Premio di poesia %22il sentiero dell'anima%22 2013 risultati del concorso

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Premi e segnalazioni


Una triste notizia accompagna questa nona edizione del Premio di Pittura e Poesia Il Sentiero dell’Anima: Filippo Pirro non è più con noi, una grave malattia l’ha strappato prematuramente ai suoi familiari, ai suoi amici, alla sua comunità, a noi tutti. Ma, tra noi, non è scomparso. Egli lascia, per usare un’espressione foscoliana, una grande “eredità d’affetti”: primo, fra tutti, il suo prediletto “Sentiero dell’Anima”, nel duplice significato di Concorso di Poesia e di Parco Poetico dedicati alla ricerca poetica e all’amore verso la natura. Una iniziativa meritoria a cui il Nostro aveva dedicato energie, impegno, sacrifici, creatività, e tante risorse (anche finanziarie), una iniziativa originale, perché tutta nel segno della poesia. Un’impresa quasi folle rispetto a un mondo immerso nel totalizzante profitto materiale che prescinde dalle ragioni vitali e autentiche dell’uomo-creatura spirituale. Eppure, Filippo Pirro mettendocela tutta e superando barriere di indifferenza e ostacoli d’ogni specie, era riuscito nel suo intento. Una scommessa vinta. Nei pressi della dolina Pozzatina, il Parco poetico da lui progettato, attuato e curato, oggi è una pregevole realtà del Promontorio garganico e della Capitanata, e nel solco tracciato dal suo fondatore può continuare dignitosamente – ora che il testimone passa nelle mani dei suoi figlioli – a operare e mantenere desto nel nostro territorio l’interesse per la poesia e l’amore per i beni ambientali. Ed è in questa atmosfera – commozione e volontà di dare continuità all’impegno di Filippo Pirro – che ha luogo la presente edizione del Concorso Il Sentiero dell’Anima. Numerosi i concorrenti per le diverse sezioni, provenienti dai luoghi più vari della Penisola. Molteplici le voci poetiche, diversi i motivi ispiratori, varie le modalità espressive. Segno che il concorso ideato e promosso da Filippo Pirro e dal suo Centro Culturale – che può contare sulla collaborazione indi20


spensabile delle Edizioni del Rosone, sull’appoggio prezioso della Fondazione “Angelo e Pasquale Soccio” e sul patrocinio fecondo della Fondazione “Banca del Monte Domenico Siniscalco Ceci” – continua a riscuotere consensi e apprezzamenti da una significativa platea di cultori della poesia, a godere di un credito ormai consolidato. Segno, ancora, che la poesia oltre che essere un momento di raccoglimento e di esternazione di sé per la persona che scrive, si conferma – attraverso la forma di concorso – possibilità e spazio di incontro, di scambio di vedute e di aggregazione. Occorre, tuttavia, sempre tenere a mente che la poesia non si basa esclusivamente sulla dichiarazione di sentimenti. Questo, a ben vedere, rappresenta solo il punto di partenza. Per assegnare una funzione propositiva alla poesia, nel mondo d’oggi, potremmo rifarci a un articolo-manifesto del poeta Umberto Saba, scritto nel 1911 (ormai più di un secolo fa!), ancora di attualità, “Quello che resta da fare ai poeti” il cui programma appare riassunto ed esplicitato nel sottotitolo “Ai poeti resta da fare la poesia onesta”. Questa “poesia onesta” si fonda su alcuni principi: Concordanza fra poesia e vita. Funzione conoscitiva della poesia, capace di cogliere “la verità che giace al fondo”. Coraggioso impegno morale per essere, nella scrittura poetica, “ricercatori di verità esteriori e interiori”. Una mozione, questa di Saba, – non ho dubbi – che Filippo Pirro, egli pure valente e raffinato poeta, se fosse qui, sottoscriverebbe in toto. Ed ora, per concludere: avanti! Filippo Pirro ha immaginato e costruito un percorso, sta a noi proseguire nel cammino perché la sua creatura, il “Sentiero dell’Anima”, possa guardare fiduciosamente al futuro e crescere, continuando – questo è l’auspicio – nella sua missione di promozione poetica e artistica. Marcello Ariano 21


Poesia edita in italiano Primo premio

La cultura letteraria e la perizia artistica sono mezzi utili alla nostra autrice per ricapitolare le esperienze compiute, per fondere armoniosamente pensieri e immagini nel momento stesso in cui si concretizzano in versi. 22


M. Romagnoli è nata nella bassa pianura ferrarese, dal 1990 abita in Romagna, dal 2000 risiede a Imola. Così dice di lei e della sua esperienza di docente: «Nella vita ho avuto il privilegio di condividere il giorno, ... con giovani liceali ...». E ancora: «Da alcuni anni ho portato nell’isola del mio vivere anche la pittura...». 23


