Musicalboxwebzine

Page 1

M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0

It’s only rock’n’roll Se la musica non arriva… … ve la portiamo noi

diretta streaming

Musicalbox

webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0 Sommario Medimex di Puglia

p. 1

Musica e social network

p. 2

Quando la chitarra diventa scuola

p. 4

Attenti a quel Rock

p. 8

The Warlocks: tra rock e rock lisergico

p.11

L’artista che ha stravolto il rock – Lou Reed

p.13

A short history of rock

p.16

I gruppi emergenti ospitati da Musicalboxlive

p.20

Per sempre MeRy

p.25

Musicalbox

webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0

Eccoci qua, pensavamo di ritornare anche in formato webzine da diverso tempo e ce l’abbiamo fatta. Certo, non è stato semplice (questioni di tempo a disposizione), ma l’amore incondizionato per la musica e per il rock in particolare ci spinge a tentare questa nuova strada. Ancora non conosciamo bene l’entità di questa nostra nuova avventura ma l’intenzione è quella di trascinarvi lungo i wild side delle storie rock, dei nostri artisti preferiti, delle nostre scoperte e di tutto quanto quello che si muove intorno a noi. Speriamo di farcela e tenteremo di farlo anche attraverso il Vostro aiuto, di quelli che ci seguono sui nostri profili, sul nostro blog, sul sito di INONDAZIONI.IT e durante le webseries dedicate al rock, ai gruppi emergenti, alle monografie e a tutto il grande circo sonoro di una musica che ci accompagna fin dalla nascita (chissà quanto avrò urlato nel grembo di mia madre).

La Redazione

Musicalbox

webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0

MEDIMEX DI PUGLIA Manuel Agnelli, Paolo Benvegnù, Brunori Sas, Pierpaolo Capovilla, Diodato, il trio Niccolò Fabi/Max Gazzè/Daniele Silvestri, Ivano Fossati, Paolo Fresu, Giorgia, Marta sui Tubi, Roy Paci, Gino Paoli, Enrico Rava, Renzo Rubino e The Niro saranno tra gli ospiti degli incontri d’autore e dei panel che si svolgeranno da giovedì 30 ottobre a sabato 1 novembre nelle 4 sale convegni del Medimex. Vasco Rossi presenterà in anteprima assoluta alla stampa il nuovo album in uscita il 4 novembre 2014 nello spazio espositivo del salone dell’innovazione musicale. La quarta edizione del Medimex offrirà, come di consueto, tanta musica dal vivo con un corposo calendario di esibizioni, concerti e showcase dei più interessanti artisti italiani ed internazionali - sarà presentato nelle prossime settimane - e ospiterà attività professionali che coinvolgeranno i rappresentanti dei principali festival, etichette discografiche, istituzioni culturali e agenzie musicali provenienti da tutto il mondo. Nel corso del Medimex si svolgerà la prima edizione di Medimex Music Up, il primo evento in Italia dedicato a makers e startup musicali. Un evento nell’evento dedicato allo sviluppo di idee, prodotti e progetti che mirano a cambiare e rinnovare il modo di produrre e fruire musica che si svolgerà in un’area dello spazio espositivo che ospiterà i grandi player dell’innovazione musicale, i più interessanti makers e le più innovative startup che operano in ambito musicale. In programma inoltre Medimex Kids, una sezione del salone interamente dedicata agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori per avvicinare i ragazzi al mondo della musica attraverso laboratori e attività formative, incontri con gli artisti, concerti, proiezioni e panel. Infine

in

programma

la

cerimonia

di

premiazione

dei

vincitori

selezionati

dall’Academy Medimex, giuria composta da 45 giornalisti italiani che in questi giorni sta selezionando le migliori produzioni italiane ed internazionali dell’anno.

p. 1 Musicalbox

webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0

Musica e social network L’ascolto della musica è sempre più un rapporto stretto con i social network, nuovi servizi sempre più legati all’industria musicale, la musica si rileva sempre uno degli esperimenti principali social e questa breve, ma essenziale passeggiata nel tempo lo dimostra. 2003 – ARRIVA MYSPACE – MySpace conteneva inizialmente un blog, dei giochi e l’oroscopo. Per colpa di un bug del sistema si poteva personalizzare ogni pagina a piacimento: quando in MySpace se ne accorsero videro anche che moltissimi utenti si divertivano personalizzando le pagine, coinvolgevano altri utenti, e MySpace stava prendendo la giusta piega, proprio per questo motivo il bug non fu mai risolto. La piattaforma venne poi venduta nel 2005 per ben 600 milioni di dollari alla News Corporation di Rupert Murdoch e da quel momento in realtà MySpace è in caduta libera… (Oggi appartiene alla Specific Media). Ancora nel 2003, a Maggio, Reid Hoffman ed alcuni membri di Paypal e Socialnet.com lanciano LinkedIN, social orientato al mondo del lavoro, il profilo diventa il curriculum vitae e le relazioni che si instaurano sono professionali con lo scopo di creare relazioni utili alla propria carriera. Febbraio 2005 – Viene fondato YouTube Rapidamente diventa il canale preferito dagli artisti, sia professionisti che non, per diffondere i propri video. Agosto 2007 – Arriva SoundCloud e in pochissimo tempo diventa un tool usatissimo per diffondere musica. A favorire ciò, anche la facilità nell’inserire l’embed del player sui vari blog. Ottobre 2008 – Viene lanciato Spotify. La piattaforma permette ai propri iscritti di ascoltare in streaming on demand un vastissimo catalogo, dando anche l’opportunità di condividere playlist e brani preferiti con i propri amici. Settembre 2010 – Apple rilascia Ping, un social network che permette agli utenti di condividere con la propria timeline gli ultimi acquisti iTunes. Ping si rivelerà però un flop ed Apple deciderà di chiuderlo nel giro di pochissimi anni. Maggio 2011 – Spotify sigla un accordo con Facebook, favorendo l’integrazione tra le due piattaforme. Sempre nello stesso anno nasce Google+, il social network di Google, lanciato nel 2011 e l’anno successivo Pinterest (2012.). June 2011 – Il cantante Justin Timberlake compra l’ormai impopolare MySpace, non riuscendo ad assicurargli però un rilancio adeguato. Gennaio 2014 – La cantante Katy Perry diventa la persona con più following su Twitter (ben 50 milioni), la regina di Facebook è invece Shakira con più di 88 milioni di “Mi Piace”. Marzo 2014 – Twitter e Billboard uniscono le forze per creare la prima classifica musicale in tempo reale, stilata in base agli artisti più chiacchierati e commentati sul social network. Maggio 2014 – Facebook lancia un nuova funzione in stile Shazam, capace di identificare il nome della canzone in ascolto e di integrarlo nello status. Nel corso degli ultimi 11 anni sotto i nostri occhi sono passati tantissimi strumenti: alcuni li abbiamo quasi dimenticati, altri invece li usiamo tutt’ora. Sarebbe interessante capire quale sarà lo scenario tra 10 anni. Quali sono (stati) i tuoi servizi preferiti? A cosa non rinunceresti mai, domani? E adesso……..

