Rassegna stampa MA gennaio 2012

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INDICE

3 gennaio 2012 «Case? Recuperarle e limitare il nuovo» Gazzetta di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

I buoni propositi politicamente ‘scorretti’ di Modena Attiva «Saremo più cattivi, intransigenti, maliziosi e ideologici» L'Informazione di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

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4 gennaio 2012 «Case sui pozzi, Comune ‘distratto’ Cittadini tenuti all’oscuro delle decisioni» Il Resto del Carlino Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

Prima pagina: Tasse: aumento da 12 milioni, il Pd protesta L'Informazione di Modena

Prima pagina

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5 gennaio 2012 Modena Attiva: "Troppa fretta, cos c'è dietro?" Gazzetta di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

‘Via Aristotele, nessuna anomalia burocratica’ Il Resto del Carlino Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

«Ma quali vip: siamo solo contro gli scempi» L'Informazione di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

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6 gennaio 2012 Dori al gruppo «Attenzione qui rischiamo di deragliare» Gazzetta di Modena

Politica

Due pozzi da spostare Modena Attiva all’attacco Gazzetta di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

Le cooperative: basta dubitare della nostra trasparenza Gazzetta di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

«Peep, no alle graduatorie gestite da coop» Gazzetta di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

Il comitato Villaggio Giardino: gli esperti dicono no alla cementificazione dell’area Gazzetta di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

‘Documento degli 11, fatto inaccettabile’ L'Informazione di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

Sitta: «Torrini? Con lui va meglio che con alcuni dei miei...» L'Informazione di Modena

Politica

«Progetto lungimirante che deve essere approfondito» L'Informazione di Modena

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Politica

Piano via Aristotele, le osservazioni di Arpa L'Informazione di Modena

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Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

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7 gennaio 2012 Pd e Giunta, venti di guerra in Municipio Gazzetta di Modena

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Politica

8 gennaio 2012 «Cari parlamentari Pd, più chiarezza sugli stipendi» Il Resto del Carlino Modena

Politica

«Cari parlamentari democratici, dite chiaramente quanto prendete» L'Informazione di Modena

Politica

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10 gennaio 2012 Scontro tra consiglieri e giunta: nel Pd è arrivata la resa dei conti Gazzetta di Modena

Politica

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12 gennaio 2012 Urbanistica, fronte comune di tutti i ribelli Sta per nascere il Comitato dei comitati L'Informazione di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

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13 gennaio 2012 «Via Aristotele, rendete pubblico il parere di Arpa» L'Informazione di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

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14 gennaio 2012 Via Aristotele, il piano è a rischio Gazzetta di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

Via Aristotele, ecco la bocciatura di Arpa: «Falde da tutelare, costruire è difficile» L'Informazione di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

Sitta al leader dei ribelli: «Vuole gli atti? Li chieda» L'Informazione di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

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15 gennaio 2012 I comitati: «Sitta si dimetta Occupiamo via Aristotele» Gazzetta di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

Urbanistica, è nato il forum dei Comitati «Pronti a un’iniziativa in piazza Grande» L'Informazione di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

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19 gennaio 2012 "Via Aristotele, Arpa avrà le risposte" Gazzetta di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

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21 gennaio 2012 Via Aristotele, le clausole di Modena Attiva Gazzetta di Modena

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Politica

26 gennaio 2012 Acqua potabile dal Secchia Il tecnico critica l’operazione Gazzetta di Modena

Ambiente, Economia

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28 gennaio 2012 Modena Attiva «Pista di Marzaglia Fogne irregolari?» Gazzetta di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

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29 gennaio 2012 Sitta mette tutti d'accrodo Il Resto del Carlino Modena

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Politica

«Marzaglia, chiarezza sulle fogne» Il Resto del Carlino Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

Prima pagina. Pista prove, nuovi dubbi sulle fognature L'Informazione di Modena

Prima pagina

Pista di Marzaglia, insorge Modena attiva: «Fognature non conformi alle prescrizioni» L'Informazione di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

Idv: «Subito un’operazione trasparenza» L'Informazione di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

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30 gennaio 2012 Sitta contro Silingardi: nuovo round L'Informazione di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

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31 gennaio 2012 Sitta e Arletti «bastonano» Modena Attiva Gazzetta di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

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GAllETTA DI MODENA

«Case? Recuperarle tare il nuovo» e Modena Attiva invita il Comune a puntare su riqualificazione con criteri energetici: a Modena 10mila edifici troppo vecchi di Evaristo Sparvieri Riqualificare o costruire nuovi alloggi? Lo storico dilemma dell'edilizia modenese trova nuovo impulso nel decreto rinnovabili del Governo Monti, che stabilisce l'obbligo di certificazione energetica degli immobili messi in vendita. li provvedimento, entrato in vigore da capodanno e destinato a rivoluzionare il mercato immobiliare (sebbene non ci siano ancora sanzioni per chi non rispetta l'obbligo), prevede che chiunque venda un'abitazione, accanto a superficie, posizione e numero di vani, sin dall'annuncio dovrà aggiungere anche 3111 indice di prestazione energetica: al pari di un elettrodomestico, un irti-

mobile acquisterà maggior valore di mercato se risponderà ai criteri di classe "A", ovvero ad altissima efficienza, con il rischio di svalutazioni se invece appartenente alle categorie "B", "C", "D", "E", "E" e "G". Ed è proprio la .riqualificazione degli edifici già esistenti, in alternativa alla costruzione di nuovi alloggi, il cavallo di battaglia su cui fa fondato il proprio programma il comitato di Modena Attiva, con Paolo Silingardi che giudica «positiva» la scelta del governo: «Prima di sostenere la costruzione di nuovi alloggi è fondamentale rendere efficaci quelli esistenti», afferma Silingardi, sottolineando come nel Pd modenese «ci sia sempre stata attenzione verso il tema della riqualifi-

cazione, a partire dalle recenti dichiarazioni del segretario cittadino Giuseppe Boschini». «Si tratta di un argomento che ora deve entrare assolutamente nell'agenda dell'amministrazione», aggiunge Silingardi. Secondo i dati diffusi dal comitato, gli edifici costruiti in città prima del 1945 sono 4.333, pari al 28% del totale. Oltre 9A00, invece, quelli costruiti nel periodo compreso tra 1945 e il 1980, per una percentuale pari al 63%. A Modena sarebbero circa diecimila gli :immobili che hanno un'età compresa tra i 30 e i 65 anni: edifici costruiti in periodi in cui la prestazione energetica — d'ora in poi contenuta in unAttestato di certificazione (Ace) stilato da un tecnico abilitato non

era ancora un tema politicamente caldo. «Anche fino alla fine degli amti '80 la qualità energetica degli edifici non è molto tanto migliorata continua Silin.gardi — Bisogna investire sulla riqualificazione perché ci sono troppi immobili in città con criticità a livello di domotica, senza ascensori, sui quali sono necessari interventi forti di rilancio, spesso non agevolati dalle normative urbanistiche». Nella ricetta di Modena Attiva, la riqualificazione diventa anche un volano in termini occupazionali: «Un'occasione per acquisire competenze e creare nuove opportunità di lavoro». Sul tema della certificazione interviene anche l'assessore all'urbanistica Daniele Sina, spesso al cenno di schermaglie proprio con Modena Attiva, che ricorda come «la certificazione sia in vigore già da un anno in Emilia-Romagna, regione che ha anticipato la normativa nazionale», «L'adeguamento energetico rappresenta già una nostra priorità, con detrazioni e riduzioni degli oneri di urbanizzazione fino al 50% per gli interventi più virtuosi — afferma Bitta — e siamo soddisfatti che il Governo abbia prorogato anche l' ecobonus con detrazioni fino al 55% », ©RIPRODUZIONE RISEIN/A rA

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L'INFORMAZIONE

AUGURI ALTERNATIVI I ribelli Pd promettono battaglia: «Siamo stanchi delle parole che non vogliono dire niente»

i buoni propositi politicamente 'scorretti' di Modena Attiva «Saremo più cattivi, intransigenti maliziosi e ideologici» S -1 aranno anche espressi con il sorriso, ma i buoni propositi di Modena Attiva per il nuovo anno non faranno certo piacere alla. giunta e al Pd. I rappresentanti del movimento di Siling,ardi infatti promettono che saranno «più cattivi, più intransigenti, più maliziosi e più ideologici». Annunci non

certo di pacificazione in vi.sta dei prossimi confronti sul terreno dello sviluppo urbanistico. Ma lo spirito di fondo è evidentemente goliardico. E allora eccolo questo «Buon Anno» 'politicamente scorretto' targato Modena Attiva. «Con l'arrivo del nuovo anno so-

no inevitabili i buoni propositi, e anche noi di Modena Attiva non vogliamo essere da meno - si legge sul sito dei 'ribelli' democratici -. Ecco quindi la lista dei nostri intenti per il 2012. Per l'anno che verrà ci proponiamo dì essere più cattivi, perché è inutile, per dire quello che si pensa veramente, serve un pò di cattiveria. Vorremmo essere anche più intransigenti, perché siamo stanchi delle parole che non vogliono dire niente. Vorremmo riuscire ad essere anche più maliziosi, perché a pensare male purtroppo spesso ci si prende, non sempre, ma spesso. Vorremmo essere più ideologici, perché le buone idee non cambiano posizione facilmente. E infine vorremo essere di più perché, come sempre, più siamo e meglio stiamo. Auguri a tutti Per un ottimo e sostenibile 2012».

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A sinistra l'area delle vie Cannizzaro e Aristotele vista dall'alto. Nel tondo portavoce di Modena Attiva Paolo Silingardi

LO SCONTRO .„.

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Matto L'area di via Aristotele è da tempo al centro dì uno scontro fra il Comune e gli ambientalisti. La giunta vuote costruire aU ggi Peep

T u tela Gli ambientalisti cercano di impedirlo, sostenendo che gli edifici danneggerebbero pozzi acquiferi che si trovano sotto quei terreni

«Case sui pozzi, Comune 'distratto' Cittadini tenuti all'oscuro delle decisioni» Modena Attiva: «Depositato senza dire niente il piano per l'area» l'area dove il Comune intende costruire degli alloggi e sotto la quale si trovano i pozzi acquiferi difesi a spada tratta dagli ambientalisti, continua a far discutere. Stavolta il nodo è di. tipo burocratico. «Il 28 dicembre — scrive il laboratorio politico Modena Attiva, che sul tema ha dato battaglia — è stato depositato il piano particolareggiato di via Aristotele, senza che la cosa fosse comunicata alla città». Dov'è il problema? Sono due. li primo: gli accordi (impliciti) fra giunta, gruppo consigliare Pd e comitati prevedevano un percorso a tappe, concordato e condiviso. E quindi qualche esponente dei democratici potrebbe arrabbiarsi e contestare — per l'ennesima volta — il metodo seguito dall'assessore Sitta. Il secondo: trattandosi di un percorso partecipato ci sono 60 giorni per fare osservazioni e proVIA ARISTOTELE,

poste sul piano, La 'finestra' si è aperta il 28 dicembre, data del deposito, e si chiuderà il 28 febbraio. Modena Attiva contesta la perdita di tempo: «Il Comune spedisce decine di comunicati al giorno — si legge —, ma non avvisa

«Abbiamo il diritto di fare dette proposte Perso tempo prezioso»

dell'avvio di questa procedura pubblica, fatta durante le feste natalizie, di modo che al rientro, dei 60 giorni disponibili, il 20% saranno già trascorsi». Gli 'attivisti' ipotizzano che «qualcuno (il sol ito Sitta?) stia stringendo i tempi perché ha paura del confronto, mettendo tutti, anche

il consiglio comunale di fronte al. fatto compiuto. Perché tanta fretta — chiede Modena Attiva —? Perché proprio sull'area F più delicata si vuole chiudere la discussione prima ancora di aprirla? Perché non si accetta la proposta di sospendere l'iter del piano particolareggiato per fare gli approfondimenti ambientali necessari per poi poter procedere con maggiore tranquillità?». «NOI non siamo contrari a priori — dice il comitato —, riteniamo però che prima vada rivisto il piano di tutela sulle acque, priorità assoluta, verificando le aree di riserva necessarie per i finuri. pozzi. Solo dopo, in modo coerente, sviluppato il piano particolareggiato, accettando le eventuali limitazioni e vincoli ambientali. Senza trascurare la procedura di valutazione di impatto ambientale in

corso». Modena Attiva si rivolge al primo cittadino Giorgio Pighi: «Rinnoviamo la richiesta al sindaco di sospendere l'iter, procedendo su altre aree, in attesa di un quadro complessivo più chiaro. La fretta quando s'interviene su un'area da cui si estrae l'acqua per 360mila persone è cattiva consigliera. Da parte nostra ci impegniamo ad organizzare le opportune iniziative pubbliche per esaminare il piano particolareggiato e predisporre le osservazioni che riterremmo indispensabili per tutelare le falde modenesi, ricordando a tutti conclude che fino all'approvazione da parte del consiglio comunale si tratta solo di carta, e confidando nel ruolo e nell'autonomia dei consiglieri eletti dai cittadini». Un appello che potrebbe anche non cadere nel vuoto, L m.

