ilCorniglianese Aprile 2014

Page 1

ilCorniglianese Mensile indipendente di informazione e cultura

La celebrazione del 25 Aprile davanti alla sede Anpi di Corniglaino, lettura a pag. 8

Anno III

Numero 4

Mensile

Copia gratuita

FS, prossima fermata (2018): Cornigliano-Bombrini

Burlando: “Una volta realizzato il nodo ferroviario di Genova, abbiamo iniziato a ragionare con Rfi affinché realizzi nuove stazioni in città, in particolare a Palmaro, Pegli Lido, Aeroporto, Teglia e Cornigliano-Bombrini: la linea costiera tra Brignole e Voltri si trasformerà in metropolitana di superficie” Foto Carlo Guerra

< o Cornigiòtto> Aprile 2014

730, ma non è il modello di

Enrico Cirone

Sono due anni, due anni esatti che stiamo insieme: il primo numero è dell’aprile del 2012. Lo sfogliamo con tenerezza. Lo stampammo in carta patinata, ci sembrava dovervi dare un oggetto di valore. Fu facile, dal numero successivo, scoprire che il valore era nelle notizie, era in voi che ci avreste letto, era in chi ha voluto e in chi mi aiuta ogni giorno a preparare il nuovo numero de ilCorniglianese. In primis Maurizio Imperiale che ci ha lasciato troppo presto ma da subito convinto del progetto. Poi la Pro Loco di Cornigliano, il presidente Fabrizio Cartabianca che ha creduto nel mezzo. E poi Riccardo Ottonelli, appassionato cultore della delegazione; Agostino Razzore, fotografo d’indiscussa bravura a capo di una pattuglia molto efficace composta da Carlo Guerra, Bruno d’Astice e Francesca Comparato; Guido Pallotti, mente fluente per interessi ed argomenti; Astri Lidia Frascio, fantasista inesauribile; Carlo Guerra, instancabile intervistatore... (segue a pagina 2)


Corniglianese/cronaca dalla delegazione

Aprile 2014 

il

2

Campi, il Circolo chiuso Il quartiere perde il suo storico punto di riferimento e dei buoni e se vogliamo sprovveduti! Una volta ultimato, il locale, stuzzicò l'avidità dei padroni di quello adiacente i quali pensarono bene di accorparselo espletando segretamente le pratiche necessarie e divenendo di fatto i proprietari. A metà degli anni ‘90, l'allora sindaco Sansa, spinto in tal senso dal quartiere, lo riacquistò da questi "signori" per conto del Comune. Se pur simbolicamente, il Circolo era nuovamente di Campi, divenuto ormai Associazione Campi (affiliato Arci). Continuava ad essere quello che era sempre stato, cioè luogo di incontro e di confronto per la cittadinanza partecipe alla continua costruzione del futuro. Le sue mura hanno ospitato assemblee condo-

Riccardo Cabona, spina nel fianco dei politici; Sergio Daga, espertissimo di sport e associazionismo; Leda Buti, impareggiabile divulgatrice di ricette; Matteo Savio, ottimo avvocatodivulgatore al vostro servizio; Adriano Sanna, impareggiabile e poetico illustratore fin dai nostri primi numeri; Andrea Anzalone, ottimo disegnatore satirico... imprestato all’ingegneria; Alvaro Filippo Michelon, il “nostro” talento noir; Roberto Veneziani, documentatissimo saggista e storico di cronaca; Romano Oltracqua, futuribile impaginatore e designer; Andrea Scibetta, preparatissimo e professionale agente immobiliare; Jose Cuffaro, farmacista con il suggerimento giusto per il mese giusto; Rosanna Robiglio, in grado di spaziare su ogni fronte; Marta Campi, via Rolla: chiude malinconicamente il Circolo sulla frequentatissima strada Fasulo, brillante inviata dal mondo dei più giovani; Alfonso Palo, instancabile UN ESPONENTE DELLA PRO LOCO mi problemi che riguardano noi addetto commerciale; Jazmin Rodrichiese di scrivere le mie impressioni sul "campesjnos", nel tentativo di guez, agguerrita reporter; Nicolò Sciquartiere di Campi. Convinto che per risolverli profiquamente. E' di betta, neo acquisto che si è subito ben farlo occorra intingere la penna questi giorni l'evento socialmeninserito con il suo “meteo” nello spirito in un calamaio chiamato cuore, ebbi te tragico che colpisce i cittadini del giornale; Rita Moccia, collaboratril'impulso di declinare l'invito, certo che, del rione ed in particolare quelli ce appassionata in “3g”: grafica, graffiti persone molto più illustri e qualificate che, come il sottoscritto, vi hane gatti; Riccardo Collu, raffinatissimo del sottoscritto, avrebbero saputo meno avuto i natali: la chiusura del assaggiatore e gourmet; Lorenzo Schiaglio adempiere a tale incombenza. In Circolo Campi. Prima, dove fino von, giovane e già promettente giornaIl Circolo è sempre stato luogo d’incontro della comunità lista “on the road”; Fiorenzo Pampoliseguito, però, quando (nei momenti di a poco tempo fa funzionava il silenzio) la riflessione ti accompagna, bar esisteva una strada che colni, massimo esperto di trasporto pubquando la fantasia, vincolata ai ricordi, legava direttamente via Rolla al greto miniali, assemblee preparatorie di atti- blico; Mimmo Turco, autorevole tesoti trasporta indietro nel tempo, nasce la del Polcevera in una successione di orti. vità sociali, confronti con le istituzioni, riere e Auria Martelli, al nostro fianco convinzione che un contributo va coLa maggior parte degli abitanti erano feste, se qualcosa si doveva dibattere nell’impostazione del giornale. munque dato. Si fa pressante il pungolo dipendenti SIAC (muratori, fonditori, quella era la sede. Il ricambio generaPer ultimo un grazie particolare a Saldi collaborare costruttivamente ed è meccanici, elettricisti ecc...) fior di ope- zionale non provocava la minima divatore Pilotta, insostituibile (come tutappunto questo il mio intento. Parlare rai ai quali certo non faceva difetto la scontinuità. Stiamo vivendo momenti ti), instancabile (come tutti) e preziodi Campi appassiona. Il passato lo cocreatività. La burocrazia, nel primo di grandissimo sconvolgimento amsissimo (per tutti) collaboratore, bracnosciamo, il presente lo stiamo vivendo dopoguerra, non era così asfissiante bientale, quasi traumatico, ed è in que- cio destro ed amico. (alla luce dei recenti, traumatici, avvecome ai giorni nostri, decisero così di sti frangenti che si deve mettere in atto Due anni insieme. Ad aprile 2012 schinimenti), il futuro dipende da noi, dalla costruirsi un locale per il tempo libero. quella capacità di aggregazione che i vammo il bisestile: sono quindi 730 capacità che avremo di affrontarlo apChi provvedeva ai mattoni, chi al cenostri vecchi ci hanno dato modo di giorni giusti giusti. portando le necessarie modifiche e le mento, chi ai cavi elettrici, chi alle tuba- coltivare costruendo il Circolo Campi E non abbiamo ancora finito. opportune correzioni, sempre consape- ture (le macerie dei bombardamenti quale parte integrante del tessuto socia- Auguri e grazie. voli che è la nostra grande casa, pertan- erano la principale fonte di approvvile. Voglio sperare che l'attuale senso di to, non possiamo delegare ad altri la gionamento, pian piano diedero vita ad apatico scoramento, di indifferenza, soluzione dei suoi problemi ma farcene un vero miracolo di fattiva ingegnosità. abbia carattere transitorio e si ricomtutti carico in prima persona con spirito Nasceva il circolo Francesco Ferrer che ponga, al più presto, il binomio insepademocratico improntato alla massima accorpava il locale adiacente occupato rabile Campi-Circolo, avendo per encollaborazione. E' doveroso porgere, prima da un'attività commerciale. Uotrambi la cura che si meritano non solo deferenti, un pensiero a quanti, purmini come Tagliolini, Ferrero, Pucci, perché lo dobbiamo a chi ci ha precedutroppo non più fra noi, si sono adopera- Biordi, Dini, Bosco, Pasqualini, Porta, to ma perché è necessario per noi stessi. ti per la crescita del quartiere, i sensi di Granzarolo, Gonino, ne gestirono l'atti- Non ho veste né titolo per giudicare le profonda stima andranno a quanti ten- vità in veste di presidenti beneficiando recenti vicissitudini, non è certo compiteranno di riallacciare un dialogo lacedella collaborazione di segretari, canti- to mio, voglio solo, col presente scritto, Per ragioni di spazio rato e denso di difficoltà e soprattutto, nieri, economi e probiviri di indubbia denunciare la situazione attuale, delete“Mi manda Cirone” riprenderà già da ora, voglio ringraziare quanti, a capacità e dirittura morale. La buona ria e controproducente. il prossimo numero tutti i livelli, vorranno farsi carico dei fede, purtroppo, è il difetto dei semplici Quirico Mentasti

DAL1992 PALESTRA CENTRO FITNESS

NOVITA’ CORSI NUOVE ATTREZZATURE TARIFFE BLOCCATE DA 4 ANNI AMPIO PARCHEGGIO PRIVATO

TEL. 0106515824 www.hobbygym.com info@hobbygym.com

Via Nino Cervetto 40 Cornigliano GENOVA


Corniglianese/cronaca dalla delegazione

Aprile 2014 

il

3

A che punto è la strada a mare Quattro domande all’assessore Paita (Infrastrutture)

Nodo ferroviario. Burlando: “Nel 2018 Cornigliano-Bombrini, stazione in città”

tiche sono derivate dalla presenza di innumerevoli sottoservizi e di interferenza del cantiere con le attività portuali, con la linea ferroviaria a servizio del porto, con il traffico urbano. È inoltre emersa in itinere la necessità di procedere ad una bonifica da ordigni bellici che si è rivelata molto più complicata del normale per la presenza di Assessore Paita, allo stato residui ferrosi trattandosi di ex attuale qual è la situazione aree industriali. Questo fatto, che riguarda la strada a pur essendo ormai completamare di Cornigliano? mente risolto, ha di fatto ralIl completamento e l’apertura lentato notevolmente le fasi al transito della strada a mare è iniziali del cantiere. uno dei principali obiettivi del- E l’attuale rallentala Giunta regionale che, da mento a che cosa è sempre, segue e coordina le dovuto? vicende di questa complicata Anche in questo caso, la opera. Superate negli scorsi situazione si sta risolvenanni le difficoltà di avvio effet- do al meglio. Il rallentativo, le opere sono di fatto par- mento è avvenuto a cautite e sono state in buona parte sa di gravi difficoltà ecorealizzate con uno stato di anomiche contingenti, vanzamento stimato oggi al nelle quali versa 70%. l’Impresa Carena, in proQuali sono state le difficol- cedura di concordato tà che hanno causato un preventivo. A tali difficolritardo nell’avvio tà si sta sopperendo con dell’opera? le imprese Itinera e OmInnanzitutto, alcune problema- ba, già parte

LA DATA PREVISTA per la fine dei lavori e l'attivazione del nodo ferroviario di Genova, dal costo complessivo di circa 600 milioni di euro, è dicembre del 2017. Lo hanno annunciato Michele Mario Elia, amministratore delegato di Rfi, che, insieme al presidente della Regione, Claudio Burlando, ha fatto il punto sulle grandi opere ferroviarie in fase di realizzazione in Liguria. "Il nodo è l'infrastruttura più complessa - ha spiegato Elia perché si lavora su impianti in esercizio. Una volta realizzato, vedrà separati i binari per tipologie di traffico: treni merci, regionali, a lunga percorrenza. I merci, in particolare, non entreranno nel nodo di Genova liberando linee per i pendolari. I lavori prevedono il sestuplicamento dei binari tra Genova Principe e Brignole, il quadruplicamento dei binari tra Genova Voltri e Sampierdarena e l'interconnessione della linea che sale da Voltri verso Ovada con il Terzo Valico". Il nodo ferroviario "verrà attivato per fasi - ha proseguito Elia—con l'orario 2017-2018". Una volta

dell’Associazione Temporanea di imprese appaltatrici, che hanno già avviato le procedure per rilevare la parte del lavoro di Carena, in modo da portarlo a compimento senza necessità di nuove procedure di appalto delle opere residue e hanno di fatto ripreso il lavoro. Oggi possiamo dare una stima su conclusione lavori? Salvo difficoltà procedurali in questo senso, si stima che il lavoro possa essere concluso e aperto al transito entro il corrente anno 2014. Oerre

attivato il nodo, l'attuale linea costiera tra Brignole e Voltri si trasformerà in una metropolitana di superficie tra Voltri e Brignole. "A questo proposito - ha spiegato il presidente Burlando - abbiamo iniziato a ragionare con Rfi affinché realizzi nuove stazioni in città, in particolare a Palmaro, Pegli Lido, Aeroporto, Cornigliano-Bombrini e Teglia. Pensiamo, poi, che debba essere Rfi a realizzare e gestire anche l'impianto a fune che collegherà la stazione di Sestri Ponente da un lato con l'aeroporto e dall'altro con il polo tecnologico degli Erzelli. Ci sembra giusto pensare ad una gestione unitaria in mano a Rfi. Considerato, poi, che l'Unione Europea ha finanziato la progettazione dell'impianto tra la stazione e l'aeroporto, non è escluso che arrivino altri finanziamenti per la sua realizzazione". Il nodo ferroviario rientrerà in un accordo-quadro che la Regione firmerà con Rfi per delineare il quadro delle infrastrutture in fase di realizzazione in Liguria. S.P.

Rossi (assessore regionale Sport): “A Cornigliano una Cittadella dello sport Non è un risarcimento ma un investimento sulla riqualificazione” “Dalla produzione siderurgica a caldo, altamente inquinante, ad una Cittadella dello sport che possa promuovere uno stile di vita dinamico, sano e un’opportunità economica per tutto il territorio. Può apparire un passaggio utopico ma, in realtà, già a partire dall’accordo di programma del 1999, che in effetti non ha trovato concreta applicazione, e poi con l’atto modificativo del 2005, viene sancita la restituzione alla cittadinanza di enormi spazi da utilizzare come fulcro per tutte le realtà associative presenti sul territorio, con l’obiettivo di dare vita ad una necessaria riqualificazione ridisegnando nel profondo l’abitato di Cornigliano. Se parliamo di attrattori sociali non possiamo prescindere dallo stretto legame che caratterizza lo sport e le politiche sociali o la innegabile connessione tra attività sportiva e prevenzione e cura sanitaria. Sport significa Rossi (Ass. Sport) all’Italo Ferrando promuovere uno stile di vita sano, significa andare ad investire concretamente in ambito sociale con un evidente risparmio sulle risorse pubbliche destinate alla spesa sanitaria. In gran parte dei Paesi europei questo è un concetto assodato, in Italia no, continuando a considerare l’attività sportiva come una semplice parentesi ludica, un investimento residuale gerarchicamente sottoposto ad altri capitoli di spesa. La realtà corniglianese è profondamente caratterizzata da un forte associazionismo e da un forte senso di appartenenza, ci sono immensi spazi a disposizione, le risorse economiche, quelle di Società Per Cornigliano, ci sono progetti concreti ma siamo ancora ancora indietro sulla tabella di marcia.

Qualsiasi iniziativa tesa ad attuare questa progettualità deve passare da un vero e proprio cambiamento di mentalità, auspicabile quanto necessario ed impellente. Da qui occorre partire per una riqualificazione del quartiere, senza più correre il rischio che rimangano progetti, belli, affascinanti e stimolanti ma fermi sulla carta. Penso alla possibilità di costruire un nuovo impianto presso l’area Bombrini, alla riqualificazione degli immobili in piazza Rizzolio, con la bocciofila che possa fungere da epicentro per l’attività sportiva e di aggregazione sociale, o ancora alla riconversione del mercato comunale e alla creazione di un’impiantistica adeguata e funzionale alle esigenze del territorio. Non è un percorso facile ma ritengo che proprio passando attraverso lo sport, le opportunità economiche, sociali e sanitarie che esso offre e i valori che è in grado di trasmettere, si possano raggiungere i traguardi e gli obiettivi che hanno caratterizzato il dibattito di questi anni sul futuro di Cornigliano. Tutto questo con ben chiaro in testa che ogni euro destinato alla promozione e alla pratica sportiva rappresenta un investimento sicuro e redditizio, con evidenti vantaggi per tutti, anche per chi lo sport non lo pratica affatto”. Intervista raccolta da Oerre


Corniglianese/cronaca dalla delegazione

Aprile 2014 

il

4

Molo Giano, un anno fa la tragedia E Cornigliano ricorda Daniele Fratantonio

La riunione della “redazione itinerante” Questo mese ospite dei lucani

DANIELE FRATANTONIO, 30 ANNI, era originario di Rapallo e, solo dal mese di febbraio precedente alla tragedia, si era trasferito nel nostro quartiere dove abitava in via Agosti. Daniele lavorava alla centrale operativa della Guardia costiera e, al momento dell’incidente, si trovava nella Torre piloti, insieme ai colleghi del turno. Daniele viene da tutti ricordato come “una persona validissima, competente e seria”. C’è chi ricorda come “avesse una bella carriera davanti a sé” iniziata con il servizio di leva a Santa Margherita Ligure e una ferma rinnovata per 7 anni. Un anno e mezzo prima del dramma aveva superato il concorso per il servizio permanente effettivo e aveva ottenuto la nomina a operatore di Sala operativa. Per questo era stato chiamato dal comando di Genova nella Centrale operativa del porto, alla Torre piloti. Vogliamo ricordare alcune parole della mamma Giusy: “Mi manca il fiato quando guardo il mare e cedo alla disperazione ma basta pensare ad un suo sorriso e, piano piano passa. Lui non vuole che io soffra”. La terribile tragedia accadde il sette maggio di un anno fa, quando, per cause che la magistratura accerterà, la nave Jolly Nero, manovrando a marcia indietro, si schiantò contro la modernissima Torre piloti del porto di Genova. Erano le 23.30. A distanza di una anno nove famiglie attendono giustizia. Oerre

