Lungarno n. 47 - gennaio 2017

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Gennaio 2017

47

7 CHILI in 7 GIORNI E U G E N I O

G I A N I - NUOVI SPAZI IDEALI -

ESSERI URBANI

COSÌ COME SEI ERBARIO • GOLE PROFONDE L’ A G E N DA D I

GENNAIO


6 / 8 gennaio SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE

Fino all’8 gennaio LUIGI DE FILIPPO

IL PRIMO CONCERTO DELL’ORSETTO PADDINGTON

NATALE IN CASA CUPIELLO

Per bambini

10 / 13 gennaio GIANLUCA GUIDI

SÌ, MA LA MASIERO!

adattamento teatrale Edoardo Erba

regia Luigi De Filippo

10, 12 / 13 gennaio FORNASETTI presenta

IL DISSOLUTO PUNITO OSSIA IL DON GIOVANNI regia Davide Montagna

15 gennaio

17 / 22 gennaio SEBASTIANO LO MONACO

Emilio Gentile

regia Sebastiano Lo Monaco

IL BERRETTO A SONAGLI

LEZIONI DI STORIA

27 gennaio / 5 febbraio EMILIO SOLFRIZZI

IL BORGHESE GENTILUOMO

regia Armando Pugliese

1 / 4 febbraio CARLO CECCHI

adattamento e regia Andrée Ruth Shammah

7 / 8 gennaio MARIANGELA D’ABBRACCIO GEPPY GLEIJESES

Fino al 5 gennaio ALESSANDRO BENVENUTI

FILUMENA MARTURANO

L’AVARO

regia Liliana Cavani

21 / 22 gennaio ELISA CUPPINI SAVINO PAPARELLA

IL LAVORO DI VIVERE

regia Ugo Chiti

13 / 22 gennaio PINO MICOL VITTORIO VIVIANI

www.teatrodellatoscana.it

I PASSI ULTIMI

LA BOTTEGA DEL CAFFÈ

consulenza drammaturgica Matteo Bacchini

regia Maurizio Scaparro

28 / 29 gennaio GABRIELE LAVIA

L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA regia Gabriele Lavia

25 / 29 gennaio

IL DESERTO DEI TARTARI

adattamento teatrale e regia Paolo Valerio

28 gennaio DARIO MARCONCINI

L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA

31 gennaio / 12 febbraio ELIO FRANCESCO MICHELI

regia Roberto Bacci

CANTIERE OPERA

3 / 4 febbraio

di Francesco Micheli

METAMORFOSI adattamento e regia Roberto Latini

5 febbraio ROBERTO LATINI

AMLETO + DIE FORTINBRASMASCHINE

regia Roberto Latini

31 gennaio / 5 febbraio GIANLUCA FERRATO

TRUMAN CAPOTE Questa cosa chiamata amore impianti e regia Emanuele Gamba

TEATRO DELLA PERGOLA Via della Pergola, 12/32 - Firenze 055.0763333 pubblico@teatrodellapergola.com www.teatrodellapergola.com TEATRO NICCOLINI Via Ricasoli, 3 - Firenze 055.0763333 pubblico@teatrodellapergola.com www.teatrodellatoscana.it TEATRO STUDIO Via Donizetti, 58 - Scandicci (FI) 055.0763333 pubblico@teatrodellapergola.com www.teatrostudioscandicci.it TEATRO ERA Parco Jerzy Grotowski Via Indipendenza - Pontedera (PI) 0587.55720 / 57034 teatroera@teatrodellatoscana.it www.centroperlaricercateatrale.it


LA SERENATA di matilde sereni Caro 2017, dedico a te la lettera da mettere sotto l’albero, sarai il mio personalissimo Babbo Natale. Diciamocelo, questo 2016 non è stato una passeggiata, direi che è arrivato il momento di dare il meglio di noi. Ci sono grandi aspettative su di te e David Bowie è già morto quindi si parte in discesa, daje. Iniziamo da Lungarno, che sono sicura nel 2017 sboccerà come un giglio a primavera. L’iniziativa #Bastaprendercingiro ha raccolto tante adesioni e continua a riceverne. È bello sapere di poter condividere il valore di una cosa preziosa. Abbiamo dato una rinfrescata ai contenuti; tanto rimane, qualcosa cambia, altro se ne va, tutto si trasforma. Caro 2017, fammi sapere che ne pensi. Forse, forse, forse, no, non lo dico. Vorrei che Lungarno diventasse una cosa seria, ma con riserva di giocare il gettone “svarione del mese” quando meno te lo aspetti. A livello personale non scenderei troppo nel dettaglio, diciamo che avendo trentun anni (trentadue), non arrivare alle undici di sera con la vitalità di un bradipo addormentato potrebbe andarmi bene. L’altra cosa che voglio condividere con te caro 2017, è il desiderio profondo di vivere un tempo migliore. Davvero, ne abbiamo tutti tanto bisogno. Sì, perché no, vorrei la pace nel mondo. Di carne (di seitan) al fuoco ce n’è tanta, vediamo di iniziare con il piede giusto e arrendiamoci all’evidenza che tutto parte dal singolo individuo. Sì, anche da te che te ne stai seduto in bagno a leggere Lungarno. Caro 2017, ti auguro di regalarci tutta la felicità che sai di avere in potenziale. E a voi solo una Buona lettura.

IN COPERTINA L’ANNO NUOVO

di Nazanin Rastan

Con un nuovo anno si cresce e si cominciano nuovi progetti, il nuovo anno porta la speranza. Negli anni passati abbiamo avuto esperienze diverse, abbiamo raggiunto grandi e piccoli obbiettivi, alle volte un po’ spigolosi e pungenti come un cactus. Ma il cactus ha anche dei bellissimi fiori, anche se la strada per raggiungerli e piena di asperità alla fine vale sempre la pena. Nazanin Rastan è una illustratrice iraniana che vive in Italia da 6 anni. Nata nel 1988 e cresciuta a Isfahan. In Italia ha studiato architettura per poi ricominciare a disegnare, seriamente, con il nome d’arte Mafreshou (portagioie in italiano). Ama disegnare le persone, specialmente le donne, gli oggetti belli che hanno un significato particolare e i suoi ricordi, sia con pennarello o acquarello che creando delle gif. www.mafreshou.tumblr.com https://www.facebook.com/hellomafreshou

Iscrizione al Registro Stampa del Tribunale di Firenze n. 5892 del 21/09/2012 N. 47 - Anno V - GENNAIO 2017 - Rivista Mensile - www.lungarnofirenze.it Editore: A ssociazione Culturale Lungarno - Via A. Scialoja, 33 - 50136 Firenze - P.I. 06286260481 Direttore Responsabile: Marco Mannucci • Direttore Editoriale: Gabriele Ametrano Responsabile di redazione: Riccardo Morandi Social Media Manager: Bianca Ingino, Valentina Messina Responsabile commerciale: Monica Falco • Editor e amministrazione: Arianna Giullori Stampa: Grafiche Martinelli - Firenze • Distribuzione: Ecopony Express - Firenze Hanno collaborato: Caterina Liverani, Cristina Romeo, Alba Parrini, Valentina Messina, Marta Staulo, Francesca Corpaci, Alessandra Pistillo, Silvia Amerighi, Ester Santacroce, Raffaella Galamini, Tommaso Chimenti, Riccardo Morandi, Mattia Marasco, Erika Gherardotti, Giulia Focardi, Pratosfera, Leandro Ferretti, Tommaso Ciuffoletti, Virginio, Gabriele Ametrano, Andrea Iucu, Gianluca Danti, Nazanin Rastan. Nessuna parte di questo periodico può essere riprodotta senza l’autorizzazione scritta dei proprietari. La direzione non si assume alcuna responsabilità per marchi, foto e slogan usati dagli inserzionisti, né per cambiamenti di date, luoghi e orari degli eventi segnalati. Con il contributo di

PER INFO E PUBBLICITÀ

MONICA FALCO monica@lungarnofirenze.it - 389 1067456 www.lungarnofirenze.it

SOMMARIO

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Io, Giani, l’Africa e domani. Conversazione con un’istituzione.

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Mens sana in corpore sano: una guida in-forma

6 7 8 13 14 16 20 21 22

di Tommaso Ciuffoletti

di Alessia Ronge

La moda a Firenze in 100 scatti di archivio di Alessandra Pistillo

Abbasso must have & risvoltini di Raffaella Galamini

Lago Bled di Alba Parrini

Il teatro? #Bellastoria news dalla Fondazione Ente Cassa di Risparmio

A gennaio il teatro è cult di Tommaso Chimenti

L’AGENDA DI GENNAIO 18 GENNAIO DA NON PERDERE

Viva la musica pratese di Pratosfera Buone onde di Silvia Amerighi Dalì tutta la vita di Francesca Sbandierata La pallavolo gioca in casa a Scandicci di Erika Gherardotti

Lo sport a Scandicci di Riccardo Morandi Colori di Mattia Marasco La passerella di Piazza della Libertà di Leandro Ferretti

23 24 25 26 27 28 29 30

La studentessa del Polimoda di Francesca Corpaci e Marta Staulo

Chi, come, perché? di Riccardo Morandi Leonardo Borri di Valentina Messina Fedele alla linea di Ester Santacroce Cultivar aglio comune di Silvia Amerighi Gennaio bambino di Cristina Romeo Pagine di Gabriele Ametrano

Stile e condivisione nel jazz di Giulia Focardi

Suoni di Gianluca Danti

Il birraio dell’anno all’Obihall di Raffaella Galamini

Spaghetto al Pomo d’Oro di Marta Staulo Corton-Charlemagne di Tommaso Ciuffoletti Stelle di Virginio


4 personaggi

Io, Giani, l’Africa e domani. Conversazione con un’istituzione. di Tommaso Ciuffoletti

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onosco Eugenio Giani da tanto tempo. E da altrettanto gli voglio bene. Perché non si può che voler bene a Eugenio Giani. Che se ci pensate Eugeniogiani è un po’ come Giannimorandi. Diversamente da Silvio Berlusconi, uno che vuole essere amato dalla gente, Eugenio è uno che non può essere odiato dalla gente. Sì, certo, qualcuno gli rammenta a volte le tante poltrone, lui serenamente fa presente che per ognuno degli impegni che quelle poltrone richiedono lui è presente e porta tre. Ed è autoironico, si lascia prendere in giro sorridendone. Perché sa che non si può odiare Giani. E che la presa di giro è bonaria se bonariamente la si accetta. È un politico di lungo corso, ma è anche ultramoderno. Ché il Giani ipercinetico dei celebri 4 aperitivi e 3 cene per sera, funziona anche sui social dove si fa selfie con chiunque. Anche con me. Tu Eugenio sei nato a Empoli, giusto? In realtà il mio paese di origine è San Miniato. Ma la mia infanzia fu segnata da un evento luttuoso. Mia madre morì di un tumore quando avevo 4 anni e così mio padre, poco tempo dopo, decise di provare a rifarsi una vita trasferendosi a Firenze. Mio padre era un ferroviere che amava l’arte e tanti dei quadri che ho portato qui nella mia sala in Consiglio Regionale, sono proprio suoi. A Firenze mi portava spesso con sé a visitare musei e soprattutto gallerie d’arte. Ed è così che ho cominciato, da subito, a familiarizzare con questa che sarebbe diventata la mia nuova casa.

E oggi Firenze è anche più di una casa, è parte della tua vita. Direi proprio che la mia vita non avrebbe significato se non collocata nella comunità fiorentina. Ma se tu non fossi cresciuto a Firenze? C’è un altro posto in cui ti piacerebbe essere cresciuto? Guarda, ad essere sincero mi capita di pensare a cosa sarebbe stata la mia vita se fossi vissuto in una città che mi ha molto affascinato: Asmara. In Eritrea. Fu uno dei primi viaggi che feci per motivi istituzionali e mi colpì in modo incredibile quella città. Su un altipiano di oltre 2.000 metri, da cui ci si collegava al mare, a Massaua, attraverso una teleferica. Un luogo dal fascino infinito. Secondo me avresti fatto carriera anche lì. Giani l’Africano! Ecco, e se non avessi fatto politica cosa avresti fatto? Avrei fatto l’avvocato. Mi ero laureato con lode e avevo iniziato la pratica nello studio dell’avvocato Predieri. E devo dire che mi piaceva molto. Poi però ricordo come fosse oggi che il 28 giugno del 1986, avevo 27 anni, mi fu proposto di fare il segretario cittadino del Partito Socialista. A quell’epoca, essere segretario di Firenze di un partito che esprimeva il Presidente del Consiglio e che esprimeva il sindaco di questa città, Bogiankino, era non solo una grande opportunità, ma anche un grande riconoscimento. Per un po’ provai a fare il segretario e il praticante, poi però mi resi conto che non potevo farcela nemmeno

io a fare entrambe le cose. E così scelsi la politica. Ecco: una cosa che ti manca e una che non ti manca della politica di allora. Quello che mi manca è la partecipazione popolare. Che all’epoca era diffusa, viva. Le assemblee di un singolo circolo di partito degli anni Ottanta, che io ricordo bene, erano partecipate a volte da 150/200 persone. Oggi una cosa del genere è impensabile. Quello che non mi manca, invece, è l’inconcludenza di quella politica. Oggi devo dire, la politica è incalzata dalla necessità di una maggiore concretezza. Senti una cosa, ma tua moglie come fa a sopportare i tuoi ritmi? È una grande donna mia moglie. Ha sensibilità, intelligenza e carattere. E non solo sa reggere la famiglia ed accettare alcune mie assenze, ma sa cogliere anche le cose in cui posso essere partecipe e su quelle è giustamente intransigente, ad esempio non mi fa mai andare alla rassegna stampa mattutina in tv perché devo accompagnare i bambini a scuola. Il peggior difetto dei fiorentini? La gelosia. Il non saper accettare, senza mugugni, i successi degli altri. E il miglior pregio? Un grande senso d’identità e la capacità di tirarlo fuori nei anche nei momenti più difficili. Credo sia questa la più grande risorsa dei fiorentini.


