Rassegna Stampa MA ottobre 2011

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INDICE

4 ottobre 2011 Nuovi cantieri Peep Sondaggio di Sitta nelle circoscrizioni Gazzetta di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

De Pietri: «Questo non è il vero Pd, addio» Gazzetta di Modena

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Politica

«Buon Pastore, previsti 1400 alloggi: contrastiamoli» Il Resto del Carlino Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

Prima pagina: Buon Pastore, 1400 nuovi alloggi L'Informazione di Modena

Politica

«Il Pd è vittima di straordinarie oligarchie» DePietri (Modena Attiva) saluta e se ne va Modena Qui

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Prima pagina

De Pietri: «Altro che partito nuovo, i vertici Pd liquidano il dissenso» L'Informazione di Modena

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Politica

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5 ottobre 2011 Urbanistica, il Pd si riavvicina alla linea della giunta E così si allarga il fossato con Sel e Modena Attiva L'Informazione di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

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6 ottobre 2011 Aree F, la variante passa fra proteste e cartelli Gazzetta di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

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7 ottobre 2011 Le cooperative di abitazione con Sitta: «Le case Peep servono» Gazzetta di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

Peep, rivolte nei quartieri La giunta è sotto assedio Il Resto del Carlino Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

Le cooperative: «Peep superati? No, in città c’è bisogno di case» L'Informazione di Modena

Economia, Edilizia, pianificazione territoriale

“Modena attiva”, i ribelli contro la giunta «Non c’è dialogo. Guardiamo alle primarie» L'Informazione di Modena

Politica

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8 ottobre 2011 Sitta furioso: in che salotto era Modena Attiva? Gazzetta di Modena

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Politica

Rilancio settore ovest, dov’era Modena Attiva? Il Resto del Carlino Modena

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Politica

Affitti a 350 euro: il piano del Comune L’assessore chiama la Fondazione Il Resto del Carlino Modena

Edilizia, pianificazione territoriale, Politica

Prima pagina: Ascom nella bufera: perde i pezzi in città L'Informazione di Modena

Prima pagina

«Modena attiva nascosta nei salotti mentre la giunta lavora tra i cittadini» L'Informazione di Modena

Politica

Urbanistica, Modena seconda in regione per sfratti E intanto continua il tour della variante sulle zone F Modena Qui

Edilizia, pianificazione territoriale, Politica, Viabilità e Trasporti

Bonacini (Pdl) sbotta: «Le aree verdi sono una ricchezza per la città» Modena Qui

Edilizia, pianificazione territoriale, Politica, Viabilità e Trasporti

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9 ottobre 2011 «Bloccheremo con la forza i cantieri voluti da Sitta» Gazzetta di Modena

Ambiente, Edilizia, pianificazione territoriale, Politica

«Accanto ai Peep, occorre una politica dell’affitto» Il Resto del Carlino Modena

Edilizia, pianificazione territoriale, Politica

«Casa, la fase della proprietà è finita» L'Informazione di Modena

Edilizia, pianificazione territoriale, Politica

Zone F, domani la battaglia per l’ultimo quartiere Modena Qui

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Edilizia, pianificazione territoriale, Politica

10 ottobre 2011 "Modena al cubo" denuncia i potenti di cemento ed economia Gazzetta di Modena

Politica

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13 ottobre 2011 Non c’è pace dentro e fuori gli schieramenti Voce Carpi

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Politica

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press unE

GAllETTA DI MODENA

04/10/2011

Nuovi cantien Peep Sondaggio di Sitta nelle circosc Inizia il tour nei quattro consigli di quartiere sulle «Aree F» Ecco le proposte zona per zona: si parla di 4mila case ch Stefano zuppi

Parte questa sera con la consultazione alla circoscrizione 3 la lunga "attraversata del deserto" urbanistica che vede l'amministrazione comunale impegnata nelle prossime settimane a esporre ai consigli dei quattro quartieri la variante al piano strutturale comunale Poc-Rue e quella relativa alle zone F. L'argomento è, come sempre da alcuni anni, sempre "caldo" con numerosi contrari ai progetti della giunta che invece persegue l'obiettivo di costruire nei prossimi anni sino a 4mila nuove abitazioni. Molte destinate, spiega l'assessore al]' urbanistica Daniele Sitta, a «dare una casa a chi non riesce ad. averla a prezzi di mercato». Secondo l'amministrazione deve esserci, per questo motivo, molto Peep nelle future costruzioni (ma il Pd è spaccato sull' argomento con molti membri che si riconoscono in Modena Attiva, contraria a quella che

mentre in via Formigina ne andranno circa 80 e invia Gemelli altri 34, infine un intervento è previsto nei pressi della Motorizzazione civile: qui su l 53raila metri quadri sono previsti 678 alloggi. Seminando i numeri citati si arriva a cifre che per il Comune sono i giusti inten ' ti programmati con l'unica possibilità quella sulle aree ex at-

chiamano una "cementificazione") e per questo sta iniziando a com''ertire le zone F "ex attrezzature generali". Sostanzialmente si tratta di aree private dove già è possibile edificare, ma solo per servizi pubblici come scuole, ospedali, circoli: grazie a una legge regionale il Comune propone un patto ai proprietari. L'ente pubblico incamera gratuitamente 180% del terreno privato e sul restante 20% permette ai venditore di realizzare alloggi a prezzo di mercato. Della parte ora pubblica un altro 20% è destinato a edilizia agevolata che costruisce lo stesso ex proprietario dell'area. Per chi è contrario --le opposizioni e parte del Pd le percentuali sarebbero 60% e 40%, ma soprattutto quei che viene contestato è la decisione di costruire fino a 4ruila nuova alloggi in una decina d'anni nell'area urbana modenese. La cosiddetta "perequazione delle zone F" stima quest'anno una capacità residenziale di 3616 al-

trezzature generali appunto — edilizia che ancora resta. Per i contrari ai progetti invece sia-. irto a una scandalosa cernentificazione, attuata anche per sostenere il cosiddetto "sistema emiliano" che prevede di non scontentare nessuno delle aziende edili in campo. Le aree F prevedono edificazioni su un milione e 200mila metri qua-

leggi (i 4mila sono la capacità massima del Piano regolatore vigente) così suddivisi. Circoscrizione II. in via San Cataido (area di 185mila mq) e alla chiesa della Madonna del Murazzo (altri 25mila mq) sono previsti 66 alloggi, mentre all'ex fornace di Ponte Alto ne sono previsti 584 su un'area di 181mila mq. Circoscrizione 2. In via Divisione Acqui a vicino al Palazzo dello Sport 140 alloggi su 150mila :mq quadri, mentre in. via Santa Caterina se sono previsti oltre 200 su 80mila mq. Circoscrizione 3. Qui ci sarà il primo intervento in variante che dà il via alla "rivoluzione" delle aree E prevede 848 appartamenti in via :Morane (180mila rn.q) cui se ne aggiungono altri 386 in straci elio Sali c:eta (86mila mq) e 577 in Fratelli Rosselli su 1.30mila mq. Circoscrizione 4. In via Giardini è previsto un piccolo intervento su 2 aree di 5mila mq per un. totale di 56 appartamenti,

drati per un totale appunto di 3616 abitazioni stimate a maggio 2011. Stasera si esprime la Circoscrizione 1, mercoledì la 1, giovedì la 4 e lunedì 1.0 la due. Poi per la variante alle Morane toccherà la discussione in commissione edilizia e infine si esprimerà il Consiglio comunale. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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GAllETTA I MODENA

De Metri: «Questo non e il vero Pd, addio» Urbanistica, ambiente, incapacità di influenzare la Giunta : duro j'accuse in una lettera a Boschin i Luca l e Pietti, ex consigliere co munale dei Verdi, entrato nel Pd lascia il partito - ma resta in Mo dena Attiva - in polemica con la politica urbanistica del partito . «Ho letto sulla Gazzetta di Mode na— scrive in una lettera al segre tarioGiuseppe Boschini - le su e non condivisibili osservazion i contro l'architetto Ezio Righi . Per chi, come me, è iscritto al P d dalla sua fondazione dispiac e dover constatare che a 8 mesi dalla nascita di Modena Attiva e dopo mesi di confronti anche aspri non solo è continuato il disinteresse, ma nel profondo è continuata una decisa volontà di emarginazione . Per inc come per altri nessuna possibilità d i dialogo, tranne con alcuni amici

come /"rande, Vecchi e Casadei e la segretaria del mio circolo , persone a cui confermo la mia stima e amicizia . Pd aveva un obiettivo ambizioso al quale avevo aderito con entusiasmo e ch e ora faccio fatica a riconoscere in questo partito, in numerosi ambiti, Dalle posizioni ambigue s u importanti temi etici e valoriail alla gestione di processi politici locali e nazionali . Ancora assist o ai balletti delle alleanze, quas i interessi solo vincere, piuttost o che convincere su un progett o di idee condivise . Vede caro Boschini, io pensavo che il clamore e le adesioni su un semplic e "urlo di partecipazione" che Mo dena Attiva aveva lanciato anche nella nostra città fosse colto

con capacità di ascolto, rna cos ì non è sfato . Altri hanno raccolt o questa volontà di discussione e cambiamento, ma non il mi o partito in altalena costante tra l'anatema ed il bonario "suvvia state buoni " », De Pietri non trascura nulla, a cominciare dai rapporti con la Giunta . «L ' incapacità d.i incidere del Pd modenese sulla disastrata giunta Pighi è il sintomo di una debolezz a non sua personale, Boschini, ma strutturale del Pd stesso, do ve purtroppo straordinarie oligarchie di poteri dentro e fuori il partito ne indeboliscono il ruol o e la "portanza" politica . Non è un caso che infatti corrispond a all ' agire politico della giunta ch e pur sostengo, la "cabala degli in-

teressi" estranei spesso ai bisogni. Ad esempio la scelta dell'incenerimento e di una strategi a sui temi dell' ambiente declinat a da Hera è contraddizione evi dente e palese, così come un Psc fatto per i costruttori . Non bast a ora assieparsi dietro la richiest a di ho using sociale per convince re a costruire nelle zone a sendzi, perché queste scelte le aveva te già in cantiere ben prima della crisi e con franchezza con ben al tri obiettivi» . E conclude «La per formante abitudine dell'assessore Bitta di costruire laddove e ' possibile e anche dove no, per buona pace della mancanza d i una strategia più ampia e coerente dei confini del Comune è sintomodi una mancanza diti sione strategica di ampio respiro, senza la quale prende form a solo la richiesta di chi ha poter e e forza di chiedere, rispetto chi questo potere, questa forza non ha» . Oggi de Pietri riconsegner à la sua tessera al circolo Pd .

