Movida n.11

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N°11 - Maggio 2009 MovidaLife - Magazine mensile - 1 EURO

life No Limits Decrescita Felice

La sfida di un nuovo modello di vita

Un vestito nuovo per una vecchia cittĂ

Addio al vecchio Ponte Cittadella di Alessandria

Come ti ripopolo un paese

Carrega Ligure e le case a 1 euro

Pulp Generation

Copia Omaggio

Caso Aperto Caso Chiuso - L'Epilogo 1


MOVÍDAlife - n°11 - MAG Ø9


sommario N°11 - Maggio 2009 Direttore responsabile: Enzo Macrì Art director Fabio Falleti In redazione: Piero Archenti Danilo Arona Barbara Balbiano Ilaria Barbisan Emiliano Bottacco Maria Grazia Caldirola Diego Cestino Daniele De Florio Flavio Gemma Lucio Laugelli Francesca Liotta Andrea Livraghi Roberto Loddi Sara Macrì Angelo Marenzana Andrea Musso Franca Nebbia Ahmed Osman Lavina Piacentini Elena Laura Pozzi

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No Limits

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Hic Sunt Dracones Tra Bestiari e Criptozologia

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Un vestito nuovo per una vecchia città

Essere Maghi Ocean No Limits

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Decrescita Felice La sfida di un nuovo modello di vita

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L'intervista Maurizio Pallante

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Come ti ripopolo un paese Carrega Ligure e le case a 1 euro

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Campi Internazionali

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Allenamento In gravidanza Allenarsi col pancione

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Movida Movies Requiem per vento forte tra i capelli

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Post-it Gli appuntamenti del mese

progetto Grafico: Salvatore Zagari Eventicomunicazione s.r.l.

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L'Orchestra di Piazza Vittorio

Stampa Tipolito Viscardi

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Schiera Campus estivo per attori

edizione & Pubblicità: Promomedia s.u.r.l. Via Trotti, 58 15100 Alessandria Tel / fax segret. 24h 0131 43201 Email: redazione@movidalife.it

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Movida golosa

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Caso Aperto Caso Chiuso L'Epilogo

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Movida Art Loredana Cerveglieri - Les élites innaturali

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Annunci economici

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L'autovetrina Usato garantito & sicuro

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Movida dov'è

Hanno collaborato: Maurizio Carà Fabio Grossi Michela Verardo

Registrato TRIBUNALE DI ALESSANDRIA n. 616 – 20/05/2008

Movida sonora

Movida Books

Per la Pubblicità su Movida: Via Trotti, 58 - Alessandria Tel. Segr. 24h 0131 43 201 redazione@movidalife.it

Editoriale Lo stile di vita degli occidentali consuma la gran parte delle risorse del mondo lasciando agli altri popoli le briciole. Qualche nazione emergente se n’è accorta e vuole sedersi, con ragione, al tavolo dei “grandi”, mentre le altre, soprattutto nel sud del mondo annaspano e si dibattono in una quotidiana lotta per la sopravvivenza. Lo squilibrio tra nord e sud non si attenua, anzi aumenta, producendo da un lato fame e disperazione, dall’altro rancore e desiderio di riscatto. Ma l’opulento mondo occidentale fa finta di non capire e non vedere. Ricordate la storia del dito e la luna? Si, l’occidente guarda il dito. Ma i tempi delle “vacche grasse” sono finiti. Ormai è chiaro: abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo al di sopra dei nostri mezzi e delle nostre possibilità. E la crisi economica planetaria fa il resto. Sempre più numerose sono le famiglie che non arrivano decorosamente a fine mese con il salario il cui valore reale è stato eroso nel tempo o le cui attività sono drammaticamente in difficoltà. E’ ora per i governi di riconoscere la drammaticità della situazione e correre ai ripari. Prima che sia troppo tardi. Bisognerà, innanzi tutto consumare meno e fare un po’ di penitenza. D’altra parte non c’è alternativa: in Italia, ma non solo, il Prodotto Interno Lordo, per il terzo anno consecutivo è diminuito, mentre il debito pubblico è rimasto altissimo, superiore al PIL stesso. Lavoriamo e produciamo per pagare gli interessi sul debito. E gli interessi non producono beni e neppure servizi. E’ un circolo vizioso, una spirale che bisogna assolutamente fermare. E’ un mondo al contrario, dove i valori sono sovvertiti. Follie finanziarie e titoli tossici, investimenti virtuali e speculazioni spericolate fanno “girare” cifre inimmaginabili, ma virtuali, appunto. Il denaro non rappresenta più il controvalore di opere dell’ingegno o di manufatti prodotti da imprese e destinati a un mercato vero, ma rappresenta il controvalore di se stesso. Il denaro per il denaro. Non si sposta neppure più, viaggia in modo virtuale. Passa da un conto all’altro producendo utili o perdite, queste sì, reali. Una proposta di approccio possibile a questi problemi, che raccoglie sempre maggiori consensi viene dal Movimento per la Decrescita Felice, nato agli inizi degli anni 2000 e costituitosi ufficialmente in associazione alla fine del 2007. I sostenitori delle tesi del Movimento parlano di risparmio energetico e di autoconsumo, dicono che la correlazione tra crescita economica e benessere non é necessariamente sempre positiva, ma che esistono situazioni frequenti in cui ad un aumento del PIL si riscontra una diminuzione della qualità della vita, mentre la diminuzione del PIL e l’autosufficienza, può produrre aumento del benessere. Utopia? Chissà. Intanto leggiamoci su questo numero di Movìda le pagine dedicate all’argomento con l’intervista esclusiva a Maurizio Pallante, il fondatore dell’associazione e forse ci capiremo qualche cosa di più. E capire è il primo passo per cambiare.

Leggi Movida su internet digitando: www.myspace.com/movidamag

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No Limits di Lavina Piacentini

5 sensi, 200 ossa, 656 muscoli, 2 gambe, 2 piedi, 2 braccia e 2 mani, 2 occhi e 1 bocca, 1 cervello e alcuni organi vitali che ci tengono in vita..ed ecco l'uomo e ti dici: "è perfetto, parla anche!". Non c'è limite al peggio ma grazie a non so cosa, non c'è neanche limite al meglio, non c'è limite verso il basso ne verso l'alto, non c'è limite all'essere giovani ne all'essere vecchi noiosi antiquati anche a 25anni, non c'è il limite oltre il quale qualcuno ti può davvero dire di non andare, non c'è limite per il tuo fisico ne tanto meno per la tua mente, non c'è mai limite alla stupidità, ne alla possibilità di smettere d'esserlo. Le persone, viste dal punto di vista fisico, sembrano macchine perfette: macchine da guerra, da corsa, da cucire, da scrivere, telecomandate, e di mille altri tipi, perfette in ogni minimo particolare. Progettate di solito in modo impeccabile. Tutto ciò che fa parte di noi ci serve, perfino il mignolino del piede, anche se non sempre lo realizziamo, ha la sua utilità. Dopo tutto non c'è limite al viaggio, alla scoperta, al ricominciare, all'andare avanti ne al tornare indietro, non ci sono limiti per la tristezza e non esiste un limite al riso: chi può dirti quando, come e perchè ridere..non c'è limite all'autodistruzione e alla distruzione di chi hai vicino, ormai non c'è nemmeno più il limite del pudore che è scomparso assieme al limite della bigotteria, non ci sono limiti nel farsi gli affari degli altri, che non si sa bene perché ma sono sempre più interessanti, e ancor meno nel giudicarli. Noi, il nostro corpo e la nostra mente sono concepiti in modo così preciso da consentirci di realizzare moltissime cose. Come se in partenza avessimo tutte le strade spianate, le porte aperte e la possibilità di realizzare gran parte di ciò che ci piacerebbe. I limiti non esistono di per se stessi. Esistono per noi. Sono creati da noi, che, dopo averli costruiti con cura e meticolosità, ce li imponiamo e poi riusciamo anche a vivere male a causa loro.

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E con internet, la magica "rete di rete", non ci sono più limiti spazio temporali, ne limiti per la vergogna d'aver conosciuto la tua anima gemella proprio li, non ci sono limiti d’orari quasi per nessuno, di costume, di colore, d'abbigliamento, né quelli che differenziavano la verità dalla menzogna, non esistono per: cattiveria, crudeltà, malignità e dolcezza (per fortuna). Ci sono mille tipi di limiti diversi ci sono quelli di velocità, di comportamento in determinati luoghi: schiena dritta, pancia in dentro, petto in fuori e testa alta, della decenza, quelli sociali e relazionali: sorridi agli amici che odi da quando sei piccolo, ai vicini, alle cene infinite con i parenti, e a tutte quelle occasioni e persone che avresti volentieri sostituito con un calcio in faccia, i limiti mentali e fisici. Ma credo che a parte quelli stradali tutti gli altri siano costruzioni mentali collettive. Però indipendentemente da questo rimane che i limiti ci sono, si vedono sono percepibili. Non c'è il limite in amore e questo è bene almeno per chi sa amare, ma purtroppo non ci sono neanche per l'odio e questo è male specie per chi è in grado di odiare, non ci sono per i tacchi, e non esistono in moda limiti per la lunghezza delle gonne, non esistono quelli marini, se vuoi nuotare puoi farlo tutto il tempo che vuoi, non si riesce a limitare neanche quella ridondante frase che ti ripeti tutti i giorni, non c'è un limite fisso per le birre che puoi bere e nemmeno alle persone chi puoi conoscere in dieci minuti. C'è chi prova a superarli, ci sono i guinness più assurdi, gli sport estremi, le manifestazioni forti e i comportamenti folli, ma tutte queste cose in ogni modo rientrano in un limite. Ed ecco l'uomo: un essere perfetto che ancora non ha capito se ha dei limiti o no, che se ce li ha, il più delle volte non li sa riconosce, che se non ce li ha se li impone, che se sono troppi si lamenta e se sono troppo pochi pure, che non crede di poterli superare ma non ci prova neanche e che se ne supera uno ne crea subito un altro.

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Essere Maghi di Barbara Balbiano

Conoscere, Osare, Volere e stare in silenzio queste sono le quattro qualità del Mago e della Strega. Per osare dobbiamo conoscere, per volere dobbiamo osare. Dobbiamo avere volontà per praticare la Magia e per regnare, dobbiamo stare in silenzio (l'antica regola del SILENTIUM). Conoscere perché dobbiamo ripulirci dalle inutili nozioni figlie della superstizione che ci confondono la mente, per aprirci a farci accettare i doni della vera conoscenza magica e della verità che vogliamo apprendere. Non dobbiamo aver paura di guardare dentro noi stessi e mettere in discussione noi e ciò che noi oggi crediamo erroneamente come verità. Non si deve aver paura di cambiare pelle. Procedere su questa strada significa mettere in opera anche gli insegnamenti degli antichi e saggi alchimisti. Bisogna studiare, sapere che cosa stiamo per fare, conoscere la materia Magica, altrimenti ciò che facciamo sarà vano. Osare perché dobbiamo avere il coraggio di superare la nostra personale ignoranza e le idee obsolete. Solo allora acquisiremo la forza necessaria per percorrere il nostro cammino ed agire come si deve, sapendo che cosa si fa, come lo si fa avendo un grande desiderio di farlo. Dobbiamo imparare ad osare sapendo che possiamo farlo. Volere, perché senza volontà la nostra magia è destinata a fallire. Perché i nostri sforzi abbiano successo, dobbiamo desiderare a tal punto un’ obbiettivo da diventare un tutt’uno con esso e, in fine, stare in silenzio. Dobbiamo acquisire quella qualità speciale che è la pace e la quiete interiore e coltivarla dentro di noi. Solo allora riusciremo ad udire la voce delle cose, della natura e la voce interiore; attraverso la meditazione e la visualizzazione. Secondariamente si deve rimanere in silenzio per rispetto sia delle persone che non vogliono essere istruite (e non lo saranno mai) su questi argomenti, persone che non comprendono e che non troveranno mai la strada per la Magia, e sia per proteggere noi stessi da queste stesse persone che fraintenderebbero e di conseguenza ci recherebbero

danno. Il vero Mago e la vera Strega si confondono tra la gente, non portano vesti con i lustrini o cappelloni con le stelle o strani pendagli al collo. E nemmeno sbandierano ai quattro venti la loro natura. Il vero Mago e la vera Strega non si devono riconoscere dall'aspetto esteriore ma casomai dalla tranquillità positiva che si prova stando con essi. In tutti questi secoli uomini illustri ed illuminati hanno constatato che con il l'ausilio di determinati atti svolti in momenti particolari, seguendo il movimento dei pianeti ed utilizzando oggetti quali ad esempio candele di diverso colore, incensi, forme simboliche anche di scrittura ( a volte estese a veri e propri tracciati sul terreno per delimitare porzioni di spazio entro cui operare ) ecc.. ; hanno compreso che tutto questo facesse si che la forza Magica emessa durante un rituale venisse amplificata ed indirizzata facilmente verso lo scopo prefisso. Un'operazione magica ha quindi bisogno (anche se non necessariamente) di simboli visivi e tattili che hanno essenzialmente lo scopo di incanalare la potenza per rendere "materiale" e "materializzato" un concetto altrimenti astratto come uno scopo da raggiungere. L' oggetto in se non ha quindi valenze prodigiose, se non minime,ed è sempre la forza che il Mago impiega durante il Rituale che permette di rendere efficace un'azione Magica. Nella Magia il simbolismo è molto importante come lo è la similitudine. Allo stesso modo si usa raffigurare con un "sembiante" la persona da colpire o proteggere perché quello che avviene al "sembiante" avviene anche al soggetto in questione. Il "sembiante" lo si usa anche per eseguire un "giro" di Tarocchi il più delle volte quando la persona è assente e non può materialmente dividere il mazzo. Persino gli uomini primitivi che vivevano nella preistoria usavano raffigurare sulle pareti delle loro caverne le scene familiari di caccia con loro come protagonisti nell'atto di uccidere una grossa preda. Queste raffigurazioni non erano altro che rappresentazioni visive di un loro pensiero/desiderio e imprimerle nella roccia era come renderle materiali e quindi fattibili nella realtà. essere divulgate o

interamente o in parte a coloro che non hanno occhi per vedere. La Magia è una, unica e indivisibile ed è nata con l'uomo. La forza generatrice della Magia risiede nella natura attorno a noi e nell'animo umano, nel suo spirito. L'uomo nasce con essa ma non tutti si rendono conto di possederla. Coloro che sono consapevoli di possedere tale ricchezza la sfruttano, nel bene o nel male, a favore o contro gli altri esseri viventi o, il più delle volte, per agevolarsi il cammino in questa esistenza. La Magia intesa come forza e potenza è quindi una sola ma l'uomo racchiude in se i duplici aspetti di bene e di male e quindi anche la Magia si concretizza sotto forma di pratiche che si identificano nelle diverse espressioni. E se qualcuno di voi dopo aver letto queste righe per spingersi oltre la routine quotidiana vuole dilettarsi con un bel filtro d’amore … eccovi la ricetta che unita alle precedenti istruzioni sarà di “sicuro successo”: Per legare a voi una persona cogliete sette erbe fondamentali quali: fiori di arancio, rosmarino, basilico, alloro, mirto, timo e maggiorana. Prendete un catino contenente acqua piovana, o in mancanza di questa acqua di pozzo, e una alla volta vi immergerete le erbe suddette pronunziando a voce bassa: "Per questo fiore d’arancio, la domenica (nome della persona) non mi dimenticherai, per questo rosmarino, il lunedi ecc." procedete per tutte le erbe allo stesso modo enumerando i giorni della settimana". Lasciate macerare il tutto per sette giorni avendo l’accortezza di esporre il catino ai raggi notturni della luna ed ogni sera ripetete, nel fare quest’ultima operazione, la seguente frase: “O Ecate, proteggi il mio amore!” Trascorsa la settimana, se avete occasione di incontrare la persona in questione, inserite qualche goccia del filtro ottenuto in una sua bevanda. In caso contrario potrete anche scriverle una cartolina sulla quale lascerete cadere alcune gocce del filtro. E se funziona...fatemelo sapere.

BICINCITTA’ 2009 PIU’ BICI PER TUTTI

Bicincittà è una manifestazione pensata per tutte le età: tutti i membri della famiglia hanno l’opportunità di vivere una giornata di sport, all’insegna della salute e della tutela dell’ambiente: basta tirare fuori la vecchia bici e saltare in sella. Anche quest’anno, l’UISP di Alessandria organizza Bicincittà con il patrocinio della Provincia, del Comune di Alessandria e a favore dell’AIDO. La manifestazione, come lo scorso anno, si svolgerà il 2 Giugno 2009, festeggiando un’importante ricorrenza, la nascita della nostra Repubblica. La partenza avverrà alle ore 10, con ritrovo alle 9.00, presso la SOMS del Rione Cristo, c.so Acqui, 156; la carovana percorrerà le vie cittadine per complessivi Km 14, con breve sosta e ristoro

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presso il Circolo Culturale Sardo Sunuraghe via Sardegna, 2. L’arrivo è previsto per le ore 12 sempre alla SOMS, dove si svolgeranno le premiazioni e il consueto rinfresco. Coloro che vorranno partecipare possono provvedere all’iscrizione presso: UISP – Via S. Lorenzo 107; AIDO – P.zza Torriani 20 – SOMS – C.so Acqui 156 – Circolo Culturale Sardo via Sardegna, 2 – La Bici via Carlo Alberto, 64. L’iscrizione di Euro 5 potrà essere effettuata anche al ritrovo prima della partenza ed è comprensiva dell’assicurazione individuale, della maglietta con il logo di BICINCITTA’ e del contributo per l’AIDO. Il Regolamento può essere consultato sul sito www.uispalessandria.it.

