Lungarno n. 54 - settembre 2017

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Maggio Musicale Fiorentino fondazione

Orchestra, Coro e Coro voci bianche del Maggio Musicale Fiorentino

operadifirenze.it


SOMMARIO

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Stregonerie in musica

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La Serenata

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Ink Different

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Il bike-sharing cinese? Plomosso

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Stregoni

13 Il senso del ridicolo 14 Siamo tutti un po’ Xennials 15 Firenze città / Firenze periferia 16 Tre, per cominciare Il teatro non va in vacanza 18 L’agenda di settembre 20 Settembre da non perdere 21 L’arte irrompe in piazza Il rientro musicale

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Mobike Arriva il bike-sharing a Firenze

22 Gli autisti ATAF La festa de l’Unità del 1988 23 Fermo immagine 24 Culturalmente Prato 25 Sogno vince Realtà 27 Parole 28 Firenze Jazz Fringe Festival 29 Suoni 31 Banana Bread Icewine, il nettare gelato 34 Oroscopo

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Viaggi, tecnologia e nostalgia


L A S E R E N ATA di MATILDE SERENI

«L’edizione di settembre è l’occasione per capire lo stato di salute di una rivista»

Fashionista

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onostante mi piaccia vivere in un fantastico mondo immaginario, a volte vorrei semplicemente che le cose accadessero per davvero, e stavolta è successo. The September Issue, la personalissima versione di Lungarno vede finalmente la luce. Inutile starvi ad elencare la costellazione di micro e macro cambiamenti, nel complesso vi basti sapere che ogni stella ha fatto la sua parte e il risultato è un lustro incantevole. Cosa sono cinque anni di fronte all’immensità dell’universo? Eh, poco e nulla, ma se contiamo giorno dopo giorno dopo notte dopo mail dopo gioia dopo dolore dopo fattura dopo insoluto dopo regalo dopo bugia dopo promessa dopo paura dopo addio dopo benvenuto dopo bentornato, bè, dopotutto qualcosa sono. Il messaggio di Lungarno sta proprio qui, nell’unire tutte queste sfumature in un quadro unico. Firenze ha ancora (e sempre più) bisogno di una Voce che la racconti e questa voce deve essere unica, chiara, forte e perché no, anche bella. Quello che succede dietro le quinte rimane dietro le quinte. Siamo in una nuova era di rinascimento culturale; dove voltiamo lo sguardo e dove spuntano idee, iniziative, festival e associazioni. Star dietro a tutti è un’impresa ardua e bellissima. Essere obiettivi e imparziali ancora di più. Ma è la linea che abbiamo scelto cinque anni fa e non abbiamo intenzione di tirarci indietro. Lungarno è un mensile gratuito di arte e cultura. Lungarno è una voce preziosa. Questo numero è il risultato di tutto e noi ne siamo orgogliosi. Buona lettura.

In copertina Where the fck is the party? di Ink Different Ink Different è stato fondato a Firenze nel 2014 da Nino Triolo, artista incisore, Paula Del Mas, graphic designer, e Mathieu David, scrittore. Il suo lavoro recupera tecniche tradizionali - tipografia a caratteri mobili, serigrafia, e altre tecniche non convenzionali - per dare vita a opere originali e pezzi unici dal design contemporaneo. Ink Different è un continuo work in progress. instagram @inkdifferent facebook @inkdifferentprintmakers web www.ink-different.it

Iscrizione al Registro Stampa del Tribunale di Firenze n. 5892 del 21/09/2012

Editore: Associazione Culturale Lungarno Via A. Scialoja, 33 - 50136 Firenze - P.I. 06286260481

N. 54 - Anno VI - Settembre 2017 - Rivista Mensile

Direttore Responsabile: Marco Mannucci

www.lungarnofirenze.it

Direttore Editoriale: Gabriele Ametrano Coordinamento: Riccardo Morandi

Con il contributo di

Social Media Manager: Bianca Ingino, Valentina Messina Editor: Arianna Giullori Responsabile commerciale: Monica Falco Amministrazione: Arianna Giullori Stampa: Grafiche Martinelli - Firenze Distribuzione: Ecopony Express - Firenze

PER INFO E PUBBLICITÀ monica@lungarnofirenze.it - 389 1067456

Nessuna parte di questo periodico può essere riprodotta senza l’autorizzazione scritta dei proprietari. La direzione non si assume alcuna responsabilità per marchi, foto e slogan usati dagli inserzionisti, né per cambiamenti di date, luoghi e orari degli eventi segnalati.

Hanno collaborato: Matilde Sereni, Tommaso Ciuffoletti, Davide “Deiv” Agazzi, Giacomo Alberto Vieri, Maddalena Messeri, Alba Parrini, Natalia Bavar, Giulia Focardi, Raffaella Galamini, Tommaso Chimenti, Riccardo Morandi, Erika Gherardotti, Caterina Liverani, Mattia Marasco, Pratosfera, Gabriele Ametrano, Francesca Corpaci, Marta Staulo, Riccardo Ventrella, Gianluca Danti, Gabriele Sobremesa, Melania Branca, Ink Different, Virginio. Le copertine di questo numero sono state fotografate da Roberto Quagli.


SETTEMBRE 2012 - SETTEMBRE 2017 Da sempre il colore è il cuore di Lungarno, e per questo per i nostri primi cinque anni abbiamo creato un’edizione speciale, digitale e cartacea, con una grande e incontenibile esplosione di colori. Cinque copertine, un’unica rivista, cerca la tua copia e divertiti con noi. The party’s right here.

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PA R O L E D I L E G N O

INK DIFFERENT di MATILDE SERENI

“Un’altra cosa a cui dobbiamo resistere è la disinformazione. Fake news, fatti alternativi, bombardamenti dai social network e un uso disonesto del design grafico hanno reso più complesso comprendere il mondo. Abbiamo bisogno di nuovi strumenti per farlo. La stampa tipografica potrebbe essere uno di quelli. La tipografia stessa è una forma di resistenza: esiste ancora - il numero di persone che coinvolge aumenta di anno in anno - e il processo di stampa incorpora una forma di resistenza: quella tra lettere, inchiostro e carta.” www.letterpressworkers.net

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ono passati cinque anni dalla nascita di Lungarno e oggi più di ieri la decisione di produrre una rivista su carta stampata in tempi digitali trova conferme senza margine di obiezione. Ne è un esempio il successo del Letterpress Workers, raduno internazionale di stampatori e tipografi giunto alla sua sesta edizione. In rappresentanza del panorama italiano, oltre a Officina Tipografica Novepunti (ideatore del progetto nato nel 2012 - anno proficuo a quanto pare), anche Paula Dal Mas, Nino Triolo e Mathieu David del collettivo Ink different. Ci racconta Paula: “l’idea del progetto Ink different è nata dopo una visita alla tipografia della Scuola Internazionale Il Bisonte in San Niccolò. Era la fine del 2014 e Nino, un amico e insegnante della Scuola, mi ha invitato a visitare il laboratorio. Sono rimasta subito affascinata dai cassetti zeppi di caratteri tipografici, dalle presse e sopratutto dalla storia di tutti questi oggetti. Per me, che sono una graphic designer, si è palesata l’opportunità perfetta per sperimentare un mezzo di espressione del design lontano dai pixel e i vettori.” Nino, Paula e Mathieu, hanno così iniziato a stampare nella tipografia Il Bisonte nel tempo libero, per passione. Stampare non è la loro occupazione principale

quindi lo fanno dopo il lavoro, specialmente nel weekend (ci ricorda vagamente qualcosa, n.d.r.). Per Firenze nel 2014 era (e forse lo è ancora) una novità utilizzare questa tecnica per fare graphic design. Il lavoro si concentrava principalmente in manifesti e serie limitate, ma nel giro di un paio di anni il progetto è cresciuto e il collettivo inizia a partecipare a mostre, organizzare dimostrazioni di stampa, curare le inaugurazioni della Tipografia

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dell’Appartamento e della nuova Tipografia Il Bisonte fino ad essere invitati all’incontro internazionale di Letterpress Workers a Milano. Tra Ink different e Lungarno è stato amore a prima vista. Le storie sono simili e la passione comune. È anche grazie alla loro determinazione se questo numero prende una forma diversa e gli sviluppi che in divenire sono infinti. Quindi, perché stampare nell’era del digitale? La stampa tipografica è una tecnica che fu introdotta in Europa nel 1455

dal tedesco Johannes Gutenberg. Si basa sul trasferimento dell’inchiostro dai caratteri di metallo o di legno a un foglio di carta tramite pressione. Selezionare i caratteri, comporre, correggere e mischiare gli inchiostri sono parte di un processo a volte complesso che fanno si che il risultato finale sia unico. In questo periodo di digitalizzazione estrema utilizzare la tecnica del letterpress ti porta ad avere un prodotto peculiare, con una fisicità e anima diversa da quello digitale. Punto.


FIRENZE - 14 SETTEMBRE

VIA BUFALINI, 6/R - DALLE 10.00 ALLE 20.00

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LIVE

ST RE G O N I di DAVIDE “DEIV” AGAZZI

L

a stregoneria è un’arte antica che si sviluppa sotto varie forme. È una conoscenza occulta, gestita da pochi, temuta da molti. Anche perché in grado di penetrare nella mente di chi la osserva, stravolgendola, ribaltandola, semplicemente aprendola. E questo è quanto avviene con Stregoni, progetto socio-culturale portato avanti dai musicisti Johnny Mox (maestro di pedaline e voci in loop) e Above The Tree (all’anagrafe Marco Bernacchia, sciamano di correnti noise, ambient e folk) che vede la partecipazione di un numero impressionante (oltre duemila) di ragazzi migranti e delle loro storie. La musica, il collante che tiene assieme il tutto, in questo caso è un mezzo prima che un fine. “Stregoni è nato con l’esigenza di capire cosa sta succedendo in Europa - afferma Mox - sappiamo tutto quello che avviene nel canale del Mediterraneo, ma conosciamo pochissimo delle persone che arrivano nelle nostre città. L’obiettivo è capire, attraverso la musica, che faccia hanno, cosa pensano di noi, che musica ascoltano i richiedenti asilo”. Non c’è niente di pianificato nel progetto Stregoni. Tutto è lasciato alla spontaneità, all’intuizione del momento. Un’idea affascinante, ma anche particolarmente complessa da mettere in piedi. “La difficoltà - conferma Mox - è uno degli elementi più importanti del nostro progetto: ci teniamo sempre a chiarirlo prima di cominciare i live. Non sempre tutto funziona sul palco, a volte il ritmo zoppica, le voci sono tutte storte e non ci si riesce a capire. Ed è importantissimo che sia così: la difficoltà, rappresentata sul palco, assume un significato più pro-

fondo: stai vedendo con i tuoi occhi gente diversa, con storie diverse, che fatica a venirsi incontro. È dura, dev’essere dura, ma quando poi la porta si spalanca, la stregoneria diventa un’esperienza travolgente”. La magia degli Stregoni sta nel ribaltamento del punto di vista rispetto alla narrazione del fenomeno migratorio che osserviamo da parte dei media. Ribaltamento che interessa anche alcuni tristi stereotipi come lo smartphone, più volte tirato in causa da razzisti e xenofobi come sintomo di presunta “non-povertà” dei richiedenti asilo. “Lo smartphone è uno strumento che per loro - spiega Bernacchia - come per noi, è diventato multiuso, dentro c’è di tutto. Mappe per arrivare fino a noi, possibilità di effettuare transazioni monetarie con le quali è possibile giungere qui. Sono porte spazio-temporali nelle quali si possono trovare pezzi del loro passato e connessioni con il loro paese. Ci capita spesso che, durante i nostri concerti, alcuni dei ragazzi siano collegati live con la loro ragazza in Africa. Anche io quando vado in tour lo uso per le stesse ragioni. Chiaramente le storie che si trovano all’interno dei loro telefoni sono più potenti e interessanti delle nostre, perché ci aiutano a comprendere un mondo a noi spesso sconosciuto”.

