggo tra i miei papiri, è un segno di fuoco, maschile, ha come astro governatore il Sole, il suo colore è l'arancio, ha quale portafortuna l'ambra, profumo rosmarino, numero favorito il cinque, giorno la domenica. Sulle caratteristiche del Leone molto si è scritto, quasi sempre in termini positivi: fiero, ambizioso, desideroso di essere al centro dell'attenzione e di applausi, generoso, caldo, passionale, audace e carismatico. Quest'estate sono previsti per i leoncini e le leonesse amori da ustioni con Ariete, Leone ed Acquario: è bene quindi ricordare di usare una crema ad alta protezione. Ad agosto, precisamente la notte del 10, San Lorenzo, bisogna per forza guardare le stelle cadenti ed esprimere un desiderio, se si ha la fortuna di vederne una. A questo proposito sfoglio i miei libroni e cito la poesia X Agosto di Pascoli, però questa volta non tutta:

San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l'aria tranquilla arde e cade, perché sì gran pianto nel concavo cielo sfavilla. Tralascio la parte centrale e passo alla strofa finale, che condivido pienamente: E tu, Cielo, dall'alto dei mondi sereni, infinito, immortale, oh! d'un pianto di stelle lo inondi quest'atomo opaco del Male! Beh, se il male è una realtà metafisica, che non si può estirpare, una prova per il nostro libero arbitrio, dico io, si potrebbe almeno in parte evitare di coltivarselo in casa, come un orticello privato? Mah, non capirò mai a sufficienza... Auguri comunque alla mia amica Lorenza e a tutti i Lorenzi, il nome è quello di un martire cristiano morto su una graticola (v. quadro nella cattedrale di S. Lorenzo). Questo è il periodo della canicola, dal latino caniculam, dim. f. di Canis, "Sirio" la stella della costellazione del Cane, che sorge insieme al sole nei mesi estivi. Il 15 arriva Ferragosto che coincide con la festa dell'Assunta, la parola deriva dal latino feriae Augusti, cioè festa di agosto, che anticamente cadeva il 1° agosto. Poi dopo Ferragosto, solitamente il clima si rinfresca, come dice il detto popolare: "la prima pioggia d'agosto, rinfresca il bosco". E tra una ricorrenza e l'altra, l'anno e il tempo passano secondo la mia considerazione filosofica preferita: "la vita è un pendolo tra Natale e Ferragosto". Ciao, ciao babies. Astri Lidia Frascio Illustrazioni dell’autrice


Domenica 27 luglio. Alle 6 la tramontana tocca i 20 nodi, rallenta le operazioni di sgancio dai rimorchiatori oceanici

Presa in consegna dai genovesi alle 10.28, la grande nave senza governo comincia l’evoluzione

Concordia, cronaca di

Alle 11,17 la prua di Concordia è posizionata a Ponente A poppa i rimorchiatori Spagna e Svezia

Con la Concordia ormai ormeggiata saldamente nel porto di Genova, sono pa della nave. Sono state sistemate delle panne antisversamenti e realizzate delle tare come procedere per le ricerche del corpo dell'ultimo disperso nel naufrag ne alle quali si è aggiunto, durante i lavori al Giglio, un sub spagnolo che vi ha La sistemazione della seconda barriera protettiva, che impedirà la dispersion smantellamento della Concordia, arrivata al terminal Vte di Genova Pra’-Vol ni navali per la seconda fase dei lavori smantellamento. La grande nave è così ritornata a casa, in quella casa dove è nata (nei cantieri sua ultima metamorfosi, cedendo tutto ciò che ora può rinascere. Al suo ultim master della Titan Micoperi, che è stato regista di un vero e proprio miracolo nellate (il peso lordo al varo, dichiarato dalla compagnia superava le 100 mila commuovono vedendo il gigante moribondo tornare in porto, agli uomini dei rimorchiatori oceanici a due miglia dal porto del Vte per trascinarlo dentro il Alle 6 del mattino, il capo dei piloti di Genova, Giovanni Lettich, sale a bordo zard, i due potenti mezzi oceanici che hanno trascinato la nave fantasma. P Concordia «per dire grazie a Sloane». La tramontana tocca i 20 nodi, rallent geri ma cade alle 10. Presa in consegna dai genovesi alle 10.28, la grande n posizionata a Ponente. A poppavia ci sono i rimorchiatori Spagna e Svezia ch cità di 0,3 nodi. L’ultimo viaggio è lento, sembra infinito. Il mondo segue, att da un errore umano incancellabile. Alle 11.49 tecnicamente è in porto. «È il momento della gratitudine per chi ha fatto l’impresa. La qualità straordi ha detto il premier Matteo Renzi arrivato in porto alle 13. «Non c’è possibilità ha detto ancora -. È il giorno del ricordo delle vittime e della gratitudine agli a un nuovo inizio». E un pensiero particolare è andato anche al capo della Prot che lo hanno aiutato in questi anni. Concordia viene ormeggiata alle 16.42. In presta ad aprire un nuovo capitolo di speranze e di aspettative legato alla nav

(ilCorniglianese per sua natura ha sempre voluto riportare solo i fatti del proprio com “sconfinare” e siamo andati a Pra’-Voltri perché abbiamo ritenuto fosse utile fermare L’ultimo viaggio è lento, sembra infinito ma alle 11.49 la Concordia è tecnicamente in porto

Giunta dall’isola del Giglio n la Concordia è entrata in porto l


Al modulo 6 sono state sistemate delle panne antisversamenti e realizzate delle passerelle per i collegamenti

Si inizierà subito a valutare come procedere per le ricerche del corpo dell'ultimo disperso

Dal sito: https://quarchedundepegi.wordpress.com/category/tristezza/

una sorte annunciata

artite le operazioni che porteranno nei prossimi mesi allo smantellamento e passerelle per i collegamenti con la banchina. Si inizierà poi anche a valugio del 13 gennaio del 2012 al Giglio che ha provocato la morte di 32 persoa perso la vita mentre era in immersione il primo febbraio. ne di materiale in acqua, è una delle prime operazioni propedeutiche allo ltri, dove resterà per circa 5 mesi, prima di passare alla zona delle riparazio-

i navali di Sestri Ponente) dove ha incontrato il mare, dove adesso subirà la mo viaggio hanno partecipato in tanti, a partire da Nick Sloane, salvage o, agli ingegneri che hanno reso possibile sollevare una massa di 87.196 tona t.) e di renderla capace di affrontare 200 miglia in navigazione e che ora si i rimorchiatori che poco dopo l’alba hanno preso in consegna il relitto dai canale della diga foranea senza che la rotta subisse il minimo scarto. o del relitto. È il segnale che è arrivato il momento di salutare Resolve e BlizPoco prima delle 7 anche l’ad di Costa Crociere, Michael Thamm, sale sulla ta le operazioni di sgancio dagli oceanici e di aggancio dei rimorchiatori legnave senza governo comincia l’evoluzione. Alle 11,17 la prua di Concordia è he cominciano a trainare la nave verso l’imboccatura della foranea alla velotraverso le televisioni, l’epilogo di una storia terribile nata da una tragedia e

Concordia viene ormeggiata alle 16.42. Migliaia le persone che, da riva e dalle alture, hanno assistito alla manovra

inaria di tante persone ha riportato qua la nave dopo l’errore di qualcuno» à di essere felici quando si chiude una vicenda che ha portato a 33 morti abitanti del Giglio e non è il giorno della conclusione di questa storia, ma è tezione Civile, Franco Gabrielli, che a sua volta ha ringraziato tutti coloro ntorno a lei, dalla terraferma, l’abbraccio contenuto di una città che si apve che da qui partì in un luglio di otto anni fa. Enrico Cirone Le foto del servizio sono di Agostino Razzore

mprensorio. Nell’occasione del ritorno della Costa Concordia abbiamo voluto e sulle nostre pagine questi momenti storici)

nelle acque antistanti il Vte, la mattina di domenica 27 luglio

Al terminal Vte di Genova-Pra’, la Concordia resterà per circa 5 mesi, prima di passare alla zona delle riparazioni


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Estate a Villa Bombrini: band, world-beat, folk e urban bodies L’1-2-3 agosto - ore 21.30, a Villa Bombrini: POP - Sagra Urbana a cura di ARCI Genova. Nel contesto estivo Massimiliano Rolff presenta in anteprima il suo nuovo disco “Scream!” (mercoledì). Fratelli di Soledad, storica band italiana dalla fervida produzione artistica (giovedì). Mau Mau, uno dei gruppi italiani più significativi del worldbeat europeo (venerdì). La Meravigliosa vita di Jovica Jovic recital con Marco Rovelli e Jovica Jovic (sabato). Folkestra e Folkoro: una vera e propria orchestra di 50 ragazzi accomunati dalla passione per la musica tradizionale e dal gusto di contaminarla con quella contemporanea (domenica). Si prosegue il 13 settembre - dalle 16.00 alle 20.30 con i Corpi Urbani/Urban Bodies. A cura di Associazione ARTU, Festival di danza contemporanea in spazi urbani.