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Mens sana in corpore sano: una guida in-forma di Alessia Ronge

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no due tre quattro… Ancora un’altra serie di addominali… e cinque sei sette e otto! Cotechini, panettoni e pandori ti perseguitano? La bilancia ti minaccia ogni giorno? Fra i tanti buoni propositi che abbiamo deciso di realizzare con il nuovo anno, molto probabilmente, c’è anche quello di rimetterci un po’ in forma dopo le abbuffate natalizie. Ecco che arriva la temuta dieta. Per molti è ancora sinonimo di regime alimentare rigoroso, fatto di sacrifici. Dalla sua etimologia, invece, dieta è un “modo di vivere”: l’insieme degli alimenti che hanno lo scopo di “nutrire” e non del solo “mangiare” ma, semplicemente variando poco alla volta le proprie abitudini di vita, tornare in forma non sarà poi così difficile. Di seguito vi proponiamo tre accorgimenti per rimetterci/si in forma al meglio, dopo le festività.

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“Via” le tossine in eccesso. Il primo passo sarà quello di depurare il nostro corpo. Tra le funzioni del tessuto adiposo vi è quella di proteggere l’organismo dalle tossine in eccesso. Conservanti, coloranti artificiali, alcol, pesticidi della frutta, sono i principali responsabili dell’intossicamento del nostro corpo. Più tossine incameriamo e più il nostro corpo produrrà grasso per difenderci. Per questo motivo è utile riservare almeno un giorno a settimana consumando, principalmente, cibi ricchi di antiossidanti come frutta e verdura quali mirtilli, arance, kiwi, spinaci, ecc. Fondamentale sarà l’idratazione: bere tanta acqua ci permetterà di disintossicare il nostro corpo, aiutandoci a eliminare quel troppo sale assunto nel corso dei vari cenoni e non solo. Via libera quindi alle tisane (thè verde, betulla, tarassaco) che,

in una prima fase detox, favoriranno lo smaltimento di tossine accumulatesi nel fegato e nei reni.

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Cosa mettere nel piatto. Le feste sono ormai trascorse, ma in qualsiasi periodo dell’anno è sempre meglio preferire frutta e verdura di stagione. È opportuno mangiare poco e spesso con cinque pasti durante la giornata. Dopo almeno 7-8 ore di sonno è giusto ricaricare il nostro organismo con una sostanziosa colazione. Cosa mangiare? Due o tre fette biscottate integrali con miele o marmellata con una bella spolverata di semi (girasole, lino, zucca), uno yogurt magro con frutta e avena o, per gli amanti del salato, un toast. Una porzione di frutta per gli spuntini fra i pasti principali, oppure tre noci o dieci mandorle, saranno un ottimo espediente per non arrivare affamati a tavola. Dopo il periodo natalizio di grande accumulo di grassi saturi e proteine è bene limitarne l’assunzione. Pranzo e cena dovranno quindi preferire: porzioni di frutta e verdura che, se assunti prima della portata principale, daranno non solo un senso di sazietà, ma contribuiranno a una migliore digestione. L’ap-

porto proteico sarà caratterizzato da una scelta fra: legumi, carne bianche, pesce, formaggi (ricotta, caprino, feta) e uova (massimo due a settimana). Prediligiamo anche i cereali (riso integrale, cous cous, grano saraceno, farro) da alternare ai pranzi sopra indicati. Non dimentichiamoci poi di servire il tutto con un bel cucchiaio di olio extravergine di oliva EVO, rigorosamente a crudo. Per gli amanti del vino è concesso… massimo un bicchiere a pasto.

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Muoviamoci. Ultimo punto, ma non per questo meno importante: l’attività fisica. Un movimento di tipo aerobico come corsa, camminata veloce e ciclismo, svolto almeno 3/4 volte alla settimana per almeno 30 - 40 minuti è sicuramente ottimale per bruciare calorie. Non dimentichiamoci, a fine allenamento, un’attività che miri alla tonificazione. L’esercizio aerobico alternato anche al Pilates e/o allo Yoga, favoriranno un benessere a livello fisico, ma anche psichico: mens sana in corpore sano. Con lo stesso amore con il quale rinunciamo a un qualcosa a noi caro per regalarlo a nostri affetti, facciamo qualche piccolo sacrificio per noi. Come il sorriso della persona che amiamo ci ripagherà per la nostra rinuncia, così il nostro corpo ci regalerà benessere e vitalità.


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Sartoria Vagante: una boutique nomade per le piazze toscane di Silvia Amerighi

La moda a Firenze in 100 scatti d’archivio Pitti Uomo inaugura la mostra dell’Archivio Foto Locchi di Alessandra Pistillo

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manti della fotografia, della moda e della storia di Firenze, l’evento di pre-apertura di Pitti Uomo 91 è un inno alle vostre passioni. Il 9 gennaio viene inaugurata una grande mostra fotografica nella prestigiosa cornice di Palazzo Pitti; una mostra dal sapore elegante, magico e retrò, che rende omaggio al legame storico tra la moda e la nostra città. Fashion in Florence through the lens of Archivio Foto Locchi, ovvero, la storia della moda a Firenze in 100 fotografie rarissime, preziosi reperti del più grande archivio fotografico sulla storia di Firenze. Sono centinaia di migliaia le immagini custodite nella Banca Dati del Locchi, memorie della società e del costume fiorentino dal 1933: dalla storia del calcio Viola, alla vita popolare con feste dell’Uva, Scoppi del carro e Rificolone, i mercati, le tradizioni, il folklore e i vecchi mestieri; dalla vita religiosa ai grandi eventi del regime fascista; dall’artigianato, all’industria, al ciclismo, all’alluvione. Firenze, il “salotto buono dell’Italia” teatro di eventi storici, ha accolto visite illustri di reali, capi di stato e tantissimi grandi del cinema, della musica, della cultura: Clark Gable, Humphrey Bogart, Audrey Hepburn, Ava Gardner, Elisabeth Taylor, Sofia Loren, Marcello Mastroianni, Charlie Chaplin, Walt Disney, Federico Fellini e ancora Maria Callas, Louis Armstrong, Ella Fitzgerald, Pablo Neruda, Giuseppe Ungaretti, Rita Levi Montalcini, Eugenio Montale. Una galleria di nomi da capogiro. Questi e molti altri sono i protagonisti dell’immenso patrimonio iconografico dell’Archivio

Foto Locchi, che oggi si apre alla città con la sua prima mostra monografica, raccontando la storia della moda a Firenze dagli anni Trenta agli anni Settanta del Novecento, attraverso l’obiettivo dei fotografi della sua “bottega”. Il progetto nasce dall’incontro tra l’Archivio Storico Foto Locchi, il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, il Centro di Firenze per la Moda Italiana e la casa editrice Gruppo Editoriale. Il salone dell’abbigliamento maschile si apre - con le parole di Andrea Cavicchi, presidente del Centro per la Moda – con “un segnale di continuità che si inserisce nel più ampio percorso di collaborazione instaurato con le Gallerie degli Uffizi. Proprio parlando con Eike Schmidt, è emersa questa opportunità, che è un invito a riscoprire, attraverso immagini per larga parte inedite dell’importante archivio, le origini della moda italiana e la sua affermazione”. Tre, le sezioni espositive del percorso: le botteghe artigiane, alla scoperta della nascita nel Novecento di alcuni tra i più famosi brand dell’alta moda italiana; le sfilate e la moda a Firenze, con le foto degli eventi del Dopoguerra, le leggendarie sfilate nella Sala Bianca e lo stile dell’entourage fiorentino e internazionale; i personaggi della moda, con gli scatti delle Maison fiorentine madri della moda moderna, come Gucci, Salvatore Ferragamo o Emilio Pucci, raccontate attraverso i loro fondatori e i personaggi che le hanno rese celebri nel mondo. La mostra si chiuderà ad aprile 2017. Abbiamo tre i mesi di tempo per ammirare questo importante pezzo di storia fiorentina e riassaporarne la bellezza.

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na sartoria itinerante che gira le piazze toscane, proponendo un abbigliamento etico, confezionato a mano, con tessuti biologici, ecologici, naturali e vegetali (vegan). Questa è "La Sartoria Vagante" di Federica Novelli, classe 1983, diplomata al Polimoda, che vive in Val d’Elsa. "La crisi economica e la mia costante voglia di fare hanno determinato la nascita del progetto: dal 2011 ogni domenica allestisco una boutique "nomade", che espone abiti da donna e accessoristica con stoffe nate nella zona di Prato e Pistoia, secondo le direttive e certificazioni europee Oeko-Tex, e italiane Icea." Federica segue personalmente ogni fase della lavorazione, dalla scelta dei tessuti all'idea, dal cartamodello al taglio, dal cucito alle rifiniture. "Ho due appuntamenti mensili fissi che sono la seconda domenica di ogni mese con il Mercatale della Val d’Elsa, edizione di San Gimignano, e la quarta domenica di ogni mese con il Pagliaio di Greve in Chianti, da marzo a novembre compresi" conclude Federica "per chi vuole conoscere le mie creazioni basta seguirmi sul mio profilo facebook.com/lasartoriavagante."


stile 7 Intervista a Marina Morgatta Savarese, autrice del libro “SFASHION. La moda come non te l’hanno mai raccontata”

Abbasso must have & risvoltini Viva la moda libera e felice di Raffaella Galamini

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on aspettatevi una guida di stile, un libro che racconta “cosa mettersi addosso”. “Sfashion. La moda come non te l’hanno mai raccontata” (collana Pink generation, Morellini editore, 12.90 euro) è un volume ironico e divertente, come la sua autrice: Marina “Morgatta” Savarese. Marina, che attualmente vive tra Firenze e Ibiza, è fashion designer, docente al Polimoda e al Marangoni, blogger e scrittrice. Sì, perché Morgatta ha creato il fortunato personaggio della Bruttina e quindi ha già due libri all’attivo e una rubrica con LaMario su m2o tutti i venerdì. Con Sfashion passa dallo scandagliare rapporti e relazioni uomo-donna al mondo che più conosce e frequenta. “La moda non va presa alla lettera. Evitate i must have e tutto quello che vi fa sentire male. Prendetela alla leggera perché in fondo la moda è il mondo dell’effimero” è l’invito di Morgatta. I must have di ogni sfashionista sono due: libertà e sorriso, si legge nel Manifesto Sfashionista. Undici punti per affrancarsi dalla schiavitù della taglia e dei

trend, per essere se stessi senza compromessi. Marina conosce bene il mondo della moda con i suoi meccanismi e i suoi protagonisti: dai fashion blogger agli influencer. Nel libro ne ha per tutti. “I fashion blogger potevano rivoluzionare il mondo della moda, ma la maggior parte di loro si è imborghesita. I Pitti People sono stati fonte di ispirazione per me. Sono un bel circo -racconta-. Penso però che questa cosa del risvoltino sia sfuggita loro di mano”. Non pensate però che Sfashion sia un atto di accusa al sistema: è un libro per chi ama la moda ma non i suoi abusi, per chi preferisce i prodotti artigianali ed etici al fast fashion. Il libro, va sottolineato, è un abile lavoro di squadra, tutta al femminile: illustrazioni di Enrica Mannari e contributi di Sara Piccolo Paci, storica della moda, Anna Venere, body shape consultant, e Valentina Mancuso, esperta di Linguaggio dei colori nella moda e Psicologia dell’abbigliamento. L’avventura Sfashion è solo cominciata: proseguirà sul web per raccontare storie e protagonisti dell’altra faccia della moda.

foto: Erika Bastogi


8 a quel paese

Lago Bled: una Winter Wonderland a poche ore da Firenze di Alba Parrini

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vete mai sognato di un paradiso invernale con tetti a guglia, neve candida e soffice, un lago trasparente in cui si specchiano picchi alpini e boschi di conifere? E magari in questo sogno vi trovate immersi in acque termali a 40° a bordo lago? E magari alloggiate in una baita interamente costruita di legno di abete, riscaldati dal tepore di un camino acceso? Tutto questo non è un sogno ma una realtà nemmeno troppo lontana da Firenze, anche se per adesso ancora abbastanza sconosciuta. Si chiama Lago di Bled, o Blejsko Jezero per dirla in Sloveno, ed è un lago di origine glaciale delle Alpi Giulie localizzato a pochi km da Lubiana e a circa 45 minuti dal confine con l’Italia. La zona è frequentata da turisti prevalentemente provenienti dall’ex impero Austro-Ungarico, e l’atmosfera che si respira è decisamente quella Mitteleuropea. Una vacanza a Bled significa cambiare un po’ la nostra idea di soggiorno sulla neve, uscire dalla nostra comfort zone delle destinazioni italiane più chic per respirare un po’ di aria pura. E allora ecco cosa fare in una settimana sul lago di Bled. Il primo step è la scelta dell’hotel: le rive del lago presentano infatti un’offerta turistica di primo livello, con strutture dotate di Spa, aree sportive e viste mozzafiato. Immancabile una visita allo Ziva Spa, all’interno del Grand hotel Toplice. La spa è accessibile anche dai turisti che non alloggiano nell’hotel e ha delle caratteristiche tipiche delle aree benessere del Nord Europa: scivoli per i più piccoli e una serie di piscine all’aperto praticamente bollenti, dove godersi il panorama e anche un po’ lo shock termico, sorseggiando del Mullwein. Per i meno pudici consigliamo una visita nell’area saune: circa 40 saune diverse, in cui