Musicalbox

p. 2 webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0

Needle, il vinile che incontra i social network (cit. La Repubblica) Rappresenta l’incontro tra il mezzo di comunicazione più moderno e il supporto di ascolto musicale più antico: sta per nascere il primo social network per gli appassionati di dischi in vinile. La app gratuita per Iphone si chiama Needle e permetterà la condivisione in rete della propria collezione di vinili, di scoprire quella di altri collezionisti in tutto il mondo, di essere puntualmente informati rispetto a vecchie e nuove uscite, di avere notizie sulle etichette e sui negozi specializzati nella vendita di vinili. E andando in giro per mercatini si potrà anche avere la possibilità di ascoltare attraverso Needle tutti i brani del disco appena avvistato sulla bancarella. La novità di Needle si inserisce in un mercato che per quanto riguarda il vinile è fiorente e migliora di anno in anno, contrariamente al resto. Nel 2013 l’aumento delle vendite di album in vinile è stato del 30 per cento e secondo l’ultimo dato disponibile della Ifpi, la Federazione internazionale dell’industria discografica, le vendite del vinile nel 2012 sono state le migliori dal 1997, raggiungendo la cifra di 177 milioni di dollari, mentre complessivamente la vendita del fisico è diminuita del 5 per cento (833 milioni di album in formato Cd contro i 910 milioni del 2011). L’arrivo di Needle è una buona notizia per i gestori dei negozi di dischi ed è una novità che verrà senz’altro registrata nel corso del Record Store Day del 2014, previsto per sabato 19 aprile. La giornata mondiale dedicata ai negozi di dischi, nata negli Stati Uniti nel 2007 con lo scopo di preservare il loro valore culturale e sociale, festeggiata tra l’altro con centinaia di pubblicazioni di dischi in edizione limitata, oltre che con mostre e proiezioni di film, vedrà quest’anno il sito Repubblica.it impegnato come media partner.

Musicalbox

p. 3 webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0

QUANDO LA CHITARRA………DIVENTA SCUOLA STEF BURNS Abbiamo incontrato il noto chitarrista di Vasco Rossi a conclusione di una delle sue lezioni……..ad insegnare qua e là come si usa la chitarra. L’ex chitarrista di Alice Cooper è stata una persona fantastica nonostante il suo manager. E con lui la tecnica l’ha fatta da padrone.

Stef Burns, nome d’arte di Stephan Birnbaum (Oakland, 26 giugno 1959), è forse uno dei chitarristi statunitensi più conosciuti in Italia per essere il chitarrista di Vasco Rossi. Stef inizia a suonare la chitarra di suo padre intorno ai 6 anni quando poi riceve la sua prima chitarra elettrica, una Winston. Dopo poco tempo la sostituisce con una Fender Mustang. A 9 anni forma la sua prima band, chiamata “The Yellow Brick Road”. Alle scuole superiori suona in una band chiamata “Legend” con cui eseguiva cover degli Allman Brothers Band, Lynyrd Skynird, Montrose, Led Zeppelin, Deep Purple, Marshall Tucker Band e altre band degli anni ’70. Il tastierista era Dave Mathews, che più tardi avrebbe suonato con Tower of Power, Boz Skaggs e Etta James. Con i “New Legend03”, di cui scriveva i brani, comincia ad addentrarsi nel jazz e nella fusion, proponendo inoltre cover di Jeff Beck e di altri artisti del panorama fusion anni ’70 (in questa formazione figurava anche il tastierista John Seppala, con cui collaborerà in occasione dell’album Swamp Tea). Nel 1979 Stef entra a far parte della sua prima vera band: gli Omega, composta da Bill e Reni Slais, ex membri della Elvin Bishop Band, e da Mickey Thomas, che più tardi ebbe successo con gli Starship. Nel 1982 Stef collabora con Jesse Colin Young, precedentemente appartenente ai Youngbloods e con il quale si esibisce in giro per gli Stati Uniti per un anno. L’anno seguente lavora insieme ai Pablo Cruise pubblicando l’album Out of Our Hands e imbarcandosi nuovamente in un tour statunitense. Nel biennio 1984/1985 è il turno di Sheila con cui si esibisce anche in Giappone ed Europa suonando in Romance 1600 e Sheila E. Nel 1986/87 Stef suona con i Berlin e va nuovamente in tour attraverso America, Giappone ed Europa, in coincidenza con la pubblicazione della colonna sonora del

Musicalbox

p. 4 webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0 film Top Gun col brano “Take My Breath Away. Nel 1988 è ancora in tour con Michael Bolton, e nello stesso anno fonda una band chiamata The Vu con Ross Valory, Prairie Prince, Tim Gorman (già The Who e Rolling Stones) e Kevin Chalfant alla voce. Nel 1989 Stef si unisce ai californiani Y&T con cui registra gli album Ten,Yesterday & Today Live, Musically Incorrect e Endangered Species. Su raccomandazione di Joe Satriani, all’inizio del 1991, riceve una chiamata da Alice Cooper, che stava cercando un chitarrista. Stef suonò in Hey Stoopid (1991) e The Last Temptation (1994). Burns suona con Alice dal 1991 al 1995, quando si esibisce in Sud America nel tour Monsters of Rock con Ozzy Osborne, Megadeth e Faith No More. Vasco Rossi, dopo aver ascoltato il brano “Hey Stoopid” ed averlo visto suonare dal vivo, rimane impressionato dal sound di Burns e lo contatta per una sessione di registrazione nel 1993. Il suo primo live con Vasco è datato 1995 a San Siro con “Rock sotto l’assedio”. Dal 2000, cioè da quando sostituì Chris Hayes, Burns suona inoltre con la band Huey Lewis & The News. Dal 1989 Stef ha inoltre una propria band chiamata “Stef Burns Group”. Nel 2004, durante il “Buoni o Cattivi Tour” di Vasco, Stef viene invitato a suonare al G3 con Joe Satriani, Steve Vai e Robert Fripp. Sono abbastanza rare le apparizioni di Stef Burns in programmi o trasmissioni televisive. Uno di questi è stato il “VH-1 Honors” dove Stef si è esibito con Stevie Wonder Stevie, Steve Winwood, James Taylor, Sheryl Crow, Nile Rodgers e Narada. Di recente pubblicazione l’ultimo disco, World, Universe, Infinity contenente 9 pezzi interamente scritti dal chitarrista statunitense ed una cover di “Little Wing” di Jimi Hendrix. Il 2008 è un anno molto positivo dal punto di vista lavorativo. A febbraio e marzo in Italia con il tour promozionale del disco World Universe Infinity, prende parte al tour Vasco.08. Successivamente suonerà con Huey Lewis and the News ad agosto. A settembre, ripartirà il tour del suo gruppo e contemporaneamente quello di Vasco Rossi che chiamato “Tour Europe indoor” lo porterà in giro nei palazzetti di tutta Italia e di alcune capitali europee. A dicembre, finalmente libero da impegni, gira con lo Stef Burns Group, in un mini-tour denominato The DVD experience tour, voluto dal chitarrista per pubblicizzare il DVD live registrato nel tour di marzo 2009 ed intitolato: Stef Burns Group In Concert – World, Universe, Infinity… LIVE!!! Per la UltraTempo Records. Secondo lo standard degli ultimi anni, nel 2011 Stef Burns è sul palco del Live kom 011 di Vasco Rossi e in USA per il tour estivo di Huey Lewis and the news. A fine anno, si prende qualche mese di pausa, a causa dei problemi di salute di Vasco e soprattutto per poter stare vicino alla moglie, prossima al parto della loro figlia. Il 17 novembre 2012 Stef Burns inaugura il suo nuovo gruppo chiamato “ Stef Burns League affiancato da Roberto Tiranti (al basso) e da Juan Van Emmerloot (alla batteria) con cui farà un altro tour italiano.[3]. Questa nuova band porterà anche alla realizzazione di un nuovo disco intitolato “Roots & Wings” uscito in Italia il 28 gennaio 2014 per la UltraTempo Records. La band inaugurerà il nuovo album con un tour nel mese di Febbraio che toccherà l’Italia da nord a sud, nel periodo compreso tra il 6 e il 19 del mese. La chitarra principale più usata è una Fender Stratocaster Custom Shop 1991 color Vintage white, con vernice alla Nitro. È creata su sue stesse indicazioni, da Larry Brooks del Fender Custom Shop. La chitarra monta un pickup Humbucker Seymour Duncan JB (al ponte) e due single

