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BACO MAGAZZINO DI IMMAGINI. SKATE. SNOW. SURF. BMX. FMX. LIFESTYLE. MUSICA. ARTE. - WWW.BACO.IT - TRIMESTRALE - NUMERO 43


Action: Losey Lifestyle: Letchworth

Garrett - 180-Barspin Up, Fakie-Whip, Barspin In


Mavrk Mid 2

Nigel Sylvester Mike Spinner Harry Main Stefan Lantschner


CONNECT WITH NICK’S ND-1 MID

dcskateboarding.tv /nd1







Š2010 Vans, Inc


AV6

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EDITORIALE43 Cos’è un sogno? Qualcosa di recondito, nascosto nella più remota materia cerebrale? Una fucina che mescola rancori e ricordi, turbando la nostra realtà? Qualcosa che ha nella sua natura irraggiungibile, il suo fascino? Un percorso d’immagini, colori, profumi, sensazioni, che accelerano il nostro battito? Difficile, forse impossibile, voler imprigionare il loro segreto dentro parole, frasi, testi, nessuna definizione, se pur esaustiva, coglierà appieno la loro spontaneità. Rapidi come fulmini nel cielo, veri come una puntura di zanzara, caldi come la fiamma di una candela, indelebili come un tatuaggio, si susseguono senza regole, scandendo volti, vite, scene, di “vere realtà parallele” alla nostra.

Abitano nel nostro inconscio, amplificano le nostre paure, i nostri desideri, mostrandoci il più intimo dell’io. Si possono interpretare, si possono raccontare, si possono dimenticare, ed è impossibile farne senza. Che siano nelle nostra mente, o nel cassetto, ci indicano una direzione, un cammino, che porta alla comprensione di noi stessi. Quando i vostri sogni diventeranno la vostra realtà, e avrete colmato la distanza tra questi due mondi, sarete pronti a vivere pienamente le vostre emozioni. Cavalcate le vostre onde, superate i vostri ostacoli, perché saranno queste, vere emozioni... Ma soprattutto continuate a sognare, e se ne siete capaci sognate ad occhi aperti. Luca Pistono

In questo numero affrontiamo il tema 3D, su carta patinata, all’interno del mag troverete una sezione dedicata, che per essere osservata necessita dell’uso degli occhialini Rosso/Blu. Occhiali, che dovreste aver ricevuto prendendo la vostra “free” copia di Baco, ma se così non fosse! ...tornate nel punto di distribuzione e reclamate i vostri “free” occhiali. Non ci resta che augurarvi una buona visione! La redazione 10 BACO43



SOMMARIO43

SURVIVING C O S T A R I C A PAG 22

FRONTOCEAN

IN FRONT OF THE OCEAN

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VARAZZE

BMX pro BCN NIKE 6.0

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Off The Wall Spring Classic

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RED BULL ACCES ALL AREAS

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MICHELANGELO PAG 64

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PAG 80 Vans Downtown Showdown

EDITOR IN CHIEF paolo testa - poldo@baco.it

PUBLISHER Presso s.r.l. Edizioni - www.presso.it

EDITOR/CREATIVE DIRECTOR luca pistono - luca.pistono@baco.it

PHOTOGRAPHER andrea fazzolari. mirai pulvirenti. ale simonetti. luca carta. giorgio perottino. fizza. ale volpin. marcello goggio. kreator. eleonora raggi. hubbe ferroni. andrea borgarello. denis piccolo.

SALES MANAGER - UFFICIO COMMERCIALE paolo testa poldo@baco.it Tel. e Fax +39 011 813 68 50 mob. +39 3386864081 PRINTED IN ITALY grafiche ambert s.r.l. -10038 - verolengo - to www.graficheambert.com FREE DISTRIBUTION www.baco.it/distribuzione.html INFO www.baco.it

COLLABORATORS cristina visentin. roberto invernizzi.

Testi, illustrazioni e fotografie non vengono restituiti, se non espressamente richiesti. Gli autori sono i soli responsabili delle opinioni espresse. La riproduzione anche parziale di testi fotografie disegni è vietata con qualsiasi mezzo e forma.

