Movida n.15

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N°15 - Dicembre 2009 MovidaLife - Magazine mensile - 1 EURO

life Acqua Privatizzare?

Un bene di tutti Speciale ATM Il mestiere del fumetto Intervista a Cristiano Spadavecchia

Post-it Gli appuntamenti del mese

Il Calendario di BlogAL Copia Omaggio MOVÍDAlife - n°15 - DICEMBRE Ø9

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MOVÍDAlife - n°15 - DICEMBRE Ø9


SOMMARIO N°15 - Dicembre 2009 DIRETTORE RESPONSABILE: Enzo Macrì

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Acqua Privatizzare?

ART DIRECTOR Fabio Falleti

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Un bene di tutti

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Politecnico: Il futuro è la chiusura?

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Buon anno nuovo

IN REDAZIONE: Piero Archenti Danilo Arona Barbara Balbiano Ilaria Barbisan Emiliano Bottacco Maria Grazia Caldirola Daniele De Florio Roberto Duca Flavio Gemma Massimiliano Grigolato Lucio Laugelli Francesca Liotta Andrea Livraghi Roberto Loddi Sara Macrì Angelo Marenzana Franca Nebbia Ahmed Osman Lavina Piacentini Elena Laura Pozzi HANNO COLLABORATO: Maurizio Carà Fabio Grossi Chiara Pavan Michela Verardo PROGETTO GRAFICO: Salvatore Zagari Eventicomunicazione s.r.l. STAMPA Tipolito Viscardi EDIZIONE & PUBBLICITÀ: Promomedia s.u.r.l. Via Trotti, 58 15100 Alessandria Tel / fax segret. 24h 0131 43201 Email: redazione@movidalife.it REGISTRATO TRIBUNALE DI ALESSANDRIA N. 616 – 20/05/2008

Cosmogonie acquatiche

Sorella acqua

Incredibile Donegal

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Rino Gaetano oggi Libri sotto l'albero

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Movidarte Flavio Fracasso

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Movida golosa

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Il mestiere del fumetto Intervista a Cristiano Spadavecchia

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Scuola edile Il bilancio di un'anno

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Annunci economici

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L'autovetrina Usato garantito & sicuro

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Movida dov'è

Il test La città sull'acqua Hasankeyf: un patrimonio a rischio Salute in movimento Speciale ATM

Post-it

Per la Pubblicità su Movida: Via Trotti, 58 - Alessandria Tel. Se Segr. 24h 0131 43 201 redazi redazione@movidalife.it

“Sorella acqua” é oggi il bene più prezioso dell’umanità. Più del petrolio, più dell'oro. Ce ne sarà sempre di meno, sia per i cambiamenti climatici, sia per l’aumento demografico, sia per il dissennato, inarrestabile inquinamento. Per l'acqua, ahinoi, ci saranno nuovi conflitti. Su queste pagine troverete la storia Hasankeyf, la bella, millenaria città del Kurdistan turco che proprio a causa dell'acqua, che fino a oggi le ha dato la vita, sta per scomparire. E' di questi giorni la forte polemica sulla privatizzazione. “Maledetti voi, dice Padre Alex Zanotelli – missionario comboniano - non posso usare altra espressione per coloro che hanno votato per la privatizzazione dell’acqua , che è poi quella usata da Gesù nel Vangelo di Luca, nei confronti dei ricchi: ”Maledetti voi ricchi”. Noi continueremo a gridare che l’acqua è vita, l’acqua è sacra, l’acqua è diritto umano fondamentale”. Parole forti da parte di un uomo che ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti dei più umili, di coloro che non hanno nulla, tranne la loro dignità. “La privatizzazione dell’acqua – prosegue Padre Zanotelli - sarà sarà pagata a caro prezzo dalle classi più deboli sia del nostro paese con inevitabili rincari delle bollette, ma soprattutto dai poveri del mondo. Circa 50 milioni di persone all'anno muoiono oggi per fame e malattie connesse alla denutrizione, domani quante persone moriranno per la sete? Chi ha a disposizione meno di due dollari al giorno per sopravvivere, come potrà pagarsi l'acqua? Non ha senso. L'acqua é un bene primario, é la vita stessa. Come l'aria, come il sole. L'acqua é di tutti”. “L’aria e l’acqua sono in assoluto i beni fondamentali ed indispensabili per la vita di tutti gli esseri viventi e ne diventano fin dalla nascita diritti naturali intoccabili - sono parole dell’arcivescovo emerito di Messina, G. Marra - l’acqua appartiene a tutti e a nessuno può essere concesso di appropriarsene per trarne profitto e, pertanto, si chiede che rimanga gestita esclusivamente dai Comuni organizzati in società pubbliche , che hanno da sempre il dovere di garantirne la distribuzione al costo più basso possibile”. La recente enciclica di Benedetto XVI parla dell’accesso all’acqua come “diritto universale di tutti gli esseri umani, senza distinzioni o discriminazioni”. Parole chiare, senza possibilità di dubbio. Ma le parole del Papa vengono usate da certa politica a proprio piacimento, dando loro il senso che di volta in volta più fa comodo. Se si tratta di pax o DICO, di contraccettivi e di pillole abortive, allora ciò che dice il Santo Padre é legge, ma se si tratta di accoglienza, carità e perché no, dei diritti naturali delle persone allora si fanno orecchie da mercante. p Come qquelli che Cristo scacciò dal tempio.

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Privatizzare ?

Acqua

di Franca Nebbia

di Lavina Piacentini

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niziamo le nostre mattinate con dell’acqua fresca in faccia e di solito la finiamo nello stesso modo L’acqua è uno degli argomenti più trattati dalle massime autorità politiche, dagli enti umanitari dai media, da tutti. Manca sempre come tutto ciò che serve davvero, chi ce l’ha ne abusa e chi non ne abusa magari non sciacqua bene i piatti. L’acqua è uno dei quattro elementi, è una categoria di segni zodiacali, è fonte di vita e simbolo di rinascita e purezza, tra tutti i super eroi delle vecchie e nuove generazioni almeno uno sfrutta questa risorsa contro il male. Non penso sia facile parlarne perché ne parlano già tutti, è uno di quelle costanti vitali a cui ci abituiamo, per alcuni è un bene più che scontato per altri è un bene che si deve prendere con un secchio tutti i giorni camminando per chilometri. Mille nomi per fiumi, mari, cascate, laghi, rii, e oceani la stagione delle piogge nel libro della giungla, le oasi nel deserto, il nostro corpo fatto d’acqua e tutti i consigli medici sul berne tanta mattino, pomeriggio, sera. L’acqua per smaltire qualsiasi cosa, quella per riprendersi da una corsa devastante, quella che scorre senza neanche gustarla e quella di montagna che nessuno rifiuta perché : “questa si che è acqua!” e a volte dopo che la bevi quasi viene naturale fare “ah!”, quella delle città calcarea e a volte anche colorata aprendo i rubinetti di casa. Poi c’è l’acqua in bottiglia naturale, frizzante, leggermente frizzante e poi leggermente naturale, altissima lievissima e chissà che altro, c’è quella che ti fa fare “plin plin”, come tutto

ciò che si beve, l’acqua che, non si sa come, ti fa rimanere sempre giovane, l’acqua non vuole deludere nessuno ce n’è una per tutti i gusti.E chi non si è mai rilassato nella propria vasca da bagno ripulendosi da tutto o in una di quelle docce infinite appoggiati al muro? Ognuno ha le sue personali fonti di benessere. E ogni anno il mare è la meta più richiesta, si comprano creme per abbronzarsi, creme per non scottarsi, creme per non rovinarsi i capelli, i bambini che sulla spiaggia scavano enormi buchi e poi li riempiono d’acqua, perché ognuno vuole il suo pezzo di mare, anche se davanti a sé ha immense distese d’acqua. Ognuno vuole avere il posto in prima fila per immergersi senza scottarsi i piedi. L’acqua in tutte le sue forme: rimanere a fissare la pioggia anche per ore guardandola dalla finestra o correndoci sotto e coprendosi la testa con ripari di fortuna o camminandoci sotto tranquilli magari anche canticchiando come aveva già fatto qualcuno. E in che film non c’è la scena del bacio sott’acqua, della dichiarazione d’amore sotto la pioggia e del sesso sotto la doccia.. L’acqua che distrugge tutto e quella che spegne il fuoco. Acquari in casa e laghetti artificiali nel proprio cortile per richiamare la nostalgia d’acqua che ci viene a novembre, per ricrearsi una piccola oasi casalinga. L’acqua è dovunque, nell’impasto per il cemento e nella pasta del mezzogiorno. Fin da bambino ti parlano del valore reale e simbolico dell’acqua ma è una delle parole con la “CQ” che i bambini mettono più tempo ad imparare. Acqua.

Privatizzazione dell'acqua: è stato proposto una volta di più sbandierando ragioni di necessità economica e di risparmio. Ma risparmio per chi? Non certo per gli utenti, che, a questo punto, avrebbero solo più da pagare l'aria che respirano. I privati che si dovessero occupare del settore non lo farebbero certo in perdita, quindi sarebbe il consumatore a dovere affrontare inevitabili aunenti per un bene che, più del cibo è indispensabile alla vita. Ma non è nemmeno a questo rischio che pensa Lorenzo Repetto, presidente Amag. «Non ci credo». E' la sua lapidaria dichiarazione. «Da trent'anni mi occupo di fognature e di distribuzione dell'acqua e ritengo che in un paese frazionato come il nostro in 8100 comuni, di cui il 50% dislocato nel Nord Italia non sia possibile una logica di questo tipo». Le economie di scala invece potrebbero essere attate abolendo enti macroscopici che servono a poco o a nulla. E cita l'esempio di bacini troppo ampi e soprattutto di territori disomogenei dove un servizio unico e ambiti identici finiscono di fara aumentare le spese. E menziona distanze elevate che, coperte per eseguire una semplice riparazione o un intervento, fanno lievitare i costi. «Un conto è la provincia di Ravenna, per esempio, dove il tessuto territoriale è costituito da una ventina di comui, nuclei grandi decisamente più facili da servire, un conto è il frastagliamento della nostra provincia, su cui incidono sostanzialmente tre fiumi: Scrivia, Orba e Bormida. Altra considerazione è quella che riguarda la morfologia del territorio e il naturale andamento dell'acqua che "è sempre andata in giù"». E le perdite degli acquedotti incidono pesantemente nelle diseconomie? «Si calcola che incidano all'incirca del 20%. Al di sotto di questi valori ci si può considerare veramente bravi, ma a mio avviso, non sono questi, come già accennato i motivi delle diseconomie» Dietro alla scrivania di Repetto tanti piccole targhe delle varie edizioni della Straalessandria, due gocce d'acqua affiancate come rappresentazione grafica della manifestazione e date significative che hanno visto l'Amag in prima linea, con il contributo anche della Regione, realizzare acquedotti collegati a pozzi artesiani in tante parti del mondo, laddove l'acqua è un bene così prezioso che nessuno si sogna di sprecarla: Kurdistan, Cambogia e recentemente un'assetata Africs che di questa risorsa ne ha particolare bisogno. Ne è giustamente orgoglioso Repetto, anche se la fretta e i numerosi impegni non gli permettono di dilungarsi sull'argomento. Una cosa è certa: dell'acqua è innamorato e non concorda con chi propone di sostiture una gestione pubblica che sostanzialmente funziona, con una privata. Resta ancora da spiegare, da questo punto di vista, come fa a richiamarsi a valori del Pdl. franca nebbia

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Un bene di tutti

di Piero Archenti

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re sono gli elementi che la natura ci ha donato e che ci consentono la vita sul pianeta; l'acqua, l'aria e la terra. Tutti egualmente indispensabili alla sopravvivenza dell'uomo e degli esseri viventi in generale. Talmente indispensabili da valere molto più dell'oro o del petrolio, eppure, forse a causa della "presunta" abbondanza di questi tre elementi ci permettiamo il lusso di sprecarne una buona parte. Prendiamo ad esempio l'acqua di Alessandria, essa scorre sopra e sotto terra provenendo da lontane fonti a monte della nostra città, lambisce il territorio alessandrino e sfocia a valle, nel Po. Alessandria, da sempre, è una città ricca di acqua. La circondano due fiumi, il Tanaro e la Bormida, oltre ad un numero imprecisato di rii e torrenti che vi confluiscono. Una ricchezza che però, se non oculatamente gestita, può provocare danni consistenti per non parlare poi delle vite umane sacrificate sull'altare dell'incuria o dell'inerzia, spesso dovuta a miopi assenze delle Istituzioni. E questo non solo negli ultimi 10 o 20 anni, ma dobbiamo andare molto indietro nel tempo per trovare le radici dell'attuale situazione idrica non proprio idilliaca di Alessandria. Scavando nella memoria storica di questa città scopriamo le fonti dell'inquinamento idrico della Fraschetta

di oggi, grazie ad un polo chimico che da cento anni e più utilizza le acque del sottosuolo per le lavorazioni dei propri prodotti, per poi restituirle inquinate in superficie. La Bormida è un fiume che più di ogni altro ha dovuto, nel corso degli anni, sopportare tassi di inquinamento rilevanti. Chi non ricorda gli scarichi colorati provenienti dal polo chimico di Spinetta, ma anche dall'Acna di Cengio? Avvelenamenti sempre negati, in passato dalle dirigenze ma che oggi, grazie (si fa per dire) all'elevato tasso di inquinamento raggiunto, e che ha costretto le Istituzioni a correre ai ripari, si è potuto verificare che parte del sottosuolo, dalla fabbrica di Spinetta alla Bormida è altamente inquinato da quegli scarichi. Insomma tanta acqua scorre sotto Alessandria ma molta è ormai pressoché inutilizzabile, per lo meno a scopi alimentari o irrigui. E poi abbiamo l'acqua che scende a valle impetuosa nel corso delle piene primaverili o autunnali. Acqua che deve essere incanalata, contenuta dagli argini che avrebbero già dovuto essere realizzati negli anni immediatamente successivi alla piena drammatica del '94, ma che, a causa di straordinari errori di progettazione, ancora non hanno trovato una soluzione complessiva. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: quell'acqua,

che dovrebbe essere soprattutto fonte di vita e prosperità, troppo spesso è fonte di guai e morte. E' noto infatti che Alessandria è tutt'ora a rischio esondazione malgrado l'abbattimento del ponte Cittadella. Le recenti notizie vorrebbero la distribuzione dell'acqua data in concessione ai privati. Ebbene, questo non sarebbe altro che un ulteriore passo in avanti per consentire un nuovo tipo di speculazione dal momento che sappiamo fin troppo bene cosa significhi concedere ai privati la gestione di un bene così indispensabile alla vita stessa. In conclusione, acqua come fonte di vita e non fonte di nuove speculazioni, tanto più gravi data la sua indispensabilità. Acqua da utilizzare anche a fini industriali, ma successivamente depurata prima di essere scaricata nei fiumi. Non è certo colpa delle acque che la natura ci ha donato in modo così generosamente abbondante se parte di esse provoca danni e morti, la colpa è sempre e solo dell'essere umano, che quelle acque dovrebbe gelosamente custodire e incanalare invece di abbandonarle alla mercé di chi intende speculare e avvelenare. Acqua, un bene di tutti e di nessuno, un dono che ci è stato concesso in uso, non in proprietà, per cui a nessuno dovrebbe essere consentito renderla inutilizzabile o metterla sotto chiave.

