Lungarno n. 31 - luglio agosto 2015

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Luglio/Agosto 2015

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FIRENZE D’ESTATE / DARIO ARGENTO / MUSICA NUDA / L’AGENDA DELL’ESTATE


SMILE

SMall Incision Lenticule Extraction

gli occhi sorridono!

L A N U O VA F R O N T I E R A D E L L A C H I R U R G I A R E F R A T T I VA con il laser ZEISS VisuMax速 e ZEISS MEL速 90

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FIRENZE

Via della Repubblica 227 59100 Prato Tel. 0574 583833/514001 - Fax 0574 571754

Via Cosimo il Vecchio, 8/10 50121 Firenze Tel. 055 4378039 - Fax 055 415248

Centro di riferimento ZEISS per la provincia di Firenze


SOMMARIO 4

luoghi

Con questo numero, si chiude la terza stagione di

di marta staulo

Lungarno. Che poi ne son successe più in questo ultimo

pellicole

anno che negli altri due messi insieme.

FirEnZE d’EstatE

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argEnto vivo, Evviva argEnto di caterina liverani

FEriE a tEatro di tommaso chimenti

sPorcarsi lE Mani contro la crisi di michelle davis

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soddisfazione, la stanchezza e tanti tanti tanti sogni che prendono forma.

di eleonora ceccarelli

Ridendo (tanto) e scherzando (poco), siamo al numero

personaggi

31, come i giorni di entrambi i mesi che vi accingete a

di maria paternostro

vivere con un solo Lungarno in tasca.

Musica nuda

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l’agEnda di luglio

L’estate fiorentina, sia quella con le maiuscole che quella senza, si è presentata in pompa magna con più di 700 eventi e 40 gradi all’ombra.

boxini

20

l’entusiasmo ritrovato e quello ormai spento, la noia, la

domande

anElli Mancanti

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e uno di estetica, collaborazioni importanti ed altre faticose, un sito bellissimo, borsine nuove e nuovi soci,

arte

11

Gente che viene, gente che va, successi inaspettati, delusioni cosmiche, inviti, rinneghi, un catalogo d’arte

sipario

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EDITORIALE di matilde sereni

luglio da non PErdErE

Raccontarli tutti è risultato impossibile per motivi di spazio, tempo e relatività ma dove abbiamo

a quel paese

22 tailandia: il Mal d’oriEntE di alba parrini

mancato con la carta, sopperiremo con il web, e dove mancheremo con il web sopperiremo con gelati e

prêt-à-porter

just kids

di alice cozzi

di laura ceccherini

24 EstatE al MusEo

tutti a Mollo!

gattini. Quindi rendete omaggio alle nostre fatiche e godetevi

fenomeni

queste quaranta pagine con tutta la calma del mondo,

di gabriele ametrano

ché intanto noi ci ritiriamo per deliberare le tante novità

25 lE PiÙ BEllE Frasi di osho i provinciali

fermo immagine

in vista del quarto anno.

di pratosfera

di mattia marasco

Ci rivediamo a settembre, ma mi raccomando, senza

caro cuore non buttarti giù

palestra robur

perderci di vista.

di carol & giuki

di leandro ferretti

26 la calda EstatE... 29 gElosiE E...

via cavour il PontE all’indiano

niente panico

la sciabolata

di tommaso ciuffoletti

di la sciabolata

30 siEtE PovEri 31

Buona lettura.

la sindroME di PaPEroga

stEllE

di faolo pox

Iscrizione al Registro Stampa del Tribunale di Firenze n. 5892 del 21/09/2012 N. 31 - Anno III - LUGLIO-AGOSTO 2015 - Rivista Mensile - www.lungarnofirenze.it

matite

32 suMMEr

di isabella ahmadzadeh

Editore: Associazione Culturale Lungarno Via dell’Orto, 20 - 50124 Firenze - P.I. 06286260481 Direttore Responsabile: Marco Mannucci

33 ParolE

Direttore Editoriale: Matilde Sereni

di gabriele ametrano

Responsabile di redazione: Gabriele Ametrano, Riccardo Morandi Social Media Manager: Bianca Ingino, Valentina Messina

34 suoni

Editor: Cristina Verrienti • Amministrazione: Arianna Giullori

di gianluca danti

Stampa: Grafiche Martinelli - Firenze Distribuzione: Ecopony Express - Firenze Hanno collaborato: Marta Staulo, Tommaso Chimenti, Caterina Liverani, Eleonora

in copertina: “CECILIA” di Andrea Granocchia

Andrea Granocchia, nato il 17 Febbraio 1990 a Pescara , lo stesso giorno del suo idolo Michael Jordan. Ha frequentato il Liceo Artistico G. Mistioni di Pescara e conseguito il diploma di laurea presso ISIA Roma in Design del Prodotto e della Comunicazione. Attualmente iscritto a ISIA Firenze sez. Prodotto, coltiva la passione per il disegno sin da bambino proprio perché è l’unica cosa che lo fa stare bene e lo aiuta a non pensare a nulla se non al disegno stesso con cui dice di avere una bella, divertente e complicata relazione che gli procura enormi soddisfazioni.

Ceccarelli, Mattia Marasco, Leandro Ferretti, Faolo Pox, Aldo Giannotti, Alba Parrini, Gianluca Danti, Gabriele Ametrano, Maria Paternostro, Pratosfera, Alice Cozzi, Isabella Ahmadzadeh, Michelle Davis, Laura Ceccherini, Carol & Giuki, Tommaso Ciuffoletti, La Sciabolata, Andrea Granocchia. Nessuna parte di questo periodico può essere riprodotta senza l’autorizzazione scritta dei proprietari. La direzione non si assume alcuna responsabilità per marchi, foto e slogan usati dagli inserzionisti, né per cambiamenti di date, luoghi e orari degli eventi segnalati. Scopri dove trovare Lungarno su www.lungarnofirenze.it Si ringrazia la famiglia Fattori per sostenere e credere in Lungarno.


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LUOGHI

N

di marta staulo

FIRENZE D’ESTATE

on serve che vi dica che fa caldo. Siamo a Firenze. Siamo in una conca. C’è l’Arno. C’è l’umido. Ci sono le zanzare perché gli ambientalisti non fanno disinfestare. Questa l’ha già detta qualcuno e se siamo in due a saperlo, forse sarà vero. Ma peggio di tutto ciò messo insieme è abitare sopra un pub e la Morte nera nerissima è averci comprato casa. Credi che con l’arrivo di giugno Firenze pullulerà di luoghi erbosi e freschi all’aperto e alla guazza calante, dove tutti potranno sbraitare in libertà cori della Fiorentina e urlare ai quattro venti gli esiti degli esami di fine anno, bevendo cocktail più bagnati che colorati. Ecco, questo elenco di spazi coperti dal solo stellato cielo d’estate, attrezzati di alcol, cibo e musica, è dedicato a voi che non vi schiodate dal pub sotto casa mia nemmeno con 40˚. Dal momento che non posso dire dove vi manderei, vi fornisco una guida che vi indicherà la strada dove poter andare a sbollire i vostri spiriti accaldati ed ancora polverosi d’inverno.

Easy living La sabbia che viene bagnata dall’Arno ti divide tra il è proprio come essere al mare! e il perché non sono al mare? A entrambe le domande sentirai un paio di nutrie risponderti con un coretto Disney. Ma ci sono gli ombrelloni e le sdraio, il prato che diventa sabbia e fa tanto Camargue. La spiaggia urbana più grande d’Europa è uno spazio estivo attrezzato che anima Firenze da undici anni. La cucina, tutta bio e a chilometro quasi sempre 0, è declinata in aperitivo e ristorante (pranzo e cena), sia in spiaggia che in piazza. La spiaggia quest’anno è stata strutturata al meglio per potenziare gli sport estivi: stand up paddle, la pétanque e il rugby. In riva al fiume non mancheranno sessioni di yoga al tramonto, i mercoledì dalle 19.30 alle 20.30. Il tutto unito a una fitta programmazione di musica (live ogni giovedì e dj set al tramonto la domenica), cinema, danza, libri e tanti eventi speciali fino a settembre a cura dall’Associazione PiazzArt .

Benci Bar Sull’onda del “Patto per la Notte”, che suona come un accordo tra due amanti, la movida va in trasferta. Per alleggerire il centro storico e valorizzare il parco, cinque locali di via de’ Benci mettono in valigia occhiali da sole e spray per le zanzare e approdano alle Cascine dove, lontani da ogni rischio di secchiate d’acqua dalle finestre di Santa Croce, si potrà fare nottata fino alle 3.00 di mattina. Lo Sferisterio si trasforma quest’estate in Benci Bar e accoglie fino al 10 agosto Gallery, Moyo, Soul Kitchen, Oibò e Kikuya in chalet di legno e con un palco di 24mq, con la collaborazione di Radio Firenze e di Pizzaman con il suo forno a legna; all’insegna di concerti, intrattenimento e djset. Un progetto sperimentale che sta a cuore al Comune perché consente di mettere insieme offerta culturale, divertimento inserendosi a pieno titolo nel più ampio progetto di riqualificazione dell’intero parco delle Cascine. Dite ciao! a sostanze allegre e travelli.


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Fiorino sull’Arno Uno spazio storico che rinasce grazie al progetto dell’Associazione culturale Gli amici del Fiorino. Anche quest’anno il Fiorino sull’Arno offre buona musica e intrattenimento di qualità sette giorni su sette insieme a un’ottima cucina dal sapore mediterraneo. Spazio al tango la domenica, a cura di Tango Florido, e allo Swing il lunedì, organizzato da Tuballoswing. Tutti i giorni aperitivo in musica al tramonto e concerti di artisti emergenti locali con ingresso libero a partire dalle 21.30 sul palco allestito tra gli alberi. Una sensibilità al bere consapevolmente è alla base della scelta di non servire superalcolici, ma birra, vino e bevande analcoliche.

UTOPIKO In un parco lungo l’Arno, un elettricista argentino, un architetto e un tipografo, hanno messo su, dal solo riutilizzo di materiali interamente provenienti da una discarica, un bistrot mediterraneo e cocktail bar (situati in due diversi container navali) che accolgono eventi ricreativi, spettacoli culturali e musicali in sintonia con l’ecosistema. Un parco culturale ecosostenibile che ha appena visto la luce e che ha già un calendario di appuntamenti settimanali ben definiti. Si inizia con i lunedì di pizzica accompagnati da aperitivo e cucina a tema, per passare ai martedì che offrono un calendario di spettacoli culturali. I mercoledì sono pronti a farvi ballare a suon di Tuballoswing e i giovedì a sorprendervi con performance di yoga acrobatico. Il venerdì vi aspetta la rassegna – nostra omonima – di Lungarno Suona Bene che accoglie giovani cantautori che, coerenti con l’indole artigianale del luogo, prestano una particolare attenzione al packaging delle loro produzioni tangibili. Il fine settimana è a cura del Jazz Club, con una programmazione che vede protagoniste band locali emergenti il sabato e note dal tocco blues la domenica.

Light – Il Giardino di Marte Campo di Marte coglie la sua indole green e la potenzia dedicando il suo giardino ad attività finalizzate ad illuminare l’estate dell’intero quartiere. A tal proposito Light, sotto l’organizzazione dell’associazione culturale Creazioni, propone un calendario fisso di attività che si accompagneranno a eventi speciali, tutti naturalmente a ingresso gratuito. Ogni martedì sarà la musica jazz protagonista, mentre il mercoledì pomeriggio spazio alle attività per i più piccoli con il laboratorio All’assemblaggio! a cura dell’Associazione Heyart. La sera invece sarà curata da Riotvan, che proporrà ogni settimana differenti giochi di squadra e fotoshooting, il tutto accompagnato da musica live. Il giovedì, Radioshout, web radio di Fiesole, manderà in onda le sue trasmissioni più popolari. Il pomeriggio del venerdì, sarà dedicato all’intrattenimento per i bambini a cura dall’associazione I’Brucomela. La sera proseguirà con il dj set a cura dei Beyond the Garden, gruppo vincitore del Rock Contest 2014. Il sabato spazio alla musica live, mentre la domenica alle 21.30, arriva il cinema. Bar e punto di ristoro saranno a cura di Soulkitchen e Schiacciavino.

Poggetto Pool Bar Piscina di notte e depilazione se vedemio ad agosto. Chiusa la Flog, luogo di sverginamento musicale per molti di noi, via Mercanti 24 resta in vita anche d’estate. Il ristorante Il Poggetto, quello dove è tappa obbligata farsi la pizza prima del Rock Contest, ha preso in gestione la piscina ed è balneazione libera fino alle 19.00 e cena a seguire, quando non ci sono pool party che prolungano l’ammollo fino alle 23.30 a suon di dj set e aperitivi (prossime date 1 e 15 luglio e altri giorni a definirsi presto). Sempre allo stesso indirizzo, immersioni cinematografiche all’Arena “Esterno Notte”, dove sono in programma i migliori filmoni che vi siete persi quest’anno.

Off Bar Il progetto sul lungolago, curato dall’associazione culturale Nothing Inc., nasce con l’obiettivo di proporre attività, sempre variegate e originali, al fine di creare un punto d’incontro e d’integrazione che valorizzi questo angolo della città: eventi musicali, laboratori artistici, cinema, rendez-vous culturali saranno solo alcuni degli appuntamenti a ingresso gratuito che andranno a comporre il fitto calendario. Il lunedì è targato Summer Salad, a cura di dj Biga, che porta ogni settimana sul palco dal funk al soul fino ad atmosfere sudamericane. Il martedì sera spazio ai live jazz e più sperimentali. Mercoledì dalle 21.00 appuntamento con “Off Cinema: il cinema indipendente sotto le stelle”: cortometraggi d’autore, vincitori di festival, produzioni internazionali, interventi degli autori e proiezioni di documentari indipendenti.

RARI In molti dicono che in questo posto si sentono a Berlino, altri ancora a Parigi. Di sicuro è che questo cocktail bar e bistrot sa regalarti un’esperienza estetica extratemporale a pelo d’acqua. Rari è la terrazza sull’Arno più bella della città che al tramonto si illumina di lucine e dj set dai riverberi fluviali. Coerenti con la tradizione natante della location sono le atmosfere da barca a vela d’antan all’interno, dove a completare l’opera con gli arredi retrò sono le assi dei pavimenti provenienti da un cantiere navale di Livorno. Aperto solo a pranzo in inverno, d’estate si trasforma in un locale caleidoscopico: cucina mediterranea anche a cena, musica, eventi a tema, veri aperitivi e l’irrinunciabile brunch domenicale.


