Sontralor_ed_altri_racconti

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Per quanto possa sembrare strano, il mago ci concesse ben due ore, così io ed i cittadini ci mettemmo d’accordo. Eravamo pronti ad affrontare il nostro destino. Tutti avevano almeno un po’ di timore, compreso io! L’inizio della fine era ormai vicino. Nessuno pensò ad ottime regole con Sciorinuèga al comando e mentre lui fu pronto a dettare i lavori da svolgere, io e Bea seguimmo il mago nel "covo segreto" per suo volere. Una volta arrivati, ci disse:-"Tutto ciò che vedete non è altro che la mia collezione! Ovviamente, nessun oggetto prima mi apparteneva! Ah, ah, ah!!!". Io cercai… qualcosa per poterlo bloccare ma niente! Anche Bea ne era alla ricerca, ma, a quel punto, Anzèlamo ci ordinò di uscire dal suo covo. Vidi un arco con delle frecce, ma non erano sufficienti! Bea mi sussurrò una formula magica mentre guardava le frecce e… queste si moltiplicarono!!! In un lampo le fece scomparire senza che il mago se ne accorgesse, e chissà dov’erano arrivate! Anzèlamo ci seguì all’uscita e iniziò a dettare leggi. Ad un certo punto, tutti i sontralorsesi, uscirono le frecce mandate da Bea però, adesso avevano un piccolo particolare: grazie all’ingegnosa fatina, erano divenute MAGICHE!!! Al "tre" della mia assistente tutti lanciarono la loro freccia e il mago gridando diventò solo polvere. A Sontralòr tutti acclamavano ed osannavano Milleyk. Adesso rimaneva soltanto una cosa da fare: doveva essere ricostruita e (dopo tanti lunghi sacrifici) ora tutti sono in pace quindi… Sontralòr finalmente vive!

Dalila Bizzini

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