entrare rigorosamente senza veli, come si usa fare ovunque ad Est di Vienna. Se riuscirete a superare l’impasse della mancanza di costume da bagno, il relax è assicurato. Siete stufi degli hotel tradizionali e avete voglia di scappare da tutto e tutti? Un’esperienza incredibile da fare in inverno è alloggiare al Garden Village. Vi attendono case sull’albero interamente in legno, con tinozza di legno all’esterno e tende sulla neve con vasche idromassaggio. C’è anche una speciale piscina con acqua di sorgente fresca per la terapia kneipp e la riflessologia plantare, una sauna finlandese tra gli alberi sopra il torrente con una cascata massaggiante naturale (ovviamente quasi gelata!). La pressione sanguigna ringrazia… Vi consigliamo poi una passeggiata guidata dopo il tramonto a bordo lago: l’Ufficio del Turismo organizza piccoli gruppi di hiking a lume di fiaccola con partenza alle 18.00 di ogni martedì e venerdì. Godersi il calare della notte sulla sponda del piccolo lago alpino, con i rumori degli scoiattoli e della neve che cade tutto intorno, è un’esperienza quasi mistica. Tornati in paese vi attende un “nordic snack” ristoratore e riscaldante, con cioccolata calda e dolcetti sloveni a base di miele. Se amate camminare non potete assolutamente perdervi una ciaspolata nei sentieri che da Bled portano alle località sciistiche limitrofe, una tra tutte la famosissima Kranjska Gora. Da Bled sono diverse le scuole di sci che permettono di affittare le racchette da neve per effettuare escursioni autonome: i sentieri sono tutti facilmente individuabili ed adatti a principianti, ma se non volete rischiare di perdervi tra un abete bianco e una betulla, potrete partecipare a un’escursione guidata. Tutte le informazioni all’Infocenter Triglavska roža Bled (Ljubljanska cesta 27, 4260 Bled) A Bled sono tantissime le possibilità per gli

sportivi, anche estremi. Un’esperienza a parte per gli scalatori è sicuramente l’arrampicata sulle cascate di ghiaccio. L’alpinismo su ghiaccio è una prova di resistenza indimenticabile: i fiumi negli immediati dintorni di Bled, in inverno, danno la possibilità di scalare numerose cascate ghiacciate, a vari livelli di difficoltà. Un esperto in materia è il Sig. Andrej Pikon, una specie di istituzione in paese, che dal 1990 ha fatto della sua passione per le grotte, le montagne e le cascate slovene una vera e propria missione. Sapete cos’è il Biathlon? Beh da queste parti è decisamente un must! Il biathlon è uno sport olimpico i cui partecipanti competono in due specialità, il tiro a segno con la carabina e lo sci di fondo. Se siete pigri e non avete voglia di cimentarvi nello sport nazionale, la cosa migliore da fare è guardare le gare (ci sono praticamente tutti i fine settimana) comodamente seduti su una poltrona riscaldata della terrazza esterna del centro sciistico di Pokljuka, a circa 15 minuti di auto dal lago, con un bel piatto fumante di Goulash e una birra Laško Dark. Pokljuka è anche è la scena della Coppa del Mondo di biathlon, e si trova all’interno del Parco nazionale del Tricorno. È un paradiso per lo sci di fondo e per chi ama la corsa sulla neve; l’altopiano di Pokljuka è infatti lungo 20 km e largo quasi altrettanto, e offre praticamente infinite possibilità di percorsi sulla neve in piano. Cosa da non sottovalutare: i prezzi qui sono decisamente contenuti. Dopo una giornata di sport sulla neve, come concludere al meglio la serata? Beh, siamo in Slovenia, i casinò spuntano praticamente in ogni città… e Bled non fa eccezione. Munitevi quindi di abito da sera e fiches e che la Dea Bendata vi sorrida!



10 pellicole

Wanted, il cinema che vogliamo di Caterina Liverani

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scire per andare a vedere un film al cinema può definirsi un evento? Sicuramente tutto ciò che ci strappa dalla comodità del divano e della fruibilità sempre più immediata di opere cinematografiche on demand può considerarsi tale, ma quando una visione su uno schermo diviene un’esperienza unica e irripetibile? Parallelamente alla ottima e variegata distribuzione tradizionale, quella dei registi affermati, delle trame avvincenti, delle saghe o dell’intrattenimento leggero e piacevole, si va affermando con sempre maggior sicurezza un’altra realtà che porta il nostro sguardo ancora più lontano dal cinema come lo conosciamo, stimolando e soddisfacendo la nostra curiosità di spettatori in modo sempre diverso. “Peggy Guggenheim: Art Addict”, “Dior and I”, “Alla ricerca di Vivian Maier”, “Chasing Ice”; sono solo alcuni dei titoli che in questi anni hanno trovato spazio, spesso in seguito a una proiezione speciale durante un festival o una rassegna, nella programmazione dei cinema cittadini. Filo conduttore di questi ed altri titoli è Wanted la società di distribuzione cinematografica che ha permesso loro di arrivare sui nostri schermi. Anastasia Piazzotta co-fondatrice di Wanted ha risposto alle nostre domande e ci ha raccontato la sfida più difficile affrontata fino ad ora. Come è nato Wanted? Il progetto ha visto la luce alla fine del 2014 dopo una riflessione sul fatto che in Italia

molti film “difficili”, documentari in particolar modo, non vedevano distribuzione e dalla consapevolezza che esisteva invece un pubblico interessato a contenuti diversi e nuovi. Queste considerazioni hanno spinto me e il mio socio Gianluigi Valentini a creare una piccola società di distribuzione che si ritagliasse il suo spazio in mezzo ad altre realtà già affermate. Abbiamo anche redatto un manifesto che definisce la nostra missione, ovvero scegliere film dal linguaggio innovativo e dai temi “scomodi” che non restino in superficie, ma che siano in grado di creare riflessioni. In questi ultimi anni il genere documentario sta sicuramente vivendo un momento molto fortunato. C’è senza dubbio una nuova abitudine, presso gli spettatori, a considerare il documentario come un intrattenimento che informa, ma che può anche essere divertente. Sono poi gli stessi film che vengono prodotti ad essere sempre più belli e stimolanti, è così che la proiezione diviene un momento di riflessione e condivisione. Recentemente avete fatto una scelta molto coraggiosa decidendo di distribuire Vaxxed il documentario di Andrew Wakefield, a proposito della controversa tesi del legame tra il vaccino trivalente MPR e l’autismo, di cui si è parlato moltissimo quando Robert De Niro ha deciso di escluderlo dal suo Tribeca Film Festival di New York. La scelta di far vedere questo particolare film

risponde a due dei nostri obbiettivi: sollevare discussioni anche scomode e avere un rapporto sempre più diretto con la nostra comunità di spettatori. Per questo particolare film sono stati gli utenti della rete a contattarci per chiederci di portarlo nelle sale italiane. Vaxxed non godeva di una buona fama, ma abbiamo deciso, pur non condividendo le tesi che vengono proposte, di fare quello che in pochi avevano fatto e cioè visionarlo. Abbiamo organizzato nel nostro cinema (cineWanted, il nuovo cinema indipendente di Wanted a Milano) una serata di partecipazione e dibattito con un virologo dell’Università di Milano, il regista del film e un rappresentante del Codacons. Abbiamo anche cercato un film che proponesse la tesi contraria proprio per mostrare al pubblico entrambi, ma non è ancora stato realizzato. È stata fino ad ora l’esperienza più difficile nella storia della Wanted, sapevamo che c’era il rischio di un effetto boomerang e le accuse di fare della disinformazione non sono mancate. Quali sono le novità di Wanted per il 2017? “A German life” che raccoglie la testimonianza della 106enne ex segretaria di Joseph Goebbels; “Enrico Rava. Note necessarie” documentario su un’icona della musica italiana, mentre a febbraio dopo le anteprime dei mesi scorsi tornerà in sala “David Lynch: The Art Of Life.”


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L’ESPERTO CONSIGLIA

B-SIDE’S STORY di Davide Pacifici

Addio Zio Tom About faces

C

osa si nasconde oltre la più perfetta delle apparenze, dietro ad un’immagine in grado di fare la storia, di definire la bellezza di un’epoca? Il regista Timothy Greenfield Senders indaga la vita, fatta di sogni, gioie, delusioni e paure di alcune delle Top Model più famose al mondo. Tra tutti brillano i racconti di Carmen Dell’Orefice, più di 50 anni di carriera per una bellezza senza tempo che ammette di essere scesa a patti con la chirurgia, ma di essersi sentita veramente appagata solo dall’amore, Isabella Rossellini che grazie al lavoro di modella è riuscita ad affrancarsi da una famiglia impegnativa, Marisa Berenson modella e attrice cresciuta con l’ispirazione e l’anticonformismo della nonna Elsa Schiaparelli, Carol Alt che al suo ritorno in America dopo le prime sfilate in Europa era talmente dimagrita che sua madre stentava a riconoscerla. Tante storie e un destino comune legato a un lavoro affascinante ma difficile e rischiosissimo, che lungi dal rafforzare la fiducia in se stessi diviene spesso una corsa contro il tempo.

A

ddio zio Tom è un film del 1971. È il quinto lungometraggio della coppia di registi Gualtiero Jacopetti e Franco Prosperi. Falso documentario a sfondo pop-razzista di Jacopetti che per la prima volta sperimenta un nuovo linguaggio e confonde fiction a documentarismo exploitation anticipando di qualche decennio l’estetica e la tecnica del mockumentary. Ormai giunto fuori tempo massimo in pieno declino del mondo dei movies (il film sarà un flop) Jacopetti confeziona uno dei film più allucinanti e politicamente scorretti della storia del cinema. Un delirio dall’inizio alla fine dove si inscena un reportage tra gli schiavisti dell’Ottocento. Un film cinico e violento, disturbante e crudele. Voyeuristico all’inverosimile. Non a caso fu tacciato di fascismo. Girato tutto ad Haiti grazie all’appoggio del regime di Duvalier, Jacopetti e Prosperi spingono al massimo il linguaggio visivo con inquadrature psichedeliche e con un uso senza precedenti del fish-eye. Colonna sonora stra freak-out a cura di Riz Ortolani con un’orgia di fuzz-guitar. Film che rimarrà nei circuiti degli appassionati e dei cineasti che saccheggeranno le intuizioni registiche di Jacopetti. Da recuperare assolutamente.


BASTA PRENDERCI IN GIRO. Da gennaio 2017 non perderti neanche un numero di Lungarno. Scegli di diventare Socio Sostenitore. Riceverai ogni mese la rivista direttamente a casa tua, sosterrai l’Associazione Culturale Lungarno e ne diventerai socio con sconti e riduzioni per vivere la cultura sempre col sorriso. E se decidi di aderire a questa iniziativa dal mese di novembre, riceverai in omaggio la borsina limited edition. Quindi, basta prenderci in giro. Lungarno è una cosa seria. Scopri come sostenerci su www.lungarnofirenze.it/merita

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News dalla Fondazione CR Firenze

Il teatro? #BELLASTORIA

A

ndare al concerto di J-AX & Fedez, o di Marracash e Guè Pequeno all’Obihall, ascoltare l’Orchestra della Toscana al Teatro Verdi, assistere ai Racconti

del Bar Sport al Teatro di Rifredi e ridere di gusto con Massimo Ceccherini e Alessandro Paci con la nuova creatura Frankostein al Teatrodante Carlo Monni. Tutto questo, e non solo, si può fare a soli 28 euro, grazie all’abbonamento “Il Teatro? Bellastoria!” il progetto ideato e promosso da Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, per i giovani tra i 16 e 21 anni, acquistabile online sul sito www.ilteatrobellastoria.it. L’abbonamento include 6 spettacoli a teatro e 1 concerto rap. I 6 spettacoli inclusi nell’abbonamento potranno essere scelti tra 13 spettacoli messi a disposizione dai 7 teatri partner dell’iniziativa: Opera di Firenze Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra della Toscana, Teatro della Toscana (Pergola e Niccolini), Teatrodante Carlo Monni, Teatro di Rifredi e Teatro Puccini. Ciascun abbonato potrà selezionare al Massimo 1 spettacolo per ogni teatro e solo 1 dei 2 concerti messi a disposizione dall’agenzia di produzione concerti PRG, J-Ax & Fedez o Marra/Guè.

infochat

346.0687210

Vastissima l’offerta degli spettacoli in cartellone tra fine gennaio e inizio aprile: da non perdere il best di Lillo & Greg al Teatro Puccini. Il viaggio nel mondo dell’operetta con Elio e Francesco Micheli al Teatro Niccolini. L’esibizione del Balletto di Amburgo o l’allestimento speciale del Flauto Magico al Teatro dell’Opera di Firenze. E ancora: sentire musicare dal vivo il film di Peter Jackson de Il signore degli anelli dall’Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino, o andare al Teatro della Pergola per domandarsi su cosa, cent’anni fa, abbia spinto il globo alle soglie dell’annientamento, determinando lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, in Istruzioni per non morire di pace. E se qualcosa ancora non fosse chiaro o avete bisogno di ulteriori informazioni, potete chattare su Whatsapp con la Fondazione al numero 346.0687210.


