I Padroni del Fumo

Page 57

013-092 2_PEDRAZZI

12.11.2010

14:41

Pagina 55

Constatare che in più occasioni locatori malcantonesi si sostituirono a quelli indigeni, ancora una volta, è sintomatico del generale aumento delle proprietà malcantonesi all’estero. L’incremento di fornaci e fondi oltreconfine durante tutto il XIX secolo lascia spazio a diverse interpretazioni. Fra queste, la conquista della fiducia dei locali proprietari per mezzo di un lavoro qualitativamente valido ha probabilmente avuto un ruolo centrale, tant’è vero che un detto popolare riconosceva «Napoleon per guerreggiar, i Righetti – di Breno, architetti a Trieste – per costruir»207. Senza poi dimenticare che contemporaneamente il laterizio stava diventando materiale da costruzione d’uso comune, richiesto soprattutto per infrastrutture e opere pubbliche208.

4.3. Strategie di conduzione dei negozi di fornace malcantonesi La ricostruzione delle vicende migratorie malcantonesi ha permesso di individuare due diverse strategie di conduzione dei negozi di fornace. Premesso che il termine “strategia” è da intendere come «comportamento o pratica, sistema razionale di decisione con un obiettivo a medio o lungo termine»209, le pagine che seguono proveranno a far luce proprio sull’atteggiamento avuto dai numerosi malcantonesi titolari di fornaci all’estero nell’ottica della riuscita professionale e personale. Fornaci a conduzione familiare La conduzione familiare delle fornaci risulta la forma di gestione più diffusa tra gli imprenditori malcantonesi, e si caratterizza per il coinvolgimento esclusivo dei parenti nella gestione degli affari e nella conservazione del patrimonio laterizio. Generazioni diverse di consanguinei furono così accomunate tra di loro dalla tradizione laterizia, tramandata attraverso la trasmissione del mestiere e/o la trasmissione del negozio di fornace. Spunto per le prossime riflessioni non sarà però l’acquisizione del sapere tecnico di cui si è già detto, quanto piuttosto l’ottenimento dei diritti di proprietà e gli avvicendamenti ai vertici della direzione aziendale. Nelle sue volontà testamentarie, Giuseppe Antonio Mina di Croglio dichiara che Nel restante poi di suoi beni, mobili e immobili, debiti e crediti che ha e lascerà in qualsiasi luogo e stato al tempo del suo decesso, ha nominati e istituiti suoi eredi generali, ed in porzioni uguali, il suo di lui figlio Domenico e li figli minorenni del defunto di lui figlio Giacomo, cioé Giuseppe e Francesco, e questo per stirpe e non per capo perché rappresentanti il fu loro padre […]. E dichiarando però che le medesime [le di lui figlie Maria e Caterina] non possono essere partecipi del negozio e scorta di fornace nel Piemonte che resta assegnato in prelegato alli predetti Domenico, di lui figlio e abbiatici Giuseppe e Francesco210.

Saranno questi ultimi a proseguire l’opera avviata dal nonno nel Piemonte, siccome l’altro erede nonché zio, Domenico Mina, aveva nel frattempo spostato il baricentro della sua attività nel bresciano, acquistando a Calcinato (BS) un’altra fornace211. Quella portata avanti dai discendenti di Giacomo Mina, e più precisamente dal figlio Giuseppe, si rivela una tradizione durata complessivamente ben cinque generazioni, ognuna della quali, a modo suo, ha coinvolto nel laterizio almeno un componente della famiglia. Infatti, quattro generazioni dopo, nel 1897, a oltre cinquant’anni da quello del capostipite e bisnonno Giuseppe Antonio, il

Giulio Micali (a cura di), Cenni storici, biografici e critici degli artisti ed ingegneri di Trieste ovvero del progresso fatto nelle arti edilizie e mestieri, dalla metà del secolo XVIII fino ad oggi, compilati dall’Architetto Giuseppe Righetti [1869], Trieste 2001, p. III. 208 Gri, In fornace nel primo Ottocento, cit., pp. 112-120. 209 Luigi Lorenzetti, Économie et migrations au XIXe siècle: les stratégies de la reproduction familiale au Tessin, Bern, Berlin, Bruxelles, Frankfurt a. M., New York, Wien 1999, p. 302. 210 Archivo famiglia Mina. Sessa, 27.10.1841 – Testamento di Giuseppe Antonio Mina (17611846 ca.). 211 Archivio famiglia Mina. Appunti sull’agenda. 207

55


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.