Comics Club: alla ricerca del titolo perduto Sei alla ricerca di un prodotto che non trovi in negozio? Lo troviamo noi! Ti invitiamo a scoprire il nuovo servizio di ricerca titoli: Libri, Fumetti, CD DVD e Giochi. Richiedilo subito: è gratuito! E con il tuo prossimo ordine potrai ricevere un regalo. Scopri il sito www.comicsclub.net è un'occasione da non perdere!

Luglio 2014  Cornigliano tra vecchio e nuovo associazionismo

Il continuo proliferare di associazioni e comitati a Cornigliano è indice di una vitalità unica del nostro territorio. Voglia di esserci, manifestare democraticamente il proprio pensiero e partecipare attivamente ai possibili cambiamenti da una parte o semplicemente voler apparire per i propri interessi politici e commerciali dall’altra, caratterizzano, nella maggior parte dei casi, le due tipologie di astanti. In verità esiste una terza categoria di quelli che io definisco “turisti della politica” e dei social network che “alla bisogna” si servono a loro piacimento delle precedenti categorie. Hanno naturalmente un grande pregio quello di aver sempre ragione loro. Torniamo a noi. Sono spesso portato a fare una riflessione del tipo: ma che senso ha creare una nuova realtà associativa a Cornigliano, forse le "storiche" non hanno funzionato? La risposta che mi do è che vedo in molte di loro un ruolo non completamente espletato, con il rischio che il volontariato sia nato in un periodo di “vacche grasse” solo perché c’erano finanziamenti disponibili (magari ora un po' meno) e quella o quell’altra parte della politica compiacente o, peggio, per diventare forma di reddito per qualche privato e se così fosse sarebbe la fine. Indice di vitalità, dicevo all’inizio, ma anche di debolezza sociale e di una inutile e deleteria frammentazione di fronte a problemi che sono uguali per tutti. Di fronte a tali problemi mi si accappona la pelle al pensiero che esista un volontariato di destra e di sinistra, buono o cattivo, progressista o conservatore e consiglio di muoversi con cautela perché questa interpretazioni potrebbe aprire la strada a pericolose derive. Ogni nuova associazione o pseudo comitato nascente a Cornigliano pensa di avere la panacea ad ogni problema. Invece dell’”uomo forte” ci rivolgiamo oggi “all’associazione forte” (quella che gode magari di un appoggio politico) e non ci accorgiamo invece che ci stiamo inesorabilmente dividendo. Il mondo dell’associazionismo laico e cattolico corniglianese ha molti difetti ma un unico, impagabile e riconosciuto merito: quello di avere mantenuto in vita un intero quartiere martoriato, per oltre mezzo secolo, dalla presenza di fabbriche altamente inquinanti oltre naturalmente ad avere i problemi comuni a tutti gli altri quartieri genovesi. Non oso immaginare cosa poteva diventare questo quartiere senza le associazioni. Probabilmente saremmo tutti civilmente morti. Ma i tempi cambiano e si parla oggi finalmente di riqualificazione. Le associazioni corniglianesi devono oggi insieme riflettere sui nuovi bisogni e, per qualcuno, sulla necessità di ‘cambiare per rimanere se stessi”. Il mondo del volontariato se vuole essere protagonista nella società e quindi promotore sociale e agente di cambiamento deve per primo entrare nell’ottica del rinnovamento e partecipare, attraverso le associazioni, alla vita pubblica. Guardate che questo non vuol dire, come qualcuno potrebbe pensare, sostituirsi ai partiti ma bensì far valere i propri diritti nelle giuste sedi istituzionali consapevoli della propria forza, del proprio ruolo sociale, ma soprattutto uniti. Altrimenti saremo sempre un quartiere capace solo di lamentarsi della propria situazione, insofferente e sempre pronto a dire no ad ogni cosa ma incapace di proporre soluzioni adeguate alle varie problematiche che ci affliggono. Oerre

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Notizie in breve A brevissima distanza dalla prima dimostrazione, una vasta rappresentanza dei cittadini di Cornigliano ha dato vita il 13 giugno ad una seconda protesta inscenata dalla stazione ferroviaria fino a piazza Massena. I temi sono sempre gli stessi (degrado, rumore, vivibilità) e a gran voce si chiede all’amministrazione di Palazzo Tursi che vengano risolti.

Il Gruppo Scacchi Ponente del “Circolo F. Merlino” organizza dal 3 al 5 ottobre il primo Festival week end Villa Bombrini in via Muratori, a Genova Cornigliano


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"La notte dei ricercatori" Palazzo Bombrini 26 settembre

Al via “Liguriacircular” Forum permanente sull’Economia circolare

Il prossimo 26 settembre torna la Notte Europea dei Ricercatori, il grande evento che da nove anni porta la scienza ed i ricercatori tra i cittadini, i giovani, gli studenti. Una iniziativa che ha riscosso un successo crescente, coinvolgendo migliaia di persone sui grandi temi della ricerca e del futuro. Quest’anno la Notte sarà dedicata alla “Sostenibilità“, argomento ampio e senza dubbio impegnativo, che coinvolge esigenze sociali, sviluppo economico, questioni ambientali e buon governo. Un tema che riveste particolare significato per i ricercatori il cui lavoro è la costante ricerca di principi e soluzioni fondamentali per risolvere le sfide sociali del futuro. La Notte dei Ricercatori è un'iniziativa promossa dalla Commissione europea fin dal 2005 che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei. L'obiettivo è di creare occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante. Gli eventi comprendono esperimenti e dimostrazioni scientifiche dal vivo, mostre e visite guidate, conferenze e seminari divulgativi, spettacoli e concerti. L'Italia ha aderito da subito all'iniziativa europea con una molteplicità di progetti che ne fanno tradizionalmente uno dei paesi europei con il maggior numero di eventi sparsi sul territorio. Il Comune di Genova, il Museo di Archeologia ligure e il Museo di Storia naturale, presentano anche quest'anno una proposta progettuale nell'ambito del bando europeo "Notte dei Ricercatori". Si tratta di un evento finanziato dalla Commissione europea che ha luogo ogni anno a settembre in più di 300 città europee e che punta ad avvicinare il grande pubblico alla figura del ricercatore e al mondo della ricerca. In particolare sono previsti eventi di intrattenimento che permettano di vedere i ricercatori in una veste nuova e divertente affinché anche il pubblico giovane sia stimolato ad andare oltre i pregiudizi legati alla figura dello scienziato e che valuti positivamente la possibilità di intraprendere la carriera scientifica. Nel corso degli anni hanno collaborato alla Notte dei Ricercatori le principali istituzioni che sul territorio ligure operano nella ricerca o per valorizzare la cultura scientifica, quali IiT, CNR, Università degli Studi di Genova, Associazione Festival della Scienza. Quest’anno il partenariato si è ulteriormente arricchito con il SIIT, Distretto Tecnologico Ligure sui Sistemi Intelligenti Integrati e il DLTM, Distretto Ligure delle Tecnologie Marine di La Spezia. L'evento genovese 2014 avrà principalmente luogo nello splendido contesto settecentesco di Palazzo Bombrini a Cornigliano. Per il i suoi legami con le vicende storiche, gli sviluppi industriali e poi scientifici e tecnologici del territorio si è pensato fosse la cornice giusta in cui immaginare un evento organizzato dai ricercatori ed aperto a tutti. La Pro Loco Cornigliano e "ilCorniglianese" condividono l’evento e partecipano attivamente alla sua organizzazione e divulgazione insieme alle altre realtà associative e culturali che lo vorranno al fine di valorizzare appieno le vicende e le testimonianze del proprio territorio.

