Vucciria della Domenica no. 31

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WIKI FREAKS: ESCLUSIVO! LA VUCCIRIA DELLA DOMENICA 30 GENNAIO 2011

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LE TREDICI COSE CHE TOTO’ CUFFARO HA PORTATO CON SE’ A REBIBBIA a pag.

OPEN SPACE: NONSAI.IT! QUELLI DI INSERTO E LA MEMORIA

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a pag. 7 alle pagg. 4/5

E inoltre: LE NOSTRE MEMORIE di Roberto Alajmo e il BENVENUTO di Patorno a pagina 2 - LE CRONACHE DI MONDELLO a pagina 7 - TROPPA RICONOSCENZA! di Massimo Puleo a pagina 6 - L’OROSCOPO del MAGO PRESBIOPIA a pagina 7 DEFORMAJOB, QUARTA DISPENSA: TIPOLOGIE DI CONTRATTO a pagina 8

BACI, TOTO’ UNA LETTERA STRAZIANTE. UN LEADER ORMAI IN DISARMO E UN NOTO ESPONENTE DI COSA NOSTRA CHE LO RINCUORA. IN NOME DELLA VECCHIA AMICIZIA. IN NOME DEL RICORDO... IN ESCLUSIVA IL CARTEGGIO SEGRETO FRA DON TANO E CUFFARO. a pagina 3


Il satiro

annacante ROBERTO ALAJMO

P

SPECIALE RIMO LEVI

Esce dal suo appartamento, chiude la porta e si ritrova pianerottolo. Si dirige verso le scale. Per un attimo si ferma a guardare il vuoto sotto di lui. La sua testa pure, gli sembra svuotata. Forse è una legge fisica: due vuoti si attraggono, vuoto chiama vuoto. Qualcosa del genere. Primo Levi nasce a Torino nel 1919. Si iscrive al Liceo Classico Massimo D’Azeglio, dove fa in tempo, per qualche mese, ad avere come professore Cesare Pavese. Alla licenza liceale viene rimandato: in italiano. ... Il successo arriva quando ormai lui non se lo aspetta più, e stenta a fidarsene: continua parallelamente, per tutta la vita, entrambe le sue attività di chimico e di scrittore. Quando per un attimo si sofferma a osservare il vuoto della tromba delle scale è l’11 aprile 1987. Primo Levi ha 68 anni ed è considerato il maggior testimone del più grande orrore che l’umanità abbia mai visto e fatto finta di non vedere. Nessuno sa cosa gli sia passato per la testa in quell’ultimo momento. Ma una cosa ha scritto molto tempo prima: sono i disagi materiali, la fame, la sete a salvare dalla disperazione. È tale lo sforzo di riuscire a sopravvivere, che non si ha il tempo per cercare di morire. FELICITA BOSCHI Si è affacciata alla finestra spinta dalla curiosità. Vuole guardare. Ha sentito che in città, il giorno prima ci sono stati un sacco di spari. Forse anche oggi succederà qualcosa. Visto dalla finestra è tutto un teatro, ma la scena per il momento sembra vuota. Anzi no: quello laggiù sembra un cannone. Forse lo spettacolo sta per cominciare. Felicita Boschi ha nove anni e mezzo. Suo padre fa il maniscalco e abitano in viale Magenta. Il giorno prima, 7 maggio 1898, c’è stato un gran tumulto in piazza Duomo. E l’esercito per la prima volta ha sparato sui manifestanti. Le rivoluzioni si fanno, o si tentano, quando la pancia è vuota. ...

della domenica

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LE NOSTRE

Brani tratti dal libro “Guida a 49 martiri della storia d’Italia” di Roberto Alajmo e Lidia Ravera Edito da Giudizio Universale € 15,00