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Cosmogonie acquatiche di Massimiliano Grigolato

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a tentazione era, essendo a pochi giorni dall’andare in stampa, non sapendo che pesci pigliare e con l’acqua alla gola, di cominciare con una sequela di locuzioni, utili prima di affogare in un bicchier d’acqua, per non saper esattamente come trattare cotanto tema. Tanto per scomodare Dante, “per correr migliori acque alza le vele la navicella del mio ingegno”, ma ho pensato che sarebbe stato come al solito: sentirsi un po’ un pesce fuor d’acqua sul principio, poi tutto sarebbe filato più o meno liscio, come bere un bicchier d’acqua, dato che tanto ogni acqua va alla sua china, senza cercar di tirar l’acqua al mio mulino… L’acqua è stata ed è universalmente oggetto dell’interesse dell’uomo in tutte le sue manifestazioni concrete (sia essa oceano, fiume, pioggia…), dando origine a tutta una serie di racconti mitici, e tale caratteristica è evidente se si pensa alla diffusione pressoché universale di cosmogonie acquatiche, dove narrazioni appartenenti a civiltà diversissime ci parlano di abissi acquei primordiali, di diluvi: basti citare i miti contenuti nell’epopea babilonese di Gilgamesh, in quella greca con la figura di Deucalione (e Pirra, rispolverate il vostro libro di

epica…) e con l’arca di Noè, ma anche nativi americani e soprattutto culti giapponesi, non si fanno mancare questo emergere della vita dalle acque, dove sono già nate le divinità celesti ma la terra era “ancora giovane e galleggiante come olio…sospinta qua e là come le meduse” (mito della terra pescata nella cosmogonia giapponese Kojiki). Questa “pesca” è tratto caratteristico di tutta una serie di racconti che dall’Asia (Visnu che si inabissa nelle acque per trarne su la terra) si spingono fino all’America settentrionale…L’acqua simbolo per eccellenza, dunque, di ciò che è indistinto dal quale elemento nasce qualcosa di differenziato ed originario, è in così per uno dei primi filosofi greci, Talete, che trova nell’acqua il principio di tutte le cose, e nelle immagini come detto di molte mitologie dove il mondo come fanciullo appena nato, che riposa sulle acque, cela un simbolismo molto forte di un’acqua come seno, addirittura utero materno, capace di essere al tempo stesso origine del mondo ma anche suo limite negativo, se è vero che queste cosmogonie non tralasciano l’elemento acqua anche dopo la nascita della terra e degli esseri viventi che la abitano, si pensi all’ Oceano del mito greco o

alla Rasa dei racconti indiani dei Veda), sino alla potenza dell’acqua di essere portatrice di quella “legge del ritmo” che ciclicamente vede il modo innalzarsi e poi ricadere, dissolversi, per lasciare poi emergere dal suo seno,ritornato assoluto, un nuovo mondo (Atlantide…?). E’ sicuramente nei riti magici e religiosi, che l’elemento acqua (che solo nel 1781 Cavendish e Lavoisier riuscirono ad individuare come composto) rivela ancora la sua valenza simbolica di “origine”, un esempio per tutti il battesimo, secondo questa idea che l’acqua assicura questa catarsi che fa tornare alla primigenia purezza delle origini; l’acqua terapeutica e quindi tutte le forme di acque termali così in voga da sempre (Acqui terme docet), fanno leva su questa idea di distruzione del male tramite dissolvimento… così come l’altro elemento naturale dell’acqua che viene dall’alto, la pioggia, rappresenta per lo più un principio fecondatore, d’origine celeste… Soddisfatti? Spero; se invece state già progettando di lanciare anatemi contro l’articolista, perché il pezzo fa acqua da tutte le parti, state pestando l’acqua nel mortaio, perché me ne sono già accorto, ma… acqua in bocca!

Vi ricordo che VENERDÌ I° GENNAIO 2010 dalle ore 16.00 fino alle 20.00 Palazzo Ghilini rimarrà aperto al pubblico. Per l’occasione verranno organizzate visite guidate e appuntamenti culturali. IL PRESIDENTE PAOLO FILIPPI

Foto di Massimiliano Navarria

A TUTTI VOI I MIGLIORI AUGURI PER IL SANTO NATALE E PER L’ANNO CHE STA PER COMINCIARE.


Politecnico:

Il futuro è la chiusura? di Franca Nebbia

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li studenti sono incavolati. Il Consorzio a sostegno del locale Politecnico ancora di più, perché vede andare in fumo quanto finanziato in vent'anni per sviluppare la sede staccata del Poli di Torino, dai vari componernti(Comune, Provincia, Fondazione CrAl, Confindustria e Camera di commercio), cioè circa 20 milioni di euro. Sì perchè dal prossimo anno accademico - è stato annunciato - la didattica ad Alessandria verrà tagliata. Ma il sorriso stemperato del rettore Francesco Profumo, sollecitato più volte per venire ad Alessandria a chiarire la situazione, finalmente accondiscentente il 4 dicembre, non fa una grinza. «Potenzieremo il Politecnico», spiegando che la didattica sarà on-line e che ci saranno dei tutor che seguiranno gli studenti, tutor che dovrebbero essere pagati da un centro servizi finanziato una volta di più dagli Enti locali. «Lezioni on-line e tutor per materie fondamentali, dove, se ti perdi un tassello non riesci più ad agganciarti al successivo?» sono i primi commenti degli studenti ai quali è stato promesso che, per chi ha iniziato il corso di laurea fino ad ora,

nulla cambierà. Nicolò Bertipaglia, terzo anno di Meccanica non vede un futuro per il fratello minore che aveva intenzione di iscriversi al Poli locale, Matteo Fornaro, stesso corso di laurea comincia a nutrire dubbi sul suo stesso futuro Laura Titocci, Materie plastiche, scuote la testa in segno di dissenso. Chi parla chiaro facendo rilevare al magnifico rettore una serie di incongruenze è la vicepresidente della Provincia, Rita Rossa. Se la didattica on-line è così valida perchè non applicarla anche a Torino? Se mancano gli insegnanti perchè concetrarli solo sul capoluogo di regione? Se l'obiettivo per il futuro del Poli è la chiusura, perchè chi ha tirati fuori i soldi finora non è nemmeno stato informato? Soluzione? Molto probabilmente (la decisone sarà presa dal Consorzio i prossimi giorni) i finanziamenti, circa 800 mila euro l'anno, prenderanno strade diverse: Ateneo Avogadro, servizi in più per l'università locale, finanziamento alla ricerca in collabrazione con le aziende, parecchie rappesentate in Proplast. E il Poli? «Se la volontà è di chiuderlo, noi non possiamo intervenire».

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A

ncora li siete? Ci siete tutti? Soppravvissuti al 2009? Che ricordi ci porteremo dietro di questo anno ormai alla fine? Questo il dubbio che viene alle soglie di un nuovo anno, quando i ricordi svaniscono per ceder spazio a speranze e auguri. Forse quando ripenseremo al 2009 ci tornerà in mente la crisi mondiale, con migliaia di disoccupati, che amorevolmente i media hanno voluto distrarre dai loro problemi facendoli sorridere con le vicende sessuali del nostro Presidente del consiglio. Ricorderemo una scossa di terremoto di 6,2 gradi della scala Richter che ha fatto tremare la Provincia dell'Aquila alle 3:32 causando 308 vittime, Il 2009 lo ricorderemo anche per il calcio, con l‘Inter che ha vinto il suo 17° scudetto, l’ Alessandria passata in C1 e per il motociclismo che vede Valentino Rossi vincere il mondiale di MotoGP. Ricorderemo forse anche Saana accoltellata dal padre perché voleva vivere come noi. Infine ci resterà facebook e la nostre fattorie, amicizie e amori sempre più virtuali a ricordarci il 2009. Tanti ricordi che rimarranno nelle nostre menti per ricordare quest’anno, che sembra sia iniziato ieri ma che domani sarà già tramontato, per non

tornare mai più. E come non riempirsi di luoghi comuni, con auguri e speranze?! Bene! Me ne congratulo e posso dire che se voi ci siete, io ci sono e sarà un altro “entusiasmante” anno in cui guarderemo assieme giorno per giorno cosa accadrà. Un altro presidente passerà alla storia … si ma del cabarè, sarà l’anno della crisi solo per quelli che se la meritano e portano iella, e poi cosce e cosce assai in televisione per tenere alta la fiducia per un futuro migliore, che se rimane tempo per fare le selezioni delle veline vuol dire che risolvere i problemi mondiali non è poi tanto urgente. Guarderemo nascere bambini verdi perché va di moda e così chi ha inquinato l’acqua con il cromo esavalente diventerà direttore dell’ ASL locale con un considerevole aumento lo stipendio. E poi è tempo di buoni propositi e allora vi scrivo i miei … I buoni propositi animano le ultime ore di ogni Capodanno facendo capolino tra i bilanci che si sovrappongono con le nostre vicende personali, ma mai possono essere estra-

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nei alle cose del mondo. I buoni propositi alimentano la speranza e ci danno forza. Vi prometto amici cari che sarò meno sarcastica, e soprattutto meno comunista, rimuoverò dentro di me ogni lasciva concessione berlusconiana, mi dimenticherò che essere socialista ha senso in tutto il mondo tranne che nel nostro Paese e accetterò che preti e vescovi di ogni religione diano ordine alle mia vita e anche oltre. Smetterò di indignarmi e di sorridere con ottimismo e farò passare le cose del mondo come se riguardassero solo chi non conosco. Non parlerò più di politica, smetterò di leggere, studiare e cercare di capire ed eviterò ogni provocazione e sfida. Smetterò di sperare in una società migliore e migliorata che possa contenere le mie differenze e colmare le mie distanze. Smetterò di scrivere, di raccontare, sognare e di entusiasmarmi ai racconti di uomini umani. I buoni propositi di noi brave ragazze sono fatti per essere traditi, ed è l’unico tradimento di cui non farei a meno. Resto all’aperto sotto le stelle felice di tenerelontano da me i buoni propositi. AUGURI a tutti per uno strepitoso 2010 in barba alle paure e alle cassandre.

Il vero cous cous magrebino Il tajin - Le salse - I dolci arabi Il thé alla menta e...la shisha!


Incredibile Donegal di Maurizio Molan

Dal Donegal alle isole Aran e da Dublino fino al Connemara dovunque tu stia viaggiando con zingari o re il cielo d'Irlanda si muove con te il cielo d'Irlanda è dentro di te (M. Bubola)

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sciamo per una volta dagli schemi usuali di viaggio : itinerari obbligati, visita a luoghi e monumenti tradizionali , stile mordi e fuggi. Affrontiamo un’ esperienza di turismo alternativo con mete diverse dalle tradizionali: attenzione all’economia, alla società e alle culture locali e, nei limiti del possibile per un turista, partecipazione alla vita delle comunità. Il Donegal, - la contea più settentrionale della repubblica d’Irlanda, a ovest dell’Ulster, collegata con il resto della nazione da un piccolo lembo di terra - è l’occasione ideale per realizzare tutto ciò. In questa parte d’Irlanda, isolata e antica, la forza della natura è così potente che il poeta Yeats la definì di terribile bellezza Da Dublino per arrivare nel Donegal, passando per Sligo, ci vogliono quattro ore di macchina. La contea è attraversata da due arterie principali: la N 15, che collega Donegal a Letterkenny, che si snoda poi nella N 14 che collega Lifford e Derry; la N 56, sulla costa occidentale, molto meno agevole della prima, ma senz’altro più suggestiva. In alcuni punti come il Glengesh pass diventa strettissima e praticamente deserta per chilometri. Se siete in macchina, preparatevi ad inforcare strade ad una sola corsia attraversate da greggi di pecore, i segnali stradali sono in gaelico, spesso nascosti dietro a cespugli o indicanti la strada sbagliata o del tutto assenti. Incredibile questo territorio aspro e rude che vanta le Slieve League, cime che raggiungono i 600 metri a picco sul mare, formando le scogliere più alte d’Europa. Una costa molto frastagliata con piccole insenature e al largo moltissime isole e isolotti - Arranmore e Tory Island su tutte Quando sbarchi a Tory, anche se si trova solo a 12 km dalla costa, hai la sensazione di trovarti in un luogo ai confini del mondo. Forse è per questo che sin dagli anni 50 Tory - Toraigh in gaelico - è diventata un frequente

ricovero per artisti che hanno formato una piccola comunità con tanto di gallerie. Il clima capriccioso è fortemente influenzato dalla Corrente del Golfo e dal limitrofo Oceano Atlantico, temperature miti se rapportate alla latitudine con giornate molto umide e ventose. Piove quasi sempre. Ombrello e cerata sono obbligatori ! Il Donegal si distingue per le sue forti tradizioni, in particolare per l’uso del gaelico, lingua ufficiale della Repubblica Irlandese. Il gaelico fa parte delle lingue celtiche insieme al gaelico scozzese e a quello dell’isola di Man. Vecchio proverbio irlandese: in Irlanda piove, dentro il pub no ! Gwedore è il paese dove Enya ha vissuto fino a 18 anni. Se andate a Meenaleck, andate a salutare Leo, il papà di Enya e Clannad, nel suo pub - il Leo’s Tavern – tra Crolly e Loch tel (074) 954814 . Grazie alle sue raffinate melodie Enya è ,oggi, la donna più ricca d’Irlanda, con oltre 60 milioni di album venduti in tutto il mondo. Alcuni raccontano di avere visto alcune sere Enya dietro il bancone distribuire la Guinnes, ma a volte la birra fa brutti scherzi. Qui i rapporti umani sono molto forti, forse a causa del clima, forse perché i turisti sono pochi o semplicemente perché gli abitanti della zona sono più cordiali e anche la cucina….. Lo si intuisce al primo risveglio quando sulla tavola di un accogliente B&B sfila il soffice brown bread per accompagnare il tradizionale "irish breakfast". Nel corso della giornata, per stuzzicare l'appetito, basta entrare in un Pub per un assaggio di piatti semplici come zuppe fumanti, plateau di salmone affumicato o frutti di mare accompagnati dalle immancabili patate! Dal 15 al 19 luglio a Donegal si svolge il Donegal Gourmet Food Festival, rassegna che alterna piatti di alta gastronomia a specialità locali, cinesi, indiane, francesi e italiane (Tel 353 (0)74 9725024) e a fine agosto inizia la stagione delle “regine del mare”, le ostriche.

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La lana è il pezzo forte dell'Irlanda; il tweed del Donegal con cui si confezionano berretti, sciarpe ed abiti è sinonimo di qualità, famoso per la trama e i colori, in origine ottenuti con tinture fatte con licheni, erbe e minerali. Si distingue da quello scozzese - a lisca di pesce- per la trama a “piedde poule”. Berretti, sciarpe, cappelli, cravatte, giacche e abiti di tweed si trovano da Magee and CO a Donegal, grande magazzino sulla piazza principale, molta scelta, ma piuttosto caro. I migliori jumpers ( maglioni) li troverete comunque ad Ardara, capitale del tweed e della lana. Questi maglioni impermeabilizzati e di un bianco grezzo, fra i migliori acquisti da fare in Irlanda, sono tramandati da generazioni tra i pescatori dell’isola Aran. Dice la leggenda che ogni famiglia usasse propri motivi, di modo che se un pescatore periva in mare e il suo corpo non era identificabile i familiari potessero riconoscerlo dal maglione. Date le costanti intemperie, gli indumenti caldi e resistenti alla pioggia sono di ottima qualità, dalle giacche cerate ai montgomery, ai giacconi di montone. Oltre ai maglioni bellissimi gli scialli e le sciarpe tessuti a mano. Ardara è anche nota anche per la musica, sopratutto grazie al festival The cup of Tae che si tiene tra la fine di aprile ed i primi di maggio. Fortissima è qui la grande tradizione musicale della regione: il fiddle violino celtico del Donegal si distingue per la particolare sonorità nell’ambito della musica folk irlandese. Sono nati qui i Donegal Enya e i componenti della sua band, nonché il cantante Rory Gallagher e i Clannad. In Irlanda vi capiterà spesso di pensare di essere arrivati ai confini del mondo, ma scoprirete sempre un luogo ancora più sperduto, ancora più selvaggio. Aveva ragione Yeats quando parlava di terribile bellezza ! Alla prossima.