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Ocean No Limits di Elena Laura Pozzi

mare”. Più tardi, nel corso dello stesso viaggio, egli scoprì per la prima volta le isole Hawaii. Tornato nella grande isola delle Hawaii, registrò il primo racconto di surfisti che cavalcavano le onde su una tavola: “La baldanza e la destrezza con cui affrontavano le onde, cavalcandole, era sorprendente”. A quel tempo, la maggior parte degli europei non sapeva nemmeno nuotare. Nuotare per ricrearsi, oltre a non essere propriamente chic, era erroneamente considerato uno sport poco salutare! Tale concezione pietosa e fuorviante si rivelò fatale per lo sport del surfing. Europei e americani arrivarono ben presto e in gran numero sulle isole e, naturalmente, cambiarono e controllarono tutto a loro modo. Le loro importazioni principali furono le malattie che quasi annientarono la popolazione locale. Il loro atteggiamento nei confronti della religione e del denaro bandì per sempre la cultura che amava il mare. In qualche modo i missionari convinsero la Regina hawaiana, che molti aspetti dello stile di vita isolano, incluso il surf, fossero negativi, e per questo furono banditi. Iniziò così l’era d’oscurantismo del surf. Un periodo durato circa cento anni, nel corso del quale il surf praticamente sparì. Alla fine dell’Ottocento il marchio d’immoralità, irreligiosità e frivolezza posto al surf iniziò a scomparire. Le imprese di un piccolo numero di pionieri aiutarono ad invertire la tendenza, è bene sapere che storicamente questi atleti surfisti dell’epoca, furono tra i primissimi atleti in assoluto ad essere utilizzati per scopi pubblicitari e di marketing, in un’era in cui lo stessa parola marketing era ancora quasi sconosciuta! Nel periodo compreso tra le due Guerre Mondiali il surf fu in costante ascesa in tutta la California, come del resto in Australia. Più la popolarità e le vendite delle automobili cresceva, più aumentava anche la possibilità per i nuovi surfisti di spostarsi velocemente per la costa, alla ricerca di nuove ed inesplorate zone dove surfare. All’epoca i surfisti erano un’elite e le loro gesta venivano raccontate dai quotidiani dell’epoca. Di fatto, essi erano una tribù colorata e ricca di salute, un gruppo sociale ben distinto, che passava la maggior parte del tempo in spiaggia surfando, nuotando e organizzando gare e feste, sempre e solo in spiaggia. Il surf da sport quale era, divenne un fenomeno culturale che abbracciò molti campi, dal cinema alla musica passando per la moda. Dal 1400 ad oggi in poche righe, ma l’impresa compiuta da questi popoli è certamente no limits! (Storia: www.isbenas.com)

scegli la persona

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committente: Giovanni Barosini

Sono una cinquantina di persone in acqua, fanno un tutt’uno con la loro tavola, da lontano sembrano tutti uguali mentre attendono, mentre si fanno cullare dall’oceano per poi farsi travolgere, rimangono lì, a guardare l’orizzonte per diversi minuti e anche la gente sulla spiaggia aspetta con loro; da lontano si vede che una serie di onde sta arrivando e vedi loro prepararsi, si girano verso riva e nuotano velocemente, sembrano scontrarsi ma poi li distingui, e alcuni riescono a prendere l’onda, o è l’onda a prendere loro. Stop. Il surf è questo, l’attesa, l’unione con il resto della “tribù”, e ancora, essere cullati dal mare dolcemente per poi esserne preda velocemente. La bravura, la destrezza, con cui poi si cavalca l’onda è solo un contorno, perchè il surf non richiede le piroette o capovolgimenti particolari, il surf è l’attento ascolto, fiducia e rispetto del mare che regalano sensazioni di velocità e libertà incontaminate. Il surf più che uno sport è un’attitudine. Questa è l’incredibile storia. Prima del 1400, una migrazione di popoli provenienti dal Caucaso si diresse verso est attraverso l’India. Dalla terra ferma proseguirono sul mare, con delle canoe. D’isola in isola si diressero ad est, a Tahiti. Vivendo l’Oceano in una sorta d’armonia speciale con il vento, le correnti e le stelle, qualcuno di loro decise di andare oltre, e qualcosa come tremila chilometri a nord s’imbatterono in quell’ arcipelago che oggigiorno chiamiamo Hawaii. Da Tahiti alla Hawaii, nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico, guidati solo dalle stelle!! Quelle popolazioni, spinte dalla necessità di trovare nuove terre ove stabilirsi, fecero quest’impresa circa 500 anni fa, i polinesiani si sentivano a casa in mezzo al mare, era nel loro sangue, impararono a conoscere l’Oceano così come i loro simili europei conoscevano le terre emerse. Era naturale presumere che sarebbero stati loro i primi surfisti della storia. E, infatti, surfarono. Nei rituali, nei tornei e per puro divertimento. Canzoni, canti e danze rivelano l’importanza delle onde nella cultura polinesiana. Esistevano mesi particolari in cui surfare e regole precise secondo le quali farlo. Ma un giorno arrivarono i conquistatori europei a guastare la festa. Il capitano Cook ed il suo equipaggio furono i primi uomini bianchi a posare l’occhio sui surfisti. l’esploratore inglese vide un canoista di Tahiti surfare un’alta onda fino alla spiaggia. Ne fu talmente entusiasta, che scrisse in un diario dell’epoca: “Non potei fare a meno di concludere che quell’uomo avesse provato il piacere supremo nell’essere portato su così velocemente e dolcemente dal


Hic Sunt Dracones

Tra Bestiari e Criptozoologia… di Daniele De Florio

Ci sono più cose in cielo e in Terra, Orazio, di quante le sogni la tua filosofia. William Shakespeare, Amleto Anche se col fantastico programma Google Maps possiamo vedere quasi tutti gli angoli del globo, il mondo non è così piccolo come sembra, e può ancora nasconderci qualche segreto. Ogni giorno vengono scoperte decine di nuove specie di animali che zampettano, strisciano, saltano, giocano e nuotano negli anfratti del nostro pianeta blu. La maggior parte sono pesci e insetti, ma si scoprono anche parecchi mammiferi e rettili di cui non avremmo mai sospettato l’esistenza. Oppure di cui avevamo già sentito parlare, ma che pensavamo estinti o legati alla leggenda. Fin dall’antichità, l’uomo è stato affascinato dalle tante specie animali attraverso cui si esprimeva il disegno divino o la semplice casualità evolutiva. Interi libri, chiamati Bestiari, venivano riempiti di illustrazioni e di note riguardanti animali veri, falsi e supposti: pantere e leoni venivano affiancati a unicorni, kraken e satiri. Mappe vaghe e imprecise collocavano queste bestie al di là dei confini del “mondo civilizzato”, oltre le Colonne d’Ercole e verso quei territori dove era lecito vivessero ancora i draghi: “Hic sunt Dracones”,

dicevano le mappe. Qui, ecco, proprio qui ci sono i draghi, ne siamo sicuri! Oggi siamo quasi convinti che i draghi non esistano più, anche se dei bestioni molto simili hanno calpestato la Terra alcuni milioni di anni fa. Eppure esistono ancora tanti animali conosciuti per nome ma (quasi) mai visti, considerati inesistenti finché, come talvolta accade, non ne viene catturato e classificato qualcuno in maniera “ufficiosa”. Esiste addirittura una branca della zoologia, poco ufficiosa ma affascinante, che sostituisce gli antichi Bestiari nella ricerca e nell’affermazione dell’esistenza di animali “nascosti”: la Criptozoologia. Questa materia diventa il grande scatolone, o il libro dei sogni, in cui si buttano dentro il mostro di Loch Ness, gli avvistamenti dello Yeti, il Sasquatch americano, i calamari giganti e altre strane cosette gelatinose che ogni tanto vengono ripescate dai mari del mondo, finendo poi su innocui trafiletti di giornale o in trasmissioni specializzate. Il punto è che il limite fra realtà e fantasia, tra zoologia e criptozoologia, viene varcato piuttosto spesso e senza che, nelle nostre caotiche vite, abbiamo il tempo di accorgercene e di stupircene. Prendiamo un solo esempio: il cosiddetto chupacabra. Per chi non lo conosce, questo simpatico essere è (o sarebbe) una sorta di coyote americano con lunghi

denti aguzzi, infinitamente più aggressivo dei suoi simili, dotato quasi di un’intelligenza maligna, che uccide capi di bestiame in maniera assai violenta per poi scomparire senza lasciare tracce. A lungo il chupacabra è stato leggenda, e la sua storia si è intrecciata addirittura con quella di alcuni avvistamenti di UFO. Alcuni mesi fa, tuttavia, una signora messicana ha esposto pubblicamente la pelle scuoiata di uno strano animale trovato in una vecchia tagliola. E’ un canide, ma con denti davvero affilati. Sottoposto ad analisi del DNA, si è rivelato essere simile ad un coyote ma con alcune caratteristiche genetiche mai osservate prima. Una specie nuova, insomma. Ed ecco che il mito del chupacabra è diventato realtà. C’è sempre la possibilità che questi ritrovamenti siano falsi d’autore, ma bisogna anche riconoscere che fabbricare pelli di chupacabra non è un’attività particolarmente redditizia per un falsario... Volgiamo dire che da un punto di vista di probabilità, insomma, a volte è più facile che queste specie di animali esistano davvero, piuttosto che siano miti o finzioni tramandate o create dal nulla. A meno che non ci si spinga a tirare fuori dalle soffitte cuccioli di drago imbalsamati sotto formalina…davvero troppo, anche per un criptozoologo!

CIRCOLO DI LETTURA DI ALESSANDRIA Continuano alla Mondadori di via Trotti gli incontri del circolo di lettura alessandrino. Nel prossimo incontro del 6 giugno alle ore 16.00 e si parlerà del tema genitori e figli, discutendo di “lettera al padre” di Kafka e “Padri e figli” antologia a cura di Andrea Caterini.

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Il 4 luglio 2009 sempre alle 16.00, invece verrà ospitato Paolo di Paolo che presenterà il suo libro “Questa lontananza così vicina” Tutti possono partecipare agli incontri del circolo e successivamente decidere di iscriversi. Per informazioni scrivete a namaste@hotmail.it

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Un vestito nuovo per una vecchia città di Piero Archenti Mi mancherai, vecchio ponte Cittadella. Personalmente ho sempre tifato per il ponte Cittadella e accolgo la notizia del suo prossimo abbattimento con distacco, senza la gioia mostrata da molti alessandrini, anche se mi rendo conto che, stante l'attuale condizione, il ponte, così com'è, in stato di abbandono e privo di manutenzione, rappresenta un pericolo. Sarò uno dei pochi nostalgici di questa città, ma non posso proprio farne a meno. Forse, questa mia difesa d'ufficio del Cittadella risulterà stupida e inutile ai più, ma pazienza! Amo questa mia vecchia e grigia città, l'amo per quello che era e per quello che è oggi, e soprattutto l'amerò per quello che sarà domani, anche se il vestito che gli si vuole cucire addosso non sono certo sia quello più adatto. Mi riferisco al ponte Meyer e alle superficiali notizie che abbiamo su quel progetto, fortemente voluto dall'Amministrazione Calvo (ci spesero cinque miliardi delle vecchie lire), e poi gettato in cantina dall'Amministrazione che gli è succeduta a Palazzo Rosso. Ora tutto si è nuovamente capovolto e quel progetto, opportunamente sfrondato di alcuni particolari ritenuti superflui (la torre panoramica, non ricordo quanto alta, e le piattaforme a pelo d'acqua) sta per essere nuovamente riesumato, spolverato, lucidato e ricollocato nuovamente in vetrina per essere ammirato o criticato da fans e detrattori.

Immagini e Visioni

Sarà un po' meno Meyeriano ma accontentiamoci, quello che resta sarà pur sempre qualcosa che, nelle intenzioni dei suoi estimatori, sarà all'altezza della situazione. E' vero, il vecchio Cittadella non è stato attraversato da Napoleone, e nemmeno da Andrea Vochieri quando venne rinchiuso in fortezza prima di essere fucilato,ma fu testimone del tramonto dell'800, della nascita e della storia del '900. Fu attraversato dai prigionieri austriaci provenienti dal fronte, nel 1915, per essere custoditi in Cittadella, e nel '43, o giù di lì, centrato da una bomba americana durante la seconda guerra mondiale. Una "ferita" rimarginata con una consistente flebo di cemento. Non ce l'ha fatta oggi, 7 maggio 2009. Una serie di firme e timbri in Prefettura completeranno il lavoro rimasto incompiuto dalle bombe "alleate". "Il vecchio ponte - recita la condanna non scritta rappresenta un problema per la città dal momento che non si è voluto, a causa di due semplici quanto drastiche parole, "costa troppo", procedere alla realizzazione di quanto occorre alla città per essere messa in sicurezza". Insomma, no alla prevenzione (casse d'espansione) e sì all'emergenza (abbattere i ponti)? Parrebbe di sì, ci dovremo rassegnare, e continuare a convivere con l'insicurezza che deriva da quella scuola di pensiero

anche se, ne sono certo, qualcuno continuerà a contrastarla dal momento che, di tanto in tanto, è certo che ci troveremo ancora con i piedi a mollo. Se ci fermiamo un attimo, ed andiamo con la mente indietro di cinquant'anni ci renderemo conto di quanto si è perso in questo breve lasso di tempo, spesso per incuria o superficialità (tre ponti, il più antico, quello della ferrovia, fu costruito per posarvi le rotaie della prima linea ferroviaria piemontese, ma prima fu abbattuta la ciminiera e la stessa fabbrica Borsalino, la passerella su Corso Teresio Borsalino, il vecchio teatro Comunale, l'arco di via San Francesco D'Assisi,...tutto in una manciata di anni). A ben vedere, nemmeno i bombardamenti della seconda guerra mondiale hanno procurato tanti danni al patrimonio storico e monumentale di Alessandria! Da poco abbiamo in custodia i "gioielli" più importanti della città; la caserma Valfrè e la storica Cittadella. Due realtà che, unitamente alla piazza d'Armi, rappresenteranno il futuro di Alessandria, sia dal punto di vista storico che economico ed urbanistico. Una sfida alla lungimiranza delle amministrazioni di oggi ma anche a quelle che seguiranno. Si valorizzi in modo saggio e oculato quanto abbiamo ricevuto dal passato, lo dobbiamo alle generazioni future. LE FOTOGRAFIE SONO DI FULVIO FERRUA

Le basi della fotografia Cosa significa fotografia? Chi si chiede spesso il significato di un termine arriva a comprendere prima molte cose inerenti la materia e, nel nostro caso, è proprio così perchè fotografia significa “disegnare (graphos) con la luce (foto)”. Perciò il primo elemento necessario per fare fotografie è la luce, senza non si fa nulla. E quando voi pensate di vedere bene sappiate che il nostro occhio si “abitua” alle condizioni di luce, la fotocamera no. Vi vengono mai le foto gialle? O verdi? Lo so, avete dato la colpa, in ordine, al negozio di sviluppo e stampa, alla fotocamera e chi ve l'ha venduta o alla stampante. Mai, proprio mai, che vi passi per la testa che ci sono delle regole fisiche e persino chimiche che regolano la materia. Dopo la luce serve...? La prima risposta che vi viene in mente sarà la fotocamera. Sbagliato. Una fotocamera è semplicemente una custodia. Già. Custodisce la vostra immagine, la quale si forma prima...nella testa! Quella ce l’avete già, suppongo, altrimenti da Media World le hanno finite da un pezzo. Se avete la testa e la collegate agli occhi avrete già una splendida fotocamera. Ora abbiamo due elementi. Ne manca uno essenziale: la lente. Questa accozzaglia di vetro e plastica serve a riportare l’immagine che voi avete in testa esattamente lì dove potrete andarla a riprendere,nella fotocamera. Avete tutto.

Fare una bella foto è come dipingere. Prima di tutto dovete imparare a usare pennelli e colori. Nel nostro caso quando si parla di Basi non si intendono tutte quelle nozioni tecniche da sbadiglio che tutti si vanno a leggere appena vengono presi dal virus della fotografia, per poi stramazzare al suolo dopo avere compreso che non ci hanno capito nulla...No, le basi sono la cultura e l’umiltà. La cultura è assolutamente necessaria perchè dovete andare a guardarvi tutta la storia dell’arte del Giulio Carlo Argan, tre volumi, interessanti e completi. L’umiltà perchè senza non diventerete dei bravi fotografi, ma solo dei saccenti e antipatici pseudofotografi. La storia dell’arte è fondamentale, e vi insegnerò una scorciatoia al fine di evitarvi lo stress da studio, perchè vi aiuterà a meglio comprendere le potenzialità della vostra mente, della luce e delle possibilità che vi offre una volta che saprete dominarla. Vi farà capire che esistono delle proporzioni auree e vanno rispettate se volete immagini armoniose e che comunicano emozione. Vi aprirà la mente e sarete illuminati dalla fantasia, indispensabile in ogni tipo di arte, e se ciò vi farà diventare come gli artisti, un po’ strani e fuori dal mondo, mi ringrazierete.Ci leggiamo tra un mese! (Se nel frattempo avete domande urgenti, contattatemi.)