Poesia edita in italiano Menzione speciale

Versi dal ritmo incalzante che diventano quasi un accorato monologo interiore: chi scrive sintonizza la voce della sua anima alla natura che la circonda e vorrebbe svegliarsi come una prima volta,... / come se nulla fosse mai accaduto... / e l’amore non avesse mai insanguinato / ma continuasse a vivere come sempre, .... 24


Amore pugliese Domattina vorrei svegliarmi sotto un fresco raggio di alba con il profumo salato della bassa marea, disteso sopra una duna di sabbia deforme. Svegliarsi come una prima volta, senza il pensiero di nulla come se nulla fosse mai accaduto. Come se le parole più spinose di una rosa non fossero mai state gettate per lacerare un cuore e l’amore non avesse mai sanguinato ma continuato a vivere come sempre, così come sempre, sai essere amore.

S. F.

S. Facenda, nato a Pesaro, dove vive e lavora nell’ambito del sociale, è alla sua prima pubblicazione. Appassionato alla scrittura in versi, ama anche il disegno artistico e la musica. Il canto, la sua più grande passione, lo ha portato a frequentare l’Accademia Musicale di Cattolica. 25


Poesia edita in dialetto Segnalazione

Ăˆ una poesia in lingua sarda, dall’espressione densa e originale, pregnante e personale, che si fa bisogno dell’anima e del corpo, del cuore e della mente, si fa ricerca di un grande patrimonio di valori da tramandare. 26


Sonadores, sonadores   Chie non connoschede sas antigas tradissiones   ada a credere chi nande sonadores, sonadores   si numenene famosos sonadores de tumbarinos, [de chitarra, de   launeddas o de pipiolos o atteros istrumentos [musicales;   no, non est gai: no, sos sonadores los pediana [sos pizzinnos   sa die de sos santos   currende cun bertuleddas o isporteddas in tottu sas carrelas ue teniana parentes, amigos [o connoschentes             attirande s’attensione de sa jente              faghinde sonare nuches, lenzolas             e castanzas chi faghian sonu cando                      fiana iscuttas.              Po cussu si naraiana “sonadores”                 chi diada a cherrere narrere               frutta sicca che faghede rumore,                 e su eduliu si l’errighiada               e che torrabada a domo cuntentu           carrigu de cada casta de fruttu de atonzu.                 Su preji non fiada su valore                   de su chi aviana reziu,               ma s’abilidade chi aviana tentu                in s’andare de domo in domo                 comente unu parde pedidore              po che torrare alligros e cuntentos          cun su saccu prenu faghende su proponimentu                     chi s’annu iffattu 27


dian pigare su fradigheddu pius pitticcu       e, gai, de annu in annu si diada tramandare s’usanzia       chi si pode narrere teniada prus brulla che sustanzia. M. S. Sonadores, sonadores: Chi non conosce questa antica tradizione / penserà che ripetendo / lo stornello “sonadores, sonadores” / si alluda a famosi suonatori di tamburi, / di chitarra, di launeddas o pifferi / o altri strumenti musicali. / Non è così, no sos sonadores / li chiedevano i bambini il giorno / di tutti i santi andando in giro per le vie del paese / attirando l’attenzione di parenti e conoscenti / facendo saltellare castagne, noci e noccioline / che nell’esser mescolate facevano rumore, / e fu per questo che quest’usanza si chiamò “sos sonadores”. / I ragazzetti tornavano a casa contenti, / portando con sé vari frutti autunnali; / la contentezza non derivava dal valore dei frutti / ma dall’abilità che avevano dimostrato / nell’andare di casa in casa come un frate questuante, / per tornare felici col sacco pieno / riproponendosi che l’anno seguente / avrebbero portato con loro i più piccoli / per tramandare di anno in anno l’usanza / che, a dire il vero, sapeva più di burla che di sostanza.

M. Sedda, nata a Gavoi (NU), vive a Cagliari. Il volume che ha partecipato al Concorso è la sua seconda pubblicazione e contiene alcune filastrocche popolari e altre poesie dedicate prevalentemente ai bambini, e... ai nonni che vogliono riscoprire le antiche tradizioni divertendo e divertendosi. 28


Poesia inedita in italiano

Primo premio (Senza titolo)

Giusi Fontana Lucera, (FG)

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Versi sobri ed espressivi nelle immagini, costruiti su una progressiva sequenza di meditazioni e intuizioni, di vita e poesia, basate sull’invincibile ricomposizione tra pensiero ed emozione. 29


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Ho guardato le mie mani e ho trovato le tue. Nello strazio d’autunno ogni passo ha coperto di foglie le sere e la musica, domata la sua eco estiva, si fa chiuso spazio. Rimane una traccia seguita dal vento il senso non la contiene.