Giovedì 3 aprile si è svolta la consueta riunione mensile della redazione: questa volta, ad ospitarci sono stati gli amici lucani, presso la loro sede in via Bertolotti, in un salone che hanno da Dopo le riunioni alla biblioteca, all’Anpi, a Campi, all’Ozanam, poco acquisito, adiaa Villa Duchessa di Galliera, questo mese la redazione cente al locale bar. Ad del Corniglianese si è ritrovata nei locali del Circolo dei Lucani accoglierci il presidente, Mauro De Salvo, che ha ospitato la nostra “nutrita” redazione. Il direttore Cirone ha introdotto come sempre fa il consueto dibattito tra i redattori volontari e ha distribuito gli incarichi per il numero che stiamo leggendo. Mauro De Salvo, prendendo la parola, ha elogiato il contenuto del giornale e la capacità organizzativa della redazione e dei volontari, suggerendo di occuparci della parte a sud, o a mare, di via Cornigliano: un po’dimenticata e trascurata sia dal punto di vista urbanistico che di quello della pulizia e dell’ordine; inoltre Mauro chiede la possibilità di avere più spazi a disposizione dell’associazione da lui presieduta, facendo capire che ad usufruirne sarebbero anche i cittadini di Cornigliano. Mauro ha concluso il suo intervento lamentando la pesante burocrazia che attanaglia le iniziative delle associazioni, dove i costi esagerati, come l’imposta dell’occupazione del suolo pubblico, piuttosto che la SIAE (per poter ascoltare un po’ di musica), scoraggiano qualsiasi impresa. Grazie ancora agli amici lucani all’ospitalità. E naturalmente, nel limite delle nostre capacità, cercheremo di dare risposte alle loro proposte. Carlo Guerra

Lavoro (se ce n’è) e tempo (sempre di meno): quando i genitori si rivolgono al “nido” LA SOCIETÀ ATTUALE ha imposto alle famiglie alcuni cambiamenti davvero epocali. Oggi infatti, risulta sempre più difficoltoso gestire il quotidiano dei figli per i nuclei monoreddito. La stringente crisi economica ha reso necessario l’impiego di entrambi i genitori anche in caso di bambini molto piccoli. Ecco allora che l’esigenza di conciliare il tempo del lavoro con quello della famiglia tende a diventare un reale problema. In modo particolare, l’urgenza di reperire un luogo sicuro che possa ospitare i minori in tenera età diventa una delle priorità per le neo mamme. La risposta in via principale, pare risiedere all’interno della famiglia, dove uno dei parenti di turno offre la propria disponibilità a custodire il piccolo o la piccola. Molto spesso, però mancano le risorse umane o di tempo per rispondere a tale esigenza, oppure la famiglia preferisce affidarsi a terzi per avere un servizio di cura ed educazione del figlio. Questo tipo di servizio, nella fascia tra i pochi mesi di vita ed i tre anni, viene erogato dall’asilo nido. L’asilo nido però, non è soltanto un luogo che custodisce i bambini in assenza dei genitori o di loro eventuali sostituti: il nido si configura come la prima struttura organizzata di tipo educativo che il minore incontra nel suo percorso di crescita. Un sistema educativo organizzato dotato di personale specializzato che ha come scopo quello di affinare le abilità di base dei piccoli e di svilupparne di nuove. L’asilo nido non è il posto dove “si cerca di fare passare il tempo” ma il tempo è strutturato per dare al bambino il confronto reale con il mondo. In un clima giocoso ed accudente, le educatrici avvicinano i piccoli ai temi principali della vita attraverso attività semplici e

di routine che abituano il gruppo di piccoli ospiti alla relazione con i pari, con gli adulti e con un contesto normato differente da quello familiare. Andare a lavarsi le mani prima del pranzo o cambiare il pannolino diventano allora momenti in cui trasmettere i concetti di tempo, di attesa, di rispetto dell’altro. E’ qui che la rilevanza di piccoli gesti risultano significativi ed esportabili in differenti ambiti della vita. Ma allora, chi sceglie l’asilo nido per il proprio bambino, si ritrova a prendere una decisione in senso pedagogico: educazione che si contrappone alla semplice custodia. La famiglia che sceglie il nido si trova ad impiegare energie e risorse economiche per investire nel futuro dei propri figli, con la convinzione che preparare i piccoli alla socializzazione ed a contesti normati differenti sia davvero una scommessa sul futuro. Il tempo passato al nido sarà un momento importante nella vita del bambino, magari un’immagine a tinte un po’ sfocate ma sicuramente un’esperienza di grande rilevanza nel percorso di crescita che rimarrà comunque indelebile nella memoria. Roberto Polleri Coordinatore Asilo nido interaziendale “Zerovirgolatré”

ilCorniglianese Pescheria

Pesce fresco nostrano

SIRI GERARDO Via Cornigliano 51-53 R - GE

Tel. 010.6530231 P. IVA 02096920992


Corniglianese/cronaca dalla delegazione

il

Aprile 2014 

5

Ai ferri o all’uncinetto, nove municipi si “vestono di nuovi colori” Si chiama yarn bombing: a Genova ritorna il bombardamento di lana ANCHE QUEST’ANNO LA CITTÀ di Genova, sulla scia del successo ottenuto nel 2013 con il progetto di Intrecci Urbani–yarn bombing, ripropone l’esperienza diffondendola sul territorio dei 9 Municipi. In primavera, il lavoro di circa mille persone era culminato in un grande evento al Porto Antico, dove erano stati rivestiti panchine, alberi, colonne, l’antica gru ed altri arredi urbani con manufatti di lana. A maggio e giugno verranno creati degli eventi di yarn bombing (bombardamento di lana) nei 9 Municipi che coordinano il progetto supportando le associazioni che hanno aderito: quest’anno vengono chiamate a creare un allestimento che le coinvolge più da vicino, sul territorio di residenza. Nel Municipio Medio Ponente, dove la realtà associativa da sempre ha un forte presidio, la partecipazione è ampia con 17 associazioni, ed estremamente diversificata: dai centri di aggregazione per gli anziani, ai servizi socio-sanitari, alle scuole primarie e medie, alle case di riposo, ai centri di Educazione al Lavoro e di Formazione, ottimizzando l’obiettivo del progetto: dall’intreccio delle lane all’intreccio delle esperienze di vita, con gli anziani che possono fornire l’esperienza di cui i giovani hanno bisogno per trasformare il loro entusiasmo in concretezza progettuale. La location individuata per l’allestimento, che verrà inaugurato il 22 maggio alle 15, è il giardino di Villa Bickley, sede della Biblioteca Guerrazzi di Cornigliano, punto nevralgico della delegazione ma che, nel contempo, presenta una caratteristica di raccoglimento che darà modo di attuare al meglio il tema proposto quest’anno: il “Bosco immaginario”. Il giardino, dove sono presenti canfore centenarie ed altre specie arboree ad alto fusto, si presta in modo ottimale ad essere rivestito dai manufatti colorati che, oltre alla lana, potranno essere preparati con altri materiali come stoffa, plastica, bottoni, nell’ottica di valorizzare la cultura del riciclo e del riuso. In preparazione dell’allestimento sono stati attivati una serie di laboratori di “biblio-knit” nelle due biblioteche municipali, Guerrazzi e Bruschi, dove potersi radunare per sferruzzare o uncinettare, e al piano superiore del nuovo Mercato di via Ferro, a Sestri, dove alcune volontarie hanno

dato vita alla preparazione aperta a tutti di manufatti in lana e stoffa. La rete sarà presente ad un altro evento nel giardino della biblioteca Guerrazzi domenica 4 maggio dalle 10,30 e per tutto il pomeriggio, nell’ambito di una festa a cura del Comitato amici commercianti di Cornigliano, con uno stand di “intreccio&knit”. Svariati stand saranno allestiti e non mancheranno fave e salame. La biblioteca offrirà visite guidate che comprenderanno uno sguardo alla cucina ottocentesca e la possibilità di iscrizione al prestito. L’allestimento nel giardino della biblioteca durerà un mese; al termine dell’evento i manufatti verranno recuperati e destinati ad un uso sociale mediante un’asta che avrà luogo a ottobre. Referente per il progetto nel Municipio Medio Ponente è Gloria Lippolis, responsabile dell’ufficio Gestione Reti e Progetti territoriali, alla quale è possibile rivolgersi per informazioni in merito alla rete di Associazioni coinvolte e ad altri eventi. (letmedioponente@comune.genova.it - tel. 010.5579334) Oerre

Un esempio di yarn bombing (bombardamento di lana) al Porto Antico di Genova


ilCorniglianese/cronaca

dalla delegazione

Aprile 2014 

6

Da c

Da commesso a titolare, 73 anni dietro allo stesso bancone E ora, per il signor Antonio “tira più la pesca della caccia”

Presidente Correa in visita a Genova La comunità dell’Ecuador in festa

ALLA RICERCA DEI NEGOZI più vecchi di Cornigliano, siamo andati a visitare “Caccia e Pesca”, in via Cornigliano 84. Mi accoglie il titolare, Antonio Marroseddu, di origine sarda ma nato a Genova, persona di gentilezza disarmante e memoria storica importante. Domando: “Il suo negozio è sicuramente tra i più vecchi, se non il più vecchio: quando è nato e come si è evoluto nel tempo?” M: “E’ sicuramente l’unico a Cornigliano e uno dei tre negozi rimasti a Genova. Nasce circa 150 anni fa come tabaccheria, nel 1870, in un fabbricato di proprietà di certo Pietro Porcile, detto Pietrin, da una famiglia della Valpolcevera. Era una tabaccheria ma Pietrin vendeva anche pane, pasta, farina, profumi, cartoleria. Nel 1930 il fabbricato è stato demolito e ricostruito come lo vede adesso”. Nel 1932 a Pietrin viene revocata la licenza di Sale e Tabacchi solo per aver avuto il torto di non collaborare con l’allora partito fascista, non che fosse un comunista o persona politicamente impegnata, ma per non accettare imposizioni da nessuno. Ma, dopo il danno, la beffa: il regime rilascia una nuova licenza di Sali e Tabacchi a un federale che apre il negozio proprio a fianco al suo, di fatto limitando l’attività e riducendo i guadagni. “Entro in questo locale la prima volta nel 1941, ad appena 11 anni come commesso. A portarmi erano state le suore del collegio in cui vivevo, non potendomi più tenere, essendo orfano. Da quel giorno sono passati 73 anni e sono ancora qui, con gli acciacchi dell’età, ma non me la sento di abbandonare tutto, nonostante abbia avuto diverse richieste, anche allettanti. Ho fatto 20 anni il commesso e, nel 1970, alla morte di Pietrin, ho rilevato la licenza. All’epoca vendevo fucili da caccia e armi da tiro, genere che adesso ho smesso di vendere, soprattutto per la burocrazia”. All’interno del negozio vi sono mobili molto vecchi e di buona fattura. Da dove provengono? “Il più importante è il bancone costruito insieme agli altri arredi nel 1930, tutto in rovere di Slavonia, mentre la base è in marmo rosa di Verona. Un marchese mi aveva offerto un assegno in bianco per averli ma ho rifiutato: uno dei motivi che mi convincono a continuare è Il prezioso bancone in rovere di Slavonia quello di non voler pensare al la fine che farebbero questi mobili se li dessi via”. Come vanno oggi la caccia e la pesca? “Il negozio girava molto bene quando l’Italsider era attiva, i lavoratori avevano più denaro da spendere ma oggi con tutte le limitazioni e restrizioni (mi riferisco ai cartellini regionali per la pesca e per la caccia) vendo molto meno ma non mi lamento: è una mia scelta e come tale la porto avanti. Negli anni ‘60 e ‘70, a Genova, attività come questa se ne contavano 23, oggi siamo rimasti pochissimi. Vendo più articoli per la pesca che per la caccia: cartucce, abbigliamento, mulinelli, ami, lenze, piombi e perfino larve vive”. Per avere cartucce e polvere da sparo occorre avere un vano blindato. “Certo, attraverso una porta blindata si va nel retrobottega: la legge ci obbliga, giustamente ad avere una zona di stoccaggio a prova di scoppio”. Ringrazio Antonio per il tempo dedicato al nostro giornale e la cortesia concessaci. Carlo Guerra

Per la prima volta nella storia un capo dello Stato dell’Ecuador è sceso a Genova in visita ufficiale. Rafael Correa Delgado, sabato 26 aprile, è atterrato all’aeroporto ligure, proveniente dalla Spagna. Nel capoluogo vive la più popolosa comunità ecuadoriana del Paese e dalle 17 alle 20 si è tenuto al 105 Stadium della Fiumara l’incontro tanto atteso tra il presidente e i suoi connazionali. Ad attendere Correa Delgado all’aeroporto Colombo c’era anche il prefetto di Genova, Giovanni Balsamo, e la console genovese Esther Cuesta Santana. Nell’agenda del presidente anche l’incontro con il sindaco Marco Doria il quale ha “restituito” quasi 5000 reperti archeologici dell'Ecuador di epoca pre-colombiana dopo che furono trafugati illegalmente negli anni Sessanta e Settanta. La consegna simbolica è avvenuta in Comune dove i primi 22 pezzi sono stati affidati al capo dello Stato andino. Dopo il tour de force genovese, Correa ha chiuso la sua due giorni italiana a Roma, dove ha assistito alla canonizzazione dei due Papi. Il presidente si considera un cristiano umanista di sinistra e recentemente, Correa Delgado ha detto di provare molta ammirazione per Papa Giovanni XXIII, l’iniziatore delle riforme della Chiesa moderna. La visita in Spagna, che si è conclusa ieri, è stata molto produttiva per l’uomo politico sudamericano, insignito tra l’altro del dottorato onorario all’università di Barcellona. C. G.

Vasco, Ligabue, Jovanotti: i “grandi vecchi” rappresentano ancora i giovani d’oggi? Noi siamo la generazione delle cuffie alle orecchie, l'esercito dei sogni nei cassetti. Tutti noi abbiamo i nostri modelli, i nostri riferimenti su cui ci basiamo per capire e affrontare ‘sto mondo che non ha poi più così tanta poesia. Sento spesso dire che noi giovani non abbiamo punti di riferimento nostri, che tendiamo a recuperare quelli delle generazioni passate che invece ne avevano un numero spropositato tra cantanti, filosofi, scrittori, professori. “La crisi dei valori”, la chiamano spesso, quindi la mancanza di punti di riferimento per crescere. Partendo dal fatto che sicuramente ad ogni epoca corrispondono diversi tipi di esigenze, è vero anche che ad ogni tipo di esigenza corrisponde una certa risposta e le risposte di quaranta, cinquant'anni fa non sono certamente adeguate alle esigenze della mia generazione. Forse non è sbagliato osservare che probabilmente ai tempi dei miei genitori era più semplice trovare tra i giovani lo stesso modello che poteva rappresentare la giusta visione della vita, un modello su cui basare la propria linea di pensiero. Oggi mancano punti di riferimento sicuri: si guardi in politica, ad esempio, dove ormai non si distinguono nemmeno più le parti e le posizioni, dove non esiste quasi certamente più un ideale solido e sicuro. Tendo a considerare la musica un altro punto importante per poter parlare di modelli e riferimenti tra i giovani. Anche in questo caso ormai non vi sono figure che rispecchiano, se non tutta almeno in gran misura, tutti noi giovani, ma questo non vuol dire che manchiamo di questi. Molto spesso i modelli vengono scelti in base alla compagnia, alle amicizie, alle persone che più frequentiamo, limitando così la vera personalità e idea degli individui singoli, e reputo questo un reale allarme di quanto ormai ci troviamo davanti all'assenza di un ideale comune. Ognuno ha il proprio punto di riferimento, quel modello che ritiene giusto e che più riesce a rappresentarlo, benché non ci siano poi tanti candidati ormai.