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A gennaio il teatro è cult di Tommaso Chimenti

D

i solito è il 17 che dovrebbe portato sfortuna, jella, rogna. Ma se il 2016 ci ha portato via David Bowie, Prince, Ettore Scola, Franco Citti, Bud Spencer, Silvana Pampanini, Umberto Eco, Karina Huff, Anna Marchesini, Marta Marzocco, Gene Wilder, Dario Fo, Luciano Rispoli, Leonard Cohen, Umberto Veronesi, Giorgio Albertazzi… forse è solo perché quello appena passato era un anno bisestile. Che cose aspettarci dal 2017? Oltre ad attentati, guerre sparse, migrazioni d’ogni tipo, muri e barricate, la Juventus che vince un altro scudetto? L’invasione delle cavallette? Intanto noi facciamo finta di niente e continuiamo ad andare a teatro. L’evento, perché parlare di teatro o rappresentazione sarebbe riduttivo, diciamo meglio happening o performance, che da mesi attira e incuriosisce, anche certamente per il tema che tocca, il sesso a pagamento, è questo “Dignità Autonome di Prostituzione” (dal 13 al 15 all’Obihall), vero e proprio cult romano che gira da una decina d’anni. Il DAP (ci viene da pensare a qualcosa che si possa avvicinare all’“XXX” della Fura, che fu un mezzo flop) sarà un vero e proprio “entrare in un mondo”, quello degli scambisti, dei privè, della case chiuse pre-Merlin, dove ogni spettatore potrà decidere il proprio percorso, potrà scegliere quale storia comprare e portarsi a casa, con

quali attori/trici meretrici passare la durata dello show in bilico tra il puritano e il colorito, il pruriginoso e lo scandaloso, l’affascinante e l’eccitante, lo squallido e i bassifondi. Altro piccolo cult da seguire saranno le dieci repliche de “I marziani al mare” (dal 5 al 15 al Teatro di Rifredi) con la stessa squadra che segnò, dieci anni fa, il felicissimo “I marziani”: Alberto Severi alla scrittura, Marco Natalucci e Beatrice Visibelli nei panni del comunistissimo marito e della pia moglie in questa casa, prima negli anni ‘60 (il mito della Cinquecento e le vacanze sul Tirreno) e adesso nei ‘70, dove, in pieno stile che oggi definiremmo vintage, i due coniugi scoprono e svelano il futuro, a loro sconosciuto e per noi presente, a suon di iperbole e paradossi lanciati sul piatto del discorso, tra menage familiare che ormai langue e le continue scaramucce e i frequenti litigi. “Stessa spiaggia, stesso mare”. Ma anche “tutti al mare a veder le chiappe chiare”. Se si vuol ridere pensando, sorridere con la testa, la scelta più giusta è sempre Giobbe Covatta che stavolta ci porterà in un Inferno napoletanizzato con “La Divina Commediola” (il 20 al Teatro delle Arti a Lastra a Signa) da Dante fino ai diritti degli ultimi, ridicolizzando il nostro mondo cinico e capitalista. Da non farsi scappare, ad una mezz’ora da Firenze, neanche il “Io non so mai chi sono” (il 6 al Teatro delle Sfide di Bientina e il 7 al

Teatro Verdi di Casciana Terme) per vedere e sentire Platinette cantare e raccontare pezzi di vita e di canzoni, dolori e ballate in quel solco che la porta ad essere, e a dividersi consapevole e a divertirsi complice, tra appunto la platinata soubrette e Mauro Coruzzi. Ad accompagnarla Grazia Di Michele (i due avevano collaborato e duettato nello scorso Sanremo) con la sua voce posata e la calata jazz per raccontare tante donne diverse che hanno perduto qualcuno o qualcosa o solamente se stesse, che sono state abbandonate, lasciate, escluse e che adesso non sanno più chi sono. Uno, nessuno e centomila: la sintesi, lo specchio, il senso dell’attore.

foto: Viviana Martucci



l’agenda di

GENNAIO

DOMENICA 1 TRE UOMINI E UNA CULLA (01-4/01) Teatro di Rifredi (FI) ing. 16€ CONCERTO DI CAPODANNO Teatro del Popolo (Castelfiorentino) ing. 5€ UNITY WANTED (01-18/01) Street Levels Gallery (FI) ing. lib. NICOLAS PARTY- IN THE GARDEN ROOM (01-14) Palazzo Antinori (FI) ing. lib. ECOSISTEMI (01-28/02) Biagiotti Arte Contemporanea (FI) ing. lib. IN COLLEZIONE: UN PERCORSO D’ARTE DAL XIII AL XX SECOLO (01-26/02) Ente Cassa di Risparmio di Firenze (FI) ing. lib. FAITH & FATHOM (01-19/03) Galleria Poggiali e Forconi (FI) ing. NP CONCRETE FLOWERS (01-10/01) Fondazione Studio Marangoni (FI) ing. lib. JIRI KOVANDA - SEA ON THE CEILING (01-20/01) Base /Progetti per l’arte (FI) ing. lib. L A ZIA DI CARLO (01-15/01) Teatro Cestello (FI) ing. 15€ L’AVARO (01-05/01) Teatro Niccolini (FI) ing. 16/12 € THE ROLLING STONES OLÈ OLÈ OLÈ! A TRIP ACROSS LATIN AMERICA (01-11/01) Cinema La Compagnia (FI) ing. 6/5€ ROBINÙ (1-3-5-6-9/01) Cinema La Compagnia (FI) ing. 6/5€ STRIKE A POSE (1-11/01) Cinema La Compagnia (FI) ing. 7/6€ TENSIONI STRUTTURALI #2 (01/01-19/02) Eduardo Secci Gallery (FI) ing. lib. LUNEDÌ 2 PANARIELLO, CONTI E PIERACCIONI (2-4/01) Nelson Mandela Forum (FI) ing. 36/25 € MARTEDÌ 3 MERCOLEDÌ 4 THAT’S ALL FOLKS Volume Cafè (FI) ing. lib. IL PESCATORE Teatrodante (Campi Bisenzio) ing. 22,50/12,50€ MAPLLETHORPE: LOOK AT THE PICTURE (4-6-10/01) Cinema La Compagnia (FI) ing6/5€ GIOVEDÌ 5 NIK GONNELLA + ZAC Rex Cafè (FI) ing. lib. NORA PRENTISS Combo Social Club (FI) ing. lib. REBUFAPLANETES (05-08/01) Teatro di Rifredi (FI) ing. 16€ GIOVANNI ALLEVI (05/01) Obihall (Fi) ing. 25€ NATALE IN CASA CUPIELLO (5-8/01) Teatro Metastasio (PO) ing. 25/11,50 € CRISTINA D’AVENA - DJ SET TRASH Viper Theatre (FI) ing. 13€ VENERDÌ 6 THE MANITOBA & NI NA Tasso Hostel (FI) ing. 10€

IA DEL CAMPO (06/01) V Combo Social Club (FI) ing. lib. CANTAMI O DIVA (06/01) Circolo Il Progresso (FI) ing. 5€ SUPERMARKET Rex Cafè (FI) ing. lib. DISCO INFERNO Viper Theatre (FI) ing. 10€ CRAZY TOWN + FALL AS LEAP Cycle Club (FI) ing. 15€ con tessera ARRIVA IL GRATTA (6-8/01) Teatro Le Laudi (FI) ing. 16/14 € IL PRIMO CONCERTO DELL’ORSETTO PADDINGTON Teatro della Pergola (FI) ing. 12/10€ FRANKOSTEIN Teatro Politeama Pratese (PO) ing. 30/20€ SABATO 7 SKA NIGHT Combo Social Club (FI) ing. lib. DJAMBOLULÙ SWING TRIO Pinocchio Jazz (FI) ing. 10/13€ con tessera EASY CURE Auditorium Flog (FI) ing. 7€ IVAN GRAZIANI: IL PRIMO CANTAUTORE ROCK Circolo Il Progresso (FI) ing. lib. SFERA EBBASTA Viper Theatre (FI) ing. 15€ CONTESSA & THE SQUIRES C.P.A. (FI) ing. NP LITHIO Circus Club (FI) ing. lib. con tessera PIGIAMA PER SEI (7-8/01) Teatro Reims (FI) ing. 14€ REV REV REV + HUMAN COLONIES Glue (FI) ing. lib. con tessera DOMENICA 8 FIERA DI SANTO SPIRITO Piazza di Santo Spirito (FI) ing. lib. FILUMENA MARTURANO (21-22/01) Teatro Era (Pontedera) ing. 20/18 € LUNEDÌ 9 MARTEDÌ 10 91°PITTI IMMAGINE UOMO (10-13/01) Fortezza da Basso (FI) ing. NP IL DISSOLUTO PUNITO OSSIA IL DON GIOVANNI (10-13/01) Teatro della Pergola (FI) ing. 34/18 € SI, MA LA MASIERO! (10-13/01) Teatro della Pergola (FI) ing. 15€ MERCOLEDÌ 11 GREEN DAY Mandela Forum (FI) ing. 45/50/60€ FIRENZE DI PLASTICA Volume Cafè (FI) ing. lib. FIORENTINA-CHIEVO Stadio Artemio Franchi (FI) ing. NP FRANCO MENICAGLI - INTERVALLO (11/01-18/02) Srisa Gallery of Contemporary Art (FI) ing. lib.

GIOVEDÌ 12 I CAMILLAS Combo Social Club (FI) ing. lib. BIGA + MICHAEL BYRNE Rex Cafè (FI) ing. lib. PECORE NERE (12-14/01) Teatro di Rifredi (FI) ing. 16€ PURPLE WHALES Sala Vanni (FI) ing. 14€ VIRGILIO BRUCIA (12-15/01) Teatro Fabbricone (PO) ing. 17/13 € VENERDÌ 13 DIGNITÀ AUTONOME DI PROSTITUZIONE (13-15/01) Teatro Verdi (FI) ing. 24€ SANDRO JOYEAUX BIRTHDAY Combo Social Club (FI) ing. 5€ HIGHLIGHTS E ATTIVITÀ IN PEDIATRIA (13-14/01) Palazzo Affari (FI) ing. NP ALESSANDRO FIORI Circolo Il Progresso (FI) ing. 13€ IL TEATRO NEL TEATRO (13-14/01) Teatrodante (Campi Bisenzio) ing. 10€ DIGNITÀ AUTONOME DI ESPOSIZIONE (13-15/01) Varie location (FI) ing. lib. L A BOTTEGA DEL CAFFÈ (13-22/01) Teatro Niccolini (FI) ing. 16/12 € I PROMESSI SPOSI (13-15/01) Teatro Lumière (FI) ing. 15/13€ GIULIO TURCATO - INVENTARE GLI SPAZI (13/01-14/04) Galleria Il Ponte (FI) ing. lib. SABATO 14 NOBRAINO Auditorium Flog (FI) ing. 9€ ANTONELLO SALIS E SIMONE ZANCHINI Pinocchio Jazz (FI) ing. 10/13€ TAKE A WAWE + ANNIBALE Combo Social Club (FI) ing. lib. QUANTI MONDI POSSONO ESSERCI IN UNA CITTÀ Teatro Puccini (FI) ing. 15€ GUTBUCKET Circolo Il Progresso (FI) ing. lib. MODWEL Tasso Hostel (FI) ing. NP con tessera NON SONO BELLA, SONO QUASI VECCHIA (14-15/01) Teatro Le Laudi (FI) ing. 16/14 € PIGIAMA PER SEI (14-15/01) Teatro Reims (FI) ing. 14€ WORA WORA WASHINGTON Glue (FI) ing. lib. con tessera FORTEZZA ANTIQUARIA (14-15/01) Fortezza da Basso (FI) ing. lib. DOMENICA 15 SENTI COME SUONA ICARO Teatro di Rifredi (FI) ing. 16€ FIORENTINA-JUVENTUS Stadio Artemio Franchi (FI) ing. NP AMALIA HALL + SERGIO DE SIMONE Ospedale di Careggi - Aula Magna (FI) ing. lib. LEZIONI DI STORIA Teatro della Pergola (FI) ing. 8/5€ FIERUCOLINA D’INVERNO Piazza Santo Spirito (FI) ing. lib.

Domenica 22 gennaio ore 10.00 / 11.00 / 12.00

IN SUA MOVENZA È FERMO

Visita spettacolo al Teatro della Pergola In collaborazione con La Compagnia delle Seggiole

www.teatrodellapergola.com


MUSICA • TEATRO • ARTE • CINEMA • EVENTI LUNEDÌ 16 PORTRAITS: RITRATTI DI DONNE DEGNI DI NOTA Teatro Puccini (FI) ing. 10€ MARTEDÌ 17 SHAKE AROUND Volume Cafè (FI) ing. lib. NON BUSSARE ALLA MIA PORTA Spazio Alfieri (FI) ing. 6€ VIAGGIO AD AUSCHWITZ - ANDATA E RITORNO Teatro del popolo (Castelfiorentino) ing. 10€ IL BERRETTO A SONAGLI (17-22/01) Teatro della Pergola (FI) ing. 34/18 € MERCOLEDÌ 18

GIOVEDÌ 19 REMY GEFFROY E TRIO ABREGE Circolo Il Progresso (FI) ing. lib. ANDREI TARKOVSKIJ: OMAGGIO NEL TRENTENNALE DALLA SCOMPARSA Institut français (FI) ing. lib. TOMAGA Galleria Frittelli Arte Contemporanea (FI) Ing. 5€ PROGREAS FAMILY Combo Social Club (FI) ing. 8€ CANTE + MILLELEMMI Rex Cafè (FI) ing. lib. WE LOVE ARABS (19-21/01) Teatro di Rifredi (FI) ing. 16€ PER QUELLO CHE VALE Teatro Puccini (FI) ing. 20€ CANTE+MILLELEMMI Rex Cafè (FI) ing. lib. FIRENZE COMICS (19-21/01) MDA (Calenzano) 5/10 € PAELLA Teatrodante (Calenzano) ing. 25€ SMITH&WESSON Teatro Metastasio (PO) ing. 25/11,50 € I RACCONTI DEL TERRORE (19-21/01) Teatro della Pergola (FI) ing. 7€ DECAMERON- LE NOVELLE PROIBITE (19-22/01) Teatro Cestello (FI) ing. 15 € VENERDÌ 20 BIRRAIO DELL’ANNO (20-22/01) Obihall (FI) ing. 10€ VINYL-JUST THE WAY YOU ARE Combo Social Club (FI) ing. 5/8€ SONO UNA BIONDA NON SONO UNA SANTA Circolo Il Progresso (FI) ing. 8€ APPALOOSA Tender Club (FI) ing. lib. DARI Cycle Club (FI) ing. 10€ SABATO 21 STATUTO Combo Social Club (FI) ing. 7€ SERENDIPITY: READING CON DISTURBI COMICI E MUSICALI Teatro Puccini (FI) ing. 18/22€ INTERNATIONAL SKATE AWARD Nelson Mandela Forum (FI) ing. 23/32€