p. 5 Musicalbox

webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0 coil Fender Texas Special (manico e posizione centrale), il ponte è un Strat Plus Bridge. Il manico ha un radius ridotto rispetto alle normali Stratocaster (è la copia di un manico Kramer), le meccaniche sono autobloccanti Schaller, il capotasto è un Fender Roller Nut. Fin dal 1996, Stef usa spesso sul palco di Vasco un’altra Stratocaster, pressoché identica alla sua. Suona anche una Gibson Les Paul Custom “Black Beauty” ‘57. Meno usate sono, invece, una Gibson Les Paul Supreme (utilizzata esclusivamente nel Tour “Buoni o Cattivi” con Vasco Rossi), una Gibson Explorer (anch’essa utilizzata nel tour “Buoni o Cattivi”), ed una semiacustica di liuteria italiana, una Buscarini JBv Stef Burns Signature (usata nei tour 2007-2008 di Vasco), strumento semiacustico simile alla L5 Gibson. Al concerto del primo maggio 2009 con Vasco, ha usato anche una Gibson SG Standard, che riproporrà successivamente nell’”European Indoor Tour 2009”. LA NOSTRA INTERVISTA D. Grazie Stef della tua gentilezza e cortesia ad accettare di fare questa breve chiaccherata S. No, grazie a voi, sono contento di essere qua, assolutamente. D. Bene, allaora parlaci di questo clinic che in questi giorni stai tenendo qui a Lecce e provincia. R. Beh, il clinic lo abbiamo tenuto proprio ieri ed è una sorta di seminario nel quale cerco di trasmettere quella che è la mia esperienza di chitarrista. Cerco di far capire a chi mi segue in questi clinic quale potrebbe essere la direzione giusta di chi mi sta di fronte, trasmetto loro un po’ della mia esperienza di strumentista, cerco di far capire che ci sono anche altri modi di suonare anziché fare i soliti esercizi per imparare lo strumento o per perfezionarlo. Cerco loro di far capire che ogni sorta di rumore che li circonda, tipo quello di una basso o di una batteria può essere anche modo di ispirazione e poi cerco sempre di parlare poco e di suonare e far suonare sempre di più. D. Come ti trovi con la gente del Salento, anzi con i musicisti salentini? R. In questi giorni ho conosciuto molti strumentisti salentini, sono giovanissimi e bravissimi e la cosa che mi ha colpito di più e mi è anche molto piaciuta è la passione che ci mettono. Si vede che loro vogliono suonare, vogliono imparare e… scusami ma questa è una cosa bellissima che stimola molto anche me. Fa bene ai giovani ed ai meno giovani come noi. D. Tu in realtà sei un maniaco della tecnica, è vero? R. No, no, no…. Anche. Per me la cosa principale è quello di riuscire a trovare il tuo tocco personale, il tuo suono, la tua tecnica. Non vuol dire cioè che devi essere veloce e o assolutamente preciso, è importante capire e imparare dallo strumento, un po’ come un pittore fa con i colori, cercare di capire quale colore ti dà quella percezione , e comunque devi anche aver imparato a fare il pittore e lo impari piano piano ispirandoti. D. Tu hai suonato con Alice Cooper, ma suoni anche con Vasco Rossi, ma in Italia ti conoscono per lo più come il chitarrista di Vasco. Ci parli un po’ della tua esperienza con loro? R. Con Alice è stato fantastico, con Vasco è ancora come vivere un sogno. Vasco per me è un motivo di ispirazione per tante cose, le cose che fa ma soprattutto le cose che dice nelle canzoni, unitamente alle mie note ispirate da quelle parole sono

p. 6 Musicalbox

webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0

semplicemente fantastiche. Nasce tutto da solo, la base di tutto tra me e Vasco è l’ispirazione. Con Alice invece è stato lavorare con una bellissima persona. Tu puoi essere un rocker da palco cattivo e spregiudicato come lo è sempre stato lui, ma fuori da quella situazione poi, sei una persona fantastica. Nella vita di ogni giorno Alice non mangia certo polli crudi come fa sul palco (sorridiamo entrambi) D. Passiamo ora alla tecnica; come ti trovi a suonare con un amplificatore Marshall e un ampli Fender? R. Sai già che uso tutti e due, ok, per me ogni ampli ha il suo suono che è importante per qualsiasi tipo di musica. Per la musica rock, che ha un suono duro, sono abituato ad utilizzare i Marshall perché mi dà sempre la sensazione di avere a che fare con una cassa chiusa che esplode e questo va certo bene per il rock; poi quando faccio cose più leggere come ad esempio il blues, o il rithm blues, o il rock’n’roll o il country, preferisco usare un fender poi quest’ultimo si adatta molto bene ad essere utilizzato con i pedalini mentre col Marshall devi giostrare sui canali. D. Stef, un ultima domanda e poi ti lasciamo alla tua cena. Nel tuo ultimo lavoro ci sono diverse influenze musicali, quanto ad esempio ha influito la musica dei Foo Fighters? R. Loro sono uno degli ultimi gruppi rock americani che hanno portato una musica dura ed allo stesso tempo efficace, ma hanno ancce uno stile preciso e sanno avere anche una linea melodica notevole. Una cosa che mi piace di loro in particolare è il connubio tra melodie ed armonie che non è sempre facile ottenere. Loro sono bravissimi a fare la musica che non ti aspetti. D. Stef, noi ti ringraziamo tantissimo, ti lasciamo alla tua cena. Ce lo fai un saluto per INONDAZIONI? R. Ma certo scherzi. Ciao a tutti gli amici di INONDAZIONI.IT

p. 7 Musicalbox

webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0

ATTENTI A QUEL ….. ROCK Ernesto Assante e Gino Castaldo, due firme musicali tra le più conosciute nel panorama giornalistico. Erano qui nel Salento per le LEZIONI DI ROCK, tutta dedicata ai Pink Floyd. Potevamo lasciarceli sfuggire? No! Ecco quello che ci hanno raccontato..