Dal 1972 al vostro servizio

Marta Fasulo


ilCorniglianese/cronaca

dalla delegazione

Aprile 2014 

7

A CASA VOSTRA/13 La famiglia Bartoccini “Anche a Cornigliano manteniamo le tradizioni del Sud”

Un bel ritratto di famiglia

Questo mese, per la rubrica A casa vostra, ritorniamo a visitare una famiglia italiana e precisamente i Bartoccini che abitano in via Brighenti, nel cuore di Cornigliano. Ad accogliermi, in pratica, tutti i componenti della famiglia, Fabio, 46 anni, a seguire la moglie Maria Pagliuca, 47, Daniela 18, Aurora 11, Maria Elda Posamia, la nonna di casa, 85, mamma di Fabio. A chiudere il nutrito nucleo familiare Shiba il cane mascotte della casa. La prima domanda la rivolgo a Fabio chiedendogli di presentare i componenti familiari in dettaglio. “Sono di origine romana. Ci siamo trasferiti a Genova nel 1998 per ragioni di lavoro: sono guardia giurata; Maria, mia moglie, è originaria di Napoli e lavora in portineria del WTC,Daniela frequenta il liceo e Aurora è in prima media”. Maria Elda, 85 anni, si muove con la sua inseparabile stampella o con la sedia a rotelle. L’Asl come interviene con sua mamma?, chiedo a Fabio. “Direi che l’assistenza domiciliare che fornisce l’Asl è continuativa, mandando infermieri due volte la settimana che intervengono con massaggi ed altro: diciamo che l’assistenza non manca, guai se non fosse così, i risultati sono buoni, infatti quando siamo presenti noi in casa, mia mamma riesce a camminare e se il condominio fosse provvisto di ascensore si potrebbe azzardare qualche passeggiata esterna”. Chiedo a Maria la donna di casa, come fa a far quadrare il bilancio familiare in una famiglia così numerosa. “La casa è di nostra proprietà ma paghiamo un mutuo di 900 euro al mese, una bella mazzata, fortunatamente lavoriamo tutti e due, ma le spese sono molte, dobbiamo fare i conti con le spese scolastiche di Daniela e Aurora e con la pensione di mia suocera si riesce a malapena a coprire le sue necessità personali, spendiamo in modo accurato, al supermercato una volta la settimana, qualche volta la pizza, in genere invitiamo gli amici in casa anche questo è un modo di contenere le spese”. “Macchina ne abbiamo solo una e la utilizziamo con intelligenza, alternando l’utilizzo in funzione dei nostri orari di lavoro, di notte per me, di giorno per mia moglie”. Sapete dei futuri cambiamenti a Cornigliano: la nuova strada, l’ospedale... cosa ne pensate? “Ne pensiamo bene-risponde Maria-, speriamo che non ci siano ulteriori rallentamenti sui lavori, con il passaggio di meno mezzi in via Cornigliano, migliorerebbe la qualità dell’aria e diminuirebbe il rumore, molto

BAR CAFFETTERIA

fastidioso specialmente d’estate, anche per l’ospedale costruirlo sulla collina degli Erzelli, non sarebbe male, si potrebbe utilizzare il treno spostando la fermata nel centro di Cornigliano, sfruttando poi i mezzi pubblici per portare le persone alla destinazione”. Fabio fa presente che le cose a Cornigliano sono migliorate parecchio dal 1998, anno del lo arrivo, e questi lavori migliorerebbero ancora di più la viabilità e l’urbanistica. A poche centinaia di metri da voi, vicino a Villa Bombrini, ci sono i rom: cosa ne pensate? “Il problema lo deve risolvere il Comune e il Municipio, il Comune è sordo e il Municipio è molto più attento a Sestri Ponente, se i rom fossero a Sestri, con tutta probabilità il problema sarebbe già risolto”. E’ la volta di nonna Maria che è vero che si muove poco ma è di una simpatia unica ed ha ottima memoria, mi racconta brevemente la sua storia? “Sono di origini romane, facevo la sarta in un atelier dove lavoravamo in molte ragazze, ricordo con molto piacere quei tempi, perché ricevevo da parte della titolare gratificazioni sia morali che materiali che mi servivano da stimolo per migliorare la qualità del mio lavoro”. Chiedo alle ragazze, che vivono in una delegazione multietnica, se hanno tra le loro amicizie, ragazzi di altre etnie? “No, risponde Daniela, sia a scuola che tra gli amici siamo tutti italiani ma questo è solo un fatto casuale, al contrario di Aurora che nella sua classe convive con altri allievi di diverse nazionalità facendo rilevare positivamente che non ci sono problemi di nessuna natura”. Anche Maria aggiunge che gli adolescenti di altre etnie si sono integrati molto bene e questo è un valore aggiunto per la scuola. A chiusura di questa chiacchierata chiedo ai coniugi Bartoccini se hanno mantenuto le tradizioni della loro terra, in particolare nella cucina. “Certamente sì, risponde mamma Maria, da buona napoletana a Pasqua non può mancare la pastiera sulla nostra tavola” “E, aggiunge Fabio, manteniamo anche le tradizioni sportive, il sottoscritto e Daniela tifiamo Roma mentre mamma Maria da buona napoletana tifa Napoli”. Ringrazio la famiglia Bartoccini per la cortesia e soprattutto per la simpatia riferendomi a tutti i componenti e, in particolare, a nonna Maria Elda, da parte mia e da parte della redazione de ilCorniglianese. Carlo Guerra

La famiglia Bartoccini al completo nel salotto della loro casa

Associazione liberi amministratori condominiali Piazza G. Verdi 4/1 - 16121 Genova

Dolce Delizia

Paolo Pisana—Amministrazioni condominiali Via S. G. D’Acri, 8/10A - 16152 Genova Via Urbano Rela, 1/10 - 16149 Genova Uff. 010 0015270 - cell. 347 5763920 - 346 3444683

VIA DE CAVERO 11R

paolopisana@ymail.com - slpgamministrazioni@gmail.com


ilCorniglianese/cultura,

arte

Aprile 2014

8

E finalmente venne l’aprile di

Stefania Saltarelli

QUANDO L’ITALIA ENTRÒ IN GUERRA e il duce fece lo storico discorso da Palazzo Venezia il 10 giugno 1940, la piccola Caterina non aveva neppure 6 anni e a quel tempo viveva a Cornigliano in viale Regina Margherita (oggi l’attuale via Federico Gattorno) insieme a mamma Vittoria, papà Giuseppe e la sorella maggiore Angela. Con loro vi era anche l’affezionata nonna Angela: formavano una famiglia unita e serena; all’epoca a Cornigliano vi erano la spiaggia, il mare e il Castello Raggio. Era proprio una bella zona ma con l’inizio dei primi bombardamenti sulla città diventava sempre più pericoloso restare e correre a rifugiarsi nelle cantine del palazzo ogni volta che suonava l’allarme, rischiando di rimanere sotto le macerie della propria casa, così il papà decise di portare la sua famiglia a vivere in piccolo paese della Valpolcevera, chiamato Gaiazza, e situato proprio sotto il monte del Santuario della Madonna della Guardia. Trovarono un alloggio alquanto modesto e si stabilirono quindi in campagna. Il paese era pieno di famiglie di sfollati e per Caterina e Angela non fu difficile fare amicizie con altre ragazzine e giovani della loro età, nacquero anche le prime simpatie amorose, Angela conobbe il giovanissimo Enzo che poi, anni dopo la guerra, sarebbe diventato suo marito. Papà Giuseppe a quel tempo lavorava nella fabbrica Mira Lanza e ogni mattina scendeva a Rivarolo insieme con altri uomini anch’essi diretti in città per raggiungere le fabbriche, mentre la sera stanchi ritornavano a Gaiazza portando spesso notizie di bombardamenti piuttosto che fucilazioni o rappresaglie. A volte si vedevano levarsi dai sottostanti Campomorone e Pontedecimo delle nubi altissime di fumo, segno delle incursioni aeree nemiche ma lassù, quel paesino pareva essere risparmiato e forse protetto dalla Madonna della Guardia. Tra l’altro, la domenica mattina, il papà saliva sempre al Santuario per la messa, la maggior parte delle volte a piedi, qualche volta con la guidovia che faceva la fermata proprio a Gaiazza, a pochi metri della casa dove vivevano. Passarono i mesi, nel frattempo nonna Angela purtroppo era venuta a mancare, le stagioni si susseguivano, in inverno cadeva abbondante la neve, le estati erano calde e assolate, i gruppetti di bambini e ragazzini giocavano nella campagna, andavano a raccogliere la frutta, anche acerba, dagli alberi dei contadini, pur di avere qualcosa da mangiare (in autunno, le castagne erano tanta manna!). Vi era appena fuori dal paese una piccola fonte di acqua freschissima che sgorgava direttamente dal monte e serviva a rinfrescarsi e dissetarsi, era poco distante dalla scuoletta tenuta dalle suore che frequentava Caterina, anche se, a volte, preferiva i giochi in campagna ai banchi di scuola. Si giocava al pampano, bastava trovare un gessetto o un sassolino appuntito, poi vi erano delle piante particolari che avevano delle palline nere e ci si divertiva a schiacciarle facendo uscire un liquido nero che pareva inchiostro oppure si giovava a rincorrersi e gettarsi addosso le ortiche… così spuntavano bollicine e arrossamenti su braccia e gambe. O ancora, quando finiva di piovere, si chiamava una bambina, la si faceva mettere sotto un albero carico di acqua e si scrollavano i rami: era come fare una specie di doccia. Eppure quelli erano i giochi e i divertimenti del tempo di guerra. Poi, un giorno, comparvero i tedeschi anche a Gaiazza, forse cercavano i partigiani che però erano sui monti sovrastanti, si accamparono in paese requisendo, com’era loro abitudine, case, cascine, stalle e bestiame ma, non compirono atrocità e barbarie come invece avvenne i molti altri paesi italiani. Un aneddoto curioso fu che questo gruppo di soldati un giorno erano su una piazzetta del paese e misero a cuocere un pentolone con acqua e pasta e intanto vi affettavano delle pesche. Oh! Esclamarono i bambini stupiti, tra cui Caterina, che li osservavano a bocca aperta. La pasta con le pesche? Purtroppo poi, durante quegli anni di guerra, mamma Vittoria si ammalò e nel giugno del 1944 volò in cielo. Fu un dolore tremendo, una tragedia nella tragedia; arrivò poi l’inverno, l’ultimo di guerra, fu freddissimo, gelido, ma nell’aria si avvertiva che qualcosa stava cambiando, che avrebbe fatto terminare prima o poi quell’immane tragedia collettiva. Fu così che

il 26 gennaio 1945 decisero di lasciare Gaiazza: papà insieme con Caterina e Angela scesero in città per raggiungere la loro casa di Cornigliano, sperando di trovarla ancora in piedi. Arrivarono finalmente, dopo un viaggio “avventuroso” e la casa per fortuna aveva resistito alle bombe, era salva anche se disastrata, con persiane e finestre rotte e spifferi di aria gelida che entravano dovunque. Furono mesi molto duri, ogni giorno si doveva “combattere” contro due nemici quali la fame e il freddo. Da mangiare si trovava poco o niente, mentre il freddo era pungente, gli alberi della via erano pieni di galaverna. Papà Giuseppe che era molto ingegnoso, cercò di chiudere le finestre rotte con alcuni cartoni; in casa ci si imbottiva di maglie o quello che si aveva a disposizione per coprirsi e, soprattutto alla sera quando si andava a dormire, si riponevano sul letto tutti gli indumenti (mancavano solo le scarpe) per cercare di avere un poco di calore in più, dato che non si trovava neppure la legna per scaldarsi con la stufa. Passarono i mesi, nel frattempo Caterina aveva ripreso la scuola elementare interrotta a Gaiazza e frequentava a Cornigliano la scuola Ferrero che, anche se disastrata, funzionava ancora, mentre papà Giuseppe a quel tempo lavorava presso una saponeria a Campi, faceva il guardiano e spesso doveva fare il turno di notte. Lentamente quel gelido inverno passò e iniziò una timida primavera, fu così che una mattina di aprile Caterina e Angela aspettavano a casa l’arrivo del papà che però tardava a rientrare dal turno di notte in fabbrica, iniziarono a preoccuparsi, specialmente Angela, essendo la maggiore si sentiva anche responsabile per la sorella piccola, andava spesso dalla finestra che affacciava sulla via ma papà non si vedeva. Allora, a un certo punto disse a Caterina: “Andiamo incontro al papà”. Uscirono da casa e si diressero verso Campi, per le strade di Cornigliano il clima era incandescente. Vi erano persone che correvano, che gridavano, vi era tanto fermento e agitazione e si sentivano in lontananza ma non troppo le raffiche dei mitra e diversi spari; arrivate all’altezza dell’incrocio tra piazza Massena e via Ansaldo videro che a terra, in un angolo del marciapiede vi erano alcuni cadaveri di persone che venivano presi a calci e sputi da gente che inveiva. Proseguirono verso le fabbriche di Campi, allora vi era una scaletta che collegava corso Perrone e l’inizio di via Rolla e, arrivate proprio all’imbocco della strada, videro che era sbarrata dal “cavallo di frisia” (il filo spinato) al di là del quale vi era un gruppo di ragazzi: erano giovani e giovanissimi, alcuni avevano i calzoni corti, imbracciavano tutti le armi, chi pistola, chi mitra e avevano i volti dallo sguardo duro, segno di mesi di lotte e battaglie sui monti e nelle fabbriche, fame, freddo, rappresaglie. Intimarono alle due ragazzine un perentorio “alt, ferme!”. Angela e Caterina ovviamente non opposero resistenza. Angela cercò solo di spiegare che erano in pensiero per il papà che lavorava proprio a Campi e non vedendolo rincasare gli erano andate incontro, ma ecco che proprio in quell’istante dal fondo della strada apparve papà Giuseppe che camminando a passo svelto avanzava con il volto preoccupato verso le figlie che, nel frattempo, aveva visto. Arrivato all’altezza dello sbarramento, i giovani partigiani aprirono un piccolo varco e senza dire niente lo lasciarono passare. Papà disse subito alle figlie: ”Cosa ci fate qui? Perché non siete rimaste a casa?”. E le ragazze risposero: “Eravamo preoccupate, non ti abbiamo visto arrivare”. Papà spiegò loro che non aveva potuto muoversi dalla guardiola della fabbrica perché i combattimenti erano continuati tutta la notte fino all’alba, incessanti, erano anche stati uccisi alcuni tedeschi nella zona ed era troppo pericoloso uscire, rischiando di essere colpiti da una pallottola vagante. “Che sollievo avere ritrovato il papà sano e salvo” esclamarono le due ragazzine. “Andiamo, andiamo a casa” disse lui e, nuovamente uniti, si avviarono insieme verso casa, verso la libertà. Quel giorno era il 25 aprile 1945. Questa non è una favola ma la storia vera di mia mamma Caterina, mia zia Angela e i miei nonni, Vittoria e Giuseppe. Una storia italiana, una storia di libertà.


ilCorniglianese/cultura,

arte

Aprile 2014 

9

Marco Minghetti (1818-1886), portò il governo a Firenze e il bilancio in pareggio A Cornigliano una via lo ricorda MARCO MINGHETTI, STATISTA BOLOGNESE, figlio di proprietari terrieri, nacque a Bologna nel 1818. Uomo di grandi iniziative, ebbe molteplici interessi e spaziava tra letteratura, scienza ed economia. La sua formazione fu completata attraverso le esperienze acquisite durante i suoi innumerevoli viaggi all’estero, tra cui Parigi e Londra. Partecipò a diversi congressi che gli permisero il contatto diretto con illustri personalità politiche dell’epoca. Partecipò ai lavori della «Società agraria bolognese» e aderì al movimento riformista diffuso anche negli Stati pontifici. Fu chiamato dal papa Pio IX per partecipare come membro della consulta di Stato che inaugurò nel 1847, dove poté mettere in contrasto l’elemento ecclesiastico con quello laico in cui godeva la fama di forbito oratore. Prese parte alla prima guerra d’indipendenza nell’esercito piemontese e in seguito con Cavour e Ricasoli, divenne ministro degli Interni, poi delle Finanze con Farini e, nel 1864, gli succedette. Incaricato ministro dei Lavori pubblici, poco dopo lasciò Roma per recarsi a Bologna perché nominato da Carlo Alberto in qualità di capitano addetto allo Stato maggiore. Nel 1870, subito dopo la breccia di Porta Pia, con l'appoggio di Quintino Sella e di Ruggiero Bonghi, su modello francese, riformò l'Accademia dei Lincei e divenne anche ministro dei Lavori pubblici della Repubblica Romana, dove in seguito assunse la carica di presidente del Consiglio del Regno d'Italia. Il suo governo fu responsabile dello spostamento della Capitale d’Italia da Torino a Firenze suscitando sdegno e desolazione nella popolazione torinese. A questa iniziativa, seguirono durissime manifestazioni popolari di protesta svoltesi principalmente tra piazza San Carlo che provocarono parecchi morti e centinaia feriti, e in seguito a quegli eventi, il re lo costrinse a dimettersi dal governo. Tra il 1873 ed il 1876 fu nuovamente presidente del Consiglio e, durante questa legislatura, riuscì a portare l’Italia in pareggio di bilancio. Marco Minghetti morì a Roma nel 1886. Con la definizione e l’ampliamento di via Cornigliano che divide il quartiere in due parti ben distinte, questa delegazione gli dedicò la parte situata verso mare rispetto

alla via principale che prima era intitolata a Lorenzo Dufour. Nel 1978 un gruppo di genitori del consiglio di istituto della scuola media Volta, che non avevano locali idonei per i loro ragazzi, pensarono alla struttura di proprietà dei padri Scolopi di via Minghetti che aveva già messo a disposizione della popolazione anche il “ginnasium”, piccola sala adibita a proiezioni di film, un tempo sempre molto frequentata. Con l’allora presidente Carlo Canestrelli prese il via la formazione di due settori di disciplina sportiva: ginnastica artistica e pallacanestro che veniva praticata sul campo all’aperto con pavimentazione in mateco, materiale composto di fibre artificiali. Il successo di iscritti e l’impegno furono assicurati e nel 1984 questi sportivi ottennero la promozione in serie D. L’entusiasmo salì alle stelle ma i costi per mantenere quella categoria, fecero altrettanto, così con molto rammarico quella pur promettente squadra di pallacanestro, fu sciolta. In via Minghetti ha sede anche l’associazione dei Lucani, un’organizzazione che si ripropone di predisporre molte iniziative sia per il quartiere che per la riscoperta del patrimonio territoriale storico, agricolo e marittimo. Divulgando le loro tradizioni, proiettano su questa regione l’innegabile immagine positiva che, attraverso la diffusione delle informazioni, aiuta la crescita economica e culturale della Lucania-Basilicata. Gli abitanti locali partecipano con entusiasmo al loro ricco programma di eventi che ravviva le vie del rione tra cui primeggia la celebrazione della Madonna di Anglona, collocata nella piccola cappella adiacente all'associazione. Oltre ai residenti, a questa celebrazione intervengono anche le autorità pubbliche sia genovesi che lucane che, assieme a quelle ecclesiastiche, partecipano uniti alla tradizionale processione che si svolge ogni anno, il 2 giugno. Questa festa, che dura parecchi giorni, comprende balli, musica, ristorazione e degustazione di menù alla brace, oltre a piatti tipici lucani. Altre attrazioni sono la “castagnata”, nel mese di novembre e, infine, la festa più attesa dai bambini, la pentolaccia, contornata da maschere e colori che ravvivano i giorni del carnevale corniglianese. Rosanna Robiglio

