Patchword Ritagli di strofe di Danila Oppio

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Patchword Ritagli di strofe

Silloge poetica

Danila Oppio 2014



Patchword Ritagli di strofe

Silloge poetica

Danila Oppio 2014

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Patchword Ritagli di strofe Silloge poetica © 2014 Danila Oppio 1° Edzione on line – gennaio 2014 Questa silloge non può essere riprodotta senza la personale autorizzazione dell’autrice – proprietà riservata Impaginazione e progetto elettronico www.caffeletterariolalunaeildrago.org

Le immagini contenute in questa pubblicazione, reperite liberamente in rete, restano di proprietà dei legittimi autori

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Prefazione Patchword – ritagli di strofe Ho creato questo titolo, pensando a quel lavoro manuale Old America, realizzato con tanti pezzetti di stoffa, il cosiddetto patchwork, ovvero lavoro realizzato con le pezze. Ma i versi poetici non sono pezzi di stoffa, piuttosto di parole! Ecco dunque che ho modificato Patchwork in Patchword. Il sottotitolo riporta Ritagli di strofe Se uso pezzi di stoffa, eseguo un lavoro di cucito, ma se opero con i versi, ecco che saranno ritagli di strofe, una simpatica assonanza con ritagli di stoffe. Queste mie composizioni poetiche sono diverse fra loro nello stile e anche nel contenuto: mescolo amore e tristezza, casi della vita e natura, senza scordare qualche sorriso. L’elefante di copertina è cucito in patchwork e, avendo la proboscide alzata, rappresenta la fortuna. Che auguro a tutti i lettori in questo 2014! Danila Oppio

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Areté Non sei un uomo, se non hai pietà Di chi soffre e d’ogni cosa manca Non sei saggio, se non tendi la mano A soccorrere chi aiuto ti chiede Non sei forte, se non hai il coraggio Di difendere la tua morale integrità Non sei giusto, se trascuri l’ordine Se non sai discernere E non ti apri al dialogo Nella continua ricerca Del pensiero umano e la ragione E raggiungere con coerenza Il fine della perfezione 5


Se il tuo animo non è disposto Nel modo perfetto d’essere – aretè Manchi di virtù, che è l’eccelso modo Per fare di te un uomo vero Poiché il pensiero filosofico Cerca assoluta verità Risveglia la coscienza E conduce alla virtù. La ricchezza dell’uomo non contempla Casseforti blindate colme di tesori E’ custodita nel sol luogo Dove si sviluppa quel bene Assoluto che è il pensiero E la virtù, che conduce l’uomo Alla creazione di una società civile Di cui il singolo la compone Con ogni pur piccolo mattone

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L’isola dei sardi Che vai cercando Ulisse Al di là del mare Quando tutto il tuo mondo Già ti circonda? Illudendo in quella ronda Che va girando Senza una meta. Intorno all’isola E verso Itaca navighi Con fiacca vela La tua barca nella risacca Perde la rotta Dell’onda di ritorno Mentre di un sogno Sfuma il suo contorno Penelope attende 7


Tessendo la tela E quell’astro lucente Illumina la gonfia vela Dal vento sospinta Tra uragani e burrasche Cercando una rada Dove al fine approdare E sarà sempre sardo Quel porto che t’attende

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Augurio per la Sardegna Splenda ancora Un arcobaleno di sole Su quest'isola Colpita dal ciclone Un volo di gabbiani Riporti la consolazione Di giorni sorridenti Capaci di cancellare Terribili frangenti E che l'uomo comprenda Che le ferite della Terra Spesso sono la conseguenza Della nostra indifferenza

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PRESAGIO (Deragliamento del treno a Santiago di Compostela 24 luglio 2013) Stanotte ho visto Il muso di un gatto Disegnato da nuvole notturne Le fauci spalancate Addentarono la luna Come fosse un topolino E la luna scomparve Un refolo di vento Scompose sfilacciando Quelle nubi feline E la luna ricomparve 10