MEMORIE

Fra i caduti del sabato non ci sono solo rivoltosi, anzi. Nella maggior parte dei casi si tratta di passanti o curiosi che pensano di vedere cosa succede restando sul marciapiede, pensando che il marciapiede rappresenti terreno neutrale. Quando l’esercito comincia a sparare, scoprono che trovarsi sul marciapiede non esonera dal morire. Nella giornata di domenica l’epicentro degli scontri si sposta nella zona di porta Genova. Sul ponte del Naviglio Grande, alla fine di via Vigevano, spunta un cannone solitario che comincia a sparare sul nulla, forse a scopo puramente intimidatorio. In quel momento non c’è nessun segno di rivolta, nella strada. Il cannone spara sulle strade deserte, sulle case. Anche sulla casa dove abita la bambina Felicita Boschi, che in quel momento si trova alla finestra insieme a una vicina e viene colpita da una scheggia. Al padre la politica non è mai interessata. Ha la sua bottega, lavora e basta. È lui il primo a non capire, a prenderla tra le braccia per tutti i venti minuti che ci mette a morire. Il giorno dopo arrivano tre carrozze a prendere il cadavere di Felicita Boschi: sulla prima, i becchini; sulla seconda, le casse da morto già riempite; sulla terza quelle ancora da riempire. Per una bambina di nove anni il trattamento non è diverso da quello di tutti gli altri. Per prima cosa le tolgono i vestiti che aveva addosso quando è morta. Fra le urla della madre la spogliano andando per le spicce, tagliando la stoffa con forbici e coltello. Il padre di Felicita dirà che sembrava la trattassero come se fosse morta di colera, e forse nelle parole di quell’uomo semplice echeggia la peste raccontata da Manzoni nei Promessi sposi. Il corpo di Felicita Boschi, nudo per com’è, viene fotografato, e la foto viene mandata assieme a tutte quelle delle altre vittime al comando militare. Per l’efficienza dimostrata in occasione dei tumulti milanesi, al generale Fiorenzo Bava Beccaris verrà concessa la Gran Croce dell’Ordine militare di Savoia.

BENVENUTO

di MAURO PATORNO

- Onorevole… Il faccione rimase praticamente immobile mentre gli occhi giravano nella penombra della piccola cella. -Onorevole! Qui, nell'angolo sotto la branda… -Ma…chi è? -Tranquillo, sono il suo vicino. La parete è sottile in questo punto e si può parlare, ora che c'è silenzio. Non osava spostarsi ma si girò un po' da quella parte, come a voler vedere la faccia della voce attraverso il muro.-Volevo darle il benvenuto, mi chiamo Salvo, il benvenuto a nome di tutti. -Eh, grazie… -E' la prima volta che abbiamo dentro un politico importante ed è un onore per noi. Sentì un grumo formarsi nel petto ed un sbuffo d'acido risalirgli alla gola. -Poi lo sappiamo che andrà via presto ma qui presto e tardi sono cose relative. Comunque non se la passerà male, le guardie la tratteranno coi guanti bianchi. Lei è uomo stimato e in molti la ammirano. Sono sicuro che avranno tutti i riguardi, che magari le chiederanno pure consigli, pareri, si fideranno di lei. -Uh, mi fa piacere saperlo. -Sì, sì, sarà così. Anche loro hanno i loro problemi, sa? E anche il Direttore è sempre sotto pressione. Vedrà che approfitterà della sua esperienza, che si confiderà un po' con lei, fra voi uomini importanti vi capite, vi aiutate. Lei non è un poverazzo come noi. -Mah, non lo so… -Sarà così, le dico. Lei in fondo non ha fatto niente, non se la meritava questa cella. Ha rispettato le istituzioni ed è sempre uomo delle istituzioni. Loro la vedono così. Siamo noi che non contiamo niente, che siamo solo numeri, che abbiamo bisogno di aiuto. Ma pure le vorremo bene, anzi sono sicuro che la eleggeremo “compagno del mese”! -Compagno del mese? -Sì. Qui siamo tutti compagni, compagni di cella. Ogni mese facciamo le elezioni e votiamo per quello che ci è più simpatico, quello che si comporta meglio con gli altri, che aiuta tutti, che è generoso e disponibile: il più bravo insomma. Chi viene eletto sta da pascià, non gli facciamo mancare niente, mangia da re, ha sigarette, cellulare, non fa lavori pesanti, campa tranquillo. -E perché dovreste votare per me? -Gliel'ho detto, perché lei sarà bravo, ci aiuterà, ci consiglierà su tante cose dove possiamo sbagliare. Che so, magari viene a sapere che c'è un malinteso tra un detenuto e il Capo, che uno è stato preso in antipatia senza colpa, che rischia senza volere. Succede. E allora fa opera di carità, ci dice come stanno le cose, ci avverte, per non aggravare la situazione, per mantenere la calma, per evitare guai a un disgraziato. -Ah, ecco…io sarei per voi, diciamo…un appoggio esterno. -Sì, un “appoggio esterno”, giusto! Come parlate bene, voi che avete studiato…Buona notte onorevole, dormite bene.