FOREIGN COORDINATOR erika guareschi - erika.guareschi@baco.it

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UNTHO NIGHT ACTION ” - SEE THE WHOLE SERIE ON

UNTHO.COM


“Improvvisamente fu piena estate”. Improvvisamente fu piena estate. Raggiungere Les 2 Alpes dall’Italia è facilissimo, un’oretta e mezza dopo il confine e si è arrivati, aiutati dai molti cartelli, si passa qualche valle, una diga e un po’ di tornanti, dove Alberto platealmente sorpreso dalla Gendarmerie ad attaccare i nostri adesivi con le ali, si è beccato una strigliata con tirata d’orecchie tipo scuole elementari. Improvvisamente come spuntata da dietro un tornante, ecco l’estate 2010!

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E come sempre puntuale Facciosnao Family ha aperto le danze al Summer Camp. Puntuale anche la Sequence Week, i ragazzi sempre più professionali con al seguito una numerosa partecipazione di negozianti e addetti ai lavori. Non si sono risparmiati, tra test materiali, meeting e la ormai storica partita di calcio, Crackers Vs Sequence, hanno portato a casa il risultato, potete vedere circolare in questi giorni il catalogo “Bibbia” Fifth Season.


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toph Schoech Thomas Feurstein - pic Chris

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Thomas Feurstein - pic Christoph Schoech

“Dima, Kratter, Poldo, Bergamaschi la sfida continua”. La Fiat Week con la sua aurea di simpatia ha intrattenuto i campers con la presenza di Filippo e Munni. Intanto il Fiat Qubo raduno ha acceso i motori di Andy e ai Nitro Warrios, i loro Qubetti erano pieni di adesivi Power Balance da “appiccicare” sotto le suole degli scarponi per migliorare il proprio equilibrio! Forse più adatti all’uscita dell’Avalanche che allo Snowboard! Christoph Schoech, Denis Piccolo, Murio e Roberto Nangeroni non hanno lesinato sul dito indice clickkando sulle loro fotocamere, 20 BACO43

regalandoci così per l’ennesima volta delle belle foto ricordo della Family estate 2010, qualcuno di quegli scatti è servito per questo articolo, per fermare sulla carta una piccola porzione di ricordi dell’estate passata insieme! Improvvisamente sarà piena estate 2011, e poi... Markino, Filiberto, Benedetta, Bibi, Gian Marco, Daniel e il Piffo saranno un anno più grandi con nuovi trick sulle spalle ed io Erika, Alberto e il Sig. Nilson saremo solo un anno più vecchi! Poldo


Bibi, Marchino, Eri ka Sig. Nilson

Christoph Schoech

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Ludo attacca con decisione una destra del beach break di Santa Teresa alle prime luci dell’alba


SURVIVING C O S T A R I C A TXT Ludo

Dopo aver sentito molto parlare della Costa Rica e dei suoi numerosi spot, io, Ludovic “ludo” Lossky, ho deciso di mettermi in viaggio verso questa meta… Venerdi 5 febbraio 2010 alle 12 p.m. compio il primo passo in terra costarichense, con il mio companiero di viaggio Billy. Spendiamo la prima notte, in San Jose un piccolo hotel. Ci alziamo alle 4 della mattina, 5 ore di bus in piedi in direzione della costa. Il mare... Flat … Il tempo passa, un piccolo swell entra, surfiamo in un “secret spot” popolato da local… L’atmosfera non è delle migliori, uno di loro mi urla di uscire, inghiotto il mio orgoglio, ed

esco, per non cominciare il trip con un colpo di machete alle spalle!… Prima session in Costa Rica… Ci dirigiamo verso uno dei posti più conosciuti della Costa Rica: playa Grande. Ci fermiamo due settimane, aspettando due amici, per potere affittare una macchina e finalmente andarcene alla ricerca dell’unica cosa che un surfista desidera: Onde perfette, poca gente… Ci nutriamo solo con acqua e pane, i soldi scarseggiano e dobbiamo affittare la macchina, i nostri vicini americani, impietositi, ci offrono una cena, che da sollievo al nostro stomaco… Finalmente arrivano i nostri due amici, trovata la macchina siamo di nuovo in viaggio…