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STREGONI 29 Settembre GLUE - Alternative Concept Space Firenze E sono proprio le singole storie a far emergere le persone, prima dei numeri. A garantire identità invece che anonimato, a restituire dignità a fronte di una visione del dramma dei migranti parziale, ipocrita e votata soltanto all’ autoassoluzione. “Contrapporre i dati, i numeri, gli studi non porta a niente perché nessuno si fida più di niente. Non credo nell’accoglienza ideologica, anzi certi fricchettoni fanno più danni che azioni concrete. È importante confrontarsi con tutte le ipotesi su come gestire i flussi ma la condizione resta una sola: dignità. Concediamo i visti, concediamone pochi, concediamone un numero congruo, stabiliamo percorsi di cittadinanza fermi, anche duri se necessario, ma sempre dignitosi. Stiamo tutti sottovalutando un elemento importantissimo nel dibattito sull’immigrazione: cosa pensano i migranti di noi, dell’Europa? Che percezione ha dell’Europa un ragazzo di 19 anni bloccato in un centro accoglienza per due, senza possibilità di lavorare? “Non tanto diversa dall’Africa, ma più sicura”. Ecco cosa mi hanno risposto. Non ci stiamo però accorgendo - conclude Mox - che mettendo in discussione la dignità e i diritti abbiamo già aperto da tempo le porte alla povertà e alla miseria”.


4 CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

FONDAZIONE FRANCO - ITALIANA PER LA CREAZIONE CONTEMPORANEA


P E DA L I

Il bike-sharing cinese?

PLOMOSSO

di TOMMASO CIUFFOLETTI

“C

iuffoletti devi consegnare un pezzo sul bike-sharing a Firenze”. E così il giorno in cui devo andare a fare la prova su strada, passo la mattina in ospedale perché mi sono reciso il tendine di una mano. La realizzazione di questo pezzo è stata quindi possibile grazie a David Allegranti, autorevole firma del Foglio e di Vanity Fair, che si è prestato a testare la bici al posto mio, mentre io lo seguivo a piedi. Le bici Mobike dovrebbero essere, di regola, sistemate nelle rastrelliere disseminate per la città. Noi, grazie al sistema di localizzazione presente nella app (si chiama semplicemente Mobike ed è scaricabile gratuitamente), ne troviamo subito una parcheggiata sul marciapiede vicino ad un baracchino di streetfood in riva all’Arno [1. I fiorentini se ne fottono delle rastrelliere]. La app ha un sistema di scansione dei Qrcode presenti sul manubrio di ciascuna bici, per cui basta avvicinare la fotocamera del telefono al codice, perché questo sia scansionato e la bici riconosciuta. A quel punto la app, a cui ho precedentemente fornito i miei dati e quelli della mia PostePay, mi addebita 30 centesimi, equivalenti alla tariffa minima di spesa e valida per un affitto

della bici della durata di 30 minuti [2. La tariffa è onesta]. Il lucchetto si disinnesca in automatico e la bici è utilizzabile. Io sono alto 1,86 e per curiosità ci salgo e provo qualche pedalata tenendo il manubrio con una mano sola. Avevo letto di grandi scomodità ma mi parevano articoli fotocopia di altri articoli, e ne ho la conferma quando scopro che in realtà pedalo agevolmente [3. Mai fidarsi troppo]. A quel punto sale David ed io lo seguo. Pedala, accelera, rallenta. Prova i freni e l’agibilità del manubrio. Gli chiedo un parere di primo acchito. “Tommi, mi pare la bici vada bene, ma la pista ciclabile molto meno. E considera questa non è delle peggiori. Ci sono quelle che in realtà son delle strisce di vernice su un marciapiede e quelle che finiscono nel nulla. Io su questa bici non ho nulla da dire, ma sulle ciclabili fiorentine magari sì” [4. Allegranti ha ragione]. Procediamo poi con i test sicurezza e buche/scalini. La bici è un po’ dura, ma passa il test. Affronta lo scalino con una certa rigidità e la buca idem. Su sicurezza e affidabilità pare non aver paura di nulla, tanto è solida e compatta. “Magari il problema è che mancano i rapporti e in salita immagino si fatichi un po’, mentre in piano si va piuttosto bene” [5. Non affittate una Mobike per andarci a Fiesole e occhio al culo tra le pietre del centro]. 11

La bici ha i catarifrangenti e i fari, solo che non abbiamo capito com’è che si accendono. Davanti un cestino, comodo per appoggiarci un piccolo zaino o una borsa. Insomma a noi è piaciuta. Voto: 7. Promozione piena. Specie alla luce dei vari fallimenti dei bike sharing annunciati da amministrazioni precedenti e mai realizzati (remember Renzi?), così come delle solite lagne che hanno accompagnato l’arrivo di questo nuovo servizio a Firenze. È un servizio forse pensato per i turisti, ma non vedo perché un fiorentino non potrebbe approfittarne. Certo non è pensato per aspiranti Bartali che intendono andarci dalla zia a Pinerolo. Ma in definitiva funziona. Quel che non funziona semmai è la pia speranza che le bici stiano legate solo alle rastrelliere e poi se anche la bici la leghi, a Firenze te la rubano con una frequenza disarmante e la città è piena di negozi e negozietti dove sono capaci di rivenderti, ripitturata male, la bici che sono passati a rubarti la sera prima. Quello che non funziona è che vogliamo le pietre nel centro e che Firenze, sempre nel centro, è una città d’impianto medievale e quindi le piste ciclabili ci vengono male, ma allora perché fanno cacare anche quelle fuori dai viali? Forse la risposta è dentro di noi. E però è sbagliata. Certo se l’hai voluta, la bicicletta, beh ora pedala. Vale per tutti, anche per l’amministrazione. Che però, almeno le bici, riconosciamolo, le ha promesse e le ha pure portate.


IL MUSEO EFFIMERO DELLA MODA 14 GIUGNO – 22 OTTOBRE 2017

MUSEO DELLA MODA E DEL COSTUME, PALAZZO PITTI PIAZZA PITTI, FIRENZE

Un progetto di Fondazione Pitti Immagine Discovery in collaborazione con Gallerie degli Uffizi, con la partecipazione straordinaria di Palais Galliera, musée de la Mode de la Ville de Paris, promosso da Centro di Firenze per la Moda Italiana e Pitti Immagine, con il contributo speciale di Ministero dello Sviluppo Economico e Agenzia ICE, con il patrocinio di Comune di Firenze. Image: Katerina Jebb. Grès, haute couture, spring-summer 1960. Collezione Palais Galliera, musée de la Mode de la Ville de Paris.


RIDERE

Il senso del ridicolo di GABRIELE AMETRANO

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idere, ridere, ridere. Perché se non c’è niente altro da fare, la risata è l’unico e ultimo strumento che abbiamo per salvarci. E se la Toscana è terra di simpatia e comicità - anche se non tutti sono d’accordo - proprio in Toscana doveva avere patria il festival dedicato all’umorismo, alla comicità e alla satira: “Il senso del ridicolo”. Si svolgerà a Livorno, terra di Ovosodo e di ricche mangiate di pesce, e questa sua terza edizione si terrà dal 22 al 24 settembre. A capitanare il programma, ovvero a dirigerlo, sarà Stefano Bartezzaghi, giornalista ma anche esperto conoscitore di lingua ed enigmistica. Facilmente vi sarete imbattuti in delle parole crociate o dei rebus targate Bartezzaghi: beh, la famiglia di Stefano ha sempre avuto il gusto e la precisione linguistica per la Settimana Enigmistica, tanto che il fratello di Stefano ne dirige la pubblicazione, mentre il padre Piero ne costruiva i cruciverba. Ecco, scoperto chi è che ha tanto a cuore questo festival potete ben capire che in questa tre giorni verranno ospitati e chiamati a discernere di riso e risata tantissimi esponenti del mondo della

satira e della cultura, a partire da Massimo Recalcati, Enrico Vaime, Teresa Ciabatti, Silvio Orlando, Ernesto Ferrero, Paolo Giordano, Walter Fontana, eccetera, eccetera, eccetera. Insomma una grande sfilata di nomi che si tradurrà in incontri e approfondimenti sul tema. Ma principale protagonista - e qui lo dico per stima e professionalità - sarà la rivista Linus e coloro che creano ogni numero le pagine di questa pubblicazione, oramai un cult per coloro che leggono cose intelligenti. Alla Bottega del Caffè di Livorno le vecchie e le nuove copertine di Linus verranno esposte per raccontare la storia della rivista ma ancor più per raccontare un pezzo di storia di questa nostra Italia, diventata Italietta e finita oggi per essere Italiuccia. E di questo potremmo piangere amaramente, ma siamo gente di spirito quindi andremo a Livorno, mangeremo il cacciucco e ci faremo quattro risate, senza mai spegnere il cervello. Per maggiori informazioni sul programma www.ilsensodelridicolo.it

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IL SENSO DEL RIDICOLO Festival sull’umorismo, sulla comocità e sulla satira

22/24 Settembre Livorno


POSIZIONI

Siamo tutti un po’ Xennials. Un po’ zaino in spalla e un po’ Google Maps. di ALBA PARRINI

S

e state leggendo queste pagine ci sono amplissime probabilità che anche voi apparteniate alla categoria degli Xennials. Xe…che? Siete saltati dalla sedia quando avete sentito questo termine? Beh mettetevi comodi perché stiamo per farvi un bel ritratto, a momenti un po’ agghiacciante, nel quale sicuramente vi riconoscerete. I sociologi hanno definito Generazione X le persone nate tra la metà degli anni Sessanta e la fine degli anni Settanta, e Millennials coloro che sono nati tra gli anni Ottanta e l’inizio del nuovo millennio. Due archi temporali molto lunghi, al cui interno è possibile trovare anche delle micro-generazioni. Per questo motivo Dan Woodman, professore associato di sociologia all’Università di Melbourne, ha introdotto una nuova definizione: gli Xennials. Gli Xennials sono quindi una sub-generazione, praticamente una crisi di identità con gambe e braccia, e anche un po’ crisi di mezza età, tra gli x-generations e i millennici, né carne né pesce insomma. Siamo noi nati tra il 1977 e il 1983, che abbiamo vissuto un’adolescenza senza i rischi e le mobbizzazioni dei social network, ma con le cabine telefoniche. Ci siamo incontrati alle panchine, ci siamo fidanzati e lasciati senza sexting su whatsapp, e incredibilmente siamo ancora qui, qualcuno di noi sposato, altri invece a cercare l’anima gemella su Tinder o a postare i migliori hashtag su Instagram. Abbiamo un bagaglio culturale da non digitali ma ci siamo subito adattati, come nella migliore tradizione darwiniana, a comunicare e trovare le informazioni prima in modalità passiva sull’internet della prima ora, e poi in