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Rino Gaetano oggi di Lucio Laugelli

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gni tanto, ascoltando i suoi brani, mi viene da pensare: cosa succederebbe se Rino sapesse dell'Italia di oggi?! “Io non so nemmeno se sia giusto stare da una parte…” Rino Gaetano. Ti assicuro, e te lo dico anche se non puoi sentirmi, che sei stato dalla parte dell’arte, della creatività, dell’intelligenza più vispa e ironica. Un paio d'anni fa sei tornato alla ribalta grazie alla fiction messa in onda dalla Rai che ha fatto arrivare le tue canzoni a molti che non sapevano manco chi tu fossi. Bene. Queste righe sono però per chi ti conosceva già prima dell’interpretazione di Claudio Santamaria che ti ha certamente mitizzato ma non so quanto ti assomigliasse realmente. Partendo da “Ingresso Libero” quel tuo esordio del tutto atipico, dotato di testi che molti ci hanno messo troppo tempo a capire; e arrivando poi a quel tuo prendere in giro l’autorità, perché questo facevi, sfottevi: in maniera affettuosa, mai acerba e carica di verve. Componendo poi quei classici della musica italiana che ricordiamo tutti benissimo e che non è il caso di elencare anche qui. Un

Libri sotto l'albero

a cura di Maria Grazia Caldirola

“LIU’ - BIOGRAFIA MORALE DI UN CANE”

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di Edmondo Berselli Modadori euro 18

percorso irrisorio, musicalmente valido e innovativo, culturalmente importante. E poco ci frega se nel ricostruire la tua vita ti hanno attaccato addosso una bottiglia di Ballantines esaltando un vizio che secondo tua sorella non avevi. Chi ha veramente ragione? Ma che ce ne importa alla fine veramente?! Credo nulla. Ci importa piuttosto di quei brani non-sense con cui hai schiaffeggiato la società, i politici di destra ma anche di sinistra, e la televisione, in abbondanza. Ci importa anche che, come un falegname di parole, hai regalato qualcosa di concreto a tutti noi. Che non viene minimante scalfito dal tempo. Carichiamo di valore le tue poesie e non ammorbiamoci riflettendo se stavi schiacciando troppo il gas in via Nomentana, se eri confuso, malinconico o colmo di entusiasmo a quell’incrocio con via Carlo Fea. Che chiunque, in una sera uguale a mille altre, esce di casa per andare in centro mica si aspetta di morire! A parte tutto, sarebbe bellissimo che vedessi oggi cosa capita in Italia: ah ah ah! Non ti immagineresti neanche: faresti una canzone al mese su un

certo Berlusconi o su questa sinistra italiana che non è riuscita in due decadi a sconfiggere uno show man dai conflitti di interesse non risolti e dai mille capi d’accusa. Garantito caro cantautore. Nessuno sarebbe in grado di prenderli in giro come faresti tu. Nessuno riuscirebbe a scegliere di non stare né da una parte né dall’altra senza essere additato come qualunquista, solo tu. Dopo aver visto che il nostro paese è peggio di come l’avevi lasciato, che è ancora più superficiale e volgare ne dovresti buttare giù di whisky per non farci troppo caso. Ma il cielo è sempre più BLU. L’Italia ancora oggi, dopo 15 anni dalla “sua scesa in campo”, è governata da Silvio Berlusconi. Ma il cielo è sempre più BLU. La sinistra italiana è troppo spesso controproducente e autolesionista. Ma il cielo è sempre più BLU. La mafia è ancora potente e inossidabile. Ma il cielo è sempre più BLU. Maurizio Costanzo (lo stesso che citavi in Nuntereggae più) impera ancora in televisione. Ma il cielo è sempre più BLU. E anche se non puoi sentirmi te lo grido con tutto il fiato che ho: bella Rino, arrivederci!

Spassosa narrazione di un incontro archetipico, quello tra l’uomo e il cane. Non solo prove di affettuosa convivenza tra una cucciola straripante di energie e un padrone pantofolaio e ideologicamente impegnato, ma una storia della civiltà, un ripercorrere il rapporto tra natura e cultura, un fiorire di raffinati aneddoti, dotte citazioni e dilemmi intellettuali tremendamente colti e tremendamente divertenti. Per l’amico/a animalista filosofo

“TUTTA UN’ALTRA MUSICA” di Nick Hornby Guanda, euro 17

Storia di un ex musicista squattrinato e in perpetua crisi, titanico esempio di fallimento sentimentale, delle sue innumerevoli famiglie e dei suoi traballanti tentativi di normalità, che si intreccia inaspettatamente con quella di due suoi fans ossessivamente dediti al culto della memoria della sua passata grandezza. Il ruolo della musica nella vita delle persone, il valore dei rapporti familiari, la creatività con i suoi ritmi imprevedibili trattati con la leggerezza e il divertimento tipiche di Hornby. Per l’amico che non ha dimenticato la swinging London

“HAI VINTO, GALILEO” di Piergiorgio Oddifreddi Mondadori, euro 17,50

Non solo la storia del pensiero di Galileo e dei suoi rapporti con la Chiesa dell’epoca, con il famoso processo, la non meno famosa abiura, ma le radici dell’astronomia dell’epoca dai greci in poi, i rapporti di Galileo con i grandi astronomi contemporanei, Copernico e soprattutto Keplero, e gli sviluppi del suo pensiero successivamente in Newton. Un ritratto agile e appassionante di uno scienziato geniale e di un uomo dal carattere difficile. Per lo zio appassionato di scienza

“LA MANO DI FATIMA” di Ildefonso Falcones Longanesi euro 22

Sono passati quattrocento anni dalla cacciata dei “moriscos”, musulmani convertiti al cristianesimo, dalla Spagna del “Siglo de oro”. Su questo sfondo si muovono le avventure del giovane Hernando, sospeso tra due religioni e due amori, all’interno dell’intreccio epico e grandioso di uno scontro tra fedi e “civiltà” . Encomiabile il rispetto dell’autore per le fonti e i fatti realmente accaduti, e il suo tentativo di fare del suo eroe un alfiere del dialogo tra popoli e religioni. Per la sorella romantica e pacifista

“LA BOLLA” di Curzio Maltese Feltrinelli euro 12

“L’egemonia berlusconiana ha significato il trionfo del populismo, che abolisce la complessità, vive di certezze, di controllo dell’informazione e di teorie semplici”. In un paese fragile e complesso come l’Italia chiunque proponga soluzioni semplicistiche non può che aggravare i problemi e togliere dignità al ruolo degli intellettuali. Radiografia impietosa di un paese purtroppo inerte. Per l’amico/a politicamente impegnato

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Qual’ è Il tuo elemento ? a cura di Maria Grazia Caldirola

TEST

a cura di Maria Grazia Caldirola

1) Per te fare più cose in una volta è: a) indispensabile b) vorresti ma non lo fai c) ti rassegni d)neanche morto 2) I tuoi cibi preferiti: a) piccanti e salati b) etnici c) frutta e verdura d) dolci 3) Devi usare la panna per un piatto e non ne hai: a) chi vuoi che se ne accorga b) usi il latte c) cambi ricetta d) esci a comprarla 4) La tua giornata ideale: a) frenetica, piena di impegni b) shopping e aperitivo in centro c) finisce con una serata al cinema o a teatro d) pranzo con la famiglia e serata a due 5) Cosa c’è nel tuo guardaroba: a) Un po’ di tutto b) L’ultima moda c) Cose fantasiose ed etniche d) Capi classici e sportivi 6) Le tue foto: a) Creative ma incasinate b) Ci sei spesso tu c) Artistiche d) Perfettamente catalogate 7) Devi partire ed è rimasto in frigo un pezzo di formaggio: a) lo butti b) lo lasci in frigo c) ci fai un sandwich e lo porti con te d) lo metti nel freezer avvolto nella stagnola 8) Il tuo pittore preferito: a) Van Gogh b) Chagall c) Monet d) Caravaggio 9) La tua ultima vacanza: a) A sciare sulle Alpi b) Una crociera c) In una grande città straniera d) In un agriturismo 10) La tua auto si guasta: a) Cerchi di trovare il guasto e di ripararlo b) chiedi un passaggio c) telefoni a un amico d) chiami il carro attrezzi

"SCORRE LA SENNA" di Fred Vargas Einaudi, euro 13

Profili : Prevalenza di a: FUOCO – Dinamico, energico, indipendente, coraggioso, generoso. Tendi ad essere protagonista e a ricercare conquiste ed affermazioni. Hai le caratteristiche del leader, ma dal momento che in generale non ti piace accettare consigli puoi correre il rischio di essere troppo individualista e di assumere un carico eccessivo di impegni. Prevalenza di b: ARIA – Molto socievole, un po’ innamorato di te stesso, ma anche molto disponibile ad ascoltare e interessato al contatto con gli altri e allo scambio di idee. Cordiale, brillante, ottimista, forse a volte un po’ superficiale, hai poco il senso dell’organizzazione ma riesci sempre a farti perdonare distrazioni e ritardi. Prevalenza di c: ACQUA - Dai molta importanza ai sogni e agli ideali, hai grande immaginazione, sei emotivo, sensibile, attento agli stati d’animo di chi ti sta vicino. In coppia sei il compagno ideale, capace di tenerezza e di fedeltà. Sei attratto dalle persone forti ma il loro individualismo ti può ferire. Prevalenza di d: TERRA - Hai un carattere concreto, razionale, costruttivo, riservato. Ami l’ordine e la quiete, sai fondere spiritualità e spirito pratico, sei sempre molto attento e raramente ti fai cogliere di sorpresa. A volte il tuo bisogno di controllo può diventare eccessivo ed essere fonte di stress.

Tre racconti inediti dell’autrice di gialli più fantasiosa, sensibile, ironica e affettuosamente umana dei nostri giorni, accompagnati da eleganti disegni in bianco e nero.Libro piccolissimo ma affascinante ed utile ad entrare nell’universo dell’autrice e del suo più interessante personaggio, quel commissario Adamsberg che fa della lentezza esistenziale, della capacità di cogliere nessi apparentemente insignificanti e della sottigliezza dell’indagine psicologica le armi del lavoro poliziesco. Per la mamma, che si innamorerà del Commissario.

“ALTAI” dI Wu Ming Einaudi, euro 19,50

Anche qui il protagonista è il 1500, secolo affascinante di viaggi, scoperte e scontri tra civiltà. Il protagonista è mezzo giudeo e mezzo cristiano, e parte da Venezia in fiamme per fuggire a Nicosia, passa per Famagosta ed approda finalmente a Lepanto dove avrà luogo l’epica battaglia. 15 anni dopo “Q” i Wu Ming tornano a raccontare di fughe, tradimenti, moschee, galeazze e odalische, una trama avventurosa e fitta di colpi di scena presentata con uno stile elegante e volutamente semplice. Per il fratello viaggiatore

“OLIVE KITTERIDGE” di Elizabeth Strout Fazi, euro 18.50

Vincitore del Pulitzer 2009 e piccolo caso letterario anche da noi, il libro è in realtà la raccolta di 13 racconti ambientati nel villaggio immaginario di Crosby, nel Maine, tenuti insieme dalla presenza del personaggio di Olive, donna non proprio simpatica, dal carattere brusco anche se profondamente umano. Storie di persone normali, cacciatori, pianisti, farmacisti la cui vita ordinaria può prendere casualmente una piega inattesa, raccontate con uno stile semplice e incisivo che ricorda il mondo dei romanzi di Ann Tyler. All’amico/a che ama le atmosfere est-coast

“IL FUTURO DELL’AMERICA” di Simon Schama Mondadori, euro 22

Viaggio nel presente e nel passato degli USA di uno dei più affascinanti storici del nostro tempo e magnifico scrittore. Il libro è un’indagine sulla costruzione dell’identità americana dalla guerra di Secessione alla elezione di Barack Obama, e insieme un auspicio che il paese sappia governare la propria trasformazione e rinnovare la propria fedeltà agli antichi ideali in un momento in cui la crisi economica e due guerre sconsiderate ne hanno appannato la potenza e il carisma. Per papà, che ha fiducia in un futuro non catastrofico

“LA BIBLIOTECA DEI MORTI” di Glenn Cooper Ed. Nord, euro 18,60

Esordio clamoroso e supercampione di vendite, uscito già da qualche mese, è un libro che secondo me può essere definito uno dei migliori del genere e per una volta merita l’attenzione anche dei lettori più “raffinati”. Tre piani narrativi e temporali che si intrecciano, apparentemente senza nulla in comune, dalla Britannia del ‘700 d.C. alla Gran Bretagna del 1947 agli USA dei nostri giorni. Misteri lontani nello spazio e nel tempo che trovano un collegamento e si risolvono in un finale mozzafiato, con una scrittura fluida e serrata e senza cali di tensione. Per l’amico/a appassionato di thriller esoterici

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La citta’ sull’acqua di Barbara Balbiano

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enezia è una di quelle città che o si amano o si odiano. Non esistono mezze misure. Di conseguenza si hanno due possibili approcci: completo ed incondizionato sacrificio o totale rifiuto Perché Venezia, diciamocelo, è scomoda: lunghe camminate per raggiungere qualsivoglia luogo, affollamento di turisti ad ogni angolo, prezzi esorbitanti per gli affitti, case fatiscenti e la famigerata acqua alta. Ma Venezia non è solo questo. Se siete del primo tipo, le prime cose che vi vengono in mente sono i canali, l'atmosfera antica ed affascinante, il piacere di camminare in un oasi lagunare priva di traffico (se si escludono le gondole). Perché è impossibile non innamorarsi di Venezia. Colpisce fin dal primo sguardo, arrivando in treno o in macchina dal ponte della Libertà e scorgendola all'orizzonte, raggomitolata nell'acqua e con decine di campanili che svettano fieri nell'aria. Venezia è magica. E’ come entrare in un altro mondo, senza auto, dove l’acqua la fa da padrone e l’uomo è costretto a conviverci e adattarsi. Noi che la natura la pieghiamo, a Venezia impariamo ad accettarla e a piegarci noi a lei. In cambio ne riceviamo spettacolari tramonti, invidiabili paesaggi e atmosfere senza paragoni. Ed ora che l’abbiamo omaggiata come fa ogni coppietta di ritorno dalla romantica fuga d’amore lasciatemi dire cosa penso davvero della città sull’acqua.Venezia … è una città dietro la vetrina … così bella, così malata. Ho letto molto anche ultimamente, proprio

a Venezia, ed ho scoperto, con un certo stupore, che i Veneziani, o meglio coloro che abitano ora Venezia, danno la colpa di tutto ai turisti. Che sono grezzi, ignoranti e sporcaccioni . Se ne deduce che se non ci fossero i turisti Venezia sorgerebbe a nuovo splendore … in che modo non so … forse allargando Porto Marghera fino a San Marco, o forse i turisti dovrebbero spedire direttamente i propri soldi a Venezia e restarsene nelle loro belle casette. Io sono un turista, nè grezzo, nè molto ignorante, nè sporcaccione e sono rimasto sconvolto dal vedere come è gestita una così meravigliosa ed amata città. Dappertutto è pieno di manifesti che intimano, pena multe onerose, alla pulizia, quindi ci si aspetterebbe che la città sia piena di cestini per la spazzatura, magari in ferro battuto e col marchio del Leone. Ebbene, si può girar per ore senza incontrare un solo cestino e quando lo si trova è maledettamente piccolo e già traboccante di rifiuti. I battelli sono troppo cari, anzi carissimi, pagare sei euro e 50 per due fermate è autolesionistico quindi la maggior parte dei turisti si riversa nelle calli strettissime alla ricerca della propria meta. L’esterno delle case è quasi tutto in situazione pietosa. I negozi vendono tutti gli stessi prodotti: murrine e maschere. Cavolo, con la tradizione di Venezia il turista si trova a scorrere una teoria infinita di negozi che vendono maschere e murrine dove sono i negozi di spezie? di sete e di stoffe? le stamperie? . Le indicazioni turistiche sono

terribili, capita a volte che i negozianti, per sopperire a questa mancanza espongano loro dei cartelli “per Rialto di là, per San Marco di qua I palazzi di Piazza San Marco son neri da far schifo. Abbiamo avuto in passato personaggi che volevano far opere colossali in laguna, archi immensi, metropolitane, megaesposizioni, personaggi che miravano altissimo … nessuno pero’ che mirasse a rendere Venezia una città normale, ove le persone, turisti e no, potessero viver bene, Mi chiedo perché … è così complicato installare, in una città affollatissima, un cestino ogni 50 metri? In ogni caso Venezia appartiene all’umanità, anche ai turisti “mordi e fuggi”, che hanno il diritto di essere trattati dignitosamente da coloro che hanno il privilegio di amministrarla … Potrei scrivere altre mille cose brutte di Venezia, e scrivere anche mille cose belle, perchè vorrei amare Venezia, per questo ne scrivo, per questo mi appaiono così chiare alcune cose elementari che la renderebbero più bella ed accogliente, per questo soffro a vederla così trascurata, Ed ora, a voi appassionati di storia, a voi veneziani, ecco una domanda “importante”: qual’e’ stato il veneziano più illustre degli ultimi 30 anni? Vi vedo già pensare a filosofi inetti, registi svalvolati, politici sbandati …sbagliate! il personaggio migliore che Venezia ha prodotto negli ultimi 30 anni, colui che ha fatto solo cose belle senza mai arrecare danno alla sua città è stato Paolo “Catfish” Ganz. Grande chitarrista ed armonicista blues!!!