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SURVIVING C O S T A R I C A

Partiamo da Playa Grande per andare a Santa Teresa, Playa Carmen più precisamente, ci ospita un amico della famiglia IUTER; Andrea Penati, che gestisce una surf house, Tropical Pasta, a 100m del mare. Restiamo in sua compagnia cinque giorni, poi proseguiamo verso sud. Arriviamo alla penisola di Osa. Monti, fiumi, spiagge, onde, troviamo tutto questo ad aspettarci, paesaggi meravigliosi, l’unica cosa che perdiamo sono pezzi della macchina strada facendo. Il sud, a mio parere, è decisamente migliore ri-

spetto al nord della Costa Rica, profondamente diverso non solo per i paesaggi, ma anche per la gente, qui più gentile, onde più belle, non sembra lo stesso paese. Ritorniamo a Santa Teresa da Andrea, parecchio swell sta per arrivare… double overhead in serie; perfetto… Mangiamo, e andiamo a letto presto per essere in forza per la session di domani; che si preannuncia bellissima… Due settimane di surf di qualità. I nostri due amici devo tornare a casa, e con loro il contratto d’affitto della macchina. Billy ed io re-

nella pagina a fianco: quando la misura non è delle più grandi le onde in Costa Rica offrono una perfetta palestra per allenarsi alle manovre più radicali: Ludo in un off the lip rientry

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SURVIVING C O S T A R I C A

divertendosi in una small session al tramonto.

stiamo da Andrea ancora per tre settimane. Durante questo periodo arriva uno swell gigante che dura per cinque giorni; dodici piedi, proprio davanti a casa, ma non è praticabile, le onde chiudono praticamente in spiaggia. Con Andrea e i suoi amici ci spostiamo su un reef, dove chiudiamo delle belle sessioni. Il big swell si calma, ora possiamo ritornare a surfare sul main break, da qui in poi il tempo vola coccolato

delle molte onde, la gente che ho incontrato, durante questa permanenza, incomincia a fare i bagagli, solo ora mi è chiaro che il prossimo sarò io, e con me rimarrà solo il ricordo di questo splendido surftrip. Grazie a: - IUTER per il loro appoggio. - Andrea Penati per la sua accoglienza. - Valentina Massaferro per le fotografie. - E tutta la gente che ho potuto incontrare sulla mia strada.

nella pagina a fianco: Ludo aggredisce il lip su una potente destra.

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da sinistra a destra: Stefan Lantschner Lookback PLACE Saut trail Ph Umberto Comba Michele ‘Mitch’ Virdis Turndown Distraction park Ph Carlo Cagnetta Simone ‘Kid’ Barraco Invert Distraction park Ph Roberto Borgonovo

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FRONTOCEAN

IN FRONT OF THE OCEAN TXT Umberto Comba

Ho fatto un rapido calcolo dei chilometri percorsi in questo tour, circa 3000!! Tutto comincia a Milano un giovedì mattina d’Agosto. Tutti presenti in casa Frontocean gasati dalla voglia di partire, zaino sulle spalle e bici tra le gambe. Tra una cazzata e l’altra si caricano i due furgoni e come al solito si “litiga” per i posti e per decidere con chi trascorrere 12 ore di viaggio! L’intervento del capobranco direi che è stato più che convincente per mettere tutti al proprio posto. Tutti pronti! Un giro di chiave, condizionatori al massimo, navigatori settati… si parte! “Sbarchiamo” in un paesello chiamato Polignano a Mare e subito veniamo accolti dai local Nico e Alberto che con grande entusiasmo ci mostrano il risultato dopo ore ore di duro lavoro

sotto il sole cocente: un bellissimo dirt park composto da due linee di quattro salti l’una più una mini in legno, il tutto immerso nella macchia mediterranea a due passi dal mare. Sbalorditi da tutto questo “ben di Dio” facciamo un bagnetto in mare e montiamo immediatamente in sella per testare il Distruction Park. Giriamo per un paio d’ore ma la stanchezza del viaggio si fa sentire e per alzata di mano si opta per la branda. Dal secondo giorno in poi ci si alza a mattina inoltrata (forse anche troppo inoltrata), bagnetto in mare, rosolata in spiaggia e poi rideing fino al calar del sole. A ogni run si cresce di livello, sempre più complete e i trick sempre più “spessi”. Il giorno di Ferragosto la nostra routine giornaliera ci attende, con