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PELLICOLE

di caterina liverani

ARGENTO VIVO evviva argento

“M

aestro del brivido”. Questa la definizione che non critica e pubblico hanno cucito addosso a Dario Argento, uno degli autori italiani più conosciuti e amati nel mondo. E non c’è nulla di più vero: Argento è un maestro e il farci saltare sulle sedie è stata ed è la sua grande abilità. Il problema di certe definizioni però è che rischiano di essere solo la punta dell’iceberg della vita e dell’opera di un regista specialmente parlando di cinema di genere. C’è molto di più da conoscere di Dario Argento oltre alla sua eccezionale abilità nel filmare efferati omicidi e rituali satanici, e per noi cinefili fiorentini questa possibilità si concretizzerà il 19 luglio quando gli verrà consegnato il prestigioso Premio Fiesole ai Maestri del cinema al Teatro Romano a Fiesole. Durante la serata che si aprirà alle 18.30 con l’incontro con il pubblico, sarà possibile assistere alla proiezione di Profondo Rosso alle 21.30 nella cornice fiesolana. Instancabile lettore, cinefilo doc e allievo ribelle, Dario Argento è mosso fino dall’infanzia da una indefessa curiosità per la conoscenza. L’amore precoce per la letteratura con Cyrano de Bergerac, Don Chisciotte, Le mille e una notte fino a Poe e Lovercraft, apre la strada a quello per il cinema, che inizia a frequentare da liceale. Abbandonati gli studi, intraprende la carriera di critico cinematografico per importanti testate come Paese Sera, e il passo dallo scrivere di cinema allo scrivere il cinema sembra compiersi naturalmente. È così che, dopo alcuni esperimenti solitari, grazie all’incontro con Sergio Leone, firma con Bernardo Bertolucci la sceneggiatura di C’era una volta il West. La strada ormai è aperta e un Argento quasi trentenne è pronto a scrivere un soggetto che

contenga tutte le idee e le suggestioni di cui si è nutrito il suo immaginario di lettore, cinefilo, amante dell’arte e dell’architettura. È l’amatissimo padre Salvatore ad aiutare il figlio a realizzare L’uccello dalle piume di cristallo che, dopo un iniziale diffidenza da parte del pubblico, è proprio dal cinema Capitol di Firenze, dove Argento padre e figlio si recano insieme dopo la tiepida accoglienza di Torino e Milano, che il film decollerà verso il grande successo cui era destinato. “Il mio è un cinema idealista, fatto di visioni, di incubi e di moltissime letture” è su questa linea che il giovane regista continua indefessamente il suo lavoro (Il gatto a nove code, Quattro mosche di velluto grigio) fino alla svolta di Profondo Rosso. “Una pellicola dopo l’altra, perfezionandomi di volta in volta, avevo messo a punto un’estetica dell’omicidio che sarebbe diventata un marchio di fabbrica, contagiando l’immaginario del pubblico.” La consacrazione di Dario Argento arriva grazie a un film tanto terrificante quanto irresistibile, in cui la perfezione della sceneggiatura, scritta insieme a un autore del calibro di Bernardino Zapponi, si sposa a una regia innovativa. Profondo Rosso segna inoltre la prima di una serie di fortunatissime collaborazioni con I Goblin che composero una colonna sonora capace di far sussultare tanto quanto le immagini che accompagna. Dopo aver raccontato il delitto in tutte le sue più atroci declinazioni, alla fine degli anni Settanta, Dario Argento decide di gettarsi in una sperimentazione ancora più estrema, sceneggiando e dirigendo i primi film della svolta horror Suspiria e Inferno. Frutto di studi su esoterismo, alchimia e magia nera, compiuti al fianco dell’allora compagna Daria Nicolodi, le pellicole rac-

contano i primi due capitoli di una affascinante storia di crudeltà perpetrata attraverso i secoli da tre streghe, che troverà la sua conclusione in anni recenti con La terza madre. Tenebre, Phenomena e Opera, usciti tra l’82 e l’87, molto apprezzati dal pubblico, consolidano sempre di più la figura e il carisma di Dario Argento, nella cui carriera si annoverano però alcune occasioni mancate come la trasposizione cinematografica de Le notti di Salem da Stephen King o la biografia su Charles Manson. Negli anni Novanta ha inizio il sodalizio artistico con la figlia Asia che Argento dirige consecutivamente in tre film (Trauma, La sindrome di Stendhal, Il fantasma dell’opera) in cui esplora alcuni degli universi da sempre a lui cari come l’arte e la musica. Non ho sonno, Il cartaio e Giallo, pellicole recenti che hanno creato una frattura tra critica e pubblico si sono incrociate agli esperimenti televisivi commissionati dalla Rai e dall’americana Showtime per i quali il regista romano ha realizzato rispettivamente Ti piace Hitchcock e Jennifer. Nel 2012 l’incontro tra la tecnologia e un classico della letteratura gotica ha prodotto Dracula 3D presentato lo stesso anno a Cannes. Ci sono una trasposizione cinematografica di Sandman dal racconto di Hoffman che dovrebbe essere interpretato da Iggy Pop, e la supervisione a una serie ispirata a Suspiria nell’immediato futuro di Dario Argento, che nel frattempo si sta dedicando alla regia di numerose opere liriche. Il 19 luglio avremo l’imperdibile opportunità di conoscere più da vicino questa figura enigmatica e monumentale del cinema italiano che ha influenzato intere generazioni di autori in tutto il mondo.


L’ESPERTO CONSIGLIA

IL CLASSICONE

WILD

La doppia vita di Veronica

C

W

heryl Strayed dopo la morte della madre, la fine del suo matrimonio e un periodo segnato da gravi dipendenze, decide di prendere una pausa dalla sua vita ormai alla deriva, percorrendo in solitaria il cammino del Pacific Crest Trail. Tratto dal romanzo autobiografico che la Strayed ha scritto a proposito della sua esperienza, Wild, diretto da Jean Marc Vallè (Dallas Buyers Club) e superbamente interpretato da Reese Witherspoon, è la toccante cronaca di una rinascita, fisica e spirituale, e della scelta di smettere di sfuggire al dolore quando l’unica opportunità per andare avanti è accoglierlo fino in fondo. Splendidi scenari naturali, un incessante monologo interiore a cui si sovrappongono ricordi, brani di poesie e di canzoni fanno della visione di Wild un’esperienza intensa e onesta, dove non ci sono eroi, lezioni da imparare o desiderio di fuggire, ma soltanto il bisogno di rinascere. Simon & Garfunkel, Portishead, Springsteen e Pat Metheny arricchiscono una colonna sonora perfetta per i lunghi viaggi.

eronika, giovane ungherese che studia per diventare cantante lirica, mentre cammina per le strade di Cracovia nota una ragazza, nell’aspetto esattamente uguale a lei, salire su un pullman. Lei è Véronique, insegnate di musica parigina in viaggio in Polonia. Due donne, due sconosciute in grado di sentire l’una il dolore dell’altra, hanno il volto e la sensualità di una splendida Irène Jacob che si aggiudicò la Palma d’Oro per la miglior interpretazione femminile al Festival di Cannes nel 1991. Il Maestro Krzysztof Kieślowski convoglia tutto il suo talento di sublime narratore in una storia che racconta la ricerca dell’amore, l’eros, la rinuncia e la solitudine. Tutte le pieghe dell’animo femminile emergono in modo commuovente grazie alla consueta attenzione a oggetti, luci, ombre e colori con l’accompagnamento dell’indimenticabile colonna sonora composta da Zbigniew Preisner (The Tree of Life, La grande bellezza). Una curiosità: il ruolo dell’enigmatico burattinaio Fabbri, del quale si innamora Véronique, era stato pensato in origine per il nostro Nanni Moretti.

4 / 5 luglio www.teatrodellatoscana.it

MARCO BALIANI

VIAGGI DEL PENSIERO AFFABULANTE 4 luglio La biblioteca di Babele 5 luglio Col cuore in bocca

4 / 5 luglio MARCO BALIANI

1 / 3 luglio STEFANO ACCORSI

GIOCANDO CON ORLANDO ASSOLO da Ludovico Ariosto

VIAGGI DEL PENSIERO AFFABULANTE 45 luglio luglio La biblioteca di Babele Col cuore in bocca

CORTILE DEL MUSEO NAZIONALE DEL BARGELLO Via del Proconsolo, 4 Firenze 055.0763333 pubblico@teatrodellapergola.com


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SIPARIO

di tommaso chimenti

FERIE A TEATRO

I

teatro non va mai in vacanza. Anche se si cerca il disimpegno, i pantaloni corti, le camicie smanicate, il Calippo da succhiare, le canzoni frivole, le fotografie in spiaggia, gli amori abbronzati. Il teatro si sposta tra ciabatte ciondolanti e occhiali da sole, la calura che fa gocciolare tempie e schiena, ventagli da sventolare come bandiere, tra gli scogli e la campagna, la voglia che sia nuovamente inverno. Città che nel tempo hanno trovato rima con un certo modo d’intendere il teatro, che per necessità in versione estiva si fa ricercato. Si può sperimentare perché luglio e agosto permettono una maggiore libertà d’espressione, perché le grandi compagnie paludate sono in vacanza in attesa delle grandi produzioni faraoniche all’interno di stucchi e velluti, perché ci si apre, si scommette, si punta, non tanto alla ricerca del bello, ma di quel guizzo fresco e stimolante che riempia bocca, occhi, testa di qualcosa di solido rispetto al vuoto e vacuo che abitualmente anima sabbia e ombrellone. Le periferie toscane si riscuotono: da San Gimignano a Castiglioncello, da Sansepolcro a Radicondoli, da Monticchiello a Montepulciano, da Lari ad Anghiari, da Sesto Fiorentino a Certaldo, da Volterra fino a Utopia del Buongusto che accende tutte le province nostrane. Partendo da Orizzonti Verticali nella città torrita e dorata (dall’1 al 5 luglio) si può trovare da Marco Baliani, in una performance sulla Prima guerra mondiale, Luigi Lo Cascio e Virgilio Sieni, tre big assoluti, fino alla novità, espressione degli ultimi anni di un teatro giovane, di qualità e di parola, e soprattutto con qualcosa da dire, di Carrozzeria Orfeo con Animali da bar. Scivolando nell’hinterland fiorentino, nella cittadina che fu di Collodi e Pinocchio, dell’Accademia della Crusca e della Richard-Ginori, il festival Intrecci riempie tutto il mese di luglio,

con due spettacoli a sera con eccellenze come drammaturgie di Stefano Massini (Before Hamlet) o Ciro Masella (Che fine ha fatto Cenerentola?). Saliamo nella terra del Boccaccio, nel borgo antico di pietre e stradine in salita a respirare storia e fuochisti, parapendii e giocolieri, street band e artigiani, sulle torri, nelle segrete, nel giardino del tè giapponese come nei chiostri, Mercantia (dal 15 al 19 luglio) rimane la patria del possibile, un circo, un paradiso, un mondo di balocchi dove colori e musica gonfiano di stupore le anime di ogni età. Un tuffo al mare, facendo attenzione agli spigoli degli scogli, ma respirando il salmastro che fu anche di Sordi, Fellini e Mastroianni, tra il Castello Pasquini e la Pineta si apre Inequilibrio (dall’1 al 5 luglio) dove una serie di artisti di un teatro impegnato, ma non per questo serioso, ci aprono le porte di piccoli universi tutti da scoprire e dai quali farsi rapire. Se non avete mai visto Oscar De Summa e Claudio Morganti, Nerval Teatro o Leonardo Capuano, o se li avete ascoltati mille volte, è un’occasione da non disperdere, un momento da cogliere, lì dove sta la piccola, grande, gigantesca, definitiva, universale differenza tra “spettacolo” e “teatro”. Inoltriamoci nell’aretino a casa Barilla dove Kilowatt brilla e splende, si accende e illumina, dal 18 al 25 luglio, con il supporto dei Visionari, un gruppo di appassionati di teatro che nella vita fanno tutt’altro e che selezionano le scelte da portare sul palco, e quest’anno anche con la musica a far da corollario (su tutti Federico Fiumani) a Quotidiana.com oppure a Michele Sinisi; quando la qualità incontra il gusto raffinato e tagliente della parola usata come una sciabola. A cavallo tra luglio e agosto Collinarea di Lari, intorno al castello che irradia calore di mattoni rossi e polverosi, si accalcano e accovacciano

(dal 24 luglio al primo agosto) venti compagnie tra le quali Punta Corsara e Michele Santeramo. Se a Lari sono in auge gli under 40, a Radicondoli artisti consolidati e affermati presteranno la loro voce nella rassegna curata da Massimo Luconi: Franco Branciaroli e Sergio Rubini, ma anche Federica Fracassi e Laura Marinoni. Per ultimi ci siamo lasciati tre rassegne legate tra loro dal fatto di coinvolgere la comunità, la cittadinanza, la popolazione nella sua messinscena, nel suo dispiegarsi. Momenti da condividere e dai quali farsi rapire, anche soltanto per una sera. Prima Monticchiello, dal 25 luglio al 14 agosto, con i suoi cinquant’anni di storia: un piccolo borgo che si racconta, che si scrive e si dirige, che mette in piedi drammaturgia, scene e costumi e va in piazza a portare le sue storie, passate e recenti, il suo dialetto senese delle campagne vicino Pienza, i suoi campi, le colline, i problemi, per finire con i pici azzannati nella sagrestia del duomo. Esperienza per certi versi simile quella della Tovaglia a Quadri di Anghiari, a cavallo del Ferragosto, si mangia ascoltando canti, stornelli e pezzi di vita cittadina che gli abitanti del Poggiolino (il quartiere dove si mostra lo spettacolo), grazie alla supervisione di Andrea Merendelli e Paolo Pennacchini, con ironia e simpatia, ma pungendo sempre sul tema, regalano alla platea di commensali. Si canta anche al Bruscello di Montepulciano, dal 13 al 16 agosto, anche se si tratta di arie operistiche, sul sagrato della cattedrale in piazza, leggende medievali ed echi di cavalieri e dame, con l’orchestra dal vivo e decine di figuranti, attori, cantanti e coro, a riempire la visuale, ad avvolgere con il suono della storia. Nonostante la crisi, i festival non finiscono mai. Per fortuna che l’estate non è soltanto gelati, rime cuore-amore, Ibiza e tatuaggi.


FestivaldelViaggio FIRENZE | PALERMO

petribros.com

i Viaggi della Società Quota di partecipazione per persona: € 2.220,00 euro Data limite per l’iscrizione al viaggio: 25 luglio 2015. Si può prenotare il viaggio scrivendo all’indirizzo email: viaggi@societadeiviaggiatori.org indicando nome e cognome (esattamente come riportati sul passaporto) e il numero del passaporto e data di scadenza.