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Hasankeyf: un patrimonio a rischio nel sudest della Turchia

di Emiliano Bottacco

A

prima vista sembra solo un ammasso di rocce. Poi superi il ponte sul Tigri e inizi a vedere una logica nella grotte che traforano i costoni della montagna. Hasankeyf si svela poco a poco agli occhi del viaggiatore, massacrato dopo i chilometri percorsi a bordo del dolmus, il minibus turco, in mezzo a paesaggi brulli e strade dissestate. “Ed eccoci qua” ti viene da mormorare mentre guardi le sponde del Tigri. Più un simbolo che un fiume, più una divinità mitologica che ti hanno insegnato fin dai tempi delle elementari, in coppia con l’altrettanto mitologico Eufrate, quando studiavi i Sumeri, i Babilonesi, eccetera eccetera. Ed eccolo qui: un fiume che si snoda nella pianura, nella Mesopotamia, pure lei dal sapore mitico e senza tempo. Borges aveva parlato di “pudore della storia”: molte volte la storia, quella vera, non fa rumore. Avviene e basta. Scorre, come il fiume, e si lascia dietro testimonianze di pietra come Hasankeyf. Nel sudest della Turchia, vicino al confine con Iraq e Siria, in quel Kurdistan tormentato dalla guerra tra il governo e ribelli curdi, sopravvive da diecimila anni una città che ha visto passare Assiri, Parti, Romani, Bizantini, Sassanidi, Arabi e Ottomani. Un museo a cielo aperto ricco di reperti, moschee, palazzi e minareti abbarbicati su aspre rocce a ridosso del fiume e case scavate nella pietra, come i Sassi di Matera. Un patrimonio affascinante e inestimabile, che ti guarda in silenzio mentre si lascia scoprire. Eppure, dopo essere sopravvissuta migliaia di anni, Hasankeyf potrebbe scomparire nell’arco di poco tempo, sommersa da centinaia di metri cubi d’acqua. E’ il progresso, o almeno così sostiene il Governo turco che, col progetto GAP (Grande Progetto Anatolico), intende realizzare la faraonica diga di Ilisu che, insieme ad altre strutture nelle zone circostanti, imbriglierà le acque del Tigri sommergendo anche Hasankeyf. Diecimila anni di storia sono sacrificabili sull’altare dello sviluppo. E poco importa se andranno persi reperti archeologici di inestimabile valore e le popolazioni curde che abitano la zona dovranno trasferirsi. Poco importa se l’impatto ambientale sarà devastante e l’alterazione del corso del Tigri

creerà problemi geopolitici con gli Stati confinanti. Del resto, le guerre di questo nuovo millennio si fanno e si faranno anche per il controllo delle risorse idriche e Hasankeyf deve sembrare poca cosa di fronte al risiko che la Turchia intende giocare con i suoi vicini, Siria in testa. Senza contare che Hasankeyf è in pieno Kurdistan, e non è azzardato pensare che Ankara voglia rafforzare il controllo strategico sul territorio. Tutto questo non è piaciuto all’opinione pubblica, né turca né internazionale. Se, all’inizio, ad opporsi alla diga erano pochi gruppi ecologisti o di attivisti filo curdi, la campagna per la difesa di Hasankeyf ha coinvolto un fronte sempre più vasto, che comprende grandi personalità turche: dallo scrittore premio Nobel Orahn Pamuk alla popstar Tarkan, il più celebre cantante della Turchia. E alla fine le banche e gli investitori europei che sembravano intenzionati a finanziare il progetto hanno deciso di fare un passo indietro. La prima era stata, alcuni mesi fa, l’italiana Unicredit che non si è detta convinta del progetto presentato dal Governo turco, seguita quest’estate da Austria, Germania e Svizzera. E’ un passo avanti, ma non rappresenta ancora la fine della vicenda. Pur non avendo più partner esteri, la Turchia è infatti intenzionata a proseguire nella costruzione della diga. E Hasankeyf potrebbe essere giunta al termine della sua millenaria storia. Molte sono le associazioni, anche italiane (tra cui la onlus alessandrina “Verso il Kurdistan”), che si battono per tutelare questo straordinario patrimonio. Il problema che coinvolge Hasankeyf è in realtà un insieme che coinvolge più ordini di problemi: dalla difesa della risorsa acqua a quella dell’ecosistema e del paesaggio , dalla difesa dei diritti umani a quella dei beni culturali. Hasankeyf rappresenta un caso simbolo di come parole d’ordine come sviluppo e progresso siano il pretesto per nascondere interessi economici e geopolitici pronti a trascurare, quando non calpestare, la tutela dell’ambiente o il rispetto dei diritti delle persone. E mentre scrivo queste poche righe il pensiero corre a quattro anni fa. Camminavo tra le rocce e i minareti di Hasankeyf insieme ai

miei compagni di viaggio e pensavamo che tutto quello che vedevamo poteva essere distrutto. I chioschi in legno dei bar o di piccoli ristoranti di pesce sorgevano a fianco ai reperti di una storia millenaria. Un ragazzino di circa undici anni si era offerto di farci da guida improvvisata in cambio di una piccola mancia, spiegando al nostro interprete la sua versione, ovviamente quasi inventata, sui monumenti della città. Ci ha mostrato le case ricavate nelle grotte, in cui vivono tutt’ora diverse famiglie di curdi, gente dura e orgogliosa. Al termine della visita ci aveva allungato un biglietto da visita che lo identificava come una guida professionista di una qualche agenzia di viaggi turca. Ovviamente non era il suo, ma abbiamo fatto finta di crederci e l’abbiamo preso ringraziando. Il ragazzino ci ha salutato sorridendo e se n’è andato. Per lui la diga doveva essere qualcosa di lontano, ancora da venire. Forse non sapeva ancora che qualcuno stava progettando il suo destino a centinaia di chilometri di distanza. Quando ricordo Hasankeyf non penso solo alla ruvida bellezza dei suoi monumenti levigati dalla storia: penso a quel ragazzino e al suo biglietto da visita. E penso al fiume, che si snoda lento lungo la Mesopotamia. Un fiume che ha fatto nascere quella città e che ora rischia di farla morire. Per saperne di più su Hasankeyf e sulla diga di Ilisu: www.acquabenecomune.org/spip.php?article5968 www.turchia.net/siti_interessanti/maggiori_interesse/ diga%20di%20ataturk.htm www.andareoltre.org/?q=node/376 www.ilmediterraneo.it/it/news/economia-e-finanza/ italia-turchia-il-progetto-gap-illustrato-allice-dimilano-0001154 www.archivio.carta.org/campagne/ambiente/diga_ilisu.htm www.versoilkurdistan.blogspot.com

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Il nostro corpo, mezzo per comunicare efficacemente

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a Programmazione Neuro Linguistica, meglio nota come “PNL”, è una metodologia di sviluppo personale elaborata nei primi anni ’70 da Richard Bandler e dal linguista John Grinder, grazie anche al contributo scientifico diretto o indiretto di tanti altri studiosi. E’ considerata una disciplina che si fonda sullo studio del linguaggio e dell’influenza che esso esercita sui comportamenti umani. E’ lo studio di come filtriamo attraverso griglie percettive e cognitive -valori e credenze, per esempio- le informazioni che provengono dall’ambiente esterno o interno e di come le organizziamo in schemi coerenti di comportamento. Ognuno di noi ha a disposizione modi diversi per esprimere la propria esperienza del mondo. Possediamo 5 sensi per mezzo dei quali prendiamo contatto con il mondo e di fatto “vediamo”, “udiamo”, “tocchiamo”, “gustiamo” ed “odoriamo”. Oltre a questo schema sensoriale, utilizziamo tutti i sistemi rappresentazionali (processi sensoriali che regolano il comportamento); tutti … ma tendiamo a prediligerne uno. Seguendo il modello proposto dalla PNL, i canali che ci permettono di entrare in contatto con la realtà circostante sono tre: visivo, auditivo e cinestesico. Il sistema “visivo” è impiegato per osservare la realtà e riprodurre immagini nella mente; si evidenzia nel linguaggio verbale con la scelta di parole della vista (vedere, osservare, focalizzare, ecc.). Il visivo ha una forte immaginazione, presta particolare attenzione a colori, dimensioni, distanze. Tono e volume di voce sono alti, poche le pause, il respiro veloce, la postura eretta. Un “auditivo” invece registra come suonano le informazioni e imposta il dialogo in modo da organizzare le proprie percezioni. La voce è chiara, espressiva e risonante e si esprime verbalmente con le parole dell’udito, come ascoltare, sentire, suonare, ecc. L’auditivo memorizza per gradi le sequenze dei dati, ama sentirsi spiegare le cose, parla volentieri al telefono. Nel “cinestesico” la respirazione è addominale, lenta; il tono di voce

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è basso con un ritmo intervallato da lunghe e frequenti pause. Il linguaggio è contraddistinto da parole che rimandano alla fisicità e all’emotività, come “gustare”, “toccare”, ecc. Di solito il soggetto cinestesico assume una posizione implosiva, ha una gestualità lenta e gradisce abbastanza il contatto fisico. Non bada molto all’aspetto esteriore, ma piuttosto alla comodità delle cose che indossa. Schematicamente, la nostra comunicazione consiste in: parole o linguaggio verbale, parte corrispondente a circa il 7% della nostra comunicazione; uso e tono della voce o linguaggio paraverbale, che rappresenta il 38% di quello che comunichiamo; fisiologia o linguaggio del corpo -il cosiddetto non verbale-, che rappresenta la fetta più consistente del comunicare. Le parole rappresentano solo una piccolissima fetta della comunicazione, che si alimenta in gran parte di cose non dette, di respirazione, di tatto, di toni di voce e gestualità. Scegliamo consciamente le parole, mentre l’uso della voce e la nostra fisiologia nascono spesso inconsciamente. Perciò non sono tanto importanti le parole che le persone dicono, quanto piuttosto il loro tono di voce e la loro postura. Attraverso un “rapporto” diretto e consapevole con le persone, ben il 93% della comunicazione -paraverbale e non verbale- può diventare un processo accessibile a tutti (HRD Fly Program, Genova, 2008/09). Il linguaggio corporeo è il tramite usato dagli esseri umani per trasmettere le informazioni per mezzo di gesti, atteggiamenti del corpo e mimica facciale, consapevoli o meno. Ha principalmente la funzione di sostituire le parole o rafforzare le parole e di rispecchiare le emozioni. Sono due le scienze fondamentali che formano la base dello studio moderno della comunicazione non verbale: la cinesica, ovvero lo studio dei fenomeni comunicativi appresi ed eseguiti attraverso i movimenti del corpo, e la prossemica, la disciplina che studia lo spazio e le distanze all'interno di una comunicazione, sia verbale che non verbale.

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Possiamo elencare alcune espressioni diffuse e comuni in tutto il mondo e che pertanto si possono ritenere innate e “universalmente valide”. La felicità è senza dubbio una di queste: sebbene non sempre significhi felicità, il sorriso è il segno più evidente di questo sentimento ed interessa soprattutto gli occhi e la parte inferiore del volto. Abbiamo poi la tristezza, riconducibile alla piega assunta dalla bocca, e il disgusto che si riflette soprattutto negli occhi e nella parte inferiore del viso. A queste aggiungiamo sentimenti quali la paura, la collera e la sorpresa. Oltre al viso, le mani sono la parte del corpo più espressiva. Sono così importanti che le muoviamo anche quando non devono fare niente di utile. Molti esperti oratori usano ampi gesti delle mani come la bacchetta di un direttore d’orchestra, per scandire i loro discorsi e sottolineare i concetti, mimando le azioni o le situazioni cui si riferiscono. E’ indubbio, per concludere, quanto sia importante la conoscenza del linguaggio del corpo e delle sue svariate applicazioni sociali; osservare le posizioni, i movimenti, le proporzioni e la struttura del corpo ci aiuta a comprendere meglio le persone, il carattere, lo stato d’animo e inevitabilmente ci porta a migliorare e ad approfondire i rapporti con gli altri. I testi che consigliamo per approfondire questo argomento sono “Perché mentiamo con gli occhi e ci vergogniamo con i piedi”, di Barbara e Allan Pease, e “L’avventura del comunicare” di Laura Cuttica Talice.

A cura di Michela e Fabio Grossi, Personal Trainers certificati ISSA CFT1 Esperti in rivalutazione della forma fisica, stile alimentare, fitness posturale. SALUTE IN MOVIMENTO Via Dante 2/9 - Genova Tel. 0106801234 - 3491574074 info@saluteinmovimento.com


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Flavio Fracasso Di colui che prova orrore per le serrature perché ritiene che creino il dannoso

ART

di Francesca Liotta

C

ertamente è circa. Circa l’età, nell’attimo precedente o successivo, s’apre nel grigio d’una porta bianca, elevata, ove la scheggia gialla si riflette nell’azzurro intermedio senza terre. Il blu liquido, di base, ne rimanda”. Così Flavio Fracasso firma una breve descrizione all’opera presentata recentemente nella mostra arte di guarigione Ngalso Healing Art a Milano. Ogni tanto mi dimentico che Flavio è anche un poeta, poi mi sorprende, in questo acrilico rarefatto quanto concentrato nello spazio - dal titolo Riflesso giallo - la porta. Le porte sono il tema della sua penultima produzione (termine terribile riferito ad un artista, ma in questo caso più che efficace e corretto, per lui, prolifico fino all’inverosimile, fedele ai dettami della serialità della ricerca pop da cui è partito all’inizio e che comunque non lo ha mai abbandonato), quella che il mio retaggio classico con conseguente spontaneità a difendere l’arte di contenuto simbolico-letterario, mi fa amare di più. In netto anticipo – Riflesso giallo è dell’inizio del 2000 e la serie vera e propria delle porte è del 2008 – l’artista alessandrino, veneto di origini, mezzo ligure d’adozione (più di dieci anni vissuti anche artisticamente a Genova), andava ad occupare lo spazio - quello spazio che era già diventato il protagonista assoluto dell’opera, dove le campiture in cui si divideva erano il risultato delle vecchie figure ormai geometrizzate - con una porta, un angelo bianco, tutelare delle stesse. Se gli domando qualcosa sulle porte, mi dice:” È spesso il dire entrare nel quadro, uscire dal quadro. Entriamo ed usciamo senza sosta da cose che abbiamo costruito e da condizioni naturali; deve esserci la coscienza di ciò, che poi diventa il pretesto per ricordarsi questa o quell’altra opera pittorica, solo per dare un

titolo, per bloccare un singolo pensiero; non possiamo dimenticarcene. Ed ecco la “porta” come sintesi di preclusione rivale o varco amico, come entrata in uno stato o uscita da una condizione. Personalmente accedo e fuoriesco da situazioni compositive e pittoriche continue, di cui ho solo una post-coscienza, spesso incasinata e analitica insieme. Dovrei essere così abile da farmi setacciare! Anche queste opere non sono un punto d’arrivo bensì uno stadio di passaggio com’è la porta stessa, come sempre, come tutte le robe, mie, dell’esistenza e non solo”. Flavio Fracasso, per le sue porte, prepara le tele utilizzando smalto puro o mescolato con sabbia o cenere della stufa (componente pittorica consolidata), poi con una controllata action painting (gli piace usare quest’ossimoro), dà corso alle colature, fino ad arrivare, con una pittura molto liquida, quasi trasparente, alla creazione delle geometrie necessarie, delle campiture su cui trionfererà la porta stessa, ancora liquida, per far trasparire ciò che c’è sotto. “In queste mie attuali esecuzioni i principi condizionanti non sono altro che lo smalto sintetico, il supporto pittorico e una figura essenzialmente geometrica com’è il quadrilatero. Rettangoli velati, trasposti e sovrapposti sulle due o tre dimensioni conosciute”, aggiunge Flavio, sicuro di sé, mentale, con il concetto delle proporzioni leonardesche ripetuto continuamente…anche in questo è seriale. Io scherzo e gli dico che si vede che è un geometra, pechè in realtà l’ultima cosa che mi interessa in questi lavori, è la costruzione degli spazi. Sono attratta ovviamente dal simbolo (scomoderei i Doors, esempio oltremodo scontato, incancrenito, ma comodo, i quali a loro volta scomodarono Aldous Huxley, che a sua volta scomodò William Blake) e, goticamente, da un simbolo

in cui l’apertura è sul mistero, sul non ancora luogo, addirittura sulla morte. Gli dico: “Vedi Flavio, siamo sempre lì, io penso alla porta dell’inferno dantesco di Blake…ma del resto, di diavoli tu te ne intendi…”. Sorride. Alludo ad una sua performance-installazione che aveva avuto il battezzo nell’ edizione di Etnomosaico 2007, quando apparve travestito da diavolo e a cui seguì tutto un ciclo rosso (che culmina oggi nel bagno del suo studio, ma che apparve anche nel bagno della casa di Mico per Resta Domiciliari in quello stesso anno) strapop, se mi concedete il termine. Un esempio è quello di Teatrino rosso (installazione-video), per la mostra Figli e/o interpreti del Monferrato, promossa dalla Provincia di Alessandria, nell’autunno 2007, a Palazzo Sannazzaro, a Casale Monferrato, in cui Carlo Pesce parlava del viaggio catartico di Fracasso in un possibile inferno. Tanto per essere fedele alla propria poetica di ciclo continuo di sé stesso e delle cose, quello, secondo me, fu un bellissimo esempio di autocitazione: appariva anche un suo vuoto a perdere (ciclo dei Vuoti a perdere, prima esposizione nel 2005, al Centro Congressi di Marengo, personale nell’ambito della Festa de l’Unità). Irriverenti ed etici (bisogna dire che l’ossimoro gli riesce proprio bene), le scultureinstallazioni dei vuoti a perdere, realizzati con le bottiglie della Ceres, sono una delle tante chicche di questo artista che scrisse sul catalogo della mostra: del popolo vuoto ci fai ciò che ci vuoi. Sante parole dette da un diavolo! Impossibile in questa sede, illustrare la lunga, complessa, copiosissima produzione – ripeto – di Fracasso. Anche quando credi di vedere non solo tutte le sue opere (prendetevi un week-end e andate a trovarlo!), anzi anche quando credi di vedere lui, ti appare la sua