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L'INFORMAZIONE

04/01/2012

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BILANCIO Per l'assessore Colombo i tagli coprono solo metà del buco. Il resto arriva da Irpef e Imu

asse: alimentod a 1Z hiiliohi,ilPd protesta Urbelli e Glorioso, appoggiati da Trande: «Serve una revisione della spesa» n un vertice di giunta di una settimana fa l'assessore A limo 5 ,ii lombo è stato chiaro. ll buco da 24 milioni di curo si copre recuperandone 12 dai tagli alla spesa e 12 dall'aumento delle tasse. Ma evidentemente l'approccio dell'assessore non soddisfi il gruppo consigliare Pd. Ieri a sorpresa sull'argomento sono intervenuti 'a freddo' i consiglieri democratici Urbelli e Glorioso. 'Prima di aumeiv Ire la tassazione locale Va i :: 7a una revisione strutturale della tesa. il Comune deve t il:Atari-t quali iniziative sono inrinunciabili e quali non p'::`Mari E 'Iran de approda. ALLE PAGINE 4 E 5

Addio Tonelli, storico tifoso gialloblù otre nel calcio modenese per la seiimpar,„„„l sa di Antonio Tonell i, 72 anni, storico tifoso della squadra gialloblù di cui, in passato, ent stato anche. dirigente. E suo il record decennale di preseMce in trasferta al seguito della siiti', dra: un tifoso gentiluomo, r un Modenese autentico. A PAGINA 18

Via Aristotele, c'è il piano Modena Attiva all'attacco

Domani v ai saldi: «Serve ossigeno» I crisi sempre più rasante, a Natale il settore moda e abbigliamento .ha registrato un-15% Ci ière :-.ibbi:91iimentii ad •: r i di agi tatl, • i.1 tata :_7gllit.<• e di austecity con l Calei vi- piit. all'anno sci • 730 del 17tlit..11^10S11,13,313Spid. , che i saldi poss.n0 rappresentare una concreta boccata d'ossigenes. Così I inno Confeserventi :dia vigilia delle vendite di fine su :g ione. Al.: lussi:C:azione crine a qu: i• 7, è 17,1,7C7: aécndal improvvisaEi, A PAGINA 9 :

Appennino in rosso Lapam: «Poca neve, il turismo è in ginocchio» A PACMHA 111

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Procura, 14mila indagini in un anno a Procura ha reso noti i dati del 2011: 13mil la i procedimenti avViali, Inevrite 14mila sono stati quelli conclusi. Archiviato un terzo dei casi. A PAGINA 7

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Attentato a Equitalia: vertice col Prefetto in Prefettura il vedi:Je dei Comitato provinciale Ordine e sicurezza dopo l'attentato incendiario alla sede di Equitalia. A PAGINA 8

Nomadi in via Nazioni: il problema resta I28 dicembre sono stati allontanati da via delle azioni, ma da allora i nomadi fanno la spola dacia Jugoslavia. l residenti: problema non è risolto, A PAGINA 8


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GAllETTA DI MODENA LE REAZIONI

Modena Attiva: «Troppa fretta che cosa c'è dietro?» Il piano particolareggiato per i circa 400 nuovi alloggi in via Aristotele è pubblico e Modena Attiva si scatena. <Anzitutto — spiega Paolo Silingardi, portavoce — il piano è stato depositato senza comunicarlo alla città. La questione è particolarmente grave perché il deposito avviene al termine di un'istruttoria con il Comune e quindi in modo condiviso quanto meno con l'assessorato all'urbanistica. Quindi dal 28 dicembre sta decorrendo il termine di 60 giorni per depositare osservazioni da parte dei cittadini interessati entro e non oltre il 28 febbraio. Il municipio spedisce decine di comunicati ogni giorno, ma non avvisa dell'avvio di questa procedura pubblica. Chi parla sapeva? Se sì appare evidente che la discussione è stata solo una proforma e un teatrino della politica di cui non sentiamo il bisogno. Perché tanta fretta proprio sull' area F più delicata? Perché non fare gli approfondimenti ambientali necessari? Non siamo contro a priori, ma prima va rivisto il piano di tutela sulle acque, una priorità assoluta. E aspettiamo la procedura di Via in corso, qui si estrae acqua per 360mila persone».

Pagina 15 Case in via Aristotele Oltre al piano Gahlei anche 150 alloggi Peep

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CO M U N E

'Via Aristotele, essuna anomalia burocratica' «PER IL PIANO particolareggiato di via Aristotele è stata seguita la stessa prassi adottata in ogni occasione, cioè il percorso previsto dalle leggi regionali in materia e dalle specifiche norme comunali». Un modo per dire: nessuna irregolarità, come contestato invece ieri dal laboratorio ambientalista Modena Attiva. Lo precisa l'architetto Alessio Ascari, dirigente del servizio Trasformazione edilizia e qualità dell'architettura del Comune di Modena. «Terminata la fase istruttoria con la Conferenza dei servizi, che ha coinvolto Arpa e Ausl l'assessorato era tenuto a depositare il piano e a inviarlo alla Provincia. Qualsiasi altro atteggiamento — conclude Ascari — avrebbe significato un non corretto comportamento tecnico-amministrativo e un trattamento differenziato e ingiustificato rispetto ad analoghe situazioni», Intanto Marco Miana, portavoce del comitato dì via Cannizzaro, ribadisce che costruendo sulla falda «si fa un effore. Stiamo mettendo a rischio ben 33 pozzi, i due terzi del totale, localizzati fra via Cannizzaro e via Aristotele e che riforniscono ogni giorno 360mila modenesi. Su quei pozzi il Comune ha deciso di costruire 700 alloggi, una ceinentificazione inopportuna secondo autorevoli pareri, come quello recente del professor Zavatti. Il 28 dicembre, durante le feste natalizie, mentre sui giornali il segretario del Pd e il sindaco elargivano parole di dialogo con i cittadini, l'assessorato all'urbanistica concordava con i privati il deposito del piano particolareggiato per via Aristotele. Un atto gravissimo, senza se e senza ma».

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L'INFORMAZIONE

MODENA ATTIVA Lettera al sindaco dall'ex segretario del circolo Pd Madonnina Esarmo Righi i

«Ma quali vip: siamo solo contro gli scempi» «Contro di noi attacchi mondi degni dei miglior beritaconismo»

i arricchisce ai un contributo l'acceso dibattito sull'urbanistica cittadina: Esami() Righini, ex segretario del Circolo Pd Madonnina e uno dei fondatori ai Modena Attiva, ha deciso di prendere carta e penna per scrivere al sindaco Pir,bi. «Egregio signor sindaco, Modena attiva è nata con l'intenzione da parte di un folto gruppo di modenesi di evitare lo scempio che si proponeva di portare al parco Ferrari con la realizzazione di una piscina ed annesso centro commerciale. Quindi nessuna finalità a carattere politico e men che meno l'obiettivo di 'abbattere' la giunta Pighi, La questione si sarebbe perciò chiusa con la decisione di rimandare ad altri tempi il progetto sul parco Fer-

rari. La reazione esagerata dei componenti la sua giunta alle nostre argomentazioni - una reazione dai toni aggressivi, nurbani, fuori luogo e spesso fuori merito ci ha lasciato, in un primo momento, sorpresi e perplessi. Quando abbiamo affrontato altri argomenti e altre problematiche cittadine, abbiamo dovuto constatare che l'attacco personale e l'offesa erano diventati un metodo. Anziché accettare un dibattito aperto, anche duro, ma comunque díalettico e democratico si preferiva, in assenza di risposte precise e di merito, dileggiare gli 'avversari' (le 'ville con piscina' dei vip di Modena Attiva, le 'residenze' dei vip di Modena Attiva). Un metodo che ha richiamato alla memoria il miglior berlusconismo. Attacchi che, evidentemente, miravano a suscitare un risentimento popolare nei confronti degli appartenenti a Modena attiva ed in

Esarmo Righini particolare della base del Pd. modenese nei confronti degli iscritti al medesimo partito e facenti parte di Modena attiva, Gli epiteti si sono sprecati: ribelli, traditori, attentatori al potere attribuito democraticamente al sindaco e a quello da lei affidato agli assessori che si è scelto. Io credo che proprio il risultato delle ultime amministrative (e di come ci si è giunti), avrebbe dovuto suggerire un diverso approccio ai problemi della città e soprattutto un diverso rapporto dialettico con i cittadini. Niente di tutto ciò. In assenza di un ruolo attivo della politica (leggi Pd) si è preferito lasciare andare le cose così, come venivano, salvo poi, di fronte alla protesta di molti cittadini, intervenire a braccio, senza una strategia precisa, creando ulteriore confusione. Non sono più iscritto al Pd, ma ne resto un elettore e sono seriamente preoccupato per quel che sta accadendo. L'ultima sua intervista rilasciata all'Informazione è preoccupante: anziché ragionare, confrontarsi, ascoltare, lei ha scelto la strada del 'o con noi o contro di noi', mettendo lo stesso Pd nella condizione, comunque si schieri, di trovarsi contro una parte di opinione pubblica. Non sono più i tempi del Pci o del Pds, o addirittura dei Ds: non bastano più le parole d'ordine, e soprattutto la politica non gode più di quella credibi-

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[ità che un'altra generazione di Airigenti politici e di amministratori, pur con il loro inevitabili errori, avevano saputo convistarsi. Oggi sono necessari ratti concreti Le urla, gli improperi, le offese, le verità camufrate servono solo a convincere ['opinione pubblica che, forse, i è andati a toccare dei nervi _scoperti. Una opinione pubbli:a che in questi ultimi tempi, messa seriamente alla prova, non mancherebbe di cogliere ['aspetto più sterile e anacronistico di un decisionismo di tal Fatta. Il serio rischio, signor sin:laco è quello che lasciandosi sfuggire l'occasione per interpretare i nuovi rapporti che animano parti sempre più ampie di cittadini nei confronti politica e del potere, lei potrebbe trovarsi a lavorare contro' e non 'a favore' non so[o della forza politica di cui lei h parte, ma anche, e questo sarebbe ben più grave, degli 'literessi stessi della città».

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GAllETTA DI MODENA POLEMICA IN CASA PD

Dori al gruppo «Attenzione qui rischiamo di deragliare» «Non ci basta avere chi tutti i giorni dall'interno del partito ( Modena Attiva) organizza l'opposizione contro la Giunta ?Vogliamo aggiungere anche un Gruppo diviso in sottogruppi? E. per quali obiettivi?» Dopo Ai:dreana e Rossi, un altro consigliere Pd alza la voce e si dice desideroso di spiegazioni a proposito della vicenda del documento firmato da l colleghi e consegnato al sindaco la vigilia di Natale unitamente a considerazioni su bilancio, dehors, piano per la casa e assessori. «Non è il n--ierito che mi interessa. - spiega Dori -E' il metodo che inaccettabile, soprattutto da parte di chi non perde occasioni per fare questioni di metodo sul comportamento degli altri. Non c'è nulla di strano se vi sono opinioni diverse. Non è normale che queste vicende diventino un tema di discussione del gruppo e della Giunta e che su di esse si inneschino processi che tendono a divider: ilgruppo e contrapporlo alla Giunta, lo non sostengo che la Giunta abbia sempre ragione. Tutt'altro. Però non posso non rilevare che ogni qualvolta gruppo ha chiesto incontri per chiarire o approfondire temi, la Giunta e il Sindaco siano sempre stati ascoltati. Trovo sconcertante un metodo che tende a mettere sul banco degli. imputati un assessore Sitta) senza aver prima tentato di chiarire con lui. Auspico che Pardto e Capograppo operino per rientrare nei binari, altrimenti si deraglia».

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GAllETTA DI MODENA

Due pozzi da spostare Modena Attiva all'attacco Via Aristotele. L'associazione e residenti duri sul piano particolareggiato «Inconcepibile che siano i costruttori a decidere il destino delle risorse idricie» Valanga di contrari, da Modena Attiva ai residenti, alle strategie residenziali comunali in atto dal prossimo giugno invia Aristotele al Villaggio Giardino, Il progettista Ronzavi nei descrivere ieri il piano pan icolareggiato sull'area P lì previsto secondo il Comune necessario per dare casa a chi fatica a comprarla in tempi di crisi- era stato un buon profeta: «Prima i fatti poi ognuno avrà la sua opinione». Modena Attiva, il laboratorio urbanistico che fa anche opposizione interna al Pd è durissimo in una lettera alla Gazzetta, in particolare sulla ventilata possibilità che la Provincia decida di spostare i due pozzi Fiera presenti nel comparto su cui saranno costruiti i quasi 400 appartamenti previsti dal piano casa, «Siamo allibiti-- dice il portavoce Paolo Silingardi, funzionario del Pd sono i costruttori che possono spostare i pozzi dell'acqua? E' un fatto di una gravità enorme». E anche i residenti non l'hanno presa certo bene, anche sui 150 ulteriori alloggi Peep previsti a fianco, «Sono contraria dice Roberta Brunetti- perché non hanno rispettato le altezze e le palazzine saranno più alte dell'intorno oltre che esteticamente controverse. Poi c'è

Una ricostruzione al computer di come saranno le palazzine invia Aristotele

il problema dell'ambiente: portano avanti progetti prevedere opzioni. Ora ci sono 60 giorni e poche possibilità per intervenire. Gli alloggi Peep a fianco Invece vanno resi noti, mentre non ci dicono mai:nulla. Vorrei sapere che pensano in Comune. Siamo rimasti basiti, servono doverose spiegazioni». Spiega invece Gianluca Resimi:n: «Il mio è un parere negativo perché di palazzi e case sfitte Modena è piena e non c'è bisogno di costruirne nuove abitazioni che resteranno

invendute. Io oggi, a 35 anni, sarei in difficoltà a comprerà abitazioni appena erette, più facile che la gente acquisti l'usato. E poi salvaguardiamo le casse dell'acquedotto». Se l'architetto Alberto Ronzoni, ipotizzando lo spostamento dei pozzi, assicurava che sarà la Provincia a decidere se farlo o meno l'ente dice di voler rispettare i tempi: «La Provincia valuterà solo alla fine dell'iter amministrativo In. Comune» spiegano infatti ali' ente pubblico di viale Martiri.

Ma ad affondare il colpo è appunto Modena Attiva; «Abbia-mo apprezzato la strategia scelta ironizza Sili Bardi non più il becero scontro personale, ma la presentazione, ovviamente di parte, del progetto e delle sue caratteristiche tecniche. Noi preferiamo confrontarci nel merito che ricevere offese e insulti. Siamo rimasti alltbtll stillo spostamento, 1)a mesi sosteniamo che sui campi acquiferi che alimentano 360mila persone serve un aggiornamento del pia-

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no di tutela delle acque. A parole è una priorità condivisa da tutti, al punto che il Comune è uscito con l'estemporanea proposta di potabilizzare l'acqua del Secchia, ma nessuno fa nulla. Ma da oggi possiamo stare tranquilli perché ci penseranno i costruttori. L'architetto Ronzoni sgombra il campo dalle preoccupazioni e dice non si costruirà su pozzi Aimag (ci mancherebbe) ma su due pozzi Fiera che, dice sono utilizzati solo in parte perché portano acqua ancora "

inquinata dai nitrati di Formioine" Sul riferimento alle fogne ipertecnologiche sorvoliaMO e speriamo non siano simili a quelle di Marzaglia». Silingardi chiude con una serie di domande: vero che la Provincia prevede la chiusura dei due pozzi Fiera e dove andrebbero? E vero che lì si miscela con acqua di San Cesario? L'ac qua inquinata arriverà ai pozzi Aimag quando chiusi quelli di Fiera? E chi ci risponderà, l'impresa costi-tutrice?».

