Look Padova n37-1110 by Valeria Marcato

magazine p a d o va

tendenze:

il grigio

bellezza:

l’elisir in siero

… a day ın … grey parigi degli anni ‘20 tra picasso e dali’

viaggi:

con mamma e papà

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editoriale | LOOK

i dice spesso che la vita inizia a 40 anni, e forse un po’ è vero. Nonostante il mal di pancia che procurano i quattro giri di candeline accese sulla torta, questa è un’età in cui la raggiunta maturità porta con sé delle sorprese inaspettate. Superati i 40 anni, probabilmente, le persone acquisiscono quell’equilibrio che le rende capaci di accettarsi per quel che sono, coi loro punti di forza e debolezze e che permette loro di dire finalmente addio, una volta per tutte, a tante aspirazioni irrealizzabili. Per la maggior parte i principali traguardi sono stati raggiunti: un lavoro stabile, una casa, una relazione consolidata, qualche figlio e qualche altro in arrivo… a volte anche un’amante, così, per movimentare un po’ le cose! Potrebbe sembrare tutto finito, invece tutto incomincia di nuovo. Si aprono davanti ad ognuno nuove possibilità: partire per uno di quei lunghi viaggi che si sono sempre sognati ma che economicamente erano al di fuori dalla propria portata; iscriversi ai corsi di ballo o di pittura che non si aveva mai avuto il tempo di fare; tornare ad uscire con le amiche ora che la routine famigliare è ben rodata. È dimostrato, poi, che le donne a 40 anni sono più sexy che mai. Prendiamo ad esempio le splendide modelle degli anni ’90: Eva Herzigova, Claudia Schiffer e Cindy Crawford, oggi più belle che mai e ancora protagoniste di molte cover di riviste famose grazie ad un fascino che a 20 anni non avevano. E come loro altre regine di Hollywood, come Demi Moore, eletta da Fox People la più sexy delle 40enni. E riguardo

alle stelle di casa nostra che dire di Monica Bellucci oggi, a 40 anni, appare più intensa e sicura di sé, più che credibile nella parte di seduttrice del giovane Louis Garrel nel film presentato a Venezia 2011 Un été brulant. La sensualità delle quarantenni ancora bellissime è fuori discussione, prova ne è la loro capacità di seduzione di veri sex symbol: come spiegare altrimenti l’amore tra la Golino e Scamarcio? Ma tutte queste “fate” insegnano che per mantenersi belle è importante non voler essere ciò che non si è più, altrimenti si rischia la fine di Nicole Kidman, bellissima ma dal volto reso inespressivo dal botox. Certo, vien da pensare, è facile per chi era già bella esserlo ancor di più a 40 anni, più difficile per le donne comuni che combattono ogni giorno con i segni del tempo e la fatica di mandare avanti lavoro e casa senza un aiuto. Ebbene, anche per loro i 40 anni sono stati ribattezzati i nuovi 20, con qualche vantaggio in più: niente stress da studio, nessun orologio biologico che suona la sveglia e molta esperienza: un cocktail dal grande potenziale. L’importante è non sprofondare in poltrona dentro una tuta con i bigodini in testa. La cura di sé, della propria mente e del proprio look è l’unico vero elisir di giovinezza per ogni quarantenne che ha in sé tutte le carte in regola per essere più sexy che mai! E c’è un elemento su tutti che non va trascurato: agli uomini la donna matura piace tanto che le coppie formate da una lei quarantenne e più grande del partner è una tendenza sempre in aumento. Meditate donne, meditate…

di Germana Urbani · >look@promomedia.it< >www.lookmagazine.it< >germana@lookmagazine.it<

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IL GRIGIO

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L’ELISIR IN SIERO

… a day ın … grey PARIGI DEGLI ANNI ‘20 TRA PICASSO E DALI’

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OTTOBRE 2011 Autorizzazione del Tribunale di Torino n° 5995 Iscrizione del marchio presso l’Ufficio Italiano Marchi e Brevetti n° RM2005C006957 del 22/12/2005 Periodicità mensile · TUTTI I DIRITTI RISERVATI

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EdiTORE Giuseppe Bergantin

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Germana Urbani, Ornella Jovane

HannO COllaBORaTO Lucrezia Argentiero, Carmelo Bongiovanni, Claudio Capovilla, Maddalena Della Bianca, Isa Grassano, Massimo Labraca, Maria Valeria Marcato, Renato Malaman, Manuela Mezzetti, Alfonso Papa, Alessandra Piubello, Germana Urbani

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LOOK | sommario

8 >> accade in itAliA 10 >> accade in veneto 13 >> visto per voi gli Anni folli: lA PArigi di modigliAni, PicAsso e dAlì 17 >> enologia summit internAzionAle dell’enologiA in biAnco 18 >> il crucilibro

dove stiAmo AndAndo?

20 >> Marketing

e coMunicazione lA rePutAzione oggi si PostA sul web

22 >> Music look shoPPing e musicA

25 >> Festival

del cineMa di roMa

29 >> intervista simonA rAlli: il cinemA nel suo sAlotto! 47 >> spa

sci e benessere

50 >> di vino

mondomerlot

52 >> bellezza Pelle stAncA? non rinunciAte Ad un elisir di bellezzA

32 >> grey style

54 >> benessere

Pole dAnce: corPo Perfetto e AutostimA A mille

57 >> Motori Porsche cArrerA 911 63 >> week-end e dintorni in viAggio con mAmmA e PAPà 69 >> viaggi

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lille cuore di fiAndrA tendenze:

IL GRIGIO

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L’ELISIR IN SIERO

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>> in copertina

photographer Alfonso Papa model giordana@freelancefashionmodel agency

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accade in italia

La festa di Sant’Ambrogio Chi voglia passare due giorni tra tradizione e mercatini non perda La festa di Sant’Ambrogio, patrono della città di Milano, che si celebra il 7 e l’8 dicembre ed è, senza dubbio, la festa più attesa e sentita dai milanesi. Oltre ai riti religiosi che si svolgono, come da tradizione, nella basilica dedicata al santo patrono, la festa di Sant’Ambrogio contempla anche numerosi eventi popolari e culturali. Basti pensare, ad esempio, all’apertura ufficiale della stagione operistica del teatro alla Scala di Milano che avviene proprio il 7 dicembre o, ancora, alla celebre e pittoresca fiera degli “Oh bei, oh bei” che si svolge dal 7 all’8 dicembre.

Tale fiera, particolarmente amata dai milanesi, ha origini antichissime, risalenti addirittura al 1288 e si svolge lungo le strade che circondano la basilica di Sant’Ambrogio. A rendere particolarmente famosa la fiera sono soprattutto le coloratissime e pittoresche bancarelle dove è possibile trovare un po’ di tutto: dai giocattoli, ai dolciumi, dagli oggetti d’antiquariato ai libri, il tutto in un’atmosfera di grande fascino e suggestione, tra mille luci, suoni, profumi e colori.

Bolzano, le calde atmosfere dei mercatini

Per l’appuntamento più atteso dell’anno Bolzano, da sempre punto di incontro della cultura mediterranea e mitteleuropea, si trasforma e si veste dei suoni e dei colori del Natale: centinaia di luci illuminano le vie del centro storico e nel sottofondo si odono le tradizionali melodie dell’Avvento. Dal 25 novembre al 23 dicembre piazza Walther ospita le caratteristiche casette in legno del “Christkindlmarkt”; 80 espositori propongono tipici addobbi in vetro, legno e ceramica, tante idee regalo all’insegna della più genuina tradizione artigianale, nonché specialità gastronomiche e deliziosi dolci natalizi come il famoso “Zelten” di Bolzano. Il mercatino del 2011 riserva anche una novità: verrà allestito un Mercatino per bambini in via e piazza della Mostra con degli stand a misura dei visitatori più piccini, dove verrà proposta animazione che coinvolgerà in modo interattivo i bambini: preparare biscotti e le decorazioni per l’albero di Natale, narrazione di fiabe, preparazione del prodotto messo in vendita, confezione di decorazioni varie.

Red Hot Chili Peppers in concerto

Due le date italiane del Tour Europeo 2011 dei Red Hot Chili che saranno al Palaolimpico di Torino il 10 dicembre e al Mediolanum Forum di Milano l’11 dicembre. Il tour segna il ritorno della band in Europa dal 2007 e segue la pubblicazione del loro nuovo album I’m With You. Sul palco ci saranno tutti: il cantante Anthony Kiedis, il bassista Flea, il batterista Chad Smith e il chitarrista Josh Klinghoffer e suoneranno certamente pezzi storici e pezzi dell’album uscito ad agosto e registrato agli studi East West di Los Angeles e agli studi Shangri-la di Malibu, California e remixato da Andrew Scheps e Greg Fidelman. I’m With You è stato prodotto da Rick Rubin, già produttore dei cinque dischi precedenti della band, Stadium Arcadium del 2006, By The Way del 2002, Californication del 1999, One Hot Minute del 1995 e Blood Sugar Sex Magik del 1991.

Filippino Lippi e Sandro Botticelli nella Firenze del ’400

Un grande maestro Toscano, Filippo Lippi, viene celebrato nella mostra allestita presso le Scuderie del Quirinale di Roma. L’esposizione offre una occasione unica per vedere riunite opere celebri e preziose: dalle tavole agli affreschi, ai raffinati disegni su carte colorate, veri e propri capolavori a se stanti. Filippo Lippi, chiamato Filippino per distinguerlo dal padre, pittore fra i più famosi e apprezzati del suo tempo, divenne a sua volta un artista di primissimo livello. Fin dalle sue prove giovanili, le sue guizzanti figurine si segnalarono per una certa grazia malinconica, un’inquietudine capricciosa che le differenziarono dallo stile del Botticelli, di cui fu un collaboratore alla pari più che un garzone di bottega, fino a divenirne un temibile rivale. Un’occasione veramente preziosa per conoscere meglio un artista che proprio qui a Roma, nella Cappella Carafa della basilica di Santa Maria sopra Minerva, ha lasciato una delle sue testimonianze più celebri e vibranti.

info: >www.redhotchilipeppers.it< >www.scuderiequirinale.it< >www.christkindlmarkt.it<

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accade in veneto

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Buon compleanno Touring Club Italiano

I 117 anni del Touring Club Italiano e i 150 anni d’Italia: una duplice, importante, ricorrenza che sarà festeggiata a novembre nei ristoranti del Buon Ricordo di tutta la penisola, che metteranno in tavola - in un’unica e simbolica tavolata - circa 15 mila fra soci e simpatizzanti del TCI e del Buon Ricordo. Anche i ristoratori del Veneto associati all’Urbr omaggeranno l’Unità d’Italia: a imbandire una cena tricolore saranno i ristoranti 12 Apostoli di Verona, Da Gigetto di Miane (Tv), Antico Brolo di Padova, La Bulesca di Rubano (Pd), Parco Gambrinus 1847 di San Polo Piave (Tv), Fiaschetteria Toscana di Venezia, Boccadoro di Noventa Padovana (Pd), Gardesana di Torri del Benaco (Vr) Le trattorie Guaiane di Noventa di Piave (Ve), Da Celeste di Venegazzù (Tv). Il ristorante locanda Burchiello di Oriago di Mira (Ve) partecipa all’iniziativa ma proporrà la cena il giorno 12 novembre, così come la Trattoria dell’Amelia propone il piatto per il giorno 13 novembre a pranzo.

A Treviso il Chocabeck World Tour di Zucchero

Il Chocabeck World Tour di Zucchero Fornaciari sta ottenendo un grande favore sia da parte della critica che dei fans, tanto che sono state fissate una serie di nuove date nei principali palasport tra cui quella del 24 novembre, alle ore 21.00, al Palaverde di Treviso. Il Chocabeck World Tour 2011 arriva nella marca sull’onda dell’enorme successo e tutti sold out registrati da quando ha preso il via il 9 maggio dall’Hallenstadium di Zurigo e poi replicati nelle numerose date tra Francia, Belgio, Olanda, Germania, Austria, Slovenia, Inghilterra fino all’avvio della tournèe in Italia iniziata con

i cinque incancellabili concerti dal 2 al 7 giugno all’Arena di Verona. Un successo grandioso andato avanti in molte piazze da nord a sud dello Stivale che riporta ancora una volta in Veneto l’autore di intramontabili hit.