ombra: mi riferisco alle sue autàrkie, vedi Autàrkia autoritratti di Flavio Fracasso, la mostra realizzata dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Alessandria e dalla libreria Mondadori nello spazio omonimo nel 2004. Lì l’autore scrisse:”…e l’ombra si scrollò di dosso l’uomo e non volle più rappresentarlo; decise di non corrispondere più alle sue azioni: divenne autonoma”. Fu un ottimo lavoro e lui trionfò, ombra di santo, ombra di diavoletto, ombra di guerriero, teskio…da bravo Scorpione, governato da Plutone. “Cosa ci riservi, per questo Natale”?. “Espongo, oltre alle porte i Paxsixbox, all’enoteca Gusto di Alessandria, dalla metà del mese di dicembre alla fine gi gennaio, in piazza Mafalda di Savoia”. Già, il lavoro sul braille, di cui ci aveva dato saggio in ex c-arte, nello scorso agosto, presso le Sligge di Ovada, spazio sotto l’ombrello, sempre a cura di Carlo Pesce. Questi lavori, nascono dal reperimento di alcuni anni fa, da parte di Fracasso, di veri e propri volumi di carta braille, subito occasione per l’artista di farne nuove tavolozze (“la carta per me è una specie di tavolozza”), in realtà acrilico e collage su tela e, per i paxsixbox – il pax 6 è il gene master della vista – le carte vengono collocate sotto lastre di vetro. L’ennesimo stravolgimento: la carta braille – fatta per il tatto – è allontanata dalla sua “mission” e messa in vetrina. Ecco l’inaspettato accento di drammaticità, che evidenziava Maria Luisa Caffrelli nel suo saggio critico, a proposito degli scarti calpestati di Flavio Fracasso, nella mostra dell’autunno 2006, nell’allora Galleria d’arte La Cittadella, ad Alessandria. Mi è piuttosto chiaro, a questo punto, che dietro ogni porta d’artista o di comune mortale a caccia di inconscio, c’è solo l’uomo. E la concordanza a senso è con il dramma.

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La cucina delle feste

a cura di Roberto Loddi

L’antica tartrà piemontese È una ricetta molto antica, infatti pare che abbia origini saracene e che risale intorno all’anno mille ed è tipica della cucina tradizionale invernale contadina. Oggi è ritenuto un piatto importante e viene proposto dai migliori ristoranti del Piemonte. La sua consistenza, ricorda quella di un delicato budino ed è un ottimo antipasto, servito con un contorno di zucchine, patate e carote al burro saltate in padella. Perfetta è la scelta di questo piatto in occasione delle feste. Ingredienti: 4 uova intere, 2 tuorli, g 500 di latte fresco intero, g 250 di panna liquida, un porro tritato, g 60 di parmigiano grattugiato, 2 cucchiai di erbe tritate molto finemente (maggiorana, timo e rosmarino), noce moscata, pane grattugiato, burro, sale e pepe di mulinello q.b. Preparazione: come prima operazione, fai rosolare il porro con un pezzo di burro su fuoco molto dolce, fino a quando si appassisce, bagnando il soffritto con poco brandy. Fatto ciò, sbatti le uova con una presa di sale, poi unisci il latte, la panna, una grattata di noce moscata, una macinata di pepe, il trito di erbe e il soffritto di porro, quindi mescola accuratamente il tutto e il ricavato suddividilo in 9 stampini monodose precedentemente imburrati e passati nel pane grattugiato. Terminata questa operazione, poni gli stampini in una teglia contenente dell’acqua bollente e passala in forno gia caldo a 200° per la cottura a bagnomaria per un ora circa, avendo l’accortezza di coprire la preparazione con un foglio di alluminio. Passato il tempo richiesto, sforna la tartrà e lasciala riposare almeno un quarto d’ora prima di servirla con uno spezzatino di carote, zucchine e patate, saltate in padella con un pezzo di burro. Si accompagna degnamente anche con un contorno di funghi porcini trifolati. Vino consigliato: Monferrato Chiaretto o Ciaret

I rabaton Preparazione tipica della Fraschetta. I rabaton si preparano facendo rotolare cucchiai di impasto su un piano di lavoro leggermente infarinato; successivamente lessati in abbondante brodo vegetale o brodo di cappone, poi conditi con burro, salvia e grana(ma si possono anche gratinare in forno con l’aggiunta di erbe aromatiche). Nei locali più alla moda i rabaton vengono serviti anche con l’aperitivo. Ingredienti: g 400 di bietole o erbe di campagna se di stagione, g 400 di foglie di spinaci, quattro uova, due mazzetti di maggiorana, un mazzetto di timo, g 200 di grana grattugiato, g 400 di ricotta, g 100 di burro, un mazzetto di prezzemolo, g 30 di farina bianca, g 200 di latte intero fresco, g 100 di mollica di pane imbevuta, g 30 di pane grattugiato, rami di rosmarino, timo, farina per rotolare, brodo, sale e pepe q.b. Preparazione: lava le bietole o le erbe di campagna (denti di cane, donnette, spinaci selvatici), le foglie di spinaci e falle appassire in una pentola

Il pranzo di Natale Menu Antipasti Prosciutto di Parma, salame cotto e di Varzi Galantina di galletto ai pistacchi Insalatina di cruditee con seppie Quiche di carciofi e salmone Tortino di cardi con fonduta Primi piatti Risotto al tartufo nero Agnolotti al sugo di stufato Secondi piatti Cappone di Marozzo con mostarda di Voghera Cipolline all’agro dolce Reale di vitello con salsa tartufata Patatine agli aromi Dessert Semifreddo al torrone con crema di moscato Panettone – clementine - datteri Cantina Vini in abbinamento della selezione Torino

Auguri di Natale

nella sola acqua di sgrondatura. Fatto ciò, scolale, strizzale con cura e tritale, poi metti a bagno la mollica di pane nel latte, dopodichè trita finemente il prezzemolo insieme al timo e alla maggiorana e il battuto ottenuto, accomodalo in un recipiente con le verdure; unisci la ricotta, le uova, g 120 di formaggio, il pangrattato e la mollica di pane ben strizzata. Terminata questa operazione, regola il sapore di sale ed impreziosiscilo con una macinata di pepe, quindi mescola con cura il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo. Preleva con un cucchiaio parte dell'impasto e man mano appoggia i mucchietti su un piano di lavoro infarinato; aiutandoti con le mani, forma dei tronchetti dandogli una forma cilindrica affusolata. Arrivati a questo punto, metti sul fuoco una pentola con abbondante brodo leggero, tuffa delicatamente i rabaton (pochi alla volta) e scolali con un mestolo a ragno appena vengono a galla; subito dopo disponili in piatti individuali preriscaldati (sette rabaton per porzione); cospargili con burro fuso, foglie di salvia, parte del grana rimasto e una macinata di pepe. Servi la pietanza immediatamente. Vino consigliato: deve essere giovane, con un bouquet dagli aromi vegetali, fresco e morbido come il Gavi di Gavi.

Il cappone piemontese ripieno al forno Ingredienti: un cappone di Marozzo già disossato pronto a cuocere di kg 1,5 circa, g 150 di salsiccia di Bra, g 150 di carne macinata di vitello, 2 uova freschissime, la mollica di una biova imbevuta nel latte e strizzata, g 100 di parmigiano grattugiato, 1 cipolla, 1 spicchio di aglio, un ciuffo di maggiorana, un ciuffo di timo, un ciuffo di prezzemolo, g 200 di vino bianco secco tipo cortese, olio extravergine d’oliva, burro, noce moscata, sale e pepe q.b. Preparazione: piatto tipico della tradizionale cucina natalizia piemontese, il cappone ripieno risulta essere una pietanza di pregiata fattura e squisitezza. Detto ciò, mescola in un recipiente la carne di vitello con la salsiccia sbriciolata, la mollica del pane, il parmigiano, le uova, la cipolla con l’aglio, il prezzemolo

e le erbe aromatiche tritati molto finemente, aggiusta il sapore di sale ed impreziosiscilo con una grattata di noce moscata e una generosa macinata di pepe. A questo punto, spruzza di sale e di pepe il cappone e farciscilo con il composto precedentemente preparato e avvolgilo formando un rotolo compatto che andrai a cucire con del filo da cucina. Fatto ciò, accomoda l’arrosto in una teglia ben imburrata e unta di olio, passala dunque in forno già caldo a 180° per un paio di ore, girando spesso la carne e irrorandola con il vino e il fondo di cottura che si sarà formato. Passato il tempo richiesto, il cappone dovrà risultare di un bel colore dorato. Una volta raffreddato, tagliato a fette poi riscaldalo nuovamente e servilo con un contorno di patate arrosto ed erbette al burro, ma è perfetto anche con una mostarda di Cremona. Vino consigliato: Dolcetto d’Acqui.

La torta di nocciole Ingredienti: g 300 di farina di nocciole, g 200 di farina bianca, tre uova, tre cucchiai di cioccolato in polvere, g 100 di burro fuso, una cucchiaiata d’olio d’oliva, g 150 di latte intero, una tazzina di caffé ristretto, un bicchierino di rum, una bustina di lievito per dolci, g 40 di zucchero in granella, zucchero di canna, sale q.b. Preparazione: in un recipiente frulla le uova con lo zucchero e una presa di sale poi, sempre mescolando aggiungi la farina di nocciole, la farina setacciata insieme al lievito e il cioccolato, l’olio, il latte, il burro, il caffé e il rum. Fatto ciò, amalgama accuratamente tutti gli ingredienti e il composto ottenuto, che dovrà risultare cremoso; accomodalo in uno stampo di cm 28, foderato con carta oleata bagnata, strizzata e cosparsa con la granella di zucchero, mentre la superficie cospargila con poco zucchero di canna. Arrivati a questo punto, passa la preparazione in forno già caldo a 180° per 40 minuti circa (rimane sempre valida la prova stecchino) e una volta cotta , estrai la torta dal forno e lasciala raffreddare. Servila con uno zabaione al moscato. Vino consigliato: Moscato d’Asti tappo raso.

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Augura no Buone F e ste 19 dicembre: La cena degli auguri con Federica Misasi – Live in collaborazione con Dietro L’arte Musica dal vivo e ballo con Mario Provera & Luciano Ricaldone É gradita la prenotazione A disposizione per comunioni – cresime – nozze – catering - eventi ecc.

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Il Natale, inteso come una serie di ricorrenze che dal solstizio d’inverno vanno fino all’Epifania, è atteso con entusiasmo da grandi e piccini. Festività che nella tradizione popolare erano legate alla chiusura di un ciclo stagionale e alla nascita del nuovo ciclo. Il Natale appartiene all'anno liturgico dei cristiani, in cui si ricorda la nascita di Gesù Cristo, che nella credenza occidentale cade il 25 dicembre, mentre in quella orientale viene celebrato il 6 gennaio. La tradizione cristiana sostituisce quella pagana che un tempo era la festa del Fuoco e del Sole, la festa della divinità della luce Mitra. Nella Roma antica dal 17 al 24 si festeggiavano i Saturnali in onore di Saturno, dio dell'agricoltura, ed era un periodo dove si viveva in pace, si scambiavano i doni, tutti diventavano più buoni e si festeggiava con sontuosi banchetti, all’insegna dell’amicizia e della buona tavola. Tra i Celti invece si festeggiava il solstizio d'inverno. Nel 274 d.C. l'imperatore Aureliano decise che il 25 dicembre si festeggiasse il Sole. E' da queste origini che risale la tradizione del ceppo natalizio, ceppo che nelle case doveva ardere per 12 giorni consecutivi e doveva essere di quercia, un legno propiziatorio, e da come bruciava si presagiva come era il nuovo anno. Il ceppo natalizio nei nostri giorni si è trasformato in luci e in candele che addobbano e illuminano case, alberi, e strade. Il Natale di oggi proviene da tradizioni borghesi del secolo scorso, portandosi dietro un po’ di tutte le sue credenze sia di origine pagana che di origine cristiana. Il Natale è preceduto dalla vigilia, che dovrebbe essere in pratica una giornata di astensione dal cibo e di veglia in cui ci si prepara ai bagordi culinari per le feste in arrivo. Il pranzo di natale è motivo di fratellanza, di convivialità, di portate di antiche tradizioni, e viene consumato quasi sempre in casa con i parenti. Come ben si sa, tutti i menu tradizionali terminano con un dolce, anch’esso tradizionale e noi italiani ne abbiamo un patrimonio invidiabile. Dolci di pregiata fattura, tutti sublimi, preziosi, prelibati che spesso richiedono molto tempo per la realizzazione. In ogni casa si allestisce un presepe o un albero di natale, con luci e addobbi, più appariscenti possibile. Questa serie di festeggiamenti continua con l'ultimo dell'anno e termina con l’epifania, che ogni festa porta via. Ed ora è il momento del brindisi e degli auguri, che facciamo di cuore a tutti i lettori che sempre ci leggono con tanto interesse.

Il cenone di San Silvestro Menu Aperitivo con golosità Antipasti Tonno, spada e salmone affumicati con insalatina di carciofi Sfogliatella con cardi e crema di robiola di Roccaverano Primi piatti Risotto con polpa di granchio, Brunoise di zucca e tartufo nero Gamberoni gratinati al lardo di Arnad con radicchio trevigiano Sorbetto al mango e rum Secondi piatti Filetto di manzo scaloppato con salsa al Nebbiolo e tortino di patate Dessert Mousse ai marroni glacee con passata di lamponi Brindisi di mezzanotte con metodo classico Cantina Vini in abbinamento della selezione Torino


POST-IT Lunedì 7 Parole, suoni, colori - Strevi - Museo enoteca - "Canto quel motivetto che mi piace tanto!", spettacolo con Gianfranco Cerreto ed Ivana Zincone. Inizio alle 21. Fubine Ridens - Fubine - Casa del popolo - "Natale al basilico", spettacolo di Valerio Di Piramo realizzato dalla Compagnia "Lillibo Teatro" di Alessandria. A seguire consegna del premio "Fubinese dell'anno". Inizio alle 21.15. Giorni di grigio intenso - Alessandria - Sala Giunta Comunale - Presentazione del libro di Marcello Marcellini, la storia dell'Alessandria nei due anni di campionato in serie A 1957/58 . Inizio alle 18.

Dicembre

Moltheni - Milano - La Casa 139. Giovedì 10 Parliamo di volontariato - Alessandria Informagiovani - Via Guasco - Informaparty sul tema "Volontariato culturale e artistico", a cura di "Regala un sorriso", organizzato per scoprire il mondo del volontariato giovanile. Inizio alle 18. Cantar DiVino - Ovada - Teatro Comunale - Piazza Martiri della Benedicta - Ultimo appuntamento con la Stagione Teatrale Musicale, nell'intervallo degustazione di prodotti tipici.

Musica 90 - Il Pane e le Rose - Torino Sala Espace.

Biffy Clyro + People In Planes - Milano – MusicDrome.

Slayer - Milano – Alcatraz.

The Black Heatr Procession - Milano Magazzini Generali.

Venerdì 11 Teo Teocoli Show - Alessandria - Teatro Comunale - Spettacolo del comico milanese. Inizio alle 20.45.

Paradise Lost - Milano - Magazzini Generali. Mercoledì 9 Pippi Calzelunghe - Alessandria - Teatro Comunale - Rassegna pomeridiana del Teatro Ragazzi, spettacolo supervisionato da Gigi Proietti. Inizio alle 17.30.

Julian Plenti - Milano – Magazzini Generali. Eros Ramazzotti - Torino, Palaolimpico (Isozaki). Renato Zero - Assago (MI) – Forum.

Sick Tamburo - Torino – Fabrik.

Parole, suoni, colori - Borgoratto - Santa Maria Assunta - Concerto dell'Immacolata con il Trio Sintonie Sonore. Inizio alle 17.

Così è se vi pare - Fresonara - Piazza Don Orione - Spettacolo della Compagnia Nuovo Palcoscenico, regia di G. Costantino. Inizio alle 21.

