Lungarno n. 117 - maggio 2023

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Iscrizione al Registro Stampa del Tribunale di Firenze n. 5892 del 21/09/2012

N. 117 - Anno XII - Maggio 2023

Rivista Mensile

ISSN 2612-2294

Editore: Tabloid Soc. Coop. • Firenze N. ROC 32478

Stampa: Tipografia Baroni e Gori srl • Prato

Direttore Responsabile: Jacopo Aiazzi

Coordinatrice di redazione: Asia Neri

Editor: Chiara Degl’Innocenti

Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero:

Matilde Sereni, Irene Tempestini, Clara Incerpi, Salvatore Cherchi, Daniele Pasquini, Leonardo Cianfanelli, Alessia Cersosimo, Pietro Mini, Andrea Mori, Lafabbricadibraccia, Leonardo Cianfanelli, Michele Baldini, Elisa Lupi, Carlo Benedetti, Tommaso Chimenti, Caterina Liverani, Giulia Focardi, Susanna Stigler, Comari sull’Uscio, Raffaella Galamini, Tommaso Ciuffoletti, Marta Staulo, Andrea Bertelli, Simone Lisi, Paolo Metaldi.

Nessuna parte di questo periodico può essere riprodotta senza l’autorizzazione scritta dell’editore e degli autori.

La direzione non si assume alcuna responsabilità per marchi, foto e slogan usati dagli inserzionisti, né per cambiamenti di date, luoghi e orari degli eventi segnalati.

La Specola e l’insostenibile bisogno di

A ogni artista il suo Chiasso Perduto Nasce SIC!

I graffiti hanno vinto Indagine sulla letteratura working class Come in California

The Recovery Plan

Sei-Tanotto

Maggio da

Sipario

Entres

Città in

Argini di carta
L’Editoriale
bellezza
Sostenibile
72 ore di Biodiversità Torna il Festival dello Sviluppo
Il commercialista digitale Imparare l’underground con Ninotchka Noa ink
di maggio
Polaroid L’Agenda
non perdere
Il magico mondo di Ambra Spazi a margine
Brevi cronache librarie
Dos Mundos, anno 6 Up & Down
musica Minimondo Frastuoni Nuove aperture Lo Zigozago
Fiorentini Le sagre di primavera
fini Spirito Liquido Caro zodiaco 05 06 07 08 09 10 11 13 14 15 16 19 21 22 23 24 25 27 28 29 30
Personaggi
Palati

Stare a maggese

maggése [der. di maggio].

La pratica agricola del “mettere un campo a maggese” - che originariamente si svolgeva nel mese di maggio - consiste nel tenere a riposo un terreno e prepararlo alla coltivazione successiva. Un periodo di improduttività della terra necessario per liberarla da erbe infestanti, arricchirla di sostanze nutritive e garantire l’immagazzinamento di acqua nel suolo. Dal mondo agricolo apprendiamo quindi che per performare - dal tardo latino «dare forma» - abbiamo bisogno di perdere temporaneamente la forma acquisita, di rinunciare alla prestazione, di assecondare l’emergere del vuoto. Di un vuoto fertile. E proprio all’ingresso di questo mese, il Primo maggio, ricordiamo l’impegno di lavoratrici, lavoratori e movimenti sindacali per i diritti del lavoro e ne riaffermiamo le istanze: una delle più calde, la riduzione della settimana lavorativa a parità di salario. Lo “stare a maggese” si inserisce quindi in un ciclo rigenerativo dove tempo libero, svago e attività ludiche contribuiscono al benessere dell’individuo e alla preparazione per applicarsi alla nuova prestazione. Eppure in questo tempo, il nostro, sono i ritmi intensivi della società della performance a imporsi come dominanti, con la conseguente demonizzazione della non-produzione: stanchezza, riposo, divertimento. Uno spunto interessante viene proprio dall’etimologia del termine divertirsi, dal verbo latino divèrtere ovvero «volgere altrove, deviare». La reputazione del ludico ha spesso assunto, soprattutto nelle grandi città capitaliste, una connotazione indecorosa e disdicevole; nelle comunità tribali però lavoro e gioco facevano parte a pari titolo dell’agire sociale, due condizioni reciproche che solo nell’attrarsi magneticamente riuscivano a soddisfarsi. Dunque, stare a maggese e lavorare: non un aut aut senza soluzione di continuità, piuttosto due argini dello stesso corso d’acqua che ne assecondano il flusso e lo contengono, evitando lo straripamento (o il burnout).

Nascondersi dietro un orso

Quanto deve essere stupido nascondersi dietro un orso? Anche come metafora la mossa appare se non sciocca quantomeno imbarazzante. Per evitare che la politica -Stato, comune, provincia autonoma, regione- si assuma le proprie responsabilità per mancata segnalazione di pericolo e soprattutto scarsa formazione della cittadinanza sui comportamenti da adottare in caso di incontro con un bestione carnivoro dal peso superiore ai 200 kg, si condanna a morte -o all’ergastolo- un orso colpevole di aver ucciso una persona (in tutta Italia, negli ultimi 150 anni le vittime di attacchi di orso sono ... una). Oltre a questo, a stupire è l’umanizzazione dell’orso, come fosse un latitante mafioso, che neanche i più ferventi animalisti si sarebbero potuti inventare. L’orso assassino, come è stato etichettato, in realtà è un’orsa e nel catturarla per poi decidere se segregarla o abbatterla, è stata strappata ai suoi tre cuccioli di due anni, “già autosufficienti”, secondo l’uomo che ormai decide tutto, sa tutto, e modella la realtà a proprio comodo. Solo nei pochi mesi appena trascorsi del 2023, i morti per incidenti stradali in tutta Italia sono 195: secondo il principio adottato per punire l’orsa, andrebbero abbattute le macchine o gli automobilisti? Per non parlare delle vittime accidentali della caccia. La notizia dell’orsa ci arriva da un’altra regione, ma ci serve per raccontare un’altra storia tutta locale: il 18 aprile, a Pontassieve, verso le 19 la signora Katia sente la propria cagnolina abbaiare e lamentarsi, così si affaccia sul giardino e vede la bassotta tra le fauci di un lupo. Il cane si salva ma la padrona rimane comprensibilmente scossa: “Questa è la casa di famiglia dal 1600 e non era mai successa una cosa simile, i lupi così vicini a casa non erano mai arrivati”. L’aumento di animali selvatici, dai cinghiali ai lupi, nei centri abitati è dovuto sostanzialmente alla caccia nelle campagne, da settembre a gennaio, anno dopo anno, senza sosta. La percezione del pericolo maggiore e l’impoverimento della fauna selvatica, i terreni sempre più sfruttati e recintati, sono tra i motivi che spingono gli animali proprio verso i centri abitati, ricchi di cibo e privi di fucilate. È come se il mondo ci bruciasse tutt’intorno e noi continuassimo a osservarlo preoccupatissimi con una tanica di benzina in mano.

IN COPERTINA

Attraverso gli spazi di Elisa Lupi

Elisa Lupi, illustratrice e fashion designer alla ricerca di nuovi spazi e immaginari, ispirati da ciò che di bello la circonda. “Mi piace pensare che i luoghi possano essere riscritti attraverso i miei occhi e il mio modo di vedere il mondo, basato su due dimensioni e mille sfumature di un unico colore”.

https://instagram.com/somethingoodraw

| ARGINI
EDITORIALE
DI CARTA | di Asia Neri

LA SPECOLA E L’INSOSTENIBILE BISOGNO DI BELLEZZA

ALa Specola si vòl bene, c’è poco da fare.

Le vogliamo talmente bene da preoccuparci per come sta, quando tornerà a respirare, se la ritroveremo cambiata o se invece ci saprà rassicurare con la stessa vecchia elegante presenza, aprendo le porte a grandi e piccini come solo lei sa fare.

A trovare risposte agli annosi quesiti, ci ha aiutato Marco Benvenuti, Professore associato e Presidente del Sistema Museale dell’Università di Firenze. Iniziamo con le belle notizie: La Specola sta bene ed è certo che riaprirà. Sul quando dobbiamo essere più cauti; con grande determinazione e altrettanta speranza si sussurra entro la fine dell’anno. Male che vada (non malissimo, magari) si può slittare ai primi mesi del 2024, anno che celebra il centenario dell’Università di Firenze così da imbastire in ogni caso un’inaugurazione senza eguali.

Tutti vogliono sapere quando riaprirà, pochi si chiedono il perché sia stata chiusa così tanto.

Da settembre 2019 infatti, il Museo La Specola è chiuso al pubblico per i lavori di riqualificazione; lavori che forse sareb-

bero stati necessari anche in tempi precedenti ma che hanno significato un grande impegno nel reperimento delle risorse economiche (si parla di un investimento complessivo di 6 milioni di euro tra Regione Toscana e Unifi) e un altrettanto enorme impegno nella riorganizzazione funzionale della storica struttura del 1300. La prima riapertura era prevista entro il 2021, ma pandemia e guerra hanno notevolmente complicato la situazione tra restrizioni fisiche e difficoltà nel reperimento dei materiali. Tuttavia, ci siamo quasi.

Il grande lavoro invisibile di impianti elettrici, climatizzazione e sistemi antincendio è concluso e oggi stanno terminando anche i lavori di allestimento dei locali con 4 nuove sale riaperte dopo 200 anni per ospitare una collezione di mineralogia oggi alla sezione La Pira; manca solo il trasferimento dei reperti.

E come si trasportano dei capolavori? Tranquilli, è tutto in ottime mani e presto le Veneri Distese torneranno a risplendere con le altre ceroplastiche insieme a una nuova, bellissima collezione completa di cere botaniche, andando a formare un vero e proprio “Giardino di cera” Non dimentichiamo che anche le opere hanno a loro volta avuto bisogno di un restauro: sono state dislocate per tre anni, in alcuni casi al chiuso per evitare l’accumulo di

polvere, comportando una modifica significativa al microclima ideale. Tutto ciò - ci tiene a precisare Benvenuti, e volentieri facciamo da megafono - è stato possibile grazie alla importante e fattiva collaborazione con la Soprintendenza che ha messo in campo un supporto decisivo, a volte giustamente severo ma sempre professionale, direzionato all’obiettivo comune. Il dott. Pessina prima e la dott.ssa Ranaldi oggi, si sono rese figure indispensabili anche nel dare continuità alla voce de La Specola come nell’ultima impresa, la recente collaborazione con Fondazione Prada per il progetto “Cere anatomiche: La Specola di Firenze | David Cronenberg” in mostra dal 24 marzo al 17 luglio 2023 proprio presso la Fondazione Prada a Milano.

Pietro Leopoldo apre un museo all’intera cittadinanza nel 1775, la prima volta nella storia, e l’abate Felice Fontana spendeva queste parole: “Pietro Leopoldo illumina il suo popolo per renderlo felice col farlo più colto”. Già allora ogni opera aveva più livelli di lettura, in modo che ogni ceto sociale potesse godere di quello che riusciva a carpire.

Chissà che l’istinto latente di appagare quello stesso bisogno di bellezza non si risvegli anche in noi. Sarebbe decisamente l’ora.

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A OGNI ARTISTA IL SUO CHIASSO PERDUTO

Èstato proprio il “chiasso” proveniente dai locali sotterranei dove oggi sorge la galleria a far incontrare Francesca Morozzi e Sandra Miranda Pattin, le due artiste e curatrici che, a seguito del fortuito incontro, dirigono dal 2018, la galleria Chiasso Perduto.

La realtà sorge negli ambienti che un tempo ospitavano, con molta probabilità, la cantina e la cucina del soprastante Palazzo Machiavelli, situato in via de’ Coverelli, già chiasso perduto – da cui il nome. La galleria nasce dalla necessità di dare nuova vita a questo spazio per farne un luogo che non solo accolga l’arte ma che ne sia anche ed essenzialmente ispiratore. A plasmare l’identità del progetto sono stati, infatti, l’aspirazione a un dia-

logo tra le curatrici, gli artisti e il luogo stesso - che diventa ogni volta il fulcro della ricerca dell’artista ospitato - e il desiderio di proporre al visitatore non semplicemente una mostra ma una sorta di stimolo visivo e intellettuale, ispiratore di riflessioni che non si limitino al tempo di permanenza nello spazio espositivo ma proseguano anche fuori. Sul piano pratico l’idea si traduce con l’ospitare in residenza artistica – solitamente a cadenza mensile - un artista o un collettivo che, lavorando in costante dialogo con le curatrici, è invitato a una interazione con il territorio e con la forte connotazione identitaria del luogo al fine di elaborare un proprio intervento site specific negli spazi della galleria, che di volta in volta muta il suo aspetto.