Continuano a registrare successi gli appuntamenti della rassegna I concerti d’autunno, organizzata dal Rovigo Jazz Club e dall’assessorato alla Cultura del Comune di Rovigo - Teatro Sociale in collaborazione con Centro Porsche Padova. I prossimi appuntamenti in programma: Tea for

five il 16 novembre alle ore 20.30, Peppotto Wine bar, nell’ambito della rassegna Dixieland al Capolinea Sud. Il 18 novembre Hot Dandies, ore 20.45 all’Old Ranch nell’ambito della rassegna Venerdi in Jazz. Sabato 19 novembre alle 21.30 presso il ridotto del Teatro Sociale, nell’ambito della rassegna I Concerti d’Autunno, suonerà il Kirk Lightsey quartet. Martedì 22 novembre, sempre al ridotto del Teatro Sociale alle 21.30, si esibiranno i Miss Marple Music Investigations. Il 23 novembre alle ore 20.30 presso il Peppotto Wine bar suonerà Lady Ella, venerdì 25 alle 20.45 all’Old Ranch ci saranno gli Hot Bow mentre il 30 novembre la rassegna si chiuderà con il quartetto Renzo De Rossi alle 20.30 al Peppotto Wine bar.

terina a Mazzorbo, la Basilica dei SS. Maria e Donato. Assolutamente unici nel loro genere saranno gli itinerari guidati alla scoperta de Il percorso degli Angeli nell’arte e nella toponomastica veneziana o de I luoghi di Carlo Ruzzini, il doge che

trattò la resa alla fine dello Stato da Mar. C’è anche una visita guidata all’isola della Certosa, tra archeologia e storia. Per vedere il calendario completo: visite-guidateautunno2011 (www.comune.venezia.it/flex/cm/ pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/50160)

Serate di grande Jazz a Rovigo

Una Venezia nascosta da scoprire

Con l’inizio di novembre è partito il tradizionale ciclo di visite guidate per l’autunno 2011 organizzate dalla municipalità di Venezia Murano Burano. Si tratta di una interessante serie di itinerari in compagnia di guide esperte (al prezzo di 3 € ciascuno) che portano alla scoperta di luoghi di Venezia normalmente non visitabili. Il fitto calendario di appuntamenti, fino al 5 dicembre 2011, prevede visite di carattere storico, artistico, naturalistico e archeologico. Per quanto riguarda l’arte si potrà scegliere tra la visita a San Giovanni Grisostomo, quella alla Peggy Guggenheim Collection o alla Chiesa di Sant’Alvise, la Chiesa di Santa Ca10

info: >www.touringclub.it< >www.zucchero.it< >www.comune.venezia.it< > www.comune.rovigo.it< >www.rovigojazzclub.it<

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visto per voi | LOOK

Gli anni folli: la Parigi di Modigliani, Picasso e Dalí Il fascino irresistibile della Parigi degli anni Venti rivivrà quest’autunno a Palazzo dei Diamanti di Ferrara

Amedeo Modigliani: Nudo, 1917, olio su tela, cm 73 x 116,7 New York, Solomon R. Guggenheim Museum, Solomon R. Guggenheim Founding Collection, donazione

na meravigliosa atmosfera che diede vita alle creazioni di grandi maestri della modernità all’apice della loro carriera. È questo che si respira passeggiando tra le opere di Monet, Matisse, Mondrian, Picasso, Braque, Modigliani, Chagall, Duchamp, De Chirico, Miró, Magritte e Dalí che furono negli anni Venti del secolo scorso i protagonisti di un periodo di eccezionale vitalità artistica che ebbe come palcoscenico Parigi all’indomani della Grande Guerra. Nella Ville lumière, novella mecca dell’arte, si respira l’aria di una nuova era, contrassegnata da un senso di libertà e da un desiderio di rinascita, che stimola la fioritura di un autentico labo-

ratorio internazionale di idee e creatività. Attraverso dipinti, ma anche sculture, costumi teatrali, fotografie, ready made, disegni, provenienti dai più importanti musei e collezioni private del mondo, la mostra, organizzata da Ferrara Arte, rievoca quella stagione irripetibile che ha visto intrecciarsi le principali tendenze artistiche del Novecento, prima che l’ascesa del Terzo Reich in Germania cambiasse in maniera irreversibile il clima europeo. Sollecitati dal fermento di quel crocevia internazionale, i più grandi artisti del tempo rimettono in gioco le loro ricerche sviluppando una straordinaria energia creativa tanto che la mostra si rivela come uno stupefacente caleidoscopio di stili.

Le opere di due maestri impressionisti ancora attivi ed influenti nel primo dopoguerra danno il via all’esposizione. Se la monumentale Fonte di Renoir rivelò a Picasso e ai suoi colleghi la forza di una rilettura moderna dell’arte classica e rinascimentale, opere rivoluzionarie di Monet come il Ponte giapponese scardinarono qualsiasi idea di rappresentazione naturalistica e prospettica, giungendo alle soglie dell’astrazione. Ad incarnare il carattere cosmopolita e bohémien della vita artistica parigina sono i ritratti e i nudi della cosiddetta “Scuola di Parigi”, una variegata costellazione di giovani artisti stranieri - come Modigliani, Chagall, Van Don-

di Germana Urbani · info: >www.palazzodiamanti.it<

LOOK

Giorgio de Chirico: Due figure mitologiche 1927, olio su tela cm 130 x 167 Mart, Collezione L.F. © ArchIVIo FotogrAFIco MArt coPYrIght BY SIAE 2011: gIorgIo DE chIrIco, FErnAnD LégEr

gen, Foujita o Soutine - accomunati da uno stile figurativo fortemente personale, coerente con il sogno di libertà che li aveva attratti nella capitale francese. Le forme piene e armoniose del Nudo di Modigliani sono anche rivelatrici di quell’aspirazione all’equilibrio cui daranno voce in modi diversi molte delle tendenze attive a Parigi negli anni Venti. Capolavori come Mandolino, bicchiere, fruttiera e frutta di Picasso e Il tavolino rotondo di Braque testimoniano lo stile elegante e misurato sperimentato in questa fase dai padri del cubismo. In quegli anni il genio multiforme di Picasso si manifesta anche in altre direzioni. Egli fu tra i pio-

nieri, assieme a Derain e a De Chirico, di quel moderno classicismo che si impose negli anni Venti riattualizzando temi tradizionali come le bagnanti o i soggetti tratti dalla commedia dell’arte: ne sono espressione i maestosi Nudo con gatto di Derain e Due figure mitologiche di De Chirico, o ancora il raffinato Pulcinella malinconico di Severini. A loro volta Matisse e Bonnard recuperano una vena naturalistica nelle sensuali figure create al sud e in Normandia ma esposte a Parigi, come i bellissimi Nudo disteso e Nudo su sfondo giallo. Con il dadaismo e il surrealismo irrompe sulla scena artistica parigina l’esuberanza creativa e lo spirito radicale dei movimenti d’avanguardia. Ironiche,

provocatorie e iconoclaste, le opere dei dadaisti prendono di mira le convenzioni morali e culturali della società borghese. Ne sono esempi emblematici i ready made di Duchamp, Air de Paris o Fresh Widow, e di Man Ray, Cadeau, così come le “macchine inutili” di Picabia quale L’oeil. La mostra si chiude con le tele e le sculture di Ernst, Miró, Masson, Magritte, Tanguy, Giacometti e Dalí, dense di immagini oniriche e perturbanti, come finestre aperte sul meraviglioso che invitano ad abbattere ogni inibizione e a risvegliare il desiderio e l’immaginazione. La mostra rimarrà aperta a Ferrara, Palazzo dei Diamanti, fino all’8 gennaio 2012. Pablo Picasso: Mandolino, bicchiere e fruttiera 1924, olio su tela cm 97,5 x 130,5 Zurigo, Kunsthaus Pablo Picasso © SuccESSIon PIcASSo, BY SIAE 2011

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enologia | LOOK

A Gorizia il primo summit internazionale dedicato all’enologia in bianco Esperti e giornalisti a confronto sugli scenari mondiali, in particolare statunitensi ue giorni - dall’undici al dodici novembre - di dibattiti, seminari, workshop per rispondere alla domanda: il futuro è in bianco? L’evento è aperto all’intero mondo del vino, italiano ed estero e, in particolare, a chi ha fatto dell’enologia in bianco la propria bandiera. Obiettivo? Conoscere meglio le opportunità e i rischi del mercato internazionale. I riflettori sono puntati in particolare sugli Stati Uniti, primo mercato di export per il vino italiano. Momento centrale del summit, organizzato dal Consorzio Tutela Vini Collio e Carso con il supporto della Regione Friuli Venezia Giulia, è l’appuntamento di sabato 12 novembre alle ore 15.00. L’incontro, dal titolo “Scenari internazionali: opportunità e minacce per i vini bianchi di eccellenza”, viene moderato da Lucilla Incorvati, coordinatrice del Rapporto Vino del Sole24Ore. A parlare è anzitutto la critica, grazie a “The Wine Advocate”, oracolo del mondo del vino voluto da Robert Parker, certamente uno dei critici più temuti a livello internazionale. A rappresentarlo Antonio Galloni, responsabile delle degustazioni di vini italiani. La scelta non è casuale. Parker ha sempre espresso la propria preferenza per i vini rossi e l’incontro è l’occasione per conoscere i perché di questa posizione e, magari, far cambiare idea. Da Oltreoceano arrivano però anche esperti di comunicazione come Paul Wagner di Balzac Consulting, con i suoi suggerimenti operativi su come trasmettere l’unicità dell’enologia italiana, che vede nel patrimonio turistico un importante alleato. Michèle Shah, giorna-

lista ed esperta di marketing del vino nei mercati internazionali, affronta l’argomento delle opportunità per i vini italiani nei mercati emergenti. A chiudere l’incontro un’analisi delle tendenze dei vini bianchi nei mercati internazionali grazie all’intervento di Filip Cayman per Wine Intelligence, società di indagini di mercato specializzata nel mondo del vino. Il summit prevede anche momenti

ricerca sviluppati sul territorio per migliorare la competitività delle imprese. Tre i filoni principali. Il primo riguarda la ricerca viticola con l’obiettivo del miglioramento genetico della vite per ridurre così l’uso della chimica in vigneto (Università di Udine), il secondo la ricerca sociale con lo studio su cluster della conoscenza (Università di Trieste), il terzo affronta il filone della promozione

studiati per far conoscere il Friuli Venezia Giulia, per eccellenza terra dei vini bianchi. Il più importante è fissato per il 12 novembre alle 10.30 presso la Casa dell’Agricoltura di Cormons, dal tema: “Innovazione in una terra di Eccellenza, vini ma non solo”. L’incontro pone l’accento sui nuovi strumenti e sui progetti di

del territorio attraverso il cinema (Fondo Audiovisivi FVG). L’evento ha l’intento di far riflettere sul futuro dei vini bianchi ma anche di far conoscere meglio una regione, il Friuli Venezia Giulia, che, grazie al proprio spirito imprenditoriale, ha saputo costruire una cultura del valore oggi riconosciuta nel mondo. di Alessandra Piubello

LOOK | ilcrucilibro

Dove stiamo andando?

I compagni di viaggio spesso sono il veicolo attraverso il quale si raggiunge la conoscenza. E se si tratta del viaggio della vita essi sono importantissimi.

Alessandro D’Avenia

Alessandro Baricco

Valentina Fortichiari

Elena Ferrante

Margherita, una ragazza di 14 anni

Mr Gwyn, uno scrittore

La scrittrice Colette

Lila ed Elena, due amiche

Alter Ego

Il dolore provocato dall’abbandono

Il bisogno di sottrarsi alla solita vita

Una passione sfrenata per l’esistenza

L’amicizia come fonte di gioia e scoperta

Location

Il liceo e la sua vitalità

Una città che nasconde e rivela persone e cose

Il mare di Saint-Coulomb, in Bretagna

Un rione miserabile della periferia napoletana

Co-Protagonisti

I compagni di classe, un buon professore e la saggia nonna Teresa

I personaggi che incontra nei luoghi dove si ferma

Un gruppo di amici, intellettuali e scrittori

Una folla di personaggi minori accompagnati lungo il loro percorso

Intrigo

Margherita inizia il liceo con serenità ma un giorno, in segreteria, sente la voce del padre annunciare che non tornerà più a casa

Finale

La ragazza affronterà il dolore e un viaggio alla ricerca del padre che cambierà radicalmente il suo destino

L’ uomo avrà bisogno di parlare con i morti, con i corpi, con i suoni per capire il mondo in cui continua ad abitare

Colette, 47 anni, si innamora del sedicenne Bertrand, figlio di primo letto del secondo marito, gli insegna a nuotare e ad amare

Il libro si chiude con la fine dell’adolescenza che fa intravedere cosa succederà. Le ultime pagine si aprono su un futuro tutto da scrivere

Il libro ha il passo lungo di una grande storia: quella di chi sa guardare in faccia i propri fantasmi e compiere il viaggio della vita

Si tratta di una vera e propria storia-mistero dove è divertente perdersi per poi ritrovarsi e ritrovare

Un bel modo per conoscere una donna del secolo scorso dalla personalità forte ed appassionata

L’amica geniale appartiene a quel genere di libro che si vorrebbe non finisse mai

Alessandro D’Avenia Cose che nessuno sa Mondadori, pp. 336 € 19.00

Alessandro Baricco Mr Gwyn Feltrinelli, pp. 160 € 14.00

Valentina Fortichiari Lezione di nuoto Guanda, pp 174 € 13.00

Elena Ferrante L’amica geniale E/O, pp. 400 € 18.00

Eroe - Eroina

Cosa dire del libro

Leggere…

Un giorno, passeggiando, Mr Le giornate scorrono pigre tra Due bambine crescono insieme Gwyn, viene colto dalla limpida nuotate e giochi sulla spiaggia. e vivono i cambiamenti del rione sensazione che quanto fa ogni Colette è forte, curiosa della vita in cui sono nate. In cinquant’anni giorno per guadagnarsi da vivere e pronta a dare amore ad un la loro esistenza cambia non è più adatto a lui giovane radicalmente

di Germana Urbani · info: >www.librimondadori.it< >www.lafeltrinelli.it< >www.guanda.it< >www.edizionieo.it<

“A CHALLENGE OF THE BEST DJS IN THE WORLD.” WHO WILL BE THE WINNER?

AVA I L A B L E ONLY O N

LOOK | marketing e comunicazione

La reputazione oggi si posta suL web Le impressioni che i navigatori esprimono in rete hanno un peso sempre maggiore per le aziende. Misurare quanto e come si parla di loro è la nuova frontiera del marketing. evoluzione è stata repentina e incessante: dai vecchi siti internet si è passati al web 2.0, con forum, blog, social network, mobile, tablet; un accavallarsi di novità e di proposte che si susseguono a ritmo vertiginoso e con una frequenza elevatissima, tanto da rendere precario il concetto stesso di “novità”. Affascinati dalle ultime applicazioni della rete, forse non ci siamo accorti che in realtà nulla è cambiato. Una provocazione? Non proprio: è un’analisi oltre le apparenze, uno sguardo in profondità sulle dinamiche che caratterizzano il fenomeno del social web. Le reti sociali - Facebook, Twitter, Google+ - riproducono, infatti, le stesse caratteristiche e le medesime metodologie che, per anni, sono state il punto di forza delle imprese: puntare sul passaparola, creare intorno alla propria attività una buona reputazione grazie al riconoscimento, da parte dei 20

di Claudio Capovilla

clienti, della professionalità di un servizio o della qualità di un prodotto. La piazza del paese ha lasciato posto all’agorà virtuale, il consiglio di un amico è diventato un post, l’apprezzamento per un’offerta si è trasformato nel “mi piace” di Facebook. Siano esse positive o negative, le impressioni e le idee che i navigatori esprimono su una marca hanno un peso sempre maggiore, anche in Italia: oltre 10 milioni di cittadini - il 47% degli utenti internet - dichiara di aver postato un’opinione o un suggerimento sui prodotti di alcuni brand. Il fenomeno è in continua diffusione e coinvolge anche fasce d’età apparentemente estranee alle nuove tecnologie: oltre il 28% di chi esprime il proprio punto di vista su un prodotto ha oltre 54 anni d’età. I mezzi sono cambiati, ma la centralità del “che si dice in giro” è la stessa di sempre. Per questo, è diventato fondamentale analizzare la propria

web reputation e conoscere la percezione che il web ha di noi per impostare una strategia finalizzata a migliorare il posizionamento all’interno del mercato. Conoscere la propria reputazione on line è possibile grazie a software che misurano quanto si parla di un prodotto o di un’iniziativa, ma che sono in grado soprattutto di indicare il tono delle discussioni che animano la rete. È, infatti, cruciale conoscere il «sentiment» relativo a un brand, ovvero capire come si parla di qualcosa, cogliere i termini - positivi o negativi - associati a un servizio o a un evento e misurarne l’apprezzamento. L’obiettivo, tuttavia, non è semplicemente stare in ascolto, ma riuscire a gestire la conversazione con gli interlocutori virtuali, per rafforzare positivamente la percezione della marca e del prodotto o cambiare l’atteggiamento degli utenti nei confronti di un’azienda o di un tema. Risultati, questi, che possono essere raggiunti parlando lo stesso linguaggio della rete e dimostrando un atteggiamento disponibile verso le critiche e propositivo nelle risposte. In sostanza, è importante far sentire i propri fan ascoltati e parte attiva di un processo. Ma la web reputation si perde o si conquista anche attraverso le immagini. Emblematico è il caso di un video che ha fatto il giro della rete nel quale si mostrava la facilità di aprire un lucchetto per biciclette con l’utilizzo di una penna Bic. La diffusione virale del video, rimbalzata in breve tempo su media tradizionali e non, ha costretto il produttore di lucchetti americano a sostituire gli oltre 380.000 prodotti in commercio per un costo finale di circa 10 milioni di dollari. Oltre al danno economico, però, è interessante analizzare la strategia dell’azienda, o meglio la non strategia: silenzio completo nei confronti dei commenti che giravano in rete e la conseguente