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N• NOSTRA e MO D ENA ,

«Buon Pastore, previsti 1400 alloggi: contrastiamoli» ITALIA Nostra chiama a raccolta cittadini e simpatizzanti per contrastare la costruzione di 1400 nuovi alloggi a Buon Pastore. Stasera in circoscrizione alle 20.30 è in programma il Consiglio che esprimerà il parere sulle future urbanizzazioni nelle zone F: «Un intervento che stravolgerà il quartiere senza le dovute garanzie di soste n il) dita». Si parla in particolare di nuove abitazioni in via Morane e via Fratelli Rosselli. L'assessore Daniele Sitta spiega che in via Monne sono previste 533 case, mentre in via Fratelli Rosselli saranno 341. Perché allora Italia Nostra parla di 1400? Da Modena Attiva, documenti del Comune alla mano, mostrano che l'assessore si riferisce solo agli inter-venti dei privati, impegnati a realizzare sul 40% del terreno di pertinenza alloggi destinati al mercato libero e quelli per l'edilizia convenzionata e l'affitto calinierato. Sono esclusi invece dal conteggio i Peep sull'area comunale, che per via Morane ammontano a 315 alloggi ulteriori (come tetto massimo edificabile negli anni) e a 200 in via Fratelli Rosselli.- «E" come se trasferis-

sero nel quartiere un Comune delle dimensioni dì Bastiglia», è la protesta. A questo gli ambientalis ti aggiungono gli alloggi (delibere delle vecchie consiliature) programmati in via Falcone (198), via della Pietra (240) e in via Viterbo (96), oltre all'insediamento dietro la stazione piccola in accordo con Per: «Cosa diventerà il quartiere Buon Pastore?», è la domanda che circola tra gli inquieti residenti. Un piano che tra l'altro va di traverso a molti militanti Pd. Luca De Pietri, per esempio, in polemica con Boschini, riconsegna la tessera: «Si è ulteriormente liquidato il tema del dissenso con apparente sufficienza». Sitta intanto annuncia che per i prossimi 10 anni come edilizia sociale sono previsti in tutto 2.500 alloggi. Un dato che incrocia le previsioni di aumento demografico contenute in Modena futura: «Ci sono tante giovani coppie che vorrebbero rimanere a Modena, ma che non possono perché la casa costa tanto». Lo scenario di Modena città da 230 mila abitanti nel 2050 non è poi così lontano. Gianpaolo Annese

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L'INFORMAZIONE

04/10/2011

Edizione

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URBANISTICA Parola alle circoscrizioni sulla trasformazione delle aree edificabili in citt à Fiat lascia Confindustria , allarme a Modena

Preoccupazione per l'impatto sul quartiere . San Cataldo, palazzo di 5 piani L

a via ?vietane a Sant a Caterina, da via dei Gemelli al campo d a rughy di Modena est : il futuro di buona parte dell a città passerà in questi giorni dai banchi dei Consigli d i circoscrizione, chiamati ad esprimersi sulla variante al Piano strutturale e sulla trasformazione delle zone F i n aree edificabili . Si parte stasera dalla Circoscrizione 3 , quella che crescerà di più : i tra via N1oz :ne e via Roi . ei. sono previsti 1 .4011 nuov i alloggi.

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Benzinai o derubato d i 2lHa aur a l gestore del distributore Oil di via Giardini, già finito nel mirino de i maìviv enti, ieri pmneriggi e stato derubato di circ a 21mila curo . Il benzinaiia aveva caricato la . corvi con i l denaro sull'auto che aveva il finestrino semiaperto Quando si è fermate al bar un malvivente ha affettat e il borsello ed é fuggite. A PAGINA 7

IL CAS O

Restituisce la tesser a Pd : «Liquidano il dissenso » F

ra iscritto al Pd dalla fondtGxine e qualche , A mese Ca ha aderito a i ribelli di sModena attiva» Oggi Luca De Pietri restituisce la tessera dei Democratici, '': motivando la scelta con un a lunga lettera al segni tario 13oschini : «I vertici del partit o liquidano il dissensi . A PAGINA 3

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MONTE0RINO Farneta nel mirino {lei vandali per due notti consecutiv e

Danno fuoco alla sede dei circol o La struttura sportiva ha riporiati, danni per ak une migliaia di cur o ci danni dello basi: ue atti i eonsistemi danni che, ad un a stesso obiettivo in due notti prima stima, si aggirano su varie miconsecutive . La sede delì .as- gliaia di curo. Stupore e amarezza d a sociazionc sportiva di Farneta, nel Co- parte di ] gestori &n'associazione , mune di Monteliorino, è stata presa di mentre sul] .episodio sono tuttora in ; 1 mini con due incendi dolosi sabati, e indagini dei carabina : i .corsh . Il Gremii, di via della Vasca 'domenica A PAGINA 17

reoccupazione per i 5500 lavorator i modenesi di Fiat: dopo la scelta di uscire da Confindustria . I sindacati : Otto ore di sciopero , A PAGINA 7

~amo Cade da cavall o a Poggiomso , grave un 3benn e rieovemto in gravi condizioni il 36enne cadine lari a Poggiorase d i Sestola mentre si trovav a in sella al suo cavallo. A PAGINA 17

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L'assessore: `Nessuna nuova moschea in città' NlizIena non è prevista alcuna nuova mosci em Lo ha detto l'assesti Francesca Maletti, replicando a un interrogazione di Andrea Leoni (Pd A PAGINA 5 .. ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..

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L'INFORMAZIONE di Modena

04/10/2011

LO SFOGO Luca De Pietri, iscritto della prirn'ora, restituisce la tessera

De Pietri: «Altro che partito nuovo i vertici Pd liquidano il dissenso » delle scelte urbanistiche della giunta . «Mi dispiace dove r constatare - ossuta De Pietri che a otto mesi dalla nascita di Modena Attiva e dopo molti confronti anche aspri e decisi, ma sempre nel merito deiproblenii, non solo è continuato il disinteresse, anzi si è ulteriormente liquidato il tema del dissenso con apparente sufficienza» . Nel profondo - continua la lettera - «c'è una decisa volontà di emarginazione, che riguarda me ed altri» . Unica eccezione «il rapporto con alcuni amici come à'raande, Vecchi, Casadei e la segretaria del mi o circolo>>, persone a cui De Pie tri conferma «stima e amicizia»

di Eugenio lncrin i

`° ra iscritto al Pd dalla fondazione, qualche mese fa ha aderito ai ribelli di «Modena attiva» e oggi restituisce la tessera dei Democratici, motivando la scelta con una lunga lettera al segretario cittadino del partito Giuseppe Boschini . Una decisione sofferta, quella di Luca De Pietri, 54 anni, ex consigliere comunale dei Verdi, un personaggio molto conosciuto nei circoli ambientalisti, da anni impegnato in progetti di cooperazione internazionale nei Kosavo . Certo, De Pietri oggi non fa politica attiva, perciò la sua decisione di sbattere la porta potrebbe essere in qualche modo snobbata dai vertici delpaartito . Ma le motivazioni del profondo malessere che esprim e vanno ben oltre il caso personale e probabilmente son o condivise da altri : una situazione su cui riflettere .

cessi politici locali e nazional i (referendum sull'acqua e il nucleare, tema dell'inceneritore e dei rifiuti) .

Emarginati Molte persone provenienti come me da ambiti diversi da quelli dei l_)s e della Margherita - prosegue De Pietri - si erano illuse che avrebbero potuto portare un contributo i n termini di idee e innovazione , partecipando a un laboratorio in costruzione . Ma ora ci chiediamo : quali nuove modalit à di coinvolgimento ha creato il partito?» . Questa emarginazio-

Obiettivo mancato Premesso questo, seguono le valutazioni più politiche , con un'ottica specificament e «di sinistra»: «p Pd aveva un'obiettivo ambizioso, al quale avevo aderito con entusiasmo e che ora faccio fatica a riconoscere . Vedo posizioni ambigue su importanti temi etic i (scuola private, omofobia, ma anche . fghanistan e guerra in Libia) e nella gestione di pro-

Sufficienza Lo sfogo prende le mosse da una recente risposta di Boschini alle ripetute prese di posizione di Ezio Righi, l'architetto «ostinato e puntual e commentatore», in negativo,

ne «non ha certo offeso me, n é tantomeno altre persone già molto impegnate fuori dalla politica . Ma era necessario fare un gran rumore sul ricambio generazionale quando basta guardare chi sta ancora in cabina di regia per capire che , in fondo, non è cambiato niente?» . E intanto «il partito perde la capacità di incidere sulle politiche di giunta o di governo» , visto che «le spinte e propost e innovative non escono dallo slogan propagandistico e la proposta beate, alla fine, è sintetizzata dallo slogan più si co struisce, più c'è lavoro» .

Balletti di potere «E adesso - insiste De Pietri tocca assistere «ai balletti dell e alleanze, come se l'interess e sia solo vincere, piuttosto che convincere in base a un progetto condiviso» . Ma il gruppo dirigente che fa? «E' attardato dietro una lente che legge a fatica la società e i suoi muta menti, Dovevamo attendere il 20l 1- co ntinua ilj 'accuse -per accorgerci di un precariato di sperato e debole? O di un'ingiustizia generazionale sui riconoscimento dei diritti al lavoro e a una pensione giusta ? Dovevamo aspettare Penat i per declinare con chiarezza la distanza tra affari e politica? O attendere Fukushima per un giudizio chiaro sul nucleare e su una chiara strategia energetica? Tl rinnovamento dell a classe dirigente del partito quali disastri deve ancora attendere? »

Urla e silenzio De Pietri, in definitiva, credeva che al clamore suscitato e alle adesioni raccolte su u n semplice «urlo di partecipazione» di Modena Attiva corrispondesse capacità di ascolto», ma non è andata così . «Al-

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press L.IfE

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«Il Pd è vittima di straordinarie oligarchie» I De Pietri (Modena Attiva) saluta e se ne v a Da voce critica all'interno del Pd a plateale rottura con la giunta, ritenuta incapace d i esprimere le volontà della base del partito . Luca De Pietri, membro fondatore di Modena Attiva, ha riconsegnato la sua tessera al segretario cittadino del Partitone Giusepp e Boschini . Una lettera dura, che parla di `urlo di partecipazione inascoltato', di oligarchie occulte che comandano sulla giunta Pighi allontanandola dal partito . Per chi come me, è iscritto al Pd dalla sua fondazione dispiace dover constatare che a 8 mesi dalla nascita di Modena Attiva, dop o mesi di confronti anche aspri, decisi, ma nel merito e mi darà atto senza altri motivi del battersi in ciò che è giusto, non solo è continuato il disinteresse, anzi s'è ulteriormente liquidato il tema de l dissenso con apparente sufficienza, ma nel profondo con una deci sa volontà di emarginazione, pe r me come per altri nessuna possibilità di dialogo, tranne con alcuni amici come Trande, Vecchi, o Casadei e la segretaria del mio circolo, persone a cui confermo la mia stima e amicizia. Il Pd aveva un'obiettivo ambizioso a l quale avevo aderito con entusiasmo e che ora faccio fatica a rico noscere in questo partito, in numerosi ambiti. Dalle posizion i ambigue su importanti temi etic i e valoriali (scuola private, omofobia, ma anche Afghanistan, guerra in libia), alla gestione di processi politici locali e nazionali (referendum su acqua e nucleare o sul tema dell'inceneritore e dei rifiuti) . Molte delle persone, come me provenienti da ambit i diversi da Ds e Margherita ch e si erano avvicinate al progetto del Pd si erano illusi che avrebbero potuto portare un contributo in termini di idee e innovazione, di partecipare ad un laboratorio in costruzione di un'identità di alternativa non solo al Berlusconismo, ma più ambiziosamente a un'idea di sinistra, di equità e giustizia, con attenzione ed ascolto per le idee innovative ch e pur circolano in europa nella cul tura riformista ed ecologista . Una delle prime domande che c i siamo posti alla nascita di Modena Attiva era quali nuove modalità di coinvolgimento e ricambio ha creato il Partito? [. . .I Vede caro Boschini, io pensavo che i l clamore e le adesioni su un sem -

