Olona e DIntorni N.5

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spesso rappresentato il manifesto programmatico di ogni futuro impegno alla guida della Chiesa. Come dimenticare infatti l’approccio bonario e denso di umana comprensione di Giovanni XXIII, quello ascetico, un poco distaccato e comunque sofferto di Paolo VI, quello sorridente, fraterno e discreto di Giovanni Paolo I, quello comunicativo, disinvolto e grintoso di Giovanni Paolo II, nonchè quello rigoroso, profondo ed intellettualmente autorevole di Benedetto XVI: ciascuno di loro, in questa occasione, non ha rappresentato altri che se stesso ed il proprio modo d’essere, confermando, nei fatti successivi e con il proprio operare, i contenuti di quella prima e fugace apparizione. Il nuovo Papa si è presentato trascurando i formalismi, ha esordito con un sorridente “Fratelli e sorelle, buona

sera” e, dopo aver precisato che la prossima occasione d’incontro non si sarebbe fatta attendere troppo, ha chiuso il suo breve discorso con l’augurio di “buona notte e buon riposo”. In mezzo il reiterato richiamo alla necessità di camminare assieme, alla sua figura di Vescovo di Roma e al suo impegno di evangelizzazione a partire proprio da qui, il coinvolgimento dei presenti in una preghiera silenziosa in suo favore e l’inchino, denso di umana considerazione, nei confronti di una piazza festosamente ammutolita dalla spontaneità del suo invito. Fraternità, amicizia, semplicità, umiltà e rigore comportamentale sono le caratteristiche personali che Francesco ha saputo offrire a tutti coloro che lo hanno ascoltato con attenzione.


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