G. F.

Giusi Fontana è nata e vive a Lucera. È un’insegnante di Lettere a cui piace scrivere: ama la poesia, la bellezza, le parole buone. Collabora al blog www.labellezzasalverailmondo.wordpress.com 31


Poesia inedita in italiano

Segnalazione

Acqua

Mario Angelo Carlo Dotti Adro (BS)

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Versi puri e intensi che si affidano a immagini sorprendenti, finemente resi, in cui parole e ritmo hanno una loro misura e si permeano a tratti di un intimo ripiegamento malinconico. 32


Acqua Scroscia l’acqua a corse sui tetti, sciaborda i vetri e scende, fine di mitraglia fitta giuncaia d’aghi traversi. Non gli schiaffi cupi del vento, non il rombo dei temporali, sullo stagno che rimbalza gocce a frotte come di fuggenti sfere, sovrastano il trillo nudo di mille raganelle. Cantano cieche a un cielo senza stelle e ancora piove, o mia Euridice che piangi negli Elisi, sopra un cuor morto che resta secco.

M. A. C. D.

M.A. Carlo Dotti vive a Adro. Supportato dagli studi classici, ama i viaggi, gli sport estremi e la letteratura. Premiato più volte, ha pubblicato “Zante, la sera, il faro”, edito da Società Editrice Montecovello. 33


Poesia inedita in dialetto

Segnalazione

A vecchejaje

Romano Petroianni Lucera (FG)

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Testo dal lessico semplice, vergine e genuino, quello della poesia vera e propria, capace di coraggiosa inventivitĂ , incapace di tradire le ragioni ideali della scrittura in versi. 34


A vecchejaje Accejaffate a cheode tajute a cammenà rènze rènze a u tratteure, nda povele e scheanze ognejè tande cuacchè preote. Cuèste èoje a veute chè te treuve, pe jì a u pajeose tutte i seore, ca cejucce careche de lèggne o dati cheose. Cuanne sendive parlà de vecchejaje, decive: nen èoje cheosa meuje, èoje lundane assaje e nenge penzave. Mò, chè staje dinde, te ne vaje speisse cu penzire lundane, ai tandanne de fateche e de sedeore. Cheume te sì arraddutte! Preme, ire tu chè jive annanze 35


allègre allègre, mò chè i cheose sò cheaggnejate, sé sembonde a cejucce, ndarragge, aspitte... e deope vaje.

R. P.

La vecchiaia: Aggrappato alla coda, / ti aiuti a camminare / al lato del tratturo, / tra la polvere, / e scansi, / ogni tanto, / qualche pietra. // Questa è la vita / che ti ritrovi, / ad andare in paese / tutte le sere, / con l’asina carica / di legna o di altre cose. // Quando sentivi parlare / di vecchiaia, dicevi: / non è cosa mia, / è molto lontana e / non ci pensavi. // Ora, che ci stai dentro, / te ne vai spesso / con il pensiero nel passato, / ai tanti anni / di fatiche e sudore. // Come ti sei ridotto! // Prima, / eri tu che andavi avanti / con tanta allegria, / adesso che le cose / sono cambiate, / se l’asina si ferma, / non ti arrabbi, / aspetti / paziente e rassegnato, / e dopo riprendi il cammino.

R. Petroianni vive a Lucera ed è un cultore appassionato del dialetto della sua città. 36


Al di là di ogni graduatoria…

… menzioni d’onore e di merito speciali

E ancora menzioni d’onore a Mauro Montacchiesi, Lorenzo Morra, Simona Pironi. La Giuria guarda oltre il limite dei premi e si complimenta con i loro versi, capaci di creare l’invincibile ricomposizione tra pensiero ed emozione su cui, per sua natura, si basa la poesia. 37


... Menzioni d’onore

«... La poesia di Montacchiesi è l’espressione originale di uno sperimentalismo e di un’innovazione che affascina e che non ha perso l’orizzonte umano, che riesce altresì ad esprimere l’uomo tra macrocosmo e microcosmo nella sua modernità storica e contemporaneità stilistica». [Dall’introduzione di G. Manitta] 38


Alla mia malinconia * Pur s’è confuso tra le fioche luci il tramonto. Il mondo non s’è accorto delle tue dita intrecciate alle mie, nell’oscurità di cobalto che inizia ad ammantare il creato. Gioisco dal mio balcone, del delirio della maestà di luce calante sopra le cime, laggiù. Talora, similmente all’acciaio, mi si incendia un lembo di tramonto in mezzo alle dita. E mi sovvengo di te, del tuo cuore assillato dalla stessa malinconia che vedi in me. In quale landa dal cuore arido eri in quel tempo? Per quale motivo mi avvolge l’intero sentimento, repentinamente, allorché mi ritrovo malinconico e ti percepisco distante? Dalle mie mani mi son scivolate le poesie, quelle che di solito leggo al calar delle tenebre. Ogni volta, ogni volta che mi lasci al tramonto, mi sento come le vette laggiù, risucchiate dal vortice del buio.

