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l’amico degli animali

Giulius N. 4 - Novembre 2013

L’elettrobisturi in veterinaria

Razze canine: Schnauzer nano

Fitoterapia: L’erica

Razze feline: Norvegese delle Foreste

Un disturbo peloso

Avvelenamento da metaldeide


Sommario

Palazzo dei diamanti a Ferrara

Animali Domestici - Gatto in casa, qualche consiglio Fitoterapia - L’erica Animali esotici - Segni di malattia negli inseparabili Salute - Un virus insidioso del cane - L’elettrobisturi in veterinaria - Avvelenamento da metaldeide - Il dolore nel gatto - Un disturbo...peloso L’angolo dell’esperto - Obesità nel gatto Razze feline - Norvegese delle Foreste Razze canine - Schnauzer nano L’opinione - Il significato dei sintomi Viaggiando - Palazzo dei diamanti a Ferrara

Un virus insidioso del cane

L’angolo della lettura - Piccoli passi di felicità Curiosità - I proprietari di gatti e l’infarto - ...e i cani e i diabetici - L’angolo delle curiosità animali Pet Quiz Pet Oroscopo

l’amico degli animali EDITORE Demas Srl - Cir.ne Orientale 4692 00178 - Roma - Tel. 06.41.79.05 info@demas.it - www.demas.it Supplemento di Petnet 2/2013 Tribunale civile di Roma N.363/2009 del 02.11.2009 In attesa di registrazione Per visualizzare e scaricare il magazine è necessario aver installato Adobe Reader (download gratuito dal sito www.adobe.com).

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Animali Domestici

gatto in casa, qualche consiglio

T

alora il gatto in ambiente domestico mette in atto un comportamento di aggressione di tipo predatorio con morsi e graffi a carico di caviglie, polpacci, mani e occasionalmente anche del viso dei proprietari. In giovane età, verso i 4 – 5 mesi, compaiono fasi di iperattività, soprattutto all’alba ed al tramonto, rappresentate da corse in ogni direzione dell’appartamento con salti sui mobili, sui divani, sui muri, sui letti, sulle finestre. Finché il gatto è piccolo tutto è tollerato, la situazione cambia quando diviene adulto. Sarà quindi opportuno adottare degli accorgimenti in casa per una migliore convi-

venza uomo animale. Sarà opportuno che il proprietario trascorra qualche ora in compagnia del gatto. Il rapporto deve essere basato sul gioco, sui contatti fisici. I giochi devono permettere al gattino di svolgere un’attività di caccia e devono possedere le caratteristiche delle prede. Meglio non fare giocare il gattino con le mani o con i piedi in quanto, in futuro, potranno trasformarsi in prede e come tali essere oggetto di graffi e di morsi. Per quanto riguarda il cibo è opportuno collocarlo nell’abitazione in due o più punti. Dott. Alessandro Ciorba



Fitoterapia

L’

L’erica

erica è un arbusto che gioca un ruolo determinante nel nostro equilibrio idrico. I suoi principi attivi, di cui sono ricchi sia la pianta che le parti fiorite, sono soprattutto tannini, proantocianosidi e flavonoidi. Queste componenti conferiscono all’erica proprietà antisettiche a livello delle vie urinarie, utili a chi soffre di cistiti. La sua azione blandamente diuretica, è preziosa

in caso di gotta, e il suo uso permette di eliminare dall’organismo residui metabolici nocivi come urea, acido urico e altre tossine dannose per la salute, rendendola indicata per persone che hanno problemi di ritenzione idrica. La pianta sembra avere anche proprietà blandamente sedative per cui si può consigliarne l’uso nell’insonnia o in casi di debilitazione generale.

Impieghi della pianta In tintura madre: l’erica si può assumere sottoforma di tintura madre (30 gocce 3 volte al giorno per almeno un mese). In questo modo se ne sfrutta l’azione antibatterica e diuretica in caso di cistiti anche recidivanti. I suoi principi attivi vengono potenziati se associati al macerato di Juniperus communis (il ginepro), se sono anche presenti calcoli renali. In decotto: si prepara con circa 2 g di erba per una tazza di acqua. Fare sobbolire 10 minuti e bere 5 tazze al giorno. Nel bagno: fare un decotto con 300 g di erba per 3 litri di acqua e poi versare la soluzione in una vasca d’acqua calda. L’erica possiede un’azione tonificante sulla muscolatura, ed è ottima per gli sportivi affaticati o dopo un periodo di debilitazione, dopo un esame stressante o un’influenza.