CUBA 21 OTTOBRE

2 NOVEMBRE 2015

Un anno di partenze speciali per la Società Italiana dei Viaggiatori. Andremo a Cuba per imparare a fare un reportage fotografico nelle più belle e importanti città dell’isola, con il fotografo professionista Walter Moretti. Per imparare davvero a fare belle fotografie di viaggio serve divertirsi. Cuba è il luogo perfetto per il nostro workshop di foto-reportage, dove potrete godere del clima e dell’allegria dell’isola e, al tempo stesso, imparare sul serio a realizzare un vero reportage fotografico, dalla scelta del linguaggio fotografico più idoneo all’editing finale. Sarà un viaggio nell’anima dell’isola, per conoscere l’atmosfera di alcune emozionanti città cubane, prima che investimenti stranieri la cambino per sempre: L’Havana, affascinante e travolgente; Viñales, adagiata in una splendida valle verde, circondata dai suoi mogotes che nascondono decine di grotte e fiumi sotterranei; l’elegante Cienfuegos, in stile francese, con la sua bella Marina e il famoso teatro; la straordinaria Trinidad, che con i suoi 500 anni di storia vi accoglierà con la musica lungo le strade di pietra, e un’atmosfera che non troverete in nessun altra città; Santa Clara, la città icona della rivoluzione con il mausoleo di Che Guevara. E poi il Mar dei Caraibi: le stelle marine di Cayo Levisa, le acque calde di Trindad del Mar. Il tutto condito di cordialità, allegria, gentilezza, simpatia, storia e forza del popolo cubano.

La California e le sequoie Quota di partecipazione per persona: A partire da € 3.400,00 euro Data limite per l’iscrizione al viaggio: 25 luglio 2015. Si può prenotare il viaggio scrivendo all’indirizzo email: viaggi@societadeiviaggiatori.org indicando nome e cognome (esattamente come riportati sul passaporto) e il numero del passaporto e data di scadenza.

CALIFORNIA 9 / 22 SETTEMBRE 2015

Un viaggio mitico, sulle strade americane, con tante emozioni e suggestioni che fanno ormai parte del nostro immaginario, addentrendosi nei parchi più belli della West Coast, ma anche nelle più importanti città californiane. Un viaggio in compagnia di Tiziano Fratus, “cercatore di alberi”, che censisce, misura, fotografa e descrive nei suoi numerosi libri.

www.festivaldelviaggio.it

www.societadeiviaggiatori.org


© MATTIA INSOLERA

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ARTE

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di michelle davis

SpORcARSI LE MANI cONTRO LA cRISI I primi d’agosto del 1962 cominciai con le serigrafie. Volevo qualcosa di più forte, che comunicasse meglio l’effetto di un prodotto seriale. Con la serigrafia si prende una foto, la si sviluppa, la si trasferisce sulla seta mediante colla e poi la si inchiostra, cosicché i colori penetrano attraverso la trama salvo nei punti dove c’è la colla. Ciò permette di ottenere più volte la stessa immagine, ma sempre con lievi differenze. Tutto così semplice, rapido, casuale: ero eccitatissimo. Andy Warhol

L’

estate in qualche modo porta sempre consiglio e le lunghe giornate al sapore di libertà e sole si insinuarono anche sotto la pelle di Mr. Warhola Jr che fece dell’ottavo mese del 1962 uno dei punti cruciali della sua produzione artistica, intraprendendo un viaggio di conoscenza e sperimentazione con una delle tecniche più rappresentative del Novecento: la serigrafia. Probabilmente inventata dai fenici (eh, cosa non hanno inventato quei geniali mediterranei), la serigrafia è stata una delle tecniche più usate dai movimenti underground americani ed europei, grazie alla sua riproducibilità e al basso costo dei materiali. Processo versatile e prediletto da artisti del calibro di Roy Lichtenstein e gli italiani Malleus, la serigrafia approda finalmente a Firenze e qualcosa mi dice che è solo l’inizio. Da quest’estate, due spazi, diversi eppure simili, verranno aperti al pubblico con l’intento di sporcare un po’ questa città con gli inchiostri della conoscenza serigrafica. Finalmente potrete imparare termini imprescindibili come racla e bromografo! Come prima tappa, ci avventuriamo verso Rifredi. Lo spazio occupato Corsica81 si affaccia sulla ferrovia, colorato baluardo di cultura alternativa

fiorentina. Alberto Bolzonetti, uno degli ideatori del laboratorio serigrafico Stampaxx, ci spiega l’importanza della loro iniziativa: «Perché abbiamo deciso di dare vita al laboratorio? Semplice, a Firenze non esistono luoghi dove si possa lavorare con la serigrafia manuale. Volevamo creare uno spazio aperto a tutti, senza tessere o obblighi, in cui si potesse formare un gruppo di lavoro indipendente. Chi vuole imparare è il benvenuto, per noi la priorità è diffondere questa tecnica in un’ottica di condivisione etica e sociale, anche considerando la natura del luogo che ci ospita. Vogliamo promuovere l’autoproduzione e valorizzare i luoghi abbandonati della nostra città offrendo un servizio in più.» Il team, che include gli illustratori Ilaria Guarducci e Nicola Giorgio, si riunirà periodicamente per produrre, insegnare e condividere il loro expertise serigrafico. Per maggiori informazioni scrivete a stampax81@ gmail.com. La seconda tappa è situata a pochi passi dal cuore pulsante dell’Oltrarno, in via dei Camaldoli 4. Lo studio di design Ink-P sta raccogliendo iscritti per corsi di livello base e avanzato di stampa serigrafica. Giulia Castagnoli e Antonio Fugazzotto, forza catalizzatrice del progetto,

portano avanti da qualche anno una ricerca sulla grafica come applicativo per indumenti, scarpe (scoprite le loro calzature vegan!) e poster. «Il mezzo che utilizziamo è la serigrafia» dice Antonio «perché rende giustizia all’applicazione manuale dei colori su svariati supporti grazie alla sua precisione. Abbiamo voluto dare vita a questi due corsi per supportare e stimolare tutti coloro che desiderano sviluppare un progetto. Vogliamo spingere le persone ad allontanarsi dai device, scoprire un aspetto della grafica in cui ci si sporca le mani, in cui si crea qualcosa di tangibile e concreto. Vogliamo raccontare la serigrafia come una via di uscita dalla crisi, economica, sociale e mentale. Ci si reinventa per essere felici. Pensiamo che sia importante per una città d’arte come Firenze essere viva e originale, vogliamo offrire uno strumento a tutti quelli che sentono il bisogno di fare un’azione creativa contro il sistema che non va.» Quindi sguinzagliate i vostri spiriti rivoluzionari, preparate i colori e scoprite qualcosa di nuovo, perché the summer is magic oh oh oh.

foto: Rustam Huseynov


12

DOMANDE

di eleonora ceccarelli

ANELLI MANCANTI

O

gni anno a luglio in Piazza San Paolino c’è una festa (nello specifico il prossimo 3 e 4 luglio), una bella occasione per dare all’estate la giusta e doverosa accoglienza. Alcune volte ci sono capitata per caso, altre per il passaparola, ma non ho mai approfondito di cosa realmente si occupassero gli Anelli Mancanti, l’associazione che da sempre organizza l’evento. Il mese scorso un’amica mi ha invitata a cena in via Palazzuolo, all’interno dell’edificio dove hanno sede. Porta quello che vuoi mi dice. E così ho fatto. Con le mie due belle bottiglie di vino rosso mi sono avviata senza sapere cosa o chi aspettarmi. La serata mi ha aperto un mondo, in tutti i sensi, persone, musica e colori. Questa cena è solo uno degli eventi organizzati ogni mese in questo spazio di “convivenza”, come lo definisce la presidente Salvina. Infatti, oltre alla cena, l’associazione realizza un mercatino, un cineforum, dei corsi di lingua e degli sportelli dedicati alla salute, legalità e accoglienza. Tutto aperto a tutti, cittadini italiani e non. Ma vi racconto meglio: gli Anelli Mancanti nascono nel 1997, grazie a Salvina Di Gangi, come scuola di teatro e associazione di prima accoglienza. Presto diventano un punto di riferimento per gli immigrati che arrivano qui soprattutto tramite il passaparola o su indicazione di altre strutture. Quello che li contraddistingue

maggiormente è il fatto di non essere un’associazione assistenzialista che risponde esclusivamente ai bisogni primari delle persone che la frequentano, ma considera l’individuo nella sua completezza, garantendo aiuto a chi ha bisogno, nell’ottica di uno scambio e coinvolgimento attivi. Chiunque arrivi agli Anelli Mancanti si deve mettere in gioco, aiutando secondo le proprie possibilità. Non importa cosa, ma qualcosa deve fare; la presidente non accetta compromessi, sicura del fatto che la condivisione delle responsabilità porti solo buoni frutti. L’associazione a sua volta offre servizi, tra cui il più importante è senza dubbio la scuola d’italiano per stranieri. Una scuola che crea soprattutto integrazione. Cosa mi ha colpito così tanto quella sera? Forse il fatto di essermi trovata seduta a un tavolo con mezzo mondo presente, con persone di diverse nazionalità e culture. Forse il fatto che tutti fossero a loro agio in compagnia di sconosciuti e che l’atmosfera fosse nonostante questo casalinga. Forse tutto quello che ho vissuto quella sera mi ha toccato in un modo particolare ed è così che mi sono ritrovata a parlarvene. L’allegria e i colori di quel mercoledì li ricordo ancora bene. Le attività dell’associazione si fondano totalmente su volontari che, ricorda Salvina, sono l’anima di questa realtà, la sua forza, ma al tempo stesso la sua fragilità. Oggi il mondo del volontariato è cambiato molto: poter permettersi di

dedicare del tempo agli altri, per puro piacere e senso civico, spesso è un lusso che sempre meno persone possono concersi. Quindi a settembre tutto verrà riorganizzato sulla base di coloro che daranno la propria disponibilità a continuare e, come ogni anno, inizieranno i corsi di formazione per nuovi volontari, stabilendo il programma di attività da portare avanti. Parlare oggi d’immigrazione e prima accoglienza non è facile proprio perché è un argomento molto caldo. Posso solo affermare che partecipare attivamente a questa associazione, imparare a conoscerla, visitarla e creare delle relazioni con chi la frequenta non può che aiutare a comprendere. La solidarietà rimane senza dubbio l’unica strada percorribile, e questo luogo ne è la dimostrazione. L’edificio di via Palazzuolo è pieno di vita, di incontri e di relazioni inaspettate che difficilmente fanno parte della nostra quotidianità e con altrettanta difficoltà si incroceranno con la nostra esistenza, purtroppo. Quindi, andiamo incontro a tutti coloro che provano attraverso l’associazione ad avere un’opportunità e a rimettersi in gioco in un nuovo paese, con tutto ciò che questo comporta. Ogni tipo di aiuto è ben accetto, donazioni, vestiti, tempo. www.anellimancanti.org



14

PERSONAGGI

di maria paternostro

La piccola grande magia DI Musica Nuda

A

distanza di due anni dal lavoro precedente, Musica Nuda, l’originalissimo duo composto dal poliedrico contrabbassista Ferruccio Spinetti e dalla raffinata vocalist Petra Magoni, si riaffaccia sulle scene con Little Wonder, un gioiellino in cui i due tornano a interpretare brani più o meno noti e a calcare le scene con un nuovo tour che li vedrà, oltre che a Parigi, Lione, Londra, anche in Toscana. Il 7 luglio, infatti, si esibiranno nello spazio estivo della Biblioteca Ernesto Ragionieri a Sesto Fiorentino, e il 7 agosto a Cecina nel Parco di Villa Guerrazzi. Li ho intervistati in un simpatico botta e risposta a tre teste e una penna.

Leggenda vuole che abbiate registrato Musica Nuda quasi per gioco, e che oggi, ridendo e scherzando, siate già arrivati all’ottavo album. Come nasce Little Wonder? Ferruccio: Dopo l’esperienza di Banda larga, registrato con orchestra, con cui abbiamo festeggiato in pompa magna il nostro decennale, avevamo voglia di replicare le atmosfere del primo disco del 2003 in cui eravamo completamente soli. Insomma un po’ un ritorno alle origini. Petra: Ricordo che registrammo Musica Nuda quasi per gioco in un pomeriggio. In realtà uscì molti mesi più tardi perché non avevamo ancora trovato nessuno che ce lo promuovesse. Little

Wonder è un regalo che ci siamo fatti, tornando a suonare in duo, il nostro assetto più naturale, interpretando le cover con freschezza, ma anche con la maturità acquisita nel corso degli anni. Con che criterio scegliete le cover da inserire negli album? F: Entrambi attingiamo al nostro bagaglio musicale in modo istintivo, secondo il nostro gusto. In Little Wonder, oltre a Bill Whiters, a Bob

Marley a Sting, a Paolo Conte, abbiamo inserito anche Sei forte papà, un brano di Gianni Morandi, da cui abbiamo anche ricevuto i complimenti. P: Per poter realizzare questo disco abbiamo suonato tantissime canzoni, anche inedite. Alla fine abbiamo scelto brani sia di autori famosi che di autori meno conosciuti. Il nostro modo di fare musica è talmente riconoscibile e particolare che ogni pezzo è una sfida perché ci co-


15 stringe ad affrontarlo abbattendo i nostri limiti e dandoci una libertà di interpretazione che è il nostro punto di forza. Raccontate un aneddoto avvenuto nel corso dell’ultima registrazione. F: Little Wonder è stato registrato in tre giorni nel Teatro Niccolini di San Casciano per gentile concessione del Comune. Registrare con i nostri fonici in un teatro, che è la dimensione a noi più congeniale, ci ha permesso grande spontaneità e libertà. P: Registrare in un teatro ci ha dato modo di mantenere le nostre atmosfere. L’ultimo giorno abbiamo aperto la sala al pubblico che ha avuto l’opportunità di conoscere come si registra un album, ma anche di godersi lo spettacolo, nonostante non avessimo i vestiti di scena o abbiamo dovuto rifare alcuni pezzi. Che rapporto avete con il mainstream? F: Dal 2004 produciamo da soli i nostri dischi per poi darli in licenza all’etichetta. Questo ci ha consentito di avere una grande libertà artistica che nel mainstream non avremmo avuto. L’av-

vento della rete, inoltre, ci ha aiutato molto a diffondere il nostro progetto. Grazie a internet siamo riusciti a sfondare in Francia e a suonare addirittura in Russia. P: Non mi interessa essere popolare, il mondo della televisione non mi appartiene. Il teatro è la mia dimensione ideale, quella che mi permette di vivere la mia vita privata con tranquillità. L’incontro con Ferruccio è stato fondamentale perché mi ha dato la possibilità di usare tutte le sfumature della mia voce che, per esempio con una band, non sarebbero mai emerse.

do l’Orchestra di Piazza Vittorio, spettacolo che è stato rappresentato nei maggiori teatri italiani ed esteri. Nel 2011 Gioele Dix mi ha coinvolta nella sua versione di Sogno di una notte di mezza estate in cui vestivo i panni del folletto Puck e nel 2013 ho debuttato con Pippo Delbono nello spettacolo Il Sangue.