M. M.

* Primo Premio poesia edita Il Sentiero dell’Anima, 2009. 39


... Menzioni d’onore

Grazie Vita

Lorenzo Morra Foggia

 Sognatore tra i sogni della realtà che lo circonda, il nostro autore ricorre alla poesia che fa diventare il mezzo di comunicazione più forte, l’anello di congiunzione tra il suo mondo e la vita a cui è capace di dire grazie con versi maturi nella forma e nel messaggio. 40


Grazie Vita Mi hai conficcato mille spilli sotto pelle perchÊ rimanessi sveglio davanti alle tue meraviglie, al sole che accende il giorno e ogni sera lo spegne, al mare che abbraccia il mondo con il suo orizzonte, al cielo talmente grande per contenere il Mistero Immenso, alla giostra di colori quando viene primavera, al sangue che ribolle, all’odor di terra, ad un pianto disperato mai consolato, al vagito di un neonato, ad una preghiera antica e sempre nuova che cosÏ cita... grazie vita.

L. M.

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... Menzioni d’onore

Donna violata

Simona Pironi

Gravellona Toce (VB)

 Versi nati dalla sofferenza, più che mai attuale, di fronte allo scempio della donna. Versi, rapidi e incisivi nella concezione e nella soluzione, una sosta veloce e propizia per mettere a nudo le fibre “dell’anima sopraffatta / che si schianta e sprofonda, / dentro troppe ipocrisie / da scardinare, / dentro troppi pregiudizi / da dissacrare.” 42


Donna violata Vacilla sulla soglia di una vertigine che ingoia verità spietate, troppo buie per essere credute, troppo scure per essere taciute. Vertigine dell’anima sopraffatta che si schianta e sprofonda, dentro troppe ipocrisie da scardinare, dentro troppi pregiudizi da dissacrare. E urla, urla senza voce, urla la Sua carne straziata, la Sua intimità lacerata di donna smarrita, annientata, la Sua intimità di Donna violata.

S. P.

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Poesia in italiano o in dialetto riservata a giovani autori della scuola secondaria di i e ii grado Primo premio ex-equo

La sconfitta

Ilaria Parlanti

Liceo Classico “C. Lorenzini”, Pescia (Pistoia)

Versi incisivi e intensi, a volte anche duri e asciutti, quelli di Ilaria, atti ad esprimere, con parole usate con maestria, l’eterna lotta tra la paura e la speranza. 44


La sconfitta Paura nera l’assale di nuovo, troppe volte sospinta dalla leggera brezza [di un vento maligno, pioggia incostante spegne la timida fiamma, vibrante ancora di un’umile speranza, guerra fredda e spietata, sprezzante di ciò che sei... distrugge la barriera di difesa creata dalla mente, cade a brandelli, come frammenti di un vetro tagliente, urlo disperato avvolge la notte e le ombre amiche, la fiamma si è spenta, cade al suolo, e solo allora, con la lacrima amara capisci di aver perso. I. P.

I. Parlanti, valente studentessa, segnalata, menzionata e premiata in numerosi concorsi, ha pubblicato nel 2012 una raccolta di poesia dal titolo “Bisbigli d’inchiostro”. 45


Poesia in italiano o in dialetto riservata a giovani autori della scuola secondaria di i e ii grado Primo premio ex-equo

Bianco e nero

Christian Cagnazzo

Istituto “Gabelli-Moscati”, Foggia

 Il giovane autore affida ad un componimento sentito, dal ritmo incalzante, il canto alla vita che libera parole e sentimenti. La vita va vissuta «come acqua chiara, felice, gioiosa, per tutti cara», conclude Christian. 46


Bianco e nero Bianco è il giorno di primavera, nero è come la notte più nera. Il bianco è il chiasso dei bambini, nel nero dormono gli uccellini. Nel bianco vedi le cose risorte, nel nero puoi vedere la morte, scura e dolente ti porta via e nel ricordo lascia una scia. Con il bianco una grande vita c’è, nel nero il silenzio tombale è, ma bianco il sereno porta in sé. E nero passa il gatto di Shara... Vivi la vita come acqua chiara, felice, gioiosa, per tutti cara.

