Nei miei panni

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di an itĂ del Mozambico

Un viaggio nella

i ot u q




Un viaggio nella quotidianitĂ del Mozambico


Nei miei panni

è un viaggio nella quotidianità della città di

Quelimane. Il punto di partenza è l’esperienza dell’associazione Progetto Mozambico Onlus, che dal 2001 lavora in Mozambico nell’ambito della salute, dell’educazione e della nutrizione. Il progetto è finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento tra le attività di educazione alla cittadinanza globale. Questo quaderno è il catalogo della mostra itinerante “Nei miei panni” e contiene il materiale e le parole raccolte da Valentina Sega e Stefano Bellumat aka Joe Barba.

Trento, 2018

Con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento

www.progettomozambico.org


Un modo per ampliare l’immaginario, avvicinare spazi e percezioni, superare distanze geografiche e mentali, tracciare linee tra mappe e storie.


ABITARE LA CASA INDICE

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MANGIARE

25

LAVORARE

39

STUDIARE

49

pag.

pag.

pag.

pag.

stuoia

setaccio

kit sartoria

uniforme

sedia

mortaio

kit parrucchiera

materiale scolastico

scopa

fornello a carbone

sella

libretto scolastico e

certeza

pila di pentole

tabacco

“foglio 24 righe�

tanica

imbuto

spugna di alluminio

cibi base

lumino

cibi confezionati

candele

grattugia per cocco

torcia trappola per topi


GIOCARE

PRENDERSI CURA UR DI SÉ

VESTIRE

CREDERE

57

65

71

81 pag.

pag.

gioco d’equilibrio

sapone

abiti di capulana

tamburo

rete zanzariera

palla

Colgate e Palmolive

infradito

kit curandeiro

zampironi

macchinina

bastoncino cotonato

vestiti neonato

maglietta Mozambico

rete per neonati

dama

cosmetici

pannolino

bracciali

oggetti per la cura e la

incenso

prevenzione dell’AIDS

pag.

pag.

pag.

CURARE

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Grazie alla cittĂ di Quelimane, che da quindici anni ci accoglie e ci insegna nuovi modi di vedere la quotidianitĂ 8

e di interpretare il mondo. Grazie a tutte le persone che con entusiasmo e gentilezza hanno voluto condividere del tempo con noi per raccontarci il significato di oggetti e pratiche quotidiane, comprendendo il senso del nostro progetto. Grazie a tutti i volontari e le volontarie che si sono attivati per trasportare il materiale in Italia. Grazie a tutte le istituzioni e le persone che hanno deciso di ospitare la nostra mostra.

Raccolta e catalogazione del materiale a cura di Valentina Sega e di Stefano Bellumat Progetto grafico a cura di Laura Marcon e logo di Iacopo Candela


Nei miei panni

9 CHI SIAMO


Dimmi come è fatta la tua casa e ti dirò chi sei ..


Abitare la casa CAPITOLO 1

11 INTRO


ABITARE LA CASA

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Abitare la casa Dimmi come è fatta la tua casa e ti dirò chi sei. A Quelimane esistono vari tipi di casa e solitamente ad ognuno è associato un diverso livello di ricchezza. Si tratta quasi sempre di case ad un solo piano e che possono essere abitate anche da otto-dieci persone, considerando che in media ogni donna ha circa cinque figli. A distinguere le case è soprattutto la tipologia di materiale impiegato. La casa più comune è fatta così:

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- PAGINA A FIANCO

- SOPRA

LE PARETI DELLE CASE / struttura in legno, piccole pietre, rivestimento in fango

UNA CASA / casa tradizionale rialzata per proteggere l’interno dai frequenti allagamenti

Nei miei panni


ABITARE LA CASA

DONATO “Ma come, da voi in Italia non si trovano le stuoie? E dove vi sdraiate a riposare dopo il lavoro?”

01 STUOIA / esteira La maggior parte della vita si svolge all’esterno. Camminando per le strade della città è facile

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incontrare persone fuori dalle proprie case intente a cucinare, riposare, lavorare, pettinarsi, lavarsi. In genere, si rientra in casa soltanto la sera per andare a dormire. Il concetto di privacy quindi è molto diverso dal nostro e la solitudine è una situazione molto rara da sperimentare: la vita è fortemente comunitaria, pubblica, vivace e rumorosa. Per questo, un oggetto fondamentale nella quotidianità è sicuramente la stuoia.


02 SEDIA / cadeira “Vai a prendere una sedia!” è la frase immancabile che si sente pronunciare non appena si arriva in casa di qualcuno. Sedia significa ospitalità, significa benvenuto, significa fermarsi e passare del tempo assieme. Può essere di legno oppure di plastica, spesso è sgangherata e con qualche pezzo rotto: e allora basta sovrapporne due o tre, così ognuna bilancia i difetti dell’altra.

Nei miei panni

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ABITARE LA CASA

CASIMIRO “Ma quelle scope di plastica che si comprano nei negozi cinesi non servono a niente, invece di pulire si sporcano e basta!”

03 SCOPA

/ vassoura

Di scope ce ne sono due tipi. Una è un’imitazione delle scope industriali, fatta però con fili di

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paglia e un lungo manico in legno. L’altra invece è quella più diffusa: è fatta di fili di paglia più lunghi - circa un metro - e si tiene direttamente in mano, senza manico. Per utilizzarla è necessario piegare la schiena in un modo che a noi appare scomodissimo, ma che in Mozambico è perfettamente naturale.

- PAGINA A FIANCO

COSTRUIRE UNA SCOPA / bimba intenta a costruire una scopa da portare a scuola


ALINI “Ogni bambino deve costruire la sua scopa e portarla a scuola quando arriva il suo turno per fare le pulizie.�

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ABITARE LA CASA

A Quelimane soltanto 6 persone su 100 possiedono un rubinetto d’acqua in casa. La maggior parte degli abitanti, invece, beve acqua piovana raccolta in grandi secchi oppure si procura l’acqua direttamente dal pozzo. I pozzi sono di diverso tipo: quelli meno profondi forniscono l’acqua per lavarsi, mentre da quelli più profondi è possibile attingere l’acqua “potabile” per bere e cucinare.

04 CERTEZA 18

/ certeza

05 TANICA

/ balde

La “Certeza” è un prodotto che serve a depurare

A Quelimane sono tutti maestri nell’arte di

l’acqua. Come molti prodotti in Mozambico,

riciclare: ogni oggetto ha diversi cicli di vita,

prende il nome dalla sua marca.

e al mercato è facile trovare bottiglie di vetro o taniche di plastica usate da acquistare. La seconda vita delle taniche di olio è quasi sempre la stessa: diventare un secchio per recuperare l’acqua nel pozzo. Basta realizzare un foro nella plastica, applicare una corda e il gioco è fatto.