Scrivi o chiama per ogni tipo di informazione 338 7979701 latramaviola@yahoo.it facebook: la trama viola fotografia MOVÍDAlife - n°11 - MAG Ø9

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Decrescita Felice

La sfida di un nuovo modello di vita di Emiliano Bottacco

Dedicato a chi vuole ripensare il significato di parole il cui significato è dato per scontato, come “sviluppo”, “crescita” o “progresso” , il saggio di Maurizio Pallante offre numerosi spunti di riflessione ed esempi concreti sulla vera natura della società dei consumi nella quale viviamo. Quante volte infatti abbiamo letto o sentito in dibattiti, trasmissioni, telegiornali e articoli di giornale discussioni sull’importanza del prodotto interno lordo e sulla necessità della crescita per garantire il benessere del Paese? Quante volte politici e ministri dell’economia di ogni schieramento politico hanno parlato o con ansia o con soddisfazione della diminuzione o dell’aumento di qualche punto percentuale di PIL? Il saggio di Pallante prova a ribaltare queste impostazioni cercando di andare al cuore dei problemi e spiegare come una società basata esclusivamente sulla crescita della produzione e dello scambio di merci risulti a lungo termine insostenibile, dannosa per l’ambiente, la salute e la felicità stessa dei suoi cittadini. La risposta che si dà in questo libro è proprio quella di un ripensamento di abitudini date per scontate, di un’inversione di tendenza per raggiungere una “decrescita felice” . In un mondo le cui risorse sono limitate, afferma infatti il saggista torinese, non è possibile mantenere inalterato il livello del consumo di queste risorse né quello della produzione di rifiuti. La soluzione è semplice e a portata di mano: incentivare l’utilizzo di energie rinnovabili e, soprattutto, ridurre i consumi e la domanda di energia, riscoprendo abitudini e pratiche che gli ultimi cinquant’anni di “progresso” hanno in buona parte cancellato. La chiave della svolta è un’economia basata sull’autoproduzione di beni e servizi: dal tradizionale orto famigliare all’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti delle case. Pallante

stesso è consapevole di come molte delle indicazioni fornite nel suo libro siano di difficile applicazione per molte persone, ma la sua analisi, corredata di dati e precisi fondamenti, si propone comunque come una sfida e un incitamento a non dare per scontato un modello di vita che non è e non deve essere l’unico possibile. E’ una sfida spesso difficile, perché mette in dubbio parole, terminologie, atteggiamenti e luoghi comuni ormai acquisiti e ritenuti validi a prescindere. Per convincere il lettore Pallante utilizza una doppia tattica: l’argomentazione utilizzando dati, fonti ed esempi concreti e l’emozionalità, con lunghe descrizioni della quotidianità spesso delirante e frustrante in cui la società dei consumi spinge molti di noi, intrappolati in coda nelle nostre auto e condizionati da scelte che spesso non sono autonome. Sulla decrescita e sulle pratiche a essa correlate sono nati dibattiti e movimenti: dagli scritti e dalle riflessioni del francese Serge Latouche al Movimento per la decrescita felice in Italia (www.decrescitafelice.it ) e anche i media incominciano a considerare in maniera più seria quello che fino a poco tempo fa era per lo più ignorato o considerato un affronto al dogma della crescita e del progresso con la P maiuscola. Ma cosa si intende concretamente con la parola decrescita? Lo abbiamo chiesto direttamente a Maurizio Pallante nell’intervista che ci ha rilasciato in occasione di una sua conferenza presso l’ Associazione Cultura e sviluppo di Alessandria. Maurizio Pallante La decrescita felice – la qualità della vita non dipende dal Pil Editori Riuniti, 2008, € 12,00


L’Intervista di Emiliano Bottacco

MAURIZIO PALLANTE Classe 1947, Maurizio Pallante è un saggista specializzato nei temi della decrescita, delle tecnologie ambientali dell’efficienza energetica. Nel 1988, con Mario Palazzetti e il fisico Tullio Regge, è stato uno dei fondatori del Comitato per l’uso razionale dell’energia (CURE); è inoltre stato consulente del Ministero per l’Ambiente ed Assessore all’Ecologia e all’Energia del comune di Rivoli. Lo abbiamo incontrato in occasione della presentazione del suo saggio “La decrescita felice”, presso l’Associazione Cultura e sviluppo di Alessandria, e ne abbiamo approfittato per rivolgergli alcune domande. Pallante, partiamo da zero: cosa si intende con il termine decrescita? La decrescita è la diminuzione della produzione e del consumo di merci che non sono beni. Che tradotto significa? Dunque, bisogna approfondire prima il concetto di “bene” e il concetto di “merce”, che sono due cose diverse. Siccome da alcune generazioni noi popoli occidentali siamo abituati a comprare tutto quello di cui abbiamo bisogno, ci siamo abituati a confondere il concetto di bene con il concetto di merce. In realtà sono due cose diverse perché la merce è un bene o un servizio che si compra, mentre il bene è un bene o un servizio che corrisponde a un bisogno. Siccome siamo abituati a comprare tutto ciò di cui abbiamo bisogno, confondiamo i due concetti che in realtà spesso non sono solo diversi, ma non coincidono, ci sono merci che non sono beni e beni che non sono merci. Ad esempio? Dunque, per riscaldare le case in Italia consumiamo in media 20 litri di gasolio per metro quadro all’anno . In Alto Adige, in Germania o in altri Paesi europei le normative non consentono di costriuire edifici che consumino più di 7 litri al metro quadro all’anno. Se un edificio consuma 20 litri mentre potrebbe e dovrebbe consumarne 7 significa che ne spreca altri 13 perché è mal costruito, perché disperde il calore, eccetera. Riassumendo: un edificio che consuma 20 litri fa crescere il Prodotto interno lordo (PIL) più di un edificio che ne consuma 7. Quindi i 13 litri consumati in più sono una merce che si compra e si paga, ma non sono un bene perché non servono a scaldare la casa e finiscono dispersi nell’atmosfera. Quindi la decrescita è la diminuzione della produzione e del consumo di merci che non sono beni. Da questo punto di vista non comporta sacrifici particolari, ma significa solamente non sprecare usando l’intelligenza. Ci sono poi dei beni che non sono merci. Se uno ha un orto famigliare e si coltiva la frutta e la verdura che mangia, non la va a comprare al supermercato e non andandola a comprare al supermercato non fa crescere la domanda delle merci (in questo caso frutta e verdura). Quindi la decrescita si attua anche aumentando la produzione e l’uso di beni che non sono merci. Un economista obietterebbe che in questo modo l’economia finirebbe con il bloccarsi. Qui c’è il discorso della recessione. Siamo convinti che la parola recessione e la parola decrescita siano lo stesso concetto. In realtà la differenza che c’è tra la recessione e la decrescita è la stessa che c’è tra chi non mangia perché non ha da mangiare e chi sceglie di mangiare meno perché vuole fare una dieta. Il primo non sceglie e peggiora la sua condizione di vita. Il secondo fa una scelta che migliora la sua condizione di vita. Mantenendo l’esempio della dieta, come fare però per non creare danni all’organismo con una dieta troppo drastica? Sicuramente ci vuole una gradualità. Ma quello che voglio dire è che la decrescita non peggiora le condizioni

di vita, ma è in questo momento il modo più interessante per uscire dalla recessione. Se al centro della politica economica venisse messo non la costruzione di nuove case, ma l’incremento della loro efficienza energetica, si creerebbero molti posti di lavoro in attività utili dal punto di vista ambientale e sociale. Se invece pensiamo che si possa uscire dalla crisi incentivando l’edilizia sbagliamo completamente. Si è fatta molta polemica sul fatto che le misure del Governo sulla casa avrebbero comportato rischi di scempi per il paesaggio. Ma prima ancora di parlare d scempi per il paesaggio, bisogna parlare del fatto che è una misura che non ci fa uscire dalla crisi, perchè siamo in un momento che presenta un eccesso di offerta rispetto alla domanda di case e un ulteriore eccesso di offerta sbilancerebbe ancora di più la situazione. Questa crisi economica si intreccia inoltre a una crisi di carattere ambientale. Noi ci stiamo avvicinando a un esaurimento delle risorse fossili e a un pericoloso cambiamento climatico. Le case consumano moltissima energia, più delle auto. In Italia per riscaldare le nostre case consumiamo in 5 mesi il 30% delle fonti fossili che importiamo; le auto e i camion ne consumano il 30% in un anno. Quindi delle misure che vogliono far ripartire l’economia in senso “tradizionale” non rispondono né alla crisi energetica né a quella ambientale, una misura finalizzata a ristrutturare le case per farle consumare e sprecare di meno affronta la crisi sia dal punto di vista economico che da quello ambientale. Questo perché negli ultimi cinquant’anni, in Italia, abbiamo costruito malissimo e quindi ristrutturare energeticamente creerebbe tantissimi posti di lavoro perché c’è un mare di cose da fare. E queste cose da fare ci consentirebbero anche di abbattere le emissioni di CO2 e quindi di affrontare la crisi ambientale. Cosa pensa delle idee di Obama per incentivare l’utilizzo di energie rinnovabili? Siamo sulla buona strada ma con soluzioni ancora ambigue, perché se propongo la sostituzione delle fonti fossili con fonti rinnovabili ragiono sempre in un’ottica di implementazione dell’offerta di energia. Siccome nei nostri paesi (e in America peggio che da noi) abbiamo degli altissimi tassi di spreco di energia, il primo passo da fare è quello di ridurre gli sprechi, non diversificare l’offerta.Secondo passaggio: se io metto dei pannelli fotovoltaici o termici in un edificio che è molto dispersivo, posso contribuire a una certa percentuale del mio fabbisogno. Ma se io abbasso questo fabbisogno drasticamente la stessa quantità di pannelli risponde a una percentuale molto maggiore del fabbisogno energetico di questo edificio. Quindi Obama ha degli interventi positivi, ma il discorso dell’aumento dell’offerta è in realtà una finta soluzione; inoltre Obama ha una posizione molto ambigua perché parla anche di biocarburanti, di biocombustibili, di nucleare: tutte cose che hanno un forte impatto ambientale. In Italia vede delle forze politiche con proposte innovative su questi temi? No, non ne vedo nessuna. Sia lo schieramento di centrodestra che di centrosinistra fanno lo stesso tipo di MOVÍDAlife - n°11 - MAG Ø9

politica: rilanciare l’economia tramite l’implementazione della domanda e quindi della spesa pubblica. A Torino la soluzione trovata per far superare alla città le sue difficoltà economiche è stata la grande espansione edilizia delle Olimpiadi; la città si è indebitata. 6000 € per abitante. E’ la città più indebitata d’Italia; se avesse scelto di razionalizzare energeticamente le case i soldi si sarebbero trovati da sé. Perché la casa che consuma di meno ogni anno risparmia dei soldi e quindi tutti gli interventi volti a diminuire la domanda di energia si ripagano da soli perché i risparmi annuali vanno ad ammortizzare. Parliamo di acqua: un bene primario che spesso è trattato come una merce. Qual è la sua opinione in merito? Ci sono dei beni primari che non possono entrare in una logica di carattere commerciale. Un conto è dire che utilizziamo male l’acqua e che i nostri acquedotti hanno delle perdite e spesso molto alte. E un conto è dire che per risolvere questi problemi bisogna privatizzare perché così ne aumenta il prezzo e si possono ripagare i costi. Dobbiamo fare interventi per ridurre gli sprechi dell’acqua; se lo faccio ho dei risparmi e questi risparmi mi ripagano degli investimenti necessari a chiudere i buchi dell’acquedotto. L’acqua è un bene primario indispensabile e non può essere commercializzato. Si deve individuare una quantità di acqua giornaliera pro capite che deve essere disponibile a un prezzo politico. Se i consumi aumentano, dal titolo suepriore si paga di più la tariffa. In questo modo si garantisce a tutti l’accesso alla risorsa acqua e si eliminano gli sprechi, perché se tu vuoi sprecare paghi. Concludendo, cosa intende quindi con il termine “decrescita felice”? Felice perché se si diminuisce il consumo di merci che non sono beni questo cambiamento è un fautore di felicità a per sé. Torno all’esempio delle case: noi siamo convinti che il benessere termico dipenda dalla temperatura dell’aria, ma in realtà il nostro corpo scambia il calore che produce metabolicamente al 70 % con le pareti, per irraggiamento, e al 30% con l’aria della stanza. Per cui se io sto in una stanza in cui l’aria è calda ma le pareti sono fredde ho una sensazione di freddo superiore a quella che avrei in una stanza con le pareti calde e la temperatura dell’aria più bassa. Quindi se una casa disperde 13 litri su 20 ha sempre le pareti fredde; per essere fatta bene una casa dev’essere costruitain modo di consumare m eno energia. Quindi la decrescita della produzione di una merce che non è un bene è un fattore di felicità non solo per chi vive nella casa, ma per tutta la collettività perché una casa che consuma 7 litri manda nell’atmosfera i 2/3 di Co2 in meno di una che ne consuma 20. Lo stesso vale per i beni che non sono merci: chi mangia la verdura del suo orto mangia un prodotto molto migliore perché non immette veleno nella terra. Quindi riduce l’impatto ambientale in tutta l’attività agricola complessiva a livello mondiale.

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Come ti ripopolo un paese Carrega Ligure e le case a 1 euro Conversazione con il Sindaco Guido Gozzano La storia è nota. Nel dopoguerra, complice la ripresa economica e il desiderio di abbandonare una vita fatta di difficoltà, molti paesi di montagna sono stati abbandonati da buona parte dei loro abitanti. Le generazioni più giovani abbandonavano i mestieri e le case dei padri per andare e vivere e lavorare nelle grandi città o, addirittura, emigrare all’estero alla ricerca di migliori opportunità. Risultato: ad oggi le montagne italiane sono costellate di paesi semi- fantasma, che si popolano di turisti e villeggianti durante i mesi estivi, per poi rimanere presidiati durante l’inverno da poche decine o al massimo un centinaio di abitanti, per lo più anziani. Anche questo è il progresso, bellezza, e Carrega Ligure, minuscolo Comune immerso tra gli Appennini dell’Alta Val Borbera, non ha fatto eccezione, piazzandosi ai primi posti tra i Comuni italiani per velocità e dimensioni del suo spopolamento. Sembra ovunque un processo inarrestabile, ma, sull’esempio di Sgarbi con Salemi, il sindaco Guido Gozzano ha deciso di provare a far rinascere Carrega attirando turismo e, magari, riuscendo anche a ripopolarlo. Come? Regalando le numerose case abbandonate del suo Comune. Anzi, vendendole al prezzo simbolico di 1 Euro. Lo abbiamo intervistato per farci raccontare in cosa consiste l’ iniziativa.

Signor sindaco, ci spieghi a che punto siete con la vostra iniziativa delle case a 1 Euro Allo stato attuale stiamo cercando di trasformare l’idea in un progetto. Stiamo collaborando con l’università di Genova per effettuare una ricerca e un inventario catastale di tutti gli edifici da inserire. Troveremo degli escamotage legali secondo le norme vigenti per poterle assegnare a chi ne farà richiesta. Quante richieste avete ricevuto? All’ultimo conteggio erano 200 più 1.500 che avevano fatto richiesta in precedenza. Alcune richieste erano quasi ridicole con persone che quasi ti chiedevano la piscina… Altre proposte invece sono serie, avanzate sia da parte di persone interessate ad avere una seconda casa per rilassarsi durante le vacanze che da persone interessate ad aprire un’attività. Le case che vorreste assegnare hanno ancora dei proprietari? Le case hanno ancora dei proprietari, ma che sono in parte emigrati cinquant’anni fa in Argentina o altri Paesi e sono senza eredi in Italia. Quelli che invece risiedono in Italia, salvo rarissime eccezioni, l’hanno ristrutturata e la tengono come seconda casa.