modalità 2.0, quando da semplici fruitori siamo diventati anche collaboratori della rete. Ma come funziona il nostro modo di viaggiare? Noi Xennials siamo quelli delle brochure cartacee, siamo quelli che andavano in agenzia di viaggio a chiedere informazioni sugli orari dei traghetti per l’isola d’Elba, e siamo anche quelli che hanno iniziato viaggiare con un interrail comprato direttamente alla biglietteria della stazione. Siamo quelli che arrivavano a Berlino con il treno, cambiavano le Lire in Marchi e con la cartina della città in mano andavano a cercare l’ufficio di promozione turistica. Una volta lì, ci facevamo dare qualche nominativo di affittacamere (cos’è Airbnb?), poi andavamo nel primo pub a prendere una birra con la scusa di farci cambiare le banconote, e dopo a un telefono pubblico digitavamo i numeri della lista fino a trovare una certa Frau Schmidt o Frau Fischer che, in un inglese stentato, ci spiegava come arrivare a casa propria coi mezzi pubblici. È assai probabile che ricordare, o leggere (se siete Millennials), queste modalità di spostarsi vi faccia ridere sotto i baffi, di quel sorriso affettuoso che ci spunta in faccia quando pensiamo alle foto in bianco e nero dei nostri nonni, eppure non è così tanto tempo fa. Ma adesso come viaggiamo? Adesso, sempre forte della nostra doppia natura e con anche un po’ di “digital divide” sul groppone, questo animale a cavallo tra il 1970 e il 1980 si è adattato e mimetizzato, facendo da ponte con le nuove generazioni dei nati digitali. Gli Xennial, così come ogni piccolo branco, si cercano e si trovano fra sé in mezzo a mille altre tribù. Si incontrano nei caffè 14

letterari in giro per l’Europa e si scambiano consigli su post-it scritti a mano e guide Lonely Planet: “guarda, mio cugino l’anno scorso è stato a Stoccolma e ha prenotato a casa di una signora lontana amica di sua madre. Vuoi il numero di telefono?”. Ditemi che non avete mai sentito, o pronunciato, una frase del genere. Poi magari dopo aver chiesto il numero della cugina della zia della vicina di casa, ci ritroviamo comunque a fare post su gruppi facebook dei viaggi, a leggere forum su Tripadvisor, a cercare una camera on line sui siti di comparazione prezzi. Ma per lo Xennial il consiglio di un amico vale mille volte di più di un motore di ricerca. Secondo un altro sociologo, Doree Shafrir, questa microgenerazione è un essere mitologico sospeso tra cambiamenti epocali che non potranno mai essere del tutto superati. Siamo insomma figli legittimi dell’11 settembre, della diffusione massiccia dei cellulari e della crisi finanziaria venuta da oltreoceano. Questi cambiamenti epocali spingono il nostro amico Xennial a sentire sempre molto forte il bisogno di viaggiare, di conoscere posti nuovi. Anche a questo aspetto è stato dato un nome: Wanderlust, “malattia” che ci spinge a non poter stare fermi, il viaggio diventa per la prima volta qualcosa di quasi quotidiano e di necessario per vivere. Speriamo che anche per voi valga lo stesso principio, sia che siate Xennial o nativi digitali o anche semplici viaggiatori. Qualunque sia la vostra categoria: Buon viaggio, e che la Wanderlust vi accompagni!


FIRENZE PERIFERIA

FIRENZE CITTÀ di GIACOMO ALBERTO VIERI

di MADDALENA MESSERI

A Walk on the wild side

Racconti al capolinea

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Lo Stibbert d’estate, da vecchi, mancava solo Jane Fonda.

on parlerò di eventi mondani, di musei famosi o ristoranti chic, parlerò invece dei quartieri lontani dal centro, per spostare il nostro sguardo in quegli spazi tra città e campagna, tra l’asfalto e i prati. Vorrei provare a raccontare questi luoghi uscendo dallo schema bloccato della “disperazione” della periferia o al contrario delle zone suburbane come ultimi baluardi di autenticità rimasti. Quindi salgo su un autobus e arrivo al capolinea, in posti dove non andrei mai e dove invece credo di poter trovare qualcosa di interessante. Oggi tocca al confine nord della città, destinazione Trespiano. Detta così può sembrare un’affermazione un tantino macabra e infatti Franco, un anziano signore fiorentino che intercetto sul 25, mi dice “un’tullo sai come’e si dice a Firenze?” “Come?” chiedo io “se tu’vvivi a Trespiano eh significa che tusse’ morto!”. Tutto sommato come inizio è buono, dai. Continuo il viaggio con le cuffiette, il bus sale tutta la Bolognese e curva dopo curva, arrivo a Trespiano. I caseggiati sono divisi in due dalla strada ed il cimitero sembra un’antica necropoli, immersa nel verde e dall’alto della collina offre una vista spettacolare sulla città, la “Valle di Giosafat” fiorentina. Qui riposano grandi personaggi del passato: ci sono i Fratelli Rosselli, l’architetto Poggi, c’è Spartaco Lavagnini, Bargellini, Lando Conti, Calamandrei, Luigi Dallapiccola e Carlo Betocchi. Certo questo cimitero non ha quell’aurea magica delle Porte Sante ed ha un’entrata massiccia ed imponente come solo il razionalismo poteva fare, ma ha comunque una sua bellezza. Due luoghi da segnalare sono la gelateria nella piazzetta, frequentatissima, e Tremoto, una trattoria all’antica dove mangiare i veri piatti della cucina toscana. Poi c’è Pratolino ed il meraviglioso parco di Villa Demidoff, ma lì siamo già nel comune di Fiesole, ed è già un’altra storia da raccontare.

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on so se l’avete mai visto un temporale d’estate seduti ai giardini di Villa Stibbert. Prima c’era il sole e poi arriva un lampo, qualcuno se ne va, qualcun altro dice: “Va beh, tanto la promette e poi non la fa” e resta fermo. Con la settimana enigmistica, io e due anziani, uno dice “Renzi” l’altro dice “Berlusconi, e il primo dice “Craxi”, l’altro dice “Europa”. Non li capisco bene perché un tuono nel frattempo fa cccrsshhhhh nel cielo paonazzo, chiassoso come un ragazzo ubriaco. Comunque resto seduto, i due anziani lo stesso perché la pioggia, da giovani e da vecchi, non è poi così molesta. Tutti in ferie sono, quelli che conosco. Tre verticale: il nome dell’attore Redford. C’è l’immagine di Robert, un po’ appassito, con le guance solcate, in copertina. Smetto di rispondere, mi viene in mente com’era belloccio e gagliardo, con Jane Fonda, in “A piedi nudi nel parco”. Allora gli metto l’eyeliner con la biro nera, il rossetto e copro i segni. Nel frattempo un anziano dice “La tranvia” e quell’altro fa: “I turisti” e poi “I taxi”. Criticità, buchi, strade, rotaie, difetti, mancanze: non so se avete presente come fanno le persone a trovarli ovunque. Anche una domenica d’estate, se spunta l’arcobaleno dietro un ippocastano e la pioggia se n’è andata: erano gocce spesse ma rapide. Ho le maniche zuppe, l’eyeliner è colato dagli occhi di Robert Redford e i due anziani sono rimasti immobili, umidi. Si alzano quando il cielo torna a schiarirsi. “Andrò a farmi cena” dice quello più smilzo e l’altro dice: “Brodo” e quello risponde: “ Caldo” e poi continua: “La tranvia”. La pioggia è molesta nel mezzo della vita, quando stai lì, da adulto, e non puoi permetterti di non avere l’ombrello, di arrivare fradicio, di non coprire le criticità, i buchi, i difetti, le mancanze. Ma come sarà bella la tranvia, quando smonteranno i cantieri. Bella come Robert Redford ubriaco, giovane e scalzo, a Washington Square Park.

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CINEMA

Tre, per cominciare estate più rovente degli ultimi anni volge al termine e tra un Festival del Cinema che inizia, l’attesa delle nuove stagioni delle serie tv preferite e dozzine di nuovi trailer che promettono grandi emozioni, attendiamo con particolare ansia tre film, tre registi dallo stile unico (due uomini, una donna) e tre storie tutte da scoprire.

L’

Kirsten Dunst, già diretta nel cult movie “Il giardino delle vergini suicide” e in “Marie Antoinette”, Elle Fanning, tenuta a battesimo in “Somewhere”: Sofia Coppola scommette su due delle sue pupille per “L’Inganno” ultimo film premiato a Cannes per la miglior regia. Al cast, per il remake al femminile de “La notte brava del soldato Jonathan”, si aggiungono Nicole Kidman di nuovo sulla breccia dopo la nomination all’Oscar per “Lion” e Colin Farrell a cui il cinema d’autore (“Lobster”, “Miss Julie”) negli ultimissimi anni ha donato una nuova e smagliante immagine.

“Dunkirk”, scritto e diretto da Cristopher Nolan, nelle sale dal 31 agosto, è forse il progetto più ambizioso dell’autore di “Inception” e “Interstellar”, quello della prima maturità artistica, con il quale mettere da parte fantascienza e distopia per affrontare un genere nuovo. Un puro film di guerra in cui sono il dilatarsi e l’accorciarsi del tempo narrativo, il vero perno della vicenda. Promosso dalla critica d’oltreoceano l’esordio di Harry Styles degli One Direction come attore al fianco dei giganti Kenneth Branagh, Tom Hardy e il premio Oscar per “Il ponte delle spie” Mark Rylance.

“Valerian e la città dei mille pianeti” è il biglietto da visita con il quale, l’autore che ha regalato alla storia moderna del cinema pellicole come “Nikita”, “Leon” e “Il Quinto Elemento”, si presenta alle nuovissime generazioni. Luc Besson dirige l’immaginifico stravagante adattamento cinematografico di una serie di fumetti di fantascienza venuti alla luce alla fine degli anni ‘60 e terminata all’inizio del decennio corrente. Un budget da record per una pellicola con protagonista l’iconica it girl e top model Cara Delavigne al fianco di Clive Owen, Rihanna e Ethan Hawke.

di CATERINA LIVERANI

T E AT R O

Il teatro non va in vacanza di TOMMASO CHIMENTI

Q

uesto è il mese dove tutto riparte, dei ritorni, delle promesse disattese. Il teatro nelle sue stagioni ufficiali deve ancora venire così come l’autunno, le foglie secche e i cappotti abbottonati. Si può stare ancora felicemente all’aperto, le magliette corte, i sandali con gli alluci a prendere le ultime lucciole, le birre a guardare i lampioni caldi. Si può andare sull’Arno dove i coraggiosi e imperituri Zauber proprio sulle barchette dei renaioli hanno costruito questo piccolo gioiello che è “Come in America” (5, 6, 7 settembre), ancora una volta attuale e consigliatissimo, poesia allo stato puro, anzi liquido. Ancora all’aria fresca della sera le “Passeggiate per San Salvi” (fino all’11), con il nocchiero Claudio Ascoli a fare da Cicerone e Caronte, sono un imprescindibile appuntamento. Ritorna nel verde del parco delle Cascine, luogo ideale per i giochi, spazio per correre e saltare e sperimentare, il sognante “Cirk Fantastik!”.