“Pronto, generale?” Se una telefonata (non) ti cambia la vita tegia guidata da un grande vecchio si accanisca su Cornigliano. I cittadini sono giunti allo stremo e vorrebbero affrancarsi in qualche modo dalle istituzioni e rimpadronirsi almeno parzialmente del proprio destino, conquistare una condizione di autonomia e indipendenza. Per raggiungere questo fine vorrebbero il suo aiuto e i suoi consigli”. “Conosco Cornigliano, un giorno apprezzata località di villeggiatura. Vi trascorsi un breve piacevolissimo soggiorno nel 1830, se ben ricordo, ospitato in una villetta della collina. Guardi. Nella mia attuale professione di consulente per le secessioni (in questo momento lavoro anche per la Lega Nord), ho avuto modo di studiare la situazione di Cornigliano e le possibilità offerte per ottenere gli scopi cui fa cenno. A mio avviso sono pochissime, quasi inesistenti: la popolazione indigena si è ridotta numericamente e parte di essa, dopo tante disillusioni, è indifferente a tutto; la folta rappresentanza extracomunitaria per contro, in continuo aumento, si sente perfettamente a suo agio. In queste condizioni nemmeno i miei cavalleggeri della Virginia riuscirebbero nell’intento. Unica soluzione, dispiace dirlo a chi magari è nato nel quartiere, trasferirsi altrove. Sento dire (risatina) che a Sestri, ad esempio, si vive molto bene”. “Non la facevo così spiritoso generale, grazie di tutto”. Brusca interruzione. Mauro Gandolfo

CENTRO SERVIZI UIL: TRA LE PERSONE, TRA LA GENTE www.uilliguria.it Centro: piazza Colombo 4/6, 4/7, 4/9 Tel. 010/585865 Fax 010/532043 e-mail: urliguria@uil.it Sampierdarena: via Carzino 2/c Tel. 010/6466848 e-mail: sampierdarena@pec.italuil.it Sestri Ponente: vico Schiaffino 1/1° Tel. 010/6531222 e-mail: sestriponente@pec.italuil.it PATRONATO ITAL UIL: Pensioni di anzianità, Invalidità civile, Pensioni di vecchiaia, Indennità di accompagnamento, Pensioni di invalidità, Cause di servizio e indennizzo, Malattie professionali, Permessi di soggiorno e immigrazione, Infortuni sul lavoro, Disoccupazione e mobilità, Assegni familiari, Assistenza legale medico-legale CAF UIL: pratiche 730, Unico, RED, ICI, ISEE, ISEU, Successioni, Regolarizzazione colf e badanti e altri adempimenti fiscali UIL IMMIGRATI e SOLIDARIETA’: assistenza e consulenza per la permanenza e il lavoro dei migranti; ADA UIL: Associazione per la tutela e i diritti degli anziani; ADOC UIL: consumatori.; UIL TEMP: lavoro atipico; UNIAT UIL: Assistenza e stipula dei contratti di locazione; CONSULENZA LEGALE: gratuita

ilCorniglianese

“Pronto! Parlo con il generale Lee?” “Sì, Robert Lee, generale confederato a riposo”. “Generale, ho letto molto su di Lei, su come resistette a lungo ai nordisti infliggendo loro anche diverse sconfitte, fin poi ad essere costretto alla resa di fronte a forze soverchianti”. “La ringrazio, in effetti credo di essere stato molto più abile di Grant, ma lui aveva più uomini, più armi e soprattutto più soldi. Cosa posso fare per lei?” “Generale la chiamo dall’Italia, da Cornigliano, un quartiere di Genova, su incarico di un comitato di cittadini sorto per contrastare il degrado sociale e economico in cui versa il quartiere stesso, abbandonato da tutti, penalizzato da scelte che non è mai chiamato a condividere, oppresso da servitù presenti (depuratore) o imminenti (centrale elettrica, impianto per smaltimento rifiuti, ospedale, forse il porto petroli). Sembra quasi che una stra-


curiosità, giochi

Il barbecue e le grigliate all’aperto Tutto è pronto quando la brace si colora di “rosso ciliegia”

Riccardo Collu Con la bella stagione l’avvicinarsi alla natura è istintivo: camminate, spuntini sui prati e barbecue. I più fortunati nel giardino di casa o condominiale ne possiedono uno; altri possono usufruire delle strutture disponibili in diversi parchi o improvvisare una grigliata con un fuoco racchiuso da pietre. La cottura su fuoco diretto o brace ha origini preistoriche. Nei millenni la tecnica si è evoluta tanto da riuscire non solo a cuocere correttamente il cibo ma anche a conferirgli gusti ed aromi ineguagliabili da altri metodi. Diversi fattori contribuiscono al risultato finale: dalla forma del focolare più o meno raccolto che consente di raggiungere

14

3

4

5

6

12

7

8

15

16

18

20

19

21

24

22

23

25

26

32

36

39

41

29

10

Parole crociate a schema fisso (G. Pallotti)

13

17

28

9

mente farcite a fantasia. Ottimi anche i pomodori aperti e cotti alla griglia conditi con pochissimo sale ed origano, melanzane, peperoni e, chi non lo avesse ancora provato, radicchio trevigiano. Alcuni consigli a chi si avvicina a questa cottura: tenere umidi i cibi con brodo, vino

o birra, non recuperare eventuali grassi che si sciolgono nella cottura, non ungere, non eccedere con il sale in quanto la cottura è già molto aromatica. Portare sempre attenzione alla temperatura: i cibi non devono bruciare, annerire, essere asciutti o affumicati per conservare il loro gusto originale e le loro caratteristiche nutrizionali. A termine cottura, a piacere, si può creare una piccola fiammata con delle erbe aromatiche che insaporiranno la pietanza. Gli abbinamenti saranno con vini leggeri, birre e magari acqua di una vicina fonte, ricordandosi che molti dovranno guidare per tornare a casa e conservare un bel ricordo della giornata. Naturalmente le grigliate andranno eseguite sempre in sicurezza, nel rispetto delle leggi che regolano i fuochi all’aperto ed eventuali regole specifiche in alcuni parchi, con un secchio di acqua al nostro fianco o ancora meglio un piccolo estintore. Buone grigliate in compagnia ed allegria.

27

30

33

31

34

35

37

38

40

ORIZZONTALI: 1 La cura che abbronza – 12 Oggi lo sarà domani – 13 Formano arcipelaghi – 14 Anatide dal collo flessibile – 16 Città dell’Alsazia – 17 L’attrice Argento – 18 Oppure per gli antichi romani – 19 Il confidente dei Proci – 20 Il nome di Gullotta –21 Corsetti steccati – 23 Poco entusiasmante – 24 La prima nota – 25 Si cerca riposando – 26 Fra Sampierdarena e Rivarolo – 27 Cominciano ruotando – 28 Marca di carburante – 30 Si spartiscono i patrimoni dei defunti – 31 Quantità imprecisata – 32 Massiccio del Sahara – 34 Epoche geologiche – 35 Arrivano attraccando – 36 Privo di peli – 38 Ovatta per imbottiture – 39 Lo sono i paesi d’origine – 40 Piastrina elettronica 41 Aeroporto vicino a Bergamo. VERTICALI: 2 Rigidamente osservante – 3 La belva che ride – 4 Si valuta in carati – 5 A te – 6 Litigiosi – 7 Azienda Sanitaria Locale — 8–Ci sono quelli d’Adamo – 9 Giulivo – 10 L’arma azzurra – 11 Il boiler di casa – 15 Il lago di Lovere – 16 Sorvegliante – 18 Severo – 21 Un locale pieno di chiare e scure – 22 Se non la frena, scatta – 25 Degne di condanna – 27 Pianta spinosa che dà more – 29 Personaggio di “Per chi suona la campana” – 31 Saltano nei cin cin – 33 Rilievi Aerei Topografici Industriali – 35 Mira, regista indiana – 37 Vita nei prefissi – 38 Il nomignolo di Guevara – 40 Sigla di Cosenza.

Dati rilevati a Cornigliano dall’1/03 al 31/03

Giorni di pioggia : 6 Giorni di sereno : 14 Temperatura minima di marzo : 9,6°C Temperatura massima di marzo : 15,9 °C

Nonostante qualche segnale di cambiamento il quadro emisferico che ha condizionato l'inverno dovrebbe proseguire a grandi linee anche in avvio della Primavera. Difficile smuovere, nonostante qualche tentativo di cambiamento, uno scenario che persiste da lungo tempo, contrassegnato da una stagione invernale mite sebbene molto piovosa. Le battute iniziali della nuova A cura di Nicolò Scibetta stagione sarebbero dunque ancora Previsioni meteo aggiornate www.meteoligure.it 'dominate' dalle correnti occidentali umide con passaggi di perturbazioni da Nord Ovest alternati a rimonte anticicloniche. Clima nel complesso mite. Col prosieguo di aprile dovremmo attenderci qualche movimento in più con maggiori scambi di calore lungo i meridiani. Questo aumenterebbe le possibilità di discese fresche pronte ad alimentare fasi piovose al Centro Nord per circolazioni di basse pressioni secondarie sui nostri mari. Maggio dovrebbe mostrare una ripresa della stabilità e delle temperature per rimonte anticicloniche ma non sono da escludere nuove 'ricadute' tra la fine del mese ed inizio giugno. Il primo mese dell'estate invece sarebbe contrassegnato da una maggiore stabilità al Centro Nord per la spinta degli anticicloni sub tropicali; ai margini il Sud esposto a correnti di ritorno da NNE. Seguiranno ulteriori aggiornamenti. A cura di Nicolò Scibetta www.meteoligure.it

Orizzontali: 1 elioterapia – 12 ieri – 13 isole – 14 cigno – 16 colmar – 17 asia – 18 aut – 19 iro – 20 leo – 21 busti – 23 en – 24 do – 25 ristoro – 26 certosa – 27 ru – 28 bp – 30 eredi – 31 tot – 32 air – 34 ere – 35 navi – 36 glabro – 38 capoc – 39 natii – 40 chip – 41 orioalserio.

11

2

questo non è da sottovalutare perché permetterà anche a chi non predilige alimenti di origine animale o ha intolleranze di non essere escluso da una allegra giornata in compagnia. Fra i classici di una grigliata difatti vi sono le bruschette: sfregate, se gradito, con aglio, condite con un filo d’olio extra vergine, sale, pepe ed eventual-

Il tempo che ha fatto

Verticali: 2 ligio – 3 iena – 4 oro - -5 ti – 6 riottosi – 7 asl – 8 pomi – 9 ilare – 10 aeronautica – 11 scaldabagno – 15 iseo – 16 custode – 18 austero – 21 birreria – 22 ira – 25 ree – 27 rovo – 29 pilar – 31 tappi – 33 rati – 35 nair – 37 bio – 38 che – 40 cs.

1

temperature più elevate, al tipo di legno usato che trasferirà gusti unici ma, soprattutto, varierà la cottura in base alla sua velocità di combustione, data sia dalla stagionatura che dalla sua fibra. Non sono da trascurare inoltre la preparazione del prodotto, mediante marinatura o lardellatura e i fattori esterni come temperatura, vento ed umidità che influiscono sulla morbidezza e succulenza del prodotto e sulla sua croccantezza esterna. Le tecniche di cottura sono le più svariate ma importante è creare uno strato di brace di legna o procurarsi della carbonella preconfezionata: quando questa è giunta alla giusta temperatura ed ha l’aspetto rosso ciliegia è il momento di iniziare. Quando si parla di barbecue o griglia, le carni sono le indiscusse protagoniste ma non le uniche: pesci, formaggi, ortaggi e perfino frutta possono essere cotti e insaporiti con questa tecnica e

10

Aprile 2014 

SOLUZIONI

ilCorniglianese/personaggi,


ilCorniglianese/personaggi,

curiosità, giochi

Aprile 2014 

11

Novità-moda, come mi vesto per un’estate in città I colori? Vanno bene tutti (ma dimenticate il giallo) Carissimi lettori, ciao. Oggi vi voglio parlare di un argomento un po' frivolo: la moda. E sì, perché è primavera, tra poco scoppierà l'estate e tutti desideriamo essere un po' più belli: l'estate è la stagione delle possibilità, dei desideri e soprattutto dei gelati, con i loro fantastici colori “sorbetto” che, mi è stato riferito, quest'anno saranno molto in voga. Però prima, da brava storica, vi offro un piccolo viaggio nella preistoria, per chi non l'ha vissuta e per chi non la conosce. Correva l'anno..., non ve lo dico, in cui timida, ma già tosta bimbetta frequentavo in via Bordone l'avviamento professionale femminile: calzini bianchi e gonnellina blu a pieghe, ginocchia perennemente sbucciate con croste a vista, perché i cerottini medicati non esistevano. Sopra il caminetto di marmo istoriato dell'antica villa patronale che ospitava la scuola, a caratteri cubitali stava scritto uno striscione a mo' di consiglio, monito, memento: "La donna figlia, sorella, sposa, madre è l'Angelo del focolare". Non c'è dubbio sulla funzione che mi aspettava: già mi sentivo spuntare due grandi ali e l'aureola. Questo leggevo quando, congestionata dalla corsa, con il fiocco rosa di traverso sui lunghi ca-

pelli castani, entravo, sempre all'ultimo minuto, nell'aula dove stava per iniziare la lezione e cercavo di mimetizzarmi nell'ultimo banco, complice anche la bassa statura, essendo nata a gennaio, ero un po' più giovane delle mie compagne, alcune delle quali sfoggiavano già un generoso petto da matriarca. Tra le varie materie c'era economia domestica e laboratorio di lavori femminili. Pazienza l'economia domestica, dove ti insegnavano a mettere tavola, a fare i baci di dama, a comprare i prodotti di stagione e a riconoscere un pesce marcio da quello fresco guardandolo negli occhi; ma la maglia, il ricamo e l'uncinetto proprio no, no, no. I miei lavori in filato bianco, rosa o azzurro pallido per i futurissimi probabili nascituri avevano sempre qualche buco, apparivano grigiastri perché me li passavo da una mano all'altra senza capirne il verso, i punti erano alquanto fantasiosi in quanto li saltavo e ne inventavo sempre di nuovi e strampalati... quando vuol dire essere creativi. Essi provocavano urla terribili da parte dell'insegnate che scaraventava i miei manufatti dalla parte opposta dell'aula. Non ho mai pianto. Francamente, come dice Red in "Via col vento", me ne infischiavo. Io scri-

vevo poesie, componevo bellissimi temi e da grande volevo diventare insegnante di lettere, pittrice e scrittrice. Però qualche cosa ho imparato, non tutto il male viene per nuocere: so fare l'orlo e persino tagliare e cucire un semplice abitino estivo, inoltre ho appreso il gusto per l'accostamento dei colori e per la moda ("Donna che cuce, donna che luce!"). Visti i tempi posso sempre recuperare dal baule qualche vecchio abito ed aggiustarmelo: allunga, accorcia, stringi o allarga, togli e metti. Per tenermi aggiornata sull'argomento ho consultato le più note riviste di moda e osservato con attenzione alcuni prestigiosi negozi di Cornigliano, onde informarvi quasi in anteprima. Per i fustacchioni corniglianesi ho notato in giro per la delegazione un manifesto della Timberland che mostra un bellissimo giaccone, delle scarpe e un indossatore anche migliore, ma quello, signore mie, credo non sia in commercio. Così, cari maschietti, vi ho liquidati: di moda maschile me ne intendo poco, potete sempre cercare di somigliare al manifesto. Passiamo quindi alla moda femminile che mi interessa di più. Per quanto riguarda le calzature usano le ballerine o tacchi altissimi e zeppe, che regalano un po' di statura alle bassotte. Requisiti: giovane età, buone ginocchia e caviglie, oltre ad un allenamento agonistico. Per le meno temerarie, sono comun-

que in mostra ciabattine ortopediche e no, alcune argentate per piedini da Cenerentola, altre a pianta larga rinforzate per piedi da apostolo. Se poi fate una passeggiata per via Cornigliano troverete anche un negozio dal nome magico (chissà che non trasformi anche me nella Fata Turchina). Nella nostra delegazione si può trovare quasi tutto: canotte, giacchine, impermeabili leggeri, abitini castigati e sexy: per la mattina e per la sera, oltre a gioielli, occhiali, borsine, borsette e borsoni. Ricordo che solo qualche anno fa, a Villa Bombrini c'erano favolose sfilate di moda, a cui partecipava anche un bel negozio vicino a piazza Massena; ora non esiste più, come altre storiche attività commerciali di Cornigliano. Questo significa riqualificare... Per dimostrarvi quanto mi sono data da fare, care ragazze, dai dodici ai novant’anni e più, ho spedito un'inviata speciale, l'elegantissima Natalie, strettamente in incognito a Cannes, sulla Croisette. Qui curiosando tra i prestigiosi negozi di Dior, Ferragamo e di altre case di moda famose, mi ha riferito via fax quanto segue: vanno alla grande i seguenti colori: rosa, verde, bianco e beige. Il giallo è out. Usano nuovamente i gonnelloni con fantasie fiorate e le

stampe geometriche. I vestitini segnano il punto vita. Sempre di grande attualità il pizzo. I calzoni sono stretti in fondo, con qualche pences in vita. I sandali sono di cuoio o di tutti i colori con tacchi molto alti, tipo scultura, senza pietre o fronzoli. Ballerine variopinte. Però per le più classiche nel negozio Vivier sono esposte scarpette con tacco medio con fibbie e pianta abbastanza larga. I costumi da bagno nel negozio La Boite à Maillots sono: rosa, fucsia, verdi, con drappeggi, i bikini abbastanza coprenti. I capelli vanno lunghi e biondi. Gli occhiali da sole molto grandi e colorati, i bijoux: collane, orecchini, bracciali ed anelli sono importanti e vistosi. Comunque, per dirla come la mia amica Rosaria, sarta di alto livello, citando Coco Chanel, che di moda se ne intendeva, quando siete in dubbio ricordate che è meglio la semplicità e togliere invece che aggiungere per non sembrare un alberello di Natale, ella spesso cita Yves Saint Laurent che consigliava di non fasciarsi troppo a caramella (o salame), ma curare l'eleganza della stoffa scivolata e morbida che esalta il fascino del vuoto. In conclusione è gratificante vestirsi bene, fa sentire fascinose in base al detto "Vesti una fascina e diventa una regina" ma se non vi va di spendere è bene ricordare che noi donne, siamo tutte, ma proprio tutte, belle, quando abbiamo ricchezza interiore. Astri Lidia Frascio


L’ultima s

Qui dove la sabbia lambiva le onde si aspetta che la

Interviste di Lorenzo Schiav

Guido Poiatti

GUIDO POIATTI, commerciante: Avendo lavorato anche nel quartiere di Marassi posso dire che questa zona di Cornigliano è abbastanza tranquilla e non è pericolosa. Un po' di degrado c'è ma i lavori in corso promettono di sistemare le cose. Le istituzioni dovrebbero agire e poi mantenere ciò che viene fatto. Gli abitanti dovrebbero avere più senso civico e capire che il quartiere “è roba nostra” e che andrebbe trattato bene visto che i soldi spesi sono i nostri. Non posso fare paragoni tra la zona collinare e la zona a mare del quartiere ma posso confermare che qui ci sono molti più stranieri.