Quanti sono gli abitanti di Carrega Ligure? Un centinaio di residenti, che però in estate diventano 1000. Tantissime persone vivono a Carrega solo nel periodo compreso tra aprile e fine novembre. Quindi la motivazione della vostra iniziativa è quella di incentivare il turismo? Sì, anche perché tante case abbandonate, in un contesto ristrutturato, spiccano e risultano pericolose. Devo dire, comunque, che non mi aspettavo un simile interesse e sono entusiasta di far conoscere Carrega a tanta gente A quali parametri vi atterrete per l’assegnazione delle case? L’assegnazione procede a determinate condizioni. In primis il proprietario deve garantire la ristrutturazione; il principio è che quando si acquista un bene se ne diventa responsabili e quindi lo si deve mettere in sicurezza per legge. Detterete dei tempi per le ristrutturazioni? Non andremo a sindacare nello specifico. L’importante è che le case siano messe in sicurezza e vengano svolti gli interventi più importanti in termini di ristrutturazione. Info:Comune di Carrega Ligure e l’iniziativa delle case a 1 Euro www.comunecarregaligure.eu


Campi Internazionali Arriva l’estate, tornano gli scambi per i giovani organizzati e promossi dall'Ufficio Scambi Internazionali di ASPAL s.p.a del Comune di Alessandria. I ragazzi, guidati da un animatore, vivono una vacanza stimolante a un costo contenuto, incontrando nuovi amici e sentendosi cittadini europei. Inoltre, l'Ufficio Scambi Internazionali è Punto Locale Decentrato Eurodesk (unico in tutta la Provincia). Il servizio è gratuito, aperto a tutti e, attraverso una banca dati e una rete Intranet italiana ed europea, fornisce informazioni aggiornatissime (in formato cartaceo o on-line) a tutti i giovani che sono interessati a muoversi in Europa per viaggi, lavoro, formazione e altro ancora. I campi internazionali si inseriscono nell’azione 1.1 del programma comunitario europeo “Gioventù in Azione” Per informazioni e iscrizioni: Ufficio Scambi Internazionali – PLD Eurodesk via dei Guasco, 19 15100 Alessandria n° verde 800 116667 tel. 0131 515960/961 fax 0131 234582 e-mail: scambi_internazionali@aspal.it informagiovani@aspal.it

ALESSANDRIA Titolo: “In-dipendent Energy” Periodo: 26 giugno – 5 luglio Partecipanti: 48 giovani dai 15 ai 25 anni provenienti da Italia, Turchia, Spagna, Germania, Rep. Ceca, Irlanda, Polonia. Attività: laboratori artistici (musica, teatro, video, comunicazione internet) volti alla realizzazione di un cortometraggio, un cd musicale e uno spazio web aventi come tema la prevenzione dei comportamenti a rischio

ISTANBUL – TURCHIA Titolo: “Zoom in to multiculturalism”

CANTIERE DI LAVORO ALESSANDRIA – ARGENTEUIL (FRANCIA) Periodo: Alessandria: dal 13 al 19 luglio Argenteuil: dal 20 al 26 luglio Partecipanti: 18 giovani italiani dai 15 ai 19 anni +2 leader italiani 10 giovani francesi + 2 leader francesi Attività: cantiere di lavoro naturalistico, attività ludiche, sportive, escursioni e feste interculturali Costo: Quota di iscrizione: € 100,00

MARMANDE, NEI PRESSI DI BORDEAUX- FRANCIA Titolo: “Récreation: jeux crée”

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discovering multiculturalism in Istanbul via photography Periodo: dal 14 al 23 luglio Partecipanti: 5 giovani dai 18 ai 25 anni + 1 leader Attività: laboratori dell’immagine, attività ludiche, sportive, escursioni e feste interculturali Costo: 30% delle spese di viaggio + € 140,00 di quota di partecipazione

Periodo: dal 14 al 23 luglio Partecipanti: 6 giovani dai 14 ai 17 anni + 1 leader Attività: laboratori espressivi, culturali, informativi, attività ludiche, sportive, escursioni e feste interculturali Costo: 30% delle spese di viaggio + Euro 116,00 di quota di partecipazione

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Allenamento In gravidanza Allenarsi col pancione

Quale evento fisiologico in una donna esercita tante ripercussioni e produce tanti mutamenti come la gravidanza? Probabilmente nessuno. La gravidanza stessa è in sé uno stato di allenamento: i sistemi cardiovascolare e muscolare sono infatti messi alla prova semplicemente dall’aumento di peso durante la gestazione. Una delle modificazioni ben note in questo periodo “tutto al femminile” è l'alterazione della postura che si verifica col progredire dello stato gestazionale. La gravidanza facilita gradualmente e progressivamente una spiccata lordosi della colonna vertebrale e questa situazione determina un'alterazione del centro di gravità e la conseguente modificazione della biomeccanica dei movimenti. La piscina e l’ambiente acquatico in genere offrono evidenti vantaggi sia alla madre che al nascituro: il bambino vive in stretta dipendenza dalla madre, si nutre del suo cibo, dei suoi pensieri e dei suoi sentimenti, pur essendo un individuo ben distinto dalla madre, con la sua personalità ed il suo carattere. Il periodo di gestazione è pensato come una fase di allenamento e preparazione per giungere all’obiettivo nel migliore dei modi, sia a livello fisico che psichico e spirituale. Perché la piscina? L’acqua è l’elemento fluido che trasporta e mette in comunicazione le varie parti del corpo umano; questo elemento, in quanto aspetto materno e femminile, esprime passività, accoglienza, recettività. Il suo stato liquido, intermedio fra i solidi e i gassosi, la tiene libera da rigidità di forme ed allo stesso tempo le dà la capacità di trasformarsi e assumere qualsiasi forma; riempie gli spazi, colma i vuoti, è l’elemento che mette in comunicazione, che collega, che conduce l’informazione essendo di fatto il conduttore ed il recettore per eccellenza. Quali parti del corpo saranno da allenare in questo particolare periodo? In linea di massima si suddividono gli esercizi in due ‘macrogruppi’, a seconda della zona del corpo a cui si riferiscono:

1.Parte superiore (dall’ombelico in su): l’obiettivo principale è di ridurre la tensione collo-spalle, di tonificare la muscolatura che sostiene il seno e di aumentare la capacità polmonare (soprattutto mediante esercizi di respirazione) – Gambi A., 1997. 2.Parte inferiore (dall’ombelico in giù): sono esercizi mirati a migliorare la mobilità della colonna vertebrale e del bacino, a favorire una buona circolazione sanguigna su tutta l’area interessata ed a rendere più elastiche e flessibili le articolazioni della pelvi e dell’anca. Essendo la parte più direttamente interessata ed attiva durante il parto, è anche quella che ha maggior bisogno di essere allenata e preparata durante la gravidanza. Di una certa importanza sono gli esercizi che lavorano sulle gambe soprattutto nell’ultimo periodo di gestazione, quando si deve sostenere un notevole peso del corpo – Gambi A., 1997.

situazione, associata al rilassamento dei tessuti e ad una maggiore debolezza delle articolazioni, espone al rischio di traumi. Il lavoro in acqua, praticato con la dovuta moderazione, permette di evitare simili complicanze, visto che vengono ‘addolciti’ la componente gravitaria ed il carico di lavoro. Sarebbe chiaramente consigliabile che ogni madre consultasse un medico prima di iniziare questo delicatissimo percorso. Ogni donna dovrebbe essere non soltanto autorizzata, ma motivata e incentivata a svolgere attività fisica sia prima, sia durante, sia dopo la gravidanza. Questa particolare condizione non dovrebbe dunque rappresentare un motivo per iniziare l’esercizio fisico, anzi, sarebbe consigliabile prepararsi iniziando la pratica degli esercizi ancor prima del concepimento. In conclusione, giusto un paio di consigli letterari riguardo l’allenamento in gravidanza:

Solitamente si consiglia di non affrontare il lavoro acquatico da sole: conviene essere accompagnate da qualcuno, come il proprio partner oppure un’amica, magari gestante pure lei. Nuotare con regolarità in gravidanza rappresenta uno strumento valido per migliorare la qualità del sonno e facilitare il rilassamento; ed il riposo rappresenta un fattore estremamente importante non solo per un qualsiasi individuo nella vita di ogni giorno, ma anche ed in particolare per una donna ‘in dolce attesa’. Come nell’esercizio fisico in generale, le modalità di risposta sono da considerarsi del tutto normali e fisiologiche nella gestante. L’apparato cardiocircolatorio, per esempio, si adatta in modo da soddisfare efficacemente le necessità fetali e placentari d’ossigeno e di nutrienti. L’aumento di massa corporea rappresenta un sovraccarico progressivo nel caso di attività fisiche come camminare, correre o salire le scale. La capacità di muoversi della donna man mano si riduce e si verifica un cambiamento nel centro di gravità corporeo, con un’accentuazione della lordosi ed uno sbilanciamento in avanti. E’ bene ricordare che questa

-Gambi A., Acquaticità e benessere in gravidanza, Bonomi, Pavia, 1997. -Ciccolo E., Acqua d’amore, Edizioni Mediterranee, Roma, 1997.

A cura di Michela e Fabio Grossi, Personal Trainers certificati ISSA CFT1 Esperti in rivalutazione della forma fisica, stile alimentare, fitness posturale. SALUTE IN MOVIMENTO Via Dante 2/9 - Genova Tel. 0106801234 - 3491574074 info@saluteinmovimento.com

NOLI ORTOPEDIA Nuova sede di Alessandria, Via Dante 130, angolo Corso Lamarmora, 0131 234165


moovies

Requiem per vento forte tra i capelli di Lucio Laugelli No limits. Queste due parole, automaticamente, me ne fanno venire in mente altre due: James Dean. Mesi fa, facendo uno dei soliti zapping televisivi annoiati e compulsivi, mi sono imbattuto nell’ultima pubblicità della Mercedes; sono rimasto a seguire lo spot solo perché ho sentito dire ma quello era James Dean? Il messaggio pubblicitario infatti vedeva protagoniste due icone hollywoodiane: Marilyn Monroe e il già citato Dean. A parte notare quanto la sosia della biondissima star fosse effettivamente molto somigliante all’attrice e quanto invece il bell’attore non ci azzeccasse per nulla con una presunta somiglianza con il protagonista di Gioventù Bruciata, ho ripensato ancora una volta a quanto sia stato importante per tante generazioni l’attore. Pensavo a come solo sentire il suo nome durante uno zapping sia capace di farmi fermare e indugiare sul canale per vedere cosa si dica riguardo. E così una sua foto in un negozio, o la copertina di un giornale, un poster. E pensavo anche che, in tutto questo tempo, non ho mai scritto manco una riga su di lui. Non so se riuscirò a mettere su carta quello che penso riguardo e se le sensazioni provate possano essere intuite da chi leggerà queste righe. James Dean è vento forte fra i capelli. E’ una sigaretta quasi finita. E’ un sorriso che ti prende per il culo e un po’ provoca. E’ una sensibilità fuori dal comune. E’ quando hai bevuto troppo e ti rendi conto che potresti fare uno sbaglio irrecuperabile da un momento all’altro. E’ anche volerlo fare quello sbaglio e fregarsene. E poi stare malissimo per averlo fatto.

James Dean è quando azzardi una manovra imprudente e poi pensi a quanto sei stato idiota per averla fatta. E’ il brivido che ti accarezza la schiena quando senti che stai volando. E’ avere mille cose da fare e poi finire per non riuscire a farne nessuna perché la morte ti ha spaccato a metà molto prima del tempo. Molto prima di quando sarebbe dovuto accadere. Ma più di tutto è quel preciso istante in cui ti rendi conto che te ne stai andando e provi la consapevolezza che forse non sta avvenendo quello che avevi sempre detto di desiderare. E’ capire che in realtà non ne hai nessuna voglia di vedere il tramonto dei tuoi giorni. Ma è troppo tardi. E non si può tornare indietro. Stai morendo. James Dean è sorridere ancora una volta un po’ provocatoriamente e arrendersi quindi alla fine. Ma in quel brevissimo momento appena vissuto non si può non provare la sensazione di rimorso. Perché forse volevi restarci ancora sulla terra a vedere il sole salire e scendere ogni giorno, a sentire il rumore che fa il motore quando tiri le marce. A rispondere male a una presunta autorità. A fare l’amore con una persona che ti tradirà. A vivere aspettando perché sarà più bello dopo. A nutrirti d’ambizione. Ma sei stato immortale solo per alcuni aspetti. Sarebbe bello che, vecchio e rincoglionito, quella pubblicità della Mercedes l’avessi girata davvero tu. Anzi no. Ma che dico Jimmy? Molto meglio così. Vento forte fra i capelli. Buon riposo.

il nuovo cortometraggio “IL SIPARIO”. Sarà presentato in prima visione giovedì 4 giugno 2009 a Palazzo Guasco, in via dei Guasco 49, Alessandria, alle ore 17,30. ‘OFFICINEMA’, il Laboratorio cinematografico - con sede presso l’ Istituto ‘Saluzzo’ che si rivolge agli studenti degli Istituti di Istruzione Superiore di Alessandria e Provincia, presenta il suo ultimo cortometraggio, al termine del 7° corso annuale 2008/2009, promosso dagli Istituti “Saluzzo-Plana”, “Vinci”, “Galilei”, “Fermi”. Il Progetto è coordinato dal Prof. Gianni Giavotto con la collaborazione dei Proff. Giorgio Penotti, Pina Alibrandi, Laura Riposio, Laura Panelli. ‘Il sipario’ si apre davanti a un gruppo di studenti che sapranno ‘liberarsi dai fili di un Burattinaio’, esortati dal protagonista che riuscirà a visualizzare i loro veri desideri: “La libertà è nei vostri sogni, in tutto quello in cui credete; sarete liberi quando deciderete di non essere più manipolati, di essere finalmente voi stessi! . Gli interpreti sono studenti: Simone Mussi, Alessandro Berselli, Luca Lodigiani, Davide Giampaolo, Michela Anselmo, Luisa Tagliafico, Federica Leone, Martina Ursino, Annalisa Briglio, Anna Iorga, Carlo Ponzano, Robin Zacconi, Sergio Di Liberto, Giulia Gentili, Shari Xu, Nicole Zocco, Diletta Mondin, con altre presenze, dal mondo della scuola, nei ruoli richiesti: Cristina Scarrone, Giorgio Penotti, Gianni Giavotto.

Da segnalare, infine, la partecipazione amichevole e straordinaria di Gino Capogna, nel ruolo del ‘burattinaio’. La direzione della produzione è del prof. Gianni Giavotto, il montaggio e la regia di Sergio Angelo Notti; assistenza regia degli studenti del Laboratorio cinematografico. Le musiche originali sono state opera di Robin Zacconi e – come sempre – del prof. Giorgio Penotti. Il corto è stato tratto dal soggetto di Carlotta Peracchio (uno dei vincitori del Concorso ‘Un soggetto per OFFICINEMA’ 2008), rielaborato nella sceneggiatura del Laboratorio cinematografico, a cui hanno partecipato – oltre agli interpreti e all’ autrice – anche Marco Biglieri e Salvatore Di Liberto, coordinati da Gianni Giavotto e Sergio Notti. La novità di quest’ anno è che i personaggi principali sono stati presi da altri soggetti dello stesso Concorso: dai vincitori a pari merito ‘Cisco’ di Riccardo Di Stefano e ‘Maturità color seppia’ di Elena Prati e dai premiati ‘La vera storia di Vera’ di Giulia Pastorino, ‘Sogni proibiti’ di Silvia Barocelli e ‘Il telefono dell’ amore’ di Giulia Temporali . Le iniziative di OFFICINEMA sono realizzate in collaborazione con gli Ass.ti Pubblica Istruzione e Cultura della Provincia di Alessandria e con gli Ass.ti Cultura e Politiche educative del Comune di Alessandria, grazie al contributo di Fondazione CRT e Fondazione CRA.

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POST-IT SABATO 23 Cenette d'Autore al Ristorante Torino Via Vochieri 108 (AL) - 0131.55572 partecipa alla serata “gli autori si incontrano a tavola” e con i loro inediti, allieteranno gli ospiti mentre gli chef li delizieranno con piatti tipici della cucina alessandrina I volontari e... l'arte - Alessandria - Teatro Parvum - Via Mazzini Spettacolo "Disabilità versus libertà". Proiezione del Filmato sul Progetto di vita indipendente a cura di Luca Castellotti e Francesca Penno. Incontro con gli Autori. Inizio alle 21.15. XXXVI Rassegna Concertistica. Capolinea Casale...destinazione Europa - Casale Monferrato - Sala Concerti V.Massaza - Via F. Cane Nell'ambito di "Piemonte in Musica", incontri musicali con gli allievi dell'Istituto Soliva. Inizio alle 17.30. Echos 2009 - Tassarolo – Castello Festival internazionale di musica, concerto del Duo +2 Quartet, che eseguirà brani di Maul, Confrey, Layton. Nuova Energia - Alessandria Informagiovani - Via dei Guasco In programma "La bottega del Conte", seminario di scrittura creativa teatrale a cura del "Teatro della Tosse". "Dall'idea al testo" a cura di Laura Curino e "Dal testo alla trama" a cura di Gianpiero Rappa. DOMENICA 24 I volontari e... l'arte - Alessandria - Teatro Parvum - Via Mazzini Spettacolo "La mappa del tesoro". Animazioni e giochi per bambini a cura di Laura Giachero. Inizio alle 17,00. Germano Bonaveri al Pantagruel - Casale Monferrato - Circolo Pantagruel - Via Lanza Spettacolo del cantautore e il suo trio. Inizio alle 18.30. Echos 2009 - Cassano Spinola - Chiesa San Pietro Festival internazionale di musica con il concerto dell'Orchestra Sinfonica di Bacau, che eseguirà brani di Balakiriev, Liszt e Liapunov. Inizio alle 21.15. Primavera Gastronomica delle valli Curone, Grue e Ossona - Fabbrica Curone - Loc. Forotondo Albergo Rist. Monte Boglelio - Pranzo al Rist. Monte Boglelio. Inizio alle 13. Casale Carta - Casale M.to - Mercato Pavia Edizione speciale del mercatino dell'Antiquariato, dedicato ai collezionisti di libri antichi, stampe, figurine, fumetti, francobolli e manifesti storici. LUNEDÌ 25 Mario Biondi - Milano - Teatro degli Arcimboldi - Viale dell'Innovazione, 20 L’evento music ale “MARIO BIONDI sings CARLO ALBERTO ROSSI” rappresent a un incont ro ar tistico unico ed esclusivo, che si ricorderà negli anni per la originalit à delle armoniz za zioni music ali, degli arrangiamenti e per la qualit à ar tistic a dell’orchest ra. MARTEDÌ 26 Musica e Film - Novi Ligure - Museo dei Campionissimi Proiezione di "Velluto blu" di David Lynch, il cui titolo è ispirato alla canzone "Blue Velvet" di Bobby Vinton. Inizio alle 21.15. Possibilità di consumare una cena a tema presso il ristorante "Emmalù" a partire dalle 19.30. Rigoletto - Alessandria - Sala Bobbio Biblioteca Civica Ciclo di conferenze dedicato alle opere liriche, la relatrice sarà Marina Mariotti. Inizio alle 17. GIOVEDÌ 28 Intorno al '900 - Alessandria - Auditorium Pittaluga - Conservatorio Vivaldi oncerto dell'Ensemble corale dell’University of Georgia. Inizio alle 17.