Lindsay Kemp

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In Santa Verdiana Giancarlo Cauteruccio esprime ed espone il suo “Nel chiostro delle geometrie 4” (7, 14, 18, 22 e 26 settembre) tra proiezioni, raggi laser, fasci di luce evocativi. Attesa per il Maestro Lindsay Kemp (23 e 24 settembre, colui che ha insegnato a danzare a David Bowie, al Teatro Puccini) con questo omaggio-repertorio dei suoi movimenti, insegnamenti, gesti, trasformazioni minimaliste Per le ultime gite fuori porta c’è sempre “Utopia del Buongusto” (fino al 4 novembre) soprattutto nelle province tirreniche. Un breve assaggio con i campioni scelti da Andrea Kaemmerle: l’1 “Gobbo a mattoni” di Riccardo Goretti a Ponsacco, il 2 “Caldane” di Anna Meacci a Terricciola, il 9 “Sull’oceano” di Michele Crestacci a Lorenzana, il 14 “L’Orchestra Nazionale della Repubblica Popolare di Danghisia” a Fucecchio, il 21 “The best of Beni-Meacci” sempre a Fucecchio, mentre il 22, 23 e 24 ritorna l’evergreen, imperdibile, “Vagoni vaganti” sulla funicolare di Montenero. Il teatro non va mai in vacanza.


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Settembre venerdì 1

TALIA. ENERGIA PENSIERO BELLEZZA. Y TUTTO È CONNESSO (02/06-01/10) Varie Location (FI) ing. libero ARENE DI MARTE (25/06-02/09) Mandela Forum (FI) ing. 5€ C’ERA UNA VOLTA…IL MANICOMIO (09/08-11/09) San Salvi (FI), ing. 10€ GALLUZZO D’ESTATE (1/09-10/09) Scuola San Brunone (FI) ing. libero I CONCERTI SUI SAGRATI DI TOSCANA CLASSICA Sagrato della Misericordia del Duomo (FI) ing. libero VOCI LONTANE, VOCI VICINE (30/08 - 6/10) Festival di Poesia - Varie Location (FI) ing. libero CINE MWANA PWO - RASSEGNA DI CINEMA AFRICANO (23/08-6/10) Limonaia di Villa Strozzi (FI) ing. NP L A FISARMONICA CLASSICA: NUOVE GENERAZIONI Museo del Novecento (FI), ing. libero THE NEW GENERATION FESTIVAL (30/08-03/09) Palazzo Corsini (FI), ing. NP SETTEMBRE PRATO È SPETTACOLO (31/08-16/09) Varie Location (PO) ing. NP GRAPHIC EMOTION - NICOLA RUSSO (1-13/09) ZAP - Zona Aromatica Protetta (FI) ing. libero

sabato 2 F ESTIVAL MUSICALE FIORENTINO Piazza della Signoria (FI) ing. libero EFFENBERG Giardino ArteCultura (FI) ing. libero THE BROTHER OF ANOTHER PLANET Altana del Museo Novecento (FI) ing. libero

domenica 3 T HE BROTHER OF ANOTHER PLANET Museo del Novecento (FI) ing. libero JOY DE VITO TRIO Giardino dell’Orticultura (FI) ing. libero L A CITTÀ DEI LETTORI Bistrot SantaRosa (FI) ing. libero

lunedì 4

martedì 5 PASSIONE PUCCINI (5-26/09) Foyer di galleria - Teatro del Maggio (FI) ing. libero ZAUBER TEATRO FIUME ARNO (5-7/09) Piazza Mentana (FI) ing. 17/22€ DJ SET DI FEDERICO CIPRIANI Giardino dell’Orticultura (FI), ing. libero

mercoledì 6 S TAND UP FIRENZE! Villa Vogel (FI), ing. libero REDISTRIBUIRE LO SGUARDO - ARCHEOLOGIA NARRANTE Gualchiere di Remole (FI), ing. 10/20€

lunedì 11

AMATRICIANA DAY Bar del Forte Belvedere (FI), ing. NP FLORENCE DIXIE BAND Giardino dell’Orticultura (FI) ing. libero

giovedì 7 P ERCORSI DI MUSICA E DI JAZZ ALL’OSSERVATORIO DI ARCETRI Osservatorio di Arcetri (FI) ing. 12/10€ TERRE DI MEZZO (7-30/09) Teatro Puccini Garden (FI), ing. libero NEL CHIOSTRO DELLE GEOMETRIE 4 - SIMMETRIEASIMMETRIE Complesso di Santa Verdiana (FI) ing. libero ROCK TALES, MUSICA E VITA - FAME CIRCUS Quinoa (FI) ing. libero

venerdì 8 ADAMA BUTTERFLY (8-21/09) M Teatro del Maggio Musicale F.no (FI) ing. 10/80 € MONTALVO MUSIC FESTIVAL (8-10/09) Villa Montalvo (FI) ing. libero RIDISTRIBUIRE LO SGUARDO - TOUR RENAIOLI Piazza Mentana (FI) ing. 20/26€ PARLA CON I MURI (8-17/09) Caffè le Murate (FI) ing. libero FESTIVAL MUSICALE FIORENTINO Piazza della Signoria (FI) ing. libero FOSCA IN TEPIDARIO (8-10/09) Tepidario del Roster (FI) ing. NP IN MEMORIA DI SALVATORE GESUALDO Museo del Novecento (FI) ing. libero PITTI FRAGRANZE 15 (8-10/09) Stazione Leopolda (FI) ing. NP JOPLIN, THE KING OF RAGTIME Chiesa dei Fratelli (FI) ing. NP

sabato 9 IOI - MINIMARKET DI EDITORIA INDIPENDENTE O (9-10/09) Giardino Buonamici (PO) ing. libero MERCATI IN MUSICA (9/09-30/09) Loggia del Porcellino (FI) ing. libero SETTIMANA LUCANA (9/09-16/09) Piazza del Carmine (FI), ing. libero CARMINA BURANA Parco delle Cascine (FI), ing. 15/18€ L’ORCHESTRA DA CAMERA L’ESTATE FIORENTINA Ex Gasometro (FI) ing. libero ALESSIO LEGA San Salvi (FI) ing. libero

domenica 10 ALAGAN CAFÉ: VIAGGI, MIGRAZIONI, DIASPORE B Giardino della Sinagoga (FI) ing. libero DOMINION: PREQUEL TO THE EXORCIST Museo del Novecento (FI) ing. libero ORCHESTRINA DI MOLTO AGEVOLE San Salvi (FI) ing. libero

martedì 12 IDISTRIBUIRE LO SGUARDO - ITINERARIO T-RAFTING R Centro Sportivo Anchetta (FI) ing. 25/35€ L A NOTTE DI ATLANTIDE EDIZIONI San Salvi (FI) ing. libero

mercoledì 13 I L FILO DI ORIANA: INCONTRO DEDICATO A ORIANA FALLACI Forte Belvedere (FI) ing. libero INTIMAMENTE KEMP Museo Novecento (FI) ing. libero INCANTO D’ESTATE Villa Pozzolini (FI) ing. libero FIRENZE JAZZ FRINGE FESTIVAL (13-17/09) Oltrarno (FI) ing. libero L A CITTÀ DEI LETTORI Circolo Aurora (FI) ing. libero

giovedì 14 L A BOHÈME (14-30/09) Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (FI) ing. 10/80 € THE WORLD OF LINDSAY KEMP (14-23/09) Le Murate (FI) ing. libero IED OPENDAY IED Firenze (FI) ing. libero CIRK FANTASTIK (14-24/09) Parco delle Cascine (FI) ing. NP SIMONE CRISTICCHI CANTA SERGIO ENDRIGO Anello sportivo di San Giusto (Scandicci) ing. libero TU 35 EXPANDED Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci (PO) ing. lib. CONVERSAZIONI SUL DESIDERIO Palazzo San Niccolò (FI) ing. libero MUSICA IN SANTA CROCE (14-15/09) Basilica di Santa Croce (FI) ing. 10€ SALVIAMO LA MUSICA! Area San Salvi (FI) ing. 10€ FIRENZE GELATO FESTIVAL 2017 (14-17/09) Piazzale Michelangiolo (FI) ing. 18/34€ TU 35 EXPANDED Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci (PO) ing. lib.

venerdì 15 ORKSHOP DI TEATRODANZA - LINDSAY KEMP W Le Murate (FI) ing. libero PLAY900 Museo Novecento (FI) ing. libero NOI SIAMO SOLA ANDATA - SPETTACOLO TEATRODANZA Casa del popolo di Settignano (FI) ing. libero UN GENIO CLASSICO E UN GENIO ROMANTICO A CONFRONTO Chiesa dei Fratelli (FI) ing. NP TU 35 EXPANDED Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci (PO) ing. lib.

Maggio Musicale Fiorentino

fondazione

Giacomo Puccini

Madama Butterfly operadifirenze.it

#passionepuccini

Teatro del Maggio 8, 13, 15, 21 settembre, ore 20


Musica • Teatro • Arte • Cinema • Eventi sabato 16 IDISTRIBUIRE LO SGUARDO - OPIFICIO DELLE R PIETRE DURE Fortezza da Basso (FI) ing. 20/26€ MUSICA SOTTO LE STELLE - TOSCANA CLASSICA NEI QUARTIERI DELLA CITTÀ Sonoria (FI) ing. NP TU 35 EXPANDED Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci (PO) ing. lib.

domenica 17 ORKSHOP DI TEATRODANZA - LINDSAY KEMP W Le Murate (FI) ing. libero FIERUCOLINA DI SAN MICHELE Piazza Santo Spirito (FI) ing. libero FIORENTINA - BOLOGNA Stadio Artemio Franchi ORT - CARO ANDREA Teatro Verdi (FI) ing. libero con offerta

lunedì 18 C ENACOLI FIORENTINI: COMPAGNIA VIRGILIO SIENI (18/09-21/09) Varie Location (FI) ing. libero con prenotazione

martedì 19 ITA E TEATRO- LINDSAY KEMP V Le Murate (FI) ing. libero FESTIVAL DELLE RELIGIONI (19-22/09) Mandela Forum (FI) ing. NP È INCANTO O CANTO? (19-22/09) Teatro d’Acqua - Piazza Mentana (FI) ing. NP CONTRASTI, LE SONORITÀ DEL ‘900 Museo Novecento (FI), ing. libero

mercoledì 20 T EMPO REALE FESTIVAL (20-30/09) Varie Location (FI/PO) ing. NP E STATE IN RICERCA MARATONA ELETTRONICA Museo del Novecento (FI) ing. libero INCANTO D’ESTATE Villa Pozzolini (FI) ing. libero STAND UP FIRENZE! Villa Vogel (FI), ing. libero GIUSTO LA FINE DEL MONDO (20-22/09) Relais Santa Croce (FI) ing. NP

giovedì 21 I L CINQUECENTO A FIRENZE (21/09-21/01/2018) Palazzo Strozzi (FI) ing. 4/12 € NEXTECH FESTIVAL (21-23/09) Varie Location (FI) ing. 10/35 € MUSICA IN SANTA CROCE Basilica di Santa Croce (FI), ing. 10€

venerdì 22 TOSCA (22/09-01/10) Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (FI) ing. 10/80 €