ALESSIA GALEAZZO: Ciò che mi preoccupa di più è il livello di delinquenza, non si può mai uscire la sera. Il mercato e le strade andrebbero rivalutate e non lasciate all'abbandono totale. I cittadini dovrebbero protestare contro le istituzioni che fanno poco e quel poco lo fanno male. Sono fiduciosa che la nuova strada a mare possa aiutare tutto il quartiere e non solo questa zona, migliorando sia l'aspetto che la vivibilità di Cornigliano che adesso è terra di nessuno. Alessia Galeazzo

CESARE GIARELLI: Ѐ una zona depressa dove nessuno sa cosa fare e dove non c'è lavoro. La situazione in cui versano il mercato e le strade è preoccupante. Le istituzioni qui non fanno niente. Da parte dei cittadini non c'è organizzazione, bisognerebbe riunirsi e fare qualcosa ma ognuno pensa solo al proprio giardino. Purtroppo sia la zona collinare che la “marina” si trovano nella stessa situazione, spero almeno che la nuova strada possa finalmente cambiare la situazione snellendo un po' il traffico. Cesare Giarelli

NICOLA GIORDANO, pensionato: A mio parere i problemi principali di questa zona del quartiere sono tre: il mercato abbandonato, la spazzatura per le strade e l'area del ex cotonificio piena di erbacce. Si sta facendo poco per risolvere la situazione, infatti né le istituzioni né gli abitanti, quasi tutti anziani, si impegnano per far diminuire il degrado. Purtroppo è una zona emarginata dal resto del quartiere e per questo spero che la nuova strada e la riattivazione di alcuni passaggi a mare possano aiutare a migliorare la situazione. Nicola Giordano

ALDO BERTOLOTTO, nigliano è l'ultima ruo ancora più evidente i quartiere: troppa sporc anche in piena notte. C re di sistemare le cos nulla così come i poch ri del quartiere. Proba scisse ad aumentare ex co tre La so sa lu m le Aldo Bertolotto


spiaggia

a nuova strada a mare riporti decoro al quartiere

SABATINO VACCARO, commerciante: Penso che i problemi principali siano l'abbandono del mercato e la mancanza di controlli. Tutta questa zona è stata abbandonata e ciò è dimostrato dal fatto che a Cornigliano le istituzioni non fanno nulla. I cittadini dovrebbero riunirsi e manifestare. Questa zona di Cornigliano è sicuramente più degradata rispetto alla zona collinare ma sono fiducioso che la nuova strada possa migliorare la situazione e cambiare il volto del quartiere. Un merito della zona a mare è la buona integrazione avvenuta tra cittadini italiani ed extracomunitari.

von, impaginazione di Romano Oltracqua e fotoservizio di Agostino Razzore

pensionato: Corota del carro. Ciò è in questa zona del cizia e forti rumori Chi avrebbe il potese non vuole fare hi cittadini originaabilmente se si riul'integrazione tra xtracomunitari e orniglianesi si poebbe fare di più. a strada nuova riolverà ben poco, arebbe meglio rivatare aree come il ercato e sistemare strade.

Sabatino Vaccaro

ROSALBA RICCI, insegnante: Una volta con il mare questa zona era molto più bella, poi con l'arrivo delle fabbriche è incominciata una diminuzione del numero di negozi e di attività che ha portato degrado e crisi in questa zona. I cittadini dovrebbero mantenere meglio il poco che le istituzioni danno: come il restyling delle stade che però avrebbe dovuto prevedere l'apertura di nuove attività commerciali. Spero vivamente che la nuova strada posso migliorare la situazione di questa zona del quartiere. A livello di integrazione non penso ci siano molti problemi ma credo che ci vorrebbe comunque più volontà reciproca per incentivarla ulteriormente. Rosalba Ricci

FRANCESCO CONTINANZA, pensionato: Non credo ci siano molti problemi in questa zona però l'area del mercato si allaga sempre quando piove. Neanche l'integrazione tra cittadini italiani ed extracomunitari è un problema. Però sarebbe bello creare un comitato che aiuti a migliorare e poi soprattutto a mantenere in buono stato il quartiere: non credo infatti che ci siano differenze tra le varie zone di Cornigliano. Però sono sicuro di una cosa: la nuova strada a mare cambierà in meglio il quartiere! Francesco Continanza

Adriana Orengo

ADRIANA ORENGO, pensionata: Ѐ decisamente una zona declassata che meriterebbe di più! I cittadini dovrebbero essere più uniti ma essendoci molti stranieri ci si interessa poco dei problemi. I due (problemi) principali secondo me sono: le troppe macchine che passano per via Bertolotti e il nuovo percorso del 160 che impedisce alle persone anziane che abitano in collina di venire a comprare nei negozi e supermercati di questa zona. Spero tanto che si riesca a trovare in fretta una soluzione.

ANGELA VIRGALLITA, commerciante: Il problema principale della zona a mare sono sicuramente la presenza degli zingari, la spazzatura per le strade. Le istituzioni non fanno nulla dando la colpa alla mancanza di denaro... e i soldi delle nostre tasse? Dovrebbero essere i cittadini a impegnarsi per modificare la situazione ma fino ad ora ho sentito solo tanti discorsi che non si sono mai concretizzati. La strada a mare non cambierà nulla: Cornigliano purtroppo è un quartiere emarginato.

Angela Virgallita


ilCorniglianese/eventi

e tempo libero

Aprile 2014 

1984-2014, trent’anni della Gigi Ghirotti sulla “strada di Henriquet” Presentato il libro che celebra il fondatore dell’Associazione genovese Mercoledì 16 aprile presso la libreria Feltrinelli di via Ceccardi, alla presenza di un foltissimo pubblico, il professor Franco Henriquet e il giornalista Enrico Cirone hanno presentato il loro libro “La strada di Henriquet”, 30 anni della Gigi Ghirotti nella storia del suo fondatore. La Ghirotti è un'associazione di volontariato sorta nel 1984 per alleviare il dolore nei malati di tumore. Svolge la sua attività prevalentemente a casa del malato. Dal 1994 l'attività domiciliare è stata estesa anche ai malati di Aids. Dal 2002 gestisce due centri residenziali di ricovero (hospice) rispettivamente a Genova Bolzaneto e a Genova Albaro per pazienti che non possono essere più assistiti a casa. Dal 2010 è iniziato il processo di assistenza ai pazienti affetti da Sla (sclerosi laterale amiotrofica). Ha moderato la serata la giornalista

Alessandra Rissotto, già nella gloriosa redazione de “Il fatto” guidata da Enzo Biagi, che ha stimolato gli autori con domande sulla storia dell’associazione, sulla straordinaria generosità dei cittadini nel donare denaro, linfa vitale per la sopravvivenza, del testamento biologico che i politici del nostro Paese tardano a varare, portando l’Italia a fanalino di coda rispetto all’Europa. Nel libro gli autori hanno raccontato molte storie vissute negli anni di attività e la straordinaria macchina del volontariato la cui opera nasce dalla spontanea volontà dei cittadini di fronte a problemi non risolti, o non affrontati, o mal gestiti dallo Stato e dal mercato. Nota di chi scrive: come sapete Enrico Cirone è il nostro direttore responsabile. Per questo voglio, o meglio, vogliamo ringraziarlo, per credere e professare i valori della solidarietà con grande entusiasmo, non solo con parole, ma con i fatti e ”La strada di Henriquet” ne è la testimonianza. Siamo stufi di demagogia gratuita — che serve soltanto a chi ne fa uso — abbiamo invece bisogno di cittadini come Enrico che si mettono in gioco mettendoci la faccia, abbiamo bisogno di persone che usano la propria notorietà non a scopi personali ma per chi ne ha bisogno. Per questo auguriamo che il libro possa entrare in moltissime case e che anche i giovani possano godere del suo contenuto.

Un pomeriggio da lupetti

Likle Mystic, da Panama una voce “contro”

Sabato 5 maggio, dalle 15.30 alle 18, si svolgerà presso i Giardini Melis l’”Open day scout”, un grande evento che offrirà un pomeriggio di divertimento a tutti i bambini del quartiere. Attraverso i giochi si potranno sperimentare musica, riciclo, recitazione, uso dei cinque sensi, conoscenza della natura e molto altro ancora e, al termine, verrà rilasciato a tutti un attestato di partecipazione. L’evento, organizzato da Agesci Valpolcevera, oltre che a Cornigliano, sarà ospitato anche in altri luoghi della città e sarà un modo per poter conoscere meglio chi sono e cosa fanno gli scout, e, in particolare, i lupetti (per i bambini dagli 8 ai 12 anni). Saranno presenti i lupetti della parrocchia di Sant’Ambrogio a cui si uniranno anche i Momenti di gioco e di riflessione con due branchi di lupetti di Sampierdarena. i lupetti dell’Agesci Valpolcevera

La Cantina del Primitivo “Wine Music” di Cornigliano e l’associazione culturale Shamra Shamra sono sempre più leader nel proporre ad un più vasto pubblico di intenditori musica d’oltre oceano. Antonio Palummieri di Wine Music e il presidente di Shamra Shamra, Ricky Bondo, infatti hanno organizzato un altro evento presentando il cantante giamaicano Likle Mystic. Personaggio oscuro e poco conosciuto della reggae music ma caparbio e convinto della propria musica. Il musicista ha 58 anni e da tredici vive a Panama e la sua è musica di lotta e protesta. E’ un artista che non si arrende mai tanto da fargli dire “quando il tuo Paese non apprezza le capacità che si hanno, bisogna avere il coraggio di andare via”. Ad apprezzare le sue capacità è invece la casa discografica “Ziggy Blacks production” che ha realizzato già diversi album fra cui “Solvation” e “ Jamaica, island in the sun”. Likle Mystic si è esibito l’11 aprile dalle 21,30 alle 23 e a lui vanno gli auguri de ilCorniglianese perché abbia ciò che si merita. S. P.

C. Guerra

14

Notizie in breve A VILLA SERRA LA SEDE DELLA POLIZIA MUNICIPALE PRESIDIA IL TERRITORIO DALL’INCURIA “A breve verranno realizzati i lavori di risistemazione dello spazio antistante la Villa Serra (Giardini Melis). Inoltre, verrà restaurato il ninfeo che è stato scoperto nel corso dei lavori”. Quantomeno discutibile il concetto di brevità riferito a quanto leggiamo sui siti istituzionali. A distanza di quasi un anno dal termine del restauro dei prospetti e del tetto, il cantiere giace in uno stato di totale abbandono e nulla ancora si sa del destino dei suoi interni. Un agente della Polizia municipale, unico soggetto che ha sede all’interno della storica villa, da noi intervistato, rivela che se venisse meno oggi la loro presenza nell’immobile, per il previsto trasferimento del Corpo di polizia nella palazzina Arte di via Bertolotti pronta da tempo ad accoglierli, la villa sarebbe in condizioni ben peggiori di come la vediamo oggi, soggetta a vandalismo ed a maggiore incuria. Oerre PARROCCHIA DI N.S. Di LOURDES E BERNADETTE IN CAMPI DI CORNIGLIANO In occasione della Festa Patronale della Parrocchia che si svolgerà dal 2 al 6 di luglio è stata indetta una: mega lotteria di beneficienza con estrazione e pubblicazione dei numeri estratti il giorno 5 luglio alle ore 21,30 1° Premio Viaggio Vacanza per due persone Costa Crociere 2) Soggiorno per 2/4 persone (LEADER VACANZE) 3) Aspirapolvere (Ditta UNIEURO) 4) TV Color (Donatore Anonimo) 5) Buono Spesa 100 € (Ditta BAGNARA - Sestri P.) 6) Buono cambio olio (Autofficina LELE MOTORS) 7) Buono sconto del 30% (Oreficeria MANGO) 8) Buono taglio-piega (parrucch. RICCIO LISCIO) 9) Cesto generi alimentari (Donatore Anonimo) 10) Confezione vini pregiati (Donatore Anonimo) In aggiunta verranno estratti 10 premi offerti dalla Ditta BOFROST


ilCorniglianese/eventi

e tempo libero

CHICCHI D’AUTORE: nasce da un format un bar di tendenza Niente slot ma brioches lievitate cotte al forno e cappuccini decorati

Ci vogliamo occupare di un’attività di recente apertura, di un bar dal nome originale: “Chicchi d’Autore” in via Cornigliano 159, di proprietà di Marcello Cerbara, 29 anni, corniglianese doc. Entrando ci si accorge subito che non è un locale tradizionale: Marcello lo ha arredato con raffinato gusto. Gli chiedo subito: in una via come questa, dove i bar sono molti, perché aprirne un altro? “Ho cercato di creare un locale a Cornigliano per ridare alle persone il gusto di entrare al bar: non i soliti bar caotici dove si deve entrare e consumare come priorità principale. Studiando un format fruibile da chiunque, e in particolare al sesso femminile, ovviamente di tutte le età, facendo scelte merceologiche e di arredamento diverse dal tradizionale: da me si trova musica, prodotti artigianali ed altro ma soprattutto nel mio locale non ci sono slot machine”. Poi indicandomi una piccola libreria, aggiunge: “Intendo sviluppare l’attività di book-crossing (una sorta di scambio di libri tra persone ) quindi privilegiare la Il Centro Danza ICdS in un momento di Stellacultura, Danzantescelte che come

vede si diversificano da attività simili alla mia, ovviamente non togliendo niente ad altri che decidono cose diverse”. Qualche esempio? “Da me può gustare birra artigianale, brioches lievitate naturalmente e cotte al forno, senza l’odioso rito dello scongelamento, caffè di primissima qualità ed infine il latte-art cioè l’arte di decorare i cappuccini in modo diverso e personalizzato e a tal proposito vi invito a consultare la mia pagina face book: Caffè enoteca Chicchi di Autore, dove è possibile vedere diverse mie composizioni, naturalmente tutto questo a prezzi concorrenziali, non mi dimentico di essere in un quartiere bellissimo ma di estrazione popolare, il prezzo deve essere prioritario, il punto focale del mio servizio è puntare su pulizia, qualità, simpatia e tranquillità”. La sua clientela è prevalente femminile, può spiegare meglio? “Premesso che chiunque può entrare nel mio locale sia donna che uomo, italiano e non, ma ho deciso di puntare sul sesso femminile per dare l’opportunità non a una ma a più soggetti per stare insieme e per gustare tranquillamente un caffè, magari leggendo un libro o piuttosto gustando un cappuccino decorato o parlando di cosa preparare a pranzo inventando qualche ricetta”. A qualche centinaio di metri dal suo locale, a fianco a Villa Bombrini, sono parcheggiate diverse roulotte dove vive una comunità di rom: cosa ne pensa? “Cornigliano storicamente, e mi riferisco dal dopoguerra a oggi, ha una storia di accoglienza da fare invidia all’America e a tutta l’Italia, Cornigliano è sempre stata la madre di tutti accogliendo tutte le etnie, il problema dei rom è che sono una tipologia di persone che non hanno nessun interesse a integrarsi, è un dialogo tra sordi difficile da risolvere, certo è che chiunque venga in Italia deve rispettarne le leggi, su questo non ci sono dubbi”. Il 2 maggio ricorre un anno dall’apertura del suo locale, cosa ha previsto? “Prima di tutto, essendo un vostro lettore affezionato, ho pensato di offrire un caffè a chiunque entri nel bar con il Corniglianese in mano e naturalmente altre sorprese per tutti”. Ringrazio Marcello per il privilegio riservato ai nostri lettori, gli auguro che l’attività continui a migliorare e lo ringrazio per la cortesia anche a nome di tutta la redazione. Carlo Guerra

Aprile 2014 

15

“Recuperare risorse, creare lavoro, prendi, usa e trasforma” Amiu ha lanciato il forum “Economia circolare Liguria” (www.economia-circolare.it) che continuerà a raccogliere contributi, interventi e notizie attraverso una sua struttura Amiu SmartLab, parte di Genova Smart City. Il fine sarà quello di promuovere, diffondere e rendere più fruibile il concetto di economia circolare: un’economia capace di trasformare i prodotti ‘fine vita’ in nuovi prodotti attraverso il riuso, la rigenerazione e il recupero di efficienza. Cinque tavoli-seminari su: riciclo dei materiali da costruzione, filiera del bosco e manutenzione del territorio, biogas da frazione organica, uso del CSS (combustibile solido secondario) e raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici. “Prendi, usa e trasforma” sono le state le tre parole d’ordine dove gli esperti hanno parlato delle soluzioni percorse, percorribili e concretamente realizzabili nei diversi settori esaminati. La giornata si è chiusa a Palazzo Tobia Pallavicino dove Paolo Odone, presidente della Camera di Commercio di Genova, ha dichiarato “il grande interesse che la manifestazione ha ottenuto evidenzia che l'argomento è attuale pur in un momento di oggettiva difficoltà”. Aggiunge il sindaco Doria, che ha concluso l'evento con il presidente Amiu, Marco Castagna: ”Questo è stato un importante punto di partenza da trasformare ora in atti e scelte. Ribadisco che il Comune considera Amiu uno strumento fondamentale per nuove politiche di economia circolare e per l'ambiente”. SP