DIAFRAMMA Auditorium Flog (FI) ing. 11€ LEZUING Circolo Il Progresso (FI) ing. 5€ LE SERVE Teatrodante (Campi Bisenzio) ing. 22,50/12,50€ NEVER MIND ROCK PARTY Viper Theatre (FI) ing. lib. I PASSI ULTIMI (21-22/01) Teatro Era Pontedera (PI) ing. 12€ IL SOGNO DI IPAZIA (21-22/01) Teatro Le Laudi (FI) ing. 16/14 € BENVENUTI IN CASA GORI (21-22/01) Teatro Reims (FI) ing. NP MULTIKULTI CHERRY ON Pinocchio Jazz (FI) in 10/13€ con tessera SULLA SCIA DEI GIORNI. DIALOGHI SUL LIMITE Teatro Niccolini (FI) ing. lib. DOMENICA 22 COLAZIONI CON I FOTOGRAFI Caffè Letterario Le Murate (FI) ing. lib. DOMENICO ZIPOLI Ospedale di Careggi - Aula Magna (FI) ing. lib. IN SUA MOVENZA È FERMO Teatro della Pergola (FI) ing. 15/12€ LUNEDÌ 23 YOUR NAME (23-25/01) Cinema Odeon (FI) 5/7€ ALFREDO PIRRI- ALL’ORIZZONTE. KINDERTOTENLIEDER (23/01-18/03) Galleria Il Ponte (FI) ing. lib. MARTEDÌ 24 GUEROS Spazio Alfieri (FI) ing. 6€ IL PADRE Teatro del Popolo (Castelfiorentino) ing. 20/18€ MERCOLEDÌ 25 CAVEMAN: L’UOMO DELLE CAVERNE Teatro Puccini (FI) ing. 18/22€ VINTAGE SELECTION N°29 (25-29/01) Stazione Leopolda (FI) ing. NP IL DESERTO DEI TARTARI (25-29/01) Teatro Niccolini (FI) ing. 16/12 € GIOVEDÌ 26 L ANDO + HZHA Rex Cafè (FI) ing. lib. PATTY PRAVO Obihall (FI) ing. 28/51€ SISTER ACT: IL MUSICAL (26-29/01) Teatro Verdi (FI) ing. 29€ SDD SHAKESPEARE DEAD DREMAS (26-28/01) Teatro Cantiere Florida (FI) ing. 15€ STOCKFISH COMBO Volume Cafè (FI) ing. lib. NOTE DA OSCAR (26-29/01) Teatro di Rifredi (FI) ing. 16€ VENERDÌ 27 PAZ-ZIA Combo Social Club (FI) ing. 5/7€

P EDER MANNERFELT Sala Vanni (FI) ing. 10/15 € IL BORGHESE GENTILUOMO (27-31/01) Teatro della Pergola (FI) 34/18 € TIPI - RECITAL COMICO ANTROPOLOGICO (27-29/01) Teatro Cestello (FI) ing. 15€ L A VOCE DI DIO (27-28/01) Teatro Lumière (FI) ing. 15/13€ HAND SIGNED Sala Vanni (FI) ing. 15/10€ FRAMMENTI DI INUTILI BUGIE (27-28-29/01) Teatro della Limonaia (FI) ing. 15/12€ SABATO 28 FLOWER POWER Combo Social Club (FI) ing. lib. QUELLO CHE LE DONNE (NON) DICONO Teatro Puccini (FI) ing. 18/22€ GENERAL STRATOCASTER & the MARSHALS + BAMBOOZLED Auditorium Flog (FI) ing. NP TINO TRACANNA ACROBATS Pinocchio Jazz (FI) ing. 10/13€ GIOVANNI FERRARIO + MASHA QRELLA Circolo Il Progresso (FI) ing. 8€ BUENA ONDA Teatro Verdi (PI) ing. 20/16€ PETER PAN, L’ISOLA CHE NON C’È Teatrodante (Campi Bisenzio) ing. 15/10€ C+C=MAXIGROSS+MILES COOPER SEATON Tender Club (FI) ing. lib. BENVENUTI IN CASA GORI (28-29/01) Teatro Reims (FI) ing. 14€ TIGER! SHIT! TIGER! TIGER! Glue (FI) ing. libero con tessera FIORENTINA-GENOA Stadio Artemio Franchi (FI) ing. NP L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA (28-29/01) Teatro Era (Pontedera) ing. 20/18 € FIRENZE LA STRADA DEL CIBO (28-29/01) Parco Le Cascine (FI) ing. lib. DOMENICA 29 WAO!MARKET Lightlite (FI) ing. lib. TRIO DELLE MERAVIGLIE Volume Cafè (FI) ing. lib. ANNA E LE ALTRE (29-30/01) Teatro Le Laudi (FI) ing. 16/14 € RECITAL DI CHITARRA Ospedale di Careggi - Aula Magna (FI) ing. lib. 30 31 EDIPUS Teatro Puccini (FI) ing. 18€ LOCKE Spazio Alfieri (FI) ing. 6€ TRUMAN CAPOTE. QUESTA COSA CHIAMATA AMORE (31/01-05/02) Teatro Studio Scandicci (FI) ing. 14€ CANTIERE OPERA (31/01-12/02) Teatro Niccolini (FI) ing. 16/12 €


GENNAIO

da non perdere

DAL 10 AL 27 GENNAIO PITTI IMMAGINE Varie location (FI))

Ci risiamo. Nuovamente Firenze diventa la capitale della moda, quella moda che tanti apprezzano quando la vedono scorrendo il social delle foto sul proprio telefono, ma che male sopportano quando la mattina trovano sui viali una situazione di traffico tipo evacuazione da bomba atomica imminente o, peggio ancora, quando vedono dei curiosi esseri umani popolare le location più cool del centro. È il popolo di PITTI IMMAGINE, quello che rende Firenze capitale mondiale per questi giorni, che richiama sui social e non solo le ire delle persone cosiddette normali, senza distinzione di età e appartenenza politica e sociale. Per qualche giorno un pastore luterano, uno scrittore di romanzi ed un fruttivendolo saranno solidali, stupiti e un po’ sconvolti nel vedere LORO, che rimbalzano da un evento ad un altro con lo stesso spritz Cynar in mano e vestiti come Francesco Nuti in manicomio nel film “Donne con le gonne”. Del resto siamo fiorentini, ci piace tanto la polemica, specie quando ti attraversa la strada un ragazzo con le mutande in testa. Enjoy.

MERCOLEDÌ 11 GREEN DAY Mandela Forum (FI))

Va bene, lo ammetto: ho sempre desiderato vedere i Green Day! Ai tempi della guerriglia punk-rock ho consumato i loro album su Lookout Records e le VHS con Billie, Trè e Mike live strafatti di qualsiasi cosa. Scontati e ruffiani fino al midollo, hanno contribuito di fatto a sdoganare un genere di nicchia, specialmente in Italia, per poi diventare principi delle rockoteche mondiali con “Basket case”. È ovvio che la svolta super commerciale/iconica mi ha lasciato un po’ perplesso, ma sarei comunque curiosissimo di rispolverare le Airwalk bucate ancora puzzolenti di birra e di calzini di spugna, per fare un tuffo nello scontro generazionale dei loro fan variopinti. Vecchi amici militanti vegani con le X tatuate sui bracci, ci vediamo al lampredotto.

SUA MAESTÀ È STATA TRADITA

In Piazza Santa Maria Novella è situata la statua di Gaetano Pesce “Maestà Tradita”, una figura di donna, archetipo della maestà cristiana, coperta da un mantello e incatenata ad una gigantesca palla al piede. Simboleggia la donna contemporanea: maestosa, regale ma legata, osteggiata, tradita. Entrando nel Museo del Novecento, possiamo assistere all’esposizione personale dell’artista curata da Vittorio Sgarbi e Sergio Risaliti. Un percorso multidisciplinare che ci porta alla riflessione sulla condizione della donna. Nella prima sala le poltrone “Up”: la più grande è ricoperta da vestiti femminili di diversa epoca e fattura. Le altre sono rigate bianconere: facile associarvi la divisa dei carcerati. Sul pavimento “sanguigno” si può distinguere un volto femminile. Proseguendo, una sala vuole coinvolti i nostri 5 sensi: l’olfatto percepisce l’essenza acidula del sudore della donna, l’udito ode un lamento di alcune donne curde e al gusto sono provocatoriamente offerti dei “bocconi amari”. Spesso è l’Arte che scuote le coscienze e questa mostra lo fa benissimo. Fino all’8 febbraio. (Erika Gherardotti)

GIOVEDÌ 19 GENNAIO TOMAGA Galleria Frittelli Arte Contemporanea

La cosiddetta “musica sperimentale” è un terreno che accoglie idee ed esperienze provenienti dai mondi musicali più svariati. TRK. SOUND CLUB, il progetto del centro di ricerca fiorentino Tempo Reale (www.temporeale.it) dedicato alla sperimentazione sonora del momento, vuole dare un assaggio delle diverse proposte che compongono questa scena: dall’esplorazione timbrica e dall’estetica free dei Jooklo Duo e Mette Rasmussen, all’elettronica di Mario Guida, per arrivare all’incontro fra kraut-rock, library music e minimalismo proposto dai Tomaga, ospiti del primo appuntamento dell’anno nuovo alla galleria Frittelli di Firenze. Tomaga è il duo londinese formato da Tom Relleen (elettronica, basso elettrico) e Valentina Magaletti (percussioni). Entrambi membri di The Oscillation, gruppo fondato a Londra nel 2006 da Demian Castellanos, fanno anche parte di un’eclettica compagine di gruppi come Vanishing Twin, Neon Neon, Raime e Voice Of Seven Thunders, oltre a collaborare con Pierre Bastien, Rick Tomlinson e ad aver condiviso il palco con Deerhoof, Silver Apples e Wire. Dopo la prima audiocassetta, Sleepy Jazz For Tired Cats, autoprodotta nel 2013, pubblicano gli album Futura Grotesk e Familiar Obstacles. Nel 2016 esce The Shape of the Dance. La loro storia musicale presenta anche diverse incursioni nell’arte contemporanea, come testimoniano le collaborazioni con la Turner Contemporary Gallery di Margate (Kent, UK) per un progetto legato a opere di Pedro Reyes, e con il Musée d’art contemporain di Lione per la prima retrospettiva francese su Yoko Ono. Il loro stile spazia da un impiego di sonorità vintage ad un approccio minimale e ripetitivo dell’organizzazione della materia musicale, fino a sfociare in aperture frenetiche nelle quali la fusione di suoni elettronici e tribalismi percussivi arriva a toccare momenti ipnotici e trascinanti. Frittelli Arte Contemporanea (www.frittelliarte.it ), h 21:00. Biglietto d’ingresso: € 5,00.


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20 i provinciali PRATO

EMPOLI

Viva la musica pratese

Buone onde

di Pratosfera

di Silvia Amerighi

G

iovedì 12 gennaio, alle 21 al Teatro Excelsior, si potrà salire a bordo della “Buena onda”, spettacolo di teatro canzone. La coppia di attori Rocco Papaleo e Giovanni Esposito, supportata da bravi musicisti jazz, accompagnerà i passeggeri/spettatori in un viaggio emozionante e divertente, dove gag comiche si alterneranno a momenti di profonda riflessione su quella che è l’essenza dell’uomo. “La nostra nave si chiama Buena Onda, l’onda buona, quella che solleva e dà sollievo” scrive Rocco Papaleo.

Venerdì 6 gennaio “Un mandarino per Teo” Teatro Shalom, Via Ferruccio Busoni, 24 Empoli (FI). Ing. NP Giovedì 12 gennaio “Buena Onda” con Rocco Papaleo e Giovanni Esposito Teatro Excelsior, Via Cosimo Ridolfi, 75 Empoli (FI) Domenica 15 gennaio “Camera con vista” di Edward Morgan Foster Teatro Shalom, Via Ferruccio Busoni, 24 Empoli (FI). Ing. NP Venerdì 20 gennaio “Come sono nati gli smartphone?” Presentazione libro Biblioteca comunale “Renato Fucini” Via dei Neri, 15, Empoli (FI). Ing. libero Domenica 29 gennaio “Grisù, Giuseppe e Maria” di Gianni Clementi Teatro Shalom, Via Ferruccio Busoni, 24 Empoli (FI). Ing. NP

U

n nuovo anno si spalanca anche su Prato: sarà sicuramente un anno ricco di musica. Forse non tutti sanno che il primo articolo mai pubblicato da Pratosfera è stato all’epoca “Il meglio della musica pratese nel 2012”, una fotografia di tutte le pubblicazioni musicali fatte dalle band della provincia. Da quell’articolo di strada ne abbiamo fatta, sia noialtri che la musica di questa città, che è cambiata, si è evoluta, ha trovato nuovi spazi dove farsi ascoltare. Ecco, se il 2016 non è stato un anno che passerà alla storia per la produzione artistica musicale pratese, il 2017, sulla carta almeno, porta all’attenzione tanti nomi noti o meno noti che torneranno sulla scena. Di alcuni si conosce davvero poco, di altri si sa soltanto che usciranno in tutto l’anno. Però sono già tanti. Il primo da citare è sicuramente Francesco Guasti, che dopo tante esclusioni è finalmente riuscito ad accedere alla fase finale di Sanremo Giovani. E allora da queste parti tiferemo tutti per la rockstar pop dalla barba pettinata, i baffi all’insù e la voce roca. Due nuovi dischi, invece, vedranno protagonista una delle voci più apprezzate del panorama alternativo italiano: Serena Altavilla. Da una parte il nuovo disco dei Solki, band post punk davvero ignorante e dall’altra La Band del Brasiliano, con le loro sonorità funk da colonne sonore dei film anni 70. Per gli amanti del jazz c’è (o meglio ci sarà) il disco di Elisa Mini, virtuosa voce pratese che, tra gli altri progetti, è stata selezionata lo scorso anno per far parte dell’Orchestra nazionale jazz giovani talenti, ensemble jazzistico composto dai migliori studenti dei conservatori italiani. Altri gruppi che stanno lavorando al nuovo disco sono i Frank Dd & Friends, con grandi influenze reggae e molleggianti, e Tutte le cose inutili, per gli amanti del cantautorato indipendente alla Vasco Brondi e Marta sui Tubi. Ultima, non per importanza, Vilrouge, cantautrice pratese che la scorsa ha ricevuto i complimenti anche da Carmen Consoli, a cui ha aperto un concerto. Viva la musica pratese.