EL CHIOSTRO DELLE GEOMETRIE 4 - GRUPPO N TEMENOS Complesso di Santa Verdiana (FI) ing. libero RIDISTRIBUIRE LO SGUARDO - PALAZZO VECCHIO Scavi del Teatro Romano (FI) ing. 8/14€ MUSICA IN SANTA CROCE Basilica di Santa Croce (FI), ing. 10€ FIRENZE RIVISTA (22-24/09) Museo del Novecento (FI) ing. libero READING IN THE SOUND Biblioteca Villa Bandini (FI) ing. libero KEMP DANCES (22-23/09) Teatro Puccini (FI) ing. NP IN FLORENCE (22/09-21/01/2018) Piazza Signoria (FI) ing. NP FESTIVAL DEL CINEMA D’INDONESIA 2017 (22-24/09) La Compagnia (FI) ing. NP LUCA MARIA PATELLA - NON OSO. OSO NON ESSERE (22/09-10/11) Galleria Il Ponte (FI) ing. libero IL KLARINETTENTRIO Chiesa dei Fratelli (FI) ing. NP CONTEMPORANEA FESTIVAL (22-26/09) Varie Location (PO) ing. NP

sabato 23 3 0^ BIENNALE INTERNAZIONALE DELL’ANTIQUARIATO DI FIRENZE (23/09-1/10) Palazzo Corsini (FI) ing. 10/15€ RIDISTRIBUIRE LO SGUARDO - L’ISOLOTTO Via Palazzo dei Diavoli (FI) ing.8/16€ BELLISSIMA. VIA MAGGIO PER BIAF (23/09-02/10) Via Maggio (FI) ing.libero L’ORCHESTRA DA CAMERA PER L’ESTATE FIORENTINA Sonoria (FI) ing. libero PROGETTO RIVA - ADRIAN PACI Fiume Arno - Varie location (FI) ing. libero

domenica 24 T HE HUNTER Museo del Novecento (FI) ing.libero CORRI LA VITA Piazza Duomo (FI) contributo minimo 10€ FIORENTINA - ATALANTA Stadio Artemio Franchi VOCAZIONI - MESSA SPONTANEA PER CORO MISTO Museo di Storia Naturale (FI) ing. libero

lunedì 25 F ORTISSIMISSIMO FIRENZE FESTIVAL (25/09-11/10) Conservatorio Cherubini (FI) ing. 5€ MAMAMIA OPENING PARTY Viper Theatre (FI) ing. 12/15€

martedì 26 X V FLORENCE QUEER FESTIVAL (26/09-06/10) Varie Location (FI) ing. NP NEL CHIOSTRO DELLE GEOMETRIE 4 - GALLERIA CONTINUA/NUMERO 17 Complesso di Santa Verdiana (FI) ing. libero LOCALZ ONLY TOUR Viper Theatre (FI) ing. 15€

mercoledì 27 F IRENZE SUONA CONTEMPORANEA (27/09 - 02/10) Varie Location (FI) ing. NP INCANTO D’ESTATE Villa Pozzolini (FI) ing. libero CONTRASTI, LE SONORITÀ DEL ‘900 Limonaia Villa Strozzi (FI) ing. 5€ L A CITTÀ DEI LETTORI Zenzero Biocatering (FI) ing. libero

giovedì 28 USICA IN SANTA CROCE M Basilica di Santa Croce (FI), ing. 10€ CREAZIONE (0) Limonaia di Villa Strozzi (FI), ing. NP RIDISTRIBUIRE LO SGUARDO - I MOSAICI DI LASTRUCCI Spedale di San Francesco dei Macci (FI) ing. 6/12€ TU 35 EXPANDED Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci (PO) ing. lib.

venerdì 29 S TREGONI Glue Alternative Concept Space (FI) ing. libero MUSICA SOTTO LE STELLE - TOSCANA CLASSICA NEI QUARTIERI DELLA CITTÀ Galluzzo - Piazza Acciaioli (FI) ing. NP OLTRE I CONFINI TRA MUSICA E TEATRO Villa Arrivabene (FI) ing. libero FORUM DELLA SOSTENIBILITÀ E OPPORTUNITÀ NEL SETTORE DELLA SALUTE (29-30/09) Stazione Leopolda (FI) ing. libero NON CI SONO PIÙ LE QUATTRO STAGIONI DI UNA VOLTA Chiesa dei Fratelli (FI) ing. NP TU 35 EXPANDED Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci (PO) ing. lib. CREATIVITÀ CONOSCENZA CULTURA Teatro Verdi (FI) ing. libero

sabato 30 USICA IN SANTA CROCE M Basilica di Santa Croce (FI), ing. 10€ RIDISTRIBUIRE LO SGUARDO - L’OPERA DI FIRENZE Teatro dell’Opera (FI) ing. 8/16€ TU 35 EXPANDED Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci (PO) ing. lib.


Settembre da non perdere Da settembre… Maggio Il 17 ottobre, con “La rondine” di Giacomo Puccini, s’inaugura la Stagione Lirica, Sinfonica e il Balletto 2017/2018 del Maggio Musicale Fiorentino. Oltre all’opera citata, andranno in scena altri nuovi titoli operistici: “La sonnambula”, “Carmen”, “La favorite” e “Alceste”. Immancabili le tre di repertorio: “L’elisir d’amore”, “La Traviata” e “Il barbiere di Siviglia”. Si terranno delle iniziative per le scuole; tre opere realizzate da Venti Lucenti (“Mozart per gioco”, “La donna di Siviglia” e “Tutti mi chiamano”) e il balletto “La Bella Addormentata”. Trentasei i

concerti divisi nei cicli: Mozart, Stravinskij-Cajkovskij, Sostakovic e Strauss. Oltre a quello di Natale e di Capodanno. Il 3 dicembre è da cerchiare sul calendario: è il giorno della kermesse musicale “Strings City”, un’intera giornata di concerti suonati in suggestive location di Firenze. Dal 5 maggio prenderà il via il Festival del Maggio Musicale Fiorentino. Da segna-

lare l’opera “Ercole in Tebe” di Jacopo Melani che sarà allestita davanti alla Grotta del Buontalenti a Boboli. In programmazione non mancheranno i concerti di Zubin Metha e Riccardo Muti. Per avvicinare il grande pubblico alla fruizione delle rappresentazioni in programma, da settembre, si terranno una serie d’iniziative gratuite. Guide all’ascolto pre spettacolo. Gli incontri nel

bookshop del Teatro del Maggio; tra presentazioni di libri e dischi, approfondimenti e appuntamenti con gli artisti. E ancora Conversazioni Musicali un ciclo d’incontri sulle opere che si terrà in molte biblioteche: la Marucelliana, la Thouar, la BiblioteCanova Isolotto e la Biblioteca di Scandicci; tanto per citarne alcune. Altri incontri con il pubblico saranno organizzati nella Sala Musica 7 Santi, all’Opera di Firenze, al Deutsches Institut Florenz, al British Institute e al Centro Studi Musica & Arte. Erika Gherardotti

Parla coi muri – Street Art Festival

fff Fortissimo Firenze Festival 25 settembre - 11 ottobre - Sala del Buonumore

8-17 settembre - Caffè Letterario Le Murate

Issimo. Fortissimo. Giustissimo. Non è una citazione dello splendido brano dance di qualche anno fa targato Power Francers (consigliato l’ascolto), ma è tutt’altro. Una rassegna musicale lo è, ma il calibro degli artisti in questa kermesse difficilmente può rasentare quello degli ascoltatori della citata formazione di Chieti. Fortissimo Firenze Festival è una manifestazione che con la direzione artistica di Andrea Lucchesini propone

Parlare coi muri è una cosa che capita a tutti noi, ogni giorno. Vi sono due accezioni per questa calzante espressione: se la prima è quella a cui tutti pensiamo, ovvero il dialogare con una persona del calibro intellettivo del pappagallo con il quale parlava Enzo Tortora, la seconda nasconde un autentico colpo di genio “Made in Florence”. “Parla coi muri” è un esperimento social perfettamente riuscito che in questi giorni vedrà il battesimo reale. Si tratta di una rassegna di im-

dal 25 settembre all’11 ottobre solisti e formazioni giovani di musica classica e non solo, emersi fondamentalmente dai concorsi, seguiti in contemporanea da un altro gruppo di ragazzi del Liceo Classico “Galileo” per la produzione di testi ed immagini a uso dei social media. Un momento dove i ragazzi troveranno il loro spazio, una porta aperta della nostra città. Un evento che ci piace consigliare. Per tutti.

OIOI - minimarket di editoria indipendente 9-10 settembre - Giardino Buonamici (Prato) Il 9 e il 10 Settembre si terrà la prima edizione di OIOI - Minimarket di Editoria Indipendente. Nato dall’idea di Giovanni Frasconi e Bianca Vagnoli, l’evento racchiuderà un market di espositori provenienti dal territorio toscano e da tutta Italia. Studi grafici, illustratori, fotografi e riviste indipendenti che si faranno conoscere per la prima volta alla città di Prato, in un evento del settore non ancora

Fosca in Tepidario 8-10 settembre - Tepidario del Roster (FI) Da venerdì 8 a domenica 10 settembre il Giardino dell’Orticoltura ospiterà Fosca in Tepidario N.3, visio | lectio | ludus. Tre giorni dedicati al concetto di impermanenza letto attraverso le arti contemporanee. Danzatori, performer, musicisti e attori, si alterneranno all’interno del Tepidario Roster e negli altri spazi del giardino ottocentesco per restituire uno spaccato delle arti contemporanee, che

presente nella città toscana. Durante queste due giornate saranno realizzati oltre al minimarket, una mostra gratuita a tema. Sono invitati a partecipare tutti i creativi che vogliono confrontarsi e interpretare il tema della call FLORA in ogni sua minima e sfaccettata variante. Vi saranno musica, spettacoli, buon cibo e allegria, il tutto all’interno del bellissimo Giardino Buonamici, proprio nel cuore della città.

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magini in cui i muri stessi fanno da carta, e la penna è la bomboletta spray di qualche poeta urbano. Fotografare il guizzo ermetico di una frase su un intonaco e raccogliere questa serie di scatti in un compendio di pseudo aforismi, in una sorta di connubio fra Pasolini e Flaiano. Vabè, l’abbiamo fatta poetica, in sostanza è la splendida festa tributo a colui che per primo ha scritto “scemo chi legge” su un muro. Imperdibile.

indaga tra pratiche corporee e tessuto sociale. Tra gli ospiti Guido Guidi, Francesca della Monica, il coreografo svedese Mårten Spångberg, l’attrice Vincenza Mollica, il percussionista Enrico Malatesta, la danzatrice e performer Cristina Kristal Rizzo e i Blutwurst, collettivo fondato a Firenze nel 2011 da musicisti specializzati nell’improvvisazione radicale e nella musica sperimentale.


