mAXImagazine n. 28 - 2016

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n.28 31 agosto 07 settembre

2016

trofeo delle regioni minienduro “felice manzoni� la lombardia di nuovo al vertice




Sommario n.28

31 agosto - 07 settembre

2016

voce al tassello

di @francesconadile

6

trofeo delle regioni minienduro “felice manzoni� la lombardia di nuovo al vertice

10 28

fmi e corpo forestale insieme per il terremoto

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terremoto centro italia appello della fmi

di Oscar Polli

12° Mondiale di Gorle

36

32

sotto la

lente


Non è solo ciò che provi nel momento in cui sei al massimo della forma, la cosa veramente importante è la passione che ti ha spinto a mangiare polvere per anni per vivere questi momenti


voce al tassello

di @francesconadile Ciao amici di mAXImagazine! Ben trovati, siete rientrati dalle vacanze? Io si, un mese di relax, per potersi godere perché no anche delle gare, finalmente seguire la MotoGP in diretta o trovare il tempo per andare a vedere delle gare da spettatore, una tra tutte la Supercross Cup organizzata dai Pellegrini’s brothers che anche quest’anno è stata fantastica ed ha riscontrato il successo che merita. Durante la serata anche RED Giacomo Redondi ha sfilato e il pubblico ha potuto vedere finalmente il nuovo campione del mondo di Enduro della classe EJ. Bravo RED18!


Il Supercross rimane la mia disciplina preferita e se poi aggiungiamo il freestyle Motocross e l’after party con DJ SET belle ragazze e qualche drink direi che l’estate è tutta racchiusa qui! Settembre è però tempo per togliersi l’annebbiamento vacanziero e pensare ai grandi finali di stagione, come l’Europeo Supercross ad Arnhem in Olanda che vi racconterò ad Ottobre oppure Eicma o gli eventi benefici di Novembre, sarò totalmente dedicato a questi grandi appuntamenti quindi bisogna depositare il telo mare e riprendere microfono, cuffie e voglia di raccontare. Settembre è anche Motocross delle Nazioni! E dopo 30 anni si torna a Maggiora, il 1986 è storico, impresso sulle riviste, inciso nelle menti, tatuato sulla pelle e non

vedo l’ora di vederlo insieme a tutti coloro che ci saranno, l’aspettativa è altissima e il seguito da parte di tutte le Nazioni regala una carica emozionale fortissima ancor prima che si accendano i motori. L’Italia ha discusso molto, sui social, sulle riviste, sui siti web di settore, la formazione è stata criticata o elogiata, ma ritengo sia del tutto personale, ciò che non è personale è la scelta del CT Thomas Traversini che va comunque rispettata e il nostro focus dovrebbe essere solo sostenere i nostri 3 moschettieri, quindi solo un grande e grosso in bocca al lupo e che vinca il migliore!


voce al tassello

di @francesconadile Tutti avremmo voluto anche DP 19, il guerriero, generoso, iconico e soprattutto un Italiano “mondiale”, ma lo sport è questo ed è anche metabolizzare fatti sportivi, che ci piacciano oppure no. Cairoli, Cervellin, Bernardini eccoli qui i nostri, non serve aggiungere altro se non la gioia di rivedere schierato il miglior Italiano di sempre e due giovani che hanno raccolto quest’anno grandi soddisfazioni, frutto di anni e anni di dedizione, vedremo se anche la scelta di cilindrata sarà azzeccata, ma lo scopriremo solo al termine di 3 manche, inutile fare supposizioni. Che la sfida abbiamo inizio! Siete pronti? Ci vediamo a Maggiora #anotherspeakingday Skippy


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minien

trofeo delle regioni minienduro “felice manzoni” 28 agosto - rapolano terme - pi

la

lombardia

di nuovo al vertice del

trofeo delle regioni minienduro “felice manzoni”

La stagione agonistica marchiata MiniEnduro si è conclusa domenica 28 agosto con l’ormai imperdibile appuntamento del Trofeo delle Regioni “Felice Manzoni”, giunto alla sua sesta edizione. Il Trofeo dedicato ai più piccoli non è solo una competizione tra Regioni, ma è molto di più. L’atmosfera di festa che avvolge tutti i partecipanti durante questo weekend è semplicemente l’essenza del nostro sport, fatto di amicizia, fair play, momenti di spensieratezza e sfide contro il cronometro.