L’agenda di Empoli

PISA

Dalì tutta la vita di Silvia Amerighi

U

n appuntamento da non perdere è fissato per giovedì 12 gennaio alle 17 nell’auditorium del Palazzo Blu di Pisa, dove lo storico dell’arte e giornalista de Il Sole 24 ore, Marco Carminati, parlerà di “Dalí. Il personaggio”, delineando le sfumature che compongono la figura del poliedrico artista. Salvador Domènec Felip Jacint Dalí i Domènech, marchese di Púbol (Figueres, 11 maggio 1904 – Figueres, 23 gennaio 1989) è stato un pittore, scultore, scrittore, fotografo, cineasta, designer e sceneggiatore spagnolo. Ma è stato soprattutto un personaggio fuori dal comune. Info: www.mostradalipisa.it

L’agenda di Pisa Giovedì 12 gennaio “Dalí. Il personaggio” Conferenza di Marco Carminati Auditorium Palazzo Blu, Lungarno Gambacorti, 9 (PI) Ing. libero Sabato 14 gennaio “Il Flauto Magico” di Wolfgang Amadeus Mozart Teatro Verdi, Via Palestro, 40 (PI) Ing. NP Sabato 21 gennaio “Il Borghese gentiluomo” con Emilio Solfrizzi Teatro Verdi, Via Palestro, 40 (PI) Ing. NP Giovedì 26 gennaio “Salvador Dalí: tecnica e poetica dell’illusione” Conferenza di Stefano Poggi Biblioteca comunale “Renato Fucini” Via dei Neri, 15, Empoli (FI). Ing. libero Sabato 28 gennaio “Una giornata particolare” con Giulio Scarpati e Valeria Solarino Teatro Verdi, Via Palestro, 40 (PI) Ing. NP


sport 21

La pallavolo gioca in casa a Scandicci di Erika Gherardotti

S

candicci periferia di Firenze, Scandicci città del mostro, Scandicci un dormitorio. Basta. Spogliamo Scandicci dai suoi soliti appellativi e accostiamola a qualcosa per cui vale proprio la pena vantarsi: la pallavolo. La pallavolo a Scandicci affonda le sue radici nei lontani anni ’70, precisamente nei locali del Club Sportivo Robur. Quelli erano gli anni nei quali si registrava un boom demografico della città. Nuovi palazzi, giovani famiglie e tante nuove attività. All’epoca la squadra di pallavolo Valdagna, facente parte appunto della Robur, collezionò una serie di successi tra i quali quattro scudetti italiani. Negli anni ’80 avvenne la fusione tra l’erede della Valdagna, la Pallavolo Scandicci, con la C.S. Robur. Oltre alla pallavolo femminile, all’epoca in serie B, crebbe anche quella maschile che arrivò in C1 nazionale. Negli anni ’90 la C.S Robur si fuse con il V.C. Scandicci, e nel ‘98/’99 vinse lo scudetto under 18. Ad oggi la pallavolo maschile è in fase crescente e si è collocata nella serie C nazionale. Il settore giovanile conta oltre 300 atleti e, per quanto riguarda la pallavolo femminile, la realtà più importante, anche a livello italiano, è la Savino Del Bene Volley. Fondata nel 2012, diretta da Paolo Nocentini, sta riportando ai vecchi albori la pallavolo scandiccese. La prima squadra si colloca infatti tra i primi posti della serie A1 nazionale. La squadra è in crescita, così come anche il pubblico che la segue, e i suoi obiettivi per questa stagione

non possono che essere alti. Ha una rosa di giovani atlete provenienti da diverse città sia italiane che estere. La sua formazione cambia in piccola parte ogni anno, e le pallavoliste vengono selezionate secondo regole per lo più meritocratiche. Se una pallavolista fa un’ottima stagione, da un anno all’altro, può ritrovarsi pure in Nazionale. L’età media della squadra varia a seconda della strategia seguita: può puntare sulla giovane età oppure più sull’esperienza delle giocatrici. I loro allenamenti si tengono tutti i giorni, ad

esclusione del lunedì e di una mezza giornata. Si svolgono in una palestra della zona e all’interno del Palazzetto dello Sport di Scandicci. Insieme alla ‘Savino Del Bene Volley’ tra le 12 squadre di serie A1 c’è un’altra squadra di Firenze: ‘Il Bisonte Firenze’. Firenze non è quindi solo Fiorentina, e nemmeno solo calcio, ma è anche pallavolo. Così come Scandicci è Savino Del Bene Volley.

Lo sport targato Scandicci di Riccardo Morandi

N

asco a Scandicci, ho vissuto a Scandicci ma mi fa strano parlare di identità sportiva per questo enorme comune: del resto siamo sempre stati considerati, e ci consideriamo un po’ il sesto quartiere di Firenze. Il campo sportivo grande era il Turri, usato ai tempi per le partite del Casellina calcio e non per quelle della ex Robur Scandicci, che preferiva il suolo terroso del Bartolozzi, storico e centrale. Anche se quel terreno era usato per l’evento principe del giuramento dei militari dei Lupi di Toscana, ci siamo affezionati. Come siamo affezionati al Palazzetto dello Sport, che ai tempi ci sembrava enorme: ospitava, come ospita oggi il volley ed il basket della gloriosa per noi “The Bridge Scandicci”. Ma anche per quel posto l’evento da ricordare per noi scandiccesi non era una partita, ma alcuni concerti, fra i quali svettava quello di Iggy Pop. I tempi cambiano, ed ora Scandicci, può vantarsi di avere dato all’ Italia calcistica i nomi di Lorenzo Stovini, paesano doc, e di Andrea Barzagli, campione del mondo nel 2006. E per fortuna ora c’è la Savino del Bene: orgoglio biancazzurro. Orgoglio dell’ex comune di Casellina e Torri.


22 FERMOIMMAGINE

Colori di Mattia Marasco

N

on c’è un momento dell’anno in cui la città non offra luci e colori che colpiscono con forza lo sguardo di chi la osserva. Persino nella malinconia dell’autunno o nella pungente aria invernale ci sono luoghi di Firenze che rimettono in sesto una giornata storta, da sempre sono i parchi e i giardini i primi spazi in cui il susseguirsi dei colori stagionali si fa più evidente, ma anche i viali creano un anello che dalla Fortezza si sviluppa verso l’Arno e che, risalendo il viale dei Colli, giunge poi a Ponte alla Vittoria disegnano un fedele ritratto della stagione del momento. Sono questi i colori di Firenze, quelli che si sommano ai verdi dei marmi e ai colori caldi di Palazzo Vecchio o dei lungarni, gli stessi che, cambiando di mese in mese, incorniciano il bianco splendente della cattedrale o delle statue.

http://www.lamiafirenze.mattiamarasco.it - mattia.marasco@gmail.com

PALESTRA ROBUR

La passerella pedonale di Piazza della Libertà di Leandro Ferretti

Q

uando una cosa l’hai vista sempre lì, lo stupore risiede nel fatto di non vederla più. Ci sono angoli della città che erano proverbiali, e la cui mutazione ha lasciato un vuoto che la memoria colma, ma che è pronto a riemergere alla prima occasione. La passerella pedonale di piazza della Libertà è uno di questi vuoti. Scavalcava l’ultimo tratto del viale Matteotti, e aveva almeno due sorelle: una dinanzi alla Fortezza e una nel viale Giannotti. Nondimeno, quella di piazza della Libertà è la più rammentata dopo che tutte e tre sono sparite. Da lassù si aveva una vista inusuale di un traffico sempre più convulso, un effetto-autostrada che meravigliava. Per pochi passi sembrava di stare in qualche altro posto non ben definito, magari anche più moderno. Ai suoi piedi è ambientata la leggendaria sequenza della telefonata nella cabina di Ad ovest di Paperino (“t come tossicodipendente, a come hashish senz’acca”).

a entro consegnaio 2017 3 febbr

A_ZERO VIOLENZA! PER UN MANIFESTO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE CONCORSO PER SELEZIONARE UN'OPERA GRAFICA o DA DIFFONDERE NEI CIRCOLI ARCI DI FIRENZE EtrPROVINCIA egna en 17 cons raio 20 10 febb

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con il contributo di

Divisione

CONCORSO GRAFICO PER UN MANIFESTO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE


23 ESSERI URBANI

La studentessa del Polimoda di Francesca Corpaci e Marta Staulo

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a un profumato tappeto di scarpe Balenciaga, quando la stagione è propizia, fioriscono le studentesse del Polimoda. Varietà particolarmente indicata per la decorazione di interni, molto delicata e poco amante della luce diretta, la studentessa del Polimoda può essere distinta da specie similari, seppure non affini, tramite l’osservazione dello stelo, di norma liscio e sottile, spesso costellato da tatuaggi di differenti fogge e colori, irresistibili richiami per gli insetti nel periodo dell’impollinazione. Se questo criterio, tuttavia, non dovesse risultare lampante, gli osservatori meno attenti saranno aiutati nel processo di riconoscimento dalla sportina di tela nera su cui svetta in slanciati caratteri bianchi la parola P O L I M O D A, indicatore definitivo, inequivocabile e forse un tantino didascalico della studentessa di cui sopra, fornito direttamente da madre natura. Le corolle, splendide, dal taglio geometrico e perfetto, amate dai vivaisti che le omaggiano con arditi esperimenti di tintura, sono inni di gioia che si propagano per via ortogonale, immuni alle intemperie e alle pene terrene. Un dettaglio: il pistillo, delizioso segreto custodito dai petali morbidissimi, ad un’analisi attenta si rivela spesso ornato di uno o più piercing merlettati. Riproducibile con buoni risultati in serra, ma anche estremamente diffusa in natura, la studentessa del Polimoda si trova con facilità in spazi fieristici o espositivi in genere, oltre che in locali notturni popolati da fotografi alacri. Divina ma non abbastanza per sottrarsi al destino, il ciclo vitale della studentessa del Polimoda dura il tempo di un percorso accademico, dopo il quale andrà ad appassire in uno show-room di lusso, o negli uffici tentacolari di un grande marchio.

LA SCIABOLATA

Chi, come, perché? di Riccardo Morandi

“Domande risposte a tutti i tuoi perché” (Cristina D’Avena, 1997)

S

alvatore Giammarresi, il piccolo protagonista della serie “La mafia uccide solo d’estate” aveva un quaderno pieno di domande. Me lo sono sognato stanotte, bontà mia, invece che sognare i moduli di Paulo Sousa, che sembrano ispirati al “Quesito con la Susy” della Settimana Enigmistica. Ho iniziato quindi anche io farmi qualche ulteriore domanda, aspettando una riposta che non sia magari quella di Andrea Scanzi. Perché le amiche della vostra compagna non sono mai brutte, ma solo carucce? Perché se generalizzi parlando di un argomento qualcuno ti fa sempre sentire uno scemo, pur sapendo che è vero quello che dite? Perché in Spagna cenano alle 23.45 e in Trentino alle 18.20 chiudono i negozi?

Come mai non hanno inventato le camicie con i bottoni regolabili in vita, come per i pantaloni? Esiste un meridionale che non ami il peperoncino e non si prenda gioco di voi perché non ne mangiate uno a morsi? Qual è precisamente il giorno in cui il puzzo di sapone per i panni che lavava la nonna è diventato profumo di Marsiglia? A cosa servono le decorazioni sulla carta igienica? Come mai nel 1995 tutti avevano gli auricolari per ascoltare la musica ed ora si usano le cuffie che usava Luigi Necco per i commenti post partita da Napoli? Perché le signore che sono state giovani negli anni Ottanta continuano a pettinarsi come negli anni Ottanta? Chi è che ha indossato per primo una felpa di pile per uscire la sera? Scriveteci, anche via fax. Buon 2017.


24 SULLAPELLE

COSÌ COME SEI

Leonardo Borri

Fedele alla linea

di Valentina Messina

di Ester Santacroce

Q

T

uando ti svegli da un sogno ti senti sempre carico di un’energia positiva. Poi strizzi leggermente gli occhi e ti accorgi subito che durerà poco. “Sono passato troppo presto dal sogno di poter vivere grazie alla mia passione alla dura realtà del mondo del lavoro” mi dice Leonardo Borri, tatuatore classe 1989. Eppure, mi sembrava di averlo già visto: dal CPA di Firenze Sud al Next Emerson a Castello, scivolando nei sottopassi delle stazioni ferroviarie e nelle fabbriche dismesse. La sua arte è un po’ ovunque. Dalla passione iniziale per il disegno e dopo un breve periodo alla scuola di Comics, si avvicina verso quello che è il magnete della sua vita: “man mano che passava il tempo mi sentivo sempre più attratto da questo mondo, fino a quando ho capito che poteva essere la valvola di sfogo perfetta per la mia creatività”. Lasciandosi ispirare dalla tradizione dell’old school americano, Leonardo viaggia su linee solide, colori saturi, distaccandosi dai vari cliché e applicando la sua personale visione delle cose a questa arte. Notevole la serie dei “volti”: “nonostante mi piaccia sintetizzare al massimo il concetto, l’espressività che dai a una faccia può dire tutto”. Leonardo lavora da Segnistrani, lo studio di Matteo Ciampi, da poco trasferitosi da Montelupo a Firenze. Una grande sfida, un nuovo capitolo da scrivere e inchiostrare. Gennaio è il mese dei buoni propositi e senza sentirmi troppo una dispensatrice di supercazzole alla Rob Brezsny, vi consiglio di fare quello che vi piace veramente e lasciar perdere tutto il resto. Ne guadagnerete in termini di tempo e salute. Mai senza: mutanda rossa portafortuna.

re cose da sapere sull’inverno e sul 2017. Intanto, è inverno e la nostra pelle sottoposta al gelo e vento da Monte Morello va protetta per non risultare grigia. Una maschera viso idratante ricca di complessi vitaminici e principi attivi ci aiuterà. Mentre fate agire la maschera, ritelefonate all’ addetta commerciale della palestra/piscina e dopo averle chiesto scusa per come le avete risposto urlando che non siete interessati all’abbonamento super vantaggioso di 6 mesi a quattromila euro, iscrivetevi a qualsiasi corso: dall’acquagym al parkour e cominciate ad allenarvi per arrivare ad un peso corporeo che vi consenta di salire in ascensore entro luglio. Al grido di “puliti dentro e belli fuori” in stile growling, la tendenza capelli da adottare pena l’esclusione dai selfie (vostri), è il lob honey bronze: un taglio medio mosso naturale di colore castano chiaro/cioccolato o il rosso biondo fragola che può dare delle soddisfazioni soprattutto all’incarnato chiaro. Continua la saga del biondo platino tanto cara a Gandalf e Rita Ora. Make up labbra, avete due opzioni: lasciarle naturali con un velo di balsamo idratante o un rossetto vinilico scuro retrò futuristico tipo “Brazil”. No vie di mezzo, antichi!