E’ partita in questi giorni - per iniziativa di Amiu e del Comune di Genova - la campagna di adesione a “Liguriacircular”, forum permanente sull’economia circolare promosso da Amiu e Associazione Genova Smart City. All’economia circolare puntano con decisione le linee di indirizzo per la gestione dei rifiuti che la Giunta comunale ha recentemente sottoposto al Consiglio comunale della nostra città. Proprio nei giorni scorsi la Commissione europea ha annunciato un ambizioso pacchetto di promozione dell’Economia Circolare nei paesi membri attraverso proposte legislative per nuovi obiettivi di riciclo. Questo pacchetto propone come obiettivi il 70% di riciclo dei rifiuti urba n i e dell’80% degli imballaggi entro il 2030, il superamento delle discariche nel 2025 e misure per ridurre lo spreco alimentare e l’inquinamento marino. La stessa Commissione ha anche pubblicato, visto l'impatto che uno scenario economico di questo tipo può ottenere, un piano di azioni verdi per le piccole e medie imprese (SMEs). «Sono passati pochi mesi dal convegno “Economia circolare: recuperare risorse, creare lavoro” - osserva Marco Castagna, presidente Amiu - in cui insieme al Comune di Genova, alla Camera di Commercio, al Gruppo Giovani Riuniti, alla Regione Liguria e all’Associazione Genova Smart City, abbiamo presentato l’economia circolare come un possibile volano concreto di sviluppo “green” per il territorio; ora, con Liguriacircular, chiamiamo a raccolta imprese, enti pubblici e il mondo della ricerca per dare concretezza a tale opportunità». «Con la delibera sugli indirizzi per Amiu, in discussione in questi giorni - sottolinea Valeria Garotta, assessore all’ambiente del Comune di Genova traguardiamo un nuovo ciclo di rifiuti coerente con un modello di economia circolare, per una società che ricicla riducendo la produzione di rifiuti e trasformandoli in risorsa. Vogliamo “rifondare” il ciclo dei rifiuti prodotti nella nostra area metropolitana ad iniziare dall’evoluzione dell’impiantistica della raccolta differenziata». Le adesioni al Forum Liguriacircular saranno raccolte fino al 15 settembre prossimo; tra le prime iniziative del Forum sono previsti la realizzazione di una mostra itinerante sul tema e la partecipazione al Festival della Scienza. Per ulteriori particolari e informazioni vi consigliamo di visitare il sito web della Commissione europea e i link http://ec.europa.eu/environment/circulareconomy/ e www.economia-circolare.it

Oerre

S. P.

Bombrini, IV festa annuale della Pro Loco Tra musica, intrattenimento e solidarietà Iniziata il 3 luglio si è conclusa con la consueta partecipazione di qualche migliaio di persone la IV festa annuale della Pro Loco Cornigliano a Bombrini che quest'anno, grazie alla collaborazione con l'associazione ASSOGEO, ha consentito la raccolta e la donazione di € 3500 alla ONLUS "Lega fibrosi cistica Genova" presso l’ospedale Gaslini. Alle lezioni di tiro con l'arco del primo giorno di festa sono seguite le esibizioni di comici del laboratorio Zelig e di alcuni gruppi musicali che hanno spaziato tra vari generi (rock, country, blues, cantautori, tributo ai Nomadi e a Mia Martini e il concerto de "I buio pesto"). La gradita presenza della Pro Loco di Voltri con i suoi prelibati "fugassin" ha dato a tutti la possibilità di degustare un prodotto tipico del nostro territorio a costi molto popolari. Va detto che la Pro Loco di Voltri, sensibile come sempre ai problemi sociali, devolverà anch'essa il proprio incasso all'adozione di un reparto del presidio ospedaliero S.Carlo Voltri dell'Evangelico Internazionale. Domenica 6 luglio, all'ultima serata di ballo liscio e non solo, tutti hanno potuto dare sfoggio delle proprie doti ballerine con le musiche del dj Solange. L'ingresso a tutti gli eventi, com'è consuetudine della Pro Loco Cornigliano, è stato libero e gratuito. Tutto questo è stato ancora una volta possibile grazie all'opera gratuita di volontari, alla disponibilità della proprietà del prestigioso immobile e, ultima ma non ultima, alla presenza di persone provenienti da ogni parte della città che hanno contribuito al rilancio turistico del nostro quartiere. Ci vediamo a Ciocofantasy 2014. Oerre


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VI Memorial Paride Batini “Perché la vita non sia sempre un sacrificio”

N.S. di Lourdes, XIV° Torneo don Oddone Olanda-Germania, finale quasi... mondiale

La Società Italbrokers insieme alla Culmv e con la responsabilità della ASD Genova Calcio, hanno inteso ricordare, a 6 anni dalla scomparsa, il console del porto di Genova, Paride Batini, intitolandogli questo Memorial di calcio over 30. Per tutto il mese di giugno il campo sportivo Ferrando di Cornigliano è Dopo 22 partite al Ferrando, il Memorial Batini ha avuto il suo epilogo il 27 giugno con le finali al Palasport di Genova stato teatro di uno dei tornei di calcio a sette più importanti della città: la sesta edizione del prestigioso Torneo ItalBrokers, Memorial Batini, manifestazione che dopo 22 partite sul campo di corso Perrone, ha avuto il suo epilogo il 27 giugno con le finali al Palasport di Genova. Da sottolineare che una delle squadre partecipanti portava proprio il nome di “Culmv Paride Batini” per onorare il grande traghettatore della Compagnia Unica del porto del capoluogo. Un grande ringraziamento va alla famiglia Batini (in prima linea con le figlie Mirella e Silvana) per la disponibilità dimostrata e a quanti hanno collaborato per l'organizzazione di questo Memorial, nato nel 2009 da un'idea di Sergio Bottino. E' d'obbligo ricordare questa grande persona, alla quale il torneo ha voluto esprimere il significato e l'apprezzamento nel dargli un contributo di immagine affinché venga sempre mantenuto vivo il suo ricordo, per tutti coloro che come chi scrive, hanno avuto occasione di conoscerlo o, in qualche modo, avranno l'opportunità di conoscerne la sua storia. Lo sport ha fatto parte della sua vita e lui amava testimoniarlo con la grande fede che lo legava al suo “vecchio Grifone genoano”, come era solito definirlo quando si lasciava andare a commenti o a piccole discussioni sulle partite davanti a una tazzina di caffè, soprattutto dopo un derby, confrontando le sue idee con colleghi e amici sampdoriani. Ma va ricordata la rettitudine etica e umana della sua esistenza, che ha portato tutti ad apprezzarlo e stimarlo. Ricordiamo sempre per una sua grande definizione: “perché la vita non sia sempre un sacrificio” e come amò definirlo don Gallo: duro nell a lotta ma corretto nel rapporto umano”. A trionfare è stata la formazione del “Sei di San Teodoro se...”, guidata sapientemente in panchina da Sergio Batini e Marco Guerra, con in campo l'inossidabile Memorial Batini, un’immagine della premiazione alla quale hanno Fulvio Navone partecipato le figlie di Batini, Mirella e Silvana in cabina di regia. La seconda piazza è andata alla “Culmv di Paride Batini” che esce sconfitta a testa alta dopo un'entusiasmante finale. A questa squadra è stata anche assegnata la coppa disciplina. Sergio Daga

Anche quest'anno sono stati due i quadrangolari di calcio organizzati dal comitato per i festeggiamenti di NS di Lourdes e Bernadette che si sono disputati dal 2 al 6 luglio a Campi di Cornigliano. Questa festa è particolarmente sentita fra i corniglianesi e non solo, vista la grande partecipazione di pubblico Mundialito 2014. Nella foto l'Olanda che ha battuto che, aumentando in finale la formazione della Germania anno dopo anno, la riconosce come una delle festività più importanti e seguite del ponente ligure. Il primo, il torneo Mundialito, si è disputato il 2 luglio al campo Ferrando con il patrocinio della ASD Genova Calcio, ed è stato aperto ai ragazzi di Cornigliano delle leve 2001/2004 che, in questa edizione, ha dato la possibilità di coinvolgere i genitori nella inedita veste di allenatori e i ragazzi nei panni di “direttori sportivi” a formare le squadre a loro libera discrezione, scegliendo i dieci componenti e il nome della nazionale che hanno voluto rappresentare (esclusa, ovviamente, la nostra...). Il secondo quadrangolare, il XIV° torneo don Oddone, quest'anno ha cambiato formula. Si è giocato il 3 luglio ed è stato riservato ai ragazzi over 14/15/16, per dare la possibilità di ritrovare insieme tanti ragazzi che per anni hanno avuto la possibilità di militare con orgoglio nelle leve della “vecchia e gloriosa” ASD Corniglianese 1919. Per il Mundialito 2014 è risultata vittoriosa l'Olanda di capitan Ninniri, battendo in finale la splendida formazione della Germania di mister Sparacello. Terzo il Brasile con Siciliano, ottimo in cabina di regia, ma con qualche sbaglio di troppo in fase difensiva. Al quarto posto la Colombia del fantastico duo Flores, Stefano e Angelo. Nel torneo don Oddone ha primeggiato la splendida formazione dei Ragazzi di Campi con Luca Grieco premiato come miglior giocatore. Al secondo posto la formazione veterana del GSO SS. Andrea e Ambrogio, ma per quest'anno Federico & C. si sono dovuti arrendere ai crampi e a qualche acciacco di troppo. Al terzo posto l'ottima squadra degli Studenti di Cornigliano con il loro capitano Emanuele Cancellu in ottimo spolvero, e non solo, in fase difensiva. Per la parte religiosa, va ricordata la solenne processione di domenica 6 luglio, con la cassa della Madonna di Lourdes e Bernadette portata in procesCampi, N.S. di Lourdes e Bernadette sione per le vie del Un momento dei festeggiamenti patronali di luglio quartiere a conclusione di una splendida festa patronale. Per completezza pubblichiamo i numeri dei biglietti vincenti estratti della megalotteria: 981–314–317–684–1565–1479– 781–650–574–389. Sergio Daga