ROBERTOALAJMO.IT

Anno 2 - numero 31 - 30 gennaio 2011 Padri fondatori: Luigi Alfieri, Dario Di Simone, Massimo Palazzo, Mauro Patorno e Alberto Turturici. Hanno collaborato: Filippo Cucinotta, Maurizio Fei, Marco Gavagnin, Giulio Laurenzi, Carlo Lenotti, Paolo Lombardi, Massimo Ottavi, Fabio Pecorari, Paride Puglia, Umberto Romaniello, Lamberto Tomassini, Gianfranco Uber, Andrea Vassalle. Guest Stars: Sergio Algozzino, Mauro Biani, Vauro. Copertina invidiosamente rubata a Giuseppe Lo Bocchiaro. Grafica & impaginazione: Max & co. Testi, disegni e illustrazioni sono copyright dei rispettivi autori. Potete riprodurli liberamente, basta solo che citiate la fonte. I nostri indirizzi: www.lavucciria.net; www.insertosatirico.com Mail: info@lavucciria.net INSERTO SATIRICO è una creazione di Marco Careddu. Finito di impaginare il 29 gennaio 2011


DON TANO SPE CIALE

E

simio Don Tano, Vi scrivo, nonostante tenga a sottolineare il fatto che io mai Vi incontrai ne tantomeno ebbi il piacere di baciarvi, per sottoporvi il mio triste caso. Ebbi ad avere il Vostro onorabilissimo nome da un mio caro amico proprietario di cliniche in Sicilia. Anche lui come lei è ingiustamente accusato di appartenere alla Mafia. Che grande sciocchezza! Io sapevo benissimo che lui uomo onestissimo era! Ma quale mafia e mafia!!! Un uomo che curava la gente di tutta la Sicilia nelle sue bellissime case di cura di lusso. E' proprio per difendere questo povero innocente che mi trovo , proprio da questa sera, in questa angusta cella di Rebibbia! Ma lui si meritava il mio aiuto per tutti i picciol…ehm per tutta le soddisfazioni che mi ha dato nel curare così bene i miei conterranei. Più ne curava e più io incassavo…incassavo sì la riconoscenza dei Siciliani! In queste cliniche erano curati e coccolati come in un albergo di quattro stelle!!! Infatti ogni ricovero lo pagavamo come un albergo a quattro stelle al centro di Parigi pur rimanendo nella nostra bella Sicilia. Come potevo voltare le spalle a un tale benefattore!! Appena ho saputo che quei bastardi,cunuti sbirri e figghi i' pulla dei magistrati (che comunque continuo a rispettare che la Madonna mi è testimone!) lo indagavano (sicuramente per invidia perché lui faceva del bene!), l'ho chiamato al telefono e l'ho avvertito del pericolo! E cosa hanno fatto? Hanno violato la mia privacy! La mia sacra privacy! E così eccomi qui in questa spoglia cella da solo con il mio bel rosario di madreperla e il santino della Madonna di Lourdes! Addio mia Sicilia! addio al dolce soffio di scirocco nelle sere d'estate! Addio ai miei dolci cannoli! Ma torniamo al motivo della mia missiva. Prima di tutto le chiederei di spendere una sua buona parola a mio favore con l'amministrazione carceraria sulla quale lei ha grande influenza per farmi avere la mia razione quotidiana di cannoli ai quali non riesco a rinunciare. Che la benedizione della Madonna Vi illumini sempre nel vostro cammino di fede, S. Cuffaro.

CUFFAREIDE

A cura di DARIO DI SIMONE

BACI, WIKI TOTO’ Chi meglio del nostro Don Tano poteva rincuorare il malcapitato e amico di vecchia data Totò Cuffaro, costretto dall’iniqua sorte a passare i suoi giorni chiuso in una stretta cella a Rebibbia?

Onorevolissimo Cuffaro, Intantamente le dico che la sua lettera mi onora e mi arriempe di felicità più ancora di quella che cantavano Albano e Romina che a me mi piacevano tanto. Quella era musica! No tutta questa musica moderna tipo Lucio Battisti, questi Nomadi e i Cognati di campagna! Onestevolmente le dico che vagamente mi pare ca una volta ci incontrammo dal nostro comune amico ca cià tutte le clinica e ca pure ci avevamo baciati con trasporto ma forse non era lei ma un altro Governatore della Sicilia. Sa anco io ciò un età e mi pozzo a sbagliare. Le faccio tante coglionanze per questa sua entrata a Rebibbia ma stia su! Vedrà che il tempo vola e lei si farà tanti amici! Tante pessone che ci troverete tante cose in comune che tutti sono ingiustamente condannati come lei e come a me ca sono sti magistrati ca per forza devono indagare sulle pessone ca si fanno i fatti loro! Che poi tutti assieme magari vi dite il rosario ca in carcere sono tutti divoti a gesù cristo come lei e io. Comunque ci pallerò io co i amministratori delle carcere italiane pe falle avere tutto quello ca ci piace a lei: cannoli, pupi colluovo e magari pure i pupi di zuccaro della Madonna ca una pessona buona, come allei che mi dicono ca aiutato tanti e tanti e tanti pissoni ca cera la fila davanti a so casa, se le merita tutte! La pessona ca l'à sostituita pareva ca era un uomo onesto come noi ca però non si capisce niente ca addirittura aveva messo pessone …ho difficottà a dirlo…lo dico! Oneste…Speriamo ca si ravveda presto! Ca tutti i santi (oggi non ciò tempo di dicceli tutti…se li scelga lei) de cielo la abbenedicano, Un BACIO, Don Tano.

