Dialogo e Famiglia - Settembre 2020

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DialogoeFamiglia

La catechesi è una delle colonne che fondano e su cui cresce una comunità cristiana e, in ottica futura, la catechesi dei ragazzi è senz’altro una tappa importante e meravigliosa del cammino di ciascun cristiano. Don Fausto lo ha sempre saputo e in questi anni vi si è dedicato anima e corpo affinché questa esperienza fosse la migliore possibile per i nostri ragazzi e ragazze e per le loro famiglie. Come catechisti ed educatori non possiamo di certo negare quanto questo compito sia arduo, ma don Fausto ci ha sempre accompagnati, supportandoci e, a volte, sopportandoci, con l’obiettivo di far crescere la nostra comunità. In fondo il messaggio di Dio, quello che la catechesi cerca di trasmettere, non è complicato: Dio ci ama e ci chiede di volerci bene, di vivere come una “famiglia”. Nulla di difficile in fondo ma, all’atto pratico, tutti noi possiamo testimoniare quanto sia complesso. E così si cercano modalità, tempi, luoghi, esperienze, racconti per fare in modo che questo messaggio di speranza sia condiviso, spiegato, interiorizzato, ragionato. In quest’ottica don Fausto ha sempre puntato su un nodo fondamentale: il “perché”. In ogni proposta che, come catechisti ed educatori, abbiamo portato avanti per i ragazzi, don Fausto ci ha sempre spinto a riflettere sul “perché” agivamo, oltre a pensare al “come”, al “quando” o al “chi”. Il perché. Il “perché” è quel tassello che fa la differenza. Non il come, o il dove... Forse nemmeno il chi... Ma il motivo, il motivo che ci spinge ad essere cristiani oggi, a seguire e fare

la volontà di Dio, imitando Gesù, è quello che può fare la differenza nel nostro mondo e nella vita dei ragazzi e delle ragazze. Ringraziamo il Signore per aver ricevuto una guida come don Fausto, attraverso lui abbiamo imparato e condiviso tanto, i nostri ragazzi lo hanno fatto, le loro famiglie lo hanno fatto… E così dovrà essere negli anni a venire. Don Fausto affronterà un’altra sfida e noi gli auguriamo ogni bene, ma anche per noi sarà così: una nuova sfida, un nuovo tratto di cammino sta per iniziare e questa volta non avremo don Fausto ad accompagnarci. Pare un po' la fine di un qualcosa, un momento triste forse, ma in fondo è la metafora della vita: ci sono sempre cambiamenti e nuove incognite sul nostro cammino, non siamo soli, impareremo ad affrontare ciò che verrà con il Suo aiuto, con l’aiuto del Signore. Questo passaggio mi ricorda tanto quello che i nostri ragazzi affrontano alla fine del cammino di iniziazione cristiana: sembra la fine del percorso ma in verità, è solo uno dei tanti passaggi che incontriamo nella crescita, si deve continuare a camminare, a scoprire, a cercare… Con la consapevolezza che le esperienze che abbiamo vissuto e le persone con le quali le abbiano vissute ci accompagneranno ancora e ci renderanno capaci di cose grandi. Grazie don Fausto, che il Signore accompagni te e noi nel cammino che ci attende. Catechisti Badia-Violino

L’attitudine al servizio e la gioia di dire sì Il saluto dei giovani a Don Fausto Se fossimo in un anno “normale”, ci troveremmo in uscita da uno dei periodi più ribollenti per l’attività giovanile in oratorio: un periodo che negli ultimi anni è stato caratterizzato, per tanti ragazzi e giovani, da lunghe serate a recuperare e stendere idee per programmare attività e giochi per i più piccoli; da settimane di convivenza

stretta, tra grest, centri estivi, campi e proposte, costellate di difficoltà e imprevisti ma soprattutto di entusiasmo e crescita. Convivenza stretta non solo tra animatori, ma anche con Don Fausto, che è stato la costante attorno alla quale si raccoglievano, di anno in anno, gruppi ed esperienze diverse. Esperienze che, pur avendo spesso la loro


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