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VENERDÌ 29 Cenette d'Autore al Ristorante Torino Via Vochieri 108 (AL) - 0131.55572 “cena vegetariana” all’insegna della bioristorazione Le veterane sulle strade dei vini Alessandria - Piazza Marconi Appuntamento con la prima sessione di verifiche ed esposizione auto. Orario: 16.30-19. SABATO 30 I volontari e... l'arte - Alessandria - Teatro Parvum - Via Mazzini Spettacolo "I migliori allievi del Conservatorio", a cura di A. Lovisolo e M.T. Pasero. Musiche di autori vari. Inizio alle 21.15. Echos 2009 - Rivalta Scrivia – Abbazia Festival internazionale di musica con concerto di Aiman Mussakhajayeva (violino) che eseguirà brani di Bach, Kreisler, Tlendiev. Inizio alle 21.15. La bottega del conte - Alessandria Informagiovani - Via Guasco Seminario di scrittura creativa teatrale "Dalla trama alla rappresentazione" e "Dalla rappresentazione alla reazione" a cura del "Teatro della Tosse". Orario 9-13 e 14.30-18.30. Le veterane sulle strade dei vini - Varie località Ad Alessandria alle 8 punzonatura e verifiche tecnico sportive delle auto. Partenza della prima vettura alle 9.15 con la gara che si snoderà tra Casalbagliano, Frascaro, Mombaruzzo, Fontanile, Castelletto, Alice Belcolle, Castelboglione. Visita della festa medioevale a Montabone alle 12. Dopo la pausa pranzo, tappe a Rocchetta Palafea, Cessole, Bubbio, Vesime, Monastero Bormida. Esposizione auto in Piazza Bollente ad Acqui. Cena di Gala alle 20.45. DOMENICA 31 I volontari e... l'Arte - Alessandria - Teatro Parvum - Via Mazzini Spettacolo "Galà del tango argentino". Saggio degli Allievi del Corso di tango a cura di Pasquale Bloise. Inizio alle 16. Festa in piazza – San Salvatore “Utopia” Nomadi cover band in concerto. LUNEDÌ 2 I Love amici -Acqui Terme - Ex Caserma Battisti Spettacolo con protagonisti alcuni ragazzi della trasmissione di Maria De Filippi: Valerio Scanu, Martina Stavolo, Mario Nunziante, Adriano Bettinelli, Andreina Caracciolo e Alice Bellagamba . Inizio alle 21.30. Sagra degli Agnolotti - Casale M.to Mercato Pavia - Piazza Castello Tradizionale sagra con pranzo e cena, vendita di agnolotti. Serata con musica e ballo. MARTEDÌ 2 Echos 2009 - Piovera – Castello Festival internazionale di musica con concerto del Trio Mañasco (violino-fisarmonica-pianoforte), che eseguirà brani di Piazzolla, Gardel e Galliano. Inizio alle 21.15. Echos 2009. I Luoghi e la Musica Piovera - Castello Festival internazionale di musica, concerto classico del Trio Mañasco (violino, fisarmonica, pianoforte). Inizio alle 21.15. La Memoria - Casale Monferrato - Chiostro S. Croce - Via Roma Concerto del Coro di Casale diretto da Giulio Castagnoli. Inizio alle 21.15. XXXI Tour gastronomico primaverile delle Valli Borbera e Spinti - Roccaforte Ligure Fraz. Borassi Si pranza all’Albergo Ristorante Alpi. Mercatino dell'antiquariato e dell'usato - Ovada - Centro Storico MERCOLEDÌ 3 Cenette d'Autore al Ristorante Torino Via Vochieri 108 (AL) - 0131.55572 “cenetta con Gaspare” the original skipper, presentazione del libro di Gaspare Trevisan

Maggio

Intorno al '900 - Alessandria - Auditorium Pittaluga - Conservatorio Vivaldi Concerto del duo formato da Maurizio Cadossi (violino) e Sabrina Lanzi (pianoforte), con brani di Hindemith e Debussy. Inizio alle 17. Lynyrd Skynyrd - Milano – Palasharp

Lenny Kravitz - Torino - Parco della Certosa Reale Akron/Family - Milano - La Casa 139 GIOVEDÌ4 Zingari, la bellezza di un popolo - Casale M.to - Centro dell'Associazionismo - Via del Carmine Ras segna cinematografic a per sensibiliz zare gli studenti sulle tematiche interculturali legate ai Rom, proiezione del film "Vengo - Demone flamenco", storia di git ani e di vendet te familiari. Inizio alle 21.15. Concerto di Giovanni Bellucci - Casale M.to - Palazzo Sannazzaro Concer to del pianist a Giovanni Bellucci, dedic ato all'interpret a zione delle 32 Sonate e delle 9 Sinfonie di Beet hoven. Inizio alle 21. Suoni La battaglia delle band - Alessandria - FuoriRotta - Corso C.Marx Concer to del gruppo. Inizio alle 21. VENERDÌ 5 I volontari e... l'arte - Alessandria - Teatro Parvum - Via Mazzini "Quel most ro di Einstein". Recit a e anima zione dei raga z zi del Cent ro. Inizio alle 16.

Mika - Milano - Teatro Franco Parenti

DOMENICA 7 Musicalia 2009 - Alessandria - Auditorium San Baudolino - Via Bonardi Concer to del gruppo composto da Monic a Elias e Raf faella Ma z zet ti (soprani), Maurizio Cados si (violino), Claudio Merlo (violoncello), Fiorenza Bucciarelli e Lucio Cuomo (pianofor te) che renderà omaggio a F. Mendels sohn. Inizio alle 21. Al lago di Arpy - Colle San Carlo Alessandria - Museo del Fiume - Via Rettoria Visit a organiz zat a con la par tecipa zione degli esper ti del C.A.I. Sezione di Ales sandria. XXXI Tour Gastronomico primaverile delle Valli Borbera e Spinti Cabella L.re Oggi si pranza all’Albergo Ristorante Capanne di Cosola. Primavera gastronomica delle valli Curone e Ossona - Fabbrica Curone loc. Salonghi – Oggi si pranza all’Albergo Ristorante La Bait a. MARTEDÌ 9 Novi in bici 2009 - Novi Ligure “47ma Coppa Romit a” Gara con par tenza dal Museo dei Campionis simi, riser vat a ai dilet t anti clas se Elite ed Under 23. Inizio alle 12. MERCOLEDÌ 10 New Found Glory - Milano - MusicDrome

Echos 2009 - Rocchetta Ligure - Palazzo Spinola Festival interna zionale di music a con concer to di Mar tin Münch (pianofor te) che eseguirà brani propri e di Ravel, Scriabin e Debus sy. Inizio alle 21.15.

GIOVEDÌ 11 Novi in bici 2009 - Novi Ligure Gara Interregionale ciclistic a in not turna organiz zat a dalla Societ à "Fausto Coppi", con par tenza da Corso It alia. Inizio alle 20.30.

Musicalia 2009 - Alessandria - Museo Etnografico - Piazza Gambarina Concer to clas sico del gruppo composto da Ales s andro Balboni, Marco Cor tona, Giulio Tor tello, e Fulvio Piacenza Inizio alle 17.

SABATO 13 Monferrato Aperto - Casale M.to Il Monferrato Casalese, apre le por te ai suoi luoghi e monumenti più suggestivi ad Oz zano, San Salvatore, Lu, Fubine, Terranova, Font aneto Po. Ricordiamo anche il Parco Fluviale del Po, il Sacro Monte di Crea e i suggestivi c astelli di Camino e San Giorgio, gli infernot di Cellamonte, le Cave di Moleto e l'Enotec a Regionale di Vignale.

XXXI Tour Gastronomico primaverile delle Valli Borbera e Spinti - Cantalupo L.re Loc. Pessinate oggi si cena al Ristorante Belvedere. Le erbe d'estate per la tavola e il benessere - Alessandria - Associazione - Yogadimora - C.so Lamarmora Corso per imparare a riconoscere e utiliz zare le erbe spont anee delle c ampagne. Oggi "Teoria e tecnic a del gelato fat to con le erbe", orario 20.45 22.30.

Rock In Idro 2009 - Milano – Idroscalo.

SABATO 6 I volontari e... l'arte - Alessandria - Teatro Parvum - Via Mazzini Concer to di music a clas sic a del duo Loredana Cardona e Mauro Borri (flauto e clavicembalo) che interpreteranno musiche di Vivaldi, Bach e Mozar t. Inizio alle 21.15.

Concerto dell'Orchestra Multietnica “Furastè” Sale ore 21.00

Valenza - centro della musica - Valenza Piazza XXXI Martiri Pomeriggio all'insegna dell'int rat tenimento music ale e dello shopping, per proporre un'immagine piacevole e dinamic a della cit t à, Orario: dalle 16 alle 21. Le erbe d'estate per la tavola e il benessere - Alessandria - Associazione - Yogadimora - C.so Lamarmora Corso per imparare a riconoscere e utiliz zare le erbe spont anee delle c ampagne. Oggi "Sc ampagnat a erboristic a", orario 20.45 - 22.30.

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Valenza al centro della musica - Valenza Piazza XXXI Martiri Pomeriggio all'insegna dell'int rat tenimento music ale e dello shopping, con l'intento di proporre un'immagine piacevole e dinamic a della cit t à. Orario dalle 16 alle 21.

Eagles - Milano - Forum DOMENICA 14 Monferrato Aperto - Casale M.to Il Monferrato Casalese, apre le por te ai suoi luoghi e monumenti più suggestivi ad Oz zano, San Salvatore, Lu, Fubine, Terranova, Font aneto Po. Ricordiamo anche il Parco Fluviale del Po, il Sacro Monte di Crea e i suggestivi c astelli di Camino e San Giorgio, gli infernot di Cellamonte, le Cave di Moleto e l'Enotec a Regionale di Vignale. Cambia stile. Ci stai ? - Tortona - Centro giovani - Piazza Mossi Ambizioso proget to ambient ale per speriment are stili di vit a ecosostenibili, risparmio energetico ed idrico, c apire cosa si mangia e cosa si può fare per vivere in


Giugno modo più sano. Giornat a intera dedic at a all'autoproduzione dei saponi a cura di Ilaria Pont a. Rock In Idro 2009 - Milano – Idroscalo Concerto dell'Orchestra Multietnica “Furastè” Sale ore 21.00 LUNEDI’ 15 Staind - Milano - Alcatraz MARTEDI’ 16 Disturbed - Milano - Alcatraz GIOVEDI’ 18 Suoni La battaglia delle band - Alessandria LiveMusiCafé - Corso Roma Concer to di "Rocc afor te Annanondorme". Inizio alle 21. Festa parrocchiale - Casale Popolo Corsa podistic a per bambini e raga z zi fino ai 14 anni, premia zione pres so l'Oratorio. Inizio alle 19. Depeche Mode - Milano – Stadio San Siro VENERDI’ 19 MDF Fest - Carrega Ligure - Dibattito sulla decrescita felice SABATO 20 Gran Tour – Alessandria Tema di quest'anno sarà il 150° anniversario dell'Unit à d'It alia, per approfondire questo proces so storico, sociale, culturale e politico in vist a delle celebra zioni previste nel 2011. Festa in Piazza della Chiesa Casale Popolo I festeggiamenti volgono al termine con la t radizionale fest a, con cena in pia z za alle 19.30. A seguire, anima zione music ale con il gruppo "Vanna Isaia". DOMENICA 21 XXXVI Rassegna Concertistica. Capolinea Casale...destinazione Europa Frassineto Po - Giardino del Pozzo Antico Concer to dell'Orchest ra ed il Coro dei Giovani del Monferrato, diret ti da Alber to Mandarini e Sandro Mar tinot ti. Inizio alle 18. VI Edizione Festival Europeo di Musica Antica - Castello di Montecastello Concer to di Daniela Aimale (soprano) e Mas simo Marchese (tiorba). Inizio alle 18.15. MDF Fest - Carrega Ligure - Dibattito sulla decrescita felice Festa in Piazza della Chiesa - Casale Popolo - Cena in piazza alle 19.30. A seguire, anima zione music ale con il gruppo "Jetlagband". LUNEDI’ 22 Metallica m- Milano - Forum MERCOLEDI’ 24 Novi in bici 2009 - Novi Ligure - 70ma edizione del Giro dell'Appennino. La gara, c arat teriz zat a dalla sc alat a alla mitic a Bocchet t a, par tirà dal Museo dei Campionis simi. Inizio alle 11. Festa Parrocchiale - Casale Popolo Proces sione con la st atua del s anto, verso la Chiesa di San Giovanni Bat tist a di Cantone Corno, alla presenza di autorit à religiose e civili e della banda music ale. Inizio alle 20. RRIICCEE - Castellazzo di Bollate (MI) - Villa Arconati GIOVEDI’25 RRIICCEE - Torino - Spazio 211 VENERDI’ 26 Nine Inch Nails + Korn + Mars Volta Milano - Idroscalo Katy Perry - Milano - Idropark Ry Cooder & Nick Lowe - Milano - Teatro degli Arcimboldi

SABATO 30 MAGGIO 2009 ore 16.00 FESTA DELLE CULTURE

SABATO 18 GIUGNO 2009 ore 19.00 RADUNO FACEBOOK

P.LE PARTIGIANI (Giardini Pubblici) Novi Ligure itinerario tra le culture con stands delle comunità straniere, musica, danza... dalle ore 17.00 concerto Orchestra di Porta Palazzo di Torino

18 giugno 2009 dalle ore 19.00 raduno facebook/alessandria al centro sportivo comunale di Spinetta Marengo. La serata sarà allietata da musica, braciolate e il primo facebook torneo calcio a 5

PUNTO GIOVANI Tel. 0143/322503 Fax. 0143/322481 e.mail: informagiovaninovi@libero.it

Per le squadre che vogliono partecipare contattare Barbara 347.1781974

Alla Sala espositiva Esperide di via Abba Cornaglia 29 ad Alessandria LA MOSTRA ARTE AL FEMMINILE, promossa dall'Assessorato alla Cultura della Città di Alessandria e organizzata in collaborazione con il Centro Italiano Femminile. La donna come segno dei tempi, custode di un genio particolare, non più oggetto ma soggetto di storia, protagonista con l’uomo nella vita pubblica. È il tema al centro della rassegna: donne con la fierezza di esporre la propria opera per esibire talento, creatività, bellezza ed autoironia con garbo. 17 opere in mostra per scoprire una realtà alessandrina solida, vivace e dinamica. Arte e creatività si fondono con i percorsi di vita personali di ciascuna artista. Versatilità e sensibilità sono i punti focali sui quali le artiste consolidano la propria identità culturale.