ILLUSTRAZIONE DI SERGIO ALGOZZINO

LA POSTA DI

DOCUMENTO ESCLUSIVO! LE TREDICI COSE CHE CUFFARO HA PORTATO CON SE’ A REBIBBIA UN FOGLIO A RIGHE MANOSCRITTO. RIGOROSAMENTE A STAMPATELLO E CON ALCUNE CHIAZZE DI SUGO E CAFFÈ. SEMPLICEMENTE CHIUSO IN UNA BUSTA PER LETTERA, DI QUELLE RETTANGOLARI CON FINESTRELLA. Così ci è stato recapitato l’esclusivo documento che vi proponiamo. Si tratta di una comunissima lista, se non fosse che è invece un ritratto psicologico - sintetico ma efficace - di uno dei più controversi personaggi politici siciliani dell’ultimo decennio. Quel Totò Cuffaro condannato in via definitiva nei giorni scorsi per associazione mafiosa e spontaneamente presentatosi a Rebibbia per scontare la condanna a sette anni di reclusione. Ne viene fuori un uomo alquanto egocentrico ma fedele a se stesso e alla sua storia politica. Un rissunto concreto degli ultimi dieci anni di storia politica siciliana. In corsivo abbiamo voluto lasciare quelli che - ci sembra - siano i commenti dell’anonimo mittente. 1) Una panoramica di arcata dentale superiore, datata 1989, unica radiografia mai fatta in vita sua. 2) La cassetta VHS del "Costanzo show" col suo famoso monologo sul "giornalismo mafioso". 3) Un pupazzo di pezza, con la toga da giudice e tempestato di spilli, per i riti Vudu. 4) La lista di quelli che l'hanno votato come Presidente della Regione, che lui chiama "complici". 5) La foto di un mammifero soricomorfo della famiglia dei Talpidi detto "talpa europaea". 6) Il modellino di un termovalorizzatore da usare come fermacarte. 7) La collezione completa di tutte le tessere di partito cui ha aderito, dagli anni '80 ad oggi. 8) La prima tessera, quella della Democrazia Cristiana, incorniciata sottovuoto. 9) Un santino, mezzo bruciato, con una piccola macchia di sugo di pomodoro. 10) La biografia autografa e l'opera omnia di Calogero Mannino in edizione tascabile. 11) La raccolta di poesie "Il Cannolo del Presidente" di Sandro Bondi, Edizioni Mondadori. 12) Un bloc notes della "Cartografica Pizzini" ed una matita copiativa. 13) L'attestato del Guinnes World Records di Politico Italiano Rispettoso Legge e Autorità.

di ALBO, LOBO e PALAZZO

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IL CONDOMINIO PIU’ IRRIVERENTE DEL WEB NON DIMENTICA! LE MIGLIORI VIGNETTE SULLA GIORNATA DELLA MEMORIA E SU CUFFARO QUESTA SETTIMANA SONO DI: LUIGI ALFIERI, FILIPPO CUCINOTTA, DARIO DI SIMONE, MAURIZIO FEI, MARCO GAVAGNIN, GIULIO LAURENZI, CARLO LENOTTI, PAOLO LOMBARDI, MASSIMO OTTAVI, MASSIMO PALAZZO, MAURO PATORNO, FABIO PECORARI, PARIDE PUGLIA, UMBERTO ROMANIELLO, LAMBERTO TOMASSINI, GIANFRANCO UBER, ANDREA VASSALLE. GUEST STARS: MAURO BIANI, VAURO.

“La mafia fa schifo.”

S.CUFFARO

daigiornali

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“Tutti coloro che dimenticano dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo.” P.LEVI

VOX POPULI di VOX

MEMORIA Anche lo smemorato di Collegno non può dimenticare la Shoah, però un porporato, di ciò degno, dice che se c’è stata, non lo sa. È un conservatore con l’impegno d’esser fedele alla fedeltà giurata già ai tempi del Regno quando valeva l’altra verità. Quando per tutta la Chiesa Cristiana erano gli ebrei “deicidi”, era l’ebreo vergogna umana, cacciato fuori dai propri nidi, rinchiuso come cane in un ghetto e Pio Nono…Santo Benedetto !

5V!