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Michele ‘Mitch’ Virdis lookback Distraction park Ph Roberto Borgonovo


l’aggiunta di due nuovi componenti del gruppo, Steve e Kid, quest’ultimo parecchio carico per il primo posto al contest di Bucarest (in mini fa capire come ha fatto a vincere). La sera inizia con I festeggiamenti davanti a “piattate” di pesce e bocce di vino bianco e si conclude in veranda a casa per parlare di video di bmx e di donne. La mattina seguente Jean proprietario di Impact Shop di Bari, nonché istruttore di windsurf, ci porta in spiaggia

di prima mattina e tenta di farci gonfiare la vela con scarsissimi risultati, al che decidiamo di mollare il colpo per fare quache tuffo. Saturi del Distruction Park ci spostiamo verso Bari per visitare un’altro dirt trail. Il South Park non è da meno, Carletto ci regala per il copleanno una bella cartella girando un backflip lento…per fortuna nulla di grave! Marck è gasato e chiude run perfette mentre Dadda insiste con double tailwhip fino a “por-

is - Turndown Michele ‘Mitch’ Vird Carlo Cagnetta Distraction park - Ph

Simone ‘Kid’ Bar raco - Tuck nohand - Distracti on park - Ph Rob erto Borgonovo

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Simone ‘Kid’ Barraco wallride to downside whip porto di Bari Ph Carlo Cagnetta


FRONTOCEAN IN FRONT OF THE OCEAN Thomas Di Feo - Bunn y hop over the fence Polignano a Mare - Ph Carlo Cagnetta

tarlo a casa”. Facciamo anche un giretto alla mini nel negozio di Jean e visitiamo qualche street spots di Bari per gasare Kid. Le giornate trascorrono tra spiagge, trail, mini rampe e feste notturne; il cocktail perfetto per un bmx rider!! L’ultimo giorno lo passiamo in compagnia di Cicca e altri local ovviamente al park per gasare per l’ultima volta le curve. Il tour stava per finire ma siamo ancora tutti carichi come il primo giorno. Non siamo ancora pronti a una partenza, non siamo ancora pronti a mollare questo “paradiso”. La sola cosa che abbiamo in mente è stare in compagnia per far bordello e girare in bmx!

Ringraziamo in primis Frontocean per l’organizzazione e la realizzazione di questo tour!! Un grazie a tutti i local che ci hanno gasato, portato in giro, insegnato cose, ospitato nei loro spot e fatto conoscere luoghi e gente nuova! tutti i rider che hanno preso parte al tour e quelli che abbiamo incontrato lungo la nostra strada! Ma soprattutto un grazie a tutti i ragazzi e ragazze del Distraction Park. Credo di parlare a nome di tutti quando dico che abbiamo lasciato un piccolo pezzo di cuore li da voi!

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Di fronte a cotanta meraviglia, difficile dire qualcosa, tecnica, scatti, spot, ritratti, tutto unito in un libro3D. Gli scatti sono stati raccolti, con un lavoro di diversi anni da parte del fotografo Sebastian Denz, in diverse locations che spaziano in tutta Europa. Un’idea, un progetto, che per chi ama questa disciplina, troverà il suo posto nella propria libreria di casa. Qui di seguito sono raccolti, solo alcuni degli scatti contenuti nel libro. Non resta che mettersi gli occhiali, quelli rosso e blu, tanto per intenderci, e godersi lo spettacolo. Buona visione! La redazione

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Daniel Håkansson (Backside Wallride Nollie Out) Malmö, Sweden, 2008 © Sebastian Denz

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nella pagina precedente: Pontus Alv (Body Jar) Malmö, Sweden, 2008 © Sebastian Denz Ben Thé (Frontside Smith Stop) Geneva, Switzerland, 2007 © Sebastian Denz

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David Martelleur (Pivot to Fakie) Rinteln, Germany, 2007 Š Sebastian Denz

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Matt Grabowski Hamburg, Germany, 2007 Š Sebastian Denz

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Ferit Batir Rinteln, Germany, 2007 Š Sebastian Denz