lle regioni

nduro

Una festa segnata purtroppo quest’anno dalla tristezza per i tragici eventi che hanno interessato le regioni di Umbria, Lazio e Marche con il forte terremoto che ha colpito il Centro Italia la notte del 24 agosto ma che i ragazzi hanno saputo attenuare con il loro sorriso e la loro vitalità. Una tragedia, quella del terremoto, che ha unito tutto le regioni partecipanti e gli enduristi di tutta Italia. Una vicinanza che si è espressa in molte maniere durante il weekend toscano a partire dalla consegna, da parte delle Regione Abruzzo, di un gagliardetto simbolo di amicizia ai rappresentanti di Lazio, Umbria e Marche durante la cerimonia di presentazione delle squadre partecipanti al VI Trofeo delle Regioni MiniEnduro “Felice Manzoni”. Ma tutto il fine settimana è stato ricco di iniziative, come quella del Friuli Venezia Giulia che a Rapolano Terme ha portato delle magliette il cui ricavato delle vendite è andato, insieme ad una somma versata dal Motoclub Tommassimi e da Giulio Borghi, alle Misericordie della Toscana per il supporto alle popolazioni colpite dal terremoto. Come sempre, l’Italia e gli italiani dimostrano di avere un grande cuore e noi ne siamo davvero orgogliosi!


Come dicevamo prima, la gioia e la vitalità dei ragazzi del Trofeo delle Regioni MiniEnduro “Felice Manzoni” ha allietato la tristezza del weekend e i loro sorrisi ci hanno regalato una due giorni davvero indimenticabile.

Il caldo è stato grande protagonista, con un afa allietato, seppur in maniera lieve, da un fresco venticello nella giornata di domenica quando, a partire dalle ore 9.00, i nostri 130 atleti si sono sfidati nelle due speciali, un Enduro Test ed un Cross Test, preparate dal Motoclub Tommassini e da Giulio Borghi. Prima della battaglia sul campo c’è stata però la consueta sfilata di presentazione, che ha visto salire sul palco 13 rappresentanze regionali: Sardegna, Puglia, Liguria, Lazio, Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Veneto, Sicilia, Marche, Lombardia e Toscana.



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Presenti alla cerimonia i presidenti regionali Ivan Bidorini - Lombardia, Mara Colligiani - Umbria, Mario Volpe – Friuli Venezia Giulia - e naturalmente il padrone di casa, Andrea Vignozzi, presidente del Co.Re. Toscana che sono intervenuti insieme a Giovanni Copioli, vice presidente FMI, Franco Gualdi, coordinatore Enduro e al sindaco di Rapolano Terme, Emiliano Spanu.

Gabriele Pasinetti


Dopo aver presentato tutte le Regioni al via, la cerimonia si è conclusa con un solenne minuto di silenzio in memoria delle vittime del terremoto al quale ha fatto seguito l’Inno di Mameli che ha aperto ufficialmente la sfida del Trofeo delle Regioni MiniEnduro “Felice Manzoni” 2016! La lotta ha visto protagoniste le rappresentative di Lombardia, Toscana, Friuli Venezia Giulia e Umbria. A spuntarla a fine manifestazione è stata la compagine coordinata da Dario Gatti che conquista il suo quarto Trofeo mettendosi alle spalle la padrona di casa, la Toscana e l’equipe di Mario Volpe, mentre l’Umbria, dopo aver occupato il terzo posto per metà gara scivola al quarto posto.



Nelle singole categorie, il più veloce è stato Giuseppe Arangio Febbo, leader della Aspiranti 85 che ha visto sfumare la vittoria finale a causa di tre minuti di penalità per aver percorso un tratto di percorso in senso contrario. Con Febbo scivolato al diciottesimo posto, il primo gradino del podio è andato a Andrea Spagliccia (UMB) che vince per sedici secondi sul veneto Riccardo Fabris e Francesco Ross (FVG).