I progetti variano dalle forme d’arte più canoniche, all’installazione e alla performance ma gli artisti sono anche esortati a ricercare l’interconnessione fra più lin-

guaggi, codici e media con l’intento principale di mettersi in gioco, espandere e arricchire la loro indagine artistica. La galleria propone e accoglie inoltre altri eventi, tra cui workshop con artisti e reading; lo scorso febbraio ha ospitato la proiezione di quattro cortometraggi in occasione del Kibaka Florence Festival, alla sua undicesima edizione.

NASCE SIC! NUOVE RETI PER SVILUPPARSI A VICENDA

Ènata una nuova realtà a Firenze, e noi siamo entusiasti di parlarvene. Si tratta di SIC! - spazi di intelligenza collettiva, un’iniziativa del gruppo di ricerca sociale Sociolab Quest’ultimo nasce nel 2007 da un team di persone che nel tempo sono diventate cooperativa sociale. L’interesse centrale verte su percorsi focalizzati sulla comunicazione, la partecipazione, la ricerca sociale e la rigenerazione urbana. SIC!spazi di intelligenza collettiva nasce dall’esigenza di fare auto-formazione all’interno della cooperativa. Per circa un anno e mezzo sono avvenuti incontri tra i soci del gruppo incentrati su temi importanti per Sociolab, e dato il loro risultato estremamente positivo, si è sentita la necessità di formazione esterna; da ciò la decisione di includere nuovi partecipanti. Tutto questo per arricchire l’operato di Sociolab, e permettere a più persone di parteciparvi ed esporre le proprie idee. Il primo incontro è avvenuto lo scorso 17 Febbraio a Firenze, e ha ruotato attorno all’in-

terrogativo “Come sviluppare azioni e servizi che siano aperti, accessibili e attenti alla diversità?” L’idea è quella di proseguire con ulteriori appuntamenti aperti a chiunque volesse parteciparvi, e scegliere le tematiche future anche e soprattutto in base a interrogativi nati tra coloro che collaborano al progetto, sia da interni che da esterni. Il prossimo appuntamento sarà nel pomeriggio di giovedì 15

giugno, presso il centro culturale Lumen. Segnaliamo un podcast creato da Sociolab dove si riassume ciò che è avvenuto durante ogni incontro con SIC!, si trova su Spotify e permette di rimanere aggiornati costantemente. Per la stessa ragione, invitiamo tutti a seguire ogni news sui social del gruppo di ricerca sociale.

di Clara Incerpi • foto di Duccio Burberi
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I GRAFFITI HANNO VINTO LA STREET ART NEL NUOVO LIBRO DI VANNI SANTONI

Sarà in libreria dal 5 maggio “Dilaga ovunque” (Laterza, 2023), la nuova opera dello scrittore toscano Vanni Santoni. A metà tra romanzo e saggio, il testo indaga il fenomeno della street art, dalle prime tag apparse negli anni ’70 sui muri dei quartieri di New York e Philadelphia, alla contaminazione col movimento hip hop tra gli anni ’80 e ’90, sino all’approdo nelle case d’asta e nei musei, come dimostrato dal caso Banksy o dalla contestata mostra del 2016 a Palazzo Pepoli a Bologna. “Dilaga ovunque” chiude la trilogia avviata da Santoni con “Muro di casse” (2015), testo che raccontava il fenomeno della

cultura rave in Europa, e a cui seguì “La stanza profonda” (2017), dedicato ai giochi di ruolo. Tre opere distinte nei temi ma accomunate dalla volontà di indagare, attraverso una forma espressiva ibrida (a cavallo tra romanzo, memoir e saggio), tre sottoculture nate ai margini della società, ma che hanno saputo imporsi nell’immaginario collettivo, fino a esserne assorbite e istituzionalizzate I graffiti ad esempio, sono oggi (anche) una forma d’arredo urbano, utilizzata dalle amministrazioni per valorizzare e riqualificare strade e quartieri. L’abbiamo visto anche qui a Firenze, dalle pareti del sottopasso delle Cure, a opere come “Leda e il cigno” (2013), realizzata da Ninjaz e Bue2530 in viale Strozzi, “Nel-

son Mandela” (2018), realizzata in piazza Leopoldo da Jorit, e “Giudizio universale” (2021) realizzata di Francisco Bosoletti nel quartiere Galluzzo.

INDAGINE SULLA LETTERATURA WORKING CLASS

Per ogni storia che si racconta e si pubblica, dobbiamo chiederci quante e quali altre storie sono state scartate. Perché se è vero che si legge poco, è anche vero che ciò che troviamo in libreria rappresenta solo una parte di mondo là fuori. Nel libro “Non è un pranzo di gala. Indagine sulla letteratura working class” (minimum fax, 2022) Alberto Prunetti, scrittore originario di Piombino (già autore della trilogia operaia “Amianto”, “108 metri” e “Nel girone dei bestemmiatori”), fa della sua personale esperienza, il perno di un discorso attorno alla letteratura delle classi lavoratrici. Perché seppur storicamente e politicamente silenziata, la working class (r)esiste tutt’oggi, e si identifica non solo con gli operai di fabbrica (vedi il caso Gkn), ma con nuove figure: dagli addetti alla ristorazione a quelli della logistica e dei servizi alla persona, arrivando persino ai lavoratori cognitivi (giornalisti, redattori, traduttori e copywriter). Figure professionali costrette a lavorare con salari bassi, privi di tutele contrattuali e

solidarietà di classe, la cui voce, insieme a quella dei lavoratori migranti, è stata rimossa dalla produzione letteraria, perché la working class è la classe consumatrice, non produttrice di cultura. E poi, chi ha da faticare non ha tempo scrivere, tantomeno di leggere. Ma il rimosso oggi riemerge, e riporta l’attenzione su un discorso fondamentale: non è vero che “siamo tutti ceto medio”. In un testo che mescola pamphlet, saggio, memoir e critica letteraria, Prunetti rivendica la necessità per la classe lavoratrice di riappropriarsi di quegli strumenti culturali (come la letteratura) storicamente dominati dalla borghesia, per far sì che la voce dei lavoratori torni a parlare per se stessa, senza che sia qualcun altro a rappresentarla in maniera grottesca e caricaturale. Dalla Gran Bretagna all’Italia, passando per la Francia, la Svezia, l’Argentina e l’America, emerge una wave letteraria che prova a decostruire lo sguardo morale e voyeuristico che la middle-class ha dato delle classi subalterne: se sei povero è colpa tua, ma se ti impegni, puoi riscattarti e diventare come noi. Svincolandosi da una rappresentazione ombelicale e vittimista,

la letteratura working class si muove dunque in una direzione collettiva e sistemica, e mira a politicizzare e attualizzare un conflitto mai realmente estinto, intersecandolo ad altre lotte, come antirazzismo, diritti delle donne e dei migranti, orientamento sessuale.

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COME IN CALIFORNIA STORIE E ASTRONAVI DA CAMPI BISENZIO

Sono passati più di 20 anni da quando Dave Eggers ha fondato a San Francisco 826 Valencia, celebre scuola di scrittura per ragazzi e ragazze. L’autore di “Il cerchio” e de “L’opera struggente di un formidabile genio” è sempre stato convinto che la padronanza della lingua e la capacità di scrittura siano fondamentali per la crescita di ogni individuo. Anche alle nostre longitudini, c’è chi la pensa allo stesso modo. Sono passati quasi 15 anni da quando Leonardo Sacchetti e Michele Arena hanno infatti ideato un progetto analogo per la cooperativa Macramé, a Campi Bisenzio. Si chiama Porto delle Storie, e aiuta giovani astronauti a lanciare razzi nello spazio. L’idea non è quella di forgiare premi Pulitzer, ma di usare la scrittura come forma di crescita. Oggi Arena è il presidente dell’Associazione: fondata ufficialmente nel 2009, lavora con scuole e biblioteche del territorio fiorentino, e dal 2012 a Campi ha anche una sede stabile. “Nel 2013 Eggers era a Firenze per il Premio Von Rezzori e chiese di incontrarci”, racconta Michele. “Parlò con i ragazzi, li ascoltò. Non si presentò neppure come scrittore”. D’altronde, difficile che un gruppo di adolescenti sia interessato alla lectio di un autore americano. “A loro dicemmo che era l’inventore della Apple, sennò probabilmente non sarebbero venuti”, scherza. Ma non è solo un aneddoto curioso: “Perché l’idea è quella di smontare la sacralità della scrittura e l’esclusività dei libri. Non è una scuola per eletti”. Al Porto c’è la ragazzina abituata a leggere, che frequenta il liceo, ma che è chiusa in una bolla. C’è il ragazzo che fa il

professionale e a cui tutti, tanto la famiglia quanto la scuola, hanno detto che le parole sono inutili. C’è la ragazza arrivata in Italia da pochi anni: ha un nome difficile da pronunciare, le maestre l’hanno ribattezzata “Giulia”, privandola con violenza dell’identità. L’adolescenza è uno spartiacque per la formazione. Già alle scuole medie viene creata una separazione netta tra chi un giorno sarà

un futuro lettore, chi scriverà, chi andrà all’università e chi invece considererà per sempre i libri come oggetti ostili. La cultura, a volte, può ampliare queste distanze.

Dopo aver pubblicato Come nascono gli incendi (Mondadori, 2020), Arena a maggio torna in libreria con un nuovo romanzo. La storia, sebbene sia pura fiction, deve molto all’esperienza del Porto delle Storie: narra di Zanushe, ma anche di Mario, Thomas, Rakel e Dylan, della loro periferia di cemento e palazzi, delle ingiustizie della vita e delle aule scolastiche. E della decisione di costruire un posto sicuro, una «scuola per numeri due» in cui cambiare le cose e riparare il mondo.

“Molti ragazzi associano la scrittura a qualcosa di respingente, ma poi è bello scoprire insieme che le parole stanno nelle canzoni, nei fumetti, anche nei post sui social. L’obiettivo è che ciascuno trovi la propria voce, intesa non tanto come stile, ma come capacità di espressione. Le parole e le storie servono per scrivere un racconto, ma anche per parlare, per fare amicizia, per instaurare una relazione”. I ragazzi si incontrano per scrivere una volta la settimana, gli altri giorni il Porto offre percorsi di sostegno scolastico. Il gruppo stabile è composto da 30-35 persone, tra gli 11 e i 19 anni. Prima dell’interruzione del covid, la ciurma era arrivata a contare fino a 150 ragazzi, seguiti da 10 educatori. Alla fine di ogni corso i racconti dei ragazzi vengono pubblicati in un libro. “La pubblicazione non è il fine, ma spesso è un riscatto per chi a scuola o a casa non ha occasione di esprimersi, la dimostrazione concreta che ce la possono fare e un modo per dare dignità a quello che hanno dentro. E poi se ne hai scritto uno anche tu, i libri fanno meno paura”

Ad oggi sono circa 700 i giovani che hanno pubblicato una storia nelle antologie del Porto L’ultima si intitola “Quanto manca alle sei”, contiene i testi di 30 autori e autrici, e sarà a giorni disponibile (info@portodellestorie.it).

Il Porto delle Storie fa parte di una rete internazionale chiamata The International Alliance of Youth Writing Center, e oggi è un modello per educatori e operatori culturali in tutta Italia. È una missione spaziale fatta solo di parole, ma le astronavi così arrivano ancora più lontano.

di Daniele foto di Porto delle Storie
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THE RECOVERY PLAN BLACK HISTORY IN FLORENCE

In via Santa Reparata, nel centro storico di Firenze, c'è The Recovery Plan, un centro di ricerca dedicato allo sviluppo, alla promozione e alla diffusione della produzione culturale degli afrodiscendenti in Italia.

