Life&People Magazine - Supplemento Villa delle Rose - summer 2016

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V I L L A D E L L E R O S E M A G A Z I N E SUPPLEMENTO DI:

LIFE & PEOPLE INTERNATIONAL EDITING: QUATTROESSE SOC. COP. ARL. DIREZIONE direttore@lifeandpeople.it DIRETTORE COMMERCIALE E MARKETING: STEFANO MARANGONI commerciale@lifeandpeople.it info@lifeandpeople.it 348 8552098 GRAPHIC DESIGNER: EMANUELE FEDELI grafica@lifeandpeople.it ADVERTISING LAGO DI GARDA E BRESCIA: ALTER EGO SERVIZI alteregoservizi@hotmail.it 366 5977076 REDAZIONE MILANO: VIA ENNIO 6/A MILANO MI FACEBOOK: LIFEANDPEOPLE Testata di proprietà di Mediaplan s.r.l. i.l.

registrazione Tribunale Pesaro 08/2012 Del 27.09.2012

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Music

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BOB SINCLAR 7


Dopo diversi gigs tra Peter e Villa delle Rose, cosa pensi di

questi 2 club? Ho suonato in diversi club qui a Riccione, non solo Peter e Villa ma anche Cocorico e Baia Imperiale, ma per quanto mi riguarda il Peter è la sala migliore, l’atmosfera ed il vibe che si crea qua è incredibile, come anche per la Villa, li è una situazione diversa c’è l’euforia estiva molte donne è un club molto chic di grande qualità. Preferisci suonare nei club o nei festival? Sicuramente club! La mia musica non è adatta per i festival, ho iniziato a suonare come dj nel 1994 con l’esplosione della musica elettronica, mentre si creava questo star sistem dei dj in tutto il mondo, ricordo che i festival che in quel periodo erano soliti fare esibire le live band iniziarono piano piano a creare situazioni con i dj riscontrando successo con il pubblico ed inizio cosi l’esplosione dei festival in giro per il mondo, soprattutto in America, si è iniziato tutto da li con l’esplosione della dance music nelle radio si è creato da li un nuovo trand mondiale. Ho suonato in diversi festival in giro per il mondo...ma non c’è nulla a che vedere con le sensazioni che ti da un club per me, l’atmosfera è totalmente diversa, ma soprattutto a me piace creare una storia con il mio dj set e sentire il calore del pubblico intorno la consolle. So che sei appena rientrato da miami per la wmc ci racconti qualcosa Si, la prima volta che andai a Miami era il 1998, il periodo di gym tonic, era incredibile in quegli anni. Il Wmc a Miami è l’occasione ideale per lanciare la tua musica per l’estate, mi ricordo quando ci scambiavamo le promo con i vinili, ora con una mail arrivi in tutto il mondo ma è comunque un occasione importante per parlare con tutti i dj andare nei party vedere le novità per la stagione e provare la tua musica, si la wmc è una grande test per le tracce estive. Quest’anno ho girato molto a Miami, ho suonato in diversi club è stato un wmc molto produttivo per provare in diverse situazione la mia musica per l’estate. Quale sarà secondo te il nuovo trand musicale per quest’estate? Secondo me il 2016 è l’anno dell’house music! L’edm la trovo molto in calo, anche se nelle situazioni dei festival fuonziona ancora molto, ma per me è morta..questo periodo musicalmente mi

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sembra molto simile agli inizi degli anni 90... il pubblico è molto vario è open mind e ci sono molte possibilità di scelta musicale, ma soprattuto ci sono dj di fama mondiale in ogni genere musicale. Nelle radio si sente molta deep house ma credo si andrà sempre di più nella direzione dell’house music! So che stimi molto i deejay Italiani, ho visto ad esempio che al tuo party a miami “angels of love” c’erano solo dj Italiani, quindi ti piace il nostro modo di produrre e di creare musica Si, bè io amo tutto dell’italia, amo la vostra cultura il vostro gusto nell’abbigliamento, il vostro cibo... tutto insomma! Ma soprattutto amo i mie fans Italiani, la cosa bella del mio pubblico qua è che mi seguono dagli inizi e non hanno mai smesso di amarmi e supportarmi, è molto diverso negli altri paesi devi sempre riconquistarti la stima del pubblicco, qua invece i fans non ti abbandonano mai ed il calore che trasmettono è unico Parlaci dei tuoi progetti musicali per il futuro Ho preparato il mio singolo per l’estate “someone who needs me” È la prima volta che produco un singolo per una label che non sia la mia, infatti uscirà per spinnin deep. Questo perchè in questo momento è la label piu forte, basta vedere i successi di Martin Solveig, Michael Calfan e molti altri, in questo momento la spinnin costruisce il dj, hanno il potere di creare il suo successo e credo di avere il disco perfetto per questa label. Per quanto riguarda i miei dj set, il progetto piu importante per quest’estate è la mia residenza al pacha di ibiza, tutti i sabati con il mio party Paris by night, quest’estate stiamo progettando molte novità ci sarà anche un evento con tutti i dj italiani con i quali collaboro... la mia residenza ad Ibiza è un progetto al quale tengo molto è molto importante per me e curo ogni dettaglio. So che ami lo sport e segui uno stile di vita molto salutare... nonostante i tuoi ritmi da dj sei in forma smagliante, dicci il tuo segreto Il segreto è il cibo! Noi siamo quello che mangiamo, sono molto attento alla mia dieta è molto importante per me ormai seguire questo stile di vita salutare mi aiuta e naturalmente faccio anche molto sport, il tennis ad esempio è uno sport che amo anche se non sono un gran che lo ammetto mi manca il talento ma ci provo!


Friday August 12th

BOB SINCLAR


Music

SOLOMUN Nato

in Bosnia-Erzegovina ma cresciuto musicalmente e professionalmente ad Amburgo, Solomun inizia a muovere i primi passi nella musica elettronica agli inizi del nuovo millennio, iniziando ad esibirsi come dj in numerosi club che contano. Dal momento in cui capisce che può vivere più che comodamente con il solo lavoro della sua passione, dedica a questo progetto anima e corpo impegnandosi in realtà veramente grandi come l’apertura di due etichette (Diynamic e 2DIY4) e di un club (EGO, dove musica house, techno e funk si mischiano in serate ricercate dirette dagli amici di sempre). La musica diventa duro lavoro, da coltivare con professionalità e dedizione: studio, produzione, tour si alternano e non possono che dargli profonda gioia di andare avanti per questa strada. Solomun ha svolto un ruolo importante nella ridefinizione europea dell’House Music, con produzioni, remix e dj set che hanno aggiunto di un freschezza e un tocco ultramoderno al genere. “Music is Moments” è la frase che più rappresenta la sua filosofia di vita. Solomun ama lo studio, questo è chiaro: la sua musica è sempre emotiva, viscerale,”. La sua ascesa stratosferica è iniziata nel 2012, dopo una leggendaria prima stagione a Ibiza con la serata dedicata alla sua etichetta Diynamic dal nome “Neon Nights” al Sankeys. Questo primo assalto l’Isola Bianca ha portato Solomun ad essere premiato con il DJ Awards di Ibiza e DJ of the Year da Mixmag Magazine. Anche per questa stagione estiva continua la sua one night ogni Domenica al Pacha “Solomun +1”. Siamo riusciti a scambiare due parole con lui prima della sua

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esibizione all’afterparty del MiF, il festival techno che si è svolto a Rimini il 7 e l’8 maggio. Per questa particolare occasione tutta la crew diynamic si è esibita al Peter in un afterparty incredibile dalle 4 alle 8 del mattino. Come sarà la tua residenza al Pacha di Ibiza quest’ estate? Siamo veramente felici dell’evoluzione della nostra one night “Solomun + 1” al Pacha. Da tre anni stiamo creando party incredibili in questo club. E in questo terzo anno la serata è veramente esplosa. Il club è stato imballato tutta la stagione da maggio a ottobre, l’atmosfera irreale, notti folli con afterparties ancora più folli. Tra i vari dj che hai ospitato, quale hai preferito? Questa è una domanda difficile….con il progetto “Solomun +1” invito solo dj veramente forti che non deludono mai. Ma alcuni dei miei preferiti questa estate sono stati dj Butch, Michael Mayer, Mano Le Touch, Sven Väth, Oliver Huntemann, Ame, Dubfire, Dixon, DJ Koze. Come è stato suonare ad Ibiza fuori dal Pacha, poi in party come l’ENTER e il Circoloco? E ‘stato grande, quest’anno volevo suonare un po’ di più sull’isola e oltre ad ENTER e Circoloco ho anche fatto il Cocoon con Sven Vath. Tutti e tre i party sono molto forti qui sull’Isola ed i club come Amnesia, Space o DC10 sono i top mondiali. Per l’ENTER ho avuto la possibilità suonare per tutta la notte in questa splendida terrazza dello Space ... un’esperienza incredibile. E questa è la cosa bella di Ibiza: avere così tanta varietà e scelta. Questo è unico nel suo genere.


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Saturday July 16th

ANDREA OLIVA


Music

DAVID MORALES & LITTLE LOUIE VEGA MUSICOLOGY…il party di David Morales il 23 Aprile al Peter ha

avuto come protagonista anche Little Louie Vega… con l’occasione scambiamo due chiacchere con loro prima di iniziare il dj set

Siamo molto orgogliosi di avere qua, questa sera al Peter Pan due leggende dell’House Music. Per un’edizione speciale di “Musicology”, il party dove David è resident qua a Riccione. Mr Morales ci racconta qualcosa di questo progetto come è nata l’idea di Musicology, e la sua opinione riguardo questo club Ogni volta che ho suonato qua, anche prima di iniziare con Musicology è stato sempre grande. Posso dire che ora il Peter Pan è secondo me il club migliore di Riccione…Anche per questo ho voluto creare questo progetto, una mia residenza qua una volta al mese dove sono l’unico dj in serata, il nome che abbiamo scelto…. Musicology è perfetto per far capire che la musica è l’elemento fondamentale, è un viaggio musicale di cinque ore che racconta la mia storia. Ho deciso che questo era il club adatto per me perché ha una grande storia nell’house music ed il mio rispetto, l’atmosfera che si crea è magica e non vedo l’ora di scoprire la Villa delle Rose quest’estate Ora una domanda per Mr. Vega ci racconti qualcosa del tuo nuovo album “ Louie Vega starring xxviii” con oltre 25 artisti e 28 tracce, un lavoro pazzesco che combina house funk latin soul e gospel Si, questo è il primo album che faccio come mio progetto personale, e l’ho voluto fortemente ora, per unire in un unico lavoro tutto quello che ha contribuito alla mia idea di house music. Ci sono molte collaborazioni con tutti gli artisti più vicini al mio mondo sia della vecchia che della nuova generazione. L’obbiettivo che avevo con questo album era quello di riprendere gli elementi cult delle produzioni house degli anni 90 e riproporle in versione moderna. Ci ho messo due anni per completarlo, è stato registrato in gran parte a New York, con tutte queste collaborazione ci vuole tempo per riuscire ad unire i cantanti e musicisti…ma il risultato ottenuto è esattamente ciò che volevo. Ora una domanda ad entrambi..quando suonate insieme come questa sera…in che modo sviluppate il vostro dj set? E’ un back to back? un disco a testa? Immagino che niente sia preparato prima ma questo significa che c’è un grande feeling tra voi… Vega ” Si può dire che conosco David da quando ho iniziato la mia carriera, quindi per me è molto naturale lavorare con lui, c’è

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una connessione tra noi un feeling che non riesco a spiegare ma funziona! Non prepariamo mai niente prima…abbiamo la nostra musica i nostri stili si amalgamano perfettamente, insieme spaziamo molto dal passato al presente è un viaggio musicale che trasmette al dancefloor tutte le esperienze che abbiamo fatto in giro per il mondo. David “ Siamo della stessa generazione musicale, abbiamo ascoltato le stesse cose e suonato insieme per anni per questo c’è feeling. Abbiamo stili diversi ma insieme siamo come un unico spirito e tutto accade in maniera naturale, non è un back to back perché possiamo suonare mezz’ora, un ora a testa e poi fare il resto insieme con acapelle qualche loop…ogni set insieme è diverso ma è tutto naturale ed è per quello che funziona. Quello che facciamo insieme è educare le personale con la nostra cultura musicale con il nostro stile. Ora una domanda tecnica, ci spiegate qualcosa degli strumenti che usate per mixare, come ad esempio il vostro mixer, alpha recording system che ha un suono unico Si, il nostro set up per i dj set è molto particolare. Per quanto riguarda il mixer diciamo che la base di tutto è il fatto che non è digitale, è un suono puro senza processori senza effetti…inoltre usando il rotary cambia la dinamica del mixaggio; questo insieme altri strumenti che usiamo crea un potenza senza eguali nel nostro set. Questa purezza del suono sarebbe impossibile con altri mixer, per la nostra musica abbiamo bisogno di trasmettere limpidità…ce lo meritiamo perché lavoriamo ancora con strumenti reali quando produciamo, spendiamo molto per i cantanti per i musicisti e serve qualcosa che sia in grado di riprodurre il nostro lavoro in un club. Raccontateci i vostri progetti futuri e come vedente secondo voi il futuro dell’house music Nel prossimi anni continueremo a fare ciò che abbiamo sempre fatto perché è la nostra ragione di vita. Continueremo con le produzioni con il nostro sound che ci distingue, e continueremo a fare i nostro dj set insieme i king of house, oltre che ha girare il mondo da soli…Per quanto riguarda il futuro dell’house music credo che ci siamo tra le nuove generazioni figure molto valide… che conoscono il passato e sono propositivi e pieni di idee. Il segreto è la collaborazione tra noi old school, che abbiamo in un certo senso creato questa scena, ed i nuovi talenti. Il bello della musica è la condivisone bisogna condividerla tra artisti per creare sempre qualcosa di nuovo.



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Music

MICHEL

CLEIS Dopo diverse date tra Peter e Villa possiamo dire che ormai

fai parte di questa famiglia cosa pensi di questi due club? Quali sono le differenze tra loro? Peter e Villa sono due locali diversi tra loro, almeno per quanto riguarda la mia esperienza qua, il Peter quest’anno è cambiato molto rispetto l’anno scorso, si percepisce una forte energia dentro il club ma il pubblico è un po’ più difficile da trattare rispetto alla Villa. Naturalmente d’estate c’è un euforia diversa in Villa c’è un gran sound sistem e per me è più facile proporre il mio dj set…poi ci sono un sacco di donne quindi tutto funziona alla grande Cosa cambia secondo te tra i club Italiani ed i club europei al di fuori dall’Italia, il tuo dj set varia in base al paese in cui vai? Secondo me la differenza non dipende dal paese ma da club a club, il mio dj set cambia in base al mood del locale in cui mi trovo. Spesso mi capitano club molto underground dove puoi proporre un set un po’ più duro, più techno. Altre volte invece ci sono situazioni più fashion con un pubblico più femminile, allora in quel caso cerco di dare un taglio più morbido. La cosa fondamentale per un club rimane comunque il sound sistem che fa sempre la differenza Parliamo di “Marvinello”, un super disco, ha spopolato ovunque, estate inverno, funziona sempre e la suonano tutti! Come si fa a creare un hit mondiale del genere? Ma guarda non lo so propio, è partita come una promo che volevo usare per i miei dj set nel 2012, ho fatto un collage di varie cose…. la voce era Marvin Gaye ma l’ho fatta ricantare, poi una parte del beat era di Klement Bonelli che poi è diventato collaboratore. Dopo un po’ di tempo che lo suonavo e vedevo che funzionava sempre allora ci siamo detti perché non pubblicarlo, e da li è partita. La cosa incredibile di questa pezzo è la longevità ormai sono quasi quattro anni che lo propongo ed ha sempre funzionato. Il fatto che la traccia sia partita da una nicchia, dai club underground, e poi sia diventata un successo mondiale quindi anche passato in radio, diventando conosciuta anche da un

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pubblico commerciale, ti crea qualche fastidio o qualche critica magari dai “puristi” del settore? Assolutamente no, sono strafelice di questo, perché è la dimostrazione che non bisogna per forza fare edm per passare in radio, e questo è molto importante per chi produce pezzi di questo genere come me. Il crossover secondo me non è un problema, a me interessa far ballare la gente e con marvinello ho raggiunto il mio scopo, la cosa importante quando si crea musica secondo me è capire lo scopo finale che deve avere, io volevo fare un disco per far ballare tutti. Se si hanno le idee chiare poi i progetti funzionano Parliamo di nuove produzioni, uscirai con un nuovo disco per Pampa Records nella compilation Pampa vol 1, si chiama “Un Prince”. Parlaci un po’ di questo nuovo progetto E’ il primo pezzo che ho fatto per il mio album, è un pezzo da ascolto non da ballare, gira ad 80 bpm. Volevo fare qualcosa di diverso di più armonico, era un opportunità per presentare un altra parte di me che il pubblico non si aspetta. Spaziare tra i generi fa bene, diventa una necessita, fa bene uscire un po’ dal mood da club è stimolante per un produttore. Raccontaci la tua vita da dj, come fai ad incastrare tutto, tra famiglia, produzioni e serate in giro per il mondo, come riesci a trovare il tempo? Non lo so nemmeno io. Certamente bisogna fare delle rinunce, a volte cerco di prendere meno date per rimane un po’ con la mia famiglia o concentrarmi sulle produzioni. Naturalmente la famiglia per me sta al primo posto, a volte sento la necessita di passare più tempo in studio. Bisognerebbe riuscire a programmarsi le cose, io in questo sono un po’ sbadato e non riesco a ritagliarmi i giusti tempi. Progetti estivi, che novità hai per l’estate? Farò Vagabundos al Pacha poi Luciano & friends al Destino poi ci saranno anche delle sorprese ma ora non posso dire niente. Quest’estate le baleari vanno fortissimo secondo me sarà un estate pazzesca gli alberghi sono sold out e si aspettato tutti la stagione dei record.


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Saturday August 06th

MICHEL CLEIS


COTRIL DREAM

Alla base dello straordinario successo di Cotril ci sono È il mondo delle ambasciatrici e testimonial Cotril (in molti fattori, ma soprattutto una filosofia unica, che mette al primis Belen Rodriguez), il mondo che vede l’azienda centro di tutto le donne e la voglia di ascoltarle, consigliarle, protagonista di red carpet e camerini sempre più importanti valorizzarle ed esaudire ogni loro (dalla Milano Fashion Week al Festival di desiderio. Insomma: renderle parte È italiana, totalmente Sanremo, fino alla Mostra del Cinema di di un sogno. Grazie alla ricercatezza Venezia). Questa legittimazione da parte e qualità dei suoi prodotti, Cotril è indipendente e, negli del mondo della moda, del cinema e dello diventata intatti, in breve tempo, uno ultimi anni, è l’azienda spettacolo ha permesso all’azienda di dei marchi più amati e utilizzati nei diventare sempre più forte: l’esperienza camerini delle star, nei backstage dei che sta facendo maturata sui set e sulle passerelle è il set cinematografici e nelle passerelle letteralmente sognare Dna che viene consegnato da Cotril della moda. Questo legame a doppio sia ai clienti parrucchieri, che hanno la filo al mondo del fashion e dello gli hairstylist garanzia di utilizzare gli stessi prodotti spettacolo viene subito intercettato impiegati dagli hairstylist più autorevoli, dagli haistylist più esigenti che, grazie a Cotril, si sentono sia alla cliente finale, che si vede trattata con gli stessi immediatamente parte di un mondo affascinante e pieno prodotti che vengono utilizzati per le star. di glamour fatto di Shooting esclusivi, di Show grandiosi e di Collezioni internazionali.


Music

TOMMY VEE & MAURO FERRUCCI

Dopo tante serate tra Peter e Villa, siete parte della famiglia, parlateci del vostro ricordo più bello, della serata che più vi ha emozionato in questi due club, di come è iniziata la vostra esperienza lavorativa in questi club T: Veramente difficile sceglierne uno su tutti in questi ormai 17 anni di mia collaborazione. Mi ricordo però bene, una delle tante albe alla Villa, Mauro suonò il promo di Cassius “sound of violence” per la prima volta... lo avevamo da qualche giorno e ci piaceva un sacco quindi decisi di andare in pista e ballai da quel momento in poi con tutti i ragazzi dello staff... etc... belle cose... emozioni vere. M: Fu la mia prima volta che suonai la nostra nuova produzione “Point of View”.. Un intro di 2 minuti che svuotò per l’unica volta in 23 anni la pista della Villa... E poi diventò il disco più ballato dell’estate... Oltre a lavorare in maniera singola nei club più cool di tutto il

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mondo, avete anche la vostra serata back2back dove dividete la consolle creando un dj set unico per energia e personalità. Parlateci di come è nato questo progetto, di come si sviluppa un vostro set insieme e soprattutto della vostra residenza al Blue Marlin ad Ibiza T: Questa idea nasce quasi per scherzo... Mauro ne parlò con uno dei soci ancora 9 anni fa e decidemmo di fare alcune domeniche con questa formula alternativa che si rivelò fortunata...anche quest’anno saremo al Blue Marlin...questa volta di sabato per 4 super parties. Hot Tracks Summer KYDUS - AZUCENAS MONKEY SAFARI - ON (PACO OSUNA REMIX) GEMINI VOICE ARCHIVE - DESTELLOS DE LUZ Y OSCURIDAD MARIBOU STATE - RITUALS (SASHA REMIX) PAUL WOOLFORD - FOREVERMORE


TOMMY VEE al secolo Tommaso Vianello classe ‘73 nato a Venezia, dj e producers, co-proprietario insieme a mauro ferrucci dell’etichetta airplane record! La sua carriera come produttore discografico è iniziata dopo l’incontro con Spiller nel 1998. Il loro primo successo internazionale fu Laguna EP , pubblicato dalla rinomata etichetta inglese Azuli. Nel 1999 ha creato con i suoi amici Keller e Sisco un team di produzione chiamato Moltosugo , che ha iniziato una collaborazione con Mauro Ferrucci e Frankie Tamburo , fondatori della casa discografica “ Airplane! Records “. Inizia cosi un’attività da producer piena di successi e soddisfazioni, oltre ai singoli di successo, “la serenissima, stay, anthouse” presenti nelle top ten internazionali, ci sono moltissimi remix per artisti internazionali ed anche Italiani. Tommy è regular guest nelle migliori discoteche d’Italia e d’Europa nel 2010 nasce il progetto Back2Back con Mauro Ferrucci tutt’ora presente al Peter Pan, Villa Delle Rose , Blue Marlin di Ibiza

MAURO FERRUCCI Oltre un ventennio nelle console di mezza Europa, e come produttore raggiunge le vette delle classifiche di tutto il mondo. Inizia a suonare nei primi anni 80, e si mette in risalto per essere l’unico promotore del movimento musicale “New Wave”, con questo si sposta in Spagna, a Palma di Mallorca dove rimane qualche anno spostandosi tra Barcellona e Ibiza; ed e’ li, che a meta’ degli anni 80 si avvicina al mondo della House Music. Torna in Italia nel 1987 dove inizia a lavorare in molti locali tra cui Il Muretto, Villa delle Rose, Pineta, Pascia’, Lido, Paradiso, Area City, etc. Nel 96 l’incontro con il dj Italoamericano Frankie Tamburo, con il quale crea l’etichetta Airplane! Records, e subito iniziano i successi. oltre 400 dischi, una nomination agli Mtv Awards, la palma d’oro al festival di sanremo nel 2004 come miglior produttore, 11 numeri uno tra Uk e Usa, 42 top ten, insomma un vero tripudio.