06 SPUGNA DI ALLUMINIO / esfregão

Per lavare i piatti solitamente si utilizzano le mani, mentre per le padelle la spugna di alluminio.

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Occuparsi della cucina e della pulizia della casa è quasi sempre un lavoro femminile.

- A LATO

LAVARE I PIATTI / l’acqua è un bene molto prezioso e le persone sanno utilizzarla con grande rispetto e parsimonia

Nei miei panni


ABITARE LA CASA

“A Quelimane l’elettricità funziona con un sistema di ricarica.”

Si

acquista uno scontrino (Credelec) di importo variabile in appositi punti

ISABEL

vendita autorizzati su cui è riportato un codice che deve essere digitato

“Prima che il Comune portasse

nel contatore presente in ogni casa. A questo punto, l’elettricità dura fino

l’illuminazione nella nostra via, qui la

ad esaurimento del credito. Nella maggior parte delle case l’elettricità serve soltanto per illuminare o per alimentare qualche elettrodomestico (la radio, il cellulare, raramente la televisione o il frigorifero). L’elettricità

sera era tutto pieno di lumini accesi. Mi ricordo bene… Adesso però si vede molto meglio!!”

in città non è stabile e sono molto frequenti i blackout. Inoltre, quattro famiglie su dieci non hanno ancora l’elettricità in casa. Per questo, alcuni oggetti sono indispensabili: 20

07 LUMINO I lumini ad olio sono di ogni colore e forma, rigorosamente realizzati con scarti di latta.


08 CANDELE

/ velas

Le candele svolgono la stessa funzione dei lumini, ma possono essere utilizzate anche per le celebrazioni religiose. Rispetto al lumino sono piĂš scomode perchĂŠ si consumano in fretta.

21 2

09 TORCIA Anche una torcia può essere utile, soprattutto se funziona ad energia solare!

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ABITARE LA CASA

La conformazione e la struttura delle case, unita alla mancanza di un DIONISIO

sistema di raccolta dei rifiuti efficace, creano un ambiente estremamente favorevole per la diffusione di topi in città. I topi rappresentano un problema

“Queste servono per i topi grandi,

serio per la salute della popolazione. Manuel ad esempio ci racconta di

ma a volte ci trovi dentro anche qualche gatto…”

quanto avvenuto con la figlia di pochi giorni, che dormiva sdraiata sulla stuoia accanto a lui: “Improvvisamente ho sentito un rumore strano, la bambina ha iniziato a piangere, ho allungato le mani nel buio e un topo mi ha morso questo dito, ho ancora il segno. Anche la bambina aveva dei morsi, p per er fortuna al centro di salute sono riusciti a curarla.”.

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10 TRAPPOLA PER TOPI / armadilha

Al mercato si rimane impressionati a vedere queste trappole per i topi, che misurano 30 cm di altezza per 15 cm di larghezza.

- PAGINA A FIANCO

IL MONDO FUORI / bambina da casa osserva la vita scorrere in strada


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Nei miei panni


Di solito si cucina fuori dalle case , riversando il profumo di pietanze sulla strada


Mangiare CAPITOLO 2

25 INTRO



Mangiare Ogni famiglia di solito ha un terreno (machamba in lingua chuabo) in cui coltiva i prodotti necessari per soddisfare il proprio fabbisogno (soprattutto riso, mais e fagioli). Il lavoro nei campi per tradizione è una responsabilità femminile: le donne si svegliano all’alba e camminano anche per diverse ore per raggiungere i loro terreni, da cui ritornano al calar del sole. A volte sono così lontani da costringere le donne a rimanere lontano da casa per diverse settimane. Così come l’abitare, anche cucinare è un momento collettivo. Si prepara da mangiare fuori dalle case, riversando il profumo delle pietanze sulla strada. Molte famiglie non possono permettersi di mangiare due pasti al giorno e quindi di solito fanno colazione, un piccolo spuntino in tarda mattinata e un pasto più completo la sera. Ad ogni pasto non mancano mai il riso bianco oppure la polenta di farina di mais (xima), usati come contorno. Ad accompagnare e insaporire possono esserci sughi di fagioli, verdure cotte, patata dolce, manioca o più raramente carne, di solito pollo. Il piatto per eccellenza di Quelimane è la gallina alla zambeziana, carne di pollo marinata in un sugo (molho) al cocco: è il piatto della domenica e delle ricorrenze più importanti. Nutrimondo è il nome di uno dei progetti dell’associazione Progetto Mozambico e un luogo accogliente in cui succedono molte cose: 350 bambini e bambine provenienti da famiglie molto povere della città ricevono quotidianamente un pasto completo e le loro mamme imparano a leggere e a scrivere.

- PAGINA A FIANCO

- A LATO

CUCINA ALL’APERTO / si prepara da mangiare fuori dalle case

AMICI PER LA PELLE / due amici fuori da scuola


MANGIARE

ISABEL “Quando ci sono degli insetti nei fagioli, basta lasciare per qualche ora il setaccio al sole così poi escono da soli.”

11 SETACCIO

/ peneira

E’ circolare e fatto di paglia. Si chiama setaccio anche se in realtà non ha i buchi: basta saperlo scuotere nel modo giusto, però, per separare i fagioli e il mais dai sassolini, che poi vengono estratti a mano.

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- SOPRA

LAVORARE AL MULINO / una donna seleziona i chicchi di grano per fare la farina


BENJAMIN “Vi faccio vedere io come funziona!” nzi z ona!”

112 MORTAIO

/ pilão

E’ composto da un tronco incavato e da un lungo palo in legno e viene utilizzato per polverizzare pa erbe o alimenti e per trasformare il chicco di er mais in farina con cui fare la polenta. Il suono m del pestello è uno dei più ricorrenti a Quelimane, de eseguito a ritmo costante e incessante. es “Cosa? Mio marito che usa il mortaio?” ride “C divertita Luisa, come se si trattasse di un’ipotesi di proprio impossibile. pr

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BE BENJAMIN AL LAVORO / il piccolo Benjamin ci insegna come si utilizza il mortaio in

Nei miei panni


MANGIARE

EDUARDO “Pranzo di famiglia in preparazione!”