Jan Kliewer Berlin, Germany, 2006 © Sebastian Denz

Pontus Alv Malmö, Swden, 2008 © Sebastian Denz

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nella pagina precedente: Christoph Merkt (FS Rock ‘n‘ Roll) Basel, Switzerland, 2007 © Sebastian Denz Joseph Biais (Ollie) Paris, France, 2006 © Sebastian Denz

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Juliàn Furones (Downhill) Barcelona, Spain, 2006 © Sebastian Denz

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Gabriel Engelke (Switch Ollie) Marseille, France, 2006 Š Sebastian Denz

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VARAZZE Off The Wall Spring Classic

Vero è che ogni scarrafone è bello a mamma sua, ma la l’edizione 2010 dell’Off The Wall Spring Classic è stata davvero fighissima. Di solito uno pensa ai contest di skate come ad appuntamenti per soli uomini sudati e con i gomiti sbucciati, il più delle volte in luoghi sperduti ai confini del degrado urbano, dove non c’è una donna degna di tale nome manco a pagarla oro. L’Off The Wall Spring Classic è stato esattamente l’opposto; Location bellissima (il pontile del surf di varazze), pre-

senza dei top skaters della scena europea, minirampa realizzata dalle sapienti mani dei locals Ignoboys, week end dalle temperature tipicamente estive, un sacco di donzelle con una voglia matta di denudarsi, palco fronte mare dove durante il party serale si sono esibiti 2 band e 3 DJset: insomma tutti gli ingredienti erano quelli giusti per un week end da ricordare. Il comune di Varazze ha stabilito una convenzione con gli albergatori, pertanto con 25 euro era possibile pernottare e fare colazione presso una delle

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VARAZZE Off The Wall Spring Classic

Per dovere di cronaca, questa invece la classifica: • Guillaume Mocquin (Fra) • Ross McGouran (Eng) • Greg Nowik (Eng) • Trevor Johnson (Eng) • Joshua Young (Eng) • Philippe Zwijsen (Bel) • Jake Collins (Eng) • Diego Doural (Spa) • Micky Iglesias (Spa) • Ivan Federico (Ita) • Emilio Arnanz (Spa) • Joris Brichet (Fra) • Xan Beheran (Spa) • Patrik Munz (Ger) • Alex Giraud (Fra) • Juanan Centenero (Spa) • Daniel Cardone (Ita) • Daniele Galli (Ita)

strutture convenzionate: l’occasione di farsi un bel week end al mare è stata colta da qualche migliaio di giovani provenienti un po’da tutta Italia, interessati al contest ma soprattutto al beach party.. La giornata di sabato è stata infatti dedicata alle qualifiche, ma soprattutto ad uno delle feste più “massive” della storia: sul tour bus messo a disposizione da RedBull si sono esibiti i Rockabilly Starlighters, gli Ex-Otago, ed i dj Saint Shatrine Collective, Scuola Furano e gi ormai immancabili Pink Is Punk. Insomma un delirio.. Gente sbronza da tutte le parti, pontile invaso da oltre 4000 persone, ma soprattutto Guillame Mocquin che alle 5 del mattino era ancora sul molo che delirava frasi mezze in francese e mezze in inglese.. Tra me e me ho pensato: “ok, questo l’anno scorso ha vinto, ma se alle 5 del mattino è ancora qui, in

queste condizioni, domani non skaterà neanche..” E invece ha skateato da paura e per il secondo anno consecutivo si è messo in tasca la vittoria, buona parte degli 8000€ di montepremi e si è messo dietro mostri sacri del calibro di Ross McGouran, Greg Nowik, Trevor Johnson, Josh Young, Phil Zwijsen, ecc. l premio Highest Air è andato al francese Joris Brichet con un BS air 1,80 m fuori dal coping, mentre il Best Trick è andato a Ross McGouran che ha chiuso un FS smith flip-out sull’estensione VANS. Insomma, che dire di più: l’italia non sarà la California ma con l’Off The Wall Spring Classic ci andiamo davvero vicini, l’appuntamento è per l’anno prossimo nel week end del primo maggio!! Marco Mombelli

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d 360 tuck no han Daniel Dhers -

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BMX pro BCN NIKE 6.0

Sicuro non sbagliamo nell’affermare che Barcellona, in Spagna è la per mecca per la BMX, la testimonianza è avallata dal quarto weekend di luglio, grazie a Nike 6.0 BMX Pro BCN.