plice `urlo di partecipazione' ch e Modena Attiva aveva lanciat o anche nella nostra città fosse colto con capacità di ascolto, m a non è stato così. Altri hanno raccolto questa volontà di discussione e cambiamento, ma non il mi o partito in altalena costante tra l'anatema ed il bonario suvvi a state buoni. Ho assistito a straordinari balletti da vecchia politica, anch e nella mia città in un confuso rapporto tra eletti e partito, la trasfigurazione di quella che è stat a a Modena la buona amministra -

e la portanza politica. Non è un caso che infatti corrisponda al l'agire politico della giunta ch e pur sostengo, la `cabala degli interessi' estranei spesso ai bisogni, dobbiamo costruire di piu ' incenerire di più, consumare di più. [. . .I La scelta dell'incenerimento e di una strategia sui tem i dell'ambiente declinata da Her a è una contraddizione evidente e palese, così come un Psc fatto per i costruttori invece che per i cittadini, non basta ora assiepar si dietro la richiesta di hausin g sociale per convincere a costruire nelle zone a servizi, perch é queste scelte le avevate già in cantiere ben prima della crisi e con franchezza con ben altr i obiettivi. La performante abitudine dell'Assessore alle urbanizzazioni di costruire laddove e ' possibile e anche dove no, per buona pace della mancanza di una strategia piu' ampia e coerente dei confini del Comune di Modena, e' il sintomo evident e di una mancanza di visione strategica di ampio respiro, senza la quale prende forma solo la richie sta di chi ha potere e forza di chiedere, rispetto chi questo potere, questa forza non ha . Questo aspetto di mancanza di governance, di strategie alte, nel la confusione di ruoli tra eletti , nominati nelle giunte e negl'enti o società di servizi e partito, cre a incertezza programmatica. Più .. .S3àiì. e\ eeús g:k3e ce3 ..SFi4iì k sono ristretti i limiti nell'orrizzione che spesso addirittura a l zonte culturale di riferimento , contrario, faceva sintesi, di buo- piu evidente è la debolezza della na politica, nelle alleanze di go- funzione del partito. Non pretenverno della città, anche oltre i do ovviamente che lei risponda partiti che la sostenevano. gentile Boschini a queste mi e L'incapacità di incidere del Pd spontanee riflessioni , quanto modenese sulla disastrata giunta piuttosto per correttezza ,addur Pighi è il sintomo di una debolez- re alcuni motivi nel confermarle za non sua personale Boschini , x coerenza le mie dimissioni da l ma strutturale del Pd stesso, do - Pd modenese, restituendo la tesve purtroppo straordinarie oli- sera al segretario del mio circolo. garchie di poteri dentro e fuori il Con stima, partito ne indeboliscono il ruolo n Luca De Pietri

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L'INFORMAZIONE di Modena

05/10/2011

RETROSCENA Facile prevedere un brusco innazarnent.o dei toni . Si arriverà alla rottura ?

Urbanistica, il Pd si riavvicina alla linea della giunt a E così si allarga il fossato con Sei e Modena Attiva he in casa Pd il tem a

C dell'urbanistica sia le-

gato a doppio filo al nodo alleanze è. un dato di fatto . E, in base alle premesse , probabilmente alla fin e della discussione il Pd si ritroverà solo : lontano sia da Modena Attiva che da Sel . Sì, perché va detto che ormai per i Democratici il partito di Vendola e i ribelli Pd sono un cosa sola . Tanto che, dopo la riconsegna della tessera da parte di Luca De Pietri, molti danno per scontato il su o ingresso in Sinistra e libertà . E così il raffreddamento dei rapporti con l'alleat o coincide con un allontanamento dell'ala ambientalista interna . E dire che il segretario Giuseppe Boschini, con il famoso documento votato ali'unanimità, ci aveva provato a trovare una sintesi tra le posizioni di Daniele Sitta e di Paolo Silingardi . Un mezzo miracolo . Un gioco da equilibrist a che all'inizio aveva incassato più applausi dal responsabile del forum ambient e e meno dall ' assessore che , anzi, si era sentito in parte

Giuseppe Bo chin i sconfessato dal suo partito . Poi, col passare dei mesi , la posizione del Pd sull'urbanistica, e sulle zone F i n particolare, si è lentamente riavvicinata a quella del la giunta, Merito anche de l sindaco Giorgio Pighi ch e ha sempre difeso il suo vulcanico assessore dagli attacchi incrociati . Se da un lato questa `normalizzazione' del partito ha giovato a piazza Grande, dall'altro ha reso decisament:e più tesi i rapporti con i critici . Ad oggi ad esempio è difficile pensare ad un ingresso di Sel in giunta in tempi

brevi . A Ballista e compagni non conviene affatt o entrare in una squadra ch e hanno criticato con tanta forza e in casa Pd lo sanno benissimo tutti . Probabilmente il gioco del rimpasto durerà ancora per me si, per la gioia del sindaco che potrà continuare ad evitare il sacrificio di qual che assessore . E Modena Attiva? Il rapporto con il movimento d i Silingardi dopo la breve luna di miele estiva si è tornato a logorare . Lo strapp o di De Pietri per ora è u n caso isolato, ma per alcuni non è che una avvisaglia . Sulle aree F sia la giunta che il Pd prevedono infatti un brusco innalzament o dei toni da parte dei 'ribelli', con il rischio concreto di arrivare alla definitiva rottura . Ma questo lavoro 'ai fianchi' di Modena Attiva a cosa porterà? Negli ultimi giorni è tornata in camp o la possibile della creazione lista-civica . Una ipotes i che però Paolo Silingardi continua a smentire co n forza . (g.£°ego

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DAZ2!TTA DI MENA

URBANISTCA . NUOVE CASE IN VIA MURAN E

Aree F9 la v ante passa fra proteste e cartell i Polemiche nelle Circoscrizioni . E questa sera salta il voto sui Peep di via Aristotel e primo incontro istituzionale , quello uer ottenere il parere consultivo della Circoscrizione 3 necessario alla partenza della "rivoluzione" urbanistica legata alla riconversione delle aree F in edificabili, le polemiche di alcuni residenti non sono mancate . Alla fine, comunque, il voto no n ha visto sorprese : a favore l a maggioranza PCI e contrarie l e opposizioni . Si volava la futur a variante al piano regolatore che permetterà di inserire sino a 84 8 appartamenti in fondo a via Mo rane . Il malumore dei cittadini , tra cui molti giovani del comita to "Vaciglio verde", è però dato dal fai to che nel corso degli anni nella circoscrizione potrebbero arrivare sino a 1400 alloggi, un momento della protesta durante il dibattito in Circoscrizione 3 compresi i 848 della variante, ma esclusi gli ulteriori 500 previ- pozzi acquiferi di Aimag . Tra i ca comunale : «4mila nuovi al- Ieri sera il colpo di scena: il sti tra via della Pietra, Viterbo e cittadini più battaglieri c' è il ma loggi entro il 2020 sono una fol- presidente della Circoscrizion e Falcone . Prima del voto c"è sta- nager Marco I‘Iiana, militant e lia, vuole dire quasi 12mila abi- Cirelli ha modificato l'ordin e to anche l'intervento, "fuori pro- Pd e membro di Modena Attiva, tanti e non si comprende quale del giorno, cancellando il vot o gamma", di un cittadino che contrario alla politica urbanisti sia il progetto economico-soda- su via Aristotele (s .l .) ha detto di essere aderente a l Pd . «La giustifica zion.e del l ' affit to agevolato è debole-- questa la sintesi del suo interven g o -- per ché alla fine gli alloggi per questa tipologia saranno il 10% circa. Il problema è ricostruire il mercato dell'affitto e a Modena ci sono gli strumenti a favore di questo tipo di aiuti, magari sarebbe utile vedere che fanno le altre città» . D stasera si passa ala ' incontro e al volo alla Circoscrizione A, dove si annuncia una battaglia altrettanto aspra per i tanti contrari ai progetti ediliz i comunali che intendono – ricorda spesso l'assessore Daniele Sitta – dare un'abitazione a chi non può permettersela a prezzi di mercato . E la zona dove dovrebbero sorgere le palazzine i n via Aristotele (area H vicino ai

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press unE 07/10/2011

GAllETTA DI MODENA MENTRE MODENA ATTIVA "SFIDA" L'ASSESSORE

Le cooperative di abil 1OI1e con Si:t-LI: «Le * Peep servono» Continuano ad essere aspri i toni e discordanti le opinioni intorno alla "questione: urbanistica": l'ennesima riprova di una situazione che, anche dentro al Pd, è sempre più tesa è giunta con l'intervento delle cooperative abitative modenesi e del laboratorio urbanistico Modena Attiva. Spiegano Abitcoop, Coop.Edilizia, Modena Casa, Unicapi e Unioncasa: ti Peep sarebbero uno strumento superato? Noi rappresentiamo oltre 25mila famiglie e abbiamo realizzato il diritto alla casa a ulteriori 5m1la :famiglie che in questi anni hanno potuto acquisire la pro-. prietà grazie alle politiche sulle aree esercitate dall'amministrazione comunale per calmierare i prezzi e usufruire di canoni molti inferiori al libero merca-

to. Sulle assegnazioni. le nostre cooperative hanno agito con assoluta trasparenza ed equità garantendo il diritto a quanti non risultassero già proprietari di case. Ancora oggi stimiamo un forte fabbisogno di case in città, con un numero di domande superiori alle disponibilità. La nostra utenza è fatta di giovani e famiglie e abbiamo 1200 alloggi assegnati in locazioni a canoni inferiori de12595». Se le coop sono a favore della politica urbanistica comunale, Modena Attiva è contraria e invita l'assessore urbanistica Sitta a seguire domenica alle 21,30 al teatro dietro il Tempio --il film sui cantieri "Modena al cubo" di Gabriele Veronesi. «F. evidente la distanza — dice Modena Attiva — tra le politiche ur-

banistich e dell'amministrazione e una parte sempre più grande della città. Se la gradualità negli interventi sulle aree F, indicata dal Pd, si deve valutare dal tour de force in corso nelle circoscrizioni, qualcosa non va. Sulle scelte in corso urgono azioni per la limitazione del danno. Costruire sulla falde acquifere di via Cannizzaro e via Aristotele sarebbe un grave errore. Nelle prossime settimane Modena Attiva avvierà iniziative per la tutela dei nostri pozzi e delle 360mila persone che ne utilizzano quotidianamente l'acqua. Non basta richiamarsi al] 'housing sociale senza chiarire come e con quali risorse, se una scelta di pianificazione è sbagliata tale rimane anche per i Peep».