Stefano tuoni

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LA REPLICA

Le cooperative: basta dubitare della nostra trasparenza Sempre in tema di Peep, intervengono le centrali cooperative modenesi. «Non accettiamo lezioni sulla trasparenza delle graduatorie per 'asseonazione dei nostri alloggi. Chi solleva dubbi e sparge sospetti non conosce la materia, oppure è in malafede». la risposta di Agci, Confcooperative e Legacoop Modena, unite nell'Ad (Alleanza delle cooperative italiane) alle critiche di questi giorni, ultima quella clell'Udc. Le coop hanno riunito il tavolo permanente sull'eme:rgenza abitativa per analizzare la situazione ed elaborare proposte insieme alle cooperative di abitazione. «La trasparenza è uno dei valori fondanti della cooperazione, un elemento distintivo e irrinunciabile dichiarano Mauro Veronesi (Agri), Gaetano De Vinco (Confcooperative) e Lauro Lugli (Legacoop) - I criteri e metodi di assegnazione degli alloggi costruiti sulle aree Peep, per le quali le nostre cooperative partecipano a gare pubbliche, sono stabiliti dagli statuti e regolamenti approvati in assemblee pUbbliche dai soci delle cooperative e rispettano le re-gole e i criteri soggettivi fissati dall'amministrazione comuna-

le. Gli elenchi degli assegnatari, affissi negli uffici delle cooperative e consultabili da chiunque, sono sottoposti a un doppio controllo: quello dei soci delle cooperatike e quello del Comu ne, che ha creato l'ufficio Peep. Chi parla di scarsa trasparenza o, addirittura, "omertà", dimostra di non conoscere nemmeno le regole più elementari dello strumento Peep». Quanto ali' eventualità di far gestire al Comune le graduatorie per l'assegnazione degli alloggi, l'Alleanza delle cooperative italiane ricorda che le cooperative di abitazione organizzano gli utenti e cercano di soddisfare i loro bisogni, in questo caso la necessità di avere una casa. «I nostri soci sono cittadini che decidono liberamente di entrare in cooperativa e stabiliscono, attraverso gli statuti e regolamenti da loro stessi discussi e approvati, i criteri di priorità per accedere all'alloggio. L'intervento su queste regole da parte di un soggetto esterno, sia esso pubblico o privato - sottolineano Veronesi, De Vinco e Lugli può condizionare e mettere in pericolo l'essenza stessa della cooperazione, fondata sulla democrazia partecipativa».

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GAllETTA DI MODENA :::::::::

«Peep, no alle graduatone gestite da coop» Pd l e Pd: decida il Comune le assegnazioni degli alloggi. Barcaiuolo: fuori i nomi c ei politici inquilini Graduatorie Peep? Siano gestite dal Comune e non dalle cooperative. La richiesta arriva da Michele Barcaitiolo, consigliere comunale Pdl, che condivide e amplia quanto pubblicamente richiesto da Davide Torrini. «Le graduatorie vengono costruite dalle cooperative, questo è legittimo ma ingiusto se si pensa che le aree Peep sono di fatto un servizio di welfare in cui il terreno viene regalato dal Comune e viene pagata esclusivamente la costituzione. - spiega - Da questo è evidente, da un lato, il fatto che bisogna evitare eventuali speculazioni, dall'altro è che i parametri per le assegnazioni devono avere un carattere realmente sociale e si devono basare su reddito, composizone del nucleo familiare e non, come ora, su graduatorie delle coperative che seguono altri parametri, come l'anzianità di iscrizione alla cooperativa». Barcaiuolo solleva il caso trasparenza. «L'argomento tanto invocato dal Pd, e che ha in Trande il suo paladino, rei spinge a chiedere Visto che gli elenghi degli assegnatavi degli appartamenti mi sono stati negati dal Comune, con la scusa che sono gestiti dalle cooperative, chiedo pubblicamente, sulla scia della trasparenza tanto invocata dal Pd e da Trande in particolare, di sapere se vi siano politici o expolitici, personaggi che hanno o abbiano ricoperto ruoli pubblici o dirigenti del Comune e relativi coniugi se, legittimamente sebbene su posizioni per me sbagliate, siano stati assegnatari di alloggi Peep. Questa sarebbe trasparenza vera. Infine la gestione torni al Comune, questo è un servizio sociale e non si capisce perchè le gra-

ll comparto Peep di via Salvo d'Acq

duatorie debbano essere seguite dalle Coop e non da chi, invece, ha il vero ruolo sociale». Posizioni che diventano trasversali con le parole di Stefano Rimini, consigliere Pd. «Non posso che condividere le parole di Davide Torrini quando invoca un cambio di regolamento nell'assegnazione delle case Peep. li cambio è opportuno e, vista la situazione delle famiglie modenesi, si deve andare incontro a chi è maggiormente in difficoltà. Ed è altrettanto opportuno che le graduatoria Peep siano gestite direttamente dal Comune. Del resto — e qui sposa in pieno la tesi Barcaluolo terreno è del Comune. Mai come in questa fase sia sul tema dell'affitto che su quello della compra- ven-

dita è necessario che rl Comune si faccia garante affinchè siano le famiglie pili bisognose ad entrare nelle abitazioni». Sul tema Peep, proprio ieri il Comune ha diffuso i dati dei riscatti delle abitazioni. Sono stati 144 gli alloggi Peep riscattati a Modena lo scorso anno e gli incassi dei corrispettivi hanno portato nelle casse comunali oltre un milione, per esattezza un milione 36 mila 502 euro. Il dato è perfettamente in linea con l'andamento del 2010, quando 143 famiglie hanno riscattato l'abitazione costruita in diritto di superficie su terreni concessi dal Comune, che ha incassato complessivamente di un milione 93 mila euro. La differenza d'importo è dovuta alle (Innen-

sioni degli alloggi riscattati, in base alle quali vengono calcolati i corrispettivi. «Dopo il crollo avvenuto nel 2009, quando i riscatti si sono pressoché dimezzati, sia per l'esaurirsi degli effetti della massiccia campagna d'informazione realizzata gli anni precedenti, sia a causa della crisi, l'andamento ha tenuto e nel 2011 è stato superiore alle aspettative» afferma l'assessore alle Politiche patrimoniali del Comune Fabio Poggi. «Inoltre, sembrano esserci buone prospettive anche per quest'anno - continua l'assessore - considerato che al 31 dicembre erano già 35 i nuovi atti da accertare», vale a dire che altre 35 famiglie avevano avviato la procedura di riscatto. «E la dimostrazione della validità della proposta rappresentata dai Peep come forma di proprietà agevolata e del fatto che la possibilità del riscatto, pur dovendone rivedere le modalità alla luce delle nuove norme nazionali e regionali, va sicuramente mantenuta», conclude Poggi. Complessivamente, dall'inizio della campagna di riscatto degli alloggi Peep, sono state 3 mila 271 le domande giunte all'ufficio preposto per il calcolo dei corrispettivi e 2 mila 783 i riscatti effettuati. Il riscatto consente di trasformare il diritto di superficie in piena proprietà aumentando il valore dell'immobile sul mercato e liberandolo progressivamente da qualsiasi tipo di vincolo.

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GAllETTA DI MODENA

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unE

L'INFORMAZIONE

06/01/2012

L'ATTACCO Maurizio Dori critica i colleghi Democratici: «Tutti zitti negli incontri, poi ci si scatena nei corridoi> ,

`Documento degli 11, fatto inaccettabile' lo da chi re bica tras ama. Immagine deiyistante dei alto»

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una spaccatura sempre più profonda quella che sta sconvolgendo il gruppo consigliare Pd. L'intervento di oggi di Giandomenico Glorioso (a:fianco) sul famoso documento degli l l consiglieri non basta a rasserenare il clima. «Ammettendo anche che si trattasse solo di un'interrogazione innocente sul dehor perché farla firmare solo dalla metà del gruppo dicono in molti -. La volontà politica di fondo era evidente e ora il problema va affrontato fino infondo, senza minimizzare». Concetti che oggi 3l consigliere Maurizio Dori esprime in prima persona. «Credo sia -un eufemismo affermare di essere rimasto sbigottito dalla notizia che undici consiglieri avrebbero inviato una lettera al sindaco e lo avrebbero, successivamente incontrato, su temi che non è dato conoscere (dehors? bilancio? piano casa?) - afferma Dori -. Non è il merito che mi interessa. E' il metodo che è francamente mi pare inaccettabile, soprattutto da parte di chi non perde occasioni per fare

Maurizio Dori

questioni di metodo sul comportamento degli altri, Non c'è nulla di strano se all'interno di un gruppo vi sono opinioni diverse e se vi sono perplessità su alcune decisioni assunte dall'amministrazione. E' normale che sia così, è democrazia. Quello che non è normale è che queste vicende, invece di diventare un tema di discussione del gruppo e della giunta per chiarirle, inneschino dei processi che tendono a dividere il gruppo e contrapporre il gruppo alla giunta. lo non sostengo che la giunta abbia sempre ragione. Tutt'altro. Però non posso non rilevare che ogni qualvolta il gruppo ha chiesto incontri per chiarire o approfondire temi, la

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giunta e il sindaco abbiano garantito sempre disponibilità». «Trovo sconcertante mettere sul banco degli imputati un assessore (ritta in questo caso?) - prosegue Dori - senza aver prima tentato di chiarire con lui direttamente gli argomenti oggetto di discordanze. Questo stare zitti negli incon' ufficiali per poi scatenarsi nei corridoi non mi pare sia il modo migliore per fare politica soprattutto da parte di chi predica trasparenza. lo credo in un partito forte e vivace. Dove non si ha tutti lo stesso parere, ma dove i diversi pareri si confrontano con franchezza nelle sedi giuste per poi trovare una sintesi decisa dalla maggioranza. 11 resto è confusione, protagonismo Deleterio, che produce una immagine devastante del partito. Non ci basta avere chi tutti i giorni dati.' interno del partito (Modena Attiva) organizza l'opposizione contro la giunta? Vogliamo aggiungere anche un gruppo diviso per gruppi? E per quali obiettivi? Non siamo a questo livello, per fortuna, e non dobbiamo arrivarci. Auspico che partito e capogruppo operino immediatamente per rientrare nei binari, altrimenti si deraglia».

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L'INFORMAZIONE

press unE 06/01/2012

ooman

di MODENA

IL CASO La Provincia ha avuto i pareri sul progetto depositato il 28 dicembre. Bora di: «Attenzione a falde, rumore e fondazioni»

Piano via Aristotele, le osservazioni di Ed scontro sulla chiusura delPozzi. Vaccari unenti:sa Ronzoni «Non ne so nulla» C ono arrivati mercoledì gli L.7 attesi pareri di Arpa e .Ausl al piano particolareggiato di via Aristotele depositato il 28 dicembre. I report in queste ore sono all'esame di Comune e Provincia, ma il direttore della sezione provinciale di Arpa, Vittoria) Borahli sa nticipa. ali' Inibrin azione i contenuti del parere della sua Agenzia. E dalle parole di Soraldi emerge chiaramente come una valutaZ1013.e positiva da parte di Arpa non sia affatto scontata. «Abbiamo espresso un parere molto articolato all'interno della Conferenza dei servizi - afferma Boraldi Non si può dire se la valutazione sia favorevole inono, si tratta come sempre di un documento ragionato. Siamo entrati nel merito del Piano particolareggiato e abbiamo sottolineato gli aspetti che a nostro avviso meritano maggiore attenzione. Abbiamo dunque affrontato vari aspetti di carattere ambientale di nostra competenza. Per quel comparto i temi pili delicati riguardano falde, rumore, fondazioni e tipologia di costruzioni che possono insediarsi. Su questi punti abbiamo presentato le os-

ll

Vittorio Boraidl e l'assessore Stefano Vaccari

seriazioni principali. Il nostro parere sarà comunque oggetto di altre valutazioni da parte del Comune e degli altri enti preposti in base all'iter spiegato ieri dal dirigente del Comune Ascari».

I pozzi E intanto torna d'attualità la possibile, chiusura dei pozzi fiera di via Aristotele e via Cannizzaro. Già ad aprile l'assessore Si tta aveva ventilato l'imminente chiusura dei pozzi di via Cannizzaro e ieri Ronzoni (il progettista che ha firmato il tanto contestato piano particolareggiato per via Aristotele) laa dichiarato che «che la Provincia

sta valutando la chiusura dei due pozzi Elena di via Aristotele» e che la sua immobiliare «pagherà la costruzione di altri due in una zona migliore». Ma ieri l'assessore provinciale Stefano Vaccari ha smentito totalmente il progettista. «Non so da dove Ronzoni tragga queste conclusioni - afferma Vaccari -. Al mornento non mi risulta che la Provincia chiuda dei pozzi. Vedremo, ma la questione non è certamente all'ordine del giorno. Intanto pensiamo ad analizzare i pareri di Arpa e Ausi sul piano particolareggiato». E le dichiarazioni di Ronzoni non sono state prese bene riep-

pure da Modena Attiva. «E' vero clic la Provincia chiede la chiusura dei pozzi? Dove si pensa di trasferirli? Qual è la loro portata e la loro distanza dai pozzi Aimag? Se non estrarranno più l'acqua inquinata questa arriverà ai pozzi Aimag? E Aimag con quale, acqua la miscelerà? Chi ci risponderà, l'impresa e l'architetto Ronzoni? chiedono provocatoriamente i ribelli Pd Modena è sempre stata capace di pianificare le risorse pubbliche dando priorità all'interesse e al bene collettivo. Oggi, su un tema delicato e importante come quello dell'acqua, assistiamo sconcertati allo svilimento di una tradizione trentennale. Non possiamo che denunciare. questa situazione, chiedendo che prima si proceda alla revisione del piano di tutela delle acque e poi, sulla base di valutazioni condivise e pubbliche, si prendano le decisioni conseguenti sui limiti di edificazione nell'area. Che siano poi i costruttori ad affrontare per la prima volta la questione dello spostamento dei pozzi ci pare un fatto di una gravità enonne».

