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18ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B (verde) 2 AGOSTO 2015 l cibo che rimane per la vita eterna». È Gesù il cibo sostanziale che dobbiamo cercare in ogni giorno della nostra vita. Spesso ci capita, invece, di cercare altri segni: di gloria, di potere, di onore… Il vero segno-simbolo è Gesù: chi tocca lui, chi sta cuore a cuore con il Maestro, partecipa – fin da ora – del grande mistero di Dio, di quel Regno di luce e di pace infinita che gli apostoli sperimentarono restando vicino al Signore. Giovanni, nel suo Vangelo, ci prende per mano e ci conduce, a poco a poco, negli abissi della divinità di Gesù, una divinità nascosta nella fragilità della sua carne, della sua storia, della morte infame di croce. A volte noi siamo come la folla: cerchiamo Gesù solamente per chiedergli qualcosa. Questo è lecito, giusto, opportuno. Tuttavia, essere discepoli vuol dire fare un salto: passare dai segni – il pane e il vino, i miracoli, le liturgie e i riti, le tradizioni, etc… – al segno che è Gesù stesso, il Crocifisso-Risorto. L’Eucaristia che cerchiamo è il cibo che rimane per la vita eterna, pane sostanziale, memoriale della nuova alleanza, sacramento che mantiene invita, segno di riconciliazione e di purificazione dai nostri peccati, viatico, banchetto, sacrificio, presenza reale di un Dio che nel Verbo fatto carne – per la potenza dello Spirito Santo – è venuto ad abitare per sempre, in forma umana, in mezzo a noi.

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ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto. Sei tu il mio soccorso, la mia salvezza: Signore, non tardare. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio dell’amore, che ci ha salvati nel suo Figlio Gesù e ci ha donato lo Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, l’apostolo Paolo ci esorta a vivere secondo la verità che è in Gesù, per la quale dobbiamo deporre l’uomo vecchio con la condotta di prima e dobbiamo rinnovarci nello spirito, rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che comandi le nubi dall’alto e apri le porte del cielo, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, che ci doni cibo in abbondanza, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, che ci fai salire al tuo monte santo, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà

Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. Mostraci la tua continua benevolenza, o Padre, e assisti il tuo popolo, che ti riconosce suo pastore e guida; rinnova l’opera della tua creazione e custodisci ciò che hai rinnovato. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure: Cel. O Dio, che affidi al lavoro dell’uomo le immense risorse del creato, fa’ che non man-


chi mai il pane sulla mensa di ciascuno dei tuoi figli, e risveglia in noi il desiderio della tua parola, perché possiamo saziare la fame di verità che hai posto nel nostro cuore. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen

SALMO RESPONSORIALE

La prima lettura ricorda il miracolo della manna dal cielo durante il pellegrinare d’Israele nel deserto. Il popolo è tentato di ribellione, non riesce a comprendere come il lungo e faticoso cammino sia per la salvezza e giunge a dubitare della presenza di Dio. Mormora contro di lui e desidera la primitiva condizione di prigionia. Ha dimenticato tutti i benefici che Dio ha operato a suo favore. La manna rappresenta la nuova conferma del suo amore provvidente e gratuito. La seconda lettura ci presenta l’esortazione di Paolo verso la comunità cristiana ad abbandonare la mentalità pagana. Il Vangelo contiene il discorso di Gesù quale pane di vita dopo il racconto precedente del miracolo del pane. Le attese del popolo sono compiute in lui. Chi accoglie Gesù nella fede è vivo e non avrà più fame. PRIMA LETTURA Seduti Dal libro dell’Èsodo (16,2-4.12-15)

Ciò che abbiamo udito e conosciuto e i nostri padri ci hanno raccontato non lo terremo nascosto ai nostri figli, raccontando alla generazione futura le azioni gloriose e potenti del Signore e le meraviglie che egli ha compiuto. Rit. Diede ordine alle nubi dall’alto e aprì le porte del cielo; fece piovere su di loro la manna per cibo e diede loro pane del cielo. Rit. L’uomo mangiò il pane dei forti; diede loro cibo in abbondanza. Li fece entrare nei confini del suo santuario, questo monte che la sua destra si è acquistato. Rit.

In quei giorni, 2nel deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e contro Aronne. 3Gli Israeliti dissero loro: «Fossimo morti per mano del Signore nella terra d’Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà! Invece ci avete fatto uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa moltitudine». 4Allora il Signore disse a Mosè: «Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina o no secondo la mia legge. 12 Ho inteso la mormorazione degli Israeliti. Parla loro così: “Al tramonto mangerete carne e alla mattina vi sazierete di pane; saprete che io sono il Signore, vostro Dio”». 13 La sera le quaglie salirono e coprirono l’accampamento; al mattino c’era uno strato di rugiada intorno all’accampamento. 14 Quando lo strato di rugiada svanì, ecco, sulla superficie del deserto c’era una cosa fine e granulosa, minuta come è la brina sulla terra. 15 Gli Israeliti la videro e si dissero l’un l’altro: «Che cos’è?», perché non sapevano che cosa fosse. Mosè disse loro: «È il pane che il Signore vi ha dato in cibo». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

(Sal 77)

Rit. Donaci, Signore, il pane del cielo

SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni (4,17.20-24) Fratelli, 17vi dico e vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più come i pagani con i loro vani pensieri. 20 Voi non così avete imparato a conoscere il Cristo, 21se davvero gli avete dato ascolto e se in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, 22ad abbandonare, con la sua condotta di prima, l’uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli, 23a rinnovarvi nello spirito della vostra mente 24e a rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Alleluia.