Pagina 20 l'arte "brilla" nel clep«ado

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L'area di via Cannizzaro, al centro di una polemica tra l'amministrazione e i resident i

BUFERA E MODENA A IVA SOLLECITA IL PSC

Peep, rivolte nei quartieri La giunta è sotto assedio SUI nuovi Peep e il piano edilizio della giunta il tumulto è ormai generalizzato . Ieri sera manifestazioni di protesta anche nell a circoscrizione 4, dove a sorpresa è venuta meno la discussione su i quasi 600 alloggi di via Artistotele : «Non c'è stato alcuno stralci o precisa il presidente della circoscrizione Alberto Ciielli quel piano non è mai stato all'ordine del giorno del Consiglio . Abbiamo deciso di spostare in avanti la consultazione in attesa d i raggiungere un accordo con i residenti, oltre che su vi a Aristotele, anche su via Cannizzaro, le due aree dove son o percepite le maggiori criticità per la presenza delle fald e acquilère» . A chi gli obietta l'atteggiamento eccessivamente deferente delle circoscrizioni rispetto alle decisioni della giunta , Circhi replica : «Queste discussioni erano in programma a giugn o e sono state spostate a ottobre, proprio per consentire ai quartieri un maggiore approfondimento . Tengo a precisare inoltre che i numeri che circolano sugli alloggi si riferiscono sempre all e potenzialità massime : dire che si può edificare fino a 10 0 abitazioni significa che se ne possono realizzare 94 ma anche sol o 5 : dipende dalle richieste e dalla volontà politica del momento» . Intanto dura presa di posizione di Modena Attiva contro il pian o della giunta : «E' evidente la distanza tra le politiche urbanistich e dell'amministrazione e una parte sempre più grande della città, Perché non impegnarsi per realizzare una variante omogenea agli strumenti urbanistici comunali e avviare l'elaborazione di u n nuovo Psc, invece di insistere sulla strada collaudata del bracci o di ferro?» . E bufera anche a Modena est sulla vendita dei camp i da calcio per costruire 110 appartementi : «Dove andranno a giocare i nostri bambini?», recita un volantino dei residenti . g. a.

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L'INFORMAZIONE di Modena

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EDILIZIA I costruttori . «H numero dì domande è superiore alla di poni

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Le cooperative : « Peep superati ? fio, in città c'è bisogno di case » di Luca G'aardiaraale

calche mese fa avevan o diviso anche Giorgio Pighi e Stefano Bonaccini: il sindaco li aveva difesi strenuamente, mentre il segretario regionale del Pd, pur ricordandola lor o importanza, aveva invitato l a giunta a puntare soprattutt o sulla riqualificazione dell'esistente . Loro sono i comparti Peep, da mesi al centro del dibattito interno al centrosinistra e dello scontro fra amministrazione e Modena Attiva . E a prendere posizione oggi , sottolineando l'importanza del Peep come strumento di `housing sociale', sono le cooperati ve dei costruttori, con un intervento condiviso dai presidenti Lauro Lugli (Abitcoop), Novello Federzoni (Coopedilizia case popolari), Alvise Marchesi (Modena casa), Antonio Fine/ (lJnicapi) e Vincenzo Baschierii (Unita ncasa) . «l Peep - si chiedono i rappresentanti dei costruttori ° sono uno strumento superato? 1 toni e gli argomenti assunti dalla discussione ci impongono, anche a nome della ampia rappresentatività che esprimiamo, costituit a dalla adesione di oltre 25mil a famiglie, a prendere pubblica-

mente posizione per confutare alcune affermazioni che no n fanno giustizia del ruolo che l e nostre cooperative hanno avuto per realizzare l'estension e del diritto alla casa a quasi 5mila famiglie modenesi che in quest i anni hanno potuto acquisirn e la proprietà grazie alle politich e del Comune per calmierare i prezzi odi poter usufruire di canoni molto inferiori rispetto aquelli del libero mercato,

Trasparenz a «E rispetto alle assegnazioni continuano - le nostre cooperative confermano di aver agito con assoluta trasparenza ed equità garantendo sempre il diritto a quanti non risultassero già proprietari di case Aneor a oggi, sulla base della partecipazione ai bandi di assegnazione per alloggi costruiti su are e convenzionate Peep, stimiamo un forte fabbisogno di case i n città . attestato da un numero di domande superiore alle disponibilità . Le scelte urbanistiche di dove individuare i Peep non competono certamente a noi, ma il dovere di segnalare il fabbisogno sì, anche perché questo risponde alla nostra tnission, che è quella di organizza-

A sinistra, ii comparto Peep al i via Santa Caterina . A destra, l'area rii via Aristotel e sulla qual e il Comune vorrebbe costruire 410 nuovi appartamenti

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L'INFORMAZIONE di Modena

07/10/2011 re risposte appropriate ai veri bisogni e alle possibilità reali dell'utenza : un 'utenza che è fatta di giovani e di tante famigli e che solo nei Peep intravedon o la possibilità di arrivare ad ave re una casa in proprietà . Confermiamo anche la disponibilità a valutare e considerare altre opportunità di interventi che

muovano in direzione tant o dell'affitto, come testimoniano i circa 1200 alloggi complessivamente assegnati in locazion e a Modena dalle nostre organizzazioni a canoni inferiori del 2596 e oltre a quelli concertati con le associazioni di categoria, ove solo i soci locatari hanno la facoltà di esercitare il diritto di

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acquisto a prezzi fissati dal Comune . quanto della riqualificazione e recupero dell'edificat o esistente, purché sia offerto ai nostri soci attuali e futuri a prezzi di mercato coerenti e adeguati ai valori delle case ne i Peep, che mediamente vengo no rogitate a costi di un 20-30 % inferiori ai quelli di mercato» .

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L'INFORMAZIONE di Modena

I CASO Una dura presa di posizione di Si li n ardi certifica la fine di un rapporto difficil e

"Modena attiva", i ribelli contro Ia giunta <Non e' dialogo. Guardiamo alle primarie» ltro che dialogo difficile : ormai tra

A la giunta comunale e «Modena at-

tiva» e rottura completa . Lo dimostra oggi un intervento molto esplicito del leader dei «ribelli» Paolo Silingardi, che si proietta ben oltre il rapporto attual e con il Pd e apre definitivamente al popolo di centro-sinistra, guardando all e future primarie di coalizione. « evidente - osserva prima di lutto Silingardi -la distanza tra le politiche urbanistiche del' amministrazione e una parte sempre più grande della città . S e la gradualità negli interventi sulle aree F, indicata dal Pd del luglio scorso, si dev e valutare dal lo ur de torce in corso nell e circoscrizioni, qualcosa non va . E' ora di prendere atto che manca la disponibilità al dialogo e che non si vuole avviare quella seria revisione sulla politica urbanistica richiesta da più parti, ma inascoltata in piazza Grande,• . Quindi che fare? «Sulle scelte in cors o - dichiara il leader di "Modena attiva" urgono azioni per la limitazione"Mode l danno . Costruire sulla falde acquifere di via Cannizzaro e via Aristotele sarebb e un grave errore . Oltre venti annidi studi hanno sempre identificato quell'area come la migliore per estrarre la nostra acqua da bere, ora improvvisamente si parla di chiusura e trasferimento de i pozzi. Nelle prossime settimane

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press L.IfE 07/10/2011 lena Attiva" avvierà iniziative per la tutela dei nostri pozzi e delle 36Omiia persone che ne utilizzano quotidianamente l'acqua» . Come dire, non staremo certo a guardare . Ma anche sul percorso scelto pe r le grandi scelte urbanistiche di questi anni Silingardi ha qualcosa da dire . «Ne l 2005 -ricorda-anziché aggiornare il Ps c si decise di prendere l'apparente scorciatoia della trasformazione delle aree a servizi generali in edificabili . Senza valutazioni puntuali sugli impatti . sull a viabilità, sui servizi, sull'ambiente . Senza una visione d'insieme per un'operazione da oltre seimila alloggi . Inserendo aree critiche come Ponte Alto non tanto per i prevedibili problemi d'inquinamento, ma per l'improbabile collocazione di residenza in un'area a ben altra vocazione» . Oggi, dopo sei anni e in un quadro economico e sociale ben diverso . «emergono tutti i limiti di una scelta che andrebbe serenamente rivista» . E secondo Silingardi «non basta, per giustificare l e scelte fatte allora, richiamarsi adess o ali'housing sociale, senza chiarire com e e con quali risorse . Se una scelta di pianificazione è sbagliata, tale rimane anche per i Peep . Non serve giocare con i numeri: il diritto di edifica Mit :i che viene riconosciuto ai privati sarà esercita -

L'INFORMAZIONE di Modena

Ne//e prossim e settimane avvierem o iniziative per la tutela dei pozzi in città » to appena possibile, con tutto il relativo carico d'impatti . Come non serve appellarsi, in modo un po ' patetico e strumentale, ai giovani e ai loro bisogni» . Ma qual è, allora, la ricetta alternativa ? «Perché non impegnarsi - propone il lea der dei "ribelli" - per realizzare una variante omogenea agli strumenti urbanistici comunali e avviare l'elaborazione di un nuovo Psc, invece di insistere sull a strada collaudata del braccio di ferro,

che ha già prodotto l'anomalia politic a di una giunta senza Sei e senza i'Idv?» . In attesa di una risposta, l'osservazione è che «nel centrosinistra è diffusa in modo ampio la richiesta di cambiamento . Definirla come l'egoismo isolato d i pochi - dichiara Silingardi in replica diretta all'assessore a'urbanistica Daniele Sitta - è sbagliato, pretestuoso e poco intelligente . La politica è altra cosa . In questa situazione l'unica strada percorribile è lavorare con la base elettoral e del centrosinistra . Non si tratta di lanciarsi in uno sterile toto-nomine, né d i ipotizzare una lista civica, ma di contribuire alla definizione di una piattaforma programmatica chiara, precisa, eredibile, dove le parole coincidano con i fatti e dove gli elettori del centrosinistra trovino un'alternativa concreta alle attuali, superate, politiche . Sapendo ch e il rinnovamento passerà dalle primarie e da nuovi nomi, perché non esiston o politici per tutte le stagioni» . «Se poi l'assessore Sitta vuole capire cosa pensa una parte della città - conclude Silingardi sul filo del sarcasmo venga domenica al TeTe a vedere l'inchiesta sull'urbanistica realizzata d a giovani per i giovani . Troverà tanti precari a cui potrà spiegare come acceder e ai mutui sulla prima casa» . (e, tan .)