CONTINUANO GLI APERITIVI DEL GIOVEDI Letteratura e musica dell’ottocento Giovedì 28 maggio "Racconti E novelle di Guy de Maupassant” Legge MIMMA CALDIROLA Accompagnamento musicale PARK JAE HONG / SU-HYUN KWON, voce e pianoforte Inizio ore 18.30 Al termine del concerto: Aperitivo buffet a tema € 6.00 Aperitivo lungo ( buffet, un primo a scelta e caffè ) € 10.00 “ A CASA DI JOSEPHINE” Via Parma, 10 Alessandria Tel 0131 25397

ORARI da venerdì a domenica dalle ore 16.00 alle ore 19.00 ingresso gratuito INFO Assessorato Cultura e Turismo Città di Alessandria tel. 0131/40035 IAT tel. 0131/234794

LEAN ON ME: IL T.R.A. E THE JOY SINGERS CHOIR Martedì 27 maggio il Teatro Comunale di Alessandria ospita una grande iniziativa di solidarietà per la raccolta fondi a favore della ricostruzione del Teatro Stabile de L’Aquila. Si tratta di LEAN ON ME, concerto con The Joy Singers Choir organizzato dalla Fondazione Teatro Regionale Alessandrino (ingresso ad offerta). Il gruppo vocale The Joy Singers Choir nasce nel 1997 da un’idea di responsabili ed insegnanti del Circolo Amici della Musica "Prof. P. Piacentini" di Valenza, come naturale evoluzione ed espressione della classe di canto corale, uno dei corsi

d’Insegnamento musicale organizzati dall’ Associazione. Dalla formazione iniziale ad oggi, l’organico del JSC si è ampliato con l'apporto di nuove e stimolanti partecipazioni. Attualmente il coro è costituito da un gruppo eterogeneo di circa 40 appassionati non professionisti, suddivisi nelle quattro sezioni che caratterizzano ogni insieme vocale polifonico: soprani, contralti, tenori e bassi. Le esecuzioni sono accompagnate da una formazione strumentale composta da piano, tastiere, chitarra, sax, basso, percussioni e lead voice. Inizio spettacolo ore 20.45

INFORMAZIONI: TEATRO COMUNALE DI ALESSANDRIA, Viale della Repubblica; tel. biglietteria 0131 234240 Fondazione Teatro Regionale Alessandrino Uffici: Via Savona, 1 – 15100 Alessandria Tel. 0131/52266 – Fax 0131/325589 www.teatroregionalealessandrino.it

HAT’ s photo art Gallery - sala conferenze Via Venezia 7, all’interno in cortile a sinistra piano terreno. Lo spazio espositivo HAT’s photo art Gallery, centro culturale no profit in via Venezia 7 si è inaugurata la mostra fotografica dedicata al noto campione olimpico recentemente scomparso. La rassegna 40 immagini del noto fotografo Marco Chiesa, personaggio molto noto nel mondo sportivo di bordo ring. Le fotografie in bianco e nero offrono al visitatore uno “spaccato” di vita quotidiana del mondo del ring, inoltre

Giovanni Parisi (Vibo Valentia, 12 febbraio 1967 – Voghera, 25 marzo 2009). Peso welter, noto nell'ambiente con l'eloquente soprannome di Flash, vantava nella sua carriera titoli prestigiosi. Campione italiano dilettanti (1985/1986) – Campione italiano professionisti (1991). Nel 1988 durante la XXIV Olimpiade svoltasi a Seul (Corea del Sud) vinse l'oro nella categoria pesi piuma contro il rumeno Daniel Dumitrescu, mandandolo al tappeto. È stato campione mondiale della sigla WBO 1992-93 dei pesi leggeri e dei pesi superleggeri dal 1996 al 1998. MOVÍDAlife - n°11 - MAG Ø9

la sensibilità e la creatività sull’immagine dimostrata all’Artista ci fa parlare di vere e proprie opere d’arte. La mostra è aperta al pubblico su appuntamento cifaal@tin.it I giorni di giovedì-venerdì-sabato h. 16, 30-19,00 e il venerdì anche dalle 21,30-23,00 Tel. 338 2962815 / 338 6131602

A causa di un infortunio alla mano sinistra, stette per circa 2 anni lontano dal quadrato, tornando a combattere nel 2003 contro Lousi Mimoune. Chiuse la carriera nell'ottobre 2006, dopo una dura sconfitta ai punti inflittagli dal francese Frederic Klose. Con Benvenuti ed Oliva, Parisi fu l’ultimo pugile italiano a vincere così tanto negli ultimi venti anni. Viveva da anni in provincia di Pavia, a Voghera, dove i genitori si trasferirono nei primi anni Settanta. È deceduto il 25 marzo 2009 all'età di 42 anni in un incidente stradale avvenuto sulla tangenziale di Voghera (la sua auto, una BMW serie 6, si è scontrata frontalmente con un furgone).

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L'Orchestra di Piazza Vittorio di Roberto Duca

CONVERSAZIONE CON EVANDRO DOS REIS, CHITARRISTA DELL’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO La storia dell’Orchestra è iniziata con il salvataggio del Cinema Apollo di Roma. Lo storico locale era destinato a diventare una sala Bingo e dalla volontà di trasformarlo in un Laboratorio Internazionale di Cinema, Musica e Scrittura, si è sviluppata, nel 2002, l’idea di creare un’orchestra multietnica. Un gruppo composto da una ventina di musicisti provenienti da comunità e culture diverse, ognuno con i suoi strumenti e il suo bagaglio di musica popolare, in una fusione di culture e tradizioni, memorie e nuove sonorità, strumenti sconosciuti, melodie magicamente universali, voci del mondo. Forse avete avuto modo di vedere il loro spettacolo lo scorso autunno al Teatro Comunale o forse avete ascoltato i loro dischi. In caso contrario il consiglio è di scoprire questo gruppo formato da musicisti italiani e stranieri che ormai da sei anni portano in giro per l’Italia un mix musicale strabiliante e ricco di sonorità etniche che mescola la musica africana alle danze sudamericane, le canzoni popolari italiane alle melodie del Maghreb, senza timore di sfidare il repertorio classico portando in tournée nel 2009 il Flauto Magico di Mozart. Scoperti e guidati da Mario Tronco, pianista, tastierista e autore degli Avion Travel, i musicisti dell’Orchestra

di Piazza Vittorio dimostrano quotidianamente con l’energia e il calore della loro musica come la convivenza tra culture ed etnie diverse sia possibile. Ne abbiamo parlato con Evandro Dos Reis, chitarrista e cantante brasiliano che costituisce uno degli elementi di spicco del gruppo.

noi doveva adeguarsi a nuovi suoni e nuovi ritmi, però poi questo è stato uno stimolo, il progetto è cresciuto e oggi ha un suo sound caratteristico. Quanti dischi avete inciso? Ne abbiamo incisi due (“L’orchestra di Piazza Vittorio” e “Sona”, Ndr) e ora stiamo producendo il terzo.

Evandro, come nasce il progetto dell’orchestra di Piazza Vittorio? Nasce nel 2003. In quel periodo Mario Tronco si trovava a Torino e lì ha avuto modo di vedere come in Piazza Vittorio gli immigrati fossero in maggioranza, così quando è tornato a Roma ha avuto la curiosità di conoscere il panorama dei musicisti immigrati e da lì è nato il progetto dell’Orchestra.

Avete avuto difficoltà a farvi conoscere e apprezzare? Relativamente sì e relativamente no, anche perché poi l’orchestra è cresciuta nei suoi sei anni di età. Certo, le difficoltà sono state spesso di tipo economico, dal momento che è un progetto totalmente autofinanziato, ma allo stesso tempo la crescita è costante.

Quante nazionalità sono rappresentate nell’Orchestra di Piazza Vittorio? Undici nazionalità tra cui Senegal, Tunisia, Brasile, Argentina, Cuba, America, Italia … E’ stato difficile per voi imparare a mescolare linguaggi musicali provenienti da tradizioni così differenti? Guarda, io penso che all’inizio lo sia stato: ciascuno di

Credi che in Italia esista un problema legato al razzismo? L’Italia è un Paese che sta conoscendo da poco l’immigrazione, mentre Paesi come Francia e Germania hanno avuto questo fenomeno da molto prima. Certamente ci sono delle difficoltà, ma sono convinto che con il tempo si supereranno. Per saperne di più sull’orchestra di Piazza Vittorio www.orchestradipiazzavittorio.it

Apparecchi per deboli di udito Protesi oculari Lenti a contatto Esame computerizzato gratuito della vista


Sonora di Flavio Gemma legenda

heavy

psycho

underground

D’autore

TOSCA “No Hassle” G-Stone 2009

ISIS “Wavering radiant” Core 2009

Down-tempo,dub e funk elettronico per un cocktail da anti-stress.

Elettrico,visionario,tra psichedelia e hard,colonna sonora dei deserti marziani.

EL-B “The Roots of EL-B” Tempa 2009

FIREBIRD “Grand Union” Rise Above 2009

Suoni garage- house,ritmi dubstep,stile nigthclubbin’.Ballatelo!

Si,se si chiama Firebird.Per fans di LedIl rock-blues ha un futuro? Zeppelin e Cream.

ATOMIC BITCHWAX “Tab 4” TeePee 2009

LAND OF KUSH “Against the day” Constellation 2009

Psichedelia,hard rock e blues.Chitarroso e magistrale!

La musica del Nilo incontra il jazz orchestrale, ispirandosi al surreale Thomas Pynchon.

CHURCH OF MISERY “Houses of the unholy” Rise Above 2009

OZRIC TENTACLES “The Yum Yum Tree” Snapper Music 2009

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Ritornano i grandi fautore del free-festival del Regno Unito. Psichedelia, progressive e elettronica

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Schiera

Campus estivo per attori diretto da Gabriele Vacis Si svolgerà ad Alessandria dal 1 giugno al 5 luglio, nella splendida cornice settecentesca della Cittadella, il campus estivo per giovani attori diretto dal regista Gabriele Vacis, Direttore Artistico del Teatro Regionale Alessandrino. Schiera nasce da un precedente progetto del 2008/2009: il Ministero degli Affari Esteri infatti - in particolare la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo - in collaborazione con l’Ente Teatrale Italiano, aveva avviato l’iniziativa “Teatro ed Arti Multimediali: Strumenti di Pace – Tam”, un training estivo per giovani attori a Gerusalemme Est, con il Palestinian National Theatre. La direzione era stata affidata a Gabriele Vacis. Giovani attori palestinesi erano stati coinvolti nell’insegnamento delle tecniche dell’attore. I loro formatori palestinesi hanno seguito, nell’aprile del 2008, un seminario in Italia, a Polverigi presso l’Associazione Inteatro. Con Gabriele Vacis hanno impostato il programma che è stato poi applicato a Gerusalemme Est durante la scuola estiva. Nel novembre 2008 la Biennale aveva invitato il progetto a Venezia. Sono stati selezionati 13 allievi che hanno presentato il lavoro al Teatro di Santa Marta. Il successo delle presentazioni, sia palestinese che italiana, ha indotto gli organizzatori a proporre uno sviluppo del progetto, fondato sull’approfondimento della Schiera. Il Teatro Regionale Alessandrino si propone per movida.pdf 19-05-2009 13:10:59

quest’anno come sede italiana del progetto: ha invitato ad Alessandria 8 ragazzi palestinesi e ha innestato un’importante occasione per giovani attori piemontesi che potranno, da una parte, essere oggetto di una esperienza formativa di qualità indiscutibile, a diretto contatto con maestri del teatro italiano, e, dall’altra, potranno vivere un incontro di culture particolarmente significativo. Il confronto, lo scambio e l’accoglienza del teatro come strumento di pace. Nei giorni scorsi sono stati selezionati dal regista Gabriele Vacis 8 giovani attori provenienti dal Piemonte, in età compresa tra i 18 e i 24 anni. Si tratta di 5 ragazze e 3 ragazzi, provenienti da Torino, Rivoli, Moncalieri, Venaria, San Benigno Canavese (To). Questi ragazzi costituiranno il nucleo principale dello straordinario progetto, che vede alternarsi in cattedra artisti del calibro di Eugenio Allegri, Alessandro Baricco, Valerio Binasco, Glen Blackhall, Barbara Bonriposi, Laura Curino, Emma Dante, Mario Martone, Marco Paolini, Paolo Rossi, Ferruccio Soleri, Roberto Tarasco. Il Teatro Regionale Alessandrino si propone di valorizzare con questo campus, gratuito e residenziale, talenti teatrali del territorio regionale, in omaggio alle finalità sancite dal proprio statuto sul piano sia della formazione e dell’individuazione del “genius loci”. La vocazione pedagogica, la pluridecennale pratica didattica di

Gabriele Vacis sono garanzia sufficiente per la qualità di questa iniziativa. Il filo conduttore di Vacis sarà uno studio su Amleto. “Il metodo della Schiera consiste in un esercizio nato nel corso della preparazione dello spettacolo Elementi di struttura del sentimento 2 (1985), in cui sei attrici camminavano dal fondo del palcoscenico al proscenio, facevano una piccola azione e poi tornavano indietro. Il ritmo cresceva su una musica che durava più di sei minuti, e il movimento diventava parossistico. Quella scena conteneva gli elementi necessari a creare azione. Era un “luogo”. Nel tempo è diventato un esercizio. Gli attori si accostano l’uno all’altro formando una schiera. Quindi camminano per un numero indicato di passi variabile a seconda delle dimensioni del luogo in cui si lavora, per esempio otto passi. All’ottavo passo nella direzione iniziale ci si volta e si continua a camminare per otto passi nella direzione opposta, quindi ancora in direzione opposta e così via. L’obiettivo è di trovare un’unità di presenza tra le persone che camminano, escludendo ogni affettazione, escludendo ogni movimento non strettamente necessario a camminare naturalmente. Questo esercizio è il punto di partenza e il punto di arrivo di un allenamento che vuole formare un attore consapevole, autore della propria presenza in scena”. (Gabriele Vacis)


GOLOSA

Tapas | Fingerfood | Drinks

a cura di Roberto Loddi

Storie & Sapori

Storie di asparagi I friciulin di tenere ortiche

Ingredienti: g 600 di ortiche possibilmente raccolte di prima mattina, 2 uova, g 60 di parmigiano grattugiato, g 60 di burro, 3 spicchi di aglio novello, g 150 di salame cotto, la mollica di un panino imbevuto nel latte e strizzata, olio d’oliva per friggere, farina bianca, noce moscata, sale pepe q.b.. Preparazione: preferisci le foglioline tenere delle ortiche, perciò lavale velocemente utilizzando dei guanti usa e getta per evitare di essere punti ed asciugale alla centrifuga, poi lessale in acqua salata e strizzale con cura. Fatto ciò, tritale e ponile in un recipiente con un pezzo di burro e l’aglio schiacciato, quindi falle asciugare e allo stesso tempo insaporire con una presa di sale e una grattata di noce moscata. Terminata questa operazione, lascia raffreddare la preparazione e nel frattempo trita il salame cotto insieme alla mollica di pane; unisci il ricavato alle ortiche, aggiungi il formaggio, le uova, una presa di sale, una di pepe ed amalgama insieme il tutto fino ad ottenere un composto malleabile, che utilizzerai per formare delle polpette grosse come una noce. Mano, mano che le confezioni, appiattiscile leggermente, infarinale e friggile poche alla volta in abbondante olio bollente e appena risulteranno dorate, scolale su dei fogli di carta assorbente da cucina a perdere il grasso eccedente. Servile immediatamente cosparse di sale e di pepe.

Le frittatine di asparagi

Preparazione: monda e lava bene gli asparagi, lasciandoli a bagno per mezz’ora in modo che non vi siano più tracce di terra, quindi spezzali con le mani (partendo dalla loro punta), a tronchetti di un paio di centimetri. Fatto ciò, fai saltare le punte in un giro di olio per circa 5 minuti, quindi trasferiscile in un recipiente dove avrai sbattuto le uova con un pizzico di sale, una macinata di pepe e dopo avere mescolato bene, versa il tutto in una padella antiaderente unta con poco olio. Mescola subito con una spatola di legno e appena la frittata incomincia a rapprendersi, scuoti la padella per staccare bene la parte sotto la frittata evitando così che si attacchi sul fondo. Servila immediatamente ma, è ottima anche fredda o come companatico in mezzo ad un panino.

I fiori di acacia in pastella irrorati con il miele

Ingredienti: una terrina di fiori d'acacia, g 600 di latte fresco intero, g 200 di farina bianca, 4 uova, g 120 di burro, g 80 di miele di acacia liquido, olio di oliva per friggere, zucchero al velo, cannella in polvere q.b. Preparazione: fai fondere il burro su fuoco bassissimo, dopodichè in un recipiente prepara la pastella amalgamando insieme la farina con il latte e le uova. Fatto ciò unisci il burro fuso e i fiori di acacia, quindi friggi il composto ottenuto a cucchiaiate in abbondante olio ben caldo e appena le frittelle saranno belle dorate da ambo i lati, scolale a perdere l’unto eccessivo su dei fogli di carta assorbente da cucina. Servi i fiori irrorati di miele intiepidito e a piacere cospargili di zucchero al velo e cannella mescolati insieme. Vino consigliato moscato d'asti D.O.C.G.

Ingredienti: g 600 asparagi selvatici, 8 uova, g 60 di pecorino grattugiato, olio extravergine d’oliva, sale e pepe q.b.

Il sambuco è l’albero della gioia

è appurato che il termine sambuco deriverebbe dal greco sambyke, che è il nome di una specie di flauto fabbricato con i rami cavi dell’arbusto. Il sambuco è una pianta comune in tutto il mediterraneo, già nota nell’antichità per gli usi medicinali, tra i quali la preparazione dell’Akté (una sorta di lassativo e diuretico) descritto dal filosofo e naturalista greco Teofrasto. Secondo una leggenda, parte della croce di Cristo fu realizzata col suo legno, e ad un sambuco andò ad impiccarsi Giuda. I Romani usarono le sue bacche come alimento e Marco Gavio Apicio ne trasmise la ricetta. Col tempo, i suoi fiori diventarono condimento e vennero impiegati per aromatizzare l’aceto e il vino moscatello e col passare dei secoli, il suo impiego è caduto in disuso, restando limitato all’ambito contadino. Secondo le credenze popolari il sambuco è un albero della gioia, infatti se piantato vicino a casa attira gli spiriti buoni e tiene lontani i serpenti, ma un'antica leggenda narra che i suoi fiori dovrebbero essere raccolti la vigilia del giorno di San Giovanni e lasciati all’aperto tutta la notte, perché il santo possa passare a benedirli. Le sue foglie per il particolare odore che emanano, sarebbero un eccellente antiparassitario, e la lotta biologica ne impiega il decotto contro gli insetti degli alberi da frutto. In cucina il sambuco viene utilizzato per minestre, frittate, pasticcini, marmellate, gelatine e per aromatizzare liquori o vini.

g 200 di farina bianca, 2 uova freschissime, 1 bicchierino di vino bianco secco, g 200 di latte, burro, miele, cannella, noce moscata, olio per friggere, zucchero al velo, sale q.b. Preparazione: lavora accuratamente la farina con i rossi d’uovo (tieni da parte gli albumi), un pezzo di burro fuso, il vino bianco, il latte, una cucchiaiata di miele, una grattugiata di noce moscata e una presa di sale, fino ad ottenere una pastella liscia ma non troppo consistente. Terminata questa operazione, unisci gli albumi tenuti da parte montati a neve ben ferma, amalgama il tutto accuratamente e lascia che la pastella riposi un attimino. Intanto, lava velocemente i fiori e asciugali alla centrifuga, poi dividili in cimette, intingili nella pastella tenendoli per il gambo e pochi alla volta friggili in abbondante olio caldo, appena dorati scolali su dei fogli di carta assorbente da cucina a perdere il grasso eccedente, quindi cospargili abbondantemente con zucchero al velo e cannella in polvere miscelati insieme. Servili immediatamente.Vino consigliato moscato d'asti D.O.C.G.