D. Questa sera siete a Lecce per il vostro, permettetemi di chiamarlo così, tour di Lezioni di Rock. Come è nata questa idea? Castaldo – C’è anche che per noi, stare qui stasera è una storia affettiva. Dovete sapere che undici anni fa feci qua una lezione un po’ più teatralizzata anche con un minimo di allestimento scenico, su Sgt. Pepper, e da lì è nata l’idea che ci ha poi portato a farle sistematicamente in giro per l’Italia quindi l’affettività di questa sera è particolare perché l’idea di Lezioni di rock è fondamentalmente partita da qui. D. E poi l’idea si è evoluta attraverso il Magical Mistery Tour…. Assante – Nel senso che raccontare le grandi storie del rock, cioè di andare nei luoghi dove queste storie hanno preso vita o sono nate era il passo naturale cioè Londra ed in particolare Liverpool dove sostanzialmente non è che si va per qualche altro motivo, solo per i Beatles. D. Stiamo parlando del passato, ma la musica si è evoluta, nuovi mezzi di comunicazione, si è perso forse il piacere di ascoltare i dischi, ora tutto è mp3 e cose di questo genere. Dove andremo a finire secondo voi? Assante – Non è che si è perso il piacere, si è persa l’abitudine di ascoltare i dischi, io crede che il piacere uno lo trova anche ascoltando un mp3, ma non si ascolta; il problema è che non ci si ferma ad ascoltare un disco o un lavoro tutto per intero; si ascolta musica facendo mille altre cose, quindi è un tipo di consumo musicale profondamente diverso che porterà … non so, io sono più ottimista di Gino che adesso dirà il peggio, ma insomma io credo che ogni epoca ha i suoi modi di fare cultura, credo che questa fase non sia la migliore, non c’è dubbio, ma da questi nuovi modi ne sono convinta nascerà nuova buona musica così come è stato quando è arrivato il quarantacinque giri, all’inizio erano solo canzonette, poi è arrivato l’album, ecco, allo stesso modo credo che qualcosa di nuovo prima o poi arriverà anche con questi nuovi mezzi.

p. 8 Musicalbox

webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0 D. Attualmente siamo in un momento di crisi totale, per certi versi assurda, quindi oltre alla crisi del disco c’è anche la crisi dell’industria discografica dovuta anche all’utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione, ma parliamo anche di occupazione per esempio di occupazione dei giovani nella musica, che suggerimento può essere dato a loro? CASTALDO – Uno soprattutto, nel senso che la musica è cambiata, il mondo è cambiato perché c’è stato un certo momento in cui la gente prendeva iniziative, inventava cose nuove; è vero, oggi ci sono cose che non vanno da tutti i punti di vista tipo strutturali, formali, stilistici etc., quello che manca e che credo consiglierei ad un ragazzo è quello di inventare qualcosa che non esiste, perché credo che su questo ci sia tanto tanto da fare e credo che questo voglia anche dire inventarsi il modo di occupare perché le idee nuove, forti, producono ricchezza, producono occupazione, e tante cose nuove. Invece di lamentarsi di spazi che non ci sono, ecco quello che cerchiamo anche di far capire attraverso queste lezioni è che per esempio i Beatles, i Pink Floyd hanno creato uno spazio nuovo, non hanno occupato uno spazio che già c’era. Credo che se si ricominciasse a fare quello o, forse le cose cambierebbero un po’ in meglio. ASSANTE – Guarda spesso anche a noi capita di dire “tutto è stato già fatto”, ma in ogni epoca “tutto è stato già fatto”, e l’epoca cambia perché qualcuno fa qualcosa che non è stata fatta prima, per cui senza dire, ma che sono a fare rock se è stato già fatto tutto quanto prima…. Le idee nuove sono sempre nuove e se sono nuove sono soprattutto buone. CASTALDO – Ecco, tu ci hai parlato di occupazione, io ti faccio l’esempio di come ad esempio un ragazzino americano si è inventato facebook in musica, proprio perché tutto sta cambiando, ecco, morta la vecchia industria può nascerne una nuova, una prateria di idee ancora da sviluppare e da far evolvere. Quello bisognerebbe fare, nuove idee. D. Vi trovate in Puglia, terra ad esempio di sperimentazione ed attuazione di iniziative per i giovani come Bollenti Spiriti. Ecco può essere questo un volano forte, secondo è un volano forte per mettere i giovani nelle condizioni di essere imprenditori di se stessi, ecco, secondo voi la Regione Puglia sta investendo bene su questo? CASTALDO – Noi ne parlavamo proprio oggi e dicevamo che se tutte le regioni italiane avessero delle strutture tipo Puglia Sound, l’Italia cambierebbe, parliamo di musica ma non solo, ecco, noi vorremmo essere cittadini pugliesi, infatti abbiamo chiesto la cittadinanza onoraria e speriamo che ce la diano, ci troviamo talmente bene che c’è un’accoglienza straordinaria, la regione è musicalmente parlando viva, c’è tanto di più di altre regioni. D. Un ultima domanda, dal libro che voi avete fatto insieme, i Dischi della musica rock, ne scegliete uno da testa (i due si guardano, sembra che siano in difficoltà…. Poi scoppiano a ridere insieme a me) CASTALDO – No, io mi rifiuto di rispondere perché, anche solo per ridurne a trentatrè abbiamo messo più tempo a decidere la lista che a scrivere. D - E forza, datemi sto scoop ASSANTE – Io con una simpatica forzatura dico, nonostante avrei dovuto dire i Beatles come è ovvio, qualsiasi disco dei Beatles va bene, possibilmente gli ultimi, ma insomma in realtà dico “Who’s next” degli WHO perché è un disco che non è invecchiato, che spiega molte delle cose del rock in maniera splendida, inoltre non è nemmeno un disco che tutti hanno dentro casa, vi trovate a comprare qualcosa che non avete e che è sempre bello avere. CASTALDO – Io per integrare dico “Revolver” dei Beatles.

p. 9 Musicalbox

webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0

D. E su Frank Zappa? Uno di Frank Zappa? ASSANTE – Guarda io sono pazzo di Joes Garage CASTALDO – Guarda, concludere una così bella intervista con questa cattiveria, ma come si fa? Dire un solo disco bello di Frank Zappa, come si fa, dai diciamo dieci….. L’intervista finisce qui con una risata generale dei due “professori” e del furfante che ha voluto intervistarli

p. 10 Musicalbox

webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0

THE WARLOCKS: TRA ROCK E ROCK LISERGICO Per i dieci anni di CoolClub una delle più importanti band della scena rock psichedelica californiana, lisergici e potenti come dei Grateful Dead. The Warlocks fu il nome della prima incarnazione dei Grateful Dead di Jerry Garcia. Quella degli Warlocks è la moderna ricostruzione dello scenario sixties/seventies, fotografia distesa di quei balordi dell’arte che un tempo rispondevano ai nomi di Velvet Underground, 13th Floor Elevators, Hawkwind e Blue Oyster Cult. La band ha pubblicato alla fine del 2013 il nuovo album ‘Skull Worship’ accolto in modo entusiastico dalla critica statunitense, salutato come un ritorno alla potenza di droni che aveva contraddistinto i primi passi della band di Bobby Hecksher. La formazione attuale degli Warlocks comprende oltre al leader Bobby Hecksher (chitarra, tastiera e voce), John Christian Rees (chitarra), Earl V.Miller (chitarra), Christopher DiPino (basso) e George Serrano (batteria). La nostra intervista a Bobby Hecksher

D. Questa sera siamo qui a Lecce con i Warlocks ed in compagnia del leader della band Bobby Hecksher. Quello che avete presentato questa sera è il sesto album che però è intriso da una cortina di fumo che richiama i vecchi lavori. HECKSHER – Beh, arrivare al sesto album vuol dire anche acquisire una certa esperienza, una certa maturità, e quindi ci piace molto lavorare su un insieme di idee che uniscano canzoni rock e pop allo stesso modo e ci sembra giusto continuare in questo modo anche nelleprossime canzoni che andremo a produrre. D. Ascoltandovi ho avuto delle sensazioni che mi hanno riportato indietro nel tempo, nel senso che mi sono ritornati alla mente dei suoni alla Cure ed alla Velvet Underground, quanto questi gruppi possono influire o influiscono sulla vostra musica? HECKSHER – Anche le band a cui possono fare riferimento i Velvet Underground o Bob Dylan hanno un punto di partenza, cioè anche loro che sono così importanti hanno comunque delle influenze esterne. Noi sostanzialmente ci definiamo un gruppo di rock’n’roll, ci piace qualcosa dello show gaze, ci piace la pop music, il punto di riferimento sono comunque gli anni ’60 anche se poi possiamo assomigliare a delle band come gli Interpool per la parte vocale o ai Joe Division anche se non abbiamo un punto fisso di riferimento. Non ci riconosciamo in una scena fissa anzi cerchiamo di variare tra rock’n’roll e pop. D. Il vostro ultimo lavoro è una sorta di mantra dedicato a un teschio, ce lo spieghi meglio?

