Pace Fiscale & Flat Tax

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Pace Fiscale

Queste due parole insieme le sentiamo ormai da tempo. Probabilmente anche persone che non si sono interessate all’argomento hanno sentito o letto questa combinazione di parole. Per Pace Fiscale si intendono una serie di disposizioni varate da questo governo per poter tornare in “pace” con il fisco con un trattamento di favore. Vediamo in quali ambiti rientra questa pace fiscale e cosa si verificherà anche se ancora la legge non è entrata in vigore.

Rottamazione delle Cartelle

In questa Pace Fiscale è prevista la rottamazione delle cartelle. Inizialmente sembrava che avrebbero consentito il pagamento a stralcio dei debiti iscritti a ruolo fino a 100.000 con il pagamento del 20% della quota capitale al netto degli interessi e sanzioni.


In realtà la rottamazione si concretizzerà nel pagamento della sola quota capitale al netto quindi di interessi e sanzioni(come nelle precedenti rottamazioni) in 5 anni. Nelle altre rottamazioni il pagamento avveniva nell’arco di 1 e mezzo circa. Inoltre è previsto che chi è rimasto indietro con il pagamento della prima rottamazione potrà rimettersi in pari con le rate entro dicembre, altrimenti se non riuscirà a rimettersi in pari potrà comunque richiedere nuovamente la rottamazione tuttavia non otterrà alcun vantaggio in quanto dovrà pagare comunque lo stesso importo.

Dichiarazioni presentate incomplete

È previsto per chi ha presentato una dichiarazione dei redditi incompleta, non dichiarando quindi alcuni redditi, la possibilità di effettuare una dichiarazione correttiva dell’annualità errata versando il 20% a titolo di imposta sostitutiva. Chiaramente se il reddito è soggetto a contribuzione inps la differenza dovuta all’inps dovrà essere versata regolarmente senza alcuno sconto, così come l’iva eventualmente non versata. Al momento non sembra possibile presentare una dichiarazione correttiva per chi ha omesso in toto la compilazione della dichiarazione.

Atti di Accertamento

Per gli atti di accertamento sono previsti più strade per pagare in maniera agevolata la maggior imposta accertata: 1. Avviso di accertamento ricevuto a cui non si intende proporre ricorso: In questo caso sarà possibile il pagamento del dovuto al netto delle sanzioni e degli interessi versando o il totale entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto oppure la prima rata (fino a un massimo di 20 rate trimestrali). 2. Avvisi di accertamento con adesione: In questo caso sarà possibile il pagamento del dovuto al netto delle sanzioni e degli interessi versando o il totale entro 20 giorni dalla pubblicazione del decreto oppure la prima rata (fino a un massimo di 20 rate trimestrali). 3. Liti pendenti: Nel caso di liti pendenti, ovvero che si è oltre il primo grado di giudizio, se il contribuente ha vinto il primo grado potrà chiudere la lite pagando un percentuale che oscilla tra il 20% e il 50% del dovuto. In questo caso i contribuenti interessati saranno chiaramente quelli che hanno ragionevoli dubbi di vedere un esito sfavorevole in 2° grado o in Cassazione. Questi sono le agevolazioni previste dalla Pace Fiscale.


Flat Tax

un altro termine di cui sentiamo spesso parlare o che leggiamo nei quotidiani è questa FLAT TAX. Con questo termine si indica una tassa piatta ovvero un’aliquota unica indipendentemente dal reddito conseguito. Nella manovra che hanno proposto in realtà non è stato prevista la Flat Tax. E’ stato semplicemente previsto un innalzamento del limite di fatturato per le ditte individuali e i professionisti che erano nel regime forfettario.

Il Regime Forfettario

Il regime forfettario è un regime speciale in cui il reddito dell’attività esercitato dal soggetto è determinato sulla base di un’aliquota ministeriale che varia a seconda dell’attività svolta. Questo regime forfettario (già in essere) prevede attualmente limiti fatturato diversi a seconda dell’attività svolta. Ad esempio attualmente per un professionista il limite è di € 30.000 e la percentuale di reddito è del 78%. Quindi il professionista che arriva ad € 30.000 di fatturato paga il 15% di imposta su € 23.400,00. Il governo ha previsto nel decreto l’innalzamento del limite del fatturato fino ad €65.000,00. Quindi il professionista paga il 15% su €50.700,00

Dott. Lorenzo Rogai

Per qualsiasi altra informazione vi invitiamo a rivolgervi allo studio Rogai & Partners www.studiorogai.it


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