Un aiuto in più nella scelta del veterinario di fiducia: le strutture certificate. Districarsi nelle offerte di servizi è sempre piu’ difficile, piu’ che mai se in gioco non c’è un oggetto ma la salute di un essere vivente, del nostro compagno di vita a 4 zampe. Ecco perché chi ha un pet deve essere messo in grado di avere degli strumenti di giudizio comprensibili ed immediati senza dover necessariamente essere esperto conoscitore del settore e delle questioni tecniche. Oggi proprietari hanno un aiuto in più nella difficile scelta di chi dovrà prendersi cura dei loro amici pelosi! Quale? Cercare quelle strutture che si sono messe in gioco e hanno chiamato un ente terzo “super partes” a dichiarare che il lavoro vene svolto nel rispetto di specifici requisiti, in spazi adeguati e con strumentazioni adeguate! Questo è il meccanismo su cui si basano le certificazioni volontarie, come la ISO 9001, una certificazione “di sistema” che attesta che la struttura ha individuato e gestisce in modo ottimale tutti i processi aziendali, o la certificazione “Buone Pratiche veterinarie” basata sul manuale di Buone Pratiche Veterinarie, redatto da ANMVI (Associazione Nazionale medici veterinari Italiani) con il patrocinio della FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani) e dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Secondo questo schema certificativo i servizi erogati dalla struttura vengono suddivisi in varie aree (area medica, area chirurgica, diagnostica per immagini, pronto soccorso e medicina d’urgenza, ricovero e degenza, laboratorio) e la struttura ottiene la certificazione solo per le aree che sono totalmente conformi, sia strutturalmente che organizzativamente al manuale BPV…..una bella garanziLe strutture certificate mettono a disposizione della clientela una carta dei servizi, che illustra in modo completo e trasparente quali sono i servizi erogati e le specie curate, in funzione delle reali competenze dei veterinari e della tipologia di strumentazione posseduta. noltre la carta dei servizi fornisce informazioni sullo staff della struttura, sulla gestione dei pazienti durante visite e ricovero, modalità di accesso alla struttura e alle prestazioni, richiesta di preventivi e tutto quello che può essere utile sapere della struttura.

Obbiettivo fondamentale delle strutture che selgono di certificarsi è il rapporto trasparente con la clientela, che prevede l’impegno dei veterinari nell’informare i proprietari in modo completo e dettagliato rispetto ad ogni procedura eseguita. Il Cliente ha a disposizione cartella cliniche ,refertazioni ed esami eseguiti, inoltre le strutture predispongono un sistema di archivio delle cure prestate ai piccoli pazienti. Le certificazioni danno garanzia circa l’adeguatezza della struttura rispetto ai servizi erogati…..perchè non basta essere “belli e puliti” per lavorare bene, occorre avere adeguata preparazione, procedure stabilite, organizzazione precisa, compiti assegnati e srumenti e macchinari sempre efficienti. Questo è quello che l’ente di certificazione attesta al rilascio dei certificati! Cercando strutture certificate ISO 9001 e Buone Pratiche Veterinarie i proprietari potranno trovare l’eccellenza nella medicina veterinaria, e dunque il meglio per i loro amati pelosi! Seguendo il motto “la loro salute la nostra missione” un gruppo di veterinari Italiani ha fondato un network di strutture, Gruppocvit, che oggi è presente su scala nazionale con un centinaio di affiliati. Tutte le strutture veterinarie affiliate a Gruppocvit hanno scelto di rispettare i requisiti delle norma ISO 9001 e del manuale Buone Pratiche Veterinarie, preferendo così l’eccellenza delle certificazioni nella Medicina Veterinaria. Il Gruppo è sottoposto a verifiche e controlli de parte dell’ente di certificazione, riconosciuto a livello nazionale e internazionale, che verifica l’adeguatezza dei servizi, delle prestazioni, delle strutture e del personale. Un modo in più per garantire tranquillità e serenità ai proprietari che affidano alle cure di questi professionisti i loro beniamini. Gruppocvit è formato da realtà diverse tra loro, che vanno dall’ambulatorio, alla clinica, all’ospedale veterinario.

Per trovare la struttura più vicina visitate il sito www.gruppocvit.it


Animali Esotici

G

SEGNI DI MALATTIA NEGLI INSEPARABILI

li inseparabili (Agapornis) sono pappagalli sociali ed affettuosi, che vivono in coppia ed hanno bisogno di un partner in maniera continua e perenne. Sono grandi 13-17 cm e pesano 40-60 grammi. Molti Agapornis sono verdi, anche se le mutazioni possono presentarsi in differenti colori. L’esistenza di questo particolare legame tra gli individui della specie è evidenziata anche dall’abitudine di lisciarsi a vicenda il piumaggio. Amano fare il bagno in vaschette d’acqua. Sono uccelli socievoli che non conducono in libertà una vita solitaria, costituendo infatti delle vere e proprie famiglie che vanno dai 5 ai 20 soggetti. Le coppie restano tali per tutta la vita. Vivono fino a 20 anni.

Primi interventi In attesa di portare il nostro pappagallo dal veterinario di fiducia, possiamo adottare alcuni accorgimenti preliminari, come: • separare il soggetto malato da eventuali altri volatili. • Tenere l’animale in un luogo la cui temperatura non sia inferiore ai 30° C. • Porre nella gabbia dell’inseparabile malato le vaschette di cibo ed acqua in una posizione facilmente accessibile.

Attenzione ai sintomi Anche questi simpatici volatili possono contrarre delle malattie, ma può non risultare facile poter individuare i primi sintomi di malattia. In ogni caso si dovranno tenere presenti le seguenti principali situazioni patologiche: • addome gonfio ed arrossato; • zampa anteriore tenuta sollevata e non poggiata sul posatoio; • dimagramento, rilevabile per una carena evidente e scarso sviluppo delle masse muscolari; • starnuti e sfregamento delle narici sul posatoio, scolo di muco dalle narici; • scarso appetito; • aumento del consumo di acqua; • becco aperto; • feci molli, liquide, di colore diverso; • cloaca imbrattata di feci; • coda in posizione verticale; • occhi chiusi o semichiusi; • piume arruffate.