“Siano eSSe poSitive o negative, le impreSSioni e le idee che i navigatori eSprimono Su una marca hanno un peSo Sempre maggiore, anche in italia: oltre 10 milioni di cittadini - il 47% degli utenti internet - dichiara di aver poStato un’opinione o un Suggerimento Sui prodotti di alcuni brand.”

incapacità di gestire e arginare il flusso di opinioni espresse dagli utenti. Risultato: un ritorno d’immagine estremamente negativo che ha minato la fiducia dei consumatori nei confronti del brand. Un risultato simile, anche se causato da una strategia diversa, è quello che ha visto protagonista Patrizia Pepe, il noto marchio di moda italiano, criticato dal popolo della rete per aver pubblicato sul profilo Facebook l’immagine di una modella quasi anoressica. La ridda di polemiche, in breve tempo, ha attraversato l’universo social che ha reagito con disappunto nei confronti di un modello di donna pericoloso per le giovani ragazze. La strategia della casa di moda è stata quella di scontrarsi con il pubblico, difendendo la sua scelta e dimostrando un atteggiamento poco collaborativo. In entrambi i casi, la web reputation dell’azienda ne è uscita notevolmente indebolita. Questo perché il fenomeno social web ha le sue leggi, il suo codice di comportamento: dialogare con gli altri sempre, anche se esprimono impressioni negative, e non alzare la voce. Gli utenti on line sono attivi, esprimono le loro idee non hanno paura di mandare una mail di protesta o postare un giudizio negativo. Come in una piazza di paese, niente di nuovo.

Claudio Capovilla è Direttore di Strategia di Gruppo icat, agenzia di comunicazione e marketing padovana attiva in tutto il territorio nazionale. Ricopre la carica di Consigliere all’interno del direttivo di UNICOM (Unione Nazionale Imprese di Comunicazione).

LOOK | music look

Shopping e Musica rappresentano due innegabili espressioni dell’ego: indossiamo e ascoltiamo quello che ci fa sentire bene, con noi stessi e con gli altri. E quando tali fonti di vero piacere si fondono, ne scaturisce un’alchimia di sensazioni che non ha eguali. Music Look in questo numero ha creato in esclusiva per Look una playlist soulful house perfetta per accompagnare lo shopping: musica da indossare.

track artista

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brano

JD73 Feat. Miss Modest Love Will Save The Day (Richard Earnshaw Vocal Mix) Cerrone Feat Jocelyn Brown You Are the One (Jamie Lewis Classic Mix) Michael Jackson Off the wall (Alex Dimitri South Soul retouch) Grant Nelson Stealing Love (Original Mix) Richard Earnhsaw Feat Oby Never Gonna Let You Down (Main Mix) ATFC Feat. Lisa Shaw Walk Away (Weekender VocalI) Groove Junkies Feat. Indeya You Know How To Love Me (Gjs Main Mix) Deep Mind True (Original Mix) Miguel Migs featuring Leedia Me Destino (Original Mix) Miguel Campbell Something Special (Original Mix) Stevie Wonder For Your Love (Nassau Re-loved Mix) Misteralf Manyus feat D Guida Saxing bubbles (Original Kool Mix) Luca Bacchetti Tango (Original Mix) Claude Challe & Friends Carmenita Lounging (Opera House Mix) Fred Everything, Freddie James, Bran Van 3000 La Dolce Vita (Fred Everything Remixes) * I branI della playlIst sono contenutI nel radIo show Paradise City, Ideato da Massimo Labraca. Paradise City. eternal lIfe, eternal dance! radIo show 7-8 pm on Stereocittà

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Il Festival del Cinema di Roma alla sua VI edizione

i sono spenti da poco i riflettori sul lunghissimo red carpet del Festival del Cinema di Roma, arrivato quest’anno alla sua sesta edizione. Un festival quest’anno davvero di qualità, con le sue 510 proiezioni complessive, di cui 110 i film nelle selezioni ufficiali. Ma è stato anche un festival di grande richiamo per il pubblico, che ha portato le biglietterie a registrare un sensibile aumento rispetto all’anno scorso, toccando quota 123.000, forse anche per le 24 proiezioni di film italiani in anteprima. E sicuramente è stato di richiamo il villaggio di accoglienza, allestito come sempre nei viali ed all’interno dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, che ha contribuito a creare quell’atmosfera “magica” che si è respirata nei nove giorni del festival. La giuria internazionale, presieduta da Ennio Morricone e composta da Susanne Bier, Roberto Bolle, Carmen Chaplin, David Puttnam, Pierre Thoretton e Debra Winger, ha giudicato i film in concorso nella Selezione Ufficiale ha assegnato il Pre-

mio Marc’Aurelio della Giuria al miglior film a Un cuento chino di Sebastián Borensztein, che racconta la singolare convivenza tra l’introverso e solitario proprietario di un negozio di ferramenta e un cinese appena arrivato in Argentina senza conoscere una parola di spagnolo, in cerca dell’unico parente ancora vivo. Ma la particolarità è stata che allo stesso film è stato assegnato anche il premio del pubblico. Attraverso un sistema elettronico, il Festival ha infatti previsto la partecipazione degli spettatori all’assegnazione del Premio BNL del pubblico al miglior film, vinto dallo stesso Un cuento chino. Già annunciata e attesissima la consegna del Premio Marc’Aurelio all’attore. Il riconoscimento è stato assegnato a Richard Gere, il divo di Hollywood da sempre impegnato in battaglie umanitarie, protagonista di film popolari come American Gigolo, Ufficiale e gentiluomo, Pretty Woman e interprete per autori come Robert Altman, Akira Kurosawa, Sidney Lumet, Francis Ford Coppola, Todd Haynes, Terrence Malick. 25

I Premi Premio Marc’Aurelio della Giuria alla migliore attrice: Noomi Rapace per Babycall Premio Marc’Aurelio della Giuria al miglior attore: Guillaume Canet per Une vie meilleure Gran Premio della Giuria Marc’Aurelio: Voyez comme ils dansent di Claude Miller Premio Speciale della Giuria Marc’Aurelio: The Eye of the Storm di Fred Schepisi

Look Live è il free magazine dedicato ai più importanti eventi a livello nazionale ed internazionale e non poteva mancare al Festival del Cinema di Roma! Sono stati infatti nove giorni di cinema per Look Live, presente a Roma con un numero interamente dedicato Festival ed al suo svolgimento. Un magazine, realizzato da Promomedia Communications e diretto da Paolo Bonanni, che ha garantito al pubblico e agli addetti ai lavori tutte le informazioni utili e necessarie per vivere al meglio il Festival, dal programma completo alle trame dei film, dalle news sui film in uscita ai consigli sui viaggi, sempre con un tocco di glamour!

Una distribuzione capillare a Roma tramite hostess specializzate ed estesa alle location di Roma coinvolte dal Festival - l’Ara Pacis, il Maxxi, la Casa del Cinema e molte altre -, hanno fatto in modo che Look Live fosse il magazine più letto nei giorni del Festival. Con la sua formula ormai ampiamente collaudata, Look Live sarà presente anche al Motorshow di Bologna, oltre che al Pitti Immagine, al Salone del Libro ed all’Heineken Jammin Festival nel 2012.

Premio Speciale della Giuria Marc’Aurelio alla colonna sonora: Ralf Wengenmayr per Hotel Lux Premio Marc’Aurelio al miglior documentario per la sezione L’Altro Cinema | Extra: Girl Model di David Redmon e Ashley Sabin Premio Marc’Aurelio Alice nella città sotto i 13 anni: En el nombre de la hija di Tania Hermida P. Premio Marc’Aurelio Alice nella città sopra i 13 anni: Noordzee Texas di Bavo Defurne Premio Marc’Aurelio Esordienti: ex aequo Circumstance di Maryam Keshavarz La Brindille di Emmanuelle Millet

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intervista | LOOK

Simona Ralli il cinema nel suo salotto!

na donna sempre sorridente e solare, che rende ogni incontro un’esperienza a livello umano. Simona Ralli è oggi a capo del marketing e delle produzioni del settore Cinema di Mediaset Premium, e ci è arrivata perché fortemente voluta e cercata, grazie alla sua formazione ed esperienza professionale. Ha infatti ben due lauree - Marketing e Adv e Lettere e Filosofia - e nella sua vita professionale ha sempre fatto scelte molto diverse e molto rischiose, ma che le hanno portato un bagaglio di esperienze e di relazioni che ha potuto mettere in campo

nell’ambizioso compito per cui è entrata in Mediaset Premium, ossia il lancio della piattaforma. Per molti anni manager nel settore cinematografico, Simona ha sempre raggiunto livelli molto alti nei suoi incarichi, certamente perché è una persona tenace e con la sua grinta e la sua volontà riesce a superare gli ostacoli. La incontriamo al Festival del Cinema di Roma, dove realizza la 9ª edizione del “Salotto Premium Cinema” e subito si percepisce la sua forza ed il suo amore per il suo lavoro. di Maria Valeria Marcato

LOOK

Simona, eccoti di fronte ad un altro red carpet. Ci racconti del tuo “Salotto”? In effetti, dopo Cannes, Venezia e Taormina, eccoci qui di nuovo a Roma! Premium Cinema non poteva mancare, ma soprattutto il mio programma, che ormai è diventato il modo per avvicinare gli spettatori ad eventi così importanti ed “istituzionali” come questi che riguardano il cinema. Nel mio Salotto ogni sera invito i cast, le star, i registi dei film in proiezione quel giorno, con anche un’anteprima del film nei primi 10 minuti. Il tutto si svolge in un modo che definirei intimo, proprio per questo ho voluto chiamare “Salotto” il programma… come metafora della vicinanza che vogliamo avere con il pubblico, che ci segue proprio dal salotto di casa, ma in modo esclusivo!

A parte ciò che si vede quando vai in onda, in cosa consiste il tuo lavoro? Diciamo che inizialmente il programma doveva essere una promozione di Premium Cinema e quindi raccontare i film. Poi con il tempo e con le relazioni che ho costruito in una vita, sono riuscita a far diventare il programma una vera e propria produzione televisiva, con tantissime partnership, Lancia in primis, e tantissimi ospiti che si avvicendano durante il programma. Sono partita con un piccolo programma, che poi si è trasformato nel Salotto e ora seguo tutta la produzione di Premium Cinema. Sono riuscita a creare un evento televisivo durante l’evento cinematografico e questo a solo beneficio del pubblico a casa! Il mio programma è un esempio unico nella televisione di oggi ed è il giusto mix tra produzione e marketing.

Come stai vivendo questa esperienza? Con tanta passione e tanta soddisfazione, del resto come tutto lo staff che mi affianca. Sono felicemente circondata da persone innamorate quanto me del proprio lavoro e questo non può che creare degli ottimi risultati. Lavoro in un’azienda enorme, ma lavoro per e con persone capaci di vedere la bontà delle idee e lungimiranti nel metterle in pratica.

Quali sono le tue prospettive per il futuro? Continuare ad inventare programmi che divertano le persone e rendere concrete cose che ora non si riescono nemmeno ad immaginare… ma soprattutto, innovare sempre!

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LOOK | grey style

ixie Geldof, modella, è sicuramente la più giovane. Marie Seznec, top model, è stata la prima a portarli in passerella. Kristen Mc Menamy, di recente l’ha imitata. Ellen Mirren li sfoggia splendidamente sul grande schermo… e come loro tante altre star e celebrities. Stiamo parlando dei capelli grigi, o meglio, platino lucente, il colore più cool del momento. Un tempo sinonimo di “maturità”, oggi sono espressione d’eleganza, carisma e personalità. A testimoniarlo, i volti di tanti personaggi del mondo della moda che per un giorno si sono divertiti ad interpretare il “loro” grigio. Manuela Mezzetti, stylist, li ha spogliati del loro stile, ha rimescolato le carte ed ha creato per loro nuovi look senza snaturarne il carattere. Alfonso Papa, fotografo, li ha immortalati in un gioco di colori e chiaroscuri. Un accattivante reportage illustra l’universo fashion attraverso gli occhi e le parole dei suoi protagonisti “brizzolati” che si raccontano in brevi interviste rivelando pensieri ed impressioni.

Elisabetta Monti - Grafica

Carattere & Personalità: Tranquilla, creativa, simpatica. Stile & Look: Casual e “accessoriato”. Sogno nel cassetto: Fare la casalinga Amori & Passioni: Cavalcare e guardare le commedie di una volta. Una “follia”: Regalarmi una casa al di sopra delle mie possibilità. Il suo “grigio” è: Versatile, ricco di sfumature mai uguali.