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Music

DJ MAPPA

Massimiliano Pasini, in arte Mappa inizia la sua avventura

musicale come musicista nel lontano 1992 quando inizia a suonare il pianoforte. Dopo anni di studi di musica classica e di composizione al conservatorio di Pesaro “Rossini”, cambia completamente direzione musicale quando comincia a collaborare in studio di registrazione con DJ e Producer della sua zona . A quel punto nasce la passione per il mondo della Disco e dei DJ e soprattutto per le tecniche di registrazione e produzione musicale. La carriera di Mappa è piena di successi musicali con produzione per etichette del calibro di Purple Music, D-Vision, Hotfingers, Prison Entertainment e altre. Attualmente è resident dj al Peter ed alla Villa delle Rose

Mappa raccontaci come è iniziata la tua avventura nella famiglia Peter e Villa ed il ricordo più bello che hai di questi due club: Fino dai primi anni 2000 lavoravo nei vari locali della riviera Romagnola (tra i più significativi Peter Pan fino al 2005, Prince e Byblos fino al 2007) ma con i Buffagni non avevo mai avuto l’occasione di collaborare. Per caso nell’estate 2007 mi chiamarono per una serata alla Villa delle Rose e da lì nacque la collaborazione che dura a tutt’oggi… Per quanto riguarda il ricordo più bello è

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difficile dire quale, perché c’è ne sarebbe più di uno. Tanto per citarne qualcuno: le varie serate in cui ho lavorato al fianco di Guest Internazionali del calibro di Mark Knight, David Penn, Michel Cleis, Franky Rizardo, Sam Divine, MK, Little Louie Vega e la lista continua a non finire. Da molti anni sei resident nei due locali più importanti nel panorama clubbing Italiano ed hai condiviso la consolle con guest di grande livello. Quale tra questi hai apprezzato di più? Tra le varie guest quello che veramente ho apprezzato più di tutti è Franky Rizardo, che nonostante la giovane età rispetto a quelli già citati poco fa ha un gusto musicale sopraffino e una marcia in più… Hot Tracks Summer 2016 David Penn & Sandy Rivera - Listen Again feat. LZ Hall Damian Lazarus - Sacred Dance Of The Demon (Gorgon City Remix) Gershon Jackson - Take it Easy (Sonny Fodera & Mat.Joe Remix) Riva Starr feat. DJ Sneak - In Da House Tonight (Detlef Remix) Basti Grub, Natch! & Dothen - Oh Baby Dance



Music

TANJA MONIES La regina della Villa! Nata a Copenhagen, da anni è il simbolo del Peter Pan e della Villa delle Rose.

Peter Pan e della Villa delle Rose. Definirla vocalist è riduttivo, Tanja è un artista della notte, un vulcano di energia e positività. La sua grande presenza scenica e la sua voce graffiante l’hanno resa celebre in tutta la scena dance europea. Ciao Tanja raccontaci com’è nata la tua avventura nel mondo del clubbing? Sono arrivata in Italia per studiare teatro a Firenze. Ero, e sono tutt’ora, appassionata di Dario Fo, avevo 18 anni. In un anno ho imparato l’italiano e a 19 anni, sempre seguendo Fo mi sono spostata in Francia. Là ho conosciuto Mauro Ferrucci, ho lavorato con lui in un programma TV chiamato Crazy Dance, per poi tornare, sempre con Mauro in Italia. Circa 22 anni fa ho avuto il mio esordio al Cenerentola di Modena. In quel locale ho conosciuto Roberto Buffagni e Sandro Acerbi. E’ nata da lì un’amicizia preziosa che ancora ci accompagna nel lavoro e nella vita. Da lì poi Paradiso e finalmente Peter Pan e Villa delle Rose. Sei il simbolo del Peter e della Villa, fai parte di questa famiglia fin dall’inizio, raccontaci il tuo ricordo più bello, quello che più ti ha fatto emozionare? Il ricordo giù bello che ho riguardo il mondo della notte è legato alla Villa delle Rose. Avevo inventato un jingle circa 20 anni fa, che nessuno cantava in serata, ma poi, a distanza di qualche anno,

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lo stesso jingle è divenuto una sigla cantata da un coro di 4.000 persone! Veramente emozionante. Hai lavorato con i dj internazionali più famosi al mondo... sappiamo che spesso alcuni dj preferiscono lavorare senza vocalist, ma tu non hai mai avuto problemi e riesci sempre a farti apprezzare da chiunque divida la consolle con te...spiegaci come fai. Quando lavori con un dj italiano non ci sono problemi. Ma quando sei con un dj internazionale, il segreto è quello di ascoltarli almeno mezz’ora. Apprezzano questo perché capiscono che li studi e che il tuo obbiettivo è dare un contributo alla serata. Devi lavorare non come prima donna, ma per aiutare il dj nel coinvolgere il pubblico. Che cosa consigli ai vocalist emergenti? Imparare a battere le mani a ritmo. Il consiglio è ascoltare la musica e contribuire, non fare il fenomeno! 3 aggettivi per descrivere il Peter Pan È “the club”, l’atmosfera perfetta È un teatro È il locale più bello d’Italia! 3 aggettivi per descrivere la Villa delle Rose Emblema della dolce vita Energia positiva La villa è l’alba!


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Music

DON JOE Si è appena conclusa la prima stagione che hai vissuto da dj resident al Peter Pan, come descriveresti questa esperienza? Questa è stata per me la prima residenza in Emilia Romagna, ho avuto tempo fa esperienze simili a Milano e a Forte dei Marmi, ma questa è sicuramente la più sentita. Da ragazzo ho frequentato questo locale come cliente, poter ora suonare la mia musica in questa console è chiaramente la realizzazione di un sogno. Ho potuto constatare una grande risposta di pubblico nonostante hip-hop e R’n’B non siano generi soliti del Peter.

OPENSOUND è stato il titolo dei venerdì notte che ti hanno visto protagonista della console. Com’è stato mescolare due generi tanto differenti come l’hip hop e l’house music? Sei stato libero di organizzare la tua performance o hai avute delle limitazioni dovute di scaletta complessiva della serata? In realtà sono stato libero di scegliere con tranquillità la mia scaletta. Ho selezionato i miei 20 dischi preferiti, che utilizzo per scaldare il dance floor e che suono in tutti i club che giro, poi ho selezionato delle nuove tracce per avvicinare il pubblico al mio genere. Insieme a Pietrino e Federico, dei 2nd Roof Music, abbiamo studiato un crescendo musicale partendo da 80 bpm fino ad arrivare ai 100, a quel punto entro io in console ed arrivo fino a 120 bpm; in questo modo si crea la giusta apertura per i dj che proseguono con il programma house. Non vedo l’ora di sperimentare questo format in versione estiva: poter suonare alla Villa delle Rose è un’emozione grandissima, non esiste secondo me un altro locale baricentro come questo, che possa collegare musicalmente tutta Italia. Parlaci della tua nuova etichetta Dogozilla Empire. Abbiamo notato che hai inserito produttori di differenti età, come mai questa esigenza? Quali sono le skills che cerchi in questi elementi? Creare una crew di produttori era un desiderio che avevo da tempo, sono riuscito ad unire un gruppo di ragazzi dai 18 ai 26 anni provenienti da background musicali molto eterogenei, trap, dubstep, R’n’B, hip hop classico, tutto per poter sperimentare insieme a loro. Sono persone talentuose che vogliono rivoluzionare i loro stili, lavoriamo insieme a stretto contatto, io li coordino e faccio la parte del maestro. Siamo interessati alla ricerca musicale e questo è veramente bello. Il fenomeno Rap sta crescendo sempre di più anche in Italia. Un fenomeno main stream può stravolgere quella che è la natura del genere?

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Questo può essere solo un bene! In America il Rap è un fenomeno main stream da anni, ma non per questo ha perso il suo significato originario, finalmente anche da noi in Italia il genere è uscito dalla nicchia e la soddisfazione più grande sono i dischi di platino che finalmente stanno raggiungendo i pezzi di artisti di questo genere. L’hip hop sin dalla nascita ha seguito 2 filoni principali, quello più pop e quello più classico underground. E’ interessante riuscire a trovare queste due nature unite nelle produzioni attuali; sto lavorando con dei ragazzi di Secondigliano di Napoli (Vale Lambo e LeleBlade) e loro uniscono una musica molto moderna a un testo crudo nei contenuti. Internet con le infinite piattaforme che propone ha dato una spinta fondamentale allo sviluppo del genere perché non sempre le produzioni dell’hiphop vengono passate in radio. Che progetti stai portando avanti in questo momento? Come Club Dogo in questo momento stiamo portando avanti dei progetti solisti, lavoriamo sempre a stretto contatto, confrontiamo le nostre idee e produzioni, ma ognuno le sviluppa in maniera autonoma. Chissà, forse domani torneremo insieme. Come dicevamo prima le mie energie sono concentrate su Dogozilla, lavorare con questi ragazzi mi entusiasma veramente molto, sono ormai 15 anni che non mi fermo mai nella produzione e sento di avere ancora una gran forza. Ho un ragazzo giovanissimo Yung Snapp, produce R’n’B, mi sta dando belle soddisfazioni. Come sei così riuscito a diventare così influente nella cultura rap italiana? Se sono così influente nella produzione rap italiana è grazie alla sperimentazione che porto avanti da sempre. La mia passione è continuamente alimentata da tutto ciò che mi circonda, insieme ai Club Dogo, siamo appassionati conoscitori della musica, proveniamo dall’underground, veniamo dalla cenere delle Posse (gruppo rap di protesta romano a cavallo tra la fine degli anni ’80 e primi anni ’90, una delle prime sperimentazioni italiane del genere. ndr), ma puntiamo sempre alla novità. I suoni con cui siamo usciti nel primo album non esistevano, questo ci ha resi l’icona hiphop che siamo ora. Con questo non dico che vogliamo a tutti i costi creare il pezzo radiofonico, facciamo cose che ci piace fare e funzionano. Se vuoi vivere di musica non devi far conoscere solo il lato negativo della tua persona, non devi essere statico, devi abbandonare i vecchi stili e sperimentare. Il segreto è che mentre faccio musica, mi diverto veramente un sacco!


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MAURIZIO MONTI Maurizio Monti, un instancabile artista della notte…

creatore… art director… performer… tutto questo e molto di più hanno reso Maurizio Monti famoso in tutto il mondo? La tua carriera è incredibile, possiamo dire che hai contribuito a creare quello che oggi è il mondo della notte nella riviera romagnola…in ogni locale di livello c’è sempre la firma del signor Monti. Raccontaci i tuoi primi approcci con il mondo della notte, e lo sviluppo della tua carriera fino ad ora. Ho iniziato come ballerino e performer, tra sfilate ed eventi legati al mondo della moda, come il Pitti a Firenze, adoravo la musica e frequentavo tutti i locali. Sono diventato un personaggio della notte senza rendermene conto, amavo ballare stare con la gente ed adoravo David Bowie che per me è stato di grande inspirazione. Il primo locale in cui ho lavorato era il Ripa Discoscesa qualcosa di rivoluzionario era a Rimini ed era incredibilmente d’avanguardia, poi c’è stato L’Ethos Mama Club a Gabicce, una vera rivelazione, il primo locale house in Italia, molto underground, il primo a chiamare dj stranieri famosi in tutto il mondo per l’house, era un luogo dove gli stilisti venivano a prendere ispirazione, c’erano tutti i più cool. Poi da li il Matis a Bologna e dopo poco L’Echoes nato dalle ceneri del vai victis. Ad un certo punto la discoteca non mi bastava più avevo ancora voglia di ballare così ho inventato il diabolika il primo after hour in Italia Sei uno dei personaggi che ha fatto più tendenza a Riccione, da grande amante della moda e dell’arte riesce sempre a stupire il tuo pubblico spiegaci come nascono le tendenze notturne? Le tendenze nascono da sole di notte. Di notte accade qualcosa di magico qualcosa di chimico Prima senza internet e tutta la tecnologia di oggi, eravamo

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influenzati più dalle persone che incontravamo per questo la discoteca era un luogo di creatività, eravamo meno condizionati. L’arte è ovunque, musica, moda fotografia, arte figurativa sono tutte collegate ogni artista prende spunto da ognuna di queste cose Oggi la tendenza è collegata al denaro purtroppo ci sono troppi fini commerciali che uccidono l’arte. Cosa pensi del mondo del clubbing odierno Non si può fare un confronto, purtroppo il mondo è cambiato, io ho vissuto anni di spensieratezza nei quali tutti pensavamo di più a divertirci, ora è diverso, la psicosi della crisi crea tensione tra le persone e tutto questo si riversa anche nel mondo del club. I locali sono sempre in evoluzione, sono migliorati molto nella tecnologica e nei servizi il livello è sempre più alto ma la costante rimane una, bella musica con grandi dj Hai qualche sogno nel cassetto ancora da realizzare? Quali sono i tuoi progetti futuri? I miei sogni nel cassetto sono molto personali e legati di più alla mia vita privata, voglio vivere il mio futuro insieme all’arte sto coltivando dei progetti ma non voglio parlarne Cos’è per te il Peter Pan palestra musicale cosmopolita metropolitano ….la Villa delle Rose leggiadra è vacanza una grande boiler room


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CIUFFO & FRANKIE P.

Ciuffo, Frankie da anni ormai fate parte della famiglia Peter e Villa raccontateci il ricordo più bello che avete di questi due club Il Peter è sicuramente la main room italiana dal “sapore” piu’internazionale in questo momento. Suonare in questo Club è un mix di storia e innovazione che lascia a noi artisti la possibilita’di proporre un sound esclusivo tutto da vivere. La Villa delle rose invece è il club che ci emoziona di piu’come artisti,dopo aver percorso il “sentiero della notte” alla Villa si vive un esperienza unica all’l arrivo dell alba, la musica in quel determinato momento diventa pura emozione!! È il nostro club!!! Come è nato il vostro progetto Double Clash, come si sviluppa il vostro set back to back? Nato circa due anni fa per esigenze tecniche in un evento a Madonna di Campiglio,ci siamo trovati in due in consolle con quattro lettori..e’ uscita fuori un seratone ahahahahIl Double clash e’ oltre il concetto di (back2back, oltre sicuramente il concetto di un disco a testa)questo e molto altro e’ il double clash:un cocktail esplosivo nel quale si miscelano passione,conoscenza musicale,interazione con il pubblico e grande amicizia nonche’,grande rispetto professionale tra noi.Il risultato e’un vero

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e proprio mix di musica ed effettistica con quattro mani sul desk.. Uno spettacolo molto energico e scenografico. Secondo la vostra esperienza com’è migliorata o peggiorata negli anni la nightlife? La dissaffezione nei confronti dei club esiste, inutile negarlo.In Italia si e’ finalemnte iniziato a parlare di festival quando nel resto del mondo esistono da anni.Noi stessi abbiamo partecipato ad eventi di questo tipo e si e’ trattato di esperienze uniche e fantastiche,siamo convinti pero’che solo dal Club ,dalla sperimentazione e dalla ricerca si potra’pensare di far ripartire la nightlife! Hot Tracks Summer 2016 WoW - ”Dance in the sunlight” Re edit Double Clash ArtBucket - “jonjo Jury” Xinobi Remix DJ SNEAK & RIVA STARR “In da house tonight” CARL BEAN “was i iwas born this way” Un calssico delle chiusure emozionali alla villla delle rose RYAN BLYTH “trust me “love steppa remix


Frankie P., al secolo Paolo Franchi nato a Roma, una grande

passione per la musica trasmessa dalla famiglia lo porta ad iniziare subito la carriera da dj. Tra i suoi punti di forza, sicuramente la determinazione, la continua ricerca,la sperimentazione di suoni inediti e la professionalità: alla domanda “quali sono i locali più significativi della tua carriera?” Frankie risponde con naturalezza che ognuno dei locali in cui ha lavorato è stato in grado di insegnargli qualcosa.

Ciuffo dj, al secolo Stefano Canini, da più di 30 anni dietro le più

importanti console d’Italia, Ciuffo inizia la sua carriera, quando non era ancora noto il fenomeno house music. Questo fa di lui uno dei pionieri di questo genere, uno di quei dj che hanno fatto del clubbing italiano ciò che è oggi.A partire dai club della Riviera Romagnola, dove era nato e cresciuto. Attualmente è resident al Peter Pan e alla Villa delle Rose a Riccione, ed al Des Alpes a Madonna di Campiglio

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SYLVAIN ARMAND Sylvain, dopo diverse date tra Peter Pan e Villa delle Rose, cosa

pensi di questi due club? Peter Pan è per me un sogno d’infanzia. Andavo a Rimini quando ero adolescente circa 15 anni fa per comprare vinili. Eravamo io e un gruppo di amici a Riccione ed ho visto i grandi dj del mondo suonare in questo club. E ‘stato incredibile! Mi sento sempre più parte della famiglia Peter Pan e sono davvero fiero di esserlo. Il Peter Pan è un luogo unico e per me uno dei migliori club del mondo. C’è una grande energia e la gente si gode veramente la musica, non importa chi sta suonando il pubblico mostra sempre un grande rispetto per gli artisti, e questo non ha prezzo. Soprattutto tutto lo staff del Peter che mi sostengono fin dall’inizio. Ho scoperto Villa Delle Rose, per la prima volta lo scorso anno nel mese di luglio e quella sarà una notte da ricordare per sempre. Axwell & Sebastian Ingrosso si sono arrivati alla Villa dopo il loro set

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al Cocorico quella stessa notte e abbiamo festeggiato tutta la notte insieme fino all’alba! E’ stato folle! E ora, parliamo un po’ dei tuoi progetti estivi, Italia, Ibiza ecc. Questa estate per il terzo anno consecutivo lavorerò con i miei amici Axwell & Ingrosso nella loro residenza settimanale all’ Ushuaia ad Ibiza ogni mercoledì.Ti anticipo già che sarà una pazza estate! Nel frattempo sto lavorando a nuove produzioni musicali. Ho appena rilasciato un gran remix per il singolo di Martin Solveig: “Heartbeat” che è uscito su Africanism (etichetta di Bob Sinclar) Il prossimo progetto sarà un nuovo remix per Subliminal Records, l’etichetta di Erick Morillo, ma non posso dire di più per ora Inoltre sto pianificando un grande tour estivo in tutta Europa dalla Spagna alla Grecia, Montenegro, Saint Tropez, Londra, Germania, Lussemburgo, Svezia e, naturalmente, di nuovo al Villa Delle Rose per alcune nuove notti memorabili.


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MAX BRIGANTE RADIO… TELEVISIONE… DISCOTECA…. aggiungere altro? Sei un dj, uno speaker radiofonico(della radio numero 1 in Italia 105), conduttore televisivo (hip hop tv), ideatore creativo ed artistico di un brand (Mamacita). Come riesci a fare tutte queste cose….e tutte a questi livelli così alti e di successo? Come canta il mio amico Lorenzo “Sono un ragazzo fortunato”. Faccio molte cose è vero, anche più di quelle indicate nella domanda, ma sono tutte catalogabili nella categoria “passioni”. La Musica è al centro di tutto ed è proprio li che avrei voluto collocarla da bambino. Non credo di avere nessun talento particolare se non quello di impegnarmi molto in ciò che faccio. Tra le mille cose di cui ti occupi la radio è il tuo lavoro principale… Parlaci del tuo programma su radio 105 (105 mi casa)…e di come è iniziata la tua avventura in radio ed il tuo percorso fino ad ora Ora che arriva l’estate…Ripartirà la Isla 105…quali sono i nuovi progetti con la radio? Non so cosa sia prioritario nella mia vita. Come dicevo prima la musica è al centro e non mi pongo il problema di ordinare la mie attività secondo un ordine gerarchico. La radio è importante perché è un’estensione di me stesso. La faccio da sempre ( ho iniziato nel 93 ) , non ho mai smesso di farla e non ci penso minimamente a smettere. Ho iniziato un po’ come tutti dalle piccole radio private, per arrivare poi ai grandi network secondo la mitica regola che da cosa nasce cosa. “105 mi casa” è proprio il mio programma. E’ ciò che avrei sempre voluto fare in onda, cucito addosso centimetro per centimetro, giorno dopo giorno. Ho portato in radio le chiacchierate informali che solitamente io e i miei amici facevamo a cena o nei backstage dei concerti. La famiglia di 105 è qualcosa di veramente importante e sono orgoglioso di farne parte. E’ un luogo magico dove le idee prendono forma, ed infatti anche quest’anno io e Andrea Pellizzari ce ne andremo a Formentera per la 3° edizione de “La Isla 105”. Pensavamo ci chiudessero il programma dopo 2 giorni, ed invece ….. Oltre ad essere un grande dj hip hop sei anche uno dei maggiori esperti Italiani del genere… Parlaci della scena hip hop italiana come si sta evolvendo? Inoltre stai avendo un successo strepitoso con Hip Hop Tv qual’è il segreto di questo programma? Per me l’hip hop è sempre stato e continua ad essere un interessante movimento culturale. Sono felice di aver contribuito allo sviluppo di questa cultura nel nostro paese. Le radici ora sono ben salde, la pianta cresce e continua a dare nuovi frutti. Ci saranno annate più

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o meno redditizie ma non c’è dubbio che ormai l’hip hop in Italia è una grande realtà. La nuova generazione è forte, lavora bene e raccoglie subito consensi perché quel terreno è stato lavorato bene da chi c’era prima di loro. I nuovi portano freschezza, i vecchi per misurarsi con i giovani si evolvono ulteriormente …questo è il rap! A volte mi guardo indietro ed ancora faccio fatica a credere a tutto ciò che abbiamo fatto. La parola “successo” non l’ho mai contemplata nel periodo di gestazione di HIP HOP TV. Mi piaceva invece utilizzare il concetto di “aderenza” alle nuove generazioni. HIP HOP TV piace perché ha il suono che i ragazzi hanno nelle loro cuffie. Non abbiamo imposto nulla, siamo tutti sullo stesso groove. Parlaci del gruppo Mamacita e dei progetti futuri estivi Quando sono particolarmente orgoglioso di qualcosa divento logorroico quindi dovrei evitare di parlare del Mamacita. Cercherò di sintetizzare dicendo questo: in 20 anni di lavoro dietro ai giradischi ho visto e vissuto pochissime realtà belle quanto il Mamacita. Se è vero che dietro ai successi ci sono sempre gli allineamenti dei pianeti, allora qui si sono allineati proprio tutti: suono, mondo, attitudine, empatia, condivisione, immaginario, energia, colore, comunicazione e consenso. Ogni serata è un evento ed ogni evento è un circo di persone che si muove intorno al brand. Il Mamacita è il successo di un collettivo di organizzatori, djs, mcs, ballerini, fotografi, videomaker, grafici….so che non è possibile ma vorrei davvero che tutto questo non finisse mai! Vivremo un’estate da protagonisti annunciati nei principali club italiani ( e non solo ). Quello che però il pubblico ancora non sa è che metteremo in scena un nuovo spettacolo, sarà la versione pimpata del Mamacita invernale! Pensi che questo genere (latino/reggaeton) continuerà ad essere forte nei club italiani o è un trand musicale passeggero? La musica urbana latina è una grande realtà mondiale che non possiamo definire come un trend passeggero. Durerà chi la conosce, chi la rispetta in quanto tale. Non amo le mille copie del Mamacita, non tanto per la concorrenza che generano ( che può essere anche positiva ) , ma per l’ignoranza che esprimono. Puoi divulgare un genere se lo conosci, altrimenti non sai cosa stai facendo e quasi sicuramente stai facendo una cazzata. Da qui il prodotto inflazionato e tutto quello che abbiamo già visto cento volte nei club. Vi ringrazio per questa intervista e ringrazio la Villa per essere diventata una delle nostre residenze estive preferite! Faremo una grande stagione


M

ax Brigante, nome d’arte di Massimo Riva (Milano, 11 dicembre 1975), è un disc jockey, conduttore radiofonico e conduttore televisivo italiano. È un dj hip hop della scena italiana Max inizia a diventare DJ e speaker radiofonico nel 1996. Nel 2001 partecipa alla fondazione del marchio Fivestars. Il 2005 si può definire il suo anno: ottiene un programma su Radio 105 chiamato “105 Stars” in onda ogni venerdì dalle 21:00 alle 22:00 ed il sabato dalle 22:00 dalle 23:00. Inoltre è in onda dal lunedì al giovedì dalle 19:00 alle 21:00 sempre su “Radio 105” con “105 non stop” insieme a Ylenia Baccaro e Leone Di Lernia. Direttore artistico di Rock TV e Hip Hop TV, su quest’ultima conduce il programma “Mi casa”, intitolato come il suo album, dove manda in onda dei video della scena rap\hip-hop e ospita celebri artisti. Nel 2016 Max è ospite insieme ad Andrea Pellizzari al Festival di Sanremo in veste di “accompagnatore” di Cristina D’Avena. I due speaker, attraverso il programma radiofonico “la isla 105” hanno convinto Carlo Conti ha portare la cantante alla kermesse musicale in qualità di super ospite.