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GAllETTA I MODENA

RIQUALIFICAZIONE DI MADONNINA E VILLAGGIO ARTIGIAN O

Sala furioso: in che salotto era Modena Attiva? «Noi alla palazzina Pucci a lavorare per la città, loro capaci solo di fare chiacchiere» dì Stefano Lupp í

Che a Modena ci sia interesse – con furiose polemiche e spac cature – per la riqualificazion e della città è un dato di fatto e a sottolinearlo ieri, con forza, è lo stesso assessore ali°urbanistic a Daniele Silta . Giovedì al Labo ratorio della Città presso la Pa lazzina Pucci la sala era stracolma di modenesi interessati all a presentazione, fondamental e per Modena visto che l'area oggi soffre della riqualificazion e di Madonnina, Villaggio Arti giano e zona di S .Cataldo co n rilancio del comparto artigian o in direzione dell'industria inno vativa e hight-feci . «Si tratta– spiega Sitta – di uri intenso lavoro con i proprietari degli immobili delle aree, co n le aziende insediate, con citta dini residenti e con gli ordin i professionali che hanno contribuito volontariamente ai lavo ro progettuale . Abbiamo svolto decine di incontri che hanno prodotto un progetto innovati vo di riqualificazione, conside rato anche dagli assessori regio nali al l 'Urbanistica e alle Attivi-

tà Produtt ive un modello pilot a per la Regione . C'erano tutti a d ascoltare le relazioni e a discutere dei progetti, una bella sera ta di costruzione del futuro . Mancavano esattamente quell i che ogni giorno sbraitano demagogicamente dalle pagin e dei giornali sul bisogno di coin volgere i cittadini e lavorare per la qualità del tessuto produttivo, Mi chiedo dove fossero, i n quale salotto si erano nascosti ? Possibile che in Modena Attiva , che ogni giorno ci dà lezioni s u questi argomenti, non ci foss e proprio nessuno disponibile a portare il suo contributo com e hanno fatto tanti cittadini, imprenditori e professionisti? All a Pucci c'era la gente normal e che lavora, che è preoccupat a per il futuro di Modena, per l a sua economia, per la disoccupazione crescente, per i giovani senza lavoro . Forse per loro è meglio continuare a dire di no a tutto, senza alternative» . A seguito della prossima dismissione dei tracciato ferro viario Milano-Bologna prest o inizieranno i cambiament i: qualificazione delle aree del ci -

L'assessore Daniele Sitt a

mitero di S .Cataldo, riapertura della via Emilia e riflessioni su l cavalcavia della Madonnina . Tutto ciò servirà a cambiare la zona ovest cl ella città . A ciò sar à strettamente conciato il miglio lamento dei tessuti urbani e

produttivi che affacciano sull a linea ferroviaria : da S .Catald o fino al Polo Leonardo, con particolare riferimento al Villaggi o Artigiano che è un luogo di for te identità . Nel dibattito inter viene anche l'assessore alle politiche economiche Grazian o Pini : «Il piano di sviluppo e riqualificazione industriale è uno strumento nuovo - dice - fi nora utilizzato per il settore de l commercio, che potrebbe caratterizzare le nuove modalit à di intervento in diverse zon e della città. Occorre incentivar e nuovi insediamenti di impres e artigianali e di piccole dimensioni, compreso il commercio . Il bando che il Comune predispone ammette spese come l a ristrutturazione di edifici, adeguamento di macchinari, formazione professionale, attivit à di internazionalizzazione. Il li mite minimo di spesa deve essere di 200mila curo e le impre se che parteciperanno al bando avranno la possibilità di avvalersi gratuitamente di un team di esperti del progett o "Modena Innova" e di goder e di agevolazioni creditizie» .

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aN70 DI DANIELE SI I I A

Mando settore ovest, dov'era Modena Attiva? Giovedì sera la sala incontri della Palazzina Pucci era stracolm.a di cittadini per la presentazione e discussione della riquallficazione del quadrante ovest (Madonnina/ Villaggio Artigiano/ S.Cataldo) di Modena e per il progetto di rilancio del Villaggio Artigiano, Era il frutto di un intenso lavoro con i proprietari degli immobili, con le aziende insediate, con i cittadini residenti e con gli ordini professionali che hanno contribuito volontariamente al lavoro progettuale: decine di incontri che hanno prodotto un progetto innovativo di riqualificazione, considerato anche dagli assessori regionali all'urbanistica e alle attività produttive un modello pilota per tutta la Regione. C'erano tutti ad ascoltare le relazioni e a discutere dei progetti ed è stata proprio una bella serata: di lavoro e di costruzione del futuro. Provate a dire chi mancava. Mancavano tutti coloro che ogni giorno sbraitano demagogicamente dalle pagine dei giornali che bisogna coinvolgere i cittadini, che bisogna operare esclusivamente sulla riqualificazione, che bisogna lavorare per la qualità del nostro tessuto produttivo. Noi eravamo h a lavorare, con i nostri limiti e i nostri difetti, Ma con tutta la passione e l'impegno che abbiamo in corpo per dare un. &Segno e un futuro alla nostra città. Loro in quale salotto erano intarsiarti? Quali impegni impe-

divano la loro presenza? Possibile che in ModenaAttiva, che ogni giorno ci commina le sue lezioncine su questi argomenti, non ci fosse proprio nessuno disponibile a portare il suo contributo, come hannofitto i cittadini, gli imprenditori e i prolessionLvii locali? Alla .Pucci c'era la gente nonnale, che lavora , che è preoccupata per il futuro di Modena, per la sua economia. per la disoccupazione crescente, per giovani senza lavoro. Capisco che in un atnbientaccio del genere non valga la pena mettere piede . Meglio continuare a dire no a tutto, senza proporre alternative, se non vuoti slogan che fanno breccia negli ambienti dove non c'è il problema di conquistarsi il domani, ma non danno né lavoro né casa a nessuno. Un incontra così importante non merita nemmeno le prime pagine dei giornali e si capisce perché: non c'era nessuno che alzava cartelli, che lanciava slogan, che inveiva contro l'amministrazione. C'era solo gente che lavorava: roba che non jà scoop, non fa notizia! Da parte nostra, anche noi continueremo a lavorare e a portare avanti tutti i progetti che il Sindaco ha avuto il mandato di governare dai cittadini modenesi, certi che in questo drammatico momento (ma qualcuno si è accorto di che arie tirano?) questo sia il nostro dovere primaria. &a fiele Sitta, assessore all'Urbanistica

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AffittA a 350 uro: il piano del Com ass Gre, chi a la Fondazione «Tra pubblico e privato servono 60 milioni». Ma in via D'Acquisto 50 case disabitate di GIAMPAOLO ANNESE TRA i comparti Peep più rappre-

sentativi, via Salvo D'acquisto, nella sua placida e geometrica distribuzione delle palazzine, ha degli alloggi disabitati, una cinquantina di appartamenti in tutto con le serrande nuove e chiuse da sempre, ormai da almeno un anno: «Sono quelli destinati all'affitto spiega uno dei residenti, Marco (è un nome di fantasia) vicino a Modena Attiva - in alcuni casi si tratta di immobili bloccati per con-

MWSLEMA .ALL00G1 Canoni agevolati per abitazioni di 65 e di 75 metri quadri a un massimo di 450 euro 12.11ZiOS1 della ditta con i frwnitori, ma crediamo che siano anche i canoni ancora molto alti per l'housing sociale a non renderli appetibili». L'affitto varia da 550 CUM ai 700 al mese, le superfici al netto spaziano tra i 65 metri quadri fino agli SO. Il rendimento per l'azienda costruttrice è fissato al 4%4,5% del valore dell'immobile,

una percentuale che chi sostiene la necessità di un mercato dell'al: fitto calmierato ritiene eccessivo considerata la crisi economica in corso e l'alto numero di sfratti in città. «A cosa serve costruire ancora - è il ragionamento - se a Modena esistono alloggi sfitti?». Di appartamenti rimasti in-venduti invece non ce ne sono, al massimo rimangono disabitati perchè i genitori attendono il matrimonio dei figli: «Ma 1600 - 1700 curo al metro quadro non sono più sostenibili come un tempo per le giovani coppie». L'assessore Daniele Sitta è al corrente dell'inghippo: «A via Salvo d'Acquisto gli appartamenti non sono affittati per problemi tra le aziende e i fornitori e non perché gli affitti sono alti. In ogni modo, il nostro obiettivo - precisa - è arrivare a canoni di 350 euro per gli

appartamenti di 65 metri quadri netti e 450 per quelli di 75 metri quadri». A Modena Attiva «devono capire, prosegue l'assessore, che per raggiungere queste cifre è necessario iniettarci delle risorse pubbliche. Non bastano le costruzioni a basso costo. Noi attraverso la, secondo loro, maledetta trasformazione delle aree F possiamo garantire aree gratis ai costruitori che poi devono investirci ben consapevoli di ottenere rendimenti ridottissimi». Come riuscirci? «Le delibere in discussione in Consiglio prevedono in tutto 700 alloggi Peep (via Morane, Fratelli Rosselli, Aristotele), di cui 350 destinati all'affitto: serve un investimento complessivo pubblico-privato di 60 milioni di curo che possiamo ottenere, e io sto lavorando in tal senso, coinvolgendo la Fondazione cassa di risparmio, attivando la Cassa depositi e prestiti e altri enti, così da poter assicurare un po' di rendimento ai costruttori». Ma quanto potrà assicurare la Fondazione per esempio in questa operazione? «Io credo non poira andare oltre il 15-20% della somma», vale a dire 12 milioni di euro al massimo.

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Clamoroso gesto di protesta contro «una presidenza provinciale inadeguata» « creo' C0 Fele FiZa ha dei

ciso di non rinresen‘ rsi per la carica di presidente di AscomEionrcommercio in città, e con lui ha scelto di non ricandidarsi l'intero Consiglio della zona di \loderei, il e t ti mandalo è scaduto da price,: giorni. E proprio il caso di dire che in città l'associazione perde i pezzi_ Il rate vo? •Aa presidenza provinciale e chiusa e inadeguata, si è contraddistinta per l'inc capacità di esercitare un ruolo propositivo». A PAGINA 3

IN CENTRO La 'Rete' accusa e allontana il 'Collettivo autonomo': «Tutta colpa loro,

Studenti in corteo, uova contro una banca Hanno bersagliato l'Unicredit di via Farini. Poi nuovi lanci davanti alla Prefettura anci di rio ^l, ieri mattina in centro, contro _.a la lIliale lanicreclit di Farini e la sede della Prefettura. Gli episodi nel corso della MallifeSt:íZiOTIC studente 3 Con:To i tagli. Al corteo di pesta hanno partecipato circa d ue•ento giovani. Gli atti di vandalismo visto dissociarsi la Rete degli Studenti sia/ Collettivo inatisnomo studentesco, accusato dalla stessa Idear di essere autore dei lanci di uova, A PAGINA 7

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«La giunta lavora, Modena attiva va nei salotti» a replica comunale all'urbanistica Da,_•S Mele Sitta ai vribelliv guidati da Paolo Silingardi: sielentre 7,3 le giunta lavora negli ineondi e in i cittadini sul futuro Ila i tia -• dice -• quelli eli Iiitiéna attiva' preferiscono rintanarsi nei salotti A PAGINA 4 essere

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Droga, il comico Giacobazzi rischia grosso

a Provincia ha dato il Via all'autorizzazione sei per il potenziamene° del tennovalorizzatore. Ma resa I tetto al rifiuti speche fiera non voleva. A PAGINA 12

A PAGINA 9

Paura per urta 74enne ave icinata da un malvivente

Choc: anziana aggredita al intero ,

Minacciata con un coltello mentre pregava sulla tomba del marito (,) ''''A i era recala al cimitero della frazione di Fossa di Concordia, A— dove è stata aedi /nata e minacciata con un idillici lo mentre preg ava sulla tomba del marito. Vittima dell'ap,gressione una pensionata di E lama, che,, all'impros i .so,, si è Cisti