System of seat: Simon, Malitte Muro Cardigan/Kefia/Scarpe: B. Cucinelli Canotta: Jo Nofui Pantaloni: Dond up Orologio: Rolex Collane: Artigianato Tailandese Bracciale: Ungaro Vintage Anello: Artigianato Messicano 34

LOOK

Roberto Corona - Responsabile ufficio stile Gaetano Navarra

Carattere & Personalità: Sensibile, determinato, creativo. Stile & Look: Non ho uno stile definito. Amo sperimentare e fare ricerca. Sogno nel cassetto: Comprare un casale in campagna in cui vivere insieme a tutte le persone che amo più al mondo. Amori & Passioni: Parigi, la Francia Una “follia”: Vestirmi da Principe Azzurro per la persona che amo. Il suo “grigio” è: Il grigio del cielo di Parigi.

LOOK Giordana Vasquez - Modella

Carattere & Personalità: Metereopatica, sognatrice, smemorata. Stile & Look: British, Vintage. Sogno nel cassetto: Continuare a viaggiare e vedere il mondo. Amori & Passioni: Il mio cane, Trilly. Una “follia”: Non l’ho ancora fatta. Il suo “grigio” è: Interessante, ma preferisco i colori vivaci.

Abito e maglia: Archivio Gaetano Navarra 37

LOOK Camicia: Daily Bread Foulard: Grifoni

Stefano Milani - Hairstylist, direttore artistico Equipe Vittorio, Mitù – Wella Professionals

Carattere & Personalità: Poliedrico, “stiloso”, sensibile. Stile & Look: Essenziale, ma con un tocco personale. Sogno nel cassetto: Lo spazio che mi permette di costruire il mio mondo ideale… Amori & Passioni: La bellezza, in tutte le sue molteplici forme. Una “follia”: Dimenticarmi per un giorno di tutto e di tutti e fare solo quello di cui ho voglia. Il suo “grigio” è: Eleganza e raffinatezza. 38

Nicola Luccarini - Stilista

Carattere & Personalità: Divertente e pignolo. Stile & Look: Non banale ed ironico. Sogno nel cassetto: Regalare un vestito a Lauren Hutton Amori & Passioni: La maglia. Una “follia”: Tingermi i capelli di colori improbabili. Il suo “grigio” è: La mia sicurezza.

Giacca: Boss Foulard/Serafino: Grifoni Stivale: Ugg 39

Nicoló Miglietta - Assistente stylist Freelance agency

Carattere & Personalità: Stralunato, avventuroso, sensibile. Stile & Look: “Shock-etnico”. Sogno nel cassetto: Vivere in un paradiso naturale, perché ho un rapporto molto intenso con la natura che mi procura sensazioni ed emozioni uniche. Amori & Passioni: I miei animali. Una “follia”: Partecipare ad un Tiger Experience, di una settimana tra tigri e leoni. Il suo “grigio” è: Un momento di stasi ricco di fascino e mistero.

Occhiali: Cavalli Foulard: McQueen Impermeabile: Mackintosh 40

LOOK Benjamin Szczesny - Modello

Carattere & Personalità: Positivo, vitale, passionale. Stile & Look: Raffinato, Vintage Sogno nel cassetto: Viaggiare in tutto il mondo. Amori & Passioni: La musica, di tutti i tipi. Una “follia”: Partire all’improvviso solo con uno zaino. Il suo “grigio” è: La neutralità.

Pantalone: Archivio Gaetano Navarra 41

Giacca/Papillon: Grifoni Camicia: Dond up

Jacopo Manfren - Fotografo

Segni particolari: Milanese. Carattere & Personalità: Artistico, rétro, istintivo, disorganizzato. Stile & Look: Visionnaire. Sogno nel cassetto: Stare bene come adesso, magari a Los Angeles. Amori & Passioni: La fotografia ed il cinema. Una “follia”: Non ne faccio. Faccio quello che mi sento. Il suo “grigio” è: Una fotografia in bianco e nero con tutti i suoi grigi. 42

LOOK

di Maddalena Della Bianca

grigio colore non colore? Sinonimo di morale a terra o di mancanza di coraggio ed audacia? Cromia neutra riservata ai giorni “senza…”? Acqua passata. Il grigio è tornato e l’ha fatto alla grande affermandosi come portavoce privilegiato di un nuovo concetto di eleganza e chic che rimette in discussione gli usi ed i costumi dello stile. Il colorama flashy di quest’inverno ci farà poi apprezzare più che mai questo particolarissimo come back che, attenzione, ha le sue regole ed i suoi segreti per essere davvero trendy ed attuale. Scopriamoli assieme parlandone con chi di grigio, in total look, se ne intende. “Il grigio, in tutte le sue sfumature, d’inverno torna sempre a farci compagnia - ci racconta Manuela Mezzetti, Fashion Stylist e titolare dell’agenza Freelance Model Agency & Fashion Events - ma mai come quest’anno la fa da padrone, star indiscussa di ogni look dalle scarpe ai… capelli!”. Quasi tutti gli stilisti internazionali infatti, l’hanno portato in passerella inserendolo nelle loro collezioni… “Esatto! Volete qualche esempio? - prosegue Manuela - Stella McCartney e Gabriele Colangelo hanno costruito su questa tonalità gran parte dei look della loro sfilata; Moschino ha scelto di declinarlo in tailleur, con giacca a righe di differenti sfumature; Hermès e Jil Sander sono rimasti folgorati dalla sua nuance più chiara che hanno concretizzato in cappotti dall’irresistibile appeal, dal taglio classico per la prima griffe, con cuciture tridimensionali per la seconda. E che dire di Balenciaga? L’ha voluto per dar vita a capi dall’allure spaziale, mentre Alexandre Hercovich ha pensato bene di renderlo davvero prezioso abbinandolo all’oro lucente. Chi punta sullo chic atemporale e sul glamour assoluto potrà scegliere, invece, le proposte di Emporio Armani, Michael Kors o Marc Jacobs, o regalarsi uno degli abiti da sera di Blumarine dalla silhouette asimmetrica, più corta davanti, più lunga dietro.” E per chi si sente… grigio ma quasi dark, chiediamo? “La soluzione c’è, ed è puntare sulla collezione di Givenchy che ha scelto un grigio dalla sfumatura quasi nera per realizzare tailleur e completi cui è davvero difficile resistere”. Dall’abito alla sua interprete il passo è breve, ed ecco infatti, che Jean Paul Gaultier ha firmato una sfilata davvero fantastica per mises e per indossatrici, trasformate per l’occasione in affascinanti vecchiette con parrucche grigie similcanute dal finish “old style” ma dal fascino esclusivo e super femminile. Di questa contaminazione di “generi” ci offre una spiegazione ancora Manuela Mezzetti che ci spiega: “In realtà non è ancora ben chiaro nemmeno agli esperti a chi assegnare il merito di aver decretato il ritorno del “grey power” nel look. Certo è che il grigio imperversa tanto nella moda quanto nell’hairstyling. Ed è proprio in tema di capelli che si osserva un fenomeno originale. Quasi in contemporanea, modelle e celebrities hanno deciso si sfoggiare chiome argento, sfatando così il mito che su una donna una capigliatura sale e pepe, platino, peltro o ardesia invecchi e faccia subito “si-

gnora di una certa età”, anzi, oggi più che mai a 20 anni come a 50 e più il grigio è assolutamente fashion e di tendenza! L’elenco delle testimonial ed icone di questa nuova corrente è lungo, si va dalla pop star Lady Gaga e dalla top model Kristin McMenamy, che si sono fatte fotografare con lunghi capelli grigi sulle cover di Vanity Fair Usa e Vogue italia, alla fashion editor inglese Katie Shillingford, che si è presentata in redazione con una testa sfumata dal bianco e nero, passando per l’ereditiera Daphne Guinness fino a Kate Moss che, seppur solo per un paio di giorni, il tempo di presentare la sua nuova linea di borse, ha esibito ciocche color madreperla. L’ultima in ordine di tempo a convertirsi al “Grey Power” è stata Tari Gevinson, 13 anni, influente fashion blogger considerata così autorevole da aver riservato sempre un posto in prima fila a tutte le sfilate.” Ma se scegliere di abbandonare il castano o il biondo “di sempre” cedendo alla tentazione di sfoggiare un hairstyling trendy rigorosamente grigio è, tutto sommato facile, basta esserne convinte e sentirsi nello spirito giusto per portarlo con disinvoltura, non è altrettanto semplice far sì che sia davvero “al top”. Deve infatti essere lucente, curato, perfetto, altrimenti diventa automaticamente sinonimo di trasandatezza, scarsa eleganza, poca personalità. Per saperne di più, abbiamo interrogato Stefano Milani, direttore artistico Mitù - Wella Professionals. “Per ottenere chiome grigie partendo da un’altra tonalità di base, il parrucchiere, innanzitutto, deve eseguire una decolorazione radicale che renda il capello quasi bianco, un’operazione che richiede molteplici passaggi, anche se vengono utilizzati prodotti particolarmente efficaci. Una volta che sì è raggiunta la sfumatura desiderata, si procede con la colorazione, che può essere effettuata in due modi: con tinture “classiche”, proprio come avviene quando si decide di cambiare colore, oppure attraverso un processo di “ripigmentazione”. Si passerà poi alla realizzazione del look, ricordandosi che a qualsiasi età questa cromia dona e dà il meglio di sé solo se il capello è sano e curato ed il taglio è impeccabile. Perfetti gli styling corti, dal piglio maschile con ciocche sbarazzine che danno un aria disinvolta e casual; oppure i carré lisci dalle punte sfilate; mentre il lungo è da riservare solo a donne dall’individualità molto spiccata e dal carattere determinato e grintoso. Fondamentale è anche saper consigliare la cliente la nuance più adatta e che più le si addice anche se quasi tutte entrano in salone con le idee ben chiare: le più giovani si orientano verso i toni argentati, le over “anta” verso le sfumature antracite.” Il grigio quindi impazza sempre più e viene quindi lecito porsi delle domande e fare alcune riflessioni con implicazioni di ordine estetico ed anche etico. Che il suo imperversare sia forse la concretizzazione di un crescente desiderio di maturità? Che sia, invece, un’affermazione di sudditanza e di rispetto per le generazioni passate? Che sia il riflesso di un accresciuto bisogno di tranquillità a serenità? A voi la risposta.

Manuela Mezzetti Fashion stylist e titolare dell’agenzia Freelance model agency & fashion events

Segni particolari: Adoro la moda e il gioco a cui induce. Carattere & Personalità: Razionale, idealista, determinata, sensibile. Legata alla tradizione ma curiosa ed attenta alle novità. Stile & Look: Essenziale, raffinato, casual, talvolta androgino, ma soprattutto poliedrico. Sogno nel cassetto: Staccare dalla frenesia quotidiana e godermi la famiglia in un’oasi paradisiaca! Amori & Passioni: Mio figlio Federico. Una “follia”: Più di una…faccio follie ogni volta che lascio uscire allo scoperto il mio côté giocoso e pazzo. Il suo “grigio” è: È la maturità, la stagione della vita in ci si dedica di più ai propri cari e meno al proprio egoismo. È anche tranquillità e il relax che mi danno i toni neutri, il giusto compromesso per chi ama il bianco, il nero e i toni decisi… ma alle volte restare sui toni intermedi non è male!

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Photographer: Alfonso Papa Stylist: Manuela Mezzetti Photographer backstage: Massimo Fiorino Testi: Maddalena Della Bianca Make up/hair stylist: Stefano Milani e Antonio Larocca by Equipe Vittorio Si ringrazia: Simon Gavina - Bologna per Malitte Muro

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nella sua Wellness Farm si fondono antica sapienza alpina e riti orientali l Posta Zirm Hotel è l’albergo storico dell’Alta Val Badia ed uno dei più noti ed apprezzati delle Dolomiti. Aperto nel 1908 a Corvara come stazione di posta da Franz Kostner (vero e proprio pioniere del turismo in Val Badia, alpinista di fama, eroico maggiore durante la I Guerra Mondiale, esploratore in Nepal e terre lontane), diretto oggi da Franz e Silvia Kostner (la quarta generazioni di proprietari), si trova alla partenza della cabinovia del Colfosco - “erede” della rudimentale slittovia, antesignana della prima seggiovia d’Italia, realizzata nel 1938 proprio da Franz Kostner ed ancor oggi contrassegnata dal numero 1 di matricola - vicinissimo alle piste del Sella Ronda, uno dei caroselli sciistici più suggestivi delle Alpi. Una posizione ideale per gli sciatori, che partono dall’hotel con gli sci ai piedi.