Riccardo Fabris Francesco Ross

L’Aspiranti 50 ha riproposto la sfida consumata durante il campionato con Francesco Servalli (LOM) e Lorenzo Bernini (TOS) in lotta tutto il giorno. I due hanno battagliato sul filo dei centesimi, rimanendo sempre attaccati per tutta la durata delle gara. La vittoria finale è andata per sei secondi a Servalli, con Bernini secondo e Riccardo Fava terzo. Andrea Spagliccia

Lorenzo Bernini

Francesco Servalli


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Tra gli Esordienti a spuntarla è stato il vincitore di Mansuè, Alberto Elgari (ER) che si mette alle spalle Luca Ruffini (LOM), in ritardo di quasi un minuto. Il terzo posto è stato una lotta a tre tra Simone Cagnoni (LOM), Luca Colorio (VEN) e Manuel Verzeroli (LOM), quest’ultimo costretto ad abbandonare la speranza del podio a metà gara a causa di qualche errore. Cagnoni e Colorio hanno dato vita a un finale di gara entusiasmante, con la medaglia di bronzo andata per soli cinque secondi al lombardo.

Luca Ruffini Alberto Elgari


Filippo Pivetta

Gabriele Melchiorri

Alessio Ricci

Cosimo Bimbi Il gesto piÚ bello ed emozionate arriva dalla Baby dove sul podio, al momento delle premiazioni, i tre giovanissimi atleti si sono stretti la mano dopo una giornata ricca. Il primo posto viene conquistato dal campione italiano in carica Gabriele Melchiorri, che incrementa il suo vantaggio proprio sul finale di gara a causa probabilmente del caldo e della stanchezza che hanno fatto perdere un po’ di terreno a Filippo Pivetta e Cosimo Bimbi, rispettivamente secondo e terzo.



Al via del Trofeo delle Regioni anche gli individuali. A sfidarsi tra i singoli le rappresentative dei Motoclub Gaerne, Val Luretta e A.M. Aretina. I veneti hanno dominato la categoria riservata alle squadre, con le formazioni A e B ad occupare la prima e seconda posizione mentre il terzo posto porta la firma dell’A.M. Aretina che a Rapolano Terme schiera il più giovane pilota in gara: Ayrton Francalanci, otto anni martedì scorso e già sul podio con la medaglia di bronzo nella Baby. La categoria riservata ai più piccini viene vinta da Niko Guastini , con Niccolò Vecchi ad occupare il secondo posto.

Niko Guastini


Niccolò Vecchi

Ayrton Francalanci


Passando ai piĂš grandicelli, nella Esordienti ottima prestazione per il campione italiano Andrea Gheza vincitore davanti al compagno di casacca Pietro Degiacomi e Elia Zucconi, che in terra toscana ha difeso i colori del Val Luretta. Podio tutto Gaerne nella Aspiranti 85 con una bella battaglia per la testa della classifica tra Gabriele Pasinetti e Paolo Degiacomi, con il campione tricolore in carica vincitore per 12 secondi su Degiacomi. Al terzo posto Daniele Delbono. Corsa in solitaria per Riccardo Orsini, unico pilota individuale al via con una moto con motore 50 2 t.

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fmi e corpo forestale insieme per il terremoto 24-08-2016 La FMI risponde subito all’appello della Protezione Civile del Corpo Forestale dello Stato per i soccorsi nelle zone colpite dal terremoto Il drammatico sisma che ha colpito il Centro Italia sta facendo vivere momenti di grave difficoltà agli abitanti delle zone interessate. Per questo la Federazione Motociclistica Italiana si è mossa immediatamente cercando di portare un contributo concreto. In virtù della collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato è stata approntata una prima squadra di soccorritori che, proprio grazie alle moto da fuoristrada, potrà essere impiegata per raggiungere zone ancora isolate o difficilmente raggiungibili. Il primo ad essere stato contattato è stato il Moto Club Comunanza di Comunanza (Ascoli Piceno) che si è reso disponibile, radunando, nel giro di un’ora, i primi dieci motociclisti volontari (con Moto e Quad) che saranno a disposizione delle Autorità preposte per l’emergenza. Dalla Prefettura di Rieti sono stati coinvolti altri Moto Club laziali che hanno fornito piena disponibilità alla Prefettura stessa e restano in attesa di disposizioni per un loro eventuale ed auspicabile impiego. Il Presidente FMI Paolo Sesti ha dichiarato:” In queste ore drammatiche siamo vicini alle tante famiglie colpite dal sisma. A nome della FMI tutta esprimo il cordoglio per tutte le vittime e un ringraziamento a tutti i soccorritori che in queste ore febbrili continuano eroicamente a cercare sopravvissuti. Vorremmo contribuire in modo concreto e siamo riusciti a mobilitare tanti motociclisti pronti a partire per le zone colpite. Un segnale di solidarietà e di partecipazione del quale vado particolarmente orgoglioso. Restiamo a disposizione della Prefettura e delle Autorità per un eventuale e coordinato impiego sul territorio, ma ringrazio tutti i motociclisti che hanno dato la loro disponibilità ed in particolare Toni Mori che si è prodigato fin da subito nelle operazioni di coordinamento”. Ufficio Stampa FMI