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SKIN Segni particolari: grintosa, indipendente, animale da palco. Skin, è tutto meno che una donna ordinaria. 48

anni, cantautrice, solista e frontwoman degli Skunk Anansie, bisex (è da poco finto il matrimonio con la sua produttrice, l’americana Christiana Wyly), femminista e modella, londinese orgogliosa delle sue origini caraibiche, al secolo Deborah Anne Dyer Sempre giovane È difficile dare un’età a Skin, che non ha mai nascosto di essere nata nel 1967 ed è la prima a stupirsi del proprio aspetto: «Quando mi metto davanti allo specchio vedo ancora una rocker di 24 anni. Grazie a Dio, niente rughe e niente capelli bianchi», dichiarò in un’intervista del 2009, nel periodo in cui aveva rinunciato alla sua caratteristica testa rasata Origini umili nata a Brixton il 3 agosto 1967, nasce e cresce in un’area ad alta densità afro-caraibica considerata tra i peggiori quartieri della capitale inglese. «Oggi Brixton dicono che sia al centro di un processo di gentrificazione», ha commentato Skin. «In realtà molti si sono trasferiti lì perché attratti dallaferiti lì perché attratti dalla fama di zona violenta. Non abito più a Brixton da molto, ma mia madre è ancora lì e ogni volta che la sento mi dice che vorrebbe fuggire. Eppure ho nostalgia di quel posto. Quando penso a Brixton sono felice.» Pensava di diventare interior designer Dopo l’infanzia e l’adolescenza a Brixton, Skin si trasferisce a Middlesbrough per frequentare i corsi di interior design presso il Teesside Polytechnic (diventerà University solo nel 1992). Ancora oggi è lei che arreda le sue case. Come il trilocale in mezzo a un bosco e dotato di orto, in cui ha vissuto per qualche anno vicino a Ibiza. Pelle e ossa… Skinny Tanti i nomignoli affibiati alla giovane Deborah. Alla fine quello più identificativo resta Skinny, pelle e ossa, perfetto per una ragazzina magrissima. Magra al punto che persino Skinny era ridondante e fu abbreviato in Skin. Sbagliano quelli che fanno risalire il nomignolo a quando la ragazza, verso i vent’anni, ebbe l’idea di radersi i capelli a zero. La cosa ha origini più lontane. Politicizzata Neri, donne, gay. La lotta di Skin procede su diversi fronti, ma forse è la condizione femminile che la vede più coinvolta. «Purtroppo le donne sono vittime dei soliti stereotipi nel mondo della discografia. L’unico sbocco che hanno è fare la bambolina nell’ambito del pop, pronta a essere allusiva, disponibile, nuda e semipornografica. Tutto quello che di scandaloso fa Miley Cyrus è finalizzato solo a far guadagnare soldi alla sua casa discografica. Noi al massimo scandalizziamo per quello che diciamo, che poi corrisponde a ciò che pensiamo davvero dei problemi reali della gente reale di cui facciamo parte anche noi».

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31 dicembre 2015 skin ospite al Peter Pan per un capodanno unico. Appena arriva in consolle si sente subito la sua energia, una performance incredibile. Skin cattura il pubblico del Peter con la sua grande personalitĂ ed un dj set da star.

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DAVID BOWIE di Teresio Troll

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utto inizia con un ricordo. Una canzone trasmessa in radio, nei programmi per giovani. La canzone, in italiano, parla di ragazzi e ragazze, soli. “Dimmi ragazza sola dove vai” “Dimmi ragazzo solo dove vai” il ritornello. Il suono è affascinante con effetti speciali che portano subito alla mente i Moody Blues, i Beatles, la musica inglese pop dei sessanta. L’autore è infatti inglese e risponde al nome di David Robert Jones anche se dal 1965 è diventato David Bowie. Questo, Space Oddity il titolo originale, è il suo primo album di successo. Dopo tanti tentativi e gruppi naufragati, dopo un album e più 45” tutti flop, finalmente va in cima alle classifiche. Poco tempo per scoprire che la canzone è molto più bella dello stupido testo italiano di Mogol. Un viaggio: non l’unico e non il più conosciuto di Bowie. Arriveranno ‘Spiders from Mars, ‘The rise and Fall of Ziggy Stardust’, ‘There’s life in Mars?’ fino a Blackstar, l’ultimo viaggio. Space Oddity: la storia del Maggiore Tom e della sua astronave che perdono il contatto con la torre di controllo e si aprono allo spazio infinito. Poi verranno dischi e successi, dichiarazioni di promiscuità e di omosessualità, danze e apparizioni in favole e palchi, ma questa è storia comune. Tornerà, quasi fossero scadenze a fermate obbligatorie, come un androide caduto sulla terra nel 1976, nel film di Nicholas Roeg. Tornerà dopo le sedute di Berlino, con una straordinaria immagine in bianco e nero di copertina per presentarsi coeroico autore con Brian Eno, altro androide, di Heroes e NeuKoln. E’ tornato infine per andarsene definitivamente come una stella nera. Di lui, del grande Duca, ci segue la luce diversa di due occhi , quasi che uno, con la pupilla dilatata, fosse il satellite dell’altro. Un satellite dalle mille eclissi. Un viaggio interminabile verso quello che siamo e che vorremmo essere. Un Duca Bianco e una Stella Nera. Fino dall’inizio.

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Belludi Quarantadue... ...la differenza è nello Stile !

RICCIONE

Viale Armando Diaz, 20 Tel. 340 622 7453

www.belludiquarantadue.it facebook: Belludi Quarantadue



Music

FRANCESCO ROSSI E BRINA KNAUSS I NUOVI MEMBRI DELLA FAMIGLIA

“La reazione del pubblico è incredibile, questo brano é Brina Knauss si é saputa imporre in breve tempo come una delle fenomenale!” - con queste parole Pete Tong presenta Francesco Rossi ed il suo singolo “Paper Aeroplane” come “Essential New Tune” sulle frequenze di BBC Radio One. Grazie al supporto trasversale di Carl Cox, Fatboy Slim, Maya Jane Coles, Axwell e Roger Sanchez, il disco guadagna il riconoscimento di “Track of The Season” agli Ibiza DJ Award 2013. La consacrazione del suo nome arriva con “Godspeed You”, brano interpretato dalla star belga Ozark Henry e remixato magistralmente da un certo David Morales, che catapulta Rossi sui palcoscenici dei big: dagli MTV Awards di Firenze al Coca Cola Summer Festival di Roma. Ma il suo nome compare già da tempo in alcuni dei principali club ed eventi internazionali tra cui Street Parade di Zurigo, Sunwaves Festival in Romania, Amnesia di Ibiza, Les Transardentes e Pukkelpop in Belgio ed Ultra Music Festival di Miami, dove si esibisce per ben quattro anni consecutivi. La sua ultima fatica appena pubblicata dalla D:Vision si chiama “Revolution” ed é pura magia per il dancefloor grazie anche ai vocals da pelle d’oca del cantante texano David Garza. Un’inesauribile energia unita alla carismatica presenza in consolle portano Rossi a creare un’alchimia intensa e profonda con il suo pubblico ma, al di là del successo, Francesco rimane un artista appassionato e devoto alla musica sin da quando riceve in regalo i primi giradischi alla tenera età di 14 anni

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più interessanti novità della scena house. Di origini slovene, dedica grande spazio allo studio della musica già dalla tenera età e a soli 17 anni diviene protagonista delle classifiche dance come cantante della band femminile BBT, con cui guadagna una travolgente popolarità in tutto il paese. Compiuti 21 anni si trasferisce a Milano dove inizia la sua carriera di modella. Una professione che la porta a combinare il suo viscerale amore per la musica al mondo del clubbing e all’arte del djing proprio in occasione dagli eventi legati alle fashion week. Oggi Brina é punto di riferimento nella programmazione delle serate del Peter di Riccione, senza dimenticare le apparizioni presso Destino ed Ushuaia di Ibiza, Cirkus di Ljubljana, Buddha Bar di Budapest e le sue session estive per Ibiza Global Radio. Il suo stile musicale, che abbraccia dalle sfumature più deep ed intriganti della house fino a lambire sferzate di energica techno, ha già conquistato alcuni dei principali club italiani.


S Y LVA I N A R M A N D


PETER

COCORICÃ’

from July 04th every Monday Peter

Via Scacciano, 161 - Riccione www.peterpanclub.net


VILLA DELLE ROSE

COCORICÃ’

from June 28th every Tuesday Villa delle Rose

Via Camilluccia, 16 - Misano Adriatico www.villadellerose.net


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THE FABULOUS

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Vi presentiamo “The fabulous ‘90’s”. La festa che rivive e celebra i migliori anni della disco Italiana e della Riviera. Gli anni Novanta... Anni di trasgressione, di rottura, di stravaganza, di allestimenti estremi e... la diversità come unica regola.

La prima edizione del 2013 fù quasi sperimentale,con una grande e inaspettata risposta del pubblico, oggi arriviamo alla quarta edizione in un contesto dove le voglie e le mode degli anni ‘90 dilagano ovunque. Il merito di questo evento, concepito dal Peter e da Lucas Carrieri, è dalla musica, rigorosamente anni ‘90, con suoi grandi Dj protagonisti, dei numerosi performer che ci accompagnano e ricreano la giusta atmosfera in ogni edizione come Maurizio Monti, Annamaria d’Ibiza, Glamour to kill da Madrid, Emmanuelle da Monaco, Babyjane da Berlino, Baby Marcelo da Ibiza insieme tanti amici di tutta Italia e d’Europa. Siamo lusingati del pieno entusiasmo e della partecipazione delle nuove generazioni. Sabato 16 Aprile al Peter Pan di Riccione si è svolta la quarta edizione del party più cool dell’anno: il Fabulous 90’s. Nato da un’idea di Lucas Carrieri, storico direttore artistico della riviera Romagnola, e coadiuvato da Miller, altro personaggio simbolo della Riccione anni 90 ed icona del Peter Pan Madrina d’eccezione della serata, premiata come “icona stile anni 90”, è stata Justine Mattera, amante della discolife è grande lavoratrice nel settore da molti anni. Impressionante il suo total look Vivienne Westwood. Super ospite l’immancabile regina delle notti la Contessa Pinina Garavaglia, la sua presenza è sempre una garanzia per la riuscita

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di un party. Donna colta ed eccentrica nonché baricentro della “Milano da bere”, tutt’oggi le sue feste a tema, dove bisogna essere fortunati ad esservi invitati sono un must. Anche lei premiata con un award: ”Queen of the Night”. in consolle i direttori d’orchestra sono stati DJ come Mauro Ferrucci, Claudio Di Rocco (che ha suonato tutto in vinile) e Massimo Lippoli. La cena rievocava immagini quasi Felliniane, in quanto non siamo abituati a vedere sedute a tavola queste creature della notte che ai nostri occhi si nutrono solo di cocktails con cannuccie lunghissime per non rovinare il rossetto! C’erano Annamaria, grandissimo personaggio di Ibiza (storica PR del Pacha e di tutte le feste più importanti dell’isola da 25 anni) Baby Marcelo volto e voce della Troya di Ibiza che porta in giro per il mondo,oltre al suo party: “The Face of Ibiza”. Direttamente da Berlino Baybejane la più piccola drag queen al mondo, su cui è stato infatti anche girato un interessantissimo docu film. Uno dei suoi abiti di scena della serata comprendeva la simulazione di un parto con tanto di testa di bambolotto in uscita da sotto l’abito. La festa è andata avanti fino alla mattina, infatti dalle 5 del mattino hanno preso le redini del party Nicola Bini ed il “Dock Show 90’s“ ormai storico party di Bologna, per loro in consolle a suonare Lorenzo L.S.P. Insomma Riccione ha sempre il suo fascino, ora non ci resta che aspettare il prossimo anno, la nostra promessa è che saremo sempre tutti favolosi : “no matter what”.


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Messaggio pubblicitario con finalità promozionale - Per il TAEG, le condizioni contrattuali del prodotto e quanto non espressamente indicato, si rinvia ai Fogli Informativi a disposizione dei Clienti nelle Filiali della Banca e sul sito internet www.bancacarim.it. La concessione del finanziamento è subordinata alla valutazione positiva di Banca Carim. Condizioni valide per le richieste effettuate entro il 30/09/2016.


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THE POWER

OF LOVE

MUSIC, DANCING, FREEDOM

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MARCELO BURLON

Marcelo Burlon, dopo un party in suo onore al Peter Pan,

quindi back to the roots! Sei stato un club kid negli anni ’90 frequentando i club delle Marche e della Riviera Romagnola, raccontaci la night life di quel periodo e quanto questo ambiente ha influito nella tua formazione artistica e personale. Negli anni 90 mi sono trasferito dalla Patagonia in Italia con la mia famiglia. Ho iniziato a frequentare le discoteche nelle Marche e in Romagna per poi iniziare a fare animazione come Club Kid, indossando cose pazze ed eclettiche e ballando sui cubi. Le feste erano pazzesche e ci venivano tutti, da Marc Jacobs a Jean Paul Gaultier, che producevano le loro collezioni nelle Marche e che quindi si fermavano per il weekend. Poi sai, erano gli anni 90, quindi c’era un sacco di ecstasy, c’erano i rave, le feste illegali nelle pinete…. Quel mondo, mescolato insieme alle mie radici Argentine, è la base dei codici estetici di County Of Milan. Ho poi presto iniziato a fare il pr per Nose, brand di calzature e poi total look legato alla sperimentazione, alla musica, ai giovani alternativi, parte del gruppo Fornarina. E così mi sono trasferito a Milano. Anni 2000 ti trasferisci a Milano. Chi è stato il primo a darti fiducia e qual’è stata la tua arma vincente per innestare quella che poi è divenuta una vera e propria rivoluzione, fusione tra nightlife e fashion design? Quando mi sono trasferito a Milano, per un po’ ho continuato a tornare sulla costa Adriatica nei weekend per lavorare. Poi ho organizzato questa festa nel loft in cui stavo e ho invitato un po’

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di amici. A sorpresa è venuta praticamente tutta Milano ed è stato un mega successo. Tra la gente c’erano anche i ragazzi dei Magazzini Generali, il proprietario, etc… e sono rimasti veramente impressionati. Mi hanno subito proposto di fare il door selector per una delle serate più cool di Milano e io ho accettato. Ai Magazzini venivano un sacco di persone influenti, di talento, e siamo diventati tutti amici. Così ho iniziato a costruire la mia mailing list ed è stato il primo passo per iniziare a fare da PR per grandi marchi e organizzare le loro feste, marchi come Armani, Prada, Chanel, Dior… Dopo di che ho iniziato a organizzare delle club night settimanali, prima I Pretend To Be A Dj, poi Pink Is Punk. Ho iniziato la mia carriera da dj. Sono stati anni bellissimi. Sei stato uno dei primi a capire la vera potenzialità dei social network, sei stato un pioniere nel far conoscere la tua potenzialità e far crescere il tuo brand attraverso di essi. Oggi, nel 2016, la nostra impressione è che i social siano un mezzo di comunicazione saturo, a cui tutti riescono ad accedere, in attesa di uno step successivo. Riesci ad immaginare quale? In realtà non penso che siano un mezzo di comunicazione saturo, per me i social continuano ad essere la base della comunicazione del mio brand e credo che continueranno ad esserlo. Quando io mi sono buttato sui social non erano in molti a crederci; mi ci sono costruito un network internazionale, ho iniziato a viaggiare per il mondo a far feste e suonare. County Of Milan è stato promosso attraverso i social ed è così che si è fatto conoscere. Non so cosa ci sarà nel futuro, ma credo che i social resteranno fondamentali ancora per un po’.


Riesci sempre ad arrivare al cuore delle persone, un uomo arrivato dai confini del Mondo e che ora invece detta le sue leggi nelle capitali della moda. Un Opinion Leader che non sfrutta le sue capacità soltanto con finalità commerciali, ma che resta rivoluzionario e sfrutta le sue potenzialità anche per divulgare le sue idee nel sociale. Molto apprezzabile la campagna LOVE IS LOVE in difesa delle minoranze sessuali, parlaci del tuo progetto. Avevo letto di una casa famiglia di Parigi dedicata ai giovani omosessuali cacciati o fuggiti di casa e mi era sembrata un’iniziativa bellissima. Poi ho scoperto che la croce rossa di Roma insieme a GayCenter stavano raccogliendo fondi per Refuge LGBT, un progetto analogo e così ho trovato un modo di aiutarli, prima con le t-shirt, praticamente sold out, e a brevissimo anche con calzature e accessori. Sono felice che ci sia stato dell’entusiasmo attorno a questa prima t-shirt e che sia servito a far conoscere a più persone di questo progetto. Come vedi Marcelo Burlon da qui a 10 anni? In Patagonia, in sella a un cavallo, con il sole in fronte.

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Friday July 15th

MARCELO BURLON



via Vercelli, 7 - Riccione - RN - Italy www.miganistore.it


Moda

SUPERDRY THE NEW SPORT COLLECTION

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PITTI 89

PETER AND VILLA DELLE ROSE FEAT REIGN ITALIA 18.01.2016 PALAZZINA REALE FIRENZE

Musica e moda possono essere definiti come due elementi dello

stesso destino, vincolati l’uno all’altro in un continuo rinnovamento. Cambiano le tendenze, le epoche, ma il legame resta sempre fortissimo. Sono molti i capi di abbigliamento divenuti icona di un’era grazie ad una band o una personalità musicale. Uno dei luoghi simbolo della moda in Italia è certamente Firenze, che dagli anni ’50, grazie alle sfilate nate nella Sala Bianca di Palazzo Pitti e poi trasformate nella grande manifestazione presso la Fortezza da Basso, si affaccia al Mondo, non solo come culla del Rinascimento, ma anche come emblema del Made in Italy. Proprio in occasione del Pitti Immagine 89 svolto lo scorso gennaio che il Peter Pan e la Villa delle Rose hanno voluto creare un grande evento insieme a Reign Italia proprio nel cuore della città: la Palazzina Reale, progettata dall’architetto Michelucci. L’edificio fu realizzato intorno al ’35 per ospitare il Re d’Italia e la sua Corte come dimora durante la residenza fiorentina dopo che Palazzo Pitti divenne un museo. La Palazzina, adiacente alla Stazione di Santa Maria Novella, rivela

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la sua identità di sede rappresentativa per eleganza delle forme e scelta dei materiali: il rivestimento esterno in marmo fior di pesco, l’elegante vasca in tasselli azzurri e bordata di marmo, il candido gruppo scultoreo e la grande balaustra che percorre tutto il perimetro superiore del fabbricato con l’effetto di coronare la struttura e conferirgli austerità. Alla console dell’evento si è alternata gran parte del Clan Peter e Villa: Ciuffo, Mappa, Don Joe, Mauro Ferrucci, Nicola Zucchi, Michel Cleis, David Morales, accompagnati dalle voci di un irresistibile Maurizio Monti e dell’energia di Tanja Monies. L’alternanza dei dj, italiani e internazionali, ha permesso di spaziare nelle diverse sfumature che la stagione invernale 2015-16 ha proposto nelle serate del venerdì e del sabato, passando dalle tracce hip-hop del venerdì sera al gusto fashion house all’house music più pura del progetto Musicology. Il grande afflusso di amici e ospiti accorsi all’evento da tutta Italia ha confermato la forza della scelta artistica che negli anni ha consacrato il Peter Pan e la Villa delle Rose a top Club.