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Rimini, campionati italiani di categoria Ancora podio per il Centro Danza ICdS Cornigliano

Sampdoria, sul mercato l’impronta frizzante di Ferrero Nel mirino il difensore Ceccherini

Dopo i Campionati assoluti di Roma (9/11 maggio) dove Agnese Barbero e Giorgia Patrone, allenate dalla maestra Veronica Coppola, hanno rappresentato la nazionale Italiana nella categoria Children, disciplina Show dance, con un settimo posto nel prestigioso campionato mondiale che si e tenuto per la prima volta nella capitale, Il Centro Danza ICdS Genova Cornigliano ha partecipato ai Campionati italiani di categoria tenutisi a Rimini dal 7 al 13 luglio. Il Centro Danza ICdS Genova era presente con le discipline: Contemporaneo, Show dance, Disco dance e jazz dance, preparati dalla bravissima insegnante Veronica Coppola. Si è qualificata campionessa italiana nella disciplina jazz dance, Agnese Barbero; secondo posto nella disciplina Disco dance solo: Diandra Scardillo; terzo posto nella Disco dance duo: Giorgia Patrone e Agnese Barbero; sesto posto nella Show dance duo; quinto posto nel Contemporaneo solo: Agnese Barbero. Campionesse italiane nella rappresentazione dello show dance Peter Pan e terze per Shinderlist. Per i tanti inaspettati risultati raggiunti nella stagione 2013/2014, il Centro Danza ICdS Genova rivolge un caloroso ringraziamento a: Veronica Coppola, Ilaria Ruggiero, Laura Boschi, Silvia Foschia, Stefania Gaione, Liliana Ferrando, Davide Cozzani e Marco Chiossone. Il Centro Danza dopo un periodo di meritato riposo vi aspetta già a metà settembre (sempre più numerosi) con le discipline: danze orientali, zumba fitness, zumba toning, salsa e bachata, kizomba, hip hop, disco dance, show dance e tango argentino.

Svolta epocale in casa Samp con Massimo Ferrero che ha preso in mano l'eredità di Edoardo Garrone. L'imprenditore cinematografico romano è subentrato alla famiglia genovese e, con il suo stile goliardico e i modi di fare esplosivi, ha sconvolto l'ambiente blucerchiato, da sempre abituato alla sobrietà. La conferma di Mihajlović è stata il primo biglietto da visita del nuovo proprietario che una volta stabilizzata la panchina si è buttato a capofitto nelle trattative estive. Dopo un avvio di mercato improntato sull'immobilismo e la querelle Braida, la società ha concluso l'acquisto del centrocampista Duncan e Campana per poi perfezionare l'operazione Bergessio, attaccante argentino di sicura affidabilità sia sotto l'aspetto caratteriale che sotto quello realizzativo. In difesa ci sarà il colombiano Yepes, un giocatore di sicuro affidamento e in porta sembra ormai certo l'arrivo di Viviano. Il sogno Osvaldo è svanito nel giro di pochi giorni e la pazza idea Pato si è spenta prima ancora di vedere una timida luce, ma tutto questo indica la voglia di Ferrero di fare qualcosa di nuovo rispetto al recente passato, dove rigidità di bilancio e rigore mediatico regnavano sovrani. Nel mirino c'è sempre Federico Ceccherini nonostante il Cagliari sembra non volere mollare la presa sul difensore del Livorno, classe 1992, esploso alla corte di Nicola in Serie B nella stagione della promozione amaranto.

Domenico Turco

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Riccardo Cabona

Mercato Genoa, girandola di sorprese Intanto batte il Savona (1-3) Arrivi, partenze e sorprese. E' iniziata un'altra estate per il Genoa, un'estate di calciomercato che si andrà a concludere a fine agosto quando la girandola di trattative vedrà finalmente la fine. Durante questa sessione il Grifone ha dovuto sacrificare i suoi gioielli per fare cassa e reinvestire le risorse in maniera tale da portare in rosa volti nuovi per iniziare al meglio la nuova stagione e migliorare il piazzamento di quella passata. Gilardino, Vrsaljko e Matuzalem hanno lasciato Genova e al loro posto sono arrivati Matri, il promettente Izzo, Greco e Rosi. Sturaro è stato ceduto alla Juventus per una cifra che si aggira attorno agli otto milioni complessivi, ma resterà in prestito alla corte di Gasperini per affiancare il neo arrivato Rincon, prelevato dall'Amburgo in regime di svicolo. Perin, di ritorno dall'esperienza in Brasile, non ha risposto alle sirene tedesche mentre l'ex capitano Portanova si trasferirà quasi certamente al Chievo Verona che su di lui ha fatto più che un semplice sondaggio. Da sciogliere ci sono ancora i nodi legati al difensore e al vice Matri: Campagnaro e Roncaglia sono sempre nel mirino, con il nerazzurro in vantaggio sull'argentino di proprietà viola, mentre per l'attacco il nome caldo è quello di Pavoletti ma la situazione di Pinilla continua ad esssere monitorizzata con grande attenzione. Antonini sembra essere confermato, nonostante il suo ginocchio preoccupa non poco lo staff medico. La delicata situazione economica del calcio italiano di certo non consente compravendite onerose come in passato, Preziosi questo lo ha più volte sottolineato proprio come la volontà di costruire un Genoa più forte e attrezzato. Le danze si apriranno a Marassi contro il Napoli e il grifone, visto il calendario infuocato, dovrà rispondere presente fon dalle prime battute. Riccardo Cabona


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Luglio 2014  Le ricette di nonna Papera (Leda Buti) Belga gratinata allo speck

Nel nome della legge Caro Avvocato, E’ recentemente deceduto mio padre, il quale in vita si era molto prodigato in attività sociali e di servizio agli altri, anche attraverso un’associazione di beneficienza, di cui era socio ed al cui interno prestava attività di volontariato. Poco prima di morire ha lasciato detto a Noi figli di dare alla sua morte ventimila euro in favore dei poveri. Siamo stati contattati dal legale rappresentante dell’associazione di volontariato in cui nostro prestava la propria opera come associato, il quale ci ha richiesto di voler onorare le volontà del papà e di voler corrispondere detta somma all’associazione. A chi dobbiamo dare i soldi? L.V. Caro Signore, Rilevo, innanzi tutto, che Vostro padre non ha lasciato alcun testamento scritto ma si è limitato a dire, come Lei mi conferma, di ‘dare alla sua morte ventimila euro in favore dei poveri’. La volontà espressa verbalmente dal papà configura un testamento orale, nullo per difetto di forma, ai sensi dell’art. 606 c.c.: nessun terzo, seppur interessato, può pertanto obbligare Lei ed i Suoi fratelli ad eseguire le volontà espresse da papà solo oralmente. Loro possono tuttavia confermare le volontà paterne ai sensi dell’art. 590 c.c. sia confermando la disposizione sia dando ad essa volontaria esecuzione. Dal Suo quesito rilevo che quest’ultima sia la Loro volontà: confermare la disposizione del papà dando alla stessa spontanea Una mensa allestita esecuzione. Si pone tuttavia un ulteda volontari a Genova riore e diverso problema, dato dalla individuazione dell’effettivo beneficiario della disposizione, atteso che Lei mi riferisce che il papà aveva lasciato detto di ‘dare alla sua morte ventimila euro a favore dei poveri’ senza null’altro aggiungere. Ai sensi dell’art. 630 c.c. le disposizioni a favore dei poveri ed altre simili, espresse genericamente, senza che si determini l’uso o il pubblico istituto a cui beneficio sono fatte, s’intendono fatte in favore dei poveri del luogo in cui il testatore aveva il domicilio al tempo della sua morte ed i beni sono devoluti all’ente comunale di assistenza. Il Legislatore all’art. 630 c.c. ha manifestato un favore per i meno abbienti consentendo che una disposizione claudicante rispetto al principio di certezza di cui all’art. 628 c.c., per indeterminatezza e indeterminabilità dei beneficiari, sia egualmente valida avuto riguardo allo scopo benefico perseguito. Perché la norma operi deve ricorrere un primo presupposto, di ordine negativo, rappresentato dalla mancata designazione di una determinata persona fisica o giuridica cui è imposto l’obbligo di impiegare una certa somma o determinati beni in opere di beneficienza o di assistenza ai bisognosi. Deve altresì ricorrere un secondo presupposto, sempre di ordine negativo, rappresentato dalla mancata indicazione del pubblico istituto o dell’ ‘uso’ delle somme o dei beni oggetto del lascito, ritenendosi da taluni che l’indicazione dello scopo consentirebbe di individuare immediatamente il beneficiario della disposizione, ovvero, secondo altri, disvelerebbe una volontà di costituire una fondazione ovvero ancora sarebbe indice della volontà del testatore di gravare l’eredi di un onere. Rapportando quanto detto al caso di specie: Loro possono senz’altro confermare le volontà paterne dando loro volontaria esecuzione; ai sensi dell’art. 630 c.c., in assenza di altre indicazioni, la disposizione si intende fatta in favore dei poveri del luogo in cui il testatore aveva il domicilio al tempo della sua morte ed i beni sono devoluti all’ente comunale di assistenza. Matteo Savio, avvocato