C. C.

C. Cagnazzo frequenta la seconda B, adora disegnare, recitare, suonare e cantare, ma anche scrivere poesie. E per “Bianco e nero” dice: «Mi sono ispirato al sonetto del ’300». 47


Poesia in italiano o in dialetto riservata a giovani autori della scuola secondaria di i e ii grado Primo premio ex-equo

Filastrocca dell’albero

Fabiana Cucci

Istituto “Gabelli-Moscati”, Foggia

I versi sottolineano stati d’animo e immagini fortemente suggestivi attraverso la ricerca di parole, i cui suoni si adattano a ciò che esse vogliono esprimere. 48


Filastrocca dell’albero Un semino piccolino rotola… corre… dove va? Nel suo lettino come un bambino, passano i giorni ed eccolo qua. Un dì si risveglia il piccolino ormai grande e ricciolino, ci abbraccia il suo ramo soleggiato e nasce un gran fiore profumato. Il tempo scorre lentamente e la natura sorride dolcemente. Ancora mesi di duro lavoro e cresce un gran capolavoro. E’ un bel frutto amoroso dal sapore delizioso, che è raccolto con amore e gustato con il cuore.

F. C.

F. Cucci frequenta la seconda B, si definisce socievole e coccolona, per questo dice: «Amo scrivere poesie piene di allegria, quindi anche le filastrocche...» 49


Poesia in italiano o in dialetto riservata a giovani autori della scuola secondaria di i e ii grado Primo premio ex-equo

L’Amicizia

Sergio Pupo

S.M.S. “G. Bovio”, Foggia

Versi spontanei e genuini, quelli del nostro giovane autore, che, con parole semplici ma ispirate e cariche di sentimento, ricordano la sacralità dell’amicizia. 50


L’Amicizia L’amicizia è il fruscio del vento che spira con un ritmo dolce e lento, a volte forte e vigoroso come tra i rami di un verde albero rigoglioso. E’ un fiore non ancora sbocciato che ondeggia nell’infinito stupore dell’innocenza del cuore. Il suo spirito è un arcobaleno di emozioni, di doni e di variopinti colori. E’ un sentiero che guida la mente e conduce per terre inesplorate.

S. P.

S. Pupo frequenta la prima O e dice di aver composto la lirica “per sua spontanea ispirazione”. 51


Poesia in italiano o in dialetto riservata a giovani autori della scuola secondaria di i e ii grado Primo premio ex-equo

Tramonto

Federica Belluscio

S.M.S. I. Comprensivo “Virgilio”, Orsara di Puglia (Fg)

 Pensieri ed emozioni sono un tutt’uno in questi versi nati per dare voce, con un lessico genuino e appropriato, alle sensazioni di dolcezza e di quiete che il tramonto e la sera offrono all’uomo di ogni tempo. 52


Tramonto Un dolce tramonto, arriva di sera mentre la notte di arrivare spera. Il sole si nasconde tra le colline e le onde. Gli uccelli vanno a dormire per poter poi all’alba gioire. Avviene un bagliore di un caldo colore, che riempie ogni cuore di tanto amore.

F. B.

F. Belluscio frequenta la prima C. Ama leggere libri di argomento Fantasy, praticare la pallavolo e il nuoto. 53


Poesia in italiano o in dialetto riservata a giovani autori della scuola secondaria di i e ii grado Segnalazione

La luna

Antonio Delle Noci

Istituto “Gabelli-Moscati”, Foggia

 I versi si muovono sul piano di una ricerca coraggiosa di originalità che si affida a immagini sorprendenti, a una sintassi e a un lessico capaci di corrispondere al bisogno di rispondere a desideri e sogni, propri della giovinezza. 54


La luna La luna maestosa si specchia nel lago, i miei dolci pensieri si trasformano in sogni. La luna alimenta i miei desideri e la mia fantasia poi, pian piano, sparisce avvolta in un manto festoso. I miei sogni si avverano grazie alla magica luna illuminata, splendente e piena di vita e fortuna. A. D. N.

A. Delle Noci frequenta la seconda B. Si definisce un ragazzo molto aperto, simpatico e giocherellone. Ama uscire con gli amici, fare sport, ma anche leggere e scrivere poesie. 55


Poesia in italiano o in dialetto riservata a giovani autori della scuola secondaria di i e ii grado Segnalazione

Sardegna

Daniele Rossi

Istituto “Gabelli-Moscati”, Foggia

Versi asciutti, essenziali, rispondenti all’unica esigenza di aderire all’intuizione e al sentimento. Oltre l’uomo c’è la natura, priva delle incertezze e delle inquietudini umane. 56


Sardegna Sei la terra del mare, che l’acqua limpida appare, ricca di storia e cultura ci incanti con la tua natura, sei un sogno che ci prende e del tuo orgoglio ci accende. Terra di animo aperto e chiaro che è nel mondo raro.