terremoto centro italia appello della fmi La Federazione Motociclistica Italiana, nel ringraziare i tantissimi Moto Club, tesserati ed appassionati che hanno risposto all’appello della FMI per portare soccorso nelle zone colpite dal drammatico sisma, sottolinea che è categorico un coordinamento per rendere efficace l’azione di aiuto. Mentre le prime squadre di volontari motociclisti sono già operative sul territorio, invitiamo tutti gli altri motociclisti a rivolgersi alla FMI per un’azione coordinata.

In caso contrario o con iniziative personali, si rischia di creare maggiori problemi logistici alla Protezione Civile che al momento ha altre e ben più gravi priorità.

Ogni motociclista che voglia offrire la propria disponibilità ad aiutare deve quindi rivolgersi al proprio Moto Club e a questi contatti: Tony Mori: tony.mori@federmoto.it Politiche istituzionali FMI: politiche.istituzionali@federmoto.it

Inutile sottolineare che, purtroppo, i soccorsi dureranno ancora a lungo e che le squadre avranno necessità di essere alternate; motivi per i quali ci sarà bisogno di supporto non solo adesso, ma anche nei giorni successivi.

Ufficio Stampa FMI


enduro under23/senior rinviata la prova di comunanza - ap

La quinta ed ultima prova del Campionato Italiano Enduro Under23/Senior 2016 prevista a Comunanza (AP) il giorno 4 Settembre per l’organizzazione del Moto Club Comunanza, a causa dei tragici eventi di questi ultimi giorni, è stata rinviata a data da destinarsi.



Quarta e penultima prova della coppa del mondo Baja. Hungarianbaja svoltasi a Veszprem. Per i nostri piloti, che si organizzano tutto, è sempre una trasferta impegnativa sia logisticamente che economicamente. Far parte di una gara internazionale da sempre una scarica di emozioni, per chi come Davide Giorgi, era a digiuno di gare dopo l’infortunio al piatto tibiale subito a maggio. Luca Tavernari dal canto suo, dopo la bella gara disputata in Spagna vuole fare bene per scalare la classifica. La preparazione dei piloti si è svolta molto bene grazie agli allenamenti fatti insieme e al collegiale nazionale svoltosi a Polcanto. Il percorso di gara era di circa 150 km dopo un taglio dovuto alla forte presenza di fango a causa delle piogge nei giorni precedenti. Venerdì, finalmente il prologo: esordio con i fuochi d’artificio per Davide 4° assoluto solo dietro ai piloti ufficiali. Mentre Luca ha problemi in un guado sporcando le lenti a contatto. Termina il prologo con poca visibilità. Sabato. Davide nella prima speciale di giornata fa tempi da top rider e solamente uno squarcio della marmitta della sua KTM 250 2T lo rallenta. Luca Tavernari, partito fortissimo, si deve arrendere alla sfortuna. Si ferma dopo 50 km in un posto difficile da raggiungere per la rottura del pneumatico posteriore. Si prodiga in tutti i modi per poter raggiungere l’assistenza ma riesce ad arrivare, senza mousse, all’inizio della seconda speciale fuori tempo massimo. Non resta che preparare la moto per il giorno dopo. Intanto Davide arriva all’assistenza pensando di non riuscire a ripartire, ma dopo aver smontato l’espansione, trova il team Fazekas Motorsport che tira fuori saldatore e flessibile per mettere una toppa al danno. Grandi! Fanno tutto in tempo! Parte per la seconda speciale e purtroppo il problema della marmitta si ripete, anche se non gl’impedisce di terminare la prova, non gli permette di esprimersi al meglio. Tornati all’assistenza i ragazzi del Fazekas Motorsport ci danno ancora una mano. 7°nella classifica generale. Fantastico. Domenica: si fa una sola volta il tracciato in senso inverso. Luca Tavernari parte nelle retrovie e gioca la carta di evitare il refuling a metà speciale. Da tutto e rimonta 10 posizioni terminando 3° nella classe junior. Bravissimo, non molla mai! Davide, senza problemi, ci dà dentro e termina la gara rimontando due posizioni. Al termine della prova sorpassa Machacek (5 volte vincitore della Dakar nei quad) finendo la sua prima baja nella 5° posizione generale e 2° nella classifica junior preceduto solo dal fortissimo Amerigo Ventura su quad, peccato perché senza i problemi alla marmitta poteva giocarsi il podio nella generale.