SUPERVISOR business Burgundy book

ilgergo.it


Moda

PITTI IMMAGINE 90

UN’ESTATE A TUTTO RESORT COLLEZIONI LUXURY DALLO STILE SARTORIALE di Enrico Sanchi

Leggerezza, freschezza e fantasia: mantra di una nuova estetica

urbana ripensata all’insegna del lusso e di una visione crossover. Per la PE 17 il guardaroba maschile guarda alla vacanza anche in città. Un eclettico mix di elementi e print tratti dallo stile dell’uomo italiano, inglese, giapponese e americano, indossabile in ogni città del mondo. Collezioni multidimensionali, che si intridono dell’eleganza e dei cromatismi della Costa Azzurra: nuance pastello e consistenze polverose. Da Paoloni, la giacca è capo cult: macro armature e tessuti consistenti si sposano bene a capi svuotati. Protagonista la “Light Jacket”, leggera come una camicia. Texture e disegni con aspetto 3D, tono su tono o a contrasto esaltano le trame e il comfort dei cotoni, accanto a check e riga, mentre filone indipendente è lo “chambray” su giacche e pantaloni, sia tinte in capo, che effetto “maglia” in jersey. Per il leisure time, da Bananatime il concetto di everyday luxury suggerisce capi da indossare indifferentemente a casa, in spiaggia, in viaggio, o nella vita di tutti i giorni. Binomio chiave è versatilità unita al comfort, per una proposta realizzata in pura seta e vivacizzata da stampe eccentriche. Fantasie geometriche, fit sartoriale e cura maniacale del particolare sono gli elementi distintivi di speciali collezioni di luxury swimwear, create per il moderno travelman a suo agio in un pool party o al Carnevale di Rio. Dal Principato di Monaco, Coast Society esprime la visione sartoriale del beach wear maschile. L’ispirazione è rivolta a colorate e giocose atmosfere Riviera, con polo e t-shirt declinati in freschi colori pastello e swimshorts dai print geometrici che guardano al design Bauhaus. Da Robinson Les Bains, il designer Christophe Vérot firma una collezione che racconta la storia e le ispirazioni di questi primi dieci anni del brand attraverso una trama di pattern e colori vissuti nello spirito autentico del marchio. Sguardo ironico, stampe sofisticate che strizzano l’occhio al mondo del fumetto e alle coste più amate. Ai piedi, trionfa la ricerca di evasione, sobrietà, armonia. Da Solovière

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vanno in scena forme semplici evidenziate da materiali naturali, intrecciati a mano per accompagnare i passi del globetrotter. Slippers, derby, sandali da città, babbucce da interni ed esterni esibiscono una silhouette allungata, con blocchi di colore saturo contrapposti in accostamenti vibranti. O ancora, amati da Jackie Kennedy per il loro comfort e l’eleganza naturale gli Zabattigli di Capri, le tradizionali scarpe di corda – originariamente ai piedi dei pescatori - capresi, tornanoad essere un’espressione di stile. Cucite uno ad uno in una bottega ad Anacapri, vestono disegni raffinati, modelli esclusivi e tessuti pregiati. Spirito cosmopolita anche per gli immancabili cappelli Larose Paris - disegnati a Parigi e realizzati da una manifattura francese attiva fin dal 1946 con materiali d’eccezione provenienti da tutto il mondo - che celebrano l’incontro tra materiali naturali come panama e canvas e stampe che ricordano il viaggio. Al braccio, borse in canvas e pelle dai trattamenti speciali. Felisi punta sulla tela Olona, un comodo canvas di cotone dall’aspetto vintage ma raffinato, tessuto in origine nelle vicinanze di Milano, sulle rive del fiume Olona. Tela diventata famosa nel secolo scorso perché utilizzata nella nautica, prima per le vele - grazie alla sua robustezza - e poi per l’abbigliamento dei marinai, veniva impermeabilizzata con olio di lino, oggi riceve uno speciale trattamento anti goccia che fa si che l’acqua scivoli via. E ancora, innovative one day bag nate per le esigenze dei professionisti di oggi: dal meeting di lavoro alle fughe del week-end. È la proposta di Troubadour Goods, collezione luxury di borse maschili in cui estetica, linearità e funzionalità si coniugano a un’attenta cura dei dettagli e dei materiali, pregiati e lavorati da maestri pellettieri italiani. Sofisticata la fusione tra stile e funzione, tecnica e artigianalità, con pezzi muniti di tasche, scomparti e sezioni staccabili. Con nuovi colori e tessuti come il canvas tecnico offwhite abbinato al pellame black. Un’immagine decontratta e chic a suo agio nella natura, dove libertà e stile sono sinonimo di savoir faire.


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Moda

ALESSANDRO SQUARZI IMPRENDITORE, WEB ICON E COLLEZIONISTA Un self made man che dell’arte del ben vestire sa tutto: l’ha

Non sono una persona molto tecnologica ma ormai i social network hanno rivoluzionato le nostre vite e il mondo della moda, quindi cerco di stare al passo! Il social che utilizzo di più è sicuramente Instagram ma ho scelto di mantenere il mio profilo molto personale. È una finestra sul mio mondo. Mi piace condividere con i miei followers momenti di vita quotidiana e soprattutto la passione per il mio lavoro. Non mi sono mai preoccupato di essere una “web icon” nè di diventarlo. Mi ha reso tale la gente che online e offline ha iniziato ad apprezzare il mio stile e a trarre inspirazione dai miei look.

Alessandro descrivici il tuo stile, il tuo gipsy classic Una rivisitazione del classico: mi piace mixare capi classici con dettagli gipsy e vintage come bracciali navajo, camicie militari o le mie inseparabili collane lucky charm. Sei nel mondo della moda da molti anni, quindi anche da prima dell’avvento dei social network, che in un certo senso hanno rivoluzionato questo settore. Raccontaci il tuo rapporto con i social come hai fatto a diventare una web icon. Possiamo dire che hai saputo sfruttare a pieno il cambio generazionale, nonostante appartieni alla “vecchia scuola “

Sappiamo che sei un collezionista di orologi, giubbotti di pelle e tutto ciò che sia vintage raccontaci questa tua passione Sono sempre stato molto affascinato da tutto quello che ha una storia da raccontare. Trovo che un’oggetto vintage abbia un’anima. Il mio amore per il vintage nasce fin da quando ero bambino. Non potendo permettermi vestiti costosi andavo al mercatino delle pulci La Montagnola a Bologna e compravo cose di seconda mano come Levis BigE o camice militari. Ho conservato tutto e con gli anni il mio archivio personale si è arricchitto sempre più con capi e oggetti scovati nei mercatini vintage in giro per il mondo.

imparato facendo gavetta, sin da ragazzo. Oggi è proprietario di quattro showroom, ha lanciato brand come Dondup, Jucca, Forte Forte, ed è alle prese con le sue ultime creature: il marchio di veri parka vintage con interno in pelliccia AS 65 e la linea d’abbigliamento Fortela, realizzata con tessuti d’epoca. Dove trovare Alessandro Squarzi? Dovunque ci sia moda: in prima fila alle sfilate dell’Uomo di Milano, a Pitti, agli eventi e party più fashion….

Consigli per l’estate, proponici 3 outfit estivi per 3 momenti diversi della giornata

Mare: Camicia, bermuda e piedi nudi

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Aperitivo Giacca, t-shirt bianca, jeans e all star

Sera Giacca e gilet color sabbia, camicia bianca, doppio petto, pantalone bianco e mocassini.


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Moda

LUCA PAOLOROSSI ITALIAN STYLE, IL VERO MADE IN ITALY

Prendete un giovane stilista innamorato della moda, metteteci

tanta voglia di vivere e una grinta che non conosce stanchezza. Aggiungete un DNA sartoriale e un gusto innato per l’eleganza e l’originalità. Questo è Luca Paolorossi, cuore ardente della vita mondana italiana, voce da tenore che entra dritta nell’anima, sguardo feroce e umanità contagiosa. Classe 1972, nasce e lavora a Filottrano, il cuore industriale e manifatturiero della confezione da uomo. È qui che Isidoro Garbuglia, lo zio di Luca, agli inizi del ‘900 inaugurava la tradizione sartoriale di famiglia, trasmettendo di generazione in generazione la definizione ossessiva del taglio, la rigorosità nella scelta dei tessuti e nella creazione dell’abito, che gli valeva la fiducia dei notabili del Centro Italia. Nasce qui la visione della mission della Sartoria Paolorossi, che prima di un atelier è un luogo raffinato ma accogliente, dove

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si possono vedere scorci di vita, personaggi famosi, location importanti, tutto un mondo di suggestioni personali e divine che nutrono la creatività di Luca Paolorossi. È un binomio vincente: la dimensione mondana, il sogno della Dolce Vita, il mistero di notti di divertimento e di eleganza, uniti alla conoscenza meticolosa del mestiere di sarto, il cui spazio di lavoro è un ambiente in cui accogliere, parlare, conoscere, per poi offrire non un contenitore vuoto, ma un abito che appartiene alla persona che l’ha suggerito, che nasce insieme a lui, viene costruito grazie alla sua conoscenza. In lungo e in largo senza sosta: da Milano a New York, e poi a sfilare al Negresco durante il Festival di Cannes o allo Shopping Festival di Dubai. Il lavoro, la famiglia, l’eleganza. Un modo di gridare alla vita in una festa senza fine, nell’ostinata convinzione che la bellezza salverà il mondo.


Possiamo dire che la vita mondana fa parte del tuo dna e sappiamo che sei molto affezionato al Peter Pan ed alla Villa delle Rose. Raccontaci come e quando hai iniziato a frequentare questi locali, i momenti più belli che ti ricordi. Com’è il rapporto tra il tuo lavoro in sartoria e la vita mondana? Io sono nato con il mondo della notte, ho vissuto Riccione negli anni d’oro dal 1988 ho iniziato a frequentare la riviera romagnola. Se sono diventato Luca Paolorossi il sarto conosciuto in gran parte d’Italia è anche grazie all’aiuto dei fratelli Buffagni e soprattutto di Tanja Monies alla quale dovrei dedicare una strada. Tra me ed i gestori di questi locali si è creato negli anni un rapporto bellissimo di stima e rispetto reciproco, mi hanno sempre supportato e sopportato e non smetterò mai di ringraziarli; io sono un ottimo cliente per le discoteche, è vero, ora mi sono un po’ tranquillizzato, ma negli anni passati non saltavo un occasione. Per me il sabato sera è uno sfogo irrinunciabile, la mia sartoria è aperta dal lunedì al sabato senza sosta, mi serve un momento per liberare la mente ed il modo della notte mi aiuta in questo. Nel mondo della notte io ho investito. Un tempo entravo in discoteca con un mazzetto di biglietti da visita e ne davo via sempre una buona parte. Questo mi portava nei giorni seguenti un grande ritorno di nuova clientela e nuovi ordini. Al giorno d’oggi le cose sono un po’ cambiate purtroppo ma io continuerò sempre a frequentare i locali perché nel mondo della notte tutto viene recepito in maniera più amplificata è un canale pubblicitario fortissimo se usato a dovere. 3 aggettivi per descrivere il Peter Pan Il Peter Pan é cool, è un contenitore, è trasformazione, io quando entro li dentro mi trasformo sembro dottor jekyll e mister hyde 3 aggettivi per descrivere la Villa delle Rose La villa è la mia casa, per me è un luogo di culto Freschezza glamour amicizia Sei un cultore del made in Italy e da anni ne fai il tuo slogan. Spiegaci cos’è il made in Italy e cosa ci rende unici nel mondo

Il made in Italy è tutto ciò che è fatto da mani italiane, purtroppo gran parte del made in Italy che c’è in giro nel mondo è una farsa. Mettono questo marchio ovunque ormai, ma così il prodotto si svaluta è completamente inflazionata. Il made in Italy merita rispetto! Sono stati fatti errori madornali nel nostro paese, a differenza delle altre nazioni, che invece hanno saputo sfruttare le loro qualità. Io ho fatto un mio marchio “hand made in Italy” per far capire propio questo. Nella mia sartoria taglia mio padre e cuce mia madre, noi facciamo cose che non passano di moda Descrivici il tuo stile, i punti cardine delle tue creazione, come si riconosce un abito Paolorossi il segreto per distinguersi dagli altri Vorrei citare una persona su tutte, che purtroppo è scomparsa poco tempo fa, Giorgio Uberti Bona. Grande latin lover e nottambulo, mi ricordo che arrivava in lamborghini con donne bellissime e fiumi di champagne in discoteca. Uno stile incredibile ma semplice, mocassino, jeans di gran classe, giacca blu e camicia; questa dovrebbe essere la “divisa” da imporre ai clienti….basta t-shirt. Bisogna imporre il vestitevi bene, che non vuol dire essere in abito tutte le sere, io stesso non ci vado, ma lo stile Paolorossi è questo. Giacca blu, camicia bianca, fazzoletto da taschino, jeans e mocassino! Cosa pensi delle figure che si sono sviluppate ultimamente nel mondo della moda…i fashion blogger… Secondo me essere il più “cliccato” su Facebook è come essere ricchi al monopoli…sono figure che lasciano il tempo che trovano… magari sono funzionali per brand di massa, ma non hanno niente a che vedere con il mio mondo. I social network devono essere un rafforzativo dell’azienda…se il prodotto è di bassa qualità non servono a nulla e purtroppo questi individui ci marciano.

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Moda

L’ELEGANZA DEL MAESTRO

CARLO PIGNATELLI di Elena Parmegiani

Carlo Pignatelli, maestro di stile ed eleganza, si avvicina molto

presto al mondo dell’alta sartoria iniziando a soli quattordici anni a lavorare presso alcune botteghe della provincia di Brindisi, sua città d’origine. Si trasferisce poi a Torino e proprio qui nel 1968 apre la sua prima sartoria. Cinque anni più tardi inaugura l’atelier che porta il suo nome. Nel 1980 organizza le prime sfilate delle collezioni da giorno uomo e donna, con un rilievo particolare dato agli abiti nuziali. Da qui in poi il suo successo è inarrestabile sia in Italia che all’estero. Per i lettori di Life&People magazine si racconta in questa piacevole intervista. Come nasce la sua passione per la moda? La passione per la moda è successiva alla passione per la sartoria, che all’età di 8 anni mi ha visto mettere i primi passi. Inizialmente per impegnare il mio tempo come fosse un doposcuola, successivamente per passione. Ha iniziato la sua attività molto giovane, quali sono state le difficoltà, se le ha riscontrate, durante il suo cammino? Più che difficoltà, notavo la differenza tra me e gli amici. Loro giocavano a calcio nei cortili, io andavo già in sartoria. Non mi pesava neanche il treno che prendevo dal mio paese alla città, perché quel lasso di tempo mi rilassava e mi abbandonava ai miei pensieri e ai miei sogni. Il suo brand si è posizionato prettamente verso gli abiti da cerimonia, perché questa scelta? Ricordo sempre con piacere la mia prima sfilata a Torino, perciò la prima presentazione al pubblico, nella quale mostravo i modelli da giorno, da sera sia uomo che donna, con un’uscita finale in abiti da cerimonia; quest’uscita suscitò applausi e consensi tra il pubblico e capii che poteva essere interessate continuare in quella direzione. I suoi abiti esprimono un’eleganza ed uno stile senza tempo. Ci sono delle figure classiche/muse da cui prende spunto per le sue creazioni? Non ci sono delle vere e proprie muse d’ispirazione, piuttosto mi faccio affascinare dall’eleganza di qualche attore o attrice che denotano una certa classe. Quando creo i miei capi immagino di vederli fluttuare addosso a questi ultimi, apprezzandone le caratteristiche che risaltano l’eleganza. Spesso, fonte d’ispirazione

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sono anche film, musiche o viaggi. C’è eleganza oggigiorno nel modo di vestire? L’eleganza è una caratteristica innata nelle persone, i capi aiutano ad esaltare la stessa.Oggi giorno viviamo tante influenze di stili, più o meno sportivi, più o meno casual, più o meno metropolitani, ma lo stile elegante c’è sempre stato e sempre ci sarà. Se dovesse dare dei consigli di stile al grande pubblico cosa direbbe? Consiglierei di dare libero sfogo al proprio modo di essere e vestire, perché ognuno di noi ne ha uno particolare. L’importante è scoprirlo con lo scopo di stimolare influenze costruttive ai fini di un abbigliamento/stile sempre più apprezzabile. A quali mercati o canali di vendita punta attualmente la sua azienda? Attualmente cerchiamo di ristrutturare la nostra rete vendita, sia in Italia che all’estero. Monitoriamo i mercati e soprattutto i trend, per capire dove meglio posizionare il nostro prodotto. Cercando di offrire sempre più servizio ai clienti. Quali sono le celebrity maschili/femminili che predilige? Come accennato prima, non prediligo delle celebrity ma piuttosto lo stile innato in alcuni di loro. Tra gli uomini per esempio potrei citare George Clooney, Daniel Craig, così come per le donne Nicole Kidman, Charlize Theron, Penelope Cruz. Riesce a trovare del tempo per se stesso? Quali sono le sue passioni oltre alla moda? No, per il tipo di lavoro che svolgo mi sono accorto di non avere del tempo libero per me stesso, perciò ne ho fatto di necessità virtù. Anche perché quando vorrei distrarmi su qualche social, si finisce sempre per parlare di lavoro o pubbliche relazioni, così come quando vorrei guardare la TV, va a finire che guardo sempre canali fashion dedicati. Ci sveli, se può, un suo progetto personale o imprenditoriale per il futuro. Non ho un progetto particolare, cerco sempre di dare tutto me stesso, affinché possa trasmettere ai miei collaboratori la passione che nutro per questo lavoro.


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www.carlopignatelli.com



Moda

MONDO DONNA I CONSIGLI DI ALICE BASSO Alice Basso nasce a Dolo classe ‘87 e da piccolissima inizia la sua avventura nel mondo della moda. Inizialmente entusiasta abbandona poi le passerelle per dedicarsi alla fotografia. Nel suo cassetto il sogno della musica, tanto che sposa Mauro Ferrucci, uno dei dj piĂš famosi del nostro bel paese, dal quale un anno fa ha avuto Brando il suo primogenito.... Una vita frenetica quella di Alice, ma che gentilmente ha trovato anche il tempo per qualche consiglio al nostro pubblico femminile

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Ciao a tutti da Alice, vorrei darvi qualche consiglio per l’estate, ho a disposizione 2 pagine e vorrei scrivere così tante cose che non so da dove iniziare. Partiamo dalla cura della pelle, specialmente quella del viso (anche perché io curo solo quella del viso, per il resto odio creme, cremine, olio, etc..): premetto che, io caratterialmente ho il brutto vizio di annoiarmi troppo velocemente, ma in questo una cosa positiva c’è: sono alla continua ricerca di cose nuove, di sperimentare, di provare, di cercare.. E “smanettando” in rete, trovo delle cose assurde. Ok, alcune sono cavolate, ma se non le provo non sto bene, ma alcune sono delle scoperte meravigliose. Eccone un esempio: ho trovato questo marchio americano BIOXIDEA (www.bioxideausa.com), dove potrete fare del sano shopping online. Ho provato le loro maschere e devo dire che sono spaziali. Il problema è che, una volta provate, diventano una dipendenza. Quello che mi ha colpito e che non avevo capito subito, (perché dalla fretta che ho di provare una cosa nuova, non leggo neanche quello che c’è scritto), è che non si butta via niente; una volta che si è finita la maschera, la si può far sciogliere in acqua calda e con la stessa acqua, lavarsi. Praticamente 2 in 1. Altro marchio di cui non ne posso più fare a meno è Benefit. Qui in Italia si può acquistare solo nei punti Sephora. Oltre al fatto che prenderei tutto, vi do quei 3 pezzi che dovete per forza avere: il mascara “They’re Real”, il “The PORE fessional instant wipeout masks”, il “The PORE fessional matte rescue”; questi ultimi due sono per la pulizia a fondo del viso e mi sto trovando benissimo. E per finire, visto che a Riccione c’è uno dei pochi punti MAC in Italia, i rossetti sono spaziali. Ho pubblicato alcune foto nei miei social con un rossetto Mac, STONE è il nome preciso, e sono tutte impazzite. Un altro che mi piace da matti è il VIVA GLAM, un rosso scuro opaco, non troppo vistoso. Anche il REBEL è uno dei mie preferiti.

Passiamo all’abbigliamento Non saprei come cominciare, cosa proporvi, cosa consigliarvi, perché sono una “bandiera al vento”. Ma ci sono quelle poche cosette per me essenziali e intramontabili, adatte a qualsiasi situazione e sono: t shirt bianca o nera, un jeans nero, un jeans color jeans, e un jeans bianco. Io ultimamente li preferisco tutti a vita alta, possibilmente strappati, una bella cinturina, una sneakers giusta e via, potrete conquistare il mondo. Sono molto favorevole al low cost, perché ci permette di cambiarci spesso e di non spendere un patrimonio per un paio di jeans. Ma una cosa per cui non riesco ancora a non spendere sono scarpe e borse. Con quelle proprio non ci riesco. Vi scrivo i miei siti online dove faccio shopping: - Asos, al primo posto. Ha qualsiasi cosa, dal pezzo più economico al più costoso, spedizioni velocissime e resi gratuiti con rimborso spese immediato.

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- non dimenticatevi di Depop, l’applicazione dove puoi vendere e comprare non solo usato, ma anche rimanenze di negozi, qualche borsa usata poco, abbigliamento, di tutto. - poi gli intramontabili Zara e H&M. Ma non andate solo nei negozi fisici, visitate il sito, ha molte più cose.

Capelli Per i capelli, se non fossi nera tinta, cambierei colore tutti i giorni. Tutte le tonalità che vanno di moda adesso sono spettacolari, i colori pastello, tenui, mi danno proprio quel senso di leggerezza. Io opto per le trecce, anche semplici. Il problema è che non le so fare da sola, quindi via di tutorial con i fidanzati e mariti, mamme e papà, così potrete avere il “parrucchiere” sempre con voi.

Non mi resta che salutarvi e augurarvi una bellissima estate. Seguitemi nei miei social, così rimarrete aggiornati, non solo sulla moda, ma anche per farvi quattro risate. www.alicebasso.com


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Tel. 0541.956499 • info@rivieragolfresort.com Via Conca Nuova, 1236 • 47842 San Giovanni in Marignano (RN)

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KONTATTO ELEGANZA E BELLEZZA FEMMINILE

Il brand di abbigliamento bolognese presenta la nuova collezione ispirata a Coachella di Enrico Sanchi

L’ispirazione è sempre frutto di un emozione e per questa nuova

collezione primavera - estate 2016 Federico Ballandi ( fondatore e attuale presidente di Kontatto) si è proposto con una nuova linea fashion e trend di fiori,colori e luce.Se l’estate è tempo di rinnovamento e risveglio anche l’abito deve riflettere questo stato d’anima ed ecco così che vengono offerte collezioni sempre più complete ed attente a soddisfare tutti i gusti della clientela. I principali capi della collezione rappresentati da jeans e short strappati,abiti leggeri,body gilet con frange, camice aderenti. Attraverso la ricerca e lo stimolo Kontatto rinventa capi alla moda in grado di esaltare la femminilità di ogni donna, prediligendo il black and white; mentre rosso rubino, zaffiro, lime, azzurro e pink sono i colori protagonisti nella versione più trendy e glamour. I continui viaggi di ricerca nel mondo e nelle principali capitali del fashion system permettono a Federico Ballandi di essere sempre attento alle tendenze moda internazionali, ai mood seguiti dai

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ragazzi, ai loro desideri, solo così poi riesce a sviluppare nuove idee per diffondere una filosofia e un concetto di eleganza e bellezza.L’azienda è giovane e completamente Made in Italy sinonimo di grande qualità per tutti i capi prodotti, basata a Bologna ha avuto una crescita solida e stabile negli anni. Kontatto nasce ventuno anni fa dalla brillante idea di tre imprenditori che hanno sempre rivolto i loro occhi alla fascia di mercato femminile ed a una clientela che vuole vestire alternativo e fashion. Federico Ballandi (presidente e portavoce aziendale assieme agli altri due soci Gianluca Goldoni e Stefano Trecchi) cura la parte commerciale e lo sviluppo del brand, mentre gli altri due soci seguono con dedizione ed impegno la produzione e la distribuzione di abbigliamento e maglieria, presente su tutto il territorio nazionale nei sei negozi monomarca ma anche in Germania, Austria, Polonia, Canada, Giappone.