Cosa fate quando non siete insieme artisticamente? F: Ho sempre mantenuto anche altri progetti. A partire dagli Avion Travel con cui l’anno scorso sono andato in tour. E ancora con l’ensemble InventaRio abbiamo registrato un omaggio al repertorio di Ivan Lins, grande compositore e pianista carioca, disco che è stato perfino nominato per i 15th Annual Latin Grammy Awards. P: Ho avuto l’opportunità di avvicinarmi al teatro. Dal 2009 al 2011 ho interpretato il ruolo della regina della notte nel Flauto Magico secon-

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LuGLIO MERcOLEDÌ 1

BALAGAN CAFE’ Giardino della Sinagoga - Firenze

VINTAGE SELECTION (1-4/7) Stazione Leopolda - Firenze

COUNTING CROWS Pistoia Blues - Pistoia

BOB DYLAN + FRANCESCO DE GREGORI Lucca Summer Festival - Lucca

DARGEN D’AMICO Ne Pas Couvrir! Festival Montevarchi (FI)

MUMFORD and SONS Pistoia Blues - Pistoia

CENA BIANCA Piazza del Carmine - Firenze

GROSSI, PRETI, BORRI TRIO Girone Jazz - Fiesole (FI)

ROBERTA CARRESE Fiorino sull’ Arno - Firenze

LESSJAZZ TRIO Mercato Centrale - Firenze

SCANDALOSOBRIO Villa Strozzi - Firenze

APRITI CINEMA (1-21/7) Piazza Ss. Annunziata (FI)

FELICITÀ DI SCRIVERE - FESTA DEGLI AUTORI E DEI LETTORI Parco della Versiliana Marina di Pietrasanta

IL LAGO DEI CIGNI Teatro Romano di Fiesole - Fiesole LETTERE D’AMORE A UN VECCHIO Le Murate Caffè Letterario - Firenze

SABATO 4

PIERLUIGI DELIPERI (1-4/07) Lacrima Tattoo Saloon - Firenze

CONCERTO D’ESTATE - O.R.T. Badia a Passignano - Tavanelle V.P. (FI)

MIA - MEETING INTERNAZIONALE ANTIRAZZISTA Parco I Pini, Loc. Cecinella Cecina Mare (LI)

VERDENA + NINA ZILLI Ne Pas Couvrir! Festival - Montevarchi (FI)

GIOVEDÌ 2 SIMONA BENCINI Villa “La Fernanda” - Artimino (PO) FESTIVAL AU DESERT (2-3/7) Le Murate Caffè Letterario - Firenze CONCERTO D’ESTATE -O.R.T. Villa Medicea della Petraia - Firenze

I RAGAZZI SCIMMIA Fiorino sull’ Arno - Firenze JOVANOTTI Stadio Artemio Franchi - Firenze INCONTRO CON GINO & MICHELE Le Murate Caffè Letterario - Firenze DOMENIcA 5

HIROMI PROJECT Teatro Romano di Fiesole - Fiesole (FI)

ANTICONTEMPORANEO 2015 ELECTRICMEDIEVALIA CARMINA Auditorium Sant’Apollonia - Firenze

NUOVO CINEMA PUCCINI GARDEN Giardino del Teatro - Firenze

JOHN LEGEND Lucca Summer Festival - Lucca

COLAPESCE Anfiteatro delle Cascine - Firenze

UNA COMMEDIA SEXY IN UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE Le Murate Caffè Letterario - Firenze

“EX LIVE” GIANCARLO ONORATO e CRISTIANO GODANO Circolo Aurora - Firenze RENOVABITVR (RENEVAL) di Mona Marzouk Villa Romana - Firenze VENERDÌ 3 HOT SHOT - 90 IN DA HOUSE Anfiteatro delle Cascine - Firenze

LuNEDÌ 6 LO SCHERMO DELL’ARTE FILM FESTIVAL Piazza SS. Annunziata - Firenze KENNY GARRETT Piazza Liberazione Terranuova B.ni (AR) ORCHESTRINA MACCHERONI SWING Musicastrada Festival - Tavarnuzze (FI)

MISS JULIET E FABIO GARGIULO (6-8/07) Lacrima Tattoo Saloon - Firenze MARTEDÌ 7 LOS LOBOS Lucca Summer Festival - Lucca

MADAME BOVARY Teatro Romano di Fiesole - Fiesole (FI) NUOVO CINEMA PUCCINI GARDEN Giardino del Teatro - Firenze VENERDÌ 10

HOZIER Pistoia Blues - Pistoia

DECIBEL OPEN AIR W/ NOISIA + DUB FX Anfiteatro delle Cascine - Firenze

NOTTE BIANCA del QUARTIERE 3 Quartiere Gavinana/Galluzzo - Firenze

BALAGAN CAFE’ Giardino della Sinagoga - Firenze

GIOVANI STELLE IN UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE Teatro Romano di Fiesole - Fiesole (FI)

BILLY IDOL Lucca Summer Festival - Lucca

NUOVO CINEMA PUCCINI GARDEN Giardino del Teatro - Firenze EINSTURZENDE NEUBAUTEN Ippodromo del Visarno - Firenze ANTICONTEMPORANEO 2015 NATURA DEGLI AFFETTI Auditorium Sant’Apollonia - Firenze MERcOLEDÌ 8 PAOLO NUTINI Lucca Summer Festival - Lucca ORGANWOOD Girone Jazz - Fiesole (FI) DON BACKY FEAT. FILARMONICA VERDI Villa Medicea - Poggio a Caiano (PO) BALKAN EXPRESS Mercato Centrale - Firenze POTEVO ESSERE IO Teatro Romano di Fiesole - Fiesole (FI) TIGNANO FESTIVAL - ISLAM SCONTRO DI CIVILTÀ Castello di Tignano Barberino val d’Elsa - Firenze GIOVEDÌ 9 THE SCRIPT Lucca Summer Festival - Lucca GAZEBO PENGUINS Mengo Music Festival - Arezzo MARC RIBOT’S CERAMIC DOG Centro Arte Contemporanea L.Pecci Prato (PO) ANTICONTEMPORANEO 2015 SUMMA Auditorium Sant’Apollonia - Firenze

BLONDE REDHEAD Mengo Music Festival - Arezzo LA FAMIGLIA CAMPIONE Teatro Romano di Fiesole - Fiesole (FI) GOBLIN Reality Bites Festival - Fucecchio (FI) FAST ANIMALS AND SLOW KIDS Reality Bites Festival - Fucecchio (FI) FIRENZE CAMBIA LA MUSICA / LA MUSICA CAMBIA FIRENZE Le Murate Caffè Letterario - Firenze SABATO 11 ICCHÉ CI VA CI VOLE (11-12/07) Parco della Carraia - Firenze ELTON JOHN Lucca Summer Festival - Lucca GISELLE Teatro Romano di Fiesole - Fiesole (FI) PAOLO FRESU Piazza Masaccio - S.Giovanni V.no (FI) THE IN BETWEEN Fiorino sull’Arno - Firenze TIGNANO FESTIVAL SOTTO ZERO COVER Castello di Tignano Barberino val d’Elsa - Firenze DOMENIcA 12 I CANI + MOTEL CONNECTION Mengo Music Festival - Arezzo LuNEDÌ 13 LO SCHERMO DELL’ARTE FILM FESTIVAL Piazza SS. Annunziata - Firenze


50 GIORNI DI CINEMA INTERNAZIONALE A FIRENZE 2015 29 OTTOBRE/13 DICEMBRE CINEMA ODEON, PIAZZA STROZZI 29 ottobre - 1 novembre

FRANCE ODEON 2-4 novembre

IMMAGINI E SUONI DEL MONDO 5-10 novembre

FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 11-17 novembre

FLORENCE QUEER FESTIVAL 18-22 novembre

LO SCHERMO DELL’ARTE FILM FESTIVAL 23-26 novembre

IL CINEMA RITROVATO

in collaborazione con CINETECA DI BOLOGNA

27 novembre - 4 dicembre

FESTIVAL DEI POPOLI 5-10 dicembre

RIVER TO RIVER. FLORENCE INDIAN FILM FESTIVAL 11-13 dicembre

UNA FINESTRA SUL NORD 13 dicembre

PREMIO N.I.C.E. CITTÀ DI FIRENZE WWW.50GIORNIDICINEMA.IT | INFO@50GIORNIDICINEMA.IT


4 EDIZIONE a

Il cinema all’aperto in Piazza SS. Annunziata - Firenze 23 appuntamenti con i grandi festival fiorentini

Grazie a:


lunedì

29 giugno

martedì

30 giugno

Lo Schermo dell’Arte / Notti di mezza estate

Banksy Does New York di Chris Moukarbel (Stati Uniti, 2014, 80’)

MIDDLE EAST NOW Summer Nights: Altri Mondi, Altri Viaggi Introduce Felicetta Ferraro (curatrice programma Iran e Afghanistan), con la speciale partecipazione musicale di Giovanni Bogani

No Land's Song di Ayat Najafi

giovedì

9 luglio

venerdì

10 luglio

Premio del pubblico Middle East Now 2015

(Iran, Germania, Francia, 2014, 90’)

Premio Fiesole ai Maestri del Cinema 2015. Cuore di tenebra - Il cinema di Dario Argento

Suspiria di Dario Argento (Italia, 1977, 97’)

N.I.C.E. presenta: retrospettiva Valeria Golino

Miele di Valeria Golino (Italia, 2013, 96’)

La guerra di Mario di Antonio Capuano

mercoledì

1

luglio

giovedì

2 luglio

venerdì

3 luglio

BORN TO BE A WRITER - Ritratti di scrittori dall'archivio del Festival dei Popoli

Burroughs: The Movie di Howard Brookner

Quattro mosche di velluto grigio di Dario Argento

11 luglio

domenica

12

Proiezione in collaborazione con Oxfam Italia, interviene Umiliana Grifoni (responsabile Medio Oriente e Nord Africa), contributo video di Simone Cammilli

Peau du Colle di Kaouther Ben Hani

Alla presenza del produttore Massimiliano Fraticelli

luglio

This is Plastic di Patrizio Saccò

domenica

Immagini & Suoni del Mondo

5

lunedì

Lo Schermo dell’Arte / Notti di mezza estate

martedì

7 luglio

De larges détails: sur les Traces de Francis Alÿs di Julien Devaux (Francia, Belgio, 2006, 55')

MIDDLE EAST NOW Summer Nights: Altri Mondi, Altri Viaggi

Apartment 10/14 di Tarzan & Arab

8 luglio

Premio Fiesole ai Maestri del Cinema 2015. Cuore di tenebra - Il cinema di Dario Argento

Phenomena di Dario Argento (Italia, 1985, 109’)

Hannah Arendt di Margarethe von Trotta

lunedì

Lo Schermo dell’Arte / Notti di mezza estate

13 luglio

Alla presenza di Francesco Fei (regista), Sergio Risaliti e Arabella Natalini (curatori delle mostre di Gormley e Penone)

Prospettiva vegetale di Francesco Fei (Italia, 2014, 22’)

Antony Gormley and the 4th Plinth di John Wyver (Regno Unito, 2009, 48')

martedì

14 luglio

17

Balkan Florence Express

Shanghai Gypsy di Marko Naberšnik

luglio

(Slovenia, 2012, 124')

sabato

Florence Korea Film Fest

River to River Florence Indian Film Festival

Sold di Jeffrey Brown

River to River Doombo Audience Award 2014

(USA, India, Nepal, 2014, 95’)

18 luglio

domenica

19

A Hard Day di Kim Seong-Hun (Corea del Sud, 2014, 111')

Una finestra sul nord

Open Up to Me di Simo Halinen

luglio

(Finlandia, Svezia, 2013, 95')

lunedì

Lo Schermo dell’Arte / Notti di mezza estate

20 luglio

martedì

21 luglio

Station to Station di Doug Aitken

Anteprima italiana alla presenza dell’artista

(Stati Uniti, 2014, 71’)

Premio Fiesole ai Maestri del Cinema 2015. Cuore di tenebra - Il cinema di Dario Argento

Il fantasma dell’Opera di Dario Argento (Italia, 1998, 106’)

Tutte le proiezioni si terranno alle ore 21.30 e saranno ad ingresso libero fino ad esaurimento posti. I film sono in lingua sottotitolati in italiano.

originale

(Palestina, 2014, 8’)

Villa Touma di Suha Arraf (Palestina, 2014, 85’)

mercoledì

luglio

(Paesi Bassi, 2007, 54')

Sweet Dreams di Lisa e Rob Fruchtman (Ruanda, 2012, 84’)

luglio

Festival Internazionale di Cinema e Donne

(Italia, 2014, 60')

luglio

6

16

Respiro di Emanuele Crialese

(Germania, Lussemburgo, Francia, 2102, 113')

(Tunisia, Francia, 2013, 23’)

Florence Queer Festival

giovedì

Dinner with Murakami di Yan Ting Yuen

(Italia, 2009, 105’)

luglio

(Palestina, Francia, Canada, 2014, 75’)

4

Giulia non esce la sera di Giuseppe Piccioni (Italia, 2001, 90’)

The Wanted 18 di Amer Shomali e Paul Cowan sabato

N.I.C.E. presenta: retrospettiva Valeria Golino

(Italia, Francia, 1971, 105’)

MIDDLE EAST NOW Summer Nights: Altri Mondi, Altri Viaggi

luglio

venerdì

sabato

(Stati Uniti, Gran Bretagna, 1983-2014, 90')

Premio Fiesole ai Maestri del Cinema 2015. Cuore di tenebra - Il cinema di Dario Argento

15

BORN TO BE A WRITER - Ritratti di scrittori dall'archivio del Festival dei Popoli

(Italia, 2005, 100’)

Angelus Novus di Aboozar Amini Premio NYU Firenze 2015

mercoledì

BORN TO BE A WRITER - Ritratti di scrittori dall'archivio del Festival dei Popoli

in Piazza SS.Annunziata sarà presente, per la prima volta, un punto bar/ristoro a cura de “Il Panino Tondo”

Josè e Pilar di Miguel Gonçalves Mendes (Portogallo, Spagna, Brasile, 2010, 125')

www.estatefiorentina.it www.quellidellacompagnia.it www.spazioalfieri.it

Noi di Panino Tondo siamo attenti alle novità, sensibili all’ambiente che ci circonda e svolgiamo l’attività rispettando la filiera con materie prime sane e genuine. Porre l’attenzione alla qualità di ciò che mangiamo, deve sempre essere una priorità e il principio sul quale si fonda la nostra salute. Questo è il motivo per cui ricerchiamo, selezioniamo e controlliamo costantemente i nostri fornitori e produttori: portare o servire sulle tavole dei nostri clienti un prodotto semplice fatto con ingredienti freschi, sani e genuini.”