Bravi ragazzi sono fiero di voi. Allenare. Ragazzi del PGM e proporre una metodologia di allenamento di avvicinamento alla Dakar. Mi ricorda quando nel 1995 cominciavo a partecipare alle prime gare baja in spagna e Portogallo, trasferte dure con i confini e dogane di stato da attraversare, gare con un parco partenti degno della Dakar, infatti i piĂš importanti piloti delle gare africane erano presenti. Per me e i giovani emergenti era il modo per carpire i segreti di guida e di organizzazione, ma anche di prendere le misure con i piloti internazionali, preparandosi all’esordio nelle gare in terra d’Africa, un insieme di emozioni, esperienze, avventure e divertimento, per questo ricorderò sempre un mio caro amico pilota amante delle Baja il compianto Flavio Agradi. Un grosso ringraziamento a Davide Flaborea per le sue preziose foto e sinergia sportiva a PGM Forza ragazzi, ora ultima prova Portogallo e le gare motorally. Testo di O. polli e D.Flaborea, foto D.Flaborea



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sotto la

lente

di Elisabetta Caracciolo Foto Massimo Di Trapani

12° Mondiale di Gorle Rudy Moroni scrive il suo nome nell’albo d’oro della gara organizzata da Giò Sala in nome dello sport, dell’amicizia e della solidarietà L’Enduro di Gorle è prima di tutto una festa. Uno di quegli eventi di cui si parla tutto l’anno, e che si aspetta anche, per tutto l’anno. Forse perchè dà la possibilità a tutti noi in quei giorni di fare qualche cosa di buono: aiutare gli altri. Mangiando le lasagne preparate dai volontari, oppure gli spaghetti allo scoglio, new entry 2016, o ancora brasato e polenta, oppure tagliando a spicchi la pizza e bevendo la birra. Oppure comprando i biglietti della lotteria, bevendo uno spritz mentre si guarda il freestyle dei DaBoot, o comprando le tee shirt ricordo di quest’anno o ancora, correndo all’enduro di Gorle. Rudy Moroni


Cancelletto di partenza di una delle batterie riservate alle moto d’epoca

Roberto Rota

Tutto quello che si svolge nel comune in provincia di Bergamo in quei giorni raccoglie fondi per scopi importanti: c’è Suor Isolina, c’è il Progetto Armenia, e quest’anno ci sono anche i terremotati del centro Italia. E a dare una connotazione seria e impegnata a tutta questa festa ci sono proprio loro, gli Alpini di Gorle, e tu sai che quando affidi a loro qualche cosa, quel qualche cosa sarà recapitato a chi di dovere. I 140 piloti presenti alla gara hanno contribuito, per quel giorno, il 27 agosto, a fare della solidarietà la parola d’ordine, insieme a divertimento, allegria, sfida. E il sorriso di Rudy Moroni alla premiazione, ma soprattutto dopo aver tagliato il traguardo la dice lunga su quanto si divertono i piloti in questa gara. La sfida c’è ovviamente, ma è più distesa, più serena, e anche un grande campione come Simone Albergoni, caduto in un ingorgo di spintoni al cancelletto della finale, ma capace di recuperare fino a chiudere ottavo, da ventesimo che era, sorride a fine manche e ringrazia per quanto gli uomini di Gorle hanno fatto.