TAM TAM

MASSIMO

PULEO

TROPPA

RICONO

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SCENZA!

ronia della sorte, alla fine quello che ci frega, che ci tarpa le ali, a noi palermitani o giù di lì, è un sentimento alto e nobile: la riconoscenza. Facciamo alcuni esempi concreti, senza fare nomi e cognomi. L’onorevole palermitano Gianfranco Micciché è nelle peste da un bel po’ di tempo, dilaniato com’è da un conflitto emotivo non da poco. Abbandonare politicamente Silvio Berlusconi – che gli ha dato un lavoro, lo ha trattato con affetto ricambiato e lo ha reso potente – o barcamenarsi in un complicatissimo menage a trois con la Lega Nord? La testa gli direbbe di troncare, ma il cuore no: il cuore è colmo di riconoscenza. Altro caso di gratitudine ipertrofica alla palermitana. Il sindaco Cammarata è persona a modo, simpatica, con un gran bel sorriso. La città ha premiato, probabilmente, queste qualità quando lo ha rieletto dopo una prima sindacatura che ai più era parsa poco soddisfacente: cambiare pareva ingratitudine. Il senatore Cuffaro, poi, ne vogliamo parlare? L’elenco dei “grati” credo sia lungo quanto un film noioso (quindi, troppo). Gli sono piovute sul capo condanne severissime per reati gravissimi, eppure i suoi fans nel capoluogo gridano contro chiunque anche soltanto ricordi questi suoi dati biografici. Potrei continuare a snocciolare casi del genere in tanti altri campi – non solo in politica – ma mi fermo qui. Il problema è che, dati alla mano, la riconoscenza, almeno qui da noi, pare proprio non pagare. Neanche lei… Invito quindi tutti ad essere più ingrati, vediamo se migliora… © DIPALERMO.IT

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CRONACHE

DI ALBO

DI MONDELLO

Il nostro Albo ama molto ritrarre tic e nevrosi varie degli scarsi avventori di una Mondello autunnale. Non c’è che dire, la sua matita cattura l’attimo alla perfezione e questa nuova pagina (il rombo del rutto!) Ne è la prova, qualora ne avessimo avuto ancora bisogno. Quinta puntata buona visione...


Open

Space «Grafica ottimizzata per far schifo con qualsiasi tipo di risoluzione» è invece il bigliettino da visita scelto dai quattro ragazzi salentini che gestiscono il sito Nonsai.it che tratta di disinformazione e satira. Lux, Karin, Konrad e Paride avvertono i navigatori e i frequen-tatori della community di “Non sai”: «Abbiate fede. La pazienza è la virtù dei forti. E quando c´è la pazienza… o forse era la salute?». Questo è quello che dicono di loro. E lo dicono loro stessi. Cioè i quattro pazzi (più uno: il nostro ottimo amico Umberto Romaniello) pugliesi che hanno messo in piedi la baracca più sconclusionata mai vista prima. Apparentemente, però. Giacché, come tutte le cose folli, ha dietro una sua - ferrea logica. Quella, secondo noi, della libertà di pensiero (e di scrittura). Perché sono convinti (e lo siamo anche noi) che si possa e si debba fare satira su tutto quello che concerne l’umana specie. Così, in questo maleodorante postribolo, si parla sì di politica, ma non solo. Le frecce della satira arrivano a trafiggere usi, costumi e malcostumi di tutti noi. Con tanto di recensioni cinematografiche, ricette per single e tutto quanto si presta a essere smontato pezzo per pezzo. Seguiteli dunque e non chiedete oltre... http://www.nonsai.it//

oroscopo A cura del Mago PRESBIOPIA

Dal 21/01 Al 18/02

ODIO LA SVEGLIA!