“The Recovery Plan è dedicato al recupero di quei frammenti di storia che sono stati trascurati, sottovalutati o intenzionalmente oscurati, offrendo al contempo l’opportunità di recuperare l’impatto che questa mancanza di cura ha avuto sulla formazione della società contemporanea” ci dice Justin Randolph Thompson, presidente dell'Associazione Culturale BHMF. Justin è anche il co-fondatore e direttore del Black History Month Florence, “la prima piattaforma di ricerca che abbiamo sviluppato nel 2016. Si ispira alle iniziative del Black History Month negli Stati Uni-

ti, in Canada, nel Regno Unito e in tutta Europa, generando una rete tra istituzioni, scuole, associazioni e individui dedicata a promuovere un programma della durata di un mese che rifletta l’incredibile gamma di storie legate alle persone afrodiscendenti. Spingendosi oltre quella che troppo spesso è una percezione appiattita della Blackness (afrodiscendenza) in Italia, la piattaforma sostiene che ogni partner deve assumersi la propria responsabilità per spostare questa narrazione attraverso una programmazione annuale coerente. L’iniziativa è nata a Firenze e si è poi diffusa a Bologna, Torino, Milano, Roma e Faenza”. Per spiegare quanto sia preziosa la realtà di The Recovery Plan per la nostra città, Justin ci dice: “Firenze è un contesto culturale afflitto da una volontaria rimozione della maggior parte delle narrazioni storiche del passato. Ancorata storicamente a una visione sapientemente costruita del Rinascimento, la città è emblematica della svista storica e dell’insensibilità culturale.

Ville e Giardini incantati

Poiché la città è stata uno sfondo per la violenza razziale, il nostro lavoro fornisce un necessario cambiamento di prospettiva per orientare i visitatori e i residenti oltre la facciata. Stabilendo gli strumenti, la rete e le metodologie per le alleanze transnazionali interdisciplinari, il nostro lavoro è innovativo e cruciale non solo per Firenze e per l'Italia, ma per tutti coloro che sono alle prese con la scia culturale di storie di emarginazione e di esclusione e con le relative implicazioni socio-politiche”.

16 CONCERTI NELLE VILLE MEDICEE TOSCANE ore 18:00 / 19:00 / 21:30
/ Luglio
7a edizione INGRESSO GRATUITO oppure A PAGAMENTO a partire da €10,00 info e programma orchestradellatoscana.it sponsor con il sostegno di in collaborazione con COMUNE DI QUARRATA
Giugno
2023

TORNA IL FESTIVAL DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE

La sostenibilità tiene acceso il futuro: è questo lo slogan del Festival dello Sviluppo Sostenibile, che si terrà in Italia dall’8 al 24 maggio. La manifestazione, promossa dall’ASviS, vuole sensibilizzare sulla sostenibilità economica, sociale e ambientale, per attuare i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU. A Firenze, il 7 maggio alla Biblioteca delle Oblate, è da non perdere “Climate fresk”, il famoso gioco da tavolo collettivo, con carte che rappresentano le componenti del cambiamento climatico e devono essere associate per rapporti di causa-effetto. Il 19 maggio, poi, alla galleria La Fonderia, in via della Fonderia n. 42/R, merita una visita “Now no waste art”, la mostra d’arte contemporanea di opere realizzate con materiali di scarto da artisti emergenti, tra cui i toscani Chiara Mastrangelo e il duo Pietracito-Chiari, organizzata da Fondente Arte. Come a dire, perché ci sia un futuro, accendiamo il presente. A.C.

72 ORE DI BIODIVERSITÀ A

SCANDICCI

di Alessia Cersosimo

Da sabato 20 a lunedì 22 maggio si svolgerà a Scandicci la seconda edizione del festival “72 ore di Biodiversità”, organizzato dall’associazione Rete Semi Rurali ETS, con il patrocinio del Comune di Scandicci e della Regione Toscana. Dopo il successo dell’anno scorso, il festival, pur mantenendo il format e le sedi originali (sede RSR e Orti della Diversità), si sposta anche nel Parco e nel Castello dell’Acciaiolo, i cui spazi sono stati concessi gratuitamente dal Comune. Ne abbiamo parlato con Riccardo Bocci, direttore tecnico di RSR. “L’obiettivo del festival è di far percepire ai cittadini l’importanza della biodiversità per la nostra salute. Ciò che si coltiva diventa ciò che si mangia”, ci racconta. L’uniformità dei sistemi agricoli e delle colture ha influito negativamente sulla nostra dieta e “stiamo andando sempre più verso il modello americano. Abbiamo problemi di obesità già dai 6 ai 13 anni, perché mangiamo troppo e mangiamo male. È importante avere diete diversificate. La biodiversità è diversità biologica a diversi livelli e può essere genetica, di specie, di ecosistema”. Tra le tante iniziative, tutte gratuite su prenotazione sul sito www.rsr.bio/72ore, tranne alcune per cui è previsto un piccolo contributo, vi segnaliamo le più innovative. Sabato e domenica, nel Parco, oltre al mercato bio-agricolo con oltre 50 banchi, ci saranno vari laboratori. Sabato sera è in calendario un concerto della “Draba

Orkestar”, preceduto da un intervento di Fridays for Future Firenze e, nello stesso giorno, presso gli Orti della Diversità, un corso sull’autoproduzione delle sementi, oltre a un test, effettuato dal Gruppo di Agroecologia dell’Unifi e Rete Humus, per valutare la qualità del suolo. Negli spazi del Castello, invece, oltre a degustazioni di nuove varietà di cereali, si svolgeranno un pranzo e un aperitivo, quest’ultimo preparato da CIRFOOD, la cooperativa che gestisce le mense scolastiche a Scandicci, la quale promuove l’uso in cucina del miglio, anzi “i migli”, come ci insegna Riccardo, perché ne esistono specie diverse. È una coltura che potrebbe rivestire un ruolo da protagonista in futuro, essendo “a semina primaverile, quindi ha bisogno di poca acqua”. Domenica pomeriggio, tra gli stands del mercato, da non perdere il concerto itinerante de “La Nuova Pippolese”, che rallegrerà l’atmosfera. Lunedì, infine, previsti eventi per le scuole, la presentazione del nuovo progetto editoriale Edizioni SemiRurali e la proiezione, al cinema Cabiria, in prima assoluta, del documentario “La Terra mi Tiene” di Sara Manisera e Arianna Pagani, ultima tappa di una rassegna cinematografica a tema con altri due eventi, l’8 maggio con “Antropocene. L'epoca umana” di Jennifer Baichwal e il 15 maggio con “Alcarràs - L'ultimo raccolto” di Carla Simón. Non vi resta che andare a Scandicci e correre questa maratona green insieme a tutte le persone che credono nei valori della biodiversità.

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30 MARZO — 5 SETTEMBRE 2023

Luca Giordano

Maestro barocco a Firenze

palazzomediciriccardi.it

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SEI-TANOTTO LA TRIPPERIA VEGANA

CHE NASCE SUL BALCONE

Passando dal viale Guidoni potrebbe capitarvi di notare uno chef che da un balcone sta facendo calare un paniere pieno di panini vegani. La cosa può sembrare curiosa, ma l’ambito della ristorazione è sempre in fermento e offre continue novità: giocando con le tradizioni si può ancora oggi inventare nuovi piatti, e diventare popolari grazie al buon cibo. Questo è l’esempio di Sei-Tanotto, la prima e unica tripperia vegana della città di Firenze, un ristorante take-away fondato dallo chef di alta cucina vegana Gaetano Cerasuolo

L’attività è una ghost kitchen, un laboratorio di cucina creato durante la pandemia, e quello che oggi è un simbolo, servire i panini dal balcone, era allora un’esigenza

per rispettare le norme sanitarie. Sei-Tanotto propone un panino al lampredotto vegano, marchio registrato dallo chef, con un nome che gioca su un desiderio, quello di mangiare un panino che ricrea in tutto e per tutto il classico lampredotto senza utilizzare le interiora di animali. Il panino è realizzato con pane autoprodotto, e la ricetta segreta è a base di tre tipologie di funghi, uno dei quali proveniente dal tessuto fiorentino, salsa verde e salsa piccante: ingredienti che provengono da aziende del territorio toscano e che rispettano la tradizione di un piatto storico proiettandolo nel futuro. I panini vanno ordinati e il menu propone anche trippa, lesso e stracotto, tutto rigorosamente vegano. Abbiamo contattato lo chef Cerasuolo, che ci ha spiegato come il suo lampredotto vegano sia un omaggio a

Firenze e alla fiorentinità dietro al quale ci sono stati tre anni di accurato studio, e vuole essere una valida alternativa alla ricetta originale. Sei-Tanotto propone una cultura del territorio a tutto tondo, ed è attivamente impegnato nella riqualificazione delle aiuole e della pulizia delle strade di viale Guidoni. L’attività si espanderà molto presto, e il suo successo è confermato anche dall’alto numero di fiorentini, non solo vegani, che apprezzano quotidianamente le sue specialità.

ANCHE CHI PARLA DI FISCO PUÒ AVERE TANTI FOLLOWER

Chi non vorrebbe avere nella propria vita qualcuno che gli spieghi, con parole semplici e fare allegro, quelle rognose questioni fiscali con cui prima o poi dovrà avere a che fare? Probabilmente tanti. Ebbene, oggi, questi possono sentirsi più sereni, perché digitando su TikTok (ma anche su Instagram, Facebook e YouTube) “Lore il commercialista”, troveranno proprio questo qualcuno.

“Lore il commercialista” è una pagina social creata da Lorenzo Serni, un professionista fiorentino del settore che, da ottobre 2022, ha aggiunto alla sua professione d’ufficio quella d’influencer. Quasi ogni giorno, Serni carica video sulla pagina nei quali dispensa consigli e spiegazioni utili sulle ultime novità in tema fiscale. Flat tax, regimi forfettari, cedolare secca, bonus asili nido, sono alcuni esempi dei temi trattati. Lorenzo è riuscito a ben coniugare un linguaggio semplice e informale, a spiegazioni cor-

rette e facilmente comprensibili. Senza ogni tanto farsi mancare qualche battuta che, col suo forte accento fiorentino, diventa ancor più divertente.

“Lore il commercialista” è arrivata a contare sul social cinese quasi quarantamila follower. E, considerando che TikTok è la piattaforma utilizzata dai giovanissimi per guardare perlopiù video di balletti e sketch, quello di Serni diventa un risultato notevole. Il seguito che Lorenzo ha ottenuto, rinforza quella teoria secondo cui non sono gli argomenti a essere noiosi o difficili, bensì è chi divulga o insegna che riesce a essere più o meno in grado di coinvolgere l’ascoltatore Piero Angela, il noto divulgatore scientifico, ha vissuto la sua intera vita professionale interpretando il detto latino ludendo docere, che significa insegnare divertendo. Alla luce dei risultati conseguiti dal creatore di SuperQuark, non proprio da buttare, si può forse sostenere che il simpatico commercialista fiorentino abbia trovato un valido modo per diffondere il proprio sapere.

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IMPARARE L’UNDERGROUND CON NINOTCHKA

di Asia Neri • foto di Zero Stress

La street culture è scuola. Ninotchka Underground School è un progetto pionieristico pensato dallo storico street shop fiorentino di via dei Pandolfini, una proposta didattica dedicata al mondo delle sottoculture che si articola in quattro campi di interesse. Il graffitismo tra spray, poster e stencil art; la musica, dal djing e scratching alla produzione musicale e alla scrittura rap; l’orientamento al tatuaggio; la stampa serigrafica. Per comprendere questo innovativo progetto, non si può prescindere da conoscerne il promotore. Nel 2006, Tommaso Dorowin aka Cruko apre a Firenze uno spazio autentico e radicale. Ninotchka è la casa fiorentina dell’underground, un punto di riferimento per l’accurata selezione di articoli e produzioni indipendenti - spray, street wear, piercing, tattoo supply, stampe, libri e zine, vinili,

cassette - ma soprattutto un luogo di culto e di scambio intergenerazionale, immerso nella scena urban locale, italiana e internazionale. Una premessa necessaria per raccontare l’offerta formativa che NU School promuove per avviare un percorso professionalizzante rivolto alle giovani generazioni, confermando come le forme di espressione legate alle subculture abbiano ormai generato nuove opportunità lavorative e occupazionali. I corsi si rivolgono a ragazzi e ragazze dai 12 ai 15 anni oppure dai 16 in su, le lezioni teorico-pratiche si svolgono all’Accademia D’Arte di Firenze e i docenti appartengono alla scena della street culture fiorentina. Dopo il corso di spray, stencil e post art tenuto da Ninjaz e quello di serigrafia condotto da Martina Selvi aka Manolesta il mese scorso, maggio 2023 si apre con il labo-

