Amiloidosi cardiaca da transtiretina: le novità da ISA 2022

Page 1

Report

AMILOIDOSI CARDIACA DA TRANSTIRETINA: NOVITÀ DA ISA 2022 digitale

LE

un ampio numero di sessioni, letture e simposi su tutte le forme di amiloidosi, da quella correlata alla transtiretina a quella da catene leggere delle immunoglobuline e la cosiddetta amiloidosi secondaria.

XVIII International Symposium on Amyloidosis | 4 -8 settembre 2022

Dopo una pausa dovuta alle restrizioni legate alla pandemia di Covid-19, il meeting annuale dell’International Society of Amyloidosis è tornato a svolgersi (anche) in presenza. L’evento si è infatti tenuto nella cittadina tedesca di Heidelberg, anche se la maggior parte delle sessioni è stata trasmessa anche in streaming su una piattaforma web Ildedicata.programma scientifico ha previsto

ISA 2022: il mondo dell’amiloidosi riunito ad Heidelberg

In questo report digitale riassumeremo i contenuti più rilevanti riguardanti l’amiloidosi cardiaca da transtiretina.

Questi temi sono trattati anche in diversi episodi del podcast ATTR ACTION Focus, dedicato proprio alla gestione dell’amiloidosi cardiaca da transtiretina.

ASCOLTA IL PODCAST

ATTRwt – Aspetti clinici

La sessione, moderata da Thibaud Damy dell’Henri Modor Hospital di Creteil (Francia) e Matthew Maurer della Columbia University (Stati Uniti) ha visto la presentazione di alcuni studi molto interessanti.

Nel corso della seconda giornata congressuale si è tenuta presso la Neue Aula/Main Lecture Hall un’importante «scientific session» incentrata sugli aspetti clinici dell’amiloidosi cardiaca da transtiretina nella forma senile o wild type,quella non ereditaria e presente soprattutto in soggetti anziani.

HENRI MODOR HOSPITAL, CRETEIL (FRANCIA)

Thibaud Damy

«La gestione dell’amiloidosi cardiaca include il trattamento e la prevenzione delle complicanze e il rallentamento del deposito di sostanza amiloide attraverso terapie specifiche.

Quelle attualmente disponibili per la forma da transtiretina includono stabilizzatori del tetramero (tafamidis) e, in ambito neurologico, silenziatori genici (patisiran e inotersen)»

Di seguito una selezione dei risultati più interessanti presentati nel corso della sessione.

ATTR-CM: l’effetto a lungo termine di tafamidis sulla qualità di MarthavitaGrogan

I risultati hanno messo in evidenza come nei pazienti trattati con tafamidis il declino della qualità di vita fosse inferiore rispetto a quelli sottoposti inizialmente a un placebo. 01.

Sono stati presentati i dati relativi alla qualità di vita – misurata mediante KCCQOS - nel long-term extension study del trial ATTR ACT.

Amiloidosi sistemiche e Covid-19: la

È emerso che gli outcome clinici legati a Covid 19 sono, in questi soggetti, paragonabili a quelli di altri pazienti fragili.

I risultati hanno messo in evidenza come una patologia della spalla fosse presente nella storia clinica del 25% dei pazienti totali e nel 38% di quelli con ATTR CMwt, in anticipo di 4 8 anni rispetto alla diagnosi.

02.

Alyssa Basdavanos

Lo studio ha valutato l’associazione tra la presenza di fibrillazione atriale o flutter atriale e mortalità per tutte le cause nei pazienti reclutati nello studio ATTR ACT.

03.

Patologie della spalla: una nuova red flag per l’amiloidosi cardiaca?

0PaoloSocietydell’InternationalsurveyofAmyloidosisMilani4.

Lo studio ha preso in considerazione 1.310 pazienti con amiloidosi cardiaca, valutando la prevalenza di patologie della spalla quali una rottura della cuffia dei rotatori, una precedente artroplastica o altri.

In un’analisi con di Cox questi disturbi aritmici (presenti o passati) è risultata essere un fattore prognostico indipendente per la mortalità nei 30 mesi di follow up dello studio, senza però impattare sull’efficacia del trattamento con tafamidis.

Ronald Witteles

ATTR-CM e mortalità per tutte le cause: fibrillazione atriale come fattore prognostico

I risultati della survey, rivolta a tutti i membri della società scientifica, hanno riguardato 200 pazienti con amiloidosi cardiaca e infezione da SARS CoV 2. Di questi, il 60% era affetto da amiloidosi AL, il 21% da ATTRwt e il 10% da ATTRv.

Il fotogramma della pagina precedente è tratto dall’episodio della webserie «Amiloidosi cardiaca: viaggio tra i centri di riferimento italiani» dedicato al Policlinico G.Martino di Messina.