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ALTAROMA 2016 di Elena Parmegiani

L’appuntamento capitolino dell’edizione 2016 AltaRoma ha visto

inaugurare un nuovo corso della kermesse. Si è dato spazio come sempre alle maison storiche ma si è puntato soprattutto sulla visibilità dei nuovi talenti: ciò è stato sottolineato dalla scelta della location iper-moderna e minimale: l’ex Dogana di San Lorenzo. Il programma è stato suddiviso anche in questa edizione in tre sezioni: Fashion Hub dedicato agli stilisti emergenti, Atelier contenitore di presentazione delle maison e In Town: dedicato a promuovere il fashion business in città. Di pari passo è cresciuto molto il livello dei giovanissimi di Accademia di Costume e Moda che hanno dato prova di una grande fantasia e creatività stilistica. Abbiamo ritrovato anche in questa edizione “New Designers at Coin Excelsior”, evento in cui i giovani emergenti: Avanblanc, Catherine dè Medici 1533, Elena Ghisellini, Federica Berardelli, Giancarlo Petriglia, L72 e Quattromani hanno presentato le loro collezioni con una sfilataperformance presso il department store Coin Excelsior. Greta Boldini, finalista dell’edizione 2013 di “Who Is on Next?” il progetto di scouting ideato e realizzato da AltaRoma con Vogue Italia, torna a sfilare sulle passerelle capitoline presentandoci una donna fragile, curiosa, ma anche ribelle e assetata di vita. Luca Sciascia, finalista di “Who Is on the Next 2015 “, ha voglia di evadere la realtà e lo fa con una collezione che contrappone maglie oversize e avvolgenti a leggins asciutti ricamati a mano con paillettes e mini dress dall’aria più strutturata. Fra i nomi storici troviamo Anton Giulio Grande che propone abiti flessuosi e seducenti lavorati con balze e plissè, pizzi e spalline ricamati. Raffaella Curiel, invece, punta su motivi floreali e prende spunto dalla natura per il suo defilè. Le forme delle foglie e delle corolle dei fiori si trasformano in pantaloni, gonne e corpetti, leggiadri abiti di chiffon in un elegante inno alla vita. Antonella Rossi guarda a New York: atmosfere uniche e libertà di esprimersi. Utilizza colori variegati dal bianco iceberg al panna fino al verde mela, rosso e blu cielo ma anche materiali inusuali per l’abbigliamento come le spugne che si affiancano al raso e alle crepe a georgette di pura seta. Luigi Borbone si ispira all’immagine di Tilda Swinton ma lo fa cambiandone l’abito e l’epoca. Le fasce di Swarosky (materiale fortemente amato dallo stilista) seguono un preciso disegno architettonico e si riproduco sull’abito come metafora dell’esterno in cui il corpo si muove. Il messaggio si sposta dall’attualità del transgender e si concentra sulla donna e sulle sue difficoltà di dover sostenere tanti ruoli diversi. Renato Balestra stupisce ed incanta lo spettatore con una dea greca vestita con abiti rigorosamente bianchi candidi arricchiti con vernici oro e grandi bracciali in metallo. I tessuti plissettati donano un’immagine aurea e sofisticata alle creazioni. L’uscita finale con una sposa ieratica emoziona il parterre dei presenti. Il defilè di Giada Curti, organizzato dal fashion producer

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Antonio Falanga presso gli eleganti saloni dell’Hotel St Regis, trova la sua ispirazione nella figura della leggendaria Marchesa Luisa Casati e nella Venezia dell’Art Decò. Gli abiti hanno velate trasparenze, sovrapposizioni inconsuete di tessuti elaborati come il pizzo rebrodè su vestaglie di satin. L’elegante e raffinato nero crea un effetto di ricercata naturalezza quando si fonde con il bianco etereo. Vittorio Camaiani, presenta la sua collezione dal titolo “Contrariamente” con una testimonial d’eccezione: Marina Ripa di Meana che diviene la perfetta musa dello stilista, lei che da sempre è icona “del contrario”. I tessuti dei vestiti di Camaiani non toccano la silhouette, i volumi sospesi donano al corpo una leggerezza singolare, la classica camicia bianca perde il collo che viene spostato sulle maniche. Troviamo chiffon, doppi di raso, organze, duchesse, lini, juta, seta ed una palette di colori che va dal blu ming, al giallo limone, al rosso fragola, al verde foglia che si lega al bianco, grigio e al nero. Il racconto stilistico viene impreziosito dagli scatti del fotografo Alessandro Calligaro che racconta sapientemente tutte le suggestive sfumature femminili. L’architetto Sabrina Persechino si mette alla prova e sperimenta nuove trame e orditi composti a volte di tagli apparentemente casuali. C’è un forte riferimento alla Dea Aracne e al peplo, abito tipico delle regioni elleniche. I colori utilizzati sono argentei e lunari ma anche ferrosi ed incisivi. La nuova collezione di Rani Zakhem ci fa volteggiare, come in un sogno, nei mitici balli dei tempi passati. Per ricreare questa atmosfera impalpabile in cui sono protagonisti abiti ariosi e leggiadri, Rani attinge agli archivi dei grandi creatori dell’America del dopoguerra per realizzare capolavori per moderne principesse. La collezione è un omaggio a New York e ad una figura femminile surreale e sontuosa allo stesso tempo. Nino Lettieri crea degli outfit che ricordano molto nei colori e nei richiami l’India ma che hanno dettagli e linee occidentali, il tema dell’elefante viene declinato in chiave moderna e reso elegante con colori che vanno dal bianco al rosa e persino fucsia. Sono presenti lo chiffon, il mikado e i ricami di cristalli e paillettes stile India, kaftani neri realizzati in georgette. La designer Marina Corazziari festeggia il suo trentesimo anno di attività e per l’occasione espone le sue creazioni presso lo Stadio di Domiziano. I suoi splendidi gioielli eclettici e mediterranei fondono lo stile neo- etnico con il liberty, il barocco con il post-industriale in un gioco di suggestive forme e vivaci colori. Gaia Caramazza presenta la sua collezione “Triplum” fondendo tradizionalità ed artigianalità e presentandoci un nuovo anello realizzato in oro, platino, argento, bronzo e pietre preziose. Infine segnaliamo l’evento “Beat 50” organizzato da Sonia Rondini e tenutosi presso Tessier Hairdressers dove il tema degli anni 50 ha fatto il filo conduttore della serata: dagli abiti presentati da Tina Beth Sondergaad, agli accessori Co.Ro. Jewels, alle acconciature ed alla musica proposta da due insolite dj: le attrici Emanuela Grimalda e Paola Minaccioni.


Rani Zakhem

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Renato Balestra

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Vittorio Camaiani

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Moda

SILVER FAIRY TALE

UNA FIABA DALLE SFUMATURE GOTICHE, RACCONTATA CON IL LESSICO DELL’ARGENTO di Monica Camozzi

Guardando i loro capolavori tratti da un calco nel quale viene

fuso l’argento, alla mente arrivano immagini di cavalieri, sfumature medievali sbalzate d’improvviso in un contesto rock, postmoderno. Quinto Ego. Un’anima, due parole, tre come il numero che simboleggia la forza creativa, quattro soci legati dalla passione per la bellezza e dalla vocazione artigiana. L’argento 925, ossidato con una perizia che trova la sua genesi proprio qui, fra le mura di questa azienda, molto prima di diventare moda diffusa, diventa materia duttile nelle mani di Nicola Bastreri e Gianni Crocetti. Espressione poetica con un tocco graffiante. I simboli eterni, quelli della Storia, dell’iconografia leggendaria, dell’Amore, vengono tradotti in chiave unica. Un cuore non è semplicemente un “cuore”: è solitario, impegnato, lussurioso, barocco, trafitto dalla freccia di Cupido. Si svuota come l’infinito per circondarsi di edera e rampicanti che affiorano sulle dita come bassorilievi. La consistenza del polpo forgia fedine, l’acquamarina accoglie scaglie d’argento, insieme a una ridda di materia pura come quarzi citrini, rutilati, fumé, ad amestiste e topazi, turchesi e corniolo. Il metallo lunare, invecchiato al punto giusto, viene trasformato come se fosse argilla nelle mani dello scultore: diventa denso come muro bugnato, oppure foglia sottile e leggiadra. Croce sulla pasta di onice negli anelli araldici, catena eterea mista a tormaline nelle collane multiple che scendono come cascate, o ancora nei piccoli rosari affini alla tradizione o modulati seguendo correnti glam

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rock. Il repertorio della gioielleria viene utilizzato per riprodurre le catene panther in solitaria oppure cosparse di piccoli cristalli neri, ambrati, lattei. Il classico orecchino perla rinasce: color burro o acciaio, con una cupola d’argento irregolare che si aggrappa alla catenella sottile. Simili ai gioielli Art Déco, i bracciali composti da tralci di metallo ossidato e chiusi con una pietra dura. E ancora le filigrane con pavet di zirconi neri, i teschi “non parlo” “non vedo” e “non sento”, le rose dei venti con lavorazione nido d’ape, gli scudi, gli anelli massoni con simboli archetipici come le mani che si stringono e le mitologie templari. Meravigliosa, la ellissi aperta della grossa fede con una patina di pelle color tabacco, cosparsa da piccole edere d’argento. Nulla, qui, nasce per caso. Ogni singolo gesto è accompagnato da una passione infinita, all’interno del piccolo laboratorio dove mani sapienti si muovono con l’assoluto scopo di creare bellezza. L’idea si sostanzia in materia attraverso la forma che accoglierà il metallo; poi, come se fosse una tela, ogni pezzo accoglierà dettagli di perfezione. Come le piccole frecce ai lati degli anelli su cui campeggia il cuore, come le scagliette che paiono rubate alla coda di una sirena, come gli scudi che si fissano sulla pelle rubata ai guardoli delle scarpe, nei bracciali, come gli elmi crociati o i pugnali che si rimettono nella fondina. Le chiavi edera, i piccoli gechi, i ferri di cavallo.Fra bagni e rifiniture a bulino, fra ore che scorrono perdendo il senso del fluire del tempo. In effetti, il simbolo di Quinto Ego è una fanciulla con un velo, stilizzata nel logo: una creatura fiabesca che si perde nel bosco e trova piccoli gioielli avvolti in foglie d’edera.


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Moda

MAURO FRANCHI

SOGNI SENSUALITA E BELLEZZA Stile unico raffinato di tendenza, poche parole per descrivere un must della moda sempre alla ricerca di innovazioni dal design impeccabile.

Lo stilista Mauro Franchi si racconta a Life&People magazine

dopo la recente apertura del suo showroom posizionato nella prestigiosa via Monte Napoleone di Milano che lo rappresenta in Italia e all’Estero. Presentata la sua nuova collezione S.S 2017 dove le linee raccolgono il suo concept di stile nelle ali della libellula che ne identifica il marchio conosciuto a livello nazionale ed internazionale. La sua passione e l’ amore per la moda vestono una donna raffinata dove l’eleganza si abbina ad una femminilità gentile dove colori e stampe personalizzate tendono ad abbracciare una femminilità romantica, sexy e seducente senza provocazioni. Questo è lo stilista “Mauro Franchi” che con la matita tra le dita, e l’immaginazione che va a galoppo crea mentalmente abiti da sogno,da realizzare poi in seta o altre stoffe pregiate rigorosamente prodotte in Italia, come per le confezioni. Tagli sartoriali e modelli raffinati da vedere indossati. E’ una questione di emozioni ci dice Mauro che si e’ rimesso in gioco dopo aver collaborato con un noto marchio moda per tredici anni e in poco tempo ha esaudito il suo sogno facendo nascere il brand MAURO EFFE by Mauro Franchi.

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Lo stile inconfondibile,elegante, sofisticato, sensuale e raffinato. Le sue collezioni deliziosamente emozionanti come un balletto di colori tesi a mettere in risalto la bellezza della donna, la sua unicità, la sua leggerezza, la sensualità. La donna Mauro Franchi rinasce d’estate come una Venere Botticelliana dalle acque, sotto il segno del calore e del colore, intrisa di tinte forti ma anche delicate, di colori vivi vitali e raffinati. Durante l’inverno rimane misteriosa; si veste in bianco ghiaccio nero e grigio. Mescola colori caldi e freddi, linee pulite contrapposte a gale e balze, tessuti preziosi, tutto sempre rigorosamente made in Italy. Le forme della collezione sono state pensate e realizzate appositamente per tutte le Donne e nella sua diversità adatte ai vari contesti: dal tempo libero al luogo di lavoro, una donna che domina il suo mondo di giorno e di notte ispira fantasie. Nelle collezione si trova sempre una vena romantica, ma anche sensualità velata, che si esprime in tagli sartoriali tessuti che lasciano intravedere fianchi e schiena ed esaltano le gambe. L’idea Mauro Franchi è quella di creare capi che possano essere indossati nella quotidianità, regalando alle donne fiducia in se stesse. Una donna sicura di sé, che non ha bisogno di ostentare nulla.


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MAURO EFFE by Mauro Franchi VIA MONTE NAPOLEONE 1 MILANO (MI) Tel. +39 02 89423636 Cell. +39 349 9525 241 www.maurofranchi.com info@maurofranchi.com


Moda

L’UNDERWEAR INTERNATIONAL DI IMMAGINE ITALIA: INCUBATORE DI TENDENZE MODA INTIMO E LINGERIE di Enrico Sanchi

Immagine

Italia, la fiera dedicata alle anteprime di collezioni intimo-lingerie, continua a confermarsi come uno degli appuntamenti imperdibili nel panorama fieristico di settore internazionale. Seimila i visitatori che anche quest’anno hanno affollato la Fortezza da Basso. Tra le performance più significative quelle dei buyer provenienti dai Paesi comunitari: Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Grecia, Repubblica Ceca, Polonia, Lituania, Belgio, Malta, Cipro. A seguire Russia, Egitto, Turchia, Ucraina, Arabia. Saudita. In particolare: boutique di lusso, grandi magazzini, negozi al dettaglio, catene di negozi, negozi on line, agenti, distributori ed importatori. 250 brands presenti, fra i più prestigiosi nel panorama nazionale ed internazionale, di questi il 30% non sono italiani e provengono da Francia, Spagna, Germania, Austria, Belgio, Svizzera, Polonia, Slovenia, Lettonia, Olanda, Brasile. La kermesse fiorentina dimostra di essere sempre più in sintonia con il mondo imprenditoriale con il quale dialoga continuamente ed insieme costruisce. Sarà perché Immagine Italia & Co. è la fiera ideata ed organizzata dalla Camera di Commercio di Pistoia, l’ente pubblico di riferimento per il sistema delle imprese, abituato ad avere con esso un rapporto costante e privilegiato. Questo atipico ruolo di una Pubblica Amministrazione che scende in campo come se fosse un’impresa è stato sottolineato anche in occasione della sfilata moda inaugurale, durante la quale il sistema delle Camere di Commercio ha voluto ribadire al Governo

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e all’intero sistema Italia, l’importanza del proprio ruolo nelle strategie di sviluppo economico del Paese in un momento di riorganizzazione complessiva della P.A. Protagonista come sempre l’appuntamento glamour che nell’edizione 2016 si è espresso con tre sfilate moda collettive al giorno. Sulle passerelle hanno sfilato capi ed accessori intimo-lingerie in perfetta sintonia con le tendenze moda più recenti: dai variegati stili underwear di domani alle nuove correnti luxury. La tipologia dei prodotti esposti è di fascia alta, medio-alta. Si afferma una donna sempre più cosmopolita che ostenta la propria femminilità con determinazione, protagonista del suo tempo e consapevole delle sue scelte. Una donna che sa ritagliarsi i propri spazi giocando con le molteplici personalità che la contraddistinguono: da donna rassicurante a eterna bambina, da donna sofisticata a femme fatale. Una donna che osa mise azzardate dai dettagli sempre più ricercati e preziosi, ma che, nel tempo libero, predilige alla sensualità il confort e quindi linee morbide dai confini piatti, invisibili, avvolgenti realizzati con tessuti tecnici sempre più all’avanguardia. Nel guardaroba femminile, pizzi, ricami e inserti trasparenti e preziosi che si sovrappongono ad abitini maglia e comodi pigiami dai colori frizzanti e fantasie giocose. Presenti anche espositori dedicati all’universo maschile che delineano un uomo sempre più conscio di se stesso, capace di comunicare la propria spiccata personalità, elegante e ricercato ma anche divertente ed ironico. Legmanìa per tutti i gusti: uomini e donne che, indistintamente, giocano con fantasie multicolor e stampe sempre più alternative.


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Moda

WHITE LUXURY SINERGY SUMMER 2016 DRH FASHION

Per scoprire i movimenti cult della nostra movida visita i profilli facebook Lifeandpeople, White, DRH Fashion e Dance Fashion WHITE LUXURY - Viale Cairoli, 88 Lido di Fano Colazioni, pranzi, aperitivi, cene, serate con DJ e Live Music

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Moda

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Seguici su

LE EMOZIONI DI LAS VEGAS VIVILE A SAN MARINO. Divertimento. Brivido. Gioia. Sensazioni intense che solo Giochi del Titano può offrirti, tutte da vivere in un ambiente raffinato dove lo stile si tocca, si gusta, si respira. Prova l’emozione di un’offerta completa e ricchissima, con i giochi più amati da chi ama giocare. In una cornice così, ogni serata è come essere a Las Vegas.

REPUBBLICA DI SAN MARINO Palazzo Diamond - Strada dei Censiti 21 - Uscita Falciano

Tel. 0549 942 011 - www.giochideltitano.sm “Il gioco è riservato ai maggiorenni” “Il gioco può causare dipendenza” “Verifica le probabilità di vincita sul sito www.giochideltitano.sm”

IL PIACERE DI GIOCARE CON STILE


Lifestyle and beauty

IL TITANO DEI GIOCHI a cura di Enrico Sanchi

Black Jack, Mini punto e banco, Ultimate Poker.

Alla sala Diamond si parla americano. Pardon: si ‘gioca’ americano. Ossia, con quei giochi cosiddetti di seconda generazione e che avvicinano la sala di Rovereta, nella Repubblica di San Marino, ad un vero e proprio casinò. Certo, non lo si può definire tale. Ma la qualità del servizio è la stessa. L’eleganza della location e la cura del cliente pure. E da quando la legge sammarinese ha consentito l’introduzione di nuovi giochi, anche l’offerta ricalca quella delle blasonate case da gioco tricolori. Come spiega il Direttore Generale della Giochi del Titano S.p.a., il Dott. Salvatore Caronia: “Tutto ciò è stato possibile grazie al parlamento sammarinese che attraverso una legge ha autorizzato questi giochi, che sono stati ulteriormente normati dall’Ente di Stato dei Giochi”. Se il 2015 ha fatto fiorire i nuovi tavoli americani, c’è stata un’altra ghiottissima introduzione nella sala Diamond: è infatti arrivato anche il Poker Cash, che si aggiunge a quello a torneo da tempo praticato. Continua il Dott. Caronia, parlando delle linee guida che la

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Giochi del Titano si propone di perseguire: “Noi non puntiamo esattamente a proporre gioco d’azzardo, ma un gioco che abbia puntate molto minime, che possano dunque essere accessibili a tutti senza che nessuno rischi di rovinarsi. L’accoppiata qualità e servizio è quella che più ci piace e vogliamo offrirla al più vasto pubblico possibile”. La sala Diamond ospita tra l’altro 200 slot tutte di marchi di primo livello internazionale (Novomatic- Bally- IGT- WMS- Konami) con 160 giochi diversi e la roulette elettronica- Futura Gold Club. Può contare su 170 mila ingressi all’anno. Nelle sale si entra solo ed esclusivamente dietro identificazione e registrazione dell’ingresso, come avviene nei casinò, ovviamente l’accesso è vietato ai minori di 18 anni e vengono rispettate tutte le normative in materia di antiriciclaggio previste dalla direttiva europea per le case da gioco. Negli ambienti è stata ricercata la qualità a 360 gradi, sia nel design che negli impianti di climatizzazione, questo a servizio sia della clientela che dei dipendenti. Molto curato anche il Ristorante Lounge Bar aperto venerdì, sabato e domenica: solo prodotti freschi e al bando qualsiasi prodotto surgelato, piatti di alta cucina curati dallo chef Daniele Neri.


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Lifestyle and beauty

BILLIONAIRELIFE MONTECARLO di Enrico Sanchi

Sulla scia dei locali del gruppo Billionairelife che Flavio Briatore ha sviluppato in Italia e all’estero (twiga Beach club,Billionaire Porto Cervo,Istanbul Bodrum,e Malindi Beach) anche il Twiga di Montecarlo propone il concept di lounge,sushi bar,ristorante e night club. L’incantevole e privilegiata posizione della struttura, affacciata direttamente sul mare della Costa Azzurra fanno del locale una venue unica che rappresenta un polo d’attrazione per i monegaschi e per la clientela internazionale che apprezza il marchio e i locali targati Billionairelife. Tra un evento e l’altro le giornate sono sempre vissute al massimo: la sera e’ il momento in cui si vede il lusso più sfrenato, le signore dopo trucco e parrucco indossano le più eleganti mise mai viste, tacchi a prova di trapezisti mentre i signori spesso più sportivi ma pur sempre eleganti non rinunciano all’immancabile sigaro fumante presentandosi a cene ed eventi mondani con vere e proprie supercar di lusso le più costose al mondo. Al Twiga Montecarlo l’aperitivo si gusta sul pontone affacciato sul mare mentre l’area ristorante dal decor raffinato e dai tocchi africani si sviluppa sotto una arcata circondata da bambù. Pluripremiato ristorante giapponese,vi è poi il Twiga Sumosan che eccelle nella preparazione di sushi e sashimi, piatti innovativi per deliziare ed emozionare ogni palato offrendo una valida alternativa tra classici antipasti regionali italiani, pasta e risotti

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serviti in pentole di rame e pizza napoletana. E di notte il night club Twiga alterna alla consolle djs di fama internazionale per creare un esilarante atmosfera tipica dei locali marchiati Billionairelife. Alla lista dei prestigiosi ristoranti del Principato da maggio 2012 si è aggiunto Cipriani che dispone di piatti celebri d’autore di ottima qualità. Il servizio impeccabile,la calda accoglienza e l’atmosfera vivace che si respirano fanno una visione semplice del lusso che da quattro generazioni si tramandano in un unico ristorante che rappresenta un marchio riconosciuto in tutto il mondo per la qualità, l’ospitalità, le sue sedi illustri ed esclusive. Un sogno a lungo cercato da Giuseppe Cipriani e’ diventato realtà nel 1931 quando apri’ il primo locale a Venezia in Piazza San Marco e da oltre quattro anni ormai anche nel cuore di Monaco nel prestigioso edificio Mirabeau. La facciata esterna in vetro ultramoderno, e’ una introduzione ad uno stile raffinato ed accogliente all’interno del locale dove le pareti di mogano abbinate ad acciaio lucido, specchi e pavimenti in marmo sono completati da sedie in pelle marrone.L’atmosfera che si respira nel ristorante e’quella a bordo di uno yacht di lusso e il tema nautico si arricchisce di forti elementi bianchi e blu. Al piano superiore un bar privato e una magnifica terrazza vista mare disponibile ed esclusiva per i soci del club Cipriani Montecarlo.