La Nepal Stube - le pareti totalmente decorate con scene della spedizione nepalese - è oggi un vero e proprio omaggio alla vita avventurosa di Franz Kostner, mentre la storia della Val Badia e dell’hotel sono raccontati nella ricca collezione di quadri e fotografie d’epoca che decorano hall e sale. Un altro pezzo di storia locale è La Taverna, il locale notturno più frequentato della valle, che si rinnova ad ogni stagione con un ricco programma di musica dal vivo, una fantastica lista di cocktail, piatti stuzzicanti ed insoliti da poter gustare fino a tarda notte. Aperta fin dalla mattina, La Taverna di giorno offre appetitose proposte tradizionali e veloci spuntini e, a partire dal pomeriggio, aprés ski con dj e, dopo le 22, discoteca con tante serate a tema. Eccellente la cucina dell’hotel, che spazia dai piatti altoatesini a quelli

della grande cucina internazionale a quelli light, ed è giocata fra tradizione e creatività, nel segno della raffinatezza, della freschezza dei prodotti, del km Zero. Una cucina realmente Gourmet, sia per gli ospiti dell’hotel, che per gli esterni, ai quali è riservata la calda 47

LOOK e accogliente Zirm Stube, la parte più antica dell’albergo. Il ristorante del Posta Zirm è quindi ogni giorno una piacevole sorpresa, con innumerevoli menu fra le cui proposte gli ospiti possono scegliere attingendo all’uno o all’altro, a piacere. Vera perla dell’albergo è la Wellness Farm, ideata secondo i dettami del Feng Shui, unica nel suo genere nelle Dolomiti. 1000 m2 di linee curve, essenze aromatiche che scorrono lungo le pareti, poche piante, pochi colori, molto silenzio, è un luogo ideale per rilassarsi e per ritrovare la perfetta forma fisica, in abbinamento con una bella sciata o una camminata

con le racchette da neve ai piedi. In un ambiente minimal etno-chic, discreto ed accogliente, i più moderni trattamenti cosmetici si sposano con gli antichi rimedi dell’Alta Val Badia, come i “bagni alpini” (bagni di fieno o di segatura di cirmolo), il bagno all’olio fossile Tirolese, l’idromassaggio con bagni al latte o agli oli alpini essenziali. Silvia Kostner, con il suo team di esperti guidato da Helga Clara, propone trattamenti dove l’antica sapienza della gente alpina si intreccia, con risultati sorprendenti, con il benessere orientale. Il Pacchetto Posta Zirm, ad esempio rispecchia totalmente la filosofia dell’accoglienza a 48

cui è improntato l’hotel e alterna il bagno al legno di cirmolo nella vasca Multi-Bath Vitalis, al massaggio hawaiano Lomi Lomi Nui, al bagno all’olio fossile tirolese nella vasca idromassaggio. Occidente e Oriente si incontrano anche nel Pacchetto Alpino-Orientale: prima un massaggio con le campane tibetane, poi un ritemprante massaggio hot stone, per proseguire con un bagno di fieno nella vasca Multi-Bath Vitalis e un bagno al latte nella vasca idromassaggio. Un vero viaggio sensoriale è Indoceane, un mix di trattamenti che uniscono tecniche mediterranee, egiziane, indiane e cinesi, fatto di inebrianti profumi orientali, luci soffuse e musica. Dedicato agli sciatori, il Pacchetto sportivo comprende invece un bagno sportivo nella vasca idromassaggio, una sessione nella cabina a raggi infrarossi “Physiotherm”, vari massaggi, un bagno all’olio fossile tirolese nella vasca idromassaggio e un trattamento Phytomassopodia per il benessere del piede. Gli ospiti dell’hotel hanno libero accesso alla piscina con giochi d’acqua e idromassaggi, a saune, bagni turchi, frigidarium e ai percorsi Feng Shui di Fuoco, Acqua, Legno, Metallo e Terra. Ad ogni aspetto dell’energia corrispondono infatti particolari cicli di trattamento, di differente durata, che ciascuno può fare da solo, con la guida del team della Welness Farm. Novità dell’ inverno 2011 è LnB Motion, la rivoluzionaria ginnastica che dà benessere fisico e buonumore: una sessione completa é paragonabile a innumerevoli esercizi di stretching e, nello stesso tempo, rinforza e tonifica la massa muscolare. Un’esclusiva dell’Hotel è poi il Trattamento Liebscher & Bracht, una nuova, rivoluzionaria, terapia per liberarsi da mal di schiena, dolori articolari e cervicali. Offerte speciali sono proposte dall’Hotel per la Prima neve (4 giorni al prezzo di 3), per le sciate primaverili (Dolomiti Super Sun 7 giorni al prezzo di 6) e dal 18 marzo, per le Settimane bianche per le famiglie.

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Via L. Einaudi, 9 · 30014 Cavarzere (Venezia) · info: 0426 311 549 · www.myais.it orari di apertura: Martedì e Venerdì 15:00-19:00 · Sabato 9:00-12:30/15:00-19:00

LOOK | di vino lia, l’insolito Langhe Merlot Vigna Talpone prodotto a La Morra; tra i toscani il Val Cornia vendemmiato a Suvereto, il blasonato Lamaione. Altri premiati in Abruzzo, ancora Sicilia e Veneto. Tutti in degustazione ad Aldeno, assieme ad altri 140 Merlot: una panoramica davvero unica che ha dato l’opportunità di valutare i diversi terroir a confronto. La sala consiliare del comune di Aldeno si è trasformata in una palestra sensoriale con due interessanti degustazioni: una verticale sui Merlot francesi e un confronto fra il San Leonardo e altri bordolesi internazionali. Ma il tasting più coinvolgente si è svolto a Palazzo Piomarta, a Rovereto, nel quale sei enologi di chiara fama hanno presentato i loro vini. Ha iniziato Lorenzo Landi con il suo Grammonte 2009 (Sicilia IGT Merlot, az. Cottanera - Etna - CT), poi Vittorio Fiore con Piantonaia 2008 (Alta Valle della Greve IGT Merlot, az. Podere Poggio Scalette - Greve in Chianti - FI), Roberto Cesconi con Pivier 2007 (Vigneti delle Dolomiti

La dodicesima edizione di MondoMerlot si è chiusa con tremila presenze. Quasi centociquanta i Merlot in degustazione ART non è solo arte contemporanea (Museo d’Arte moderna di Trento e Rovereto). È una sigla che diventa enoica. Merito della recente edizione di MondoMerlot che coinvolgendo Aldeno, Rovereto e Trento ha “ricreato” la sigla, appunto, MART. Proprio su questa linea e nella più schietta sinergia già si programma l’edizione 2012. Guardare in avanti e progettare nuove occasioni di valorizzazione di un vino oramai sinonimo di Aldeno. La conferma viene dal bilancio dell’evento che si è svolto dal 21 al 23 ottobre. A “bicchieri vuoti” si constata come i 148 Merlot in degustazione abbiano coinvolto oltre tremila appassionati. Degustatori e consumatori che hanno avuto la possibilità di compiere una “full im50

mersion” nelle varie sfaccettature di questa blasonata varietà d’uva e dunque nell’omonimo vino. Il nono concorso nazionale che si è svolto qualche giorno prima di MondoMerlot ha selezionato i migliori Merlot, decretando il Girolamo 2009, Merlot IGT Toscana dell’azienda Castello di Bossi, zona Chianti, come il vincitore assoluto. Se questo è il migliore d’Italia ecco che il Trentino Merlot Crea 2009 dell’Agraria Riva del Garda è quello che s’è imposto come alfiere di rango, il migliore del Trentino. Poi gli altri, una schiera che comprende il Siebeneich 2009 della Cantina Produttori di Bolzano, quello Bottega Vinai di Cavit - per citare i regionali. Non manca il Veneto, la Sicilia, il Piemonte e ancora la Toscana, rispettivamente con il Colli Euganei Sasso Nero, poi il Furioso IGT Sici-

IGT Merlot, az. Cesconi - Pressano - TN), Graziana Grassini con Beccacciaia 2007 (Toscana IGT Merlot, az. Pakravan Papi - Montescudaio PI), Umberto Trombelli con Narciso 2006 (Rosso Rosazzo DOC Colli Orientali del Friuli, az. Ronco delle Betulle - Rosazzo - UD) e Barbara Tamburini con I’Rennero 2006 (Val di Cornia DOC Merlot, az. Gualdo del Re - Suvereto - LI). Nel corso della manifestazione i saloni della vicina Cantina Aldeno sono stati allestiti per golose occasioni gourmet. Merlot e cibo, una piacevole conferma.

Villa Momi’s

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Villa Momi’s è il luogo ideale per matrimoni, cresime ed ogni altro tipo di ricorrenza. Per gli sposi e i loro invitati è riservata un’ospitalità particolare, con aree e intrattenimenti privati.

BE AU T IFUL DAY Villa Momi’s permette anche cene e pranzi di lavoro, con la massima tranquillità e distensione per i propri colloqui d’affari. Alla sera i locali sono destinati anche a chi desidera un po’ di intimità, con un’armonia

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LOOK | bellezza

Pelle stanca? Non rinunciate ad un elisir di bellezza Dopo i 40 anni, a causa dei mutamenti ormonali, la pelle inizia a cambiare perciò corre l’obbligo di prendersene cura on il trascorrere degli anni le funzioni della pelle rallentano, una scarsa idratazione combinata con un eccesso di cellule morte causa un aspetto del viso spento e disomogeneo. Soprattutto dopo i 40 anni, a causa dei mutamenti ormonali, la pelle inizia a cambiare perché cambia la qualità e la quantità del collagene prodotto, indispensabile a sostenere l’architettura del volto e a dare elasticità ai tessuti. Modificare le proprie abitudini cosmetiche e prendersi maggiormente cura della propria pelle diventa perciò un obbligo prima ancora che un consiglio, specie se si vogliono evitare rughe e cedimenti precoci. Innanzitutto scegliete con cura il detergente: dev’essere cremoso e delicato e deve lasciare in superficie un velo 52

di Germana Urbani

protettivo di sostanze lipidiche utili a quest’età, poiché l’epidermide tende a essere più secca per la progressiva diminuzione dei livelli di estrogeni. La crema idratante quotidiana dev’essere ricca di acido ialuronico reidratante, di vitamine antiossidanti e di sostanze che stimolino il rinnovamento cellulare, come l’acido glicolico e quello retinico. Non trascurate il contorno occhi, per il quale è bene scegliere un trattamento specifico. Il vero tocco magico però lo avrete usando un buon siero anti-età, ricco di principi attivi e dalla formulazione acquosa, che fornirà un immediato effetto tensore per i contorni del volto e illuminerà anche la pelle più stanca e opaca. In commercio ce ne sono molti e tutti nascono da attente ricerche di laboratorio.

Per ritrovare le caratteristiche di una pelle più giovane e luminosa, L’Oréal Paris ha creato, dopo 10 anni di ricerca, Chiave di Giovinezza un prezioso elisir di bellezza che rende la pelle soffice al tocco, più liscia e idratata. Con poche gocce setose del Siero Straordinario Chiave di Giovinezza, 10 volte più concentrato in Pro-GenTM, si apporta la stessa quantità di Pro-GenTM di una settimana di Trattamento Giorno Chiave di Giovinezza. Con la sua texture fluida e leggera, il Siero Straordinario è il risultato di un’eccellente formulazione. Pensato come un momento essenziale di bellezza, si utilizza da solo o prima del trattamento viso quotidiano. Per ridurre le macchie, attenuare le rughe e illuminare il colorito, dalle recenti scoperte della ricerca Clarins è nato Sérum Capital Lumière, un’innovazione senza precedenti. Qualche goccia di questo trattamento d’eccezione applicato prima della crema abituale donerà alla pelle una luminosità profonda, senza macchie, tipica di una pelle più giovane. Un’innovazione risultata dell’associazione tra un attivo antimacchie dall’efficacia comprovata e il potere rivitalizzante delle piante pioniere: la coclearia, la waltheria e la spergularia. Capaci di impiantarsi nelle zone più aride, queste piante partecipano alla rinascita della biodiversità. Le loro proprietà comprovate sono all’origine dell’eccezionale efficacia antietà dei trattamenti Capital Lumière. Questo siero limita la comparsa delle macchie e la perdita di luminosità; contrasta le rughe e la perdita di tonicità; leviga e rassoda la pelle che ritrova la sua luminosità profonda. Anche Vichy propone alle donne Liftactiv Serum 10 un siero potenziato rivelatore di giovinezza che contiene un’innovazione esclusiva: il Rhamnose concentrato al 10%, un elemento che aiuta a riattivare l’attività del Derm Source, lo strato del derma in grado di dare impulso alla rigenerazione di tutta la pelle. La cute apparirà più liscia dopo soli 10 minuti con un effetto lifting durevole. Un siero ispirato alla tecnologia di rivalutazione cellulare è Shiseido Bio-Performance Super Corrective Serum, nato per risvegliare in un solo giorno la naturale bellezza della pelle, ridurre i segni visibili del tempo, assicurare contorni compatti e ben delineati. Questo siero favorisce la vitalità cellulare perché grazie ad una ricerca avanzata Shiseido ha sviluppato Bio Corrective Complex, un rivoluzionario principio attivo che favorisce le condizioni ideali per la produzione di fibroblasti, le cellule che rinforzano la struttura della pelle producendo collagene, elastina e acido ialuronico. Super Corrective Serum contiene inoltre Rose Apple Leaf Extract, che aiuta i fibroblasti a contrastare i danni causati dall’ossidazione e li rende meno vulnerabili ai fattori ambientali nocivi, come i raggi UV. Super Corrective Serum è stato formulato con un ingrediente esclusivo di Shiseido, Super-Bio Hyaluronic Acid N, che contrasta la scarsa idratazione e che combinato con un naturale complesso esfoliante, Super Plant Bio-Exfoliant, aiuta la pelle ad essere più sana e luminosa. Un trattamento ristrutturante è quello proposto dalla casa Elisabeth Arden: Ceramide Gold Ultra Restorative Capsules. Si tratta di capsule monodose delicate, potenti, e intense. L’innovativo CLX Complex offre la potenza riparatrice delle ceramidi e degli essenziali lipidi per contribuire a rafforzare la barriera della pelle contro i segni visibili del tempo. Il trattamento migliora visibilmente il tono e la luminosità della pelle. Stimola la naturale produzione di collagene della pelle per un aspetto più tonico e compatto. Riduce al minimo la comparsa di linee sottili e delle rughe. Migliora la grana per un viso più morbido e levigato.

