Addio mio voucher addio…. Il voucher, senza dubbio è stato uno strumento amato e odiato sotto tanti punti di vista. Tuttavia non si può negare che se da una parte è stato usato in maniera esasperata dagli imprenditori dall’altra regolava tutta una serie di situazioni che portavano al lavoro nero. Pensiamo ad esempio alle badanti o alle colf, in altri casi venivano usati per piccole mansioni svolte magari dai pensionati. In ogni caso non si può negare ormai la realtà dei fatti ovvero che da un giorno a un altro sono spariti. E quindi riportiamo in questo breve articolo quali possono essere le alternative possibili in attesa che il Governo emani una nuova regolamentazione.
Lavoro occasionale Il lavoro occasionale è un contratto di lavoro che può essere stipulato per lavori occasionali aventi natura autonoma non superiori a 30 gg. di lavoro per ogni anno e per un massimo di €5.000,00 di compenso annuo. In pratica si stipula un contratto e si effettua una comunicazione all’INAIL e quando si pagano gli importi pattuiti si effettua una ritenuta pari al 20% dell’importo. È bene precisare che il lavoratore, se ha altri redditi, dovrà fare la dichiarazione dei redditi a fine anno.
Il lavoro a chiamata è un vero e proprio rapporto di lavoro subordinato ed ha un costo orario medio di € 13,75 l'ora. Il lavoro a chiamata è basato sulla chiamata con un preavviso di due giorni. In pratica il datore di lavoro quando ha necessità chiama il lavoratore che può accettare o non accettare la chiamata. Questo tipo di lavoro può essere regolamentato dal CCNL ed anche da un accordo di prossimità e se non è regolamentato la legge lo consente comunque per persone con età inferiore a 24 anni e superiore a 55 anni per le altre fasce di età è consentito solo per i lavori discontinui precisamente indicati nel R.D 6/12/1923 n 2657.
Dott. Lorenzo Rogai
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