Era rossa, dalle sue ferite Grondava sangue Frammisto a lacrime d’argento Presagio di tragedia

Ore 21 circa di mercoledĂŹ 24 luglio 2013 Poco prima nei pressi di Santiago di Compostela avviene il deragliamento del treno

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L’albero della vita Si appendono illusioni Su rami germogliati Stranamente maturano Frutti di verità lucenti Le cui scorze attraenti Traggono in inganno Sfumature cromatiche Opalescenti o opache Arduo distinguere Le drupe dalle bacche Poiché imbastarditi I frutti commestibili Con i menzogneri Così da floride fronde Pesantemente ingannevoli Si coglierà frutta succulenta Sgocciolante dolce veleno 12


La mano in tasca C'è sempre il grande IO Su di un piedistallo dorato E gli altri stiano pure Ai suoi piedi ad adorare Non così va il mondo! Occorre un reciproco scambio Con una mano prendi E con l'altra offri Ma non sempre è visibile Una mano che dona La si tiene spesso in tasca! Un giorno accadrà Che i rapaci solitari voli Saranno interrotti all’improvviso Dai proiettili dei cacciatori

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Non tutto è dolore Notizie terribili di gente Che pare perbene mentre All’improvviso il mostro Dagli acuminati denti E artigli possenti Esce dalle viscere E mostra il suo volto Di ferocia inaudita CosĂŹ avviene Che una madre illividita Uccida i suoi figli E un tranquillo marito Accoltelli la compagna

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Stragi guerre vendette E’ questo l’essere umano? Pare che la speranza Abbia cambiato abitazione Che si sia diretta verso Ignota destinazione Ma quando ci si china Su un volto bambino Che sorride alla vita Appena dischiusa E si annusa l’effluvio Di una rosa andalusa Ci scalda un raggio di sole Che attraversa La porta socchiusa Non tutto è dolore Non tutto è errore Non tutto è orrore La speranza allora Torna a dischiudersi Su un mondo d’amore

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Violino e violoncello Se avessimo Il corpo violoncello E l’anima violino E li posassimo sul mondo Come inutili monili Saremmo uno strumento Incapace di emettere Melodiose armonie Se usassimo Le chiavette per tendere Le corde del nostro essere Per accordare Quei meravigliosi strumenti Suoneremmo una ballata Alla vita e all’amore 16


Un corpo che non vibra Perché reprime emozioni E un’anima che non tende Le sue corde verso il Cielo La Terra e le creature Sono strumenti scordati Stridenti e rauchi Che non emozionano nessuno Il corpo è strumento divino L’anima, una scintilla d’Amore

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Tutto è inganno Tutto è inganno L’alba tinge cieli di cobalto E incendia la verzura Che appariva nella notte Nera come pece Tutto è inganno Il tramonto pare l’alba D’un nuovo giorno Stendendo zinco e cinabro Ocra e zafferano Su cieli oltremare Ciano e cobalto Fuso nel viola

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Tutto è inganno Il giorno muore Annegato nei colori Anche lui ingannato Ed io con lui Pensavo fosse l’alba Giunse invece il tramonto

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Contrappasso Nessuna pena Peggiore al contrappasso Da viver nel mondo Che non offre pace Che schiaccia il tempo In una pressa grave Come di marmo nero Su tomba abbandonata In un oscuro cimitero E’ dover dire addio A chi si è tanto amato

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I segreti delle maree Prigioniera Di un solo guardo Incatenata Da un battito di ciglia Porterò nei segreti Delle maree Il nuovo mistero

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Inafferrabile Osserva Leda il cigno Dove Zeus si cela Ondeggiando pigro e altero Sulle placide acque E cosĂŹ tanto lontano Che mano non sfiora Le sue candide piume