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13 FORNELLO A CARBONE / fogão

E’ fatto di ferro e si usa per cucinare. Viene alimentato a carbone. Questa è la versione più comune, su cui è possibile collocare una sola pentola, ma ne esiste anche una versione doppia. Di solito quando c’è una festa tutte le donne portano il loro fornello da casa per cucinare assieme. Quest Questo invece è un modello un po’ più colorato e resistente resi realizzato con una vecchia tanica di gas, m ma non l’abbiamo mai visto in nessuna casa!

Nei miei panni

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MANGIARE

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14 PILA DI PENTOLE

/ bilha

15 IMBUTO

Il set per eccellenza a Quelimane è composto da

Anche per la realizzazione degli strumenti da

una serie di 18 pentole di dimensione crescente,

cucina, vale la regola di riciclare quanto più

che si infilano una dentro l’altra per occupare

possibile.

meno spazio. Non hanno manici e sono realizzate con un alluminio molto sottile, forse per scaldarsi prima e risparmiare carbone: viene da domandarsi come si faccia a cucinare senza bruciarsi!

- PAGINA A FIANCO

AL NEGOZIO / Celestina e il suo piccolo negozio di strada


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Nei miei panni


MANGIARE

“Oltre ai prodotti delle proprie coltivazioni, a volte per una dieta più variegata è necessario rifornirsi al mercato”. Purtroppo, il reddito delle famiglie mozambicane e la difficoltà di conservare il cibo a lungo nelle case spesso non permettono di acquistare grandi quantità di alimenti. Ecco perché al mercato si possono trovare monoporzioni di qualsiasi prodotto: pasta, zucchero, sale, olio, sugo al pomodoro e molto altro.

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16 CIBI BASE Dado da cucina / sugo al pomodoro / pasta


117 CIBI CONFEZIONATI Patatine Pa

JOEL E AZURA JO

bico la Mozam n i e h c bevuta pevate a è più “Lo sa v U a t Fan ia?” ’Aranc l l a a t an della F

“Si “Siamo due rivenditori in un piccolo me mercatino lungo la strada.”

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Nei miei panni


MANGIARE

L’economia di Quelimane deve molto alla grande presenza di palme da cocco, oggi in pericolo a causa di una malattia per la quale non è ancora stata trovata una soluzione. Per questo, la maggior parte delle ricette tradizionali tradizio onalii della città hanno come condimento principale proprio il cocco: co un ottimo ottim mo sostituto soost s ituto dell’olio!

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RAT PER COCCO 18 8 GGRATTUGIA E’ una una piccola p panca in legno con un’estremità in fe e aperto la noce di cocco e averla ferro. Dopo ave aver suddiv ivisa iv a in d u metà, ci si siede sulla panchina suddivisa due e si gratuggia grratuggia ia a l’interno del cocco sfregandolo contro l’estremità metallica, finché non rimane soltanto la noce (cafurro).


TARCISIO “Perchè dovrebbe essere difficile aprire un cocco? E’ facile, come staccare un casco di banane!”

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Nei miei panni


Le statistiche raccontano che l’80% delle persone occupate in Mozambico lavora nell’agricoltura


Lavorare CAPITOLO 3

39 INTRO


L AVOR A R E

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Lavorare I lavori svolti a Quelimane sono tanti e spesso faticosi: trasportare carri colmi di materiali, spazzare la strada con la schiena piegata, coltivare la terra dall’alba al tramonto, vendere i propri prodotti al mercato, fare da guardiano diurno o notturno nelle case e nei negozi, costruire mattoni, case o strade, pescare in canoe realizzate con tronchi incavati, sono solo alcuni esempi. Ma ce ne sono anche alcuni molto creativi: preparare torte decorate in modo meraviglioso (e buonissime!), gestire piccoli bar o negozietti per strada, fare tatuaggi in ambienti impensabili, trasportare qualsiasi cosa in bicicletta (materassi, galline, caprette, ma anche tre o quattro persone contemporaneamente), fare il fotografo con una scheda di memoria che contiene solo 10 immagini, dipingere i muri con pubblicità di prodotti. Ci sono poi i medici, i professori e le professoresse, i segretari e le segretarie, i poliziotti e le poliziotte, gli artisti e le artiste e molto, molto altro. Le statistiche raccontano che l’80% delle persone occupate in Mozambico lavora nell’agricoltura. Il restante 15% è occupato nei servizi, spesso come dipendente in uffici pubblici. Solo una piccola parte lavora in industrie, che in Mozambico sono poco sviluppate. Un mozambicano su quattro è disoccupato. In realtà è difficile avere un quadro chiaro del lavoro in questo Paese: spesso chi lavora non ha un contratto vero e proprio e tanti si destreggiano tra più professioni per ottenere entrate sufficienti a mantenere se stessi e la propria famiglia allargata.

- PAGINA A FIANCO

TI GUARIRO’ / una delle tante curatrici di Quelimane

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L AVOR A R E

Il lavoro del sarto si esegue per strada: basta appostarsi in un mercato o su un marciapiede con la propria macchina da cucire e raccogliere le commissioni dei passanti. La lavorazione poi avviene alla luce del sole. Solitamente i sarti sono uomini, ma capita anche di trovare delle sarte donne. Si mettono in due o tre vicini, per potersi scambiare il lavoro ma anche per chiacchierare e trascorrere la giornata in compagnia. I sarti eseguono riparazioni oppure, spesso, creano capi d’abbigliamento da zero: vestiti in capulana (tessuto tradizionale), divise scolastiche, camici, ecc.

Un settore professionale a parte riguarda la cura dei capelli, per uomo o 42

per donna. I saloni di solito sono o maschili o femminili e possono avere diverse strutture, da quelle in mattoni, passando per le mura in stuoia, fino ai saloni a cielo aperto. Per essere barbiere è sufficiente avere un rasoio, una forbice e uno specchio. Per essere parrucchiera, invece, servono più prodotti: creme per capelli, elastici, casco, extension, phon, ecc. In realtà per la cura dei capelli non serve sempre andare in un salone. Le donne a Quelimane di solito sono molto brave a curarsi i capelli, ad intrecciarli, ad applicare mèches e perline. Il momento ideale di solito è il sabato, quando si ha tempo per ritrovarsi sulla stuoia fuori casa e a turno ci si intreccia i capelli per essere pronte per la festa. - SOPRA

- SOPRA

IL SARTO DI STRADA / Raul ripara e cuce i vestiti lungo la strada del “mercado do liscio”

PARRUCCHIERE IN CASA / la mamma e la zia intente ad intrecciare i capelli della piccola Samira


19 KIT SARTORIA Composto

da

metro,

filo

colorato,

forbice

pieghevole e ago appuntito. Si acquista al mercato centrale per pochi meticais (moneta mozambicana).