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BMX pro BCN NIKE 6.0

nella pagina a fianco: Dean Cueson stretched one handed x-up

Daniel Penafiel - superman bac kflip

Incastrato tra il festival di Barcellona Extreme, il BCN BMX Pro ha riunito un botto dei migliori riders del mondo facendoli pedalare su è giù nel park progettato da Nate Wessel e considerato da tutti una creazione perfetta accanto al Mar Mediterraneo che con i suoi profumi e i suoi colori a fatto da sfondo all’evento. Dennis Enarson in perfetto stile San Diego ha stupito con una “tonnellata” di linee creative ottenendo legittime sopracciglia alzate dallo stupore e grida di gioia soprattutto dalla ragazze presenti nelle tribune.

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BMX pro BCN NIKE 6.0

nella pagina afianco: Brett “mad dog” Banasiewicz backflip no hand

Ryan Nyquist - no foot toothpick

Ryan Nyquist - toothpick on the vert quarter

È stato un evento incredibile, e il livello di riding in campo è stato davvero irreale. Il park si è trasformato in una gigantesca scatola di trucchi e fuochi d’artificio ben rappresentati anche dal nostro porta bandiera Ale Barbero.

1 Dennis Enarson 2 Dhers Daniel 3 Reynolds Garrett 4 Brett Banasiewicz 5 Ben Wallace 6 Gary Young 7 Dean Cueson 8 Beran Michael 9 Ryan Nyquist 10 Mike Spinner 11 Alex Coleborn 12 Alessandro Barbero

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Dany Leon, ollie kick, ph Rutger Pauw

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MICHELANGELO Txt Olaf Pignataro

Nonostante il sole sia coperto da un uniforme strato di nuvole, chi non ha portato con se un paio di occhiali scuri è costretto a tenere gli occhi socchiusi in due strette ferite: la luce viene riflessa da ogni superficie, cancellando le ombre

e rendendoci quasi ciechi. Qui tutto è bianco, dalla liscia pavimentazione alle pareti squadrate, dal fango dei lavori di scavo alla polvere alzata durante gli ollie di prova. Ben presto saremo completamente bianchi anche noi.

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sona adulta e i gradoni che suddividono le pareti sono alti fino a quindici metri. Il rumore è infernale, con le ruspe che spostano agevolmente blocchi grossi come container e i camion vengono riempiti di detriti, mentre il filo diamantato taglia con precisone chirurgica un altro pezzo di montagna. Ma non è stato Michelangelo il primo a riconoscere il valore di queste pietra: ci sono testimonianze che dimostrano come già gli Antichi Romani cavassero il marmo di Carrara per portarlo fino al cuore dell'Impero, dove avrebbe ornato le ville patrizie ed i templi, rendendo immortale il fascino della città Caput mundi.

Ci troviamo sulle Alpi Apuane, a pochi chilometri dal Mar Tirreno e dalla città di Carrara. Ci troviamo nello stesso luogo in cui, oltre cinquecento anni fa, Michelangelo Buonarroti, massimo esponente del Rinascimento italiano, veniva a scegliere il materiale che avrebbe poi trasformato nelle sculture che lo hanno reso celebre, come la Pietà, la tomba di Giulio II e la sua opera più famosa, il David. Michelangelo ha lasciato un segno tanto profondo che questa cava di marmo porta ancora il suo nome. Avvicinandoci ai macchinari e alle ruspe, ci rendiamo conto delle reali proporzioni del luogo. La ruota di un caterpillar è alta quanto una per-

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Mauro Caruso, BS kickflip, ph Rutger Pauw