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Gli Appuntamenti

Tanto tempo fa, gli asparagi venivano considerati altamente afrodisiaci. Si narra che nel XVI secolo Sheik al Nefzawi nel suo rinomato manuale erotico “Giardino Profumato” raccontasse le loro eccezionali virtù: “colui che fa bollire gli asparagi e poi li frigge, aggiungendo uova e condimenti in polvere… vedrà i propri desideri e la propria capacità considerevolmente fortificata”. Pare che fossero già conosciuti in Asia, nella lontana Cina e nella vasta pianura della Mesopamia, tra il Tigri e l’Eufrate, ma furono gli Egizi che li diffusero in tutto il bacino del Mediterraneo. Di questo ortaggio si trovano le prime notizie due, tremila anni prima di Cristo, e Catone ne mostrava qualità e tecnica di coltivazione. Cibo per Re, che nel tempo ne consumarano quantità ragguardevoli, pensando di poter aumentare la loro fertilità. Questa tradizione trasmessa nei secoli, è arrivata fino a noi tanto che in molti banchetti nuziali si offrono asparagi agli sposi in segno di augurio. L’asparago è una pianta erbacea caratterizzata da radici rizomatose e appartiene alla famiglia delle Liliacee o gigliacee. L'asparago è formato da una parte sotterranea, i rizomi e la parte aerea commestibile (turioni o germogli), dal sapore particolarmente delicato. Verdi, violetti o rosati, ma anche bianchi come quelli pregiati di Bassano, la tonalità di sfumature che colora gli asparagi è più ricca di quanto si possa pensare, ed è proprio il colore dei germogli a indicare le diverse varietà di questo straordinario ortaggio. La pianta dell'asparago, pur proveniente da lontani Paesi, ha trovato il suo habitat anche da noi, tanto è vero che la sua coltivazione si è diramata in quasi tutte le regioni, dal Veneto fino alla Puglia. Fra le varietà più comuni in Italia, ricordiamo l'asparago bianco coltivato a Bassano del Grappa in provincia di Vicenza, a Cimadolmo in provincia di Treviso e in Liguria, poi quello violaceo, molto tenero che viene coltivato in Campania, infine quello verde, più tardivo e meno carnoso dei precedenti, è coltivato ad Altedo nel Bolognese e in Val Padana. Da non dimenticare, poi, i sublimi asparagi selvatici che crescono spontanei nei campi, particolarmente in Sardegna lungo le siepi e nelle radure dove pazienti appassionati ne raccolgono a mazzi. E' anche dalla tecnica di coltivazione che dipende la diversa colorazione e qualità degli asparagi. Per esempio, per ottenere i ricercati asparagi bianchi, i produttori di Bassano e di Cimadolmo tranciano i turioni appena il terreno si smuove, impedendo così al germoglio di assorbire la luce del sole e colorarsi. Un lavoro difficile, che si svolge all'alba o alla sera dopo il tramonto e giustifica l'elevato prezzo dell'ortaggio. La produzione degli asparagi si concentra nei mesi primaverili ed è occasione di sagre e feste campagnole in molte zone d'Italia. Gli asparagi contengono poche calorie, per questo sono particolarmente indicati nelle diete dimagranti. Contengono calcio, fosforo e potassio, e hanno proprietà depurative, ma sono anche ricchi di acido urico, per cui è sconsigliato il consumo a tutti coloro che soffrono di cistite, gotta e infiammazioni ai reni.

UNIONE RISTORANTI DEL BUON RICORDO Locale informato A.I.C Su prenotazione per intolleranze alimentari Proponiamo vini ed alimenti biologici Cucina di territorio e mediterranea www.bioristorantetorino.it Chiuso il lunedì

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Dal Martedì al Venerdì Serviti la tua pausa pranzo a buffet nel giardino climatizzato. Antipasto e primi piatti insalate - dolce - caffè e vino a calice

partecipa alla serata “gli autori si incontrano a tavola” e con i loro inediti, allieteranno gli ospiti mentre gli chef li delizieranno con piatti tipici della cucina alessandrina

Venerdì 29 Maggio: “cena vegetariana” all’insegna della bioristorazione

Mercoledì 3 Giugno: “cenetta con Gaspare” the original skipper, presentazione del libro di Gaspare Trevisan É gradita la prenotazione

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MOVÍDAlife - n°10 - Apr Ø9


books di Maria Grazia Caldirola IL CUORE CUCITO di Carole Martinez Mondadori, € 16.15 Un romanzo d’esordio che ha guadagnato alla sua autrice, parigina, un grande successo di pubblico e ben otto premi letterari, facendone il “caso editoriale” del 2007. La protagonista ha ricevuto, come tutte le donne della sua famiglia, un’eredità speciale, un dono; nel suo caso la capacità di creare con materiali poveri, stracci, foglie e steli raccolti nei campi, abiti meravigliosi che sanno regalare un magico splendore a chi li indossa. Ma l’abilità soprannaturale di Frasquita suscita l’invidia, il timore, la diffidenza dei paesani, la costringe all’isolamento e non serve a strappare la ragazza alla sua solitudine il matrimonio con un uomo rozzo che non la capisce e la stima così poco da metterla come posta a un combattimento di galli. Ribellandosi al suo destino, la protagonista carica i cinque figli su un carretto e parte dal sud della Spagna verso l’Africa, in un viaggio epico e doloroso verso una terra sconosciuta dove cercare un futuro diverso. Il libro è una saga familiare violenta e fantasiosa, ricca di avventure, pervasa dall’atmosfera tipica del “realismo magico” della tradizione letteraria sudamericana, per cui “Una storia non è una storia se non getta un’ombra soprannaturale”; ma il fascino maggiore per il lettore nasce dal linguaggio ricchissimo, fluido, evocativo dell’autrice che è stata paragonata a Isabel Allende per la capacità di descrivere psicologie femminili in bilico tra la durezza spietata di una vita di fatiche silenziose, e le piccole misteriose magie che la illuminano rendendola unica e preziosa.

UNA FRAGILE PERFEZIONE di Janelle Brown Garzanti, € 18.60 Molto apprezzato dalla critica, che lo ha definito “Una versione al femminile de “Le Correzioni” di Jonathan Franzen”, questo romanzo segna l’esordio letterario di Janelle Brown e racconta con uno stile brillante e ironico il riemergere dalle macerie di tre esistenze femminili dopo una serie di fallimenti apparentemente devastanti. La protagonista e le sue due figlie si trovano di fronte all’improvviso disastro familiare: il marito e padre ha deciso da un giorno all’altro di chiedere il divorzio ed è sparito lasciando una lettera fredda e burocratica. La vita delle tre donne è sconvolta, ma ci accorgiamo subito che sotto la vernice dell’apparente normalità si nascondevano profonde infelicità individuali. Tutte e tre si erano lasciate travolgere dalla necessità di mostrare una facciata vincente e appagata, dalle regole spietate del successo, lo choc emotivo le trova già sfinite dalla battaglia quotidiana per raggiungere un ideale di perfezione artificiale che ha limitato le loro capacità affettive e la loro sensibilità. A poco a poco si rendono conto della futilità dei loro sforzi, della mancanza di comunicazione che si era instaurata nelle loro relazioni, della superficialità delle regole imposte dallo stile di vita della ricca borghesia dei sobborghi. La crisi è un catalizzatore che scuote le coscienze, obbliga a ripensare i rapporti, a costruire faticosamente una nuova esistenza meno superficiale e competitiva. “La battaglia di tre donne forti e imperfette” recita la fascetta di presentazione del libro, ed è proprio la capacità dell’autrice di entrare nella psicologia delle protagoniste a farci sentire vicina la loro fragile perfezione, in cui ognuno di noi può ritrovare una parte di sé.

LA LETTRICE BUGIARDA di Brunonia Barry Garzanti Libri, € 18,60 Libro che arriva dagli USA, stampato a sue spese dall’autrice ma che ha ottenuto poi un grande successo di pubblico grazie al passaparola tra i lettori. Storia barocca e complicata in cui si mescolano thriller, saga familiare e romanzo di formazione, sullo sfondo suggestivo della città di Salem, conosciuta per la caccia alle streghe del XVII secolo ed ancora oggi, nella finzione letteraria, abitata da personaggi dotati di poteri soprannaturali e da sette di fanatici religiosi. La protagonista è una giovane donna fragile che nasconde un oscuro segreto, schiacciata da avvenimenti drammatici che hanno segnato il suo passato e travolta dal destino di violenza che apparentemente accomuna tutte le donne della sua famiglia. Queste hanno la capacità di leggere il futuro nelle trame da loro intessute al tombolo di strisce preziose di pizzo, metafore dell’esistenza con il loro fragile intreccio di pieni e di vuoti, leggero come un soffio. Il pesante compito che viene affidato alla protagonista è quello di ricostruire un passato reso confuso e contraddittorio dalle reticenze delle figure femminili che avrebbero dovuto proteggerla. Morti misteriose, segreti familiari, bugie e tradimenti si mescolano nel racconto, creando un’atmosfera di suggestione che culmina nel colpo di scena finale dove trovano una soluzione inaspettata gli interrogativi che hanno tormentato la protagonista. “L’idea centrale del libro – ha detto Brunonia Barry in un’ intervista – è che devi andare indietro per andare avanti. Come nel pizzo, devi risalire il corso dei fili e trovare il punto di partenza, il nodo centrale che rappresenta la verità universale di chi tu sei quando ti spogli di tutte le apparenze”.

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PULP GENERATION a cura di Angelo Marenzana

Caso aperto, caso chiuso

pulp generation • romanzo a puntate • EPILOGO • Scritto da Gianluca D’Aquino Il pomeriggio trascorse senza troppe evoluzioni. La scatolina con la raffigurazione della donna con il bambino era lì, sulla scrivania, pesante come un macigno, e attirava su sé il fardello di tutti i pensieri di Roberto. Nel frattempo bisognava far andare avanti l’ufficio, senza destare sospetti. Più tardi, tornò a casa con l’ansia di avere notizie. La segreteria lampeggiava. «Commissario, ho deciso che il termine sarà domani alle 17… in punto!». «No! Ti prego…». «Tuu… Tuu…». Roberto guardò l’orologio: ventiquattro ore! Il tempo si era improvvisamente ridotto. La notte fu febbrile, l’attesa logorava il cervello, l’animo, le interiora. Un panino, un caffè, una schifosa sigaretta! Quante volte Elena gli aveva chiesto di smettere? La spense rabbiosamente. Che fare in queste ore inutili della notte? Polito non serviva più, ormai… non avrebbe detto nulla e probabilmente nulla avrebbe potuto dire. Quel nome dato da Sara, adesso aveva un indirizzo e una storia. Prese la macchina e si diresse verso l’abitazione. Una squallida palazzina popolare. Il portoncino condominiale era aperto, per le scale si respirava un odore stagnante di sporco e cucina magrebina. L’uomo era un italiano sui quarantacinque. Aspettò di sentire dei rumori dall’interno dell’appartamento. Erano le tre di notte. Decise di aprire con il grimaldello. Più facile del previsto. Entrò arma in pugno, senza accendere le luci, solo con la sua mini MagLite. L’appartamento era vuoto, poche cose buttate qua e là. Poi un sommesso russare, sempre più forte man mano

che Roberto si avvicinava. L’uomo dormiva su un materasso buttato in terra. Quella bestia aveva ucciso una donna undici anni fa e adesso era lì davanti a Mancini, che dormiva. Libero. Avrebbe potuto piantargli una pallottola in testa e fare giustizia. Diede un’occhiata al resto della casa. Nulla. La mattina alle otto suonò il telefono. «Roberto gli altri tre sono tutti in ospedali psichiatrici». «Il quarto sta ancora dormendo, sono qui sotto casa che aspetto che esca». «Sei stato da lui?». «Sì, a casa è solo». «Roberto stai attento!». «Non preoccuparti». Le nove, le dieci, le undici… «Roberto, sono Mario!». «Mario! Dimmi!». «Mi spiace… mi spiace davvero… niente!». Nulla, le impronte non avevano avuto riscontri, lo psicopatico era incensurato! Il matto che dorme… non può essere nemmeno lui. Il cuore batteva all’impazzata, il fiato era sempre più corto. Mancini era alle corde. Il telefono squillò… anonimo! «Pronto?». «Hotel Casanova, stanza 17. Ore 17». «Ascolta!». Nulla, aveva riagganciato. «Ma cos’è che devo trovare per avere gli altri indizi?». La lettera indirizzata a Polito era carta straccia, nessun elemento utile a capirci qualcosa, nessuna connessione apparente. Mancavano quattro ore. Mancini decise che era il momento di agire. Tornò al Commissariato, radunò una squadra e impartì un briefing riservatissimo nel suo ufficio. «Commisario, il Casanova è abbandonato da una vita». «Come?». «È un vecchio motel andato in malora». Roberto si sentì mancare, ma non volle darlo a vedere. Un’ora prima

dell’appuntamento gli uomini della squadra avevano cinturato la zona, non si sarebbe mossa una mosca senza che l’avessero vista. I minuti passavano e il respiro di Mancini si faceva sempre più convulso. La giornata era fredda grigia, il muro rosso mattone del motel mangiato dall’umidità metteva angoscia, così come i vetri rotti e le tapparelle disastrate. A meno dieci minuti dall’ora prevista, il Commissario diede l’ordine di avanzare, stringere il cerchio. Il tempo passava inesorabile e ancora niente era successo. Erano dentro. Gli uomini si sparpagliarono armi in pugno cercando di bonificare la zona. Nessuno forse sapeva davvero che si trattava di un’operazione non ufficiale. L’orologio scandiva i secondi. Stanza 17. Il cuore batteva il tempo. Un cenno della mano, improvviso. Il fracasso della porta che si spalancava buttata giù con un calcio. Tutti dentro nei tempi e nei modi previsti dalla libretta. Il Commissario in testa. «Nooo!!!». «No… no… no!» il corpo di Elena giaceva sul letto matrimoniale, coperto da un lenzuolo bianco intriso di sangue all’altezza dell’addome. Un bambolotto fra le sue braccia. «Le ho dato quel che desiderava» era scritto a caratteri cubitali sul muro bianco. Era scritto con il sangue di Elena. Nessuno parlò. Roberto si avvicinò lentamente, sconvolto, sfiorò una mano della sua amata moglie. Intravide un biglietto. Lo sfilò. «Commissario Mancini, non penserà davvero che nella vita come nei film, a vincere siano sempre i buoni..?». Caso aperto, caso chiuso. Ma solo per il Commissario.

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MOVÍDAlife - n°11 - MAG Ø9


Loredana Cerveglieri

art

Les élites innaturali di Francesca Liotta

L'angeologia intellettuale ed artistica di Loredana Cerveglieri, svincolata dalle diverse ed infinite elaborazioni teologiche, ha prodotto la sua antologica in materia: Il cielo sopra la pittura, promossa dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Alessandria ed inaugurata sabato 9 maggio scorso presso la Galleria Carlo Carrà di Palazzo Guasco, ad Alessandria. Un titolo importante e solenne come chi l’ha scelto, la storica dell’arte e curatrice della mostra, Martina Corgnati. Raramente ho constatato un’affinità, una corrispondenza relativamente a ciò che si definisce poetica – e per la natura letteraria dell’opera della Cerveglieri poetica è quanto mai appropriato – così forte tra curatore ed artista. Questo ha reso tutto compiuto ed è ravvisabile nel significativo catalogo edito da Skira, dove testo ed immagini sono un unicum, una sostanza di cui viene da pensare che si nutrano gli angeli protagonisti del cielo inventivo e potente di Loredana. Figure infatti letterarie, forse meglio filosofiche – data la formazione di quest’artista la quale è stata allieva di Gianni Vattimo all’università – abitatrici di spazi assoluti che possono permettersi tappeti d’oro (la foglia oro è pressochè sempre utilizzata nella sua pittura) e cromìe abbaglianti, che volano su mille Berlino (ricordare Wenders è spontaneo, il suo ce-

lebre quanto epidittico film … nell’accezione della Corgnati), tra cui una a noi tutti molto nota come Alessandria, città natale della pittrice; creature che vivono attraverso un fare artistico ed una tecnica esperte, in chiara polemica con la Nuova Oggettività e con la Pop Art, con la civiltà malata e massificata. Melisante, Didirè ed Elités – così si chiamano gli angeli di Loredana – sono custodi di un luogo lontano e splendido, non corrotto, non passibile di attacco umano (non ingannino le nature morte con vivande terribilmente terrene: saranno spazzate via, dolcemente, da un batter d’ali), un luogo dove l’arte è sapere millenario e dove, viceversa, il sapere, la civiltà, nel suo significato più alto, sono arte.