Ingredienti per 4 persone: 2 rametti di prezzemolo, uno spicchio d’aglio, 150 g speck, 20 g pane grattugiato, 40 g gruviera, pepe nero macinato al momento, 4 cespi di cicoria belga, olio extravergine d’oliva. Lavare il prezzemolo, pulire l’aglio e levare l’anima interna, tenere da parte due fette di speck per ogni cespo di belga, mettere nel mixer il prezzemolo, il rimanente speck, l’aglio, frullare, unire il pangrattato, il gruviera grattugiato, una macinata di pepe, frullare il tutto piano a piccoli colpetti, fino ad ottenere un trito ben amalgamato. Lavare i cespi di belga, eliminare le foglie esterne e tagliarle a metà nel senso della lunghezza, lasciando unita la finale del cespo. Aprite le cicorie molto delicatamente, distribuite il pangrattato aromatico all’interno e fra le foglie. Stendere le fette di speck tenute da parte, distribuite sopra il trito rimasto e utilizzate per avvolgere la belga. Utilizzate due fette di speck per ogni belga, in modo da avvolgerla bene per tutta la lunghezza. Ungere una teglia da forno, disporre i cespi di belga, irrorare con un filo d’olio, unire una manciata di pepe e infornare in forno preriscaldato a 200° per 15 minuti. Proseguire di poco la cottura se serve per far abbrustolire i bordi delle fettine di speck. Servire tiepide. Contorno adatto: rucola e noci con fettine di pane abbrustolito. (Si può preparare in anticipo).

Marmellata di cipolle rosse di Tropea Ingredienti: un chilo e duecento grammi di cipolle rosse di Tropea, 200 ml di aceto di mele, 250 g zucchero, 250 g zucchero di canna. Pulire le cipolle eliminando lo strato esterno. Scartare quelle non perfettamente integre, tagliarle a metà nel senso della lunghezza, eliminare la parte interna se di colore verde e affettarle molto finemente. Per la preparazione sarà necessario ricavare 1 kg di cipolle al netto degli scarti. Mettere le cipolle in un’ampia ciotola di vetro, unire l’aceto, mescolare e lasciar riposare per 4 ore coperto con un strofinaccio, mescolare ogni ora. Aggiungere i due tipi di zucchero, mescolare e lasciar riposare altre 4 ore, sempre mescolando ogni ora. Mettere le cipolle in una pentola di acciaio e farle cuocere a fiamma dolce, mescolando di tanto in tanto, 30-40 minuti. La marmellata deve risultare fluida ma non troppo acquosa. Appena è pronta metterla nei vasi ben puliti, chiuderli con capsule nuove e ribaltare i vasetti in modo che avvenga il processo di autosterilizzazione. Lasciarli capovolti finché non si saranno raffreddati. Quando si ribaltano dovranno aver formato il vuoto. Avvolgere i vasi con degli stracci puliti, metterli in una capace pentola in modo che non si muovano ed unire acqua fredda fino ad averne almeno una decina di centimetri sopra i vasi. Mettere sul fuoco e far bollire per 30 minuti calcolati da quando l’acqua bolle vistosamente. Trascorso il tempo spegnere il fuoco e lasciare i vasetti a raffreddare nell’acqua. Conservare in luogo fresco e asciutto, possibilmente al buio.

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Amici animali Curiosità sulla tartaruga

Si può allevare una tartaruga di terra in casa? No. Non può essere allevate né in casa né in terrario poiché non si riuscirà mai a ricreare la combinazione di elementi naturali che la faranno crescere correttamente. Di cosa ha bisogno? Aria aperta: fare movimento ma soprattutto la luce diretta del sole saranno sicuramente fattori fondamentali per la salute ed il benessere. Il terreno adatto è una zona esposta al sole ed una ombreggiata. Recinzione: deve contenere gli animali ma deve servire anche da protezione da attacchi di predatori, prestando attenzione ai topi. Come allestire lo spazio. Recintare una parte soleggiata del giardino con una rete metallica che poi dovrà essere coperta con doghe in legno per evitare che si arrampichi ed esca. Predisporre anche coperture quando le tartarughe sono piccole per evitare attacchi di rapaci. Più spazio verrà concesso, meglio starà perché all’interno della zona non solo si muove e dorme ma si procura le erbe che vi crescono. E’ bene che nel recinto si posizioni una casetta in legno dove riposare al riparo dal sole. L’acqua è fondamentale, sia per bere che per bagnarsi. Durante il letargo? In inverno scaverà una buca per interrarsi ma è possibile che, in regioni calde, faccia un periodo di estivazione, ossia s’interri per ripararsi dal caldo torrido. Cosa mangiano? Sono animali erbivori, si nutrono di piante ed erbe selvatiche; in piena estate mangiano piante ed erbe secche. (nel prossimo mese “scopriamo la tartaruga d’acqua”) Curiosità raccolte da Rita Moccia


ilCorniglianese/rubriche Dopo il decreto Destinazione Italia ecco l’attestato di prestazione energetica (Ape) Possiamo sintetizzare il quadro delle nuove regole in vigore dal 24 dicembre 2013 nei termini che seguono: non è più previsto l’obbligo di allegare l’attestato di prestazione energetica ai contratti di cessione a titolo gratuito di immobili, né ai contratti di locazione di singole unità abitative. Si tratta di una delle novità introdotte dal D.L. “Destinazione Italia” n. 145/13. In ogni caso, anche dove l’obbligo di allegazione permane, non è più prevista la nullità del contratto poiché l’art. 1 c. 7 del D.L. 145/2013, nel modificare e unificare i previgenti commi 3 e 3-bis dell’art. 6 del DLgs. 192/2005, ha introdotto in sua vece una sanzione pecuniaria amministrativa Il D.L. 145/13 conferma l’obbligo di inserire in alcuni contratti immobiliari una clausola con la quale “l’acquirente o il conduttore dichiarino di aver ricevuto le informazioni e la documentazione, comprensiva dell’attestato, in ordine alla attestazione della prestazione energetica”. Tuttavia, l’ambito di applicazione di questo obbligo viene limitato rispetto al passato: la nuova norma, applicabile dal 24 dicembre 2013 (ma il decreto dovrà essere convertito, sicché potrebbero subentrare novità) limita l’obbligo di inserimento della clausola su indicata: ai contratti di compravendita immobiliare; agli atti di trasferimento di immobili a titolo oneroso; ai nuovi contratti di locazione di edifici o di singole unità immobiliari soggetti a registrazione. Pertanto, le novità, in relazione all’ambito oggettivo di applicazione dell’obbligo “dichiarativo”, sono essenzialmente due: 1) viene eliminato il riferimento agli atti di trasferimento a titolo gratuito (che resta, però, nel comma 2 dell’art. 6 del DLgs. 192/2005, concernente l’obbligo di “dotazione” dell’attestato di prestazione energetica); 2) viene inserito il riferimento ai nuovi contratti di locazione di edifici e di unità immobiliari “soggetti a registrazione”, escludendo dall’obbligo di inserimento della clausola relativa all’APE i contratti di locazione di durata inferiore a trenta giorni nell’anno. Peraltro, la nuova normativa distingue l’ambito di applicazione dell’obbligo di inserimento della clausola relativa all’APE, dall’obbligo di allegazione dell’APE all’atto immobiliare stesso. Infatti, l’obbligo di allegazione non si applica ai contratti di locazione di singole unità abitative, ma solo a quelli concernenti interi edifici, né agli atti a titolo gratuito. Per quanto concerne le sanzioni, gli obblighi di dichiarazione e di allegazione, se dovuta”, sono sanzionati, a norma della nuova disciplina varata dal DL 145/2013, solo con sanzioni amministrative e non più con la sanzione della nullità contrattuale assoluta. In particolare, le parti sono soggette, in solido ed in parti uguali, al pagamento: di una sanzione da 3.000 a 18.000 euro, per gli atti di trasferimento a titolo oneroso e per le locazioni di edifici; di una sanzione da 1.000 a 4.000 euro per le locazioni di singole unità immobiliari di durata superiore a tre anni (si tratta, quindi, solo della violazione dell’obbligo di dichiarazione, in quanto l’obbligo di allegazione non sussiste); di una sanzione da 500 a 2.000 euro per le locazioni di singole unità immobiliari non eccedenti tre anni (si tratta, quindi, solo della violazione dell’obbligo di dichiarazione, in quanto l’obbligo di allegazione non sussiste). L’obbligo di “dotazione” (art. 6 comma 2) è tuttora sanzionato dall’art. 15, commi 8-9, del DLgs. 192/2005 che prevede: per i contratti di vendita immobiliare, una sanzione non inferiore a 3.000 euro e non superiore a 18.000 euro; per i contratti di locazione di edifici o di singole unità abitative, una sanzione non inferiore a 300 euro e non superiore a 1.800 euro. Andrea Scibetta Agente immobiliare