ARTE

L’arte irrompe in piazza di RAFFAELLA GALAMINI “Big Clay” di Urs Fischer

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abrizio Moretti e Sergio Risaliti colpiscono ancora. A due anni di distanza dalla presenza di Jeff Koons, torna in Piazza Signoria “In Florence” (22 settembre 201728 gennaio 2018). L’evento di arte contemporanea organizzato in concomitanza con la Biennale Internazionale d’Antiquariato di Firenze, giunta alla sua XXIX edizione, ospita lo svizzero Urs Fischer, tra i grandi artisti del panorama mondiale. Esporrà al cospetto dei capolavori della Loggia dei Lanzi, in uno straordinario museo della scultura a cielo aperto. Per Urs Fischer sarà un modo per misurarsi con il passato: nel 2011 in occasione della 50° Biennale di Venezia, aveva sciolto una copia in cera e a grandezza reale del Ratto della Sabina del Giambologna. A

Firenze se lo ritroverà a pochi passi, sotto la Loggia dei Lanzi. In Piazza della Signoria sarà esposta Big Clay, una scultura totem di grandi dimensioni, un po’ naif, un po’ primordiale. Fischer posizionerà due opere sull’Arengario di Palazzo Vecchio: due figure umane, trasformate in candele, che bruceranno lentamente durante la mostra a significare come l’arte è eterna. A completare il carnet delle mostre del mese di settembre “Giovanni Boldini. La Stagione della Falconiera”. L’esposizione si svolge in occasione di Pistoia Capitale Italiana della Cultura, nel Museo dell’Antico Palazzo dei Vescovi, dal 9 settembre 2017 al 6 gennaio 2018. La mostra prende l’avvio dal ciclo di pitture murali a tempera che Gio-

vanni Boldini ha eseguito sul finire degli anni sessanta dell’Ottocento, presso la Villa La Falconiera. Suggestioni d’Oriente invece nell’aula Magliabechiana degli Uffizi, a Firenze, per la mostra che celebra il secolo e mezzo di amicizia tra Italia e Giappone “Il rinascimento giapponese: la natura nei dipinti su paravento dal XV al XVII secolo” (26 settembre 2017 - 7 gennaio 2018): attraverso una selezione di circa quaranta grandi paraventi scorrevoli dove spiccano pitture di paesaggio e natura. Questi capolavori sono la massima espressione del periodo d’oro della produzione artistica giapponese concentrata tra l’epoca Muromachi e l’inizio dell’epoca Edo (XV - XVII secolo).

MUSICA

Il rientro musicale di RICCARDO MORANDI

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ientrati dalle vacanze, con addosso le abbronzature di Riccione o di lidi sicuramente meno importanti, l’immagine settembrina di Firenze è quella placida, piaciona, fuori dai flussi di turisti. Si tirano fuori le camicie a maniche lunghe, i giacchetti di jeans, si consultano i social per capire se l’estate fiorentina, che sta volgendo al termine, abbia lasciato qualche seme musicale in paradossale germoglio. Ok, i locali riaprono ad ottobre. Ok, i grandi spazi ancora non son partiti. Sappiamo che i Rolling Stones suoneranno a Lucca, ma nel frattempo, che fare? Rilassarci. Questa è la chiave di volta: digeriamo le nostre vacanze, calde o fredde che siano state con il Teatro del Maggio, che coprirà con l’evento “Stagione Puccini” il mese in corso. Madama Butterfly, La Bohème e la Tosca.

Non amate questo tipo di concerto, nonostante sia clamorosamente pop? Bene, potrete tranquillamente sollazzarvi in altri luoghi, magari uscendo anche di pochi metri dal territorio fiorentino. Simone Cristicchi che canta Sergio Endrigo potrebbe fare al caso vostro, nonostante come detto l’evento sia ospitato dal comune gemello di tramvia, ovvero Scandicci, il 14 Settembre. 
 Per gli amanti del jazz segnaliamo invece un importante evento, il Firenze Jazz Fringe Festival, che si svolgerà nel cuore della Firenze off, l’Oltrarno. Contraltare mensile a questa ricercata kermesse è senza dubbio il Nextech Festival (dal 21 al 23 settembre) che oramai è appuntamento fisso da qualche anno: ci teniamo comunque a sottolineare che il termine contraltare si riferisce non alla qualità dell’appuntamento, ma al taglio, molto più giovane e contemporaneo. 21

Adam Beyer

Finale quindi con il botto per la nostra città, che vedrà presso la Fortezza da Basso la conclusione del Nextech con i live set di Adam Beyer, Sam Paganini, Layton Giordani e Wooden Crate. Usate il motore di ricerca e cercate questi artisti, ci vediamo il 23 con un cocktail in mano. Enjoy.


ESSERI URBANI di FRANCESCA CORPACI e MARTA STAULO

Gli autisti ATAF Giungerà un tempo, e sarà un tempo giusto, in cui i trattati di didattica celebreranno gli autisti ATAF come i più rivoluzionari pedagoghi della nostra epoca. Osteggiati dalle istituzioni scolastiche, gelosissime del proprio potere, a furia di porte chiuse a tradimento e poi via andare, questi maestri finissimi hanno forgiato alla vita più generazioni di quante qualsiasi scuola steineriana o università di alta formazione online abbia mai visto. La deontologia a cui sono votati li vuole inflessibili, ma nel cuore hanno la dolcezza di padri tristi nel punire i figli, sostenuti solo dalla coscienza di star facendo la cosa giusta. Ad esempio sulla linea 14, notoriamente una delle più dure, molti bambini hanno appreso il valore della solerzia restando con un braccio o una gamba a sventolare nel traffico e il resto del corpo imprigionato sull’autobus, umiliati e piangenti come vigne tagliate. E se ogni volta gli autisti ATAF giravano la testa dall’altra parte fingendo di non vedere era solo per nascondere le lacrime, per non farsi piegare dalla commozione e rimanere degni della propria chiamata. Molti capi di stato si sono formati sulla linea 37, dove è stato a lungo praticato l’uso di bloccare le uscite all’arrivo dei controllori e i più deboli, che non riuscivano sostituire con adeguata spavalderia le proprie generalità con quelle di un compagno ignaro, erano perduti. Inoltre, chiunque abbia preso almeno una volta la linea 6 avrà imparato a proprie spese che è sempre meglio stare all’occhio per non finire scaricati in un remoto capolinea di periferia dopo aver atteso per ore, dietro cortese richiesta, di sentirsi indicare la fermata giusta. Come quello di ogni insegnante che si rispetti, dedito a instillare negli alunni il timore prima che l’affetto, il valore degli autisti ATAF sarà compreso solo in un futuro lontano. Quel giorno, in loro onore, il Ministero dell’Istruzione erigerà un monumento di fronte al deposito di viale dei Mille: un enorme busto all’autista anonimo, fuso con i resti mai dati dei biglietti fatti a bordo.

PA L E S T R A R O B U R

LEZIONI DI GINNASTICA C U LT U R A L E P E R F I O R E N T I N I

La Festa de l’Unità del 1988 di RICCARDO VENTRELLA

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ià lo scorso anno parlammo della Festa dell’Unità come spartiacque fiorentino tra l’estate e una nuova stagione. Quest’anno rimembreremo una particolare edizione, quella dell’88. Non tanto e non solo perché fu nazionale, e praticamente l’ultima targata piccì, ma per il luogo: quella desolata landa a fianco dell’autostrada, paludosa e ricca di zanzare come un’antica maremma, che per una ventina di giorni ospitò la kermesse.

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Fu un safari, più che una festa, nonostante lo sfarzo dei vari ospiti. Sindaco di Firenze era Massimo Bogianckino, campava ancora Pajetta, Veltroni era responsabile dell’informazione del partito e uno dei primi salire sul palco fu un astro nascente, Piero Fassino. La Zecca stampò persino una medaglia celebrativa per immortalare l’evento. Smontati i tendoni, il terreno tornò allo stato brado per rimpiattarsi tra i grandi misteri della politica fiorentina.


FERMO IMMAGINE di MATTIA MARASCO

LOGGIA DEL MERCATO NUOVO  http://www.lamiafirenze.mattiamarasco.it - mattia.marasco@gmail.com

Oltre 100 opere d’arte contemporanea al Forte di Belvedere e in tuttà la città


I PROVINCIALI

Culturalmente Prato di PRATOSFERA Il Castello dell’Imperatore

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nche Prato ha un ippodromo. Lo sapevate? No, meglio così. I cavalli non ci corrono più da tempo ma il parco è rimasto e a due passi dal centro storico diventerà quest’anno uno dei protagonisti del Settembre - Prato è spettacolo. Dal 9 al 17 settembre nell’area verde di via Roma sorgeranno infatti l’arena della Palla Grossa e il tendone del Magda Clan, un circo senza animali che sta andando fortissimo in tutta Europa. Non solo, sarà sul prato del Parco della Liberazione, come si chiama adesso, che arriveranno, tra le altre cose, la “Fluo Run”, la seconda edizione di The Big Draw, evento internazionale dedicato al disegno, l’immancabile mostra canina e pure un appuntamento che non

ha bisogno di presentazioni come “The big sfagiolata”. L’altra grande novità è il ritorno dell’anfiteatro del Pecci al servizio dei concerti. Soprattutto uno, per quanto ci riguarda, ovvero la celebrazione di “Maciste contro tutti”, la festa/concerto che 25 anni fa sancì il passaggio dai CCCP ai CSI. Il 10 settembre un concertone da non perdere, Ferretti chiaramente non ci sarà, ma va bene uguale. Per tutto il mese di settembre (fino al 30), il Pecci ospiterà anche la mostra dedicata all’anniversario, con un documentario nuovo di zecca, foto e video inediti di una breve ma irripetibile stagione della musica italiana. E se dei concertoni del mese c’è ormai poco da dire (2 settembre Litfiba, 3 settembre Baustelle, 4 settembre Benjamin

3 settembre - domenica “Viva Santa Rosa” BISTROT SANTAROSA Lungarno di Santa Rosa 13 settembre - mercoledì CIRCOLO A.S. AURORA Via Vasco Pratolini 2 27 settembre - mercoledì ZENZERO BIOCATERING Via del Ponte Sospeso 22 rosso

Clementine), meritano un discorso a parte la piazza dei piccoli e gli appuntamenti all’interno del Castello dell’Imperatore. Lo scorso anno le attività per i più piccoli (laboratori, concerti, animazioni) furono una piacevole sorpresa per tutti. Quest’anno si replica e si amplia il programma, tutto da scoprire. Il Castello dell’Imperatore diventerà invece un’enclave musicale a tutti gli effetti. In due occasioni. Il 2 e 3 settembre con “Fortezza Santavalvola”, una due giorni a ingresso libero dedicata al rock indipendente. E il 9 e 10 settembre, quando tra le mura sveve risuonerà la musica elettronica firmata Freaky Deaky.