NOA INK REALTÀ ITALIANA

DAI TRATTI INTERNAZIONALI

Tra le nuove realtà che stanno occupando la Manifattura Tabacchi troviamo lo studio di tatuaggi e piercing Noa Ink. La fondatrice è la giovane e talentuosa Noa Yannì, tatuatrice con un’esperienza lunga e variegata alle spalle. Figlia d’arte, decide di iniziare il suo percorso di studi artistici a Lucca, per poi proseguire presso l’Accademia delle Belle Arti di Firenze. L’incontro con il mondo del tatuaggio sarà del tutto casuale, ma si rivelerà una vera e propria svolta per la sua carriera. Così nel 2006 Noa aprirà il suo primo studio a Pieve a Nievole, un piccolo paesino toscano, e da quel momento la sua ascesa sarà costante. “Mi definisco ‘cittadina del mondo’”, afferma, “Ho vissuto qualche mese

a New York alla ricerca della mia identità artistica e da sempre amo viaggiare, per aggiungere un pezzetto a quella che sono, a ciò che rappresenta per me l’arte e in particolare il tatuaggio”. Negli ultimi anni si è dedicata totalmente allo stile realistico; abilissima nel disegno, ha fatto della pelle la sua tela bianca. Oltre alla sede storica a Montecatini, Noa Ink nel tempo ha aperto anche a Pietrasanta, Lucca e ora Firenze. “Amo questa città, centro d’arte e cultura, aprire uno studio qua era un obiettivo che mi ponevo da tempo” E così in via delle Cascine 35, da marzo 2023, è operativo il nuovo studio con otto postazioni che si prefigge di essere principalmente un luogo di scambio, ricerca e professionalità. Una delle sue caratteristiche principali è la continua evoluzione, nuovi artisti circolano periodicamente in studio,

ratorio di Scrittura e produzione rap di Charlie Dakilo (6-7 maggio); prosegue con quello dedicato ai Mixed Media di Ninjaz (13-14 maggio); al quale segue il corso Dj & Scratch con Orlando Tagliolini (20-21 maggio); e si conclude con l’Orientamento al tatuaggio di Mattattoo Matteo Masini (27-28 maggio). Per maggiori informazioni sul programma dei corsi, vi consigliamo di visitare la pagina IG @ninotchka_underground_ school o di contattare nuschool@ninotchka.it.

provenienti da ogni parte d’Italia e non solo, e il team è affiatato e variegato; ogni tatuatore è specializzato in uno stile differente, vive quest’arte come mezzo per raccontare storie ed esprimere emozioni. Il team è sempre aperto ad accogliere nuove leve, alle quali insegnare ma soprattutto dalle quali trarre qualcosa; Noa Ink, studio dallo sguardo internazionale, è una realtà da scoprire.

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l’Agenda di maggio

LUNEDÌ 1

3 MIDA | 87° MOSTRA INT. DELL'ARTIGIANATO Fortezza da Basso (FI) ing. da 5€

3 MOSTRA MERCATO DI PIANTE E FIORI

Giardino dell’Orticoltura (FI) ing. gratuito

3 LINO MIELE

Astanga Yoga Firenze (FI) ing. NP

3 CALENDIMAGGIO | CHILLE DE LA BALANZA San Salvi (FI) ing. gratuito

3 FESTA DEL 1 MAGGIO

Ist. Ernesto De Martino, Sesto Fiorentino (FI) ing. grat.

3 Y.Z. KAMI. LIGHT, GAZE, PRESENCE (fino al 24/09) Museo Novecento (FI) ing. da 4,50€

MARTEDÌ 2

3 SUPERCONFESSIONI MEGAMORENTI Teatro Puccini (FI) ing. 20€+dp

3 I MARTEDÌ DEL CONSERVATORIO CHERUBINI Institut français Firenze (FI) ing. gratuito

3 PSICOMAGIA DI A. JODOROWSKY

Cinema Astra (FI) ing. 6€

3 STRADA SCARLATTA / SANJURO

Cinema La Compagnia (FI) ing. da 4€

3 PRESENTAZIONE “L’ECO DELLA VALLE - SULLE NOTE DELLO ZEN”

Il Conventino Caffè Letterario (FI) ing. gratuito

MERCOLEDÌ 3

3 STAND UP COMEDY SHOW

YellowSquare (FI) ing. gratuito

3 ITALIAN POETRY TODAY

Libreria Malaparte (FI) ing. gratuito

3 TOUR DE FUNK

Il Fermino (FI) ing. gratuito

GIOVEDÌ 4

3 XENAKIS | LA LÉGENDE D’EER CANGO (FI) ing. da 5€

3 PRESENTAZIONI SUL DIVANO:

IL PARCO DELLA LUNA

L’ornitorinco (FI) ing. gratuito

3 MILLETARÌ E CARBONARE | ORT

Teatro Verdi (FI) ing. da 15€+dp

3 PSICOMAGIA DI A. JODOROWSKY

Cinema Astra (FI) ing. 6€

3 STREETBOOK MAGAZINE #27 LAUNCH PARTY

C4 Centro di Cont. Culturale (FI) ing. con tessera

3 EL FRESCO

Il Fermino (FI) ing. gratuito

3 GINEVRA FENYES | CONO O COPPETTA?

Teatro Puccini (FI) ing. da 15€+dp

3 APERITIVO & U2 TRIBUTE LIVE NOF (FI) ing. gratuito

3 LA CITTÀ DEI GIOVANI LETTORI (fino al 6/05)

Villa Bardini (FI) ing. gratuito

3 PRES. “PRIMA DELLA RIVOLTA”

Libreria Malaparte (FI) ing. gratuito

3 PRES. “LA MEMORIA DELLE NUVOLE”

E “DUE DI BRISCOLA”

Il Conventino Caffè Letterario (FI) ing. gratuito

VENERDÌ 5

3 CIAO DISCOTECA ITALIANA Manifattura Tabacchi (FI) ing. da 10€+dp

3 THOLLEM MCDONAS Circolo Arci Progresso (FI) ing. NP

3 TORNEO I VERSI POETRY SLAM: FINALISSIMA L’ornitorinco (FI) ing. gratuito

3 GIO EVAN

Red La Feltrinelli (FI) ing. gratuito

3 OATLY Street Levels Gallery (FI) ing. gratuito

3 KARAOKE NIGHT YellowSquare (FI) ing. gratuito

3 GUARDARE E ASPETTARE: ENRIQUE MARTÍNEZ CELAYA (fino al 5/06)

Museo Marino Marini (FI) ing. da 6€

3 GLI UCCELLI + WILLIAM SHAKESPEARE’S HALF TIME JOB (fino al 07/05)

Teatro Goldoni (FI) ing. da 5€+dp

3 GINEVRA FENYES | CONO O COPPETTA?

Teatro Puccini (FI) ing. da 15€+dp

3 VERNISSAGE “FINDING HOME”

Il Conventino Caffè Letterario (FI) ing. gratuito

SABATO 6

3 INAUGURAZIONE ALBERI DI LUCE | MOSTRA DI LUCIANO SABADIN (fino al 27/05)

Etra Studio Tommasi (FI) ing. gratuito

3 YOGA ALL'ANCONELLA | YOGADANCE FIRENZE (tutti i sabati di maggio) Parco dell’Anconella (FI)

3 CARNE / CREATURE DI DIO / DOPO IL MATRIMONIO La Compagnia (FI) ing. da 6€

3 UFOMAMMUT LIVE + NUDIST

GLUE Alternative Concept Space (FI) ing. con tessera

3 CRICKETS LULLABY

Circolo Arci Progresso (FI) ing. NP

3 NU SCHOOL | CORSO SCRITTURA E PRODUZIONE RAP (fino al 7/05) Via dei Pandolfini (FI) ing. NP

3 APERITIVO E LIVE JAZZ - CON PHELAN BURGOYNE TRIO

Il Conventino Caffè Letterario (FI) ing. gratuito

3 WORKSHOP DI GRAFICA E ANIMAZIONE 3D (tutti i sabati di maggio)

C4 - Centro di Cont. Culturale (FI) ing. 89€+tessera

DOMENICA 7

3 SUNDAY MUSIC BRUNCH CON TRIONIRICO

InStabile - Culture in movimento (FI) ing. NP

3 GINEVRA DI MARCO E FRANCO ARMINIO La Compagnia (FI) ing. da 18€

3 SAFFO Mago Merlino Tea House (FI) ing. grat. su pren.

3 CHIUSURA MOSTRA

Ist. Ernesto De Martino, Sesto Fiorentino (FI) ing. grat.

3 VISITA GUIDATA ALLA SINAGOGA Sinagoga di Firenze e Museo Ebraico (FI) ing. da 6€

3 LE FAVOLOSE. RASSEGNA "PEZZI UNICI" Centro per l'arte cont. Luigi Pecci (PO) ing. NP

3 PISE DJ

Il Fermino (FI) ing. gratuito

3 SHAKESPEARE A COLAZIONE

Il Conventino Caffè Letterario (FI) ing. NP

LUNEDÌ 8

3 PRES. "BOLERO AVANA" DI CARLA VITANTONIO L’ornitorinco (FI) ing. gratuito

3 CARNE / CREATURE DI DIO (fino al 10/05)

La Compagnia (FI) ing. da 4€

MARTEDÌ 9

3 SCUOLA DI PICCOLA FALEGNAMERIA (anche 12-16-19-23-26/05)

Galleria Isolotto (FI) ing. 20€ per 4 incontri

3 ANDREW FABER: TI PASSO A PERDERE TOUR Teatro Puccini (FI) ing. 17€+dp

3 IVANO BISI | STAND UP COMEDY SHOW NOF (FI) ing. gratuito

3 PRES. DELLA COLLANA EDITORIALE “ELLISSE”

Il Conventino Caffè Letterario (FI) ing. gratuito

MERCOLEDÌ 10

3 TANANAI

Nelson Mandela Forum (FI) ing. da 29€+dp

3 SAN DONATINO - APERITIVO COL PRODUTTORE

Vineria Sonora (FI) ing. gratuito

3 “LA LUCE DANZA IRREQUIETA. DIARIO 1942-1943 DI CARLA SIMONS”