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Luglio, si parte. Cosa mettere in valigia Si va in vacanza. Per chi non fosse già andato è bene prendere qualche precauzione per evitare fastidi e brutte sorprese. Per chi fa uso di farmaci quotidianamente ricordarsi di mettere in valigia le medicine per tutto il periodo della vacanza: poi verificare che certi farmaci all'estero si trovino negli stessi dosaggi oppure che non vengano dispensati se non si è in possesso della ricetta anche solo bianca. Mare. Non possono mancare le creme protettive con filtri alti; se ci sono bambini, va ricordato che la protezione va messa prima di uscire di casa perché nel tragitto per arrivare in spiaggia si possono verificare scottature ed eritemi. Il cappellino è fondamentale ma in mancanza e bene bagnare spesso la testa. La crema va rimessa ogni 2 ore. In valigia anche un buon dopo sole ed eventualmente una crema lenitiva alla calendula contro gli eritemi. Un nemico in agguato è la medusa. Quindi avere sempre uno stick a base di ammoniaca da mettere subito dopo essere stati a contatto con queste bestioline. Un altro accorgimento è quello di passare sulla parte irritata una carta tipo bancomat strisciandola con una certa pressione per allontanare il più possibile il veleno urticante, lavare con acqua di mare e quindi mettere ammoniaca. Se il soggetto è allergico è bene avere sempre con sé cortisone (crema, compresse, fiale) e antistaminico. Attenti alle tracine che si nascondono tra la sabbia. In quel dolorosissimo caso mettere la parte danneggiata a contatto con una fonte di calore: sabbia bollente o acqua calda. Così si disattiva il veleno. Zanzare. Difendersi con lozioni o spray preventivi già nel pomeriggio. E nel caso comunque applicare una pomata antistaminica. Se la puntura è dolorosa fare impacchi con acqua borica e mettere una crema al cortisone leggera. Attenzione alle pomate con ketoprofene che le persone con acciacchi spalmano per alleviare i doloretti. Prima di esporsi al sole lavare bene con acqua e sapone perché possono causare fotosensibilizzazione. Montagna. Attenti al sole quindi la protezione è importante. Camminando in sentieri irregolari: è facile prendere storte e sbucciarsi le ginocchia. Per i bambini scarponcini alti per le caviglie. Per le sbucciature è bene avere sempre con sé acqua ossigenata, crema cicatrizzante e cerotti di varia misura. Gli sbalzi di temperatura e il vento, se si è sudati, possono provocare qualche raffreddore, quindi tachipirina e spray per la gola. I fermenti lattici possono sempre essere utili per via del cibo più elaborato che si mangia quando si è in vacanza. In campagna e nei boschi fare attenzione alle vipere: anche qui scarponcini alti e, per i più ansiosi, si può partire anche con il siero antivipera. Buone vacanze! Jose Cuffaro, farmacista


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Che peccato vedere una villa, una villa che è (sarà?, quando?) di tutti, Villa Serra, ancora da inaugurare nei suoi nuovi spazi riportati agli antichi splendori, già oggetto di incuria e vandalismi. Le foto dimostrano con inquietante normalità come i tombini di ghisa siano stati asportati per farne (pensiamo noi) commercio nel mercato florido del metallo pesante. Altroché città di tombe. Genova è città di tombini e “ignoti ladri” lo sanno benissimo. Dei coni di plastica tristanzuoli ne segnalano la clamorosa scomparsa. Non solo. Se poi pensiamo di chiedere aiuto alla Municipale magari ci troviamo di fronte ad allarmanti cartelli, come quello che riportiamo qui sotto.

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Ringraziamento Spettabile Pro Loco con la presente per ringraziarvi per la vostra partecipazione e disponibilità all’organizzazione della 3° Giornata della solidarietà svoltasi nel parco di Villa Bombrini a Cornigliano. Sono orgoglioso di comunicare che anche grazie a voi abbiamo raccolto con i biglietti della lotteria 3.500 euro che saranno devoluti a settembre all’Associazione italiana fibrosi cistica e alla presidente nazionale Gianna Puppo in occasione di una serata televisiva. Ripeteremo l’evento il prossimo anno contando di rinnovare con voi un positivo sodalizio. A nome personale e di tutta l’Associazione Geometri i miei più sentiti ringraziamenti. Enrico Alessio presidente Associazione Geometri LO SPORTELLO DEL GIORNALE PRESSO IL C. C. SPINOLA NARISANO RIAPRE MARTEDI’ 6/9 ALLE ORE 9 PER RACCOGLIERE LE VOSTRE PROTESTE E/O PROPOSTE

Vi ricordiamo che presso l'Associazione Amici della musica Cornigliano, il comitato dei residenti e la pro loco di Cornigliano sono in vendita al costo di € 1.00 i biglietti della sottoscrizione a premi per finanziare l'evento musicale dell'anno "Presso la pressa" di Campi. Date il vs contributo al rilancio turistico e culturale del quartiere.

“ilCorniglianese” e la Pro Loco stanno crescendo e il nostro impegno di volontari e la nostra maggior attenzione devono necessariamente andare alle numerose istanze che giungono al nostro giornale da parte di cittadini che a noi si rivolgono. Il nostro, o meglio il “vostro” giornale, lo ricordiamo, viene distribuito gratuitamente in 12 mila copie e l’unica fonte di sostegno è rappresentata dai nostri inserzionisti e da qualche oblazione volontaria. Non potendo più dedicare molto tempo alla vitale opera di procacciamento di possibili sostenitori abbiamo necessariamente lasciato questo compito ad un’agenzia di marketing e pubblicità “Spot&Sport” che fa capo alla signora Patrizia Buffa la quale da qualche tempo ha già iniziato la sua opera nel quartiere e anche oltre i suoi confini. Onde evitare malintesi e nell’eventualità che ci possa essere qualche millantatore avvisiamo che Patrizia è, a oggi, l’unico soggetto che opera per la pubblicità sul nostro giornale. Grazie ai cittadini che vorranno sostenerci. Pro Loco Cornigliano

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ed aziende

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Cornigliano, capitale dell’immagine Alla scoperta del Polo Produzioni audiovisive

Una suggestiva immagine del Cineporto (foto Besio)

Vogliamo fare una scommessa? Proviamo a fermare un corniglianese per strada e cortesemente chiediamogli: “Scusi, cittadino indigeno, dove si trova il Polo Produzioni audiovisive? Quel luogo dove si producono video musicali, programmi televisivi, documentari, spot pubblicitari, cortometraggi?” La risposta arriverà scontata: “Guardi che lei si sbaglia: qui siamo a Cornigliano e non a Cinecittà”. Pochi sono a conoscenza infatti che in Palazzo Bombrini e nel Video Porto di via Muratori c'è un polo di produzione per industrie creative specializzate nel settore audiovisivo che consta di circa 50 aziende con oltre 80 persone complessivamente occupate. E' il PPAC (Polo Produzioni Audiovisive Cornigliano) dove, oltre a creare e produrre film, si forniscono servizi di noleggio, vendita attrezzature tecniche, allestimento studi, preparazione casting, laboratori di sviluppo e stampa, studi musicali, composizione colonne sonore, e molto altro. Le aziende che ne fanno parte sono: Genova Film Service - Riviera Films/Riviera Talent