Musicalbox

p. 11 webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0

HECKSHER – La storia del teschio ha a che fare con tante piccole storie che ci sono all’interno del disco, ognuna parte con qualcosa da dire prendendo una sua evoluzione naturale, ma a me personalmente piace vedere questa cosa come un qualcosa di incompleto, da finire, da perfezionare, un punto di partenza per poter cercare altre canzoni.

p. 12 Musicalbox

webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0 L’ARTISTA CHE HA STRAVOLTO IL ROCK – LOU REED Il 27 Ottobre 2013 è morto Lou Reed a 71 anni. Ad annunciarlo il sito della rivista musicale Rolling Stone che non ha indicato la causa della morte, ma a maggio Reed aveva dovuto subire un trapianto di fegato. La notizia è stata confermata poco dopo dal suo agente britannico. Lou Reed era nato a Brooklyn il 2 marzo del 1942 ed era stato il fondatore del gruppo rock dei Velvet Underground – insieme tra il 1964 e il 1973 –. Uno dei musicisti più influenti degli ultimi 50 anni, ha scritto Rolling Stones. Nella sua lunga carriera si è dedicato ad espressioni artistiche diverse, dalla poesia alla fotografia, e a esperimenti con la musica vari e sempre molto ammirati. Era sposato dal 2008 con la musicista e artista altrettanto eclettica Laurie Anderson, sua compagna dall’inizio degli anni Novanta. Il nostro ricordo in musica.

Lo abbiamo sempre amato, sin da quando, ragazzi, ascoltammo per la prima volta un suono di viola che avvolgeva una lirica rock. Ci sembrò di scoprire un nuovo genere ma, in quegli anni (’70) c’erano una grande quantità di generi derivati di rock. Cominciamo ad appassionarci a quei suoni, a quelle storie, a quelle liriche: “I’m waiting for my man”, “Venus in furs”, “Sweet Jane”, “Heroin”, “Lady Day” scoprendo che quel rock era un rock essenziale e semplice nella musica ma duro nei testi. Si perché raccontava di storie diverse, di storie oltre ogni limite. I Velvet Underground non hanno mai cercato il successo, nessuno di loro, tranne Nico, ha fatto il musicista per il successo; diceva John Cale “per essere pronti al successo bisogna avere innanzitutto una personalità stabile, e Lou non l’aveva. Neppure io, per dirla tutta. E quindi non siamo mai stati pronti al successo”. Nati e diventati il gruppo di Andy Warhol, furono la band che trasformò la factory. Vestiti in nero e con gli occhiali scuri sempre in scena, hanno rappresentato quello che altri artisti non hanno avuto il coraggio di fare o di dire. I testi dei Velvet, quasi tutti di Lou Reed, hanno scosso non solo per la crudezza con cui sono stati trattati i vari argomenti: “perché quando la roba entra in circolo non me ne frega più niente di voi Tizi e Cai di questa città” “mi sento malato e sporco, più morto che vivo, aspetto il mio uomo con 26 dollari in mano”….. Lou Reed se ne è andato e noi pur amando moltissimo la sua musica non vogliamo qui redigere un ulteriore necrologio. Ecco, allora, come vogliamo ricordalo, con una frase tratta da una delle più belle canzoni mai scritte “Sunday Morning”, si perché lui se ne è andato via in una triste domenica di ottobre: “Domenica mattina e sto cadendo ho una sensazione che non voglio sapere”.

p. 13 Musicalbox

webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0 LOU REED – DISCOGRAFIA ESSENZIALE 2 Marzo 1942 – 27 Ottobre 2013 Con i The Velvet Underground 1967 1968 1969 1970 1972 1974 1985 1986 1993 1995 2001

– – – – – – – – – – –

The Velvet Underground & Nico White Light/White Heat The Velvet Underground Loaded Live at Max's Kansas City 1969: Velvet Underground Live with Lou Reed VU Another View Live MCMXCIII Peel Slowly and See Bootleg Series Volume 1: The Quine Tapes

Solista - Album in studio 1972 1972 1973 1974 1975 1975 1976 1978 1979 1980 1982 1983 1984 1986 1989 1992 1996 2000 2003 2007

– – – – – – – – – – – – – – – – – – – –

Lou Reed Transformer Berlin Sally Can't Dance Metal Machine Music Coney Island Baby Rock 'n' Roll Heart Street Hassle The Bells Growing Up in Public The Blue Mask Legendary Hearts New Sensations Mistrial New York Magic and Loss Set the Twilight Reeling Ecstasy The Raven Hudson River Wind Meditations

Album dal vivo 1974 1975 1978 1984 1996 1998 2001 2003 2004 2008

– – – – – – – – – –

Rock N Roll Animal Lou Reed Live Live: Take No Prisoners Live in Italy Live in Concert Perfect Night: Live in London American Poet Extended Versions Animal Serenade Berlin: Live at St. Ann's Warehouse

p. 14 Musicalbox

webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0

Raccolte 1977 1980 1985 1992 1992 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2002 2003 2004 2009 2011

– – – – – – – – – – – – – – – –

Walk on the Wild Side: The Best of Lou Reed Rock and Roll Diary: 1967-1980 City Lights Walk on the Wild Side & Other Hits Between Thought and Expression: The Lou Reed Anthology The Best of Lou Reed & Velvet Underground Different Times: Lou Reed in the '70s Perfect Day A Retrospective The Definitive Collection The Very Best of Lou Reed Legendary Lou Reed NYC Man (The Ultimate Collection 1967-2003) NYC Man: Greatest Hits Perfect Day: The Best of Lou Reed The Essential Lou Reed

Collaborazioni 1990 2008 2008 2011

– – – –

Songs for Drella (con John Cale) The Stone: Issue Three (con John Zorn e Laurie Anderson) The Creation of the Universe (con i Metal Machine Trio) Lulu (con i Metallica)

p. 15 Musicalbox

webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0 A SHORT HISTORY OF ROCK