Peli indigesti?

• Previene e rimuove i boli di pelo • Normalizza la flora microbica intestinale Actinorm®pasta è appetibile e può essere somministrato direttamente in bocca, aggiunto all’alimento o applicato sulla zampa per favorire l’assunzione.

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Salute

UN VIRUS INSIDIOSO DEL CANE

L’

infezione da herpesvirus canino è una malattia insidiosa, che può arrecare seri danni soprattutto in un allevamento. La malattia può spesso manifestarsi non tanto in forma acuta quanto subdola e provocare riassorbimento dei feti e lesioni a carico dell’apparato riproduttore, che possono anche portare alla sterilità dell’animale. è un virus specifico del cane, sensibile all’azione di vari disinfettanti (ammonio quaternario, formalina, cloramina, derivati fenolici, ecc.), ai solventi dei grassi, al calore, al pH acido, mentre risulta stabile a temperature inferiori a +4 °C. L’herpesvirosi canina è diffusa in tutto il mondo soprattutto negli allevamenti. La trasmissione del virus può avvenire attraverso la placenta, l’accoppiamento, per via oro-nasale. Dopo la nascita il virus si propaga ai cuccioli ed alla madre. Questa infezione è difficile da riconoscersi in quanto generalmente non si presenta con chiari sintomi; il virus, inoltre, provoca nel cane la comparsa di un’immunità piuttosto debole e gli anticorpi prodotti, in genere, non persistono per più di due mesi. Nelle femmine, al momento dell’inizio del calore, si può osservare una virulentazione di questo agente infettivo, con la comparsa di lesioni sotto forma di vescicole in corrispondenza dei genitali esterni, che, poi, tendono a scomparire spontaneamente con la fine del calore. Alessandro Ciorba

le conseguenze dell'infezione in un allevamento • possibile minore fertilità; • persistenza dell’infezione; • aborti o natimortalità in una o più cucciolate; • convivenza dell’infezione da herpesvirus con altri problemi patologici.


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Salute

I

L’ELETTROBISTURI IN VETERINARIA

n medicina veterinaria attualmente abbiamo a disposizione apparecchiature innovative per la cura di patologie complesse che affliggono i nostri piccoli amici. Se da un lato notevoli progressi ha registrato la farmacologia che ha permesso la produzione di farmaci specifici per le varie specie animali dall’altro in campo chirurgico sono disponibili attrezzature innovative all’avanguardia. L’elettrobisturi è impiegato in sala operatoria, per ovviare a problemi connessi con fuoriuscita di sangue dovuta alla recisione di vasi sanguigni e capillari (emorragie). Esso consente a seconda del suo utilizzo un’azione di taglio o di coagulo sull’animale operato. L’effetto termico della corrente

sul tessuto può portare a differenti trasformazioni sulle cellule che lo compongono a seconda della temperatura raggiunta. Se questa è inferiore ai 100 °C si produce l’evaporazione dell’acqua contenuta nelle cellule e così si ottiene il blocco della fuoriuscita del sangue; se invece è superiore ai 100 °C, si ottiene la distruzione della cellula e quindi il taglio del tessuto; se infine la temperatura è molto superiore ai 100 °C si ottiene la carbonizzazione del tessuto e tale forma di coagulazione detta cauterizzazione spesso viene utilizzata in dermatologia per distruggere parti di tessuto come terapia in particolari forme patologiche. Dott. Alessandro Ciorba


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Salute

Avvelenamento da Metaldeide

L

a metaldeide è una sostanza tossica che trova largo impiego nella lotta contro chiocciole e lumache e sotto forma solida come combustibile per fornelli da campo. Le esche sono generalmente sparse nell’ambiente frammiste a semi di riso, avena, soia. La metaldeide agisce principalmente nei confronti del sistema nervoso centrale, dell’apparato respiratorio e del fegato. La sintomatologia è contraddistinta dalla comparsa di convulsioni intermittenti o continue, febbre, scialorrea, atassia, vomito, diarrea,

disidratazione, profondo abbattimento. L’animale colpito deve essere ricoverato presso una struttura veterinaria sino alla scomparsa delle crisi convulsive, sottoposto a lavanda gastrica e alla somministrazione di carbone attivo. Può essere opportuno intervenire con benzodiazepine per controllare le crisi convulsive ed attuare una terapia reidratante. La prognosi è in funzione della quantità di sostanza tossica ingerita e del tempo intercorso tra ingestione della sostanza ed intervento terapeutico. Dott. Alessandro Ciorba


Salute

D

IL DOLORE NEL GATTO ifficile valutare il sintomo dolore nei nostri piccoli amici ed in particolare nel gatto. Il dolore è un campanello di allarme. Teniamo presenti alcuni fattori:

1. Il dolore , se non opportunamente trattato e cronicizzato, può portare all’instaurarsi di gravi alterazioni organiche. 2. In presenza di dolore acuto il gatto non mangia, è depresso, si muove a fatica o resta immobile, non vocalizza, non è interessato all’ambiente che lo circonda. Le manifestazioni di dolore cronico sono più complesse e possono limitarsi per esempio ad una minore cura del mantello od ad una minzione inappropriata o ad una defecazione dolorosa. 3. Un pronto trattamento del dolore implica sia che il proprietario riconosca tale situazione di disagio nel proprio animale sia che il veterinario individui i problemi patologici che ne sono all’origine. Situazioni patologiche che possono frequentemente indurre la comparsa di dolore nel gatto sono rappresentate da problemi a carico delle ossa e delle articolazioni, del sistema cardiorespiratorio, da una grave forma di cistite, da tumori, ecc. 4. La terapia del dolore è una procedura che per il veterinario assume una

particolare valenza. Una sua corretta applicazione consente di migliorare radicalmente la qualità della vita del paziente – gatto, di ridurre le complicazioni portando così ad un miglioramento dei rapporti tra proprietario e animale, di motivare maggiormente il proprietario a seguire gli indirizzi terapeutici consigliati, di diminuire la condizione di stress nei gatti ricoverati. Dott. Alessandro Ciorba


Salute

UN DISTURBO.....PELOSO

N

el gatto è assai frequente l’evento vomito. In parte è da considerarsi quasi fisiologico, tanto è vero che il gatto cerca ben spesso di mangiare fili di erba e l’industria ha pensato prontamente di adeguarsi, creando per i mici costretti a vivere in casa, l’erba gatto, una sorta di confezione in cui troviamo un’erbetta verde che possiamo mettergli a disposizione. Molto spesso, però, questo fenomeno è uno dei segni di un ampio numero di condizioni patologiche che riconoscono cause diverse. Riconoscerne la gravità, attribuire loro una precisa eziologia e stabilire un’adeguata terapia è compito del medico veterinario. Tra i vari motivi per i quali il gatto può manifestare conati di vomito o vomita cibo indigerito o succhi gastrici, vi possono ad esempio essere malattie infettive a carattere generalizzato o situazioni patologiche che colpiscono elettivamente l’apparato digerente, ma anche fatti molto più banali, ma non per questo meno frequenti e di per sé causa di un profondo malessere per l’animale. è questo il caso dei così detti tricobezoari, parola difficilissima, di origine araba, che semplicemente significa la presenza di pelo indigerito sotto forma di ammassi in cavità gastrica. Si tratta di un fenomeno naturale, conseguente all’opera di toelettatura continua che il gatto compie durante la giornata e che provoca la permanenza di queste palle di pelo nello stomaco o nei primi tratti dell’intestino. I disturbi che queste matasse di pelo provocano sono progressivi, dato che se non si ovvia al problema si può andare incontro ad una vera e propria ostruzione. Oggi esistono in commercio rimedi di facile somministrazione sotto forma di pasta da mettere in bocca al gatto in maniera programmata, in modo da favorire l’eliminazione naturale del pelo. A Ciorba


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L’angolo dell’esperto

L’esperto risponde Obesità nel gatto

Prof. Alessandro Ciorba Sono preoccupata per il mio gatto che sta diventando ciccione. Problema di larghissima diffusione nei nostri amici felini di casa specialmente dopo la sterilizzazione. In questi animali è necessario instaurare uno scrupoloso programma nutrizionale. • L’obesità è definita come accumulo di quantità eccessiva di tessuto adiposo nel corpo. Il sovrappeso è stato definito come peso superiore del 15% rispetto la valore ideale, mentre l’obesità è considerata tale per un aumento del 35% del peso ideale. • La causa più comune di obesità nel gatto è rappresentata da uno squilibrio tra l’energia assunta con il cibo e quella necessaria alla vita quotidiana. • L’obesità nel gatto è un fattore predisponente per lo sviluppo di problemi a carico dell’apparato scheletrico, diabete mellito, ipertensione, aumento di grassi nel sangue, disturbi urinari, malattie della pelle non di natura allergica, tumori. Il gatto, in particolare, ha una particolare predisposizione all’insorgenza di una particolare disfunzione metabolica, che è caratterizzata da un accumulo di grassi nel fegato, la così detta lipidosi epatica. • Il gatto obeso è un paziente difficile da esaminare anche da parte del medico veterinario. La grande quantità di grasso accumulato rende difficoltosa la palpazione dell’addome o l’auscultazione del cuore e dei polmoni con il fonendoscopio. Lo stesso vale per un prelievo di sangue, una ecografia, un’anestesia in quanto è più difficile calcolare la dose dell’anestetico e l’intervento può avere una maggiore durata.

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Razze feline

Norvegese delle Foreste

A

ntichi documenti attestano che gatti a pelo lungo e con folta coda frangiata vivevano nelle foreste norvegesi da tempo immemorabile. Di indole socievole e pacifica. Si adatta bene alla vita domestica. Ama arrampicarsi e giocare fino a tarda età. Intelligente e affettuoso sia con gli adulti sia con i bambini, crea un legame particolare con un membro della famiglia. Amano coccole e carezze. Sono gatti estremamente curiosi. Sono allevati solo nei colori naturali. I mantelli più diffusi sono il tabby classico nero e il tabby striato, con o senza macchie bianche. Il colore degli occhi varia dal verde al giallo, al bronzo; rari gli esemplari con occhi blu e impari.