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press unE 06/01/2012

L'INFORMAZIONE

PIANO CASA L'assessore registra il via libera dell'Udc e ironizza sulle polerniche dei giorni scorsi

Sitta: «Torrini? Con lui va meglio che con alcuni dei miei...» orride, per due mode, vi: ií primo perché ha trovato un autorevole esponente dell'opposizione che la pensa come lui sul piano casa, il secondo perché, con un pizzico di ironia, verrebbe da dire che ci si trova meglio con qualche 'avversario' che con alcuni compagni di partito. All'indomani della con- L'assessore Daniele Sitta ferenza con la quale i vertici modenesi del programma Paolo dell 'Udc (erano presenti Fel- rari) hanno ufficializil segretario provinciale zato il loro appoggio al Fabio Vicenzi, il consi- piano casa della giunta, gliere comunale Davide l'assessore alla PianificaTorrini e il responsabile zione del territorio Da-

Davide Tortigli (Udc) niele Sitta incassa il 'via libera' con soddisfazione, in particolare perché l'Udc ha insistito sugli assi portanti del piano: il bisogno di nuove case

(che per i centristi «è reale e non gonfiato per fare un favore alle imprese di costruzione») e le aree F come unica possibilità per le nuove edificazioni (per l'Udc impensabile puntare sulla riqualificazione, visti i vincoli posti dalla Regione, soprattutto in materia di antisismica»). E se il significato politico del nuovo 'si' dell'Udc alla giunta andrà interpretato dal Pd, l'assessore si lascia andare ad una battuta dopo le durissime polemiche con Sel, Modena attiva e parte dei Pd sul piano casa: «In effetti - ironizza vado più d'accordo con Torrini che con qualcuno dei miei...». )

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press unE 06/01/2012

L'INFORMAZIONE LA LETtERA

«Progetto lungimirante che deve essere approfondito» H progetto di Lorenzo Caapellese suscita l'interesse anche dei nostri lettori. Ecco una delle lettere giunte ieri in redazione. 1

La questione mi appassiona e, conseguentemente, ho avuto modo di farmene un'idea e di avere un parere che mi. troSeguo sempre di più la que- va, al momento, allineato pierelle tra l'amministrazione co- namente con Modena Attiva, munale ed il resto del mondo Ma, aldilà di qualsiasi mia imprenditoriale e culturale presa di posizione, vedrei moldella città, vedi ad esempio to bene un pieno coinvolgiModena Attiva e tutti gli altri mento dei cittadini nel parteopinionisti, nel merito della cipare alle scelte quindi, nel discussione sul piano alloggi pieno del dibattilo. Pertanto dell'assessore Sitta, che coin- mi piacerebbe che il vostro volge la situazione sulle aree quotidiano si facesse portatoE re del pensiero della gente, pro-

cedendo ad una campagna di raccolta dei pareri. Non voglio fare di questa mia idea una tribuna dove i diversi partigiani di questo o quelpensiero se le danno di santa ragione, ma solamente poter raccogliere le diverse opinioni per dar loro visibilità. Parimenti, la questione si presenta anche per l'ipotesi di urbanizzazione del territorio interprovinciale, e mi riferisco al progetto presentato dall'al= chitetto Carapellese che a mio

ma che sarebbe comunque anche di impatto Regionale. Si pensi alla logistica dei trasporti, di strade eferrovie ed infine, forse un sogno, la nascita di realtà veramente metropolitane sulle due sponde, riduzione della spesa pubblica, accorpamento di vari Comuni in uniche realtà. Altro che la sola ipotesi metropolitana di Bologna. E' questa che ci traviamo noi in casa, cioè il blocco Modena più Reggio Emilia, una vera realtà e-

parere è veramente una ipotesi che coinvolge molti soggetti importanti. Le due Province di Modena e Reggio Emilia, Distretto ceramico, i Comuni che si apcciano sulle due sponde del Secchia. Questa ipotesi di urbanizza:Ione per me lungimirante e degna di una più approfondita analisi. Basti pensare al movimento di opere che si intravedono, con il conseguente lavoro di indotto per tante 1.131prese, anche ed in specie locali,

conomica ed industriale su cui investire per un futuro di lavoro, senza distruzione dei nostro bellissimo territorio agricolo, da preservare ed inserire in un progetto come quello ipotizzalo drt Carapellese. Sarebbe un'idea di promozione e sviluppo delle due situazioni, da finalizzare per stimolare chi ci governa per° Eavvio diprogetti veramente intelligenti e di prospettiva per tuE to il territorio, sia urbano che distrelluale a livello Province. (Andrea Gadd()

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press unE 07/01/2012

GAllETTA DI MODENA

Pd e Giunta, venti di guerra in Municipio Il bilancio arenato, gli assessori che puntano i piedi, il gruppo diviso in tre: il 2012 è già tormentato di Andrea Marini

Documenti riservati, faccia a faccia con il sindaco, pressing asfissiante sul primo cittadino sul tema bilancio e poi il malessere cronico nei confronti di Sitta e viceversa. Non si può dire che il nuovo anno non sia iniziato in modo scoppiettante per il partito democratico e la squadra di Pighi. Proviamo a capire che accade. Bilancio. In casa Pd la preoccupazione è tanta. I giorni passano e si ha l'impressione che Colombo non riesca a trovare il bandolo della matassa. Il problema sono i tagli alla spesa della macchina comunale e la sua riorganizzazione. Tutti gli assessori si dicono d'accordo sulla necessita di tagliare, basta che non tocchi al proprio assessorato. In particolare sarebbero 4 gli assessori insofferenti a ulteriori tagli: Antonino Marino (Sport) Roberto Alperoli (cultura) Francesca Maletti (welfare) e Adriana Querzè (istruzione), Con loro Colombo fatica a farsi strada. Ecco perché i consiglieri Urbelli, Glorioso, Cotrino e Trande sono arrivati apertamente a parlare di diktat da respingere e di assessori che devono smetterla con certi atteggiamenti. Da qui il pressing per ill sindaco-direttore d'orchestra. È lui che viene chiamato a prendere il pallino e a mettere tutti in riga, anzi a tirare le righe sulle cose non essenziali, ben sapendo che si rinuncerà a cose xrioritaria. Ma il sindaco inizia a non gradire queste pressioni. Sitta visto dal Pd. Il dehors concesso in modo ritenuto non completamente trasparente, la durissima polemica con i comitati e con Sel sulle aree di via Ari-

stotele e via Cannizzaro, mentre il Pd era in dirittura sull'accordo sul piano casa hanno creato profonda irritazione nel gruppo Pd. Gli atteggiamenti dell'assessore, poco diplomatici, anche quando si può essere d'accordo sui contenuti stanno stancando. Eloquente la frase scappata ad un consigliere «siamo stanchi di dover andare tra la gente a difenderlo, quando siamo i primi a capire che sbaglia l'approccio». In pratica, lasciando da parte coloro - e ce ne sono - che sarebbero ben felici di vederlo dimissionario, si chiede che si dia una regolata. o per lo meno che il sindaco lo tenga calmo. Non è un caso che il capogruppo Trande abbia apertamente detto: «Gli assesso-

ri facciano gli assessori, la politica della giunta è di competenza del sindaco». II Pd visto da Sitta. Il problema, per Sitta, è che la politica continua a creare un ostacolo dietro l'altro ai suoi progetti e agli impegni che ha preso o che sono nel programma. Vedi il caso Aree F. Lui contava di chiudere la partita con la delibera entro Natale, il partito ha chiesto tempo per trattare e ora si rischia di finire a febbraio.Si sente preso in giro ed ostaggio di quello che in Municipio c'è chi sostiene sia il "doppio gioco" del Pd: a parole sono con la giunta ma poi fanno sponda con Modena attiva, per non perdere i legami con pezzi di città.

Gruppo Pd. Chi lo chiama documento, chi interrogazione ritirata. Fatto sta che 3 consiglieri sotto Natale si sono presentati dal sindaco Pighi consegnandoli un documento in cui prendendo spunto dalla necessita di maggiore trasparenza in ogni atto, lo si invitava a "darsi una mossa" sul tema del bilancio e sul piano casa. Iniziativa sottoscritta da 11 consiglieri, all'insaputa degli altri. Iniziativa che ha evidenziato la netta spaccatura in due, ma forse anche tre, del gruppo. Da un lato il capogruppo Trande con Rocco, Urbelli, Glorioso e i giovani Pd (ex- Ds), più sensibili alle spinte che arrivano da comitati, Modena attiva; dall'altro Michele Andreana, Maurizio Dori, Ingrid Caporioni e l'ala storica ex-Ds, leali con la giunta. Il terzo pezzo - ondivago a seconda delle esigenze è composta dal gruppo Margherita.Specie tra le prime due anime tira una brutta aria e si percepisce. Pd. Il Pd ha il difficile compito di fare sintesi tra giunta, comitati, alleati, città. Non facile. Oggi come oggi la preoccupazione principale sono il bilancio e l'accordo con Sel. Si temono forti contraccolpi. In più si cerca di evitare l'isolamento con gli alleati e verso la città su temi come urbanistica e partecipazione. Udc o Sel? Tema di primo piano nelle prossime settimane. Le sempre più frequenti prese di posizione dell'Udc ,in sintonia con il Pd, vengono lette con preoccupazione da chi nel Pd(vedi Trande) ritiene prioritaria la rinnovata alleanza con Sel e il centrosinistra, che vorrebbe dire incamerare anche Modena attiva. Gli ex-Margherita, vedono invece nell'Udc un concorrente in grado di metterli in ombra su tematiche ritenute una propria peculiarità. Di qua o di la? Un bivio sul quale il Pd è chiamato a scegliere, oppure a unirlo, e sul quale le posizioni non sono univoche.

L'assessore Poggi: — «I nuovi Peep? Ora regole più severe»

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io Municipio


press unE

il Resto del Carlino

MODENA

08/01/2012

Una commissione ha calcolato che gli ernolurnersti dei parlamentari (19.805 euro) sono più alti in Europa

L.E77.RA DEL CARLO, EX ASSESSORE E ISCR1 I O A MODENA A I IVA

«Cari pari entari Pd, più chiarezza sugli stipendi» «Quale somma percepite? Quanto date al partito?» UN INVITO ai parlamentari modenesi: «Dite con chiarezza la cifra reale che percepite e quanto date al Pd o ai gruppi parlamentari: sarebbe un gesto apprezzato da chi vi ha votato e da tutti i modenesi». La richiesta di un ulteriore passo avanti nella trasparenza e di. un maggiore dettaglio dei compensi non arriva dal centrodestra, ma dall'ex assessore, nonché iscritto nel Pd e in Modena Attiva, Franco Del Carlo. Il quale sollecita con una lettera aperta Barbol ini, Ghizzoni, 111,0 ioli e Santagata ad andare oltre la semplice risposta «prendiamo 5mila curo», LA pubblicazione dei dati della commissione Giovannini — osserva Del Carlo — indica in 19mí la e 805 curo al mese gli emolumenti, sotto varie voci di ogni parlamentare, e a questo si risponde: 'Cinque mila curo al mese, non siamo i più pagati d'Europa'. I eit-

tadini credono a Giovannini, non a Sposetti». Da qui la spinta a entrare ancor più nei dettagli, spiegando esattamente dove vanno a finire le varie voci dello stipendio percepito.

L'APPELLO «Non basta dire che ci rimangono 5mita euro: che fine fanno gli altri sotdi?» IN LINEA generale, secondo l'attuale iscritto di Modena Attiva, «esiste una evidente sproporzione fra gli stipendi medi degli elettori e i compensi degli eletti che diventano scandalosi quando aggiungi tutti i privilegi e i benefit previsti dai regolamenti parlamentari». E' «insopportabile» che i parlamentari «siano l'unica categoria che si

decide gli stipendi. Perché non nominare un consiglio di saggi — 11,15 personalità — che ad ogni legislatura decide gli emolumenti degli eletti?». Per Del Carlo, «se in nome dei lavori della commissione i tempi dovessero slittare oltre il 31 gennaio, i gruppi parlamentari del Pd si riducano autonomamente i compensi devolvendo le somme in eccesso alla ricerca sul cancro». Un auto-limitazione che potrebbe estendersi ai Consigli regionali di centrosinistra, chiamati « a coordinarsi tra di loro e avere trattamenti economici t-,giusti - e uniformi». Dopo questa operazione, Del Carlo esorta il Pd «a riprendere il Porta-a-porta e a rifare la tessera a quei tanti militanti di centro e di sinistra che sarebbero felici di dare 100 curo a un partito da cui i ladri vengono cacciati e i suoi eletti gudagnino il giusto, con trasparenza». Giaripaolo Annese

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press LITE 08/01/2012

L'INFORMAZIONE LA LETTERA Parla l'ex assessore Franco Del Carlo

«Cari parlamentari democratici dite chiaramente quanto prendete» opportuna e necessa- del Pd si riducano autonoma-, « ria nascita del gover- mente i compensi, devolvenno Monti segna il punto più do le somme in eccesso alla basso della politica. I partiti ricerca sul cancro». Per quanhanno dovuto fare un passo to riguarda i Consigli regioindietro per assegnare ai tec- nali, Del Carlo propone «alle nici l'arduo compito di usci, Regioni governate dalla sinire dalla crisi». E' il pensiero di stra di coordinarsi tra loro Franco Del Carlo, ex assesso- per avere trattamenti econore del Comune di Modena, o- mici giusti e uniformi, parra iscritto a Modena attiva. tendo dalla cancellazione «Ma cosa può fare la sinistra - dello scandalo dei vitalizi. La si chiede per dimostrare di sinistra deve dare questi seessere diversa gnali da sola, e recuperare accompa«Le Regioni al voto una gnandoli anin mano parte di quel o h e con 40% di lettori un'autocritialla sinistra delusi che ca sulla concancellino io non votano dotta degli anpiù? Per pri- scandalo dei vitalizi» ni passati per ma cosa, eSinon avere s te una evi,, sempre avuto dente sproporzione tra gli comportamenti sobri e aver stipendi medi degli elettori e contribuito a creare privilegi i compensi degli eletti, che intollerabili e ingiusti». Un indiventano scandalosi quan- vito, quindi, anche ai parlado si aggiungono tutti i privi- mentari modenesi: «Cari olegi e benefit previsti dai re- norevoli Barbolini, Bastico, golamenti. parlamentari. Per Ghizzoni, Levi, Miglioli e questo, faccio una proposta: Santagata, dite con chiarezza se in nome dei lavoro della la cifra reale che percepite, Commissione, i tempi per quanto date al Pd o ai gruppi l'adeguamento degli stipen- parlamentari. Sarebbe un gedi dovessero slittare oltre il sto apprezzato da chi vi ha 31 gennaio, i parlamentari votato e da tutti i modenesi».

