NANO APRILE 2009

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La Campania ha un grandissimo patrimonio di vini, diretti discendenti degli antichi vitigni romani. Ad oggi i vini a denominazione di origine sono 20, cui corrispondono oltre 70 tipologie. Inoltre, in Campiana abbiamo anche tre vini “eccellenti”: i tre vini a Denominazione di Origine Controllata e Garantita della provincia di Avellino: il Taurasi, il Fiano di Avellino e il Greco di Tufo. Il potenziale campano è immenso, e sembra finalmente che le aziende l’abbiano capito.

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Questi invece i vini D.O.C. (Denominazione di Origine Controllata): Ischia; Solopaca; Capri; Vesuvio; Taburno; Aglianico; Cilento;Falerno del Massico; Castel San Lorenzo; Asprinio di Aversa; Guardiolo; Sant’Agata dei Goti; Penisola Sorrentina; Campi Flegrei; Costa d’Amalfi, con sottozone Tramonti, Furore e Ravello; Galluccio; Sannio; Irpinia. E gli IGT (Indicazione Geografica Tipica): Colli di Salerno; Dugenta; Epomeo; Paestum; Pompeiano; Roccamonfina; Beneventano; Terre del Volturno; Campania. Maggiori informazioni sul portale www.vinocampania.it.

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La Campania quindi, dopo una fase altalenante, si è riproposta con vigore all’attenzione del mercato. Questo è accaduto grazie alla nuova politica dei produttori, che hanno puntato sulla qualità, privilegiando i vitigni autoctoni e salvaguardando il nostro patrimonio vinicolo. In parallelo, sono state riconosciute 10 Strade del vino, che includono 19 delle 20 denominazioni di origine campane (130 aziende vitivinicole, 65 aziende agrituristiche, 78 aziende produttrici di prodotti tipici, 80 ristoranti, 34 strutture turistiche, 17 enoteche).

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WINEBAR

MOIO

D.O.C. PRIMITIVO 2005

FALERNO DEL MASSICO Se ne parlava anche ai tempi di Roma, quando Orazio e Cicerone scrivono di un Falernum vinum generosum. Oggi la zona di produzione è limitata dal disciplinare a soli 5 comuni della provincia di Caserta, Sessa Aurunca, Cellole, Mondragone, Falciano del Massico e Carinola. Assaggiamo e proponiamo

l’annata 2005. Bello il colore rubino, carico e vivace con riflessi neri e purpurei, espressione chiara del vitigno Primitivo. Sfumature di frutta al naso, con piacevoli note speziate. Al gusto una imponente struttura, una piacevole sapidità e un misurato tannino sostengono con grande equilibrio i 14,5% di alcol.

- Ercolano (NA) via San Vito 140 ww.ilcratere.it w

Poi insomma, parliamo di MOIO, una garanzia. Lo puoi degustare per tutto il mese di Aprile, sia in bottiglia che a bicchiere, a IL CRATERE. Pina & Marco Associazione Italiana Sommeliers


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