Proprio questo argomento è stato al centro di un’affollata sessione della seconda giornata di ISA 2022, moderata da Ashutosh Wechalekar del National Amyloidosis Centre di Londra e Sharmila Dorbala del Brigham and Women’s Hospital di Boston.

Dopo essere rimasto praticamente immutato per anni, il processo diagnostico dell’amiloidosi cardiaca da transtiretina ha avuto una brusca evoluzione nell’ultimo decennio. Dalle evidenze ecocardiografiche alla possibilità di giungere a una diagnosi non invasiva mediante scintigrafia ossea, sono molte le novità che hanno interessato questo settore.

GUARDA L’EPISODIO

Imaging per l’amiloidosi

«La combinazione di evidenze provenienti da ecocardiografia, risonanza magnetica, SPECT e PET permette di ottenere informazioni uniche sulla patogenesi dell’amiloidosi cardiaca»

BRIGHAM AND WOMEN’S HOSPITAL, BOSTON (STATI UNITI)

Sharmila Dorbala

Umaid Rauf

I risultati hanno messo in evidenza come la misura dello strain può variare a seconda della posizione in cui viene misurato, con il rischio di portare a interpretazioni sbagliate.

01.

Valutazione dello strain del ventricolo

124I-AT-01

PET/CT

Di seguito una selezione dei risultati più interessanti presentati nel corso della sessione: con peptide (124I-p5+14) per l’amiloidosiidentificareJonathanWall

Lo studio, retrospettivo multicentrico, ha preso in considerazione 3.354 pazienti.

02.

0Rodneynell’amiloidosisinistrocardiacaH.Falk3.

Lo studio ha indagato la variabilità dello strain longitudinale - quando misurato a livello epicardico, del ventricolo medio e endocardico in 39 pazienti, di cui 15 con amiloidosi AL e 24 con amiloidosi ATTR.

(DPD/HMDP)Scintigrafia con Tc99m per l’amiloidosi cardiaca nel mondo Muhammadreale

Lo studio, il primo che ha indagato questa tecnica in soggetti umani, ha coinvolto pazienti con diverse forme di amiloidosi Icardiaca.risultatirelativi a quelli con amiloidosi ATTR suggeriscono che l’imaging PET/CT basato su questo peptide potrebbe essere utile nell’individuare i pazienti asintomatici.

I risultati hanno mostrato come l’algoritmo diagnostico non invasivo basato sull’impiego della scintigrafia con Tc 99m sia caratterizzato, nel mondo reale, da una specificità pari superiore al 98,5%.

Arnt Kristen Amyloidosis Center of the UniversityHeidelbergHospital, Laura Obici Centro per lo Sudio e la Cura delle AmiloidosiPaviaSistemiche, Rachele Bonfiglioli

Azienda UniversitariaOspedalierodiBologna

Sempre nel corso della seconda giornata congressuale si è tenuto il simposio satellite «How can one solution solve the multifaced challenges of ATTR amyloidosis?», in cui tre esperti hanno descritto le caratteristiche cliniche dei pazienti con amiloidosi cardiaca da transtiretina e messo in evidenza i benefici associati al trattamento con tafamidis.

Arnt Kristen

«Tafamidis è risultato in grado di stabilizzare la qualità della vita nel corso del follow up a 5 anni dell’estensione a lungo termine dello studio ATTR-ACT, anche nel confronto tra quelli trattati sin dall’inizio e quelli sottoposti al placebo nella prima parte dello studio»

Laura Obici

«La forma ereditaria dell’amiloidosi cardiaca da transtiretina costituisce un prototipo di malattia multisistemica, in cui virtualmente ogni tessuto o organo può essere interessato. Le manifestazioni cliniche con maggiore impatto sulla qualità della vita sono quelle di natura autonomica, ma anche quelle cardiovascolari sono estremamente frequenti e richiedono grande attenzione»

«L’unico modo per distinguere l’amiloidosi cardiaca da transtiretina wild type da quella ereditaria è sottoporre il paziente a un test genetico, anche se nella mia esperienza i pazienti con la forma wild type hanno spesso, all’esame scintigrafico, un Perugini score più elevato e un uptake extra cardiaco diffuso»

Rachele Bonfiglioli

Laura Obici e Rachele Bonfiglioli compaiono anche negli episodi della webserie «Amiloidosi cardiaca: viaggio tra i centri di riferimento italiani» dedicati al Centro per lo Studio e la Cura delle Amiloidosi Sistemiche di Pavia e al Policlinico Sant’Orsola di Bologna.

VAI ALLA WEBSERIE

ATTRv – Aspetti clinici

La sessione è stata moderata da David Adams dell’Université Paris Saclay di Parigi (Francia) e da Marcia Waddington-Cruz della Federal University of Rio de Janeiro (Brasile).

Nel corso della quarta giornata congressuale si è tenuta una «scientific session» incentrata, stavolta, sugli aspetti clinici dell’amiloidosi cardiaca da transtiretina nella forma ereditaria.