D. R.

D. Rossi frequenta la seconda B, si definisce, “secondo quanto dicono gli altri”, un bravo ragazzo. Ama andare a scuola e studiare, in particolare è appassionato di Dante e della poesia. 57


Poesia in italiano o in dialetto riservata a giovani autori della scuola secondaria di i e ii grado Segnalazione

Sorella morte

Giuseppe Lavista

Istituto “Gabelli-Moscati”, Foggia

Versi ispirati e carichi di sentimento, maturi nella forma e nel messaggio, atti a parlare di “sorella morte” con i toni e le immagini proprie del poverello di Assisi. 58


Sorella morte

(così ti chiamava Francesco d’Assisi) Tu sorella morte che porti via… che entri senza chiedere permesso, che vesti le donne di nero, che lasci dolore e pianto. Tu sorella morte crudele non sei… se ci doni la speranza, se ci porti la dolce pace, se ci regali la nuova vita.

G. L.

G. Lavista frequenta la seconda B, si definisce allegro e scherzoso, e dice che questa volta ha pensato «a qualcosa di molto serio», sostenuto anche dalla sua forte religiosità. 59


Poesia in italiano o in dialetto riservata a giovani autori della scuola secondaria di i e ii grado Segnalazione

La viola di primavera

Alessia Iammarino

Istituto “Gabelli-Moscati�, Foggia

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Poesia giovane quella di Alessia, che, con delicatezza di tono e di sentire, con una sintassi e un lessico peculiari, canta la forza ineguagliabile della natura. 60


La viola di primavera Ogni anno nasce una meraviglia, quest’anno è nata una graziosa viola. Dal suo piccolo bocciolo nasce sempre un grande tesoro. Il suo profumo dolce e delicato lascia nell’aria un soffio di lustrini e i suoi petali dal colore viola sembrano ali di una farfalla che vola. Con il suo manto vellutato e la sua grande bellezza la riconosci e ne sei inebriato. La dolce viola di primavera, seppur dal color severo, è sempre la più sincera.

A. I.

A. Iammarino frequenta la seconda B, ama scrivere in versi per esprimere le sue emozioni soprattutto di fronte alla bellezza della natura. E dice: «Quando non parlo di fiori e prati parlo di animali, perché li adoro...». 61


Poesia in italiano o in dialetto riservata a giovani autori della scuola secondaria di i e ii grado Segnalazione

Il mio migliore amico

Francesco Meliota S.M.S. “G. Bovio”, Foggia

Versi dalla struttura e dal linguaggio semplici, ma incalzanti ed efficaci ad esprimere la simbiosi tra l’uomo di ogni tempo e la natura. 62


Il mio migliore amico Il mio migliore amico è l’albero. Vive ovunque e gli posso confidare i mie segreti più profondi. E’ silenzioso, ma basta un po’ di vento perché mi risponda dolcemente e senza alcuna fretta. Mi riposo sotto la sua ombra e mi sento avvolto in un grande abbraccio. Amo il suo silenzio, la sua grandiosità, la sua forza. Il suo e il mio cuore battono il ritmo incessante della vita.

F. M.

F. Meliota frequenta la prima O e dice di aver scritto la poesia per spontanea ispirazione. 63


Poesia in italiano o in dialetto riservata a giovani autori della scuola secondaria di i e ii grado Segnalazione

La natura

Lucia Falcone

S.M.S. “G. Bovio”, Foggia

La natura e il paesaggio diventano, con questi versi, parte dell’io poetante, diventano luogo psichico e spazio interiore per i giovani «ancora capaci di sognare»! 64


La natura Se la osservi te ne innamori , se la cerchi, la trovi e non è sempre come ti aspetti, a volte sembra triste, arsa, abbruttita, dimenticata. La sua bellezza fa sognare, fa innamorare, suscita, nella mente distratta del viandante moderno, la nostalgia del ricordo degli anni belli di una stagione passata. L’uomo dell’oggi corre, corre, affannosamente corre. Vive sospeso tra il finito e l’infinito, barattando miseramente la sua parte di eternità. E Lei, come una madre, soffre, piange; e a noi giovani sembra parlare, chiedere aiuto, perché noi siamo tra coloro ancora capaci di sognare.