Servicenews/Genova Video - Video Voyagers - Condominium Productions Qxperts - Young - FVP Communication Products Ass. Blu Lanterna - Effecinque - Lucia Cavaliere - Franiuk Design - Harta Design - Visualproject di Fabrizio Pezzoli - Green Fog - Massi-

miliano Ruvolo fotografo Jolly Roger Filmmaking Christian Silvi - Marinella Michelini - Giorgia Marras - Tavo - Simona Berton Giulio Bardelli fotografo Urustar - Red Bag - Eugenio De Vena - Max Patrone - Luca Pareto Delectable Records - Genova Records Tele Genova MCR film associazione culturale cinematografica - Mario Jorio Boris Production - Marco Pallavicino copywriter Di-

gital Video - Square Enter tain.com - Marcello Massardo Televideo Liguria - Structuralproject SDAC (scuola di cinema) Videodarte - Kulta - Enrico Sanna Comics&Cartoons Prod. - ERA System - UBIdanza - Associazione ARTU - LP Press di Luigi Piga (chiediamo scusa per eventuali involontarie omissioni). A seguire, ultima ma non ultima, "Film Commission" una struttura no-profit (giuridicamente è una Fondazione) creata dalla Regione Liguria, dal Comune di Genova e da altre realtà territoriali liguri (Province, Comuni, Parchi) con un obiettivo primario di marketing territoriale: attirare investimenti produttivi in Liguria nel settore della produzione audiovisiva (pubblicitaria, televisiva e cinematografica) per creare occupazione e per stimolare la nascita e la crescita di imprese di servizio locali. Il secondo obiettivo è quello di dare maggiore visibilità al territorio regionale, grazie a

una sua presenza più importante e continua sul piccolo e sul grande schermo. Genova-Liguria Film Commission offre alle società di produzione servizi gratuiti in tutte le fasi del lavoro, da quella di scrittura, alla fase di preparazione e di preproduzione con assistenza nei sopralluoghi e ricerca di materiale fotografico relativo alle locations, sia pubbliche che private e collegamento con le professionalità tecniche locali e con i servizi alla produzione. GenovaLiguria Film Commission offre inoltre convenzioni con alberghi e ristoranti a prezzi competitivi. Durante la produzione è attivo per gli operatori uno "sportello unico" per permessi e altre pratiche burocratiche. Per il momento ci fermiamo qui ma parleremo ancora del PPAC, una poco conosciuta eccellente singolarità di un quartiere che, oltre ai noti problemi, ha tante cose buone da far conoscere, oltre i propri confini, agli s tess i c o rn ig l ian es i . Oerre

Genova Film Festival Partito lo scorso 30 giugno si è conclusa la diciassettesima edizione del “Genova Film Festival 2014”, l’evento cinematografico più importante della Ligu-

ria, appuntamento imperdibile per tutti gli amanti del cinema. Anche quest’anno la sede è “The Space Cinema” nella storica cornice del Porto Antico di Genova. Il Genova Film Festival, organizzato dall’Associazione Culturale Daunbailò, dal 1998 a oggi è cresciuto negli anni, diventando uno dei Festival più interessanti del Paese. Il Festival è sostenuto da Comune di Genova, Regione Liguria, Ministero per i Beni e Attività Culturali, Camera di Commercio di Genova ed è realizzato con la collaborazione di The Space Cinema, E-motion, GenovaFilmService, Genova Liguria Film Commission, Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, International Video 80, La Sarraz Pictures, Media One Entertainment, Mira Films, Strani Film, Surf Film, 01 Distribution. Il Festival ha inaugurato con un omaggio al grande regista Pietro Germi nel doppio anniversario dei cento anni dalla nascita e quaranta dalla morte dell’autore genovese. In apertura uno dei suoi film più noti : “Il ferroviere”. L’omaggio, realizzato in collaborazione con la famiglia di Germi è stato presentato dal critico Oreste De Fornari che ha ricordato la figura del regista insieme alla figlia, Marialinda Germi, a cui il regista dedicò il film, all’attore Edoardo Nevola che, ne “Il ferroviere”, interpreta Sandrino, il figlio del macchinista impersonato dallo stesso Germi, e a Mirta Guarnaschelli, all’epoca casting director del regista. S. P.

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eravamo, come siamo

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Calcio: quando l’Andrea Doria sostituì la gloriosa Corniglianese Fu una breve storia ma indimenticabili i ricordi (seconda e ultima puntata)

Una vecchia foto del 1957 ritrae l’Andrea Doria schierata al campo Bacigalupo Bondioli, Merighetto I, Benzi, Narducci (allenatore) Accosciati:, Mengacci Merighetto II, Mori, Cristiani

zione della nuova società AC Andrea Doria 1955 iniziò a prendere corpo - e questo lo ricordo bene - perché alcuni dirigenti della Corniglianese, tra cui i signori Clemente, Zanni, Parodi e altri, informarono la squadra di quanto stava accadendo, e che l’operazione sarebbe andata in porto ma a patto che la Corniglianese non retrocedesse in prima divisione. Ricordo molto bene come alle partite e agli allenamenti fossero sempre più presenti persone indicate come ideatori di questo progetto: Narducci divenne l’allenatore dell’Andrea Doria, il dottor Dapelo, futuro presidente che anni dopo divenne presidente anche del Genoa Calcio, il dottor Briasco, noto dentista genovese con studio in via XX Settembre, ed altri ancora. Mi piace sottolineare come questo progetto creò, dopo un plausibile momento di incertezza, il grande entusiasmo della tifoseria e la squadra anche per Classifiche originali tratte dagli annuari del calcio l’arrivo della

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Stagione 1957-1958

GENOVA CORNIGLIANO Ufficio: V. Capo d ’ Istria,10R Tel. Fax 010 65 20 103 Officina: V. Capo d ’ Istria,7R/32-40R Tel. Fax 010 65 20 029 Www.carrozzeriastigliano.com Cell.: 349 57 15 831

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buona stagione, ritrovò nuova linfa, grazie ad alcune vittorie in trasferta come ad Alassio e in casa con l’Albisolese. Proprio in quell’incontro segnai le reti della vittoria, riuscendo a Renato Penzo risalire la classifica di quel tanto necessario per rimanere in promozione, (fine ultima puntata. La prima è stata centrando così il nostro obiettivo. pubblicata nello scorso numero di giugno) Quell’estate i tifosi che allora a Cornigliano erano molti, poterono fare davvero ambiziosi progetti poiché iniziarono a girare nomi di giocatori provenienti dalle serie superiori come Bistolfi e Benzi acquistati dall’Acqui, Mori ala destra, acquistato dallo Spezia in serie B, ed altri ancora. Da parte mia riuscii a mantenere un buon rapporto con i vecchi e i nuovi dirigenti, Dapelo, Narducci, Briasco, Zanni, Clemente, Parodi ed altri e, poiché, dopo un periodo di preparazione precampionato e l’avvio del nuovo, mi arrivò un’ottima oppor- Nel girone Promozione Liguria, l’Andrea Doria 1955 (ex Corniglianese) occupa il secondo posto (anno ‘55/’56)

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I dirigenti corsero ai ripari cercando di rafforzare la squadra con qualche atleta di peso ed esperienza. Ricordo che a gennaio arrivò Alfredo Penzo, mio cugino, mediano che da giovane aveva militato in serie B con la Vogherese. Poi il jolly tuttofare Baldo Vizzola, peraltro indimenticato campione olimpionico di lotta libera. Quindi ritornò una colonna della Corniglianese, Aldo Ferrari e, con questi innesti, riuscimmo a risalire la classifica. Ma che oramai occorressero maggiori risorse finanziarie per disputare un buon campionato, era chiaro a tutti, specie ai tifosi più vicini alla squadra. È in questo contesto che cominciò a circolare un’ipotesi nelle discussioni tra i tifosi in ambasce, per le sorti dei neroverdi… La notizia, all’inizio appena sussurrata, era che alcune personalità del mondo degli affari e delle professioni legata alla storia dell’ex Andrea Doria, avessero intenzione di farla rinascere, non partendo da zero, ma da una categoria intermedia come il campionato di promozione per poi procedere in avanti e arrivare alle categorie superiori, tutto ciò accompagnato da programmi e risorse finanziarie adeguate. Dopo le prime indiscrezioni, la costitu-

tunità, mi permisero di coglierla e anche per questo, ricordo con piacere il periodo trascorso sia con la Corniglianese che con l’Andrea Doria del 1955. Dai documenti è possibile osservare l’ottimo andamento dell’Andrea Doria 1955-Cornigliano: per ben tre campionati, dal 1955 al 1958 e nel 1957-1958, venne promossa in interregionale seconda categoria, ma nel 1958, questa società venne sciolta per formare la Sestrese Doria, che si sciolse definitivamente nella stagione 1962-1963, come è possibile osservare dalla documentazione relativa alla composizione dei campionati di serie D di quella stagione. Concludo nella speranza di aver portato qualche contributo storico e statistico alla storia calcistica della nostra Cornigliano.