www.ilpaninotondo.it | www.ilpaninotondomobile.it



Musica tEatro artE cinEMa EvEnti PErchÉ a FirEnZE non c’È Mai niEntE da FarE... LIVING COLTRANE Teatro Romano di Fiesole - Fiesole (FI) FRANCESCA DE ANGELIS (13-15/07) Lacrima Tattoo Saloon - Firenze MARTEDÌ 14 FESTA NAZIONALE FRANCESE Piazza Ognissanti - Firenze NUOVO CINEMA PUCCINI GARDEN Giardino del Teatro - Firenze CONCERTO D’ESTATE -O.R.T. Badia a Passignano - Tavanelle V.P. (FI) IL PICCOLO PRINCIPE Teatro Romano di Fiesole - Fiesole (FI) RAIZ E MESOLELLA Musicastrada Festival - Tavarnuzze (FI) THE TATTOO (14-17/07) Lacrima Tattoo Saloon - Firenze MERcOLEDÌ 15 PASSENGER Pistoia Blues - Pistoia GIOVANNI FALZONE Girone Jazz - Fiesole (FI) SIMONE GRAZIANO “FRONTAL” Teatro Romano di Fiesole - Fiesole (FI) CONIGLIOVIOLA Anfiteatro delle Cascine - Firenze TIGNANO FESTIVAL - COMUNE UNICO Castello di Tignano Barberino val d’Elsa - Firenze GIOVEDÌ 16 LO SCHERMO DELL’ARTE FILM FESTIVAL Cortile di Palazzo Strozzi - Firenze ADRIANO BONO & THE REGGAE CIRCUS Villa Giamari - Montemurlo (PO) STEFANO BOLLANI Teatro Romano di Fiesole - Fiesole (FI) BARO DROM ORKESTAR Fiorino sull’ Arno - Firenze BOBO RONDELLI Live in Sieve - Pontassieve (FI) NUOVO CINEMA PUCCINI GARDEN Giardino del Teatro - Firenze CORTONA ON THE MOVE (16/07 - 27/09) Cortona - Arezzeo

VENERDÌ 17 BALAGAN CAFE’ Giardino della Sinagoga - Firenze ITALIAN BLUES NIGHT Pistoia Blues - Pistoia VIEJEČNICA: LA BIBLIOTECA DI SARAJEVO Teatro Romano di Fiesole - Fiesole (FI) PIER CORTESE + ROBERTO ANGELINI Rocca di Carmignano Carmignano (PO) NADA Corte delle Sculture - Prato (PO) TIGNANO FESTIVAL - BRASS BANG Castello di Tignano Barberino val d’Elsa - Firenze SABATO 18 THE DARKNESS + BLACK LABEL SOCIETY Pistoia Blues - Pistoia I GRUPPI DA CAMERA DELL’ORCHESTRA GIOVANILE ITALIANA Teatro Romano di Fiesole - Fiesole (FI) ANGELA ESMERALDA & SEBASTIANO LILLO Fiorino sull’ Arno - Firenze ALABAMA GRAYSON CAPPS Rocca di Carmignano Carmignano (PO) RIGHEIRA Reality Bites Festival - Fucecchio (FI) DOMENIcA 19 DREAM THEATER Pistoia Blues - Pistoia ITALIAN BRASS WEEK (19-26/7) Location varie - Firenze (FI) PREMIO FIESOLE AI MAESTRI DEL CINEMA Teatro Romano di Fiesole - Fiesole (FI) CRISTINA DONA’ Rocca di Carmignano Carmignano (PO) DI MARTINO Reality Bites Festival - Fucecchio (FI) LuNEDÌ 20 LAURYN HILL Lucca Summer Festival - Lucca

LO SCHERMO DELL’ARTE FILM FESTIVAL Piazza SS. Annunziata - Firenze ANDREA CHIMENTI Museo del Novecento - Firenze MARTEDÌ 21 SANTANA Pistoia Blues - Pistoia CRISTINA DONA’ Piazza Barberini Barberino Val D’Elsa (FI) FORRO’ MIOR Musicastrada Festival - Tavarnuzze (FI) NUOVO CINEMA PUCCINI GARDEN Giardino del Teatro - Firenze MERcOLEDÌ 22 MARK KNOPFLER Lucca Summer Festival - Lucca ALESSANDRO GALATI Chiesa di Bonistallo Poggio a Caiano (PO)

TIGNANO FESTIVAL - ZUIDERKEMPEN Castello di Tignano Barberino val d’Elsa - Firenze SABATO 25 THE SUPERFLY Fiorino sull’ Arno - Firenze DOMENIcA 26 LENNY KRAVITZ Lucca Summer Festival - Lucca ENSEMBLE LA PRIMAVERA Sentieri Acustici - Pistoia ORCHESTRA GIOVANILE ITALIANA Teatro Romano di Fiesole - Fiesole (FI) LuNEDÌ 27 MARTEDÌ 28 DIRTY CELLO Piazza della Badia – Vaiano (PO)

ORCHESTRA GIOVANILE ITALIANA Teatro Romano di Fiesole (FI)

MORWENNA LASKO & JAY PUN Parco del Bargo Poggio a Caiano (PO)

ROSSANA CASALE Corte delle Sculture - Prato (PO)

NUOVO CINEMA PUCCINI GARDEN Giardino del Teatro - Firenze

GIOVEDÌ 23 ROBBIE WILLIAMS Lucca Summer Festival - Lucca OMAGGIO A LOUIS ANDRIESSEN Teatro Romano di Fiesole - Fiesole (FI) NUOVO CINEMA PUCCINI GARDEN Giardino del Teatro - Firenze LITFIBA Ippodromo del Visarno - Firenze

PAZ GITANA Musicastrada Festival - Tavarnuzze (FI) MERcOLEDÌ 29 ANNA GRANATA Piazza Barberini Barberino Val D’Elsa (FI) FRANKIE CHAVEZ Rocca di Carmignano (Prato) GIOVEDÌ 30

VENERDÌ 24 BALAGAN CAFE’ Giardino della Sinagoga - Firenze

VENERDÌ 31

FEDEZ + J.AX Lucca Summer Festival - Lucca

BALAGAN CAFE’ Giardino della Sinagoga - Firenze

STING Pistoia Blues - Pistoia

MARLENE KUNZ Centro Arte Contemporanea L.Pecci Prato (PO)

FIRENZE CAMBIA LA MUSICA / LA MUSICA CAMBIA FIRENZE Caffé Letterario le Murate - Firenze

NUOVO CINEMA PUCCINI GARDEN Giardino del Teatro - Firenze


LuGLIO

da non perdere

GIOVEDÌ 2 LuGLIO cONcERTO D’ESTATE – O.R.T. Villa Medicea della Petraia – Firenze

Sarà l’estate del no tengo dinero, quindi ho deciso di andare a fare tutto quello che non ho mai fatto prima e che posso fare spendendo poco o niente. Quindi non stresserò nemmeno Lungarno per avere un accredito e non millanterò ruoli strani per bussare alla porta di esausti uffici stampa sommersi dalle liste. No, inizierò con le cose oggettivamente belle che ho sempre snobbato per via di un sapore indie che però resta sempre più amaro per chi è indie sul serio nel portafoglio. Prima tappa la meravigliosa Villa della Petraia. E vado a un concerto dell’O.R.T. perché voglio sedermi e farmi portare il fresco delle arie e dei minuetti e lascio agli altri tamarri a Follonica e San Vincenzo i tunz tunz del lungomare. VENERDÌ 3 LuGLIO cOuNTING cROWS Pistoia Blues – Pistoia

Durante la mia seconda occupazione a scuola si materializzò uno di quelli che stava sempre avanti a tutti – lo stesso che aveva I Sony Minidisc e che mi fece provare in assoluto le mie prime cuffie AKG – con in mano un album che a richiamava vagamente una copertina degli Spin Doctors, ma poi in realtà non c’entrava un cazzo. Era come se ci fossero degli appunti scritti sopra. Ricordo che la sera alle 18.00, l’orario migliore delle occupazioni, scattava il momento spinello, misto momento musica prima di andare a casa e morire d’invidia per quelli che restavano a dormire lì e ordinavano le pizze. A me piaceva Francesca, 16 anni, pallavolista dai glutei di marmo, ma il sorriso equino e la corteggiavo a suon di cassette TDK che lei ricambiava con punte di fioretto di carta infilate nel bauletto del motorino. Ascoltai quest’album e mi piacque un sacco. Allora andai dal tipo, me lo feci prestai, stetti due ore in mansarda a confezionare un’altra compilation da lingua e ormoni. Tornai il giorno dopo a scuola e, alle 18.30 in aula magna, vidi Francesca infilare un viadotto di lingua in bocca al tipo che stava sempre avanti a tutti. Anche a me. MERcOLEDÌ 8 LuGLIO DON BAcKY FEAT. FILARMONIcA VERDI Villa Medicea – Poggio a Caiano (PO)

Fino a qualche anno fa mi era oscura la vicenda di Don Backy. Poi una sera mia zia Luisa e mia nonna mi chiedono di accompagnarle a un suo concerto, show che si teneva in una nota località costiera toscana. Erano i primi di luglio e, in un arena del cinema, si esibiva lui, Aldo Caponi. L’intensità della sua esibizione mescolata alla vena trista e sconfitta dei suoi sorrisi di circostanza, mi spinse a volerne sapere di più ed entrai in contatto con le vicende del clan celentano, del litigio con il Molleggiato, dello scippo di una canzone, della vendetta con un’esibizione pessima a un Sanremo… e iniziai ad amarlo follemente. E questa serata alla Villa Medicea di Poggio a Caiano insieme alla Filarmonica Verdi la vivo un po’ come il progetto di Peter Gabriel con l’orchestra, il giusto tributo a un ragazzo che, dalle pelli di Santa Croce, giunse alla popolarità.

VENERDÌ 17 LuGLIO BALAGAN cAFÈ Giardino della Sinagoga – Firenze

Il venerdì sarà momento Balagan. Ne parlano tutti già da un po’, ma l’aperitivo in Sinagoga è candidato a essere uno dei momenti più particolari di questa Estate Fiorentina 2015. Ci sono tantissimi eventi e – pare – una serie di spuntini della tradizione ebraica che stendono tutti quei banali asciuga-fauci aperitivi disseminati per la città. Segnaliamo la lettura di Il Giardino dei Finzi Contini e l’incontro + concerto di Frank London, come due momenti di punta della programmazione che sarà di sicuro più curata del sito che pare essere un po’ troppo legato alla tradizione del primo html. Va bene le radici, ma anche un wordpress… continuiamo la battaglia anche perché ci hanno segnalato che grazie a una nostra segnalazione, quest’anno possiamo contare su un bellissimo estatealbargello.it SABATO 18 LuGLIO THE DARKNESS + BLAcK LABEL SOcIETY Pistoia Blues – Pistoia RIGHEIRA Reality Bites Festival – Fucecchio (FI)

Sono un tamarro nostalgic puro e vero. E sono in crisi. Il 18 luglio un’altra giornata che mi mette di fronte a delle scelte che marcano l’esistenza di un tamarro. Così di primo impatto sceglierei Pistoia per andare ad ammirare uno dei miei idoli, il cantante/chitarrista dei The Darkness, figlio di Sloth dei Goonies e della Maga Magò, che condisce idiozie e facce disgustose con assoli degni dell’evoluzione di Brian May, prima che si menasse con Cocciante per chi avesse i riccioli più croccanti della musica internazionale. Ma poi, se rifletto, se guardo le mie radici, se mi ascolto, prendo la mia Uno 2000 turbo e vado dritto verso Fucecchio al Reality Bites Festival dove mi sparo i Righeira in qualche vestito fluo e cresta alla Chi ha incastrato Roger Rabbit e penso a quella bellissima hit Innamoratissimo, cantata con tanto di saltino iniziale e presentata negli anni Ottanta in una Sanremo piena di spalline e doppi petti. Il tamarro vero va lì, lo sento. E ci sarò. GIOVEDÌ 23 LuGLIO LITFIBA Ippodromo del Visarno – Firenze

Ieri sera, tornando dai fuochi, ho passeggiato per San Niccolò per evitare la fiumana di gente che dalla spiaggetta si riversava in centro. A un certo punto mi sono sentito quasi attratto da quella strada dove di solito ho sempre trovato poche cose interessanti oltre a ingorghi e bussini turistici alle prese con manovre avventate. Invece ero lì, in via dei Bardi, L’ITalia FIrenze via dei BArdi. Ero lì proprio poche ore dopo che Piero Pelù aveva scritto su Facebook a Salvini “Salvini abbocca come un luccio”, dopo uno dei soliti post idioti del leader della lega, dove chiaramente rosicava e non sapeva come rispondere al dio fiorentino del rock. Perché è lui, sono loro i veri rocker italiani. Basta Ligabue, basta Vasco, basta i Dear Jack. Litfiba. E basta anche la solita tiritera dopo 17 re non sono più stati loro, che poi uno parla dei Pink Floyd e finische per dire dopo The Wall non sono più stati loro e degli U2 dopo War non sono più stati loro… Piero Pelù farà The Voice, farà pilates, farà quello che vi pare, ma è il mio dio del rock nostrano.

MERcOLEDÌ 12 AGOSTO SANT’ANNA DI STAZZEMA

Sebbene non facciamo boxini per agosto, dato che siamo in vacanza, ci tengo a dedicarne uno a Sant’Anna di Stazzema. Quando ci fu il tornado in Versilia lo scorso inverno, tra tutte le cose che sono crollate, cadute, divelte dal vento, c’era anche la lapide con incisi i nomi delle vittime dell’eccidio del 12 agosto 1944. Mi è dispiaciuto perché quando ero piccolo mi ci nascondevo dietro e piano piano crescendo ho imparato a leggerci i nomi e le età di coloro che erano stati sterminati. Poi lì ho visto personalità, parenti, discendenti delle SS che negli anni sono venuti a chiedere scusa e a dare un segno di umanità. Il 12 agosto se non sapete cosa fare fateci un salto. È un bell’esempio di Toscana, è una bella terra che è rinata, ma conserva in tutti suoi dossi e nelle sue curve il solco incancellabile di un pezzo di storia che avremmo preferito non imparare.


siamo tutti bellissimi!