TAVOLA

Inceneritore, confermato tetto dei rifiuti

Scopertacasa d'appuntameli:n con ragazze cinesi asa di appunlamenti M cui esercitno ava giovani prostitute cinesi stata. scoperta dalla polizia munici pale distrettuale origine. Due denunciati. A A PAGINA IN

puntare un coli elio all'addome dal malvivente I. anziana, impaurita, era serale boi setta e soldi. Quando ha detto ali .neias-ss• ire sprendimi tutto, cosi o i finita, i: uomo é fuggi:o. Ind.:g. , A PAGINA 14

RESTAURO CRS, RtvA RESTAU0 DI QUALSIASI TiRD TRATTAMENTC ANTI TARLO

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RESA DEI CONTI L'assessore all'urbanistica Sitta replica con durezza alle accuse dei «ribelli»

«Modena attiva nascosta nei salotti mentre la giunta lavora tra i cittadini» 1[

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ennesima dimostrazione di quanto sia largo - e ormai incolmabile - il fossato tra la giunta comunide e i ribelli di «Modena attiva», molti dei quali fanno comunque parte del Pd, arriva oggi da un intervento dell'assessore all'urbanistica Daniele Sitta, non a caso intitolato «Dagli slogan ai fatti» e in qualche modo speculare a quello con cui il leader dei dissidenti, Paolo Silingardi, ha dichiarato ieri senza mezzi termini che «non c'è più possibilità di dialogo con l'amministraSitta, dunque, prende lo spunto da un recentissimo incontro pubblico su temi urbanistici e racconta: «Giovedì sera la sala incontri della Palazzina Pucci era stracolma di cittadini per la presentazione e discussione della riqualificazione del quadrante ovest (Madori mina-SanCandido) e per il progetto di rilancio del Villaggio Artigiano. Era il frutto di un intenso lavoro con i proprietari degli immobili, con le aziende insediate, con i cittadini residenti e con gli Ordini professionali che hanno contribuito volontariamente al lavoro pragettualei-. Decine di incontri - sottolinea l'assessore - «che hanno prodotto un

progetto innovativo di riqualificazione, considerato anche dagli as sessori regionali all'urbanistica e alle attività produttive un modello pilota per tutta la regione». Ebbene, insiste Sitta, «c'erano tutti ad ascoltare le relazioni e a discutere (lei progetti ed è stata proprio una bella serata: di lavoro e di costruzione del futuro',. Fin qui il resoconto, poi la domanda retorica. «Provate a dire chi Matlcava? Mancavano tutti coloro che ogni giorno sbraitano demagogicamente dalle pagine dei giornali che bisogna coinvolgere i cittadini, che bisogna operare esclusivamente sulla riqualificazione, che bisogna lavorare per la qualità del nostro tessuto produttivo. Noi insiste Sitta eravamo lì a lavorare, con i nostri limiti e i nostri difetti. Ma con tutta la passione e l'impegno che abbiamo in corpo per dare sui disegno e un futuro alla nostra città. Loro in quale salotto erano intimati? Quali impegni impedivano la loro presenza?». «Possibile rincara la dose fassessere - che in "Modena Attiva", che ogni giorno ci commina le sue lezioncine su questi argomenti, non ci fosse proprio nessuno disponibi-

«Continuano a dire di no a tutto, senza proporre nulla di alternativo, se non vuoti slogan» le a portare il suo contributo, come hanno fatuo i cittadini, gli imprenditori e i professionisti locali? Alla palazzina Pucci c'era la gente normale, che lavora, che è preoccupata per il futuro di Modena, per la sua economia, per la disoccupazione crescente, per i giovani senza lavoro. Capisco che in un am.bientaccio del genere non valga Li pena mettere piede: meglio continuare a dire

di no a torto, senza proporre nulla di alternativo, se non vuoti. slogan, che fanno breccia negli ambienti dove non c'è il problema di conquistarsi il domani, ma non danno ne lavoro né casa a nessuno'>. (Un incontro così importante - 05serva l'assessore con sarcasmo amaro - non merita nemmeno le prime pagine dei giornali e si capisce perché: non c'era nessuno che alzava cartelli, che lanciava slogan, che inveiva contro l'amministrazione». Qui il riferimento è chiaro: proprio giovedì sera, nella sede della circoscrizione 4, è andata in scena l'ennesima contestazione alla variante che rende le aree F edificabili a uso residenziale. ,Alla palazzina Pucci - conclude Sitta - c'era solo gente che lavorava: roba che non fa scoop, non fa notizia! Da parte nostra continueremo a lavorare e a portare avanti tutti i progetti su cui il sindaco ha avuto il mandato di governare da parte dei cittadini modenesi. E siamo certi che in questo drammatico momento (ma qualcuno si è accorto di che aria tira?) sia questo il nostro dovere primario». Più chiaro di così_

lan.)

l'assessore comunale all'urbanistca Daniele Sitta si rimbocca le maniche parta di presentate in una riunione pubbiic‹.-3 i progetti per futuro della città. Un'immagine orriblematbra della •grinta•› con cui persegue, 111£33305talte le molte contestazioni, i suoi obiettivi di amministratore pubblico

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Urbanistica, Modena seconda in regione per sfratt i E intanto continua il tour della variante sulle zone F Ma come mai, verrebbe da chieder si, se Modena è la seconda città i n Emilia-Romagna che ha sofferto di più per il problema degli sfratti nel 2010, si continua a costruire? Il tour della variante sulle zone F, che lune dì farà tappa alla Crocetta (dove s i discuterà della costruzione di 20 0 nuovi appartamenti in Santa Caterina) assume infatti contorni ancora più chiari se collegato ai numeri de gli sfratti esecutivi . Quasi 12 .000 richieste di esecuzione, poco più d i 7 .000 provvedimenti emessi e più d i 4 .000 sfratti eseguiti . Sono i numeri della crisi nel settore della casa i n Emilia-Romagna nel 2010, second o Cgil, Cisl e Uil che li hanno diffusi in una conferenza stampa. Le tendenze per il 2011, hanno spiegato , sono ancora più negative, a conferma di un trend che in dieci anni h a visto raddoppiarsi richieste, provve dimenti e sfratti eseguiti . La provin cia che ha sofferto di più è Rimini con uno sfratto emesso ogni 196 fa miglie . Seguono Modena (uno ogni 234), Bologna (272), Parma (276), Reggio Emilia (295), Forlì-Cesena (298), Ravenna (308), Piacenza

(324) e Ferrara (374) . Modena . E s e Modena Attiva alza la voce contr o la giunta, per Prc «le falde acquifer e di via Cannizzaro vanno difese bloc cando i lavori e non con le primari e del centro sinistra» . Per l'estrema sinistra, che in queste settimane non lesina critiche alla giunta Pighi, « è necessario avere un profilo politic o

SCI FONAZIONE I1 partito propone di intervenire fisicamente per impedire iacostruzion e su Cannizzaro e via Aristotel e antagonista al centro-sinistra, legato mani e piedi al padronato edile» . «Con una Giunta che vuole andar e avanti con le ruspe non c'è alternati va: o si difende il proprio territori o impedendo anche fisicamente l'inizio di lavori devastanti per l'ambien te o si produce retorica buona sol tanto a riposizionamenti interni al ceto politico . Perché non opporsi in modo più deciso davanti allo scem pio delle falde acquifere di via Can nizzaro e via Aristotele?» .

MODENA

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Bonacini (Pd!) sbotta: «Le aree verdi sono una ricchezza per la città» «Come da copione continua i l `tour' dell'assessore all'urbanistica Daniele Sitta nelle Circoscrizioni per ottenere il parere consultivo necessario per l'avvio de l nuovo programma di cementificazione di Modena, che prevede l a costruzione di centinaia di allogg i nelle zone F. ovvero nelle aree destinate alle attrezzature generali , al verde, alle attrezzature sporti ve e per la salute . Giovedì sera è stato il turno della Circoscrizion e IV dove è stata approvata la variante al Prg che prevede la perequazione delle zone F di Via de i Gemelli e di Via San Marone pe r consentire la costruzione di un centinaio di nuove abitazioni» . Anche il capogruppo in circoscrizione IV del Pdl, Annamaria Bonacini si è schierata contro la variante sulle zone F, in questi giorni in tour per le circoscrizioni . Dopo il sì martedì sera di Buon Pastore (a 800 nuovi alloggi), giovedì sera è toccato alla circoscrizione 4 dare il suo placet a un centinaio di nuovi appartamenti . I l tour si concluderà lunedì sera all a Crocetta, dove la circoscrizion e dovrà dare il suo parere sulla costruzione di 200 nuovi appartamenti a Santa Caterina . «L'amministrazione comunale , in tutti questi anni di governo del la città - scrive la Bonacini - ha di mostrato l'assenza di una real e programmazione urbanistica pe r la crescita della città . E la scelta d i convertire aree destinate al verd e ed alle attrezzature generali i n aree edificabili in senso residenziale privando così i residenti d i queste importanti strutture desti nate alla collettività, è 1' ulterior e dimostrazione che di fronte all a crescita demografica di questi anni l'amministrazione non è stat a capace di pianificare l ' organizzazione dei quartieri della città, pe r far fronte all'emergenza abitati va» . Insomma, invece che procedere, come invocato ormai da pi ù parti (Modena Attiva in primis) al ridisegno dell ' urbanistica cittadina tramite un nuovo Psc, «per

CIRCOSCRIZIONE 2 SANTA CATERINA

1 8S 93 ALLOGG I IN EDILIZIA CONVENZIONATA 93 ALLOGG I IN EDILIZIA RESIDENZIALE PRIVATA PRIVATO PROPRIETARI O DELL'AREA: GE .RI Srl , presidente Stefano Bett i --------------------------------- CIRCOSCRIZIONE 3 MORANE/VACIGLI O

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la Giunta è più semplice intervenire convertendo aree verdi, spesso di proprietà privata, in aree edificabili, peggiorando così qualit à della vita dei modenesi . Le aree verdi sono una ricchezza per l a cittadinanza, perciò tali devon o rimanere . Siamo contrari alla cementificazione selvaggia dell'assessore Sitta» .