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Poesia nascosta L’estate torrida Rende liquefatte Le mie parole E la poesia ha trovato Fresco rifugio Tra boschi di mugo L’ho cercata Come si cercano funghi Dopo la pioggia Ma s’era nascosta Mimetica nel verde E non l’ho trovata 23


Accendo la luna Forse nella buia notte Lei uscirà repentina L’acchiapperò Con il filo dei miei pensieri E la cucirò sulla carta

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Prato Fili d’erba Irrorati di rugiada Innamorati del sole Amante col quale Hanno fatto all’amore

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Profumi floreali Il tramonto s’inebria D’intenso profumo Gelsomini in fiore Bianche girandole e Grappoli di fiori d’acacia Che fanno a gara A chi di più olezza Avvolge La loro essenza Quasi a consolazione Di amari sentimenti Privi di presenza

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(giocando nel bosco fatato)

Haiku 1 Colate di luce Lunare Mutan selci In argento

Haiku 2 Boschi di elci Percorsi da elfi Su palchi d’alci 27


Haiku 3 Piccoli elfi In groppa ad alci Tra boschi d’elci

Haiku 4 Tronchi d’elci Carezzati da elfi Sotto le felci

Haiku 5 Volo di falchi Su d’alci un branco Dai grandi palchi

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Saracinesca Oscuro i pensieri Abbassando la saracinesca Della mente stanca Non voglio sapere! Non voglio vedere! Non voglio sentire! Troppe menzogne E azioni malvagie Che non reputo umane Non voglio vedere! Non voglio sentire! Non voglio sapere!

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Se non quando Uno spiraglio di luce Dissolverà le tenebre Se non quando Un soffio d’aria fresca Purificherà il clima ammorbante Non voglio sapere! Non voglio vedere! Non voglio sentire! Se non quando Una voce sincera Cancellerà le bugie Solo allora saprò, vedrò, sentirò!

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Tramonti Il tramonto spargeva Petali di gerbere aranciate Sopra ortiche che irritavano Le sue membra stanche Raccolse ranuncoli selvatici E piccoli fiordalisi Che riflettevano ignari Tersi cieli di torrida estate La natura esplodeva feconda Di una rinnovata vita Mentre un’anima invecchiava Tra l’alba e la notte stellata

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Le mani, quelle storte dita Che dalla vita raccolsero ben poco Si aggrapparono a una nube Che, transitando, il sole oscurava Volse gli occhi al cielo Mentre un volo di rondini L’accompagnava garrendo Verso un’alba infinita

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Il paese dei balocchi

PerchĂŠ spalancate gli occhi? Non lo sapete che siamo Il paese dei balocchi? E dei farlocchi? E degli allocchi? Non ci sono piĂš bajocchi! E ora chiudete gli orecchi? Siete in parecchi Ad essere sciocchi Come tanti pinocchi!

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Sogni d’artista infranti Dubita che le stelle Brillino nel buio Credi pure che il fuoco Sia lama di ghiaccio Immagina i deserti Come di Babilonia giardini pensili e le dune Candidi monti innevati Il pensiero cosÏ plasmato Da fantasiose dita Il polso della ragione Non riesce a bloccare 34


E l’irrazionalità deborda Non è questa, forse L’essenza dell’artista Nel suo assoluto? Ma quando attraversi La tela e la cornice Oltrepassi, o le parole Vergate su fogli scavalchi L’irrealtà si fa sorda La fantasia s’ acceca La duna d’ocra si sfalda In fine sabbia rovente E resti a guardare…il niente

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Il gioco delle carte Mi ha dato carta bianca Ed io ho deciso da par mio Mi ha risposto stanca Allora se sei convinta Di quel che dici, l‘avrai. E cominciarono ad arrivare Buste contenenti fogli, ognuno Ben piegato, non scritto Bianchi come neve E-mail senza testo alcuno Le risposi allora: Sulla mia scrivania Giace una risma intera Di extra strong intonsi Ogni volta che li guarderò Penserò a te e ai tuoi silenzi 36


Colmi di frasi non dette E di permanente affetto Che resterà tra noi Come sigillo perfetto L’amicizia non muore Per una scaramuccia da poco O per frasi dette per gioco Come l’infrangere cuori Nel passatempo serale al PC.