Il Conventino Caffè Letterario (FI) ing. gratuito

GIOVEDÌ 11

3 FREQUENZE ROCK Libreria Libraccio (FI) ing. gratuito

3 ARTE PER IL SOCIALE - TALK CON LUCHADORA C4 - Centro di Cont. Culturale (FI) ing. con tessera

3 UFF URBAN FOOD FESTIVAL Quartiere San Donato (FI) ing. gratuito

3 ANTONIO MORESCO PARLA DEL SUO “LA LUCINA” Libreria Malaparte (FI) ing. gratuito

3 MUFFA DJ Il Fermino (FI) ing. gratuito

3 CORSO BASE DI ASTROLOGIA

Il Conventino Caffè Letterario (FI) ing. NP

VENERDÌ 12

3 NOBODY NOBODY NOBODY IT'S OK NOT TO BE OK CANGO (FI) ing. da 5€

3 FESTIVAL SULL’UMORISMO Livorno (LI) ing. NP

3 PRESENTAZIONI SUL DIVANO: ASTRI AMARI L’ornitorinco (FI) ing. gratuito

3 ANTROPOCENE 4800 via Laura 48 (FI) ing. gratuito

3 PRES. “GALATEO DEL CAMMINARE. IL TREKKING COME STILE DI VITA”

Il Conventino Caffè Letterario (FI) ing. gratuito

3 DENTE IN CONCERTO Viper Theatre (FI) ing. 20€+dp

3 CAVEMAN Teatro Puccini (FI) ing. da 20€+dp

3 GNUT Circolo Arci Progresso (FI) ing. 10€+tessera

MUSICA \ TEATRO \ CINEMA \ ARTE \ EVENTI

3 NOVELLE TEATRALI

Teatro Goldoni (FI) ing. da 5€+dp

SABATO 13

3 FEDERICO SACCHI | WONDERFUL VISIONS

Teatro Puccini (FI) ing. 10,50€+dp

3 DICTAPHONE | GLORYTELLERS

Sala Vanni (FI) ing. da 13€+dp

3 GIUSY PALOMBA PRES. ”LA TRAMA ALTERNATIVA”

Libreria Malaparte (FI) ing. gratuito

3 TURCHESE 4 + VERNISSAGE DI VIRGINIA ZOLI

L’ornitorinco (FI) ing. gratuito

3 WINE WEEKEND (fino al 15/05)

Parco dell’Acciaiolo (FI) ing. da 17€

3 NU SCHOOL | CORSO MIXED MEDIA (fino al 14/05)

Via dei Pandolfini (FI) ing. NP

3 APERITIVO E LIVE JAZZ CON ORTHOPÉDIE MUSIC

Il Conventino Caffè Letterario (FI) ing. gratuito

DOMENICA 14

3 SUNDAY MUSIC BRUNCH CON TRIONIRICO

InStabile - Culture in movimento (FI) ing. NP

3 VISITA GUIDATA ALLA SINAGOGA DI FIRENZE

Sinagoga di Firenze e Museo Ebraico (FI) ing. da 6€

3 VISITA PARCO MEDICEO DI VILLA DEMIDOFF

Villa Demidoff Pratolino (FI) ing.d a 10€

3 FINALE FIRENZE SUONA CONTEST 2023

Viper Theatre (FI) ing. NP

3 RIGENERAZIONI _ SEGNALI E IMPULSI PER RIPENSARE LA CITTÀ

MArS Spazio Michelucci, Colle di Val d'Elsa (SI) ing. NP

3 ONLY USATO - SECOND HAND E VINTAGE MARKET

Il Conventino Caffè Letterario (FI) ing. gratuito

LUNEDÌ 15

3 GIANLUCA LIGUORI PRES. ”VITE DI TRAVERSO”

Libreria Malaparte (FI) ing. gratuito

MARTEDÌ 16

3 I MARTEDÌ DEL CONSERVATORIO CHERUBINI

Institut français Firenze (FI) ing. gratuito

3 MONTAGNA IN SCENA

Spazio Alfieri (FI) ing. 16€

3 PRES. “SCINTILLE DI OSCURITÀ”

Il Conventino Caffè Letterario (FI) ing. gratuito

MERCOLEDÌ 17

3 ITALIAN POETRY TODAY

Libreria Malaparte (FI) ing. gratuito

3 GRANT LEE PHILLIPS LIVE Circolo Arci Progresso (FI) ing. 15€+tessera

3 LA PRIMAVERA IN CORNICE | LABORATORIO

Il Conventino Caffè Letterario (FI) ing. 40€

3 MOSTRO ILL TOUR

Viper Theatre (FI) ing. NP

3 PRATO A TUTTA BIRRA 2023 (fino al 21/05)

Piazza Del Mercato Nuovo (PO) ing. gratuito GIOVEDÌ 18

3 MARINA PIERRI PARLA DEL SUO “LILA”

Libreria Malaparte (FI) ing. gratuito

3 BUCCI DJ SET

Il Fermino (FI) ing. gratuito

3 TORINO UNA SEGA UNA SEGA 2

C4 - Centro di Cont. Culturale (FI) ing. con tessera VENERDÌ 19

3 PRES. LIBRO "IL MAROCCOLARIO"

Le Murate Caffè Letterario (FI) ing. gratuito

3 MODENA CITY RAMBLERS Piazza del Mercato Nuovo Prato (PO) ing. gratuito

3 HANDLOGIC | PRES. DISCO

Limonaia di Villa Strozzi (FI) ing. gratuito

3 ROSATO DAY - GLI SGANGHERATI WINE COMPANY

Il Fermino (FI) ing. gratuito

SABATO 20

3 NU SCHOOL | CORSO DJ & SCRATCH (fino al 21/05) Via dei Pandolfini (FI) ing. NP

3 DANIO MANFREDINI | DIVINE (fino al 21/05)

Il Lavoratorio (FI) ing. NP

3 COSTELLAZIONI FAMILIARI | SEMINARIO Yoga In Centro (FI) ing. NP

3 RIGENERAZIONI _ SEGNALI E IMPULSI PER RIPENSARE LA CITTÀ CastelloHub, Colle di Val d'Elsa (SI) ing. NP

3 ARTI E MESTIERI | BOTTEGHE APERTE + SPETTACOLO (fino al 21/05)

Il Conventino Caffè Letterario (FI) ing. NP

3 APERITIVO LIVE JAZZ CON HARRY'S JAZZ COMBO

Il Conventino Caffè Letterario (FI) ing. gratuito

DOMENICA 21

3 ANTHONY CIACCIO E MICHELA D'AMICO Fondazione Franco Zeffirelli (FI) ing. 15€

3 SUNDAY MUSIC BRUNCH CON TRIONIRICO InStabile - Culture in movimento (FI) ing. NP

3 VISITA GUIDATA ALLA SINAGOGA DI FIRENZE Sinagoga di Firenze e Museo Ebraico (FI) ing. da 6€

3 VIAGGIO SONORO

Villa Vrindavana (FI) ing. da 20€

3 NICOLAS PAGE E CUMBITO + MOSTRA INNA MOROZOVA

Il Fermino (FI) ing. gratuito

LUNEDÌ 22

3 RAN

La Compagnia (FI) ing. da 5€

3 TAVOLA LATINA (fino al 24/05)

The Lodge Club e altre location (FI) ing. NP

MARTEDÌ 23

3 ANDREA BATTISTONI | ORT Teatro Verdi (FI) ing. da 25€+dp

3 PRES. LIBRO MARCO SALUCCI

Il Conventino Caffè Letterario (FI) ing. gratuito

MERCOLEDÌ 24

3 INAUGURAZIONE MARINA BALLO CHARMET Galleria Il Ponte (FI) ing. gratuito

3 MAI MUTE

La Compagnia (FI) ing. 5€

GIOVEDÌ 25

3 FEDERICO CIPRIANI

Il Fermino (FI) ing. gratuito

VENERDÌ 26

3 THE ANGEL ACADEMY OF ART (fino al 28/05) Via Nardo di Cione 1 (FI) ing. gratuito

3 LA CITTÀ CHE RESPIRA

Fondazione Architetti Firenze (FI) ing. NP

3 GIAMPAOLO SIMI PRESENTA “SARÀ ASSENTE L'AUTORE”+ GRUPPO DI LETTURA Libreria Malaparte (FI) ing. gratuito

3 DECIBEL PRESENTS: COSMO LIVE Viper Theatre (FI) ing. 32€+dp

3 A PUGNI CHIUSI IN TEATRO Anfiteatro delle Cascine (FI) ing. da 22,50€+dp

SABATO 27

3 LANDSCAPE WALKING TOURS | ESCURSIONE Fiesole (FI) ing. 15€ con prenotazione

3 BIG LEBOWSKI MARGINI FEST Combo (FI) ing. da 8€

3 PRES. LIBRO “LE BARRICATE E IL PALAZZO” Ist. Ernesto De Martino, Sesto Fiorentino (FI) ing. grat.

3 GIULIA SCOMAZZON PRESENTA “LA PAURA FERISCE COME UN COLTELLO ARRUGGINITO” Libreria Malaparte (FI) ing. gratuito

3 AUTO-RITRATTO #03 (fino al 3/06) ONART Gallery (FI) ing. gratuito

3 RIGENERAZIONI _ SEGNALI E IMPULSI PER RIPENSARE LA CITTÀ

Sonar, Colle di Val d'Elsa (SI) ing. NP

3 NU SCHOOL | INTRODUZIONE AL TATUAGGIO (fino al 28/05) Via dei Pandolfini (FI) ing. NP

DOMENICA 28

3 PIMP MY VINTAGE Molo Firenze (FI) ing. gratuito

3 JOYCE MAYNARD PRES. “UN GIORNO DI FESTA” Libreria Malaparte (FI) ing. gratuito

3 VISITA GUIDATA ALLA SINAGOGA DI FIRENZE Sinagoga di Firenze e Museo Ebraico (FI) ing. da 6€ LUNEDÌ 29

3 SOGNI

La Compagnia (FI) ing. 5€ MARTEDÌ 30

3 I MARTEDÌ DEL CONSERVATORIO CHERUBINI Institut français Firenze (FI) ing. gratuito

3 GIORGIA

Teatro della Pergola (FI) ing. da 49€+dp

3 PRES. “LA POESIA NON FINISCE”

Il Conventino Caffè Letterario (FI) ing. gratuito MERCOLEDÌ 31

3 ITALIAN POETRY TODAY

Libreria Malaparte (FI) ing. gratuito

3 PRES. “ACCADDE A FIRENZE”

Il Conventino Caffè Letterario (FI) ing. gratuito

il magazine
per tutte le famiglie

MAGGIO DA NON PERDERE

GUARDARE E ASPETTARE

31 MARZO – 5 GIUGNO 2023 • MUSEO MARINO MARINI

Dal 31 marzo al 5 giugno 2023 il Museo Marino Marini di Firenze presenta Guardare e aspettare: Enrique Martínez Celaya Sculture Selezionate 2005-2023, la prima mostra in Italia dell’artista Enrique Martínez Celaya, nato a Cuba e residente a Los Angeles. Formatosi come pittore, in oltre trent’anni di pratica artistica, Martínez Celaya ha sperimentato anche la scultura, la fotografia, il video e la scrittura indagando attraverso tutti questi media le relazioni fondamentali tra l’uomo e il mondo. Il suo linguaggio figurativo affonda le radici nella natura, partendo da immagini comuni e familiari come alberi, fiori, fiumi, cieli, mare, ma anche animali e figure umane. L’iniziale semplicità di questo immaginario, però, lascia il posto a un’esperienza più profonda, opaca e instabile, che si cela sotto la superficie.

LA DEMOCRAZIA DEL CORPO

4, 5 E 12 MAGGIO • CANGO

Ultimi due appuntamenti a maggio per la rassegna La Democrazia del corpo, curata da Virgilio Sieni al Cango, con La Légend d’Eer [Diatope] (4 e 5 maggio), un’opera audiovisiva performativa e installativa che reinterpreta la storica composizione del 1977 del celebre compositore Iannis Xenakis, curata da Tempo Reale con cento dispositivi luminosi autocostruiti tratti dalla quotidianità, mille metri di cavi e nove altoparlanti. Il gran finale è affidato il 12 maggio a Daniele Ninarello con NOBODY NOBODY NOBODY It's Ok Not To Be Ok (Appunti, celebrazioni e proteste di un corpo vulnerabile), una performance che, partendo dalla sua esperienza autobiografica, si manifesta come processo totalmente aperto, un discorso danzato che indaga le memorie e le tracce lasciate sul corpo dalla cultura del controllo, della violenza e dell’offesa.

UFOMAMMUT LIVE + NUDIST

6 MAGGIO • GLUE ALTERNATIVE CONCEPT SPACE

GLUE e Dio Drone sono lieti di invitarvi a una serata ad altissimo concentrato di valvole e watt. Sul palco, di ritorno a Firenze per la prima volta dopo 10 anni, gli Ufomammut, storico trio italiano che non ha bisogno di presentazioni e che attraverserà la penisola con il nuovo album Fenice, primo lavoro della nuova formazione in uscita per Neurot Recordings. In apertura i local hero Nudist dagli ampli roventi con la nuova line up. Per oltre due decenni, gli Ufomammut hanno unito la pesantezza e la maestosità del culto dei riff sludge con la tradizione psichedelica, creando un suono cosmico, futuristico e in technicolor destinato a un’immersione totale. Il nuovo album Fenice rappresenta l’ulteriore rinascita della band e la sua capacità di ripartire dopo che tutto sembrava finito.