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Lifestyle and beauty

COAST TO COAST SHOPPING, DIVERTIMENTO E RELAX TRA LA VERSILIA E LA RIVIERA ADRIATICA di Elisabetta Boninsegna

Di qua o di là? Riccione o Forte dei Marmi? Rimini o Viareggio?

Le due coste, divise da poco meno di 300 chilometri, già dagli anni Cinquanta erano portavoce di uno stile diverso capace di richiamare differenti tipologie di turisti e di proporre un divertimento estivo cucito su misura. La costa ovest più elegante e cool, meta di vip per i quali discrezione e relax sono da sempre elementi fondamentali. La costa est più trasgressiva ma popolare, dove l’originalità spinta e l’ironia va d’accordo con la quotidianità. Entrambe le coste, però, hanno in comune la capacità di generare mode e tendenze che, solitamente, in inverno riappaiono nelle città del nord, portate da chi ha trascorso estati da sogno nei luoghi di mare. A far da padrona in Versilia è la mitica Capannina di Franceschi di Forte dei Marmi che, sebbene quest’anno festeggi gli 87 anni di attività, rimane il cuore pulsante di quel tratto di spiaggia incastonato tra il mare e le Alpi Apuane. E’ il locale in cui nascono e sfioriscono amori estivi e dove qualche curioso può esercitare con grande successo la pratica del vip-watching. Si parte con gli aperitivi culturali al tramonto, molto apprezzati da giovani e meno giovani appassionati di arte o di lettura, per esplodere la notte con eventi, intrattenimenti e appuntamenti musicali esclusivi. Tra i nomi di richiamo quest’anno Ornella Vanoni l’11 agosto per una cena spettacolo da non perdere, concerto di Marracash uno dei rapper più acclamati d’Italia e per i giovanissimi Il Pagante. La Versilia non richiama solo i nottambuli ma anche chi è affetto da shopping compulsivo. Il Mercatino di Forte dei Marmi (conosciuto in tutta Italia) è il luogo d’incontro preferito dalle signore dell’alta società milanese e non, che, avvolte in disinvolti vestiti di pizzi bianchi, di buona mattina raggiungono il centro storico in sella alla loro bicicletta rigorosamente agghindata da cestini di vimini e fiori. Tra le bancarelle più famose di tutta Italia si possono trovare capi unici, abiti chic usciti dalle sartorie toscane di ultima tendenza, originali pellicce per l’inverno, maglie di cashmere, sandali e zoccoli su misura creati da Giovanni del Forte. Chi non prova alcun gusto a sbizzarrirsi tra le bancarelle, può divertirsi girando per i negozi di Forte dei Marmi. L’esperienza inizia

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tra lussuose boutique come Gucci, Prada, Miu Miu, Louis Vuitton, Emporio Armani, Moncler, Stone Island, Loro Piana, Michael Kors, Ermanno Scervino, Dolce & Gabbana, Lanvin, Valentino, per continuare tra le collezioni beachwear ultra femminili da Kristina Ti, e sportive da Villebrequin e Mc2 St. Barth. Per i più golosi spuntino a metà mattina con le focaccine da Valè, in centro a Forte dei Marmi o le focaccine ripiene di Orlando ad ogni ora del giorno. Il rito dell’aperitivo al Bar Giardino e al Caffé Morin. All’una si può passare da Pesce Baracca, locale nuovo sulla spiaggia, dove ci si può sedere al ristorante scegliendo il pesce che si vuole mangiare dal bancone oppure optare per un piatto veloce nella zona street food. Per chi ama la cultura e la bellezza, invece, meta obbligata è Pietrasanta, città d’arte a pochi chilometri dal mare dove lo scultore Botero ha deciso di vivere alcuni mesi all’anno. Una passeggiata nel centro storico tra le gallerie d’arte e i laboratori artistici di marmo di Carrara darà l’idea del perché Antonio Paolucci, uno degli storici dell’arte italiani più importanti, ex ministro ai Beni Culturali, nonché riminese d’origine, definì Pietrasanta la piccola Atene della Versilia, appellativo che si è consolidato nel tempo. Dopo aver saziato gli occhi e il cuore di bellezza, anche lo stomaco esige la sua parte. E Pietrasanta non è da meno delle altre località della Versilia. Anzi. Per via dei numerosi locali che sono stati aperti all’interno di gallerie e cortili incantevoli si è meritata l’appellativo di “Cenatown”. Uno più curioso e particolare dell’altro dove poter mangiare lampredotto, farro alla toscana, baccalà marinato, pappa al pomodoro. Il ristorante stellato ‘Lorenzo’ a Forte dei Marmi è sinonimo di una cucina di ricerca che esalta la qualità e stagionalità delle materie prime, selezionate con grande passione. Cura nei dettagli e senso dell’ospitalità alimentano la storia del Roi des Gourmands che, tra una selezione di pregiatissimi oli e caffè uniti ad una ampia cantina, fa assaporare semplici e raffinati piatti di mare e di terra accompagnati da primizie di stagione. Superato l’imbarazzo della scelta non sarà difficile trovare quello giusto per voi. Prepariamoci dunque per un’altra stagione...fatta di glamour, relax e divertimento!!!


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Viaggi

SLOVENIA

A CINQUE STELLE AL CASTELLO DI OTOCEC di Enrico Sanchi

In mezzo al fiume Krka, nel cuore della Slovenia, c’è un isolotto

sul quale nel Medioevo è stato costruito un castello che sembra uscito da una favola. Il castello è stato poi ristrutturato alla fine del 1400 con impianto gotico e due secoli dopo trasformato in splendida residenza rinascimentale, per essere infine rivisitato attorno al cortile interno in stile romanico con pianta ad U nell’800. Piccolo ma curato, un tempo dimora di importanti famiglie nobili slovene, il Castello di Otocec è oggi è uno degli hotel più belli di tutta la Slovenia, un 5 stelle che fa parte della prestigiosa e internazionalmente riconosciuta associazione Relais & Chateaux. Basta superare il ponticello che collega l’isolotto alla terra ferma e subito è come se il tempo si fermasse: le mura di pietra accolgono gli ospiti come un abbraccio e la corte interna del castello, con i suoi alberi fioriti e i tavoli eleganti, fa venire voglia di rilassarsi con un bicchiere di vino e fare lunghe chiacchierate in compagnia fino al tramonto. Gli architetti che si sono occupati della ristrutturazione e del recupero del maniero hanno fatto in modo di creare una struttura di accoglienza contemporanea pur mantenendo intatto il carattere e le peculiarità strutturali di un luogo la cui storia affonda le proprie radici in un passato ormai lontano ma sempre ricco di fascino. Un’isola di tranquillità e relax nel vero senso della parola, dunque, ma non solo. A pochissima distanza dal castello, infatti, sorge uno dei più bei campi da golf di tutta la Slovenia – 18 buche progettate nel pieno rispetto del paesaggio dall’architetto britannico Howard Swan e dallo sloveno Peter Skofic che assicurano un’esperienza di gioco soddisfacente sia ai principianti che ai professionisti e nel quale si svolgono regolarmente tornei di rilevanza internazionale.

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E per gli appassionati di enogastronomia? Il ristorante del castello, membro della Chaîne Des Rôtisseurs, è un vero e proprio must nel quale i buongustai possono affidarsi agli esperti chef per assaporare menù creativi ma al tempo stesso ricchi di tradizione che sfruttano gli ingredienti di stagione provenienti da una filiera controllata e all’insegna della filosofia dei “kmzero”. A pochi minuti di macchina dal castello ci sono poi due stabilimenti termali, ideali per prendersi cura di sé, passare una giornata diversa fra idromassaggi e saune e rilassarsi magari prima di una cena speciale con il proprio partner. Alle Terme di Smarjeske Toplice, oltre alle piscine termali ci sono tanti programmi specifici per il dimagrimento ed il detox, tutti calibrati sulle diverse esigenze di ogni ospite e progettati per dare risultati che possano poi essere mantenuti anche a lungo termine. Le Terme di Dolenjske Toplice invece sono la faccia giocosa delle terme, con tante piscine idromassaggi e giochi d’acqua, la piscina per bambini, tanti massaggi e trattamenti da tutto il mondo per sentirsi al meglio e rilassarsi. La professionalità del personale, esperto e sempre aggiornato, rende l’esperienza alle Terme di Smarjeske Toplice e Dolenjske Toplice ancora più appagante. Ovviamente la Slovenia non è solo bellezza e benessere, ma anche un Paese tutto da scoprire ricco di bellezze paesaggistiche e di storia. La zona intorno al castello è buon punto di partenza per piacevoli gite alla scoperta delle eccellenze del territorio Sloveno: dai vigneti con le piccole cantine che spesso offrono percorsi di degustazione alla città di Novo Mesto, capoluogo della regione, dalla Certosa di Pleterje, nella quale ancora oggi si produce artigianalmente una deliziosa grappa alle pere sino alla magica Lubiana (distante appena 45 min in auto) con i suoi ponti e gli edifici ricchi di fascino e storia.


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Lifestyle and beauty

LA VILLA DUBAI IL CONCEPT-STORE DALL’ANIMA ITALIANA CHE ELEVA L’ESPERIENZA DEL MADE IN ITALY IN MEDIO ORIENTE di Enrico Sanchi

A circa sei mesi dalla sua apertura, La Villa Dubai si è rivelata

la rivoluzione nel mondo del retail del Medio Oriente. Nel cuore di Dubai, terreno fertile e prolifico di nuove realtà commerciali e innovative formule di business, si conferma vincente la scelta di un gruppo di giovani imprenditori che si sono fatti ambasciatori dell’eccellenza italiana nel mondo. La Villa è un affascinante concept-store che si ripropone di offrire ai propri clienti un’esperienza a 360 gradi del life-style italiano, creando un articolato percorso di acquisto che coinvolge tutti i cinque sensi dei visitatori. L’offerta è ampia: fashion, interior design, soluzioni di homeautomation, finissima gioielleria, accessori per la persona e per la casa, gourmet food e intrattenimento. Il filo conduttore: il Made in Italy quello vero, certificato e artigianale e l’unicità data dalla possibilità di offrire un altissimo grado di personalizzazione dei prodotti presentati. In un ambiente frenetico e standardizzato, dominato dei grandi Mall che inducono a staffette tra negozi, rendendo lo shopping più simile ad uno sport estremo che ad un piacevole momento da dedicare a se stessi, La Villa si lancia contro corrente. Ferma il tempo e immerge i suoi clienti in un tempio della bellezza e della qualità, dove il ritmo e le regole vengono dettate dal cliente, unico protagonista e perno dell’esperienza che viene disegnata e personalizzata per lui. Come avviene la magia? Semplice. Osserviamo da vicino uno dei servizi di punta del concept-store la sartoria napoletana che esemplifica perfettamente l’approccio al cliente e come viene interpretato il lusso a La Villa. Tutto inizia dalla scelta del brand da proporre al mercato: quello

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che conta qui non è l’apparenza ma la sostanza, non troverete i nomi altisonanti della moda italiana, bensì marchi di nicchia che fanno della qualità la loro unica missione, con una lunga tradizione e specializzazione nel campo in cui operano. La sartoria napoletana è riconosciuta in tutto il mondo per il suo stile incomparabile, per l’estrema vestibilità, per la cura e la dedizione che le esperte mani sartoriali impiegano nel cucire ogni parte degli abiti. E’ sempre e solo il sarto che da Napoli vola periodicamente a Dubai per incontrare di persona i suoi clienti, per prenderne accuratamente le misure, guidarli nella scelta dei tessuti e omaggiarli dei suoi preziosi consigli si stile, adottando tutti gli accorgimenti necessari per disegnare un capo, che sia semplicemente perfetto per una sola ed unica persona. Successivamente viene creato un cartamodello e imbastito l’abito che, a seguito delle progressive prove di vestibilità, prenderà forma sul corpo del cliente. In questo modo La Villa non offre solo un prodotto fatto al 100% in Italia, ma soprattutto un prodotto unico che esprime inequivocabilmente la personalità e lo stile di chi lo indossa e vive. Questa nuova modalità di intendere il lusso e il servizio al cliente è stata riconosciuta e celebrata in numerosi Magazine nel Middle East, tra questi il più importante da menzionare è sicuramente l’ultimo numero del Big Black Book di Esquire Middle East, con un’intervista esclusiva a Stefano Giuliani (Ceo e fondatore della Villa) e a Enrico Manzo (Master Tailor Principe d’Eleganza, ossia la sartoria della Villa). L’approccio resta lo stesso anche per gli altri settori merceologici ed è la chiave del successo di questo innovativo concept, basato su tre fondamentali pilastri: la sinergia tra aziende di eccellenza italiana, la diversificazione dell’offerta e il lusso inteso come personalizzazione e unicità.


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Ristorante con specialitĂ di carne e pesce, pizzeria, cantina con ricca selezione di vini. A disposizione per convenzioni aziendali e pranzi e/o cene organizzati. Prodotti di qualitĂ a km 0

Via Comacchio ang. Piazza Angilberto II 20139 Milano Tel +39 02 4945 4074 www.ristoranteglorymilano.it


Lifestyle and beauty

I-SUITE

ALL SUITE DESIGN HOTEL I

-SUITE è il primo “all suite design hotel” della Riviera di Rimini, interamente composto da suite. Eleganti e luminose, le suite sono rifugi in cui perdersi, soffici nuvole bianche in cui fermarsi a pensare, ampi spazi di luce sospesi a metà tra cielo e mare. Sono l’elogio della cura dei dettagli, pezzi unici cesellati a mano in un incanto di rifiniture di charme e atmosfere glamour. i-SUITE, splendido design hotel della riviera è posizionato proprio di fronte al lungomare di Rimini. Il grande impatto architettonico delle sinuose pareti bianche e il gioco di light design lo rendono inconfondibile e unico già al primo sguardo. L’esclusivo 5 stelle di Rimini è un luogo concepito per riappropriarsi di un bene prezioso, il tempo. Tempo da dedicare a sé stessi e alla contemplazione della meraviglia del mondo immersi in una dimensione di sogno a cavallo tra cielo e mare. Tempo da trascorrere nella ricerca di un contatto più vero con il mare ela natura intorno. Tempo da trascorrere in compagnia in una dimensione di armonia design e relax che sono alla base di un nuovo concetto di ospitalità. E’ una goccia di innovazione dentro alla Rimini del futuro fatta e pensata per costruire relazioni belle tra le persone. “Quando abbiamo immaginato il progetto i-SUITE, volevamo offrire ai nostri ospiti un luogo diverso dagli schemi convenzionali con cui si immagina un albergo e, in particolar modo, un albergo a Rimini. Nella vita quotidiana siamo tutti presi dalla frenesia di razionalizzare tutto, replicare e ottimizzare ogni azione al punto tale che, anche nel nostro mestiere di albergatori, si vedono nascere alberghi dove i numeri e i rapporti che definiscono la forma delle camere, dei bagni o degli spazi comuni, hanno più a che fare con l’algebra invece che con il senso di accoglienza e di emozionalità a cui il nostro gruppo, Ambienthotels, non ha

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mai rinunciato ad ispirarsi. i-SUITE si presentava allora come una grande sfida per rivoluzionare standard e preconcetti tipici nel mondo alberghiero e accettare l’avventura di costruire un luogo dove le persone potessero sentirsi bene, sorprendersi e riportare a casa un piacevole ricordo di noi e della nostra città. Sono queste le ragioni che ci hanno portato a chiedere ai nostri progettisti camere che fossero di forme tutte diverse e che non assomigliassero a dei parallelepipedi ma che si presentassero con ambienti irregolari come in una lussuosa villa e allo stesso tempo domestici come si vorrebbe da una casa accogliente. Le abbiamo volute grandi per far sentire agli ospiti il senso di libertà, tutte affacciate verso la spiaggia e il mare per farne godere la presenza, sia in estate che in inverno. Abbiamo chiesto che fosse rivoluzionato anche il sistema dell’accoglienza perché i-SUITE non vuoleessere un albergo ma uno spazio privato dove nascono relazioni autentiche tra le persone. Per questo abbiamo mandato in pensione il tradizionale “bancone reception” che gerarchizza il rapporto tra addetti alla reception e clienti. Ad accoglierli ci siamo noi, così come accade a casa tra amici, con il solo sorriso e una forte stretta di mano. Infine ancora una scelta coraggiosa e informale. Abbiamo chiesto che all’area benessere fosse dedicato lo spazio più prezioso dell’edificio, il piano più alto, il più panoramico. Ne è scaturito un ambiente pieno di luce, di sole e di energia che si collega, attraverso un ascensore, con la piscina esterna: una grande scultura piena di acqua calda anche in inverno. Siamo convinti che vivere in questi spazi donerà vigore e gioia agli amici e ospiti che ci trascorreranno il loro tempo per relax o al ritorno di un impegno di lavoro” i-FAME Restaurant, il ristorante di i-SUITE parla di Rimini, di quella Rimini dinamica e curiosa che guarda con entusiasmo al futuro ma che sa’ anche mantenere solidi legami con le proprie radici. Come nella vera tradizione romagnola utilizziamo solo i prodotti del territorio rispettandone la stagionalità. con attenzione alla filosofia del km 0 Un accento particolare viene dato al pesce dell’ Adriatico, fresco e selezionato quotidianamente come migliore espressione dei sapori della nostra Riviera. i-FEEL GOOD Seaview Spa un centro benessere unico nel suo genere a partire dalla posizione panoramica all’ultimo piano di fronte al mare. La luce e il panorama diventano fonte di energia, stimolo positivo per la nostra anima. L’esperienza esclusiva delle saview saunas, mentre la i-CE AGE outdoor swimming pool, una scultura di acqua calda per il piacere di un bagno caldo all’aperto anche nei mesi invernali definita dai nostri ospiti l’esperienza più “dreaming di i-SUITE”


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BAIA DEGLI ANGELI Non appena il primo raggio di sole colpisce la spiaggia della

BAIA DEGLI ANGELI, la luce ne esalta il bianco ed il tortora degli arredi. All’ occhio dei visitatori è chiara immediatamente la filosofia dei grandi spazi e tranquillità voluta da Giovanni e Paolo Ticchi, Gestori ed ideatori di una delle più belle ed organizzate spiagge di Misano adriatico, i due fratelli vengono da una generazionale esperienza imprenditoriale nel mondo della accoglienza turistica e della ristorazione. Prima della BAIA DEGLI ANGELI hanno gestito con la famiglia per anni la storico GREEN BAR di viale Ceccarini a Riccione, fondendo il loro dna a quello del pubblico della notte e della movida. La miscela che sono riusciti a creare per la loro attuale proposta è quindi quella più al passo coi tempi che accontenta sia le famiglie che i giovani più attivi e alla ricerca di novità. Ogni anno la spiaggia viene rinnovata all’ insegna della massima comodità. Ombrelloni in stile “suite full optional”, dotate di frigo bar, maxilettoni matrimoniali e brandine a una piazza e

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mezzo sono il fiore all’occhiello della BAIA DEGLI ANGELI e della sua atmosfera da total comfort e attività rilassanti. La conformazione della costa, dotata di barriere frangiflutti che la delimitano in piccole cale, crea baie con all’ interno mare calmo. Da qui la scelta del nome dell’attività. Il fondale è sabbioso e allontanandosi dal bagniasciuga degrada lentamente rendendo la spiaggia un posto sicuro per ogni tipologia di pubblico. Una particolare attenzione all’accoglienza è testimoniata dal quasi monumentale banco per gli arrivi, che Giovanni ha voluto ingegnosamente rivolgere di fronte al pubblico in entrata per sottolineare ancora di più l’entusiasmo e la cortesia del suo personale. Palestra a cielo aperto, spazio fitness, ristorante e l’inaugurazione del nuovo chiosco adibito ad american bar per aperitivi, fanno di questa struttura un vero paradiso di relax o per l‘incontro: la scelta adatta a qualsiasi ora della giornata purché compresa tra le otto e trenta del mattino e le venti della sera orari di apertura dello stabilimento.


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EXOTIC MIXABILITY Quando ad un barman si chiede un cocktail estivo e dissetante,

la parola d’ordine è frutta fresca. Se poi è anche esotica si aggiunge all’immaginario del cliente quel qualcosa in più di stuzzicante e originale che non guasta. I barman del “Peter pan” e della “Villa delle rose“ di Riccione e Misano Adriatico conoscono i gusti del loro pubblico e quest’estate hanno deciso di allargare la loro selezionata scorta di prodotti per cocktails con le due nuove proposte del marchio RED BULL: RED BULL LIME EDITION e RED BULL YELLOW EDITION. Due nuove bevande confezionate nell’inconfondibile lattina del più famoso energy drink al mondo, con il colore verde la prima e giallo la seconda, che si vanno ad affiancare alla classica, a Sugarfree e a RED BULL RED EDITION sulle scaffalature dei bar più trendy o nei frigoriferi dei party e dei festival più importanti. I nuovi gusti sono lime, ovviamente per LIME EDITION e frutti tropicali per la YELLOW EDITION. Adatti ai palati raffinati di chi cerca i cocktail più originali o per chi vuole dissetarsi con in più la famosa carica d’energia che ti mette le ali! Abbiamo chiesto al famoso barman Jonathan Di Vincenzo titolare ed headbartender al “The Noble Experiment” di Santarcangelo di

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Romagna uno “speak easy”(un locale dove si rivisitano le tradizionali tecniche di miscelazione dell’america del proibizionismo), nonché proprietario del “Tiki Comber”di Cesenatico (ispirato ai tipici bar hawaiani) un consiglio professionale per proporre le due nuove bevande e lui ci ha risposto con due ricette originali, ma tratte dalla miscelazione tipica caraibico-polinesiana degli anni trenta. Ha battezzato il primo cocktail che ci presenta “ENERGY MULE” e la ricetta è composta da: TEQUILA - RED BULL LIME EDITION SCIROPPO HOMEMADE di PASSION FRUIT, il tutto decorato con un TWIST di SCORZA di LIME ESSICCATO, ZENZERO ALLA JULIENNE, STECCHE DI ZENZERO E MENTA FRESCA. Il secondo si chiama “VERY SPECIAL DAIQUIRI”: RUHM JAMAICANO, RUHM PORTORICO, LIME FRESCO, HONEY MIX (una miscela di miele con camomilla e pepe jamaicano in infusione) ed un VELLUTO (textura sucro montata con un po’ di latte) di RED BULL YELLOW EDITION, servito in coppetta e decorato da un frutto della passione con incorporata zolletta di zucchero in alcool infuocata ed un’orchidea. Da servire entrambi accompagnati dalle lattine di RED BULL LIME EDITION e YELLOW EDITION


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BRUMOTTI

ETERNO PETER PAN di L.I.T.