MAMME A FIRENZE ERBARIO

Cultivar aglio comune

Gennaio bambino di Cristina Romeo

di Silvia Amerighi

“C

hi vuole un buon agliaio, lo ponga di gennaio”: così dice un vecchio proverbio. Questo è il mese in cui si mette a dimora l’aglio, appartenente alla famiglia delle gigliacee: i bulbilli, con l’apice rivolto verso l’alto, vengono collocati in solchetti profondi 5-7 centimetri. Poi si ricopre di terra e si aspetta. L’aglio è rustico, ha bisogno di poche cure. Allontana gli insetti parassiti dall’orto e nelle tradizioni popolari è considerato un talismano. Se l’aglio fosse un maestro cosa insegnerebbe? Sicuramente a evitare le chiacchiere inutili e le persone nocive, le persone che si lamentano sempre, ad esempio. L’alito cattivo incoraggia il silenzio e purifica. L’aglio insegna ad essere rustici, ad adattarsi a ogni terreno. Sprona a saper dire di no, quando il “sì” è solo un modo per guadagnarsi l›approvazione altrui, al punto da perdere di vista i propri bisogni e i propri diritti. È l’ora di piantare uno spicchio di aglio nel vaso, tutti possono farlo. Per ricordarsi che bisogna saper dire di no. E apprezzare il silenzio.

I

l mese si apre con l’Epifania che, come recita il proverbio, “tutte le feste se le porta via”. Gli amanti della tradizione non possono mancare l’appuntamento con la Cavalcata dei Magi, evento che anima il centro storico fiorentino nel pomeriggio del 6 gennaio. Un grande corteo accompagna i tre Re Magi a consegnare i doni al bambinello alla capannuccia a fianco del Duomo. Ma se i bambini vogliono incontrare la Befana e ricevere qualche dolcetto, allora vi conviene partecipare ad una delle iniziative proposte dai quartieri cittadini. In Piazza delle Medaglie d’oro di via Baracca ad esempio, il 6 dalle 15 in poi ci saranno animazione, giochi, merenda ed ovviamente la simpatica vecchietta. Se vi va di spostarvi, in Piazza del Duomo a Pistoia la Befana scende addirittura da campanile della Cattedrale. Finite le vacanze e l’indigestione di zuccheri, si torna alla normalità. Sabato 14 gennaio potrete visitare la casa del collezionista inglese Horne con Mamma Cult. Per informazioni: 339 1913151.


25

PAGINE

di Gabriele Ametrano

Il Mangiavegano 2017 di Martina Donati pubblicato da Newton Compton Editori - pag. 480 - euro 10

Dopo le grandi abbuffate occorre pensare al nuovo anno con una nuova prospettiva, almeno più salutare. Siamo il popolo più mangereccio, quello che anche a tavola, mentre addenta l’ennesimo boccone, parla di cibo: quindi scegliere con attenzione cosa e dove si mangia deve essere un dovere. C’è chi in questi anni ha adottato uno stile di vita che rinuncia a uova, carne, latte e latticini. Sono i vegetariani ed i vegani, una parte di popolazione che, non per moda ma per scelta consapevole, ha deciso di seguire un regime alimentare dedito alle verdure di stagione, con principi che assumono ogni giorno una vita lontana dallo sfruttamento animale. Nasce da questa osservazione Il Mangiavegano, la prima guida ai ristoranti italiani che hanno adottato nelle loro cucine lo stile vegetariano e vegano. Si mangia bene in questi posti? Beh, certo, e a confermare l’eccellenza degli oltre 400 indirizzi indicati nella guida è Martina Donati, un’autrice che da tempo oramai è paladina di una alimentazione lontana dalle necessità carnivore. Per ogni regione ha elencato, provincia per provincia, i luoghi del mangiar vegano, con indirizzo, orari di apertura, sito internet e una breve descrizione con storia del luogo in cui metterete le gambe sotto il tavolo. Il Mangiavegano 2017 informa e dona delle dritte indispensabili a chi vuole andare a pranzo o cena fuori senza rinunciare alle proprie idee, ma anche a chi vuole provare quei piatti che sembrano così strani messi vicini ad una bistecca. Dobbiamo pensare, noi che di vegano abbiamo solo il contorno, che moltissimi chef e cuochi hanno deciso di mettere alla prova la loro creatività senza però perdere il gusto dei piatti. Assaggiare, condividere e poi, chissà, convertirsi ad una alimentazione diversa potrebbe essere una delle scommesse del nuovo anno, o semplicemente un’uscita insolita per ampliare i nostri orizzonti culinari. Insomma, una guida così va messa insieme alla Guida Michelin, perché la gioia del nostro mangiare passa anche dalla scelta del posto in cui mangeremo.


26 CASA JAZZ

Stile e condivisione nel jazz di Ditta Artigianale Oltrarno di Giulia Focardi

l jazz è ritmo e significato” diceva Matisse. E se, ancora oggi, a distanza “I di più di un secolo dai suoi albori, con-

tinua a far vibrare, incuriosire e aprire nuovi orizzonti, lo si deve essenzialmente a questo: il suo ritmo è quello della vita, imprevedibile e incontrollabile, il significato di ciò che cerchiamo negli scambi, negli incontri, nelle contaminazioni che in essa avvengono. A tessere tutti i fili di questa rete credibile sono i musicisti. Alessandro Cianferoni lo sa bene e nella programmazione di Ditta Artigianale Oltrarno usa un filtro, una lente capace di unire la qualità costante alle fondamenta del jazz, l’improvvisazione. “Riuscire a progettare i concerti a Ditta mi consente e mi ha consentito fino ad ora di mettere insieme formazioni nuove, far conoscere tra loro musicisti che prima non si conoscevano, dare spazio a novità, originalità, sperimentazione, creatività; tutti elementi che, in primis come musicista, sono per me fondamentali”. E i risultati si vedono: “La

stagione sta andando molto bene – ci confida il bassista toscano - e nonostante il nostro sia un pubblico anche estremamente occasionale, abbiamo spesso la fortuna di avere tanti stranieri che si trattengono per gli eventi, avendo una propensione all’ascolto maggiore degli italiani”. Per questo Ditta Artigianale si sta ritagliando il proprio spazio di notorietà all’interno di un panorama variegato, come quello fiorentino, dove al virtuoso giro di musicisti non corrisponde sempre un adeguato numero di possibilità. Cianferoni, quindi, porta avanti la propria idea di jazz, un’idea che passa dal confronto naturale sul palco, “un feeling profondo

e istintivo che si crea tra i musicisti, sempre in bilico sull’orlo dell’improvvisazione. Il jazz è anche questo, un modo per conoscersi, per aprirsi agli altri, per capire meglio cosa e chi ci sta intorno; molto più che uno stile di vita”. Un evento, pertanto, da non perdere per conoscere e sentire lo stile di Ditta? “Certamente il 12 gennaio con la talentuosa cantante Sara Battaglini”.


27

SUONI

di Gianluca Danti

Lady Lamb the Beekeeper

The Last Shadow Puppets

Tender Warriors Club

The Dream Synopsis

Mom and Pop

Domino

Il suo lavoro d’esordio “Ripely Pine” fu molto chiacchierato, accostato stilisticamente alle più celebri folk singer statunitensi. Il percorso di Aly Spaltro per diventare quella che oggi è conosciuta come Lady Lamb, è proprio come quello di tante altre sue colleghe più affermate: fa un lavoro normalissimo in un negozio di DVD e, nei momenti più vuoti e noiosi, preferisce imbracciare una chitarra e comporre delle canzoni. “Tender Warriors Club”, il suo ultimo album, mai come adesso mette in luce il talento e, soprattutto, il coraggio di una giovane artista che in maniera disinibita compone lontana dalle convenzioni musicali e da chi strizza l’occhiolino ai trend sonori più in voga, imboccando una strada alternativa fatta di suoni vibranti e luminosi, trattando in modo molto genuino tematiche delicate come la vulnerabilità familiare (“Atalaia”) e la morte (“Heaven Bent”). Un disco emblematico induce l’ascoltatore a relazionarsi con le proprie paure e le fragilità, avvolgendo nella sua intimità nel suo affrontare temi comuni. Non a caso l’artista ha scelto di suonare in scenari “Living Room”, per poche persone nei negozi di caffè, librerie e in qualsiasi altro contesto in grado di invocare le atmosfere presenti nell’album. “Tender Warriors Club” è un album straordinariamente pieno e finito che, nei suoi turbamenti e nelle sue armonie, malinconicamente, riempie i vuoti. Julia Jacklin

Nathan Fake

Don’t Let the Kids Win

Degreelessness

Polyvinyl Records

Ninja Tune

Mentre le stelle lucenti della nuova generazione di songwriter al femminile fanno brillare il cielo americano, le “cantantesse” provenienti dall’altra parte del pacifico si fanno strada con dischi solidi e, in molti casi, di sorprendente maturità compositiva. Se nel 2014 fu il debutto della neozelandese Aldous Harding a catturare la mia attenzione, seguito nel 2015 dal successo di Courtney Barnett, quest’anno è il primo album dell’australiana Julia Jacklin a mantenere viva questa tendenza. In “Don’t Let the Kids Win” è come se le atmosfere di Angel Olsen si abbinassero alla poetica di Sharon Van Etten: le eleganti tracce dell’album attingono elementi dall’alt-country e dall’indie rock e, accompagnate da testi profondamente personali, mostrano un chiaro e delineato talento che però deve ancora molto alle influenze delle colleghe di oltreoceano. La Jacklin apre una finestra che si affaccia sulla sua vita: opprimenti ma conturbanti metafore pennellate ad arte, tra un amore che si dissolve a bordo piscina (Pool Party), angosce e riflessioni legate alla crescita (Coming Of Age), apparenti inni alla propria terra (Motherland) e paurosi incubi losangelini (LA Dream). Le ammalianti linee vocali e la capacità di scrittura della bionda australiana sono incontestabili, ma se le (quasi) conterranee Harding e Barnett hanno già tracciato un caratteristico e tangibile “marchio di fabbrica”, la Jacklin non ha ancora la personalità, o più probabilmente la maturità, per buttare il cuore oltre l’ostacolo e provare a rischiare qualcosa in più della semplice ballad un po’ troppo convenzionale. Confermata nel cartellone del Primavera Sound 2017 per promuovere il disco, è sicuramente uno dei miei must see della prossima edizione. Vi farò sapere. (Gabriele Sobremesa)

MADE IN FLORENCE

Dopo il riuscitissimo secondo lavoro tornano i The Last Shadow Puppets, il duo formato da Alex Turner e Miles Kane. Lo fanno con un EP di 6 brani, “The Dream Synopsis”, uscito ancora per Domino e registrato in una sola giornata al Future-Past Studios di Hudson, NY. Oltre a due nuove riletture di “Aviation” e della title track “The Dream Synopsis” che, in realtà, sembrano più essere due versione live con qualche abbellimento sonoro ma nessun stravolgimento degno di nota. Quattro cover invece sensuali, spassose e intriganti che spaziano tra la Francia anni ‘60 di Jacques Dutronc, il post-punk inglese dei primi ‘80 di Fall e Glaxo Babies e il cantautorato senza tempo di Leonard Cohen.

Prima pubblicazione su Ninja Tune per l’artista britannico Nathan Fake, tra i producer più quotati dell’elettronica contemporanea. “Degreelessness” è un 12’ frutto della collaborazione con il newyorkese Prurient (moniker dietro il quale si cela il fondatore di Hospital Records Vatican Shadow); i due artisti, pur essendo piuttosto distanti stilisticamente parlando, si sono incontrati a Brooklyn per lavorare alla titletrack partendo da una melodia già esistente congiungendovi beat scuri e incessanti. “Now We Know” invece propone una pista di tradizionale house music, avvalendosi di sampler, tastiere e batteria elettronica. Una gradita anticipazione di quello che sarà il nuovo album di Fake, in uscita nei prossimi mesi.

THE MANITOBA

BRASILIA The Manitoba sono Giorgia Rossi Monti e Filippo Santini (Blue Popsicle, Cento) e propongono un sensuale alt-rock molto genuino e senza particolare virtuosismi. Una delle loro band preferite non a caso sono i The Kills, cioè coloro che hanno costruito il loro successo con arrangiamenti blues-rock minimali e volutamente scarni. Anche questo duo fiorentino, che è di base tra il capoluogo toscano e Milano, sembra aver intrapreso questo tipo di strada. Meno impetuosi a livello sonoro rispetto al duo anglo-americano, i The Manitoba dimostrano una apprezzabile cura nelle linee vocali, negli inserti elettronici e soprattutto nei testi, il loro vero punto di forza. Sono arrivati secondi all’ultimo Rock Contest Controradio e, oltre a portare il loro EP “Brasilia” in tutta Italia, hanno già esordito all’estero con una doppia data berlinese. suoni@lungarnofirenze.it


28 PUNTARELLA ROSSA

Il birraio dell’anno all’Obihall 2017 al via nel segno del luppolo di Raffaella Galamini Da questo mese su Lungarno l’appuntamento per chi vuole mangiare bene e bere meglio è con il calendario di Puntarella Rossa Firenze. Segnate in agenda gli eventi, le cene e le manifestazioni per conoscere chef e produttori e scoprire i piaceri della tavola assieme agli esperti.