Gianlucio Ferrari

Maurizio Cecconi

Mirko Gritti


Tanti uomini e donne che hanno lavorato senza sosta: il Moto Club Chieve, il gruppo alpini, i supporters di Giò Sala, l’Off Road Berghem e tantissimi altri volontari che sono rimasti tutto il giorno – ma anche nei giorni precedenti - sotto il sole cocente solo per far sì che questa festa riuscisse. La gara c’è, ma a volte passa quasi in secondo piano. Saltano più agli occhi forse le strette di mano, le scuse per incontrarsi e chiacchierare, come a volte nei paddock dell’italiano non riesci a fare. Al camper di Santino e Piera per esempio, alla sera, con i loro ‘superalcolici’ alla menta, o al basilico. O sotto il tendone degli alpini, con piloti rilassati, magari appena rientrati dalle ferie, e ancora con i campioni del passato che a Gorle vengono a fare uno ‘struscio’ per salutare coloro che non vedono da tempo. Giovanni Sala

Potere dello sport. Potere dell’enduro. Potere di una passione e di un signore di 53 anni che si chiama Giovanni Sala. Se non fosse stato per lui e per tutti i suoi tifosi, appunto i Supporters di Giò Sala, oggi il Mondiale di Gorle non esisterebbe. Ed ogni anno c’è qualche cosa di nuovo: dapprima i bicilindrici, poi i quad, le Vespe e i Ciao Piaggio, e quest’anno per la prima volta sono arrivati i Sidecarcross con i loro rappresentanti più blasonati in una gara in cui il palmares fa invidia a un libro di storia dell’enduro: Alessandro Belometti, Alessandro Botturi, Stefano Passeri, Giovanni Gritti, Thomas Oldrati, Alex Salvini, Simone Albergoni. E questo solo parlando delle moto moderne, perchè se guardassimo all’albo d’oro della Finale d’Epoca davvero ci sarebbe da emozionarsi fino ad arrivare alla pelle d’oca.



Alberto Capoferri

Thomas Oldrati

E chi ama questo sport, ama i suoi piloti. Solo per citarne alcuni quest’anno c’erano Thomas Oldrati, Rudy Moroni, Simone Albergoni, Mirko Gritti, Andrea Belotti, Roberto Rota, Nicola Piccinini, e le giovani leve Alberto Capoferri, Emanuele Facchetti, Federico Aresi e ancora Alessandro Gritti per le moto d’epoca, Mario Zanetti, Luca Murer, Guido Sfondrini, Tiziano Pozzi, Marco Malanchini, Eugenio Sala, Maurizio Cecconi, Valter Vestori, Pierluigi Acerbis. Piloti che hanno fatto la storia dell’enduro e che per nulla al mondo rinuncerebbero al fettucciato di Gorle, a quel cancelletto di partenza che per tutti indistintamente, rappresenta una sfida al pari di un vero e proprio Mondiale di Enduro. Nel pomeriggio di sabato, dopo le qualifiche della mattina, sono cominciate le batterie con 20 piloti al cancelletto e solo 8 posti disponibili per la semifinale. La pista, tracciata più larga quest’anno proprio per far spazio a quad – sempre più numerosi – e alle new entry, sidecar, si percorreva per quattro giri e mezzo fra batterie di qualifica, ripescaggi, finali e finalissime con le solite insidie: curve strette, whoops di sabbia, tronchi, salitelle e discese con tornanti stretti ed impegnativi.


Luca Murer

Il tempo è volato fra batterie di qualifica, finali a punti, Memorial Nicola Arizzi, semifinali e finalissima Mondiale di Gorle e alle 18 i migliori venti giovani enduristi si sono ritrovati al cancelletto. Presentati uno ad uno al pubblico che ha saputo resistere al caldo aspettando proprio questo scontro fra titani: Thomas Oldrati, Simone Albergoni, Rudy Moroni, Mirko Gritti, Andrea Belotti, Nicholas Sana, Federico Aresi, Igor Sonzogni, Emanuele Facchetti, Alessandro Devecchi, Robert Malanchini, Roberto Rota, Nicola Piccinini, Alberto Capoferri, Tullio Pellegrinelli, Steven Carrara, Simone Canali, Fausto Tadini, Matteo Rivoltella, Nicolò Rumi e scusate se è poco ! Ma prima di questa Finalissima c’era stato molto altro. La prima vera Finale a disputarsi sul suolo gorlese, con 11 piloti al cancelletto, è stata la B delle moto d’epoca: ha vinto Mario Zanetti a cui però la vittoria non è bastata, e giustamente. Se nelle batterie di accesso alla finale un sasso non avesse fatto uscire la catena alla sua vecchia Beta, Zanna sarebbe arrivato sicuramente fra i primi, e quindi alla Finale A e avrebbe combattuto contro personaggi del calibro di Alessandro Gritti, o Luca Murer, o ancora Maurizio Cecconi. Ma vincere fa sempre piacere, comunque, e alla fine il grande Mario si è portato a casa la soddisfazione di aver battuto il simpatico, e inossidabile Elio Cambianica – anche quest’anno impegnato in ben due categorie, bicilindrica e moto d’epoca – e Alessio Rota Nodari, terzo.