FESTIVAL delle COLLINE

2015 EDIZIONE XXXVI

8 luglio Villa Medicea di Poggio a Caiano DON BACKY feat FILARMONICA VERDI DI POGGIO A CAIANO (LA BANDA) mercoledì

Produzione Festival delle Colline (8 €)

9 luglio Anfiteatro Museo Pecci, Prato MARC RIBOT’S CERAMIC DOG (8 €) giovedì

16 luglio Villa Giamari, Montemurlo ADRIANO BONO & THE REGGAE CIRCUS (5 €) giovedì

22 luglio Chiesa di Bonistallo, Poggio a Caiano ALESSANDRO GALATI in G plays G (5 €) mercoledì

24 luglio Parco del Bargo, Poggio MORWENNA LASKO & JAY PUN venerdì

a Caiano

(ingresso libero)

28 luglio Piazza DIRTY CELLO martedì

della Badia, Vaiano

(ingresso libero)

29 luglio Rocca di FRANKIE CHAVEZ (5 €) mercoledì

Carmignano

INIZIO SPETTACOLI ore 21.30 INFO E PRENOTAZIONE BIGLIETTI 0574 531828 | www.festivaldellecolline.com DIREZIONE ARTISTICA Silvia Bacci per Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci ILLUSTRAZIONE Cuore di Cane GRAFICA Fabiana Bonucci Studio

con il contributo di

COMUNE DI POGGIO A CAIANO | REGIONE TOSCANA COMUNE DI PRATO | COMUNE DI CARMIGNANO COMUNE DI MONTEMURLO | COMUNE DI VAIANO


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A QUEL PAESE

di alba parrini

TAILANDIA: IL MAL D’ORIENTE

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l Mekong scorre lento nel triangolo d’oro, il tratto di giungla rigogliosa e brillante che congiunge la Tailandia al Laos e al Myanmar. Chiang Mai, principale centro di questa zona, è la seconda città della Tailandia, ma il suo ruolo più importante è quello di porta sui territori del nord del Paese. Per avere un assaggio dell’oriente più vero e ancora fedele a se stesso non si po’ che passare di qui. Chiang Mai è la città dei templi e degli elefanti, dei massaggi tradizionali e dei green curry a lume di lanterna sul fiume Ping. Ma è anche la città dei falsi a buon mercato, venduti nel bazar che ogni sera anima la strada principale, e la patria dei medici specializzati in cure estetiche, proposte a prezzi così bassi da posizionarsi fuori da qualunque mercato. Il turista tipico di Chiang Mai si divide in due categorie. C’è quello che arriva con il portafoglio pieno e la valigia vuota, che passa le giornate tra corsi di cucina thai e massaggi con le pietre calde. In questo i thailandesi hanno capito tutto… far divertire il turista occidentale con attività specchietti per le allodole, intrattenimenti che rimandano vagamente a qualcosa di esotico e orientaleggiante, ma che di reale hanno ben poco. Non è raro vedere questa specie di turista che arranca sul dorso di un elefante in un villaggio (spesso ricostruito) di una tribù delle montagne, o in una gabbia delle tigri in uno dei tanti allevamenti nei dintorni della città. E poi ci sono i viaggiatori che vanno a Chiang Mai alla ricerca di qualcosa: i più di se stessi, inginocchiati dentro il Wat Phra That Doi Suthep, o intenti a salire i 300 gradini della collina che lo ospita, o in meditazione nei suoi fastosi giardini invasi dalle palme e dalle statue dorate. O quelli che vanno a Chiang Mai per dare una mano nell’Elephant Nature Park, una riserva in cui vengono recuperati e curati tantissimi elefanti ormai scartati dall’industria del turismo e dell’intrattenimento, che vengono abbandonati perché troppo vecchi o malati per essere di qualche rendiconto economico. L’Elephant Nature Park si autodefinisce un santuario di salvaguardia della vita e della natura. Ospita circa cinquanta elefanti recuperati dalla strada oltre a migliaia di volontari da ogni parte del mondo. Andare a lavorare, anche solo per una settimana, nel parco significa entrare in contatto con i pachidermi e con le loro abitudini. Le costruzioni del parco sono interamente realizzate in legno e ad altezza elefante, in modo che gli ospiti possano sempre essere a stretto contatto con questi giganti resi ormai docili dalla loro difficile vita passata. Il volontario ha un ruolo attivo nella giornata dell’animale: è necessario dargli da mangiare cinque volte al giorno da enormi ceste di frutta e fare il bagno nel fiume con loro... ve-

derli rotolarsi e spruzzarsi a vicenda nelle acque del Mekong è un’emozione indescrivibile. L’aria è sottile, dorata e incredibilmente profumata dagli arbusti del sottobosco. Sembra impensabile che sia la stessa aria di Bangkok, solo poche ore e qualche centinaia di kilometri più a sud. La capitale ha tutte le caratteristiche di una metropoli asiatica: enorme, caotica, inquinata. A Bangkok è impossibile vedere il sole dietro la coltre di smog, e l’umidità resta intrappolata al di sotto della cortina d’inquinamento. La città si sviluppa su tre livelli: il livello

strada, con i tuk tuk che si divincolano tra le auto e i carretti di frutta e verdura, con i banchetti di cibo saltato, insetti fritti e pesci essiccati, e con la più variegata fauna umana. Al secondo livello, lo sky train: sembra di essere in nella scena di un film di fantascienza, con i treni che corrono veloci tra i grattacieli e migliaia di persone che camminano in direzioni diverse. Dai vagoni si accede direttamente al terzo livello, quello dei centri commerciali e d’affari, palazzoni in vetro che riflettono il sole, decine e decine di piani di lusso e aria condizionata.

GREEN cuRRY Ingredienti per 2/3 persone: 200g di manzo a striscioline olio di girasole, aglio, zenzero fresco 50g di pasta di green curry (in alternativa si può fare in casa mixando chili verde fresco, lemongrass, aglio, scalogno, galangal, cumino e coriandolo) 400ml di latte di cocco 60g di pisellini surgelati 60g di fagiolini surgelati 40g di carote julienne 1 cucchiaino di salsa di soia 200g di riso thai

Bollire il riso. Far rosolare la carne in una padella con zenzero, olio di girasole e aglio, finché non è ben dorata. Nel frattempo mettete il Green Curry Paste nel wok con un cucchiaio di olio di girasole e far scaldare mescolando per almeno 3 minuti. Aggiungere il latte di cocco e mescolare per 2 minuti. Successivamente aggiungere le verdure e far arrivare a cottura. Unire dunque la carne precedentemente cotta e la salsa di soia. Comporre il piatto in una scodella con la zuppa di green curry e il riso thai.


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PRÊT-À-PORTER

di alice cozzi

Estate al museo

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’estate si va in vacanza, si fanno le valigie e si parte. Sì, se si può. Se invece si è costretti (causa impegni o finanze) a rimanere in città, cosa fare? Si resta a prendere il caldo e a sbeffeggiare i turisti con le flip-flop. Si va alla spiaggetta o in piscina. Oppure al museo – se poi è fashion ancora meglio. Non solo c’è l’aria condizionata, ma offre l’opportunità di riempirci la testa d’ispirazione e di arte. Prendere mamme, amiche o fidanzati e andare.

Valérie Belin, fotografa francese nata nel 1964, lo reinterpreta e abbina volti femminili a motivi floreali, creando una sorta di ibridi, che raccontano l’ambiguità tra umanità e mondo vegetale. Museo Salvatore Ferragamo Piazza Santa Trinita 5 – Palazzo Spini Ferroni

In fondo alla via dello shopping per eccellenza, via de’Tornabuoni, c’è Palazzo Spini Ferroni, sede del Museo Ferragamo. Oltre all’immensa collezione di calzature dal design unico, c’è la mostra Un palazzo e la città, che ripercorre la storia dell’edificio, sede del Municipio e luogo d’importanti decisioni ai tempi di Firenze capitale.

Galleria del Costume Palazzina della Meridiana – Palazzo Pitti

In pochi sanno che a Palazzo Pitti ha sede oggi l’unico museo in Italia dedicato alla storia della moda, la Galleria del Costume. La Galleria possiede un patrimonio di 6000 indumenti, accessori e gioielli appartenenti a tutte le ere della storia. Con lo stesso biglietto si può visitare il Giardino di Boboli.

Museo del Tessuto Via Puccetti 3 – Prato

Museo Gucci Piazza della Signoria – Palazzo della Mercanzia

The Language of Flowers, settima mostra della Pinault Collection, è un richiamo a uno dei motivi più iconici della Maison Gucci: Flora.

JUST KIDS

Valérie Belin - courtesy of Edwynn Houk Gallery

Fino ad agosto si può visitare la raccolta personale della contessa Antonia Suardi, la nobildonna tra le principali sostenitrici delle Industrie Femminili Italiane, che trascorse una vita d’impegno nella ricerca e nella divulgazione delle raffinate arti del ricamo e del merletto. Un’affascinante selezione di manufatti, preziosi ricami, trine e tessuti.

di laura ceccherini

TUTTI A MOLLO!

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cuole chiuse, bambini a casa, caldo torrido, vacanze ancora lontane. Che si fa? Al parco? Si schianta di caldo. A casa? Dopo un po’ ci si annoia. Al mare? Bello, sì, però fra benzina e tutto il resto non è che si può fare tutti i giorni eh! E quindi? Andiamo in piscina. Che ci piaccia o no, ai bambini piace moltissimo. E mentre noi sopportiamo stoicamente il sottofondo musicale di ciabatte strascicate e tuffi bomba, sognando una spiaggia deserta, sotto lo sguardo inquisitore del bagnino che ti ho visto – è inutile che fai la vaga – ti devi mettere la cuffia, i nostri bambini si divertono come matti. E allora accontentiamoli! Ecco le sei piscine più belle di Firenze e dintorni:

Piscina Comunale Costoli: grande e attrezzata, con ampie zone ombreggiate, non è difficile trovare posto. La piscina per i bambini è comodamente situata al centro, insieme a quella grande, così da averla sempre sotto controllo e non costringere i genitori a fare la spola con la borsa e gli asciugamani. Le Pavoniere: all’ombra dei secolari alberi delle Cascine c’è una piscina che sembra quella di un relais. L’ingresso è un po’ caro, ma la presenza del ristorante può renderla un’ottima opzione per trascorrere l’intera giornata. Bellariva: la zona dedicata ai bambini è pressoché identica a trent’anni fa e meriterebbe un’opera di ammodernamento importante. La piscina degradante è talmente bassa da essere fruibile anche da bambini piccolissimi, ma purtroppo ai genitori è proibito entrare in acqua. Piscina Poggetto: recentemente rinnovata con un impianto dotato di bordo a sfioro, la piscina della FLOG è per molti, ma non per tutti. L’al-

tezza minima dell’acqua è infatti di 120cm, che la rendono un incubo per i genitori dei più piccoli. Hidron: il centro di Campi Bisenzio ha una vastissima area piscine all’aperto, con noleggio sdraio e lettini e molto spazio vitale all’aperto per sdraiarsi, giocare e rilassarsi. Le piscine sono ben tenute e c’è uno speciale spazio giochi d’acqua riservato ai bambini piccoli. Affollatissimo nel fine settimana, cuffia obbligatoria. Delta Florence: la grande attrattiva di questa piscina a Calenzano è lo scivolo esterno che per i bambini è fonte di grande divertimento. La struttura ha due vasche, una piccola e una grande, e un giardino con sdraio che si riempie molto velocemente nel fine settimana. www.firenzekids.it


FENOMENI

di gabriele ametrano

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LE PIÙ BELLE FRASI DI OSHO

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*Formato stampa: 33x43 cm - Cornice non inclusa!

ai una giornata difficile? Il lunedì ti massacra? Non preoccuparti. Apri Facebook, digita “Le più belle frasi di Osho” e regalati una gioia. Dal 23 febbraio scorso 111mila persone curano il broncio nel modo più semplice che la vita ci offre: una risata. Si è inventato tutto Federico, romano de Roma. Lavora alla Camera di Commercio, in un impiego così serio che a volte la sua mente ha bisogno di divagare. E se si diverte non lo state a insolentire / lasciatelo divertire poveretto, / queste piccole corbellerie / sono il suo diletto, come scriveva Palazzeschi. E così questo romano ha cominciato a pubblicare quello che è diventato un tormentone. Osho da maestro

spirituale si è convertito in un’icona di comicità. “Io neanche lo conoscevo Osho, ne sapevo qualcosa così, tanto per sentito dire. Poi un giorno vedo una sua foto. La guardo, la riguardo e nella sua espressione ci leggo: i pomodori non sanno più di niente”. La mette su Facebook e l’esplosione di like impiega un attimo per fargli capire che una risata seppellirà ogni tristezza. Oggi la pagina conta seguaci che, oltre a sbellicarsi, trovano il pretesto per dare un’occhiata a chi fosse realmente questo filosofo. “In molti mi scrivono per farmi i complimenti, l’ultimo è stato Valerio Mastrandrea, ma altrettanti mi dicono pure che, grazie a questa comicità, si sono avvicinati alla

spiritualità”. Oggi Federico muove i passi anche su twitter: commenta, carica foto, dice la sua sempre in chiave ironica. Che cosa ci guadagna? “Niente, nun ce pijo manco ‘na lira”. Si diverte e noi con lui. A dirla tutta, però, quello che per lui è stato un caso mostra come una narrativa popolare ancora esista ed abbia bisogno di vivere. Nelle frasi in romanesco che accompagnano le foto c’è tutto il senso della saggezza popolare, delle considerazioni, vezzi o modi di dire che ci appartengono sebbene facciamo fatica a esprimerle pubblicamente. E leggerle ha l’effetto dirompente e catartico. Quindi, se tutto vi gira storto, “nun ve la fate pijà male: c’è Osho!”

Le copertine di Lungarno sono l’espressione di un contenuto, un segno di illustratori, designer, creativi e grafici, che sempre più persone considerano oggetti da collezione. Per questo abbiamo deciso di regalarti, sostenendo Lungarno con una donazione minima di 15€, una stampa su tela* della tua cover preferita personalizzabile con il tuo nome. Sceglila su www.lungarnofirenze.it/segno

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I PROVINCIALI

di pratosfera

LA CALDA ESTATE PRATESE

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ignore e signori, non fatevi prendere dalla smania della spiaggia e del mare, dall’abbandono all’ingrasso sulla sdraio o da altre amenità estive. Non andate in vacanza quest’anno, state a casa almeno per il mese di luglio e per la prima parte d’agosto, a godervi quegli sprazzi di desolazione estiva che rendono Firenze sicuramente più bella e più umana. E poi, la sera, venite a Prato. Il mese di luglio Prato sarà in subbuglio, prima del gran finale del Settembre Pratese. Vi spieghiamo perché: ci sono luoghi a Prato che s’accendono solo d’estate. Partiamo con l’Anfiteatro del Museo Pecci, dove quest’anno suoneranno Marc Ribot e i Ceramic Dog (9 luglio), Niccolò Fabi & Gnu Quartet (17 luglio) e i redivivi Marlene Kuntz a fine mese, il 31 luglio.

Un altro luogo decisivo nelle caldi notti d’estate è la Rocca di Carmignano. Da lassù, che lo crediate o no, il Duomo di Firenze sembra la casa del Lego versione futurista e, mentre riflette su quest’immagine senza senso, anche nel suo giardino, con la Piana Fiorentina davanti, quest’anno potrete gustarvi Discoverland di Pier Cortese e Roberto Angelini (17 luglio), gli Alabama Grayson Capps con J. Sintoni (18 luglio), Cristina Donà (19 luglio) e anche il portoghese Frankie Chavez (29 luglio). La Corte delle Sculture invece è in pieno centro storico e per l’intera estate offre musica di tutti i tipi. Nel mese di luglio ci sono concerti molti interessanti: Nada con il suo nuovo lavoro Occupo Poco Spazio (17/7) e Rossana Casale nel suo tributo a Giorgio Gaber (22/7).

FERMO IMMAGINE VIA CAVOUR

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er metà la via è ampia, elegante quasi silenziosa, ma via via che ci si avvicina al cuore della città gli spazi si riducono, aumentano le insegne, si moltiplicano i colori e i suoni urbani. Piazza San Marco fa da spartiacque tra queste due realtà, quella degli uffici e quella dei primi fastfood. Via Cavour è una delle vie principali del centro cittadino, rinominata così nel 1861, pochi giorni dopo la morte dello statista Camillo Cavour e dominata, nel tratto finale da Palazzo Medici Riccardi, da uno dei più bei palazzi rinascimentali fiorentini, realizzato a metà del XV secolo. È proprio in questo tratto al confine con Via Martelli, oggi pedonale come in passato, che sopravvivono alcuni frammenti di città vissuta come scuole e negozi storici, pochi metri prima che tutto venga inghiottito dai pacchetti viaggio low cost all inclusive.