Standard di razza Categoria: Pelo Semi Lungo. Corporatura: grande, con corpo piuttosto lungo, robusto, con struttura ossea solida; i maschi devono essere più imponenti delle femmine. Testa: triangolare, di buona altezza quando vista di profilo; mento forte; naso dritto e senza stop. Orecchie: grandi, larghe alla base e piazzate alte e aperte, con punta ornata da ciuffetti di peli, come quelli della lince, e altri lunghi peli che spuntano dal padiglione auricolare. Occhi: a mandorla, leggermente obliqui, vivaci ed espressivi. Zampe: robuste, alte, quelle posteriori devono essere ben dritte, mentre quelle posteriori possono anche essere leggermente divaricate; quelle posteriori sono più lunghe delle anteriori. Piedi: grandi, arrotondati e proporzionati alle zampe. Coda: lunga e folta; distesa arriva almeno alle scapole. Pelo: semilungo; il sottopelo lanoso è ricoperto da un pelo di copertura lucido e idrorepellente che è formato da peli lunghi, grossi e lucidi che coprono la schiena e i fianchi; tranne che nel periodo estivo, il gatto deve avere gorgiera e fianchi adornati da una lunga pelliccia. I maschi presentano un mantello più sontuoso delle femmine.


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Razze canine

Schnauzer Nano

H

a origini molto antiche. Si distinguono tre razze in rapporto alla taglia. Dalla razza di taglia media si sono successivamente sviluppate le altre razze. Cane robusto, compatto, di solida costruzione. La sua costruzione è quadrata. La sua testa è robusta e di giusti rapporti. L’animale nell’insieme esprime armonia. Lo Schnauzer ha un carattere forte, equilibrato e impetuoso. Sono cani affettuosicon i propri padroni. Le attitudini degli Schnauzer cambiano a seconda della taglia: il nano è senza dubbio un cane da compagnia, il medio è un cane da guardia ed il gigante è un cane da difesa. Gli Schnauzer sono cani molto intelligenti e quindi di facile addestramento al lavoro. In mano ad un addestratore esperto imparano con incredibile rapidità. Sono cani abbastanza ubbidienti. Sempre sicuri con i bambini e diffidenti verso gli estranei. Si tratta di cani rustici, abbastanza longevi e piuttosto robusti. Cane che può vivere sia in casa che in giardino.

Standard di razza Altezza: tra i 30 ed i 35 cm al garrese Tronco: quadrato, robusto e compatto. Testa e muso: testa robusta, allungata. Il muso termina a cono moderatamente tronco. Tartufo: sempre di colore nero e piuttosto ampio. Denti: completi per sviluppo e numero. Collo: forte e muscoloso. Orecchie: attaccate alte, a forma di V, con punta a piega ribattuta. Occhi: scuri, di forma ovale, in posizione semilaterale. Arti: diritti e solidi, in appiombo. Spalla: ben obliqua e muscolosa. Andatura: ritmica e disinvolta. Muscolatura: ben evidente e ben sviluppata. Coda: attaccata alta, portata all'insù. Pelo: ruvido, duro, forte e spesso. Colori ammessi: le razze sono suddivise in varietà di colore: il nero e il pepe sale sono presenti in tutte e tre le razze; nero argento e bianco solo nei soggetti nani. Difetti ricorrenti: monorchidismo, criptorchidismo, prognatismo, enognatismo, retrotreno difettoso, mascella deviata, premolari mancanti, orecchie portate male, andatura scorretta, taglia fuori standard, colori non ammessi dallo standard, pelo troppo lungo, testa piccola, arti non in appiombo, carattere pauroso.