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press unE 10/01/2012

GAllETTA DI MODENA

LA CRISI NEL PARTITONE

Scontro tra corsi eri e gi nel Pd è vata la resa dei conti

capogruppo Pd, Paolo Trande

Ci sono i tre messaggeri che vanno da Pighi, gli undici frondisti che sottoscrivono il documento all'insaputa degli altri componenti del gruppo, e quelli che fanno in fretta a smentire quanto accaduto nelle ultime settimane, cercando smarcarsi dal ruolo di coraplottisti e provando a vestire i panni dei "pompieri". Quel famoso :foglio di carta qualcuno l'ha messo in fretta e furia nel tritacarte. Quel che non si cancella è lo stato di salute di un. gruppo che, nella sua storia allargata al centrosinistra, forse non è mai stato così frastagliate, E non è certo colpa di un depor se si è arrivati a questo punto. A dare l'ennesima con-

ferma di una situazione fumi controllo - o forse controllata a dovere da qualcuno - ci ha pensato uno scambio di mail tra consigliera e consigliere di un paio di sere fa. P bastato un "rispondi a tutti" anzichè una risposta privata all'interno del gruppo di :mai che riunisce tutti i consiglieri cuirlUnali, e l'ennesima Frittata è stata servita su un piatto d'argento. Nella :mai!. non solo si fa -riferimento al documento degli 11, ma si leggono vere e proprie strategie, l'ultima delle quali riguarda una riunione in un primo tempo prevista per ieri pomeriggio, a margine del consiglio comunale, e poi sapientemente fatta saltate a causa delle

troppe defezioni più o meno strategiche. All'ordine del giorno c'era un primo confronto trai consiglieri, chiesto a gran voce dagli esclusi che avevano sottolineato una certa irritazione nei modi e anche nei contenuti. L'incontro in realtà non c'è mai stato e ll confronto si terrà, allargato anche ai componenti della giunta, il prossimo 18 gennaio, data da fissare sul calendario perché ne uscirà un vero e proprio scontro . C'è chi, come 'Timide, Rocco, Urbelli, Glorioso e qualcuno dei giovani, è più sensibile alle spinte che arrivano da comitati, Sei, Modena Attiva. Altri, come Andreana, f)ori e Caporioni, più allineati con la giunta, nel bene e nel male. A questi si aggiungono diversi battitori liberi che spacchettano ulteriormente il partito in tante, troppe parti. Poi la giunta. Se i bookmakers quotassero chi oggi è pitt diviso tra giunta e gruppo consigliare, sarebbe davvero una bella lotta. Davide Berti

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press LinE 12/01/2012

LINFORAZIONE

IL PROGETTO Venerdì sera riunione dì tutti gruppi che hanno contestato le politiche di Sitta

Urbanistica, fronte comune di tutti ribelli Si-a, per nascere il Comitato dei conftitati di Giuseppe Leonelli per fare massa critica e per contestare l'intera filosofia urbanistica dell'amministrazione cornuttale. I Comitati che in questi mesi sono sorti in città per dire «no» alle singole scelte del Comune su riqualificazioni o nuove edificazioni, hanno deciso di organizzarsi. I gruppi. sono ci sono i residenti di via Monsigt3or della Valle che contestano lo sbarco della piscina Virgin accanto all'impianto dei Vigili del fuoco e ci sono i dissidenti del Villaggio Giardino, c'è chi a Modena. ,t:-st contesta `da sinistra' le nuove case in arrivo e 4.7:è continua a battersi perché la famosa. vasca. al parco Ferravi finisca definitivamente nel dimenticatoio. Il processo di integrazione tra queste anime è tutt'altro che scontato: si tratta di mettere da parte una fetta delle singole rivendicazioni di parte (che spesso sono il fulcro stesso dell'esistet3.za del Comitato) per criticare in maniera complessiva e articolata piazza Grande. Un obiettivo ambizioso, ma che diretti interessati segnbrano intenzionati a perseguire. Il. primo passo del resto è già. stato fatto: domani sera alle 2 1 lat Sala Ulivi ospiterà infatti il vertice preliminare di tutti Comitati che in un rnodo (-3 nell'altro hanno puntato il dito contro !a giunta e in particolare contro l'assessore Daniele Sitta.

I protagonisti L'elenco dei 'ribelli' è lungo. Sicuratnente domani ci saranno i rappresetnanti dei Comitati Villaggio Giatrclino, Sacca, Modena est, \Tacigli°, Piscina al parco Ferrari, via Monsignor della. Valle, Novi park, piazza Matteotti, Tem-

pio e anche delegazioni di espot3.enti dalla provincia (a partire da chi a Carpì critica le case sulle falde di via Aristotele). Un gruppo chgnque eterogeneo il cui unico comune denominatore è la voglia di ribellarsi alle scelte urbanistiche del Comune di Modena. E, naturalmente, alla sala Ulivi vi saranno anche esponenti di Modena Attiva, il gruppo trasversale al Pd guidato dal responsabile del Forum Ambiente Riolo Silingardi che ha fatto della battaglia anti-cernentificazione il p i7OpriO Credo.

Il commento «L'obiettivo di tutti noi è quello d i tutelare la città e il paesaggio e offrire il nostro contributo per far sì che gli amministratori rived ano le proprie scelte commenta Marco Miana del Comitato 'Villaggio Giardino, il gruppo impegnato a combattere contro le case sui pozzi di via Aristotele e via Cannizzaro Finora dall'afiltninistrazione comunale abbiamo ricevuto S010 Una falsa disponibilità alla partecipazione. In realtà le scelte vengono calate dall'alto, come dimostra il fatto che ad oggi non è ancora stato reso pubblico il parCrC di Arpa C AUSI sul piano particolareggiano di intervento sulle falde»,

L'obiettivo Cot3.cretamente i! gruppo, composto da oltre dieci Comitati, si pmpone realizzare 1M:iniziativa comune in primavera per dare voce al proprio nialessere. Al di là del tipo di progetto che verrà messo in campo il tnessaggio politico chiaro: la giunta non può non ascoltare un movimento compatto di Comitati che chiede con forza una svolta.

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press unE 13/01/2012

L'INFORMAZIONE

APPELLO li leader di Modena ,Attiva Paolo Silingardi si rivolge al Comune

«Via Aristotele, rendete pubblico il parere di mentre Barcaiuolo attende una risposta sui Peep, Modena Attiva attende quella sul parere di Arpa sul piano particolareggiato di via Aristotele. Così Paolo Sillingardi ironizza sul silenzio del Comune. «Che ci sarà mai scritto in quel parere di così delicato 14

per cui il Comune lo mantiene segretato? afferma Silln,, ardi -. Sta diventando un caso il parere espresso dall'Arpa, e trasmesso al Comune e alla Provincia, sul Piano Particolareggiato di via Aristotele. Malgrado la procedura sia pubblica, e preveda tempo fino al 28 febbraio per espri-

mere osservazioni da parte dei cittadini, tra i documenti che vengono forniti a chi fa accesso agli atti manca proprio il parere dell'Arpa, Un atto non secondario nell'analisi del progetto, visto anche l'area particolarmente delicata su cui si vorrebbe costruire, Il fatto è ancora più

significativo se si registrano le ben due interviste rilasciate dal direttore dell'Arpa, in cui evidenzia criticità in una forma non certo usuale. Quanto dovremo aspettare per scoprire cosa dice il documento top secret? Noi avanziamo ancora la nostra richiesta, che il Comune quanto prima renda la documentazione disponibile sul proprio sito, in nome di una trasparenza non di facciata ma sostanziale».

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press unE 14/01/2012

GAllETTA DI MODENA

Via Aristotele il piano è a rischio Arpa e Ausl sono critiche sul progetto del Villaggio Giardino Modena Attiva: «Lo diciamo da mesi». Sta: «Si va avanti» di Stefano Luppi Potrebbe essere piuttosto nero il futuro dei quattrocento appartamenti che l'amministrazione intende costruire sull'area compresa tra le vie Aristotele e la tangenziale Quas im odo. Ma l'assessore all'urbanistica Sfitta smentisce i problemi. ieri il consigliere dì Modenacinquestelle Vittorio Baiestrazzi ha diffuso i pareri di Arpa e Ausl, sostanzialmente contrari al piano. Critici su alcuni aspetti. Vediamo cosa scrivono nelle loro relazioni Arpa e Ausl sulla variante di 148mila metri quadri del piano regolatore che tante polemiche sta creando. L'ente per l'ambiente ha predisposto un documento di 18 pagine in cui solleva «perplessità sullo sviluppo urbanistico». L'agenzia scrive che la «Consistenza

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Ecco come dovrebbero diventare gli alloggi in via Aristotele

dell'intervento in un'area che ricade quasi completamente all'interno di perimetri di protezione delle captazioni dell' acquedotto e di possibile espansione delle stesse, oltre che in un contesto acusticamente critico per le infrastrutture viarie che lo delimitano. Valutato inoltre che in caren-

za di un pronunciamento da parte dell'Autorità d'ambito sulla sostenibilità dell'intervento mancano comunque elementi per un parere ambientale compiuto». Una pagella" piuttosto negativa come si legge, tanto che l'Arpa fa «considerazioni da adottarsi al fine di limitare gli fini-

patti della trasformazione in caso di confetma dello sviluppo urbanistico in questione». Seguono le "prescrizioni": «Poiché non risulta avviata la procedura di Vas occorre attivarla onde evitare l'annullamento dei provvedimenti di approvazione dd piano e occorre acquisire i pareri di tutti i soggetti competenti in materia ambientale». Viene ricordato che manca una Valutazione di impatto ambientale relativa a una parte dei pozzi e che l'area è interessata sia dalla protezione assoluta che da quelle primaria e secondaria. Anche se non tutti i pozzi di Aimag ed Fiera presenti qui insistono sull'area oggetto della ipotetica edificazione Arpa ritiene che tutti insieme «costituiscono un unico grande campo acquifero le cui aree di rispetto risultano integrarsi», Particolare non da poco se

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press unE 14/01/2012

GAllETTA DI MODENA si tiene conto che il comparto dei pozzi potrebbe anche doversi sviluppare in futuro, E Via di seguito numerose indicazioni per scongiurare pericoli per i pozzi ; anche :relativamente all'inquinamento acustico. Anche l'Ausl "attacca" il piano: «Si esprime - perplessità-dice la notaper tale scelta pianificatoria». I commenti. «Noi lo dicevamo da mesi -- dice il portavoce di Modena Attiva Paolo Silingardi ed è stata anche una brutta figura da parte della giunta che ha tentato di nascondere questi pareri». L'assessore Sitta non vede problemi per il progetto e rilancia: «Deciderà la provincia se attivare la Vas e le valutazioni di Arpa e Ausi sono Incongrue e vanno oltre le loro competenze. Proseguiremo facendo le nostre controdeduzioni perché le regole valgono come per tutti gli altri piani. Quelli non sono pareri negativi, mentre c'è scarsa conoscenza della materia. Su quell'area esiste una recente indagine commissionata a Nera e Aimag dalla Regione che ribadisce quello che sosteniamo nel piano regolato re: non si tratta di aree pregiate perché il problema dei pozzi di via Aristotele è che ci sono molti nitrati. La relazione geologica consiglia invece di realizzare eventuali altri pozzi da altre parti, a ovest e sud della tangenziale guarda caso dove prescrive il nostro prg. Le norme Arpa dovrebbe conoscerle e qui consentono l'edificazione di appartamenti perché le falde sono super protette». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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press LIflE 14/01/2012

L'INFORMAZIONE

PARERE TECNICO ll consigliere Ballestrazzi accede agli atti: molte perplessità dall'Agenzia