UFF – URBAN FOOD FESTIVAL

DALL’11 AL 14 MAGGIO • QUARTIERE SAN DONATO

All’interno del Quartiere San Donato (zona Firenze Novoli), precisamente in via Forlanini 1, dall’11 al 14 maggio si terrà la quinta edizione dell’UFF - Urban Food Festival, uno street food selezionato e di qualità proveniente da tutta Italia per gustare ottimi piatti sia a pranzo che a cena. Oltre al cibo ci sarà anche il mercatino con dischi in vinile o CD di ogni genere, giradischi, vecchie radio, fumetti storici da collezioni e uscite manga recenti, oggetti e abbigliamento vintage per tutti i gusti, giochi da tavolo e la Fiera con pietre e giocattoli di una volta. Inoltre, alcune scuole di ballo della zona si esibiranno e coinvolgeranno il pubblico con prove libere di corsi. Il tutto è a ingresso completamente gratuito

GNUT

12 MAGGIO • CIRCOLO ARCI PROGRESSO

Il cantautore napoletano Gnut arrivata al Circolo Arci Progresso di Firenze per presentare Nun te ne fa’, il suo ultimo e quarto lavoro in studio. Gnut da anni calca le scene musicali seguendo il suo cammino, unico e personale, un songwriting che fa incontrare Nick Drake e Elliot Smith con la tradizione cantautorale italiana e la canzone napoletana di Roberto Murolo. Il titolo del nuovo album in napoletano significa “non dare troppo peso ai problemi”, un modo di dire che rappresenta anche una filosofia di vita che contraddistingue tutto il sud Italia e in particolare Napoli. Nun te ne fa’, è il risultato di un lavoro di scrittura che ha preso il via nel 2014, grazie all’amicizia e ai forti legami artistici stretti con il poeta partenopeo Alessio Sollo e il singer songwriter inglese Piers Faccini

30 ANNI DI VENTI LUCENTI

1-7 E 19-23 GIUGNO • TEATRO DEL MAGGIO

Venti Lucenti nasce dall’esperienza e dalla vocazione di professionisti del teatro, della formazione, della promozione socio-culturale e dell’audience development, con lo scopo di creare veri e propri progetti educativi cuciti su misura per imparare ad amare la musica, l’opera e il teatro, vivendoli in prima persona. In occasione del suo trentesimo compleanno a maggio, due iniziative molto belle da segnalare, entrambe al Teatro del Maggio: dal 1 al 7 giugno La Historia de Carmen, una riduzione dell’opera di G. Bizet con 300 bambini e ragazzi delle scuole di Firenze al fianco di artisti professionisti, e dal 19 al 23 giugno e dal 4 al 8 settembre All’Opera … In campo!, un progetto che si configura come un campo estivo teatrale e musicale per bambini e ragazzi dagli 8 ai 14 anni. (Leggi sul lungarnofirenze.it l’intervista al direttore artistico Manu Lalli)

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IL MAGICO MONDO DI AMBRA TRA TAROCCHI, STELLE ED ESSENZE

Apochi passi da Campo di Marte

Ambra gestisce da oltre dieci anni, oggi insieme al figlio Alessio, Magicamente Shop. Possiamo chiamarla magia? Chiedo ad Alessio, riguardo alla capacità di interpretare le carte. Mi fa intendere che sì, la possiamo chiamare così. Ma non solo: la cartomanzia, come la lettura del cielo richiedono una ferrea deontologia. Tiene a sottolinearlo la stessa Ambra, biondissima signora, distinta ed estremamente simpatica: “Faccio questo lavoro da 44 anni e ho avuto moltissimi clienti, anche famosi, ho avuto molte gratificazioni e quasi tutti sono ritornati”. Nel suo bellissimo studio consultorio ci sono in effetti foto, certificati e diplomi che testimoniano solidità professionale.

Alcuni principi da rispettare: “Non rispondiamo a chi ci chiede domande sulla salute e su altri temi particolarmente sensibili, magari preferiamo trovare un modo

per aggirare la risposta”. Netto è anche il giudizio nei confronti di chi si improvvisa cartomante o di chi approfitta dell’eccessiva credulità di alcuni clienti: “In certi casi ho pregato chi avevo davanti di andarsene, ma anche chi mi sono accorta che in realtà voleva solo mettermi alla prova” Magica è anche la storia di come Ambra ha iniziato: “Avevo circa 7/8 anni e mi sono messa da sola a disegnare le figure dei tarocchi sul fondo delle scatole di scarpe. È così che mi sono costruita il primo mazzo. Mia madre è rimasta sbigottita!”

Per certe cose, mi confermano sia Alessio che Sara, anche lei impiegata in negozio, serve essere portati. Predisposizione? Passione? “Dono” conferma Ambra. Ma occorre la massima attenzione: l’esoterismo che qui si pratica non ha nulla a che fare con la stregoneria e il paganesimo né tanto meno con il satanismo. Cosa a parte l’astrologia: il transito dei pianeti influenzerebbe il carattere e il destino delle persone.

Insomma anche in questo modo, in uno

spazio dove tra mazzi di tarocchi (di cui alcuni il cui valore supera le 200 euro), amuleti, pietre, essenze e candele essenziali (preparate dallo stesso Alessio) si perpetua una delle tradizioni bottegaie fiorentine d’eccellenza.

SPAZI A MARGINE

“La storia del parco del Museo Stibbert ha inizio con l’acquisto da parte della famiglia di Federigo Stibbert della villa Mezzeri nel 1849, al tempo con un giardino detto all’italiana, caratterizzato da geometrie che racchiudono gli spazi con siepi e sempreverdi e aiuole fiorite. Verso la metà degli anni Settanta dell’Ottocento il suo rinnovamento fu caratterizzato dalla scelta di quegli elementi architettonici che ne fanno globalmente un esempio di giardino romantico all’inglese, basato sull’accostamento di naturale e artificiale, dove non mancano anche elementi più vicini a quello all’italiana, con l’inserimento di sculture e busti classici, nonché statue in terracotta vicine al gusto dei giardini fiorentini”.

La strada di via Vittorio Emanuele II è sempre stata un grande via vai di macchine e persone, essendo uno dei percorsi più veloci per raggiungere il centro di Firenze dalle periferie. Fin dai suoi primi ricordi Nicolò ha sempre dormito nella stanza che affacciava su quella strada di passaggio, esattamente di fronte a via Federico Stibbert. Ogni tanto nei suoi sogni più vividi immaginava di uscire dalla finestra e di poter correre fino al parco del museo, per nascondersi tra le ombre degli alberi e poter ammirare le statue dormienti, totalmente indisturbato, accompagnato solo dal rumore del vento di passaggio sulle acque del laghetto.

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Brevi Cronache Librarie

Racconti Fiorentini con la scusa di un Libro di Carlo Benedetti

«Non crederle quando dice di amarti»

Con una manata tirò giù un intero scaffale di spaghetti integrali. Lo sapevo che non era sempre vero, ma mi amava la maggior parte delle volte. A me sembrava anche troppo. Sì, aveva un amante, non c’era bisogno di prendersela con la pasta, ma ce l’avevo anch’io e non costringevo la Coop di Gavinana a buttare una quindicina di chili di roba. Com’ero finito in quel triangolo era per me un mistero: non avevo fatto nulla, era successo senza di me. Uscendo le vidi che parlavano e mi chiesi se fosse il caso di avvicinarmi. Erano così belle alla luce del pomeriggio, con la statua di Bartali incendiata dal sole. Sembrava impossibile che fosse un caso. Avevano architettato tutto per costringermi a scegliere? Mi videro e continuarono a parlare come si fa con i bambini. Non riuscivo a sentire cosa dicessero, magari non parlavano neanche di me. Quando le raggiunsi, si salutarono e mi lasciarono lì da solo con due pesanti buste della spesa. Una si ruppe rovesciando arance e marmellata sul cemento, l’altra l’appoggiai io delicatamente e continuai a camminare dritto, attraversando viale Giannotti, poi via di Ripoli e costeggiando via del Paradiso fino alla Salita dei Moccoli e ancora più su: non ci tornavo da una vita. Tutto era simile a come lo ricordavo, eppure più piccolo. Non più il confine del mondo, ma solo una sfilata di appartamenti ad un piano con due porte per ogni cancelletto in ferro battuto. E io ancora incerto su quale fosse casa mia.

SI RIFLETTE ALLA PERGOLA, SI RIDE AL PUCCINI

di Tommaso Chimenti

Arrivano le giornate piene di sole e nei teatri al chiuso si organizzano le ultime repliche prima dei tanti festival estivi. Gli ultimi colpi. Al Teatro della Pergola vanno in scena prima “Un Misantropo” (16-21 maggio) di Moliere per la regia di Andrée Ruth Shammah, edizione fresca e viva, ancora attuale che risente degli insegnamenti di Franco Parenti e Cesare Garboli, con in scena il bravissimo Luca Micheletti, e poi proseguono le repliche di “Bunker Kiev” di Stefano Massini (5, 6, 8, 11, 12, 13, 14 e 15 maggio) all’interno del cuore del massimo teatro fiorentino. Entriamo nella sua pancia, trenta spettatori alla volta, e ci ritroviamo in un vero e proprio bunker, usato nella Seconda Guerra Mondiale, ad ascoltare i sentimenti e le parole degli ucraini che da più di un anno si nascondono con la morte addosso dalle bombe dell’invasore russo. Più che una piece una vera e propria esperienza immersiva, uno spazio angusto per farci provare, minimamente, che cosa significa vivere sottoterra sotto la continua minaccia di essere spazzati via. Le parole sono forti, le sensazioni crude. Al Teatro Puccini invece, nella nuova sala piccola, grande spazio al fenomeno di questi ultimi anni, la stand-up comedy. Un grande calendario per gli appassionati del

genere: ecco “Confessioni di una coppia scambista al figlio morente” (2 maggio), titolo che fa già cortocircuito con Alessandro Gori, vincitore del Premio della Satira di Forte dei Marmi 2022. Il 4 e 5 maggio “Cono o coppetta” di Ginevra Fenyes, uno spaccato minimal e divertente sulla quotidianità di una ragazza che cerca di barcamenarsi tra le difficoltà e i nervosismi della vita di tutti i giorni. Il 7 maggio il format “Be comedy”, a Firenze per la prima volta con cinque comici e un presentatore. Questo il loro motto discutibile: “Se vi offendete per una battuta, vuol dire che i vostri genitori non sono stati in grado di educarvi a dovere”. Il 9 maggio “Ti passo a prendere” di Andrew Faber un viaggio verso la conoscenza di se stessi e un invito alla scoperta dell’amore. Poeta, musicista, performer, si definisce fragile, folle e infinito. La sua è una poesia terapeutica. Ritorna per la sesta stagione il cult “Caveman” (1112 maggio) di Maurizio Colombi, per esplorare i misfatti della vita di coppia, e l’eterno scontro tra uomo e donna. Frutto di studi di antropologia, preistoria, psicologia, sociologia e mitologia ed esportato in 30 paesi nel mondo. E poi ancora il 13 maggio Federico Sacchi con “Wonderful Visions” l’incontro tra la musica di Stevie Wonder e Martin Luther King Day, e la loro comune lotta per i diritti civili degli afroamericani.

Agustín Fernández Mallo Trilogia della guerra Utopia editore, 2022
– 20€
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IL VIALE DEL TRAMONTO

Tutto chiede salvezza

Nell’encomiabile sforzo di normalizzare i disagi psicologici e la loro felice risoluzione come una parte di vita comune per tantissime persone, si rischia una romanticizzazione stucchevole e inverosimile. Il protagonista vive un disagio vero, ma i suoi 7 giorni di TSO di terapeutico non hanno nulla. Ancora più irritante è la rappresentazione degli altri pazienti: una carrellata di stereotipi come il catatonico, il depresso, lo schizofrenico etc. dove il protagonista, bello, sensibile, intelligente e circondato da una famiglia amorevole è ovviamente il solo che ha speranza di buttarsi tutto alle spalle.

L’ORIZZONTE DI GLORIA

ENTRES DOS MUNDOS, ANNO 6

di Caterina Liverani

Paesi diversi legati, oltre che dalla lingua, anche da radici comuni e da un’unica grande passione: il cinema. Messico, Spagna, Argentina, Cile, Brasile, Colombia: lo sguardo del Festival cinematografico Iberoamericano Entre Dos Mundos, che quest’anno è stato preceduto, tra febbraio e aprile, da cinque incontri in collaborazione con Edizioni Sur presso il 25hours Hotel di Firenze dove si è parlato di cinema, libri, tango, amore, calcio e, più in generale, di America Latina che hanno registrato il tutto esaurito, è giunto alla sua VI edizione, abbracciando un orizzonte ampio sul quale non è mai calata l’attenzione del pubblico.

The Last of Us

Ci sarebbe piaciuta così tanto questa portentosa serie HBO, tratta da un videogioco della Naughty Dog, se non avessimo avuto dimestichezza con il termine “pandemia”? Probabilmente sì, ma relazionarci a degli eventi che pensavamo fuori dalla nostra portata ha sicuramente cambiato la nostra esperienza di spettatori. Ci ha resi più attenti alle sfumature e qua ce ne sono molte. The Last of Us è sentimentale ma non sdolcinato e azzera quel romanticismo in cui rifugiarci per cercare una fuga dalla realtà proponendoci qualcosa di più solido e prezioso: l’amicizia.

Dal 19 al 21 maggio alla Compagnia, e On-line sul sito di MYmovies, saranno presentati film, cortometraggi, eventi collaterali legati al cibo e all’arte e grandi ospiti.