A tamento da non perdere per chi ama il gennaio è il Birraio dell’anno l’appun-

luppolo e vuole conoscere le ultime novità su bionde e rosse artigianali. Da venerdì 20 a domenica 22 gennaio all’ObiHall (Via Fabrizio De André, Firenze; costo biglietto giornaliero: 5-10 euro) l’ottava edizione del premio, ideato e organizzato dal network Fermento Birra. In gara 100 birre artigianali alla spina prodotte dai 25 birrifici italiani. Al degustatore Lorenzo “Kuaska” Dabove il compito di annunciare domenica 22 alle ore 17.30 il nome del vincitore del premio Birraio dell’Anno, oltre a quello del miglior Birraio Emergente. All’Obihall nei tre giorni degustazioni guidate e incontri gratuiti, protagonista anche lo street food di qualità. “Companatica nelle case del Popolo”, il pranzo sociale e musicale che La Scena Muta e Arci Firenze portano nei Circoli Arci della provincia prosegue il suo calendario e fa tappa

il 22 gennaio a Firenze, all’interno dell’Impact Hub (via Panciatichi 10,14) con un appuntamento dedicato a “La pasta fatta in casa” (costo: 12-15 euro). Sul palco, ad esibirsi dal vivo, i Green Lemon. Per chi ama invece le cene con i produttori La cucineria La mattonaia (via della Mattonaia 19/r Firenze; costo della cena 30 euro) propo-

ne il 16 gennaio una cena dove la cacciagione incontra la tipicità dei vitigni autoctoni e l’attenzione mirata al terroir di Isole e Olena. Da Burde (via Pistoiese, 6/r Firenze; costo: 35 euro) venerdì 20 gennaio organizza una cena dedicata alla Gran Selezione Castelli Grevepesa: la più grande cantina di Chianti Classico offre il meglio della sua produzione. In tavola le annate storiche, passando per le 4 Gran Selezione con Lamole Panzano e San Casciano i tre terroir nel cuore del Chianti.

www.puntarellarossa.it facebook: puntarella rossa firenze


29 PALATI FINI

Spaghetto al Pomo d’Oro di Marta Staulo

B

uon anno giovane adulto che hai votato per il 70% NO, che non ti fai un mutuo né compri una macchina, che fai sharing economy per non dire che scrocchi, che fai crowd funding per non dire che fai colletta, che ha l’agenda piena di primi appuntamenti con gente che non rivedrai mai più, che non ti perdi perché non sai dove sta andando. Il pomodoro giallo parla a te. Si rivolge alla tua immaturità fossilizzata che capisce come nessuno. Questa solanacea prende il suo nome dal fondersi delle parole “pomo di oro”, poiché erano gialle le prime drupe che arrivavano dalle Americhe. E siccome che l’estate non dura per sempre lo sapevano già a metà dello scorso millennio, alcuni monaci ebbero l’idea di provare a conservarli appendendoli, usanza che nel Sud troviamo con il nome di “piennulo”, cosa che lo premia del titolo di “pomodoro d’inverno”. C’è una familiarità confortante in questi spaghetto il cui giallo, per quanto più dolce, alla vista inasprisce e ci fa credere daltonici ma di cui solo tu, giovane adulto, potrai comprenderne l’invecchiare sembrando giovani per sempre, appesi tra acerbità, eternità e Inps. GOLE PROFONDE

Corton-Charlemagne Le gran rotture dell’Imperatore di Tommaso Ciuffoletti

I

l buon Carlo Magno è passato alla storia come il primo Imperatore del Sacro Romano Impero. Un bell’impegno, non c’è che dire. Per coronarlo gli toccò combattere contro Mori, Saraceni, Sassoni, Danesi, Frisoni, Avari, Bavari, Slavi e chi più ne ha più ne metta. Niente in confronto alla rottura di palle che possono rappresentare 5 mogli, tante sono quelle ufficialmente attribuitegli, più una nutrita schiera di amanti e concubine. L’appetito sessuale dell’Imperatore era certo ben grande. Ed altrettanto era la sua sete. Appassionato di rossi di Borgogna, il nostro sognava di invecchiare bevendo vino, senza far nulla. Purtroppo però l’ultima sua moglie, Liutgarda, non era della stessa idea. Le dava infatti fastidio che il marito bevesse tanto. “Liutgarda, io bevo quanto mi pare”, le disse un giorno Carlo stanco delle di lei lamentele. “Ma caro, per me puoi bere quanto vuoi, non mi dà mica fastidio – rispose Liutgarda – ma vedi, il vino rosso sporca la tua bella barba bianca”. Detto fatto. L’Imperatore, pur di non aver rotte le scatole dalla furba moglie, risolse il problema alla radice. Fece sostituire tutti i vigneti di Corton, la sua zona vinicola preferita, con viti di uva bianca. Da quel giorno a Corton-Charlemagne si producono tra gli Chardonnay più apprezzati al mondo. Frutta bianca, fichi ed una splendida sapidità. Unica nota a margine: costano. Ché i francesi, i vini, se li fan pagare. Alla Vinoteca al Chianti trovate un Corton-Charlemagne 2005 del négociant Louis Latour per 98 euro. Difficile trovarlo a meno.


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STELLE

di Virginio

Gennaio saràdiunqualcosa mese molto occupato; semHai bisogno di solido, di fermo, di brerà che questo groviglio di avvenimenti non un imperativo. Sento che l’anno nuovo ti darà avrà mai fine.e Grazie al tuo aessere ambizioso concretezza sarai portato chiederne sempree combattivo supererai principali di più in casa, al lavoro,lecon gli amicidifficoltà e pure cone acquisirai molte esperienze preziose. Non per averi te stesso. Sarà l’ancora perfetta soprattutto tuoi sbalzi d’umore.e mostrate a tutti quali sono paura di affrontarle i tuoi punti di forza.

Impara dai tuoicaro errori e non si ripeterli. risolLe tue ricette, torello, stannoNon rivelando vere situazioni di tensione con aggressività curiose, gustose e sempre azzeccate. Devi con-e non cercare di prenderti carico diprima tutto. di Dovretinuare su questa linea, scegliere tutto sti unsani po’ di tempo per tedae ilchi tuo gli riservare ingredienti e non fartisolo deviare ti compagno. Sei sempre in giroche a partecipare agli dice di aggiungere elementi non ti piacciono. Un abel mix e il piatto sarà pronto. eventi, incontrare gli amici, e non avete nemmeno il tempo di chiacchierare.

La tua capacità di trasformazione raggiunto All’inizio di quest’anno vivrai un ha mese molto livelli invidiabili e credo che il 2017 tranquillo. Le stelle sono stabili e in unaconferposimerà ilfavorevole. tuo ottimo spirito di adattamento e, sozione prattutto, il tuo essere in grado di ribaltare siGennaio sarà un mese adatto per prendere tuazioni sfavorevoli in opportunità grandiose. decisioni importanti, riguardanti il lavoro, le Stai solo attento ai tempi; non sforare ma non finanze, la vita privata o la scelta di una casa. avere troppa fretta. Qualunque sia la scelta, non sbaglierai.

Dovresti tuo annoalpassato A gennaioguardare darai il ilbenvenuto nuovo come anno una grandissima cena alla quale hanno partecicon entusiasmo. Soprattutto nella vita familiare pato ungodere po’ tutti, invitati e imbucati. hai potrai di pace e armonia. FaiAdesso buon uso una montagna di piatti da lavare e sei stanco di questi benefici e non aver paura di affrontare morto, però hai una marea di elementi in più argomenti seri che normalmente non avresti per capire chi invitare e chi invece tenere lontaaffrontato con un atteggiamento positivo. no dalla tavola del 2017. Adesso è il momento giusto per queste cose.

Quel maglione che tianno piaceva tanto,piuttosto che nonfrevoGennaio del nuovo inizierà levi manco lavare, sì proprio quello lì, guarda neticamente. Per quanto riguarda la carriera, come l’hai ridotto… e la camicia bianca che è quest’anno avrai successo grazie alla tua natura diventata azzurrina? combattiva e ambiziosa. Nulla verrà gratuitaPoco male, basta scegliere il programma giusto mente, avrai a che fare con numerosi problemi specialmente quando i capi sono delicati. E tutche purtroppo non sarà possibile evitare, ma to resterà intatto. dopo averli superati sarai più forte.

Il consiglio per il nuovo anno è quello di tagliaProprio all’inizio di quest’anno dovrai essere re. Tagliare corto sulle polemiche, tagliare le paziente. Potrebbe sembrare quasi impossibile mail troppo lunghe che mandi, tagliare i cordoraggiungere ciò che desideri in questo momenni ombelicali, tagliare i rapporti logorati. to ma grazie alla tua praticità troverai un modo Tagliare di netto. Un bella lama che stacca tutto per superare le difficoltà. Con la giusta motivaquello che non ti appartiene più. Che ti lacera zione potresti anche migliorare il vostro ritmo e ti logora. di lavoro nel mese di Gennaio.

Quante cose ti stanno girando in Gennaio non sarà facile per colpaper del latuotesta caratqueste ultime settimane? SeiCon sicuro cheelevati siano tere intellettuale e sensibile. ritmi tutte cosenon utili? Cheabbastanza gli elementi che valuti siadi lavoro, avrai tempo per il tuo no tutti veri? E che le guerre che porti avanti partner, quindi non c’è da stupirsi se ci sarà siano tutte giuste? Secondo me dovresti sgommancanza di fiducia da parte sua. Questo non è brare il campo dalle futilità. Consumerai un po’ un motivo per litigare; tutto si può risolvere al di energia, ma il risultato sarà sorprendente. meglio in modo tranquillo.

C’è stato momento nel di 2016 in cui hai iniCome al un solito cercherai risolvere diversi ziato a fareinleuna pulizie stagione e misolo hai confulasciaproblemi volta,dima ti porterà to a bocca aperta. sione e resterai impigliato nella situazione. MeAdesso però non devi mollare, non devi lasciaglio risolvere i problemi in modo sistematico. re che lo sporco si riannidi, che il disordine rinScrivi un elenco di tutte le attività che devono vigorisca e che la polvere veli di nuovo le tue essere svolte e ordinatele in base alla priorità. In idee. Piccoli impegni quotidiani. questo modo, il lavoro sarà più facile per te.

Il tuo grande merito del nuovo anno sarà quello gennaio di avere la capacità cambiare clima. RiuA inizierai il di nuovo annoilcon energia scirai a stemperare i fuochi sul lavoro, a tenere positiva, le stelle adesso sono in posizione favoin equilibrio la temperatura a casanaturale e pure aporirevole per te. In qualità di autorità scaldare l’ambiente con il partner. L’importantrai eccellere sopra gli altri. Fai un buon uso di te è che tu tenga ben saldo il telecomando per questo al lavoro. Occhio alla salute, in questo evitare che qualcuno ti spari l’aria calda in agoperiodo ti sei esposto allo stress troppo spesso. sto.

Ti ci vorrà una bella batteria di pentole per cuPotresti avere litigiche nella vita personale e nelle cinare tutto quello ti capiterà nel 2017. relazioni. Scoprirai che non più tanto d’acUna pentola bella grossa pervai i sentimenti, due cordo prima conilqualcuno che per ti è molto padellecome medie una per lavoro e una i viagvicino. Non c’è per niente di sbagliato questo. gi, un pentolino la famiglia e uno in piccolissimo per le scocciature. Ogni persona, te compresa, cambia e cresce nel Sarai unNon ottimo chef.le cose troppo difficili. tempo. rendere

Prova a mettere tutte le tue risorse in fresco, Dovresti e risparmiare energia, non farle essere scaderepaziente e non mangiartele tutte subine avrai bisogno Sul lavoro, unasotsito. Metti al riparo alegennaio. tue idee migliori, metti tuazione inaspettata non eri in grado pre-i tovuoto la tua vogliache di polemica, tappa di bene vedere la tua attenzione. trantuoi assirichiederà nella manica e tieni in frescoMa il tuo carattere grazie frizzante. piano pianoa arriverà quillo, alleNel tue2017 qualità riuscirai trovare l’occasione giusta per tutto. una soluzione adeguata a questo problema.

La tua fame crescerà e, con essa, anche la tua Avrai perlemostrare tutti abilitàun’occasione di cucinarti unica da solo cose chea vuoi quali sono le tue competenze nel tuo lavoro. mangiare. Sarai splendido sulle questioni doveDovrai altri hanno Ma non sarà una ricetta semplice. metdormito troppo.e Basta evitare essere infornaegocenterci passione le giuste dosi,didovrai re il etutto e aspettare pazienza, sbirciando trici troppo sicuri dicon sé. In questo modo guaogni tantosolo che niente dagnerete nemici.si bruci.



IL CINEMA DOVE LA REALTÀ È DI CASA

GENNAIO 2017 The Rolling Stones olé olé olé!: A trip across Latin America di Paul Dugdale, Strike a Pose di Ester Gould, Yo Yo Ma e i musicisti della via della seta di Morgan Neville, Robinù di Michele Santoro, Mapplethorpe: Look at the Pictures di Fenton Bailey e Randy Barbato, Ritmo Sbilenco. Un filmino su Elio e le storie tese di Mattia Colombo, Safari di Ulrich Seidl, Zero Days di Alex Gibney, Hockney di Randall Wright. Oltre ai Best Of, tutti i lunedì i doc più belli degli utlimi anni, rassegne per bambini e famiglie e numerosi eventi speciali. Scopri tutto il programma su: via Cavour, 50r - Firenze, tel 055 268451, info@cinemalacompagnia.it


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