La particolarità di questo tipo di marmo non è solo nel suo candore, ma anche nella sua compattezza, che lo rende il marmo migliore per la realizzazione di statue e sculture. Per l'Operazione Michelangelo, Red Bull ha voluto invitare i più giovani e promettenti skater italiani: Mauro Caruso, Marco Giordano, Jacopo Carozzi, Ivan Federico e Andrea Casasanta. Assieme a loro ci sono Mack Mc Kelton dalla Germania e lo spagnolo Dany Leon. Ad attenderci alla cava Michelangelo troviamo alcune strutture disegnate e ricavate dal marmo appositamente per noi: bank e jersey simili agli ostacoli che vengono skateati quotidianamente nei nostri spot; strutture lineari, con tagli netti, che si accompagnano molto bene a quello che troviamo in cava, blocchi tagliati dal filo diamantato così come vengono cavati dalla montagna. Ne scegliamo alcuni, chiediamo ai manovratori dei cat di spostarli e rigirarli fino ad ottenere la nostra skate plaza in marmo, con tanto di manual pad, wallride e gap. Ma al contrario di una plaza, qui gli skater devono ingegnarsi per trovare le linee, devono affrontare angoli e inclinazioni che non aiutano nei trick. Devono usare la fantasia.

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Mack Mc Kelton, drop in, ph Rutger Pauw

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Mauro Caruso, kickflip nose wheelie nollie flip, ph Olaf Pignataro

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Dany Leon, drop in, ph Rutger Pauw


dano, Marco Gior

aro Olaf Pignat p gap, ph backside fli

I piccoli bank costruiti per la session risultano abbastanza divertenti per flippare in ogni modo, ma sono i grossi blocchi greggi che catturano presto l'attenzione di tutti. In particolare quelli inclinati. Il primo a dropparne uno è Mack, incoraggiando poi i più giovani. Mauro si impunta invece su un altro blocco fatto a bank, con uno scalino per salire e il piano inclinato storto su tutti gli angoli. Nessun problema per chiudere flip to fakie e anche ollie in, ma il 360kickflip lo impegna molto di più. Mauro si rifà poi sul pad, con ogni combinazione possibile di manual. Anche Dany flippa di tutto, mentre

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i ragazzini, Ivan e Andrea, Marco e Jacopo, saltano come cerbiatti tra i blocchi squadrati alla ricerca di gap. Il vero problema è che questi blocchi sono molto corti, bisogna saltare da uno all'altro, lanciarsi sulla tavola con i piedi pronti ad ollare e poi atterrare su qualche altro blocco storto. Cinque secoli fa Michelangelo si aggirava tra le pareti di questa montagna sventrata alla ricerca dei blocchi meglio adatti alla sua arte. Senza alcuna presunzione noi abbiamo fatto qualcosa di simile, e a fine giornata possiamo lasciare la cava soddisfatti, bianchi come fantasmi e con gli occhi che bruciano.

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Truly Design è un collettivo artistico formato da quattro amici che sin da adolescenti hanno coltivato assieme la passione per i graffiti e la street art. Grazie all’approccio eclettico che nasce dal saper osservare e agire su ciò che ci circonda, gli orizzonti del gruppo si sono velocemente allargati da produzione prettamente artistica a illustrazione, design grafi-co, ideazione di logotipi, didattica e altre applicazioni creative. La conseguente crescita professionale di Truly Design, nel corso degli anni, ha avuto la sua svolta decisiva con la fondazione dell’omonimo studio grafico con sede a Torino. Al presente, il collettivo alterna progetti commissionati a elaborazione di opere artistiche personali, contraddistinguendo il proprio lavoro con la tangibile coesione del gruppo e l’interesse nell’esplorare nuovi canali espressivi.

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Gli scatti che troviamo in queste pagine fanno parte del progetto Power Illusion, con il quale i quattro componenti del collettivo Truly Design hanno affrontato, con tecniche e linguaggi diversi, la creazione di illusioni ottiche. Ogni opera, se osservata con sufficiente attenzione, racconta più di quanto dia per scontato. In un’opera d’arte, “svelare” ciò che sta dietro a un’apparenza è un divertente gioco per appassionati e curiosi; nella realtà quotidiana si tratta di un’operazione molto più difficile e ricca di tragedia e contraddizione.

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Accettare aprioristicamente la realtà in cui viviamo, i suoi sistemi e i suoi postulati etici e scientifici è il modo più facile per giustificare i nostri comportamenti con una traballante forma di consequenzialismo appartenente ormai al passato. “Di questi tempi siamo circondati da una comunicazione che tende (e purtroppo riesce) ad influenzare il modus vivendi della società odierna, propinando la presunta verità a caratteri cubitali e concentrando l’attenzione del potenziale fruitore sui pregi del prodotto al punto da offuscarne gli evidenti e irrimediabili difetti che lo caratterizzano. Tutto ciò mi provoca un irrefrenabile desiderio di stuzzicare l’apparato visivo”.