Una performance da super sportivo a Rimini wellness ,come

hai trovato il pubblico della fiera? È il mio pubblico, la mia folla, carica e positiva come sempre! Ci risponde con entusiasmo Vittorio Brumotti conosciuto dal pubblico di Striscia la notizia “come“ 100% Brumotti”. Sta per essere protagonista di un’esibizione più che acrobatica in sella all‘inseparabile bicicletta, eppure è gentile e disponibile nel concederci l’intervista. È un campione assoluto nella sua specialità il BIKE TRIAL, detentore di 10 record mondiali riconosciuti dal Guinness dei primati. Hai scalato uno dei grattacieli più alti del mondo (il Burj Kalifa di Dubai )e sfilato per stilisti di fama internazionale come Giorgio Armani, quali sono i momenti che ricordi di più e quelli in cui è stato più difficile concentrarsi? Spesso mi chiedono come fai a mantenere la concentrazione con tutta quella folla, ma per me è un piacere, io sono questo e questo è quello che mi piace fare e che continuerò a fare con il mio pubblico, insieme con la gente . Sei spesso ospite o testimonial per serate nei migliori club,ma sei anche uno sportivo entrato per tre volte nel guinness dei primati. Qual è il tuo rapporto con la vita notturna, vai in disco solo per lavoro o anche per divertimento? Sono un salutista, anti alcool e mi alzo presto al mattino, ma anche un amante della musica, quella bella carica. Non vado a fare tardi in disco, ma potresti definirmi un dj mancato e comunque posto sempre sul mio profilo facebook (abbombazza 100% Brumotti) i miei brani preferiti con cui accompagnare allenamenti e per caricarsi. A proposito di clubs, visto che siamo sul magazine della Villa delle rose sorella del Peterpan club di Riccione possiamo

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ricordare che anche tu sei stato definito dai giornali un eterno Peter pan? Sorride nell ammetterlo Brumotti che emana gioventù e positività anche dopo l’incidente dello scorso anno che l’aveva visto vittima di un aggressione che gli aveva causato danni gravi alla parte destra del volto. Ce ne parla sereno e si preoccupa di sottolineare che la ripresa fisica dalle percosse subite è stato un nuovo inizio. Il suo occhio destro aveva infatti riportato gravi danni e Vittorio ha dovuto ricominciare ad allenarsi senza il totale supporto della vista. Ma la cosa che gli preme di più dirmi è che non ce l’ha con gli stranieri, anche se ad aggredirlo sono stati degli albanesi. Non fa di tutta l’erba un fascio e afferma che sarebbe stato uguale di qualsiasi nazionalità fossero stati. Sei sempre in perfetta forma fisica e sei giunto ormai alla soglia di 35 anni che consigli ci puoi dare? Voglio fare sport fino ed oltre i cinquanta. Curo molto l‘alimentazione ed è sicuramente questo il miglior consiglio che si possa dare. Mi alzo presto e faccio una vita sana; mi alleno da quando avevo 11 anni . Alimentazione, concentrazione e un incontenibile entusiasmo: Brumotti si presenta dal vivo come ci ha abituato a vederlo dallo schermo dove sarà anche quest anno nella trasmissione PAPERISSIMA SPRINT. È inoltre molto attento ai nuovi social media dove risquote un successo personale elvatissimo. You tuber da milioni di spettatori concentrato anche sui media più innovativi. Il suo ultimo video ”BRUMOTTI ROAD BIKE FREE STYLE 2” ha già ricevuto più di quattro milioni di visite su you tube. Testimonial del tour de france e con al seguito uno staff di 15 persone ed al fianco la fidanzata ex velina Giorgia Palmas. Ci saluta sorridente e carico pronto a volare per il pubblico di Rimini come Peter Pan, ma con la bici!!


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GIUSY FERRERI

DI NUOVO IN VETTA ALLE CLASSIFICHE CON IL SUO NUOVO ALBUM “HITS“ di Marianna Pilato

Grazie all’uscita del suo primo greatest hits il 4 dicembre 2015 e

alla canzone tormentone “Roma – Bangkok”, che ha imperversato la scorsa estate, la voce di Giusy Ferreri ha riacquisito una grande popolarità. Attualmente la cantautrice palermitana è impegnata nel tour promozionale dell’album che la porterà per tutta la bella stagione in giro per l’Italia, per la gioia dei fan più sfegatati che così potranno ascoltarla dal vivo. La prima tappa è stata ospitata presso l’Auditorium Parco della Musica a Roma lo scorso 10 maggio, durante la quale Giusy ha riproposto sia i brani che l’hanno portata al successo sia i tre inediti inseriti nel disco, ovvero “Volevo Te” (certificato Disco d’Oro), “Come un’ora fa” e “Prometto di sbagliare”. In “Come un’ora fa” Giusy si cimenta con il rap, sebbene in una maniera tutta sua, avvalendosi dell’esperienza recente con Baby K, cantante di questo genere con cui ha duettato in “Roma-Bangkok”. “Prometto di sbagliare” può essere quasi definito un raggaeton dalle sonorità fresche e solari, che già si candida a diventare il prossimo singolo da essere trasmesso in radio per l’estate. “Volevo te”, al contrario, è già divenuta una hit conosciutissima e non poteva essere altrimenti, dal momento che è firmata da Fortunato Zampaglione (al quale si deve, per esempio, anche la splendida “Guerriero” di Marco Mengoni). Essa rappresenta un ritorno alle origini pop-elettroniche che hanno sempre caratterizzato il percorso artistico di Giusy, anche se si tratta di una canzone

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completamente diversa da tutte le altre proposte in precedenza dalla stessa. Secondo i critici musicali, inoltre, il timbro vocale dell’artista è sempre stato molto particolare ma ora sarebbe ancora più controllato e efficace, permettendo così un’interpretazione magistrale di testi importanti come “Il mare immenso” (vincitore del Premio Lunezia), “Deja Vu” (scritto appositamente per lei da Enrico Ruggeri) e “La scala” (composta con adattamento di Tiziano Ferro da Linda Perry, autrice fra l’altro di alcune canzoni di Christina Aguilera). Durante i concerti di Giusy, comunque, non mancano mai neppure momenti di canto collettivo assieme al pubblico, quando arriva il turno di eseguire le hit che tutti conoscono come “Non ti scordar mai di me” o “Novembre” (i primi due singoli che l’hanno fatta conoscere), “Ti porto a cena con me” (canzone in gara a Sanremo 2014) o il celebre evergreen “Ma il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano. Avendo collezionato in poco tempo dischi di diamante e platino, seppur alternando periodi di grande riscontro nelle vendite dei dischi a altri più bui a causa di una netta crisi economica nel settore musicale, Giusy Ferreri ha dichiarato: “Rifarei tutto ma ammetto che a un certo punto ho schiacciato l’acceleratore su una macchina che andava in una direzione che piaceva molto, anzi moltissimo, alla sottoscritta ma che non mi ha portato dove volevo. Ho imparato quella lezione e ora sono qui, con un greatest hits che fa da ponte fra la Giusy Ferreri degli esordi e quella del futuro”.


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DRIVE EAT MOLTO PIU DI UNA FOOD COURT di L.I.T. KILOGRAMA: un thai restaurant dallo stile e dagli inconfondibili sapori asiatici BAR PASCUCCI: dalle colazioni al dopocena, per le colazioni vastissima scelta di paste anche bio e vegane, centrifughe naturali anche per una pausa pranz0,, per happy hour aperitivi con buffet GELATERIA/PASTICCERIA: il tutto artigianale e naturale si trova dai gelati alle torte, alle monoporzioni, ai dolcetti. È perfetto per una merenda o un dolce dopocena. Ottima scelta per la torta di compleanno. Qual è la storia di Drive Eat? Come nasce? Chi sono i suoi creatori? Qual era l’idea iniziale? Qual è l’anno di nascita? A che tipo di pubblico si rivolge? L’idea di DRIVE EAT nasce da una vacanza a New york fatta dai soci fondatori Matteo e Massimiliano. Entrambi erano partiti dall’idea di creare un sushi bar, ma la vacanza a New york ha aperto loro un mondo; da qui nasce l’idea di creare un food Court originale. L’anno di nascita delle prime basi è il 2012, ma la vera apertura del locale è il 24.04.2016. Il locale è rivolto a tutti: dai piccoli ai nonni, completo a 360 gradi.

Dove si trova Drive Eat?

Drive eat si trova all’uscita del casello autostradale di cattolica Qual è la sua filosofia/mission aziendale? La sua filosofia è quella di racchiudere in un unica location 5 alternative di ristorazione capaci di incontrare il gusto di tutti e tutte utilizzano materie prime di assoluta qualità Quanti e quali sono gli esercizi al suo interno? Gli esercizi sono 6: Sushi - Asian Food - Zaira gastronomia - Burger eat - Bar Pascucci - Gelateria e pasticceria Potreste darci una breve panoramica su ognuno di loro? SUSHI: più che un sushi restaurant è la prima temakeria che propone fusion nippo brasiliano BURGER EAT: hamburger fatti in casa, solo con carne scelta 100% italiana ZAIRA: piatti tipici della tradizione romagnola sia di carne che di pesce, per chi segue un’alimentazione senza derivati animali c’è cucina vegana

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Quali servizi offre alla clientela oltre alla variegata proposta alimentare? Wi fi, spazi riservati ed organizzati per feste di compleanno o ritrovo per gruppi per feste in musica. Come è stato possibile far convivere un’esperienza all’avanguardia come quella dell’Asian Food declinata da Sun Store e da Kilograma a quella più squisitamente tradizionale delle azdore romagnole proposta da Zaira Gastronomia e la pasticceria di Laboratorio Artigianale passando per il fast food 100% made in Italy di Burger Eat e la caffetteria di qualità di Pascucci? Far convivere vari stili : la nostra forza sta proprio in questo, ogni persona che viene da noi può scegliere qualsiasi tipo di cucina, sedendosi allo stesso tavolo senza andare alla ricerca di diversi ristoranti il tutto in maniera naturale senza forzature Chi ha vinto la sfida, quale consiglio darebbe su come vincere battaglie imprenditoriali di questo genere ai giovani che volessero intraprendere la professione di ristoratore in Romagna oggi? Il nostro consiglio è credere fermamente nelle proprie idee


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Lifestyle and beauty

RESIDENCE EMPIRE

Il Residence Empire è un nuovissimo complesso residenziale

ubicato nel cuore di Cattolica, all’interno dell’isola pedonale di Via Dante, a pochi passi dalla spiaggia. Progettato dall’architetto Marco Gaudenzi, è stato inaugurato nel luglio del 2011. L’architettura innovativa, la maestosità e l’eleganza contraddistinguono questo meraviglioso complesso, unico ed esclusivo nel suo genere. Il Residence si sviluppa su 6 piani e dispone di 38 appartamenti bilocali e monolocali di diverse ampiezze, alcuni dei quali godono di una stupenda vista panoramica. Tutti gli appartamenti, arredati con cura ed eleganza, dispongono di diversi comfort: cucina, tv Lcd 40”, sistema di condizionamento doppio e autonomo e insonorizzazione. Al 1° piano della struttura, è inoltre presente un’ampia sala hall

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dotata di connessione WiFi, utilizzabile per convegni, conferenze e/o come zona relax. Nel residence è prevista anche un’area adibita al “servizio lavanderia”. La struttura è dotata di un ampio parcheggio privato, completamente coperto e videosorvegliato. Grazie a importanti convenzioni con spiagge, centri benessere, ristoranti e parchi tematici le giornate nel Residence si susseguiranno piacevoli e diverse l’una dall’altra. Il Residence è aperto da Maggio a Ottobre Residence Empire Via Dante 27/A - 47841 Cattolica (Rn) Tel + 39 338 7397147 www.residenceempire.com info@residenceempire.com


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Lifestyle and beauty

RICCIONE CHAPTER Il RICCIONE CHAPTER ITALY #9969,

associazione ufficiale HARLEY-DAVIDSON, nasce nel 2002. L’Harley Owners Group® (H.O.G.®) è una organizzazione fondata e promossa dalla Harley-Davidson® Motor Company. Il gruppo è stato fondato per offrire benefici e servizi ai motociclisti entusiasti dell’Harley-Davidson® in tutto il mondo e per sviluppare una stretta relazione tra i motociclisti L’opportunità di avviare un Chapter indipendente, viene offerta per mettere insieme gli iscritti per i comuni interessi di promozione delle attività di motociclismo. Lo scopo di ciascun Chapter è quello di generare un livello di entusiasmo più alto per guidare le motociclette Harley-Davidson®. Come tutti gli altri CHAPTERS H.O.G. RICCIONE CHAPTER è un’associazione apolitica, orientata alla famiglia, cioè senza fini di lucro, volta all’organizzazione di eventi ricreativi per i Soci che la compongono, per mezzo dell’uso della motocicletta HARLEY-DAVIDSON®. Il RICCIONE CHAPTER ITALY #9969 ogni anno, promuove e organizza eventi mirati alla concreta solidarietà verso riconosciute strutture e fondazioni, alle quali dona somme di denaro in beneficenza raccolte propriamente attraverso le attività pianificate. L’ associazione è motivata e predeterminata ad una finalizzata attiva opera di beneficenza costante con attenta sensibilità verso

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le necessità locali; ebbene, non solo cromature e rombanti motori, non solo un’entusiasta partecipazione ai grandi eventi HARLEYDAVIDSON® internazionali H.O.G.® e agli eventi degli altri Chapters Italiani e Chapters Internazionali, ma una vera e propria attività benefica che ci rende certamente tutti orgogliosi e attivi nel manifestarci con divertimento pur con importante civico impegno verso il prossimo. Fin dalla nascita, si è voluto sottolineare lo spirito “no profit” del RICCIONE CHAPTER ITALY, incentrato per tramite dell’andare in moto, nel vivere e condividere realtà con difficoltà degne di dovuta attenzione. Per diversi anni, la beneficenza è stata devoluta e concentrata verso unici destinatari, ma recentemente si è pensato di aiutare più realtà e con particolare attenzione al nostro territorio. Grazie agli eventi organizzati e ai gadget promossi per le occasioni, quindi, abbiamo avuto la possibilità di donare diversi contributi, cui di seguito elenchiamo alcuni destinatari: AIL – Pesaro; CENTRO21 – Riccione; AISM – Rimini; Associazione SEGNO – Montefiore; GIME ONLUS – Ricerca medico scientifica nazionale; Associazione IO CENTRO – Misano Adriatico; Ospedale Ceccarini – Riccione;


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Via Litoranea, 236 - Marotta - PU www.albertoconceptstore.it


Food

SAINT TROPEZ BEACH IL NUOVO GIOIELLO NELLA CORONA DI MAURO ALBERTI di L.I.T.

Nella storia di Mauro Alberti sono presenti da sempre jetset e

moda,sport e spettacolo. Nasce a Milano e comincia il suo percorso prfessionale come fotomodello per campagne pubblicitarie del calibro di RAYBAN e COMPAGNIA DELLE INDIE che lo porteranno a calcare le passerelle più importanti della città della moda ed in tour con gli indossatori più richiesti degli anni ‘90. Arrivato nelle Marche per le sue doti di indossatore diviene immediatamente un professionista del mondo della notte e dopo una brillante carriera da direttore artistico e da special guest per i migliori locali da ballo compie il balzo imprenditoriale con lo storico amico Andrea Roncato, gestendo e lanciando le più varie attività nel mondo dell’intrattenimento e della ristorazione. La proposta più recente è il “SAINT TROPEZ BEACH” nuovo concept di spiaggia organizzata all’insegna d’intrattenimento e ristorazione. Con una proposta di cucina fusion e sushi nippo-brasiliano ed un look dell’arenile di ultima generazione con ombrelloni e servizi 2.0. un programma ricco di eventi e spettacoli con personaggi da copertina che si alternano anche in ruoli per loro inconsueti di dj e intrattenitori. Va a completare il quadro del nuovo progetto di Alberti una nuova compagna in quest’impresa e nella vita. L’idea e la realizzazione del Saint Tropez sono infatti un lavoro in tandem di Mauro e di Martha Zamora Gil, giocatrice professionista di pallavolo conosciuta in ambito intenazionale in quanto vincitrice di titoli e trofei con numerose squadre di club e con la nazionale cubana di volley. In dolce attesa della nascita di Maria Chloè, prevista per il mese di ottobre, la bellissima coppia è impegnata nei preparativi delle nozze e degli eventi correlati e complementari.

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Food

DANIEL CANZIAN LA TRADIZIONE IN CUCINA IN VERSIONE CONTEMPORANEA di Agnese Testadiferro

Ricette di tradizione in contesti contemporanei. È questa la cucina

di Daniel Canzian. Lo chef, delfino di Gualtiero Marchesi, è dal 2013 titolare del ristorante “Daniel” nel quartiere Brera di Milano. Un luogo fresco, luminoso e chic, ma allo stesso tempo smart. La chiave di lettura del menù è: tradizione contemporanea, in cui vige la regola del togliere. Una ricetta old style può trasformarsi in qualcosa di opposto: provate a immaginare un minestrone alternativo rispetto a quello della nonna, ci riuscite? Beh, se fate fatica ordinatelo da “Daniel” e assaggiate la sua versione di minestrone in versione contemporanea. Prima di assaporare le sue ricette guardatevi intorno e notate come è fatta la cucina: le pareti sono vetri da dove poter scrutare cosa lo staff della cucina sta preparando per voi. Altra chicca: il vino lo potete portare voi da casa per evitare che la bottiglia pregiata ammuffisca in cantina senza un piatto degno da accompagnare. Daniel, che significa il suo concetto di contemporaneo? Significa che la mia cucina italiana guarda alla globalizzazione diventando un qualcosa di alternativo rispetto la tradizione pur rimanendo ancorata ad essa. Mi spiego: intorno abbiamo ristoranti con cucina tailandese, vietnamita, spagnola, giapponese e ogni tipicità ha spunti da dare. Dato che i ritmi di vita sono cambiati di conseguenza sono cambiate le esigenze a tavola e quindi anche la cucina si deve adeguare cambiando. Ma occorre cambiare con criterio, togliendo quegli ingredienti che possono essere di troppo: lo stesso piatto classico, come l’ossobuco, può essere riproposto attualizzandolo con meno grassi “copiando” i modi di cottura o i

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prodotti light che usano altre cucine. Da dove ha avuto l’ispirazione della sua cucina aperta agli occhi dei commensali? Dal banco del sushi!!! Ho preso in prestito questo concetto dell’avere tutto ben visibile. In questo modo il cliente prima di mangiare vede il prodotto, poi come viene trattato e cucinato. Ciò permette di confrontarsi direttamente con il cuoco incaricato per il suo menù. Chi è il suo cliente tipo? Una persona che chiede concretezza, semplicità e tutela. Tutela perché oggi tante sono le allergie e il timore maggiore è sempre lo stesso: si pensa che chi è allergico a qualche ingrediente debba rinunciare per sempre a piatti tradizionali. Cerco sempre di soddisfare il palato e le esigenze di chi entra al mio locale proponendo piatti tradizionali alleggeriti di ciò che farebbe male rivisitando la ricetta. Ci sono così tante tecniche!!! Qual è il ruolo del cuoco oggi? Quello di sempre, ma ci si dimentica spesso che il cuoco può prevenire tanti aspetti riguardanti il benessere del cliente. A tal proposito mi piace spesso dire che il cuoco può prevenire e il dottore deve curare. Come vede chi ha la passione di fotografare i piatti di alta cucina al ristorante e poi commentarli nei social network? Dico semplicemente che fortunatamente il gusto è rimasta ancora l’ultima forma di democrazia.