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La ballata di un fiore Era ancora in boccio L’amore mio Cresciuto spontaneo Tra rocce calcaree L’ho trapiantato In un vaso di coccio Le sue radici Affondate nell’humus In fertile terra L’amore mio L’azzurra corolla Al caldo sole aprì

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A te lo donai Ma ben poco durò D’irrorarlo scordasti La corolla reclinò Era un fiore L’amore mio All’ombra lasciato Il sole non baciò Fu così che chinato Il capo, le foglie ingiallite Privo di luce e d’acqua Lentamente appassì Era un fiore L’amore mio Non l’hai curato E triste languì.

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La tazzina innamorata

Oh bella! Questa ancora Non l’avevo immaginata La tazzina innamorata Del suo piattino da caffè Molti oggetti vanno a coppia Il cucchiaio e la forchetta Il pedale e la bicicletta Ogni cosa ha la sua doppia

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Oh bella! Solo io cammino sola Senza un bastone cui poggiare La mia mano insicura E un braccio cui contare Che mi regga di misura? Oh bella! Spero solo che qualcuno Un po’ maldestro di sicuro Non frantumi la tazzina E il piattino ormai spaiato Si ritrovi tutto solo Sarebbe proprio un gran peccato Per quel bacio rovinato!

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Divorzio Noi - due (che un tempo eravamo UNO) E il resto del mondo Solo come sfondo! Persi in mille rivoli Di pensieri frivoli Noi - due Invenzioni tardive In brevi missive In un contesto denso Privo di senso Noi – due Inconsistenti In accadimenti Inesistenti Divergenti Accorgimenti Disarmanti Smarrimenti 42


Ipnotizzanti Ottenebramenti E noncuranti Scantonamenti Noi - due In un contesto denso Privo di senso Tra sballottamenti Sbandamenti Sbigottimenti E poi Scoraggiamenti Che lasciano Sedimenti Di defunti sentimenti Noi - due In un contesto denso Privo di senso Noi - due (Che un tempo eravamo UNO)

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Pettirosso C’è un pettirosso Che la mattina presto Da un ramo dell’abete Guarda alla finestra Attende che gentile Mano sbricioli del pane Per la sua grande fame. Non fugge spaventato Ormai confidente e sazio Saltellando sopra il gelo Di un rigido gennaio.

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Mi rassomiglia un poco Anch’io attendo trepida Briciole di cuore Spezzate da un poeta. Versi e parole buone Il saluto del mattino L’abbraccio della sera In volo sopra il mare.

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Halcyon e rapaci Ti ho inviato un Halcyon L’azzurro uccello del Senegal Che tu hai subito ingabbiato E posto sul davanzale Di quella strana stanza Dove ci incontriamo Nelle chiare notti estive Continuo a tesser sogni Trame di versi incrociati Ordite con parole aeree Volatili piume azzurrate Ho spedito rose gialle Posate su di un pigiama Patchwork di lettere d’amore Che mai hai indossato 46


Ti ho inviato allora Il mio cuore strappato Dal petto ancor pulsante Nelle tue mani bianche Simili a notturni rapaci Illuminate dalla luce lunare Batte e si dibatte, ancora

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Fragilità Un bacio leggero di farfalla Si posa sulle tue labbra E le mie mani, rondini in volo Accarezzano il tuo viso E la natura si fonde superba In un battito d’ali Di fragili gracili creature Com’è effimero e tenue Ciò che lontananza disgiunge!