Durante la rassegna “Corti a Mezzanotte” ci è stato chiesto di realizzare uno spettacolo per ricordare e parlare di Lou Reed. Noi abbiamo accettato la sfida e, grazie a tanti amici musicisti e giornalisti abbiamo fatto qualcosa di veramente straordinario. Non smetteremo mai di ringraziare gli ottimi musicisti che ci hanno affiancato ed i preparatissimi giornalisti intervenuti per una produzione targata MUSICALBOX – INONDAZIONI.IT. Dire che Lou Reed sia stato uno degli artisti più influenti dell’ultimo mezzo secolo di musica rock, è quello che gli anglofoni chiamerebbero understatement of the century. Basta la celebre dichiarazione rilasciata da Brian Eno che disse: “Tutti quelli che hanno ascoltato il primo album dei Velvet Underground hanno poi formato un gruppo. Oppure la lista di chi, più o meno apertamente, a Lou Reed (con o senza Velvet) si è ispirato: David Bowie, Iggy Pop, tutto il punk sia inglese che americano, ¾ almeno del post-punk, e poi da lì le mille trame dell’underground rock 80, 90, e pure 2000. È difficile trovare qualcuno la cui influenza si è esercitata in maniera tanto diretta, dichiarata ed esibita, e il cui feticcio è stato celebrato da generazioni tanto diverse e sulla carta distanti. Lou Reed era più che un gigante; era il padre nobile della miglior musica popular da cinquant’anni a questa parte. Lewis Allan (Lou) Reed era nato a New York il 2 marzo del 1942. Chitarrista, cantante e compositore, iniziò il suo mito formando con John Cale, nel 1966, i Velvet Underground, i cui loro grandi successi, molto spesso sono stati ripresi negli ultimi anni come musiche per noti spot pubblicitari. Nel corso degli anni, ha cantato canzoni che parlavano di argomenti scomodi, come la droga, la prostituzione, i trans con brani quali. "Heroin", "I’m waiting for the man", "Sunday morning", " Vicious", "Perfect Day","Sweet Jane" e la famosissima “Walk on the Wild Side”, brani che hanno segnato la storia del rock e che avevano permesso a Lou Reed, di non essere solo un artista “Underground”, ma un autentica leggenda. Il progetto A SHORT HISTORY OF ROCK nato per Le Corti a Mezzanotte edizione 2014 da un’idea di MUSICALBOXWEB - la trasmissione web di Inondazioni.it - che si occupa principalmente di rock, non vuole essere una commemorazione ma una vera e propria trasposizione di quanto Lou Reed ha rappresentato e rappresenta anche per i cosìddetti gruppi emergenti.

p. 16 Musicalbox

webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0 Lo spettacolo al quale hanno partecipato i Camden e Christine IX (ex Shotgun Babies), due tra i migliori gruppi emergenti nostrani, Ennio Ciotta, noto giornalista e musicologo, Giancarlo Susanna (noto critico musicale e giornalista de L’Unità, Rckerilla, Ciao 2001 ed latre testate specializzate nonchè autore di RaiStereoNotte ed altri ospiti, è stato anche un modo per far rivivere diversamente gli scorci storici della Città di Galatina. L’idea è stata quella di unire in un unico filo conduttore le vecchie strade del centro antico con le strade della lontana New York che ha da sempre visto protagonista Lou Reed. Infatti è proprio lui che ha messo in musica quello che per le strade di New York da sempre accade: perversione, poesia metropolitana, underground, rock duro ma anche poetico. Uno spettacolo tutto da gustare, fatto di musica rock, di parole, di poesia e di proiezioni alla Andy Wharol il mago che portò nella sua Factory i Velvet Underground di Nico, Cale e Lou Reed. “Il mio dio è il rock’n’roll”, “Se ci sono più di tre accordi è jazz”; queste solo alcune delle frasi celebri di Lou Reed. Lui ha insegnato a fare rock con soli tre accordi, lui è stato quello che ha trasformato il rock’n’roll in uno stile di vita cantando per quelli che passeggiano sul lato selvaggio della strada. Un evento targato INONDAZIONI.IT. I Camden Trio nascono nel novembre 2009 da un’idea comune di Massimo Munitello (basso), Ester Ambra Giannelli (chitarra e voce) e Gabriele Turso (batteria), per rendere omaggio al Rock made in UK. La linea che i tre musicisti decidono di adottare è, fondamentalmente, quella dell’”acoustic band”, un esiguo organico che permette una personalissima ri-elaborazione dei grandi classici del Brit-Rock, dai Beatles agli Oasis, dagli Who ai Pink Floyd ai Blur. Nell’agosto del 2010 i Camden Trio affiancano al repertorio di cover anche il progetto inedito, scelta che conduce i tre musicisti ad una notevole evoluzione del proprio stile e sound, anche grazie all’introduzione degli strumenti elettrici e semiacustici, con un riscontro molto positivo da parte del pubblico.La scelta della composizione inedita ha permesso ai Camden Trio di “raccontare le proprie idee in musica” in trasmissioni radio, manifestazioni, interviste stampa e, nel marzo del 2011, di essere selezionati per aprire il concerto de Le Luci della Centrale Elettrica alle Officine Cantelmo a Lecce.Il 10 luglio dello stesso anno esce il video del loro primo singolo “On liberty” che riscuote subito un buon successo. Il 12 agosto dello stesso anno vengono selezionati per partecipare alla Notte Bianca di Specchia, la più importante notte bianca del salento. Il 30 Aprile 2012 è stato pubblicato il primo disco intitolato “Welcome to Camden”. Nel luglio 2012 vincono la seconda edizione del concorso regionale “VIME -Vetrine In Musica Edita” organizzato dall’associazione Vetrine Inedite. Il premio è stato assegnato da una giuria presieduta da Mino Molfetta (patron di Ciccio Riccio), Valentina Molfetta (Ciccio Riccio), Camillo Fasulo (Radiazioni), Enrico Martello (Associazione Musicale Frescobaldi), Emanuele Pedote (musicista). Da un amore viscerale nasce CHRISTINE IX il progetto solista di Christine ex delle Shotgun Babies CHRISTINE IX è chitarra, basso, voce, piano, testi, viscere.

p. 17 Musicalbox

webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0 dicono di lei: - “La musica dark, intensa e penetrante – ma soprattutto inedita – è della bravissima Christine IX. Per darsi un tocco più femminile indossa un vestitino estivo, un bel rossetto rosso e un impresentabile fiore rosso sui capelli. Promossa. In ogni caso non si ben comprende se il carisma e il magnetismo che emana siano dovuti al suo fascino, alla sua bravura o al potere della chitarra elettrica. Forse una combinazione e miscela perfetta di questi tre elementi” (Ubaldo Villani Lubelli) - “Urla di rabbia esplosiva e irriverente” (Rumore) - “L’ugola di Christine fa valere tutta la sua rabbia, quasi grunge” (Rock Now) - “La voce di Cristina anche se dura e rauca ha un fascino che ti colpisce all’istante” (Metal Wave)

p. 18 Musicalbox

webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0

A SHORT HISTORY OF ROCK Alcuni scatti della serata

p. 19 Musicalbox

webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0 I GRUPPI EMERGENTI OSPITATI DA MUSICALBOXLIVE

23 and Beyond the infinite I 23 and Beyond the infinite, sono una band emergente della provincia di Benevento che è sicuramente una novità per il tipo di musica che questi quattro ragazzi sono in grado di proporre. Le loro sonorità, che guardano nettamente alla neopsichedelìa ed alla sperimentazione, sono imbevute di quelle note alla Syd Barrett e al psych anni 60. Il loro primo lavoro, del tutto autoprodotto, “Dumb Gets Drunk” è un album concept già dalla copertina. Noi li abbiamo scovati durante una loro tournee in Puglia e li abbiamo ospitati per quattro chiacchere.

BOUNDLESS Boundless ska project pone le proprie basi nella musica ska degli anni ‘60, originaria della Jamaica, che mescola sonorità che vanno dal reggae al rocksteady, dallo skinhead reggae allo ska, fino al jazz, una fusione di suoni tale da essere adatta ad ogni tipo di contesto. Da qui il nome Boundless: illimitato,senza confini… un progetto che vede il ritmo in levare fare da sfondo alla creatività e alla fantasia dei vari componenti, che miscelando le proprie influenze e il proprio stile danno vita ad un suono ricco, divertente, che passa dall’essere aggressivo e deciso all’elegante e sofisticato, poliedrico, “d’altri tempi”, consentendo a tutti di condividere un’esperienza musicale universale, senza limiti… BOUNDLESS!