Blues al femminile - Evelyn TurrentineAgee & Gospel WarriorsS Singers - Acqui Terme - Basilica dell’Addolorata Piazza Addolorata - Concerto gospel con inizio alle 21. Concerto dell'Orchestra da Camera del Conservatorio - Alessandria - Auditorio Pittaluga - Concerto diretto da John Linch. Inizio alle 21. I volontari e l’arte - Alessandria – Teatro Parvum – Via Mazzini - Concerto pianistico del duo Giuseppina Srcavaglieri e Manuela Capelli, inizio alle 21.15.

Il disordine delle cose - Vercelli - Officine Sonore. Domenica 13 I volontari e l’arte - Alessandria Teatro Parvum – Via Mazzini - Improvvisar fiabe. Storie magiche sul filo dell’immaginazione con l’associazione “Quinta tinta”. Inizio alle 16.

L'attore - Gavi - Teatro Civico – Dal romanzo di Mario Soldati, uno spettacolo realizzato dal Teatro Carcano, regia di Giulio Bosetti. Inizio alle 21.15.

Kid Harpoon - Milano - London Loves @ Plastic. Sud Sound System - Trezzo d'Adda (MI) - Live Club.

La Maratona della Forchetta 2009 Montaldo Bormida - Ristorante La Selva - Località Selvaggia. DOC Monferrato tipico e shopping Casale M.to - Centro storico - Mercatino di prodotti di qualità, bancarelle, gazebo colorati, negozi aperti e manifestazioni di contorno animeranno nel corso della giornata il centro storico. Eros Ramazzotti - Torino - Palaolimpico (Isozaki). Franco Boggero - Casale M.to - Circolo Arci Pantagruel. Lunedì 14 Renato Zero - Assago (MI) – Forum.

Sabato 12 XXXVI Rassegna Concertistica Capolinea Casale... destinazione Europa - Casale M.to - Palazzo Sannazzaro Concerto degli Zampognari, inizio alle 17.

Martedì 15 Vita di Galileo - Casale M.to - Teatro Municipale - Spettacolo di Bertolt Brecht con Franco Branciaroli, realizzato dal Teatro degli Incamminati ed il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Regia di Antonio Calenda, inizio alle 21. Deep Purple - Milano – Forum.

Astenersi agenzie - Ovada - Loggia di San Sebastiano - Racconto con personaggi assurdi ma fin troppo reali all'interno di una storia al tempo stesso tragica ed involontariamente divertente. Inizio alle 21.15. Ministri - Milano - Magazzini Generali. Slayer - Milano – Alcatraz.

I volontari e l’arte - Alessandria Teatro Parvum – Via Mazzini - Perché il Natale non è due o tre volte l’anno. Spettacolo di animazione per bambini. Inizio alle 17. Overture des saponettes, concerto per bolle di sapone – Valenza - Rassegna pomeridiana del Teatro Ragazzi a cura del Teatro Regionale Alessandrino. Inizio alle 16.

Mondi capovolti - Gavi - Teatro Civico - Prosegue la stagione teatrale con lo spettacolo tratto dal libro "Non tornerò col dubbio e con il vuoto". L'interprete sarà l'attore torinese Marco Alotto. Inizio alle 21.15. Moltheni - Torino - Spazio 211

Venerdì 18 La Bella Addormentata - Alessandria Teatro Comunale - In scena, l’esibizione del Moscow Festival Ballet, la prima compagnia di danza indipendente fondata a Mosca, durante il periodo della Perestroika. Direttore artistico: Sergei Radchenko. Inizio alle 20.45. I volontari e l’arte - Alessandria Teatro Parvum – Via Mazzini - L’associazione “Il Melograno” presenta “Saggio di fine anno”. Fantasie e danze orientali a cura degli allievi. Ingresso libero, inizio alle 21.15. XXXI Stagione amici della musica di Tortona - Tortona – Teatro Civico - Concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Ucraina di Kiev, dirige Nicola Giuliani. Inizio alle 21. Aspettando Natale - Valenza - Palazzo Valentino - piazza XXXI Martiri - Alle 21, esibizione del coro Gaiamusica. Ingresso libero.

Callisto - Segrate (MI) - Circolo Magnolia. Mercoledì 16 Vita di Galileo - Casale M.to - Teatro Municipale - Spettacolo di Bertolt Brecht con Franco Branciaroli, realizzato dal Teatro degli Incamminati ed il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Regia di Antonio Calenda, inizio alle 21.

Una Stella lunga un secolo - Casale M.to - Palaferraris - Serata di festa per celebrare il compleanno del Casale Calcio, condotta da Paolo Cavallone e Cristiano Militello di Striscia la Notizia. Inizio alle 21. Serate sotto l'ombrello - Ovada - Due sotto l'ombrello, Via Gilardini - "Asta e auguri", a cura di Franco Pesce. Inizio alle 21.15. La reincarnazione: testimonianze ed opinioni - Casale M.to - Sezione di Via Paleologi - Conferenza del ciclo tenuta dal dott. Enrico Ferretti. Inizio alle 21.30. Garbo - Milano – La Casa 139 Devendra Banhart - Milano – Magazzini Generali

La fotografa alessandrina Loredana Mantello, che aveva esposto pochi mesi fa alla Mondadori di Alessandria, ha realizzato una grande mostra al Museo Nazionale di Manama (Bahrain) dedicata all’acqua.

AQUA 22

Giovedì 17 I volontari e l’arte - Alessandria Teatro Parvum – Via Mazzini - L’Aveas onlus, presenta “Ricordando Frank Sinatra”. Orchestra diretta da Vincenzo Talento. Ingresso libero, inizio alle 21.15.

Bob Mould - Milano – MusicDrome. Marta sui Tubi - Torino - Hiroshima Mon Amour. Black Eyed Dog - Milano – Scighera.

Sicurezza, prevenzione e autodifesa - Alessandria - Sala Fidicom - Via XXIV Maggio - Dibattito per imparare a proteggersi da truffe e incidenti. illustrato dal colonnello dei carabinieri Marcello Bergamini. Inizio alle 18.

Callisto - Torino - United Club

Velvet - Moncalieri (TO) - Fabrik Juniorclassica - Alessandria - Teatro Comunale - Sala Ferrero - Nuova stagione baudoliniana, con il concerto dell'orchestra dei ragazzi della classica di Alessandria diretti dal Paolo Ferrara. Inizio alle 17.

Renato Zero - Assago (MI) – Forum. Paolo Villaggio: vita morte e miracoli - Tortona - Teatro Civico - Via Ammiraglio Mirabello -Spettacolo con testo e regia del comico genovese. Inizio alle 21.

Sicurezza - Prevenzione e autodifesa - Alessandria - Sala Fidicom - Via XXIV Maggio - Incontro proposto dall'Unitre per imparare a proteggersi da truffe e incidenti. Mario Masini, Questore di Alessandria, illustrerà il tema "Polizia di Stato. Prevenzione, una possibilità concreta". Inizio alle 18.

Linea 77 - Segrate (MI) – Magnolia.

Franz Ferdinand - Torino - Palatorino (ExPalastampa).

Martedì 8 Tartufo - Valenza - Teatro Sociale Commedia di Molière sull'ambiguità, con Licia Maglietta, regia di Carlo Cecchi. Inizio alle 20.45.

Gran Galà dell'Operetta - Pontestura - Salone Teatro G.Verdi – Concerto con Silvia Zanardi (soprano), Ilaria Zanetti (soubrette), Filippo Pina Castiglioni (tenore), Gigi Franchini (comico), Sandro Cuccuini (pianoforte). Inizio alle 21.

MOVÍDAlife -

Lunghe esposizioni, tenendo l’otturatore aperto per alcuni minuti alla volta, per registrare il lento movimento del mare e delle onde. Dice l’Artista: “questi momenti evocano il passato, il presente e il semplice piacere di rimanere in silenzio, sola con i miei pensieri. Sono affascinata da quei momenti privati, nei quali il tempo si ferma e la distanza diventa incommensurabile. Il suono del mare con le sue cadenze melodiche mi ipnotizza lentamente, cullando i miei sensi fino a non accorgermi più del passare del tempo”. Piccoli Ømomenti catturati come sguardi verso l’infinito, nella gioa n°15 - DICEMBRE 9 tranquilla di essere soli.


"Cifa e le radici del cappello" MOSTRA FOTOGRAFICA ALLA LIBRERIA MONDADORI Una mostra fotografica può apparire un modo inconsueto e suggestivo per porgere i propri auguri natalizi. Eppure, quale modo migliore per un’associazione culturale che studia il linguaggio delle fotografia? Cifa 1984 B.F.I. Hat’s photo Gallery Amis del Capé, associazione onlus con sede in via Venezia 7 ad Alessandria, organizza, con il supporto del CSVA, una mostra fotografica sociale collettiva presso la Il Teatro degli orrori - Mezzago (MI) - Bloom Sabato 19 I volontari e l’arte - Alessandria Teatro Parvum – Via Mazzini - L’associazione “Chiesa cristiana avventista del settimo giorno” presenta “Concerto gospel” con il gruppo “Alleluya”. Ingresso libero, inizio alle 21.15. Eccentrici esperimenti e mirabolanti magie - Gavi - Teatro Civico - Prosegue la stagione teatrale con lo spettacolo tratto dalla trasmissione televisiva "Trebisonda", con Marco Sereno Calandri. Inizio alle 21.15. Aspettando Natale - Valenza - Duomo Piazza XXXI Martiri - Alle 21, esibizione del coro Santa Maria Maggiore. Ingresso libero. Libringiro - Casale M.to - Biblioteca Luzzati - Castello - Appuntamento con le letture animate per bambini condotte da Barbara Corino. Al termine, verrà offerta la merenda ai partecipanti. Inizio alle 16.30. Il Tagliere - Novi L.re - Piazza Delle Piane - Mercatino di prodotti gastronomici di qualità, molti dei quali insigniti del marchio DOP e di vini piemontesi. Mercatino di Natale - Acqui Terme - Tutta la città vivrà la magia dell’atmosfera natalizia con il mercato di artigianato ed oggettistica natalizia, che si svolge dalle 8 alle 19 in Piazza Bollente e sotto i Portici Saracco. Co' Sang - Milano - C.S. Leoncavallo Rock School - Casteggio (PV) - New Thunder Revolution Domenica 20 Armonie in Valcerrina 2009 - Serralunga di Crea - Santuario di Crea - Concerto del quintetto dell'Orchestra Sinfonica della Rai, composto da: Luca Ranieri e Matilde Scarponi (viola), Roberto Ranfaldi e Roberto Righetti (violino) e Pierpaolo Toso (violoncello), Inizio alle 17.30. Villadeati Gospel Festival - Villadeati - Chiesa Parrocchiale - Concerto del Seventh Gospel Choir di Settimo Torinese. Inizio alle 16.30. I volontari e l’arte - Alessandria Teatro Parvum – Via Mazzini - XI Festa del volontariato, musiche con l’Orchestra Regala un sorriso, presepe vivente del gruppo Galimberti, sorprese e rinfresco. Tutte le associazioni si incontrano per gli auguri di Buon Natale, inizio alle 15. Mercatino di Natale - Acqui Terme - Tutta la città vivrà la magia dell’atmosfera natalizia con il mercato di artigianato ed oggettistica natalizia, che si svolge dalle 8 alle 19 in Piazza Bollente e sotto i Portici Saracco. Aspettando Natale - Valenza - Dalle 7 alle 20 in Corso Garibaldi, mercatino aleramico. Dalle 17 concerto della Santa Klaus Dixie Band. Alle 21, alla Parrocchia Madonnina, viale Santuario, esibizione del joy singers choir.

galleria della libreria Mondadori in via Trotti 54 ad Alessandria. L’esposizione inaugurata sabato 5 dicembre, alla presenza di Maurizio Galimberti, nome di fama internazionale dell’immagine polaroid, e che durerà fino al 10 gennaio 2010 (ingresso libero e gratuito), è un’occasione non soltanto per ammirare gli scatti dei fotografi, ma anche per apprezzare le finalità dell’associazione, che da ben 25 anni (portati con spirito

giovanile e fervente) opera in favore della diffusione storica dell’identità cittadina del cappello. I workshop, i laboratori tematici, i corsi, i convegni e le mostre come questa alla libreria Mondadori servono infatti a promuovere l’attività socio-culturale della fotografia, a far conoscere a tutti i cittadini l’identità e la storia del cappello che tanto ha rappresentato per le radici della nostra città.

Andrea Capezzuoli & Luca Rampini Casale M.to - Circolo Arci Pantagruel Lunedì 21 Romolo il Grande - Valenza - Teatro Sociale - In scena la commedia storica di Fredrich Durrenmatt sul tardo impero romano alla vigilia della sua caduta. Regia di Roberto Guicciardini. Inizio alle 20.45. Sillabari - Casale M.to - Teatro Municipale - Spettacolo di Goffredo Parise con Luca Altavilla, Alberto Gamberini e Alfonso De Filippis. Regia di Paolo Poli. Inizio alle 21. Concerto di Natale per la città di Alessandria - Alessandria - Chiesa di S.Stefano - Nell'ambito della nuova stagione concertistica baudoliniana, il repertorio classico e natalizio offerto dall'Orchestra Classica di Alessandria. Inizio alle 21. Ingresso libero. Gianmaria Testa - Torino - Teatro Regio Linea 77 - Milano - Alcatraz Martedì 22 Giuliano Palma & The Blue Beaters Torino - Hiroshima Dirty Dolls - Casteggio (PV) - New Thunder Revolution Giovedì 24 Mercatino di Natale - Acqui Terme - Tutta la città vivrà la magia dell’atmosfera natalizia con il mercato di artigianato ed oggettistica natalizia, che si svolge dalle 8 alle 19 in Piazza Bollente e sotto i Portici Saracco. Dicembre Conzanese 2009 - Conzano Alla Chiesa Parrocchiale di S. Lucia, alle 23 e nella Chiesa Parrocchiale di S. Maurizio, alle 24, Messa di Mezzanotte e al termine scambio di saluti con distribuzione di vin brulè e panettoni. Sabato 26 New York Ska Jazz Ensemble - Trezzo d'Adda (MI) - Live Club Domenica 27 Gran concerto di fine anno - Novi Ligure - Auditorium Dolci Terre di Novi - Tradizionale concerto di fine anno, protagonista l'Orchestra Classica di Alessandria, diretta da Maurizio Billi, con la partecipazione del sassofono solista Federico Mondelci. Inizio alle 21. Martedì 29 My fair lady - Alessandria - Teatro Comunale - In scena, il musical di Alan Jay Lerner per la regia di Corrado Abbati. Inizio alle 20.45. Giovedì 31 Capodanno in piazza - Villadeati - Piazza Martiri - Concerto dance anni '70-'80-'90. Caldarroste e servizio bar. Inoltre ci sarà anche la marcia della pace. A seguire, distribuzione di panettone e spumante per tutti. Inizio alle 21.

OFFICINEMA

dedicato al cappello Terminata la 6° edizione del Concorso ‘Un soggetto per OFFICINEMA’ , rivolto agli studenti delle scuole superiori della provincia di Alessandria, promosso dagli Istituti ‘SALUZZO-PLANA, ‘VINCI’, GALILEI’ e ‘FERMI’. Il tema di quest’ anno era ‘IL CAPPELLO’ e non a caso la premiazione è avvenuta nel Palazzo Borsalino, nella Sala lauree. Sono arrivati 80 soggetti scritti da 122 studenti. Numerosi i premi assegnati: borse di studio’ e libri di narrativa dagli Assessorati.ti alla Pubblica Istruzione e alla Cultura della Provincia di Alessandria e dalla Fondazione CRT; una raccolta di racconti di autori alessandrini, "Borsalino, un diavolo per cappello" dall’ Assessorato alla Cultura del Comune di Alessandria. Tre i soggetti vincitori premiati con € 150.00 ciascuno: ‘In una stanza grigia…’ di Elena Panebianco, Chiara Martra e Romina Montedoro; ‘Il cappellaio matto’ di Selene Novaro Mascarello; ‘Forever young’ di Alice Cavagnoli e Viviana Allegrotti. Hanno vinto i secondi premi altri tre soggetti (€ 50.00 ciascuno): ‘Busmeron’ di Anna Iorga; ‘Come vi piace’ di Patrizia Iovieno e ‘La storia del cappello di Harry Potter’ di Luca Bortolini. Un premio speciale agli autori di 5 soggetti meritevoli (€ 30 ciascuno) a Deborah Bua; Emanuela Gianninoto e Silvia Kostopoulos; Barbara Rocca; Serena Selvaggio; Annalisa Fieno.