L. F.

L. Falcone frequenta la prima O e dice di aver composto la poesia per spontanea ispirazione. 65


Poesia in italiano o in dialetto riservata a giovani autori della scuola secondaria di i e ii grado ... Menzione d’onore

Oltre i ricordi

Miriam De Michele

Liceo Classico “G. De Bottis”, Torre del Greco (NA)

 Miriam nella poesia distilla l’essenza della vita. La nostra giovane autrice scrive in versi perché la vita sia più vera, per esprimere le sue esperienze. La sua poesia non è «egoica», è rivolta agli altri, i suoi versi si basano sulla invincibile ricomposizione tra pensiero ed emozione. 66


Oltre i ricordi * Per te sono l’amica di un secondo, non ci sono sempre ed ora il sempre non esiste per me. Non posso viverti come in passato, perché legarmi a ricordi? Io ero quella che ti dava un sorriso ogni volta che eri triste, ma tu c’eri per me? Non importa, spesso ho passato tempo ad essere una racconta storie, senza la presunzione di raccontarti la vita e mi metto a nudo per raccontarti anche questo. Mi chiedo cosa metti nella tua valigia o nel tuo cassetto prima di addormentarti, che occhi indossi oggi o cosa sei costretto ad indossare? Io ripartirò di nuovo ogni giorno e anche domani con gli occhi fuori dal detto e dal pensato, da ciò che credi di sapere. Per me ogni giorno è baciare frammenti e acquisire altro, oltre i ricordi. M. D. M.

* Primo premio ex-equo, poesia riservata a giovani autori Il sentiero dell’Anima, 2010. 67



… Maggio 2013

Ed eccoci arrivati, come ogni anno, alle pagine dell’antologia dedicate ai versi di coloro che la giuria non è riuscita a inserire tra i premiati e segnalati, ma che non può fare a meno di menzionare, per il mondo in esse espresso, ricco di suggestioni struggenti e vivido come la tela di un pittore. Poesia edita in italiano - Sez. A I sentieri dell’anima, di Carmela Salvemini, Bisceglie (BT) - Albatros «La vita, / un arco di tempo / da curare, / proteggere, / accarezzare. / La vita, / troppo spesso sciupata, / maltrattata, / devastata. / La vita, / un bene / incommensurabile / che nessuno / può calcolare». (La vita). Semplici ed incivisi versi, quasi un monologo accorato, che si fanno invito alla riscossa, a riprendersi a piene mani il dono più grande che abbiamo ricevuto: la vita. ***

Tentazioni occidentali, di Renzo Piccoli, Bologna - Guida «Puoi apprendere gli alfabeti del mondo / andare verso i confini del tempo / se coltivi la pace dell’animo». (Cinquantanove). Un’opera di aforismi, massime ed epigrammi che ha un solo scopo: “è un’àncora di riflessione, un pungolo per stimolare cuore e mente” come scrive M. Esposito nella presentazione. I versi del nostro autore, diciamo noi, seguono un 69


preciso itinerario, sintonizzandosi e stimolando a sintonizzarsi il più possibile con la voce dell’anima. ***

Poesia inedita in italiano - Sez. B Baciare un ramo di ciliegio, di Antonio Giardino, Monte Sant’Angelo (FG) «... sparpaglierò in terra viole acerbe, per zuccherare il pensiero; / accarezzerò sulla bianca conchiglia i raggi della luna; / libererò le tue trecce rosa, con un lieve sospiro;...». Versi che arrivano dritto al cuore di chi legge, versi vivi che evidenziano la forza del pensiero e del “grido di speranza” dell’autore. *** Echi lontani, di Antonio Bicchierri, San Giorgio Jonico (TA) «E mi ritrovo bambino / all’ombra dei ricordi del mio passato. / Infanzia felice in giochi del tempo, / grandi spazi aperti e festa di colori / che raccontavano le stagioni...». I versi, originali e ben scanditi, provano che nella poesia è possibile riconoscere l’eco della nostra esistenza. Il testo è un colloquio intimo e profondo che vive di ricordi e sensazioni. ***

Scriverò per te, di Barbara Santoni, Chiusi (SI) «... Scriverò per te / le più calde melodie / capaci di sciogliere il ghiaccio / che porti nel cuore / perché torni di nuovo a / suonare la canzone dell’amore...». Versi semplici ed incisivi, dal tono quasi confidenziale, che liberano ricordi, parole e sentimenti per cantare l’amore. *** 70


Rimorso d’infanzia, di Jolanda Anna Tirotta, Bivongi (RC) «... S’impadronì di me un gran dolore, / uno scrupolo, che ancora mi fa male, / e il rimorso è compagno mio.  / Ricordo ancora con malinconia, ...». Versi intensi e ritmi incalzanti per raccontare al mondo la malinconia nel ricordo di mani “stanche e grossolane”, quelle della mamma, che accarezzavano dolcemente. ***

In ricordo di mio padre, di Antonio Vaira, Ravenna «... Quale risposta alla richiesta: dov’è? / Quale impotenza alla domanda: perché? / Quale dolore nella risposta: lassù. / Così finalmente ti mostro il mio amore, papà, / ché non sarò mai più felice». Tante domande si pone l’autore, già papà, di fronte alla perdita del padre: è un monologo interiore il suo, utile a valorizzare uno dei legami più forti dell’essere umano. ***