Un momento del forum “Economia circolare: recuperare risorse”


ilCorniglianese/sport

Aprile 2014 

16

Parrocchia di N.S. di Lourdes e Bernadette Festa grande e pranzo. Con il cardinale

Messa delle Palme all’Italo Ferrando Dal mondo dello sport un messaggio di pace

Per rappresentare quanto di bello sia stato fatto in questa giornata, bisogna innanzitutto riprendere le parole che il cardinale Angelo Bagnasco durante la sua omelia ha voluto pronunciare “nel ricordare la figura di Bernadette Soubirous, piccola grande donna fragile poiché l'asma la tormenta fin da bambina, immolandosi alla ‘Signora’ come lei amava definirla”. Chiaro richiamo alla famiglia dove l'unica vera ricchezza è la Fede, che tiene viva con la preghiera comune e con l'esempio nella accettazione per il cielo della sofferenza quotidiana. Grande partecipazione non solo degli abitanti del quartiere, ma anche delle varie associazioni, Oftal e Unitalsi con la loro grande opera di assistenza per i malati ai quali il cardinale ha prestato particolare attenzione durante la cerimonia religiosa e al termine portando a loro la reliquia della Santa, esposta per l'occasione. Un ringraziamento particolare va alla Filarmonica di Cornigliano intervenuta al completo per I locali del teatro della parrocchia hanno ospitato arricchire l'evento con la sua il tradizionale pranzo con le associazioni Oftal e Unitalsi musica. Dopo la funzione religiosa, nei locali del teatro, è stato possibile partecipare al pranzo, sempre con la presenza del cardinale, il quale ha voluto personalmente stringere la mano e intrattenersi con tutti i convenuti. Particolare è stato l'incontro con i volontari della parrocchia che hanno contribuito con la loro disponibilità alla riuscita dell'evento. Con loro, il cardinale e il parroco don Andrea Robotti, hanno voluto congratularsi in maniera speciale. Sergio Daga

Tempo di Pasqua, tempo di belle iniziative. In occasione della solenne festa delle Palme, come da vecchia tradizione per iniziativa del quartiere di Campi, unitamente alla società sportiva Genova Calcio e alla vicina parrocchia N.S. di Lourdes e Bernadette, si è deciso anche quest'anno di celebrare la messa sul terreno di gioco dell'Italo Ferrando. Per l'occasione non si è tralasciato Un momento della messa delle Palme al Ferrando alcun particolare: a ridosso della tribuna è stato posizionato l'altare con due palloni ai piedi a suggellare l'unione dello sport con la celebrazione di questa importantissima ricorrenza per lanciare un messaggio di pace a tutto il calcio giovanile. Il coro parrocchiale, diretto dal maestro Mario Zambelli, ha arricchito la celebrazione. A celebrare la santa messa è stato padre Celestino degli scolopi del Calasanzio, anche per lui si è trattato di una piacevole novità: “Seguo l'esempio di papa Benedetto XVI: anche lui nelle sue visite ufficiali ha celebrato la messa all'interno degli stadi, ed è questo il modo più bello per avvicinarci alla santa Pasqua”. Al termine, con un piccolo rinfresco messo a disposizione dalla società, il vicepresidente Pino Mango e il presidente onorario Luigi Tassone, a nome della società Genova Calcio, hanno voluto ringraziare i presenti augurando una buona Pasqua di cuore a tutti. Sergio Daga

Subito dopo la messa delle Palme una piccola sportiva in braccio alla mamma posa per il nostro fotografo

Sestri Ponente, campo Merlino: torneo della Liberazione e finale 3° e 4° posto Conclusione del Torneo della Liberazione a Sestri Ponente, campo Merlino. Di fronte due ottime squadre che hanno dato vita a una bellissima gara per aggiudicarsi la terza e quarta posizione di un torneo che ormai da 12 anni vede grandi protagoniste le scuole elementari di Cornigliano. Ad onor di cronaca, l'impressione sembrava essere quella di una finalissima da primissime posizioni, tanto è stato l'impegno che le due squadre hanno profuso per tutta la gara che si è decisa solo all'ultimo minuto di gioco a favore della scolaresca di Sestri, il Cicala. Diciamo subito, senza tirar fuori assurdi alibi di parte, che è stata una partita tanto bella, quanto sfortunata, persa sì, per tre a due, ma giocata dai ragazzi delle nostre scuole a testa alta ribattendo colpo su colpo, con all'attivo due pali da recriminare: il primo su tiro dalla distanza di Stefano Piazzolla e il secondo su una splendida girata di testa di Daniel Salciccia su azione da calcio d'angolo. L'orgoglio dei ragazzi è stato sicuramente superiore alla sfortuna, rimontando la partita per ben due volte, prima su calcio di rigore e poi con un gran tiro da fuori area, autore il capitano Alessio Casagrande, sicuramente tra i più attivi della sua squadra che, a fine gara, seppur celando un po' di delusione, ha comLa squadra "B" accompagnata mentato: “Meritavamo quantomeno di arrivare ai calci di rigore, così non è stato, padalla maestra Monica Piccardo zienza, il calcio è anche questo, però abbiamo giocato bene e sono contento per le due reti da me segnate che voglio dedicare ai miei genitori, ai due mister e ai miei compagni di squadra perché sono stati tutti bravi”. La maestra responsabile, Monica Piccardo, ha sottolineato quanto di buono fatto quest'anno a livello scolastico dai ragazzi che, grazie al loro impegno, hanno tenuto alto il nome degli istituti scolastici che rappresentavano. Un ringraziamento anche ai collaboratori esterni, gli allenatori Sparacello e Gargano, per l'aiuto che hanno dato, ed infine a tutti i genitori per il contributo e per la loro paziente disponibilità. S. D. Il capitano Alessio Casagrande

Ezio Pescheria DROGHERIA CESARE E ANDREINA di Crociani Roberto

Via L. Vetrano, 51 r Genova Cornigliano

Via N. Cervetto, 40 calasanziogenova@libero.it

Tel. 010 6507128 SPESA A DOMICILIO

Il pesce f resco del golfo ligure Genova Cornigliano Via Cornigliano 160 r tel. 010.6505787 Via Bertolotti, 51 r tel. 010.6512212


ilCorniglianese/sport

ASD FEGINO CALCIO, quarant’anni di storia e successi Bernardo: guardiamo avanti con impegno e serietà

L’Asd Fegino calcio, la squadra sta portando avanti un programma con impegno e serietà Nel mondo del calcio non sempre fare delle scelte risulta essere cosa facile soprattutto nel settore dilettantistico dove tenere le redini di una società in un momento delicatissimo per l'economia del pallone è diventata un po' per tutti un'ardua impresa. Queste sono le parole introduttive di Mario Bernardo, presidente dell'Asd Fegino. Lo abbiamo incontrato sul suo campo in tenuta ginnica per conoscere più da vicino la sua società che attualmente milita nella 2^ Categoria, girone C. “Dopo l'ultimo anno e mezzo vissuto con altalenanti soddisfazioni con il mister Antonello Susino alla guida della prima squadra, non si è riusciti a dar seguito al lavoro svolto con quella serietà professionale che il mister in partenza era riuscito a mettere a disposizione, seguendo contemporaneamente oltre alla prima squadra anche il settore giovanile, con risultati apprezzabili dal punto di vista tecnico. Mi aspettavo ben altro dal mister: si sa che la squadra assume la propria fisionomia nello spogliatoio e qui, secondo me, è venuto a mancare il classico bastone-carota, anche perché potenzialmente la rosa che il mister aveva a disposizione era valida. Abbiamo voltato pagina: finita la stagione di mister Susino, ha preso il via quella nuova con diversi cambi”. In questo scenario c'è comunque un punto fermo, qualcosa di solido da cui provare a ripartire, cosa è cambiato? “Innanzitutto la prima squadra è stata affidata al nuovo mister Rignanese, affiancato da Oliva come secondo. Non siamo partiti benissimo ma abbiamo avuto la forza di non mollare, ora i risultati ci stanno dando ragione e vantiamo un centro-classifica di tutto rispetto” dice Rignanese. Quali erano gli obiettivi, e cosa non ha funzionato? “L'obiettivo dei playoff avrebbe dovuto essere alla nostra portata, così non è stato, pazienza. Abbiamo pagato lo scotto di avere avuto un allenatore sicuramente bravo ma ancora acerbo, probabilmente anche per lui non è stato facile passare così velocemente da protagonista in campo alla panchina”. Sono previsti dei cambi nel programma futuro? “Stiamo attraversando un momento molto delicato, ho sempre messo a disposizione le mie energie, quest'anno c'è stato anche un calo sugli affitti-campo, altro problema per una società come questa che non ha mai potuto avere a disposizione uno sponsor di riferimento”. Scuola calcio, quali risultati? “Abbiamo affrontato positivamente quest'anno iscrivendo due squadre delle leve miste 2003/2004 e 2004/2005, i risultati sono stati ottimi nonostante il livello numerico non sia stato confortevole con i tesseramenti: siamo riusciti a centrare con entrambe le squadre un terzo posto. In partenza i ragazzi venivano seguiti da mister Sparacello che a febbraio, per ragioni personali, ha dovuto lasciare la squadra, ma anche in questo caso ha prevalso il buon senso”. Quindi un presidenteallenatore? “E perché no? Non ci siamo persi d'animo, grazie alla disponibilità di mio figlio Luca e di mister Perotta, stiamo portando avanti il programma con grande impegno e serietà, il fai da te può funzionare quando hai a disposizione le persone giuste, ma soprattutto la disponibilità e l'impegno che i ragazzi ci mettono durante gli allenamenti”. Sergio Daga

Aprile 2014

17

LA CELANO BOXE diventa il set per una clip musicale Da gennaio il trasferimento nell’ex bocciofila Finalmente da gennaio Enzo e Paolo Celano sono riusciti a compiere i primi passi per raggiungere il loro obiettivo: il trasferimento della palestra in piazza Rizzolio, tra la caserma della Polizia e la posta. Prima gli allenamenti si svolgevano in via Rolla ma un muro crollato dimostrò che occorreva un posto alternativo. L’ex bocciofila risultò un’ottima base da cui ripartire: ampia, arieggiata, spaziosa, ma con l’aggiunta di tendaggi e del ring, Paolo Celano, a destra, consiglia un suo pugile l’ambiente è oggi perfetto per allenarsi e ospitare manifestazioni sportive. Ora però non si vuole più solo continuare l’attività Celano Boxe (nata nel 1997) ma poter riqualificare Cornigliano, a livello sportivo e sociale, coinvolgendo anche altre associazioni. Sudore, sacrificio, grinta sono queste le cose che gli atleti della Celano Boxe condividono ma recentemente si sono anche dedicati ad altro partecipando come attori in un videoclip musicale intitolato “Sveglio parte 2”, del repper ex componente del gruppo Co’Sang. I pugili attori: Alessandro Cosenza, Luca Ottonello, Jonathan Celano, Andrea e Martina Zappia. Primattore: Andrea Custode. Regista del video: Davide Guerra. In particolare i fratelli Celano ringraziano la Polizia di Stato per la gentile disponibilità, la Finanza che aiuta la preparazione fisica dei ragazzi, la Croce bianca che il 5, 6, 7, 8 maggio organizzerà una festa a cui si uniranno altre associazioni sportive - con la Celano - all’interno della bocciofila. Un ringraziamento alle mamme degli atleti che seguono i più piccoli durante gli allenamenti, agli allievi che si allenano portando a casa risultati importanti; Michela Braga, in particolare, la campionessa italiana della Celano Boxe che si allena anche con la squadra nazionale italiana e aspetta il premio finale di “Stelle dello sport”. Enzo e Paolo con questa iniziativa vogliono creare a Cornigliano un centro sportivo, multietnico, polivalente e funzionale, grazie ai diretti collegamenti con bar, locali, e la Croce bianca. Anche se la strada è tutta in salita loro guardano avanti speranzosi di poter vedere realizzato concretamente il loro obiettivo: cambiare e rendere Cornigliano dinamica, giovane, funzionante. Francesca Comparato

29° Trofeo di Pasqua Centro Danza ICdS sul podio a Giaveno Domenica 13 aprile il centro Danza ICdS di Genova Cornigliano ha preso parte al 29° Trofeo di Pasqua presso il Palazzetto dello sport di Giaveno, in provincia di Torino. Il Centro Danza, unica associazione ligure presente con la disciplina delle danze caraibiche, classe B2 nella combinata quattro balli (salsa, bachata, merengue e salsa portoricana), ha visto ancora una volta salire sul podio con un terzo posto assoluto la ormai collaudatissima coppia Alessandro Cignarale-Noemi Chiossone (nella foto), semifinalista è stata la coppia Giordano Riccardi e Luana Lazzaro. Il Centro Danza ICdS Genova svolge tutte le sue attività presso la palestra della Polisportiva Cornigliano Futura con sede in via Cornigliano 43, e dà appuntamento ai fans mercoledì 30 aprile al Palaruffini di Torino al 14° Gold Master 2014 con i bimbi dell’hip hop e i ragazzi delle danze caraibiche. Domenico Turco


ilCorniglianese/rubriche

Aprile 2014 

Nel nome della legge Caro Avvocato, Mio figlio è in procinto di sposarsi ed io intendo provvedere all’acquisto della casa dove lui e la futura consorte intenderebbero andare a vivere. Con tutto quello che si sente in giro, non vorrei però che, in caso di crisi matrimoniale, il denaro che vorrei dare a mio figlio, frutto dei miei sacrifici, potesse essere in qualche modo dilapidato. Ho anche una figlia, nubile, che ha appena iniziato l’università. Come posso tutelarmi ed al contempo tutelare i miei figli? L.C.

La cucina di “Nonna Papera” (Leda Buti) Viva la mamma... con le crespelle alle rose

Crespelle con fragole alla malvasia, al profumo di rose

Cara Signora, Il Suo caso e le Sue preoccupazioni sono purtroppo abbastanza comuni. Ciò che Lei intende fare in favore del figlio nubendo è, tecnicamente, una donazione. Essa si può, in astratto, configurare sia come donazione diretta del denaro, che verrà utilizzato da Suo figlio per acquistare la casa, sia come donazione indiretta dell’immobile che verrà acquistato da Lei ed intestato al figlio; in entrambi i casi, nella prospettiva di tutela degli altri legittimari come sua figlia, è un atto soggetto a collazione: in caso di Suo decesso, nel Suo asse ereditario dovrà essere computato anche il valore che ha il bene donato al momento dell’apertura della Sua successione; se il valore di quanto donato eccederà il valore della quota disponibile di quanto Lei lascerà, la donazione potrebbe essere lesiva dei diritti dell’altra sua figlia. E’ pertanto necessaria una attenta valutazione del Sua patrimonio e, se del caso, prevedere rimedi opportuni, onde evitare la potenziale lesione della legittima che ben potrebbe tradursi, al momento dell’apertura della Sua successione, in un dissidio tra i Suoi figlioli. Nella prospettiva di cercare di evitare che i sacrifici possano venire vanificati, osservo: è abbastanza comune che, di fronte ad una crisi matrimoniale, in cui siano presenti figli minori, costoro, seppur affidati in modo condiviso ad entrambi i coniugi, siano allocati presso la madre a cui viene assegnato l’appartamento. Tale esito sarebbe all’evidenza per Lei deleterio. Il mio suggerimento è: non intesti e non doni nulla al figlio. Acquisti Lei l’immobile e, quindi, lo dia in locazione a Suo figlio. Faccia poi testamento e disponga che l’immobile sia attribuito a suo figlio, a sua scelta, o a titolo di assegno divisionale, con eventuale addebito dell’eccedenza, o a titolo di prelegato. Matteo Savio, avvocato

Ingredienti per 8 persone: 2 uova + 4 tuorli, 700g latte, 5 cucchiai di zucchero + 4 di zucchero di canna, un bicchiere malvasia dolce, 100g farina 00, un cucchiaio di burro fuso, 2 cucchiai sciroppo di rose, 400g fragole ben sode, olio, pizzico sale. Procedimento: sbatti 2 uova, un cucchiaino zucchero e un pizzico sale, unisci 60g di farina, 200g latte, il burro, sbatti bene il tutto e fai riposare per 20 minuti. Fai le crespelle ungendo sempre la padellina antiaderente con l’olio. Fai bollire il latte rimasto, spegni, metti i tuorli, zucchero e farina rimasti e lo sciroppo di rosa, sbatti bene (praticamente è una crema pasticcera), farcisci le crespelle, versa lo zucchero di canna in una padella, aggiungi il malvasia e cuoci mescolando finché il liquido non si riduca a metà, unisci le fragole lavate e tagliate a spicchi, fai saltare per qualche minuto e versa sulle crespelle e servi .