C I R K FA N TA S T I C K

Sogno vince Realtà

T

utti andavano al circo ed il circo arrivava ovunque. Con il movimento portava con sé stimoli culturali di tutto il mondo”. Cirk Fantastik! nasce come spazio dove la realtà ed i sogni si incontrano per aprire l’immaginario alle miriadi di possibilità di espressione e di stili di vita. L’onirico prende il sopravvento per ricordare che si può immaginare un mondo dove le particolarità sono preziose, dove le differenze di linguaggio sono ricchezza e dove si sospende il giudizio per assaporare la sorpresa, l’inaspettato, l’incredibile. Cirk Fantastik è anche un intreccio di provenienze, linguaggi, modi di vivere, che si incontrano intorno ad uno Chapiteau, teatro nomade, luogo di incontro e di scambio. Il Festival è un omaggio a chi migra e a chi accoglie, a chi porta conoscenza e cultura da un luogo ad un altro. È con questa idea che ogni anno dal 2010 riorganizziamo Cirk Fantastik!, spazio performativo e momento di incontro e

di NATALIA BAVAR

scambio di grande valore sociale e culturale per la città. Cirk Fantastik! è un progetto di Aria Network Culturale per la diffusione e crescita del circo contemporaneo in Italia, Toscana e in questo caso Firenze. Cirk Fantastik!2017 porterà per 10 giorni, in un parco pubblico, una parte del movimento frizzante e critico del circo contemporaneo italiano e internazionale. Quest’anno con due Chapiteaux BARAKA E SIDE KUNST CIRQUE che dalle 15 alle 24 ospiteranno spettacoli di compagnie internazionali, premiate nei migliori festival di tutto il mondo. Tra le tante: Side, Baraka, El Grito, Paul Morocco, LPM, Soralino, MaFalda, Teatro Necessario, Delà Prakà, Tomi Soko, Casaca, Laden Classe, Djoume, Vola Tutto, Gera circus, Nardin, Buling circus, Teatro C’art, Nai&Max. La crescita negli anni di un pubblico critico e attento, alla ricerca dei nuovi linguaggi e delle sperimentazioni, è stato lo stimolo per continuare ad organizzare il Festival. Ogni anno è cresciuto l’interesse,

CIRK FANTASTIK! 2017 Festival Internazionale di Circo Contemporaneo, Teatro, Musica.

coinvolgen14/24 Settembre do oltre alle Parco delle Cascine famiglie, le Firenze più solide sostenitrici di Fantastik, un pubblico poliedrico come è poliedrica la scena artistica del circo contemporaneo. Fantastik crea intorno agli Chapiteaux un villaggio fatto di bar e ristorantini mobili con allestimenti di eco-design e riciclo dal pomeriggio alla notte allietati con musica, area relax, spettacoli ad offerta libera nel parco, laboratori e spazi per giocare liberamente insieme alle scuole di piccolo circo e alle associazioni di autoproduzioni di Firenze e dintorni. Quest’anno anche seminari professionali per adulti con gli artisti delle compagnie ospiti e due anteprime con spettacoli e laboratori il 9 e 10 settembre. Ricordatevi che gli spettacoli negli Chapiteaux si terranno anche in caso di pioggia. Vi aspettiamo! contenuto promozionale


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PA R O L E di GABRIELE AMETRANO

Cecità Questo è un libro che avranno già letto in molti ma forse è il caso di ritirarlo fuori dai propri scaffali e ricominciare dalla prima pagina. Cecità: questa parola sembra martellare il nostro quotidiano e mettere in luce la nostra parte peggiore. Siamo ciechi davanti alla brutalità del nostro secolo, ciechi davanti alla violenza esagerata e volgare,

come davanti alla ferocia sottile e ben congegnata. Chiudiamo gli occhi davanti alla vita che ci circonda ma in quel serrare la percezione della vista ci ritroviamo complici e colpevoli. Perché se nessuno ci vede il nostro perbenismo finisce, la nostra educazione svanisce, il nostro rispetto verso gli altri si perde. E se Saramago, genio di questo

romanzo, ha voluto raccontarci qualcosa che realmente non accadrà mai, la sua finzione è arrivata a raccontare noi, le nostre debolezze e le nostre cattivissime ambizioni. Non sarà una malattia collettiva a renderci ciechi: siamo sani, curati ed in forma ma stiamo già vivendo la nostra cecità senza neanche chiudere gli occhi.

Cecità di José Saramago edito da Feltrinelli pp. 288 - euro 9.50

Le mille luci di New York (Se lo svarione c’è stato, cerchiamo di correggerlo. Lo scorso mese abbiamo confuso un testo per un altro: qui di seguito le giuste parole per raccontare “Le mille luci di New York”)

Se a New York non ci siete mai stati questo libro scartatelo. Se invece nella Grande Mela ci siete cascati, beh, questo libro scartatelo. Insomma questo libro va scartato se pensate che vi dia un’idea di cosa sia la città americana, di come ci si possa orientare

e come tutto possa esservi più chiaro dopo che avete seguito il personaggio per più di 150 pagine senza però sapere dove vuole arrivare e se riuscirà, soprattutto, a ritrovare la sua strada di casa. Prendete “Le mille luci di New York” e cominciate a pensare ad altro. Sarà il narratore, incredibile funambolo, ad avvicinarvi alla storia, tanto che tentennerete a capire se sta parlando con voi o con qualcuno che vi è vicino. Divertente, triste, assolutamente fuori scala,

questo libro è fatto per chi ha deciso di perdersi nella vita di New York senza però avere cartine per capire il quartiere, né tabacco per fumare. Questo libro d’esordio di McInerney ha fatto la storia della letteratura americana. Negli anni Ottanta è stato tanto amato quanto ripudiato: oggi metterebbero tanti cuori e avrebbe milioni di fan su facebook. Insomma leggetevelo perché se pure avete paura dell’aereo, un sogno newyorkese ce lo meritiamo tutti.

Le mille luci di New York di Jay McInerney edito da Bompiani pag. 160 - euro 11


JAZZ

Firenze Jazz Fringe Festival di GIULIA FOCARDI

“Possiamo dire che il jazz è un virus, un virus di libertà, che si è

Furio Di Castri

diffuso sulla terra, “infettando” tutto ciò che ha trovato sulla sua strada: il cinema, la poesia, la pittura, la vita stessa”. (Steve Lacy)

I

l segreto sta nel lasciarsi contaminare, nell’aprire percezioni, sensi e desideri a un genere musicale che continua a scavare in profondità, ad allargare le proprie radici, a basarsi sullo scambio, sull’incontro tra artisti e arti come elemento essenziale della sua stessa natura. Furio Di Castri sa bene che tali elementi, uniti ai sound più contemporanei e sperimentali e a una filosofia che mira alla coesione e all’originalità, producono effetti speciali anche a lungo termine. Il “suo” Fringe negli anni del Torino Jazz Festival ne è stato una fertile e frizzante dimostrazione che ora può avere una speciale rinascita

migrando a Firenze: dal 13 al 17 settembre, infatti, il quartiere Oltrarno sarà il cuore pulsante del Firenze Jazz Fringe Festival, una proposta culturale alternativa - diretta sempre dal contrabbassista torinese - nel programma dell’Estate Fiorentina, che ha “adottato” idee e progetti. L’Arno farà da scenario e alcova, con la sua zattera galleggiante, a oltre 50 eventi gratuiti che chiameranno nel capoluogo toscano 150 artisti, alcuni dei quali di fama internazionale: Gianluca Petrella, Giovanni Falzone, Ngueyn Le, Francesco Bearzatti, Philippe Garcia, Roberto Gatto, Gavino Murgia e Bojan Zulfikarpasic sono solo alcuni dei nomi che faranno vibrare il finale della

pub firenze s ’ ie o Ang destin clan

APERTI TUTTI I GIORNI DALLE 11 am ALLE 2 am

stagione musicale estiva in location suggestive e insolite come la Torre di San Niccolò, piazza Santo Spirito e la Chiesa di San Felice. “Un festival che si muove al di là delle comuni leggi del mercato della musica e che investe sugli incontri tra artisti e le arti, su produzioni originali e sperimentazione, sulla promozione dei giovani talenti e il coinvolgimento attivo del pubblico commenta Furio Di Castri - Il nostro Fringe è nato per andare controcorrente (…) E risalire il corso di un fiume significa esplorare, andare alla ricerca delle sorgenti e scoprire qualcosa che non si conosce”.

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SUONI di GIANLUCA DANTI e GABRIELE SOBREMESA

Chelsea Wolfe - Hiss Spun (2000 ca) (Sargent House) Del suo precedente “Abyss” ve ne avevamo già parlato nel settembre 2015, due anni dopo torna Chelsea Wolfe, ormai acclamata e considerata tra le musiciste più innovative e interessanti dalla scena statunitense; un’artista poco avvezza al mainstream e a cavalcare l’hype ma che, nel corso della sua carriera, ha saputo guadagnarsi consensi da un pubblico molto variegato. Il folk cupo e il songwriter di stampo apocallitico dei primi album si è evoluto nel tempo tra oscillazioni elettroniche, mimimal folk e doom metal. L’ultimo lavoro esce ancora per Sargent House, ed è stato registrato da Kurt Ballou dei Converge, con la partecipazione di Troy Van Leeuwen dei Queens Of The Stone Age e Aaron Turner di ISIS e SUMAC. Hiss Spun è stato concepito come una “spazzata emotiva”, un mezzo per affrontare il tumulto del mondo esterno esplorando le complessità dei propri disordini interni: “Ho voluto scrivere

una sorta di musica escapista - ha dichiarato l’artista - canzoni che fossero incentrate sull’essere in sintonia col proprio corpo e sentirsi liberi”. Un’esplorazione interiore, ricorrente in buona parte dell’eclettica discografia della Wolfe, che vuol ricercare la bellezza scavando sotto il disordine del mondo. Una ricerca che a livello sonoro si traduce in melodie spaventose (“Spun”), malinconiche e glaciali (“16 Psyche”) e dai cori assilanti (“The Culling”). In un contesto generale dove i suoni scuri e distorti allacciano alla perfezione il tema centrale del disco, a predominare sono le performance vocali di Chelsea Wolfe che riescono ad essere spietate (“Vex”), malate (“Welt”) e sensuali (“Particle Flux”) allo stesso tempo. La produzione in sè raggiunge una nuova vetta nel percorso di evoluzione sonora, riuscendo a mescolare rumori sempre più scuri in un neofolk insolito e stupefacente. Un album catartico e molto personale che affronta i mutevoli stati d’animo dell’artista californiana ma sa essere anche “aperto” coinvolgendo l’ascoltatore in un tormentato e sobilante spurgo emotivo. (G.D.)

Damien Dubrovnik - Great Many Arrows (Posh Isolation) La danese Posh Isolation celebra le 200 uscite pubblicate con il nuovo LP del duo Damien Dubrovnik, composto dai fondatori della label di Copenhagen Lohe Rabhek e Christian Stadsgaard. Una scelta sia di forma che di sostanza, visto che il modus operandi del duo è doverosamente accostabile a quello dell’etichetta, uno straripamento controllato dagli argini dell’industrial music che riesce ad incorporare elementi disparati a seconda delle proprie necessità di composizione e che abbraccia una più sana urgenza di sperimentare e rinnovare. Great Many Arrows è ispirato ad un’antica competizione di Kyoto, durante la quale degli arcieri cercavano di scoccare più frecce possibili nell’arco di 24 ore. La concentrazione, l’intensità e la veemenza di questi storici guerrieri nipponici cor-

rono lungo i 38 minuti di durata del disco, in cui il duo danese si limita a scoccare 6 frecce che diventano una sorta di compendio, una breve ma impetuosa serie di colpi che investe in maniera quasi trascendentale mente e corpo. L’irruenza noise dei lavori passati non sparisce ma si livella con l’integrazione di una numerosa strumentazione acustica, e l’intreccio tra melodia e potenza è bilanciato accuratamente, riuscendo a funzionare in ogni passaggio di violoncello, flauto, armonium incrociato ad urla e scariche power electronics. Il punto di forza del duo su disco è lo stesso che si può riconoscergli anche in sede live: i Damien Dubrovnik si posizionano al livello del pubblico, l’obiettivo sembra quello di coinvolgere l’ascoltatore senza porsi ad un livello superiore per favorire l’esperienza, una scelta che facilita sensibilmente le difficoltà del primo approccio a certe sonorità e che trasforma questo nuovo album in una specie di colonna sonora germinale. (G.S.)