INSANIS Gli Insanis sono una band rap-rock nata dalle ceneri dei Merkuriokromo, dall’idea del rapper Strix di continuare il progetto iniziato nel 2006 ma che nel corso degli anni è sempre stato martoriato da continui e tumultosi cambi nella line-up. Un variopinto mix di tematiche che si collocano tra il serio e il demenziale, ma sempre con la provocazione alla base di tutto. Il sound generale ha connotazioni prettamente funky con riff di chitarra che spaziano dall’hard rock allo sperimentale.

p. 20 Musicalbox

webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0

PHAINO ”PHAINO” un gruppo che è anche un progetto musicale nato una decina di mesi fa: un gruppo di quattro ragazzi che, quasi per caso, accomunati da una stessa voglia di musica scrivono, compongono e suonano le proprie canzoni. Provengono tutti da Uggiano La Chiesa, piccolo paesino nei pressi di Otranto e la backline è così composta: alla voce e alla chitarra ritmica Salvatore De Giuseppe, alla chitarra solista Giuseppe Nachira, alla batteria Lucio Stefàno mentre al basso Riccardo Luchena. I quattro giovani, tutti molto intraprendenti, dopo aver sottoposto le loro canzoni al vaglio del pubblico che risponde positivamente decidono di partecipare ad un concorso e, aggiudicandosi il primo posto, vincono 5 ore di registrazione in studio gratis. Ed è proprio lì, in questo studio, che il progetto Phaino cresce e con esso anche gli apprezzamenti da parte dei giovani che spontaneamente seguono il gruppo nelle sue serate. Motivati, decidono di partecipare a quella che sarebbe stata poi la porta d’ingresso nel mondo della musica underground salentina: il Salento Music Contest. I Phaino si impongono anche qui ed il SMC diventa una vetrina che comincia a portarli in giro.Combattendo gli impegni di ognuno il gruppo riesce a registrare un totale di ben dieci canzoni, considerate da molti un prodotto di tutto rispetto. Insomma, il fenomeno PHAINO cresce.

CAMDEN I Camden Trio nascono nel novembre 2009 da un’idea comune di Massimo Munitello (basso), Ester Ambra Giannelli (chitarra e voce) e Gabriele Turso (batteria), per rendere omaggio al Rock made in UK. La linea che i tre musicisti decidono di adottare è, fondamentalmente, quella dell’”acoustic band” , un esiguo organico che permette una personalissima ri-elaborazione dei grandi classici del Brit-Rock, dai Beatles agli Oasis, dagli Who ai Pink Floyd ai Blur.Nell’agosto del 2010 i Camden Trio affiancano al repertorio di cover anche il progetto inedito, scelta che conduce i tre musicisti ad una notevole evoluzione del proprio stile e sound, anche grazie all’introduzione degli strumenti elettrici e semiacustici, con un riscontro molto positivo da parte del pubblico.La scelta della composizione inedita ha permesso ai Camden Trio di “raccontare le proprie idee in musica” in trasmissioni radio, manifestazioni, interviste stampa e, nel marzo del 2011, di essere selezionati per aprire il concerto de Le Luci della Centrale Elettrica alle Officine Cantelmo a Lecce. Il 10 luglio dello stesso anno esce il video del loro primo singolo “On liberty” che riscuote subito un buon successo. Il 12 agosto dello stesso anno vengono selezionati per partecipare alla Notte Bianca di Specchia, la più importante notte bianca del Salento. Il 30 Aprile 2012 è stato pubblicato il primo disco intitolato “Welcome to Camden”.Nel luglio 2012 vincono la seconda edizione del concorso regionale “VIME -Vetrine In Musica Edita” organizzato dall’associazione Vetrine Inedite. Il premio è stato assegnato da una giuria presieduta da Mino Molfetta (patron di Ciccio RIccio), Valentina Molfetta (Ciccio Riccio), Camillo Fasulo (Radiazioni), Enrico Martello (Associazione Musicale Frescobaldi), Emanuele Pedote (musicista). Fatto importantissimo per una band salentina è l’aver inoltre avuto la possibilità di effettuare anche un breve tour nel Regno Unito che si è svolto in alcuni pub di Londra e Brighton dal 15 al 18 luglio scorsi.

p. 21 Musicalbox

webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0

Ma prima di Londra, i tre sono stati ospiti dei nostri live e della Festa Europea della Musica del 21 giugno scorso realizzata a Galatina. Beh, non c’è che dire…avevamo proprio visto giusto. Ecco perché Musicalbox dedica loro un’intera puntata per parlare di musica e… altro.

COOL PLECS Cool Plecs, uno dei duetti più attivi nel panorama live del Salento. Marta De Giuseppe (voce) e Stefano Scuro (chitarra), noti come Cool Plecs e con centinaia di live alle spalle, nascono nel 2005 e prendono il nome da una simpatica scritta sul plettro di Stefano. Con loro, nel corso degli anni, hanno collaborato numerosi musicisti salentini, ma il perno fondamentale del progetto rimane il duo in questione. Lo scorso novembre i Cool Plecs hanno dato alla luce il primo singolo inedito, registrato tra Lecce e Milano, dal titolo “Soldier”, un brano dalle sonorità rock, incisive e dure quanto melodiche e scanzonate. Il brano é stato realizzato insieme con Alfonso Mastrolia al basso e Giordano Bello alla battieria. Con l’intenzione di proseguire nel percorso degli inediti e della produzione musicale, i Cool Plecs continuano i loro concerti in giro per il Salento con un repertorio che rivisita in una suggestiva chiave personale, i brani degli artisti che maggiormente hanno influenzato la crescita musicale dei due: da Patti Smith e Janis Joplin ai Beatles, per citare degli autori, ma anche mischiando i generi musicali preferiti, dal blues e il soul fino a sfiorare l’elettronica e la musica ambientale.

INCOMODO Gli Incomodo sono una delle band che più ci ha colpito in questo ultimo periodo. Il gruppo che ha all’attivo un primo album in download free sarà ospite dalle 21.30 nel format Musicalbox. Il progetto nasce nel 2007 da un’idea di Federico Calò. Nel 2008 la band si consolida in un nuovo trio composto da chitarra, voce, basso e batteria e realizza un cd demo contenente 4 brani inediti ed un intermezzo. Dopo vari cambi nella formazione, gli Incomodo raggiungono l’attuale line up composta da Federico Calò (chitarra e voce), Roberto Civino (chitarra), Ivan Pagano (basso), Michele Ruggiero (batteria).La band propone un rock tanto delicato e melodico quanto aggressivo; le differenti esperienze musicali dei singoli componenti spingono il gruppo alla ricerca continua di nuove sonorità. Nel 2013 la band incide il suo primo album :”Un po’ di silenzio”(distribuito con licenza Creative Commons by nc nd e disponibile gratuitamente su jamendo).