di KONRAD

La spacco questa cazzo di sveglia. Fottutissima sveglia. Io voglio svegliarmi quando dico io. Anche solo 10 minuti dopo di quello che vuole lei! Ma chi ero io la sera prima? Chi ero mentre mettevo la sveglia alle 7 del mattino? Porca puttana sono quarantasette anni che tutte le mattine penso sta cosa! Mio fratello corre la mattina. Io barcollo. Boh! Alle volte mi vengono in mente quei film dove i soldati dormono. Ad un tratto suona l’allarme e tutti scattano in piedi. Che diavolo dovrei fare io con gli occhi chiusi e un fucile in mano? Mi immagino uscire fuori tra i fischi delle pallottole…e no…voglio bene al mio paese ma verso le nove, nove e mezza! Magari dopo un paio di caffè! E dire che in tutti questi anni ho tentato diversi modi di approccio alla sveglia. L’ho messa all’ultimo secondo per dormire di più. Ma non funziona perché l’ultimo secondo diventa sempre gli ultimi due secondi poi tre, poi quattro e và tutto a puttane. L’ho messa in anticipo così quando suona nel dormiveglia dovrei pensare-he he he brutta stronza sei in anticipo ho ancora 20 minuti di sonno brutta bastarda! Poi però non dormi perché sei teso per paura proprio di riaddormentarti per più dei 20 minuti del cazzo! Allora la metti che ti deve rompere i coglioni apposta ogni 10 minuti. Alla fine ti svegli, ti ha effettivamente rotto i coglioni, ti rode alla stessa maniera ma in più hai il mal di testa! Senza contare tutte le volte che inspiegabilmente non suona e invece dovrebbe e altre invece che suona e non dovrebbe! Tecnologia di merda! Una volta c’erano quelle belle sveglie grandi e grosse a carica manuale. Ma col tempo siamo diventati tutti isterici da non sopportare nemmeno il tictac di una banalissima sveglia! Oramai, usiamo tutti quella sui cellulari, quella che si spegne premendo un micorscopico tastino del cazzo... Che già da sveglio per inquadrarlo ci vogliono le ditine dei cinesi...immaginatevi in pieno coma! Giù manate sui comodini a sfasciare lampade e abatjour... Allora cade per terra ma non ai piedi del letto... nooooooooo...... sotto al letto, nel centro preciso dove si incrociano le bisettrici. Nascosto tra vegetazioni di acari, funghi, e suppellettili vari della seconda guerra mondiale. Si sarà rotto???? Macchèèèèèèèèèè: drinnn driiiin driiiiiiinnnnn! Vabbè…io la mattina non ho solo questo problema. Resto per un paio d’ore in quella che io chiamo “area ristretta”. In pratica nessuno deve (dovrebbe) entrare in quell’area. Ne visivamente ne tanto meno acusticamente!! E passi per quei due tre mugugni che scambio in casa prima di uscire. Il peggio è quando qualcuno della specie non protetta (i tuoi familiari e amici cari) entra in quell’area! In quei frangenti devo ricordarmi sempre che io appartengo alla specie più evoluta del pianeta. Che l’uomo si distingue per talune cose dagli altri esseri viventi. Per la capacita di ragionamento innanzitutto. Ecco. In quei frangenti io mi dico –tu sei un uomo che pensa e ragiona- quindi io so che non devo uccidere il parcheggiatore che mi chiede i soldi per parcheggiare nello stesso posto da quindici anni a questa parte! Come so che non devo uccidere il pimpante studente con i pantaloni calati quasi sulle ginocchia che gentilmente chiede a che ora apre la biblioteca nonostante tutta la zona è tappezzata dagli orari di apertura. E altresì so che non devo uccidere il mio capo che mi chiede un lavoro appena arrivato in ufficio. Io so che non devo uccidere durante il tempo della mia “area ristretta”. Non è facile ma ci sono sempre riuscito. Finora.

Non fate programmi per i prossimi sette anni, prendetela così come viene. Perderete molto peso. Incontri galanti nel sottoscala: Giove e Venere procurano incontri piacevoli. Evitate facili illusioni. Venere in sesta casa presenterà il conto: fitto, luce, acqua e gas. Più bollo auto e assicurazione. Mercurio ha in serbo per te un nuovo lavoro: lascia perdere la Cultura e abbraccia pure il futuro. Marte non scalfisce le tue sicurezze ma in famiglia remano contro: parenti serpenti a Santa Lucia. Viaggio in vista lungo il Nilo; vi contesteranno ma è solo colpa di vostra nipote. Tornate a casa. Le stelle del golfo stanno a guardare; andrete a fondo con tutto quello che avete buttato a mare. Dissociatevi da tutto, non si sa mai. Qualcuno potrebbe offendersi e togliervi la poltroncina. Avrete spazi ristretti ma lo spirito non si fa fermare da una cella, anche se divisa con altri due. Ottime relazioni con il lontano oriente: si metteranno in fila per appoggiarvi e sostenervi. Siete giovani, avete tempo per iniziare a lavorare. E se non lo siete, siate giovanili, fa lo stesso. Non lasciatevi ricattare dalle donne. Pagate in contanti ed in biglietti da cento. E sorridete, sempre.