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LOOK | benessere

Pole dance: corpo perfetto e autostima a mille Quarantenni in crisi? Non scegliete un ballo qualunque, scegliete la pertica! ccade più spesso di quel che si crede. Intorno ai 40 anni molte donne entrano in crisi: scatta la paura dell’invecchiamento e si teme di non essere più desiderabili per il proprio compagno o, se si è single, per l’uomo dei propri sogni. Per restare in forma si prova di tutto, dalle diete alle ultime novità del mondo del fitness ma non sempre gli effetti benefici si riflettono anche sulla sfera psicologica. Eppure un rimedio c’è e promette di trasformare timide gattine impaurite in agili tigri pronte ad ammaliare anche gli uomini più freddini. Si chiama Pole Dance, ed è una danza acrobatica che si pratica attorno ad un palo di acciaio, è una disciplina energica, divertente e stimolante, una vera novità nel nostro Paese! Inoltre, la danza con la pertica, a parte i benefici dell’attività aerobica, in primis il dimagrimento, aumenta la forza fisica, l’equilibrio, la flessibilità e la coordinazione. Mentre sul piano psicologico gli effetti sono legati all’autostima e alla consapevolezza di sé e di superamento dei propri limiti. Di gran voga negli States, in Giappone, in Australia, in Inghilterra e addirittura in Cina questa disciplina dal 2009 è finalmente sbarcata in Italia anche se ha faticato a prendere piede perché veniva associata alla lap dance. Fino a un paio d’anni fa si contavano circa 500 54

di Germana Urbani

praticanti, ma dopo il boom dello scorso anno il numero di allieve è aumentato un po’ ovunque. Attualmente è in corso un censimento della federazione italiana per determinare a grandi linee quante persone praticano la Pole Dance nel nostro paese. La Pole Dance richiede un allenamento costante, intensivo e specifico al fine di raggiungere gesti tecnici di alto livello e la realizzazione di routine acrobatiche e prese aeree. Non è ancora considerata una disciplina sportiva a tutti gli effetti nonostante i praticanti siano degli atleti completi. Nel 2009 nasce con il supporto dell’Asi, ente di promozione sportiva, la prima Federazione Italiana di Pole Dance che con le sue scuole affiliate si occupa dello sviluppo e della diffusione di questa disciplina sul territorio nazionale ed ha come scopo primario il riconoscimento da parte dell’ente Coni. Nel resto del mondo si organizzano da anni Campionati e Gare di Pole Dance che richiamano simpatizzanti da ogni parte del globo ottenendo un ottimo riscontro di pubblico e di critica e quest’anno Roma ha ospitato per la seconda volta i campionati nazionali. Tutt’ora questo sport è sotto osservazione in quanto è stata presentata la richiesta di far entrare la Pole Dance tra le discipline Olimpiche. Le scuole di Pole Dance sono ormai diffuse sul terri-

torio italiano anche se sono più facili da trovare nelle grandi città e se vi state chiedendo se il vostro fisico sarebbe adatto per questo sport la risposta è sì. Assicurano gli esperti che non serve essere alte e magre per iniziare, la forma fisica perfetta verrà con il tempo e l’allenamento. La maggiore difficoltà dello sport, come nella ginnastica ritmica è rendere l’esercizio più elegante e grazioso possibile, femminile e privo di volgarità e per ottenere questo è richiesto un elevato allungamento muscolare e tanto esercizio posturale per raggiungere e mantenere il corpo in posizione dehor. Le fondamenta posturali sono provenienti dalla danza classica, le contorsioni e gli avvitamenti dalla ginnastica ritmica e artistica nel corpo libero. Non è uno sport facile ed è tra i più complessi del ramo della ginnastica vista la coordinazione richiesta. I muscoli più sviluppati nel corpo della ginnastica di Pole acrobatica sono indubbiamente le braccia, i dorsali e gli adduttori. Le mani sono dotate di un’incredibile forza perché ogni avambraccio è allenato per sostenere l’intero peso del corpo stesso e in rotazione viene applicata una forza maggiore in contrasto con la forza centrifuga. L’elasticità della schiena è molto richiesta per poter effettuare i panché. Ogni singola parte del corpo deve essere attiva durante l’esercizio quindi in movimento continuo. Se vi siete convinte a provare, fatelo. Non è mai tardi per sorprendere e sorprendersi, per invecchiare ammuffendo c’è sempre tempo.

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motori | LOOK

Porsche Carrera 911 opo il debutto in anteprima mondiale al recente Salone di Francoforte, arriva anche sul nostro mercato la nuova 911, modello Porsche per eccellenza. Ha prezzi a partire da 92.450 euro e, soprattutto, una serie di innovazioni, sia nell’estetica, sia nei contenuti. A 48 anni compiuti, infatti, la Carrera 911 si presenta più giovane che mai. La nuova generazione, completamente ridisegnata, si prepara pertanto a richiamare ancora una volta l’attenzione su di sé, grazie alla sua silhouette bassa e allungata, la forma emozionante e i dettagli definiti con una precisione senza eguali, rimanendo, però, al primo sguardo, inequivocabilmente una 911. Il passo allungato di 100 millimetri e la riduzione dell’altezza, combinati assieme a cerchi fino a 20 pollici, esaltano lo stile della nuova 911 pur mantenendo, allo stesso tempo, le dimensioni esterne compatte tipiche di una vettura sportiva. La parte frontale della nuova

vettura di Zuffenhausen è caratterizzata da un particolare design che mette in risalto immediatamente una carreggiata anteriore più ampia. Gli specchietti retrovisori esterni sono di nuovo disegno e alloggiati sul bordo superiore della porta e non, come in precedenza, all’altezza del finestrino. Questo favorisce non solo il profilo aerodinamico, ma sottolinea anche il nuovo design, che offre l’impressione di una dimensione maggiore. La carrozzeria alleggerita, del tutto inedita, è una combinazione tra alluminio e acciaio che ha permesso già di per sé una riduzione di peso fino a 45 kg. L’ottimizzazione aerodinamica, che include un ampio spoiler posteriore a estensione variabile, consente inoltre di ridurre la portanza della vettura, come pure di mantenere un ottimo coefficiente aerodinamico. Per essere in linea con il moderno design esterno, i designer Porsche hanno creato un interno la cui architettura trae spunto dalla di Carmelo Bongiovanni

LOOK | sezione

Porsche Carrera GT. Il guidatore è maggiormente integrato con l’abitacolo grazie alla console centrale che emerge frontalmente in posizione più elevata, con una leva del cambio manuale o del “PDK”, il cambio a doppia frizione, collocato particolarmente vicino allo sterzo, così come nello stile tipico delle auto da corsa. Altri classici aspetti della tradizione Porsche si possono ritrovare all’interno come all’esterno: il quadro, con i cinque strumenti, tra cui uno

schermo multifunzionale ad alta risoluzione, il contagiri centrale e l’inserimento della chiave per l’accensione sulla sinistra del volante. Punto di riferimento da generazioni per la loro categoria, le nuove Carrera 911 e Carrera S aumentano le loro performance e la loro efficienza. Tutte le versioni, infatti, percorrono 100 Km con meno di 10 litri di benzina. I consumi e le emissioni, pertanto, risultano fino al 16% più bassi se confrontati a quelli delle versioni precedenti. Tra gli elementi che

contribuiscono al raggiungimento di questi risultati, ci sono l’auto “start/stop”, la gestione termica del motore, la gestione intelligente del carico dell’alternatore e la trasmissione manuale a sette velocità, un’esclusiva mondiale. Inoltre, il nuovo sistema di servosterzo elettro-meccanico offre al guidatore non solo la tipica precisione e feedback Porsche, ma anche un aiuto per incrementare l’efficienza della 911 e per ridurre i consumi di benzina. La Carrera 911 con

il nuovo motore boxer di 3.4 litri da 350 CV e l’opzionale “PDK” consuma, ad esempio, 8.2 litri per 100 Km in media, vale a dire 1.6 l/100 Km in meno del modello precedente. Con il valore di 194 g/Km di CO2, questa vettura è anche la prima Porsche sportiva a scendere al di sotto dei 200 g/Km. Allo stesso modo nella Carrera S, con il suo motore boxer da 3.8 litri, ora capace di 400 CV, i consumi di benzina, sempre con il cambio “PDK”, sono ridotti del 14%, fino raggiungere gli 8.7 l/100 km,

Nissan Qashqai Pure Drive Perseguendo l’obiettivo di ridurre costantemente le emissioni delle proprie autovetture, Nissan ha sviluppato una nuova versione “Pure Drive” del vendutissimo modello Qashqai, che a fronte di un consumo di 4,9 l/100 km produce appena 129 g/km di CO2. Il suo nuovissimo motore diesel da 1.6 litri di ultima generazione offre un considerevole risparmio di carburante e un livello di emissioni molto basso, pur mantenendosi sugli stessi livelli di coppia e velocità della versione dCi da 2.0 litri finora in uso. Questo propulsore, infatti, è in grado di sprigionare una potenza massima di 130 CV e una sorprendente coppia di 320 Nm, disponibile già a 1.750 giri. E questo è solo l’inizio: a partire dall’anno prossimo, verrà lanciato un modello equipaggiato con il sistema “Stop/Start” di Nissan che consentirà di ridurre le emissioni di CO2 fino a 119 g/km con un consumo di appena 4,5 l/100 km. Su questo nuovo modello “Pure Drive”, l’esperienza di guida è resa ancora più emozionante dalle numerose innovazioni tecnologiche, tra cui l’ “Around View Monitor”, una dotazione inserita per la prima volta su una vettura di segmento “C”. Questo dispositivo, generalmente presente sulle vetture di lusso, sfrutta una serie di piccole videocamere posizionate all’esterno dell’abitacolo che permettono al conducente di avere una visione a 360° dell’ambiente circostante, per manovrare e parcheggiare la vettura in totale sicurezza. Per i modelli a benzina da 1.6 litri è inoltre disponibile il sofisticato cambio “CVT”, che amplia ulteriormente la gamma di trasmissioni. Per il resto il Qashqai riconferma quelle doti che lo hanno reso famoso dal momento del suo lancio sul mercato. A conquistare il pubblico, in buona parte costituito da clientela femminile, è stata la sua combinazione vincente di design ispirato alle tipiche linee dei SUV, maneggevolezza, prestazioni potenti e abitacolo spazioso. La Qashqai Pure Drive ha prezzi che partono da 23.080 euro su strada. 59

LOOK

nonostante un aumento di potenza di 15 CV. Quanto alle prestazioni, in entrambi i modelli si verificano miglioramenti. La Carrera S con il “PDK” riesce ad accelerare da 0 a 100 Km/h in 4.3 secondi. Premendo il pulsante “Sport Plus”, disponibile con il pacchetto opzionale “Sport Chrono”, il tempo si riduce a 4.1 secondi. La Carrera con il “PDK”, invece, impiega 4.6 secondi nella stessa prova. La nuova 911 non offre solo una migliore dinamica longitudinale, ma anche performance maggiori in termini di dinamica trasversale. In aggiunta al passo più lungo, la maggiore agilità, la precisione e la stabilità di guida sono basate, tra le altre cose, sulla carreggiata frontale più ampia, sul nuovo asse posteriore e sul sistema di servosterzo elettro-meccanico. A seconda del modello, ci sono altri sistemi di controllo attivo di serie o opzionali che migliorano la dinamica di guida. In particolare, il sistema di stabilizzazione attivo “Porsche Dynamic Chassis Control”, disponibile per la prima volta sulla Carrera 911 S, riduce l’inclinazione laterale durante la percorrenza in curva, permettendo così agli pneumatici di trovarsi sempre in posizione ottimale in relazione alla superficie della strada. Le velocità massime di marcia in curva sono così aumentate e, di conseguenza, sono possibili anche tempi di percorrenza più veloci in circuito. Con la nuova 911, quindi, è stato possibile enfatizzare maggiormente caratteristiche apparentemente contraddittorie, come performance ed efficienza, sportività e praticità quotidiana. Tutti elementi che hanno sempre caratterizzato questo modello della Casa tedesca.

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Ciò che era finora riservato al segmento dei veicoli di lusso è adesso a disposizione di chiunque guidi una Zafira Tourer. La nuova monovolume Opel, infatti, offre comfort ed equipaggiamenti di classe superiore ed è dotata di numerose tecnologie innovative. Tutto a un costo davvero contenuto. Il prezzo di base per il modello Elective 1.4 Turbo benzina da 120 CV è di 23.700 euro. Punti di forza della vettura, ai fini della praticità, sono il sistema di sedute “Flex 7”, completamente riprogettato e una serie di soluzioni di flessibilità tipiche di Opel che ne esaltano il livello sul piano della versatilità e dell’atmosfera complessiva in abitacolo. I passeggeri, pertanto, possono godere di un’autentica “lounge su 4 ruote”. Bastano pochi movimenti e lo schienale del sedile centrale nella seconda fila può piegarsi su se stesso, trasformandosi così in un comodo bracciolo per i passeggeri dei sedili esterni, che dispongono in questo modo di molto più spazio per le gambe e intorno alle spalle. Quanto alla meccanica, la Opel Zafira Tourer con il turbo diesel common rail 2.0 CDTI è disponibile con tre livelli di potenza: 110, 130 e 165 CV. Sono inoltre previste due versioni molto efficienti con motore turbo benzina 1.4 litri da 120 e da 115 CV, mentre una versione a metano, 1.6 CNG turbo “ecoM” con 150 CV arriverà sul mercato all’inizio del prossimo anno. I sistemi di assistenza alla guida sono una delle principali innovazioni della rinnovata Zafira Tourer, insieme a una serie di tecnologie volte alla sicurezza. In sintesi, la dotazione offre l’”Adaptive Cruise Control” con radar, l’“Intelligent Light Ranging”, per adattare il fascio luminoso degli anabbaglianti anteriori senza accecare, il riconoscimento dei segnali stradali “Traffic Sign Recognition”, il sistema di avviso angolo cieco laterale “Side Blind Spot Alert”, il “Collision Imminent Braking”, per rallentare automaticamente la vettura in caso di scontro imminente e il sistema di assistenza al parcheggio “Advanced Park Assist”. La seconda generazione della pluripremiata telecamera frontale, “Opel eye”, costituisce la spina dorsale di tutti questi nuovi sistemi, che garantiscono una guida rilassata, comoda e sicura.

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week-end e dintorni | LOOK

Bologna Un centro che affascina per il reticolato delle stradine, dove, come canta Lucio Dalla, “non si perde neanche un bambino”. Anzi, i bambini a Bologna trovano numerosi spazi tutti per loro. Ad iniziare dalla torre degli Asinelli, la cui vetta può essere “scalata”. Ben 498 scalini e non c’è ascensore. E poi i musei curiosi e incredibili che valgono il viaggio. Il Museo del Patrimonio Industriale sembra quasi un parco divertimenti a carattere scientifico, perché ci sono tante cose da provare tra macchine, modelli, apparecchiature. Ancora il Museo Geologico (www.sma.unibo.it) che fino all’8 gennaio, esporrà il coccodrillo marino fossile più antico del mondo. Si chiama il Derago di Nettuno, assolutamente da non perdere. All’orto botanico (ingresso gratuito), ci si trova faccia a faccia con le “piante dalla forma mostruosa”. Piace, forse, più ai papà il Museo nazionale del soldatino Massacesi, all’interno della Villa Aldovrandi Mazzacorati, anch’esso ad ingresso free. Oltre 30.000 pezzi che compongono una collezione unica in Italia con soldatini realizzati con materiali di vario tipo. Vicino alla Fontana del Nettuno c’è la Sala Borsa (www.bibliotecasalaborsa.it), uno spazio davvero speciale con una stanza pensata e dedicata ai bambini dove ci si può fermare per una breve sosta per la lettura di un libro o per giochi al computer.

Bologna, Mantova, Firenze, Zurigo, Amsterdam, Stoccolma e tante altre. Cosa hanno in comune? Sono città “a misura di bambino”, dove i piccoli trovano spazi a loro dedicati, giochi, musei, corsi. E, in compagnia di mamma e papà, vivono una vacanza davvero “su misura”. Abbiamo scelto dieci città Child friendly in Italia e in Europa. di Isa Grassano

LOOK Mantova I bambini, si sa, in un museo per grandi finiscono per annoiarsi e non vedono l’ora di andare via. Troppo difficile per loro stare in silenzio e fermi, troppo impegnativo capire il valore di quel quadro o di quella scultura. Ma basta coinvolgerli e renderli protagonisti per avere tutta la loro attenzione e farli divertire con la storia e l’arte. Il Museo civico di Palazzo Te e il Museo della Città di Palazzo San Sebastiano offrono alle famiglie con bambini la possibilità di svolgere visite tematiche, animate da un operatore didattico. Un’occasione per “condurre per mano” i bambini, alla scoperta della storia dei Gonzaga.