Dopo questa prima Finale il programma ha portato al cancelletto il Memorial Nicola Arizzi una gara che tutti i ragazzi dell’Off Road Berghem hanno voluto dedicare al loro amico che ha perso la vita nel giugno di quest’anno durante la quarta prova del Trofeo Ktm. Con uno struggente applauso al cielo prima del via, 16 piloti del moto club bergamasco, e fra loro anche Claudio Filippazzi il pilota paraplegico che corre con il quad, si sono sfidati su un totale di 3 giri e il più veloce al traguardo è stato Alessandro Devecchi su Ktm 125 che ha battuto nell’ordine Daniel Terzi (Honda) e Andrea Sonzogni (Ktm).

Enzo Barbetta

Zeno Compalati e Simone Albergoni

Subito dopo in pista sono arrivati i quad, per la loro terza finale ed Enzo Barbetta ha azzeccato l’ennesima buona partenza andando poi a vincere la giornata grazie a due primi e un terzo posto con un totale di 680 punti su Gianlucio Ferrari, primo nella prima finale e poi terzo e ottavo nelle altre batterie, e Tommaso Nesi secondo in tutte le batterie. A quel punto, anche loro per la terza finale a punti, sono arrivati in pista i sette sidecar che provenienti un po’ da tutta Italia erano venuti con una certa curiosità a conoscere la realtà di Gorle. E la stessa curiosità l’hanno suscitata questi mezzi, soprattutto negli enduristi che si sono trovati di fronte piloti appassionati, molti dei quali correvano prima nel cross, o proprio nell’enduro e come spesso succede da cosa nasce cosa ed è facile familiarizzare quando la passione è la stessa. E così, mentre giravano in pista alla mattina per le qualifiche Simone Albergoni se ne stava appoggiato ad una pianta a guardarli, e quando Zeno Compalati, campione italiano e Maglia Azzurra FMI gli ha proposto di fare un giro con lui sul sidecar, Simone ha detto sì. E’ salito accanto a Zeno, perfettamente elastico sulle gambe e via via sempre più sciolto nei movimenti, buttandosi a destra e a sinistra di curva in curva. Un intermezzo divertente che un giorno, chissà, potrebbe anche avere un seguito.


In pista i più veloci sono stati Hotmar Pozzi e Marco Ceresa, vicini di casa (Gardone Val Trompia il loro moto club) che sono riusciti ad accaparrarsi tutte e tre le finali, battendo Maurizio Mattoni e Giada Corsini, sempre secondi di batteria e Zeno Compalati e Fabrizio Pedroni, sempre al terzo posto nelle precedenti batterie. Ma un plauso va anche a tutti gli altri: a Stefano Pegoraro e Pietro Passantino, a Lorenzo Baldini e Stefano Tibaldi arrivati all’ultimo momento perchè Lorenzo Baldini, fa il fornaio in Emilia e ha dovuto prima infornare e preparare tutto per la giornata di sabato arrivando giusto in tempo per le qualifiche. E ancora Elder e Alis Gamba, alla prima uscita ufficiale insieme e babbo Pozzi, Franco, che è risalito sul quad insieme a Paolo Casella proprio per quest’occasione. La finale bicilindrici ha riportato in pista solo cinque dei sette iscritti – perchè nel frattempo la Ktm di Cambianica aveva detto basta - ma contro Maurizio Cecconi il 27 agosto non c’è stato davvero nulla da fare. Ha vinto tutte e tre le batterie, pur commettendo piccolissimi errori, scivolando, appoggiandosi, spintonando e ripartendo, ma alla fine ha battuto Massimo Doretto. Antico e moderno il loro scontro perchè Cecconi correva con una moto di fine anni Settanta e Doretto con una GS 1200 RR prototipo costruita nel 2011 da Alberto Palma Motociclette e vincitrice quello stesso anno nell’italiano motorally.