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In maschera

Nasconde pallido il viso Sotto una maschera Di velluto oltremare Potrà così celare L’assenza di un sorriso Una smorfia di pena Atavico dolore Disegna un solco amaro E la voce incatena Apparirà ogni giorno Ilare il suo bel volto Impeccabile contorno Di mera circostanza Ma nella buia stanza Della sua anima ferita S’ aggira un fantasma Che mina la sua vita 49


Giungla inestricabile

Aprii un varco In quella giungla Inaspettata Con un improvvisato Machete Forse sperando Di ritrovarti laggiÚ Tra cespugli di parole E roveti ardenti Mentre voci lontane S’intricavano Nell’etere Senza riuscire A comprenderle 50


Dentro un addio Da quando Hai smesso di amarmi? Poco alla volta, o tutt'a un tratto? Da quando, come un ratto Sei fuggito da me? Mi vuoi come amica Ma non posso starti accanto Desiderando da te altro Dici: non voglio farti soffrire. E per questo mi abbandoni? Dove sono finiti i tuoi buoni Propositi? Dentro un addio? Io so solo che se mi lasci Non sarai pi첫 mio 51


Sono sempre in viaggio Ho riposto un po’ a caso Dentro un baule di plexiglas Spezzoni di vita e pensieri Sentimenti in miscellanea Sofferenze speranze gioie Cianfrusaglie, gli attimi sprecati Accanto ad oggetti di valore Quei preziosi momenti Collezionati nel corso degli anni Il mio viaggio continua E a ogni stazione del tempo Raccolgo souvenir di vita Alla dogana Nulla da dichiarare Pur traboccando d’amore il baule 52


Private Armageddon Sulla terra Braci coperte di cenere Sopra di lei Un cielo di cupo acciaio Volevo accendere un fuoco Per errore o per diletto Ho usato un estintore Così un’era glaciale Ha rivestito il mio mondo La mia pelle E’ ricoperta di brina Le mie ossa Sono polvere fina La mia carne Cibo per licaoni Sospiro… Una pietra di marmo Al posto del cuore Come macigno Mi toglie il respiro 53


Attacco le stanghe Al cocchio e i finimenti Ai cavalli che trottando Nell’immensità dello spazio Guideranno la mia anima Nell’infinitamente lontano

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Ed è quasi estate… I nostri pensieri Le nostre parole Si sono congelate Come sferzate Da vento di tramontana In una gelida notte Invernale Ed è quasi estate…

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Rami spogli

Le mie braccia Sono come rami spogli Se non ti affretti Ad appendervi I tuoi abbracci.

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Vela latina

Ho accarezzato il cuore l' anima il viso Tutto quanto di piÚ sensibile Ti appartiene, da ambigue lontananze Eteree immense eppur attigue Ormeggiata la mia barca al porto Paventando tempeste e marosi Rinuncio a intraprendere Itinerari sconosciuti e avventurosi Al richiamo del rabbioso vento A questa mia imbarcazione La direzione all’istante inverto Prendendo con audacia il largo 57


Issata la vela latina, mi abbandono In quella ricerca di cosa non so Ma che almeno mi porti lontano Dall’immensa profonda solitudine Che i miei giorni avversa

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Quando l’amore vince Stavamo riprendendo I fili della nostra storia Dopo un grigio periodo Tu li hai recisi all'istante. Riannodarli è fatica immane Non si può rendere integro Un vaso di coccio infranto. Eppure… Ho un mondo intero Da donarti e del quale Devo presto liberarmi E’ peso troppo grave Nella piccola bisaccia Della mia stanca vita Continuerò ad amarti 59


Senz’anima Correva tra canneti Di pensieri aggrovigliati Saltando pozzanghere Di materia stagnante Fangosa e putrescente Cercavo di rincorrerla Il suo incedere veloce M’impediva di raggiungerla Leggera e libera Zigzagava saltellando Zampillava, simile a fonte Sangue e lacrime amare Ed io affranta e col pianto in gola Dovetti ammettere D’aver perduto l’anima 60


Soffio lieve Il nostro amore È come un soffio lieve Che leggero sfiora La pelle in superficie E’ un alito di vento Tanto poco greve Che quasi non lo sento M’accarezza gentilmente E poi s’invola via Lasciando sola l’anima Avvolta in melanconia

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Tempesta d’amore Non ti rannuvolare Sto arrivando Dammi solo il tempo Di afferrare La coda di un fulmine E sarò da te In un...lampo! Non senti che già romba Il palpitare del mio cuore Come di tuono che si avvicina?