Una volta fuori dalle stanze dei vari palazzi, ci si può scatenare al Parco della Scienza, sulla sponda del Lago di Mezzo in viale Mincio e sul Lago Superiore, visitabile senza alcun costo di ingresso, tutti i giorni dall’alba al tramonto. Ecco che si può misurare l’energia del corpo appoggiando le mani sulla batteria, oppure stupirsi con il tubo dell’eco, il caleidoscopio. E ancora si può vivere un’esperienza extraterrestre grazie allo specchio antigravità o sperimentare i paradossi della scienza con il triangolo impossibile, la doppia faccia, il dispositivo dell’ambiguità e delle illusioni.

Amsterdam

Firenze Firenze ha conquistato il titolo di città migliore per le vacanze con bimbi, secondo Travelers Choice Family 2011. Così si possono scoprire (o rivedere) le straordinarie bellezze della città toscana in modo sorprendente. Si comincia da Palazzo Vecchio. Grazie alle proposte dal Museo dei Ragazzi allestito all’interno del palazzo (www. palazzovecchio-museoragazzi. it), si possono rivivere le ricche feste e i sontuosi banchetti che avevano luogo della Sala Grande, oppure seguire uno dei tanti percorsi segreti. Un esempio per tutti è lo Studiolo di Francesco I de’ Medici, straordinario scrigno “di cose rare et pretiose”. Ancora, le visite al camminamento di ronda e le visite al Teatro romano, esplorando il sottosuolo.

Spostandosi nel Museo Galileo (www.museogalileo,it) è lo stesso scienziato Galileo (interpretato da un attore) ad illustrare i “suoi” cannocchiali e le lenti con cui scoprì i satelliti di Giove, e a narrare le peripezie della sua vita e delle sue invenzioni. 64

Tulipani, biciclette e bambini. Sono i tre must di Amsterdam (www. holland.com). Una città tutta da scoprire che riserva un occhio di riguardo per i piccoli. Ci si può spostare in tandem, per un adulto e un bambino, e seguire uno degli 11 ciclo-itinerari proposti, tra cui il Vondelpark, il parco più grande della città. E per scaldarsi un pochino, sosta al Kinderkookkafé (www. kinderkookkafe.nl), il piccolo bar nel cuore del parco tutto gestito dai bambini: sono loro a preparare i succhi di frutta e i panini, a servire bevande e dolcetti.

Da non perdere, poi, il Museo delle scienze Nemo (www.e-nemo.nl). Qui la regola da rispettare è una sola: “Vietato non toccare“. Ecco che si può fare una bolla di sapone cosi grande da entrarci dentro. Lo Scheepvaartmuseum (Museo Marittimo) rivela ancor di più quanto il benessere e la cultura olandesi siano legati al mare. Sul pontile del museo c’è una riproduzione del VOC-schip Amsterdam, la nave appartenuta alla Compagnia delle Indie Orientali, che nel 1749 partì per il suo primo viaggio. Un tuffo nel passato per vedere come si vestivano, cosa mangiavano e come passavano il tempo i marinai, durante i lunghi mesi del viaggio.

Graz

Zurigo Non solo banche e business. Zurigo (www.zurigoturismo.com), la città più grande della Svizzera, vanta una serie di attrazioni che la rendono ideale anche come meta per i bambini. Tra questi Alpamare (www.alpamare.ch): il più grande parco acquatico coperto d’Europa. Un’altra attrazione è la foresta Pluviale Masoala dello Zoo di Zurigo (www.zoo.ch): grandi e piccoli possono qui entusiasmarsi per i tesori e i miracoli della natura e del mondo animale. Oppure si può andare al Tram-Museum, con l’esposizione di alcuni dei più originali tram, il più antico datato 1897, per divertirsi con la tramvia in miniatura ed i suoi modelli da tempo scomparsi. In uno degli angoli più antichi del centro storico si trova, invece, il Spielzeugmuseum (museo del giocattolo) della Fondazione Franz Carl Weber che ospita una collezione di giocattoli europei che spazia dal XVIII agli inizi del XX secolo. Infine si può volteggiare sulla pista di pattinaggio Dolder: ben 6.000 metri quadri di ghiaccio.

Graz (www.graztourismus.at), la seconda città dell’Austria, veste i panni dei più piccoli per rispondere alle loro esigenze con numerose proposte. Il museo FRida & FreD (www.fridaundfred.at) è un mondo dedicato ai bambini, nel cuore del parco Augarten. Ospita un teatro per bambini, con veri attori che mettono in scena favole e commedie, una serie di laboratori artigianali dove i bambini possono creare vestiti e lavorare il rame, fare il pane e inventarsi muratori, laboratori creativi e poi mostre a tema.

E come non sognare con le melodie del Carillon sulla Glockenspielplatz, voluto dal fabbricante di liquori Gottfried Maurer? Tipiche canzoni alpine e jodler si alternano con melodie tradizionali natalizie e con quelle di compositori contemporanei, mentre dalle finestrelle ad arco una coppietta stiriana comincia la sua danza.

Bruxelles Si pensa a Bruxelles (www.belgioturismo.it) e subito viene in mente il suo ruolo di capitale d’Europa. Eppure al di là del valore politico, la città belga sa regalare emozioni per le famiglie. Già passeggiando per le strade si ammirano quartieri e case costellate dalle vignette e dai graffiti raffiguranti gli eroi dei fumetti che qui sono nati (centro belga del fumetto). All’interno dello Scientastic (www.scientastic.be), invece, si possono provare esperienze interattive: sedersi come un fachiro, volare come un uccello, trasformare la propria voce in quella di un alieno. I più coraggiosi possono chiedere a mamma e papà di essere accompagnati al Museo delle Scienze Naturali: ci si trova a tu per tu con enormi dinosauri. Ai piedi dell’Atomium, si viaggia tra i 27 paesi dell’Unione Europea, grazie a 350 modellini e riproduzioni in scala 1:25. E la cosa curiosa che le animazioni possono essere attivate direttamente: l’eruzione del Vesuvio a Napoli, la caduta del muro di Berlino, la corrida a Siviglia.

LOOK Berlino

Stoccolma Ricordate la ragazzina con le lunghe trecce e il nome ancora più lungo? Pippilotta Viktualia Rullgardina Succiamenta Efraisilla Calzelunghe, per gli amici semplicemente Pippi. Le sue avventure, nate dalla fantasia di Astrid Lindgren, erano ambientate in Svezia, nella cittadina di Visby, sull’isola di Gotland. Ma anche Stoccolma risente della sua forte presenza. Ad iniziare dal museo Junibacken, situato nell’isola di Djurgården, a soli 10 minuti di autobus dal centro. I bambini possono incontrare Pippi, giocare nella sua casa “Villa Villacolle”, cavalcare Zietto, e imbattersi in tanti altri personaggi come Alfons Aberg, i Mumin. Un altro posto da non perdere è Skansen, il primo museo all’aperto del mondo, risalente al 1891. Qui si può camminare tra cinque secoli di storia della Svezia, dal Nord al Sud. Skansen è anche l’unico parco zoologico di Stoccolma. Ospita principalmente la fauna nativa della Scandinavia come orsi, lupi, foche e alci, ma anche animali esotici. Proprio dietro Skansen c’è il giardino di Rosendal: un’oasi con coltivazioni biodinamiche, un caffé nelle serre e un posto per correre in tutta tranquillità.

Con un rapporto di 2,5 bambini a persona (contro l’1,4 italiano), Berlino (www.visitberlin.de) è una delle città europee dove si mettono al mondo più figli e dove tutto è a misura di bambino. Soprattutto il quartiere Prenzlauer Berg, nell’ex Germania Est: bar studiati apposta per loro, attrezzati con giochi, trampolini, labirinti, cos, mentre le mamme chiacchierano con le amiche sorseggiando un caffè o un tè caldo, i piccoli possono socializzare e divertirsi. In città ci sono anche due grandi giardini zoologici. Il più famoso si trova di fronte alla stazione ed è il Zoologischer Garten, uno dei più antichi. Ha aperto nel 1844. I primi animali dello zoo sono stati quelli appartenenti al re Federico Guglielmo IV, oggi ospita oltre 1500 specie di animali.

Berlino ospita, inoltre, Legoland Discovery Center per vivere incredibili avventure con i pirati, sperimentando e costruendo con i famosi mattoncini.

Lisbona Amichevole e sicura, dal clima mite e facilmente percorribile a piedi, Lisbona offre tante attività pensate appositamente per i più piccoli, sia all’aria aperta che al chiuso. Il fiore all’occhiello? È il Parco Oceanografico (www.oceanario.pt), per una giornata indimenticabile in compagnia degli squali. Sempre a tema acqua, si può fare sosta all’Aquário Vasco da Gama (www. aquariovgama.marinha.pt), dove si entra a contatto con numerosi oggetti collegati alle esplorazioni oceanografiche effettuate dal re D. Carlos. Nel Parco Temático Kidzania (www.kidzania.pt) si ritrova una città costruita in scala, dove i bambini possono “giocare agli adulti”. Ecco che possono scegliere che lavoro fare, tra oltre 60 professioni, oppure vivere una giornata tra aeroporti, fabbriche, negozi, stazione di polizia.

Bambini a tavola! Sono sempre di più i ristoranti che non solo accettano le “piccole pesti” ma hanno pensato ad azioni mirate per incentivare questa “particolare clientela”, che è poi un modo per stimolare i genitori ad uscire, proponendo menù a loro dedicati, con tante sfiziosità che soddisfano i piccoli palati e a prezzi ridotti. “U Giancu” a Rapallo (0185.260505 - www.ugiancu.it) è il ristorante dei fumetti. Alle pareti ci sono oltre 700 disegni originali, fatti da autori di tutto il mondo, che già attraggono l’attenzione dei più piccoli. Il patron Fausto Oneto ha creato “Pier Pastello”, il bambino che ama sognare, e propone, tra le altre cose, focaccine al formaggio, frittelle di verdura. Il Belvedere Hotel di Riccione (0541.601506 - www.belvederericcione.com), che fa parte della catena alberghiera Italy Family Hotels, offre un menu studiato appositamente da una nutrizionista, per aiutare ad alimentarsi in modo sano. A Bologna il ristorante-pizzeria Due Lune (051.567569 - www.2lune.eu) ha seggioloni e uno spazio giochi riservato per i bimbi. In menù la pizza baby e, a fine serata, palloncini e lecca lecca per i più piccini. Accolti a braccia aperte i piccoli ospiti anche al 2 Campanili Relais di Montemaggiore al Metauro (0721.892301 - www.duecampanili.it), con specialità dedicate, album da colorare e una piccola sala ludoteca a disposizione. E persino gli chef più famosi si preoccupano di fare di ogni bambino un buongustaio. Filippo La Mantia, ogni domenica, trasforma il suo elegante ristorante Hotel Majestic di Via Veneto, a Roma (06-42144715 - www.filippolamantia.com) in un piccolo paradiso a misura di “pupi”. Le portate sono tutte “da leccarsi i baffi” come la pasta al pomodoro, la cotoletta alla palermitana e le patate fritte. Un altro vero esperto nell’accoglienza dei Bimbi Gourmet è Francesco Fichera, Chef del ristorante Shakti a Longiano, sulle colline forlinesi (0547-666184 - www.shaktiristorante.it). Le sue abili mani preparano maccheroncini al pettine con crema di parmigiano e dadini di prosciutto cotto, purè di patate, e si conclude con un clown di gelato. Lucrezia Argentiero

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Capitale europea della cultura nel 2004 la città natale di Charles De Gaulle oggi famosa anche per il suo club di calcio arrivato alla Champions League ha un’anima multiculturale e moderna Il suo passato fiammingo si nota nelle architetture e nella cucina È preziosa per le sue testimonianze storiche e artistiche. Vanta il primo metrò al mondo senza conducente

molti sportivi italiani il suo nome evoca quello della squadra di calcio che ha appena affrontato l’Inter in Champions League. E in effetti il Lille Métropole o Losc, acronimo che sta per Lille Olimpique Sporting Club, deve molto anche alle fortune della sua squadra, dove gioca quell’Eden Hazard che è uno dei più promettenti giovani giocatori europei, corteggiato da Inter e Juventus. Un’istituzione cittadina il Losc, una delle tante di una città che fa proprio della sua storia uno dei suoi punti di forza. Perchè la città ha più anime e da secoli è abituata a confrontarsi con più culture. Posta proprio al confine con il Belgio, Lille oggi, grazie ai collegamenti con il di Renato Malaman

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Immagine della vecchia Lille (© bruno CaPPeLLe) Tango nella Vecchia Borsa (© Laurent GhesquIÈre) Natale a Lille (© Laurent GhesquIÈre)

Stadio Lille Métropole e Eden Hazard in azione Il Metrò senza conducenti di Lille Costruzioni su Place Louise de Bettignies (© bruno CaPPeLLe) Musée d’Art et d’Industrie nella ex piscina stile liberty di Roubaix

treno veloce Tgv, dista appena 80 minuti da Londra, 35 da Bruxelles e 55 da Parigi. Capitale europea della cultura nel 2004, la città più popolosa del Nord della Francia (225.000 abitanti, che diventano 1.200.000 con i comuni dell’area metropolitana) vanta un singolare primato nel campo dei trasporti pubblici: corre a Lille il primo metrò al mondo privo di conducente. Con quel suo correre su e giù rispetto al piano urbano, il metrò automatico di Lille sembra quasi una giostra. I bambini lo scambiano per una montagna russa, salgono sul vagone di testa e si godono lo spettacolo appiccicati al parabrezza. Il nodo urbano dei trasporti è EuraLille, l’avveniristico quartiere caratterizzato da architetture d’avanguardia che ben simboleggia la volontà della città di proiettarsi in un orizzonte europeo. La parte storica di Lille è a pochi passi ed è una vetrina di tipiche facciate fiamminghe, alternate a palazzi di stile parigino. Se ricordiamo che la città in passato ha fatto parte anche del regno di Borgogna ed è stata governata pure dagli spagnoli, il melting-pot attuale è spiegato. Le forti contaminazioni fiamminghe si avvertono anche nelle abitudini di chi a Lille ci vive. A tavola per esempio. Hanno forti influenze belghe certi piatti serviti nelle caratteristiche Taverne Flamande, le taverne fiamminghe, o gli Estaminet, i locali più popolari e coloriti della città. Perennemente affollati. Come del resto le birrerie, anche queste di ispirazione fiamminga. 71