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20 KIT PARRUCCHIERA Il pettine dai denti lunghi, le extension da applicare alla base e le perline, soprattutto per le bambine!

Nei miei panni


L AVOR A R E

Il lavoro per eccellenza che distingue Quelimane dalle altre città, però, è senza dubbio il tassista in bicicletta. Il fatto che la città sia pianeggiante rende, infatti, la bici un ottimo mezzo per muoversi e le enormi buche sull’asfalto fanno sì che questo sia spesso più veloce anche dell’auto. Quello del tassista di solito è un lavoro maschile. Come si diventa tassisti? Basta ricoprire il portapacchi con un sellino morbido e il gioco è fatto. Quanto costa un viaggio in bici-taxi? Dipende dalla distanza da percorrere ma anche dal peso del passeggero (o dei passeggeri)! Un consiglio per scegliere il tassista giusto? Controllate che la sua bici abbia i freni!

Quella del tabacco è una delle maggiori industrie in Mozambico e il tabacco 44

è il prodotto agricolo più esportato dal Paese. In un angolino nascosto del mercato centrale di Quelimane sono riuniti i venditori di tabacco, che nelle loro bancarelle ne conservano diversi rotoli intrecciati. Si paga un tot per ogni pezzettino che si acquista e, per chi lo desidera, compresi nel prezzo ci sono anche dei fogli di carta riciclata con cui farsi una sigaretta al momento.

- SOPRA

- SOPRA

UN MECCANICO PER LE BICICLETTE / uno dei tanti meccanici da cui è possibile riparare la propria bicicletta

FUMO / un uomo fuma una sigaretta realizzata arrotolando il tabacco in un foglio di carta


21 SELLA

/ estufa

Accessorio fondamentale per resistere alle lle buche e on un’asse alle lunghe percorrenze. Si costruisce con di legno ricoperta da un rettangolo dii tessuto nssuma. Se imbottito e si utilizza finché non si consuma. ante storie questa sella potesse parlare, chissà quante avrebbe da raccontare…

45 JOÃO “Tocca questo tabacco, senti che profumo!”

21 TABACCO Il tabacco venduto a Quelimane viene dal distretto di Alto Molócue, in Zambezia. Il tabacco lì prodotto è lavorato soprattutto dalla Mozambique Leaf Tobacco (MLT), un’impresa statunitense che esporta i suoi prodotti in Europa, Asia e Sud America.

Nei miei panni


L AVOR A R E

RONALDO “Quando avevo tredici anni ho pensato che se non avessi imparato un lavoro non avrei avuto futuro e sarei rimasto per sempre chiuso in casa.” CALZOLAIO, MEMBRO MOLTO ATTIVO DI UN’ASSOCIAZIONE CHE RIUNISCE TUTTE LE PERSONE DISABILI DELLA CITTÀ DI QUELIMANE.

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47

- SOPRA SX

- SOTTO SX

- SOPRA DX

- SOTTO DX

AL MERCATO / Fagir, venditore di abbigliamento al mercato centrale di Quelimane

CARBONE / Adelina, 75 anni, vende il carbone ai margini del mercato Brandão

LA PARRUCCHIERA / i bambini spiano il salone di fatima

TAXISTI IN BICI / taxisti si divertono aspettando dei clienti in un incrocio della città di Quelimane

Nei miei panni


Io studio per diventare un uomo


Studiare CAPITOLO 4



Studiare “Io studio perché mi piace, io studio per diventare un uomo”: con queste poche parole ci stupisce Michael, che ha nove anni ma le idee molto chiare. Frequenta la quarta elementare e nella biblioteca dei bambini dell’associazione Progetto Mozambico Onlus si sta esercitando con la matematica e con la “s” in corsivo. La biblioteca è uno spazio accogliente in cui i bambini possono trovare due educatori, libri e albi illustrati per l’infanzia, colori, tavoli e sedie. È il luogo perfetto per studiare, leggere o disegnare. È l’unico spazio di questo genere presente in città e la fila interminabile fuori dalla porta ne dimostra il grande successo. Il sistema scolastico in Mozambico è un po’ diverso dal nostro. La scuola dell’infanzia è stata introdotta soltanto recentemente e il numero di strutture presenti è molto inferiore rispetto alla domanda: di conseguenza, molti bambini e bambine rimangono esclusi. L’istruzione primaria invece è formata da sette classi ed è divisa in due cicli: dalla prima alla quinta classe si ha l’equivalente della nostra scuola elementare, ogni classe con un unico maestro; la sesta e la settima classe invece sono simili alla nostra scuola media, con un insegnante per ogni materia. La forma in Mozambico è molto importante: ogni ricorrenza ha un abito adatto ed è importante essere eleganti e in ordine, soprattutto nelle occasioni pubbliche. Questo vale anche per i bambini e le bambine, che per andare a scuola devono indossare un’uniforme, dai colori diversi in base alla scuola e al grado di riferimento.

- A FIANCO

FESTA DI FINE ANNO ALLA SCUOLA MATERNA (ESCOLINHA) / un momento per condividere con le famiglie il lavoro svolto e per augurare ai bambini tanto successo nel proseguimento degli studi


STUDI A R E

Le classi sono molto numerose: una classe in media è composta da 60 bambini, spesso di età anche molto diverse, e nelle aree rurali della Zambezia si può arrivare anche a trovare 90 bambini nella stessa aula. Il sovraffollamento delle aule influisce spesso in maniera negativa sull’apprendimento. Per supplire, almeno in parte, all’insufficienza delle strutture l’organizzazione scolastica è suddivisa in tre turni: uno al mattino, uno al pomeriggio e uno alla sera.

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23 UNIFORME Solitamente per i bambini si tratta di pantaloni e camicia, mentre per le bambine di gonna e camicia. Sebbene la scuola sia gratuita, il costo dell’uniforme è spesso una spesa che le famiglie faticano a sostenere.


LISA “Devo stare attenta a non sporcare la mia uniforme, altrimenti la maestra mi rimanda a casa…”

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Nei miei panni


STUDI A R E

Un’altra difficoltà per le famiglie riguarda l’acquisto del materiale scolastico. Sebbene nel 2004 sia stata abolita la tassa di iscrizione a scuola e istituita la fornitura gratuita di libri e materiale scolastico basico, spesso i libri non arrivano in quantità sufficiente in tutte le scuole, e in ogni caso la scelta di investire nell’educazione per le famiglie va bilanciata con altre priorità che influiscono sulla vita quotidiana. Nel 2008 si stimava che il 22% dei bambini tra i 5 e i 14 anni fosse coinvolto nel lavoro infantile per più di 28 ore a settimana. Tuttavia, le politiche del Mozambico hanno investito molto nell’educazione, anche per avvicinarsi al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio: il numero di bambini immatricolati a scuola è in continuo aumento e ciò fa ben sperare per il futuro. 54

STUDENTE DI NHANHIBUA “A volte quando piove entra tanta acqua dal tetto e c’è tanto rumore, non si sente la voce della maestra… E allora andiamo tutti a casa…”


24 MATERIALE SCOLASTICO / material escolar

L’acquisto fondamentale per la scuola riguarda i quaderni. Tra i più diffusi e preferiti ci sono quelli che raffigurano in copertina calciatori europei, di cui i bambini conoscono quasi sempre il nome e la squadra d’appartenenza. Ci sono poi i materiali più specifici, che sono molto rari da possedere.