VANGELO

(6,24-35)

Dal Vangelo secondo Giovanni Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 24quando la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. 25 Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?». 26 Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. 27 Datevi da fare non


per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». 28Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». 29Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». 30 Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? 31 I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”». 32 Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. 33Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». 34 Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». 35 Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, abbiamo ricevuto lo Spirito di Cristo: pensiamo alle cose di lassù e rinnoviamo i nostri cuori.

Lettore Acclamiamo con gioia: Ass. CRISTO, PANE DI VITA, ASCOLTACI! 1. Perché il Signore sostenga il Santo Padre nell’annunzio del Vangelo e nel dialogo con il mondo. Preghiamo. 2. Perché la Chiesa condivida il pane della vita con i poveri e sostenga le famiglie in difficoltà. Preghiamo. 3. Perché i governanti delle nazioni promuovano lo sviluppo umano, sociale e culturale dei migranti e dei rifugiati. Preghiamo. 4. Perché le nostre famiglie si affidino al Signore nel tempo della prova e compiano scelte giuste secondo i valori del Vangelo. Preghiamo. 5. Perché sappiamo riconciliarci con i fratelli e le sorelle che vivono accanto a noi. Preghiamo. 6. Perché il Signore apra la nostra comunità al senso autentico della missione, alla gioia dell’annunzio. Preghiamo. Cel. O Padre, fonte della vita: accogli la preghiera di questa comunità e rinnova i nostri cuori nel dono dello Spirito. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Santifica, o Dio, i doni che ti presentiamo e trasforma in offerta perenne tutta la nostra vita in unione alla vittima spirituale, il tuo servo Gesù, unico sacrificio a te gradito. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Ass. Amen

PREFAZIO DELL’EUCARISTIA I L’Eucaristia memoriale del sacrificio di Cristo È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente e misericordioso, per Cristo nostro Signore. Sacerdote vero ed eterno, egli istituì il rito del sacrificio perenne; a te per primo si offrì vittima di salvezza, e comandò a noi di perpetuare l’offerta in sua memoria. Il suo corpo per noi immolato è nostro cibo e ci dà forza, il suo sangue per noi versato è la bevanda che ci redime da ogni colpa. Per questo mistero del tuo amore, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo con gioia l’inno della tua lode.


PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Avviciniamoci all’altare del Signore invocando Dio come nostro unico Padre. Diciamo con gioia. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. L’Eucaristia è il pane della carità che ci rende tutti fratelli: scambiatevi un segno di pace.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Dice il Signore: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame, e chi crede in me non avrà più sete».

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Accompagna con la tua continua protezione, Signore, il popolo che hai nutrito con il pane del cielo, e rendilo degno dell’eredità eterna. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Gesù è il pane di vita che sazia ogni nostro desiderio e ci libera da ogni male: annunciatelo a tutte le genti e andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola La fede è la cosa fondamentale. Non si tratta qui di seguire un’idea, un progetto, ma di incontrare Gesù come una Persona viva, di lasciarsi coinvolgere totalmente da lui e dal suo Vangelo. Gesù esige un’unica opera: accogliere il piano di Dio, cioè «credere a colui che egli ha mandato» (v. 29). Mosè aveva dato a Israele la manna, il pane dal cielo, con il quale Dio stesso aveva nutrito il suo popolo. Gesù non dona qualcosa, dona se stesso: è lui il «pane vero, disceso dal cielo», lui, la Parola vivente del Padre; nell’incontro con lui incontriamo il Dio vivente. Il perdono di Assisi 2 agosto Dal mezzogiorno del primo Agosto alla mezzanotte del giorno seguente si può ottenere, una sola volta, l’indulgenza plenaria della Porziuncola. Condizioni per ricevere l’indulgenza plenaria per sé o per un defunto:

L’orizzonte della fede Nella Liturgia della Parola di questa Domenica continua la lettura del 6° capitolo del Vangelo di Giovanni. Siamo nella sinagoga di Cafarnao dove Gesù sta tenendo il suo noto discorso dopo la moltiplicazione dei pani. La gente aveva cercato di farlo re, ma Gesù si era ritirato, prima sul monte con Dio, con il Padre, e poi a Cafarnao. Non vedendolo, si era messa a cercarlo, era salita sulle barche per raggiungere l’altra riva del lago e finalmente l’aveva trovato. Ma Gesù sapeva bene il perché di tanto entusiasmo nel seguirlo e lo dice anche con chiarezza: voi «mi cercate non perché avete visto dei segni [perché il vostro cuore è stato impressionato], ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati» (v. 26). Gesù vuole aiutare la gente ad andare oltre la soddisfazione immediata delle proprie necessità materiali, pur importanti. Vuole aprire a un orizzonte dell’esistenza che non è semplicemente quello delle preoccupazioni quotidiane del mangiare, del vestire, della carriera. Gesù parla di un cibo che non perisce, che è importante cercare e accogliere. Egli afferma: «Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’Uomo vi darà» (v. 27). La folla non comprende, crede che Gesù chieda l’osservanza di precetti per poter ottenere la continuazione di quel miracolo, e chiede: «Cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?» (v. 28). La risposta di Gesù è chiara: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato» (v. 29). Il centro dell’esistenza, ciò che dà senso e ferma speranza al cammino spesso difficile della vita è la fede in Gesù, l’incontro con Cristo. Anche noi domandiamo: «cosa dobbiamo fare per avere la vita eterna?». E Gesù dice: «credete in me». - Confessione sacramentale (negli otto giorni precedenti o seguenti). - Partecipazione alla celebrazione eucaristica. - Visita alla chiesa della Porziuncola in Assisi, o a una chiesa parrocchiale, o a una chiesa francescana dove si rinnova la professione di fede, mediante la recita del Credo, per riaffermare la propria identità cristiana. - La recita del Padre nostro per riaffermare la propria dignità di figli di Dio. - Una preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre.

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.


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