In ricordo di

Naji al-Ali Vignettista palestinese

nato a Nazaret nel 1948 ucciso a Londra nel 1987

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Dispensa

# 4! Deformajob SOLO

Ultime

Trovare lavoro non è mai stato così facile! Basta avere culo... Oppure collezionare le nostre utili dispense. Tutti i trucchi e i consigli per districarsi nel magico mondo della ricerca di un impiego. Alla faccia di Harry Potter...

parole

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NOMI

iersanti Mattarella Emanuele Basile Giovanni Losardo Gaetano Costa Vito Lipari Vito Jevolella Sebastiano Bosio Pio La Torre Rosario Di Salvo Gennaro Musella Paolo Giaccone Carlo Alberto Dalla ChiesaEmanuela Setti Carraro, moglie di Carlo Alberto Dalla Chiesa Domenico Russo Calogero Zucchetto Giangiacomo Ciaccio Montalto Mario D'Aleo Pietro Morici Giuseppe Bommarito Bruno Caccia Rocco Chinnici Mario Trapassi Salvatore Bartolotta Stefano Li Sacchi Giuseppe Fava Mario Coniglio Roberto Parisi Piero Patti Giuseppe Spada Giuseppe Montana Ninni Cassarà Graziella Campagna Claudio Domino Giuseppe Insalaco Natale Mondo Alberto Giacomelli Antonino Saetta Mauro Rostagno Antonino Agostino Giovanni Trecroci Emanuele Piazza Giuseppe Miano Gioitta Nicola Giovanni Bonsignore Rosario Livatino Nicolò Di Marco Sergio Compagnini Antonino Scopelliti Libero Grassi Tobia Andreozzi Paolo Arena Serafino Ogliastro Salvo Lima Giuliano Guazzelli Giovanni Falcone Francesca Morvillo Antonio Montinaro Rocco Dicillo Vito Schifani Vincenzo Napolitano Paolo Borsellino Emanuela Loi Walter Cusina Vincenzo Li Muli Claudio Traina Agostino Catalano Rita Atria Giovanni Lizzio Ignazio Salvo Paolo Ficalora Gaetano Giordano Giuseppe Borsellino Beppe Alfano Caterina Nencioni Nadia Nencioni Angela Fiume Fabrizio Nencioni Dario Capolicchio Pino Puglisi Cosimo Fabio Mazzola Liliana Caruso Agata Zucchero Domenico Buscetta Carmela Minniti Pierantonio Sandri Serafino Famà Giuseppe Montalto Giuseppe Di Matteo Antonio Barbera Antonino Polifroni Giuseppe La Franca Gaspare Stellino Domenico Geraci Filippo Basile Vincenzo Vaccaro Giuseppe Montalbano. Nomi. Solo nomi. Di persone uccise da Cosa Nostra negli anni ‘80/’90. Giusto per non dimenticare che un uomo politico, rappresentante dunque delle istituzioni e della “legalità” (così si vuole), quando decide di sua sponte di favorire o semplicemente fare affari con la mafia, l’illegalità in carne e ossa, diventa in qualche modo complice di tutti questi omicidi. E ci fa incazzare che oggi debba passare come un uomo - sol perché se ne va in cella senza gridare allo scandalo e al complotto - rispettoso delle istituzioni. Tutto qui...