E’ l’ultimo angelo – creazione finale – secondo me, a contenere meglio quest’essenza superiore, senza volervi vedere applicato uno snobismo che la pittura fortunatamente, per la sua stessa natura, scarta a priori. Elités ha superato l’infanzia, ha abbandonato il fanciullino pascoliano (Melisante), non si domanda più il perché della tragica esistenza degli uomini, non si fa più carico di un’altrettanto tragica psicologia del profondo (Didirè): si innalza, elegante e pregno di se stesso, verso la città del sole, verso la finitezza. Utopia, quel nessun luogo che l’arte invece può costruire, per abbattere le ingiustizie, in un trionfo di bellezza che nulla ha a che fare con l’effimero. In passato affidato dalla Cerveglieri all’astrazione, questo messaggio difficile, ma non impossibile da capire – anche da parte di chi ritiene che l’arte si debba occupare di sangue e rovine – oggi, ha il privilegio di essere affidato ad un angelo. Chi è abituato a pensare al proprio angelo custode – ma è un’altra storia – impalpabile ed invisibile, ne potrà vedere in mostra, fino al 28 giugno prossimo, uno tangibile, fatto di colore e materia, con un compito non ad personam, ma rivolto al futuro dell’umanità che, per forza di cose, dovrà arrivare – o tornare – ad essere perfezione.

La Cittadella e le Sale d'arte

FOTO DANIBEL

Cittadella e Sale d'Arte ad Alessandria sono uno dei 150 itinerari piemontesi proposti dall'edizione 2009 di Gran Tour, l'iniziativa promossa annualmente dalla Divisione Cultura, Comunicazione e Promozione della Città di Torino e coordinata dall'Associazione Torino Capitale. Tema di quest'anno è il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, per approfondire la storia di questo processo storico, sociale, culturale e politico in vista delle celebrazioni previste nel 2011. L'Assessorato alla Cultura e Turismo della Città di Alessandria, nell'ambito delle iniziative di promozione del proprio patrimonio artistico e culturale, cura l'itinerario alessandrino che prevede la visita alla Cittadella - in collaborazione con l'associazione "La Cittadella di Alessandria 1728"- e la visita guidata alle Sale d'Arte di via Machiavelli.

"Si raccolgono sempre maggiori risultati dalla promozione dell'immagine della nostra città e del patrimonio artistico e culturale che fa la storia di Alessandria - ha dichiarato il vicesindaco e assessore alla cultura e turismo -. La Cittadella potrà diventare in breve tempo il luogo che identifica Alessandria agli occhi del turista: apriamo le porte di una realtà architettonica unica nel suo genere nel mondo, legata non solo simbolicamente alle vicende storiche dell'Unità d'Italia". L e v i s i t e av ra n n o l u o g o g i ove d ì 2 8 m a g g i o e sabato 20 giugno 2009. Pe r m a g g i o r i i n f o r m a z i o n i r i vo l g e r s i a l n u m e ro ve rd e 8 0 0 - 3 2 9 3 2 9 .

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2005

Full optional

16900,00

ROLANDI AUTO 0131-347131

Bmw 320I Berlina Futura

Argento

2005

Full optional

17900,00

ROLANDI AUTO 0131-347131

Bmw 335D Touring Attiva

antracite met.

2006

Full optional

32500,00

ROLANDI AUTO 0131-347131

Mini Cooper S Pepper

Antracite met.

2005

Full optional

14900,00

ROLANDI AUTO 0131-347131

Mini Cooper Clubman Chili

Marrone met.

2008

Full optional

19900,00

ROLANDI AUTO 0131-347131

Mercedes SLK 200K Sport Restyling

Nero met.

2008

Full optional

32400,00

ROLANDI AUTO 0131-347131

Shuanghuan CEO 2.4 16V De Lux

Nero met.

2008

Full optional

17600,00

ROLANDI AUTO 0131-347131

BMW New Beetle 1.6I Cabrio

Bianco

2005

Full optional

14900,00

ROLANDI AUTO 0131-347131

Opel Tigra Twin Top 1.4 16V Sport

Azzurro

2006

Full optional

9900,00

CENTRALCAR 0131-251005

Porsche 997 Turbo Tiptronic

blu met.

2006

Full optional

105000,00

CENTRALCAR 0131-251005

Honda Civic Hybrid 1.3 i-dSI i-VTEC 4p

Bronzo

2007

Full optional

15500,00

CENTRALCAR 0131-251005

Lancia Phedra 2.2 JTD Emblema Fap

Verde

2003

Full optional

8500,00

CENTRALCAR 0131-251005

Lancia Ypsilon 1.3 MJT (90 CV) DPF Sport MD

Giallo

2008

Full optional

11500,00

CENTRALCAR 0131-251005

Land Rover Range Rover Sport 2.7 TDV6 HSE

Grigio

2008

Full optional

48900,00

CENTRALCAR 0131-251005

Maserati Coupe Cambiocorsa 4000 Benzina

Blu

2006

Full optional

46500,00

CENTRALCAR 0131-251005

Alfa Romeo Brera 3.2 v6 q4 skywindow

Blu

2006

Full optional

28900,00

CENTRALCAR 0131-251005

Alfa Romeo Spider 3.2 v6 q4

Rosso

2006

Full optional

28900,00

CENTRALCAR 0131-251005

Fiat Grande punto 1.4 Starjet 16v 3p Emotion

Grigio

2007

Full optional

9900,00

CENTRALCAR 0131-251005

Subaru Legacy 2.5 16v TW JTG GX FW B

Argento

2004

Full optional

10500,00

CENTRALCAR 0131-251005

Subaru Legacy 3.0R 24V Spec. B ZK

Blu

2006

Full optional

12500,00

CENTRALCAR 0131-251005

Volkswagen Golf R32 DSG

Blu

2006

Full optional

18900,00

CENTRALCAR 0131-251005

Volkswagen Passat 2.5 V6 TDI / 163 CV cat Var.

Grigio

2003

Full optional

8900,00

CENTRALCAR 0131-251005

MOVÍDAlife - n°11 - MAG Ø9

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MATRIMONIALI

Giovanile 66 enne, alto 1,70, celibe, solo, affettuoso, amante valori familiari, credente, già funzionario direttivo, vorrebbe conoscere scopo matrimonio, signorina o signora sensibile, comprensiva, buona d'animo, preferibilmente insegnante o pensionata età 40-55 anni. Scrivere a: P.I.: AN3323527 F.P. Alessandria Centrale Imprenditore serio ed educato cerca scopo amicizia ed aiuto propria attività ragazza o giovane signore libera da ogni impegno purchè onesta. Scrivere: Casella postale 324 15100 Alessandria Ciao... vuoi vivere sulle ali di un sogno accarezzata dal vento della libertà? E allora chiamami mia Principessa io ci sarò sms al 333 2622482 61 enne, celibe, serio altezza 1,72, economicamente indipendente, interessi vari, cerca signorina massimo 50 enne, snella, carina, seria per relazione. Scrivere: P.A. 221627 F.P.C. Alessandria Maestro, sportivo, biondo, occhi verdi, bella presenza offresi come accompagnatore per solo signore o anziane patentato libero da impegni. Chiamare a sms allo 339 2974418

30

Signora di mezza età cerca un compagno amante cinema, teatro, libri, dolce e sensibile per affettuosa amicizia. Lasciare sms allo 331 1200903

Signora piacente, solare, romantica, cerca uomo 60-65 anni, bella presenza, libero, dolce, buono, allegro, intelligente. No agenzie. Tel. 340 7412906

Separato cerca una donna con la quale comunicare sinceramente. Scrivere a Fermo posta Centrale – AL – C.I. 01000223AA

Giovanile 66 enne, alto 1,70, celibe, solo, affettuoso, amante valori familiari, credente, già funzionario direttivo, vorrebbe conoscere scopo matrimonio, signorina o signora sensibile, comprensiva, buona d’animo, preferibilmente insegnante o pensionata età 40-55 anni.P.I.: AN3323527 F.P. Alessandria Centrale

60 enne, celibe, serio, altezza 1,72, buona posizione economica, interessi vari, cerca signorina massimo 50 enne, snella, carina, seria per relazione.Scrivere a: P.A.221627 F.P.C. (AL) Signora 59 enne cerca un compagno di età adeguata che sappia apprezzare la bellezza interiore (se ancora esistono) dolce e sensibile per affettuosa amicizia. Lasciare sms al 331 1200903 Imprenditore serio ed educato cerca scopo amicizia ed aiuto propria attività ragazza o giovane signora libere da ogni impegno puchè oneste. Scrivere: Casella postale 324 15100 Alessandria

Che ne diresti di vivere al centro di mille attenzioni, sia alla luce del sole che al chiaro della luna! Beh, se vuoi sono Michele 48 anni moro, occhi chiari Consulente aziendale, mi tengo in forma andando in palestra senza esagerare poi….sono un inguaribile ottimista tel . 331 5441471

rosa, leale, determinata a conoscere un compagno che condivida queste mie passioni. Tel. 333 5209427 Noi ,giorno dopo giorno, scriviamo il romanzo della nostra vita: ci sono capitoli belli, meno belli , allegri, pieni di nostalgia per azioni mai compiute….. mi sono accorta che alla mia vita manca un capitolo importante : l’amore , quello che fa battere il cuore, fa trattenere il respiro ad ogni incontro, ti fa sognare ad ogni squillo del telefono. Ho 45 anni libera ancora molto bella se vuoi questo capitolo proviamo a scriverlo assieme. Tel. 333 6481766 Avvocato 34 anni un ottimo aspetto una carriera lavorativa invidiabile: perché un ragazzo così si è rivolta a noi? E’ corteggiato, conosce tante ragazze ma quasi tutte non intenzionate a farsi la famiglia che lui desidera. Desidera un rapporto di “qualità” con una ragazza seria. SENTIMENTI TEL. 0131 510381

Separato cerca donna con la quale comunicare sinceramente.Scrivere: Fermo posta centrale – AL C.I. 0100223AA

E’ bello conoscersi, piacersi, scoprire giorno dopo giorno mille cose l’uno dell’altra. Poi all’improvviso scoprire che è bello stare insieme e non lasciarsi più. Sono Claudio 40 anni separato, architetto vorrei, vorrei, vorrei …..innamorarmi proprio di te che la pensi come me. Tel. 349 6194130

Amo camminare, sono energica ma anche coccolona , ho 62 anni, ancora lavoro, non amo restare a casa a pensare. Mi sento sola in un periodo in cui tutti pensano alle vacanze e a divertirsi. Vorrei innamorarmi teneramente, dolcemente di un uomo gentile. Tel. 393 9076722

Ciao... vuoi vivere sulle ali di un sogno accarezzata dal vento della libertà? E allora chiamami mia Principessa io ci sarò sms al 333 2622482

Mi piace vivere a contatto con la natura, la campagna dove sono nata e dove vivo. Ho 39 anni libera da impegni familiari, sono una donna, dolce premu-

Clara infermiera 51enne .A volte mi fermo ed il pensiero fugge via lontano a cercare qualcosa che sia oltre ciò che appare , qual-

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cosa che gli occhi non riescono a vedere . Un incontro, guardarsi negli occhi, parlare della nostra vita vissuta, scherzare ridere. Poi se il destino ha deciso che questo incontro cambierà il nostro futuro ben venga l’amore . Penso di essere di una donna che valga la pena conoscere anche solo per amicizia. Tel. 333 5209427 Adoro la semplicità, la sincerità, la riservatezza, il dialogo sereno e la capacità di essere se stessi. Sono Michela una 27enne seria e sto cercando un ragazzo che come me desideri una storia importante, inizialmente come amicizia. Tel. 333 6481766 Di un uomo vorrei essere la sua donna , la sua amica, la sua complice, la sua compagna. Vorrei condividere con lui una giornata normale, una risata,una passeggiata. Mi chiamo Paola, 40 anni impiegata single alla ricerca di un uomo che abbia voglia di assaporare il piacere di un futuro senza solitudine. Tel. 345 4510031 Giovanile 66enne, 1,70, celibe, solo, affettuoso, amante valori familiari, credente, già funzionario direttivo, vorrebbe conoscere scopo matrimonio, signorina o signora sensibile, comprensiva, buona d’animo, preferibilmente insegnante o pensionata, età 40-55 anni P.I. AN3323527 F.P,. Alessandria Centrale


Dov’è alessandria zona cristo Hdi Assicurazioni Viale B. Ravenna, 8 La Bici Via Carlo Alberto 64 Frisko Surgelati – C.so Acqui, 27 Studi medici – Via de Amicis 2 angolo Corso Acqui - 1° piano Cinema Kristalli – Via Parini, 17 Ambulatorio Veterinario Cristo Corso Acqui, 135 Parafarmacia del Cristo Corso Acqui 160 Veneta Arredi – Corso Acqui angolo Corso C. Marx, 149 New Interzoo via Maggioli 75/77 Centro Don Bosco/Centro formazione prof. CNOS – FAP Corso Acqui, 398 zona pista Foto cine Chiariotti Via Don Canestri 1 Bar Gipsy – Via Galvani, 12 Crepes l’Avarizia Corso IV Novembre, 46 Edicola – Corso IV Novembre Edicola – Piazza Mentana Panetteria – Via G. Galilei, 73 Piazza Maino – Via G. Galilei, 91 Il sole di Asmara - via Buozzi 45 zona orti Bar Beppe – Viale M. Ignoto, 130 Bar Intrigua – Viale M. Ignoto, 50 Birreria Gagliaudo – Via Bellini, 40 Edicola Sette – Via Bellini Palestra Pianeta sport Via Cilea, 11 ang. Via Bellini Politecnico – Viale Michel, 5 Amiu Alessandria – Viale Teresa Michel cancello B Jamaica Pub – Piazza F. De Andrè (zona stadio moccagatta)

Atm s.p.a. Lungo Tanaro Magenta, 7/A zona centro 4bears Pub – Via Mazzini, 40 Rilegatoria Moderna Via Savonarola, 78 Il Pavone – Via Dante, 85 Ortopedia Noli – Via Dante, 40 Cisl - Via Tripoli, 14 Provincia Ufficio Stampa Piazza Libertà II piano Moscardo – Via Volturno, 20 Informagiovani – Via Dei Guasco Provincia di Alessandria ass. agricoltura Via, Guasco 1 Provincia di Alessandria palazzo Guasco Via, Guasco 49 Egopalestre - via Boidi, 6 Contea di Cork Via Alessandro III 31 Ial Alessandria Piazzetta Bini, 5 Enaip Piemonte Piazza Santa Maria di Castello, 9 Caffè degli Artisti - Via Vochieri Ottica Pavan & Re Via Milano 35 Ristorante Torino Via Vochieri, 108 L’Antica Caffetteria Via Milano, 4 Andy – Corso Roma e Via Migliara Le Muse Acconciatori Corso Roma, 85 Marie Anne – Corso Roma, 65 Zerounotreuno via Caniggia 15 Assessorato al lavoro Corso Roma, 127 Zogra Music Club Corso Roma, 123 Adm Viaggi Via Trotti 18 ang. Via Alessandro III Immar casa – Via Dell’Erba, 7 Beauty Drugstore Via Rattazzi, 6 ang. Via dell’Erba Palazzo del Monferrato via S.Lorenzo 21 Edicola N°47 di Ranzan Gianna Via Bergamo, 45 Libreria Mondadori Via Trotti, 58

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MOVÍDAlife - n°11 - MAG Ø9

zona galimberti/ borsalino Alcar – Via Galimberti, 19/c Centro Galimberti “La Casetta”- Via Galimberti Edicola – Piazza Basile Edicola Pacto – S.to Marengo, 44 Edicola tabacchi Centro Comm. Gli Archi – Via Sclavo Palestre Pianeta Sport Via Don Giovine Provincia di Alessandria ass. ambiente Via, Galimberti, 2 zona circonvallazione Sidep - L.Tanaro S.Martino 45 Palestra Somatos – Spalto Borgoglio, 65 interno cortile Bar Mao – Spalto Borgoglio, 97 Vineria Mezzo Litro Corso Monferrato, 49 Gruppo Amag s.p.a. Via Damiano Chiesa, 18 Happy Dog - Spalto Gamondio 1

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PROVINCIA ALESSANDRIA DI

Sabato 23 maggio 2009

marengo

ritorna nella storia

Il Presidente della Provincia di Alessandria inaugura il nuovo Museo di Marengo e la nuova piramide Programma Ore 18,30 inaugurazione alla presenza delle autorità Ore 21,00 spettacolo di luci e suoni Orari visite sabato, domenica, lunedì dalle ore 10 alle ore 19 mercoledì, giovedì, venerdì dalle ore 15 alle ore 19 chiuso il martedì

Informazioni Tel. 0131 30 40 08 marengo@provincia.alessandria.it

Carmi e Ubertis Casale

www.marengomuseum.it


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