Rivista lasalliana 2-2010

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340 l’uomo nel destino e nell’impersonalità del Fato, per la coscienza odierna la storia coincide con l’autodeterminazione della persona e con la costruzione attiva dell’ umana civiltà. La storia è pure esigenza di valori meta-empirici, posto che l’uomo non voglia ridursi ad essere un semplice animale misteriosamente evolutosi. Il volume offre in prospettiva inter-disciplinare un panorama completo e ben documentato (attraverso l’esposizione critica di testi classici) delle principali questioni in gioco, quali l’ontologia del divenire e la teologia della creazione, col relativo problema dell’evoluzione (c.3,111-137); il conflitto tra spiritualismo e materialismo (c. 2, 63-110); i rapporti fra la storia e le scienze umane -soprattutto con la sociologia e la psicologia (c.4,139-192); il significato morale della storia, con la relativa questione della libertà: riferimento all’ idealismo che ha visto il significato della storia proprio nella costituzione e nel cammino della libertà (c.5,193237); la dialettica individuo/universale, la politica del progresso e la struttura del tempo con le sue periodizzazioni (c. 6,239-294); l’enigma della morte tra annichilimento del tutto e/o speranza nel futuro (c.7, 295-309). Chiude il volume una cospicua bibliografia ragionata (311-318). Il filo conduttore dell’intero lavoro del Chimirri è costituito dal seguente problema: l’uomo è certamente un essere storico e solo nella storia può crescere, ma può la storia esaurire il tutto dell’esistenza? In altre parole, ci si chiede nella Introduzione, «la sterminata quantità dei fatti possiede un qualche significato metafisico? La storia si comprende da sé oppure nasconde un valore metastorico che i fatti non riescono a raccontare? La storia umana tende ad un risultato trascendente, oppure è un vuoto divenire sospeso nel cosmo e in fondo chiuso nell’immanenza?». Al lettore il compito di scavare con l’Autore dentro queste problematiche: compirà un percorso che vede proprio nella «filosofia della storia» una prospettiva privilegiata per risolvere il mistero del vivere e del morire. (ed)

Biblioteca sta generica predisposizione, l’ «arte bella» vera e propria, sulla quale hanno riflettuto tradizionalmente tre distinte discipline: la storia dell’arte, la critica d’arte e la filosofia dell’arte. Il volume, tenendo presente queste istanze, sviluppa in modo divulgativo, soprattutto, un’«antropologia dell’arte» e una «pedagogia dell’arte», ovvero il senso e il valore che ha per l’uomo d’oggi il fare artistico. Sono analizzate le classiche questioni intorno all’arte, quali ad esempio la gerarchia delle arti, l’imitazione e la riproduzione tecnica, l’ispirazione e la relatività dei gusti, la comunicazione e la personalità psicologica dell’artista. L’arte è, nella sua essenza, una creazione estetica, ovvero una «produzione di forme belle», non tanto e non solo però fine a se stessa (= edonismo, estetismo, disimpegno, evasione), ma sempre in riferimento ad un ideale, ad un valore di fondo, ad una crescita complessiva dell’essere umano. Alcune pagine approfondiscono in questa direzione proprio l’annosa questione del rapporto arte/morale, della liceità dell’espressione del tragico e del male, del rapporto arte/sesso/pudore (quanta «pseudo-arte erotica/volgare» imperversa oggi in tutti i media?). Viene fornita anche una precisa ricostruzione storica (da Agostino a Tommaso, da Kant a Hegel) del concetto di bellezza; una discussione sulla correlazione fra «arte sacra» e «arte profana», e un’analisi della bellezza del nostro corpo, sul quale scriveva Schopenhauer (citato a p. 116): «questa bellezza, è l’oggettivazione più alta della volontà nella sua conoscibilità, e non c’è niente che ci trascini così rapidamente alla contemplazione estetica, come la bellezza del volto e della figura umana, alla cui vista ci sentiamo in un sol istante compresi di gioia ineffabile e rapiti al di sopra di noi stessi e di tutto ciò che ci circonda». (ed)

Luigi LORENZETTI

La morale nella storia Giovanni CHIMIRRI

L’arte spiegata a tutti Il senso spirituale della bellezza in dieci lezioni Mimesis, Milano 2009, pp.126. Partendo dal fatto che ogni uomo è di per sé un «animale creativo», viene fatta emergere da que-

Una nuova voce nei 40 anni della Rivista di Teologia Morale (1969-2009) EDB, Bologna 2009, pp. 779. El libro del sacerdote dehoniano pretende ser una contribución a la cultura cristiana y laica. Compendia las intervenciones plurales de varios autores en el arco de 40 años a través de las páginas


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