Hotmar Pozzi e Marco Ceresa

Zeno Compalati e Fabrizio Pedroni


Giovanni Gritti con l’Africa Twin

Terza posizione per Max Fignani in gara con un’altra mitica mentre Giovanni Gritti ha dato spettacolo con la nuova Africa Twin che sotto il suo fisico possente sembrava leggera come una farfalla. Le finali dei piloti Mini, solo cinque perchè gli altri erano tutti impegnati nel Trofeo delle Regioni di Rapolano, è stata vinta da Simone Angeretti su Alessandro Guerra e Mirko Angeretti, con il piccolo Simone Bonomi – quarto - aggressivo e preciso in curva come un vero professionista. Nella Finale A Epoca al cancelletto si ritrovavano fianco a fianco Alessandro Gritti, Luca Murer, l’infaticabile Cecconi, Tiziano Pozzi e tanti altri ancora e fin dalla prima curva la battaglia si restringeva a Maurizio Cecconi e Luca Murer con Alessandro Gritti in grado di recuperare diverse posizioni nei primi giri, fino a chiudere quarto, alle spalle di Murer vincitore su Cecconi e Tiziano Pozzi, tornato a correre dopo un infortunio alla spalla.

Partenza Epoca con caduta di Luca Murer E’ a questo punto che arriva la finalissima, il famoso Mondiale di Gorle. Peccato solo che alla prima curva si sia verificata una caduta collettiva che ha coinvolto fra gli altri uno dei grandi favoriti, vincitore dell’edizione 2014, e cioè Simone Albergoni che alla mattina era stato il più veloce in qualifica. Il pilota Ke Moto, si è rialzato, ha risistemato manubrio e paramani ed è ripartito, ultimo, quando gli altri avevano già mezzo giro di vantaggio. Ha recuperato, posizione su posizione, con sorpassi incredibili mentre davanti Rudy Moroni prendeva la prima posizione e non la mollava. Mai. Alle sue spalle Thomas Oldrati e Mirko Gritti davano vita a una sfida incandescente, con cadute e sorpassi, uno dietro l’altro e quando Gritti scivolava l’ultima volta il vantaggio di Oldrati diventava impossibile da recuperare. Al traguardo arrivavano con Moroni primo, su Oldrati e Gritti, con Robert Malanchini quarto davanti ad Andrea Belotti e Albergoni ottavo. E per finire Taramelli Show, fra buche di fango e tronchi, vinto da Thomas Oldrati che ora si prepara per il suo Oldrati Day, in programma il 24 settembre, con il Ponteranica, naturalmente.


12° Enduro Alpini - Gorle Gorle - 27/8/2016

Finalissima OPEN Num. Concorrente 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

81 89 71 78 11 80 72 82 99 38 94 2 53 3 42 64 88 73 6 83

Rudy Moroni Thomas Oldrati Mirko Gritti Robert Malanchini Andrea Belotti Roberto Rota Nicola Piccinini Simone Albergoni Pellegrinelli Tullio Emanuele Facchetti Tadini Fausto Nicholas Sana Igor Sonzogni Alberto Capoferri Federico Aresi Matteo Rivoltella Stiven Carrara nicolo' rumi Alessandro Devecchi Simone Canali

Cls KTM 250 4t Husqvarna 300 2t Husqvarna 300 2t Ktm 300 Ktm Husqvarna 250 2t Honda 450 Kavasaky 250 4t

ktm Husqvarna Ktm xc-w 125 KTM EXC 250 Honda crf 450 Ktm ktm 125 exc KTM 125 Husqvarna fc 250

Open Open Open Open Open Open Open Open Open Open Open Open Open Open Open Open Open Open Open Open

Giri

Tempo

6

7'51"89 7'54"54 8'00"06 8'11"75 8'15"86 8'29"28 8'30"25 8'31"09 8'36"49 8'37"95 8'41"22 8'42"23 8'45"00 8'45"92 8'47"79 8'53"11 8'56"80 9'00"17 9'12"33 9'29"92

(250) (210) (180) (170) (160) (150) (140) (135) (130) (125) (120) (115) (110) (105) (100) () () () () ()





sotto la

lente

di Elisabetta Caracciolo

La Sagra degli Alpini di Gorle che ospita il sabato prima della chiusura la grande sfida dell’enduro è sostenuta dall’impegno e dalla buona volontà di tantissimi volontari. Anche loro sono i protagonisti di questa ‘Leggenda’




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