“Per questa nuova edizione di Entre Dos Mundos ho voluto dare spazio alle donne” racconta la direttrice Maria Lorena Rojas “a partire dall’immagine simbolo di quest’anno ovvero una donna che stringe a sé elementi diversi come animali, natura e persino una casa. Non solo registe donne, come Manuela Martelli, Bruna Arcangelo, Lorena Padilla e Laura Mora, ma ho anche selezionato film con forti protagoniste femminili come quelle di Dos estaciones e 1976, che apriranno la prima giornata di Festival e Alis il documentario ambientato a Bogotà che presenteremo in collaborazione con le ragazze dell’associazione CinematograFica domenica 21 alle 16 alla Compagnia”. L’industria cinematografica suda-

mericana, che ormai da un ventennio ha gettato solide basi a Hollywood conquistandola col talento di maestri come del Toro, Cuarón, Iñárritu e Larraín, si dimostra molto attenta anche nel continuare a mantenere legami forti con l’Europa: “C’è una nuova generazione di produttori che pensa in grande” spiega Rojas “si guarda molto alla Spagna certamente, ma si investe anche sulla cinematografia di altri paesi. Ne sono un esempio due film come Titane di Julia Ducournau e Annette di Leos Carax, rispettivamente il vincitore della Palma d’Oro e il film d’apertura dell’edizione del Festival di Cannes immediatamente successiva alla Pandemia, che sono stati realizzati da produttori messicani. Anche le pellicole in programma nel nostro Festival sono frutto di coproduzioni intercontinentali come Adentro mío estoy bailando (The Klezmer Project) di Leandro Koch e Paloma Schachmann che ha visto impegnate Argentina e Austria nel racconto di una storia d’amore che ha impiegato molti anni per venire alla luce e le cui riprese sono state rese particolarmente difficili, dallo scoppiare della Pandemia prima e dall’invasione della Russia in Ucraina poi, essendo stato in parte girato in Bessarabia, una regione confinante con Ucraina, Romania e Moldavia.

Per me è anche particolarmente importante che il pubblico conosca un altro volto del cinema iberoamericano, come quello romantico appunto, il comico e quello più fantasioso di un’opera come Brujería, pellicola cilena che racconta la storia di una ragazzina costretta a chiedere aiuto a un gruppo di stregoni (brujos) per vendicare l’uccisione di suo padre”.

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MAGGIO TRA SUONI E PAROLE

Continua con eventi di alto livello la nostra primavera musicale; anche a maggio infatti sono molte, e diverse, le proposte che vi segnaliamo in questo nostro appuntamento mensile.

Iniziamo dal 5 maggio, in Sala Vanni, per la rassegna Hand Signed, curata da Musicus Concentus insieme a OOH-sounds e NUB Project: in scena il londinese Dylan Henner, artista influenzato dal minimalismo americano di Glass e Riley, e capace di creare paesaggi sonori  umani-non umani costruiti su pochi elementi, piccole sinfonie tascabili.

Passiamo al 7 maggio dove a La Compagnia (21:30) avverrà un incontro speciale come quello tra Ginevra Di Marco, che interpreta i testi sociali e civili della musica folk e popolare, e il poeta Franco Arminio, con il nuovo spettacolo “È

minimondo

testo e collage fotografico di Susanna Stigler

«Quella donna che tangava con furore Nei locali della croce rossa

Fuori era la guerra nel suo cuore Nel suo cuore tanto tango Da unire il cielo con la terra».

(Tango, Lucio Dalla)

43°46'56.0"N 11°12'57.0"E

stato un tempo il mondo”: il verso di una canzone dei CSI dà il titolo alla serata per ricordarci cosa è stato il mondo e cosa sta diventando, attraverso una festa popolare tra canzoni e poesie.

Il 13 maggio torniamo alla Sala Vanni per il duo Dictaphone, formatesi a Berlino sul finire degli anni Novanta, un progetto del polistrumentista di Bruxelles Oliver Doerell e del sassofonista berlinese Roger Döring.

Del nuovo centro di produzione musicale Toscana Produzione Musica segnaliamo due dei sei eventi del mese per la rassegna Mixitè (al Parc): il 6 maggio con Oliphantre (Francesco Diodati, Stefano Tamborrino, Leila Martial) esplosivo, conturbante e romantico trio tra suggestioni hip hop, sferzanti linee rock e punk, groove e melodici lirismi che si mescolano a spontaneità e improvvisazio-

ne; il 13 maggio con i Satoyama, uno dei giovani gruppi più apprezzati nel panorama del jazz italiano, grazie a una profonda ricerca di un suono e di uno stile riconoscibile che li contraddistingue al meglio da anni.

Per gli amanti del grande pop/rock italiano segnaliamo infine: i Baustelle, il 2 maggio al Tuscany Hall; Niccolò Fabi il 19 maggio al Teatro Verdi; Vasco Brondi, il 21 maggio, e Cosmo il 26 maggio al Viper Theatre.

CITTÀ IN MUSICA
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FRASTUONI

Dopo un Mercury Prize e un lungo tour con il disco precedente che li ha portati anche negli States, compreso il Tiny Desk di NPR, gli irlandesi Lankum arrivano al disco della consacrazione, ancora una volta con la benedizione di mamma Rough Trade. Continuando a decostruire e contaminare la musica folk tradizionale del loro Paese, la band produce un’opera monolitica di un’ora abbondante, una pellicola onirica di paesaggi sonori immersivi, a tratti epici e inquietanti, dove la magia e il fascino ancestrale dell’Irlanda esplodono di bellezza. È come se gli oscuri e laceranti testi di Nick Cave incontrassero l'approccio post-punk dei Pogues, creando un’opera completa caratterizzata da un drammatico contrasto tra luce e buio, un comodo e familiare tappeto d’erba dove stendersi e abbandonarsi completamente.

in|FLUX è la dolorosa analisi della cantautrice londinese Anna B Savage della rottura di una relazione, quel groviglio logorante di emozioni che è difficile gestire quando l’amore finisce. Armata di un songwriting folk oscuro e molto personale, nel suo secondo album in studio Anna B intreccia delicatamente gli strumenti con la sua bellissima voce senza tempo, a tratti parlata, quasi sussurrata, a tratti abbagliante e ultraterrena. Come nel debutto ci sono dei momenti in cui il suono si confronta con quello dei maestri (le stilose orchestrazioni di Elliott Smith o i brillanti arrangiamenti barocchi di Nick Drake) e momenti in cui l’elettronica spettrale avvolge tutto. “I think I’m gonna be fine”, conclude la Savage nella traccia finale, “The Orange”, ispirata alla poetessa inglese Wendy Cope

FRASTUONI SU SPOTIFY

Protagonista della nostra rassegna Is That Folk? in un bellissimo concerto al Circolo Il Progresso nel 2019, Josephine Foster porta avanti senza troppi compromessi la sua rivisitazione del country rurale americano. Tra suoni di insetti e animaletti vari, catturati tra l’Andalusia spagnola, il Colorado e il Tennessee, e la voce della bisnonna il cui canto è stato registrato intorno al 1970, Josephine mostra cartoline in bianco e nero di vita vissuta. Questa sfera domestica, “Domestic Sphere” appunto, equivalente al ciclo della vita e della morte, in cui la chiarezza e la nebulosità della memoria si alternano nel venire alla ribalta. Con solo l’ausilio di chitarra (elettrica o acustica) e la sua voce old fashioned, Josephine Foster incanta come una medium gli spiriti del passato per farli rivivere nel presente.

La playlist di Frastuoni è su Spotify. Aggiornata settimanalmente, contiene una selezione dei migliori brani sia italiani che internazionali, in linea con i gusti della rubrica. Scansiona il QR code per accedere direttamente e segui la pagina Facebook di Lungarno per rimanere aggiornato.

Per reclami, segnalazioni e pacche sulle spalle, scrivi a frastuoni@lungarnofirenze.it

LANKUM FALSE LANKUM (ROUGH TRADE RECORDS) JOSEPHINE FOSTER DOMESTIC SPHERE (FIRE RECORDS) ANNA B SAVAGE in|FLUX (CITY SLANG)
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daStoriemuseo

Museo Nazionale del Bargello

Il Museo del Bargello si vuole raccontare

Visite guidate tematiche: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì h 10 e h 12; sabato alle h 15 e alle h 17

Focus di approfondimento: sabato e 3° domenica del mese, h 11 e h 12

Museo di Palazzo Davanzati

Alla riscoperta del Museo di Palazzo Davanzati

Visite guidate tematiche:

martedì, mercoledì e giovedì h 10:15 e h 12:15; venerdì, sabato e domenica h 15:15 e h 17:15

Focus di approfondimento:

martedì, mercoledì e giovedì h 9:15 e h 11:15; venerdì, sabato e domenica h 14:15 e h 16:15

Museo delle Cappelle Medicee

L’arte e il potere

Visite guidate tematiche: lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato h 11, h 12, h 16, h 17

Focus di approfondimento:

sabato h 10:30, h 11:30, h 15:30, h 16:30 e domenica h 10:30 e h 11:30

Museo di Casa Martelli

Benvenuti a Casa Martelli

Visite guidate tematiche:

martedì h 13:30, h 14:30, h 15:30, h16:30 e h 17:30

sabato h 9, h 10, h 11 e h 12

Non occorre la prenotazione. Gruppi di max 15 persone in ciascun museo ad esclusione di Casa Martelli, dove i gruppi saranno di max 10 persone

LO ZIGOZAGO

storie e tradizioni

Comari sull’Uscio

Chi dice primavera, dice Cantarmaggio

La notte tra il 30 aprile e il primo maggio in Toscana (e non solo) iniziano le feste di Calendimaggio, eventi tradizionali con cui il popolo saluta il tanto atteso ritorno della primavera. L’origine di questa ricorrenza si perde nella notte dei tempi: dall’antichità e fino ai giorni nostri le comunità hanno sempre onorato l’arrivo della bella stagione con canti e riti agresti incentrati sulla fecondità, sull’amore e sull’auspicata generosità della terra. Ogni zona ha il suo modo di omaggiare i primi, tiepidi raggi di sole, ma spesso la popolazione dei paesi, in quelli che vengono chiamati Cantarmaggio, si organizza in una o più brigate di musicisti che passa di casa in casa facendo la questua, ovvero cantando i brani tradizionali (i cosiddetti Maggi, ma anche stornelli, ottave rime e tutto quel che l’estro comanda) e chiedendo in cambio della “performance” uova, formaggio e ovviamente … vino!

“Eccolo Maggio, fa fiorir le pere, a voi di casa vi si chiede da bere!”

Sarà perché i montanari hanno un’anima popolare incorruttibile, o magari perché ad alta quota la primavera continua a essere un miracolo ineguagliabile, fatto sta che mentre in tanti luoghi questa tradizione sta scomparendo, sull’Appennino Pistoiese il Catarmaggio è ancora un appuntamento annuale che invita autoctoni e non a imbracciare gli strumenti musicali e risvegliare la montagna dal lungo silenzio siderale. Interrotto solo durante il ventennio fascista, dal 2003 il Maggio è diventato itinerante: inizia la notte tra il 30 aprile e il primo maggio a Popiglio, e prosegue di paese in paese per tutti i week end del mese. Il corteo di maggiaioli è guidato dal Collettivo Folcloristico Montano, un gruppo popolare fondato nel 1973 che, grazie al grande lavoro dell’etnomusicologo Sergio Gargini, si impegna a custodire e tenere in vita i canti della montagna pistoiese.

Per chi volesse unirsi ai festeggiamenti, il calendario di Maggio 2023 è disponibile sul sito www.collettivo.info.

AL’EX JOYCE ARRIVA DITTA ARTIGIANALE E VALENTINO CONQUISTA PIAZZA DELLA SIGNORIA

di Raffaella Galamini foto di Leonardo Morfini

Ètempo di grandi ritorni a Firenze. Ditta Artigianale apre il quinto locale negli spazi che ospitarono il pub Joyce in piazza Ferrucci. E riporta in auge i caffè letterari. La nuova caffetteria, che è aperta tutti i giorni dalle 7 alle 23, è pensata soprattutto per i fiorentini. Tra un caffè mono origine, cocktail e prodotti da forno che arrivano dalla vicina bakery si annunciano tante iniziative culturali. Presente anche l’edicola per chi ama la lettura nel verde, approfittando dell’ampio giardino della caffetteria. Tante le specialità da poter assaggiare tra croissant, pain chocolate, banana bread, carrot cake e cheese cake per colazioni e merende. E ancora pane con lievito madre, a lunga lievitazione e con farine speciali e altre specialità salate. In menù french toast, pancakes, uova strapazzate. Per l’aperitivo signature cocktail, serviti con piatti ad hoc, e drink classici rivisitati in chiave mod-

erna. Grande ritorno anche al Mercato Centrale Firenze dove in pizzeria si rivede Romualdo Rizzuti. Il pizzaiolo salernitano, premiato in passato dal Gambero Rosso con i Tre Spicchi, è tornato a lavorare con Umberto Montano dopo quasi sei anni. Oggi al Mercato Centrale si trovano i grandi classici dell’arte bianca: Margherita, Napoli e Capricciosa, pizze stagionali, e ancora salsiccia e friarielli, prosciutto cotto e tartufo, pizza fritta e panuozzi. Nuova boutique Valentino in piazza della Signoria. Lo store ha lasciato i locali in via Tornabuoni per gli oltre 200 mq di fronte a Palazzo Vecchio. Un grande negozio su due piani chiamato a esprimere l’identità di Valentino e soprattutto l’approccio artigianale. Al punto di poter parlare di “Maison de Couture”. All’interno della boutique sono in vendita al pianoterra le borse Valentino Garavani, le collezioni eyewear e beauty, mentre al piano superiore il prêt-àporter e le calzature uomo e donna. In vendita nel nuovo store anche la collezione Unboxing Valentino e gli accessori Valentino Garavani.