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25 LIBRETTO SCOLASTICO E “FOGLIO 24 RIGHE”

Anche il libretto scolastico è una spesa a carico delle famiglie e si acquista al mercato dai rivenditori specializzati in materiale per la scuola. Una curiosità riguarda il “foglio 24 righe”: si tratta di un foglio standard che le famiglie devono comperare per comunicare con qualsiasi ente pubblico, scuola e insegnanti compresi.

Nei miei panni


Il gioco è un tributo alla fantasia e alla creativitĂ


Giocare CAPITOLO 5


GIOCARE

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Giocare Il gioco a Quelimane è un tributo alla fantasia e alla creatività. Per giocare bastano una vecchia corda, una buca nella sabbia, qualche sacchetto di plastica bucato, osservati con immaginazione e plasmati con la manualità dei bambini. Di giochi speciali ne abbiamo visti tanti, qui vogliamo condividerne alcuni.

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- PAGINA A FIANCO

- SOPRA

UN PALLONE PER TUTTI / Abel ci mostra il pallone che ha costruito con sacchetti di plastica e vecchi pezzi di filo

COLORI NELLE MANI / pasticciare con i colori alla biblioteca dei bambini: il gioco più bello del mondo!

Nei miei panni


GIOCARE G IOCARE

26 GIOCO D’EQUILIBRIO Prendi una noce di cocco, svuotala per bene, tagliala a metà. Fai due fori sull’estremità e infila

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una corda. Togliti le scarpe (anche i calzini se li hai!), appoggia le due metà di noce sul pavimento come se fossero due colline. Sali in piedi sulle noci di cocco, tieni la corda tra le mani e cerca di camminare il più possibile mantenendoti in equilibrio!

27 PALLA Prendi delle foglie rigide, come quelle del banano. Intrecciale più fitte che puoi, prestando attenzione a mantenere la forma più circolare possibile. Una volta raggiunta la dimensione che preferisci, eccola lì: è la tua palla!


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- SOPRA SX

- SOTTO SX

- SOPRA DX

- SOTTO DX

CALCIO CHE PASSIONE / un bambino mostra il suo pallone e la sua maglietta di Neymar

VOLA! / un aquilone realizzato con una vecchia confezione di lamette

UNO DUE TRE... / Joel e la sua fionda

SALTA! / un gioco tradizionale che consiste nello stendere due fili e saltare sempre piĂš in alto

Nei miei panni


GIOCARE ARE

62 CHITARRA to Uno strumen tutto speciale n una realizzato co di vecchia latta vernice!

28 MACCHININA Qui c’è poco da fare, questo è un capolavoro: una struttura in filo di ferro, le ruote realizzate con vecchie lattine. Una macchinina con tanto di sterzo, pronta a gareggiare su qualsiasi terreno! Questa è stata costruita da Jaime e Fagir, di otto e dieci anni.


Sarebbe sbagliato però pensare che a Quelimane siano solo i bambini a giocare. Basta fare due passi lungo le strade della città per incontrare anche persone adulte, solitamente uomini, intente a giocare. I giochi più gettonati sono due: le carte e la dama. Le dame sono degli artefatti bellissimi. Realizzate con tavole di legno o di plastica, i riquadri disegnati a mano, le pedine ottenute riciclando i tappi di qualche bibita: ognuna è unica, un piccolo capolavoro.

29 DAMA Questa era la dama personale di un barbiere di Quelimane: un esemplare realizzato in legno

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con particolare cura e precisione. Quando ci ha visti camminare con la nostra dama proveniente dall’Italia ha voluto a tutti i costi barattarla: noi abbiamo cercato di convincerlo del fatto che la sua fosse più bella (era più grande, più robusta, più originale) e che da questo scambio sarebbe uscito sconfitto, ma non c’è stato verso. “Non è vero, la vostra è più bella!”

- SOPRA

LA MIA DAMA PER LA TUA / il momento dello scambio: tutti sono felici!

Nei miei panni


Essere in ordine fuori per essere in ordine dentro


Prendersi cura di sè CAPITOLO 6


PRENDERSI CURA DI SÈ

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Prendersi cura di sè “Joel, stamattina non ti sei pettinato!” sostiene l’amico Aldade, di otto anni, con uno sguardo di rimprovero. A Quelimane si presta molta attenzione alla pulizia e all’ordine, del corpo e di ciò che si indossa. All’ordine esteriore sembra corrispondere un ordine interiore. Un uomo con la barba o i capelli troppo lunghi sarà considerato trasandato e poco adatto a presentarsi in situazioni ufficiali (ad esclusione della barba lunga della popolazione di religione islamica, dei dread degli artisti e di qualche gruppo di ragazzi tra cui la barba inizia ad andare di moda). Allo stesso modo, una donna con i capelli non intrecciati sarà invitata dalla famiglia e dagli amici a pettinarsi (cioè a fare le trecce o ad applicare delle extension) oppure a rasarsi.

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- PAGINA A FIANCO

PROVE DI TRUCCO / una bambina ci mostra un po’ timida le sue prove di trucco sugli occhi e sulle labbra

Nei miei panni


PRENDERSI CURA DI SÈ

L’oggetto fondamentale per l’igiene personale è sicuramente il sapone. Quello più utilizzato è il sapone in barre che si acquista al mercato per pochi centesimi.

30 SAPONE Se a Quelimane si parla di “sapone”, è sottinteso che sia quello in barre. Qualcuno compera una barra intera, altri dei pezzi più piccoli: in ogni caso, questo sapone può essere utilizzato sia per fare il bagno sia per lavare gli indumenti.

68 Un’usanza diffusa a Quelimane è quella di chiamare i prodotti utilizzando il nome della loro marca più comune. Ed ecco quindi che il dentifricio si chiama “Colgate” e la saponetta profumata “Palmolive”, gli occhiali sono “Rayban” e “Vim” è il detersivo utilizzato per le pulizie.