Via Aristotele, ecco la bocciatura di Arpa: «Falde da tutelare costruire è difficile» non z una bocciatura definitiva ai C epiani dell'amministrazione su via Aristotele, poco ci manca. «Arpa, per quanto di competenza, ritiene di sollevare perplessità circa lo sviluppo urbanistico in questione considerata la consistenza dell'intervento (pila di 400 alloggi) in un'area che ricade quasi completamente all'interno di perimetri di protezione della captazioni acquedottistiche e di possibile espansione delle stesse, oltre che in un contesto aCUs ticamente critico perle infrastrutture viarie che lo delimitano in particolare sul lato sud». E' questa la premessa che l'Agenzia fa nel suo 'famoso' parere al piano particolareggiato per via Aristotele. Il documento, niù volte richiesto da Modena Attiva, finora non era stato ufficializzato dall'amministrazione. Il direttore di Arpa Vittorio Bordali aveva preannunciato le proprie perplessità, ma solo grazie a un accesso atti del consigliere di Modenacinquestelleat Vittorio Ballestrazzi ii commento dell'Agenzia prevenzione e ambiente é emerso nella sua completezza. ll primo commento arriva proprio da Paolo Silingardi, leader di Modena attiva: «Constato -dice - che il mio Comune deve farsi spiegare dall'Arpa come intervenire per ridurre l'impatto ambientale: -

credo che abbiamo toccato il punto pii) basso della qualità amministrativa nel territorio, e mi spiego perché ci fosse tanta reticenza a far circolare il parere tecnico. Ricevere documenti di carattere ambientale dal consigliere Ballestrazzi, invece che dall'amministrazione ; mi rammarica profcindamente». II parere di Arpa solleva diverse problematic he. all'amministrazione comunale che, ricordiamo, proprio per non cedere su via Aristotele ha «rotto» con l'alleato Sel. «Dovrà necessariamente essere attivata la procedura di verifica di assoggettabilità a Vas (quella valutazione ambientale strategica sempre richiesta dagli ambientalisti me del piano -premette Arpa -. Gli edifici dovranno avere un'altezza massima di quattro piani e, onde evitare disguidi interpretativi, sarà necessario modificare anche l'altezza 332ASSirna riportata nella proposta di variante al Poc». Sulla tutela dei campi acquiferi Arpa avanza diverse perplessiÙ «I perimetri riportati nelle tavole di Psc non risultano aggiornati con l'attuale configurazione del campo pozzi Aimag. Di conseguenza la peri rnearazione delle aree di tutela assoluta non risulta aggiornata: è quindi necessario acquisire preliminarmente il parere di Ato». L'agenzia elenca poi una serie di prescrizioni per tutelare le ac-

e andrebbe pertanto prioritariamente

E silhngardi (Modena attiva) attacca: Abbiamo toccato il punto più basso della qualità amministrativa» que sotterranee. Tra queste «l'obbligo di impermeabilizzare tutti i parcheggi e le aree transitabili e il divieto di apertura di pozzi ad eccezione di quelli che estraggono acque destinate a consumo ti MAno,. Non solo, Arpa rivela ««un'incong: it criza rispetto all'applicazione del comma 5A della legge sulle aree di tutela, in quanto la maggior parte dell'area oggetto dello sviluppo urbanistico rientra nei perimetri di protezione primaria

destinata a verde di comparto o a opere di urbanizzazione secondaria, rendendo di tatto difficilmente attuabile il comparto stesso». Il documento passa poi all'analisi della fondazioni: «Sulla base di quanto indicato nella relazione geotecnica si conferma l'interferenza tra la falda sospesa esistente e le .fondazioni previste». Quanto all'inquinamento acustico, l'area è collocata in classe 11.1 e Arpa ribadisce che «non si considera adeguato il confort acustico qualora venga assicurato il solo rispetto dei limiti della classi IV e V Considerate le possibili ricadute sanitarie connesse a tale problema, si ritengono di fondamentale importanza le valutazioni che la competente Ausl effettuerà a riguardo», Ed effettivamente anche il parere dell'Ausl su via Aristotele, ottenuto sempre da Ballestrazzi, non potrà 'Lire piacere all'amministrazione. «Sì esprime perplessità per tale scelta pianificatoria scrive l'Ausl - clic prevede un insediamento, se pur residenziale, di consistenza ragguardevole con relativo impatto. In una zona che sarebbe stato più opportuno tutelare vista la presenza di pozzi acquedottistici e delle relative aree di rispetto, oltre all'importante bacino acquifero sotterraneo sottostante». (g•

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press LIflE 14/01/2012

L'INFORMAZIONE Sitta al leader dei ribelli: «Vuole gli atti? Li chieda»

«Rendete pubblico il parere di Arpa su via Aristotele», ha detto l'altro giorno il leader di Modena Attiva Paolo Silingardi, E ien, prima che si avesse notizia dell'accesso agii atti del consigliere ex grillino Ballestrazzi, l'assessore all'urbanistica Daniele Sitta ha subito puntualizzato: «Desidero informare il responsabile del Forum ambiente del Pd, nonché

leader dell'opposizione all'amministrazione comunale, che non esiste nessuna "secretazione" del parere Arpa, come dovrebbe essere ben noto a chi ha ricoperto per cinque anni il ruolo di amministratore pubblico, I pareri sono atti istruttori, quindi non fanno parte dei documenti del piano che vengono depositati. Ciononostante, a chi ne ha fatto

richiesta li abbiamo prontamente forniti, A meno che Silingardi non pretenda un trattamento differenziato rispetto ai normali cittadini, con l'obbligo da parte del Comune di recapitare gli atti presso la sua abitazione. Anche lui, come tutti i comuni mortali - ha aggiunto Sitta faccia regolare richiesta al Comune e ciò che desidera gli verrà fornito».

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GAllETTA DI MODENA

15/01/2012

I co ati: «Sfitta etta Occupi, o via Aristotele» II forum che riunisce i contrari alle linee urbanistiche del Comune è pronto ad una serie di manifestazioni, Pighi: «Dimissioni? L'assessore non si tocca» Tutti i comitati nati in questi anni - il primo a nascere è stato forse, 7 anni fa, quello che si oppone al restyling di Mario Botta in piazza Matteotti - sono sul piede di guerra e maniresteranno il proprio dissenso alla politica urbanistica del Comune tra marzo e aprile in piazza Grande. E si pensa anche ad azioni "forti" come l'occupazione di via Aristotele e via Cannizzaro, dove la giunta vuole costruire edilizia a prezzi agevolati, e il ricorso al Tar. 'T utto ciò si farà, dicevano alla pri ma riunione le molte decine di persone presenti tra cui volti noti come quelli di Paolo Silingardi del Pd e Roberto Vezzelli ex presidente di Legacoop, se per via Aristotele non si terranno presenti le indicazioni negative sul piano particolareggiato di Arpa e knsl. Ma c'è di più. 11 coordinamento dei comitati ha avuto come bersaglio l'assessore all'urbanistica Sitta -- non è una novità - e allo stesso tempo chiede al sindaco Pighi di "dimissionare" l'assessore incontrando i contrari alla sua politica. E qui il sindaco non ci

Pigia scende le scale del Comune p ceduto da a

sta. «Ma conte? Si sa benissimo che io incontro tutti, è sufficiente me lo chiedano. E invece non è arrivata alcuna richiesta. Va bene manifestare, ma mi sembra tutto un frutto di stagione questa vicenda perché mette insieme elementi diversi che in alcuni casi non so-.

Miana

a farsi eleggere. Comunque incontrerò i comitati uno per uno visto che protestano contro diversi progetti». Tra le iniziative del forum dei comitati c'è, nei prossimi giorni, anche l'apertura di una pagina informativa su Pacebook: «Vogliamo andare al di no riusciti

là del particolare - spiega il portavoce del Villaggio Giardino Marco Miana - e denunciare l'arroganza e la tracotanza della giunta con l'assessore Sitta che mente regolarmente. Sitta dice che i pareri _Arpa e Ausl lui si avrebbe dati a tutti, ma quando abbiamo fatto la richiesta di accesso agli atti quei documenti non c'erano. Grazie al consigliere Ballestrazzi e a Modena Attiva oggi si conoscono e dunque occorre annullare il progetto di via Aristotele. Sitta offende anche Ausl e Arpa e il Pd dovrebbe prendere posizione mentre il sindaco dovrebbe licenziare l'assessore. Chiediamo di essere consultati negli Stati generali e coinvolti perché difendiamo verde e acqua». li sindaco replica: «Le dimissioni di Sitta? La sua nomina è una mia facoltà, l'assessore Sfitta non si tocca. Le affermazioni dei comitati sono gridate. Su quanto dicono gli organismi tecnici si può essere d'accordo o no, ma poi ognuno svolge il proprio ruolo e io leggerò con interesse i pareri di Arpa e Ausl perché stesi da professionisti di cui ho la massima stima. La nostra una amministrazione che ha sempre optato per un corretto rapporto tra le istituzioni. La manifestazione congiunta? E il bis di quella dei comitati sulla sicurezza di 3-4 anni fa». Dopo le parole di Sitta - «Arpa e Ansi sono andate al di là del proprio ruolo» -- c'è maretta nel Pd, ma ieri i veri non sono intervenuti. Infine Marco Ferraresi del comitato anzi Botta: « La politica urbanistica è disastrosa e il fenomeno dei comitati è inevitabile, dobbiamo svegliarci o la città sarà distrutta». Stefano luppi

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press LITE

L'INFORMAZIONE

15/01/2012

INCONTRO Si riapre la stagione ce gruppi spontanei di cittacini'. Nel mirino non c'è più la sicurezza, ma lo sviluppo

Urbanistica, è nato il forum dei Comitati «Pronti a un'iniziativa in piazza Grande» di Giuseppe Leonelli enerdì sera alla sala Ulivi, come V preannunciato, e nato ufficialmente il forum dei Comitati che contrastano le politiche urbanistiche della giunta. Una partecipazione quanto mai eterogenea: dai rappresentanti dei due comitati di Modena est, a quelli di via Monsignor della Valle, dai ragazzi del Guernica ai ribelli di Modena Attiva, dai referenti del Comitato atrii-n ec neritore quelli del movimento carpigiano sull'acqua. E ancora esponenti di associazioni ambientaliste e dei Comitati Parco Ferrari, Sacca, Piazza IMattecitti, Noci park, Va ciglio, Villaggio Giardino. E proprio venerdi sera è stata sancita la nascita di un nuovo gruppo di cittadini arrabbiati: si tratta dei residenti di via Cisalpino pronti a dare battaglia all'amministrazione su inquinamento acustico e atmosferico. Si riapre così la stagione dei Comitati. Ma, a differenza della scorsa legislatura. questa volta nel mirino non è finito il tema sicurezza, ma quello dello sviluppo urbanistico.

H giudizio Pienamente soddisfatto dell'esito della serataèilrcferente del Villaggio Giardino Marco Miana. «La fotografia è quella di una sala piena di cittadini accomunati dall'avversione per la gestione del territorio che questa giunta ha messo in campo negli ultimi anni-afferma Magia-. Gli interventi hanno certificato il profondo distacco tra le istituzioni e i cittadini e la difficoltà della politica nel capire i disagi veri della gente che solo nei Comitati ha trovato un punto di riferimento».

i progetti «Abbiamo deciso di mettere insieme le nostre esperienze non solo per dire «rado, ma per elaborare una nostra proposta originale, un contributo fallivo per un nuovo modello di realtà compatibile e sostenibile - afferma Miami Realizzeremo una pagina facebook del forum Comitati e tra marzo-aprile organizzeremo un happening pubblico in un luogo sirnbolico della città, speriamo piazza Grande. L'obiettivo è quello eli sottoporre all'amministrazione un proget-

nuovo Psc: non possiamo continuare a procedere con decisioni estemporanee, come sta facendo oggi il Comune».

La richiesta

«Chiediamo alla giunta di fermarsi: non si può prescindere dagli studi e dal dìsagio dei cittadini, torniamo a confrontarci» to di città più sana, più vivibile, più a misura duomo. Vorremo anche accedere conte Comitati al tavolo degli Stati generali che oggi ci sembrano solo una passerella inconsistente di incontri che non hanno prodotto nulla. Eppure sarebbe fondamentale un tavolo permanente per definire

«Alla luce dei pareri di Arpa e Ausl su via Aristotele, pareri che l'amministrazione ha fatto di tutto per non rendere pubblici, chiediamo una tuomtoria sull'urbanistica - chiude Miana-- Non si può prescindere dagli studi e dal disagio dei cittadini, occorre tornare a confrontarsi con la città».

L'opposizione E l'ultimo attacco, Miana, ormai da ex tesserato Pd, lo lancia all'opposizione. «Sono sorpreso dall'atteggiamento dell'opposizione - afferma. Miana -. A parte liallestrazzi, sa è dimostrata inesistente e immobile di fronte all'atteggiamento di Sitta». E Paolo Silingardi (per l'assessore all'urbanistica «lo vera opposizione al Pd») plaude alla nascita del nuovo forum dei Comitati: «Così si passa. dalla politica all'antipolitica. Modena Attiva non può che guardare con favore questo fermento».

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press unE

GAllETTA DI MODENA

19/01/2012

«Via Aristotele, Arpa avrà le risposte» Il sindaco replica alle riserve dell'ente sul progetto: «Proveremo che si può costruire e se servono correttivi li faremo» di Andrea Marini

11 Comune risponderà punto su. punto ai rilievi mossi. da Arpa e Ausl sul progetto edilizio da 400 alloggi per via Aristotele. Se ce ne sarà bisogno, effettuerà i dovuti correttivi anche se questo comporterà un allungamento dei tempi. Ad tumunciarlo il sindaco Pighi che affronta le relazioni che suonavano come bocciature dei due enti e dà risposte a chi, come Modena Attiva non era stata tenera in proposito. «Qualcuno cerca di drammatizzare un po' troppo la situazione... - esordisce il sindaco - Io voglio tt-anquilli=e cittadini e comitati. Daremo tutte le garanzie e risponderemo alle perplessità». Allora, il Comune ferma il progetto o andrà avanti nonostante queste riserve? <dl mio atteggiamento è quello di sempre. Prima di trarre conclusioni occorre fare il quadro della situazione. Quella di via Aristotele è un'area O in cui fin dal 1989 si decise di costruire edifici, come attrezzature generali. Ora si è deciso di costruire case con il 50% ad edilizia agevolata, grazie al meccanismo 20-80. Abbiamo avviato la procedura per la quale si chiede il parere ad Arpa e Ausl. Parere, va sottolineato, che è semplice-. mente consultivo. Noi possia'no essere d'accordo con i rilievi mossi, oppure no. Senza obblighi». •

li sindaco Giorgio Pighi

Però Arpa è scesa nello specifico. Come risponde ai dubbi urbanistici espressi? «E un parere che possiamo dividere in due partii Da un lato vengono sollevate perplessità e ritiene che sarebbe opportuna una valutazione di impatto strategica, la cui scelta spetta alla Provincia. Una valutazione legata soprattutto alle falde, problematica questa che riguarda qualsiasi edificio che viene create in qualsiasi territorio. Co munque se la provincia deciderà di effettuare la valutazione noi la seguiremo e valuteremo quanto ne emerge». Poi ci sono una serie di altre critiche che vengono mosse. Come rispondete? «Su molti di questi rilievi siamo già in grado di rispondere perché si tratta di questioni

che, attraverso i regolamenti urbani edili vengono poi chiariti secondo i canoni evidenziati dall'Arpa. Poi ci sono altre questioni che suggeriscono la necessità di approfondimenti. Li faremo tutti. Li ritengo opportuni e sono in attesa che i tecnici studino il documento per valutare quali tipo di risposte dare e in che termini». Qualche esempio? »Ad esempio l'impatto sugli assi viari, su come devono essere fatte le costruzioni, i numeri dei piani... Ci sono questioni da mettere a fuoco e approfondire per dare le risposte in rirerito». Arpa da anche una serie di indicazioni su quello che dovreste fare «P vero. Indicazioni per quando si arriverà a costruire; per molte di esse le risposte e gli approfondimenti necessari sono già presenti nel regolamento urbanistico. Per altre siamo in grado di esporre le nostre controdeduzioni, spiegando che le considerazioni di Arpa sono sta.te fatte senza avere presente elementi che ci sono e sono importanti. Per altri ancora saranno necessari approfondimenti. Ebbene posso garantire che sono io a richiederli di farli e nella maniera più rigorosa e scrupolosa. Perche questi rilievi sul

progetto vengono da un ente come quello dell'Arpa che è una struttura stimata e considerata autorevole, non soltanto a livello Parole che faranno piacere a cittadini e comitati che sono sul piede di guerra. «Voglio tranquillizzare non selci cittadini ma anche i comitati: quello che deve essere fatto verrà senza dubbio messo in atto. Non trascureremo alcun aspetto». Questo comporterà un inevitabile allungamento dei tempi. Che ritardi ci saranno? «Si prenderà il tempo necessario per chiarire ogni singolo punto. Starò, però, bene attento ad evitare dilazioni e lungaggini inutili». Questione pozzi. Resta il fatto che si costruirà sulle falde «C'è un problema di fondo, che attiene ai pozzi rispetto ai quali è importante anche capire che tipo di pozzi sono e quale futuro possano avere visto che risulta presente un'altra concentrazione di nitrati. Sia chiaro che la causa non è a Modena, ma deriva da almeno 8-10 chilometri prima. E su questi pozzi sarà necessario fare valutazioni se non sia il caso di lasciarle ariposo. Non dimentichiamo che il bacino acquifero è molto esteso ed è in gran parte sotto quei quadrante di città, abbiamo fior di documentazione secondo la quale non è un problema costruirvi sopra».