Metz - Strange Peace (Sub Pop)

Post-Summer Tips

Che i Metz siano una delle band più esplosive del pianeta lo sapevamo già ma che un giorno avrebbero pubblicato l’album della maturità artistica, forse, non se lo sarebbe aspettato nessuno. Il terzo lavoro della band canadese, che vede la produzione di Steve Albini e di Graham Walsh, cattura pienamente l’intensità del live spingendosi in territori sonori ancora più estremi, eccitanti, sconvolgenti e distorti. Un sound potentissimo e istintivo ma che riesce ad amalgamarsi in un caos contenuto fatto di suoni puri, semplici e ancora più intensi. (G.D.)

di GIANLUCA DANTI

Vespertina - Glossolalia (Dio Drone, Toten Schwan, Dischi Bervisti) Capita che Lucrezia Peppicelli, già attiva nella band Vivienne The Witch, si metta a giocare con la lingua italiana e faccia indossare uno spettrale mantello folk alle sue parole, e capita anche che tre etichette italiane dall’immutato spirito underground non si lascino scappare l’opportunità di promuovere e distribuire Glossolalia, primo EP della creposculare cantrice nostrana. Vespertina suona, canta, interpreta con agio nella foschia del suo cantautorato dalle venature pop, un esordio intelligente e coraggioso che tra sogni/incubi e sofferenze non si priva di una più che doverosa dose di black humor. Promossa. (G.S.)

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Le uscite di settembre Ammettiamolo, nei mesi che ci hanno accompagnato verso l’estate le uscite discografiche degne di nota non sono state così numerose ma possiamo rassicurarvi: settembre sarà un mese molto proficuo. Torneranno i Mogwai, pionieri del post-rock (“Every Country’s Sun”, via TRL), così come il goth-pop di Zola Jesus (“Okovi”, via Sargent House) e l’electro-glitch dei londinesi Mount Kimbie (“Love What Survives”, via WARP). Se non vi bastasse, il 15 riapparirà anche Ariel Pink con un lavoro interamente dedicato all’enigmatico Bobby Jameson (“Dedicated To Bobby Jameson”, via Mexican Summer); mentre l’album più atteso del mese sarà indubbiamente quello degli affascinanti The National (Sleep Well Beast”, via 4AD).



PA L AT I F I N I di MARTA STAULO

Banana Bread La storia della banana, prima che diventasse l’emoticon porno per eccellenza in compagnia della melanzana, è costellata da episodi tristi, a partire da quella dello sfruttamento coloniale per finire a quella che la vede protagonista indiscussa - perché non ne parla appunto nessuno delle merende che si perdono nel fondo delle nostre borse. Dopo un piccolo momento di gloria pop art che la fa simbolo della New York mattoncini ed eroina che ci piace a noi, torna a dividere generazioni: troppo matura/ troppo acerba, toglie i crampi/fa ingrassare, mangiala la mattina/ ma anche “ i 10 motivi per cui ti pentirai di aver mangiato una banana la mattina”. Mai celebrata dai Malizia Bon Bons, la ritroviamo spesso a profumare gomme da cancellare. Nella sua incessante ricerca di fiducia, pensa bene di affiancarsi al più affidabile degli alimenti - il pane - prima che il glutine diventasse un pretesto di guerra. E con lui crea un rapporto sullo stile Pretty Woman: lei una poco di buono, lui uno che sa il fatto suo. Vogliamole bene perché con la sua umiltà tropicale ci trasporterà dalla spiaggia alla colazione del rientro nel più indolore dei modi (guardare Costume e Società per i traumi causati da quest’ultimo e di conseguenza consultare un medico). Da accompagnare con caffellatte e caterve di candele Ikea, da comprare anche se nel portafogli non vi resta che la sabbia.

GOLE PROFONDE di TOMMASO CIUFFOLETTI

Icewine, il nettare gelato A quei tempi vivevamo negli Usa perché i miei insegnavano lì. Si mangiava male e si beveva peggio, finché un giorno Mara non decise di fare un viaggio poco più su, in Canada. Quando tornò aveva portato con sé delle bottiglie di “vino fatto da uve congelate”, ci spiegò. A me e mia sorella parve subito una figata. Zeffiro invece, ormai disilluso nei confronti delle possibilità enogastronomiche indigene, commentò con un: “E che bischerata sarebbe? Ma poi ti pare che in Canada fanno il vino?”. Mara, che in jeans e felpa universitaria era la professoressa più bella del Vermont, armatasi di pazienza spiegò: “Intanto, considera che i francesi son come gli italiani in questo: farebbero il vino anche su Marte. E poi nello specifico, sappi che lasciano i grappoli sulle viti aspettando le prime gelate autunnali, che non mancano mai d’arrivare con dei freddi che per noi son da pieno inverno. A quel punto vendemmiano le uve quando sono congelate, le spremono e quello che ne vien fuori è solo il succo dolce delle uve. Un vero e proprio nettare”. A quel punto Zeffiro sembrava rincuorato: “Fanno così anche in Germania. Ovvia proviamolo”. Ne dettero un po’ anche a noi bambini e aveva ragione Mara, era un nettare. Certo capirete che un vino del genere costa. Perché va raccolto a mano, il succo che si spreme dalle uve è una minima parte del chicco, se ne fa poco e pochissimo ed è raro trovarlo. Una bottiglia di Icewine canadese da 375 cl la trovate in vendita su maccaninodrink.com a 68 euro. 31


C O N S E RVATO R I O D I M U S I C A

LUIGI CHERUBINI F I R E N Z E

creativita conoscenza cultura un acrobatico equilibrio VENERDI’ 29 SETTEMBRE 2017 ORE 21.00

Teatro Verdi via Ghibellina, 99 • Firenze

Voce recitante e autore Luigi Dei Rettore Università di Firenze Direttore delle orchestre riunite Carlomoreno Volpini Orchestra dell’Università degli Studi di Firenze diretta dal Maestro Gabriele Centorbi con

Sistema Toscano delle Istituzioni di Alta Formazione Musicale Coro dell’Università degli Studi di Firenze con

Johann Strauss Jr., Carlos Gardel, Giuseppe Verdi/Nino Rota, Dmitrij Šostakovič, Georges Bizet, Georg Friedrich Haendel, Paul McCartney & John Lennon, Carl Orff, Dave Brubeck, Jacques Offenbach, Ludwig van Beethoven Arrangiamenti e trascrizioni a cura della Classi di Composizione del Conservatorio di Musica Statale “L. Cherubini” di Firenze

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didacommunicationlab

Insieme vocale Orophonia Polifonica San Lorenzo diretti dal Maestro Patrizio Paoli

Musiche di

con il patrocinio di con la partecipazione di Istituzioni di Alta Formazione Musicale di Lucca, Livorno, Siena e Fiesole

ingresso libero prenotazioni su www.unifi.it/bright #brightunifi2017


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Marchio per 75°Fiera di Padova

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Immagine per Arte Padova

Dall’1 al 13 settembre

Quadri MOZ-ART musica per gli occhi

Carattere trasferibile per Mecanorma, Parigi

mostra del graphic designer-artista

Nicola Russo

Firenze, vicolo Santa Maria Maggiore 1

(Quinoa) Orario: 10 - 18. Info: 335 6494134


OROSCOPO di VIRGINIO illustrazioni di MELANIA BRANCA

Sarò sincero, come sempre lo sono in questi casi: settembre non sarà un bel mese per te, ma forse in parte te lo aspettavi già. Ora, è vero che potresti scoprirti incapace nel gestire le difficoltà in cui ti trovi, ma forse è proprio questo il problema principale. Quindi, cerca di ristabilire un equilibrio dentro di te prima di affrontare le difficoltà, e forse sarà più facile superarle.

Il vento di settembre porta grandi cambiamenti, ma non è detto che sia una brutta cosa, anche se non sarà facile affrontarli o gestirli. Questa inaspettata serie di novità ti sarà d’aiuto per ristabilire un nuovo ordine di priorità, sia nel lavoro che nel privato. Cerca di passare più tempo possibile a contatto con la natura, ti sarà d’aiuto per superare le difficoltà.

Cambierà qualcosa nella tua vita, anche se non sarà facile affrontare questo cambiamento. Potrebbe essere un evento drastico, una rottura improvvisa, forse un tradimento o un litigio finito male. Quello che è certo, è che ne uscirai segnato, e vorrai staccarti dal resto del mondo per un po’. Non lasciarti sopraffare dalle fatalità, ricorda che il dolore è sempre passeggero.

Ok, ti senti in sintonia con il mondo, ma non per questo devi lasciarti sfuggire un’opportunità unica che ti si presenterà a settembre. Può darsi che questo significhi anche doversi sacrificare parecchio, ma sarebbe da sciocchi non valutare attentamente ciò che ti viene proposto. Oltretutto, puoi contare anche su chi ti sta vicino ed è sempre dalla tua parte.

Bella l’estate, eh? Ce la siamo goduta tutta, eh? Bene, ora è il momento di smetterla di pensare a quanto si stava bene in ferie e di riprendere le cose da dove le avevamo lasciate. Ad esempio, ti ricordi quell’opportunità di migliorare la tua carriera, di fare qualche cosa di meglio? Ecco, se ti interessa ancora, ti consiglio di rimboccarti le maniche, che l’estate è finita

Non sei stato molto carino con chi ti vuole bene, e c’è un solo modo per ristabilire gli equilibri. Non risparmiarti in complimenti ed apprezzamenti, a volte ci vuole davvero poco per rendere felici gli altri. Se questo non dovesse bastare a scongelare gli animi altrui, prova anche a capire se c’è qualcosa di sbagliato in quello che fai e cerca di essere più accomodante.

Sarai la star indiscussa di settembre, la tua vita sociale esploderà e ti travolgerà letteralmente, attirerai il sesso opposto come una calamita, e tutto il resto scivolerà in secondo piano, tipo il lavoro, la casa, gli studi… Va be, ogni tanto lasciarsi andare ci vuole, ma non abbassare troppo la guardia, tutto questo lassismo potrebbe essere controproducente per il futuro.

L’amore e il romanticismo per te sono come l’Estate Fiorentina, sembrano non finire mai. Anche se in teoria settembre dovrebbe accompagnarti verso il letargo, a quanto pare per te ci sono in serbo ancora notti piene di amore e di avventure, serate con gli amici e nuove scoperte. Cogli ogni occasione come fosse l’ultima, non si sa mai dovesse arrivare il freddo all’improvviso.

Sì lo so, lo fa anche a me, ricominciare la routine a settembre non è mai tanto facile, ti senti spaesato, ti manca la voglia di fare quello che devi fare e non sei poi tanto sicuro di sapere quello che devi fare… Insomma, ci siamo capiti. Per cominciare, smetti di vedere tutto rose e fiori e inizia ad essere più realista possibile, cerca l’aiuto e ascolta i consigli di chi ti vuole più bene.

E finalmente arriva l’estate. O almeno la versione filosofica dell’estate, ecco. Infatti comincia adesso per te un periodo di tranquillità e calma, sia sul lavoro che in famiglia. Allo stesso tempo avrai modo di passare un periodo particolarmente frizzante e stimolante sia sul fronte degli affetti che delle amicizie. Consiglio appassionato: appena puoi, fuggi dalla città.

Non lasciarti influenzare da ciò che succede intorno a te, la calma e il buonumore che ti caratterizzano in questo momento riusciranno a contrastare la negatività e questo tuo nuovo super potere sarà apprezzato da amici e colleghi, e tutti ti vorranno con sè. Questa tua aurea magica potrebbe portarti anche qualche interessante novità sul lavoro, non sottovalutarle.

Hai bisogno di stimoli, senza dubbio. Dopo un’estate passata a scaricare lo stress, questo è il momento giusto per riattivare quei due-tre neuroni che usi di solito e fargli vedere cosa significa socializzare. Occhio però a non trascurare troppo la tua dolce metà, che potrebbe anche cercarsi un’altra metà, e questo ora non è proprio il tipo di stimolo di cui hai bisogno.

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