31 COLGATE E PALMOLIVE “Colgate”, il dentifricio, è un prodotto che si acquista nei supermercati, ma il cui utilizzo non è diffuso tra tutta la popolazione. Spesso al posto di spazzolino e dentifricio per lavarsi i denti si utilizza una radice, che si acquista al mercato. La saponetta “Palmolive”, invece, è considerata più pregiata rispetto alla barra di sapone ed è utilizzata nelle occasioni più speciali.


32 BASTONCINO COTONATO Tra gli oggetti per la cura personale disponibili al mercato, per la prima volta ci imbattiamo nei bastoncini cotonati. Alla nostra richiesta sull’utilizzo di questo prodotto, il venditore ci risponde: “L’anno scorso nessuno sapeva cosa fossero, adesso tutti vogliono pulirsi le orecchie!”.

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33 COSMETICI Per una donna essere curata passa anche dall’utilizzo dei cosmetici, in particolare di rossetto e smalto. Non sono rari i colori sgargianti, che risaltano e si abbinano facilmente grazie ai toni caldi della pelle. Ciò vale soprattutto per le ragazze più giovani e nelle occasioni pubbliche.

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Ogni o occasione b giusto bi ha un abito


Vestire CAPITOLO 7


V E STI R E

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Vestire Girando per Quelimane si potrebbe restare sorpresi nel notare come l’abbigliamento delle persone sia così simile a quello a cui siamo abituati in Italia. Anche le mode e le tendenze sembrano rincorrersi, nonostante i diecimila chilometri circa che ci separano. Sicuramente la globalizzazione delle informazioni e delle merci, unita alla velocità con cui esse transitano da un capo all’altro del mondo, ha un effetto importante. Così come avviene in Italia, anche a Quelimane l’abbigliamento ha una forte funzione identitaria: nella scelta di cosa indossare si cerca di rispecchiare il più possibile se stessi e la propria personalità. Questo è particolarmente vero per la popolazione islamica di Quelimane: gli uomini indossano la tradizionale tunica lunga, mentre le donne di solito portano abiti che coprono fino ai piedi e lo hijab. A Quelimane i vestiti si acquistano in due modi ugualmente comuni: nuovi o usati. I vestiti nuovi si trovano in negozio, per strada o al mercato: si tratta di abiti solitamente provenienti dalla Cina o da altri Paesi asiatici. Il costo varia in base alla qualità, ma in generale si possono acquistare vestiti a prezzi piuttosto accessibili, soprattutto per la classe media. I vestiti usati invece si acquistano in appositi mercati presenti in città. Il più grande e conosciuto è il mercato Fae, con un’enorme sezione dedicata all’abbigliamento di seconda mano in cui è possibile trovare pressoché di tutto. I venditori solitamente si specializzano in singoli articoli: chi vende solamente jeans, chi abiti da donna, chi intimo, chi camicie, ma c’è anche chi vende un po’ di tutto. Come funziona la vendita di abbigliamento usato? I commercianti si recano in appositi punti vendita in cui vengono raccolti abiti provenienti soprattutto da Europa e Stati Uniti e lì acquistano uno stock: si tratta di grandi sacchi, ognuno contenente una certa tipologia di abbigliamento, il cui prezzo varia in base al peso. Al - PAGINA A FIANCO

AL MERCATO / biancheria intima usata in vendita al mercato

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momento dell’acquisto non è possibile vedere il contenuto e quindi la scelta avviene letteralmente a scatola chiusa: sta poi alla fortuna decidere se gli abiti contenuti all’interno saranno più o meno di qualità. Percorrendo con attenzione questi mercati è possibile scovare delle vere e proprie chicche a prezzi stracciati: mi è già capitato di ricevere complimenti per un abito in Italia, acquistato al mercato Fae di Quelimane per pochi centesimi! Accanto agli abiti moderni, è necessario a questo punto parlare degli abiti della tradizione. A tal proposito, diventa fondamentale conoscere la “Capulana”, un telo rettangolare (di solito di 1mx2m) di varie fantasie e dalle molteplici funzioni. Le capulane possono servire come sacchi per contenere oggetti, possono essere legate sulla schiena per trasportare i bambini, possono diventare asciugamenti, teli su cui sedersi o per 74

esporre la merce al mercato e molto, molto altro. La capulana ha anche un forte significato simbolico: i bambini appena nati vengono avvolti in una capulana e lo stesso avviene al momento della morte. Inoltre, la capulana viene portata attorno ai fianchi a mo’ di gonna e rappresenta l’abbigliamento più comune per le donne di Quelimane. Solitamente se ne arrotolano diversi strati, in modo da poterne di volta in volta togliere una e dedicarla ad altre funzioni: avvolgerla attorno alle spalle se fa freddo, distenderla per terra se l’attesa si fa troppo lunga. Ogni festa o ricorrenza speciale ha la sua capulana commemorativa con un’apposita stampa, così come ogni associazione o gruppo costituito nelle occasioni pubbliche si doterà di una capulana uguale per tutti per poter essere riconosciuti. Inoltre, esistono diversi modi per legare la capulana e si differenziano in base alle occasioni e all’età della donna. Più recentemente, la capulana viene anche utilizzata come tessuto base con cui realizzare camicie, gonne o pantaloni, per grandi e piccini. - PAGINA A FIANCO

CAPULANE PER TUTTI! / uno dei tanti negozi di capulane al mercato centrale di Quelimane


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VES STI TIR TI T IIR RE

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NA 34 ABITI IN CAPULANA I sarti della cittĂ confezionano ormai ai qualsiasi iti, camicie, modello di abito in capulana: vestiti, ro. Gli abiti giacche eleganti, gonne e molto altro. ne di legare confezionati sostituiscono la tradizione tutto per le la capulana attorno alla vita, soprattutto donne e nelle ricorrenze speciali, e permettono ealizzati con anche agli uomini di indossare abiti realizzati i tessuti tradizionali.


Le calzature più comunemente usate nel quotidiano sono sicuramente le infradito in plastica. Quando si gioca o si lavora nei pressi della casa, inoltre, è molto comune anche camminare scalzi sulla terra. Quando ci si veste più eleganti, invece, sono diffusi anche altri modelli di scarpe (sandali, ballerine, scarpe da tennis o scarpe eleganti da uomo).

35 INFRADITO

/ chinelos

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“Le infradito cinesi si rompono il giorno in cui le comperi!” ci racconta Casimiro, mentre ci insegna come scegliere delle ciabatte di qualità al mercato. A Quelimane le infradito si utilizzano fino al loro consumo e si riparano finché è possibile.