Sciroppo di rose alla genovese A Genova e provincia le rose da sciroppo erano sempre presenti negli orti, nei giardini, e la produzione di tale sciroppo era un'usanza molto diffusa in quanto con esso si leniva la bronchite d'inverno e ci si dissetava in estate, se allungato con acqua. Le rose devono essere raccolte dalla metà maggio ai primi di giugno, quando la corolla è ben aperta. Nel 2000 è nata un'associazione di produttori locali e Slow Food ha inserito lo sciroppo di rose fra i suoi presidi da salvaguardare. Far macerare i petali di rose e succo di limone -in eguale peso- in acqua bollente per un giorno. Con il liquido ottenuto dalla macerazione e dopo avere strizzato bene i petali, si farà un ottimo sciroppo aggiungendo una volta e mezza del suo peso di zucchero. Far bollire il tutto una diecina di minuti, raffreddato, porre in bottiglia.

ilCorniglianese

ilCorniglianese

18

Amici animali Curiosità sul coniglio

Il coniglio arriva a schiacciare 18 pisolini al giorno. Può raggiungere una velocità di 75 chilometri orari. L'erba contiene tutto ciò di cui ha bisogno per rimanere sano. I conigli sparpagliano i loro escrementi tra l'erba non solo per avvertire gli altri che si tratta del loro territorio, ma anche per fertilizzare l'erba che mangiano. Gli odori sono più importanti rispetto alla vista o all’udito. Ciascun esemplare ha un proprio profilo olfattivo e riesce a riconoscere non solo i suoi simili ma anche a distinguere gli esseri umani che conosce da quelli che non gli sono famigliari. Longevità Negli ultimi anni, grazie ad una conoscenza sempre più scientifica, la sua vita può arrivare tranquillamente fino a 10 anni e oltre. Non è raro infatti sentire di conigli arrivati fino a 15 anni di età. Il naso Il coniglio respira quasi completamente dal naso e pochissimo dalla bocca. Il suo naso è in continuo movimento. Pelle e pelliccia La pelle è molto delicata e sottile ed è ricoperta da una folta pelliccia. (fine prima parte, segue sul prossimo numero)

Curiosità raccolte da Rita Moccia


Aprile 2014 

ilCorniglianese/rubriche

Dichiarazione dei redditi e proprietà immobiliari Ecco tutte le novità legate a Imu e a mini-Imu Come ormai di consueto anche il prossimo modello di dichiarazione dei redditi presenterà diverse novità, alcune positive, altre decisamente meno. E' questo il caso anche dei quadri relativi ai redditi di natura fondiaria, ossia quelli derivanti dal possesso o dalla messa a reddito degli immobili posseduti. Nessuna novità sostanziale è prevista per le abitazioni principali, in quanto non sono soggette a tassazione Irpef, anche se occorre segnalare una novità che incide nella formale compilazione del modello dichiarativo che prevede per il 2013 due fattispecie, legate al pagamento dell'Imu sulla prima casa: chi non ha dovuto versarla dovrà dichiarare la rendita catastale dell'immobile che confluirà nel reddito complessivo ai fini Irpef, fatto salvo poi poter godere della deduzione totale della stessa; chi ha versato la mini-Imu o è residente in un immobile “di lusso” vedrà la rendita catastale del proprio immobile esclusa dalla formazione del reddito complessivo. E' opportuno segnalare che è da considerarsi abitazione principale nella quale il dichiarante o i suoi familiari dimorano abitualmente. La deduzione o esclusione dal reddito complessivo spetta quindi anche nel caso in cui l'immobile costituisca la dimora principale soltanto di un familiare (es. comodato gratuito al fratello o al figlio) e non del proprietario. Il dichiarante può comunque dichiarare al massimo solo un immobile come abitazione principale. Novità di natura sostanziali sono legate al possesso di immobili locati o tenuti a disposizione dal contribuente. Nel caso di immobile a disposizione (sfitto) la normativa prevede per il terzo anno consecutivo regole nuove. La rendita catastale del fabbricato rimane esclusa dalla formazione del reddito nel caso in cui lo stesso sia collocato in un comune diverso da quello ove si trova l'abitazione principale, come previsto dalla legge istitutiva dell'Imu (che prevede che la stessa è un'imposta sostitutiva di Irpef e addizionali). In caso l'immobile invece sia situato nel medesimo comune in cui si trova l'abitazione principale la rendita catastale dell'immobile aumentata di un terzo sarà imponibile alla tassazione Irpef (incluse addizionali) nella misura del 50%. Gli immobili locati con contratti di natura commerciale e quelli locati a qualsiasi uso a soggetti diversi dalle persone fisiche saranno soggetti a tassazione Irpef e l'imponibile sarà dato dal 95% del canone previsto dal contratto di locazione (anche se non incassato, salvi casi particolari ove è previsto intervento di natura giudiziaria), differentemente da quanto previsto nella dichiarazione reddituale precedente ove l'imponibile era determinato nella misura dell'85%. Gli immobili ad uso abitativo con contratto a libero mercato locati a persone fisiche saranno assoggettati a tassazione ordinaria uguale a quella prevista per i contratti di natura commerciale o, se il proprietario ha esercitato l'opzione nei tempi e modi previsti, a cedolare secca nella misura del 21%. Gli immobili ad uso abitativo locati con contratto a canone concordato saranno assoggettati a tassazione ordinaria su un imponibile dato dal 66,5% del canone previsto dal contratto di locazione (a discapito del contribuente che l'anno prima doveva dichiarare il 59,5%) o, se il proprietario ha esercitato l'opzione nei tempi e modi previsti, a cedolare secca nella misura del 15% (a vantaggio del contribuente che l'anno precedente era soggetto all'aliquota del 19%). Discorso a parte è da fare per i fabbricati per i quali è riconosciuto l'interesse storico e artistico, per i quali è prevista l'imponibilità del 65% di quanto risultate dal contratto di locazione. Andrea Scibetta, agente immobiliare

Il mal di schiena Sintomo non malattia Non è una malattia ma un sintomo, un segnale che qualcosa non va, che non sempre si riesce a interpretare. La schiena sostiene il corpo umano e spesso porta anche il peso di molte tensioni psicologiche. Si stima che l'80-90% delle persone l'abbia provato, ma che il 30-40% circa ne soffra in modo più o meno cronico. Colpisce chiunque uomini e donne, perfino bambini. Ma soprattutto adulti e anziani. Nella maggior parte dei casi scompare spontaneamente perché dovuto ad uno sforzo intenso oppure ad un difetto di postura. In altri casi invece si rendono necessari accertamenti approfonditi e visite specialistiche. Il dolore alla schiena può essere dovuto a molte cause, come traumi, movimenti improvvisi che causano stiramenti o strappi, invecchiamento. Spesso però la risoluzione avviene spontaneamente. Lo stress può avere un ruolo importante nel mal di schiena, in quanto la colonna vertebrale è un noto bersaglio dei dolori di origine psicosomatica. I fattori che più predispongono al mal di schiena sono: la sedentarietà, obesità, postura scorretta, utilizzo di tacchi alti, stare troppo nella stessa posizione per motivi professionali, caricare e scaricare pesi eccessivi, stress e tensione muscolare, sport che affaticano la colonna, gravidanza. Come fare per proteggere la schiena? Evitare di sollevare oggetti pesanti è una buona norma. Se non si può fare a meno la posizione corretta per sollevare un peso è divaricare i piedi, piegare le gambe, mantenendo il busto esteso ma piegato in avanti, quindi afferrare il peso, tenerlo aderente al corpo e, utilizzando la forza delle gambe, portarlo in alto. Le donne non dovrebbero indossare se non occasionalmente scarpe con tacchi più di 3-5 cm. Il materasso non deve essere né troppo morbido né troppo rigido. Importante non passare troppo tempo nella stessa posizione. Per quanto riguarda il trattamento farmacologico, esistono una vasta gamma di farmaci antidolorifici, da banco e su prescrizione medica. I più usati sono gli antinfiammatori non steroidei (FANS), come pomate o cerotti da applicare sulla parte dolente, oppure compresse, capsule o buste da sciogliere in acqua. Hanno un'azione analgesica, antipiretica e antinfiammatoria. I Fans possono indurre dolore gastrico, nausea, specie se l'assunzione è prolungata nel tempo. Per combattere il dolore della lombalgia vengono utilizzati anche i miorilassanti. In alternativa viene in aiuto anche il paracetamolo che non dà problemi gastrici ed ha una ottima azione analgesica. Non ha però azione antinfiammatoria. Il farmacista può intervenire consigliando uno dei prodotti disponibili come OTC, e con una piccola indagine, sarà in grado di individuare eventuali comportamenti scorretti, e valutare con l'interessato come porvi rimedio. Dottoressa Jose Cuffaro, farmacista

LIGURIA ENERGIA festeggia un anno di apertura e ringrazia tutti i suoi clienti giorni, un altro punto vendita a Sanremo, dove offriremo servizi a famiglie, titolari di partita IVA e imprese della città dei fiori. Rinnovo ancora il ringraziamento di LIGURIA ENERGIA a tutti i Corniglianesi per la fiducia concessaci in questo primo anno di attività e invito coloro che non lo avessero ancora fatto a passare nel nostro ufficio, in Via Cornigliano 214/R per approfittare della nostra consulenza gratuita e dell’occasione di risparmiare qualcosa sulle proprie forniture energetiche. Elio Teodoro Cari Corniglianesi, E’ già passato un anno dalla apertura del negozio gas e luce di LIGURIA ENERGIA a Cornigliano. Ci fa piacere poter cogliere questa occasione per ringraziarvi tutti per la fiducia riposta nei nostri servizi. Grazie al vostro contributo, LIGURIA ENERGIA ha ottenuto straordinari risultati. Un anno fa abbiamo aperto, promettendo di diventare il punto di riferimento per le forniture energetiche dei Corniglianesi, garantendovi un servizio tempestivo ed efficace e la nostra vicinanza sul territorio. Così è stato: lo dimostrano gli oltre 1000 clienti raggiunti. Non solo. Il negozio di Cornigliano è solo il primo passo nell’ampio progetto del Gruppo che prevede l’apertura capillare di negozi su tutto il territorio regionale. Per festeggiare l’anniversario LIGURIA ENERGIA sta aprendo, proprio in questi

19


ilCorniglianese/la

bacheca

Aprile 2014 

20

Prolocomesexmese

Bacheca Pro Loco

Cerco - Offro Signora seria di 49 anni cerca lavoro come: badante, baby sitter, e colf anche per stiro sono referenziata. cell. 342 16.89.547 tel. 010 86.45.537 Corniglianese seria e volenterosa cerca lavoro per pulizie, assistenza anziani, baby-sitter, anche solo per fare la spesa e altre commissioni 340.9472040 Colf, assistenza anziani, pulizie e servizio di stiro. Ottime referenze Rosa 348.5285182 Ragazzo volenteroso offresi per lavori domestici, manutenzione orti e giardini. Ottime referenze 334.3518423

Compro - Vendo Vendo a Cornigliano fondo carrabile di circa 300 mq. Adatto a qualsiasi attività. Affare. Telefonare al 010.6506317

Targa alla memoria di Angela Michelini Il 24 aprile presso la sede ANPI di Cornigliano, che ospita anche la nostra redazione, si è svolta la scopritura di una targa che ricorda la partigiana corniglianese Angela Michelini, classe 1924, nome di battaglia “Emilia” . Emilia si impegna sin dalla giovane età in diverse azioni di propaganda antifascista coinvolgendo altre donne di Cornigliano. Partecipa a diverse operazioni di carattere militare nei GAP fino ad avere incarichi di direzione e coordinamento nella Brigata Rizzolio. Nel dopoguerra svolge incarichi nel Pci e poi nella Cgil divenendone segretaria provinciale. Emilia è decorata di Medaglia d’argento al valor militare per la sua attività partigiana. Deceduta nel 2010: leggiamo oggi sulla targa posta a sua memoria “Una vita intensa e politicamente impegnata”. La vita di Emilia fatta di impegno civile, politico e sociale è oggi d’esempio per tutti noi. Oerre

Vendesi appartamento Via Bordone vani 7 mq 108 luminoso con cantina e terrazzo. Prezzo interessante. Trattativa privata. Tel. 3476676890 – 3496069357 Vendo riproduzione ufficiale modellino Costa Concordia cifra da concordare, visto su ebay a 350 euro 329.3443197

AVVISO IMPORTANTE A partire dal 6 maggio tutti i martedì e giovedì dalle ore 9 alle ore 12 presso il Centro Civico di Villa Spinola in Viale Narisano 14 (prima sala a sinistra) tutti i cittadini possono segnalare al nostro giornale eventuali problematiche che riguardano Cornigliano, manifestare la propria volontà di collaborare con il giornale e la Pro Loco, fare proposte e/o dare suggerimenti su come migliorare la vita nel nostro quartiere. La Pro Loco Cornigliano

Vendo enciclopedia completa della cucina Curcio, tutti i volumi, perfetta, ricette da tutto il mondo, completa di illustrazioni prezzo da concordare 320.7868282 Vendo camera della nonna (comò, 2 comodini, 2 letti) anni ’30 con piani di marmo e con specchiera a € 300. 338.776 1431 Vendesi privatamente via Dufour appartamento piano alto, ristrutturato, luminoso, doppio balcone, ascensore, termoautonomo. Possibilità posto auto, € 140.000 trattabili, chiamare ore serali 340.6256427

Si sono dati appuntamento sabato 12 aprile i componenti il Comitato Genitori della scuola elementare Sbarbaro per la consueta annuale pulizia della Villa Dufour svolta con la collaborazione di AMIU che ha fornito loro le attrezzature necessarie. Tra un bicchiere di bianco (senza esagerare) e una “sleppa” di focaccia offerti a tutti i volontari il parco della villa, ritrovo di tutti i bambini residenti in zona, è tornato pulito. Al Comitato va il ringraziamento di tutta la comunità per l’esempio dato di civiltà e rispetto della cosa pubblica. Oerre

Privato vende appartamento di 6,5 vani, ristrutturato e termoautonomo, ultimo piano, luminoso, posto auto condominiale. Semi arredato. Prezzo interessante. Tel. dalle 15.00 in poi 349.1049502— 010.6143388 Collezionista compra orologi russi periodo anni ’70/’90 338.7761431

ASD Polisportiva Cornigliano Futura Affiliata UISP- CONI Per una buona forma psicofisica a tutte l’età Nuovo impianto Via Cornigliano 43 vicino supermercato CONAD

Danze orientali-Danze caraibiche- Hip hop-Zumba-Ballo liscio- Latino americano—Yoga—Show dance >>>Info 3289661026 Danza moderna- Danza classica - Ginnastica dolce - Gioco danza - Balli di gruppo >>>Info 3887589313 Aikido >>>Info 3358409870 Karate difesa personale >>>Info 3487722524 Ginnastica per persone con problemi di Alzheimer >>>Info 0105578/208/225/226 Fitness—Body building - Aerobica >>>Info 3461313598

Ampio parcheggio gratuito


ilCorniglianese/associazionismo

Aprile 2014 

21

Dal 1921 sempre in viale Narisano: è la Società dei cacciatori Ma oggi si spara meno e molti hanno appeso il fucile al chiodo

Prendendo spunto dalla trasmissione televisiva “Turisti per caso”, con protagonisti Patrizio Roversi e Syusy Blady, m’improvviso “Cronista per caso” e mi reco ad intervistare i soci della Società dei cacciatori,

rivolgermi a Romano De Marco, abile ebanista e memoria storica della delegazione; tuttavia si rende disponibile fornendomi quelle informazioni delle quali è a conoscenza. Mi dice che la società, attualmente affidata all’ENDAS (Ente Nazionale Democratico di Azione Sociale) è sempre rimasta in viale Narisano, fin dalla sua nascita nel 1921; inizialmente, dove attualmente si trova l’AUSER; da qui ricorro a quanto mi ha raccontato Romano che, con la metodicità tipica delle persone

Da sinistra, il nostro Guido Pallotti a colloquio con Giovanni Ragazzo in viale Narisano. Mi accoglie l’attuale presidente, Giovanni Ragazzo, che subito premette che non potrà darmi molte informazioni sulla società che presiede, data la sua relativa giovane età, e mi consiglia di

anziane che si sanno autogestire, puntualmente arriva alle sedici e trenta, al circolo ARCI. Mentre beve il caffè, subito mi chiede di mio cognato, trasferitosi da tempo a Treviso a dimostrazione di quanto la

Una vetrina all’interno della Società: tra gli animali impagliati uno scoiattolo

sua mente di ultra novantenne, sia attenta e vigile, porgendomi le condoglianze quando gli dico che da quasi tre anni è mancato. Poi si mette a mia disposizione. Inizialmente l’attuale Società dei cacciatori era nata come circolo privato al quale si poteva accedere sole se accompagnati da un socio; col gioco delle bocce, della petanque, la versione francese che si gioca da fermi a piedi nudi, magari su terreni accidentati; le carte ed il biliardo, nonché il bar ristoro. Romano snocciola i nomi di alcuni presidenti che ricorda: Rolla, Grosso, Pastorino e dei gestori del bar: Carlotta, Ripamonti, Plinio col padre e la moglie, Franco Peschiera. Mi racconta che la sociètà prima nata nel 1910 è stata l’Uguaglianza e quella che l’ha seguita: il Mutuo Soccorso di via De Cavero, poi si ricorda ancora di come diversi cacciatori affiliati alla società, erano fuoriusciti per convogliare in quella dei pescatori, di fronte alla stazione. Nell’attuale sede si erano trasferiti dopo avere ricevuto una cospicua somma, pare di sei milioni, da un certo Garruso imprenditore nel campo delle acque minerali. Lascio il caro Romano alla consueta lettura del giornale e mi riallaccio alle risposte che l’attuale presidente, Ragazzo, mi ha fornito. L’ultimo gestore del bar era stato Bonino, che chi scrive ha avuto il piacere di conoscere, il quale gli raccontava di essere stato il portiere della squadra giovanile (attuale Primavera), della neonata Sampdoria e di

L’interno della Società dei cacciatori. Dal 1921 la sede è sempre rimasta in viale Narisano, a Cornigliano come si fosse accorto subito, giocando contro le pari età della Juventus, di un fuoriclasse biondo che sarebbe diventato il mitico Boniperti. Bonino era poi diventato un abile tiratore al piattello. Quando quest’ultimo aveva lasciato il bar, la società era stata chiusa, ma per le insistenze di un socio, il signor Baer, utilizzando i soldi che erano rimasti in cassa e con molta buona volontà e fatica dei soci, era rinata. Notevole la veranda col tetto di legno, lavoro fatto di recente, che consente di sostare e giocare a carde all’aperto. Purtroppo il numero dei cacciatori è ormai esiguo, il presidente Ragazzo mi dice che oltre lui e suo figlio Massimiliano, soltanto altri due

soci praticano lo sport venatorio, mentre un tempo si poteva sparare ovunque: Erzelli, Coronata, via dei Sessanta, ormai bisogna spostarsi nelle regioni limitrofe, dell’Alessandrino, nel Pavese e nel Piacentino, dove c’è ancora passaggio e dove è ancora possibile prendere qualche lepre da mangiare insieme agli amici lì nei locali della società. Oppure attrezzarsi come fanno il suo ragazzo e lui per la caccia al cinghiale: una grossa testa appartenuta ad un bell’esemplare di quegli ungulati, troneggia al centro d’una parete del bar e di fianco la vetrinetta con molte specie d’uccelli ed uno scoiattolo. Guido Pallotti