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ilCorniglianese/e-mail RIQUALIFICA CORNIGLIANO/1 Tanti dubbi per la corsia unica di via Cornigliano Buongiorno, vorrei chiedere qualche nuova informazione riguardo il progetto futuro di riqualifica e viabilità di via Cornigliano. A tutt’ora mi risulta essere prevista una modifica della viabilità che consisterebbe nel rendere disponibile una sola corsia per senso di

marcia e non è ben chiaro se si ha davvero intenzione di alberare la via. A tal proposito vorrei esporre la mia idea riguardo il progetto di ridurre ad una sola corsia per senso di marcia perché a mio avviso è un progetto folle e non lungimirante. Vero è che con la nuova strada a mare il traffico per la via Aurelia sarà notevolmente ridotto - auspicabilmente - ai soli residenti. Tuttavia questo è un progetto a mio avviso miope e non tiene conto di eventualità non del tutto improbabili. Non è stata assolutamente prevista la possibilità che, per qualsivoglia ragione, la strada a mare o il raccordo autostradale possano essere bloccati, inagibili (manutenzione, incidenti, allagamenti, alluvioni…) costringendo il flusso di traffico a deviare nuovamente sulla Aurelia. Non è certo un evento all’ordine del giorno ma è più volte capitato che il raccordo autostradale fosse chiuso o semplicemente oberato dal traffico, costringendo gli automobilisti a ripiegare sulla Aurelia e non si può pensare che non ricapiti. In tal caso la presenza della strada a mare devierebbe la maggior parte del traffico ma la viabilità sarebbe fortemente ostacolata se via Cornigliano fosse ridotta ad una sola corsia per senso di marcia. A mio personalissimo avviso sarebbe più intelligente per una miglior viabilità e vivi-

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e lettere alla redazione

bilità del quartiere - e di Genova - ridurre le attuali 5 corsie a 4, con l’accortezza di dedicarne 2 (una per senso di marcia, ovviamente) ad uso esclusivo dei mezzi AMT e taxi. Ciò consentirebbe di avere sempre una corsia per senso di marcia per il traffico privato - invogliando dunque all’uso dello stradone a mare e recuperando comunque lo spazio dell’attuale quinta corsia garantendo la possibilità di piantare due filari d’alberi e/o estendere i marciapiedi e permettendo un agevole transito per i mezzi pubblici che, almeno per il tratto di via Cornigliano, non saranno costretti a creare o a subire il traffico cittadino. Inoltre una carreggiata di 4 corsie consentirebbe un più agevole transito dei mezzi di soccorso, cosa non trascurabile. Non sarebbe gradevole dover superare autobus di 18 metri tutto contromano, specie se ne sopraggiungesse un’altro nel verso opposto. Tutto ciò consentirebbe infine di poter usufruire di tutte e 4 le corsie in casi di necessità estrema, quando appunto dovesse verificarsi un disagio sulle vie ad alto scorrimento, autostrada e/ o strada a mare. Stiamo pur sempre parlando della via Aurelia, l’attuale arteria del transito tra ponente e levante che in caso di necessità deve essere percorribile. La riduzione ad una sola corsia per senso di marcia inficerebbe in modo molto impattante la viabilità in caso di disagi sulle altre vie. È sufficiente osservare il traffico nella zona tra Pegli e Voltri, dove l’assenza di viabilità alternativa e una sola corsia di marcia renda il traffico insopportabile. Si spera sempre che non ci sia mai occasione di dover affrontare casi di emergenza, ma è sempre bene prevederla piuttosto che confidare nella buona sorte. Spero che quest’opinione venga presa in considerazione e nel caso non fosse di competenza della Pro Loco sarei voi grato se mi fosse indicato un ufficio di competenza a cui sottoporre questi dubbi. Non ho alla mano i dati riguardante il flusso di traffico ma è evidente che, in caso di mancanza di

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una delle due vie tra autostrada e strada a mare, il depotenziamento della viabilità di Cornigliano rappresenti un problema vitale per la città. Sono favorevole alla riqualifica e sogno il giorno in cui Cornigliano sarà alberata, più vivibile e potrà prendersi la sua rivincita, ma non bisogna mai perdere di vista il quadro complessivo della città e considerare sempre gli imprevisti. Cordialmente. Matteo Billé

Gent.mo Sig. Billé, la Sua lettera è un po’ lunga così come, per ragioni di spazio, non potrà esserlo la nostra risposta. Come saprà si è conclusa la prima fase del concorso di idee sul restyling di via Cornigliano che ha visto partecipi 28 progettisti dei quali solo 5 “promossi” alla seconda fase finale. Al momento non siamo a conoscenza dei progetti ma Le ricordiamo che le linee guida del concorso, che noi come Pro Loco condividiamo, erano quelle di restituire identità al quartiere con un concetto di strada inteso non solo come luogo di transito ma soprattutto come luogo di incontro per socializzare, riscoprire il quartiere, rilanciarlo turisticamente e commercialmente. Ci scriva quando vuole (un po’ più brevemente). Grazie per l’attenzione Riccardo Ottonelli segretario di redazione RIQUALIFICA CORNIGLIANO/2 Con la nuova viabilità, rivalutare via Bertolotti Buonasera, lo ammetto, la sintesi non è il mio forte, ma ciò che va detto, va detto. Purtroppo per esprimere appieno un’idea a volte è necessario dilungarsi. Tuttavia ero a conoscenza del concorso di idee e ricordo che uno dei parametri fosse proprio la ri-

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Luglio 2014  duzione ad una sola corsia per senso di marcia, per questo chiedevo a voi conferma. I motivi per cui ritengo sia un’idea poco pratica li ho già esplicati abbondantemente. Avrei voluto partecipare io stesso a tale concorso ma non sono progettista e, per quanto sia abile nell’uso di Autocad, non ho le competenze necessarie, perciò cerco di partecipare a modo mio esponendo dubbi e proponendo soluzioni a voi di Pro Loco. Per non limitarmi alla lamentela, vorrei proporre di rivalutare in primo luogo la parte più a mare di Cornigliano, per intenderci da via Bertolotti a scendere verso sud. Il modo migliore sarebbe quello di pedonalizzare l’area o - come suggerito tempo fa da altri renderla a transito limitato e ripristinando il mercato comunale. Sarebbe per me bellissimo poter tornare a fare spesa

al mercato, poter assaggiare anche i prodotti tipici di Cornilgiano come il nostro squisito vino bianco e poter, appunto, socializzare acquistando o girando per le antiche botteghe di Cornigliano. Quella zona al momento è nel più totale degrado. Si poterebbe, a quel punto, dare anche risalto al mercato itinerante del martedì e del venerdì che, rivedendo la zona rivalutata, poterebbe essere ampliato o semplicemente rinnovato. Gli interventi da fare sono più di sostanza che di facciata e c’è molto su cui lavorare. Una via Cornigliano alberata è più che sufficiente per dare respiro al quartiere, ridonandogli vitalità senza però andare ad inficiare sulla viabilità di tutta la città, già di per sé assai problematica. Spero di essere stato sufficientemente sintetico. Cordialmente. Matteo Billé

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Le figurine di Anzalone

Il francobollo di Anzalone


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Luglio 2014 

È il giornale con cadenza mensile di Cornigliano Ligure senza scopo di lucro

Astri Lidia Frascio Alvaro Filippo Michelon Riccardo Ottonelli Guido Pallotti Cinzia Palomba Fiorenzo Pampolini Rosanna Robiglio Don Andrea Robotti Matteo Savio Editore savio@prolococornigliano.it Pro Loco Cornigliano Lorenzo Schiavon Autorizzazione del Tribunale di Andrea Scibetta Genova n. 9/2012 del Roberto Veneziani 18.04.2012 Fotografia Il giornale è anche online sul sito Agostino Razzore della Pro Loco Cornigliano razzore@prolococornigliano.it www.prolococornigliano.it Francesca Comparato Direttore editoriale Bruno D’Astice Fabrizio Cartabianca Carlo Guerra presidente@prolococornigliano.it Grafici illustratori Direttore responsabile Andrea Anzalone Enrico Cirone Adriano Sanna direttore@prolococornigliano.it Impaginazione Vicedirettore Auria Martelli Simona Tarzia Rita Moccia tarzia@prolococornigliano.it Romano Oltracqua Amministrazione Salvatore Pilotta Domenico Turco redazione@prolococornigliano.it turco@prolococornigliano.it Tel. 346.8837338 Segreteria Pubblicità Riccardo Ottonelli Alfonso Palo segretario@prolococornigliano.it palo@prolococornigliano.it Caporedattore Tipografia Riccardo Cabona San Biagio Stampa Spa Redazione via al Santuario di Leda Buti N.S. della Guardia, 43 butileda@prolococornigliano.it 16162 Genova Riccardo Collu Collaboratori Sergio Daga Italo Ebolo Jose Cuffaro Carlo Mastrobuono Marta Fasulo Giovanni Murchio

Copia/incolla: le ultime arrivate E-mail e lettere alla redazione Gentile Direttore, un vecchio amico, sapendo che abito da oltre cinquant’ anni a Cornigliano, mi ha chiesto se fossi in grado di individuare, attraverso una vecchia foto, quale possa essere la località immortalata. Anche mia moglie, appartenente ad una vecchia famiglia di Cornigliano, non riconosce il posto. Fossero vivi i miei suoceri, nati all'inizio del ‘900, saprebbero sicuramente risolvere il quesito. Leggo, da quando è nato, "ilCorniglianese" e spero che fra i suoi collaboratori ci sia qualcuno che possa aiutarmi. Allego la foto che mi è stata trasmessa. Grazie e molti auguri per il “nostro” giornale. Marco Pittaluga

Gentile Pittaluga, pubblichiamo con gioia la sua foto sperando che i nostri attenti lettori si mobilitino per individuare il luogo (oggi diremmo: location...) della fotografia scattata nel primo Novecento. Parte da questo momento la corsa all’indietro della memoria. Vinca il più attento. Auguri. Ndr

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