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Mentre ad agosto la corte diventa il regno del jazz, specialmente di lunedì: Danny Bronzini Trio (3/8), Renato (Sellani) dedicato a te (10/8), The Wheeler Variations (17/8) e Jazzasonic (24/8). Tutti da scoprire anche il Parco del Bargo di Poggio a Caiano,

di mattia marasco

dove il 24 luglio suonano gli americani Morwenna Lasko & Jay Pun e la villa Medicea, sempre a Poggio a Caiano, dove l’8 luglio, insieme alla Filarmonica Giuseppe Verdi, ci sarà il sempiterno Don Backy. www.pratosfera.com




CARO CUORE NON BUTTARTI GIÙ

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di carol & giuki

scrivi a carocuorenonbuttartigiu@gmail.com

Gelosie e paranoie? Luglio, col bene che ti voglio, vedrai ti mollerà.

L

uglio, credevo in un abbaglio e invece ci sei tu, iaaa iaaa iaaa iaaa sì, ma come ci sei? Abbracciamo anche noi l’idea che sia possibile. Luglio se ci pensate bene è una canzone piena di speranza: lui attende la sua lei che quando arriva è in estremo ritardo, ma lui è felice perché non è stata una semplice botta e via estiva, ma una botta e – forse – per sempre (la verità è che non siamo riuscite a trovare un’altra canzone dedicata a luglio che ci piacesse, a parte una degli Squallor – 38 luglio – di cui però non abbiamo capito bene il senso…). Quindi, assodato che i due ora fanno coppia, come sono in realtà? Leggeri e spensierati o in paranoia dura? Sopraffatti da paura e gelosie o sereni perché consapevoli della loro relazione? Pronti? Pronti! Valerio, 32 anni, da quattro mesi mi vedo con la lei che ho tanto atteso (anche se nell’attesa ho fatto comunque la mia parte nel mondo) ed è tutto meraviglioso, ho consapevolezza del nostro rapporto, l’amore c’è. E le mie pa-

ranoie anche. Ho fiducia in lei, ma spesso le paure prendono il sopravvento: paura di non essere l’unico o il migliore, come lei dice che io sia, paura che tutto possa finire e che qualcuno me la porti via. C’è un modo per farmele passare senza fare sfuriate o tempestarla di domande a volte sciocche su ipotetici altri? Caro Valerio, paranoie, gelosie, essere l’unico per lei… in realtà sei una donna, vero? Scherzi a parte, se ti fidi di lei e tra voi c’è stata sempre sincerità, non vedo di cosa tu debba preoccuparti. Dici che c’è amore: con l’amore le paure dovrebbero scomparire, se non accade potresti aprirti ancora di più e cercare di trovare insieme un modo per superarle. Certo è che se la opprimi troppo diventa un non vivere e sarai tu a farla scappare. Magari non pensa nemmeno ad altri, e tu martellandola costantemente le insinui il tarlo del “io una vita con lui non so se riesco a passarla, fammi guardare intorno!”. Prova a metterci più leggerezza, “leggerezza che non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”. Non lo dico io, lo

scriveva Calvino, che ha molta più credibilità di me. Io ti avrei già lasciato. Quando cerco qualcosa è perché so che lo troverò. Così, indecisa se farlo o meno, ho preso il cellulare del mio ragazzo e ho letto i messaggi su Facebook e WhatsApp inviati ad altre donne. Niente di che, magari non mi ha tradito, ma per me anche questa è una sottile forma di tradimento. Gli dovrei parlare di queste mie scoperte? Sara. Cara Sara, scommetto che se prendessi il tuo cellulare adesso troverei cose peggiori. Eh sì, perché spesso il tono non si capisce e magari hai letto solo una parte e ti fai non film, ma un’intera soap opera in testa. Magari sono amiche, magari ci ha messo un po’ di malizia, ma che male c’è? Mancanza di rispetto è anche mettere le mani in cose non tue, sintomo che non ti fidi. E se non ti fidi, checestaiafa? Mollalo, prima che lui si accorga che non ha una fidanzata, ma un agente del KGB accanto. E se la prenda. Molto.

PALESTRA ROBUR

foto: Adriana Desiderio

di leandro ferretti

lezioni di ginnastica culturale per fiorentini

IL PONTE ALL’INDIANO

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’estate si parte spesso, e spesso ci si passa. L’ultimo ponte costruito, passerella del tram a parte, l’ultima cosa che prima non c’era e adesso c’è. Spuntò durante l’infanzia di molti di noi ed era bello percorrerlo appena aperto, nel 1978. Pareva di essere a New York e non tra la via Pistoiese e un Isolotto allora più remoto di quello, quasi tutta campagna solcata da impianti industriali e di viabilità. Univa luoghi remoti e faceva sembrare alcuni percorsi molto più brevi (allucinazione infantile). L’ingegnere che ci lavorò ricevette un premio importante per quello che era allora il primo ponte strallato, ovvero sostenuto da cavi in acciaio ad alta resistenza. Sotto ci passava, e ancora ci passa, una passerella pedonale alquanto sinistra, a metà tra un film di Dario Argento e i Guerrieri della notte. All’inizio non ce ne rendemmo conto, ma il ponte segnava per davvero la fine assoluta della città: prima il caos e il rumore, dopo l’immersione bucolica dell’Arno che tornò a scorrere stretto e affogato da fiori e piante acquatiche. Le Colonne d’Ercole dell’urbe fiorentina molto alte, ma forse, ancora troppo poco per sognare di essere Ulisse.


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NIENTE PANICO

di tommaso ciuffoletti

SIETE POVERI

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on sono giorni facili per chi vuole andare in vacanza e non ha i soldi. Magari non ha nemmeno le ferie. Magari non ha nemmeno un lavoro. Magari invece siete ricchi. E allora non leggete questo pezzo classista. Non è dedicato a voi. Stronzi. Le radio con gli speaker idioti che d’estate sembrano ancora più idioti. I pezzi più gettonati. Le hit. I tormentoni. Le parole orrende. I gelati che si squagliano. Il caldo. La droga. Le notti estive in città. La sagrettina senza pretese. Il film in seconda serata con le finestre aperte. E chissà se dietro le serrande abbassate c’è qualcuno che ha coraggio da vendere e fa l’amore. Le piscine comunali, all’aperto, d’estate, in città. Luoghi da citazione alla Blade Runner. Ho visto panini in carta stagnola, spogliatoi deserti, sospiri al biossido di carbonio. Palestre di formazione al lirismo felliniano. Quelli grandi che si tuffano dal trampolino. A bomba. La droga. Pascoli di pratini umidi e gradini spezzamignoli, dove si forma il carattere di un ragazzo. Linea d’ombra in pieno sole.

LA SCIABOLATA

In fondo una speranza. Si può sempre mettere da parte i soldi per andare in vacanza e, una volta giunti al villaggio vacanze maldiviano, ridere con i vicini di bungalow di quelli che mettono da parte i soldi per andare alle Maldive. Mi manca la civiltà del villaggio vacanze. Così rassicurante ed efficiente. Esotico e casalingo. Ma che ti lasciava libero di annoiarti serenamente tra le spiagge bianche che avevi visto nello spot in tv. Poi è arrivato Fiorello. Il Karoke. Il successo di uno che prima faceva l’animatore nei villaggi vacanze. E lì avvenne uno di quei passaggi epocali nella storia di una civiltà. Di quelli che sul momento fatichiamo a cogliere nella loro rilevanza. In breve tempo accadde che a molti sembrò che in Italia l’unico ascensore sociale possibile fosse fare l’animatore turistico. I villaggi vacanze cavalcarono questa illusione, farcendo ogni ora di permanenza nelle proprie strutture con giochi a premi, balli di gruppo, ginnastica all’aperto e altre infami molestie. Segnando la fine della propria civiltà. I clienti decisero che piuttosto che avere a che fare con

la travolgente simpatia dell’ennesimo animatore turistico di Racalmuto, con i capelli lunghi dietro, l’intollerabile fare da simpatico guascone con qualunque donna dai 12 ai 95 anni, l’ugola molesta e un sogno grande grande nel cassetto, era meglio rischiare di fare il turistas fai da te. E in culo ad Alpitour. Lapo, mio marito, mi ha appena mandato una sua foto. Si trova alle Maldive. In un villaggio vacanze. Ride. È contento. Quel ragazzo inizia a preoccuparmi.

di la sciabolata

LA SINDROME DI PAPEROGA

N

e sono successe di cose in questo giugno: le famosissime elezioni amministrative che hanno il piglio dei Play-Off di volley per la promozione in Serie B, la Fiorentina che liquida il Tiziano Ferro del calcio nostrano, mr. Montella a favore di un portoghese che va dal parrucchiere ogni anno bisestile, e non per ultimo il derby Grecia-Germania dove nessuno ha capito bene cosa succeda, ma solo che potrebbero telefonarsi fra loro tanto noi non ci abbiamo capito granché. O meglio, la vogliamo intendere come una guerra fra i ricchi e i poveri, che è un po’ come ridurre la questione delle sanzioni alla Russia a una guerra per salvare le Pussy Riot (che peraltro, ora, pare girino con Andrea Diprè). Il commento di ogni singola azione, notizia o storia è viziato dal filtro soggettivo o dal contesto di chi la produce, questo è normale. Al processo di Norimberga i nazisti dichiaravano solo di avere eseguito gli ordini. Riccardo Fogli lasciò i Pooh su consiglio di uno dei più grandi cervelli della musica italiana di sempre, Patty Pravo. Federico Fellini e Roberto Benigni si sono accollati le signore nei film perché altrimenti sai chi le sentiva. Anche Vianello pare difendesse Sbirulino. Sindromi e condizionamenti: tutti ne siamo affetti. Politicamente e non solo, è molto in voga la sindrome del “Sempre!” che chiude le frasi cari-

che di pompose descrizioni dello stato d’animo o di messaggi di alti valori, spesso utili come lo sono stati i Cranberries o i Red Hot Chili Peppers per la storia della musica mondiale. Il problema sono i social, divenuti drammaticamente un’agenzia stampa personale, per tutti. Tralasciando la buonanima di Umberto Eco, che si è scomodato ultimamente a giudicare Facebook (solo perché si sente sorpassato a destra da Scanzi) in un guazzabuglio di ragionamenti fra il peggior Celentano e il miglior Pio XI, quando apriamo il nostro profilo ci troviamo davanti a uno strano fenomeno del nostro tempo: la sindrome di Paperoga. Come si definisce codesto atteggiamento, che si associa al papero sfigato e coglione della Disney? Spiegazione: tutti abbiamo avuto le nostre sfighe, come cadere in una pozzanghera prima di un matrimonio, strapparsi i pantaloni in una maniglia, perdere le chiavi, essere allo stadio a vedere Fiorentina-Juventus (0-3). Il meccanismo di questa sindrome si basa nel postare sull’agenzia stampa personale “F.” questa sfiga, enfatizzare soddisfatti il termine della nostra sfortuna, come se il secondo comandante del Titanic avesse lasciato un’istantanea con scritto “Affondare un transatlantico durante il viaggio inaugurale. Fatto.” Qualcuno ci ha anche ricamato una filosofia di

vita, come Gianni Minà con gli anni ’60 o Marco Travaglio con le sentenze di tribunale lette a casaccio in ogni contesto: perdere sempre, in ogni dove, avere sfortuna, simpatizzare per gli ultimi, prescindendo dalla ragione e dal decoro. Un tempo c’erano i clown, antenati di Paolo Bonolis, e adesso ci sono i “cervelli italiani” over 30 (perché un adolescente se pesta una cacca sta zitto) a farsi le foto con la casa allagata o dentro una pozzanghera sorridente. Una ricerca di simpatia il cui motore è una sorta di pietà laica, per cui non solo si sorride di un imprevisto, ma se ne gode anche. La penitenza fuori luogo dettata dalla sfiga, o forse dall’essere volutamente maldestro, per attirarsi le simpatie di coloro che votano sperando che magari il loro partito non arrivi al quorum, o che boicottano su tastiera qualunque iniziativa pubblica, dall’Expo alle tramvie, fino ad arrivare ai mondiali di ciclismo e canasta. La sindrome di Paperoga sta prendendo campo, perché è molto più facile pestare una pozzanghera che scansarla. Fate attenzioni signori, che prendere 14 like per una foto non compensa la pernacchia di un bimbo che vi vede inciampare.