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V E STI R E

Percorrendo le strette vie del mercato di Quelimane, balzano agli occhi i kit per neonato. Rigorosamente azzurri e rosa (con qualche rara presenza di verde), sono immancabili ad ogni nascita.

36 VESTITI NEONATO Il rosa e l’azzurro associati a femmina e maschio sono un’usanza solamente occidentale? A quanto pare, decisamente no. Anche a Quelimane i neonati di solito vengono vestiti con le tradizionali tutine rosa o azzurre a seconda del genere, corredate con copertine, berrettini e ciuccio dello stesso colore.

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37 PANNOLINO Per quanto riguarda i pannolini, invece, si utilizzano quelli lavabili: un asciugamano o un telo di tessuto piegato e fissato con l’apposito gancetto. I pannolini industriali sono molto rari da vedere ed è una fortuna che sia cosĂŹ: il loro smaltimento sarebbe impossibile, visto che la raccolta differenziata a Quelimane è ancora molto

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limitata!

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I sogni sono il luogo piÚ intimo dell’anima


Credere CAPITOLO 8


CREDERE

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Credere Uno degli aspetti più interessanti legati al contatto e alla scoperta della cultura di Quelimane è sicuramente il rapporto con la dimensione religiosa e delle credenze. A Quelimane, infatti, accanto alle religioni ufficiali (animismo, cristianesimo, islam) convivono credenze che noi nel tempo abbiamo dimenticato e che aiutano le persone a spiegare e ad interpretare la realtà e gli eventi. I grandi temporali, ad esempio, secondo Isabel arrivano per “lavare la Luna” e farla tornare piena, pulita. I sogni sono il luogo più intimo dell’anima, accessibile soltanto alle persone più vicine e fidate, ossia alla famiglia: se una persona estranea compare in sogno, significa che in qualche modo sta cercando di renderci vulnerabili. In questo ambito, un ruolo importante è attribuito agli antenati, il cui sostegno e favore appare fondamentale per avere fortuna nelle attività quotidiane. L’inaugurazione di una scuola o di un ospedale inizierà sempre con un momento di culto riservato agli antenati, offrendo loro cibo, bevande, pietanze, musica e rituali.

- PAGINA A FIANCO

PIEDI NUDI / piedi di una bambina inginocchiata su una stuoia

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CREDERE

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Un ruolo chiave è svolto da due figure: il “curandeiro” e il “fetiçeiro”. Questi possono essere sia uomini sia donne e, in generale, sono ritenuti in grado di manipolare gli eventi soprannaturali per fini sia benefici sia malvagi. In particolare, il primo è un “guaritore” che, attraverso tecniche e riti tramandati dalla tradizione, è ritenuto in grado di risolvere problemi quotidiani di natura sia medica sia sociale: può curare l’impotenza, risolvere crisi matrimoniali, alleviare o eliminare dolori, riappacificare persone o famiglie in lite, aiutare a superare un esame, portare fertilità. Il secondo invece è uno “stregone”, la cui magia è legata ad ambiti più oscuri e di cui le persone parlano malvolentieri. 85

38 TAMBURO / batuque

39 KIT DEL CURANDEIRO

Strumento musicale a percussione realizzato

Il

in legno e cuoio, solitamente di bue. Il tamburo

strumenti nel corso dei suoi riti: radici, piante,

si suona con le mani ed è utilizzato soprattutto

pelle di serpente, insetti o altri animali, ecc. Gli

durante le cerimonie religiose per accompagnare

oggetti vengono raccolti in questo cesto di colore

le danze tradizionali.

scuro.

“curandeiro”

solitamente

utilizza

diversi

- PAGINA A FIANCO

MUSICA! / ragazzo suona il tamburo tradizionale nel giorno della festa della città di Quelimane

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CREDERE

In questo senso, le credenze della tradizione a Quelimane forniscono risposte all’incertezza della vita e a tutti quegli eventi e aspetti dell’esistenza difficili da spiegare in modo “scientifico”. Anche gli oggetti a Quelimane assumono un significato simbolico e possono servire a tenere lontane le magie degli stregoni oppure semplicemente a favorire la salute.

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40 MAGLIETTA MOZAMBICO Prima di una partita di calcio importante è d’obbligo una visita dal “curandeiro”. A seconda di cosa si voglia ottenere, lui predisporrà un “remedio”, una sorta di “pozione”, per aiutare la squadra a vincere. Se nell’altra squadra c’è un avversario particolarmente temuto, ad esempio, ogni giocatore della squadra beve una piccola dose di un alcolico prima della partita, gli effetti accumulati saranno proprio a carico dell’avversario. Se la squadra avversaria è di religione islamica, invece, il rimedio consisterà nello spalmare grasso di maiale sulle gambe. “E se poi perdete?”, chiediamo a Crimildo, “Significa che gli altri hanno fatto un rito più forte del nostro!”.


41 BRACCIALI

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Soprattutto tra la popolazione più adulta è comune vedere indossati questi bracciali: quello a sinistra è per gli uomini, mentre quello di destra per le donne. La loro funzione è mantenere lontani gli spiriti negativi e le malattie dal corpo.

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CREDERE

Per avvicinarsi al mondo sovrannaturale e degli antenati, però, non è sempre necessario rivolgersi a figure esterne. Alcuni gesti e riti quotidiani, infatti, possono essere svolti anche in casa. E’ questo il caso dell’utilizzo dell’incenso.

42 INCENSO L’incenso è considerato un modo per tenere

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lontani gli spiriti cattivi, che solitamente si avvicinano la notte. Di solito si mette nel fornello fuori di casa tra le ultime braci accese. “Una volta mia figlia piangeva sempre la notte: siamo andati all’ospedale ma ci hanno detto che non aveva niente. Non sapevamo più cosa fare. Poi la nostra vicina ci ha consigliato di provare ad accendere dell’incenso e ha funzionato: mia figlia ha iniziato a dormire senza più piangere…”.