p. 22 Musicalbox

webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0

LE CARTE Ospiti della puntata di venerdì 21 febbraio, con inizio alle ore 21.30 su InondazioniTv, LE CARTE gruppo rock emergente tra i più apprezzati del panorama musicale. Le Carte nascono nel 2007. Nel 2008 registrano il loro primo demo EP “Il Regista”. Scelti per il programma televisivo Sala Prove di Rock Tv (Sky), ricevono critiche positive e vengono invitati a suonare come ospiti durante l’esame della rock tv school. studio per registrare il loro PRIMO disco “Finti eroi”. Nel 2010 vengono selezionati fra le 30 band finaliste (su 3600 provenienti da tutta Italia) per l’Heineken Jammin festival contest (Band emergenti) che vincono piazzandosi in cima alla classifica della giuria e conquistando così il main stage del Festival di Venezia. In questa importante occasione dividono il palco con Stereophonics, Cranberries e Aerosmith. Riscuotono grande successo e importanti recensioni, vengono invitati al programma televisivo “Database” di RockTV e a Virgin Radio.Nel 2011 realizzano il loro primo video ufficiale: “ANNI 90” (regia di Tiziano Russo). Il video viene selezionato e messo in rotazione su Rock TV ben 4 volte al giorno e il brano viene usato come colonna sonora per ben 2 spots dell”HEINEKEN JAMMIN’ FESTIVAL 2011 e come copertina per “Italian zone” programma dedicato all’intero scenario alternativo Italiano. Le Carte hanno condiviso il palco anche con importanti band e artisti italiani come Teatro Degli Orrori, Max Gazzè, Ministri, Appino, Rezophonics, Tre Allegri Ragazzi Morti, La Fame di Camilla, Plan the fuga. Nel 2012 esce “100” (La Rivolta Records) il loro ultimo lavoro in studio. Il videoclip “Il tempo che non vivo” è in rotazione su RockTV,e riscuote consensi su La Repubblica, La Stampa e altre importanti testate nazionali.

AEDO Questa settimana MusicalBox Live anticipa l’appuntamento di un giorno. Non sarà infatti trasmesso in diretta web venerdì, ma giovedì 6 marzo dalle 21.30 alle 23.00. Insieme a Raffaele Astore, questa volta ci sposteremo dai soliti canoni rock per avvicinarci al mondo etno/folk sperimentale degli AEDO. Sulla loro pagina facebook leggiamo “nato nell’agosto del 2010, il progetto AEDO delinea un percorso musicale che si nutre delle radici del suono piegando il canto popolare alla riproduzione della natura. Dalla ricerca e riconsiderazione di antichi miti fino a giungere a testi di natura sociale, lo spettacolo proposto restituisce un ricercato immaginario arcaico che si distingue in contesti molto diversi dimostrando di possedere quella natura poliedrica tipica del Teatro Canzone. Nel 2011 e 2012 gli AEDO si esibiscono in numerosi concerti, dividono il palco con artisti di fama internazionale come i RADIODERVISH e LUCA MORINO, realizzano una tournée nazionale, vincono il Concorso OFFICINE DELLA MUSICA in occasione del quale viene prodotto un videoclip del brano “MACARìA” realizzato dalla PUNTO EXE con la regia di GIANNI DE BLASI. “SALUTO AL NEMICO” è il primo disco uscito a Marzo 2013 edito da ULULATI e presentato presso il WOMB di Cavallino in un evento che li vede introdotti dall’incantevole voce dei RADIODERVISH: Nabil Salameh. Sempre a marzo 2013 l’uscita del videoclip del singolo “JOELE”.

p. 23 Musicalbox

webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0

SHOTGUN BABIES Ospiti della puntata di venerdì 14 marzo, con inizio alle ore 21.30 su InondazioniWebTv, Cristina delle Shotgun Babies gruppo rock emergente tra i più apprezzati del panorama musicale pugliese che hanno da poco ultimato la loro tournee nazionale. Con lei parleremo del gruppo ma anche di rock, grunge, alternative e di come è difficile farsi strada nel panorama musicale e non solo. Il loro è un sound che guarda oltre oceano e non si vergogna di cantati sospirati, urla, suoni violenti, ritmi irregolari, bridge strumentali psichedelici. Tra realtà e immaginato, tra il sentire comune, inteso come “normalità”, e la soggettività estrema, percepita come lucida follia. La band nasce nel 2007 e dopo alcuni cambiamenti arriva all’attuale formazione con Cristina alla chitarra e alla voce, Gianna al basso e Luca ai cori ed alla batteria.

p. 24 Musicalbox

webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0 PER SEMPRE MEry

MEry Fiore, classe ’92, cresce e si imbeve di musica sin da piccola. Dopo alcuni esperimenti goliardici legati al favoloso mondo del liceo, è con l’università che la sua attività concertistica ha veramente inizio. Prima in un coro gospel, poi a capo del simpatico duo bucolico “Gli Ultimi Arrivati” , successivamente nei “MEry Fiore & The Papy Boomers”, una Beatles Tribute, ed infine all’interno del gruppo “The Beedons”, che pubblica il video della cover “Satellite” di Colapesce, comincia finalmente a comporre all’inizio del 2013, quando un regalo fortuito, la vecchia tastiera di un amico, la aiuta a riorganizzare e a concretizzare quelle che prima erano soltanto delle idee musicali registrate a random sul suo registratore di fiducia. Testi su tutto ciò che la circonda ricamati su trame semplici di accordi spontanei e vissuti sono gli ingredienti della sua musica. Nonostante la giovane età, MEry riesce a toccare le corde intime dell’anima grazie ad una voce che sa essere dolce e potente allo stesso tempo, cavalcando le note in maniera originale e innovativa. Uno show che dal vivo conquista al primo ascolto, creando un’atmosfera intima e racchiusa, come se si entrasse in una dimensione che viene esplorata solo grazie alla sua voce. Attualmente porta in scena il suo spettacolo assieme ai suoi amici e componenti della band: Donato Nicolaci alla chitarra, Matteo Spano alla batteria elettronica, Daniele Spano ai synth e bass line. Insieme a loro la corolla di questo fiore si colora di mille sfumature, le influenze dei quattro ragazzi si combinano e ne viene fuori una miscela composita fatta di Dub, Dance,Trip-Hop, Dream-Pop, Electro-Pop e Indie Rock. In altre parole: di tutto un POP. Grazie ad una borsa di studio del valore di 1.500 euro (messa in palio dalla Fondazione Arezzo Wave Italia e dalla Siae) e la possibilità di suonare – grazie alla collaborazione tra il festival italiano e Sonicbids – al CMJ – Cinema and Music Marathon di New York. Nuovo successo per la salentina Mery Fiore, che l'ha spuntata sugli oltre 10mila artisti da tutta Italia che hanno partecipato quest’anno al contest di Arezzo Wave Band. Superando prima le fasi di ascolto in studio, poi quelle di selezione dal vivo nelle finali provinciali e regionali, è arrivata sui palchi di Arezzo Wave Love Festival lo scorso luglio assieme agli altri finalisti regionali. E' qui che Mery Fiore è stata proclamata dalla Giuria di Qualità come miglior scoperta del 2014. Affiancata sul palco da Donato Nicolaci (chitarra), Matteo Spano (batteria elettronica) e Daniele Spano (synth e bass line), ha proposto una mix tra dub, dance, trip-hop, dream-pop, electro-pop e indie rock. Mery non è nuova ai grandi palchi, ha difatti partecipato all’evento del Primo Maggio di Taranto 2014, insieme ad artisti come Caparezza, Vinicio Capossela, Afterhours, Tre Allegri Ragazzi Morti, Fiorella Mannoia, Calibro 35 partecipando anche al Festival del Primo Maggio a Taranto.

p. 25 Musicalbox

webzine


M U S I C A L B O X W E B Z I N E N. 0

« La tecnica non conta. Io mi occupo di emozioni. » (Jimmy Page)

Musicalbox

webzine


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.