STELLE

di faolo pox - disegni di aldo giannotti

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La stagione della fiducia. Vedi caro Ariete, non devi troppo guardarti alle spalle, basta usare un piccolissimo specchietto retrovisore e buttare ogni tanto un occhio a quello che lasci dietro... ma sguardo fisso in avanti, sei la guida migliore che potresti trovare per te stesso. Consiglio di non prenotare le vacanze, ma aspettare un’ultima occasione da prendere al volo. Sarà la svolta. GELATO DEL MESE: Maxicono Bigusto

Un’estate croccante fuori e cremosa dentro con qualche sassolino da affrontare. Ma due morsi dati bene e macinerai ogni cosa capiterà tra le tue fauci fameliche e vogliose di sensazioni lisce, vellutate e fresche. Te lo meriti Toro per il gran lavoro degli ultimi diciotto mesi. Impegnati affinché il croccante non sia troppo duro, ma nemmeno troppo friabile. E rotola tranquillo fino a settembre. GELATO DEL MESE: Rolling Bon

I feel good, I feel fine... esatto Gemelli, ti senti inspiegabilmente bene malgrado qualche grattacapo generato soprattutto dalla tua capacità di avere la reazione sbagliata in ogni momento giusto. Ma niente di male o irreparabile. La tua estate sarà come una pubblicità che si realizza, scalzo sulla battigia, fresco fino al tramonto e con un coperchio che aprirà doni tanto semplici da sembrare incredibili. GELATO DEL MESE: Coppa del nonno

Devi capire bene da che verso iniziare la tua estate, però devi anche sapere che, se la tua prima scelta non ti andasse bene, hai sempre la possibilità di cambiare verso e ricominciare, senza essere assalito dalla solita sensazione di aver perso tempo. Scarta la tua estate a occhi chiusi, fidati del tatto e dell’istinto, metti la tua capacità di gusto e analisi prima di tutto. E ammetti l’errore prima di mangiarti le mani. GELATO DEL MESE: Maxibon

La tua estate ricalcherà il grande dubbio di tutto l’anno. È come se di fronte al frigo dei gelati al bar della spiaggia tu aprissi lo sportello e venissi travolto da una serie di opportunità che al tempo stesso ti rendono forte e felice dell’alternativa, ma spaventato della scelta che andrai a fare. Non ti lasciare affascinare dalla confezione, non prendere quello che sembra più facile e smettila di sederti nella routine. Cambia gusto. GELATO DEL MESE: Maxicono al Whisky

Quando non so che gelato scegliere, vado sempre sul sicuro. Un classico che per tanti è banale, per altri da vecchi, per pochi un piacere. Alla fine però so sempre che quel gelato poco costoso, banale, incartato così da una vita e copiato da tutti, riserva sempre la gratificazione essenziale di cui ho bisogno. Vacci piano Vergine, hai bisogno di un’estate di villeggiatura. GELATO DEL MESE: Mottarello

Mi piace l’alternanza del tuo quadro in questo 2015 che ti sta aprendo gli occhi su tante cose e soprattutto su te stessa, bilancina. Hai un retrogusto dolcissimo dietro il tuo voler essere coriaceo e granuloso. Scalfisciti, lasciati distruggere dagli eventi, fatti scaldare dalle mani dell’incalcolabile e abbandona gli ormeggi. Parti e tira fuori il tuo vero succo. O te ne pentirai. GELATO DEL MESE: Granita all’amarena

È come se tu fossi il re dei gelati nel frigo. Hai solo un piccolissimo dettaglio di cui preoccuparti. L’inizio del tuo regnare. Appena dopo il tuo insediamento devi stare attentissimo alle prime tre mosse, anche se ti sembreranno semplici. Saranno il tuo banco di prova e il termometro del tuo futuro al comando. Se sbaglierai, abdica e rimanda. Incaponirsi non servirà. Se passerai indenne, sarà un’estate di trionfi. GELATO DEL MESE: Break

Arrivi stanco a luglio e non ti serve molto pensare che davanti ci sarà anche agosto. Sei un po’ turbato dal fatto che le tue estati prima erano più scorrevoli di quello che immagini adesso. Non è esattamente così, ma so che è impossibile farti cambiare idea. Rischi di muoverti tra mille assaggi, di chiedere morsini agli altri senza mai tenerti in mano il tuo gelato, buono o cattivo che sia. Niente di sembrerà come vorresti. Ma non essere schiavo delle tue sensazioni. Sbagliate. GELATO DEL MESE: Croccantino

Oroscopo estivo, ma dividendo per bene luglio e agosto. Luglio sarà freddo, aspro, ti darà sensibilità ai denti. Buono, sì, buono e utile, ma non ti sembrerà di fare tanti passi avanti. Poi arriverà agosto, solido, lento, da gustare mordicchiando e succhiando. Un’estate che alla fine sarà positiva e ti lascerà l’appiccicaticcio sulle dita come la voglia di non staccartene mai. GELATO DEL MESE: Liuk

Mmm... arriva il guastafeste. Bene, sei mesi di successo e crescita, oltre a una grande conquista interiore e morale. Ma l’estate, ad oggi, non sembra essere quel momento euforico che stavi aspettando. La verità è che Saturno non se ne va ed è come un barista odioso e ciccione che non ti fa scegliere il gelato da solo, ciondola verso il frigo, prende il cono che hai chiesto e, quando lo scarti, lo trovi rotto a metà. GELATO DEL MESE: Conopalla

Tieni duro Pesci, la tua estate inizia dopo la prima decade. Che dico inizia, decolla letteralmente. Vedo un’estate formidabile, abbronzature color mogano che finiscono in cocktail appannati e profumati alla menta che spazzeranno via ogni pensiero che busserà con un punto interrogativo in mano. Goditi la tua estate, sguazza e nuota sereno, ti mancherà quando tornerà il freddo. GELATO DEL MESE: Tartufo nero


summer di isabella ahmadzadeh


PAROLE

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di gabriele ametrano

La vita in generale di Tito Faraci Feltrinelli - pp. 210

“La mia vita, in generale, è che vivo. O che sono vivo, come preferisci. Tutto qui. Eppure non è poco. Anzi, è molto di più di quanto la gente normale immagini”. Quanta verità in poche frasi. Perché capire cosa significa vivere non è cosa facile per chi è abituato ad avere la vita facile. E il Generale lo sa, ha capito sulla propria pelle cosa significa stare al mondo. Era Mario Castelli, uomo di successo, imprenditore con la propria fabbrica: oggi invece è il Generale, solo, abbandonato da tutti, clochard tra altri uomini della strada. Ed è lui il protagonista di questa storia che Tito Faraci tira fuori dalle idee delle sue sceneggiature. Quarto romanzo della sua carriera, La vita in generale è il ritratto di una Milano disperata, difficile da vivere per chi come Castelli si ritrova senza niente e con la cattiva esperienza del carcere. Un amico l’ha tradito, è scappato con tutti i soldi dell’azienda e lui è stato travolto dal disastro, dovendo affrontare da responsabile la catastrofe. Il destino riuscirà a tirarlo fuori dall’inferno, il passato tornerà a essere il suo presente. Rita, donna legata ai suoi ricordi, cercherà il suo aiuto per risolvere alcuni problemi finanziari dell’azienda di famiglia. Probabilmente riuscire in questo progetto cambierà nuovamente la vita del Generale e dei suoi amici di strada, ma un certezza esiste: l’esperienza non potrà essere cancellata. Dopo Dylan Dog, Tex, Diabolik e Topolino, dopo i successi delle loro avventure inventate da Faraci, anche questo romanzo troverà spazio nella libreria di chi vuole leggere un libro scorrevole, costruito in maniera certosina (come potrebbe essere altrimenti se a scriverlo è uno sceneggiatore? sarebbe grave il contrario), divertente, semplicemente di spessore, in cui il concetto di amicizia e di fiducia viene rappresentato con chiarezza e in tutta la sua verità. Non è certo un Dostoevskij né un Proust, ma diciamo che anche nella narrativa Faraci si difende e vive, in generale, con soddisfazione.

Il tuo volto sarà l’ultimo di João Ricardo Pedro Nutrimenti - pp. 208

Esordio clamoroso, un romanzo denso. João Ricardo Pedro ha messo mano alla storia di un paese alle prese con il suo passato. Il Portogallo, terra di sogni e traversate, diventa ne Il tuo volto sarà l’ultimo il luogo in cui tre generazioni intrecciano i propri destini. Il 25 aprile 1974 la Rivoluzione dei garofani conquista la democrazia. Quel giorno hanno visto andar via dal paese l’uomo con un occhio di vetro. Aveva un fucile. Nella memoria si ricostruiscono i passi, s’intrecciano le vite, si comprendono i segreti e i dolori. Esperienza letteraria legata al Novecento, con richiami evidenti a García Marquez e i suoi Cent’anni di solitudine, questo libro nasce dalle necessità quotidiane. L’autore, ingegnere elettronico, ha cominciato a scrivere dopo l’improvviso licenziamento da parte dell’azienda in cui era impiegato, cercando una via di fuga dalla disperazione. La scrittura dona e regala: a João Ricardo Pedro la salvezza, a noi una lettura che non dimenticheremo.

Letture digitali Se nessuno sa dove sei

Non siamo più noi stessi

di Laura Bonaiuti

di Matthew Thomas

Piemme Edizioni - ebook

Neri Pozza Editore - ebook

Non è facile crescere, soprattutto se il destino vuole che tutto si complichi. Per Alba diventare grande sarà un obbligo. La scomparsa prematura del padre metterà la sua vita davanti a delle scelte, a obblighi e sofferenze. Ma non sempre tutto è perduto: un dettaglio, un sorriso, un’intesa nata per caso possono regalare la felicità creduta inarrivabile. Fiorentina e giovanissima, Laura Bonaiuti ha deciso di mostrarsi al pubblico con uno dei temi più complessi della vita: la solitudine. Ed è riuscita a colpire nel segno.

C’è il destino, ci sono i sogni, le disillusioni, le cadute, i trionfi. Nella nostra esistenza c’è tutto questo e poi ci sono “i misteri della mente e del cuore”. Nei panni di Eileen Tumulty, figlia di immigrati irlandesi del Queens, leggiamo la storia di una coppia che vive nel sogno americano, nelle promesse e nel disastro. Un romanzo che il New York Times ha definito devastante, esordio di successo entrato con merito tra i migliori libri dell’anno. Non lasciatevi spaventare dalla mole: se comincerete a leggere, arrivare alla fine di settecento pagine vi sembrerà un soffio di vento. ESERCIZI DI STILE / gabrieleametrano.com


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SUONI

di gianluca danti

Jamie XX In Colour Young Turks

Di In Colour vi abbiamo già anticipato qualcosa sul nostro rinnovatissimo sito, presentandovi il visual streaming uscito via iTunes che ha anticipato la sua uscita. Stiamo parlando del primo album di Jamie “XX” Smith, producer britannico classe 1988 già noto per i suoi The XX e i remix di Radiohead, Florence + The Machine e Gil Scott-Heron. Multicolore e sfaccettato, In Colour rievoca il background sonoro con cui Jamie ha mosso i primi passi da dj nei club londinesi: la dance music si unisce all’hip hop, al soul e all’elettronica minimal contemporanea. Ogni traccia sembra assumere una tinta diversa: Gosh, tra sintetizzatori e loop, si fonda su una voce campionata (recuperata curiosamente da un vecchio programma di BBC Radio1) che evoca atmosfere oniriche e interstellari (non a caso il videoclip mostra l’esplorazione di un pianeta). Loud Places, vero gioiello del disco in cui la voce sussurrante di Romy Madley Croft (The XX) confessa sentimenti di separazione e rimpianto e dove viene campionato magistralmente un coro tratto da Could Heaven Ever Be Like This di Idris Muhammad, storico batterista jazz. In Colour prosegue con la radio friendly I Know There’s Gonna Be (Good Times) con la presenza del rapper Young Thug e del performer jamaicano Popcaan, in cui brilla una melodia festosa e orecchiabile. The Rest is Noise rievoca i connotati essenziali dei The XX abbinando beat house a tastiere sottili e raffinate. Pregevoli anche See Saw (ancora con Romy alla voce) e Hold Tight, rumorosa e vivace finezza techno. In Colour è già un must che rappresenta la massima espressione del talento e dell’ambizione con cui Jamie Smith si sta facendo strada tra i produttori più apprezzati del momento. .

Sharon Van Etten I Don’t Want To Let You Down Jagjaguwar

Ventidue minuti non possono essere sufficienti a riproporre la solidità e lo spessore dei precedenti album, eppure I Don’t Want To Let You Down, nuovo EP della cantautrice statunitense Sharon Van Etten, racchiude cinque brani non progettati per finire in nuovo full length, ma troppo belli per essere messi da parte, a cui hanno collaborato Adam Granduciel e Dave Hartley dei The War on Drugs, Darren Jessee dei Ben Folds Five e Brad Cook dei Megafaun. Sempre profonda e toccante nelle liriche sin dalla title track, Van Etten riesce a condensare, in soli quattro minuti, il senso di resa e delusione insieme al desiderio di essere più forte (Trust me, stay and stay overboard I don’t want to let you down); nelle successive Just Like Blood e I Always Fall Apart riafferra l’organo della bellissima Break Me (contenuta nell’ultimo capolavoro Are We There) integrandolo con gli archi; Pay My Debts è una stupenda fotografia del suo rientro a casa dopo mesi di tour in cui traspare la presa di coscienza che gli amici vivono anche senza di te e l’assenza diventa così un inevitabile debito da saldare. La chiusura è affidata a una affascinante versione live di Tell Me (contenuta nella deluxe edition di Tramp), registrata al Gran Teatre Del Liceu di Barcellona. I Don’t Want To Let You Down potrebbe essere un gradito preludio a cui speriamo faccia seguito, nei prossimi anni, un altro masterpiece erede di Are We There. E noi, nel frattempo, ci godiamo l’attesa.

No Joy More Faithful Mexican Summer

Le No Joy sono un duo composto da Jasamine White-Gluz e Laura Lloyd di stanza a Montréal. More Faithful è il loro terzo album, uscito per la newyorchese Mexican Summer e registrato tra il Gary’s Electric Studio di Brooklyn e una fattoria in Costa Rica. Complessivamente non si tratta di un netto cambio di direzione rispetto al precedente Wait to Pleasure, di cui conserva l’alternanza tra estratti melodici (Moon in My Mouth) e proiezioni shoegaze (Remember Nothing). I Am an Eye Machine è il brano più singolare che attacca pacato e termina con riff e armonie trasognate tipicamente dreamy. High Wolf Growing Wild Leaving Records

Psichedelia, drone, ambient, dub, new age in salsa africana. Per capire chi si cela dietro il moniker High Wolf occorre scavare tra decine e decine di uscite, svariati progetti sotto altri pseudonimi e anche una microlabel personale dedita all’autoproduzione in audiocassette e cd-r. Questo nuovo Lp del francese senza nome, unica mente dietro il progetto, è un viaggio lisergico e multicolore tra afrofuturismo e deliri newage, che grazie a un’ottima produzione e al non eccessivo minutaggio delle singole tracce potrà girare tranquillamente anche negli stereo degli ascoltatori meno coraggiosi. Se avete amato il tribalismo dei Goat, il dub dei Peaking Lights e i ritmi dei Konono No.1, il disco del “lupo alticcio” potrebbe essere quello che fa per voi. The KVB Mirror Being Invada Records

I The KVB sono spesso presentati come un audio/visual project, con immagini tattili e astrali che accompagnano sempre i loro set. Nicholas Wood & Kat Day vivono a Londra e il loro sound è una combinazione tra shoegaze ed elettronica: Mirror Being, uscito per Invada Records, è il loro primo album strumentale colmo di synth oscuri (A Tenuous Grasp) e droni (Descent). Rispetto alle precedenti pubblicazioni, Mirror Being ha meno dosi di shoegaze a beneficio di una fisionomia dark-wave affine ai The Soft Moon e vaghi sentori di matrice Demdike Stare. suoni@lungarnofirenze.it

SUMMER TIPS di gabriele sobremesa Chelsea Wolfe “ABYSS” Agosto 2015: ricordatevi di non uscire nelle ore più calde del giorno, di bere molta acqua, di mandare i vostri cari nonnini al supermercato, ma soprattutto di aggiornare le vostre playlist con qualche nuova, attesissima uscita discografica. Il prossimo 7 agosto per molti di voi sarà uno dei giorni più caldi dell’anno a causa degli Health e del loro primo studio album dopo sei anni (Death Magic, via Loma Vista), e non provate a cercar fortuna tra le stelle cadenti, il nuovo full length di Chelsea Wolfe (Abyss, via Sargent House) farà calare le tenebre più scure. Giusto una ventina di giorni di pausa e l’estate ci regalerà un 28 agosto da cardiopalma, con i Tamaryn (Cranekiss, via Mexican Summer), che a giudicare dal singolo apripista potrebbero presentare un album con atmosfere meno sognanti dei lavori precedenti e udite udite, il successore del favoloso Bloom del duo Legrand/ Scally, meglio conosciuti con il moniker Beach House (Depression Cherry, via Sub Pop). Ne sentiremo delle belle.




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