David Adams

«Negli ultimi 15 anni abbiamo assistito a progressi rilevanti nell’ambito della diagnosi e il trattamento dell’amiloidosi cardiaca da transtiretina nella forma ereditaria.

Nei Paesi occidentali quasi tutti i pazienti hanno ora accesso a una disease modifying therapy»

UNIVERSITÉ PARIS SACLAY, PARIGI (FRANCIA)

ATTRv: tafamidis riduce denervazione cutanea e deposito di amiloide dopo un anno di 0AlejandratrattamentoGonzalez-Duarte3.

Di seguito una selezione dei risultati più interessanti presentati nel corso della sessione:

Associazione tra mutazione V122I e scompenso cardiaco. Una sistematicarevisionee metanalisi

Definizione di un approccio

Kwaku Appiah-Kubi

0Laural’multidisciplinareolisticoperATTRv.UnaDeplhisurveyObici1.

Per gli operatori sanitari con un interesse specifico nella gestione dell’ATTRv le raccomandazioni più importanti sono risultate essere nell’ambito di un approccio olistico quelle riguardanti una diagnosi precoce, il monitoraggio, la nutrizione, l’assistenza incentrata sulla famiglia del paziente e un processo decisionale condiviso.

L’analisi ha preso in considerazione gli studi pubblicati fino al 2017 su questa Iassociazione.risultatihanno messo in evidenza come i pazienti con ATTRv e mutazione V122I hanno una probabilità maggiore di avere uno scompenso cardiaco e un rischio relativamente più elevato di morte. 02.

Lo studio ha indagato l’efficacia di tafamidis nell’ambito di 40 pazienti ATTRv. I risultati hanno mostrato come il trattamento abbia ridotto la progressione della denervazione cutanea e del deposito di amiloide nei pazienti con una sintomatologia neuropatica sensoriale precoce. Concentrazioni plasmatiche più elevate di tafamidis sono risultate associate a outcome migliori.

Verso una diagnosi di ATTR-CM

Una «scientific session» di ISA 2022 ha affrontato proprio questo tema, con un focus particolare sulla diagnosi differenziale.

Riconoscere e diagnosticare un’amiloidosi cardiaca da transtiretina in modo tempestivo è fondamentale. Spesso, infatti, la diagnosi corretta arriva in ritardo dopo che il paziente ha ricevuto diverse diagnosi sbagliate, spesso di cardiomiopatia ipertrofica o scompenso cardiaco a frazione di eiezione preservata. Anche per questo i pazienti hanno un’aspettativa di vita molto limitata, in media di 2-3,5 anni dopo la diagnosi.

La recente disponibilità di un approccio terapeutico efficace, in grado di modificare l’evoluzione della patologia già dopo pochi mesi di trattamenti, ha però prodotto un’accelerazione della ricerca nell’ambito della diagnosi di questa patologia.

0Marcscintigrafiamedianteossea-AntoineDelbarre1.

È anche emersa una maggiore sensibilità per le pazienti di sesso femminile, probabilmente dovuta a differenze nella composizione del tessuto grasso o dei depositi di amiloide.

Agoaspirato del ChristophamiloidositestperimombelicalegrassocomediscreeningperlesistemicheRichardKimmich

Amiloidosi cardiaca: machine learning per la stratificazione del rischio

I risultati dello studio hanno mostrato come la tecnica costituisca un buon strumento di screening per l’amiloidosi AL, ATTRv e AA.

0Surendradell’tempestivaun’identificazioneamioidosicardiacaDasari3.

Intelligenza artificiale per

02.

Un modello di machine learning applicato alla scintigrafia ossea è risultato in grado di identificare un uptake cardiaco caratterizzato da un Perugini score uguale o superiore a 2, limitando nel contempo il numero di falsi positivi.

Di seguito una selezione dei risultati più interessanti presentati nel corso della sessione:

Nel prossimo futuro il modello verrà testato in un contesto clinico reale.

I ricercatori hanno sviluppato un modello, basato su 35 variabili, applicabile agli esami Iecocardiografici.risultatihannomesso in evidenza la capacità del modello di identificare in modo corretto l’amiloidosi cardiaca, con una prestazione più elevata nei pazienti con amiloidosi ATTR rispetto a quelli con amiloidosi AL.

Proprio dell’importanza della diagnosi differenziale nell’ambito dell’amiloidosi cardiaca da transtiretina avevamo parlato, in occasione dell’ultimo Congresso dell’European Society of Cardiology, con Francesco Cappelli dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze.

GUARDA

Vuoi essere sempre aggiornato sulle novità nell’ambito dell’amiloidosi cardiaca? Segui lo Speciale di Cardioinfo!

Ci trovi un journal club, aggiornamenti dai congressi, interviste, approfondimenti, videoinfografiche, reportage, podcast, casi clinici e molto altro.

VAI ALLO SPECIALE

Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.