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Bagno di roMagna (FC)


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Food

IL MELOGRANO BEVI IL BENESSERE

I

l Melograno è nato nel 1987 a Santarcangelo di Romagna, splendida e storica località dell’entroterra riminese, come azienda individuale guidata da Claudio Coli, che ha scelto un brand che simboleggia la mission aziendale, al centro della quale vi è l’attenzione per la salute e per una vita sana. Nel 1990 ha stretto rapporti commerciali con la GDO e ha iniziato a rifornire la grande distribuzione. Anticipando la nuova tendenza del mercato, l’azienda ben presto si è specializzata nella lavorazione e nella trasformazione delle colture orticole in insalate pronte per l’uso: la cosiddetta IV Gamma. Dinamica e sensibile ad una migliore qualità della vita e ad un maggiore rispetto per l’ambiente, nel 1995 ha iniziato la commercializzazione di ortofrutta biologica. L’azienda ha ottenuto le certificazioni ISO 9002 e 22000 che implementa il proprio Sistema Qualità Il sistema prevede un monitoraggio continuo del prodotto nelle diverse fasi di lavorazione, dalla semina alla consegna nel punto vendita, garantendo così al Consumatore un alimento sano, a basso impatto ambientale e con ottime caratteristiche organolettiche. Nell’ottobre del 2006 l’azienda si è trasferita presso il nuovo sito

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produttivo a Santarcangelo di Romagna, progettato in ogni minimo dettaglio e costruito nell’ottica di ottimizzare il processo produttivo sia in termini di qualità sia in termini di produttività. Il nuovo sito è stato ricavato dal recupero dello stabile di una vecchia cartiera, intervento che testimonia l’attenzione de Il Melograno verso l’ambiente e la riqualificazione del territorio. Da allora ad oggi la produzione si è arricchita di nuove varietà di prodotti e di nuove gamme, di confezioni e di diversi ed innovativi imballaggi. Alle referenze di IV gamma a base di frutta e verdura si sono aggiunti una vasta gamma di Piatti pronti a base vegetale e, ultimi nati, i Succhi pronti biologici, sia con sola frutta che con frutta e tofu. Pensati per fornire il giusto apporto giornaliero di vitamine e per garantire il benessere che deriva da una sana alimentazione, i succhi Bio Veg ampliano la “gamma VEG” di alimenti vegani, sono particolarmente adatti per essere parte integrante di un’alimentazione esclusivamente vegetale e vantano la certificazione Qualità Vegana presso l’ente Certificazioni. Già disponibili in 30 gusti e sapori, i Bio Fruit e Bio Veg del Melograno sono ottenuti dalla spremitura di materie prime di altissima qualità provenienti rigorosamente da agricoltura biologica. Al 100% naturali, sono prodotti senza l’aggiunta di zuccheri, aromi, conservanti e coloranti e sono disponibili in una vasta gamma di formati. Un concentrato della natura ideale per tutti, sia per coloro che amano consumare alimenti freschi, sani e ipocalorici, sia per chi si trova a dovere affrontare problemi díintolleranze alimentari. Numerosi sono i gusti disponibili sul mercato: semplici e preziosi come “mirtillo”, “melagrana”, “carota” o ricette inedite dal sorprendente equilibrio come “mela, bergamotto e zenzero”, “lampone, mela e carota nera” o “ananas lime zenzero” Sempre attento alla qualità e con un laboratorio costantemente impegnato nella realizzazione di prodotti in grado di cogliere le nuove esigenze di alimentazione e di consumo, il Melograno ha instaurato una proficua collaborazione con il Dipartimento di Nutraceutica dell’Università di Bologna, con l’obiettivo di progettare e lanciare sul mercato alimenti sani ed equilibrati e ricette con materie prime selezionate, che garantiscano il giusto fabbisogno giornaliero dei diversi fattori nutrizionali. Se dovessi dare un consiglio ad un giovane imprenditore direi di fare innovazione di prodotto in continuazione perchè questo ti permette di essere sempre pronto a soddisfare i bisogni che il mercato richiede


Bevi il Benessere

CON LE BEVANDE ALLA FRUTTA A BASE DI TOFU

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ANIMAVI

NASCE A PERGOLA IL PRIMO FESTIVAL AL MONDO SUL CINEMA D’ANIMAZIONE POETICO L’associazione

culturale Ars Animae, con il patrocinio di Marche Film Commission, SNGCI (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani) e Accademia del Cinema Italiano, è lieta di annunciare la prima edizione di ANIMAVÌ - Festival Internazionale del Cinema d’animazione poetico, che si terrà a Pergola (PU) dal 14 al 16 luglio 2016 e a Fabriano (AN) nella seconda metà di settembre 2016 sotto la direzione artistica del più importante regista italiano di cinema d’animazione, Simone Massi. ANIMAVÌ è quindi il primo festival al mondo dedicato specificatamente all’animazione poetica e d’autore, destinato a catturare l’attenzione di specialisti, studenti di settore, autori, critici, spettatori e media ANIMAVÌ vanta già il supporto di numerose figure di spicco della cultura: da Giannalberto Bendazzi, autorevole critico e Presidente onorario del festival, ai membri del Comitato Promotore (fra gli altri Valentina Carnelutti, Ascanio Celestini, Erri De Luca, Nino De Vita, Goffredo Fofi, Daniele Gaglianone, Valeria Golino, Natassja Kinski,

Neri Marcoré, Laura Morante, Marco Paolini, Umberto Piersanti, Alba Rohrwacher, Silvio Soldini, Paolo e Vittorio Taviani, Miklós Vámos, Daniele Vicari). ANIMAVÌ avrà come premio il simbolo della città in cui nasce: una prestigiosa giuria assegnerà infatti al vincitore il Bronzo Dorato, prezioso trofeo che riproduce il celebre gruppo equestre di epoca romana custodito nel museo di Pergola. A giudicarli, una giuria prestigiosa composta da Ascanio Celestini (in rappresentanza di cinema e teatro), dal poeta Umberto Piersanti (per il mondo della letteratura) e dal caposcuola dell’animazione russa Aleksandr Petrov (vincitore nel 2000 del Premio Oscar con Il vecchio e il mare). Tutti e tre saranno presenti a Pergola nei giorni della manifestazione. Sostenuto da Regione Marche, Comune di Pergola, SNGCI (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani) e Accademia del Cinema Italiano, ANIMAVÌ può ora fregiarsi anche del patrocinio del Ministero della Cultura.

animavì INTERNATIONAL FILM FEST OF POETIC ANIMATION

GIOVEDI’ 14 17:00 Apertura area Fuorifestival: infopoint e stand

gastronomici

(ingresso libero)

(ingresso libero)

Carnelutti (Ingresso con biglietto / max 199 posti)

prevendita LIVETICKET Proiezioni Concorso scuola D’istante [2’] Corale [2’] Sarajevo [1] Proiezioni concorso Internazionale: Kali the little vampire [9’] A tangled tale [5’] Feral [13’] Ursus [10’] Wiegelied [1’] “Memorie vive: Maria e Nella” di Filippo Biagianti A seguire concerto FRIDA NERI

LUGLIO

20:30 Omaggio alla giuria, Umberto Piersanti (Ingresso con biglietto / max 199 posti)

2016

PERGOLA CAS A

VENERDI’ 15 17:00 Apertura area Fuorifestival: infopoint e stand

gastronomici 20:30 Omaggio all’ospite della serata Valentina

14 / 15 / 16 / 17

GODI O

S A B AT O 1 6 17:00 Apertura area Fuorifestival: infopoint e stand

DOMENICA 17 17:00

gastronomici

(ingresso libero)

(ingresso libero) 20:30 Omaggio alla giuria, Ascanio Celestini (Ingresso con biglietto / max 199 posti)

Apertura area Fuorifestival: infopoint e stand gastronomici

20:30

Omaggio alla giuria, Aleksandr Petrov (Ingresso con biglietto / max 199 posti)

prevendita LIVETICKET

prevendita LIVETICKET

prevendita LIVETICKET

Proiezioni Concorso scuola Certezze [3’] Dasma [1’]

Proiezioni Concorso scuola Le matrici dell’io [2’] I/0 [1’] Ho imparato a nuotare [3’]

Proiezioni concorso Internazionale: It’s raining [9’] Spesso viene sera [5’] The song for rain [8’] A tale of longing [3’] Vasco [10’] Chemin faisant [4’]

Proiezioni concorso Internazionale: The Song [9’] I was two [5’] Hipopotamy [12’] Nightingales in december [3’] The other shores [7’]

Proiezioni film Aleksandr Petrov: Cow Rusalka Dream of a ridiculous man The old man and the sea My love

“Memorie vive: Dante” di Filippo Biagianti

“Memorie vive: Ernesta, Maria e Pietro” di Filippo Biagianti

A seguire concerto Ensemble LAUS VERIS

DIREZIONE ARTISTICA SIMONE MASSI

INFO E PREVENDITE :

Un’iniziativa a cura di

www.animavi.org // www.liveticket.it

ASSOCIAZIONE ARS ANIMAE

In caso di maltempo le serate saranno svolte in location al chiuso

A seguire concerto GIULIANO DOTTORI

Premiazione film vincitori Concorso scuola e Concorso internazionale “Memorie vive: Antoniana” di Filippo Biagianti A seguire concerto GANG


UN PROGETTO: ARS ANIMAE | ASSOCIAZIONE CULTURALE www.animavi.org


Healt and Beauty

MEDICINA ESTETICA PER TUTTI MA... DA TUTTI? di Dott. Giovanni Gara

La Medicina estetica è entrata a far parte degli argomenti di

discussione in maniera sempre più frequente sia nei media che nei discorsi tra amici ed amiche. La Medicina estetica ha raggiunto una complessità di tecniche sempre più raffinate che, se eseguite da medici preparati e coscienziosi, può ottenere risultati veramente sorprendenti. Il fascino esercitato dalla medicina estetica negli ultimi anni appare il riflesso di un percorso attraverso i secoli della storia della medicina, intesa non solo come cura delle malattie, ma anche e soprattutto come scienza della prevenzione. Già Asclepio di Epidauro, Ippocrate di Kos, Pitagora di Samo ed Alcmeone di Crotone (V sec .a.C.) rappresentarono i padri di questa branca così importante della Medicina che ha come fine ultimo il raggiungimento ed il mantenimento del benessere psico-fisico dell’individuo. Ed è proprio la prevenzione il concetto che è stato anticipato per primo da Alcmeone quando riconosce che la salute deriva dalla sintesi di una perfetta armonia delle forze interne che governano l’uomo. Questo coincide con quanto l’Organizzazione Mondiale della Sanità va dicendo da anni e cioè che la salute non è solo l’assenza delle malattie, ma è uno stato di benessere psico-fisico tale da consentire il soddisfacimento delle proprie aspettative culturali, sociali e discrezionali. La medicina estetica è una tecnica medica mediante la quale viene ripristinato un equilibrio che permette di correggere i difetti estetici che possono limitare la visione positiva di noi stessi con gli altri. Nello stesso tempo assume anche un ruolo di medicina preventiva perché si propone di effettuare una valutazione globale del paziente correggendo le cattive abitudini alimentari e di vita alla ricerca del benessere. Correggendo comportamenti errati si prevengono gli inestetismi e spesso anche alcune patologie (ad esempio si insegna una corretta esposizione al sole, le regole alimentari, l’utilità di una adeguata

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attività fisica, abitudini essenziali per prevenire diverse patologie). Dai tempi in cui Cleopatra e Poppea si prendevano cura della loro pelle facendo il bagno nel latte si è passati, attraverso secoli, alle tecniche più evolute, complesse e raffinate dei nostri giorni che ottengono ottimi risultati. Oggi purtroppo vengono sempre più spesso proposte anche tecniche che troppo facilmente e frettolosamente promettono “miracoli” rapidi e duraturi. Così stanno crescendo parallelamente anche i casi in cui si verificano sgraditi effetti collaterali. Per questo motivo in numerosi paesi europei sono nati ambulatori, come quello dell’Ospedale Fatebenefratelli –Isola Tiberina di Romadedicato alla gestione delle complicanze da filler, o associazioni medico-chirurgiche, come in Inghilterra, che si sono specializzate nel risolvere i danni dei filler permanenti. Oggi quindi è necessario che il paziente si avvicini alla Medicina Estetica nella maniera più corretta e sicura possibile e per questo motivo bisogna: Informarsi bene. Non accontentarsi di un articolo di giornale o televisivo ma consultare solo professionisti competenti e seri. Chiedere spiegazioni: diffidare dei medici che non fanno una visita prima di effettuare qualsiasi trattamento. Il medico deve spiegare tutto quello che pensa di fare, i limiti e le complicanze possibili (consenso informato). Rivolgersi solo a professionisti certificati, iscritti a società scientifiche ed aggiornati in medicina estetica. Prevenire è meglio che curare: comincia a pensare oggi a come sarai tra dieci anni e fatti indicare i comportamenti migliori da tenere per evitare di accelerare il passaggio del tempo. Valutare le alternative: riflettere sulle possibili metodiche d’intervento ed in caso d’incertezza scegliere la soluzione meno invasiva. E’ vero che tecniche soft danno anche risultati soft ,ma tali saranno anche le possibili complicanze. Dire no alla bellezza “pronta e subito”: fare attenzione a chi promette troppo, ai maghi e soprattutto fidarsi del professionista


preparato. Non insistere nel volere “qualcosa di più” e diffidare di chi ci accontenta senza critica. Pretendere la documentazione: farsi sempre rilasciare il dettaglio dei trattamenti effettuati, dei farmaci e presidi utilizzati. Non dare il risultato per scontato: non andare dal medico estetico come se fosse una passeggiata. Spiegare bene quale obbiettivo si vuole ottenere: non basta desiderare un risultato per ottenerlo e chiedere informazioni su quello che la medicina estetica è in grado di fare e soprattutto di non fare. Non puntare a modelli irraggiungibili: veline e modelle non sono “reali” ed i trucchi della televisione sono magici come i ritocchi delle fotografie. In questo modo il risultato finale sarà soddisfacente, gratificante e sicuramente aiuterà a dare più vita agli anni.

Dott. Giovanni Gara Via xx Settembre,13 60035 Jesi giovanni.gara@gmail.com cell 335.5433635

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Healt and Beauty

FITNESS PER PIACERE PER PIACERSI

Con una sala attrezzi di

400 mq, climatizzata e dotata di attrezzature all’avanguardia, la Palestra MIAGYM si caratterizza per gli ambienti ampi e confortevoli, per i suoi arredi eleganti e raffinati che creano un ambiente dal look moderno e dal forte appeal. La struttura è dotata di sistema di ventilazione controllato con regolazione di umidità e temperatura che consente il recupero di calore ad alta efficienza e il ricambio costante e controllato dell’aria; tasso di umidità voluto e continua aria fresca di rinnovo, ricca di ossigeno per il benessere e la salute, in grado di creare un microclima interno per un ambiente sano e confortevole. L’estrema cura della pulizia e dell’igiene sono elementi che completano la nostra struttura ed il nostro modo di essere. MIAGYM ti mette a disposizione un istruttore di sala specializzato per offrirti assistenza continua durante l’esecuzione degli esercizi per il corretto svolgimento senza rischi per la salute, per fornirti chiarimenti e consigli con professionalità e cortesia, per programmare una scheda di allenamento personalizzata sulle tue specifiche esigenze. MIAGYM, può contare, inoltre, su uno staff di personal trainer qualificati, in grado di offrirti sedute di allenamento “one to one” individuali o “personal group”, in compagnia al massimo di altre due persone. Capaci di proporti una serie di programmi fitness personalizzati secondo le tue necessità, saranno costantemente al tuo fianco e ti seguiranno con attenzione dedicata durante il tuo percorso di allenamento per motivarti ad ottenere il risultato desiderato. Sono garantiti massima competenza, disponibilità

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oraria e risultati certi. Sergio Daluiso Ragnati, ha studiato presso l’Università di Urbino dove si è diplomato in ISEF, con specializzazione in scienze dell’alimentazione. Un personal trainer, preparato, costantemente aggiornato sulle nuove tecniche di allenamento, di alimentazione e integrazione, le cui capacità di rapportarsi con l’atleta, di motivarlo e stimolarlo sono davvero uniche e rappresentano quel “quid” in più che lo rende speciale anche come “motivator coach” a 360° in tutte le varie discipline. Dicono di lui: a Sergio basta un primo incontro per valutare e comprendere al volo i margini di miglioramento fisici possibili, il tipo di allenamento per ottimizzare al massimo le prestazioni fisicoatletiche, le performance ed i risultati in termini di dimagrimento, tonificazione, aumento massa muscolare. Redige allenamenti programmati con estrema personalizzazione corredati da diete alimentari elaborate in modo sartoriale sulla persona, insomma nulla è lasciato al caso da Sergio ed anche i minimi dettagli vengono trattati con la massima attenzione e scrupolosità. Sergio consigli a tutti di prendere l’allenamento, come uno stile di vita sano, allenarsi deve diventare un abitudine e farlo con costanza e in maniera sistematica è fondamentale per avere dei risultati reali e soddisfacenti. Nella sua palestra MIAGYM ci si allena seriamente, si suda per ottenere veri risultati e se non hai la grinta giusta è meglio cambiare palestra!!


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Healt and Beauty

IRMA TESTA di L.I.T.

Considerata da molti esperti la miglior pugile al mondo sotto

i vent’anni, Irma Testa è la prima donna nella storia della boxe italiana a qualificarsi per le olimpiadi in questa disciplina che era riservata ai soli maschi fino al 2012. La Testa è nata a Torre annunziata nel dicembre del 1997 e a 18 anni è gia stata tre volte campionessa Italiana (2012, 2013, 2014), una volta campionessa Europea nel 2014, due volte campionessa del Mondo (2013 e 2015). Il prossimo grande impegno sono le olimpiadi a Rio de Janeiro.Una qualificazione storica che Irma ha conquistato al torneo continentale di qualificazione olimpica, a Samsun, in Turchia, dopo aver battuto la bulgara Staneva. I suoi maestri, (Lucio e Biagio Zurlo prima e Emanuele Renzini ora) la conoscono bene: alla Boxe Vesuviana di Torre Annunziata è entrata a 12 anni, da quattro è nel team della nazionale al Centro di pugilato di Assisi. Si divide fra gli allenamenti e gli studi di ragioneria per gli esami di maturità. Ha cominciato da piccolissima per seguire l’esempio della sorella maggiore. Oggi è alta 1,73 e pesa 60 chili. Si allena tre volte al giorno ed è soprannominata “Butterfly: la farfalla del ring” per la sua boxe agile e veloce. Soprannome che rievoca lo slogan ”vola come una farfalla, punge come un‘ape” di uno dei più grandi campioni di tutti i tempi Muhammad Ali che è mancato in questi giorni. Proprio in sua memoria Irma indossava

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una maglietta con la sua immagine a Rimini Welness dove è stata accolta dai suoi ammiratori lo scorso 4 giugno invitata nello stand della Federazione Pugilistica Italiana. La campionessa è un atleta delle fiamme oro e ringrazia la polizia che ha fatto in modo che potesse realizzare i suoi due sogni andare le olimpiadi e fare la poliziotta. Pochi giorni fa è stata ospite ad uno dei talk show più seguiti della rai, ”Che tempo che fa“ condotto da Fabio Fazio a fianco di Gigi Marzullo, Vincenzo salemme e dei due Nino nazionali Benvenuti e Frassica. È risultata fresca e disinvolta, ormai abituata alle telecamere. Dimostra concentrazione e maturità la splendida diciottenne: decisa ed efficace sul ring e seria ed impegnata coi media. In un’intervista ad una tv campana dichiara: “io leggo tanto, mi piace leggere, mi piacciono gli artisti...” (legge biografie di grandi personaggi come quella di Chaplin e della sua preferita in assoluto: Frida Kahlo) e continua: “anche quando si sta perdendo bisogna dare l’anima, quando ti sei svuotato hai vinto a prescindere dal verdetto... ci sono vittorie che uno vince facendo poco, quelle non sono vittorie sono sconfitte perché non aiutano a crescere”. Irma Testa è pronta per la grande sfida della boxe italiana femminile alle olimpiadi ha imparato a battersi e (cita Charlie Chaplin) “a perdere con classe e a vincere osando, perché il mondo appartiene a chi osa.”


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RIMINI WELLNESS

BENESSERE E SPORT CON LA “S“ MAIUSCOLA Vita sana e benessere inteso come la giusta alchimia tra una

corretta alimentazione e une regolare attività fisica per vivere meglio. Il salone di Rimini Wellness è ormai diventato un cult, l’appuntamento fisso per chi dimostra attenzione alla propria salute. La fiera del fitness si rivolge quindi a un pubblico di tutte le età e non solo a chi frequenta palestre ma a chiunque vuole vivere una vita sana ed equilibrata. La più grande kermesse al mondo dedicata a fitness, benessere, sport e sana alimentazione, ha chiuso la sua 11a edizione con numeri straordinari: 266.048 visitatori, (con un aumento del 30% degli stranieri, provenienti da circa 80 Paesi), 400 aziende da 50 nazioni, 16 padiglioni al completo, 20 km di costa in movimento, 45 palchi, 4 piscine, più di 500 presenter, un totale di 1960 tra ore di lezioni e masterclass, 196 convegni, seminari e attività di formazione ospitati dalla sezione professionale W – PRO, 140 milioni di contatti media raggiunti (partner SPORT MEDIASET, M2O, QN/QS), 64.000 like sulla pagina Facebook, con una copertura post nella settimana di 1,3 milioni. RIMINIWELLNESS, insieme a FOODWELL EXPO, si conferma leader indiscusso, con una straordinaria valenza internazionale, catalizzatore di tutte le tendenze e innovazioni del comparto. Lorenzo Cagnoni, presidente di Rimini Fiera commenta: “Il segmento di mercato del benessere continua a performare positivamente nel nostro Paese come in Europa e nel Mondo. Per

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noi è fondamentale essere sempre in modo innovativo e concreto - al fianco delle aziende e dei professionisti che muovono questo trend. RIMINIWELLNESS è un evento professionale e consumer senza eguali. La contaminazione dei suoi settori sorprende ogni anno e le capacità di crescita di questa manifestazione sono fortissime. Abbiamo creduto con successo nel segmento food, elemento d’interesse straordinario per il nostro target”. Per Patrizia Cecchi direttore della Business Unit Food&Beverage & Wellness di Rimini Fiera “L’edizione 2016 si è caratterizzata sia per aver avuto un pubblico straniero, professionale e appassionato, senza precedenti, sia per aver veicolato l’importanza dello stare bene e in forma. Quest’anno, più che mai, rilevanti momenti di incontri business tra le aziende e notevole affluenza di operatori, buyer e presenter da tutto il mondo: Est Europa, Sud America, Medio Oriente e Bacino del Mediterraneo. Associazioni di palestre dal Nord Europa e visitatori in gruppi organizzati da 80 Paesi. RiminiWellness, attraverso la convivenza vincente delle due anime B2B (W-PRO) e B2C (W-FUN), nella sua formula unica di grande successo, ha offerto un’esperienza all’insegna dell’adrenalina sportiva, l’energia positiva, la salute e il movimento in tutte le sue forme, in un territorio unico, patria della Wellness Valley, vocato ad esportare lo stile italiano del benessere in tutto il mondo. Ci vediamo nel 2017!! www.riminiwellness.com


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Fashion and people

MARCO MELANDRI SUPER OSPITE A RIMINI WELLNESS di L.I.T.

M

arco Melandri, pilota ravennate vice-campione del mondo Superbike e vice-campione del mondo Motogp ospite a “Rimini Wellness”; come hai trovato l’organizzazione ed il pubblico di quest ‘edizione? È una fiera fantastica, vedere il pubblico essere protagonista attivo in ogni situazione è sicuramente un valore aggiunto rispetto alle altre fiere. Marco, raccontaci cosa stai facendo in queste settimane lontano da MotoGP e Superbike? Sto scoprendo un mondo nuovo, a settembre avvierò un nuovo progetto con mia sorella Maura e comunque mi sto allenando in caso dovessi tornare in sella nel 2017 Puoi dirci qualcosa sul tuo futuro da motociclista professionista o è ancora prematuro? Ancora è presto, ma spero di andare in vacanza sereno con buone notizie

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Stai seguendo la gara SUPERBIKE? ti sarebbe piaciuto duellare con una Kawasaki Ninja ZX-10R (che è attualmente la moto da battere) quest’anno? Le guardo poco, avevo bisogno di staccare un po’ la spina e respirare aria nuova per recuperare energie per un futuro migliore Nel 1997 sei stato campione italiano della 125, diventando il più giovane a riuscire in questa impresa. Ti ricordi a quei tempi chi erano i tuoi idoli e a quali campioni ti ispiravi? Bhè ad oggi capisco che ero solo un bambino, ma allora mi sentivo già così maturo e con le idee chiare su cosa volevo dalla vita. Tifavo per tutti i motociclisti, ognuno di loro aveva qualcosa da stimare. Che consiglio può dare un super campione come te, che è stato sul podio più di cento volte, ai giovani che volessero avvicinarsi a questo sport? Di farlo per puro divertimento, ma nello stesso tempo di impegnarsi al massimo per non avere rimpianti in futuro.


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