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L’opinione

IL significato dei sintomi 2° parte

I

nfiammazione: un nemico da combattere o un alleato da rispettare? è sempre più frequente vedere, nei media più diversi, annunci pubblicitari che invitano all’utilizzo di svariati antinfiammatori, antidolorifici e antidiarroici. Non ci si può meravigliare: a qualsiasi livello e a qualsiasi persona, la grande maggioranza dei medici non fa altro che prescrivere tali farmaci anche per i processi più banali e destinati alla guarigione spontanea. Come detto, ciò succede perché la medicina attuale ha finito per travisare completamente il significato non solo di questi sintomi, ma anche di tutti quelli che l’organismo manifesta durante qualunque episodio patologico. Può avere logica una terapia che blocca quello che l’organismo, in quattro milioni di anni di evoluzione, ha elaborato? Possiamo pensare che sia logico (come in una pubblicità che va per la maggiore in TV), in caso di uno strappo, prendere un antinfiammatorio e ricominciare a correre? O sarebbe logico non caricare la parte lesionata fino alla guarigione? Nessuno discute l’efficacia di tali terapie e lo vediamo tutti: persone febbricitanti, doloranti e costipate prendono la compressa miracolosa e tutto scompare, spesso con estrema rapidità. E tutti sappiamo che la società attuale vuole efficienza e presenza costante a tutti i costi. Efficace non vuole dire senza conseguenze, e quale può essere questo danno? La risposta è semplice, anche se non di evidenza immediata: il soffocare sistematicamente le risposte naturali dell’organismo porta al continuo ed evidente aumento delle malattie croniche e/o degenerative. In pratica, impedendo la normale risposta di difesa del corpo agli stimoli morbosi, impediamo la loro completa eliminazione e costringiamo tutto il sistema di difesa a elaborare un nuovo equilibrio, sicuramente meno efficace di quello primitivo, con inevitabile spostamento, come detto, dall’acuto al cronico e verso le malattie degenerative. Un esempio può chiarire tale concetto: l’eliminazione dei rifiuti di una città avviene attraverso il loro conferimento a un inceneritore. Quest’ultimo, per operare, provoca fumo, calore, rumori ed emissioni moleste, con conseguenti disagi per la popolazione. Allo stesso modo, l’infiammazione provoca dolore, malessere e disagio. Se li spegniamo, pensiamo veramente di aver fatto la cosa migliore? Così come spegnendo l’inceneritore lasceremo i rifiuti in città a inquinare l’ambiente, allo stesso modo, spegnendo l’infiammazione con i farmaci, lasceremo tossine nocive all’interno dell’organismo. La situazione è ancora peggiore se lo stimolo patologico permane, perché costringe l’organismo a un processo infiammatorio cronico. Processo antipatico, invalidante e doloroso, ma unico per gestire lo stimolo morboso nel miglior modo possibile (se i rifiuti continuano ad essere prodotti, l’inceneritore sarà costretto ovviamente a lavorare continuamente). Così ad esempio l’uso di antinfiammatori dovrebbe essere attuato con cautela per un maggiore rispetto di fronte ad una macchina tanto meravigliosa e complessa come un essere vivente. L’antinfiammatorio dovrebbe essere il farmaco d’elezione per i casi nei quali non è possibile rimuovere la causa dell’infiammazione o quando questa sia ignota, non identificabile o non curabile nel modo corretto. Dovrebbe, quindi, essere usato con consapevolezza di tutti gli effetti che può provocare nell’organismo e non solo di quello tossico, forse il problema minore fra tutti! Dr. Sergio Canello - Sanypet



Viaggiando

Palazzo dei Diamanti a Ferrara

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alazzo in stile rinascimentale con la facciata costituita da migliaia di piccole piramidine a forma di diamante. Secondo la leggenda una sola di esse conterrebbe un autentico diamante nascosto da Ercole I d’Este. Solo lui e il capomastro addetto ai lavori ne conoscevano l’esatta posizione e come conseguenza il povero capomastro non fece una buona fine. Fu Ercole I d’Este a dare l’avvio ad un’opera fondamentale per la città di Ferrara: cioè ad un ampliamento dell’urbe per renderla più prestigiosa, ma anche per farla costruire su schemi simbolici e astrologici coinvolgendo nel progetto architetti, geometri ed astrologi. La pianta è pentagonale (il pentagono è simbolo di difesa) con una diramazione di strade dal castello estense, che costituisce il centro della città. Il palazzo si trova in una posizione ben precisa perché potesse concentrare determinate energie telluriche direttamente all’interno dell’edificio, dove si tenevano frequenti sedute su astrologia e alchimia. Il palazzo doveva attirare le forze positive dell’Universo. Si tramanda che lo stesso palazzo dei diamanti sia stato posizionato in un punto particolare della città, come ad indicare una stella di grande luminosità in terra. Buona visita da Alessandro Ciorba


L’angolo della lettura

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Piccoli passi di felicità

eduta sul divano, Juliet ha un solo desiderio: nascondersi. Dalla sua famiglia, dagli amici, da sua madre. E fare finta che suo marito Ben non se ne sia andato per sempre. Ma c’è qualcuno che non ha la minima intenzione di permetterglielo: ha le orecchie spettinate, la coda che scodinzola di continuo e due occhi color nocciola che non smettono di fissarla un momento. Si tratta di Minton, il cane di Ben. Ha bisogno di lei, ora più che mai. Ma non c’è solo lui. C’è anche Coco, il labrador che sua madre ha ben pensato di affidarle per il weekend. Juliet non ha alternative e a malincuore decide di occuparsi di entrambi. Trascinata da questa strana coppia, al parco scopre un mondo nuovo fatto di codici, linguaggi, luoghi suoi propri, dove le persone si chiamano con i nomi dei loro cani: il mondo dei dogsitter. Un mondo che la aiuta a riprendere possesso della sua vita. Piano piano Juliet sente di avere un intuito particolare e un modo tutto suo di farsi capire dai quattrozampe. In men che non si dica, tutti vogliono che sia lei a occuparsi dei loro piccoli amici. Perché a Juliet basta uno sguardo per capire di cosa hanno veramente bisogno. Come il focoso bastardino Hector che dietro alla sua irruenza cela solo un grande bisogno di sfogarsi, o la piccola cockerina Dawson che ha tanto bisogno di affetto, o il temibile Jack che con la sua aggressività maschera tanta paura. Per tutti loro Juliet ha trovato il segreto della felicità, ora manca solo lei. Ma forse sarà proprio Minton a farle capire la strada, passo dopo passo.

Piccoli passi di felicità Dillon Lucy

Narratori Moderni 424 pagine

Appena uscito, Piccoli passi di felicità ha scalato le top ten di tutta l’Inghilterra, scatenando l’entusiasmo di librai e lettori. Lucy Dillon è stata proclamata la regina della commedia romantica, allegra e tenera, sempre in classifica grazie alla forza dei sentimenti che trasmette.