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Temporale Quel temporale uggioso Tuoni e lampi folgori e saette E ancora tuoni Due giorni è durato A ingrigire le mie ore Sbiancandomi le vene Ho sprofondato le scarpe In pozzanghere di lacrime Inzuppato gli abiti di tristezza M'ammalai

Ma stasera, guardando fuori Da una finestra dell'anima 63


Ho intravisto un roseo tramonto Nubi allegre come scolarette Uscite da scuola Domani ne sono certa Il sole asciugherĂ Questo inutile dolore

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Un blocco di appunti Non sono un oggetto Non un libro, una penna O un blocco per appunti Che quando non servono S’infilano in un cassetto Per poi ripescarli – attento Nel giusto momento. La verità è nuda E la dura realtà attesta Che ho da te ottenuto Nessuna attenzione In questi giorni di festa Che invece hai dedicato A libri, penne, viaggi E straordinari miraggi E quant’altro ancora

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Utile a rendere i miei dĂŹ Tristi e consunti Come un vecchio quaderno Scarabocchiato da appunti

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Ululato (giocando con la U)

Ulula l’affamata lUpa LUngo i mUri roventi E sotto gli Umidi anfratti Uggiola il cUcciolo Udendo i suoi lamenti In questo tempo Uggioso Volano Ubriachi i falchi Irrisione Ulteriore Nell’Ultimo tramonto Ugualmente Una prece Sale Uniforme ad altre Universale pianto Per Una civiltà Urtante

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Urgente occorre aiUto In quest’Usurato tempo Travolto da Uragani Di gUerre tanto inUtili E’ l’anima dell’Umanità Ustionata da crimini CrUenti brUtali sangUinari Di devastante disUmanità L’arsUra della Terra Urla il suo tormento Che nulla può Uguagliare Resta dUnque mera Utopia Ogni desiderio di pace RacchiUso dentro un’Urna Sepolta nella melma NaUseabonda e pUtrida Di questo mondo Ubriaco Di sangUe

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Ed ora, per sorridere un poco, un divertissement giocando con la lettera B e anche con Jeff Bridges ne “Il grande Lebowsky”.

Bernardo l’ubriacone Bottiglia di Barolo Bevuta da Bernardo Barba e Baffi Biondi Brodo e Bollito Budino di Banana Bella aBBuffata Bellezza imBalsamata Ballava nel Bovindo Battendo il tamBuro Il Botolo aBBaiava Bernardo lo Batteva Brandendo il suo Bastone Bernardo al Balcone Nel Buio di Belsito

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UBriaco e ruBicondo In Bocca il suo taBacco ImBrigliato nei suoi Boots Barcamenandosi Barcolla TurBinando cade UBriacone Bastardo Direttamente nella Bara Ben ti stareBBe! Ma eBBe solo lividi e Bitorzoli CosĂŹ sBadigliando Si aBBioccava!