Poesia inedita in dialetto - Sez. D S’er giovene sapesse..., di Carla Barlese, Roma «S’er giovene sapesse... / S’er vecchio potesse... / Magara e carte se potessero cambià, / er tutto avverebbe co’ più equità, / ma inesorabile procede a partita, perché quest’è... a rota de la vita!!». I versi denotano da parte dell’autrice una fedeltà assoluta al proprio dialetto, che fa diventare quasi una lingua letteraria. Il tema suggerisce riflessioni sulla vita e il tempo prezioso che passa. ***

Poesia riservata a giovani autori - Sez. E Notte, di Nicholas Belgioioso, II classe, Istituto “Gabelli-Moscati”, Foggia 71


«Il candore della luna / illumina i miei sogni / costellati da mille pensieri». La luna e i sogni: un binomio che i versi di Nicholas rendono magico e suggestivo. *** La tua poesia, di Francesco Donniaquio, II classe, Istituto “Gabelli-Moscati”, Foggia «... Come il mio cuore è coperto d’amore, / la terra si irradia di piante nel cuore. / Mi fermo a guardare lungo il dolce cammino / e capisco che il tuo sguardo è assai più vicino». Nel testo, quando le parole costruiscono il verso, si traducono in una riflessione gioiosa sui propri sentimenti. ***

Haiku, di Jonathan Russo, II classe, Istituto “GabelliMoscati”, Foggia «In primavera / le viole fioriscono / allegramente». La natura, sotto la mano di Jonathan, si trasforma in immagini poetiche ed efficaci. *** Un piccolo fiore, di Doriana La Salandra, I classe, S.M.S. “G. Bovio”, Foggia «... Un piccolo / fiore / non sceglie / dove / il suo seme / si poserà. / Il seme vacilla, cade / e lì / il fiore nascerà...». La giovane autrice ricorre a versi genuini, ma sentiti, per cantare la forza della natura. *** La mamma, di Ilaria Merla, I classe, S.M.S. “G. Bovio”, Foggia 72


«... Disponibile a ogni occasione, / gaia, sorridente / allegra e felice, / affascinante e amorevole / conduce sulla via giusta / aiuta a superare le difficoltà...». Le parole scelte da Ilaria, per farne poesia, raccontano il più grande amore di ogni tempo, quello per la mamma. *** Amore e vento, di Maria Cotugno, I classe, Istituto Comprensivo “Virgilio”, Orsara di Puglia (FG) «... L’amore è come il vento, / ti fa sognare / emozioni infinite / che ti rallegano / la vita...». Sembrano far parte di un diario i versi su scritti. In essi sentimento e natura sono un tutt’uno, parole e emozioni giocano a rincorrersi. *** La mia migliore amica, di Federica Terlizzi, I classe, Istituto Comprensivo “Virgilio”, Orsara di Puglia (FG) «... Dedico a te la mia amicizia, / perché sei l’unica che riesce / ad asciugare le mie lacrime quando ne ho bisogno, / e a capire ogni mio problema...». L’autrice, con un lessico accorato, affida ai versi il grande valore dell’amicizia, proprio della sua età. *** La gioia, di Salvatore Santolupo, I classe, Istituto Comprensivo “Virgilio”, Orsara di Puglia (FG) «La gioia / è come il sole splendente / ci sveglia con felicità, illumina la vita, / aiuta gli altri / ed entra dolcemente...». La gioia e il sole diventano in poesia, grazie a parole ispirate, luce della vita. 73


Anche quest’anno siamo giunti alla Premiazione e, come sempre, ci preme ringraziare anche coloro che si sono iscritti al Concorso e non leggono il loro nome nell’Antologia. Li portiamo nel cuore e già ce li immaginiamo, insieme a tanti altri, assorti nella riflessione, persi tra le pieghe della propria anima, intenti a giocare con le parole e poi finalmente trovare quelle giuste con le quali dare corpo ai pensieri, alle emozioni, ai sogni, infine affidare la propria creatura al Concorso Il Sentiero dell’Anima 2014. Il nostro arrivederci lo affidiamo a versi straordinari... La Direzione


Le lettere del rebus Pietre miliari e stelle a segnalare le tappe del viaggio, alle stagioni rubo. Ma in labirinto di emozioni la mente mia si perde e tutto pare un zigzagare a intrico di frattali, dai monti del Gargano alle Alpi Graie. Poi il ritorno al Sud, tra le mie baie, l’amore di una donna ed i regali del Cielo: AntonioDaniChiaraLaura, le lettere accostate a decifrare il rebus del browniano movimento, i soli punti fermi, la lampara che nella notte accendo, quando il mare del tempo mi sommerge e il faro e- spento.

Filippo Pirro


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