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DAZETTA DI MODENA

«Bloccheremo con la forza i cantieri voluti da Slitta» Prc su via Cannizzaro e via Aristotele: solo la lotta dura paga, come per la Tav Modena Attiva: discutiamo di Peep, ma serve una politica seria per le locazioni Dopo la burrascosa assemblea di Circoscrizione, si riapre la battaglia sull urbanizzazione di via Cannizzaro e via Aristotele, dove la giunta ha previsto la costruzione di abitazioni Peep sopra i pozzi di Hera e Aimag. Ed i toni si fanno accesi. Rifondazione comunista parla di «politica urbanistica cementificatoria sempre più impopolare» e annuncia di voler bloccare i lavori con azioni di forza: «Noi pensiamo che sia necessario avere un profilo politico antagonista al centrosinistra - afferma il circolo "Gramsci" del Prc - legato mani e piedi ai padronato edile. E che cosa ci insegna la lotta dei No Tav, non a caso attaccati proprio dal centrosinistra, se non che solo la mobilitazione diretta e dura paga? Con una giunta che vuole andare avanti sempre e comunque con le ruspe non c'è alternativa: o si difende il proprio territorio impedendo anche fisicamente l'inizio di lavori devastanti peri'ambiente, o si produce retorica buona soltanto a tiposizionamenti interni al ceto politico. Novi Sad, ex Amcm sono state occasioni perdute per

L'area di via Cannizzaro dove è prevista la costruzione di edilizia Peep

mettere in campo una resistenza dura ed efficace ai cementificatori. Perché non opporsi in. modo più, deciso davanti allo scempio delle falde acquifere di via Cannizzaro e via Afistotele?». Da parte sua, Modena Attiva insiste: «Costruire in via Candizaro e via Aristotele, sui pozzi di Modena e Carpi, che alimentano ben 360.000 persone, ipotiz-

zandone la chiusura e senza avere studiato alternative concrete, è una scelta sbagliata, che contrasta con 30 anni di pianificazione e tutela ambientale... Da tempo affermiamo che la fase dell'espansione urbana è da considerarsi finita insieme alla domanda di case in proprietà». Modena Attiva replica così sia all'assessore Sitta - che aveva criticato l'associazione capace

di fare chiacchiere ma non proposte - e alle cooperative di cos- truzione favorevoli all'espansione urbanistica e ai Peep: «I bisogni dei giovani oggi sono cambiati, abbiamo :ma generazione di precari e di occupati saltuari, che non può accedere al :mercato dei mutui. Il problema per loro non è la casa in proprietà ma l'affitto, condizione indispensabile per costruirsi una famiglia o per uscire da quella dei genitori. I giovani possono investire a Modena per il proprio futuro, solo se il mercato dell'affitto sarà in grado di dare risposte adeguate ed economicamente so s tenibili. Per questo chiediamo che ai Peep sia affiancata una seria politica di sostegno dell'affitto, con forme nuove di housing sociale che devono coinvolgere risorse pubbliche, disponibilità di terreni, maggior coMpetizione tra le imprese e una rinnovata attenzione ai costi di costruzione, da contenere il più possibile». E proprio sulla questione affitti torna Prc: «Assessore Sitta e sindaco Pighi, quanti appartamenti sfitti od invenduti ci sono a Modena?».

Pagina 13 ',Bloccheremo coa la iii172 E cantieri Vehlti cla

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SCONTRO MODENA ATTIVA REPLICA A SITTA. BALLESTRAll1 : «NON E CONI NUOVI PERMESSI CHE SI ESCE DALLA CRISI »

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h) Peep occorre una politica dell'affitto» 9

Paolo Silingardi, portavoce di Modena Attiva

«M .EN servirà, perché non c'è peggior sordo di chi non vuoi sentire , ma noi diciamo da tempo si a i Peep, si all'affitto, no all'approvazione indiscriminata di tutte l e aree F» . Continua la querelle tra Modena Attiva e l'assessore Daniele Sitta, Il portavoce dei ribell i Paolo Silingardi controreplica all'assessore, spiegando che «MO1ti di noi hanno dimostrato concretamente la loro capacità di dire si. Oggi però bisogna sul tema urbanistica essere molti vigili e sape r dire, quando serve, no». Costruire in via Cannizzaro e via Aristotele, prosegue Silingardi , «sui pozzi di Modena e Carpi, che alimentano ben 360 .000 persone è una scelta sbagliata che contrasta con 30 anni di pianificazione e tutela ambientale» . Da tempo «af-

fermiamo che la fase dell'espansione urbana è da considerarsi finita insieme alla domanda di cas e in proprietà . I bisogni dei giovan i oggi sono cambiati, abbiamo un a CAMatAMENT O L'espansione urbana e la fas e detta casa di propriet à sono da considerarsi finite generazione di precari e di occupati saltuari, che non può acceder e al mercato dei mutui . Il problema per loro non è la casa in proprietà ma l'affitto. Per questo chiediamo che ai Peep sia affiancata una se ria politica di sostegno dell'affitto, con forme nuove di housing so -

ciale che devono coinvolgere risorse pubbliche, disponibilità di terreni, maggior competizione tra le imprese» . Sul tema interviene anche Vittorio Ballestrazzi di Mo denacinquestelle : «Abbiamo scoperto un assessore che ha la verit à in tasca .Confonde la partecipazio ne con la comunicazione e per en trare in sintonia con il suo pensiero gli chiedo quante proposte so no state fatte nei suo "laborator i di idee o di partecipazione" da i cittadini e poi sono state recepite ed attuate . Non è con l'elargizione di permessi a costruire a impre se private e a cooperative che si ri mette in moto l'economia. Si sta solo preparando il terreno al prolungamento della stagnazione eco nomica che poi sfocia in recessione» .

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L'INFORMAZIONE

URBANISTICA Silingardi (Modena Attiva) replica all'assessore Sitta sui bisogno di abitazioni

«Casa, la fase della proprietà è finita» «Pretestuoso durre le nostre critiche )unluali a un no a resrindere»

ori servirà, perché non c'è peggior sordo di chi non vuoi sentire, ma noi diciamo da tempo Si ai Peep, sì all'affitto, no all'approvazione indiscriminata di tutte le aree E Non ci pare una posizione difficile da comprendere». La considerazione 'non difficile' è quella di Modena Attiva, che torna così a spiegare la propria posizione sulle nuove edificazioni e sulle esigenze della città attraverso il suo rappresentante Paolo Silingardi, responsabile del Forum ambiente del Pd: «Vogliamo discutere nel merito delle singole zone e poter esprimere giudizi puntuali e motivati - spiega Silingardi perché quando un'area diventa edificabile non è più possibile tornare indietro. Molti di noi hanno dimostrato concretamente la loro capacità di dire sì. Oggi però, come ha ricordato Germano Bulgarelli - l'ex sindaco di Modena che in una lettera ali'Mformazione ha criticato duramente la politica urbanistica della giunta, ndr sul tema urbanistica bisogna essere molti vigili e saper dire, quando serve, anche un no. Costruire invia Cannizza-

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ro e via Aristotele, sui pozzi di Modena e Carpi, che alimentano ben 360mila persone, ipotizzandone la chiusura e senza avere studiato alternative concrete. è una scelta sbagliata, che contrasta con 30 anni di pianificazione e tutela ambientale. E' evidente il gioco retorico per cui si riduce una critica puntuale ad un no a prescindere-continua Silingardi replicando all'assessore Daniele Sitta- sfuggendo al confronto di merito. Una domanda sorge spontanea: perché si vuole procedere con tutte le aree F mentre basterebbe, preso atto delle problematicità di alcune, stralciarle per valutare le alternative e gli im patti all'interno di una variante del Psc? Da tempo affermiamo che la fase dell'espansione urbana è da considerarsi finita, insieme alla do-

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L'INFORMAZIONE

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stire a Modena per il proprio futuro, solo se ii mercato dell'affitto sarà in grado di dare risposte adeguate ed economicamente sostenibili , Per questo, chiediamo che ai Peep sia affiancata una seria

politica di sostegno dell'afritto, con forme nuove di housin g sociale che devono coinvolgere risorse pubbliche, disponibilità di terreni, maggior competizione tra le imprese e una rinnovata attenzione al costi di costruzione, da contenere il più possibile. E' un peccato - conclude il rappresentante di Modena Attiva che la mancata disponibilità al confronto non permetta di valorizzare il buono che questa città ha fatto. il nuovo scalo merci, il recupero della fascia ferroviaria, lo spostamento della linea storica sono il frutto di scelte politiche fatte oltre dieci anni fa, a cui molti di noi hanno partecipato attivamente. Faremo di tutto perché anche le scelte di oggi ne siano all'altezza».

(Lg.)

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Zone F, domani la battaglia per l'ultimo quartiere In tutto si parla di 1100 nuovi appartamenti. Ed è solo l'inizio avvicina la resa dei conti sulle famigerate zone F. Domani sera, in circoscrizione 2, si terrà l'ultima battaglia: quella per l'approvazione dei 186 nuovi appartamenti previsti a Santa Caterina. Qui la Ge.Ri Srl, guidata dal presidente dell'Ance Stefano Betti, progetta di realizzare (sopra un'area F) 93 abitazioni in edilizia residenziale privata e altrettante in edilizia convenzionale. L'accordo per la cessione di una quota di quest'area al Comune, in base al regolamento sulle zone F (80% al Comune, 20% al privato + un 20% della quota pubblica da destinare ad alloggi in edilizia convenzionata) risale al novembre del 2010, quasi un anno fa. Ma la variante tardava ad arrivare, per questo Betti scrisse in luglio una lettera, come presidente dell'Ance, per sollecitare l'amministrazione a sbloccare la partita delle aree F cittadine. Detto, fatto. Sono bastati due mesi e la giunta ha confezionato una prima variante (ma sarà soltanto l'inizio) che comprende in tutto un pacchetto di 1089 appartamenti (527 già progettati e altri 563 potenziali). Così, dopo aver veleggiato senza eccessivi intoppi dalla circoscrizione 3 alla circoscrizione 4 (senza contare la 1 dove non erano presenti zone F), la variante approderà domani sera al tavolo della circoscrizione Crocetta-Modena Est, dove l'Idv, per bocca del capogruppo Idv Marco Chincarini, ha già annunciato senza mezzi termini la propria contrarietà. «Affrontare questo problema a monte - aveva dichiarato Chincarini a ModenaQui - potrebbe servire a non ricreare altre situa-

hi paga le gronde? Sarà la Ge.R1 Srl proprietaria dell'area F di Santa Caterina a finanziare almeno in parte la nuova viabilità di Modena Est zioni critiche come il Campo Cesana, dove, solo attraverso decine di mozioni e interrogazioni sono riuscito, in parte, a correggere un progetto sbagliato». Ma, come in Buon Pastore e Villaggio Giardino, anche in circoscrizione 2 domani sera il Pd si prepara a sventolare bandiera bianca, complice anche la retromarcia della giunta su un'altra questione calda, vale a dire l'aumento della capacità edificatoria nella zona dell'ex campo da

rugby, dove, con un'altra variante, l'amministrazione progettava di costruire 40 palazzine in più, rispetto alle 70 già approvate. Vista la volontà di retrocedere su questo punto, comunicata nei giorni scorsi per lettera al presidente della circoscrizione, la strada per l'approvazione del pacchetto di Santa Caterina è, a questo punto, ormai spianata. «Si tratta di una variante tutto sommato limitata: sono in tutto 186 appartamenti di cui 46 andranno in affitto», spiega il presidente Antonio Carpentieri. C'è poi un altro fattore che rende impossibile alla giunta retrocedere su Santa Caterina. Buona parte della nuova viabilità di Modena est, gronde e sottopassaggio, che dovrebbero collegare la zona a sud della ferrovia con la tangenziale, saranno infatti realizzate sulla zona F in questione e in parte saranno pagate proprio dalla ditta di costruzione. Come dire: per avere il sottopassaggio, ci vogliono anche gli appartamenti.