TRA DANZA E GESTO ALLA MONDADORI La Vicepresidenza Assessorato alla Cultura della Provincia di Alessandria, promuove in collaborazione con l’Associazione Culturale liberARTi, la mostra di pittura ed installazione “Tra danza e gesto”, presso la libreria Mondadori, ad Alessandria, ViaTrotti 58. La mostra rimarrà aperta per tutto il periodo natalizio negli orari previsti dalla libreria. Con opere delle artiste Simona Maioglio, Cecilia Prete, Lucia Serafini e con la straordinaria partecipazione del maestro Enrico Colombotto Rosso, l’esposizione, a cura dell’artista e critico casalese Piergiorgio Panelli, svolge il tema della danza e propriamente del gesto, ad essa sotteso ed inevitabilmente gesto pittorico, laddove l’arte, a tutto tondo, riceve la contaminazione di entrambi. Info: Provincia di Alessandria Vicepresidenza Assessorato Cultura tel: 0131 304004/06 Libreria Mondadori Via Trotti 58 tel: 0131 261423

Lowlands - Pavia - Spazio Musica

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Il mestiere del fume fumetto. Intervista a Cristiano Spadavecc Spadavecchia

Trentasette anni e una carriera affermata nel campo del fumetto, del cinema, dell’illustrazione e della pubblicità. E’ l’identikit di Cristiano Spadavecchia, disegnatore nato e cresciuto ad Alessandria, conosciuto dagli appassionati per Brendon, bimestrale fantasy/fantascientifico della Sergio Bonelli, storica casa editrice del fumetto italiano (quella di Tex, Dylan Dog e Nathan Never, per intenderci). Tra i suoi lavori più significativi si possono citare anche i disegni per Magico Vento (altra serie Bonelli), la miniserie Khor (Star Comics) e, in campo cinematografico, gli storyboard (sceneggiature disegnate) dei film "A/R Andata e Ritorno", "L'uomo che rubò la Gioconda" e "Melissa P". Su testi di Marco Ponti, Cristiano sta disegnando anche 25 Metriquadri, una striscia comica ambientata a Torino, la città in cui vive attualmente. Cristiano, puoi riassumerci brevemente le tappe della tua carriera nel campo del fumetto? a prima tappa ha luogo in Alessandria quando stavo terminando il Liceo scientifico, alla fine degli anni Ottanta. L’euforia per essere sopravvissuto a quel terribile decennio mi ha riavvicinato al fumetto non solo come lettore, ma anche come disegnatore. Grazie alle dritte di alcuni insegnanti e di un paio di buoni amici portai a vedere alcuni miei disegni e ho iniziai a collaborare saltuariamente con alcune riviste, come caricaturista. Di lì a poco ho vissuto due avvenimenti estremamente significativi, uno triste e uno felice, come spesso capita nella vita: la scomparsa di mio padre e l'incontro con un noto disegnatore di Dylan Dog. Di seguito ho superato una serie di tappe molto dure, ma anche molto utili per la mia crescita come disegnatore e come persona: nei primi anni Novanta l’iscrizione all'Accademia di Belle Arti di Torino e, a metà di quel decennio, il progetto Erasmus, grazie al quale ho frequentato la Wimbledon School of Art. Successivamente mi sono laureato in scenografia e, alla fine degli anni Novanta, ho realizzato le prime pubblicazioni di un certo livello, grazie alle quali sono stato notato da alcune redazioni della Sergio Bonelli Editore. Quando hai capito per la prima volta che disegnare fumetti sarebbe stata la tua professione? Quando sono entrato per la prima volta nello studio di Luigi Piccatto (il disegnatore di Dylan Dog di cui sopra): vedere tutti quei pennelli e quei fogli, la china nera e i disegni lasciati a metà, ancora da finire; tutte quelle immagini come dei sogni che prendevano prima forma e poi vita, sulla carta! Ricordo anche la forte emozione quando ho visto i miei primi lavori pubblicati. Per quali serie stai lavorando attualmente? Il bimestrale Brendon per Sergio Bonelli Editore, sui testi di Claudio Chiaverotti. Inoltre disegno una striscia comica sui testi del regista e sceneggiatore Marco Ponti, dal titolo “25 Metriquadri”, che compare sulla rivista Extratorino. Il sottotitolo del tuo blog è "il mestiere del tratto". Quanto c'è di arte e quanto di mestiere nel lavoro di un fumettista? L’idea è di un mio amico. Era il titolo di una mostra di tavole originali che abbiamo organizzato insieme a Dronero, diversi anni fa. Mi è sembrato molto azzeccato e ho

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deciso di riprenderlo per il blog. Quanto alla domanda, risponderò parafrasando uno scrittore il quale scriveva che dietro ad ogni opera artistica c'è solo un uno per cento di ispirazione mentre il restante novantanove per cento è “traspirazione”, cioè sudore, fatica. Nel tuo blog ti definisci fumettista, storyboard artist e insegnante. Puoi descriverci quest'ultimo aspetto del tuo lavoro? Da qualche anno insegno in alcune scuole di fumetto: quella storica del comune di Asti fondata da Piccatto, Vercelli e Armando in collaborazione con gli enti comunali locali; dall’anno scorso insegno anche nella sede torinese della Scuola Internazionale di Comics diretta da Vittorio Pavesio. Per qualche anno ho anche insegnato Storia dell'Arte e Disegno nelle scuole pubbliche, ma questa è un’altra storia… Qual è il tuo genere fumettistico preferito? Amo la contaminazione dei generi, in questo senso Brendon mi viene molto facile perché nelle sue avventure il lettore trova un patchwork di diverse tipologie narrative che spaziano dalla fantascienza al fantasy, da "Mad Max" a "Nightmare before Christmas", per intenderci. Brendon è, inoltre, il personaggio a cui sono più affezionato, per via della permanenza come collaboratore della serie. Questo mi sta permettendo, anno dopo anno, di scoprire meglio tutte le sfumature del personaggio e di affinare una migliore corrispondenza tra i testi di Claudio e i miei disegni. Quali sono le scuole e gli stili fumettistici che trovi più interessanti al di fuori dall'Italia? Prima tra tutte metterò la scuola franco-belga, che sforna da sempre, con una buona costanza, storie scritte e disegnate magistralmente. A poca distanza c’è, secondo me, la scuola di autori e disegnatori inglesi, "prestati" al fumetto americano e mai restituiti; questi ultimi sono responsabili da almeno vent'anni della nascita, nel fumetto oltreoceano, di progetti molto innovativi come “Watchmen” di Alan Moore e Dave Gibbons, “Sandman” di Neil Gailman o gli “Excalibur” di Chris Claremont e Alan Davis, solo per citarne alcuni. Infine la scuola argentina che però ha vissuto i migliori anni quando io ero ancora bambino e quindi ho conosciuto solo postuma. Dico postuma non a caso, visto che il dramma

Rebecca Berri si ritrova coinvolta in una girandola di vicende bizzarre. Parte per la Scozia. All'aeroporto di Edimburgo ad accoglierla c'è Julian, un Laird del terzo millennio in kilt e canottiera. Dopo qualche giorno lo accompagna al castello di Glamis dove lavora e lì avviene un incontro inaspettato. Torna a Milano dove insieme ad amici stanno preparando "la festa dei Falsi Amanti". Piove, fa freddo e diluvia e settantamila persone si recano allo stadio di San Siro al concerto di Bruce Springsteen. Solo dopo il concerto la festa decolla e Rebecca si imbatte in una "destabilizzante" sorpresa. Anzi a dire il vero le sorprese sono due...

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Robin Edizioni - Euro 12

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della dittatura ha inibito quando non addirittura fatto scomparire alcuni degli autori più influenti, come avvenne per lo sceneggiatore Hèctor Oesterheld, stroncando di fatto quel movimento artistico. Un capitolo a parte invece per la scuola giapponese i cui manga, secondo me, vivono del traino pubblicitario enorme esercitato dai corrispettivi anime (i cartoni animati), ma che a livello narrativo trovo altrettanto deboli di quanto siano forti a livello grafico, eccezion fatta per alcuni grandi come Hayao Miyazaki davvero notevole, sia nei testi che nei disegni. Futuri progetti nel cassetto? Disegnare, disegnare e, magari, riprovare a scrivere sceneggiature come nel progetto Khor, pubblicato da Star Comics, dove avevo provato a usare la tastiera oltre che la matita e i pennelli, divertendomi molto. INFO: Asti: Al corso possono partecipare tutti, ma proprio tutti: studenti, lavoratori, diplomati, laureati. È necessario aver compiuto 16 anni e non superare i 35. Le preadesioni si effettuano presso la segreteria del Settore Politiche Giovanili (Tel. 0141 399.573) oppure alla fumetteria Cartoonia, in via Nino Costa 9, sempre ad Asti (0141 30835). L'iscrizione alla scuola avviene previo colloquio con gli insegnanti (di solito nel mese di luglio) http://www.scuolafumettoasti.it/ Torino: La Scuola Internazionale di Comics, con i suoi ventotto anni di esperienza nel settore della didattica e i suoi corsi attentamente calibrati sulle reali esigenze del mercato del lavoro, cerca di fornire i giusti strumenti per affrontare al meglio il cammino nell'ambito del fumetto, della grafica e dell'animazione http://www.scuolacomics.it/portale/ Per saperne di più su Cristiano Spadavecchia e i suoi disegni: www.cristianospadavecchia.blogspot.com/

L'Ambassador, la prima vettura costruita interamente in India, padrona delle strade disastrate, é il simbolo di un’ India che, nonostante un forte sviluppo economico, rimane ancorata a passato e tradizione. Un viaggio nel cuore delle contraddizioni del paese, nella frenesia del traffico indiano, fra volti segnati dalla miseria, vacche sacre, sete dai mille colori. Nei templi e nel fango delle bidonville calcato dai piedi nudi degli "uomini cavallo", così come nelle sale affollate dei cinema, fra i canti di attori e pubblico. Le immagini si inseguono, pagina dopo pagina, lentamente. Come il pigro incedere delle sette Ambassador bianche. Greco & Greco - Euro 14

Disponibili presso la LIBRERIA MONDADORI di Alessandria


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Scuola edile di Alessandria:

Bilancio di un anno di attività, tra iniziative passate e prospettive future

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el mese di luglio scorso si è concluso l’anno formativo 2008/2009 e ci stiamo avviando anche alla fine dell’anno solare 2009; è quindi, come si usa dire, giunto il momento di tirare le somme, di fare qualche bilancio sulle attività svolte dalla Scuola Edile. Tutti sappiamo che l’anno che sta per finire è stato un anno difficile per l’economia mondiale e italiana, un anno in cui, nel contesto di una crisi globale senza precedenti recenti, anche il settore dell’edilizia purtroppo non ha costituito eccezione. In questo non facile contesto, la Scuola Edile non solo non ha rallentato le proprie attività ma, altresì, ha incrementato iniziative e programmi; a questo proposito può essere utile ricordare alcuni dati significativi inerenti i corsi erogati e gli allievi iscritti nell’anno formativo 2008/2009: N. 2 corsi della direttiva Obbligo di Istruzione (Operatore Edile e Introduzione ai Processi Produttivi) per un totale di 32 allievi; N. 2 corsi della direttiva Mercato del Lavoro (Tecnico di Efficienza Energetica e Operatore macchine movimento terra) per un totale di 33 allievi; N. 4 corsi per disoccupati (addetto ponteggi, RLS, Tecniche di Costruzione Bioclimatica e Tecniche di posa pannelli solari e fotovoltaico) per un totale di 24 allievi; Sono stati erogati inoltre numerosi corsi di Formazione Continua Individuale per occupati quali addetto ponteggi, primo soccorso, rischio incendio, tecnico amianto, addetto amianto, RLS, gruista e conduzione impianti termici per un totale di 680 presenze. Si aggiungono inoltre presenze significative relative ad una serie di corsi importanti quali i corsi per apprendisti e i corsi organizzati in collaborazione con Istituti Tecnici quali l’Istituto “Fermi” e L’Istituto per Geometri “Nervi”. In ultimo, ma non per importanza, a gennaio 2009 si è dato inizio ai corsi settimanali obbligatori “16 ore” rivolti a chi si accinge ad entrare per la prima volta in cantiere e ai quali hanno finora partecipato più di 300 allievi. In sintesi, nell’anno formativo 2008/2009, hanno partecipato a corsi organizzati ed erogati dalla

Scuola Edile 1345 allievi. La Scuola nel 2009 ha inoltre organizzato ed ospitato importanti eventi nell’ambito della formazione professionale e del settore edile in generale: in particolare è stato organizzato, in collaborazione con la Provincia di Alessandria e con l’Istituto “Fermi”, il convegno “ Il futuro dei nostri ragazzi – i centri di formazione professionale, la nuova scuola secondaria, un piano di offerta formativa territoriale” e il convegno sulle importanti tematiche degli appalti pubblici organizzato dal Sistema Edile di Alessandria in collaborazione con Bentley SOA spa e con la partecipazione della Provincia di Alessandria. Infine, ricordato ciò che è stato fatto, ci sembra doveroso segnalare quello che si sta facendo e quello che ci si propone di fare: a ottobre è iniziato, in collaborazione con gli Istituti Tecnici per Geometri “Nervi” e “Leardi”, l’Università “Avogadro”, lo IAL e il CNA il corso di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) “Tecnico superiore per la conduzione del cantiere riqualificazione energetica edilizia storica” approvato e finanziato dalla Regione Piemonte; a novembre è iniziato il corso “Operatore Edile” approvato e finanziato dalla Provincia di Alessandria; a dicembre inizierà il corso “Operaio Edile Polivalente” approvato dalla Provincia di Alessandria e attualmente in fase di istruttoria per il finanziamento; a breve inizieranno i corsi relativi alla formazione continua individuale quali Lingua italiana - tecnica edile, Addetto al primo soccorso, RLS, Addetto antincendio, Formazione alla sicurezza per neoassunti e Addetto ponteggi già approvati e finanziati dalla Provincia di Alessandria; Sono inoltre in fase di progettazione nuovi corsi in collaborazione con l’Istituto “Fermi” e L’Istituto per Geometri “Nervi”. Il nostro obiettivo, da sempre, è quello di formare personale qualificato in edilizia; in un mondo che sta cambiando, in un economia globale la formazione continua e specializzata è uno strumento indispensabile per le aziende e per i lavoratori. Il nostro obiettivo, nonostante la crisi e, anzi a maggior

ragione in periodo di crisi, è quello di fare incontrare la domanda e l’offerta di lavoro tra le Imprese Edili della Provincia di Alessandria ed i giovani e gli adulti in cerca di occupazione.La Proprietà e i Dirigenti della Scuola Edile di Alessandria colgono l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito e che contribuiranno a garantire la buona riuscita dei corsi e delle iniziative della Scuola e per augurare a tutti Buon Natale e Felice 2010. DENOMINAZIONE CORSO

DURATA

Tecnico efficienza energetica e fonti rinnovabili

600 ore

Tecnico decorazione e stucchi

1000 ore

Caposquadra in tecniche edili sostenibili

600 ore

Operaio edile polivalente

1200 ore

Tecniche di posa muratura

163 ore

Tecniche di carpenteria opere in cemento armato

143 ore

Tecniche delle malte e calcestruzzi

83 ore

Tecniche di posa intonaci e finiture

83 ore

Tecniche di rilievo e tracciamento

79 ore

Tecniche delle opere provvisionali e dei ponteggi

79 ore

Addetto amianto

36 ore

Responsabile tecnico amianto

58 ore

Coordinatore per la sicurezza

124 ore

Operatore macchine complesse

40 ore

E’ stato inoltre presentato alla Provincia di Alessandria, per l’approvazione ed il parziale finanziamento, l’elenco dei corsi di formazione continua individuale per lavoratori dipendenti; l’elenco è specificato nell’inserto pubblicitario a fondo pagina.

6&82/$ $ (',/( ', $/(66$1'5,$

Viale dell'Industria 56 6 15100 Alessandria tel.0131345921 www.scuolaedileal.it

corso di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) Sono aperte le iscrizioni al c

7(&1,&2 683(5,25( 3(5 /$ &21'8=,21( '(/ &$17,(5( 5,48$/,),&$=,21( (1(5*(7,&$ (',/,=,$ 6725,&$

(Approvato e finanziato dalla Regione Piemonte con Determina n°221 del 13/05/09)

&2562 *5$78,72 &21 ,1,=,2 26 Ottobre e 2009 ,6&5,=,21, (1752 14 Ottobre 2009 692/*,0(172 ( '85$7$ 800 ore – dal lune edì al venerdì 18,30-20,30 (pausa) 21,00-23,00 ),*85$ 352)(66,21$/( “Il Tecnico Superio ore per la Conduzione del Cantiere – Riqualificazione Energetica Edilizia Storica” gestisce e coordina con autonomia decisionale le attività di cantiere, con compe etenze afferenti il comparto ambiente, aderenti alle attuali esigenze espresse e dal mercato. Questa figura trova collocazione presso le imprese del settore edile e dove si inserisce in ambito organizzativo. Opera per la buona conduzione c delle attività di cantiere sapendosi inserire e rapportare in un quadro organizz zativo che vede impegnati diversi attori. La figura professionale matura m competenze nei campi della sicurezza, dell’informatica applicata alla gestione delle a attività di cantiere, della sostenibilità, impatto ambientale e consumo energetico, sia per quanto concerne l’edilizia storica, sia per le nuove costruzioni.