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PERSONAGGI FIORENTINI

Le Sagre

DI PRIMAVERA di Michele

Lo Scuro

Un tempo a Firenze c’era una sala biliardo mitica, ma mitica davvero. Era il Gambrinus. Sotto al cinema-caffè, infatti, si trovava un’ampia sala dedicata a quel gioco meraviglioso che tiene insieme geometria e film noir, calcoli di sponde e sguardi sonnacchiosi di scommettitori clandestini, amari, sigari e sigarette. Perché all’epoca si poteva ancora fumare nei locali pubblici e quando noi adolescenti col brivido della malavita, facevamo forca a scuola per andare a giocare a biliardo, che fossero le 11 di mattina o prima, non importava: scendere le scalette del Gambrinus era addentrarsi in una Val Padana di MS, Nazionali e Gauloises.

E lì noi, piccolissimo gruppo di 14enni sbarbati di buona famiglia, ma con qualche ruzzo birbo per la testa, ci sognavamo gangster nel nostro ambiente d’elezione. In realtà venivamo sostanzialmente ignorati dagli storici avventori del Gambrinus. La distanza fra sogno e realtà si faceva ancora più ampia quando in sala era presente lo Scuro. Il suo vero nome era Marcello Lotti: 9 volte campione italiano di biliardo, attore interprete di se stesso nei film di Francesco Nuti “Io, Chiara e lo Scuro” e “Casablanca, Casablanca”. Un mito. E con quel soprannome poi: lo Scuro. Era come se tutto quell’immaginario che abitava nelle nostre menti avesse preso corpo in un uomo. E già quando giocavamo facevamo attenzione a non fare rumore, per non infastidire gli altri giocatori, ma quando c’era lo Scuro non facevamo volare una mosca.

Una volta venne anche Francesco Nuti a giocare ed era bravissimo. Fu una specie di festa. Per loro. Noi si stava lì con gli occhi sgranati e increduli. E forse un pezzettino di me è rimasto ancora lì in quella sala, senza più averli chiusi.

Maggio è, assieme ad aprile, la stagione di due eccellenti frutti della nostra terra. E come sempre, in questi casi, sono amati e contesi da più campanili, ciascuno dei quali ne rivendica la paternità (o per meglio dire la maternità). Stiamo parlando del carciofo e del baccello, protagonisti delle sagre del periodo. Per il primo (il carciofo) faccio ammenda: ho mancato di citare la vera e propria sagra di culto del carciofo, quella di Chiusure, frazione di Asciano (SI), che si è svolta quest’anno dal 21 al 25 aprile. Non che avesse avuto il bisogno di promozione: sold out as usual Parlando però di baccelli e altro ancora, dobbiamo invece aprire quella che è una sfida nella sfida che durerà tutta l’estate (e che è già cominciata). Quella tra il Lago Viola, frazione di Vicchio (FI) e La Serra, frazione di San Miniato (PI). L’asso nella manica della prima è in realtà il fungo più famoso del Mugello, cioè il prugnolo, accompagnata dall’altrettanto proverbiale tortello, cominciata lo scorso 14 aprile e in programma fino al 14 maggio. Mentre a La Serra, maggio comincerà proprio l’ultimo indimenticabile giorno della sagra del baccello e del carciofo fritto. Una lineup degna del Primavera Sound Festival I riferimenti: www.facebook.com/lagoviolaristorante e www.facebook.com/lesagredelaserra.

Lago Viola vs La Serra 28

PALATI FINI

testo e illustrazione di Marta Staulo

Corollo

Figliate! Un coro unico che si innalza da ogni dove, dal tg che sancisce sia stato toccato il record storico di nascite negative, alla cugina della suocera di vostra cognata, alla collega vergine e zitella, che niente ne vogliono sapere se il mondo affoga superando gli 8 miliardi di gente che lo calpesta. Voi dovete figliare perché una donna senza figli è peggio quasi della carbonara senza guanciale. È primavera e in primavera, da che mondo è mondo, si figlia, o quantomeno ci si accoppia e la natura cinguetta e si acchitta per accompagnarvi con la sua miglior scenografia a scollarvi, scosciarvi, abbronzarvi, dimagrire e propiziare, sotto la spinta di media e familiari, all’atto utile alla riproduzione italica, così cara al nuovo governo. Non ultimo, un esimio Ezio Greggio è stato recentemente ritenuto dalle tv nazionali voce convincente affinché la voglia di maternità possa colmarvi di grazia, non avete quindi più giustificazioni. Se non c’avete nessuna voglia, non potrete più nascondervi dietro la scusa dei i vostri 1000 euro al mese e dei monolocali soppalcati alla stessa cifra, delle 12 ore di lavoro, dei 4 lavori che fate per arrivare a quei 1000 euro o proprio del non lavoro. Quindi, permettetemi di suggerire che è ora di smetterla con queste fandonie del 1 maggio, di chiedere attenzione ai diritti dei lavoratori, delle madri, al salario minimo o alla parità salariale, urlati una volta l’anno da quel palco che è diventato il Sanremo dei terroni. È giunta l’ora di ripristinare la festa di Calendimaggio, quando primavera e fertilità andavano a braccetto con balletti, canti, ramoscelli di fiori e riscoprire l’antica tradizione del Corollo, ciambella dolce che le donne nubili dell’isola d’Elba offrivano al loro amato, almeno spinte forse da nessun altro se non dalla loro autodeterminazione.

SPIRITO LIQUIDO

Solita notte da lupi nel Bronx

Il 13 maggio si festeggia il world cocktail day. In questo giorno, più di due secoli fa, il giornale inglese The Balance e Columbian Repository coniava il termine “cocktail”, riferendosi a un liquore stimolante, composto di alcolici di qualunque tipo, zucchero, acqua e amari. Ci piace festeggiarlo con un aperitivo dal sapore intenso e aromatico, a base di gin, vermut rosso e dry e succo di arancia fresco. Porta il nome di un famoso quartiere di New York, il Bronx e le sue origini sono tutt’oggi causa di dibattito. Secondo alcuni fu creato negli Stati Uniti nel periodo del proibizionismo, quando la produzione e la vendita di bevande alcoliche era vietata; per altri fu creato a Philadelphia da un barman originario del Bronx. A noi piace un’altra versione secondo la quale il drink nacque grazie al barman del Waldorf-Astoria Hotel di New York, Johnnie Solon. Fu sfidato da un amico a inventare un nuovo cocktail, pochi giorni prima aveva visitato il Bronx Zoo e gli animali del giardino zoologico gli fecero ricordare alcune storie che gli raccontavano i clienti che alzavano troppo il gomito; infatti, questi raccontavano di vedere strani animali dopo aver bevuto oltre misura. Per prepararlo spremete 1,5 cl di succo d’arancia e filtratelo con un colino a maglie strette. Versatelo nello shaker che avrete precedentemente riempito di ghiaccio, assieme a 1,5cl di vermut rosso, 1 cl di vermouth dry, 4 cl di gin. Mettete su un bel blues degli Stones, agitate bene e versate direttamente in una coppetta ghiacciata attraverso lo strainer. Il vostro Bronx cocktail è pronto. Salute!

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CARO ZODIACO

L’oroscopo che ti giudica, ma che alla fine ti vuole bene

ARIETE (21 marzo-19 aprile)

Caro Ariete ti consiglio un libro che è fuori commercio, che dovrai cercare tra le bancarelle dell’usato o dove ti pare. Ha un finale magistrale che ti sarà utile anche nella vita. Poi prestalo al tuo analista, sarà utile anche a lui (o a lei). Il Tunnel, Friedrich Durrenmatt, Marcos y Marcos.

GEMELLI (21 maggio-20 giugno)

Caro Gemelli se il mondo dovesse finire domani l’altro per voi non cambierebbe niente. Non perdereste il vostro entusiasmo e non scalfirebbe il vostro malumore. Vi consiglio un libro italiano che parla di un amore alla fine del mondo. Il senso della fine, Marianna Crasto, effequ.

CANCRO (21 giugno-22 luglio)

Caro Cancro il libro che ti vorrei suggerire è finalista al Premio Strega e sarebbe bello che vincesse (ma non vincerà mai). Un libro che al suo interno contiene moltitudini, come voi, e va preso come un vino bianco in una sera di maggio, con leggerezza. Le ferrovie del Messico, Gian Marco Griffi, Laurana Editore.

BILANCIA (23 settembre-22 ottobre)

Cara Bilancia un libro che forse potreste leggere, ma tanto non mi darete retta, è questo strano romanzo uscito per la casa editrice Giuntina. Ci spostiamo nel tempo e nello spazio, ma il punto di vista è in fondo sempre lo stesso, come nel vostro caso. Anime, Roy Chen, Giuntina.

CAPRICORNO (22 dicembre-19 gennaio)

Caro Capricorno vi consiglio di leggere questo libro su come Machiavelli conobbe Cesare Borgia, un libro che è a metà tra una spy e una love story. C’è solo da aspettare un mesetto, perché esce a giugno, ma vi aiuterà a gestire i vostri casini. Il trono, Franco Bernini, E/O.

TORO

(20 aprile-20 maggio)

Caro Toro maggio è il tuo mese, che ti piaccia o meno. Ti consiglio un libro strano, con una prosa pulita e affilata come piace a te, un libro dove succedono tante cose, ma del quale è difficile capire il livello simbolico. Eppure quel livello simbolico c’è, che ti piaccia o meno. Lapvona, Ottessa Moshfegh, Feltrinelli

Caro Leone il libro per voi è piccino picciò, perché siete molto impegnati, ma le cose non si misurano in termini di estensione (quasi mai). Ha un finale di cui non vi dirò niente, ma che di certo è contro i padri, simbolici o meno. L’Olivastro, Marta Zura Puntaroni, effequ.

SCORPIONE (23 ottobre-21 novembre)

Caro Scorpione voi siete il segno del torbido, eppure se io dovessi dare una carezza a un segno solo: la darei a voi. E quindi datevi una carezzina anche voi, per conto vostro, in tutti i sensi possibili, assolvetevi e assolveteci. Pensiero stupendo, un saggio sul tradimento, Luca Starita, effequ.

ACQUARIO (20 gennaio-19 febbraio)

Caro Acquario vi consiglio un bel libro di poesia, da leggere senza fretta, un giorno alla volta, senza impazienza di finire, ma assaporandone una pagina dopo l’altra, cercando di prendere ogni singola goccia con estrema serietà e a volte come uno scherzo. I nomi di Emanuele, Adele Bardazzi, Arcipelago itaca.

VERGINE (24 agosto-22 settembre)

Cara Vergine il libro per voi forse è già sulla mensola di casa vostra, ma l’avete sempre snobbato. La sua autrice del resto ha vinto solo un premio Nobel, cosa che (forse) non è sufficiente per voi. Perdetevi, poi ritrovatevi. I vagabondi, Olga Tokarczuk, Bompiani.

SAGITTARIO (22 novembre-21 dicembre)

Caro Sagittario il vostro libro è una raccolta di racconti. Why visit America, vi farà viaggiare con la mente, almeno con quella, nel tempo e nello spazio. Perché voi siete il segno del distopico, o dell’utopia, che è poi un altro modo di dire: del qui. Perché l’America, Matthew Baker, Sellerio.

PESCI (20 febbraio-20 marzo)

Caro Pesci in una casa dove tutti vogliono dormire e nessuno vuole lavorare, voi siete re. Prima de Il mio anno di riposo e oblio, Cossery, egiziano ma parigino d’adozione, racconta l’ora meridiana, le palpebre che si chiudono, in un piccolo capolavoro del Novecento. I fannulloni nella valle fertile, Albert Cossery, Einaudi.

LEONE (23 luglio-23 agosto)
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TRAMVIA OVUNQUE FIRENZE

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