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L’Autrice Vivo a Legnano, dopo aver abitato per lungo tempo nel centro storico di Milano. Qui i miei occhi possono ancora godere del verde da me tanto amato. Fin da giovane ho amato la scrittura poi, a causa di molteplici impegni, racchiusi nel cassetto delle future opportunità questo mio hobby, poiché tale l’ho sempre ritenuto. Ho pubblicato in rete molte mie poesie, brevi racconti e articoli giornalistici di attualità. Ho scritto un lungo racconto, titolato Smemoria e memoria poetica da me anche illustrato, edito nel 2013 in cartaceo da Ilmiolibro dell’Espresso-Feltrinelli, progettazione a cura di Anna Montella Ho già pubblicato, in versione e-book, due sillogi poetiche, titolate “Danzando in punta di penna” nell’anno 2012 e Illusioni nel 2013 e una fiaba dal titolo “Il Paese di Fantasia” (2012) tutte realizzate dal Caffè Letterario “La Luna e il Drago”. Ho partecipato ad alcuni concorsi letterari, e mie opere sono entrate a far parte delle tre antologie: L’insostenibile leggerezza della precarietà, Storie di tutti i giorni e Il Viaggio a cura di Anna Montella. Una mia poesia si è classificata al secondo posto a pari merito, nel concorso letterario La Mole di Torino, ed è stata pubblicata nella rivista Talento della Lorenzo Editore.

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Per le Edizioni Montag: un racconto inserito nell’antologia La forza della diversità e tre poesie nella raccolta Le orme nell’anima Per Pragmata: un racconto in 100 parole per una foto nel relativo e-book Per Gli Occhi di Argo: nella raccolta Le Pagine del Natale, un breve racconto A breve saranno in stampa altre mie opere selezionate in vari concorsi letterari e poetici. Alla fine del 2009 ho creato e gestisco da alcuni anni il blog di spiritualità carmelitana http://www.ilparadisononpuoattendere.blogspot.it/ Nel marzo 2012 ho creato e continuo a gestire, per conto del poeta sardo Gavino Puggioni, un blog poetico, letterario e artistico, nel quale sono raccolte le poesie del titolare, quelle di autori famosi, quelle di amici poeti, tra cui le mie. http://gironzolandotralenuvole.blogspot.it/ Lo scorso anno ho creato un altro blog personale dedicato quasi esclusivamente all’arte poetica, letteraria e figurativa, con qualche divagazione. http://versiinvolo.blogspot.it/

Danila Oppio

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INDICE PREFAZIONE .................................................................... 3 Areté .................................................................................... 5 L’isola dei sardi ................................................................... 7 Augurio per la Sardegna ..................................................... 9 Presagio ............................................................................. 10 L’albero della vita ............................................................. 12 La mano in tasca ............................................................... 13 Non tutto è dolore ............................................................. 14 Violino e violoncello ......................................................... 16 Tutto è inganno ................................................................. 18 Contrappasso ................................................................... 20 I segreti delle maree ......................................................... 21 Inafferrabile ....................................................................... 22 Poesia nascosta ................................................................. 23 Prato .................................................................................. 25 Profumi floreali ................................................................. 26 Giocando nel bosco fatato ................................................ 27 Saracinesca ....................................................................... 29 Tramonti ........................................................................... 31 Il paese dei balocchi .......................................................... 33 Sogni d’artista infranti ...................................................... 34 Cartabianca ........................................................................ 36 La ballata di un fiore .........................................................38 La tazzina innamorata ..................................................... 40 Divorzio ............................................................................. 42 Pettirosso .........................................................................44 Halcyon e rapaci… .............................................................46 Fragilità .............................................................................48 In maschera ......................................................................49

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Giungla inestricabile..........................................................50 Dentro un addio................................................................. 51 Sono sempre in viaggio ..................................................... 52 Private Armageddon .......................................................... 53 Ed è quasi estate…… .......................................................... 55 Rami spogli… ..................................................................... 56 Vela latina .......................................................................... 57 Quando l’amore vince… ..................................................... 59 Senz’anima….… ................................................................. 60 Soffio lieve ......................................................................... 61 Tempesta d’amore ............................................................ 62 Temporale ......................................................................... 63 Un blocco di appunti ........................................................ 65 Ululato ........................................................................... ...67 Bernardo l’ubriacone .........................................................69 L’Autrice ........................................................................... 71

progetto

www.caffeletterariolalunaeildrago.org 74


2014 Ogni diritto riservato all’Autrice

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