'(67,1$7$5, N° 16 Giovani e adulti ambosessi disoccupati e/o occupati 5(48,6,7, '¶$&&(662 Disoccupati e/o Occup pati in possesso di Diploma di scuola media superiore Tecnico per Geometri, G Diploma di Perito Tecnico Edile, Diploma Liceo Scientifico.

Direzione Istruzione e, FP e Lavoro Settore Attività Formativa

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca


ANNUNCI ECONOMICI

LAVORO CERCO, OFFRO, VENDO, AUTO MOTO, REGALO, ABBIGLIAMENTO, MOBILI, MUSICA, DISCHI, DVD, SCARPE, CASA, ANTICHITÀ, INFORMATICA, ACCESSORI, ANIMALI, GIARDINAGGIO, LEZIONI PRIVATE, MUSICA, SPORT, VIDEOGIOCHI, VARIE, ETC...

LAVORO OFFRO Studio consulenza del lavoro sede Tortona cerca 1 addetto/a amministrazione personale e consulenza del lavoro rif. 7768. Requisiti richiesti: buona conoscenza di word, excel, internet e posta elettronica. E' indispensabile aver maturato una precedente esperienza decennale nella stessa mansione, Condizioni contrattuali: contratto a tempo indeterminato, full-time. Orario di lavoro: 8,30-12,30 e 14,30-18,30. Tel. 0131 861402 Studio consulenza del lavoro sede Tortona cerca 1 addetto/a alla contabilità rif. 7774. Requisiti richiesti: buona conoscenza di word, excel, internet e posta elettronica. E' indispensabile aver maturato una precedente esperienza decennale nella stessa mansione: registrazione fatture, redazione dichiarazioni dei redditi persone fisiche e giuridiche, bilanci. Condizioni contrattuali: contratto a tempo indeterminato, full-time. Orario di lavoro: 8,30-12,30 e 14,30-18,30. Tel. 0131 861402 Azienda di termo idraulica sede Tortona cerca 1 tecnico riparatore caldaie, bruciatori, condizionatori rif. 9671. Requisiti richiesti: patente B – auto munito, buona conoscenza diword, excel, internet e posta elettronica. E' richiesta una precedente esperienza, di almeno 2 anni nella stessa mansione. Condizioni contrattuali: contratto a tempo determinato, full-time. Prospettiva di trasformazione del contratto a tempo indeterminato. Tel. 0131 861402

Estetista sede Voghera cerca 1 estetista rif. 9716. Requisiti richiesti: età minima 18 anni, patente B – auto munito. E' richiesta una precedente esperienza anche minima, nella stessa mansione: manicure, pedicure, ceretta, massaggi, trucco. Condizioni contrattuali: contratto a tempo determinato, 6 mesi – full-time. Tel. 0131 861402 Negozio di parrucchiere sede Tortona cerca 1 apprendista parrucchiere rif. 9950. Requisiti richiesti: età: 18/24 anni, qualifica di parrucchiere. Condizioni contrattuali: contratto di apprendistato, fulltime. Tel. 0131 861402 Assicurazione sede Tortona cerca 1 addetto/a alla gestione portafoglio clienti rif. 9985. Requisiti richiesti: età: 25/35 anni, patente B – auto munito. E' richiesta una precedente esperienza, anche minima, nella stessa mansione. Condizioni contrattuali: contratto di collaborazione, full-time o parttime. Tel. 0131 861402 Azienda di servizi sede Tortona cerca 1 personale di segreteria rif. 9987. Requisiti richiesti: patente B – auto munito. E' richiesta una precedente esperienza, anche minima, nella stessa mansione: fatturazione, addetto alla reception, accoglienza clienti. Conoscenze informatiche: word, excel, internet. E' indispensabile l'iscrizione nelle

Fotografare l'acqua a cura di Maurizio Carà

Il 70% del mondo in cui viviamo è coperto d'acqua, il nostro corpo da adulti è composto da una percentuale variabile dal 50 al 65% mentre in un neonato raggiunge addirittura oltre il 75%. L'acqua la beviamo tutti i giorni e non potremmo farne a meno, senza di essa le possibilità di sopravvivenza sono zero, la usiamo per lavarci e per pulire il cibo che mangiamo. L'acqua ci circonda, ci protegge, ci nutre, ci purifica e quando vuole ci invade, ci sommerge, ci sovrasta. Se l'acqua scorre in un ruscello ne ascoltiamo il mormorio, se si frange sugli scogli la osserviamo affascinati, se viene giù dal cielo la guardiamo preoccupati. Eppure è sempre la stessa formula chimica, H2O. Acqua. Per essere un elemento predominante nella nostra vita non è così tanto fotografato, dipinto e rappresentato quanto tutti gli altri elementi e il motivo è dato dal fatto che non sempre riusciamo a rendere in immagine ciò che vediamo. L'acqua è un elemento trasparente e quando è di colore intenso spesso la chiamiamo in altri modi, fiume, lago, stagno, mare. Eppure sono sempre la stessa cosa. Il fotografo appassionato trova nell'acqua un soggetto meraviglioso: le gocce sulle foglie, le onde del mare, la pioggia scrosciante di un temporale estivo, le rapide di un fiume ma anche l'acqua che bagna le rocce cariche di muschio di un bosco alpino. Fotografarla non è sempre semplice, spesso abbiamo bisogno di accessori indispensabili per far in modo che l'immagine risultante sia fedele a ciò che vediamo, come quando tentiamo di riprodurre un ruscello che scorre: se scattiamo la foto semplicemente alzando la fotocamera e premendo sul pulsante, l'esposimetro registrerà la luce della scena e, molto facilmente, il tempo di esposizione risultante "congelerà"

liste di mobilità. Condizioni contrattuali: contratto a tempo determinato, full-time. Prospettiva di trasformazione del contratto a tempo indeterminato. Tel. 0131 861402 Azienda di servizi sede Tortona cerca 1 venditore esterno rif. 9998. Requisiti richiesti: patente B – auto munito. E' richiesta una precedente esperienza, anche minima, nella stessa mansione. E' indispensabile l'iscrizione nelle liste di mobilità. Condizioni contrattuali: contratto a tempo determinato, full-time. Prospettiva di trasformazione del contratto a tempo indeterminato. Tel. 0131 861402 Agenzia assicurativa sede Tortona cerca 1 consulente assicurativo senior rif. 10930. Requisiti richiesti: età: 30/45 anni, patente B – auto munito. Conoscenze informatiche: word excel, internet, posta elettronica. E' indispensabile una precedente esperienza nella stessa mansione: gestione e sviluppo parco clienti. Condizioni contrattuali: contratto di libero professionista con fisso fino a euro 1.500,00 più provvigioni e premi ed incentivi. Orario di lavoro, full-time. Tel. 0131 861402 Studio professionale sede Tortona cerca 1 addetto/a alla contabilità rif. 11251. Requisiti richiesti: patente B – auto munito. E' indispensabile una precedente esperienza nella stessa mansione: contabilità semplificata

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il movimento dell'acqua. Se, invece, ci attrezziamo con cavalletto ( o anche una semplice base sulla quale appoggiare la fotocamera per evitare il rischio mosso) e inseriamo davanti al nostro obiettivo un filtro ND con gradazione 2 o anche 4, il ruscello diventerà un bellissimo corso d'acqua in movimento senza che questo movimento si veda anche nella vegetazione circostante. Il filtro ND (neutral density) non è altro che un filtro scuro che toglie luce alla nostra esposizione, per esempio nel caso del ND2 toglierà 2 stop e nel caso del ND4 avremo addirittura 4 stop di sovraesposizione rispetto al calcolo esposimetrico fatto senza filtro. In questo modo possiamo variare il tempo di esposizione scendendo di valore. Se, per esempio, la luce circostante è quella di una normale giornata di sole e il nostro esposimetro calcola, sempre come esempio, di scattare a 1/125 con diaframma (f/) 8, inserendo un ND2 possiamo mantenere lo stesso diaframma ma allungando l'esposizione a 1/30, e così otterremo il mosso solo nell'acqua con grande effetto scenografico come si vede nelle immagini del National Geographic. Più allungheremo il tempo di esposizione e più affascinante risulterà la foto. Nel caso della fotografia su specchi d'acqua ferma, invece, sarà utilissimo un filtro polarizzatore che elimina i riflessi e dà più risalto ai colori. Come, soprattutto, nella fotografia al mare e "sul" mare (dalla barca, per intenderci), nei casi di laghetti di montagna con paesaggio innevato (ma anche senza neve), specialmente quando vogliamo che nel lago si rifletta perfettamente quella bellissima nuvola bianca nel cielo e la cima delle montagne intorno. invece, MOVÍDAlife - n°Quando, 12 - GIU Ø9 intendiamo bloccare le gocce di rugiada sulle foglie o quelle che cadono dal cielo dentro le pozzanghere, il tempo di esposizione sarà rapido e se avremo una fonte di luce sopra o in controluce rispetto a noi, l'effetto sarà ancora più bello se useremo il polarizzatore. Insomma, per fotografare l'acqua non abbiamo bisogno di molto, basta un cavalletto, la fotocamera con un obiettivo a nostro piacimento, un paio di filtri e tanto, tanto spirito di osservazione. Have a nice shot!

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te esperienza anche minima nella stessa mansione. Condizioni contrattuali contratto di apprendistato, full-time. Tel. 0131 861402 Bar sede Tortona cerca 1 apprendista barista rif. 14387. Requisiti richiesti: età: 18/24 anni, patente B – auto munito. E' gradita una precedente esperienza anche minima nella stessa mansione. Condizioni contrattuali: contratto di apprendistato, full-time. Orario di lavoro su turni. Tel. 0131 861402 Impresa edile sede Tortona cerca 1 impiegato/a amministrativo/a in mobilità ruf. 14477. Requisiti richiesti: età: 30/45 anni, patente B – auto munito. E' indispensabile una precedente esperienza in contabilità ordinaria, registrazioni I.V.A., rapporti con banche, gestione gare di appalto. E' indispensabile l'iscrizione nelle liste di mobilità. Condizioni contrattuali: contratto a tempo determinato, fuill-time. Orario di lavoro: 8,30-12,00 e 14,30-19,00. Prospettiva di trasformazione del contratto a tempo indeterminato. Tel. 0131 861402 Azienda commercio all'ingrosso sede Salice Terme cerca 1 impiegato commerciale ottima conoscenza inglese e tedesco rif. 14750. Requisiti richiesti: età: 25/50 anni, patente B – auto munito, ottima conoscenza della lingua inglese e tedesca. E' gradita ma non indispensabile l'iscrizione nelle liste di mobilità. Condizioni contrattuali: contratto a tempo indeterminato, full-time. Orario di lavoro: 8,00-12,00 e 14,00-18,00. Tel. 0131 861402 Azienda metalmeccanica sede Tortona cerca 1 installatore meccanico rif. 14788. Requisiti richiesti: età: 25/35 anni, patente B – auto munito, diploma di perito o laurea in ingegneria, ottima conoscenza della lingua inglese e francese. E' gradita ma non indispensabile l'iscrizione nelle liste di mobilità. Condizioni contrattuali: contratto a tempo determinato, full-time, disponibilità a trasferte in Italia e all'estero. Orario di lavoro: 8,00-12,00 e 14,0018,00. Tel. 0131 861402 CERCO LAVORO Signora cerca lavoro come pulizie in Alessandria, San Michele, Gerlotti, Castelletto Monferrato, San Salvatore Monferrato disponibile al pomeriggio. Tel. 349 0733145 Cerco lavoro come collaboratrice domestica in Alessandria città massima serietà no perditempo. Tel. 349 0657020 ore pasti Muratore qualificato cerca lavoro. Ottima esperienza nella muratura e conoscenze generiche nella carpenteria; specializzato nelle finiture di interni ed esterni: posa di marmi piastrelle, intonaci; esperienza anche nell'asfaltatura delle strade. Sono immediatamente disponibile anche per trasferte. Tel. 333 2205291 Devi stirare e non hai tempo? Chiamami sono Sabrina. Stiro al mio domicilio, seria e affidabile no perditempo. Tel. 339 4135574 ore pasti.

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Morning Glory 2009 Morning Glory Music Contest con il patrocinio di: PROVINCIA DI ALESSANDRIA

Un'iniziativa dell’associazione culturale Paper Street che promuove attraverso l’omonima rivista on-line iniziative di carattere culturale (cinema, musica, letteratura). Morning Glory è un progetto che intende promuovere la musica emergente giovanile della provincia e non a livello nazionale attraverso un concorso. Il progetto si svolge in due fasi, una di preselezione, ascolto e votazione dei gruppi sul sito e una fase finale che si svolgerà ad Alessandria con l’esibizione live dei gruppi più votati. Ai tre gruppi migliori saranno consegnati tre premi. Mornig Glory è ideato da Lucio Laugelli e coordinato da Alessandro Russo. Disegnato da Davide Onida, programmato da Tommaso Quagli.

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SPONSOR DELL'INIZIATIVA: PGS – Alessandria WASH CAR – Autolavaggio rapido MUSIC TIME -Voghera SOROPTIMIST – Alessandria FARMACIA VILLOSIO BOANO IL RIBALDO – Jazz Rock Cafè PALESTRA MEETING AURORA ASSICURAZIONI STRADA

MOVÍDAlife - n°15 - DICEMBRE Ø9

Info: www.paperstreet.it www.associazione paperstreet.blogspot.com E-mail: staff@paperstreet.it AlessandroRusso: 3332608312 Lucio Laugelli: 3388827955 Giacomo Lamborizio: 3407707072


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2003

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2004

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2005

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2005

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BMW 320 D TURBODISEL CAT TOURING ELETTA

BLU MET.

2003

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BMW Z3 2.0 24V CAT ROADSTER

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2000

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CITROEN C3 PLURIEL 1.4 HDI 70CV COTE D'AZUR

AZZURRO MET

2006

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2006

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10900

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2007

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2006

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2002

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Alessandra, bionda, alta, occhi scuri, 37 anni, divorziata e senza figli, moltissimi interessi. “Vorrei incontrare un ragazzo di buona presenza, vivace, ironico, di discreta cultura, anche per una iniziale amicizia.” Sentimenti, tel. 340 1686838 Maura, 29enne carina, indipendente, conoscerebbe più o meno coetaneo per iniziare un rapporto impostato sul rispetto, sulla fiducia, valori purtroppo rari al giorno d’oggi. Sentimenti, tel. 346 0261867 Luisa, 35enne maestra, carina, sensibile. “Vorrei incontrare un uomo finalmente in grado di condividere con me ogni momento, dal più felice al meno sereno. Ho i capelli lunghi, gli occhi chiari, sono indipendente.” Sentimenti, tel. 346 5753454 31enne carina, dolce, vitale, continua la sua disperata ricerca del vero amore. “Vorrei conoscere un uomo sensibile, carino, con cui condividere momenti sinceri e profondi.” Sentimenti, tel. 349 6584088

Medico 44enne, divorziato, brillante, un’infinità di hobbies. Indipendente, ma la solitudine da tempo è protagonista delle sue giornate; trova che ripartire con la persona giusta sarebbe a dir poco entusiasmante! Sentimenti, tel. 331 5441471 Dolce, simpatica, elegante, 57 anni portati splendidamente. Vedova da tempo, ha ancora voglia di trascorrere gli anni che verranno al fianco di un uomo che desideri quella tenerezza che solo l’amore trasmette, e che non conosce età. Sentimenti, tel. 334 7463324 “Che male c’è se c’incontriamo e cerchiamo di scoprire se qualcosa ci accomuna?” Ha 37 anni, maestra di essere di aspetto gradevole, seria, aperta al dialogo, molti interessi. “Conoscerci potrebbe essere una splendida opportunità per entrambi.” Sentimenti, tel. 345 4510059

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Luisa, 35enne maestra, carina, sensibile. “Vorrei incontrare un uomo finalmente in grado di condividere con me ogni momento, dal più felice al meno sereno. Ho i capelli lunghi, gli occhi chiari, sono indipendente.” Tel. 346 5753454

“Ho 57 anni, sono ancora una bella donna, mi sento giovane dentro con tanto amore da dare. Desidero accanto un uomo capace di quelle attenzioni che fanno sentire importante e desiderata una donna.” Tel. 340 1568543

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