Lucy dillon, nata nella contea di Cumbria, vive tra Londra e la Wye Valley. Ha imparato a ballare quando era molto piccola e da allora spera di essere diventata sempre più brava, anno dopo anno. Il suo sogno è danzare il

foxtrot come Ginger Rogers. Lezioni di ballo, proprio su questa passione, è stato il suo primo romanzo, edito inItalia da Garzanti nel 2008.Nel 2011 sempre per Garzanti è uscito invece Il rifugio dei cuori solitari.


l’amico degli animali

... il meglio per il suo Benessere... 00166 Roma Via Aurelia, 1410 Tel. 06.41.79.05 / Fax 06.41.79.05.243 LUN - VEN 09.00-13.00/14.00-18.00 Orari da Settembre a Giugno SAB 09.00-13.00

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Curiosità

i proprietari di gatti e l’INFARTO

è

stato rilevato che il possesso di un gatto può ridurre di un terzo il rischio di infarto cardiaco. Si tratta di un dato curioso, emerso da una ricerca durata dieci anni ed eseguita su più di 4000 americani da parte di un Dipartimento della Università del Minnesota (USA). Secondo questi ricercatori americani, il possesso di un animale d’affezione porterebbe ad una rilevante riduzione dello stress. Dei 4.435 americani di età compresa tra i 30 e i 75 anni inclusi in questa indagine, 2.435 erano proprietari (od ex-proprietari) di un gatto. Considerando le diverse cause di morte lo studio ha rilevato come in un periodo di 10 anni i proprietari di gatti avessero mostrato un rischio di morte per infarto cardiaco il 30% inferiore rispetto a coloro che non possedevano un gatto. Altri medici hanno in parte confutato le conclusioni di questo studio facendo osservare come il risultato non prova uno stretto nesso

U

causale, ma sottolinea solo il rapporto tra possesso di un gatto e minor rischio di infarto. La connessione tra minore incidenza di infarti e possesso di un gatto potrebbe essere invece messa in rapporto con la personalità e lo stile di vita del proprietario di un gatto. Il profilo psicologico di un proprietario di gatto potrebbe essere quello di una persona che tende ad avere una personalità meno incline allo stress e meno ansiosa. è stata poi avanzata un’altra spiegazione relativa al fatto che i gatti possano ridurre lo stress più dei cani. I gatti, soprattutto se sterilizzati ed abituati a vivere in casa, sono animali particolarmente tranquilli cui piace essere accarezzati. Sarebbe l’atto dell’accarezzamento a ridurre il livello di stress ed in alcuni casi la frequenza cardiaca e la pressione del sangue del proprietario. A. Ciorba

...E i Cani e i diabetici

n aiuto per i diabetici potrebbe giungere dal nostro amico a quattro zampe. Un team di studiosi irlandesi ha avanzato l’ipotesi che il cane, grazie alle sue capacità olfattive, sia in grado di svelare gli aumentati livelli di zucchero nel sangue delle persone affette da diabete. L’idea dei ricercatori dell’Università di Belfast non è del tutto priva di fondamento. I cani, infatti, oltre ad aver dimostrato di essere utili nel fiutare droghe o esplosivi hanno contribuito a molte funzioni in campo sociale e medico. I loro meriti vanno dalla guida delle persone non vedenti, alla ricerca dei dispersi in montagna, al riconoscimento delle crisi negli epilettici. Le indagini in corso sono volte a stabilire se i cani possono essere addestrati a riconoscere ed a reagire ai sintomi iniziali dell’ipoglicemia.

L’allarme da parte del cane in presenza di un abbassamento del livello di glucosio nel sangue potrebbe fornire un importante aiuto per quei pazienti in cui le manifestazioni cliniche del diabete sono poco apparenti e nello specifico particolarmente per le persone soggette ad ipoglicemie notturne o che vivono da sole. Proprio per queste ragioni gli specialisti dell’Irlanda del Nord stanno cercando di dimostrare sperimentalmente che i cani sono in grado di indicare con una certa affidabilità un eventuale abbassamento di livello di zucchero nel sangue. Questo potrebbe costituire un valido supporto per persone colpite da diabete, che in un prossimo futuro potrebbero contare sulla vicinanza di un amico fidato a quattro zampe,che potrebbe aiutarli a convivere più efficacemente con questa malattia. A.Ciorba


Curiosità

ANGOLO DELLE CURIOSITà ANIMALI 1 Il colibrì è l’unico uccello in grado di volare anche all’indietro, riesce a sbattere le ali per 70 - 80 volte al secondo.

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2 La femmina del pesce luna ama le famiglie numerose: riesce a deporre anche 30 milioni di uova in una sola volta. 3 Il nome scientifico del tricheco è Odobenus rosmarus che significa “cavallo marino che cammina sui denti. 4 Il riccio è in grado di ap-

pallottolarsi così velocemente che una normale macchina fotografica non riesce a coglierne il movimento.

5 La tasca del pellicano può contenere fino a 12 litri di acqua, quando è piena l’uccello non può volare perchè non riesce a mantenere l’equilibrio.