I riti e la tradizione segnano anche il passaggio tra le diverse fasi della vita, in particolare quello tra l’adolescenza e l’età adulta. Solitamente i ragazzini e le ragazzine, a un’età che di solito varia tra gli 8 e i 13 anni, vengono mandati nel “distretto”, ossia nelle aree rurali interne, a sottoporsi a questi riti di passaggio. Per le ragazze l’evento decisivo è l’arrivo della prima mestruazione, mentre per i ragazzi determinare l’età di ingresso a questo rito di passaggio è più difficile. Il reclutamento può avvenire in qualsiasi momento dell’anno, anche se recentemente i genitori vengono invitati a mandare i figli durante i periodi di vacanza dalla scuola. Per i ragazzi un evento fondamentale del rito è certamente la circoncisione: recentemente il Ministero della Salute si è impegnato ad integrare questa pratica rituale con la presenza di personale medico, in modo da renderla il più 89

sicura possibile. La funzione generale dei riti, però, è quella di educare i ragazzi e le ragazze all’età adulta, trasmettendo conoscenze relative alla divisione sociale del lavoro e dei ruoli tra uomini e donne, ai valori socioculturali ritenuti fondamentali, all’educazione sessuale, alle relazioni e alle gerarchie sociali tra generi e generazioni. Alle ragazze, ad esempio, viene insegnato a prendersi cura della casa (cucinare, pulire, ecc.), a relazionarsi con il marito e ad assolvere ai propri doveri sessuali e riproduttivi, oltre a come comportarsi di fronte a temi ancora considerati tabù, come le mestruazioni e il parto. Una delle critiche rivolte a questi riti, da parte della popolazione femminile mozambicana meno legata alla tradizione, è che trasmettono un’idea del ruolo della donna come perennemente sottomessa e subalterna rispetto all’uomo, naturalizzando e perpetuando disuguaglianze di genere all’interno della società.

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La cura riguarda il corpo ma anche l’anima


Curare CAPITOLO 9


CU RARE

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Curare La quotidianità della vita in Mozambico è sicuramente segnata dalla presenza di due malattie endemiche: la malaria e l’Aids. Ogni famiglia le conosce da vicino, al punto che sono ormai considerate parte della normalità. La malaria è la principale causa di morte in Mozambico, in modo particolare dei bambini. E’ una malattia che viene trasmessa dalla puntura di zanzare infette e si manifesta con febbre alta, mal di testa, brividi e sudorazione, diarrea e vomito. Ad eccezione dei casi più gravi, se riconosciuta e trattata in tempo è una malattia curabile con relativa facilità. Per ridurne la diffusione, solitamente si interviene sulla prevenzione. In questo senso, alcuni oggetti sono fondamentali.

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- PAGINA A FIANCO

- SOPRA

LA CURA / curatrice tradizionale di Quelimane fuori dalla sua casa

OCCHI CURIOSI / Benjamin osserva un corteo funebre che passa sulla strada di casa

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CU RARE

Nella maggior parte dei quartieri della città di Quelimane manca completamente il sistema fognario, così come non è previsto il drenaggio delle acque piovane. Questa situazione igienica condiziona inevitabilmente il proliferare delle zanzare che trovano, oltre ad un ambiente dal punto di vista naturalistico paludoso, anche un contesto particolarmente favorevole.

43 RETE ZANZARIERA / rede mosquiteiras

Rete da applicare alle finestre o sopra al letto,

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per impedire alle zanzare di entrare in casa e soprattutto di pungere. Il governo e diverse organizzazioni internazionali hanno realizzato varie

campagne

di

distribuzione

gratuita

delle reti, anche se tutt’oggi molte famiglie ne risultano sprovviste. Molto difficile risulta allo stesso tempo il riuscire anche a comunicare alla popolazione l’importanza dell’uso della rete zanzariera. Sono ancora molti i casi infatti in cui la rete viene utilizzata in modo improprio, per pescare per esempio, non assolvendo quindi al suo uso preventivo.


44 ZAMPIRONII Gli zampironi vengono accesi ccesi al calar del sole quando le persone sono ancora fuori casa per cucinare, mangiare e conversare. Al mercato si

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può acquistare una intera spirale o, più spesso, soltanto dei piccoli pezzettini. L’utilizzo non è però radicato a tutti i livelli, forse per il costo, ma anche perché non rientra nelle abitudini e nelle tradizioni.

45 RETE PER NEONATI Soprattutto tra le famiglie più benestanti capita di vedere una rete zanzariera apposita per i neonati: si tratta di una rete apribile e ripiegabile, in cui si inserisce il bambino per tenerlo protetto.

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CU RARE

Ben più complesso invece è il caso dell’Aids. Sebbene la sua diffusione sembri essere in diminuzione, in Mozambico il 12% della popolazione adulta è sieropositiva. Intervenire sulla prevenzione non è sempre semplice perché tocca sfere e ambiti della vita spesso regolati dalla tradizione e da tabù: le pratiche sessuali, il parto, le relazioni familiari, i riti di iniziazione, i riti di cura che talvolta implicano pratiche quali incisioni e tagli sulla pelle. Il sistema sanitario nazionale oggi prende in carico i pazienti e distribuisce i farmaci antiretrovirali, ancora non su tutto il territorio nazionale, ma in molti luoghi. Nonostante ciò per le persone non è sempre facile avvicinarsi alla cura, non solo per problemi legati alla distanza, ma anche per ragioni personali: accettarla significa essere consapevoli della malattia e essere 96

disponibili a dichiarala a se stessi, alla propria famiglia e alla comunità più in generale. Tuttavia, la conoscenza di diverse persone malate insegna che è possibile per loro vivere una vita felice. I farmaci antiretrovirali, la consapevolezza del proprio stato, il rispetto delle regole e quindi l’aderenza alla terapia, consentono un’eccellente qualità della vita. Le tante donne malate che partoriscono figli sieronegativi ne sono la dimostrazione più evidente.

46 OGGETTI PER LA CURA E

LA PREVENZIONE DELL’AIDS

Preservativi / bustina porta farmaci / Farmaci / test rapido per diagnosticare l’Aids


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L’Associazione è stata costituita nel 2001 e ha come scopo statutario la realizzazione di progetti nel settore dell’assistenza sociale, socio-sanitaria, dell’istruzione e della formazione, con iniziative di cooperazione allo sviluppo e aiuti umanitari a favore delle popolazioni del Sud del Mondo (Art. 2 Statuto). In Mozambico è presente nella Regione della Zambezia. La sede e la casa dei volontari sono nella città di Quelimane. È attualmente impegnata nei seguenti ambiti di intervento: • formazione: Progetto Incontro al Futuro (biblioteca e corsi di formazione); • educazione: Progetto Una scuola per il Mozambico (costruzione di scuole e sostegno scolastico), Progetto Scuole materne in Mozambico (costruzione di scuole e individuazione del metodo didattico); • nutrizione: Progetto Nutrimondo (un pasto al giorno per i bambini e formazione per i loro genitori). Oltre ai progetti di cooperazione realizzati in Mozambico, svolge una continua attività di sensibilizzazione e di educazione in Italia, con interventi formativi realizzati anche nelle scuole. www.progettomozambico.org


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