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Il nome Lille pare derivi dal latino Lillium, giglio, ed in effetti è proprio il fiore caro a Sant’Antonio a campeggiare nello stemma della città. C’è invece chi sostiene che Lille derivi da L’Ile, l’isola in francese, in quanto in certi documenti antichi la città era chiamata Isla. Sia come sia, Lille è una città affascinante, vivace, multiculturale. Preziose le sue raccolte d’arte. Il museo più importante è quello delle Belle Arti (Musèe des Beaux Arts) che raccoglie svariate collezioni di reperti archeologici, dipinti e persino di grandi plastici di piazzeforti realizzati per fini militari nel XVIII secolo. Altro museo da non perdere è quello di Arte Moderna (LaM) inaugurato da pochi mesi a Villeneuve d’Ascq, custodisce anche molte opere di Picasso. Nella vicina Roubaix, sì quella della leggendaria corsa ciclistica famosa per il pavè e l’arrivo nello storico velodromo, una straordinaria raccolta d’arte contemporanea (Musée d’Art et d’Industrie) è stata allestita nell’ex piscina di stile liberty. La sola visita a questo nuovo luogo d’arte vale un viaggio a Lille. Il modo ideale per conoscere la città è il Citytour in minibus. Parte più volte al giorno dall’Ufficio turistico, con audioguida anche in italiano. Si possono ammirare la Grand Place, le caratteristiche torri dell’orologio, la Cittadelle, il Palazzo della Borsa, la storica sede del quotidiano La Voix du Nord e la singolare cattedrale neogotica. Imperdibile la sera la passeggiata a Rue de Gand e nel Rihour, dove si concentra l’intensa vita notturna della città. 72

info: >www.lilletourism.com< >www.franceguide.com< >www.tourisme-pasdecalais.fr< >www.airfrance.it<

Ristorante a Lille (© MaxIMe DuFour PhotoGraPhIes) Interno del ristorante Huitriere (© saM beLLet) I Gaufres di Meert (©jean-PhILIPPe Metsers)

Tentazioni gastronomiche: dalle Gaufres alla Carbonnade La città ha dato i natali nel 1890 a Charles De Gaulle, il padre dell’attuale Francia repubblicana. Il generale che liberò il paese dagli invasori tedeschi. De Gaulle veniva spesso a Lille ed amava particolarmente i Gaufres di Meert, i caratteristici dolci dalla cialda croccante con ripieno di vaniglia che la storica pasticceria del centro prepara ancora oggi. altro vanto di Lille sono i 35 formaggi, il più noto dei quali è il Maroilles, dal gusto intenso (negozio consigliato: Philippe olivier). Due i ristoranti stellati: l’Huitrière (dove in occasione di Lille-Inter ha cenato il presidente Moratti) e Le Sébastopole. Consigliati anche La Terrasse des Remparts e il Clèment Marot. tutti in centro. un discorso a parte meritano le birrerie e soprattutto le taverne fiamminghe. In queste ultime si servono La Carbonnade (carne stufata nella birra), il Waterzoi (a base di pesce, con una salsina) e il Potljevleesch (terrina di carne in aspic). Merita una tappa la taverna Au Vieux de La Vieille. I prezzi sono popolari. non si può lasciare Lille prima di avere visitato il grande mercato di Wazemmes.

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dere; ecco perchè vuole andare oltre la prassi commerciale tradizionale e organizzarsi come un autentico NEGOZIO DIFFUSO. I prodotti Miomercato puoi trovarli in 4 punti vendita, ma anche in una serie di corner in gastronomie, bar e ristoranti selezionati con il progetto di “ri“ri valutazione agricola e alimentare”, GAS (con consegne a domicilio anche ad aziende, uffici e comunità) e in molte aziende agricole facenti parte del consorzio. I punti di forza sono: freschezza, genuinità, sicurezza e la missione è fare di Miomercato un nuovo modo di acquistare cibo sano, senza passaggi intermedi, direttamente dagli agricoltori a voi CONSUMATTORI! Miomercato è un modello di “produzione diretta all’acquisto” ben congegnato e organizzato, replicabile in ogni angolo del nostro paese e non solo! Miomercato NON nasce da un’iniziativa imprenditoriale, ma crea le basi per diventarlo in modo diretto, trasparente ed equo. Credendo fortemente nel valore dell’alimentazione, Miomercato organizza incontri, eventi, progetti nelle scuole con ”Fata Merendina e la buona merenda” e molto altro ancora. Vi invitiamo a visitare i punti vendita, ma anche le malghe di montagna e le aziende agricole. Vi aspettano tante idee per il Natale, tessere fedeltà e buoni sconto (Miomercato è anche “PUNTO SERENO” e accetta gli scec). Inoltre sarà possibile avere consulenze di un medico nutrizionista e prenotare succulenti manicaretti per le vostre tavole sane e genuine. Perchè, come dice il motto di Miomercato, COLTIVIAMO BENE PER NUTRIRTI MEGLIO!

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arata di stelle del grande schermo sul red carpet del Festival del Cinema di Roma. Attrici e attori, registi e ospiti d’eccezione hanno animato i nove giorni del cinema di Roma, anche nella lounge più esclusiva, che anche quest’anno è stata il Lancia Cafè. C’era anche Look Live, il magazine dei grandi eventi, che ha informato ed intrattenuto i tantissimi visitatori, spettatori ed addetti ai lavori.

Il grande cinema a Roma

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Aperitivo allo Suite 53 antastico come sempre lâ&#x20AC;&#x2122;aperitivo targato Suite 53 di Piove di Sacco, accompagnato da tanta musica e sempre bella gente. Un ringraziamento sentito a tutto lo staff e soprattutto alla titolare Monica Bettinardi e al direttore artistico Raph-Poet, che sanno ogni volta come stupire e divertire con tanta animazione, dj, serate a tema con karaoke e musica live. Inoltre ogni sabato e domenica mattina dalle 04.00 alle 06.00 il locale Ă¨ aperto per la colazione!

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Michela e Nicola: un sogno diventa realtà Nella meravigliosa cornice di villa Valmarana di Mira, Michela e Nicola accompagnati dalle loro splendide creature, Matilde e Emma (due gemelline adorabili), domenica 25 settembre hanno coronato il loro sogno d’amore e il secondo compleanno delle loro bambine: un’emozione unica e irripetibile, onorati dalla presenza del sindaco di Adria Massimo Barbuiani A rendere tutto questo un giorno indimenticabile ci ha pensato la Sig.ra Isabella Marin, Wedding e titolare del negozio Ninfea di Adria, che con la sua maestria e la cura dei particolari ha fatto di “un sogno la realtà” al suono dell’arpa e del flauto senza tralasciare … un catering di altissima qualità come il “Leon D’oro “di Venezia.

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Expo Sposi a Cavarzere rande successo per la prima edizione di Expo Sposi a Cavarzere che ha avuto luogo nella bellissima location di Palazzo Silimbani. Ospiti d’onore dell’evento Marco Crepaldi, il volto più bello d’Italia, e Stefania Fico, finalista veneta a Miss Italia. La due giorni è stata organizzata e voluta da Cavarzere Sposi: un pool di attività commerciali del settore che si sono associate per dare un servizio completo a 360 gradi e che danno a tutti l’appuntamento al prossimo anno per la seconda e attesissima edizione.

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Quinto anniversario all’Ipercity di Albignasego con il Musical “Romeo loves Giuly” abato 22 ottobre l’Ipercity ha festeggiato il quinto anniversario dalla sua inaugurazione con il musical “Romeo loves Giuly”, appositamente realizzato per i festeggiamenti del Centro Commerciale e messo in scena nella piazza centrale del Centro. Tre le applauditissime rappresentazioni nel corso della giornata, seguite con grande entusiasmo da tutti i presenti. Le coreografie sono di Gianluca Frezzato coreografo e ballerino, che ha lavorato anche con Kylie Minogue e Ricky Martin, mentre la regia è stata affidata ad Andrea Vania di Ad Comunicazione. Lo styling è stato curato da Giulio Maragno. La festa si è conclusa con il taglio della mega torta alla presenza di Elisabetta Donola, Assessore alla Cultura del Comune di Albignasego, e di Monica Caldognetto Direttore dell’Ipercity. “Romeo loves Giuly” andrà in scena anche sabato 19 novembre al Palazzetto Polivalente di Albignasego, nell’ambito della rassegna dedicata ai musical “Sognando Broadway”.

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Inaugurazione di EVITA by Ribose

Musica e tanta bella gente per l’inaugurazione del nuovo locale EVITA by Ribose ad Adria, in via Amendola 4. La serata si è svolta all’insegna dell’ottimo servizio e del divertimento a cui ormai da anni Luca e Stefano ci hanno abituati. Un ringraziamento sentito al dj Gianluca Durante e a tutto lo staff Malibu, presenti alla serata. EVITA, il nuovo lounge bar ad Adria, dove potrete trovare ottimi vini e birre e tantissimi stuzzichini particolari, ma soprattutto sempre tanto divertimento.

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calde novità al Civico 28

l 31 ottobre si è tenuto aperitivo davvero molto speciale presso CIVICO 28 a Montegalda, in provincia di Vicenza, un delizioso negozio di arredo e tessile per la casa. Un appuntamento durante il quale Stefania e Chiara, le titolari, hanno mostrato tutte le calde novità per la stagione fredda, scelte accuratamente a Pitti Casa, per clienti molto esigenti e che desiderano prodotti unici, come la biancheria per la casa di Simand di Pistoia, Giuliana Ricami di Siena, che produce i tessuti in lino e cotone con i telai come si faceva una volta, l’Arcolaio di Teramo, Amandine, azienda francese che produce biancheria per la casa dal gusto tipicamente provenzale, e Designers Guild azienda inglese con articoli di stile decisamente moderno. Alla serata era presente anche Massimo Lunardon, artista del vetro. I suoi oggetti per la tavola, in particolar modo i suoi “goti” si possono trovare in molti prestigiosi ristoranti e nascono dall’idea di ravvivare pranzi e cene con oggetti colorati e divertenti.

altre foto di questo evento su

ph Nico Studio

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Masiero - “Prospettive d’Interni”: apre Il nuovo Show-Room

rande Inaugurazione Sabato 15 Ottobre a Salzano (Ve) del nuovo Show-room di Masiero - “Prospettive d’interni”, azienda leader nella fornitura del meglio per i serramenti e le porte per la casa moderna. In una nuovissima ed elegante esposizione di 400 mtq. Masiero ha presentato le sue collezioni di finestre ad altissime prestazioni di risparmio energetico, porte di design, e complementi d’arredo realizzati su misura. Pezzi selezionati che distinguono e danno prestigio a ogni abitazione. In un clima di grande entusiasmo, alla presenza delle autorità comunali e di ospiti qualificati il titolare Ennio Masiero ha provveduto al “Taglio del Nastro” di questa nuova e prestigiosa realtà, che si conferma come punto di riferimento in tutta la Regione per chi cerca serramenti e porte interne di alta qualità e raffinato Design per la propria casa. La visita allo show-room ed al laboratorio di ca. 1200 mtq, ha stimolato e sorpreso il vasto pubblico accorso per l’evento, allietato anche da un ricco buffet. Ennio e le sue collaboratrici commerciali Francesca e Daniela invitano tutti a visitare il loro Negozio ed ammirare le soluzioni più moderne ed attuali per arredare con classe la propria abitazione.

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7 Ottobre 2011, nasce Adria Sposi, il primo evento ad Adria dedicato ai futuri Sposi. È stato un intero week end espositivo quello dedicato ai futuri Sposi, allestito in un contesto elegante e raffinato, qual è Galleria Braghin Corso Vittorio Emanuele II ad Adria. Ebbene Si! Alla cittadina etrusca mancava un expo e quasi per caso dall’incontro di tre imprenditori: Roberta, Sabrina e Michele, è nata l’idea di coinvolgere altri imprenditori per creare ed allestire una fiera tutta dedicata ai preparativi necessari all’organizzazione del matrimonio. Grazie al variegato e ricco programma, l’expo ha assunto un’anima del tutto festaiola, all’insegna della qualità e del divertimento, dove i sacrifici e le difficoltà incontrate nel corso dei preparativi sono stati ampiamente ripagati. Questa la forza del credo dicono Roberta Sabrina e Michele credere nelle proprie potenzialità è l’ingrediente che fa superare ogni ostacolo, che porta al successo e che se condiviso viene amplificato. È stato bello conoscerci confrontarci e lavorare insieme formando una squadra affiatata. È per questo che già annunciamo un nuovo appuntamento tra febbraio e marzo prossimi e riconfermiamo Adria Sposi per l’autunno 2012.

Adria Sposi

ph Sabrina Degrandis · info: >www.adriasposi.it<

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Notte Rosa al Makkarone@Sugarreef Non delude di certo le aspettative il Makkarone nel nuovo Sugarreef. La notte tanto attesa non ha di certo deluso: venerdì 21 Ottobre per la prima notte Rosa con la coppia d’oro di Milano Marittima Sangio&Pigna ha fatto segnare il tutto esaurito. Una cena supercarica e poi un dopo-cena d’altri tempi, grazie alla voce di Pigna e alle selezioni musicali di Sangio prima e Mistericky poi. La notte rosa rimane una delle serate più imitate da tanti e di sicuro la più vissuta. Dopo 6 anni di storia il Makkarone ha il piacere di far divertire ancora come una volta, con la sua energia e con la sua voglia di far volare via tutti i pensieri di una settimana di lavoro. Makkarone è ogni venerdì allo Sugarreef insieme a tutta la famiglia dello Sugar e del VelaSummer che cura tutta la ristorazione. Aspettando Venerdì 2 Dicembre il grande compleanno dello Sugarreef che sceglie la serata del Makkarone per fare ancora più festa.

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ph Andrea Masiero

Via Adige, 8 路 35028 Piove di Sacco 路 Padova Monica Bettinardi 393 7773344 路

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