6 Il roditore più grosso è il capibara, mammifero sudamericano, che può pesare perfino 65 kilogrammi.


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Pet Quiz La penicillina è un:

a

La balanite è un'infiammazione di:

a

b

c

spalla

cranio

fegato

b

c

intestino

cute

latte

b carne

c

agrumi

grande

b

piccola

c

media

La cheratina è un:

a

carboidrato

b

grasso

c

proteina

Le surrenali si trovano in: cavità toracica

c

cavità cranica

Le risposte corrette: 8)a

b

6a 7)c

cavità addominale

5)c

a

4)b

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zampa

Il rottweiler è un cane di taglia:

a 7

cute

La Vitamina C è contenuta in:

a 6

c

pene

La giardia è un parassita di:

a 5

b

L'etmoide è un osso di:

a 4

orecchio

3)c

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repellente

2)b

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c

b antinfiammatorio

antibiotico

1)a

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L’Oroscopo Ariete PER GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE… Palato raffinato, abile conversatore, eccellente compagno di viaggi. E nel mese in corso scoprirete le tante altre qualità che il cucciolo tiene in serbo. …E PER GLI AMICI UMANI Periodo positivo in campo sentimentale. Finalmente terminata l’opposizione degli altri si prevede un allineamento con grosse novità in arrivo. Siate preparati.

Toro

Gemelli PER GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE… Ogni giorno che passa c’è un nuovo compagno di giochi. Non fate in tempo a portarlo al parco che dà vita alle public relations. Ah...

l’essere vip! …E PER GLI AMICI UMANI Risparmiare forze ed energie prima dello sprint finale. Dovrete capire come calibrare l’impegno a seconda di priorità che avrete la necessità di individuare.

PER GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE… Il pet fa un po’ di capricci di fronte agli ordini e all’autorità. Obbedirà più volentieri se le richieste saranno accompagnate da pappe in

abbondanza. …E PER GLI AMICI UMANI Gli impegni non diminuiscono ed è sempre difficile trovare tempo per sé stessi. Qualche pausa, di tanto in tanto, aiuterà a rigenerarsi.

Cancro

Leone

Vergine

PER GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE… Che è super intelligente lo sapevamo... Forse in questo mese scoprirete anche quanto possa essere furbetto il cucciolo del cancro! Siete avvisati!…E PER GLI AMICI UMANI La voglia di scappare è tanta ma fuggire dalle proprie responsabilità non sarà la soluzione ai problemi. Siate cauti nelle valutazioni.

PER GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE… Autentico sognatore. Se lo vedete sornione in realtà starà pensando a cenette romantiche a lume di candela e notti stellate in una spiaggia estiva. …E PER GLI AMICI UMANI Nuovi progetti in arrivo restituiranno quell’entusiasmo che era assente da troppo tempo. Tenete a bada l’irruenza con le persone che amate.

PER GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE… Gli amici della Vergine entrano nella loro fase abitudinaria. Fategli trovare a sempre disposizione i giochi consueti e la marca di crocchette preferita. …E PER GLI AMICI UMANI Ottima congiunzione astrale che vi accompagnerà per diverse settimane. Con le stelle a favore si potranno assumere rischi calcolando pro e contro.

Bilancia

Scorpione

PER GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE… Se vuole essere al centro dell’attenzione è perché lo merita! Dosi abbondanti di carezze e tante attenzioni restituiranno un affetto incondinzionato. …E PER GLI AMICI UMANI Il vento e cambiato e forse non ve ne siete accorti. È giunto il momento di affrontare il salto di qualità senza temere troppo le conseguenze.

Capricorno PER GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE… L’andatura furtiva lascia presagire qualche marachella in mente o già orchestrata. Anche se con quello sguardo innocente come non perdonarlo? …E PER GLI AMICI UMANI Venere in opposizione metterà degli ostacoli tra voi e gli obiettivi prestabiliti. Vecchie amicizie potranno aiutarvi a superare qualsiasi intralcio.

Sagittario PER GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE… Fedeltà e lealtà. Ecco le parole d’ordine di questo segno. Vi osservano e imparano tutto dai vostri insegnamenti. Saranno allievi

da 10 e lode! …E PER GLI AMICI UMANI Anche quando le cose non sembrano girare nel verso giusto non va persa la fiducia. Prima o poi si presenterà l’occasione giusta. Non arrendersi.

Acquario

PER GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE… Il musetto infilato dappertutto, le corse a scoprire cose nuove. La curiosità dell’amico Sagittario non conoscerà limiti, impossibile da tenere sotto

controllo! …E PER GLI AMICI UMANI La prossima sfida consisterà nell’adattarsi a situazioni diverse e insolite. Riuscirete a raggiungere obiettivi impensabili con la vostra forza di volontà.

Pesci PER GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE… Amante dei piaceri semplici, come starsene accoccolati vicino ad un camino. Con l’arrivo dei primi freddi sarà un pet più casalingo

che mai. …E PER GLI AMICI UMANI Migliorare sarà la parola d’ordine. Un percorso difficile ed arduo al quale però dovrete tendere per risolvere situazioni ancora in sospeso.

PER GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE… Insofferente tra le mura domestiche, si trasforma quando si tratta di mettere in campo scorribande ai giardini, in cantina e nei

solai. …E PER GLI AMICI UMANI Il coraggio non è vi mai mancato. Bisognerà attingerne a piene mani e utilizzare un pizzico in più di determinazione: ovviamente senza esagerare.


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