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Ecco come potrebbero essere costruite alcune pa mine invia Aristotele

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press unE 21/01/2012

GAllETTA DI MODENA

Via Aristotele, le clausole di Modena Attiva In una lettera a sindaco e consiglieri suggerimenti politici ed urbanistici per non perdere consenso Annosa questione di via Aristotele Modena Attiva torna all'attacco. Nei giorni scorsi sulla scia della relazione molto dubbiosa dell'Arpa, che ha sollevato perplessità sul progetto, ha inviato una lettera al sindaco e ai consiglieri del Pd in cui oltre a ribadire le perplessità tecniche e urbanistiche si lancia in una serie di considerazioni sul politico. Quasi a suggerire la linea che giunta e consiglieri dovrebbero tenere in materia, per non perdere consenso. La lettera, dicono i bene informati, non è stata gradita nei toni dal sindaco. Ma cosa dice Modena Attiva? La riflessione che i "cittadini attivi" fanno è piuttosto pesante e attacca il Pd e il

sostegno alla politica urbanistica. «Il centro sinistra a Modena, a causa di una concezione del territorio e di relazioni con i cittadini non più sostenibili, sta perdendo sempre più consenso e credibilità con i propri elettori. Vanno aggiornate le politiche di governo del territorio che stanno dimostrando limiti culturali, di efficacia e di sosterdbilità ambientale e che devono tornare a essere coerenti con la tradizione della pianificazione modenese». Come si ricorderà tutto nasce dalla decisione della 0.unta di erigere 400 nuovi appartamenti --per metà di edilizia agevolata Per vendita e affitto --- in via Aristotele, vicino ai pozzi acquiferi

dell'Aimag e nel compatto di due pozzi Fiera. l'assessore Sitta e il sindaco hanno sempre assicurato che problemi e ambientali non ce ne saranno, ma i p areti non vincolanti di Arpa e Ausl qualche dubbio lo hanno sollevato. «Il problema richiede una soluzione rapida -continua la lettera di Modena Attiva-- e l'apertura di un dialogo reale, con disponibilità concreta da parte della giunta a cambiare strategie e obiettivi. Noi siamo favorevoli alle politiche per l'housing sociale, siamo favorevoli ai Peep, non siamo contrari all'intervento sulle zone ex attrezzature generali. Riteniamo però indispensabile che scelte Al questa rilevanza

avvengano usando gli strumenti di pianificazione ambientale e nell'ambito di una visione generale mediante la formazione del nuovo Psc>'. Proprio sulle aree E, ex private che per 1'80% passerebbero al Comune in cambio di un 20% di permessi a costruire, termina il documento: «E un grave errore identificare la politica della casa con la trasformazione a residenza di tutte le aree F. P sconcertante si scopra oggi una urgenza abitativa dopo 7 anni di amministrazione Pighi e senza avere completato l'attuazione del Peep la-sciato incompiuto. P indispensabile superare il conflitto tra edilizia e ambiente, arrivando a un confronto nel merito, accettando i limiti e le priorità ambientali. Occorre inoltre definire una politica della casa realmente sostenibile e attenta alla riqualificazione. Non mettiamo a rischio un bene priorita(s.11) rio come l'acqua».

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press unE 26/01/2012

GAllETTA DI MODENA

ADRIANO ZAVATT

Acqua potabile dal Secchia Il tecnico critica roper, one il Comune avrebbe affidato a Iren, la società di Reggio Emilia assimilabile per attività a Hera, il compito di elaborare un progetto per la potabilizzazione semestrale delle acque del Secchia. Qualcuno ricorderà che alcune settimane fa c'erano state fUribse, polemiche con Modena Attiva, laboratorio urbanistico contrario alle iniziative della giunta, quando l'amministrazione annunciò il progetto sulla potabilizzazione delle acque modenesi. Ora la vicenda tornerebbe di attualità anche perché collegabile al progetto di via Mistotel e -400 appartamenti previsti su piano particolareggiato già presente in municipio - su cui non mancano i distinguo tra diversi esponenti di primo piano del Pd. Anche perché nell'area insistono due pozzi Hera che i progettisti si sono incaricati di spostare altrove. Si prevede dunque una nuova bufera anche alla luce del convegno di ieri sera a Palazzo Europa in cui è intervenuto Adriano Zavatti, per otto anni direttore tecnico di Arpa Emilia Romagna fino al 2004. patabilizzazione delle acque è un procedimento complesso ricorda l'esperto già dipendente del Comune

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dal 1973 e poi dell'Ausl- Le acqua superficiali necessitano di questi impianti mentre quelle sotterranee richiedono interventi assai meno complessi e costosi. Modena ha la fortuna, a differenza di altre città, di poter utilizzare le acque sotterranee di qualità buona. Le acque superficiali e quelle sotterranee sono strettamente connesse nella pianura modenese. E bene ricordare che ogni intervento di uso e tutela delle risorse idriche deve tenere conti) dell'intero ciclo dell'acqua lo-

cale. A Modena la tutela e l'uso razionale delle risorse idriche sono sempre andate di pari passo, come avevano previsto i nostri nonni contadini». Molte polemiche si sono avute dopo i pareri, non vincolanti, ma piuttosto negativi di Arpa e Ausl sul progetto di via Aristotele al Villaggio Giardino. «Ho letto i pareri di Arpa, pubblicali anche sul sito di Modena Attiva, e devo dire che sottoscrivo in pieno quanto si legge nei rilievi. :Inoltre si

dice che i pozzi sono inquinati dai nitrati: vero. Mi chiedo perché Reni e magari .Aimag non studiano un modello che permetta di capire cosa accade nel nostro sottosuolo». L'esperto Zavatti difende a spada tratta l'attuale situazione e chiede di non costruire: «Sarebbe un errore perché ti precludi lo sviluppo dei prossimi 50-100 anni: dobbiamo garantire le risorse idriche per le prossime generazioni. Spostare i pozzi di 500 metri non è detto sia utile». (si.)

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nascono

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press unE

GAllETTA DI MODENA

28/01/2012

Modena Attiva «Pista di Marzaglia Fogne egol L'associazione esamina i documenti e chiede controlli «L'impianto costruito mette a rischio le falde sottostanti» Pista di Marzaglia, sospetti sull'impianto di fognature.A riaprire la polemica sulla pista che sembrava ormai affidata agli annali è Modena Attiva, l'associazione di cittadini (tra quali numerosi sostenitori del Pd) che questa volta allarga il suo raggio d'azione passando da Peep e costruzioni future a una struttura già realizzata.«Oggi la pista è realizzata, alcani problemi sono evidenti e pongono interrogativi che non

si possono eludere - esordisce Modena attiva-Abbiamo avuto la possibilità di accedere agli atti, visionando sia il progetto approvato dalla Provincia in sede- di Valutazione di Impatto Ambientale, con le relative prescrizioni, che i documenti relativi alle autorizzazioni urbanistiche, depositati presso il Comune. Poi siamo andati. a Marzaglia per confrontare ciò che è stato progettato, ciò che è stato autorizzato in sede di VIA e ciò

zato invece ha utilizzato gemplici tubi in cloruro di polivinile, (PVC), non saldati e tantomeno incamiciati. - spiega Modena Attiva - Se le fognature non sono conformi alle prescrizioni della Via, è da chiedersi in qual modo possano tutelare la qualità delle' acque sotterranee in un'area di ricarica delle falde, a pochi metri dai pozzi del nostro acquedotto». Per l'assessore Sitta tutto è nella regola. Modena Attiva pe-

rò pone alcuni quesiti. «Sitta era a conoscenza delle prescrialoni e dei vincoli posti a tutela delle falde? Le caratteristiche delle fogrtature sorto coerenti con le prescrizioni ? L'assessore conferma che quanto eseguito corrisponda a quanto autorizzato dalla VIA? E in caso di difformità il Comune intende esigere il rispetto della Via, esercitando il proprio ruolo nella tutela ambientale e dell'acqua? »

che è stato fatto concretamente. In particolare il problema maggiore riguarda le fogne, intervento delicatissimo vista la vicinanza dei pozzi dell'acquedotto e la zona di ricarica delle falde». A questo proposito viene ricordato che la Via ha prescritto che sistema fognario dovrà essere realizzato utilizzando condotte a doppia carnicia ispezionabill". «Sono dodici parole, chiare e precise, Inequivocabili. Il progetto realiz-

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press unE 29/01/2012

il Resto del Carlino

MODENA IL COMMENTO d BARBARA MANICARD1

SITTA. METTE TUTTI D'ACCORDO — "ASSESSORE BITTA ha

mi grande merito: mette tutti d'accordo. E per tutti intendiamo le lbrze politiche, dall'estrema sinistra all'estrema destra. Infatti, anche Forza Nuova adesso vorrebbe 'scendere in campo' contro le scelte urbanistiche della giunta, chiudendo così il cerchio. La richiesta di allestire un banchetto in una delle piazze del centro storico — richiesta che ha ricevuto un secco no da parte del sindaco Giorgio Pighi e ha spinto il segretario del Pd Davide Ba' miri a scrivere una lettera aperta al silenzioso questore Pinto— è scaturita proprio dalla volontà di criticare le politiche abitative della giunta. Così dall'estrema destra all'estrema sinistra, passando naturalmente per il Pd-Modena Attiva, il centrodestra, la Lega, l'idv e via dicendo, il ;fronte della contestazione ànti-Sfitta è conipatto. Non manca proprio nessuno. E, proprio per questo, ci viene più di un dubbio. Innanzitutto, riguardo all'Urbanistica, si parla ormai, per luoghi comuni: è più comodo e. volendo. più popolare. «Cementifrazione» e «difesa territorio»: frasi ricorrenti qualunque cosa accada, anche se si sistema un marciapiede. Però poi il piano casa riceve rok da tutte le associazioni. Inoltre: come mai i iovani e le famiglie meno abbienti che i'amen,tano difficoltà a trovare alloggi a prezzi abbordabili ricevono «solidarietà», ma poi quando vengono realizzati quegli alloggi si scatena la rivolta? Protèstare o criticare è legittimo. Ma almeno lo si fii-ccia con cognizione di causa e coerenza.

Studenti scmasi anche ai Cern.

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press unE

il Resto del Carlino

MODENA

29/01/2012

PLSTA PROVE MODENA A I I IVA: «IRREGOLARITA' NELLE CONDO I I E, FALDE ACQUIFERE A RISCHIO»

«Marzaglia, chiarezza sulle fogne» ildv: «Trasparenza». Ma Sitta: «Tutto a posto, solita provocazione» di GIANPAOLO ANNESE »E' NECESSARIO che il Comune si preoccupi di togliere ogni dubbio residuo sul caso autodromo». La sollecitazione arriva dall'I& per bocca del suo coordinatore provinciale Alessandro Brghetti, dopo che Modena Attiva ha sollevato dubbi sulla regolarità delle fognature sotto la pista prove di Marzaglia. Difetto che potrebbe compromettere la qualità delle acque sotterranee in un'area di ricarica delle falde, a pochi metti dai pozzi dell'acquedotto. «L'assessore Sitta — sottolinea l'Italia dei valori sembra sicuro, nelle sue dichiarazioni fuori e dentro le istituzioni, della bontà del progetto come delle misure per garantire la tutela del territorio e delle :falde, ma non riesce evidentemente a tra-smettere la stessa sicurezza ai suoi concittadini. Non riusciamo proprio a capire perché, a fronte di tale sicurezza, sia così difficile fare un'operazione di trasparenza che sollevi ogni dubbio sul caso. Soprattutto considerato che l'equilibrio delle falde una volta compro-messo è difficilmente ripris tinabile». Il j'accuse di Modena Attiva prende le mosse dalla Valutazione di

La pista prove di Marzaglia sulla quale non si placano le polemiche e il braccio di ferro tra Modena Attiva e ldv da un lato e Comune dall'altro

I BELLI «Abbiamo fatto un giro in zona per confrontare ciò che è stato eseguito con it progetto» impatto ambientale (Via), che nell'approvazione del progetto ha aggiunto una serie di prescrizioni, tra cui il punto secondo il quale 1l sistema fognario dovrà essere realizzato utilizzando condotte a dop-

pia camicia ispezionab di". «Sono dodici parole, chiare e precise, Mequivocabili rimarcano i ribelli del centrosinistra progetto realizzato invece ha utilizzato semplici tubi in cloruro di polivinile, (Pvc), non saldati e tantomeno incamiciati. Se le fognature non sono conformi alle prescrizioni della Via, è da chiedersi in qual modo possano tutelare la qualità delle acque». Oltre alle cane, prosegue Modena Attiva, «abbiamo fatto

quello che un qualsiasi cittadino può fare, un giro a Marzaglia per confrontare ciò che è stato progettato, ciò che è stato autorizzato in sede di Via e ciò che è stato fatto concretamente». Da qui una serie di domande a Daniele Sitta: «E Comune ha partecipato a pieno titolo alla Conferenza dei servizi: l'assessore era a conoscenza delle prescrizioni e dei vincoli posti a tutela delle f.alde? Le caratteristiche delle fognature indicate dal progetto sono coerenti con le prescrizioni imposte dalla Via? Conferma che quanto eseguito corrisponda a quanto autorizzato dalla Via? Nel caso di difformità, l'aniministrazione comunale intende esigere che quanto eseguito sia conformato alle disposizioni della Via?». L'ASSESSORE però non scende nel merito e taglia corto: «E' l'ennesima provocazione di Modena Attiva, che si contraddistingue sempre più come opposizione a questa amministrazione. Proprio questa settimana sono state fatte le verifiche da Comune e Provincia e risulta tutto a posto. Non è chiaro da quale materiale attinga Modena Attiva e mi chiedo come faccia ad affermare di aver verificato direttamente sul cantiere: sono forse entrati abusivamente?».