■ Caterina Giusberti

CIRCOSCRIZIONE 2 SANTA CATERINA 93 ALLOGGI

IN EDILIZIA RESIDENZIALE PRIVATA 93 ALLOGGI IN EDILIZIA CONVENZIONATA

PRIVATO PROPRIETARIO DELL'AREA: GE.RI Srl, presidente Stefano Betti

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Modena Attiva prova a mettere un argine: «Fermatevi su Aristotele e Cannizzaro» E mentre il Pd avanza lancia in resta sull'approvazione delle zone F (a dispetto di quel documento programmatico approvato a inizio estate in cui si parlava di una loro approvazione graduale), anche la Modena Attiva ha qualche imbarazzo a sedersi all'ombra del cappello democratico. Dopo l'addio di Luca De Pietri al partito di Bersani, anche il leader dei ribelli Paolo Silingardi fa la voce grossa, puntando il dito contro la trasformazione indiscriminata delle aree ad attrezzature generali in residenziali. E, per non essere accusato di 'no a prescindere' (e anche perché la maxi-variante è ormai in moto) invita la giunta a frenare sulle due aree ancora, per il momento, fuori dalla discussione. Si tratta di via Arisotele (zona F) e via Cannizzaro (terreno comunale). «Costruire in via Cannizzaro e

Costruire sui pozzi che alimentano 360,000 persone è una scelta sbagliata che contrasta con 30 anni dipionificado ne e tutela ambientale Paolo Silingardi Leader Modena Attiva via Aristotele, sui pozzi di Modena e Carpi, che alimentano ben 360.000 persone, ipotizzandone la chiusura e senza avere studiato alternative concrete è una scelta sbagliata, che contrasta con 30 anni di pianificazione e tutela am-

bientale. E' evidente il gioco retorico per cui si riduce una critica puntuale ad un no a prescindere, sfuggendo al confronto di merito», commenta Paolo Silingardi.

CIRCOSCRIZIONE 3 MORANENACIGLIO

( ca. gi)

CIRCOSCRIZIONE 4 VILLAGGIO GIARDINO

241 ALLOGGI IN EDILIZIA RESIDENZIALE PRIVATA STRADELLO MARONE/ VIA GEMELLI

241 ALLOGGI IN EDILIZIA CONVENZIONATA CON POSSIBILITA' DI ARRIVARE FINO A 803 PRIVATI PROPRIETARI: BORGO ESTENSE SRL E LA CORTE ESTENSE SRL

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GAllETTA DI MODENA "Modena al cubo" denuncia i potenti di cemento ed economia

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Ieri sera teatro del Tempio colmo all'inverosimile e clima acceso per l'anteprima del film di Veronesi La trama descrive i grandi cantieri e accusa Cmb, coop di costruzione e Biper: «Un'unica regia» Una ressa di centinaia di persone, soprattutto giovani, nella sala cinematografica "Te-te" del Tempio. È accaduto ieri sera all'anteprima nazionale del film "Modena al cubo", di Gabriele Veronesi, giornalista 25enne che propone un viaggio nei progetti di costruzione. Presenti anche molti volti noti della politica e delle professioni modenesi, Paolo Silingardi e Marco Miana di Modena Attiva (anche membri del Partitone), l'ex consigliere Bepi Campana, gli ambientalisti Zanichelli e Salemme oltre a funzionari del partito. Un successo dettato dalla curiosità di vedere cosa pensa l'autore su alcuni dei cantieri e dei progetti più noti in corso - da Marzaglia al Novi Park, dalle alte torri del centro Ferriere di fronte alla Maserati all'ex Amcm - narrati con un linguaggio giornalistico diretto. Talmente diretto che prima di essere proiettato il film vagliato da un avvocato. Tutti comunque potranno farsi la loro opinione, poiché tra breve il film di 50 minuti sarà messo a disposizione gratuita di tutti sul sito www.modena3.it. Che l'urbanistica fosse al centro, nella Modena "affamata" di riconversione e innovazione, del dibattito pubblico e politico lo si sapeva, viste le tante polemiche di questi ultimi anni con dolorose spaccature nel Pd. Ma che le persone "comuni" - escludiamo per un attimo i tecnici e i politici - fossero così tante, almeno duecento, quasi nessuno lo immaginava. E che molti fossero giovani e giovanissimi, spesso a torto accusati di essere insensibili, era ancor meno prevedibile. "Modena al cubo" è un film messo in piedi con la consulenza di membri di Italia Nostra - spesso assai critici con l'urba-

Il relatore Veronesi col moderatore Aurighi e la folla che ieri straripava dal teatro del Tempio

nistica proposta dal Comune che presenta un punto di vista. «Non l'ho mai nascosto - spiega Veronesi - qui presento la mia idea sulla questione edilizia in città. Gli amministratori hanno così tante occasioni sui giornali e alla tv di dire la loro che io

intendevo proporre qualcosa d'altro; resta il fatto che se il Comune mi chiama io prendo la telecamera e corro ad ascoltare le opinioni dell'amministrazione. Sono molto felice della serata e spero che la diffusione di "Modena al cubo" raggiunga

più persone possibili, in modo che tutti possano farsi un'idea delle vicende avendo a disposizione un film dove tutti i tasselli sono ricongiunti a formare uno sguardo complessivo. Non tratto in maniera offensiva l'assessore Sitta, anzi sono contro certi at-

Pagina 9 "Modena al cubo" denuncia i potenti di cemento ed economia

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press unE 10/10/2011

GAllETTA DI MODENA tacchi maldestri che gli hanno fatto». Paradossalmente grosse novità su cantieri così noti nel filmato di Veronesi non ce ne sono, ma colpirà il modo in cui vengono raccontati gli interessi economici e la nascita dei tanti comitati. Modena al cubo prende le fila dai documenti "Modena Futura" (non ufficiale, una "suggestione" dell'assessore all' urbanistica Sitta si è sempre detto) e prosegue con numerosi esempi sull'obiettivo della giunta: la densificazione. Parola complicata per dire che poiché non si può più consumare territorio occorre costruire in altezza. A questo si oppongono molti dei protagonisti intervistati nel filmato, da Ezio Righi ex dirigente dell'urbanistica negli anni '80 e '90, a Marco Miana che dice no alle costruzioni annunciate in via Aristotele e via Cannizzaro (250 alloggi adiacenti ai pozzi acquiferi) , a Eugenia Rossi dell'Idv («Modena futura è un minestrone»). Nel film non mancano attacchi pesanti a Bper, Coop Estense e coop edilizie: «Parlare di interessi economici a Modena - dice Veronesi nel film - senza le coop è difficile. Anche la Bper ora è rossa e le cooperative sono anche al centro dell'edilizia e si aggiudicano un quarto dei bandi più grossi». Attacco anche alla Cmb: Modena al cubo ricorda la presunta tangente - ci fu un processo e l'avvocato difensore del colosso di Carpi fu il sindaco Pighi - di 3 miliardi in occasione della costruzione della metro milanese. Alla fine applausi scroscianti, anche durante il dibattito finale tra Veronesi e il giornalista video Stefano Aurighi. Il nome sulla bocca di tutti era ovviamente quello dell'assessore Sitta, ma la questione resta più complessa. Stefano Luppi

Pagina 9 "Modena al cubo" denuncia i potenti di cemento ed economia

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SETTEGIORNI A MODENA di Giorgio Boschin i

Non c'è pace dentro e fuor i gli schierament i —

Lotte fratricide all'interno degli schieramenti politici . In alcuni casi ci sono certezze che derivano da dichiarazioni plate ali . In altri casi sono supposizioni create da voci di corridoio no n del tutto campate in aria . Nella seconda categoria si collocano l e grandi manovre in atto nel Pdl in vista del congresso provinciale . La caccia alle tessere per ottenere una consistente presenza di delegati vede impegnati gli eterni rivali che si contendono la guid a della piazza modenese . Ma pare che Isabella Bertolini e Carlo Giovanardi dovranno vedersela con il terzo incomodo . Più volte sconfitto nella corsa verso i vertici della Banca Popolare dell'Emilia Ro magna, Gianpiero Samorì sta pensando di cambiare obiettivo . Ci sono tanti personaggi del mondo economico che stanno allungando la vista verso la carriera politica, perché non dovrebbe provarc i pure lui? A quanto risulta, Samorì potrebbe scompaginare l'antic o dualismo con la presentazione di una lista autonoma in appoggi o alla linea berlusconiana . Fuori dal Pdl ma dentro fino agli occhi nel tentativo di recuperare elettori delusi dal Governo . Altra funzione della lista autonoma sarebbe il ritorno al dialog o con l'Udc . Impresa per nulla facile visto il diniego di Casini a un governo di larghe intese guidato da Berlusconi . Mala scalata appar e ardua anche a livello locale . Nei giorni scorsi consiglieri dell'Udc hanno appoggiato il Pd a proposito del piano attuativo della sanit à e dell'ingresso dell'Atcm nella nuova azienda interprovinciale d i trasporto pubblico . Piuttosto la vicenda della nascitura Seta ha creato sconquass i all'interno dell'Italia dei Valori . Dipietristi bifronte con il sì all a fusione in Consiglio provinciale e il no della consigliera comunale . Su Eugenia Rossi sono caduti gli strali dei vertici provinciali e regionali del partito . Dall'alto erano arrivate indicazioni favorevol i alla nuova società. In sua difesa la disobbediente ha chiamato i n causa il Pd accusato di tramare per screditarla con attacchi personali . Pressioni del Pd sull'Idv? E' offensivo . Piuttosto chi se n e infischia della linea politica del partito è invitato a incamminars i verso l'uscita . Questo il succo di una lettera aperta firmata dalla segretaria regionale Silvana Mura . Che esponenti del Pd vadano a razzolare nell'orto del vicin o sembra improbabile, almeno in questo periodo. In casa loro di gran e da affrontare ne hanno in abbondanza . La maggior parte delle divergenze interne è riconducibile alla politica urbanistica della Giunt a Pighi . L'ex consigliere comunale Luca De Pietri è uscito dal partit o con una fragorosa sbattuta di porta. Il raggruppamento di "Modena attiva", formato da assessori e da consiglieri del passato, abbonda nelle critiche e nelle sollecitazioni al cambiamento di rotta . Fin o al punto che l'Assessore all'Urbanistica Daniele Sitta ha perso l e staffe . Mentre in municipio si lavora su progetti di riqualificazion e della zona Madonnina, San Cataldo e villaggio artigiano, in vist a del trasferimento della linea ferroviaria, altri fanno chiacchiere . A differenza dei residenti interessati alle soluzioni prospettate con i l contributo di suggerimenti . Non di poco conto anche l'altra grana piovuta sul Pd (in particolare sugli ex Ds) da Sesto San Giovanni . La vicenda è nota . Presunte tangenti sarebbero arrivate in Emili a Romagna, Modena compresa . L'imprenditore Giuseppe Pasini h a dichiarato agli inquirenti di avere sborsato tre milioni . Li avrebber o incassati cooperative di Modena e di Ravenna che però non risultan o aderenti alla Lega . Durante un'intervista televisiva l'altro accusator e Pietro Di Caterina ha chiamato in causa cooperative emiliane . L a Lega regionale lo ha querelato per diffamazione con la richiesta d i un risarcimento danni di tre milioni . Nessun interesse per le beghe interne dei partiti hanno mostrat o gli studenti che hanno manifestato per le strade del centro anch e con lanci di uova . Il loro dissenso è stato indirizzato ai tagli di risorse per l'istruzione e alla mancanza di prospettive per il futuro .

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