Altri esemplari di volatili impagliati e, a sinistra, la testa di un cinghiale

Villa Duchessa di Galliera Residenza Sanitaria Assistenziale e Centro Diurno la ASL 3 partecipa alle spese della famiglia Via Nino Cervetto 38 B 16152 Genova Cornigliano – Parco del Calasanzio Tel. 010 6041550 - 010/6040149 – Fax 010/6012188

villa.duchessa@virgilio.it - www.villaduchessa.it


ilCorniglianese/come

eravamo, come siamo

Aprile 2014

22

Pescatori di pesci (in mare) e di belle donne (in terra) Le caratteristiche più evidenti dei nostri avi in un libro del 1937

ilCorniglianese

Non è ben precisato se Cornegliano o Cornigliano si chiamasse nell’antichità, questa delegazione marinara della Grande Genova. Patria di lupi di mare e di piccoli navigatori «pescherecci», profondi conoscitori del buon pesce: eccellenti tiratori di fiocina su quei mostri marini che ogni tanto appaiono anche nel mare di Liguria. È indubbiamente anche il paese delle belle donne, veramente liguri, dai capelli neri e lisci, occhi nerissimi grandi, scintillanti, forme svelte e ardite; lineamenti marcati, pelle scura e come erano graziose quando si adornavano del policromato pezzotto o del mezero, o più tardi della veletta alla spagnola. Si dice che il paesotto di Cornigliano sia stato edificato dalla famiglia romana dei Cornelii, ma non esiste alcuna seria argomentazione che lo possa comprovare. Pur non volendo mettere in dubbio questa tesi ricavata dall’autorevole cinquecentista Giusti-

GENOVA CORNIGLIANO Ufficio: V. Capo d ’ Istria,10R Tel. Fax 010 65 20 103 Officina: V. Capo d ’ Istria,7R/32-40R Tel. Fax 010 65 20 029 Www.carrozzeriastigliano.com Cell.: 349 57 15 831

postmaster@autocarrozzeriastigliano.com

zioni della Repubblica, stipulate con gli Stati stranieri. I Veturii erano una razza italica primogenita ed avevano altre «Columnate» a

Roma, a Carrara, a Reggio Emilia e sopratutto a Sesto Val d’Arno, come lo attesta l’attuale toponomastica. Infatti abbiamo colà, Figline Val d’Arno e qui si riscontra Fegino che è una travisazione di Figline; abbiamo il rivo «Cerreto» (nome pelasgico) in entrambe le località. Abbiamo «Trasta» che vuol dire «al di là», al pari di Trastevere. Abbiamo «Priano» di Borzoli, ossia pietra di Giano; abbiamo Pelia nome pelasgico) e tanti altri nomi che qui sarebbe troppo lungo elencare. Venendo a epoche più prossime e scendendo il colle di Coronata, lasciando nella chiesa il Paciugo e la Paciuga, vecchi coniugi cornigiotti, la cui storia è

nota. Salutando per sempre la sco0mparsa uva bianca albana di Coronata, che il suo vino somigliava al colore dell’olio, unico retaggio dei Veturii, eccoci alla Badia di Cornigliano. La Badia, ora Villa Raggio, è stata celebre per avere prestato il terreno ad una giornata campale combattuta da Attila, flagello di Dio. Nel 1131 recatovisi di persona Santo Stefano di Cistercio, vi eresse un’Abbazia di Cistercensi e nel 1223 vi soggiornò Sant’Alberto. Detto ordine vi rimase fino al 1478. Nel secolo XV fu ridotta in Commenda da papa Sisto IV in favore del cardinale Riario, nipote di Sisto IV e Pio V, nel 1569, la concedeva al padre Inquisitore «contro la pravità della città di Genova.» Nel Settecento si scriveva a proposito della Badia: «Ora non conserva che la memoria della sua magnificenza: il monastero è diroccato per metà, delle altre due parti, una resta per comodo del padre Inquisitore e l’altra viene abitata dai manenti della villa. La piccola chiesa che vi resta è dedicata a San Paolo e vi si custodisce il capo intiero di Santa Barbara». - ContinuaIl testo è stato fedelmente raccolto e rigenerato da Guido Pallotti

Alture di Coronata

ilCorniglianese

“Genova e i suoi dintorni” Dalla copia n° 16 del libro edito in 500 esemplari, tutti autografati dall’autore, nel 1937, è stata stralciata la prima parte che riguarda la storia di Cornigliano

niani, c’è da supporre che il nome di Corneliano debba essere ancora più antico e tale da attribuirsi ai Veturii che qui avevano il loro dominio. Secondo la regola del Giambullari, l’etimologia di questo nome è sulla radice di Corneto Tarquinia, e vorrebbe dire pressa poco Corito di Giano, ossia Principe Hastato di Giano (Cor–ni– gien) o meglio Corito Eliano oppure Corito Niliano a seconda del suo vero nome d’origine. E che qui non ci troviamo in piena regione Veturia ce lo dimostra non solo la tavola di bronzo scoperta nel ‘500 in Val Polcevera, ma la vicina Coronata. Il primitivo nome di Coronata - come lo si trova negli Atti Notarili del Mille - è «Columnata» e questo per certo denota come ivi risiedesse fin dai tempi romani, una di quelle colonie di popoli (Veturii) più tardi divenute «Villici» comuni a molti paesi d’Italia e che appunto il dottor Tomasetti nella sua illustrazione della Campagna romana, chiaramente dimostra come fossero conosciute sotto il nome di «Columnate». Che il nome della nostra «Columnata», più tardi detta Colonnata e poi Coronata, si confondesse e si scambiasse comunemente con altri, lo dichiarano le miscellanee del Poch e gli Atti Notarili delle predette Richeriane e fu solo nel secolo XVI che il colle di Coronata cominciò a chiamarsi coll’attuale travisato nome di Coronata. Da tempi antichissimi la nostra Coronata faceva parte dell’Università voltrese ossia dei Veturii ed i capi famiglia residenti in quella collinetta si radunavano alla Pieve di Voltri, per discutere i comuni interessi e sottoscrivere le conven-

VENDITA SOLO A POSSESSORI DI PARTITA IVA


bassa del ponente della delegazione. Sottolineo soltanto che la parte di levante di Cornigliano gode di almeno sette passaggi monte-mare, partendo da

iniziativa, mail sono state inviate al Municipio VI, al vicesindaco (ex presidente di detto Municipio), sono stati anche interessati i VVUU compreso l’ispettore Tripodi. Scusate la lunghezza della mail ma era tutto necessario per la visione completa del problema. Con stima. Lettera firmata

VOLONTARIATO A SUON DI NOTE Silvano canta ancora e si commuove

via Cervetto sino ad arrivare a via Dufour. La parte di ponente soltanto questo. Ah, dimenticavo lo sbocco a ponente di via Tonale, ma è fuori abitato, oltre l’accesso all’autostrada, in zona aeroporto. Illegale perché, da sempre aperto ai pedoni; circa trent’anni fa anche ai veicoli per la presenza di uno spaccio aziendale (Italsider) nei fondi del condominio in questione. In queste, come minimo, molte decine di anni, ritengo si sia consolidata una precisa servitù di passaggio che vieta nella maniera più assoluta la chiusura in oggetto. Parlando con l’ultimo presidente del Municipio di Cornigliano (profondo conoscitore delle realtà della nostra delegazione), prima dell’accorpamento con Sestri, sono venuto a conoscenza che, proprio per questi motivi, il Comune di Genova non aveva lesinato, in passato, interventi di manutenzione e altro nel viale privato. Ovviamente sono molte le persone che si stanno attivando per bloccare tale

Tel. 010.651.79.99 Lab.: 16152 Ge-Cornigliamo –Via P.A. De Cavero, 8/18 r.

ilCorniglianese

Gentilissimo Direttore, quale vecchio corniglianese e fedele lettore, sin dall’inizio, del nostro mensile, vorrei farle conoscere un problema esploso in questi ultimi giorni ma probabilmente in gestazione da tempo. Da via Tonale scende una vecchia scalinata comunale, essa porta in un viale privato che sbocca poi in via Cornigliano, davanti alla stazione ferroviaria. In questi ultimi giorni qualcuno, penso il condominio servito dal viale, ha fatto montare un cancello metallico all’imbocco inferiore di detta scalinata. Posso capire il desiderio di privacy di detti abitanti ma ritengo che tale iniziativa sia inutile e, soprattutto, illegale. Inutile perché l’ingresso del viale su via Cornigliano è totalmente e comodamente aperto ai pedoni; esiste una sbarra per evitare il parcheggio di non residenti (due cartelli ricordano esseri i posti auto riservati) ma nessun riferimento al transito pedonale. E’ ovvio che l’eventuale ingresso di persone sgradite può continuare con assoluta tranquillità. Gli unici danneggiati sono le persone normali: pensionati, casalinghe, studenti e lavoratori che debbono recarsi o tornare dalla stazione FS, dalla farmacia, dal supermercato adiacente e soprattutto comunicare fra la parte alta e quella

Silvano Orlandi, mio marito amava già cantare da bambino, voce e passione ereditata dalla madre, ma fino a qualche anno fa, lo faceva solo per se stesso. Quando eravamo in qualche compagnia io provavo a spingerlo a cantare ma lui, per timidezza, diceva sempre di no. Poi all’Auser di Cornigliano dove si esercita il coro Castello Raggio vedendo che nel coro mancavano gli uomini, dopo non poca insistenza agli inviti, decise di entrare diventandone presto il solista, il cocco delle signore e il braccio destro del maestro Zambelli. Fa parte anche del gruppo dei Grixi con cui esegue soprattutto canzoni dialettali. Ora presta volentieri la sua voce alle associazioni del quartiere, Auser, Acli, Anpi, bar Alzheimer, ma soprattutto, una volta alla settimana, si reca all’istituto San Raffaele di Coronata per fare compagnia e allietare gli ospiti. Credetemi se vi dico che vedere che seguono la musica e provano a cantare con lui, e quando rientrano nei reparti, con gli occhi che brillano e gli dicono “grazie Silvano”, gli occhi suoi sono ancora più lucidi di quelli degli ospiti. Beh, non è poco, è un premio per lui. In casa abbiamo tanti guai, anche seri, ma cantare l’aiuta ad evadere e pensare meno a questo. Evviva la musica, con la emme maiuscola, se può far star bene lui e soprattutto gli altri. Questo è Silvano, una persona semplice semplice. Bruna Bulgarelli

Aprile 2014  FASTWEB, LA CONNESSIONE PASSA IN RETE (MA LASCIA IL SEGNO PER TERRA) Cosa dice il disciplinare del Comune di Genova? Molti sono i cittadini e lettori del nostro giornale che spesso, riconoscendoci, ci fermano per strada e ci fanno notare mancati interventi e/o ritardi nell’esecuzione di opere che interessano il pubblico suolo invitandoci a riferirne sul nostro giornale. Tra le molte osservazioni ricevute questo mese vorremmo parlare del mancato ripristino del manto di usura definitivo a seguito di opere di scavo prevalentemente svolte in questi ultimi tempi da Fastweb . Il disciplinare del Comune di Genova, che appunto disciplina la materia, stabilisce tempistiche ben precise di intervento per i ripristini stradali e la mancata esecuzione di questi può comportare sanzioni per le imprese esecutrici. L’impresa ha l’obbligo di eseguire il ripristino nei tempi previsti e versare al Comune una quota a fronte di una riconsegna del tratto stradale oggetto dell’intervento. In conclusione il Comune di Genova (Aster) non controlla e quindi non sanziona e non riprende in consegna il tratto di strada interessato in quanto manlevato. Questo comporta mancati incassi per la pubblica amministrazione e l’impresa, che evidentemente che se ne frega, trova più conveniente ogni tanto e solo nei casi più gravi riquotare malamente e provvisoriamente le buche con asfalti a freddo o quant’altro. A noi resta solo di incedere con attenzione. Oerre

ilCorniglianese

OH CHE BEL CANCELLO Ancora proteste per un cancello privato… ma pubblico

e lettere alla redazione

ilCorniglianese

ilCorniglianese/e-mail

23

Le figurine di Anzalone

Il francobollo di Anzalone


Aprile 2014 

ilCorniglianese/redazione È il giornale con cadenza mensile di Cornigliano Ligure senza scopo di lucro

Marta Fasulo Astri Lidia Frascio Alvaro Filippo Michelon Riccardo Ottonelli Guido Pallotti Cinzia Palomba Fiorenzo Pampolini Rosanna Robiglio Don Andrea Robotti Editore Matteo Savio Pro Loco Cornigliano savio@prolococornigliano.it Autorizzazione del Tribunale di Lorenzo Schiavon Genova n. 9/2012 del Andrea Scibetta 18.04.2012 Roberto Veneziani Il giornale è anche online sul sito Fotografia della Pro Loco Cornigliano Agostino Razzore www.prolococornigliano.it razzore@prolococornigliano.it Direttore editoriale Francesca Comparato Fabrizio Cartabianca Bruno D’Astice presidente@prolococornigliano.it Carlo Guerra Direttore responsabile Grafici illustratori Enrico Cirone Andrea Anzalone direttore@prolococornigliano.it Adriano Sanna Vicedirettore Impaginazione Simona Tarzia Auria Martelli tarzia@prolococornigliano.it Rita Moccia Amministrazione Romano Oltracqua Domenico Turco Salvatore Pilotta turco@prolococornigliano.it redazione@prolococornigliano.it Segreteria Tel. 346.8837338 Riccardo Ottonelli Pubblicità segretario@prolococornigliano.it Alfonso Palo Caporedattore palo@prolococornigliano.it Riccardo Cabona Tipografia Redazione San Biagio Stampa Spa Leda Buti via al Santuario di N.S. della butileda@prolococornigliano.it Guardia, 43 16162 Genova Riccardo Collu Collaboratori Sergio Daga Italo Ebolo Catia Di Ceglia Carlo Mastrobuono Jose Cuffaro Giovanni Murchio

Sostieni ilCorniglianese È partita la campagna abbonamenti a ilCorniglianese Se volete ricevere a casa vostra il nostro mensile contattate la redazione come hanno già fatto tanti lettori cui spediremo il giornale al prezzo di soli € 25 per dodici numeri

Copyright © 2013 ilCorniglianese

24

Primo maggio, la festa del lavoro (che ci deve essere) Il Primo maggio nasce come momento di lotta internazionale di tutti i lavoratori, senza barriere geografiche né tanto meno sociali, per affermare i propri diritti, per raggiungere obiettivi, per migliorare la propria condizione. "Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire" fu la parola d'ordine, coniata in Australia nel 1855 e condivisa da gran parte del movimento sindacale organizzato del primo Novecento. Si aprì così la strada a rivendicazioni generali e alla ricerca di

P.A. CROCE BIANCA GENOVA-CORNIGLIANO Tel. 010 6512760

Italia, anni Settanta: manifestazione di piazza in occasione del Primo maggio

un giorno, il Primo maggio, appunto, in cui tutti i lavoratori potessero incontrarsi per esercitare una forma di lotta e per affermare la propria autonomia e indipendenza. Dal congresso dell'Associazione internazionale dei lavoratori - la Prima Internazionale - riunito a Ginevra nel settembre 1866, scaturì una proposta concreta "otto ore come limite legale dell'attività lavorativa". Poi, quando si passa a decidere sulla data, la scelta cade sul 1° maggio. Una scelta simbolica: tre anni prima, infatti, una grande manifestazione operaia svoltasi a Chicago era stata repressa nel sangue. Durante il fascismo la festa del lavoro viene spostata al 21 aprile, giorno del cosiddetto Natale di Roma; così snaturata, essa non dice più niente ai lavoratori, mentre il Primo maggio assume una connotazione quanto mai "sovversiva", divenendo occasione per esprimere in forme diverse dal garofano rosso all'occhiello alle scritte sui muri, dalla diffusione di volantini alle bevute in osteria - l'opposizione al regime. Nel 1948 le piazze diventano lo scenario della profonda spaccatura che, di lì a poco, porterà alla scissione sindacale. Bisognerà attendere il 1970 per vedere di nuovo i lavoratori di ogni tendenza politica celebrare uniti la loro festa. Guido Pallotti

Redazione 346.8837338

redazione@prolococornigliano.it

Il giornale non ha finanziamenti pubblici E’ stampato su carta ecologica in 12.000 copie

di Andrea e Nicolò Scibetta Piazza Massena 5R—Genova Cornigliano

Tel. Fax. 010.6517439 CORNIGLIANO CENTRALE NUDA PROPRIETA’ 79enne VANI 5, balconata. Euro 54.000 tratt. CL G

SESTRI P. - Via Sant’Elia

AFFITTO Cornigliano, loca-

AFFITTO Via Coronata, Vani 5, balcone, terrazzo.

le comm.le mq 100 + mq 200. Ampio parcheggio. Ideale showroom. CL G.

ULTIMO BOX

e POSTI AUTO e CANTINE. Nuova costruzione. Detrazione 50%.

PRIMA CASA. € 430/MESE CL G

Via G.Agosti,

Vani 5.5, 2 camere, salone, piano comodo, ordinato, cantina, posto auto cond. € 125.000 - CL G AFFITTO SESTRI P. Via

Arrivabene Vani 7, balconata. PRIMA CASA. € 550/ MESE - CL G

I NOSTRI IMMOBILI LI POTETE VISIONARE SU: WWW.MASSENAIMMOBILIARE.IT WWW.IMMOBILIARE.IT WWW.CERCACASA.IT WWW.SUBITO.IT

massenaimmobiliare@msn.com

www.massenaimmobiliare.it Cell. 346.2208852—392.4700674

CHIEDI UN PREVENTIVO PER AMMINISTRARE IL TUO CONDOMINIO!!


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.