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L'INFORMAZIONE

29/01/2012

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AMBIENTE Modena Attiva punta il dito contro Fautodromo di Marzaglia: «La qualità delle falde è tutelata?»

Pista prove, nuovi dubbi sulle fognature E Borghetti (Idv) insiste: «Dalla giunta occorre un'operazione trasparenza» uovo durissimo attacco firmato dai ribelli Pd di Modena Attiva. Nel mirino questa a alta finisce l'autodromo di Marzaglia cappella realizzato. I Cr Paolo Silingardi «non ete ste una diretta corrispondenza tra quanto cautc• -'zzato dalla Via e l'impianto concretamente rea] ízz :

Terremoto,

transenne in Sant'Agostino I sisma di vennidi non ha provocato parti.," lati darmi agli edifici pubblici modenesi. Unica eccezione la caduta di un frammento di i , 1"

Sassuolo: vetta solitaria ALLE PAC•NE

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ne alla finiti fitto di a Italia, Casa Modena si rituffa in campiona<r alasera alle 20.30 c'C îl derby a Piacenza. A PAGINA 33

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La Liu sfiora l'impresa con Busto

E intanto anche Flds• si schiera. 41 Comune si attivi subito - afferma il coordinatore provinciale Aler dico Borghetti per fu: : - ,vi dubbio residuo sui so autodromo;,. ALLE PAGINE 4 E i

Un altare late le de

20,

Casa Modena, c'è il derby a Piacenza

a saiorata dalla Liaajo, che al Paialaniiperdela semifinale di coppa Italia con la coma: zita Busto soltanto al tie IAEA. ALLE PAGINE 34 E 33

indico Canne:Ah ah lo già parlato con Pighi. Dico no alle crociate, I VERSO UNE &EWA A, E E

Case sui pozzi di via Aristoteler Congresso Pdl, il Pd di Carpi vuole «monitorare» eccodellelo scacchiere correnti

Il Carpi sfida il Pavia dell'ex Cesca

Ma UN! attacca «Quelle case non vanno realizzate»

Minata discussione in Consiglio a Carpì sull'intervento urbani: si In aia Aristotele. sindc -a Campedelli: «Ho parlato a Pigiai. No alle crudi riti il Pd vota un odg dove si chiede h finitura re la si tuazìune. A PAGINA 12

I congresso del Pdt febbraio potrebbe non ve, dere la presenza riaila listadi Isabella Bertolini. La coordinatrice uscente sarebbe proi ta a rinunciare a presentare aca ri uomini per un semplice appoggio esterno a Barcaiuolo. A PAGINA 3

1 Carni ospita a Reggio il lana li t10 eh coda

Pavia, guidato dal l'ex ssandro Cesca p er creadifnl a• A PAGINA 26

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press unE 29/01/2012

L'INFORMAZIONE ooman

di MODENA

IL CASO H movimento di SHingardi, dati alla mano, punta il dito contro l'amministrazione

Pista di Marzaglia, insorge Modena attiva: «Fognature non conformi alle prescrizioni» atti ofiimato dai u ovo durissimoattaci ribelli Ed di Modena Attiva nei confronti dell'amministrazione comunale e dell'assessore Daniele Slitti. in particolare. Nel mirino questa volta finisce la Pista di Marzaglia i cui lavori si sono appena conclusi. Secondo il gruppo guidato da Paolo S'Unga:MI «non esiste una diretta corrispondenza ira quinto autorizzato dalla valutazione di impatto ambientale e l'impianto concretamente realizzato dall'impresa». «La decisione di costruire un autodromo a Marzaglia, in zona di ricarica delle falde, in presenza dei pozzi dell'acquedotto e su un terreno altamente permeabile è stata oggetto di molte polemiche. La vulnerabilità del territorio è tale che, paradossalmente, la pista di Marzaglia non dispone di un distributore di carburante, che è stato proibito perché troppo rischioso per la salubrità delle acque sotterranee - afferma Modena Attiva Oggi la pista è realizzata e alcuni problemi sono evidenti. Abbiamo avuto la possibilità di accedere agli atti, visionando sia il progetto approvato dalla Provincia in sede di VIA, con le relative prescrizio ni, che i documenti relativi alle autorizzazioni urbanistiche, depositati presso il. Comune di Modena. Oltre alle carte abbiamo fatto quello che un qualsiasi cittadino può fare, un giro a Marzaglia per confrontare ciò che è stato progettato,

ciò che e stato autorizzato in sede di Via e ciò che è stato tatto concretamente. E' evidente che non esiste una diretta corrispondenza tra quanto autorizzato dalla valutazione di impatto ambientale e quanto realizzato dal!' i mp restù. «Ricordiamo - prosegue la nota - che la Società Vintage Srl, titolare dell'iniziativa, ha presentato al Comune di Modena i progetti dei diversi impianti dell'autodromo, che hanno ottenuto i rispettivi permessi di costruire. Questi progetti presentano importanti diffe WinZe rispetto a quello approvato dalla Conferenza dei servizi. Il cambiamento più grave ci pare quello relativo al sistema fognario, considerando la vulnerabilità delle falde acquifere e le ripetute assicurazioni sulle garanzie della loro tutela. L'acqua piovana inquinata dal dilavamento della pista e le eventuali perdite di liquidi per rotture o incidenti non devono assolutamente infiltrarsi nelle falde acquifere sottostanti, da cui attinge il nostro acquedotto. Per intercettarle e avviarle alla depurazione razione il progetto originale prevedeva la realizzazione di fognature in polietilene ad alta densità (Hdpe, usualmente utilizzato per gli aquedotti), saldato di testa per assicurarne la massima impermeabilità. La valutazione di impatto ambientale, approvando questo progetto, ha aggiunto una serie di prescrizioni, tra cui il fatto che 'dl sistema fogna-

«Incapacità reale di governare ì processi e raggiungere i risultati» rio dovrà essere realizzato utilizzando condotte a doppia camicia ispezionabili». Sono dodici parole, chiare e precise, inequivocabili. Il progetto realizzato invece ha utilizzato semplici tubi in cloruro di polivirtile, (PVC), non saldati e tantomeno incamiciati. Se le fognature non sono conformi alle prescrizioni della Via, è da chiedersi in qual modo possano tutelare la qualità delle acque sotterranee'', «Ricordando che l'assessore Sfitta lia dichiarato, anche recentemente, che quelle sono «le fogne più belle del mon-

do» e che le tecnologie costruttive permettono di intervenire nelle zone di ricarica delle falde, ci sembra doveroso porgli alcune domande - afferma il movimento di Silinga rd i-. i1 Comune ha partecipato a pieno titolo alla Conferenza dei servizi: l'assessore era a conoscenza delle prescrizioni e dei vincoli posti a tutela delle falde che hanno concluso la valutazione da parte della Conferenza? Le caratteristiche delle :fognature indicate dal progetto che ha ottenuto dal Comune il permesso di costruire sotto coerenti con le prescrizioni imposte dalla Via? L'assessore conferma che quanto eseguito corrisponda a quanto autorizzato dalla Via? Nel caso di difformità., l'amministrazione intende esigere che quanto eseguito sia conformato alle disposizioni della Via, esercitando i! proprio ruolo nella tutela ambientale? Non sappiamo come si concluderà questa vicenda chiude Modena Attiva Non sta a oi decidere se le opere realizzate soddisfano i requisiti imposti dalla Via e le prescrizioni. Di certo ci sentiamo di esprimere pesanti preoccupazioni, chiedendo risposte precise - conclude Modena Attiva La mancanza di una chiara consapevolezza delle priorità nel governo del territorio rischia di trasformare per l'ennesima volta un decisionismo apparente in un'incapacità. reale di governare i pro-cessi e raggiungere i risultati>,.

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press unE 29/01/2012

Idv: «Subito un'operazione trasparenza»

L'INFORMAZIONE 5 necessario che il Comune, soprattutto a fronte dell'apertura delle attività, si preoccupi di togliere ogni dubbio residuo sul caso autodromo». Così il coordinatore provinciale ldv Alessandro Borghetti interviene sulle perplessità sollevate da Modena Attiva su Marzaglia. «Ieri è stata una giornata di prove libere al neo autodromo di Modena eppure i cittadini continuano a porre domande sull'effettiva congruenza dei lavori-afferma Borghetti L'assessore Sitta sembra sicuro, nelle sue dichiarazioni fuori e dentro le istituzioni, della bontà del progetto. Noi non riusciamo

proprio a capire perché, a fronte di tale sicurezza, sia così difficile fare un operazione di trasparenza. Occorre far vedere che l'openL, compiuta e operante, è stata realizzata come da progetto seguendo tutti i criteri necessari alla salvaguardia dell'ambiente. Non ci sembra una richiesta insostenibile».

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L'INFORMAZIONE

press unE 30/01/2012

di MODENA

INCONTRO Venerdì sera alla sala Giacomo Ulivi per parlare di ur ,)anistica

Sitta contro Silingardi: nuovo round Sul tatui() anche le recenti polemiche su illarzagffi I grandi avversari di nuovo a confronto. Daniele Sitta da una parte, Paolo Silingardi dall'altra. Succederà venerdì alle 20.45 alla sala Giacomo Ulivi di viale Ciro Menotti. A fare incontrare l'assessore e il leader dei ribelli Pd questa volta è l'associazione «Le ragioni del socialismo». Tema del dibattito pubblico sarà: «Modena: quali scelte urbanistiche per quale città». All'incontro introdotto da Mauro Sentimenti sarà presente anche Egidio Pagani, assessore provinciale allo Svilup-

Danlelle Sitta

po delle città e del territorio. Sarà un'occasione per parlare anche delle recenti polemiche sollevate da Modena Attiva sulla pista prove di Marzaglia.

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press unE 31/01/2012

GAllETTA DI MODENA

DURA REPLICA AI SOSPETTI DELL'ASSOCIAZIONE

Sitta e Arletti «bastonano» Modena Attiva «Via Aristotele: tutto ok, manipolate la verità. In 12 mila vivono sui pozzi: li evacuiamo. Alla lettera di Modena Attiva, laboratorio contrario all'urbanistica della Giunta, rispondono con un'altra missiva gli assessori Sitta. (urbanistica) e Simona Arletti (ambiente), Inutile dire che tanto quanto era "polemica" la prima inviata al sindaco tanto lo è la replica. Se Modena Attiva sollevaa problemi su acque e pareri negativi. di Arpa e Ausl per il comparto da 400 appartamenti previsti in via Aristotele, Sitta e Arletti rispondono punto su p unto. (Inaccettabile è la distorsione di norme e procedure al solo fine di insinuare, da parte di Modena Attiva, comportamenti

scorretti del Comune e indurre nei consiglieri e nei cittadini la sensazione di essere vittime di chissà quale raggiro ordito dagli assessori». E poi la lettera elenca i punti al centro del dibattito. «Il Comune --- scrivono gli assessori --- si muove sulla scorta del Piano strutturale, Piano operativo e Regolamento edilizio, un riferimento obbligatorio. L'area di Via Aristotele è edificabile da oltre 20 anni come area ad attrezzature generali e nel 2003 è stata inserita negli "ambiti di espansione residenziale"», L'acquifero di Cognento è considerato geologicamente un'area di

"acquifero protetto" con protezione garantita in modo naturale da imponenti strati di argille cui si l'area di 10 metri circostante i pozzi. Del resto sul campo acquifero di Cognento abitano ad oggi 12mila persone: Modena Attiva propone di evacuarli? Il vero nernico sono i nitrati, i pozzi di Hero n° 5 e 6, dentro e al confine con l'area in questione, hanno livelli di nitrati che in 10 anni sono passati da 20 microgrammi a 50, Dunque non "acqua ottima", come qualcuno incautamente afferma, ma da miscela re con le acque di San Cesario e Marzaglia. La Via è

aperta da 6 anni in Regione e i nuovi eventuali pozzi andranno perforati là dove è già previsto dal nostro Psc e dal Ptcp ad ovest , dopo la tangenziale o a Marzaglia. Sulla Vas e sul parere di Ato anche in questo caso Modena Attiva fa affermazioni che fanno suppone scarsa conoscenza dei processi decisionali. Decide la Provincia, mentre sul Piano di Tutela delle Acque diciamo che la possibilità di potabilizzazione delle acque del Secchia è una ulteriore risorsa. Mai nessuno ha detto che questa proposta possa essere sostitutiva dell'acqua di falda». (s.i.)

Pagina 19 !n tinta si rico' da Scolfai o io >dio (Lega il Pdl:Noice»e'andiaeno ',,Z170`2,7" ' '

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