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4. Tipologie di contratto. Se siete arrivati a questa quarta dispensa vuol dire che avete creduto in noi. Se avete creduto in noi vuol proprio dire che siete disperati. Il lavoro per voi è davvero una chimera e vi affidate a chiunque vi possa dare un seppur minimo briciolo di speranza. Anche a dei cialtroni come noi. Ecco dunque che, a questo punto, occorre esaminare insieme tutte le tipologie di contratto cui andreste incontro nel caso di un fortuito, quanto meritato, avverarsi del vostro sogno: aver trovato un lavoro! Del lavoro autonomo, cioè del mettersi in proprio, ne abbiamo già parlato in una dispensa precedente. Qui ci occuperemo di tutte quelle forme di lavoro subordinato regolate dal Codice Civile. Le tipologie contrattuali attualmente esistenti in Italia sono: 1) CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO (Codice civile art. 2097) 2) CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO (legge 230/62) 3) CONTRATTO A TEMPO PARZIALE (part-time) (D.L. n. 726/84,; l. 863/84) 4) CONTRATTI DI SOLIDARIETA' (D.L. 726/84, n.; l. 863/84) 5) LAVORO TEMPORANEO O INTERINALE (l. 196/97) 6) LAVORI SOCIALMENTE UTILI (D.L. 2991/94; l. 451/94; l. 549/95; D.Lgs. 468/97) 7) CONTRATTO DI FORMAZIONE E LAVORO (leggi 863/84, 407/90, 451/94, 196/97) 8) APPRENDISTATO (l. 56/87; l. 196/97) 9) JOB-SHARING - LAVORO A COPPIA O RIPARTITO (Circ. M.d.l. n.43 del 7/4/98) Cercheremo, in questa sede, di analizzarne in modo sintetico le varie caratteristiche. Starà poi a voi trarne le dovute conseguenze e capire quale tipologia di contratto vi si addice di più. Al di là del fatto che la base essenziale per poter affrontare una scelta così complessa è una e una soltanto: aver prima trovato un lavoro. Buona lettura. Contratto a tempo indeterminato Questo tipo di contratto è stato per interi decenni l’asse portante della nostra repubblica (che si dice ancora fondata sul lavoro, appunto). In certi ambienti è ancora molto utilizzato e resiste alle usure del tempo. Nell’impiego pubblico, per esempio, è ancora l’unico contratto vigente. Ma a patto e condizione che abbiate una solida raccomandazione (v. dispensa). In caso contrario, il vostro destino potrebbe farvici arrivare ma solo dopo essere partiti dal basso (v. Lavori Socialmente Utili). Le aziende private, invece, non ne fanno più uso. I grandi manager ma anche i piccoli imprenditori lo ritengono un po’ demodè. Per questo motivo prediligono altre forme contrattuali più a la page, meno pesanti per il lavoratore stesso (almeno così dicono). Sostanzialmente questo contratto prevede l’assunzione del lavoratore presso un’azienda o un ente vita natural durante. Il suo utilizzo si è fatto via via sempre più raro a causa della mancanza della materia prima: le aziende che assumono! Contratto a tempo determinato Come il precedente contratto, anche questo si basa su esclusivamente su un fattore essenziale: l’azienda che decide di assumere un lavoratore. Nel pubblico impiego è poco usato, anche a causa della lenta e inesorabile scomparsa dei concorsi pubblici. Ripetiamo che se foste in possesso di una robusta raccomandazione politica e veniste assunti a tempo determinato, beh… siete proprio dei coglioni! Nessun ente pubblico che si rispetti assumerebbe mai un raccomandato con questa formula. In fondo, che senso avrebbe? La differenza sostanziale con il tempo indeterminato è che l’assunzione a tempo determinato prevede una scadenza del contratto. Questa deve essere concordata con il datore di lavoro e varia a secondo delle esigenze dell’azienda o dell’ente. Salvo bancarotta o estinzione dell’assumente… Contratto a tempo parziale (Part-time) Nel caso di assunzione da parte di azienda o ente, sappiate che questa è una delle tipologie contrattuali più usate. E’ flessibile, meno remunerativa delle altre e facilmente risolvibile con una scusa qualsiasi. A suo favore c’è il fatto che dà al lavoratore la possibilità, invidiabile, di avere a disposizione un bel po’ di tempo libero da dedicare ad altro. Anche nel pubblico impiego se ne fa largo uso. Soprattutto se siete un manager… Contratto di solidarietà Non si usa praticamente più. Anche perché sono ormai davvero poche quelle aziende che ricorrono a questa tipologia contrattuale in caso di crisi o calamità naturali di altro tipo. E’ molto più semplice, al giorno d’oggi, chiudere e riaprire (magari intestando tutti i propri beni a un fantoccio) in Romania o Bulgaria. Le grosse aziende gli preferiscono la Cassa Integrazione. Lavoro temporaneo o interinale Ormai tutti i lavori possono essere considerati temporanei. Stante almeno la situazione attuale. Il lavoro interinale, invece, è una formula abbastanza utilizzata di recente. Prevede l’assunzione del lavoratore da parte di un’azienda attraverso un’agenzia di intermediazione. La quale, di solito, alletta il bisognoso di lavoro con un’offerta che non corrisponde quasi mai alla realtà dei fatti. Se vi hanno proposto, per esempio, un impiego da Contract Manager, state certi che si tratta della solita proposta di commesso viaggiatore. L’agenzia inoltre si becca una sostanziosa percentuale sull’ingaggio stabilito con l’azienda assumente. Come tutte le cose ha una scadenza. Vi conviene fare molta attenzione all’etichetta dunque… Lavori socialmente utili (LSU) Tipologia di contratto particolarmente usata nel Meridione. E’ fondamentalmente un serbatoio di voti. [nella fotol'inventore degli LSU] Contratto di formazione e lavoro Non fatevi ingannare dal titolo altisonante di questa forma contrattuale. In realtà non prevede nessuna formazione, figuriamoci un lavoro. E’ stata creata ad arte per ritardare di parecchio l’ingresso nel mondo del lavoro vero (con la “v”, si badi) da parte di chi ne ha davvero bisogno. La promessa è quella di valorizzare le professionalità specifiche o l’inserimento graduale in un’azienda o ente. Ma è solo una promessa. Mica crederete ancora alle promesse? Apprendistato Vedi sopra. Job-sharing (Lavoro a coppia o ripartito) AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH… Ma perché, esiste davvero?!? [nella fotoun esempio di contratto fraudolento] Prossima dispensa: Come e perché investire in borsa


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