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Così Ninja1 si cimenta nel divertente gioco dell’anamorfosi, con l’intento di ricreare anch’io un’illusione non dipendente dalla fisiologia umana, propinando un’immagine che non sia reale nella forma evidente in cui viene percepita. Il trucco sta nel proporre il soggetto dalla giusta angolazione, ma attenti a non dare troppa libertà allo spettatore, basta scostarsi di un poco e la magia svanisce. E la realtà non è poi così affascinante.

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Vans Downtown Showdown Pic e Txt Luca Carta

L’idea di dover partire dalla Sardegna, dove stavo bello stravaccato al sole con birre e mandolini per andare ad Amburgo a ferragosto, non è che mi allettasse molto, ma la curiosità di rivedere dopo l’edizione di Torino, il Vans Downtown Showdown unico nel suo genere come evento/gara ha prevalso sulla mia pigrizia. Trovo sublime l’idea di pensare ad una città Europea, chiamare i migliori team in circolazione e far progettare agli stessi le strutture sulle quali gireranno. Per quanto mi riguarda smetterei di fare i classici contest e farei più eventi del genere. Ecco Amburgo che dopo il lingotto di Torino, ospita l’evento con il suo porto, i suoi localini e i suoi colori unici, dove al calar della notte, prende vita con sexy shop e tanta voglia di fare festa.

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Vans Downtown Showdown

Sopra:

Ross Mc Gouran

frontside grab trasfert Antiz Obstacle Pagina a fianco:

Christian Cortizo sed trasfert Death Obstacle

Questi i team presenti e designer: Element Europa, Blind Europa, Cliche, Antiz, Death, Jart, Titus, Trap e Zero Europe. La struttura che meno mi ha colpito è stata quella Clichè, per il design e perché non permetteva di fare grandi trick. Tutt’altra struttura invece, quella Element, una delle migliori se non la migliore, dal nome “Oil Spill obstacle “. Ispirata al mare e alla tragedia della marea nera nel Golfo della Florida. Su un lato aveva una serie di onde con a fianco una struttura a forma di barca. 83

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Sewa Kroetkov

fs flip Element Obstacle


Phil Zwijsten feeble bs lip

Clichè Obstacle


Death Skateboard ha realizzato “The Spot Pirates“ prendendo spunti da alcuni spot sparsi per l’Europa: Barcellona, Valencia, Liverpool, Gran Canaria e St. Albans, concentrati su unica struttura bella incazzata. Quarta ed ultima struttura anche come ordine di skateboarding era quella Antiz, dalle sembianze molto oniriche, un enorme bowl fatta a spina nel quale ci si poteva perdere dentro e fuori durante la notte.

Vans Downtown Showdown

Julien Bechet

blunt fs revert Antiz Obstacle

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Vans Downtown Showdown

Sotto:

Ross Mc Gouran flip BS 360 Element Obstacle Pagina a fianco:

Andy Welter

bs flip Clichè Obstacle

Il livello della gara e degli skatears era veramente al massimo, ed è lampante quanto siano avanti gli skatears in Europa e quanto purtroppo noi, in italia siamo ancora indietro.

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La classifica: Miglior team della giornata: 1. Element Europe: Guillaume Mocquin, Phil Zwijsen, Mickael Mackrodt, Ross McGouran..............................................................................€14.000 2. Antiz Skateboards: Hugo Liard, Sam Partaix, Samu Karvonen, Aaron Sweeney ...................................................................................................€10.000 3. Blind Europe: Dennis Klussendorf, Sewa Kroetkov, Chris Olivier, Danny Cerezini, Phillip Schuster....................................................€5.000 Best team of the day: Element Europe Best Amateur of the day: Phil Zwijsen Best Pro of the Day: Sam Partaix Best Pirate skater of the day: Guillaume Mocquin Cliché Obstacle 1st: Phil Zwijsen Element Obstacle 1st: Phil Zwijsen Death Obstacle 1rd: Sam Partaix Antiz Obstacle 1st: Guillaume Mocquin 89

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Ph: Christoph Schoech | Marco Grigis Les 2 Alpes Summer 2010


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